PROGRAMMA DIDATTICO "Allestimento degli spazi espositivi" (ABVPA64) Prof. GIGLIA MARIAFRANCESCA (AGNESE) ANNO ACCADEMICO 2014/15

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1 PROGRAMMA DIDATTICO "Allestimento degli spazi espositivi" (ABVPA64) Prof. GIGLIA MARIAFRANCESCA (AGNESE) ANNO ACCADEMICO 2014/15 Conservare lo spirito dell infanzia dentro di sé per tutta la vita vuol dire conservare la curiosità di conoscere il piacere di capire la voglia di comunicare. (Bruno Munari) Il corso si propone di indagare il rapporto fra i contenuti e il progetto del mostrare. Allestire uno spazio è un attività in cui si sovrappongono, con molteplice intensità, cultura del progetto di design e architettura, grafica, luce, musica, prodotti multimediali. Lo studente dovrà acquisire le competenze che gli permettano di affrontare le diverse declinazioni proprie del progetto di allestimento e di affrontare e risolvere le problematiche relative a luoghi diversi e a varie tipologie di rappresentazione: dagli allestimenti museali agli allestimenti commerciali. Il corso fornisce i mezzi espressivi e tecnici per affrontare la progettazione di allestimenti di mostre, musei, stand, negozi, installazioni urbane, utilizzando linguaggi e tecnologie contemporanee. La programmazione del corso prevede una prima fase di concept, gesto creativo, ideazione e innovazione; e una seconda fase di processo strutturato e razionale di problemsolving. Il corso si propone di analizzare le diverse tipologie di comunicazione visuale tramite l allestimento di mostre eventi culturali, stand espositivi, organizzazione di spazi interni dei negozi. Mettendo in rilievo le diverse funzioni della comunicazione: > strumentale: perseguire/ottenere qualcosa. > suasiva: indurre qualcuno a comportarsi in un dato modo > informativa: dare/ricevere informazioni > espressiva: per esprimere emozi oni > sociale: risolvere problemi, alleviare preoccupazioni > di stimolo: come risposta ad un interesse > relativa ai ruoli: a seconda delle situazioni. Le finalità del corso sono quelle di formare degli Exhibit Designer capaci a svolgere il proprio lavoro producendo "immagini" espositive a forte valenza compositiva e scenografica. Il corso sarà articolato in modo da sviluppare un apprendimento disciplinare strettamente attinente alle necessità operative di questa figura professionale, in modo da riuscire a realizzare dei progetti coniugando creatività e tecnica. Lezioni saranno dedicate: alla tecnologia dei materiali, alle tecniche di progettazione, alla comunicazione pubblicitaria, al design d'insieme, all'analisi ambientale, alla teoria del colore, allo spazio scenico, alla psicologia della forma, ai corpi illuminanti, al laboratorio di modellazione e al

2 marketing culturale. Durante l anno da ogni allievo verrà realizzata l'ideazione e il progetto di un allestimento di una mostra o di uno stand a struttura modulare, attraverso: Organizzazione dello spazio - la necessità di trovare la giusta misura di uno spazio architettonico in relazione all evento espositivo; - la consapevolezza nell uso dei materiali e sul loro valore formale; - nella corretta interpretazione e nel comprendere gli aspetti tecnici relativi alle caratteristiche distributive, funzionali e impiantistiche degli spazi commerciali, museali ed espositivi; Coordinamento di testi, immagini, materiali, tecnologie. - nell acquisire conoscenze sugli orientamenti culturali più innovativi dell odierna disciplina, legati ai nuovi linguaggi tecnologici, ai nuovi luoghi dedicati alla cultura e al concetto di allestimento integrato che si basa, prevalentemente, sul connubio tra strumentazioni tecnologiche avanzate arte e interattività dei sistemi divulgativi dei contenuti museali e non solo, all'uso di materiali sostenibili e alla sperimentazione di riuso e rigenerazione urbana. Il corso inoltre mira a formare personale specializzato nella gestione delle relazioni pubbliche prendendo in esame problematiche relative alla comunicazione attraverso le immagini. Compito e obiettivo è quello di gestire la progettazione estetica e visiva della comunicazione, relativa ad un ambiente o ad un evento. La struttura didattica si basa su un armonico rapporto tra teoria e pratica che consente, attraverso esercitazioni e simulazioni, di sviluppare competenze a livello pratico operativo. Con una particolare attenzione alle relazioni pubbliche e la loro influenza negli aspetti decisionali di una azienda commerciale e di un'istituzione o impresa culturale. Riflettere oggi sulla contemporaneità significa non ignorare il modificarsi del luogo del consumo in luogo di relazioni temporali e socio culturali, di come essi siano diventati mediatori sociali, prodotti culturali e opere architettoniche, come spazi altri si trasformano in luoghi espositivi e i musei in trasmettitori territoriali. Cardini disciplinari sono lo sviluppo della comunicazione commerciale attraverso l'esposizione dei prodotti culturali o commerciali dell ente, azienda, museo, con particolare attenzione alle nuove forme di marketing dall esperienziale a quello atipico, con la focalizzazione dei nuovi sistemi di marketing culturale. Durante il corso da ogni allievo verrà realizzata l'ideazione di un evento culturale in ogni suo dettaglio e il progetto di cura e allestimento di una mostra, o di una fiera e il progetto di uno stand a struttura modulare. Il percorso didattico sarà articolato in tre parti (non necessariamente consequenziali). La 1 prima parte del corso riguarda i fondamenti teorici dell exhibit design attraverso un'attenta analisi del significato di percezione e dei fenomeni ad essa correlati. Saranno condotte esercitazioni atte a sviluppare le capacità di osservazione e di lettura percettiva delle forme. La 2 si occupa di trasferire allo studente gli elementi e i principi compositivi che costituiscono la basica ed indispensabile alfabetizzazione per un corretto approccio alla progettazione. Progettazione La percezione del visitatore, la regia nei percorsi di allestimento, interazione tra le varie discipline: architettura, scenografia, illuminotecnica, video, audio. La contaminazione tra le arti.

3 Illuminotecnica le caratteristiche della luce, corpi illuminanti, la risposta dei materiali alla luce, progettazione di un disegno luci. Materiali Materiale e processi costruttivi tradizionali, materiali e processi sperimentali e materiali e processi ecosostenibili. La 3 ed ultima fase vedrà gli studenti impegnati in esercitazioni pratiche di quanto trattato ed appreso nelle prime fasi del corso. L'obiettivo del laboratorio è quello di fornire una corretta metodologia di progetto, che consenta di affrontare consapevolmente il percorso che dall'idea conduce alla realizzazione di un elaborato finito. La didattica, inoltre, verra periodicamente integrata con visite presso studi, agenzie e aziende del settore, musei e mostre, nonché, con lezioni straordinarie su argomenti specialistici di particolare attualità e rilevanza, incontri con artisti designer e specialisti del settore.

4 Bibliografia consigliata Alla bibliografia di base, fornita come un primo orientamento generale nella vasta bibliografia di settore,farà da integrazione una serie di altri testi o parti di scritti che di volta in volta, a seconda dei temi trattati, il docente proporrà agli studenti. BRUNO MUNARI.Da cosa nasce cosa. Appunti per una metodologia progettuale, ed Laterza 2010 (ed. 19) AA.VV., Allestimenti moderni, Allestimenti pubblicitari per fiere, mostre, esposizioni, Gorlich Editore, Milano, 1961; MASTROPIETRO M. (a cura di), Progettare mostre - Dieci lezioni di allestimento, Lybra Immagine,Milano, 1993; G. MORPURGO G., L'assenza dell'oggetto. Allestimenti alla Triennale , in "Rassegna", IV, n. 10, 1982, p.64; "Lotus international", n. 55, Milano, 1988; MASTROPIETRO M, Nuovo allestimento italiano, ed. Lybra, 1997; APRILE M., Museo, Flaccovio, Palermo,1993; IRACE F., C. Bertelli, R. Bossaglia, Tempo di musei, in "Abitare" 288, 1990, p.274; POLANO S., Mostrare - Allestimento in Italia dagli anni venti agli anni ottanta, Lybra Immagine, Milano, 1988; "Rassegna" (Milano), IV, n. 10, giugno 1982; "Capitale" é museo, Vivere e comunicare, ed. F.lli Fabri; "Spazi del Sapere", ed. Centauro, aprile 2003, N.2; TAIUTI L., Corpi sognati, l'arte nell'epoca delle tecnologie digitali, Feltrinelli, 2001; ANCESCHI G. Grafica, visual design, comunicazioni visive, Electa, 1991; CODELUPPI V. Lo spettacolo della merce, Studi Bompiani, 2001; VICECONTE E. Progettare le esperienze, Stoà, Working paper, 2002; ANCESCHI G. Visibilità in progress, sta in Il verri, n.10-11, novembre 1999; CODELUPPI V. Il potere della marca, ed. Bollati Boringhieri, Torino 2001 FIORANI E. Abitare il corpo, ed. Lupetti 2004 CALABRESE OMAR, Ipermercati dell arte; SilvanaEditoriale, Milano 2004 TUCKER J. Punti vendita e visual merchandising, ed. logos, Singapore 2003 PASCA VANNI, il design e gli show room, ed. Lupetti ottobre 1998 MORENCO MORES CLAUDIO, Da Fiorucci ai Guerrillas storse, ed. Marsilio 2006 BENJAMIN W. L opera d arte nell epoca della sua riproducibilità tecnica, ristampa 2000 ed. Einaudi DERNIE D., Design espositivo, ed. Logos 2006 REM KOOLHAAS, discorso di apertura della mostra Prada: Work in Progress, Milano, marzo 2001 OMA/AMO REM KOOLHAAS, Projects for Prada. Part.1, Milano, Fondazione Prada Edizioni, 2001 Prof. Mariafrancesca (Agnese) Giglia

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