Obiettivi e contenuti di formazione formatori AC

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1 Scuola Superiore Medico Tecnica Formatore OPAn AC Obiettivi e contenuti di formazione formatori AC Obiettivo generale: Proporre un percorso modulare strutturato attuale - che permetta ai futuri formatori di acquisire conoscenze e competenze adeguate e complete che incontrino le reali necessità dei detentori di cani, in ossequio delle leggi federali e cantonali. Modalità di insegnamento: Le Persone in Formazione (PIF) ricevono per ogni materia d insegnamento un script che costituisce la base sulla quale vengono impartite le lezioni. Lo script è completato da lezioni frontali; guidate; presentazioni audiovisive; lavori di individuali, a coppie o a gruppo; esemplificazioni pratiche; sussidi vari; ecc. Il corpo docente, qualificato nella disciplina e nella didattica per adulti, sceglie e adatta le modalità di insegnamento in funzione degli obiettivi e delle PIF. Durante la formazione teorica e pratica sono previste delle verifiche formative e sommative (vedi regolamento di esame).

2 TEORIA: nelle lezioni teoriche sono incluse esercitazioni pratiche, molti aspetti saranno poi ripresi ed esemplificati successivamente. ARGOMENTO OBIETTIVI CONTENUTO UD 5 Teoria dell apprendimento etica del detentore Désirée Mallè Il formatore AC conosce i pilastri del condizionamento classico e operante; utilizza esclusivamente il rinforzo positivo perché ne riconosce il valore etologico ed etico; usa le tecniche e i metodi più idonei per l educazione del singolo binomio cane conduttore cane (C-CC). Condizioni base per l apprendimento ottimale I principi del condizionamento classico e del condizionamento operante Metodo gentile vs metodo coercitivo Falsi miti Vari metodi di educazione/istruzione applicando il rinforzo positivo (luring, shaping, targeting, ecc.) Etica del detentore: rispetto del cane, delle persone, degli altri animali e delle cose 20 6 Basi di diritto Avv. Stefano Mossi Il formatore AC sa che la detenzione di cani e regolata da leggi federali, cantonali (e comunali); sa che nella sua funzione di formatore AC deve attenersi a quanto indicato nell OPAn Le basi del diritto applicato ai cani Aspetti rilevanti dell ordinanza sulla protezioni degli animali Diritti e doveri del formatore cinofilo (ad es. obbligo di notifica) Diritti e doveri del detentore Aspetti assicurativi Esempi pratici 8 7 Aspetti di veterinaria Dr. Roberto Mossi Il formatore AC conosce i principali aspetti anatomici e fisiologici del cane. Sa quali sono i suoi principali bisogni e le sue necessità. Sa intervenire a preservare la sicurezza dell animale (e delle persone!) in caso di infortunio. Conosce con chiarezza i suoi ambiti di competenza. L anatomia I dati fisiologici L igiene e le principali malattie I metodi di prevenzione Aspetti di genetica Alimentazione Zoonosi Sviluppo del cane Castrazione e sterilizzazione Pronto soccorso I falsi miti Ambiti di competenza del formatore cinofilo vs del veterinario

3 8 Didattica e management Désirée Mallè Il formatore AC sa trasmettere con competenza le conoscenze necessarie per una tenuta del cane secondo OPAn; sa pianificare e organizzare lezioni e corsi; sa gestire un gruppo etero/omogeneo di persone Basi di comunicazione (CV e CNV, modelli, ecc.) Gestione del gruppo Elementi fondamentali di didattica: dagli stili di apprendimento alle competenze Pianificare corsi e lezioni 24 9 Etologia del cane Dr. Elena Stern Il formatore AC conosce gli aspetti principali riguardo la cognitività /emotività del cane, del suo sviluppo e dei suoi comportamenti. Conosce le attitudini di razza o sa come informarsi a riguardo. Il formatore AC sa osservare il cane; riconosce i comportamenti/soggetti che richiedono l intervento di uno specialista; sa consigliare a riguardo il CC. Sviluppo cognitivo e emotivo Istinti Gerarchia Socialità Comunicazione intra e interspecifica Specificità di razza Comportamenti normali e aggressivi 9 Etoanomalie Dr. Elena Stern Il formatore AC conosce i principali disturbi comportamentali patologici e non del cane; sa quali sono i suoi ambiti di competenza. Nel caso sa indirizzare il CC presso uno specialista compente. Principali comportamenti patologici e non: nozioni teoriche ed esempi concreti 8

4 PRATICA: la pratica prevede esercitazioni con il cane per affinare le proprie competenze cinofile e sequenze di gestione e conduzione del gruppo. I partecipanti si alternano nei ruoli di conduttori, osservatori, formatori. Parte delle lezioni saranno riprese in video e analizzate. Désirée Mallè, Floriano Beffa, Alida Selvini, Roberto Mossi Relazione C - CC Cinofilia Organizzazione/ didattica Il formatore AC conosce l importanza del legame tra C e CC e sa osservare in modo analitico i binomi; sa consigliare come rafforzare il legame; come incentivare una conoscenza migliore del cane. Conosce i mezzi ausiliari di tenuta, condotta e gestioni in commercio. Il formatore AC sa come insegnare al detentore almeno come gestire il suo C in sicurezza e nel rispetto dell OPAn e della società. Conosce i metodi e le tecniche per educare il cane nella quotidianità; per insegnargli esercizi semplici e complessi Il formatore AC sa organizzare il campo, la lezione, il corso in modo che la sicurezza sia sempre garantita; che i CC sappiamo sempre dove stare, che cosa fare, come farlo, ecc. Il formatore AC sa gestire il gruppo in modo corretto; le sue indicazioni sono chiare e complete. La relazione C / CC: valutazione del legame; abitudini nella quotidianità; esercizi di rafforzamento; I principali segnali di comunicazione del C ma anche all interno del binomio (dallo stress alla pacificazione) L utilizzo del rinforzo: esercizi e osservazione puntuale I mezzi ausiliari di tenuta, condotta e gestione L educazione di base: come abituare un cane a stimoli vari Esercizi base per la gestione del cane nella quotidianità (ad es. il richiamo o l aspetta, ecc.) La socializzazione Le caratteristiche soggettive: obiettivo uguale, metodi diversi (osservare e adattare) Sicurezza Regole del campo Allestire il campo di lavoro Utilizzo infrastrutture Condizioni ambientali e situazionali Organizzazione spaziale e temporale Trasmissione delle consegne Gestione del gruppo Feedback Motivazione dei partecipanti 24 40

5 LAI Pratica di approfondimento Il formatore AC sa raccogliere informazioni e sviluppare competenze in un ambito/argomento specifico e sa come trasmetterle a terzi I docenti responsabili assegnano un tema specifico su cui la PIF dovrà dimostrare di aver acquisito conoscenze/competenze (modalità variabile a seconda dell argomento scelto).

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