PER ARBORICOLTURA DA LEGNO (ADL) SI INTENDE LA COLTIVAZIONE
|
|
- Pio Romano
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2 1. PERCHE REALIZZARE UN IMPIANTO DI ARBORICOLTURA DA LEGNO PER ARBORICOLTURA DA LEGNO (ADL) SI INTENDE LA COLTIVAZIONE TEMPORANEA DI ALBERI FINALIZZATA ALLA PRODUZIONE DI LEGNAME. Le piantagioni di Arboricoltura da legno si possono presentare: come impianti che occupano uniformemente la superficie di un appezzamento di terreno (impianti a pieno campo). come filari di alberi o come siepi disposte ai margini di appezzamenti di terreno (impianti lineari). Un Arboricoltura da Legno ben condotta è il punto d incontro ideale tra gli interessi della società e quelli del singolo proprietario o imprenditore agricolo. Perché la Pubblica Amministrazione (UE e Regioni) finanzia la realizzazione di nuovi impianti di AdL su seminativi? I motivi sono molteplici, ma tutti collegati. Con l AdL la Pubblica Amministrazione punta a: accrescere la produzione di legno di cui l UE (e l Italia) è deficitaria; ridurre la produzione di materiali agricoli eccedentari; favorire una maggior presenza umana nelle aree marginali; contenere la quantità di CO2 presente nell atmosfera che potrebbe provocare un effetto serra tale da modificare il clima della terra; miglioramento della qualità ambientale con impianti che accanto alla produzione di legname offrano temporaneamente altri benefici ambientali e sociali, come ad esempio la fitodepurazione, la valorizzazione delle casse d espansione dei corsi d acqua, le barriere vive antirumore, la diversificazione del paesaggio, il recupero di nicchie ecologiche utili, l accrescimento della biodiversità, la creazione di nuove occasioni di lavoro. Perché un imprenditore agricolo dovrebbe investire in AdL? I principali motivi che possono spingere un imprenditore o un proprietario ad investire in AdL possono essere sinteticamente riassunti in: differenziazione della produzione e diversificazione dei rischi produttivi; adeguamento della produzione alle esigenze dell azienda (terreni divenuti marginali per altre colture, miglioramento del paesaggio a fini agrituristici, produzione di energia rinnovabile e di calore ad uso interno, ottenimento di prodotti non legnosi ad uso interno o esterno come miele o frutti); investimento di medio lungo periodo che richiede un basso apporto di manodopera (es. per agricoltori che intendono ridurre l intensità lavorativa (propria o di altri) o proprietari che si occupano dell azienda come attività secondaria); opportunità di ottenere una produzione varia e scalare nel tempo di prodotti legnosi e non, con intensità d investimento, di lavoro e di reddito adattabili alle esigenze e alle propensioni del proprietario; impostazione delle strategie produttive in funzione delle politiche e dei finanziamenti all agricoltura della Unione Europea. Nel medio-lungo periodo è prevedibile una riduzione degli incentivi e della produzione di seminativi. Nel medio-lungo periodo è prevedibile un incremento delle richieste di mercato, dei prezzi e della produzione di legname. La società finanzia la realizzazione di nuovi impianti riducendone il rischio d impresa. 2 3
3 2. TECNICHE ED OBIETTIVI DIVERSI SE CAMBIA L IMPRENDITORE, LA ZONA, L AZIENDA O LE CONDIZIONI SOCIO-ECONOMICHE LOCALI NON ESISTE UN MODO SOLO DI FARE ARBORICOLTURA DA LEGNO, MA TANTI QUANTI POSSONO ESSERE GLI OBIETTIVI PRODUTTIVI, LE ZONE D IMPIANTO, LE AZIENDE E I CONTESTI SOCIO-ECONOMICI IN CUI VEN- GONO REALIZZATE E CONDOTTE LE PIANTAGIONI. I progetti di AdL devono essere impostati in modo da rispondere alle caratteristiche e alle esigenze di quattro fattori principali (armonizzandoli il più possibile) che possono determinare il successo o il fallimento della piantagione: obiettivi del proprietario caratteristiche ecologiche dell area d impianto caratteristiche dell azienda contesto socio-economico in cui si inserisce la piantagione. Questi fattori possono variare uno indipendentemente dall altro, creando un innumerevole casistica di soluzioni. Ecco perché non è possibile definire un progetto per tutte le occasioni. Ciò che funziona per una combinazione di fattori non va bene per tutte le altre. E quindi necessario individuare le risposte ai singoli fattori e, successivamente, concordare con l imprenditore una soluzione che li armonizzi il più possibile. Caso 1: se l imprenditore, per problemi di tempo, volesse investire il meno possibile nella lotta alle infestanti, una soluzione potrebbe essere quella di realizzare un impianto molto denso. Questo però comporterà maggiori spese d impianto e la necessità di effettuare uno o più diradamenti. Se l azienda avesse la necessità o la possibilità di utilizzare i prodotti derivanti dai diradamenti la maggior densità potrebbe accontentare l imprenditore, altrimenti tali interventi colturali dovranno essere considerati come costi aggiuntivi per l imprenditore. Nelle piantagioni dense è possibile fare meno lavorazioni del terreno, ma si devono effettuare diradamenti Sulla base dei dati raccolti, in provincia di Arezzo, oltre il 90% degli impianti dovrà essere diradato Esempio Caso 2: se l imprenditore non volesse effettuare diradamenti gli alberi dovranno essere posizionati a distanze tali da consentirgli di raggiungere le dimensioni commerciali senza doverne eliminare una parte. Ciò ha per conseguenza una maggiore intensità di lavorazione del terreno per mantenerlo libero dalle erbe infestanti. Le numerose lavorazioni necessarie comporteranno un aumento del rischio di danneggiamento degli alberi e il conseguente deprezzamento del legname prodotto. In Arboricoltura da legno ogni scelta è come una medaglia a due facce Esempio 4 5
4 3a. LE FASI DELLA PROGETTAZIONE LA REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO DI ARBORICOLTURA DA LEGNO RICHIEDE UNA PROGETTAZIONE ATTENTA A TUTTI I FATTORI CHE POSSO- NO INFLUIRE SUL SUCCESSO DELLA PIANTAGIONE. UN BUON TECNICO DEVE PRENDERLI IN CONSIDERAZIONE TUTTI ARMONIZZANDOLI IN UN UNICO PROGETTO FINALIZZATO AL RAGGIUNGIMENTO DELL OBIETTIVO COLTURALE. 3b. LE FASI DELLA REALIZZAZIONE ANCHE LA CONCRETIZZAZIONE DI UN PROGETTO DI ARBORICOLTURA DA LEGNO IN UN VERO E PROPRIO IMPIANTO HA UNA SUA TEMPISTI- CA. PER OTTENERE I RISULTATI AUSPICATI È NECESSARIO LAVORARE BENE ANCHE NELLA FASE DI PROGRAMMAZIONE DEI LAVORI E DI PRENOTAZIO- NE DELLE PIANTINE PRESSO UN VIVAIO DI FIDUCIA. I PASSI DA FARE GENE- RALMENTE SONO: 1 2 Raccolta d informazioni: colloquio con l imprenditore per definire le sue aspettative in merito all AdL, per conoscere le caratteristiche dell azienda e per verificare la possibilità di inserire l AdL nella programmazione delle attività della manodopera e delle macchine Analisi dell appezzamento di terreno e delle caratteristiche socio-economiche locali (tipo di terreno, flora spontanea, esposizione...ecc.) 3 Definizione del modulo d impianto Valutazione della necessità di accessori alla piantagione (pacciamatura, shelter, pali tutori...ecc.) Produzione documenti e presentazione del progetto alle autorità competenti Approvazione del progetto 7 Ordine delle piantine delle specie e provenienze richieste Attenzione!!! Impiegare specie autoctone di provenienza locale o originarie di zone ecologicamente simili a quella d impianto aumenta le possibilità di successo. Sistemazione idraulica (se necessaria) 8 Lavorazione del terreno durante l estate 9 10 Squadro del terreno 11 Realizzazione della piantagione (da farsi secondo le regole canoniche) e messa in opera degli eventuali accessori alla piantagione Tempo E importante che società e imprenditore investano su un buon progettista! L Arboricoltura da legno richiede investimenti che si protraggono a lungo nel tempo (10-50 anni). Un errore in fase di progettazione può compromettere parzialmente o totalmente l investimento dell imprenditore e della società. Cos è il modulo d impianto? Il modulo d impianto è l unità minima di superficie che: comprende tutte le specie scelte, i relativi sesti e le distanze stabilite in fase di progettazione; ha rappresentato, all interno, almeno una volta il sesto e la distanza d impianto relativa a ciascuna specie; consente di riprodurre, su carta, lo schema dell intera piantagione ruotandolo ripetutamente di 180 sui suoi lati senza che cambino i rapporti tra le specie. I confini del modulo d impianto passano dal centro degli alberi di 6 margine. In concreto con il modulo d impianto si stabiliscono: la/le specie utilizzata/e; sesto e distanza d impianto; nel caso di impianti misti, la distribuzione spaziale delle singole specie. 6 m Specie 1 Specie 2 6 m 180 e? h? e??ee??ee??ee??ee??ee??ee??e Modulo g??ee??ee??ee??ee??ee??ee??e? Tempo La specie 1 contribuisce al modulo con 6,25 alberi (4 interi + 4 mezzi + 1 quarto = 6,25) La specie 2 contribuisce al modulo con 6,25 alberi (4 interi + 4 mezzi + 1 quarto = 6,25)
5 4. LE TRE FASI DELLA PRODUZIONE DI LEGNAME DI PREGIO Per produrre legname di pregio è necessario: Formare un apparato radicale robusto ed esteso Formare un fusto sufficientemente lungo, cilindrico e libero da nodi Favorire la formazione di un fusto con accrescimenti costanti nel tempo accrescimenti costanti accrescimenti irregolari La formazione di un buon apparato radicale richiede: Una buona preparazione del terreno Piantine adatte alla stazione e ben allevate in vivaio Una corretta tecnica d impianto Cure colturali idonee durante i primi anni d impianto La formazione di un fusto lungo, cilindrico e libero da nodi richiede: La scelta di piante adatte alle condizioni ecologiche dell appezzamento Un annuale controllo del corretto sviluppo di ogni singolo albero della specie principale Puntuali interventi di potatura ogni volta che se ne verifichi la necessità > 30 cm (diametro) Biologicamente per biomassa legnosa si intende tutto ciò che viene prodotto da specie vegetali arboree o arbustive escluse le parti fotosintetizzanti. In ambito commerciale, così come di seguito in questo opuscolo, per legname da biomassa s intende invece solo quel volume di legno che è prodotto dagli alberi o dagli arbusti e che ha caratteristiche tali da non poter essere tranciato, sfogliato, trasformato in segati o impiegato tondo come tale in manufatti. Legname di pregio e da biomassa dallo stesso impianto La formazione di un fusto con accrescimenti costanti nel tempo richiede: Un annuale controllo della piantagione per verificare il regolare accrescimento diametrale dei fusti degli alberi della/e specie principale/i e il grado di competizione per la luce tra le chiome Tempestivi interventi di diradamento ogni volta che se ne verifichi la necessità Negli impianti di Arboricoltura da Legno di pregio viene sempre prodotta anche biomassa legnosa. Questa è generalmente costituita da: rami della chioma degli alberi di pregio della/delle specie principali; fusti e rami degli alberi delle specie principali inadatti a destinazioni di maggior pregio; fusti e rami degli alberi delle specie secondarie; fusti e rami degli arbusti d accompagnamento. Legname da biomassa Fusto da lavoro In occasione dei diradamenti (se necessari) la biomassa legnosa può costituire un beneficio aziendale o un utile anticipazione di reddito. In fase di progettazione infatti è possibile prevedere l inserimento di specie d accompagnamento che oltre a favorire il corretto sviluppo delle specie principali, permettano di effettuare uno o due interventi economicamente positivi prima della fine del ciclo produttivo delle specie di pregio. Il legname delle specie secondarie, arboree o arbustive, viene generalmente impiegato come materiale da biomassa. 8 9
6 5. TEMPESTIVITA NELLA POTATURA PER LA FORMAZIONE DEL FUSTO L intervento che contribuisce a formare fusti dritti si chiama potatura di formazione. Questa consiste in interventi, diversi da albero ad albero, che puntano a mantenere una forte dominanza dell apice della pianta eliminando tutti i rami concorrenti. La potatura di formazione, negli appezzamenti più fertili, può cominciare già al secondo anno d impianto e termina quando non è più possibile ottenere ulteriori porzioni di fusto dritto. A Il mercato è disposto a pagare prezzi elevati per il legno, a patto che questo provenga da fusti diritti e senza nodi. La lunghezza minima che il mercato accetta per il fusto da trancia (uno degli assortimenti più pagati, ma più difficili da ottenere) è attualmente 250 centimetri. Tale lunghezza è l obiettivo minimo dell imprenditore per ciascun albero di pregio che potrà raggiungere la fine del ciclo produttivo. Per ottenere un fusto come quello dell albero A è necessario effettuare tempestive potature di formazione e sramature. Se si omettono del tutto o in parte tali interventi, il rischio è quello di ottenere un albero come il caso B che molto probabilmente produrrà soltanto legname da biomassa. tronco con curvatura semplice B Tronchi con curvature accentuate (semplici o doppie), spesso causate da carenze nella fase di potatura, non vengono utilizzati per le trasformazioni più remunerative. tronco con curvatura doppia L eliminazione dei rami che non entrano in diretta competizione con l apice dell albero viene detta sramatura. Cilindro centrale 8-10 cm 30 cm Il cilindro centrale con nodi e cicatrici non deve superare 1/3 del diametro del fusto da commercializzare. Nell effettuare la potatura è importante cercare di provocare la più piccola ferita possibile. Ciò si ottiene rispettando il cercine e tagliando il ramo perpendicolarmente rispetto alla sua dimensione longitudinale. Questa infatti non mira a formare un fusto dritto, ma a produrre un cilindro centrale (caratterizzato da nodi) più piccolo possibile e comunque non superiore al 1/3 del diametro del fusto da commercializzare. Tenuto conto che, per l assortimento fusto da trancia, il diametro minimo in punta accettato dal mercato è compreso tra i 25 e i 30 cm, il cilindro centrale con i nodi non dovrà superare diametri di 8-10 cm (viceversa se si ha un cilindro centrale di 12 cm il diametro del tronco da commercializzare dovrà raggiungere almeno i 36 cm). Nella sramatura è importante fare attenzione al diametro dei rami nel punto in cui si inseriscono nel fusto. La potatura infatti crea una ferita nel fusto che l albero deve cicatrizzare. Ferite molto grandi richiedono più tempo per rimarginarsi e, inoltre, producono cicatrici più sporgenti che contribuiscono ad accrescere il diametro del cilindro centrale con difetti (nodi e cicatrici). Potature mal eseguite possono provocare variazioni nel colore del legno del fusto tali da ridurne significativamente il prezzo. La rapidità di cicatrizzazione e lo spessore del tessuto cicatriziale possono variare in funzione della specie, della fertilità della stazione e dello stato di salute dell albero. In ogni caso si considera buona pratica colturale intervenire prima che il diametro dei rami abbia superato i 3-4 cm. ruga del cercine taglio corretto cuscinetto del cercine parte del ramo interna al tronco Nelle potature è importante agire con gradualità, in modo da condizionare l architettura (la struttura) della pianta riducendo però al minimo i traumi (cicatrici) e le perdite di superficie fogliare fotosintetizzante
7 6. DIRADARE AL MOMENTO GIUSTO PER PRODURRE LEGNAME OMOGENEO PER GLI ASSORTIMENTI MEGLIO PAGATI IL MERCATO RICHIEDE LEGNAME OMOGENEO. DOVE CI SONO ANOMALIE SI REGISTRA GENERALMENTE UN ABBASSAMENTO DEL PREZZO D ACQUISTO. IN QUEST OTTICA ANCHE GLI ACCRESCIMENTI IN DIAMETRO DEVONO ESSERE QUANTO PIÙ POSSI- BILE REGOLARI. QUESTA CARATTERISTICA VIENE CONSIDERATA IMPORTAN- TE SOPRATTUTTO PERCHÉ INFLUISCE SULLA QUALITÀ DEI SEMILAVORATI (TRANCIATI, SEGATI O ALTRO) IN FASE DI STAGIONATURA O DI ESSICCA- ZIONE. Fusti che hanno un alternanza di accrescimenti forti e di accrescimenti deboli presentano una densità del legno (massa volumica) non omogenea. Poiché il ritiro in fase di stagionatura è maggiore dove è più elevata la densità del legno, la disomogeneità di composizione provoca tensioni all interno del fusto o del semilavorato che si traducono in spaccature, svergolamenti, arcuature, imbarcature o falcature. Svergolamento Arcuatura Imbarcatura Falcatura Visto che ad ogni stagione il fusto è più grande, per ottenere accrescimenti costanti del diametro (ad es. 1 cm/anno), l albero deve essere capace di produrre una maggior quantità di legname. Ciò si ottiene consentendo alla pianta di sviluppare in maniera progressiva (più che proporzionale) sia l apparato radicale che la chioma. Negli impianti di arboricoltura, tranne casi particolari, gli alberi, prima o poi, arrivano a trovarsi in competizione con i soggetti più vicini per gli elementi nutritivi o per la luce. Ciò comporta chiaramente un parziale sfruttamento delle potenzialità dell albero che, come conseguenza, determina una riduzione degli accrescimenti diametrali del fusto ed un potenziale deprezzamento. Per evitare che ciò accada si interviene diradando l impianto; togliendo cioè una parte degli alberi per consentire a quelli che restano di continuare a crescere regolarmente. Al fine di evitare irregolarità negli accrescimenti diametrali è importante diradare l impianto prima che gli alberi entrino in competizione. I diradamenti possono essere effettuati tempestivamente solo controllando che non si verifichino riduzioni di accrescimento non imputabili a fattori esterni all impianto (come aridità, inondazioni, attacchi di patogeni, carenze nutritive ecc.). Quando c è una riduzione di accrescimento significativa non imputabile a fattori esterni significa che le piante sono entrate in competizione. Il diradamento ideale dovrebbe essere effettuato un anno prima di questo evento. Anticipare la competizione tra gli apparati radicali non è facile, mentre si può avere un idea del grado di competizione tra le chiome valutando se e in che misura si sottraggono reciprocamente luce. Se non si effettuano i diradamenti si può arrivare a: Non idoneità del legname per le destinazioni di maggior pregio. Indebolimento generale delle piante determinato dall eccessiva competizione. Insorgere di malattie dovute a patogeni fungini o batterici facilitati dall indebolimento degli alberi. Ritardo nel raggiungimento dell obiettivo colturale (con il rischio di non raggiungerlo affatto se intervengono patogeni di debolezza che, aggravando ulteriormente la situazione, possono portare ad accrescimenti così ridotti da dover considerare l impianto irrimediabilmente bloccato )
8 7. STIMARE IL VALORE DEL PROPRIO LEGNAME PER VENDERLO MEGLIO È MOLTO DIFFICILE CHE, A FINE CICLO PRODUTTIVO, I FUSTI DEGLI ALBERI SI PRESENTINO TUTTI UGUALI, SIA PER DIMENSIONI CHE PER CARATTERISTI- CHE ESTETICO-TECNOLOGICHE. SARÀ QUINDI MOLTO PROBABILE CHE NELLO STESSO IMPIANTO SI POSSANO TROVARE CONTEMPORANEAMEN- TE FUSTI DA TRANCIA, DA SEGATI DI VARIO PREGIO E DA BIOMASSA. MAN MANO CHE CI SI AVVICINA ALLA FINE DEL CICLO PRODUTTIVO È QUINDI IMPORTANTE COMINCIARE A VALUTARE LA POSSIBILE DESTINAZIONE D USO E IL VALORE POTENZIALE DEGLI ALBERI DELLA PIANTAGIONE. IN TALE OTTICA È ALTRETTANTO UTILE INDIVIDUARE I POSSIBILI ACQUIRENTI E CONOSCERE LE TENDENZE DEI PREZZI DI MERCATO PER SCEGLIERE LE TEC- NICHE COMMERCIALI E IL MOMENTO GIUSTO IN CUI VENDERE. Le principali trasformazioni del legno, dopo la depezzatura, sono: E importante ricordare che non tutti gli alberi di una piantagione possono essere adatti alle trasformazioni più remunerative. In genere, in impianti ben condotti, l assortimento tondo da trancia non supera, in volume, il 20-25% dei fusti da lavoro. La restante parte della produzione può essere trasformata, con percentuali variabili, in segati per mobili, segati per imballaggi e biomassa per pannelli di legno, per calore ed energia o per lavorazioni chimiche. Tranciatura Sfogliatura Segagione Triturazione Qualche indicazione sugli aspetti da considerare nella valutazione dei fusti. La stima del valore di un lotto di legname è un lavoro da professionisti, che richiede numerose conoscenze sul legno in genere, sulle singole specie, sulle caratteristiche richieste per ciascuna trasformazione e sui difetti che ostacolano o impediscono determinati usi. Questo tipo di specialisti da noi è piuttosto raro. L imprenditore pertanto dovrà documentarsi per conoscere meglio le caratteristiche e il valore di ciò che sta producendo. A titolo indicativo si riportano di seguito alcune particolarità che vengono prese generalmente in considerazione dai compratori, seguite da qualche considerazione di carattere generale che può essere d aiuto. 1. Specie legnosa 2. Tipo di trasformazione possibile 3. Dimensioni del fusto da lavoro 4. Cilindricità del fusto 5. Fibratura dritta 6. Regolarità degli anelli di accrescimento 7. Colore del legno 8. Presenza di nodi 9. Presenza di altri difetti. È importante tenere ben presente che ciò che definisce il valore di un tronco è la trasformazione più remunerativa a cui esso può dare origine. Lo stesso vale per i difetti. Ciò che è un difetto per una trasformazione può divenire un pregio per un altra. 14 Prezzi indicativi del legno tondo di alcune specie di pregio nel periodo giugno-dicembre 2000 in Toscana SPECIE TRASFORMAZIONE/ PREZZO DESTINAZ. D USO /t Noce trancia segati per falegnameria segati seconda qualità Ciliegio trancia segati per falegnameria Rovere segati per falegnameria carpenteria edile (travi) I valori indicati possono variare sensibilmente in funzione delle caratteristiche reali di ogni tronco (Fonte: L Emporio di Sherwood: progetto legno tondo - ARSIA - Compagnia delle Foreste) 8. PROSPETTIVE DEL LEGNO NEL MERCATO GLOBALE Il legno è un materiale naturale che ha innumerevoli vantaggi rispetto a molti prodotti di sintesi o di fusione utilizzati fino ad oggi. In futuro i motivi che faranno preferire il legno rispetto a prodotti concorrenti sono legati al fatto che: è un materiale producibile e rinnovabile naturalmente ha bassissimi impatti ambientali sia nella fase di produzione che in quella di smaltimento; richiede poca energia per essere trasformato; può essere facilmente riusato; quando viene smaltito restituisce energia, anziché richiederne grandi quantità come i materiali concorrenti. Tutto ciò, in prospettiva futura, fa ipotizzare 15 e? h? e??e g??e? una consistente crescita della domanda di tutti i tipi di legname, sia per uso energetico che per uso industriale o artigianale. Durante il periodo in cui arriveranno a fine ciclo produttivo i primi impianti di Arboricoltura da Legno realizzati nella seconda metà degli anni 90 c è da aspettarsi un graduale incremento dei prezzi del legname. E tuttavia prevedibile che il forte divario esistente tra destinazioni di elevato pregio (tranciati, sfogliati, segati da mobilio) e destinazioni di minor pregio (segati per imballaggi e biomassa) si mantenga o addirittura aumenti. Il maggior lavoro richiesto per la produzione di legname con caratteristiche di omogeneità, grandi dimensioni e cilindri- e? h? e??ee??ee??ee??ee??ee? g??ee??ee??ee??ee??ee?? cità, sarà ampiamente ripagato dal mercato che, già oggi, ha notevoli difficoltà a reperire il materiale desiderato. La filosofia di fondo, per il futuro, potrebbe essere riassunta nei seguenti punti: 1. produrre quanto più legname possibile da trancia, da sfoglia o da segati per mobilio; 2. conoscere bene le caratteristiche del proprio legname e del mercato in cui si opera (locale o nazionale che sia); 3. offrire il prodotto (di pregio o da biomassa) all acquirente giusto (il legname di pregio viene pagato pochissimo da chi fa pannelli di truciolare, viceversa la biomassa viene sottostimata da chi cerca legname di pregio).
9 Per saperne di più AA.VV., L arboricoltura da legno in Toscana. ARSIA (Regione Toscana) BERTI S., 1995 Caratteristiche tecnologiche e qualità del legno. Sherwood n 3 (3/95) BERTI S., MORI P., Norme di classificazione e valorizzazione del legname tondo. Sherwood n 37 (8/98) BIDINI C., CASINI L., 2000 Ricacci e potatura nel noce comune. Sherwood n 57 (6/00) BURESTI E., FRATTEGIANI M., 1995 Impianti misti in arboricoltura da legno. Sherwood n 3 (3/95). BURESTI E., MORI P., 1998 Un modulo per un arboricoltura da legno semi-estensiva. Sherwood n 39 (10/98). BURESTI E., MORI P., 1999 La doppia pianta: un assicurazione sulla farnia come specie principale. Sherwood n 47 (7/99). BURESTI E., MORI P., 2001 Calcoli per il conteggio delle piantine e la stima dello spazio a loro disposizione. Sherwood n 63 (1/2001) BRUNORI A., MORI P., 1996 Difesa delle piante: le protezioni individuali in rete. Sherwood n 12 (5/96) DE MEO I., MORI P., PELLERI F., BURESTI E., 1999 Prime indicazioni sugli interventi di diradamento nelle piantagioni di arboricoltura da legno. Sherwood n 43 (3/99) DE MEO I., SCIARRA C., 1999 Alcune riflessioni sulla scelta del criterio di diradamento in una piantagione di farnia. Sherwood n 48 (8/99) FABIANO F., MARCHI E., PIEGAI F., 1999 Lavori di diradamento in impianti di arboricoltura da legno con latifoglie di pregio. Sherwood n 50 (10/99) FAINI A., 2000 La produzione di calore da biomasse forestali. Sherwood n 53 (2/2000) FALCIONI S., DE MEO I., BURESTI E., 1996 La potatura del noce: descrizione delle tecniche più utilizzate. Sherwood n 12 (5/1996). FALCIONI S., BRUNORI A., 1997 Potature e alterazioni del legno. Sherwood n 21 (3/97) FALCIONI S., 1998 La potatura del noce: guida pratica per gli operatori. Manualetto realizzato dalla Compagnia delle Foreste per conto del Consorzio Forestale Padano (Casalmaggiore). MEZZALIRA G., 1995 La pacciamatura con film plastico negli impianti forestali. Sherwood n 1 (1/95) MORI P., 1997 Idoneità all uso, qualità e pregio del legname tondo. Sherwood n 27 (9/97) MORI P., 1998 La vendita di legname di latifoglie nelle foreste di Nouvion e Régnaval. Sherwood n 33 (4/98) SULLI F., 1997 Lo squadro degli impianti di arboricoltura e l uso della stazione totale. Sherwood n 19 (1/97) Informazioni Questo opuscolo è stato pubblicato nell ambito del progetto Valorizzazione delle produzioni legnose in provincia di Arezzo provenienti da impianti di arboricoltura da legno finanziato dall Assessorato Agricoltura e Foreste, Caccia, Pesca, Sport, Trasporti della Provincia di Arezzo. Direzione artistica e coordinamento editoriale Paolo Mori Coordinamento Scientifico Enrico Buresti (Istituto Sperimentale per la Selvicoltura di Arezzo) Progetto Grafico Elena Palazzini, Paolo Mori Autori testi Enrico Buresti (Istituto Sperimentale per la Selvicoltura di Arezzo) Paolo Mori (Compagnia delle Foreste - Arezzo) E Impaginazione Elena Palazzini Stampa Tipolitografia Petruzzi Corrado & C. (PG) Si Ringraziano Stefano Boncompagni, Nicola Visi e Antonio Faini per la lettura critica e la collaborazione offerta nella realizzazione di questo opuscolo. Illustrazioni Paolo Gialli, Elena Palazzini Editore: Compagnia delle Foreste sede operativa: Via P. Aretino 8, Arezzo - tel./fax posta@compagniadelleforeste.it Sito Internet: Tutti i diritti sono riservati
Possibilità e convenienza della coltivazione di biomasse legnose
Possibilità e convenienza della coltivazione di biomasse legnose Dagli incentivi del prossimo P.S.R. al greening della nuova PAC Relatore: Dott. Alessandro Pasini Una nuova agricoltura compatibile con
DettagliLA DISINFEZIONE CON IL CALORE: «Una tecnica che premia Produttori e Consumatori. Marco Mingozzi Giovanni Zambardi
LA DISINFEZIONE CON IL CALORE: «Una tecnica che premia Produttori e Consumatori Marco Mingozzi Giovanni Zambardi Le Officine Mingozzi si occupano della costruzione, sperimentazione ed espansione dei campi
DettagliCONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA
CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso
DettagliPeriodo di potature? Fate attenzione...
Periodo di potature? Fate attenzione... Gli alberi non sono tutti uguali e non si potano tutti allo stesso modo o con la stessa frequenza. La potatura delle specie arboree viene, infatti, effettuata per
DettagliChe volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente
DettagliIndice di rischio globale
Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario
DettagliSERGIO ALABISO TEMPORARY MANAGER
TEMPORARY MANAGER Il Business Plan Temporary Manager La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee, ma nel fuggire dalle vecchie. John Maynard Keynes Che cosa e e a cosa serve E un documento volto
DettagliAnalisi della domanda
CASESTUDY E UNA PICCOLA IMPRESA (8 ADDETTI) NELL HINTERLAND MILANESE OPERA NEL SETTORE DELLA COSMESI PRODUCE DUE PRODOTTI: CREMA PER IL VISO E CREMA PER IL CORPO SI E CREATA UNA NICCHIA DI MERCATO DOVE
Dettaglicondivivere DA SOLO PUOI CRESCERE NEL MERCATO. INSIEME, PUOI CAMBIARLO.
condivivere DA SOLO PUOI CRESCERE NEL MERCATO. INSIEME, PUOI CAMBIARLO. condivivere OGNI VOLTA CHE SI CREA UNO SCENARIO DIVERSO NASCE L ESIGENZA DI UNA REAZIONE DIFFERENTE. Le evoluzioni degli ultimi anni
DettagliRIDURRE I COSTI ENERGETICI!
Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e
DettagliRapporto ambientale Anno 2012
Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e
DettagliCAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)
CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il
DettagliLa gestione aziendale, il reddito e il patrimonio
1 di 6 La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio Come possono essere classificate le operazioni di gestione? La gestione aziendale è l insieme coordinato di operazioni attraverso le quali l impresa
DettagliEconomia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13)
Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Soluzione Esame (11 gennaio 2013) Prima Parte 1. (9 p.) (a) Ipotizzate che in un mondo a due paesi, Brasile e Germania, e due prodotti, farina
DettagliProject Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi
Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese
Dettaglinuovo progetto in franchising
nuovo progetto in franchising CareDENT - cliniche dentali è costituita da un gruppo di professionisti altamente qualificati con più di vent anni di esperienza nel settore e con oltre 80 cliniche aperte
DettagliLa preparazione per le gare brevi
I documenti di www.mistermanager.it La preparazione per le gare brevi La maggior parte delle competizioni su cui si cimentano i podisti, sono le gare su strada, le cui lunghezze solitamente sono intorno
DettagliRegole per la gestione dello stato di disoccupazione. In vigore dal 1 gennaio 2014
Regole per la gestione dello stato di disoccupazione In vigore dal 1 gennaio 2014 Stato di disoccupazione Dal 1 gennaio 2014 sono entrate in vigore nuove regole per la gestione dello stato di disoccupazione,
DettagliRICLASSIFICAZIONE ECONOMICA DELLO S.P. E DEL C.E.
RICLASSIFICAZIONE ECONOMICA DELLO S.P. E DEL C.E. La riclassificazione economica dello SP: La gestione dell impresa viene idealmente scomposta in aree omogenee di attività Le attività e le passività, i
DettagliCome affrontare i monopoli naturali
Come affrontare i monopoli naturali Il problema del monopolio naturale è che se anche l impresa volesse fissare il prezzo a un livello pari al costo marginale (efficienza sociale), produrrebbe in perdita
DettagliUniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca
UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca 30 settembre 2007 Agenda La situazione della produzione di energia rinnovabile in Italia
DettagliL ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.
DettagliAnno 2014. Rapporto ambientale
Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel
Dettaglischede di approfondimento.
I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. 2 è l insieme delle attività volte a smaltirli, riducendo lo spreco(inparticolaredirisorsenaturaliedienergia)elimitandoipericoliperlasalutee
DettagliCircolare n 10. Oggetto. Quartu S.E., 03 ottobre 2011
Quartu S.E., 03 ottobre 2011 Circolare n 10 Oggetto Legge di Finanziamento: Comunitaria Nazionale Regionale Comunale Settore: Artigianato, Commercio, Servizi, Industria ed Agricoltura La circolare fornisce
DettagliLE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR
Le sfide all'orizzonte 2020 e la domanda di competenze delle imprese LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Domenico Mauriello
DettagliGUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE
GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE L applicazione elaborata da Nordest Informatica e disponibile all interno del sito è finalizzata a fornirvi un ipotesi dell impatto economico
DettagliCapitolo XVII. La gestione del processo innovativo
Capitolo XVII La gestione del processo innovativo Il ruolo dell innovazione nell economia dell immateriale L innovazione ha assunto un ruolo particolarmente significativo come variabile esplicativa della
DettagliRISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE
RISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE Sala delle Colonne BPM Milano 29 aprile 2010 Francesco G. Paparella Presidente AIBA PERCHE IL BROKER Nel 2009 i broker: hanno intermediato il 46,1% dei rami
DettagliContabilità generale e contabilità analitica
1/5 Contabilità generale e contabilità analitica La sfida della contabilità analitica è di produrre informazioni sia preventive che consuntive. Inoltre questi dati devono riferirsi a vari oggetti (prodotti,
DettagliLEAD GENERATION PROGRAM
LEAD GENERATION PROGRAM New Business Media al servizio delle imprese con una soluzione di comunicazione totalmente orientata alla generazione di contatti L importanza della lead generation La Lead Generation
DettagliConcetto e sistema di Marketing
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Economia Corso di Laurea in INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ECONOMIA, GESTIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Prof. Fabio Musso A.A. 2008-09
DettagliIl mercato di monopolio
Il monopolio Il mercato di monopolio Il monopolio è una struttura di mercato caratterizzata da 1. Un unico venditore di un prodotto non sostituibile. Non ci sono altre imprese che possano competere con
DettagliNUMANI PER CHI AMA DISTINGUERSI
NUMANI PER CHI AMA DISTINGUERSI NuMani è una realtà e nasce dall unione d esperienza di persone che da 11 anni si occupano a tempo pieno dell applicazione e decorazione unghie con l ambiziosa idea delle
DettagliBelowthebiz idee in rete
Le 5 forze di Porter Nella formulazione di una strategia un passo fondamentale è la definizione e lo studio delle principali caratteristiche del settore in cui si opera. Lo schema di riferimento più utilizzato
DettagliIl Bilancio di esercizio
Il Bilancio di esercizio Il bilancio d esercizio è il fondamentale documento contabile che rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell impresa al termine di un periodo amministrativo e il
DettagliOutlook finanziario dell agricoltura europea
Gian Luca Bagnara Outlook finanziario dell agricoltura europea I prezzi agricoli hanno colpito i titoli dei giornali negli ultimi cinque anni a causa della loro volatilità. Tuttavia, questa volatilità
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1
DettagliLa Leadership efficace
La Leadership efficace 1 La Leadership: definizione e principi 3 2 Le pre-condizioni della Leadership 3 3 Le qualità del Leader 4 3.1 Comunicazione... 4 3.1.1 Visione... 4 3.1.2 Relazione... 4 pagina 2
DettagliTraduzione e adattamento a cura di Gylas per Giochi Rari
Traduzione e adattamento a cura di Gylas per Giochi Rari Versione 1.0 Luglio 2001 NOTA. La presente traduzione non sostituisce in alcun modo il regolamento originale del gioco; il presente documento è
DettagliCOME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING
Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN
DettagliIl ruolo delle Regioni nella ricerca in arboricoltura da legno con cicli medio-lunghi
Il ruolo delle Regioni nella ricerca in arboricoltura da legno con cicli medio-lunghi Lorenzo Camoriano Settore Politiche Forestali della Regione Piemonte lorenzo.camoriano@regione.piemonte.it SOMMARIO
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliI documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE
I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono
DettagliIl legno elemento creativo per eccellenza. Per noi, rappresenta ogni giorno l espressione massima per realizzare progetti naturali.
FANOLEGNO Il legno elemento creativo per eccellenza. Per noi, rappresenta ogni giorno l espressione massima per realizzare progetti naturali. FANOLEGNO Tetti La nostra struttura ha acquisito, nel corso
DettagliIl mercato dei beni. Prof. Sartirana
Il mercato dei beni Prof. Sartirana Gli scambi di beni economici avvengono tra soggetti che vengono definiti: soggetti economici I soggetti economici sono 4 ed ognuno di essi ha necessità diverse. I soggetti
Dettaglirilascio del Prototipo Gestione SAL cantieri e subappalti. 3 mesi 4-8 mesi 20gg 90% Controllo di Gestione Avanzato del 2 mesi 6-10 mesi 15gg 90%
In questo mondo informatico sempre in frenetica e continua evoluzione difficile per le aziende IT medio - grandi rimanere al passo con la tecnologia, mentre per quelle piccole quasi impossibile avere le
DettagliVerso l autonomia I nostri servizi per le organizzazioni non profit
Verso l autonomia I nostri servizi per le organizzazioni non profit gennaio 13, Milano Il vostro bisogno, la nostra proposta L economia italiana attraversa una fase di generale difficoltà, all interno
DettagliMatrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente
Matrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente L'acquisto di un immobile comporta un impegno finanziario notevole e non sempre è possibile disporre della somma di denaro
DettagliViene utilizzato in pratica anche per accompagnare e supportare adeguatamente le richieste di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto.
BUSINESS PLAN Un business plan o (piano di business, o progetto d'impresa) è una rappresentazione degli obiettivi e del modello di business di un'attività d'impresa. Viene utilizzato sia per la pianificazione
DettagliSE.CO.PACK SRL PACKAGING INNOVATION
SE.CO.PACK SRL PACKAGING INNOVATION LE DATE 2011 1992 1999 Vendita in Italia del primo pallet di film tecnico 2005 Partnership siglata con contratto di esclusività con TRIOPLAST AB Creazione del reparto
DettagliAZIONI SVILUPPO. infografica by 1
AZIONI SVILUPPO Ottobre 2007 infografica by 1 IL MOTIVO DELLE AZIONI SVILUPPO infografica by 2 IL MOTIVO 1 2 Dove siamo? Sistema Italia Tessuto industriale ricco di imprese a BMC (Bassa e Media Capitalizzazione,
DettagliLA LOGISTICA INTEGRATA
dell Università degli Studi di Parma LA LOGISTICA INTEGRATA Obiettivo: rispondere ad alcuni interrogativi di fondo Come si è sviluppata la logistica in questi ultimi anni? Quali ulteriori sviluppi sono
DettagliExport Development Export Development
SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale
DettagliIL CASO DELL AZIENDA. www.softwarebusiness.it
LA SOLUZIONE SAP NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE IL CASO DELL AZIENDA Perché SAP Contare su un sistema che ci consente di valutare le performance di ogni elemento del nostro listino è una leva strategica
DettagliGrosseto, 19 gennaio 2008
L Assessore al Bilancio, Finanze e Credito, Programmazione finanziaria, Coordinamento delle politiche per il mare Coordinamento delle Partecipazioni Grosseto, 19 gennaio 2008 CONVEGNO NAZIONALE L albergo
DettagliLE CITTÀ DEL LAVORO!! TECNICHE E STRUMENTI! PER UNA RICERCA! EFFICACE DEL LAVORO
LE CITTÀ DEL LAVORO!! TECNICHE E STRUMENTI! PER UNA RICERCA! EFFICACE DEL LAVORO Busto Arsizio 18 ottobre 2012 La ricerca del lavoro:! dal punto di vista delle aziende Spesso le persone utilizzano tecniche
Dettaglihttp://www.assind.vi.it/notiziario/guideschede.nsf/p/guida_260
Page 1 of 5 Attenzione: la Guida che state stampando è aggiornata al 03/10/2005. I file allegati con estensione.doc,.xls,.pdf,.rtf, etc. non verranno stampati automaticamente; per averne copia cartacea
DettagliLe strategie di marketing
Stampa Le strategie di marketing admin in Professione Consulente Con l analisi di mercato è possibile mettere a punto i prodotti o servizi corrispondenti alle esigenze di ogni segmento di mercato. Essa
DettagliPresentazione Formazione Professionale
Presentazione Formazione Professionale Adecco Training Adecco Training è la società del gruppo Adecco che si occupa di pianificare, organizzare e realizzare progetti formativi che possono coinvolgere lavoratori
DettagliLa migliore alternativa al legno antico
La migliore alternativa al legno antico RETROTIMBER combina l aspetto di legno vecchio con le caratteristiche statiche del legno appena tagliato. Sfridi di produzione prevedibili produciamo il vostro legname
DettagliInsurance Report. Dicembre 2013 a cura di Andrew Lawford
Insurance Report Dicembre 2013 a cura di Andrew Lawford Lo studio è frutto di una ricerca indipendente, gli emittenti di strumenti di investimento e le aziende menzionate nell analisi non corrispondono,
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliIl SENTIMENT E LA PSICOLOGIA
CAPITOLO 2 Il SENTIMENT E LA PSICOLOGIA 2.1.Cosa muove i mercati? Il primo passo operativo da fare nel trading è l analisi del sentiment dei mercati. Con questa espressione faccio riferimento al livello
DettagliLa convenienza economica di produrre energia termica con il legno
La convenienza economica di produrre energia termica con il legno Vittorio Rossi Compagnia delle Foreste Arezzo vittoriorossi@compagniadelleforeste.it Combustibili a confronto Tipo di combustibil e Prezzo
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliProgettare oggetti di ecodesign
Intervento dal titolo Progettare oggetti di ecodesign A cura di Arch.Marco Capellini Ecodesigner dello studio Capellini design e consulting 77 78 Eco-biodesign nell edilizia 10 Ottobre 2008- Fiera Energy
DettagliLa teoria dell offerta
La teoria dell offerta Tecnologia e costi di produzione In questa lezione approfondiamo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta. In particolare: è possibile individuare
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della
DettagliCustomer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo
Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo Hobbes, Locke,Rousseau: Il patto sociale su cui è basato lo Stato moderno implica che i Governi che si succedono soddisfino i bisogni
DettagliIL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI
IL BUDGET 04 LE SPESE DI REPARTO & GENERALI Eccoci ad un altra puntata del percorso di costruzione di un budget annuale: i visitatori del nostro sito www.controllogestionestrategico.it possono vedere alcuni
DettagliLA COMBINAZIONE DEI FATTORI PRODUTTIVI CAP. 5
LA COMBINAZIONE DEI FATTORI PRODUTTIVI CAP. 5 Appunti di estimo Il fine economico dell imprenditore Le motivazioni che spingono un imprenditore ad avviare attività di impresa sono: Produrre beni e servizi,
DettagliL investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno
L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo
DettagliROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio
ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più
Dettagli1. Introduzione e finalità delle Linee guida
LINEE GUIDA PER L ACQUISTO DI TRATTAMENTI ALL ESTERO - Versione finale, 09.11.2005 1. Introduzione e finalità delle Linee guida Il Gruppo ad alto livello sui servizi sanitari e l'assistenza medica ha deciso
DettagliGestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,
DettagliPROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE
PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE Analisi dinamica dei dati dei questionari per le biblioteche di pubblica lettura. GLI INDICATORI Gli indicatori sono particolari rapporti
Dettagli7.2 Indagine di Customer Satisfaction
7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 373 clienti di Tiemme Spa sede operativa di Piombino (errore di campionamento +/- 2%) rappresentativo
DettagliTEMPO E RISCHIO. Il valore del denaro è funzione del tempo in cui è disponibile
Esercitazione TEMPO E RISCHIO Il valore del denaro è funzione del tempo in cui è disponibile Un capitale - spostato nel futuro si trasforma in montante (capitale iniziale più interessi), - spostato nel
DettagliCalcolo del Valore Attuale Netto (VAN)
Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di
DettagliGESTIONE DELLA CAPACITA
Capitolo 8 GESTIONE DELLA CAPACITA Quale dovrebbe essere la capacità di base delle operations? (p. 298 e segg.) 1 Nel gestire la capacità l approccio solitamente seguito dalle imprese consiste nel fissare
DettagliInnovation experience
Innovation experience Ricerca e Innovazione Tecnologica per lo Sport CENTROCOT: un valido supporto per la competitività e lo sviluppo delle imprese Con il contributo della Camera di Commercio di Varese
DettagliCosti unitari materie dirette 30 40 Costi unitari manodopera diretta. Energia 10 20 Quantità prodotte 600 400 Prezzo unitario di vendita 120 180
SVOLGIMENTO Per ogni attività di programmazione e pianificazione strategica risulta di fondamentale importanza per l impresa il calcolo dei costi e il loro controllo, con l attivazione di un efficace sistema
DettagliIndustrial versus Commodity nel Campo dei Veicoli Concetti di Base
Industrial versus Commodity nel Campo dei Veicoli Concetti di Base Missione di un veicolo: E il Lavoro/Servizio che il Veicolo deve fare, occorre però definire dove, come, in quanto tempo ed a quali costi.
DettagliIN COLLABORAZIONE CON OPTA SRL
PROGRAMMARE LA PRODUZIONE IN MODO SEMPLICE ED EFFICACE IN COLLABORAZIONE CON OPTA SRL SOMMARIO 1. L AZIENDA E IL PRODOTTO 2. IL PROBLEMA 3. DATI DI INPUT 4. VERIFICA CARICO DI LAVORO SETTIMANALE 5. VERIFICA
DettagliMatrice Excel Calcolo rata con TASSO DI INTERESSE determinato dall'utente
Matrice Excel Calcolo rata con TASSO DI INTERESSE determinato dall'utente L'acquisto di un immobile comporta un impegno finanziario notevole e non sempre è possibile disporre della somma di denaro sufficiente
Dettagli7.2 Indagine di Customer Satisfaction
7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,
DettagliLezione 1 Introduzione
Lezione 1 Introduzione Argomenti Cosa è l Economia politica I principi fondamentali dell Economia politica Cosa studia l Economia politica Perché studiare l Economia politica 1.1 COSA È L ECONOMIA POLITICA
DettagliInformation summary: Il marketing
Information summary: Il marketing - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale in qualsiasi forma
DettagliLa tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane
La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo
DettagliENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY + EFFICIENCY
ENERGY + EFFICIENCY 1 2esco.it Il punto di riferimento per le imprese che puntano ad ottimizzare i propri consumi, attraverso il risparmio energetico. 2E Energy Efficiency è nata con lo scopo di assistere
DettagliDocumento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013
Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013-1. Premessa Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 06/05/2013 del DM 45/2013 Regolamento recante modalità
DettagliTraduzione e adattamento a cura di Gylas per Giochi Rari Versione 1.0 Luglio 2001. http://giochirari.it e-mail: giochirari@giochirari.
Traduzione e adattamento a cura di Gylas per Giochi Rari Versione 1.0 Luglio 2001 http://giochirari.it e-mail: giochirari@giochirari.it NOTA. La presente traduzione non sostituisce in alcun modo il regolamento
DettagliCome nasce l idea della vendita diretta di latte crudo?
1 Giuseppe Invernizzi Direttore - APA CO LC e Varese 2 Come nasce l idea della vendita diretta di latte crudo? L idea nasce dall esigenza di dare risposte adeguate alla crisi che da diversi anni attanagliava
DettagliAta_NiAg02. Modulo Gestione Agenti
Ata_NiAg02 Modulo Gestione Agenti Il software NiAg02 consente alle aziende che utilizzano il software gestionale ATA di gestire in maniera totalmente automatizzata l acquisizione ordini e/o clienti dalla
DettagliLA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001)
GUIDA UTILE.......... LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) Pag. 1 di 6 INDICE LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) COS È LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE SECONDO LA NORMA ISO 14001?...
DettagliOGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO
Comune di Modena Politiche Economiche, Società Partecipate e Sportello Unico L Assessore 22 settembre 2005 Prot. Gen. 2005/125195 IE 11299 OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato
DettagliSoluzioni di design. per il tuo business
Soluzioni di design per il tuo business Studio Mario Fanelli Da più di trent anni progettiamo e realizziamo farmacie. In questi anni sono cambiati i clienti, le modalità e le esigenze di vendita. Noi abbiamo
Dettagli