ASSOCIAZIONE D. N.A ( DIRITTI NATURA ANIMALI )

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1 ASSOCIAZIONE D. N.A ( DIRITTI NATURA ANIMALI ) PROPOSTA DI PROTOCOLLO D INTESA FRA COMUNE DI POTENZA, ASL2 DI POTENZA, COMANDO DI POLIZIA MUNICIPALE E ASSOCIAZIONE DNA. L Associazione DNA( Diritti-Natura-Animali ), costituita a Potenza dal 23/03/08, regolarmente iscritta al Registro del Volontariato della Regione Basilicata con delibera n del 27 agosto 2008, ha lo scopo principale di operare concretamente in difesa della vita degli animali e di sensibilizzare l opinione pubblica a riconoscere gli animali come soggetti di diritti. I soci volontari dell Associazione DNA, fortunatamente già numerosi, sono impegnati con tutte le forze a instaurare concretamente rapporti di serena collaborazione con cittadini, Enti e Istituzioni, volendo perseguire come obiettivo prioritario la prevenzione e la lotta al randagismo che, come in tutto il Sud Italia, anche in Basilicata costituisce un fenomeno sempre più dilagante, nonché il benessere degli animali padronali. Negli ultimi anni, con grande soddisfazione degli Animalisti, la legislazione italiana relativa al riconoscimento dei diritti degli animali, è notevolmente migliorata. E infatti grazie alla legge n. 189 del 2004 antimaltrattamenti che gli animali sono riconosciuti esseri senzienti e non oggetti; per cui l abbandono di un animale è finalmente considerato maltrattamento, quindi reato penale ( art. 544 bis e ter; e art. 727 del codice penale ). Pertanto si deduce che, al momento, sono perseguibili per il reato di maltrattamento tutti i Sindaci dei Comuni le cui strade e contrade sono la precaria dimora di tanti cani vaganti abbandonati a se stessi, non affidati ad alcuno, pericolosi per la propria e altrui incolumità. Alla legge 189 è seguito il Decreto del 23 marzo 2007 del Ministero dell Interno relativo alla Individuazione delle modalità di coordinamento delle attività delle Forze di polizia e dei Corpi di Polizia municipale e provinciale, allo scopo di prevenire e contrastare gli illeciti penali commessi nei confronti di animali, che demanda in maniera prioritaria ai Corpi di polizia municipale, perché più a conoscenza del territorio,le attività di prevenzione dei reati di cui alla legge 189/2004, rimettendo comunque a ciascuna Forza di polizia, le funzioni di polizia giudiziaria. Il recente 6 agosto 2008 è stata emanata da parte del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali un Ordinanza contingibile e urgente ( G.U. n.194 del 20/08/08)concernente misure per l individuazione e la registrazione di tutta la popolazione canina compresa quella padronale, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della citata ordinanza. Soddisfatti dell esistenza di detti importanti provvedimenti legislativi, i volontari dell Associazione DNA propongono in uno spirito di serena e concreta collaborazione, la stipula di un vero PROTOCOLLO D INTESA con tutti i soggetti istituzionali preposti al benessere animali e alla prevenzione del randagismo di cani e gatti: Comune, Asl territoriale, Comando di Polizia municipale, Canile con cui è convenzionato il Comune di Potenza. Qui di seguito le azioni concrete che l Associazione DNA propone come contenuti del proposto protocollo d intesa al Sindaco di Potenza, ai Responsabili dell Area Veterinaria C dell Asl 2 di Potenza, al Corpo di Polizia Municipale di Potenza allo scopo di favorire una reale tutela degli animali d affezione, nonché la salvaguardia della salute pubblica. Detta Associazione propone pertanto da subito un protocollo operativo che preveda i seguenti interventi: 1) pianificazione di un programma di controllo di tutta la popolazione canina, costituendo da subito un gruppo di lavoro composto almeno da un membro dell Amministrazione comunale di Potenza, un Veterinario dell Asl 2, un rappresentante della Polizia municipale di Potenza, una rappresentanza dell Associazione DNA e di un eventuale altro collaboratore utile;

2 2) Monitoraggio con censimento di tutta la popolazione canina padronale e vagante su tutto il territorio comunale di Potenza, campagne comprese. I volontari dell Associazione, secondo le proprie disponibilità, si impegnano a collaborare già in questa fase di interventi: Cattura dei cani vaganti con controllo sanitario, identificazione e registrazione in anagrafe canina regionale e ora anche nazionale dei cani mediante l applicazione del MICROCHIP, eventuali vaccinazioni e STERILIZZAZIONI, reimmissione con affidamento. Canile sanitario per l adempimento temporaneo di cura e sterilizzazione dell animale, ricovero preventivo per l accertamento dello stato di salute del cane e relativa degenza post-operatoria, reinserimento nel luogo con affidamento. Relativamente alla reimmissione dei cani vaganti sul territorio dove prelevati, l Associazione non può condividere la reimmissione selvaggia sul territorio, senza affido dell animale ad alcuno, perché, come sopra enunciato, l abbandono del randagio a se stesso senza cibo e cuccia garantiti equivale a maltrattamento ( legge 189/04 ). Si concepisce la reimmissione solo se nel luogo di reimmissione il cane viene affidato a qualche cittadino e se gli abitanti della zona ne condividano la convivenza. Alcuni volontari DNA, avendo già dei riferimenti rionali, possono rendersi disponibili a vigilare sul benessere degli animali di alcuni cani di quartiere già lì accettati dagli abitanti, con controllo sanitario periodico dell Asl locale però con l aiuto del Comune nel sostentamento alimentare degli stessi( aiuto non in soldi, ma in mangime! ). Ciò anche perchè i canili devono essere luoghi di transito, non luoghi di residenza dei cani vaganti. Comunque DNA si riserva e desidera approfondire tutta la problematica relativa ai gruppi di randagi presenti nella città come nelle contrade per trovare insieme la soluzione più adeguata, quartiere per quartiere, situazione per situazione,nonché la sistemazione più tranquilla per i randagi che sono spesso causa di controversie fra condomini e cittadini che aiutano e somministrano cibo ai randagi, dove purtroppo gli animali finiscono spesso per pagarne le conseguenze, a volte rimettendoci la stessa esistenza. Si chiede pertanto la modifica dell ordinanza n. 61 del marzo 2001 relativa alla reimmissione dei cani randagi sul territorio. CO TROLLO SA ITARIO PERIODICO ( almeno mensile ) da parte dell Asl territoriale dei cani di.quartiere dati in affido. Iscrizione obbligatoria all anagrafe canina con microchip, con controllo sanitario e sterilizzazione chirurgica dei cani padronali sopratutto dei cani appartenenti ad aziende agricole, cani che pur essendo padronali si riproducono facilmente perché tenuti completamenti liberi. (eventualmente disporre di un autorizzazione per la non sterilizzazione ai fini riproduttivi, fermo restanto il monitoraggio di tali cani e della relativa prole). Controllo capillare da parte della Polizia municipale di Pz, con le funzioni di polizia giudiziaria ormai attribuitele dalle leggi vigenti, dell obbligo di iscrizione all anagrafe canina e dell applicazione del microchip da parte di tutti i proprietari di cani, con interventi sanzionatori nei confronti degli inadempienti. Monitoraggio, censimento e interventi sanzionatori da eseguire con continuità a scadenze fisse da parte di tutti i soggetti, Enti, Asl territoriale e Polizia municipale, con la collaborazioni di Associazioni di volontariato locali. 3) Di conseguenza una forte campagna di informazione e sensibilizzazione: I volontari dell Associazione DNA propongono e si impegnano ad affiancare i responsabili istituzionali di settore in una capillare campagna di informazione e sensibilizzazione di tutti i cittadini,in particolare dei detentori di cani, sulla

3 obbligatorietà dell iscrizione dei propri cani all anagrafe con microchip e sull opportunità di relativa sterilizzazione. Relativamente ai cani padronali occorre una più incisiva e permanente campagna di sensibilizzazione e informazione ai proprietari di cani, fornendo anche informazioni su un corretto rapporto uomoanimale, nonché sull osservanza delle leggi sui diritti animali con relative sanzioni e reati penali nei casi di inadempienze da parte dei proprietari di cani, dopo di che, trascorso un periodo che può essere di massimo quaranta giorni, per gli inadempienti occorre procedere drasticamente alle sanzioni come giusta applicazione di tutte le leggi e ordinanze sopra citate. I volontari D A vogliono impegnarsi per un monitoraggio randagi a tappeto, che bisogna subito organizzare, allo scopo di realizzare una campagna massiccia di anagrafe e sterilizzazione randagi, L Associazione vorrebbe impegnarsi, curando la stesura di volantini, manifesti, incontri anche nelle scuole, a organizzare una vasta campagna di informazione per tutto il territorio comunale di Potenza con iniziative da definire insieme, chiedendo al Comune la disponibilità a provvedere alle spese di stampa del materiale e dei vari strumenti organizzativi, non disponendo l Associazione di fondi economici. L Associazione sta già tenendo incontri con i Sindaci dei Comuni limitrofi e sta proponendo loro questo stesso protocollo d intesa, anche per scongiurare l atavico problema del riversamento a Potenza di randagi di altri comuni ; è nelle buone intenzioni di detta Associazione proporre dette iniziative concrete prima a livello provinciale di Potenza e successivamente anche nella provincia di Matera. L Associazione DNA ha solo bisogno di crescere nel numero di volontari, è nata solo da cinque mesi; si vede purtroppo costretta a trascurare la propria campagna di adesioni rilevate le gravi situazioni di abbandono e quindi di bisogno di aiuto di tanti randagi, che rattristano tanto e impoveriscono eticamente anche i nostri piccoli paesi. 4) Incentivazione delle adozioni, con una maggiore informazione e formazione dei cittadini sulle responsabilità civili e penali e sulle necessità di cure e tutela del cane, anche relativamente a tale problematica DNA dà la propria disponibilità ad adoperarsi per campagne di adozioni da inserire nella campagna di sensibilizzazione di cui si vuole fare carico, con l aiuto del Comune. A tal riguardo propone una serie di interventi: pet-therapy presso famiglie con disabili, presso strutture sanitarie pubbliche e private, proponendo visite e incontri di cani con bambini disabili o malati da motivare; universalmente noti i benefici psicofisici di tali iniziative; casa-rifugio con ampio parco per gli animali non reimmissibili, aperti per gli incontri giornalieri da parte di cittadini, enti, disabili, volontari disponibili per le attività motorie e per il benessere affettivo degli animali, persone, enti o disabili. Individuazioni di cani con capacità richieste per addestramento e soccorso, con conseguente reclutamento nelle forze dell ordine e di ausilio alle guardie zoofile. Adozioni anche a distanza con aiuto economico o in cibo. 5) PRO TO SOCCORSO Si chiede altresì la modifica nella sostanza del Provvedimento dell U.D Ambiente del Comune di Potenza del 07 /12 /06, prot. N. 922/ A.E.Q.U che ha per oggetto la procedura da seguire in caso di rinvenimento cani o cucciolate di randagi.detto provvedimento ritarda notevolmente la risoluzione di interventi urgenti relativi a situazioni

4 di particolare gravità non solo per la vita degli animali, ma anche per l incolumità pubblica. E URGENTE l istituzione di un PRONTO SOCCORSO Pubblico sia per gli animali di proprietà che per i randagi, che, si auspica, venga realizzato nella sede dell Ambulatorio ASL di Pz pare di prossima istituzione; se si prevedono tempi lunghi e in attesa si propone un pronto soccorso in convenzione con qualche struttura o ambulatorio veterinario privati, in grado di fornire il primo intervento per ricovero, assistenza e degenza dell animale ferito o in difficoltà. La struttura al termine delle 24 ore trasferirà l animale presso altra struttura sanitaria. Tantissime sono le sollecitazioni per la realizzazione di almeno un pronto soccorso, sia da parte dei cittadini che delle forze dell ordine, previsto da anni dalle Leggi! 6) Relativamente al provvedimento di cui al punto 5) prima citato, se ne evidenzia l inadeguatezza perché impedisce al cittadino un soccorso immediato, costretto a segnalare agli uffici preposti ed attendere spesso anche ore, e l animale solitamente lo si riesce a trattenere solo se in fin di vita. A nostro avviso bisogna autorizzare il cittadino a prelevare e trasportare al pronto soccorso un animale ferito o in difficoltà, se desidera farlo; altresì a segnalare cagne gravide o cucciolate che devono obbligatoriamente essere ricoverate in struttura sanitaria, curate e poi eventualmente proposte in adozione. La procedura del citato provvedimento secondo la quale il cittadino che preleva un animale ferito se ne assume le responsabilità di custodirlo e provvedere alla salute e al benessere certamente disincentiva e scoraggia dal soccorrere l animale; è un provvedimento di comodo che aiuta l uomo a non prendersi carichi mancando le strutture, non certo tutela la vita dell animale. Si chiede pertanto l emanazione di U A UOVA ORDI A ZA adeguata alle disposizioni di legge e ai provvedimenti in vigore dal 2004 ( Legge 189/ 2004 antimaltrattamenti, Decreto Marzo 2007, Ordinanza Agosto 2008), che modifichi l Ordinanza n.83 del dicembre 2001 che disciplina le norme da rispettare per i detentori di cani, ormai superata dalle nuove disposizioni di legge prima citate. 7) AREE VERDI PER CA I Si propone un Ordinanza dell Assessorato all Ambiente e dell Ufficio Diritti Animali del Comune di Potenza relativa alla Individuazione di aree ludiche riservate al giuoco dei cani, dislocate all interno di parchi o giardini, una per quartiere, per consentire il giusto diritto degli animali al godimento di uno spazio verde in cui poter correre liberamente, con appropriata segnaletica relativa alle norme anche igieniche vigenti da rispettare a tutela di tutti i fruitori del verde urbano (uso di buste e palette per rimozione feci, installazione dei contenitori automatici dei Kit, non a pagamento ma con possibilità di essere dotati di una scheda magnetica o con chip per i detentori di cani regolarmente iscritti all anagrafe, il cui costo da stabilire in base al reddito familiare ). Rigorosa vigilanza su dette aree, anche per il rispetto dell Ambiente, da parte delle Forze dell Ordine, di volontari di Associazioni di protezione animali, di volontari del servizio civile e della protezione civile, di Guardie zoofile; tutti soggetti da convocare e proporne la disponibilità. 8) Concordare e realizzare soluzioni relativamente ai cani i cui proprietari per svariate e comprovate motivazioni non possono più detenere presso di sé un animale, così come previsto dalla Legge Reg. n. 6/93 Art.4. Detto provvedimento deve essere inserito nell ordinanza relativa alle norme per i detentori di animali (attuale Ord.n.83/2001, da modificare). 9) FORMAZIO E

5 Organizzazione di corsi di aggiornamento su regolamenti, leggi e normativa vigenti che disciplinano la convivenza con gli animali, tendente a formare un gruppo di vigili, guardie zoofile, carabinieri, polizia, etc. specializzati a intervenire su questi temi. I0) PREVEDERE nel bilancio economico dell Assessorato all Ambiente del Comune di Potenza un fondo per il sostentamento alimentare dei randagi, poiché quasi sempre l assenza di cibo ne è causa di gravi malattie e di morte. 11) RICHIEDERE ALLA REGIO E BASILICATA FO DI STRAORDI ARI per la problematica randagismo, in particolare per il mantenimento dei cani randagi, anche affidati ai cittadini e per organizzare piccole OASI-RIFUGIO sui territori comunali, proporzionati al numero dei cani vaganti sul singolo territorio e affidati. 10) U A SEDE CO SULTORIA e CO CILIATORIA Proposta di attivare una sede consultoria e conciliatoria che possa dare qualsiasi tipo di informazione, mediare e risolvere tutti quei problemi e contrasti causati soprattutto in ambiti condominiali o relativamente alle controversie generate dalla giusta volontà di taluni cittadini di dare cibo ai cani randagi, reimmessi sul territorio abbandonati a se stessi, in conflitto con quei cittadini ai quali poco interessa il diritto dell animale alla vita. Per l Associazione D.N.A La Presidente Maria Argenzio

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