Tubercolosi. Il 10/4/1882 Robert Koch annuncia la scoperta dell agente eziologico della tubercolosi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Tubercolosi. Il 10/4/1882 Robert Koch annuncia la scoperta dell agente eziologico della tubercolosi"

Transcript

1 Tubercolosi Il 10/4/1882 Robert Koch annuncia la scoperta dell agente eziologico della tubercolosi 1

2 Koch R. Die Atiologic der Tuberkulose. Berliner Klinische Wochenschrift 1882; 15: Tubercolosi Eziopatogenesi 2

3 Mycobacterium tuberculosis Microbiologia Bastoncello immobile, privo di ciglia e di capsula, gram + Caratteristica tintoriale:» Alcool-acido-resistenza evidenziabile con la classica colorazione di Ziehl-Nielsen specifica per i micobatteri Terreni di coltura:» Non cresce sui terreni di coltura comuni,ma arricchiti con tuorlo d uovo e albumina Terreno di Lowenstein-Jensen (uova, sali, glicerolo, patate e verde malachite) Terreno di Petregnani (uova, latte, patate, glicerolo e verde malachite) 3

4 Microbiologia Aerobio stretto Optimum di temperatura a 37 C Sensibile al calore, distrutto in autoclave in pochi minuti ma non dal freddo Notevole resistenza all essiccamento Discreta sensibilità ai comuni disinfettanti, soprattutto se inglobato in materiali organici Elevato contenuto in LIPIDI (grassi neutri, cere) cui si deve l alcool acido resistenza Importanza della componente proteica che comprende l antigene (tubercolina) responsabile dell ipersensibilità di tipo ritardato dimostrabile nei soggetti infetti 4

5 Parete dei micobatteri Acido micolico Lipoarabinomannano (LAM) Porina Arabinogalattano Peptidoglicano Doppio strato lipidico 5

6 E S P O S I Z I O N E NON INFEZIONE (70%) Adeguate DIFESE ASPECIFICHE Inadeguate INFEZIONE (30%) MALATTIA PRECOCE (5%) inadeguate DIFESE SPECIFICHE adeguate NON MALATTIA (95%) MALATTIA SUCC. (5%) indeguate DIFESE SPECIFICHE adeguate NON MALATTIA (95%) 6

7 Patogenesi Il 10% dei soggetti immunocompetenti che vengono a contatto con il bk svilupperanno la malattia L infezione da HIV è il principale fattore di rischio per lo sviluppo della TB» Rischio del 7-10% per anno Esistono alcune condizioni che aumentano il rischio di progressione della malattia Rischio aumentato di progressione della malattia tubercolare Infezione da HIV Tossicodipendenza Infezione recente Reperti radiografici suggestivi di pregressa TB Diabete mellito Silicosi Terapia corticosteroidea prolungata Altre terapie immunosoppressive 7

8 Rischio aumentato di progressione della malattia tubercolare Neoplasie della testa e del collo Malattie ematologiche o reticoloendoteliali Insufficienza renale cronica Bypass intestinale o gastrectomia Sindromi di malassorbimento cronico Denutrizione o basso peso corporeo Immunologia I macrofagi fagocitano i bacilli, li processano e li presentano alle cellule T in associazione con MHC II Rilascio di IL-1, reclutamento di cellule T Stimolazione di cellule Th-1, rilascio di citochine pro-infiammatorie che stimolano i macrofagi polmonari quiescenti I macrofagi rilasciano citochine nel polmone Nel polmone vengono reclutate anche cellule Th-2, NK e neutrofili 8

9 Tubercolosi Epidemiologia 9

10 Tassi di notifica di tubercolosi, 2000 Rate per No report or more 10

11 Stime dei tassi di incidenza di TB, 2000 Rate per or more 3.0 WHO Forecasts for Tuberculosis Incidence, Africa Million cases Industrialized countries Dolin PJ, et al. WHO Document 1993;WHO/TB/

12 100,000 70,000 Casi di TB notificati US, Cases (Log Scale) 50,000 30,000 20,000 * * 10, *Change in case definition Year Cases Casi di TB notificati US, Year 12

13 Fattori che hanno contribuito all aumento dei casi di TB dal 1985 al 1992 Deterioramento delle infrastrutture di sanità pubblica dedicate alla TB Epidemia HIV/AIDS Immigrazione da paesi ad alta endemia tubercolare Trasmissione della TB in comunità Casi di TB in persone nate negli US o all estero, N. di casi Nati in US Nati all'estero 13

14 Tassi di notifica per TB per abitanti, 2000, Europa Tassi di notifica/ Non dispon. Andorra Malta Monaco San Marino TB Annual notification rate per , WHO Europe, Year East Centre West Excluding countries with missing or incomplete data for one year - Italy and Andorra (West) and Georgia and Tajikistan (East). 14

15 Proporzione di casi di TB in immigrati WHO Europa, 1999 % casi in immigrati < non inclusi nelle notifiche Andorra Malta Monaco San Marino 2004: highest estimated TB rates per capita were in Africa per pop < or more No estimate Global Tuberculosis Control. WHO Report WHO/HTM/TB/ World Health Organization 15

16 2004: Most TB cases were in India and China Number of cases < or more No estimate Global Tuberculosis Control. WHO Report WHO/HTM/TB/ Africa 24% Asia 59% World Health Organization Global TB incidence is rising by 1% Estimated TB incidence/100k/yr Africa - high HIV Africa - low HIV World E Europe World exc Afr EEur 16

17 TB estimated incidence in EUR, 2004 Russian Fed. 12 th among the 22 TB high-burden countries TB cases (all) per 100,000 pop. < Source: WHO. WHO report 2006: global tuberculosis control; surveillance, planning, financing. Geneva: WHO (WHO/HTM/TB/ ) 17

18 Tubercolosi in Italia stranieri Casi italiani e non italiani per anno Non ITALIANI ITALIANI

19 Casi di tubercolosi polmonare in Italia Casi di TB extrapolmonare in Italia

20 Confronto tra italiani e immigrati per localizzazione di malattia % MIG ITA polmonare generalizzata extra-polmonare ( 187 casi di TBC- Clinica di Malattie Infettive di Brescia ) Meccanismi responsabili dello sviluppo di tubercolosi nel migrante Riattivazione di infezione latente Nuova infezione esogena 20

21 Riattivazione di infezione tubercolare latente Elevati tassi di prevalenza dell infezione tubercolare latente in immigrati Fattori scatenanti la riattivazione:» emarginazione sociale» stress emotivo» alcolismo» droga» infezione da HIV» variazioni dietetiche Acquisizione di nuova infezione-malattia tubercolare Il rischio di trasmissione è correlato a:» alta prevalenza di forme tubercolari polmonari» forme aperte in comunità» precarie condizioni di vita» cofattori (HIV, tossicodipendenza) 21

22 La base dell iceberg TBC attiva 8 milioni di nuovi casi per anno solo la punta dell iceberg I nuovi casi di tubercolosi derivano dal serbatoio rappresentato dalle persone con infezione latente Se vogliamo ridurre i casi di tubercolosi attiva, dobbiamo eliminare il serbatoio di infezione TBC latente - l epidemia nascosta - 2 miliardi di persone infette Infezione latente Fase attiva bassa replicazione di M.tuberculosis non ci sono lesioni d organo prevede l uso di 1 solo farmaco per 6-9 mesi costituisce il serbatoio della fase di infezione attiva 1/3 della popolazione mondiale ne è affetta replicazione attiva di M.tuberculosis che si manifesta con lesioni d organo caratteristiche necessita di una terapia anti-tbc efficace per almeno 6 mesi con almeno 4 farmaci 22

23 Il controllo della diffusione della TB verte su due principali fronti d intervento Cura dei pazienti con malattia attiva Diagnosi e trattamento nei pazienti con infezione tubercolare latente (LTBI) Punto debole di un programma di controllo è il ritardo diagnostico Tubercolosi Modalità di trasmissione 23

24 MODALITA DI TRASMISSIONE CONTAGIO INTERUMANO» via più comune: VIA AEROGENA SORGENTE D INFEZIONE:» Espettorato di soggetti affetti da forme aperte,» Quando un soggetto espettora o starnutisce elimina nell ambiente una miriade di goccioline (DROPLETS) che evaporando danno origine a particelle residue (DROPLETS NUCLEI) che rimangono nell aria per un lungo periodo in modo particolare nei luoghi confinati o senza ventilazione» Un colpo di tosse di un paziente bk positivo dà origine a 3000 droplet nuclei carichi di germi VIA GASTROINTESTINALE: BACILLO BOVINO VIA CUTANEA: RARA Il contagio dipende da: Paziente gravità della patologia carica bacillare terapia Ambiente volume e ricambio d aria ricircolazione d aria filtrazione raggi UV Contatto durata dell esposizione stato immunitario 24

25 Controllo delle infezioni in ambiente sanitario Infettività I pazienti dovrebbero essere considerati infettivi se:» Tossiscono» Vengono sottoposti a procedure che inducono la tosse o provocano la formazione di aerosol» Hanno espettorato positivo per bacilli acido-resistenti e non sono in terapia» Hanno iniziato da poco la terapia o» Hanno una scarsa risposta clinica alla terapia 25

26 Infettività I pazienti possono essere considerati non più infettivi se rispondono a tutti i seguenti criteri:» Sono in trattamento adeguato» Hanno avuto una risposta clinica significativa alla terapia» Hanno 3 risultati consecutivi negativi di ricerca del bk nell espettorato Tubercolosi Clinica 26

27 Tubercolosi primaria In soggetti non immuni Tubercolosi primaria:» Malattia autolimitata» Focolaio di Ghons, complesso primario TB primaria progressiva» TB miliare e meningite TB» Frequente in bambini malnutriti» 10% negli adulti immunocompromessi Tubercolosi secondaria In soggetti immuni Risposta cavitaria granulomatosa Riattivazione o reinfezione Apici o parte superiore dei lobi inferiori Caseificazione, cavitazione Polmonare o extra-polmonare Diffusione locale o sistemica/miliare 27

28 Principali localizzazioni Polmoni Pleura Sistema nervoso centrale Linfonodi Apparato genitourinario Ossa ed articolazioni Disseminata (TB miliare) 28

29 Sintomi sistemici di TB Febbre Brividi Sudorazione notturna Inappetenza Perdita di peso Astenia Sintomi di TB polmonare Tosse produttiva (durata >3 settimane) Dolore toracico Emoftoe o emottisi 29

30 INFEZIONE PRIMARIA Il COMPLESSO PRIMARIO è l epressione del primo insediamento di una carica infettante di micobatteri tubercolari nell organismo Qualunque sia la sede dove si verifica esso è costituito da:» FOCOLAIO VISCERALE» FOCOLAIO ADENOPATICO (adenopatia satellite)» LINFOANGIOITE INTERMEDIA Sede» 85-95% polmone» 5-10/ intestino» 3-5%: mucosa cavo orale, cute, congiuntiva, mucosa organi genitali Tubercolosi primaria: anatomia patologica Focolaio viscerale del polmone (focolaio di Kuss e Ghon) SEDE: lobi polmonari inferiori in genere a destra VOLUME: grano di pepe, pisello, nocciola In genere unico nodulo nettamente demarcato Superficie giallo-chiara o bianca Consistenza pastosa dovuta al nucleo caseoso Va incontro a trasformazione calcifica totale» fenomeni successivi flogistici su base fibrinosa e leucocitaria» nucleo centrale di calcificazione» successive calcificazioni attorno al nucleo 30

31 Tubercolosi primaria: anatomia patologica Focolaio ghiandolare» stesso andamento della componente viscerale» sono colpiti i linfonodi nell immediata tributarietà ed i successivi su 2-4 centri, fino ad interessamento dei linfonodi parailari e talora quelli tracheo-bronchiali» evoluzione necrotico-caseosa o calcifica» fenomeni istopatologici simili a quelli del focolaio viscerale Linfoangioite intermedia» si interpone tra la componente viscerale e quella adenopatica» esprime l interessamento delle vie linfatiche indotto dai batteri, nel passaggio dalla sede viscerale a quella ghiandolare Aspetto macroscopico del complesso primario 31

32 Focolaio viscerale di complesso primario del polmone Al centro del nucleo caseoso vi è un incipiente deposizione calcifica Tubercolosi primaria: sintomatologia In genere il complesso primario decorre in modo del tutto silente senza dare alcun avvertimento clinico sia di carattere generale che locale, producendo solo segni di ordine radiologico e biologico Varianti atipiche del complesso primario» complesso primario a decorso protratto» complesso primario a grande componente infiammatoria» complesso primario caseoso gigante 32

33 Esiti calcifici di complesso primario del polmone destro Complesso primario in atto nel polmone destro Tubercolosi primaria extrapolmonare Apparato digerente: si contrae tramite alimenti contaminati (latte) Può localizzarsi a livello del cavo orale e dell intestino ed è rappresentata da un focolaio viscerale a livello di gengiva, superficie interna delle guance, lingua, tonsille. Importante la componente adenopatica Complesso primario intestinale: lesione ulcerativa di 1-2 cm Rari i complessi primari a carico di cute, congiuntiva ed organi genitali esterni 33

34 Tubercolosi primaria: adenopatia ilare isolata Massiccia compromissione di alcuni gruppi linfoghiandolari, con fenomeni di estesa caseificazione e talora di colliquazione» Adenopatie tisiogene mediastiniche» Adenopatie tisiogene mesenteriche» Adenopatie tisiogene periferiche Colpisce più frequentemente i bambini 34

35 35

36 Tubercolosi primaria: evoluzione tisiogena Declino dei meccanismi di difesa Colliquazione del caseum: formazione della caverna e conseguente diffusione broncogena o ematogena Presenza di adenopatia concomitante Tubercolosi primaria: miliare acuta del periodo primario Insorgenza acuta Esteso carattere disseminativo Focolai elementari di tipo miliarico Febbre elevata (38-39 C) Fenomenologia respiratoria Compromissione condizioni generali: astenia, anoressia, ipotensione, abbondanti sudorazioni, dispnea, tachicardia, cianosi, obiettività toracica scarsa 36

37 Quadri radiologici di tubercolosi miliare 37

38 Quadro radiologico di tubercolosi miliare 38

39 Quadro radiologico di tubercolosi miliare Tubercolosi post-primaria Tubercolosi miliare Tipica manifestazione del periodo post-primario Si tratta di una vera e propria sepsi tubercolare a partenza da un focolaio colliquato che si rompe in un vaso sanguigno o linfatico MILIARE DIFFUSA MILIARE CIRCOSCRITTA MILIARI ACUTE MILIARI SUBACUTE MILIARI CRONICHE O MILIARI FREDDE 39

40 Tubercolosi post-primaria Infiltrato precoce di Assman» Processo tubercolare circoscritto, in sede retroclaveare o sottoclaveare» Esordio: manifestazione nodulare con tendenza alla colliquazione» Spesso il primo segno è l emottisi, in quanto i disturbi compaiono solo dopo la formazione della caverna» Talora sono presenti sintomi simil-influenzali (astenia, febbre, sudorazione, anoressia) Polmonite caseosa» Si caratterizza per la presenza di lesioni caseose a carico dell intero polmone» Andamento francamente pneumonitico» Inizio brusco: febbre elevata e stato tossiemico» I segni obiettivi e radiologici possono far pensare ad una forma non tubercolare, ma la presenza del bk nell espettorato e delle caverne permette la diagnosi Tubercolosi post-primaria Broncopolmonite tubercolare a focolai disseminati» Broncoalveolite caseosa a focolai multipli che tendono a confluire ed escavarsi (tisi galoppante)» Esordio iperacuto, febbre elevatissima, compromissione dello stato generale, tosse, dispnea, frequente emottisi ed espettorato positivo per bk» RX torace: differenziazione da broncopolmoniti batteriche e metastasi Tubercolosi cavitaria cronica (tisi)» Evoluzione dei processi colliquativi del polmone» ELEMENTO PATOGNOMICO: la caverna» Positiva la ricerca del bacillo di Koch 40

41 41

42 42

43 43

44 44

45 45

46 Coinfezione tubercolosi HIV Maggior rischio di sviluppo di malattia tubercolare Causa principale di decessi AIDS-correlati nel mondo» 1/3 di tutti i decessi AIDS-correlati TB accelera il decorso dell infezione da HIV» Aumento HIV-RNA» Maggiore incidenza di infezioni opportunistiche» Aumento della mortalità 46

47 Coinfezione tubercolosi HIV Meno frequente la positività dell esame diretto dell espettorato (45% vs 67%) Le colture dell espettorato risultano positive in percentuale simile a quanto si riscontra in soggetti non-hiv 26-42% dei soggetti con AIDS e TB hanno positività delle emocolture per TB 47

48 500 Correlation Between Extent of HIV-Induced Immuno- Suppression and Clinical Manifestation of Tuberculosis Pulmonary tuberculosis Median CD4 cell count / mm Lymphatic, serous tuberculosis Tuberculous meningitis Disseminated tuberculosis 0 Duration of HIV infection De Cock KM, et al. J Am Med Assoc 1992;268: Tubercolosi Diagnosi 48

49 Diagnosi Clinica Radiologica Batteriologica» esame diretto + in pochi casi» metodo radiometrico (BACTEC)» PCR Immunologica Sintomi Anamnesi Storia di esposizione, infezione o malattia TB Pregresso trattamento anti-tb Fattori di rischio demografico per TB Situazioni cliniche che aumentano il rischio di malattia tubercolare 49

50 Raccolta dei campioni Raccogliere almeno 3 campioni di espettorato da inviare per esame diretto e colturale Se il paziente non è in grado di espettorare il bk può essere ricercato su espettorato indotto, broncoscopia o aspirato gastrico Ricordarsi di seguire sempre le precauzioni per la prevenzione delle infezioni durante la raccolta dei campioni 50

51 Esame colturale Usato per confermare la diagnosi di TB Coltivare tutti i campioni, anche se negativi all esame diretto Colonies of M. tuberculosis growing on media 51

52 Screening immunologico Test cutaneo alla tubercolina (TST) Il più vecchio test diagnostico ancora in uso (100 anni) 52

53 Iniezione intradermica di 5 U.I. di tubercolina (PPD) proteina purificata derivata da bacilli tubercolari; dopo h comparsa di una reazione indurativa locale legata alla proliferazione di linfociti T verso antigeni specifici (reazione di Mantoux) positiva se supera i 10 mm in soggetti normali ed i 5 mm nei soggetti HIV positivi Come effettuare la reazione di Mantoux Iniettare per via intradermica 0.1 ml con 5 UI di PPD Deve prodursi un pomfo di 6-10 mm Non rincappucciare, piegare, rompere o togliere l ago dalla siringa Seguire attentamente le precauzioni universali per il controllo delle infezioni 53

54 Test cutaneo alla tubercolina (TST) PPD T cell Presenting cell produzione di gamma IF Reclutamento cellulare e attivazione Turgore e reazione infiammatoria nel sito di inoculo Lettura della reazione alla tubercolina Leggere la reazione ore dopo l inoculazione Misurare solo l indurimento Registrare la reazione in millimetri 54

55 TST:limiti Bassa specificità: crossreattività con micobatteri atipici e BCG (falsi positivi in 5-60% vaccinati) Sensibilità: 75-90% in forme attive, bassa in soggetti immunodepressi Possibile effetto booster in test ripetuti Necessita del ritorno del paziente dopo 72 h L alternativa: nuovi test immunologici in vitro M.tuberculosis evoca una risposta cellulomediata con produzione di IFN-γ, rilasciato dalle cellule T in risposta agli antigeni specifici In vitro, un alto livello di IFN-γ è indicativo di infezione TB 55

56 Test immunologici IN VITRO Rilevano l immunità cellulo-mediata attraverso la misura del rilascio di IFN-γ dalle cellule T in risposta alla stimolazione antigenica La novità: ESAT-6 e CFP-10 Proteine codificate da un gene localizzato nella regione RD1 del genoma di M. tuberculosis sono altamente specifiche perché tale regione è assente:» nel ceppo BCG (Bacillus Calmette- Guerin)» in tutti i ceppi di micobatteri non tubercolari 56

57 ELISPOT Rileva il numero di cellule T effettrici che producono e rilasciano IFN-γ quando vengono stimolate con antigeni specifici di M.tuberculosis E caratterizzata da elevata sensibilità e specificità T-SPOT TB (Oxford Immunotec, UK) Separazione PBMC ESAT-6 CFP-10 Ogni cell T sensibilizzata rilascia IFN-γ visibile come uno spot Il test è considerato positivo quando nel pozzetto degli antigeni vi sono 6 spots rispetto al controllo negativo. Per validare il test è necessario che siano presenti almeno 20 spots nel pozzetto del controllo positivo 57

58 T-SPOT TB VANTAGGI Sensibilità e specificità elevate, misura il numero di linfociti circolanti nel sangue ed è in grado di evidenziare anche il singolo linfocita T effettore Non necessita di una seconda visita del paziente Non induce boosting Non cross-reagisce con NTM e BCG SVANTAGGI Necessita di lavorazione nello stesso giorno Costo elevato Strumentazione complessa Fase 1 QuantiFERON -TB Gold Test CNT Neg ESAT-6 CFP-10 CNT Pos Sangue intero Trasferire il sangue nei pozzetti di una piastra e aggiungere gli antigeni Incubare 12-18h 18h a 37 o C Fase 2 Raccogliere il Plasma Test Elisa Standard Curve OD 450nm IFN-g IU/ml Misurare la OD e i livelli di IFN-g Risultato espresso come UI/mL On May 2, 2005, a new in vitro test, QuantiFERON -TB Gold, received approval from the U.S. Food and Drug Administration as an aid for diagnosing M. tuberculosis infection. Recommendations and Reports Dec.16, 2005 / 54(RR15);49-55 Guidelines for Using the QuantiFERON -TB Gold Test for Detecting Mycobacterium tuberculosis Infection, U.S. 58

59 In-tube QuantiFERON-TB Gold test 1. Prelevare il sangue in 3 X 1mL provette con eparina 2. Mix ed incubare per ore 3. Centrifugare e raccogliere il plasma Gel plug Neg Ag specifici Mitogeno 5. Tramite il QuantiFERON Gold software, il computer determina i risultati dei test 4. ELISA Automatizzabile Accuratezza diagnostica Sensibilità: 78-98% (calcolata su pazienti con TB attiva) Specificità: 71-99% (calcolata su pazienti con bassa probabilità di infezione tubercolare) 59

60 Caratteristiche E un test ex vivo, eseguito su campione di sangue, e quindi non necessita di una seconda visita del paziente Non induce boosting Non cross-reagisce con NTM e BCG Può essere automatizzato Presenza di 2 controlli della reazione:» valutazione della risposta alla stimolazione (mitogeno)» valutazione dell IFN-γ basale Indicazioni per l uso di TB-Gold Sospetto Microscopia Diagnosi TB Utilità test Alto + Agevole Limitata Alto _ Presuntiva Alta Basso + Problematica Alta Basso _ Improbabile Bassa 60

61 Raccomandazioni per il clinico L uso previsto del Quantiferon TB-Gold è come ausilio alla rilevazione dell infezione da TB Poco rilevante l uso in soggetti BAAR positivi Molto utile in soggetti con presunta TB extra polmonare Tubercolosi Terapia 61

62 Principi di trattamento Fornire la terapia più sicura ed efficace nel più breve tempo possibile Utilizzare più farmaci ai quali il microrganismo sia sensibile Non aggiungere mai un singolo farmaco ad un regime in fallimento Assicurare l aderenza alla terapia 62

63 Farmaci anti-tubercolari Farmaci maggiori Altri farmaci Isoniazide Rifampicina Pirazinamide Etambutolo Streptomicina Tiacetazone Altri aminoglicosidi Polipeptidi Tioamidi Cicloserina Acido para-amino salicilico Chinoloni Linezolid Macrolidi Terapia della tubercolosi Regime standard Fase iniziale Fase successiva Isoniazide Rifampicina Pirazinamide Etambutolo* mesi *oppure streptomicina 63

64 64

65 Terapia della TB per pazienti HIV+ Regimi complessi Gli schemi terapeutici classici contenenti rifampicina sono utilizzabili solo in pazienti» che non hanno ancora iniziato terapia HAART» che non necessitano di usare IP o NNRTI 65

66 Terapia della TB per pazienti HIV+ Nei pazienti in trattamento con IP o NNRTI la fase iniziale della terapia può essere:» Isoniazide (INH)» Rifabutina (RFB)» Pirazinamide (PZA)» Etambutolo (EMB) Regime alternativo: INH, EMB, PZA e streptomicina (SM) Possibili effetti collaterali dei farmaci per la terapia della TB 66

67 Monitoraggio degli effetti avversi Misurazioni al baseline Monitorizzare i pazienti almeno mensilmente Individualizzare il monitoraggio Istruire i pazienti a riferire immediatamente ogni disturbo Monitoraggio degli effetti avversi AST ALT Bilirubina Fosfatasi alcalina Creatinina Piastrine Acuità visiva se in trattamento con etambutolo 67

68 Monitoraggio della risposta al trattamento Monitoraggio batteriologico mensile dei pazienti fino a negativizzazione delle colture Al 3 mese di terapia, in caso di persistenza di colture positive o dei sintomi clinici, rivalutare:» Farmaco-resistenza» Non aderenza Multidrug-Resistant TB (MDR TB) Spesso derivante da incompleta aderenza Difficoltà di trattamento Necessità di individualizzare la terapia Utile l impiego della directly observed therapy (DOT) per migliorare l aderenza 68

69 Fattori che aumentano il sospetto di farmacoresistenza Storia di trattamento anti-tb Contatto con persone con TB farmacoresistente Immigrati da paesi ad elevata prevalenza Persistenza di positività dell espettorato dopo almeno 2 mesi di trattamento Pazienti che hanno effettuato trattamenti inadeguati per >2 settimane 69

70 Directly Observed Therapy (DOT) L operatore sanitario assiste il paziente mentre assume il farmaco Considerarne l impiego in tutti i pazienti Obbligatoria nei regimi intermittenti Riduce le recidive e la comparsa di farmacoresistenza CHEMIOPROFILASSI Primaria» somministrazione di isoniazide in individui sani, mantoux negativi, a contatto con soggetti ammalati di TB, a rischio di infezione tubercolare Secondaria» somministrazione di isoniazide in individui senza segni di tubercolosi in atto, mantoux positivi, a contatto con soggetti ammalati di TB 70

71 Indicazioni della chemioprofilassi primaria e della chemioterapia preventiva antitubercolare VACCINO BCG live attenuated Mycobacterium bovis bacillus of Calmette and Guerin 71

72 Normalereazionealla vaccinazione con BCG Vaccinazione 3 sett post-vacc 1 anno post-vacc 6 sett post-vacc Indicazioni per la vaccinazione con BCG Nei paesi industrializzati:» Esposizione non controllabile ad un caso?» Rischio elevato di esposizione a MDR- TB? Nei PVS:» Nei bambini al più presto possibile Non sono necessari richiami 72

73 Controindicazioni Deficit immunitario per:» Infezione da HIV» Immunodeficienza congenita» Leucemia» Linfoma» Neoplasie metastatizzate» Terapia steroidea ad alte dosi» Chemioterapia» Terapia radiante Micobatteriosi non tubercolari 73

74 Micobatteriosi non tubercolari 1-3 tubercolari 4 responsabile della lebbra 5-29 micobatteri non tubercolari» di cui 5-17 potenzialmente patogeni e saprofiti» vengono anche distinti in base alla velocità di crescita: lenta, 24 intermedia, rapida Sindromi cliniche causate dai micobatteri non tubercolari Broncopneumopatie croniche (generalmente negli adulti) Linfoadenopatie (generalmente nei bambini) Infezioni della cute e dei tessuti molli» granulomi delle piscine» sporotricoide» ascessi» ulcera cronica (o del Buruli)» eritema nodoso Infezioni delle ossa e delle articolazioni Infezioni urogenitali Infezioni disseminate o invasive 74

75 Principali micobatteri non tubercolari Mycobacterium avium» specie non cromogene, a crescita lenta, oggi comprese in un unico complesso» causano broncopneumopatie, linfoadenopatie, infezioni genitourinarie, cutanee, mucose, osteoarticolari, sistemiche Mycobacterium kansasii» fotocromogeno, a crescita lenta, colonie con aspetto rugoso, dopo esposizione al sole compaiono caratteristici cristalli di β-carotene» causano broncopneumopatie croniche Mycobacterium marinum» fotocromogene, serbatoi naturali sono i pesci» causano lesioni cutanee specie se sottoposte a traumi e poi esposte ad acque contaminate Mycobacterium scrofulaceum» forma colonie scotocromogene, provoca linfoadenopatie cervicali nei bambini in genere Mycobacterium avium-intracellulare infection of lymph node in patient with AIDS. Ziehl-Neelsen stain. Histopathology of lymph node shows tremendous numbers of acid-fast bacilli within plump histiocytes 75

76 Mycobacterium avium-intracellulare Mycobacterium kansasii 76

77 Mycobacterium marinum Infezioni disseminate o invasive Una volte rare, oggi frequenti in soggetti affetti da infezione da HIV Diagnosticate in vita nell ordine del 18-27%; post mortem dal 30 al 50% Agenti responsabili: M. avium e M. kansasii Sintomatologia:» febbre elevata, sudorazioni notturne, astenia, dolori addominali, progressivo e rapido deterioramento clinico Diagnosi:» riscontro istologico di granulomi nell aspirato midollare o nella biopsia epatica, emocoltura e mielocoltura La coltura può essere effettuata su terreni tradizionali o con metodo radiometrico 77

78 Terapia M.kansasii» classici schemi di terapia antitubercolare M.marinum» doxiciclina o minociclina o trimetroprimsulfametossazolo o associazione rifampicinaetambutolo M.avium» in HIV-: claritromicina + etambutolo + rifampicina da proseguire per 6 mesi dopo la negativizzazione dell escreato» in HIV+: claritromicina + rifabutina o rifampicina o ciprofloxacina o azitromicina (risultati spesso deludenti) Profilassi primaria: claritromicina (2 volte al giorno) o azitromicina (una volta a settimana) 78

+'-' - :,.+.%' '2E 2. E -- 2.?? 2 ++ : 2.+.3' 0.+,.- 2 J K 2E 2+. < ' WWW.SUNHOPE.IT

+'-' - :,.+.%' '2E 2. E -- 2.?? 2 ++ : 2.+.3' 0.+,.- 2 J K 2E 2+. < ' WWW.SUNHOPE.IT La via di penetrazione più comune per il M.T. è quella aerogena Goccioline di Pflügge Sospensione nell aria Evaporazione e riduzione a dimensioni di 1-5 μ con bacilli vivi e vitali.possibilità di essere

Dettagli

SORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI.

SORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI. SORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI. Protocollo Operativo UOS Epidemiologia e profilassi malattie infettive SISP, ASL Roma A Dr.ssa Andreina Ercole Misure di prevenzione, ricerca attiva

Dettagli

Testo della audioslide del Modulo 3: CHECK-OUT Sorveglianza, infezione tubercolare latente e gestione dei contatti

Testo della audioslide del Modulo 3: CHECK-OUT Sorveglianza, infezione tubercolare latente e gestione dei contatti Testo della audioslide del Modulo 3: CHECK-OUT Sorveglianza, infezione tubercolare latente e gestione dei contatti Il numero della diapositiva di riferimento è riportato all inizio del testo. 1. Quest

Dettagli

Sorveglianza della tubercolosi nelle strutture sanitarie e socio-assistenziali - Parma, 19 maggio 2006

Sorveglianza della tubercolosi nelle strutture sanitarie e socio-assistenziali - Parma, 19 maggio 2006 Sorveglianza della tubercolosi nelle strutture sanitarie e socio-assistenziali - Parma, 19 maggio 2006 Nuovi metodi per la diagnosi di laboratorio della tubercolosi Dott.ssa Amalia Penna Laboratorio di

Dettagli

Quantiferon Screening di popolazioni ospedaliere mediante test Quantiferon per la valutazione dell infezione da M. Tubercolosis

Quantiferon Screening di popolazioni ospedaliere mediante test Quantiferon per la valutazione dell infezione da M. Tubercolosis Quantiferon Screening di popolazioni ospedaliere mediante test Quantiferon per la valutazione dell infezione da M. Tubercolosis Magrini A. Coppeta L. Pietroiusti A. Pannunzio L. Babbucci A. Università

Dettagli

DIAGNOSI DELLA INFEZIONE TUBERCOLARE LATENTE: LUCI E OMBRE

DIAGNOSI DELLA INFEZIONE TUBERCOLARE LATENTE: LUCI E OMBRE A.P.A.M.I.L. Associazione Piemontese e Aostana di Medicina e Igiene del Lavoro Sezione interregionale della Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale DIAGNOSI DELLA INFEZIONE TUBERCOLARE

Dettagli

Cosa è la tubercolosi? Come si diffonde? Come si diagnostica? Come si cura? Cosa è la reazione alla tubercolina? E il vaccino?

Cosa è la tubercolosi? Come si diffonde? Come si diagnostica? Come si cura? Cosa è la reazione alla tubercolina? E il vaccino? Cosa è la tubercolosi? Come si diffonde? Come si diagnostica? Come si cura? Cosa è la reazione alla tubercolina? E il vaccino? 1 L opuscolo raccoglie le più frequenti domande rivolte agli operatori del

Dettagli

Diagnosi Clinica e terapia della Tubercolosi nell adulto

Diagnosi Clinica e terapia della Tubercolosi nell adulto Attualità in tema di diagnosi, clinica e profilassi della Tubercolosi Comitato Provinciale CRI, Sala Solferino, Via B. Ramazzini 31, Roma Diagnosi Clinica e terapia della Tubercolosi nell adulto Prof.

Dettagli

La diagnosi immunologica. dell infezione tubercolare

La diagnosi immunologica. dell infezione tubercolare Diagnostica di laboratorio della tubercolosi: le antiche certezze e le nuove frontiere La diagnosi immunologica dell infezione tubercolare Dr. Chiara Agrati, PhD Laboratorio di Immunologia cellulare INMI

Dettagli

Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana Sezione Igiene. La Tubercolosi. Silvio Tafuri

Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana Sezione Igiene. La Tubercolosi. Silvio Tafuri Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana Sezione Igiene La Tubercolosi Silvio Tafuri La tubercolosi nella storia ü Phthisis: termine greco per "mal so6le" o "consunzione, ad indicare il lungo

Dettagli

QUANTIFERON TEST Che cos è il Quantiferon test? Cosa misura il Quantiferon test? Quali informazioni si ottengono con il Quantiferon test?

QUANTIFERON TEST Che cos è il Quantiferon test?    Cosa misura il Quantiferon test? Quali informazioni si ottengono con il Quantiferon test? QUANTIFERON TEST Che cos è il Quantiferon test? Il Quantiferon TB-2G è un test che si esegue su sangue venoso utile per: la diagnosi differenziale fra tubercolosi polmonare attiva ed infezione da micobatteri

Dettagli

All inizio del secolo scorso l età media degli italiani affetti dalla malattia era di 25 anni, mentre oggi supera i 70 anni.

All inizio del secolo scorso l età media degli italiani affetti dalla malattia era di 25 anni, mentre oggi supera i 70 anni. Tubercolosi Breve storia La tubercolosi ha rappresentato per secoli in Italia, come nel resto del mondo una delle maggiori cause di mortalità e di morbosità ed ancora oggi, nonostante la disponibilità

Dettagli

Preparazione degli strumenti

Preparazione degli strumenti La Borsa degli strumenti per l assistenza di base ai pazienti con Tubercolosi Modulo introduttivo - SET THE BAG Preparazione degli strumenti Informazioni sul modulo introduttivo destinatari medici di medicina

Dettagli

Prevenzione delle infezioni opportunistiche

Prevenzione delle infezioni opportunistiche Prevenzione delle infezioni opportunistiche Andamento viremico e risposta immunitaria 10 6 cellule CD4 1000 HIV RNA Copie/ml HIV-RNA plasmatico 800 600 400 200 CD4 Cellule/mm 3 10 2 mesi anni 0 >9/99 3/99-9/99

Dettagli

RACCOMANDAZIONI PER LA PREVENZIONE DELLA TUBERCOLOSI NELLE STRUTTURE SANITARIE REVISIONE 2011

RACCOMANDAZIONI PER LA PREVENZIONE DELLA TUBERCOLOSI NELLE STRUTTURE SANITARIE REVISIONE 2011 RACCOMANDAZIONI PER LA PREVENZIONE DELLA TUBERCOLOSI NELLE STRUTTURE SANITARIE REVISIONE 2011 SORVEGLIANZA SANITARIA SORVEGLIANZA SANITARIA RIGUARDA I LAVORATORI ESPOSTI A RISCHIO ai sensi dell art. 2

Dettagli

INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI

INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI Alcune malattie infettive ad eziologia virale e andamento benigno nei soggetti immunocompetenti, se sono contratte durante la gravidanza, possono rappresentare

Dettagli

LA TUBERCOLOSI Terapia e profilassi II Parte. Dott. Lorenzo Veronese Ospedale di Cirie

LA TUBERCOLOSI Terapia e profilassi II Parte. Dott. Lorenzo Veronese Ospedale di Cirie LA TUBERCOLOSI Terapia e profilassi II Parte Dott. Lorenzo Veronese Ospedale di Cirie TERAPIA STANDARD (SCC) Isoniazide 300 mg/die Rifampicina 600 mg/die Pirazinamide 25 mg/kg/die Etambutolo 15-25 mg/kg/die

Dettagli

TEST DI SCREENING: MANTOUX

TEST DI SCREENING: MANTOUX TEST DI SCREENING: MANTOUX Ciriè 2 Aprile 2012 LIVIA DEMICHELIS ASSISTENTE SANITARIA S.S. MEDICO COMPETENTE A.O.U. SAN LUIGI ORBASSANO SCREENING (selezione) Strumento di lavoro per attuare prevenzione

Dettagli

Igiene nelle Scienze motorie

Igiene nelle Scienze motorie TUBERCOLOSI (TB) Igiene nelle Scienze motorie TUBERCOLOSI La tubercolosi è una malattia infettiva, di regola contagiosa, provocata dal complesso Mycobacterium tuberculosis. Le manifestazioni cliniche interessano

Dettagli

STOP ALLA TUBERCOLOSI IN ITALIA

STOP ALLA TUBERCOLOSI IN ITALIA STOP ALLA TUBERCOLOSI IN ITALIA Prefazione Alla fine degli anni 90, i programmi di controllo della tubercolosi (TBC) in Italia sono stati adeguati alla mutata realtà epidemiologica, caratteristica di un

Dettagli

Prevenzione LA TUBERCOLOSI

Prevenzione LA TUBERCOLOSI Igiene& Prevenzione LA TUBERCOLOSI LA TUBERCOLOSI Che cos è La tubercolosi (TBC) è una malattia infettiva causata da una famiglia di germi chiamati Micobatteriacee, che comprende Micobatteri tipici e

Dettagli

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI PIANI DI CONTROLLO E PER L ASSEGNAZIONE DELLA QUALIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA 1. Definizioni Ai sensi delle presenti linee

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA I CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE

Dettagli

Rapporto TBC. per. operatori sanitari

Rapporto TBC. per. operatori sanitari Rapporto TBC operatori sanitari per U.S. DEPARTMENT OF HEALTH AND HUMAN SERVICES Centers for Disease Control and Prevention National Center for HIV, STD, and TBC Prevention Division of Tuberculosis Elimination

Dettagli

Tubercolosi polmonare (TB)

Tubercolosi polmonare (TB) Clinica Pneumologica SUN Dir. Prof. Gennaro Mazzarella Tubercolosi polmonare (TB) Dr. Carlo Iadevaia Definizione La tubercolosi (TB) è una malafa infefva cronica causata dal Mycobacterium tuberculosis.

Dettagli

La catena Epidemiologica

La catena Epidemiologica La catena Epidemiologica STORIA NATURALE DELLE MALATTIE esposizione al/ai fattori di rischio insorgenza della malattia esito guarigione cronicizzazione decesso Principali differenze tra malattie infettive

Dettagli

Igiene. Dott. Pamela Di Giovanni. Definizione

Igiene. Dott. Pamela Di Giovanni. Definizione Igiene Dott. Pamela Di Giovanni Definizione Disciplina medica che ha come obiettivo la tutela e la promozione della salute umana, intendendo per salute umana un completo stato di benessere psichico, fisico

Dettagli

MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 -

MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 - MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 - Malattie infettive nell ASL di Brescia anno 2012- Pag. 1 MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 - Il controllo reale della diffusione delle

Dettagli

Causa. La polmonite è abbastanza comune, era la principale causa di morte prima della scoperta degli antibiotici

Causa. La polmonite è abbastanza comune, era la principale causa di morte prima della scoperta degli antibiotici La polmonite è la malattia dei polmoni e del sistema respiratorio in cui gli alveoli polmonari si infiammano e si riempiono di liquido, ostacolando la funzione respiratoria. Frequentemente anche i bronchi

Dettagli

Il melanoma rappresenta una neoplasia maligna che origina dai melanociti, le cellule produttrici di melanina

Il melanoma rappresenta una neoplasia maligna che origina dai melanociti, le cellule produttrici di melanina Il Melanoma Il melanoma rappresenta una neoplasia maligna che origina dai melanociti, le cellule produttrici di melanina Il melanoma cutaneo è un tumore ad elevata aggressività Crescita di incidenza negli

Dettagli

Mortalità infantile I perché di uno studio

Mortalità infantile I perché di uno studio Mortalità infantile I perché di uno studio Nei regimi demografici ad alta mortalità, i morti nel primo anno di vita costituiscono 1/4-1/3 dei decessi complessivi Tra il primo ed il secondo anno di vita

Dettagli

Il ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO

Il ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO Il ragionamento diagnostico http://www.biostatistica biostatistica.unich unich.itit 2 L accertamento della condizione patologica viene eseguito All'inizio del decorso clinico, per una prima diagnosi In

Dettagli

INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI

INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI S.I.S.P. - U.O.S. Epidemiologia e Profilassi Malattie Infettive Dr.ssa Andreina Ercole La meningite batterica Evento raro, nei paesi industrializzati,

Dettagli

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno

Dettagli

RISCHI DA AGENTI BIOLOGICI

RISCHI DA AGENTI BIOLOGICI RISCHI DA AGENTI BIOLOGICI definizione Rischio da agenti biologici Si sviluppa in seguito all esposizione a microorganismi: BATTERI VIRUS PARASSITI .Le malattie infettive Il rapporto che l agente infettivo

Dettagli

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte Infezione da HIV e AIDS in Piemonte anno 212 a cura di Chiara Pasqualini, Vittorio Demicheli si ringraziano i medici referenti del Sistema di Sorveglianza HIV/AIDS del Piemonte: O. Bargiacchi, S. Bonora,

Dettagli

La sindrome dell intestino irritabile post-infettiva

La sindrome dell intestino irritabile post-infettiva La sindrome dell intestino irritabile post-infettiva Dr.ssa Chiara Ricci Università di Brescia Spedali Civili, Brescia Definizione La sindrome dell intestino irritabile Disordine funzionale dell intestino

Dettagli

La malattia tubercolare: aspetti clinici

La malattia tubercolare: aspetti clinici La malattia tubercolare: aspetti clinici Maurizio Ferrarese Centro Regionale di Riferimento per la Tubercolosi A.O. Niguarda - Villa Marelli Milano Varese, 9 Novembre 2011 Attualità sulla diagnostica dell

Dettagli

Modulo 2. Diagnostica per immagini APPROFONDIMENTO

Modulo 2. Diagnostica per immagini APPROFONDIMENTO Modulo 2 Diagnostica per immagini APPROFONDIMENTO Istotipi Eventuale meno sottotitolo frequenti Carcinoma neuroendocrino a grandi cellule Neoplasia maligna a grandi cellule caratterizzata da un pattern

Dettagli

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA ) Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente

Dettagli

EPIDEMIOLOGIA DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA

EPIDEMIOLOGIA DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA EPIDEMIOLOGIA DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA 1 INTRODUZIONE 2 Le infezioni correlate all assistenza (ICA) rappresentano una complicanza frequente. In media il 5-10% dei pazienti ricoverati in

Dettagli

Modulo 14: Diagnosi microbiologica di tubercolosi

Modulo 14: Diagnosi microbiologica di tubercolosi C.I. MEDICINA DI LABORATORIO Microbiologia Clinica CdS Medicina e Chirurgia AA 2015-2016 Modulo 14: Diagnosi microbiologica di tubercolosi Giovanni Di Bonaventura, PhD Università G. d Annunzio di Chieti-Pescara

Dettagli

Che cos è la celiachia?

Che cos è la celiachia? Che cos è la celiachia? La celiachia è una malattia infiammatoria cronica dell intestino tenue, dovuta ad una intolleranza al glutine assunto attraverso la dieta. Il glutine è una proteina contenuta in

Dettagli

Diabete. Malattia metabolica cronica dipendente da una insufficiente produzione di insulina. Ridotta disponibilità alterazione della normale azione

Diabete. Malattia metabolica cronica dipendente da una insufficiente produzione di insulina. Ridotta disponibilità alterazione della normale azione Diabete Malattia metabolica cronica dipendente da una insufficiente produzione di insulina Ridotta disponibilità alterazione della normale azione Epidemiologia Popolazione mondiale affetta intorno al 5%

Dettagli

PATOLOGIA POLMONARE Le infezioni polmonari. www.fisiokinesiterapia.biz

PATOLOGIA POLMONARE Le infezioni polmonari. www.fisiokinesiterapia.biz PATOLOGIA POLMONARE Le infezioni polmonari www.fisiokinesiterapia.biz Infezioni polmonari Vie di ingresso dei microorganismi: Inalazione (attraverso le alte vie respiratorie): batteri e virus Aspirazione

Dettagli

QUANTIFERON (Quantiferon TB Gold Plus)

QUANTIFERON (Quantiferon TB Gold Plus) QUANTIFERON (Quantiferon TB Gold Plus) Per la piena comprensione di questo capitolo occorre prendere prima visione del capitolo Immunità di queste Pillole. Il Quantiferon TB Gold Plus è un test per la

Dettagli

AGGIORNAMENTO DELLE RACCOMANDAZIONI PER LE ATTIVITÀ DI CONTROLLO DELLA TUBERCOLOSI

AGGIORNAMENTO DELLE RACCOMANDAZIONI PER LE ATTIVITÀ DI CONTROLLO DELLA TUBERCOLOSI AGGIORNAMENTO DELLE RACCOMANDAZIONI PER LE ATTIVITÀ DI CONTROLLO DELLA TUBERCOLOSI Gestione dei contatti Realizzato con un finanziamento del Ministero della Salute Coordinamento: dr. Enrico Girardi, Istituto

Dettagli

scaricato da www.sunhope.it 1

scaricato da www.sunhope.it 1 Dipartimento di scienze Cardio-toraciche e Respiratorie Cattedra di Malattie dell Apparato Respiratorio TUBERCOLOSI Aspetti epidemiologici,radiologici, diagnosi e terapia. Prof. Carlo Marzo Dott.ssa Ginevra

Dettagli

DEFINIZIONI E CLASSIFICAZIONI

DEFINIZIONI E CLASSIFICAZIONI M. Landi DEFINIZIONI E CLASSIFICAZIONI 44% bambini sani di età < 5 anni possono presentare linfonodi palpabili in sede cervicale, ascellare ed inguinale. 24% neonati sani con linfonodi palpabili in sede

Dettagli

Clinica e terapia delle neuropatie disimmuni. Dario Cocito

Clinica e terapia delle neuropatie disimmuni. Dario Cocito Clinica e terapia delle neuropatie disimmuni Dario Cocito SEEd srl Piazza Carlo Emanuele II, 19-10123 Torino Tel. +39.011.566.02.58 - Fax +39.011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@edizioniseed.it Tutti

Dettagli

Giochi didattici. 1. Cruciverba

Giochi didattici. 1. Cruciverba B FLG BG Giochi didattici Giochi didattici - un cruciverba, quattro rebus e le relative soluzioni - per testare la vostra preparazione. giochi si possono utilizzare prima di intraprendere il percorso formativo

Dettagli

BK trasmesso dai malati di TB polmonare contagiosa. UOC PSAL Dr.ssa MR.Aiani- Dr.ssa C. Cecchino

BK trasmesso dai malati di TB polmonare contagiosa. UOC PSAL Dr.ssa MR.Aiani- Dr.ssa C. Cecchino BK trasmesso dai malati di TB polmonare contagiosa 1 Per la trasmissione del micobatterio per via aerea non è necessario che vi sia emottisi 2 La penetrazione del micobatterio nell organismo avviene prevalentemente:

Dettagli

LEZIONI DI STATISTICA MEDICA

LEZIONI DI STATISTICA MEDICA LEZIONI DI STATISTICA MEDICA A.A. 2010/2011 - Screening - Test diagnostici Sezione di Epidemiologia & Statistica Medica Università degli Studi di Verona Storia naturale della malattia (Rothman( Rothman,,

Dettagli

Istituto Nazionale per le Malattie Infettive L.Spallanzani IRCCS -Laboratorio di Immunologia Cellulare- Dr. Domenico Viola TSLB

Istituto Nazionale per le Malattie Infettive L.Spallanzani IRCCS -Laboratorio di Immunologia Cellulare- Dr. Domenico Viola TSLB Istituto Nazionale per le Malattie Infettive L.Spallanzani IRCCS -Laboratorio di Immunologia Cellulare- Dr. Domenico Viola TSLB Un nuovo standard a supporto della diagnosi dell infezione da M. tuberculosis

Dettagli

Strategie per la diagnosi e la terapia delle Infezioni Fungine Invasive (IFI) in pazienti ad alto rischio

Strategie per la diagnosi e la terapia delle Infezioni Fungine Invasive (IFI) in pazienti ad alto rischio Strategie per la diagnosi e la terapia delle Infezioni Fungine Invasive (IFI) in pazienti ad alto rischio 28 Obiettivi della presentazione Fornire una visione generale sui fattori di rischio, segni e sintomi,

Dettagli

DIABETE MELLITO DISORDINE CRONICO DEL METABOLISMO DEI CARBOIDRATI CHE DETERMINA ALTERAZIONI ANCHE NEGLI ALTRI METABOLISMI

DIABETE MELLITO DISORDINE CRONICO DEL METABOLISMO DEI CARBOIDRATI CHE DETERMINA ALTERAZIONI ANCHE NEGLI ALTRI METABOLISMI DIABETE MELLITO DISORDINE CRONICO DEL METABOLISMO DEI CARBOIDRATI CHE DETERMINA ALTERAZIONI ANCHE NEGLI ALTRI METABOLISMI CARATTERIZZATO DA: IPERGLICEMIA STABILE GLICOSURIA PREDISPOSIZIONE A COMPLICANZE

Dettagli

COME PREVENIRE IL CANCRO. Dott.ssa Giulia Marini

COME PREVENIRE IL CANCRO. Dott.ssa Giulia Marini COME PREVENIRE IL CANCRO Dott.ssa Giulia Marini LA PREVENZIONE DEL CANCRO Prevenire il cancro è possibile: 1. Prima che si manifesti la malattia: con stili di vita adeguati e vaccini contro il cancro 2.

Dettagli

I Papillomavirus sono tutti uguali?

I Papillomavirus sono tutti uguali? Cos è il Papillomavirus? Il Papillomavirus è un microscopico nemico della tua salute. Attento, però, a non sottovalutare la pericolosità di questo microrganismo lungo solo 55 milionesimi di millimetro.

Dettagli

La sorveglianza dei professionalmente esposti -Operatori socio-sanitari

La sorveglianza dei professionalmente esposti -Operatori socio-sanitari Sorveglianza della tubercolosi nelle strutture sanitarie e socioassistenziali. Parma, 19 maggio 2006 La sorveglianza dei professionalmente esposti -Operatori socio-sanitari Dr. Alessandro Romanelli - Medico

Dettagli

CHEMIOTERAPIA PREVENTIVA. Dott.Sergio Biondo

CHEMIOTERAPIA PREVENTIVA. Dott.Sergio Biondo CHEMIOTERAPIA PREVENTIVA Dott.Sergio Biondo CONTROLLO DELLA MAL.TUBERCOLARE IL CONTROLLO DELLA TB SI ATTUA ATTRAVERSO LA: - CHEMIOPROFILASSI DEI PAZ. CON ITL COSI DA PREVENIRE LA PRO- GRESSIONE A MALATTIA

Dettagli

Tavola delle vaccinazioni per classi di età e priorità.

Tavola delle vaccinazioni per classi di età e priorità. Tavola delle vaccinazioni per classi di età e priorità. Le vaccinazioni prioritarie che sono evidenziate in grassetto dovrebbero prevedere dei programmi organici ed efficaci di offerta attiva. 13 19 (*)

Dettagli

TAVOLA ROTONDA: Realtà ed esperienze a confronto in ambito sanitario

TAVOLA ROTONDA: Realtà ed esperienze a confronto in ambito sanitario Genova, 11 aprile 2016 TAVOLA ROTONDA: Realtà ed esperienze a confronto in ambito sanitario Paolo Durando Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro Dipartimento Scienze della Salute Scuola di Scienze

Dettagli

Il sistema immunitario: LE MALATTIE CHIARA SARACENI 3B A.S.2011-2012

Il sistema immunitario: LE MALATTIE CHIARA SARACENI 3B A.S.2011-2012 Il sistema immunitario: LE MALATTIE CHIARA SARACENI 3B A.S.2011-2012 DIFESA DELL ORGANISMO IMMUNITA INNATA IMMUNITA ACQUISITA Immunità innata IMMUNITA ACQUISITA IMMUNITA CELLULO-MEDIATA IMMUNITA UMORALE

Dettagli

HIV e infezioni tropicali concorrenti: uno studio caso-controllo

HIV e infezioni tropicali concorrenti: uno studio caso-controllo HIV e infezioni tropicali concorrenti: uno studio caso-controllo Declich S a, Francesconi P a, Okwey R b, Ouma J b, Ochakachon R b, Dente MG a and Fabiani M a a Reparto Malattie Infettive, Laboratorio

Dettagli

TEST HELICOBACTER PYLORI CARD

TEST HELICOBACTER PYLORI CARD Cod. ID: Data: Paziente: TEST HELICOBACTER PYLORI CARD Test rapido one step per la diagnosi qualitativa dell antigene di Helicobacter pylori nelle feci HELICOBACTER PYLORI COS E TEST Helicobacter pylori

Dettagli

LA ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE DEL COLON RETTO AGGIORNAMENTO AL 30 APRILE 2008

LA ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE DEL COLON RETTO AGGIORNAMENTO AL 30 APRILE 2008 LA ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE DEL COLON RETTO AGGIORNAMENTO AL 30 APRILE 2008 Dal luglio 2006 è iniziato il programma di screening del cancro del colon retto organizzato

Dettagli

1. Koch R. Die Atiologic der Tuberkulose. Berliner Klinische Wochenschrift 1882; 15: U.O. di Pneumologia - Endoscopia Toracica

1. Koch R. Die Atiologic der Tuberkulose. Berliner Klinische Wochenschrift 1882; 15: U.O. di Pneumologia - Endoscopia Toracica Inquadramento Clinico e terapeutico della Tubercolosi Pier Anselmo Mori Unità Operativa di Pneumologia-Endoscopia Toracica. Direttore A.Casalini pmori@ao.pr.it 1. Koch R. Die Atiologic der Tuberkulose.

Dettagli

Verifica. Tutto il materiale informativo per gli studenti. Riferimento. Gli studenti svolgono la verifica. Compito. Foglio di esercizio Soluzione

Verifica. Tutto il materiale informativo per gli studenti. Riferimento. Gli studenti svolgono la verifica. Compito. Foglio di esercizio Soluzione Livello 1 07 / Il sangue Informazione per gli insegnanti 1/5 Riferimento Tutto il materiale informativo per gli studenti Compito Gli studenti svolgono la verifica. Materiale Soluzione Forma sociale Lavoro

Dettagli

Tecniche di isolamento

Tecniche di isolamento Tecniche di isolamento Considerazioni generali Spesso il primo passo verso un isolamento di successo è quello di imitare le condizioni ambientali in cui vive l organismo. Ad esempio per alghe marine che

Dettagli

Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma

Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma Concetti di salute e malattia. La storia naturale delle malattie. Valutazione dell efficacia dei tests diagnostici: sensibilità, specificità e valori predittivi. Gli screening. Paolo Villari paolo.villari@uniroma1.it

Dettagli

Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV)

Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) FSME (Frühsommermeningoenzephalitis) Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) 95 West Nile Virus Foto: CNN Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) DEFINIZIONE La febbre del Nilo

Dettagli

Procedura per la prevenzione ed il controllo della malattia tubercolare negli Operatori Sanitari dell Azienda Sanitaria Locale SALERNO

Procedura per la prevenzione ed il controllo della malattia tubercolare negli Operatori Sanitari dell Azienda Sanitaria Locale SALERNO Procedura per la prevenzione ed il controllo della malattia tubercolare negli Operatori Sanitari dell Azienda Sanitaria Locale SALERNO Edizione aggiornata Agosto 2014 Documento redatto da : Ferdinando

Dettagli

Igiene nelle Scienze motorie

Igiene nelle Scienze motorie Igiene nelle Scienze motorie Epidemiologia generale Epidemiologia Da un punto di vista etimologico, epidemiologia è una parola di origine greca, che letteralmente significa «discorso riguardo alla popolazione»

Dettagli

Lo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali

Lo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali Tumore Cos è il tumore? Il tumore o neoplasia (dal greco neo,, nuovo, e plasìa,, formazione), o cancro se è maligno, è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune

Dettagli

Giornata informativa per acconciatori, estetisti, tatuatori Sanremo 30 Novembre 2015. Introduzione. Dr. Marco Mela

Giornata informativa per acconciatori, estetisti, tatuatori Sanremo 30 Novembre 2015. Introduzione. Dr. Marco Mela Giornata informativa per acconciatori, estetisti, tatuatori Sanremo 30 Novembre 2015 Introduzione Dr. Marco Mela Obiettivo Sanità Pubblica Prevenzione primaria: Ridurre la frequenza di nuovi casi di malattia

Dettagli

REFLUSSO GASTROESOFAGEO. Paolo Franceschi franceschipao@libero.it Tel.0198404231 Savona 19 Dicembre 2005

REFLUSSO GASTROESOFAGEO. Paolo Franceschi franceschipao@libero.it Tel.0198404231 Savona 19 Dicembre 2005 REFLUSSO GASTROESOFAGEO Paolo Franceschi franceschipao@libero.it Tel.0198404231 Savona 19 Dicembre 2005 MRGE: sintomi extraesofagei MRGE: molto diffusa e frequente nella pratica clinica. Manifestazioni

Dettagli

La vaccinazione delle persone ad alto rischio di infezione invasiva pneumococcica

La vaccinazione delle persone ad alto rischio di infezione invasiva pneumococcica La vaccinazione delle persone ad alto rischio di infezione invasiva pneumococcica Dott. Pietro Ragni, Direzione Sanitaria Azienda USL di Reggio Emilia Le patologie che espongono a rischio aumentato

Dettagli

Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche

Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche Parte 3a. Epatiti Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche Fiumicino, 16 aprile 2016 www.cos.it/mediter Dr. Ugo Montanari Epatiti: tests diagnostici - 1 Indicazioni cliniche Tipo di richiesta

Dettagli

TUBERCOLOSI. Elisabetta Balestro. Divisione di Pneumologia Dipartimento di Scienze Cardiologiche, Toraciche e Vascolari LA TUBERCOLOSI

TUBERCOLOSI. Elisabetta Balestro. Divisione di Pneumologia Dipartimento di Scienze Cardiologiche, Toraciche e Vascolari LA TUBERCOLOSI TUBERCOLOSI Elisabetta Balestro Divisione di Pneumologia Dipartimento di Scienze Cardiologiche, Toraciche e Vascolari Università degli Studi di Padova LA TUBERCOLOSI epidemiologia microbiologia patogenesi

Dettagli

Febbre Ricorrente Associata a NLRP12

Febbre Ricorrente Associata a NLRP12 www.printo.it/pediatric-rheumatology/it/intro Febbre Ricorrente Associata a NLRP12 Versione 2016 1.CHE COS È LA FEBBRE RICORRENTE ASSOCIATA A NLRP12 1.1 Che cos è? La febbre ricorrente associata a NLRP12

Dettagli

Cosa è l asma? L asma è una frequente patologia cronica che dura tutta la vita caratterizzata dall infiammazione e dal restringimento delle vie

Cosa è l asma? L asma è una frequente patologia cronica che dura tutta la vita caratterizzata dall infiammazione e dal restringimento delle vie ASMA BRONCHIALE Cosa è l asma? L asma è una frequente patologia cronica che dura tutta la vita caratterizzata dall infiammazione e dal restringimento delle vie 2 aeree. Il restringimento è intermittente

Dettagli

ginecomastia aumento di volume della mammella maschile, mono o bilateralmente

ginecomastia aumento di volume della mammella maschile, mono o bilateralmente ginecomastia aumento di volume della mammella maschile, mono o bilateralmente diagnosi differenziale: carcinoma della mammella sono elementi di sospetto: monolateralità, rapido sviluppo Primitiva: puberale,

Dettagli

Che cos è l AIDS. Il virus H.I.V. è la causa dell immunodeficienza acquisita

Che cos è l AIDS. Il virus H.I.V. è la causa dell immunodeficienza acquisita HIV e AIDS Che cos è l AIDS L A.I.D.S. o S.I.D.A. è una sindrome da immunodeficienza acquisita. E una malattia del sistema immunitario che ne limita e riduce le funzioni. Le persone colpite sono più suscettibili

Dettagli

SINDROMI POLIENDOCRINE AUTOIMMUNI (SPA)

SINDROMI POLIENDOCRINE AUTOIMMUNI (SPA) SINDROMI POLIENDOCRINE AUTOIMMUNI (SPA) Codice di esenzione: RCG030 Definizione. Con tale termine vengono definite varie sindromi cliniche caratterizzate da insufficienze funzionali a carico di una o più

Dettagli

La gestione di un caso di morbillo

La gestione di un caso di morbillo La gestione di un caso di morbillo Eziologia del morbillo L agente causale è un paramyxovirus (virus ad RNA) Il virus è rapidamente inattivato dal calore e dalla luce L uomo è l unico ospite Patogenesi

Dettagli

Campylobacter spp. e Igiene degli Alimenti. Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica, Patologia comparata e Igiene veterinaria di Padova

Campylobacter spp. e Igiene degli Alimenti. Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica, Patologia comparata e Igiene veterinaria di Padova Campylobacter spp. e Igiene degli Alimenti Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica, Patologia comparata e Igiene veterinaria di Padova Famiglia Campylobacteraceae tre generi: Campylobacter, Arcobacter,

Dettagli

Cenni sulle più comuni malattie dell infanzia

Cenni sulle più comuni malattie dell infanzia Cenni sulle più comuni malattie dell infanzia parotite epidemica Malattia virale acuta, sistemica, causata da un paramyxovirus che colpisce prevalentemente i bambini in età scolare. La principale manifestazione

Dettagli

OSTEOMIELITE. EPIDEMIOLOGIA: Incidenza nettamente diminuita dopo l introduzione degli antibiotici (1940)

OSTEOMIELITE. EPIDEMIOLOGIA: Incidenza nettamente diminuita dopo l introduzione degli antibiotici (1940) OSTEOMIELITE DEFINIZIONE: Proceso infettivo che interessa l osso causato da germi patogeni che si localizzano nella parte midollare dell osso e che si può propagare ai tessuti vicini (articolazioni) OSTEOMIELITE

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute ALLEGATO 1 N. Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E DELLA COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Ufficio V - Malattie Infettive e Profilassi Internazionale DGPREV.V/19262/P/I.4.c.a.9

Dettagli

Malattie Dimenticate e Salute Globale

Malattie Dimenticate e Salute Globale Malattie Dimenticate e Salute Globale Venezia, 31 maggio - 1 giugno 2012 Dr.ssa Vanessa Martini Direzione Generale della Prevenzione Ministero della Salute Italia: bassa incidenza TB nella popolazione

Dettagli

In entrambe le sezioni vi sono domande a scelta multipla e domande aperte.

In entrambe le sezioni vi sono domande a scelta multipla e domande aperte. Facoltà di Agraria UNIPD Precorso Biologia 2011 Verifica le tue competenze Leggi attentamente il testo e rispondi alle domande che seguono. Le domande sono divise in due sezioni: le domande di competenza

Dettagli

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute

Dettagli

Che cos'è la SCLEROSI MULTIPLA

Che cos'è la SCLEROSI MULTIPLA Che cos'è la SCLEROSI MULTIPLA Sommario Che cos'è la sclerosi multipla? Chi viene colpito? Che cosa causa la sclerosi multipla? La sclerosi multipla è ereditaria? Come progredisce la malattia? IMPORTANTE:

Dettagli

Conoscere per Vincere Il Rotary per la prevenzione Sanitaria. Giuseppe Failla R.C.Ct & Giovanni Urso R.C. Ct Nord

Conoscere per Vincere Il Rotary per la prevenzione Sanitaria. Giuseppe Failla R.C.Ct & Giovanni Urso R.C. Ct Nord Conoscere per Vincere Il Rotary per la prevenzione Sanitaria Giuseppe Failla R.C.Ct & Giovanni Urso R.C. Ct Nord Qualche numero Sul territorio nazionale: Incidenza CRC: 52.000 nuovi casi diagnosticati

Dettagli

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Dipartimento di Prevenzione Accredited - Agréé Eziologia della Legionellosi Chiara Postiglione 1976: Philadelphia, Convention of American Legion Oltre 4000 veterani reduci della

Dettagli

Uni.C.A. UniCredit Cassa Assistenza

Uni.C.A. UniCredit Cassa Assistenza Uni.C.A. UniCredit Cassa Assistenza Incontri di presentazione della Campagna di Prevenzione 2014-2015 Il Comitato Scientifico: Antonio Colombo, Eugenio Villa, Francesco Violante Cologno Monzese, 28 gennaio

Dettagli

Funzione della struttura di riferimento regionale per la gestione delle infezioni in gravidanza

Funzione della struttura di riferimento regionale per la gestione delle infezioni in gravidanza CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE Funzione della struttura di riferimento regionale per la gestione delle infezioni in gravidanza Dott.ssa Nadia Gussetti U.O. Malattie

Dettagli

I dati morfo-fenotipici, genotipici e clinici hanno permesso di suddividere il linfoma di Hodgkin in quattro gruppi istologici.

I dati morfo-fenotipici, genotipici e clinici hanno permesso di suddividere il linfoma di Hodgkin in quattro gruppi istologici. LINFOMA DI HODGKIN Il linfoma di Hodgkin (LH) è una neoplasia di derivazione linfoide che rappresenta circa l 1% dei tumori che annualmente insorgono de novo nel mondo. La sede di esordio del linfoma di

Dettagli

Report Malattie infettive situazione gennaio-maggio 2009

Report Malattie infettive situazione gennaio-maggio 2009 NUOVA INFLUENZA DA VIRUS A/H1N1 Le ultime settimane hanno visti impegnati molti operatori del SSR nella pandemia da nuovo virus influenzale A H1N1 : ciò ha consentito di verificare i percorsi e attuare

Dettagli

APPLICAZIONE DELLA FARMACOLOGIA ALLA PRATICA INFERMIERISTICA

APPLICAZIONE DELLA FARMACOLOGIA ALLA PRATICA INFERMIERISTICA APPLICAZIONE DELLA FARMACOLOGIA ALLA PRATICA INFERMIERISTICA Evoluzione delle responsabilità dell infermiere a proposito dei farmaci Applicazione della farmacologia alla Cura del paziente Applicazione

Dettagli