PROVINCIA ASCOLI PICENO AUTORIZZAZIONE UNICA CENTRALE IDROELETTRICA SANTA LUCIA

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1 REGIONE MARCHE PROVINCIA ASCOLI PICENO AUTORIZZAZIONE UNICA COMUNE ASCOLI PICENO CENTRALE IDROELETTRICA SANTA LUCIA Impianto per la produzione di energia elettrica con derivazione di acqua in sponda sinistra del fiume Vomano, nel comune di Roseto degli Abruzzi. PIANO DI GESTIONE E MANUTENZIONE DISMISSIONE E RECUPERO AMBIENTALE AU 13 Progettista e Collaboratori Dott. Ing. ALBERTO ROMAGNOLI Dott. Ing. ALBERTO DONINI Dott. Ing. Junior. MICHELE EMILI Dott. Ing. DAVIDE NATALONI Dott. Geol. STEFANO BOCCAROSSA Dott. Agr. SAMUELE MENCARONI Proponenti: ENERGY SEEKERS s.r.l. Via Arceviese n.22, OSTRA (AN) Tel.: Fax: mail: info@energyseekers.it PEC: energyseekers@registerpec.it N. Stato Data Descrizione 01 Emesso 17 aprile 2012 Emissione per progetto preliminare 02 Emesso 26 giugno 2012 Emissione per progetto definitivo 03 Emesso 25 luglio 2012 Emissione per autorizzazione unica E vietata la riproduzione anche parziale, la concessione a terzi, la diffusione del presente elaborato, se non dietro nostra espresso autorizzazione scritta. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge.

2 Indice 1. Premessa Introduzione L opera nella fase di esercizio Gestione dell esercizio Rischio d incidente Fase di avviamento ed esercizio: gestione e manutenzione Problemi all opera di presa Problemi alla condotta forzata Problemi al fabbricato centrale e opera di rilascio Fase di smantellamento/ripristino/recupero Smaltimento dei rifiuti appartenenti alla categoria RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) Codici C.E.R Tipologia dei materiali classificazione dei rifiuti Modalità di rimozione e piano di dismissone Smantellamento della condotta forzata Smantellamento fabbricato centrale Smantellamento cabina MT Smaltimento dei materiali Ripristino dello stato dei luoghi GESTIONE, MANUTENZIONE E DISMISSIONE OPERE Autorizzazione unica 2

3 1. Premessa 1.1 Introduzione Il presente documento, redatto ai sensi del D.Lgs. 387/03, ha lo scopo di fornire un analisi dell impianto di produzione di energia elettrica nella fase di esercizio, un analisi della gestione e manutenzione dell impianto e il piano di reinserimento e recupero ambientale alla cessione dell attività. Inoltre verrà fornita una identificazione dei rifiuti che si generano durante le operazioni di dismissione secondo la classificazione CER. L'impianto da realizzare è situato sulla sponda destra del fiume Tronto, in località Brecciarolo (AP). Le coordinate Gauss Boaga delle opere sono le seguenti: opera di presa: Long ' 17,03'' Lat ' 50,40'' restituzione: Long ' 50,69'' Lat ' 00,26''. Cartograficamente l area è individuabile sulla Carta Tecnica Regionale 1: alle sezioni e e sulla cartografia IGMI alla tavoletta 133 III al A livello catastale, l opera impegna in maniera permanente o temporanea, le particelle n. 36, 37, 42, 43, 64, 87, 88, 89, 90, 98, 453, 454, 455, 457, 458, 561, 462, 463, 540, 893, 905, 944, 956, 1036, 1039, 1206, 1207 del foglio 81 del comune di Ascoli Piceno. GESTIONE, MANUTENZIONE E DISMISSIONE OPERE Autorizzazione unica 3

4 2. L opera nella fase di esercizio L intero impianto è altamente automatizzato e pertanto sarà sufficiente un controllo visivo settimanale dell opera di presa, dell edificio della centrale e dello scarico in alveo. Tutte le funzioni di sbrigliamento, spurgo dell opera di presa e della vasca di carico, adattamento alla portata e regolazione del macchinario, avverranno completamente in automatico tramite messaggi testuali sul telefono cellulare del gestore. Le revisioni del macchinario avverranno annualmente con un controllo dei principali componenti, ossia paratoie, sgrigliatore, valvola di macchina turbina, alternatore e trasformatore. Verranno verificate le soglie di allarme e le funzioni di arresto d emergenza e scatto automatico. Questo garantirà la massima efficacia e sicurezza d esercizio dell impianto. Come visibile dalle tavole di progetto l opera di scarico è stata prevista con adeguata protezione e comunque la velocità delle acque di rilascio è modesta e non determina erosione al piede. 2.1 Gestione dell esercizio Come indicato la gestione dell esercizio è per lo più automatizzata e quindi sarà necessario un controllo massimo di un operatore per circa una volta a settimana. Si verificherà quindi un traffico indotto dall opera di un automezzo leggero attraverso una piccola strada in macadam esistente. Le caratteristiche dell impianto, unitamente alla sua collocazione, non determinano eventuali fattori sinergici con altri impianti posti a monte o a valle. 2.2 Rischio d incidente L unico rischio di incidente rilevante può essere determinato dalla rottura della condotta forzata con rischio di allagamento dell area. Si tratta di un rischio comunque remoto e che, qualora avvenisse, sarebbe subito circoscritto. In ogni caso nell intorno dell area non sono presenti abitazioni o aree sensibili per questo tipo di problema. GESTIONE, MANUTENZIONE E DISMISSIONE OPERE Autorizzazione unica 4

5 3. Fase di avviamento ed esercizio: gestione e manutenzione Una volta realizzata l opera si passerà al collaudo della componentistica elettromeccanica. Tale operazione dovrà essere effettuata al di fuori dei mesi di magra in quanto le prove tecniche devono essere fatte a regime. Dopo questa fase inizieranno le prove di parallelo per l inserzione dell energia in rete. In base alle portate minime, comunque, per com è stata progettata l opera di captazione in relazione all apertura del DMV, l impianto si fermerà. In fase di esercizio, l impianto in generale e la centrale in particolare avrà bisogno di periodiche manutenzioni come pulitura della griglia dell opera di presa in caso di trasporto eccessivo causato da piene di solidi, dell ispezione della camera di carico, degli interventi di manutenzione meccanica alla turbina, come il cambio dell olio al moltiplicatore di giri (una volta l anno) e il controllo dei cuscinetti di rotazione e della valvola oleodinamica. L esigenza di semplificare al massimo gli interventi di manutenzione è prevista a livello strutturale in tutti i progetti idroelettrici, con opere di presa e pulizia della vasca di carico adeguatamente dimensionate. L impianto è dotato di dispositivi di sicurezza in grado di arrestare automaticamente il gruppo in condizioni di anomalia. Tutti i parametri di funzionamento possono essere controllati 24 ore su 24 ed in tempo reale tramite sensori di livello, di temperatura ed allarmi vari e sono modificabili via modem con un software di telecontrollo appositamente realizzato per l impianto in oggetto. In questo modo è possibile controllare la maggior parte dei malfunzionamenti dovuti a cause di ordinaria amministrazione e ridurre gli interventi diretti a risolvere emergenze saltuarie e lavori di manutenzione programmata, in maniera tale da ridurre al minimo i tempi di fermo impianto. I possibili malfunzionamenti della centrale idroelettrica, schematicamente, sono descritti nei paragrafi seguenti. GESTIONE, MANUTENZIONE E DISMISSIONE OPERE Autorizzazione unica 5

6 3.1 Problemi all opera di presa I problemi riguardanti l opera di presa sono sostanzialmente legati all intasamento a causa di detriti e/o fogliame. Questi inconvenienti vengono normalmente risolti in fase progettuale in modo preventivo adottando opere di presa autopulenti o con sghiaiatori, come il caso in esame. Nel caso in cui l opera di captazione sia ostruita, i sensori che verranno installati saranno in grado di comunicare alla centralina elettronica che gestisce l impianto, l avvenuto malfunzionamento, il quale sarà risolto solo con l intervento del uomo. Normalmente esistono anche problemi legati all ostruzione dell apertura che garantisce il deflusso del DMV; nell impianto proposto le dimensioni dell apertura dovrebbero impedire il realizzarsi di questa eventualità che comunque sarà attentamente monitorata. Tendenzialmente comunque le possibilità di otturazione si verificano solo in caso di piena eccezionale, cioè quando il trasporto solido del fiume diventa consistente. In tale situazione però la quantità di acqua presente nell alveo è talmente superiore alle portate medie che, anche se si ottura l apertura del DMV, si attivano due procedimenti: per primo si aprirebbe la paratoia che controlla lo scivolo del trasporto solido; se questo non fosse sufficiente per far defluire tutta la portata fluviale, si abbassa completamente la paratoia mobile consentendo all acqua di oltrepassare la briglia su tutta la sua lunghezza. In questo modo avviene l autopulitura dell apertura. Si può anche ricordare che è previsto uno stramazzo per il troppo pieno nella camera di carico per evitare problemi legati alle piene (si vedano tavole tecniche contestualmente presentate). In sostanza, per questa tipologia di problemi, si può affermare che le ripercussioni sull uomo e sull ambiente sono praticamente nulle o comunque monitorabili e risolvibili. 3.2 Problemi alla condotta forzata La condotta forzata per il percorso di circa 220 metri si trova ad essere completamente interrata ad una profondità variabile in funzione del sito di cm dal livello del terreno. Questo elemento permette all acqua in pressione di raggiungere la centrale di produzione per far girare la turbina; gli inconvenienti possibili sono legati alla rottura parziale della GESTIONE, MANUTENZIONE E DISMISSIONE OPERE Autorizzazione unica 6

7 condotta, che farebbe fuoriuscire l acqua in pressione andando ad allagare terreni fuori dall alveo naturale del corso d acqua. In fase previsionale questo tipo di problema viene analizzato con molta attenzione, dimensionando in modo adeguato lo spessore delle tubazioni, la qualità delle giunzioni e/o saldature in modo da poter resistere a sollecitazioni meccaniche ed idrauliche molto al di sopra di quelle normalmente presenti in caso di normale esercizio dell impianto. Nella remota ipotesi di una comunque possibile rottura o cedimento della tubazione (dovuto a fenomeni sismici etc..), ci sono dei sensori di livello e di velocità dell acqua che inviano i segnali alla centralina elettronica di comando dell impianto. Pertanto nel caso in cui la velocità dell acqua misurata in ingresso alla tubazione e quella misurata in prossimità del fabbricato centrale all ingresso della turbina fossero diverse, ci sarà il blocco della centrale con conseguente chiusura della paratoia in prossimità della camera di carico e della chiusura della valvola oleodinamica della turbina. Questa condizione permette il completo isolamento della condotta forzata, la quale lascerà fuoriuscire attraverso l apertura accidentalmente creatasi solo la quantità d acqua presente al momento dell imprevisto all interno della tubazione. Le ripercussioni sull uomo e sull ambiente in questa categoria di problemi per il sito in esame sono minime, in quanto siamo distanti da centri urbani e da qualunque abitazione. 3.3 Problemi al fabbricato centrale e opera di rilascio All interno del fabbricato centrale possono avvenire fenomeni di allagamento o di rottura dei materiali o macchinari tecnologici in funzione al suo interno. I fenomeni di allagamento si possono verificare in caso di piene eccezionali oppure dovute alla rottura della tubazione all interno del fabbricato stesso; nel primo caso si affronta questo tipo di emergenze tramite un opera preventiva in fase di progettazione, infatti si predispone opere di salvaguardia spondale e sistemi di ostacolo all acqua in prossimità della costruzione; nel secondo caso si previene il guasto dimensionando in modo adeguato lo spessore delle tubazioni, la qualità delle giunzioni e/o saldature in modo da poter resistere a sollecitazioni meccaniche e idrauliche molto al di sopra di quelle normalmente presenti in caso di normale esercizio dell impianto. Nell eventualità di un comunque possibile allagamento, ci sono dei sistemi di sicurezza che isolano immediatamente la parte elettrica della centrale e chiudono la saracinesca di GESTIONE, MANUTENZIONE E DISMISSIONE OPERE Autorizzazione unica 7

8 scarico dell acqua. Per evitare problemi all ambiente dovuti al deflusso dell acqua dall interno del fabbricato verso l esterno trascinando con sé oli ed altri materiali diluibili e inquinanti, sono previsti dei percorsi di scarico abbinati a pozzetti sgrassatori. Per tanto le ripercussioni sull uomo e sull ambiente in questa categoria di problemi per il sito in esame sono di medio impatto GESTIONE, MANUTENZIONE E DISMISSIONE OPERE Autorizzazione unica 8

9 4. Fase di smantellamento/ripristino/recupero Gli impianti idroelettrici per loro natura sono destinati ad un lungo periodo di esercizio, in quanto sono opere di importanza strategica e di pubblica utilità. Infatti la loro peculiarità è quella di produrre energia elettrica da fonte rinnovabile in modo continuativo con la necessità di manutenzioni minime. Si pensi che i primi impianti idroelettrici costruiti dal ENEL nei primi anni del 900 sono ancora oggi in funzione e danno il loro contributo energetico alla nostra Nazione. Inoltre il fatto che siano costituiti da macchine meccanicamente ed elettricamente molto semplici rende facilmente intuibile che la vita media di un impianto non può essere considerata inferiore ai 50 anni. Nel caso specifico abbiamo a che fare con una centrale ad acqua fluente che funzionerà per circa 10 mesi all anno in modo continuativo e produrrà circa MWh/anno. Andando ad analizzare l ipotesi dello smantellamento, dobbiamo considerare i seguenti interventi la cui esecuzione richiederà un tempo stimabile in circa 3 mesi e l impiego di mezzi adeguati ed impiegati qualificati. 4.1 Smaltimento dei rifiuti appartenenti alla categoria RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) L Italia è dotata di un D.Lgs n.151 del 25 luglio 2005 entrato in vigore il 12 novembre 2007, recepimento della Direttiva Europea WEEE-RAEE RoHS; sono state quindi recepite le direttive dell'unione Europea 2002/96/CE (direttiva RAEE del 27 gennaio 2003) e 2003/108/CE (modifiche alla 2002/96/CE del 8 dicembre 2003) e la 2002/95/CE (direttiva RoHS del 27 gennaio 2003). Il 29 febbraio 2008 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la legge 31/2008 di conversione del DL 248/2007 ("milleproroghe") che conferma le proroghe in materia di RAEE. Il 6 marzo 2008 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la "legge Comunitaria 2007" (legge 34/2008) contenente la delega al Governo per la riformulazione del D.Lgs 25 Luglio 2005, n. 151 al fine di dare accoglimento alle censure mosse dall'ue, con la procedura d'infrazione 12 ottobre 2006 per la non corretta trasposizione delle regole comunitarie sulla gestione delle apparecchiature elettriche ed elettroniche ricevute dai distributori all'atto dell'acquisto di nuovi prodotti da parte dei consumatori. GESTIONE, MANUTENZIONE E DISMISSIONE OPERE Autorizzazione unica 9

10 4.2 Codici C.E.R. I codici C.E.R. (o Catalogo Europeo dei Rifiuti) sono delle sequenze numeriche, volte ad identificare un rifiuto, di norma, in base al processo produttivo da cui è originato. I codici, in tutto 839, divisi in pericolosi e non pericolosi sono inseriti all'interno dell Elenco dei rifiuti istituito dall'unione Europea con la Decisione 2000/532/CE. Il suddetto Elenco dei rifiuti della UE è stato recepito in Italia a partire dal 1 gennaio 2002 in sostituzione della precedente normativa. L'elenco dei rifiuti riportato nella decisione 2000/532/CE è stato trasposto in Italia con 2 provvedimenti di riordino della normativa sui rifiuti: - il D.Lgs. 152/2006 (recante "Norme in materia ambientale"), allegato D, parte IV; - il Decreto Ministero dell'ambiente del 2 maggio 2006 ("Istituzione dell'elenco dei rifiuti") emanato in attuazione del D.Lgs. 152/ Tipologia dei materiali classificazione dei rifiuti La centralina idroelettrica è costituita essenzialmente dai seguenti elementi: OPERA DI PRESA - Paratoia mobile (posizionata sopra la briglia esistente che è stata ripristinata e consolidata); - Vasca di presa con griglie circolari forate in acciaio realizzata in c.a. e quasi interamente interrata; - Vasca dissabbiatrice; - Scarico vasca dissabbiatrice; - Paratoia per canale di scorrimento del detrito solido; - Canale di scorrimento del detrito solido. CANALE DI ADDUZIONE - Canale di adduzione realizzata in terra e rivestito con lastre do c.a. di lunghezza di ml. 445,00 interrata nel breve tratto iniziale e posizionato a fianco di una vecchia gora ora interratta; - Scarico a stramazzo per il troppo pieno. GESTIONE, MANUTENZIONE E DISMISSIONE OPERE Autorizzazione unica 10

11 CONDOTTA FORZATA - Vasca di carico in c.a. parzialmente interrata, con riprofilatura di terreno vegetale proveniente dalle sezioni di scavo; - Condotta forzata in cls del diametro di 3m x 3m con una lunghezza di ml. 220,00 totalmente interrata - Scarico troppo pieno. CENTRALE E SCARICO - N.2 gruppi idroelettrici tipo intubato costituiti da turbine ad elica posizionate dentro tubi contenitori in acciaio posizionati al piano interrato della centrale di produzione; - Quadro elettrico di manovra e controllo; - Cabina di trasformazione CABINA DI CONSEGNA - Cabina di consegna prefabbricata in cemento armato vibrato. di seguito si riporta il codice CER relativo ai materiali suddetti: Codice C.E.R. Descrizione Macchinari ed attrezzature elettromeccaniche Parti strutturali in acciaio Recinzioni in metallo plastificato, paletti di sostegno in acciaio, cancelli, pali Opere in c.l.s., plinti, platee Calcestruzzo prefabbricato delle cabine e dei pozzetti Infissi cabine elettriche Linee elettriche Materiale inerte per la formazione della viabilità principale GESTIONE, MANUTENZIONE E DISMISSIONE OPERE Autorizzazione unica 11

12 5. Modalità di rimozione e piano di dismissone La rimozione dei materiali, macchinari, attrezzature, edifici e quant altro presente nel terreno seguirà una tempistica dettata dalla tipologia del materiale da rimuovere e precisamente, dal fatto se detti materiali potranno essere riutilizzati (vedi recinzione, cancelli, infissi, cavi elettrici, ecc.) o portati a smaltimento e/o recupero (vedi parti in cemento armato prefabbricate, opere fondali in cls, ecc.). Quindi si procederà prima alla eliminazione di tutte le parti (apparecchiature, macchinari, cavidotti, ecc.) riutilizzabili, con loro allontanamento e collocamento in magazzino; poi si procederà alla demolizione delle altre parti non riutilizzabili. Questa operazione avverrà tramite operai specializzati, dove preventivamente si sarà provveduto al distacco di tutto l impianto dalla linea ENEL di riferimento. Le fasi principali del piano di dismissione sono riassumibili in: 1) Sezionamento impianto lato DC e lato CA (Dispositivo di generatore), sezionamento in BT e MT (locale cabina di trasformazione); 2) Scollegamento generatori mediante connettori tipo multicontact; 3) Scollegamento cavi; 4) Smontaggio e rimozione delle turbine e dei generatori; 5) Impacchettamento delle parti elettromeccaniche in contenitori di sostegno; 6) Smontaggio sistema di illuminazione; 7) Rimozione cavi da canali interrati; 8) Rimozione pozzetti di ispezione; 9) Rimozione parti elettriche interne all edificio principale; 10) Rimozione delle parti a vista della condotta forzata; 11) Smontaggio strutture metalliche (sgrigliatore, griglie); 12) Rimozione parti elettriche dalla cabina di allaccio alla rete; 13) Rimozione manufatti prefabbricati; 14) Rimozione recinzione; 15) Consegna materiali a ditte specializzate allo smaltimento; 16) Demolizioni parti esterne non interrate della vasca di carico; 17) Chiusura e riempimento della vasca di carico; 18) Chiusura del pozzo turbina; GESTIONE, MANUTENZIONE E DISMISSIONE OPERE Autorizzazione unica 12

13 19) Demolizione del canale di scarico della turbina e ripristino dell alveo fluviale. 20) Sistemazione e riprofilatura superficiale del terreno. 5.1 Smantellamento della condotta forzata La condotta forzata, componente dell impianto idroelettrico indispensabile per il suo funzionamento, viene a risultare completamente inutile al momento della cessazione dell attività di produzione dell energia. Gli scavi ed eventuali rinterri necessari per toglierla dal terreno hanno un impatto sull habitat circostante importante, mentre il mantenerla nello stato di progetto non creerebbe impatti ambientali legati alla fase esecutiva di asportazione. Comunque nell eventualità di un intervento di ripristino dello stato originale, si dovrà provvedere al recupero della tubazione in vetroresina secondo quanto previsto dalla normativa vigente. 5.2 Smantellamento fabbricato centrale L edifico che rappresenta la centrale vera e propria è costituito da un fabbricato a pianta rettangolare, è di modeste dimensioni, inoltre da un punto di vista architettonico riprende le caratteristiche delle strutture presenti nella zona o comunque quelle che lo rendono facilmente inseribile nel contesto fluviale in cui si opera. Il rivestimento esterno è costituito da materiale lapideo, il tetto è piano e gli infissi sono in legno; l esterno della centrale e sistema a verde riprendendo le caratteristiche dell ambiente circostante. Per tanto anche questo elemento indispensabile al contenimento delle macchine di produzione di energia perderebbe la sua funzione primaria in caso di cessazione dell attività. Visto il suo inserimento nel territorio è ipotizzabile anche in questo caso il mantenimento del fabbricato che potrà essere utilizzato per altre finalità, deposito per la legna, rifugio a scopo turistico o punto di ritrovo per i campi estivi dei boyscout. Mentre risulterebbe necessario lo smantellamento delle macchine idrauliche ed elettriche. La turbina ed i suoi accessori potrebbero essere riciclati dal costruttore della stessa per essere reinstallati in altri siti, lo stesso sarà per gli elementi elettrici quali il trasformatore, i quadri elettrici di automazione, l interfaccia di rete e quant altro. GESTIONE, MANUTENZIONE E DISMISSIONE OPERE Autorizzazione unica 13

14 5.3 Smantellamento cabina MT La cabina MT, necessaria per garantire il punto di consegna dell energia, potrà essere completamente rimossa senza creare alterazioni significative nell ambiente circostante; infatti si tratta di una cabina prefabbricata facilmente smontabile e trasportabile. Anch essa potrà essere riutilizzata in un altro sito dove assolverà di nuovo la sua funzione primaria. La rimozione delle opere murarie accessorie dovrà essere effettuato nel rispetto dell ambiente con il conseguente smaltimento presso le discariche comunali dei materiali cementizi, laterizi e del ferro, secondo quanto previsto dalle leggi vigenti. In conclusione dal punto di vista del ripristino ambientale complessivo dell area interessata dai lavori, ci troviamo di fronte ad un intervento facilmente attuabile e con costi relativamente bassi. Tutte le lavorazioni saranno sviluppate nel rispetto delle normative al momento vigenti in materia di sicurezza dei lavoratori. Tutte le operazioni di dismissione potranno essere eseguite in un periodo presunto di circa 6 (sei) mesi dal distacco dell impianto dalla linea ENEL, salvo eventi climatici sfavorevoli. GESTIONE, MANUTENZIONE E DISMISSIONE OPERE Autorizzazione unica 14

15 6. Smaltimento dei materiali Lo Stato Italiano si sta dotando delle norme per garantire un completo smaltimento dei prodotti elettrici ed elettronici. I generatori e gli inverter, sono elementi ricchi di materiali pregiati (componentistica elettronica) costituiscono gli elementi che in fase di smaltimento dovranno essere debitamente curati. Turbine costituite essenzialmente da elementi in acciaio inox, sono totalmente recuperabili e riciclabili. Tutti i cavi in rame potranno essere recuperati, così come tutto il metallo delle strutture di sostegno. L impianto idroelettrico è da considerarsi l impianto di produzione di energia elettrica che più di ogni altro adotta materiali riciclabili e che durante il suo periodo di funzionamento minimizza l inquinamento del sito di installazione, sia in termini di inquinamento atmosferico (nullo non generando fumi), di falda (nullo non generando scarichi). Per quanto attiene ai principali componenti la procedura da seguire sarà: Turbine e generatori: Per quanto riguarda lo smaltimento delle turbine e dei generatori l obiettivo è quello di riciclare pressoché totalmente i materiali impiegati. Le operazioni consisteranno nello smontaggio dei componenti meccanici, elettrici ed elettromeccanici, ed invio degli stessi ad idonea piattaforma predisposta dal costruttore che effettuerà le seguenti operazioni di recupero: Recupero delle parti in acciaio; Recupero delle parti in ferro; Recupero delle plastiche e delle gomme; Recupero delle parti in rame; Recupero delle parti silicee; invio a discarica delle modeste quantità di materiale inutilizzabile. GESTIONE, MANUTENZIONE E DISMISSIONE OPERE Autorizzazione unica 15

16 Strutture di in ferro: Le strutture in ferro quali sgrigliatore, paratoie, gargami, valvole di intercettazione, flange, tubazioni a vista, grigliati, ecc. saranno rimosse tramite smontaggio meccanico. I materiali ferrosi ricavati verranno inviati ad appositi centri di recupero e riciclaggio istituiti a norma di legge. Impianti: Le linee elettriche e gli apparati elettrici e meccanici delle cabine di trasformazione MT/BT saranno rimosse, conferendo il materiale di risulta agli impianti all uopo deputati dalla normativa di settore. I cavidotti, le polifere ed i pozzetti elettrici verranno rimossi tramite scavo a sezione obbligata che verrà poi nuovamente riempito con il materiale proveniente dallo scavo. I manufatti estratti verranno trattati come rifiuti ed inviati in discarica in accordo alle vigenti disposizioni normative. Il rame degli avvolgimenti e dei cavi elettrici e le parti metalliche verranno inviati ad aziende specializzate nel loro recupero e riciclaggio. Manufatti prefabbricati ed opere in c.l.s.: Per quanto attiene alle struttura prefabbricate si procederà alo smontaggio trasporto dei manufatti presso impianti di recupero e riciclaggio inerti. Le opere in calcestruzzo verranno demolite in sito e smaltite presso impianti di riciclaggio inerti da demolizione (rifiuti speciali non pericolosi). La cabina di consegna verrà mantenuta per essere di nuovo trasformata in annesso agricolo, utilizzabile per il ricovero delle attrezzature e dei materiali necessari allo svolgimento dell attività agricola. Recinzione area: La recinzione in maglia metallica di perimetrazione del sito, compresi i paletti di sostegno e i cancelli di accesso, sarà rimossa tramite smontaggio ed inviata a centri di recupero per il riciclaggio delle componenti metalliche. GESTIONE, MANUTENZIONE E DISMISSIONE OPERE Autorizzazione unica 16

17 7. Ripristino dello stato dei luoghi Verranno demolite i muri esterni delle opere di presa, mentre verranno mantenuti tutti i muri prospicienti l alveo fluviale poiché essi garantiscono una protezione antierosiva delle sponde. Verrà chiusa la vasca di carico verrà totalmente interrata con terreno vegetale. All interno della centrale di produzione verranno smontate tutte le strutture metalliche, i grigliati, e verrà chiuso il pozzo di alloggiamento delle turbine, mediante il riempimento dello stesso con materiale di cava, e la realizzazione di una soletta con sovrastante pavimentazione in pietra. La cabina di allaccio all Enel, dopo lo smontaggio di tutte le apparecchiature elettromeccaniche, verrà riportata a destinazione agricola. Sarà assicurato il totale ripristino del suolo agrario originario, mediante pulizia e smaltimento di eventuali materiali residui, quali spezzoni o frammenti metallici, frammenti di cemento, ecc.. L intera area d intervento verrà idoneamente livellata e riprofilata. GESTIONE, MANUTENZIONE E DISMISSIONE OPERE Autorizzazione unica 17

18 8. Stima dei costi di recupero Nel seguito si riporta nel dettaglio le singole voci con la determinazione dei costi di recupero. Demolizione opere civili Codice CER Rifiuti misti dell attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci , , Quantità presente 110 mc (opere civili e cabina elettrica). Costo di smontaggio attualizzato - Costo ore lavorate (considerato 25 /h): 250 h; totale Costo per il martello demolitore - Costo per scavatore cingolato 250 quintali con martello demolitore e pala gommata per sistemazione terreno 180hp (considerato 60 /h): 40 h; totale Costo per il mezzo per la rimozione dei residui della demolizione: 10h - Camion per trasporto materiale tipo 440 hp (considerato 60 /h): 32h; totale Costo smaltimento in discarica (considerato 15 /mc): 110 mc; totale 1650 Totale costo di smaltimento in discarica: ,00 GESTIONE, MANUTENZIONE E DISMISSIONE OPERE Autorizzazione unica 18

19 Smantellamento attrezzature elettromeccaniche Codice CER Rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione ferro e acciaio. Quantità presente n 4 paratoie - Costo ore lavorate ( considerato 25 /h): 8 h/paratoia; totale Costo mezzo di trasporto presso il luogo del recupero: (60 /h); totale Valore del materiale recuperato: 0,05 /Kg x 1500 Kg totale 1425 Totale costo dello smaltimento delle paratoie: 2.300,00 Codice CER Rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione ferro e acciaio. Quantità presente a corpo (sgrigliatore) - Costo ore lavorate ( considerato 25 /h): 72 h/a corpo; totale Costo mezzo di trasporto presso il luogo del recupero: (60 /corpo); totale Valore del materiale recuperato: 0,05 /Kg x 2800 Kg totale 140 Totale costo dello smaltimento della griglia: 1.900,00 Codice CER Rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione ferro e acciaio. Quantità presente 500 kg (canale raccolta rifiuti e cestello) - Costo ore lavorate ( considerato 25 /h): 24 h a corpo; totale Costo mezzo di trasporto presso il luogo del recupero: (60 /corpo); totale 60 Valore del materiale recuperato: 0,05 /Kg x 500 Kg totale 25 Totale costo dello smaltimento: 635,00 GESTIONE, MANUTENZIONE E DISMISSIONE OPERE Autorizzazione unica 19

20 Smantellamento linee elettriche Codice CER Rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione alluminio. Quantità presente 650 Kg (linee elettriche) - Costo ore lavorate (considerato 25 /h): 32 h/a corpo; totale Costo per lo scavo e la sistemazione del terreno: 0,5 /m; Costo mezzo di trasporto presso il luogo del recupero: (60 /a corpo); totale Valore del materiale recuperato: 0,7 /Kg x 650 Kg totale 450 Totale costo dello smaltimento delle paratoie: 670,00 Smantellamento attrezzature elettromeccaniche Codice CER Rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione ferro e acciaio. Quantità presente 600 Kg (turbina) - Costo ore lavorate ( considerato 25 /h): 144 h/corpo; totale Costo mezzo di trasporto presso il luogo del recupero: (60 /h); totale Valore del materiale recuperato: 0,05 /Kg x 400 Kg totale 20 Totale costo dello smaltimento della turbina: 3.740,00 Smantellamento attrezzature elettromeccaniche Codice CER Rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione ferro e acciaio. Quantità presente 400 Kg (generatore) - Costo ore lavorate ( considerato 25 /h): 48 h/corpo; totale Costo mezzo di trasporto presso il luogo del recupero: (60 /h); totale Valore del materiale recuperato: 0,03 /Kg x 400 Kg totale 12 Totale costo dello smaltimento della turbina: 1.348,00 GESTIONE, MANUTENZIONE E DISMISSIONE OPERE Autorizzazione unica 20

21 Smantellamento condotta Codice CER Rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione ferro e acciaio. Quantità presente a corpo (condotta di adduzione) - Costo ore lavorate ( considerato 25 /h): 24 h/corpo; totale Costo mezzo con gru: (60 /h); totale Costo mezzo di trasporto presso il luogo del recupero: (40 /h); totale Valore del materiale recuperato: 0,03 /Kg x 400 Kg totale 12 Totale costo dello smaltimento della condotta: 988,00 Pertanto il costo complessivo del recupero ambientale ammonta ad ,00 euro GESTIONE, MANUTENZIONE E DISMISSIONE OPERE Autorizzazione unica 21

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