Protezione Civile Agrate Brianza. Cosa fare in caso di.

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1 Protezione Civile Agrate Brianza 1 Via Enrico Toti Agrate Brianza Cosa fare in caso di. Inondazione: In ogni caso, se è possibile, allontanatevi in fretta verso luoghi sicuri. Se siete vicini a colline e montagne e la via è libera dall'acqua, raggiungetele. Se siete in casa e vi accorgete in tempo dell'inondazione: chiudete il gas e togliete alimentazione all'impianto elettrico; evitate comunque di venire a contatto con la corrente elettrica con mani e piedi bagnati; interrompete, se possibile, l'erogazione dell'impianto di riscaldamento a gasolio, per impedire la fuoriuscita del combustibile. Se l'alluvione vi ha sorpreso all'interno della casa e non potete più uscire, salite ai piani superiori o addirittura sul tetto. Non tentate di arginare piccole falle: masse d'acqua maggiori potrebbero sopraggiungere all'improvviso con grande forza. Se siete in automobile e l'acqua ha già invaso la sede stradale, moderate la velocità per non perdere il controllo del mezzo, ma non fermatevi perché correte il rischio di non riuscire più a ripartire. Se l'auto è travolta dall'acqua e cade in un fiume o in un canale: chiudete i finestrini;

2 aspettate che l'auto sia completamente sommersa; non tentate di aprire le portiere, ma abbassate lentamente i finestrini; uscite solo quando l'abitacolo è pieno d'acqua. 2 Frane: Se siete in casa e vi accorgete per tempo del fenomeno di franamento uscite e raggiungete un luogo sicuro. Ovunque siate, in casa o all'aperto, non inoltratevi nell'area colpita, perché muri, travi, tralicci ancora in piedi potrebbero crollarvi addosso. Se la frana vi ha colto all'improvviso e siete rimasti illesi, cercate di mantenere la calma e non utilizzate fiamme libere: potrebbero esserci fughe di gas. Non gridate: può bastare un urlo a compromettere equilibri già precari. Terremoto: Se siete in casa: mantenete la calma; allontanatevi da finestre, vetri, specchi o oggetti pesanti che potrebbero cadervi addosso; aprite la porta, la scossa potrebbe incastrare i battenti; riparatevi sotto i tavoli o le strutture portanti; non uscite durante la scossa; non sostate sui balconi; non utilizzate fiamme libere; non utilizzate l'ascensore; terminate le prime scosse, prima di abbandonare la casa, chiudete i rubinetti del gas, dell'acqua e togliete la corrente elettrica. Se siete all'aperto: allontanatevi da edifici, cavi elettrici, tralicci dell'alta tensione, ponti, dighe, spiagge, pareti franose; evitate l'uso dell'automobile; non avvicinatevi ad animali visibilmente spaventati.

3 Neve: In caso di rovesci di neve è molto importante, specie in ambiente collinare e/o montano, dotarsi di catene da tenere sempre in auto o pneumatici invernali. 3 Valanga: Cercate di mantenere uno spazio libero davanti al viso e al petto. Muovete le gambe e le braccia come per nuotare, per cercare di avvicinarvi al margine della valanga e di rimanere in superficie. Se perdete la percezione dello spazio, con la saliva potete determinare in quale posizione vi trovate (se la saliva va verso il naso siete a testa in giù). Temporale: In caso di temporale è più rischioso: all'aperto, vicino a creste o cime, alberi isolati o elevati, campanili, tetti, tralicci; all'aperto, seduti in contatto con più punti del terreno, per mano se si è in gruppo; all'aperto, vicino a piscine o laghi specie le rive, ai bordi del bosco con alberi d'alto fusto, sull'uscio del rifugio; all'aperto, a contatto con canna da pesca, ombrello, sci, antenne, bandiere, albero di metallo di una barca; in casa, l'utilizzo di televisori, computer, asciugacapelli, ferro da stiro, cuffie per musica (si raccomanda di utilizzare il telefono fisso solo in caso d'urgenza); in casa, il contatto con tubature dell'acqua, caloriferi, impianto elettrico, cavi delle antenne e linee telefoniche - non lavarsi o lavare i piatti - non usare l'ascensore; in casa, sull'uscio, su balconi o tettoie, vicino a pareti e finestre, in stanze troppo piccole.

4 4 È invece più sicuro: all'aperto, accovacciati a piedi uniti con un solo punto di contatto con il terreno, magari seduti sullo zaino o su di una corda arrotolata (possibilmente asciutta) - distanziati di una decina di metri se si è in gruppo; all'aperto, vale il motto "se puoi vederlo (fulmine) sbrigati, se puoi sentirlo (tuono) fuggi"; in rifugi, grotte, bivacchi, fienili, cappelle ma stando lontano delle pareti esterne; in rifugi, in automobile con i finestrini chiusi e l'antenna della radio abbassata - nelle cabine telefoniche e teleferiche, nei vagoni del treno, in roulotte, in aereo; in casa, seguendo le prescrizioni di cui sopra. Inoltre, soprattutto nel caso di scelta dell'area per un campeggio, è consigliabile mantenere una distanza sufficiente da torrenti potenzialmente pericolosi e preferire una quota maggiore rispetto a quella di riferimento del letto dei corsi d'acqua. La zona scelta dovrà essere adeguatamente distante anche dai pendii ripidi e/o poco stabili, ove magari sono visibili rocce fratturate o terreni friabili. Grandine: L'unica norma da ricordare per quanto riguarda la protezione dalla grandine, banale ma spesso dimenticata, è quella della messa al riparo preventiva di persone e cose. In caso di poca visibilità: In situazioni temporalesche è possibile un forte abbassamento della visibilità: in montagna ciò può determinare la perdita dell'orientamento. In questo caso occorre ricordare che l'orientamento è facilitato da tutti gli oggetti che assorbono la luce (rocce, alberi, ecc...) ed è ostacolato da tutto ciò che la riflette, come la neve.

5 In generale durante la guida in situazioni temporalesche si consiglia di ridurre la velocità o meglio, fermarsi. 5 Raffiche di vento: In questi casi, se si è al volante si consiglia di moderare la velocità, con vento molto forte è consigliabile la sosta. I pericoli più gravi sono rappresentati dagli effetti indiretti, ovvero quelli determinati dagli oggetti improvvisamente scaraventati a distanza o abbattuti. Gli effetti del vento sulle cose dipendono dall'intensità raggiunta dalle raffiche: nei casi più frequenti si può osservare lo spostamento di piccoli oggetti esposti o sospesi o la rottura di rami, mentre in casi più rari, si arriva alla caduta di alberi, lo scoperchiamento di tetti, l'abbattimento di pali e impalcature. La norma generale in tutti questi casi, è di evitare di sostare nelle zone esposte. Disastro Industriale: Seguite indicazioni/ordini impartite dalle autorità e possibilmente, state in casa. Proteggete naso e bocca con un panno, possibilmente bagnato. In caso di rovesciamento di autocisterna su strada, non fermatevi o non rallentare solo per curiosità, per non creare intasamento o esporvi a situazioni di pericolo. Se non è stato chiamato il numero unico di emergenza fatelo al più presto. Incendi: Proteggete il naso e la bocca con un fazzoletto, possibilmente bagnato e, in presenza di fumo, camminate abbassati, in quanto il fumo tende a salire. In caso di incendio in luogo pubblico, scuola, cinema, teatro... seguite i percorsi indicati sulla segnaletica di emergenza.

6 6 Incendio boschivo: Se si avvista un incendio o un principio di incendio boschivo, dare immediatamente l allarme. La segnalazione può essere effettuata: chiamando i numeri brevi 1515; 115; 112; 113 o il numero unico di emergenza 112 qualora nel territorio fosse già attivo il servizio; in modo specifico, se proviene da rappresentanti di enti, istituzioni, volontariato, ai numeri telefonici del Corpo Forestale dello Stato. Se la comunicazione di un incendio avviene telefonicamente, bisogna specificare con chiarezza: il vostro nominativo e numero telefonico dal quale state chiamando (se cade la linea potrete essere richiamati); la località dell'incendio; le dimensioni dell'incendio e se sul posto ci sono già persone che stanno intervenendo. Se disponibile, in alternativa, si può utilizzare una radio ricetrasmittente portatile o veicolare. Dopo aver dato l allarme non cercate di contrastare le fiamme se non avete adeguata preparazione, attrezzature ed equipaggiamenti idonei; non addentratevi nel bosco; cercate subito una via di fuga nel caso le fiamme comincino ad espandersi. Non c è fuoco che non sia pericoloso

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