COMUNE DI SAMBUCA PISTOIESE
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- Adelmo Falcone
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1 COMUNE DI SAMBUCA PISTOIESE PROVINCIA DI PISTOIA Progetto preliminare, definitivo, esecutivo relativo all intervento di ripristino della viabilità della strada comunale Lentula-Torri interrotta a seguito dell evento franoso verificatosi in data 05/01/2014 (LOTTO I) RELAZIONE TECNICA Agliana, 11/06/2014 il tecnico incaricato Prof.Ing. Enrico Mangoni
2 RELAZIONE GENERALE SULL INTERVENTO I lavori in esame, prevedono il ripristino della viabilità per l abitato di Torri, che è risultato interrotto, a seguito di grave evento franoso verificatosi in data 05/01/2014. Le opere per il ripristino definitivo della viabilità non possono ad oggi essere finanziate interamente, per cui si procederà ad un primo lotto di lavori, con l unico scopo di avere una pista transitabile in grado di non interrompere completamente la viabilità. A causa della frana, tale pista sarà realizzata a tergo del muro esistente in pietrame, dovendosi a tale scopo scavare ed incidere il fronte roccioso di monte per poter ricavare lo spazio di transito. La nuova pista prevede, per una parte del suo sviluppo, il sostentamento da parte di una paratia in micropali d acciaio, convenientemente ancorati in roccia. Nella parte centrale, dove la pista è molto vicina alla frana, la paratia sarà realizzata con doppia fila di pali; nella zona laterale dove non sono presenti fratture nel terreno la paratia può beneficiare del contrasto del terreno posto a valle della pista e sarà quindi realizzata con singola fila di pali; nella zona laterale opposta alla precedente, dove sono presenti evidenti fratture nel terreno, la paratia sarà realizzata anche in questo caso con una doppia fila di pali. Completano le opere, la rete paramassi, posta in corrispondenza del fronte scavato, per far posto alla pista, nonché un sistema di monitoraggio attivo posto in corrispondenza delle estremità della pista e viabilità esistente, capace di rilevare in continuo, i movimenti del versante posto a valle della viabilità, e di inviare a soggetti preposti, immediato segnale di allarme. Il progettista Prof.Ing.Enrico Mangoni Relazione generale
3 VERIFICA DELLA PARATIA -Caratterizzazione meccanica del terreno e schema della paratia ai fini delle verifiche Come evidenziato nella relazione geologica nonché nella sezione riportata di seguito, la stratigrafia dell area interessata dall intervento è costituita sostanzialmente da un primo strato di terreni rimaneggiati con spessore variabile da 2 a 4m; un secondo strato, fino ad una profondità di circa 10m, costituito per un tratto da depositi detritici e per un secondo tratto da porzione alterata/fratturata del substrato roccioso; infine, oltre i 10m di profondità, si trova il substrato roccioso. Gli strati individuati sono stati classificati da un punto di vista geotecnico attraverso le seguenti caratteristiche: -Terreni rimaneggiati e copertura superficiale -Angolo di attrito =32 -Peso specifico γ=1800 kg/m 3 -Modulo elastico longitudinale E=70 kg/cm 2 -Modulo di Poisson ν = 0,4 -Depositi detritici mediamente consistenti -Angolo di attrito =32 -Peso specifico γ=1800 kg/m 3 -Modulo elastico longitudinale E=300 kg/cm 2 -Modulo di Poisson ν = 0,3 -Porzione alterata del substrato roccioso Relazione di calcolo 1
4 -Angolo di attrito =32 -Peso specifico γ=2100 kg/m 3 -Coesione c =0.05 kg/cm 2 -Modulo elastico longitudinale E=1000 kg/cm 2 -Modulo di Poisson ν = 0,3 -Substrato roccioso -Angolo di attrito =40 -Peso specifico γ=2400 kg/m 3 -Coesione c =0.3 kg/cm 2 -Modulo elastico longitudinale E=5000 kg/cm 2 -Modulo di Poisson ν = 0,25 Tali strati offrono un contrasto laterale alla deformazione dei micropali in acciaio, che viene valutata con la relazione di Chiarugi-Maia. I micropali utilizzati sono di diametro =139.7mm sp.10 mm. K H = D E ED 2 12 ( 1 ν ) E p J p 4 E= modulo elastico longitudinale del terreno D=diametro efficace del micropalo ottenuto tenendo conto del manicotto di malta che lo riveste, pari a circa 20cm ν= coefficiente di Poisson E p =modulo elastico dell acciaio= kg/cm 2 J p =momento d inerzia del micropalo di solo acciaio Per gli strati in esame, si ottiene quindi: -Terreni rimaneggiati e copertura superficiale -K H1 2,73 kg/cm 3 -Depositi detritici mediamente consistenti -K H2 12,18 kg/cm 3 -Porzione alterata del substrato roccioso -K H3 44,90 kg/cm 3 -Substrato roccioso -K H4 266,6 kg/cm 3 Si trascura il contrasto dello strato di terreno rimaneggiato superficiale di spessore pari a circa 4m. Data la presenza di movimenti franosi che interessano parte del tratto di strada interessato dall intervento e data la non uniformità della stratigrafia del sito, si distinguono tre differenti tratti di paratia, per ognuno dei quali si procederà con le verifiche. Gli schemi strutturali per la verifica della paratia sono i seguenti: Relazione di calcolo 2
5 Il TRATTO 1 è realizzato con micropali di diametro =139.7mm sp.10 mm posti ad interasse di 90cm e collegati in sommità da un cordolo in c.a. 60x60cm. Non essendo in questa zona presenti fessure nel terreno, si considera il contrasto laterale sull intera altezza dei pali escluso il tratto superficiale di 4m di terreno rimaneggiato. Il TRATTO 2 è realizzato con doppia fila di micropali di diametro =139.7mm sp.10 mm posti ad interasse di 90cm in modo alternato e collegati in sommità da un cordolo in c.a. 80x60cm. Tale tratto è quello in corrispondenza della linea di frana, che dista circa 2,0m dalla paratia, per cui si aumenta a 5,0m la lunghezza del tratto superficiale privo di contrasto laterale per escludere la parte instabile di terreno. Il TRATTO 3 è realizzato anch esso con doppia fila di micropali di diametro =139.7mm sp.10 mm, ma posti ad interasse di 50cm in modo alternato e collegati in sommità da un cordolo in c.a. 80x60cm. Tale tratto si estende oltre l attuale sviluppo della linea di frana, ma si rende necessario a causa della presenza di fessure sulla sede stradale e sul ciglio. Poiché le fessure sono più vicine alla paratia rispetto al tratto Relazione di calcolo 3
6 precedente e poiché il terreno al di sotto dello strato superficiale è, in questo tratto, costituito da depositi detritici mediamente consistenti, si ritiene opportuno non fare affidamento sul contrasto laterale degli strati superiori e considerare il solo contrasto offerto dal substrato roccioso. Si assume che il substrato roccioso non generi spinte sulla paratie. -Tipologie di carico insistenti sulla paratia La paratia, viene sottoposta alla spinta dovuta ai carichi variabili, distribuiti e concentrati, trasmessi dalla strada, all azione spingente dovuta al terreno a tergo di essa, nonché all azione spingente di tipo sismico in relazione alla massa inerziale del terreno a tergo della paratia. Spinta del terreno Per quanto riguarda la spinta del terreno, questa può determinarsi in base alla teoria di Rankine, con la quale, ipotizzando attrito nullo fra terreno ed opera di ritegno, si ottiene un coefficiente di spinta attiva: 2 π φ K a = tg = 0, Da cui si ottiene: St = γ K a H = 64,5kN / m Tale valore è ricavato cautelativamente considerando un unico strato di terreno a cui si assegnano le caratteristiche del terreno che genera la spinta maggiore (porzione alterata del substrato roccioso). Relazione di calcolo 4
7 Spinta sismica L azione dinamica del terremoto si suppone sia rappresentata da una forza di inerzia statica equivalente, proporzionale al peso W della massa potenzialmente instabile. Le componenti orizzontale e verticale di tale forza possono esprimersi come F h = K h W e F v = K v W, con K h e K v rispettivamente pari ai coefficienti sismici orizzontale e verticale. In particolare le NTC2008, fanno riferimento alle componenti orizzontali e verticali dell accellerazione equivalente: ah = K h g = αβa max, a v = 0 a max =accelerazione orizzontale massima attesa al sito α, β =coefficienti di spostamento e deformabilità (vedi parag N.T.C.) Imponendo che lo spostamento massimo u s che l opera può sopportare senza riduzioni di resistenza, sia pari a 0.005H=6cm, risulta β =0.43, e quindi essendoα =1, otteniamo infine: a h = 0.43a max L accellerazione a max può essere ottenuta sulla base della relazione: a max = S S ST ag S S =coefficiente di amplificazione stratigrafica S T =coefficiente di amplificazione topografica Sulla base di quanto riportato all interno della relazione geologica, risulta: S S =1,473,S T =1,2, a g =0,199g (Stato limite di salvaguardia della vita SLV), e a g =0,151g (Stato limite di danno SLD) Quindi risulta : a h =0,151g L azione sismica orizzontale F h è quindi pari a: F = Wa Come dimensioni della massa potenzialmente instabile si può ragionevolmente assumere un cuneo di terreno corrispondente al cuneo di spinta attiva, rappresentato nella figura seguente: h h Relazione di calcolo 5
8 Il peso della massa potenzialmente instabile, per un metro di paratia, è quindi: W=577,50 kn L azione sismica per un metro di paratia risulta quindi: F h =87,2 kn allo SLV F h =37,5 kn allo SLD Tali azioni corrispondono ad un carico distribuito sulla paratia pari a: S s = 8,72kN / m allo SLV S s = 3,76kN / m allo SLD Carichi presenti sulla strada Per determinare i carichi presenti sulla strada, si fa riferimento a quanto riportato al Capitolo 5 delle NTC 2008, in particolare ai fini del carico si considera la viabilità relativa alla strada in esame come viabilità di II categoria, e quanto riportato al punto delle norme medesime. I carichi insistenti sulla viabilità risultano pertanto un carico uniformemente ripartito q 1k =7,20kN/m 2, e quattro carichi concentrati Q 1k, ciascuno pari a 120kN, disposti secondo lo schema seguente: Q1k=12000 kg 200 q1k=720 kg/mq 120 Per quanto riguarda il carico distribuito presente sulla strada, il valore della spinta orizzontale sulla paratia, al metro lineare, è dato da: Relazione di calcolo 6
9 S q = q1 k K a = 2,21kN / m Per quanto riguarda i carichi concentrati, si considera che questi abbiano influenza su un tratto di paratia lungo 2,8m, individuato secondo lo schema seguente: Per la determinazione della spinta sulla paratia data dal singolo carico concentrato, si fa riferimento alla figura seguente, nella quale sono illustrate le relazioni in funzione della geometria della paratia, della posizione e del valore del carico. Nel caso in esame, essendo x=0,4m e Qp=120kN, si ottiene come valore massimo della pressione sulla paratia: 2 σ h = 1,94kN / m Tale azione come detto, interessa un tratto di paratia lungo 2,8m e pertanto le successive verifiche prenderanno in esame un tratto di paratia lungo proprio 2,8m. Relazione di calcolo 7
10 -Combinazioni di carico secondo le NTC 2008 Secondo quanto riportato all interno delle NTC 2008, in particolare al punto C , la valutazione della paratia in presenza di azioni sismiche, viene condotta secondo le combinazioni di carico seguenti relative all approccio 1. Per le verifiche sul terreno, seguendo la combinazione 2 (A2+M2+R2) in cui i coefficienti A2 sono posti uguali ad uno, mentre le variazioni di spinta dovute a sisma sono valutate con i coefficienti parziali M2. Per la verifica degli elementi strutturali, seguendo la combinazione 1 (A1+M1+R1) in cui i coefficienti A1 sono posti uguali ad uno. Per la verifica in condizioni non sismiche si fa riferimento al punto C , in particolare per le verifiche strutturali si utilizza la combinazione 1 (A1+M1+R1) dell approccio 1 con i coefficienti A1 al valore come da tabelle NTC Per le verifiche geotecniche si utilizza invece la combinazione 2 (A2+M2+R1). Per l analisi statica non sismica si utilizza la combinazione di carico seguente: 1,3 Spinta terreno + 1,5 Spinta da sovraccarichi su strada Per l analisi sismica si utilizza invece la combinazione di carico seguente: Spinta terreno + Spinta sismica -Verifica dei micropali della paratia Per la determinazione delle sollecitazioni nei tre tratti in cui è suddivisa la paratia, si utilizzano altrettanti modelli agli elementi finiti realizzati con SAP Come già specificato, per ciascun tratto da verificare (tratti 1,2 e 3), si esamina una porzione di paratia di lunghezza pari a 2,8m e il modello di calcolo è costituito da un unica asta vincolata con molle e con appoggio in sommità dato dalla presenza del cordolo ancorato con pali disposti a cavalletto ad interasse di 5m. Le caratteristiche di inerzia della sezione e di rigidezza delle molle sono assegnate considerando le proprietà equivalenti relative all insieme di pali compresi nella porzione di 2,8m di paratia. Relazione di calcolo 8
11 Tratto 1 Tratto 2 Tratto 3 TRATTO 1: micropali fila singola interasse 90cm Le massime sollecitazioni sui micropali ricavate dal modello sono pari a: -caso sismico M max =98 knm, T max =169kN -caso non sismico M max =92 knm, T max =167kN Il caso più gravoso risulta quindi quello sismico. Le sollecitazioni resistenti, risultano: We f yk 2Af yk M Rd = =166kNm, VRd = 4 =2024 kn γ M 0 π 3γ M 0 Poichè il taglio sollecitante è inferiore della metà del taglio resistente, non c è interazione taglio-momento. La verifica del tratto 1 è quindi soddisfatta. TRATTO 2: micropali doppia fila interasse 90cm alternati Relazione di calcolo 9
12 Le massime sollecitazioni sui micropali ricavate dal modello sono pari a: -caso sismico M max =146 knm, T max =240kN -caso non sismico M max =179 knm, T max =317kN Il caso più gravoso risulta quindi quello non sismico. Le sollecitazioni resistenti, risultano: We f yk 2Af yk M Rd = =1078kNm, VRd = 7 =3542 kn γ M 0 π 3γ M 0 Poichè il taglio sollecitante è inferiore della metà del taglio resistente, non c è interazione taglio-momento. La verifica del tratto 2 è quindi soddisfatta. Per il tratto 2, essendo presente sul cordolo della paratia la barriera bordo strada, si effettua la verifica della paratia anche sotto la condizione di carico eccezionale data dal possibile urto di un veicolo. Per l azione data dalla collisione di un veicolo si può fare riferimento al punto delle NTC in cui tale forza è schematizzata con una forza orizzontale equivalente di 100kN applicata 100mm sotto alla sommità della barriera. Nel caso in esame, la barriera è alta 830mm quindi la forza è applicata a 730mm dalla sommità della paratia. Tale azione genera un momento in testa alla paratia pari a M =73kNm. Sotto la combinazione di carico eccezionale, le massime sollecitazioni sui micropali risultano: M max =156 knm, T max =253kN Tali sollecitazioni sono inferiori a quelle del caso analizzato in precedenza, quindi la verifica in condizioni eccezionali è soddisfatta. TRATTO 3: micropali doppia fila interasse 50cm alternati Le massime sollecitazioni sui micropali ricavate dal modello sono pari a: -caso sismico M max =1337 knm, T max =1415kN -caso non sismico M max =1607 knm, T max =1701kN Il caso più gravoso risulta quindi quello non sismico. Le sollecitazioni resistenti, risultano: We f yk 2Af yk M Rd = =1851kNm, VRd = 12 =6072 kn γ π 3γ M 0 M 0 Relazione di calcolo 10
13 Poichè il taglio sollecitante è inferiore della metà del taglio resistente, non c è interazione taglio-momento. La verifica del tratto 3 è quindi soddisfatta. -Verifica del cordolo in sommità Si effettua la verifica dei cordoli di testa considerando uno schema statico appoggioappoggio con luce pari a 5,0m. Gli appoggi sono dati dai micropali inclinati disposti a cavalletto ogni 5,0m lungo lo sviluppo dei cordoli dei tratti 1 e 2 e dai tiranti disposti lungo il tratto 3, sempre con interasse 5,0m. Il carico applicato è un carico distribuito ottenuto dalla reazione di appoggio in sommità dei modelli precedenti ripartita sulla lunghezza. TRATTO 1: cordolo 60x60 R=72,4 kn massimo valore della reazione di appoggio in sommità; q=25,8 kn/m M max =80,8 knm, T max =64,5kN Considerando le armature longitudinali presenti nella trave, pari a 3 18 lungo il lato interno e pari a 3 18 sul lato esterno, e staffe 8/20 si ricavano le sollecitazioni resistenti della sezione: M Rd =161,7 knm, T Rd =105kN (trascurando l armatura a taglio) Il cordolo risulta quindi verificato. TRATTO 2: cordolo 80x60 R=107 kn massimo valore della reazione di appoggio in sommità; q=38,2 kn/m M max =119,4 knm, T max =95,5kN Considerando le armature longitudinali presenti nella trave, pari a 3 18 lungo il lato interno e pari a 3 18 sul lato esterno, e staffe 8/20 si ricavano le sollecitazioni resistenti della sezione: M Rd =221,4 knm, T Rd =150kN (trascurando l armatura a taglio) Il cordolo risulta quindi verificato. TRATTO 3: cordolo 80x60 R=324 kn massimo valore della reazione di appoggio in sommità; q=115 kn/m M max =361 knm, T max =287,5kN Considerando le armature longitudinali presenti nella trave, pari a 5 18 lungo il lato interno e pari a 5 18 sul lato esterno, e staffe 8/20 si ricavano le sollecitazioni resistenti della sezione: M Rd =506 knm, T Rd =329kN Il cordolo risulta quindi verificato. Relazione di calcolo 11
14 -Verifica dei micropali disposti a cavalletto Dalle reazioni orizzontali dei vincoli di appoggio in sommità posti nei modelli agli elementi finiti, si ricavano le massime azioni assiali che sollecitano i micropali inclinati disposti a cavalletto con interasse pari a 5,0m nei tratti 1 e 2. Consideriamo lo schema seguente: Fig.7 Basamento con micropali inclinati TRATTO 1: L azione R trasferita dalla paratia è pari a: R=82,5kN nel caso non sismico; R=129kN nel caso sismico. Scomponendo tale azione, si ottengono gli sforzi assiali di trazione e compressione che sollecitano i micropali: R=R1=R2=82,5kN nel caso non sismico; R=R1=R2=129kN nel caso sismico. Per la valutazione della resistenza laterale unitaria del micropalo si utilizza la seguente relazione riportata in letteratura: τ l = K σ ' v tanφ con K = 1 sinφ Considerando un diametro del palo (camicia compresa) di circa 200mm, e applicando il coefficienteγ R = 1, 6 (approccio 1 combinazione 2), si ha una portanza laterale per metro di palo pari a: - 1,68kN/m per il terreno rimaneggiato; - 11,16kN/m per la roccia alterata; - 24,8kN/m per il substrato roccioso; Considerando quindi l intero palo lungo 15m, si ha che l azione assiale resistente è pari a: R RES 197kN>R La verifica è pertanto soddisfatta. TRATTO 2: L azione R trasferita dalla paratia è pari a: R=142kN nel caso non sismico; R=191kN nel caso sismico. Scomponendo tale azione, si ottengono gli sforzi assiali di trazione e compressione che sollecitano i micropali: Relazione di calcolo 12
15 R=R1=R2=142kN nel caso non sismico; R=R1=R2=191kN nel caso sismico. Per la valutazione della resistenza laterale unitaria del micropalo si procede come fatto per il tratto 1. Considerando quindi l intero palo lungo 15m, si ha che l azione assiale resistente è pari a: R RES 197kN>R La verifica è pertanto soddisfatta. -Verifica dell ancoraggio dei micropali ai cordoli in sommità L ancoraggio dei micropali a cavalletto ai cordoli viene realizzato mediante saldatura di piastra metallica circolare e irrigidimenti di spessore 10mm. Il massimo valore dell azione R vale: R=191kN ottenuta per il caso sismico nel tratto 2. Considerando la superficie della piastra come corona circolare di diametro esterno 30cm, su questa si ha una pressione ortogonale pari a: 2 σ = 3,46N / mm Si considera lo schema statico a mensola di lunghezza 8cm. Come sezione di verifica della piastra si considera quella costituita dall irrigidimento e da un tratto di 10cm di piastra: Le sollecitazioni massime all incastro sono pari a: M max =2,54 knm, T max =48kN Le sollecitazioni resistenti valgono: M Rd =3,53 knm; T Rd =121kN La verifica della piastra è quindi soddisfatta. Relazione di calcolo 13
16 Si verifica anche la saldatura a cordone di spessore 8mm di collegamento tra la piastra e il micropalo. Lo spessore della sezione di gola è pari a: s=5.65mm. L area efficace della saldatura è quindi pari a: A=2478mm 2 La tensione ortogonale sulla saldatura risulta dunque: 2 2 τ = 77,1N / mm < 1 f = β yk 192,5N / mm La verifica della saldatura è soddisfatta. Il collegamento dei micropali verticali non a cavalletto lungo la paratia avviene con la stessa tipologia di quello appena visto ma senza gli irrigidimenti dal momento che le azioni sono alquanto ridotte perché date unicamente dal carico del cordolo. L azione che compete al singolo palo in questo caso è pari a: Rv=10,5kN A cui corrisponde un pressione sulla piastra pari a: 2 σ = 0,18N / mm Considerando per la verifica sempre lo schema a mensola di luce 8cm e come sezione resistente un rettangolo di spessore 10mm e larghezza 10mm, si determinano le massime sollecitazioni all incastro: M max =0,00576 knm, T max =0,144kN Le sollecitazioni resistenti valgono: M Rd =0,04365 knm; T Rd =15kN La verifica della piastra è quindi soddisfatta. Per la verifica della saldatura si rimanda a quella vista per i micropali a cavalletto. -Verifica dei tiranti di ancoraggio nel tratto 3 L appoggio in testa alla paratia nel tratto 3 è fornito non da micropali a cavalletto come nei tratti 1 e 2 ma da tiranti inclinati a 45 che vanno ad ancorarsi con il tratto attivo nel substrato roccioso. Dalle reazioni fornite dal modello agli elementi finiti e considerando un inclinazione dei tiranti di 45, si ricavano i massimi valori delle azioni di trazione sollecitanti: T soll =510/cos45 =721kN nel caso sismico T soll =457/cos45 =646kN nel caso non sismico Per la determinazione dell azione di trazione resistente offerta dal tirante si utilizza la relazione seguente: Pr = πd γ d 2 L K tanϕ + ca π D L Dove: D è il diametro medio del foro; γ è il peso specifico del substrato roccioso; d 2 è la profondità media del tratto attivo; L è la lunghezza del tratto attivo del tirante K = 1 senϕ c a = 0. 9c adesione Relazione di calcolo 14
17 Nel caso in esame si hanno tiranti di lunghezza complessiva di 30m, in cui il tratto attivo nel substrato roccioso ha lunghezza L=17,3m. La profondità media del tratto attivo vale 15,2m, quindi dalla relazione precedente si ottiene: Pr = 1490,6 kn A tale valore va applicato il coefficiente parziale pari a 1.2; inoltre i parametri geotecnici sono ricavati mediante l effettuazione di n 3 sondaggi e quindi occorre dividere anche per il fattore di correlazioneζ = 1, 7 (parag NTC 2008) In definitiva, il valore della trazione resistente offerta dal tirante è pari a: Presistente = 735 kn Tale valore risulta superiore ai valori sollecitanti, quindi la verifica del tirante è soddisfatta. Il progettista Prof.Ing. Enrico Mangoni Relazione di calcolo 15
18 RELAZIONE GEOTECNICA Per quanto riguarda i parametri di riferimento per le verifiche della paratia riportate nella relazione di calcolo, si è fatto riferimento alla relazione geologica allegata. Si riportano di seguito i parametri significativi utilizzati: Parametri del terreno: -Terreni rimaneggiati e copertura superficiale -Angolo di attrito =32 -Peso specifico γ=1800 kg/m 3 -Modulo elastico longitudinale E=70 kg/cm 2 -Modulo di Poisson ν = 0,4 -Depositi detritici mediamente consistenti -Angolo di attrito =32 -Peso specifico γ=1800 kg/m 3 -Modulo elastico longitudinale E=300 kg/cm 2 -Modulo di Poisson ν = 0,3 -Porzione alterata del substrato roccioso -Angolo di attrito =32 -Peso specifico γ=2100 kg/m 3 -Coesione c =0.05 kg/cm 2 -Modulo elastico longitudinale E=1000 kg/cm 2 -Modulo di Poisson ν = 0,3 -Substrato roccioso -Angolo di attrito =40 -Peso specifico γ=2400 kg/m 3 -Coesione c =0.3 kg/cm 2 -Modulo elastico longitudinale E=5000 kg/cm 2 -Modulo di Poisson ν = 0,25 Parametri sismici: -Categoria di sottosuolo: E -Categoria topografica:t2 -Periodo di riferimento: 50 anni -Coefficiente Cu: 1 -a g,slv=0.199g -a g,sld=0.079g Relazione geotecnica
19 RELAZIONE SUI MATERIALI IMPIEGATI Calcestruzzo per magroni classe di resistenza C12-15 R ck =15N/mm 2 f ck =0,83R ck =12,45N/mm 2 γ C =1,5 α cc =0,85 f cd =α cc f ck /γ C =7,055N/mm 2 f ctm =0,3 f ck 2/3 =1,10N/mm 2 f ctd =0,7f ctm /γ C =0,51N/mm 2 E 0 =2,70 x10 7 kn/m 2 Calcestruzzo per C.A. di opere in fondazione classe di resistenza C25-30 classe di consistenza S4 Rapporto a/c 0,6; contenuto minimo in cemento 300 Kg/m3 slump mm classe di esposizione XC2 diametro massimo inerti 32 mm copriferro 4 cm R ck =30N/mm 2 f ck =0,83R ck =24,9N/mm 2 γ C =1,5 α cc =0,85 f cd =α cc f ck /γ C =14,11N/mm 2 f ctm =0,3 f ck 2/3 =2,56N/mm 2 f ctd =0,7f ctm /γ C =1,19N/mm 2 E 0 =3,14 x10 7 kn/m 2 Acciaio per armatura B450C Barre nervate in B450C f tk =540N/mm 2 f yk =450N/mm 2 γ M =1,15 f yd =391N/mm 2 Acciaio per carpenteria metallica S275 f tk =430N/mm 2 f yk =275N/mm 2 Relazione sui materiali impiegati e Normativa di riferimento
20 γ M =1,05 f yd =261,9N/mm 2 Acciaio per carpenteria metallica S355 f tk =510N/mm 2 f yk =355N/mm 2 γ M =1,05 f yd =338,0 N/mm 2 - D.M. Infrastrutture Circolare esplicativa n 617 del NORMATIVA DI RIFERIMENTO Il progettista Prof.Ing. Enrico Mangoni Relazione sui materiali impiegati e Normativa di riferimento
21 PIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE Le strutture di cui al presente progetto non necessitano di manutenzioni particolari in relazione all uso per le quali sono impiegate. In particolare, le parti strutturali e i componenti che compongono le varie opere, non devono subire alcun monitoraggio, manutenzione e/o sostituzione ad intervalli di tempo programmati, all interno della vita utile della struttura, per potersi avere il comportamento strutturale assunto alla base del progetto. Gli unici interventi di manutenzione da eseguire, risultano essere legati all estetica dei componenti e quindi non hanno alcun legame con il comportamento strutturale. In linea del tutto generale, si consiglia di valutare la qualità superficiale di parti in calcestruzzo armato direttamente esposte ad intervalli di tempo non superiori a dieci anni, e quella di parti in acciaio ad intervalli di tempo non superiori a cinque anni. Resta inteso, che sarà cura ed onere del committente, valutare le condizioni dei componenti strutturali, in proprio, o attraverso idonei specialisti qualora il manufatto in progetto fosse sottoposto ad eventi e/o malfunzionamenti di componenti non strutturali, ovvero ad infiltrazioni, azioni dovute ad incendio, cedimenti fondali, eventi sismici, etcc, che alteri in qualsiasi modo le ipotesi di progetto. Il Progettista Prof. Ing. Enrico Mangoni Piano di manutenzione
INDICE 1 DESCRIZIONE DELL OPERA... 3 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 3 MATERIALI... 7 4 TRAVE IN C.A. - ANALISI DEI CARICHI... 8
2/6 INDICE 1 DESCRIZIONE DELL OPERA... 3 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 3 MATERIALI... 7 4 TRAVE IN C.A. - ANALISI DEI CARICHI... 8 5 CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI TRAVE... 9 6 CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI
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