CAPITOLO XI La gestione della produzione industriale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CAPITOLO XI La gestione della produzione industriale"

Transcript

1 CAPITOLO XI La gestione della produzione industriale Tratteremo argomenti quali la organizzazione delle multinazionali e delle loro reti globali di produzione, con un enfasi sulle JV e sul ruolo della casa-madre; i distretti spaziali ed i loro legami con le multinazionali; la funzione di R&S

2 Capitolo XI Come organizzare una multinazionale Le decisioni che le imprese multinazionali devono assumere riguardano non solo le attività che devono svolgere ma anche in quali paesi All interno delle linee continue, la multinazionale intraprende un commercio intra-aziendale; all esterno, il commercio è di tipo inter-aziendale Considerando la rete globale di produzione in verticale, le linee tratteggiate in alto individuano relazioni con fornitori (e quindi importazioni, se dall estero) mentre quelle in basso relazioni con compratori (e quindi esportazioni, se all estero)

3 Capitolo XI Come organizzare una multinazionale - 2 Prescindendo dalla decisione di penetrare sui mercati esteri, tutte le divisioni funzionali rispondono al direttore centrale o amministratore delegato p.e. Gestione, contabilità, R&D, finanza, produzione, marketing etc. Una volta che consideriamo la dimensione multinazionale (IDE), nasce il problema di quale funzione localizzare all estero Probabilmente, all inizio ad una divisione estera saranno assegnate le funzioni di produzione e vendita Ma al crescere dell importanza delle attività estere, ci sarà una tendenza a localizzare all estero un numero maggiore di funzioni Un prodotto, un paese Un prodotto, pochi paesi

4 Capitolo XI Come organizzare una multinazionale - 3 Al crescere dei paesi e delle funzioni attribuite alla divisione estera può essere conveniente creare delle divisioni per paese/regione Per ogni paese / regione c è una divisione, responsabile di tutte le funzioni Nel caso in cui la multinazionale sia presente in un numero limitato di paesi ma produca più prodotti può organizzarsi per divisioni di prodotto Per ogni prodotto la multinazionale prevede una divisione, responsabile della produzione e delle vendite Il caso organizzativo più complesso è quello nel quale esistono più prodotti e la multinazionale è presente in molti paesi Il modello organizzativo è quello del managementper matrici, dove abbiamo divisioni sia per prodotto sia per paese / nazione

5 Capitolo XI Come organizzare una multinazionale - 4 E possibile evidenziare alcune linee di tendenza Quanto più limitataè la gamma dei prodotti, tanto più conveniente sarà assumere una organizzazione per divisioni per paese / regione Quanto più ampiaè la gamma dei prodotti, tanto più conveniente sarà assumere una organizzazione basata su divisioni per prodotto Mancando un principio univoco, le imprese perseguono la eterarchia Condivisione di informazioni e modalità informali per superare le limitazioni imposte da una organizzazione formale

6 Capitolo XI Nuovo paradigma: Bartlett Ghoshal(2002) Fondamento del nuovo paradigma (eterarchia) è la convinzione che le multinazionali debbano fronteggiare tre sfide strategiche Efficienza globale Deriva da economie di scala e scopo che possono nascere quando la multinazionale razionalizza la produzione all interno della rete globale di produzione Reattività locale Usare impianti e personale per produrre beni e servizi che soddisfino i bisogni dei consumatori locali Innovazione globale Uso combinato e complementare delle innovazioni nell ambito della catena del valore della multinazionale

7 Capitolo XI Nuovo paradigma: Bartlett Ghoshal(2002) -2 In base a questo paradigma, è stato proposto il modello della «rete integrata», ovvero del «coordinamento / centralizzazione flessibile», così caratterizzabile: Il ruolo delle sussidiarie (consociate) è differenziato lungo la rete globale della produzione, assumendo ruoli differenti per paesi / regioni Il coordinamento della multinazionale viene realizzato attraverso una molteplicità di metodi p.e. i flussi di beni possono essere coordinati attraverso un processo di centralizzazione; quelli delle risorse invece attraverso un processo di formalizzazione; quello delle informazioni con la rotazione del personale (socializzazione aziendale) I differenti aspetti della multinazionale sono tenuti assieme attraverso l adozione di politiche innovative nello sviluppo delle risorse umane

8 Capitolo XI Relazioni inter-aziendali Un aspetto critico è quello della connessione verticale con le imprese fornitrici Imprese multinazionali con attività intangibili per penetrare su mercati esteri possono impegnarsi in un tipo di relazioni che possono essere classificate come contractual plus (supercontrattuali)[gereffi Humphrey Sturgeon(2005)] Transazioni ripetute, reputazione e norme sociali che sono incorporate in particolari luoghi geografici o gruppi sociali Possono contribuire a superare le difficoltà nell adozione di modalità di ingresso sui mercati esteri di tipo contrattuale in presenza di attività intangibili e rischi di appropriazione (disseminazione)

9 Capitolo XI Relazioni inter-settoriali - 2 GHS (2005) individuano quattro differenti modelli nelle relazioni tra una multinazionale ed i propri fornitori Modello di mercato Relazioni di mercato tradizionali, ma arricchite dalla fiducia sviluppata grazie a transazioni ripetute Modello modulare In presenza di un prodotto standard, i fornitori si agglomerano attorno ad un punto specifico della rete globale di produzione Modello relazionale Le relazioni multinazionale / fornitore sono più complesse, in genere si sviluppa una mutua dipendenza a causa di prossimità o legami etnici (vd. dopo agglomerazione spaziale spatial clusters) Modello vincolato o captive(cattura / prigioniero) Relazione asimmetrica nella quale la multinazionale domina i suoi fornitori (Toyota)

10 Capitolo XI Una prima sintesi La gestione di una multinazionale sia in una prospettiva intraaziendale sia in una inter-aziendale- è questione assai complessa Non esiste un unico approccio che può essere considerato come la risposta giusta alla gestione di una multinazionale E ancora in corso un processo di apprendimento, che presenta differenti gradi di successo, nell ambito dell evoluzione storica delle imprese multinazionali

11 Capitolo XI Joint Ventures L importanza delle JV deriva dal fatto che pongono una serie di sfide che normalmente non sono presenti nelle altre forme di IDE (M&A e Greenfield) La motivazione per una JV in genere riflette la presenza di complementarietà nelle attività specifiche delle due aziende coinvolte Desiderabile quando l impresa nazionale non è certa della qualità della impresa straniera (e quindi vuole studiarla prima di un M&A) oppure quando è interessata solo ad un sotto-insieme delle attività specifiche dell impresa straniera (e quindi M&A non ha senso) JV vengono realizzate in grandi progetti di IDE nei quali entrambe le aziende sono interessate alla suddivisione del rischio ed al conseguimento di economie di scala In alcuni casi, i governi esteri spingono per le JV per assicurarsi la condivisione dei profitti

12 Capitolo XI Joint Ventures -2 La loro probabilità è inversamente legata alla importanza delle transazioni intra-aziendali all interno di una impresa multinazionale Se le transazioni intra-aziendali sono molto intense, la migliore modalità di IDE è quella di un controllo diretto attraverso una propria sussidiaria (consociata) Sono molto instabili ed in genere di breve durata Per assicurare un minimo di successo, in genere ci vogliono 2 anni di negoziazione riguardo il trasferimento tecnologico, la valutazione delle attività, divisione delle responsabilità di gestione, obiettivi strategici etc. Le difficoltà derivano spesso dallo scontro tra culture organizzative differenti, e questioni legate alle differenti culture nazionali Paradossalmente, però, proprio in presenza di rilevanti differenze culturali le JV sono preferite a M&A

13 Capitolo XI Sede di origine La scelta del paese nel quale insediare le attività non è puramente convenzionale Inizialmente nella sede di origine saranno poste le attività del quartiere generale Il quartier generale è importante dal punto di vista dell organizzazione intraaziendale L ambiente del paese di origine è un fattore di competitività per la multinazionale In genere, le funzioni che vengono accentrate sono quella di finanza, controllo aziendale e R&S Produzione, marketing e vendite al contrario sono più frequentemente disperse lungo la rete globale di produzione La sede di origine può sostenere le attività specifiche dell azienda che determinano la competitività della multinazionale nella produzione internazionale

14 Capitolo XI I fattori di competitività (Porter, 1990) Porter (1990) individua quattro fattori di competitività riconducibili al paese di origine 1. Condizione dei fattori La disponibilità di alcuni fattori di base(lavoro, terra etc.), in genere ereditati, determina la nascita di vantaggi assoluti e comparati Ci sono però anche fattori avanzati, che vengono creati Infrastrutture avanzate, lavoro qualificato ed addestrato, istituzioni scientifiche etc. Esiste poi una distinzione tra fattori generalizzati(utilizzabili in più settori) e specializzati(utilizzabili solo in determinati settori)

15 Capitolo XI I fattori di competitività (Porter, 1990) Condizioni della domanda Una domanda da parte del paese di origine per prodotti avanzati può costituire un impulso alla competitività della multinazionale Il declino di Detroit può essere anche spiegato dalla scarsa spinta alla produzione di autoveicoli a basso consumo spiegabile con il basso costo del carburante Al contrario, la ridotta dimensione degli alloggi e la dimestichezza con le apparecchiature elettroniche spiegano il successo competitivo dell industria giapponese nel settore della tastiere elettroniche In particolare gli aspetti rilevanti riguardano: La composizione La dimensione (volume) La dinamica (tasso di crescita) Il grado di internazionalizzazione

16 Capitolo XI I fattori di competitività (Porter, 1990) Settori collegati e di supporto La presenza di adeguate industrie fornitrici Possono fornire input meglio sviluppati che riflettano il coordinamento tra la multinazionale ed i fornitori, un coordinamento capace di sostenere la competitività, l innovazione e l aggiornamento di entrambi Ancora una volta emerge l importanza del modello relazionale nell ambito delle relazioni inter-aziendali I guadagni di competitività che possono emergere dalla agglomerazione di fornitori nazionali competitivi sarà approfondita dopo

17 Capitolo XI I fattori di competitività (Porter, 1990) Strategia d impresa, struttura e rivalità aziendale Ogni paese si differenzia per tipologia di sistemi manageriali, filosofie di impresa e condizioni del mercato dei capitali Ambienti istituzionali che spingano le aziende ad assumere una prospettiva di lungo periodo contribuiscono positivamente alla competitività Molto importante è anche la presenza di un ambiente competitivo con molte imprese «rivali» La competizione tra imprese è importante per assicurare la efficienza allocativa ma anche l efficienza dinamica e tecnologica

18 Capitolo XI I distretti spaziali Fattori importanti di competitività sono Un sistema di produzione flessibile (cap. 9) La competitività del paese di origine (cap. 11) Entrambi convergono nel c.d. fenomeno dell agglomerazione spaziale(distretti spaziali) Un insieme di imprese e attività tra di loro collegate e localizzate nella stessa zona, che condividono fattori economici, sociali, culturali ed istituzionali

19 Capitolo XI Le agglomerazioni spaziali - 2 Oltre alla conoscenza codificata esiste anche una conoscenza tacita che può essere trasmessa solo attraverso un processo sociale di interazione faccia-a-faccia in un arco di tempo lungo Innovazione ed apprendimento si realizzano all interno di gruppi di aziende che siano concentrate spazialmente e condividano processi sociali All interno dei cluster si sviluppano relazioni di fiducia che facilitano i rapporti contrattuali e gli scambi tra imprese Lo sviluppo di una comune cultura degli affari riduce l incertezza Questi elementi sono molto importanti nei sistemi di produzione flessibile, poiché questi sistemi sono fortemente esternalizzati e ad alta intensità di transazioni Frequenti relazioni tra un impresa ed i suoi fornitori (linee tratteggiate [relazioni inter-settoriali] delle reti globali di produzione)

20 Capitolo XI Le agglomerazioni spaziali - 3 Importante il ruolo del milieu(contesto), che supporta il clustercon regole e norme per lo svolgimento degli affari, coesione sociale, cultura d impresa e supporto politico Consiste di un gruppo di aziende, del capitale di conoscenza incorporata, dell ambiente istituzionale e legale, dei legami con i consumatori, delle istituzioni di ricerca e di quelle di istruzione e del governo locale I governi locali possono sostenere un cluster attraverso investimenti in istruzione, ricerca ed infrastruttura controllo di qualità e degli standards, calibrazione degli strumenti di misurazione, registrazione di brevetti, addestramento tecnico Nel paese di origine una multinazionale può contribuire allo sviluppo di un contesto(= Porter) anche se non bisogna trascurare il contributo che possono dare i fornitori esteri nel sostenere la competitività di una multinazionale I cluster sono importanti non solo nel paese di origine ma anche per le operazioni estere

21 Capitolo XI Le agglomerazioni spaziali distretti industriali identificati a partire dai SLL (sistemi di lavoro locale) sulla base della loro specializzazione produttiva I distretti rappresentano: 23% del totale dei SLL 24,5% del totale degli addetti dei SLL 33% dell occupazione manifatturiera totale Nel NE il 66% dei SLL è organizzato in distretti [n.45] (58% nel NO [37], 70% nel Centro [38]) I distretti del Made in Italysono 130 (90% circa del totale), di cui 27% nella meccanica, 23% nel tessile-abbigliamento, 17% nei beni per la casa e 12% nel cuoio, pelli e calzature (fonte: ISTAT I distretti industriali)

22 Capitolo XI R&S Esiste una tendenza a centralizzare le funzioni di R&S nel paese di origine e nella sede centrale Considerato il coinvolgimento delle multinazionali in circa i ¾ delle spese globali in R&S in campo civile, il modo in cui le multinazionali configurano questa funzione all interno delle proprie reti globali di produzione ha un forte impatto sulle capacità tecnologiche globali

23 Capitolo XI R&S -2 Una serie di considerazioni hanno spinto le multinazionali a decentrare la funzione di R&S Miglioramenti nelle ICTs(Information and Communication Technologies) L affermarsi di mercati emergenti e la necessità di adattare al meglio i prodotti a questi mercati Nuove fonti di talenti e creatività, specialmente in Cina e India Le multinazionali che vogliono usare queste nuove fonti possono o assumerle e trasferirle nel paese di origine, oppure delocalizzare le attività di R&S Molte multinazionali hanno scelto la seconda alternativa

24 Capitolo XI R&S -3 Una delocalizzazione delle attività di R&S può essere molto utile Molte multinazionali stanno rivedendo il ruolo della R&S nell ambito della rete globale di produzione, scegliendo di localizzare specifiche tipologie di R&S all esterno del paese di origine, sviluppando impianti regionali di R&S che poi sono messi in rete e coordinati Volendo individuare una tendenza, in genere la ricerca di base rimane nel paese di origine, mentre quella applicata viene spostata all esterno L attività di R&S che più frequentemente viene spostata è quella dei laboratori di supporto

25 Capitolo XI TRIPS La scelta tra differenti modalità di ingresso sul mercato estero (esportazione, relazioni contrattuali, IDE) dipende dal rischio di appropriazione e dal ruolo delle attività specifiche (Cap. 9) Una di queste attività specifiche è rappresentata dalla proprietà intellettuale Una maggiore protezione della proprietà intellettuale (TRIPS Trade RelatedIntellectualPropertyRights) può incidere sulle modalità di ingresso? L adozione del TRIPS ed il maggior ricorso in questo campo alle risoluzioni delle dispute in ambito WTO riduce il rischio di appropriazione Una riduzione di questo rischio dovrebbe ridurre il peso degli IDE rispetto a forme contrattuali di ingresso sui mercati esteri (e.g. licenze) Questo è l effetto switching(effetto di cambiamento) del TRIPS sulla produzione internazionale

26 Capitolo XI TRIPS -2 Esiste però anche un effetto volume, legato al fatto che una maggiore protezione della proprietà intellettuale può avere un impatto positivo su tutte e tre le modalità di ingresso sui mercati esteri Esportazioni Il risultato è più evidente per i paesi a medio reddito (middle-income) di destinazione delle esportazioni, dove il rischio di appropriazione è più evidente E meno evidente per le esportazioni di beni ad alta tecnologia, per i quali si preferiscono comunque gli IDE o i contratti di licenza Relazioni contrattuali IDE L effetto volume è significativo e rinforza l effetto switching Una maggiore protezione della proprietà intellettuale sembra influenzare positivamente gli IDE verso i paesi middle-income, meno per quelli più poveri (per i quali è più importante migliorare le condizioni generali)

Lezione 1 Organizzazione, organi e relazioni

Lezione 1 Organizzazione, organi e relazioni Lezione 1 Organizzazione, organi e relazioni Economia e Organizzazione Aziendale Modulo 4 - L organizzazione aziendale Unità didattica 1 Concetti base dell organizzazione Antonio Dallara Concetto di organizzazione

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

Investimenti Diretti Esteri

Investimenti Diretti Esteri Investimenti Diretti Esteri Daniele Mantegazzi IRE, Università della Svizzera Italiana 14 novembre 2013 Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 1 / 24 Contenuti e struttura della lezione

Dettagli

Parte 1 La strategia di espansione internazionale

Parte 1 La strategia di espansione internazionale Prefazione alla seconda edizione Autori Ringraziamenti dell Editore XIII XVI XVIII Parte 1 La strategia di espansione internazionale Capitolo 1 L internazionalizzazione delle imprese: scenari e tendenze

Dettagli

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO?

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? LA NUOVA ISO 9001 : 2008 SERVE ANCORA AVERE NEL 2009 UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? Paolo Citti Ordinario Università degli Studi di Firenze Presidente AICQ Tosco Ligure 1 Si legge oggi sui giornali

Dettagli

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE

Dettagli

Capitolo XVII. La gestione del processo innovativo

Capitolo XVII. La gestione del processo innovativo Capitolo XVII La gestione del processo innovativo Il ruolo dell innovazione nell economia dell immateriale L innovazione ha assunto un ruolo particolarmente significativo come variabile esplicativa della

Dettagli

ASPETTI ECONOMICO-AZIENDALI DEL CONTRATTO DI RETE

ASPETTI ECONOMICO-AZIENDALI DEL CONTRATTO DI RETE ASPETTI ECONOMICO-AZIENDALI DEL CONTRATTO DI RETE Tommaso Perfetti dottore di ricerca in economia aziendale dottore commercialista e revisore dei conti 8 febbraio 2013 Il concetto di aggregazione aziendale

Dettagli

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia

Dettagli

Imprese multinazionali e outsourcing

Imprese multinazionali e outsourcing Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 9 (a) L outsourcing di beni e servizi 1 Imprese multinazionali e outsourcing Gli investimenti diretti all estero rappresentano quegli investimenti in cui

Dettagli

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei

Dettagli

Corso di Economia e Gestione delle Imprese

Corso di Economia e Gestione delle Imprese Lezione 7 (rif. (rif. cap.. 6 Sciarelli) Corso di Economia e Gestione delle Imprese elena.cedrola@unimc.it a.a. 2009-2010 2010 Prof. Elena Cedrola http://docenti.unimc.it/docenti/elena-cedrola Contenuti

Dettagli

Capitolo sette. Investimenti diretti esteri. Investimenti diretti esteri nell economia mondiale

Capitolo sette. Investimenti diretti esteri. Investimenti diretti esteri nell economia mondiale EDITORE ULRICO HOEPLI MILANO Capitolo sette Investimenti diretti esteri Investimenti diretti esteri nell economia mondiale 7-3 Il flusso di IDE è l ammontare di investimenti esteri realizzati in un dato

Dettagli

Schema per la redazione di un business plan high tech

Schema per la redazione di un business plan high tech Schema per la redazione di un business plan high tech 1. Sintesi dell idea 2. Assessment dei fattori di rischio dell iniziativa 3. Strategia competitiva 3.1 Fonti del vantaggio competitivo 3.2 Posizionamento

Dettagli

manifatturiera e per i servizi

manifatturiera e per i servizi CAPITOLO 7 Tecnologie per la produzione manifatturiera e per i servizi Agenda Tecnologia e core technology Processi core ed ausiliari Tecnologia e struttura organizzativa Tecnologia core manifatturiera

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

Importanza dello studio della localizzazione delle attività

Importanza dello studio della localizzazione delle attività Importanza dello studio della localizzazione delle attività L ambito territoriale ha acquistato sempre più importanza come dimensione del vantaggio competitivo tra sistemi economici e paesi. Il caso italiano

Dettagli

Capitolo 12. La strategia di espansione globale. Caso di apertura

Capitolo 12. La strategia di espansione globale. Caso di apertura EDITORE ULRICO HOEPLI MILANO Capitolo 12 La strategia di espansione globale Caso di apertura 12-3 La Wal-Mart si è rivolta verso altri paesi per tre ragioni - Le opportunità di crescita interna stavano

Dettagli

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o CAPITOLO 11 Innovazione e cambiamento Agenda Ruolo strategico del cambiamento Cambiamento efficace Cambiamento tecnologico Cambiamento di prodotti e servizi i Cambiamento strategico e strutturale Cambiamento

Dettagli

IL PATRIMONIO INTANGIBILE. Idee e metodologie per la direzione d impresa. Marzo 2004

IL PATRIMONIO INTANGIBILE. Idee e metodologie per la direzione d impresa. Marzo 2004 Marzo Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. IL PATRIMONIO INTANGIBILE COSA SI INTENDE PER PATRIMONIO INTANGIBILE?

Dettagli

Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane

Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane Paolo Di Benedetto Responsabile Dipartimento Valutazione Investimenti e Finanziamenti 21

Dettagli

Parte 1 Il processo di internazionalizzazione delle imprese

Parte 1 Il processo di internazionalizzazione delle imprese Prefazione alla terza edizione Autori Ringraziamenti dell Editore XIII XVI XVIII Parte 1 Il processo di internazionalizzazione delle imprese Capitolo 1 L internazionalizzazione delle imprese: scenari e

Dettagli

Q&C dei sistemi di gestione in base alla norma UNI CEI EN 16001

Q&C dei sistemi di gestione in base alla norma UNI CEI EN 16001 Ing. Sandro Picchiolutto Fabbisogni di qualificazione e certificazione (Q&C) di competenze, servizi e sistemi per l efficienza energetica e le fonti rinnovabili Q&C dei sistemi di gestione in base alla

Dettagli

Fasi di crescita. Chiara Casadio

Fasi di crescita. Chiara Casadio Fasi di crescita Chiara Casadio condizioni interne ed esterne Le strategie di crescita possono essere influenzate da condizioni interne ed esterne all impresa. Le condizioni esogene principali possono

Dettagli

ANALISI DI SETTORE. Robert M. Grant

ANALISI DI SETTORE. Robert M. Grant ANALISI DI SETTORE Robert M. Grant Prof. T. Pencarelli Spagnoletti Massimo indice 1. Analisi ambientale e settoriale 2. Analisi dell attrattività del settore 3. Previsione della redditività settoriale

Dettagli

Lezione 18 1. Introduzione

Lezione 18 1. Introduzione Lezione 18 1 Introduzione In questa lezione vediamo come si misura il PIL, l indicatore principale del livello di attività economica. La definizione ed i metodi di misura servono a comprendere a quali

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Risparmio e Investimento

Risparmio e Investimento Risparmio e Investimento Risparmiando un paese ha a disposizione più risorse da utilizzare per investire in beni capitali I beni capitali a loro volta fanno aumentare la produttività La produttività incide

Dettagli

FUSIONI E ACQUISIZIONI

FUSIONI E ACQUISIZIONI FUSIONI E ACQUISIZIONI 1. Fusioni e acquisizioni: concetti introduttivi 2. Il valore del controllo di un impresa 3. La redditività di un acquisizione 4. Alcuni tipi particolari di acquisizioni: LBO, MBO

Dettagli

La scelta dei canali di entrata. Michela Floris micfloris@unica.it

La scelta dei canali di entrata. Michela Floris micfloris@unica.it La scelta dei canali di entrata Michela Floris micfloris@unica.it Una premessa Individuare il canale che, meglio degli altri può essere efficace per la propria attività nei mercati esteri non è semplice

Dettagli

Impresa: sistema sociale aperto e dinamico. Impiega risorse differenziate (scarse) per

Impresa: sistema sociale aperto e dinamico. Impiega risorse differenziate (scarse) per Impresa: sistema sociale aperto e dinamico Organizzazione economica (Contenuto economico Attività e Obiettivi) Impiega risorse differenziate (scarse) per svolgere processi di acquisizione, produzione di

Dettagli

Decentramento e federalismo

Decentramento e federalismo Decentramento e federalismo Teoria economico-finanziaria dell ottimo livello di governo. Principi: ECONOMIA PUBBLICA (6) Le giustificazioni del decentramento e del federalismo sussidiarietà; responsabilità;

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

Il controllo dei centri di responsabilità

Il controllo dei centri di responsabilità Il controllo dei centri di responsabilità 1 I centri di responsabilità Definizione: Una particolare sub-unità organizzativa il cui soggetto titolare è responsabile dei risultati, in termini dei efficacia

Dettagli

L organizzazione aziendale

L organizzazione aziendale Università degli studi di Teramo Facoltà di Agraria Lezioni di Economia e gestione delle imprese vitivinicole aziendale Emilio Chiodo Anno Accademico 2014-2015 Le operazioni aziendali Il sistema delle

Dettagli

Risparmio, investimenti e sistema finanziario

Risparmio, investimenti e sistema finanziario Risparmio, investimenti e sistema finanziario Una relazione fondamentale per la crescita economica è quella tra risparmio e investimenti. In un economia di mercato occorre individuare meccanismi capaci

Dettagli

Organizzazione aziendale Lezione 8 L organizzazione dell impresa Cap. 6. Ing. Marco Greco m.greco@unicas.it Tel.0776.299.

Organizzazione aziendale Lezione 8 L organizzazione dell impresa Cap. 6. Ing. Marco Greco m.greco@unicas.it Tel.0776.299. Organizzazione aziendale Lezione 8 L organizzazione dell impresa Cap. 6 Ing. Marco Greco m.greco@unicas.it Tel.0776.299.3641 Stanza 1S-28 L organizzazione dell impresa Unità organizzative: raccolgono personale

Dettagli

Punti dell intervento

Punti dell intervento Punti dell intervento 1. Premessa definitoria 2. Cosa pensa un campione d aziende delle aggregazioni aziendali (ricerca nella Regione Marche) 3. Possibilità/limiti della cooperazione tra aziende 4. Vantaggi

Dettagli

IL NUOVO INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING

IL NUOVO INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING IL NUOVO INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Itis Galilei di Roma - 4 dicembre 2009 - VI CONFLUISCONO GLI INDIRIZZI PREESISTENTI: ISTITUTI TECNICI COMMERCIALI Ragioniere e perito commerciale

Dettagli

Corso di Intermediari Finanziari e Microcredito. I mercati finanziari

Corso di Intermediari Finanziari e Microcredito. I mercati finanziari Corso di Intermediari Finanziari e Microcredito I mercati finanziari Mercati creditizi e mobiliari I mercati si identificano con l insieme degli scambi di strumenti finanziari; Il collegamento tra unità

Dettagli

I DIECI PRINCIPI DELL ECONOMIA

I DIECI PRINCIPI DELL ECONOMIA Corso di Laurea in Servizio Sociale Istituzioni di Economia Introduzione allo studio dell Economia I DIECI PRINCIPI DELL ECONOMIA (Capitolo 1) Il termine economia... Deriva da una parola greca che significa

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza

Dettagli

Lezione 14: introduzione al 2 modulo La comunicazione IN azienda Stella Romagnoli

Lezione 14: introduzione al 2 modulo La comunicazione IN azienda Stella Romagnoli Lezione 14: introduzione al 2 modulo La comunicazione IN azienda Stella Romagnoli La comunicazione in azienda Gli strumenti di comunicazione complessi: Co-branding e co-marketing Valorizzazione delle sponsorizzazioni

Dettagli

RETI D IMPRESA. Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo la propria individualità e le proprie competenze

RETI D IMPRESA. Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo la propria individualità e le proprie competenze 110 BUSINESS & IMPRESE Maurizio Bottaro Maurizio Bottaro è family business consultant di Weissman Italia RETI D IMPRESA Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo

Dettagli

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli

Il modello dei distretti industriali nei paesi del Sud del mondo

Il modello dei distretti industriali nei paesi del Sud del mondo Il modello dei distretti industriali nei paesi del Sud del mondo Diego Coletto Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Università degli Studi di Milano Bicocca diego.coletto@unimib.it 20 giugno 2012

Dettagli

La teoria dell offerta

La teoria dell offerta La teoria dell offerta Tecnologia e costi di produzione In questa lezione approfondiamo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta. In particolare: è possibile individuare

Dettagli

Outlook finanziario dell agricoltura europea

Outlook finanziario dell agricoltura europea Gian Luca Bagnara Outlook finanziario dell agricoltura europea I prezzi agricoli hanno colpito i titoli dei giornali negli ultimi cinque anni a causa della loro volatilità. Tuttavia, questa volatilità

Dettagli

Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing

Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Il continuum delle strutture tra efficienza ed efficacia Struttura funzionale Struttura divisionale Struttura a matrice Struttura orizzontale

Dettagli

Le IMPRESE INDUSTRIALI

Le IMPRESE INDUSTRIALI Le IMPRESE INDUSTRIALI Economia Aziendale 5 I.T.C.G. Saraceno Morbegno Laboratorio di Ec. Aziendale 5 B Prog. Mercurio Prof. Pellegrini Claudio ASPETTI GENERALI E STRATEGIE DELLE IMPRESE INDUSTRIALI LA

Dettagli

Università di Macerata. L internazionalizzazione delle PMI: problemi e prospettive

Università di Macerata. L internazionalizzazione delle PMI: problemi e prospettive Università di Macerata Facoltà di Giurisprudenza Dipartimento di Studi Giuridici ed Economici L internazionalizzazione delle PMI: problemi e prospettive Francesca Spigarelli spigarelli@unimc.it Tecnologia,

Dettagli

Cap.1 - L impresa come sistema

Cap.1 - L impresa come sistema Cap.1 - L impresa come sistema Indice: L impresa come sistema dinamico L impresa come sistema complesso e gerarchico La progettazione del sistema impresa Modelli organizzativi per la gestione Proprietà

Dettagli

Università di Macerata Facoltà di Economia

Università di Macerata Facoltà di Economia Materiale didattico per il corso di Internal Auditing Anno accademico 2010-2011 Università di Macerata Facoltà di Economia Obiettivo della lezione ERM - Enterprise Risk Manangement Per eventuali comunicazioni:

Dettagli

LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020

LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020 LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020 Roma, 18 settembre 2013 Dott. Dario Focarelli DG ANIA L ASSICURAZIONE IN CIFRE (ANNO 2011) Oltre 230 le imprese che operano in Italia

Dettagli

La valutazione dell efficienza aziendale ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE

La valutazione dell efficienza aziendale ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE La valutazione dell efficienza aziendale EFFICIENZA E LA CAPACITA DI RENDIMENTO O L ATTITUDINE A SVOLGERE UNA DETERMINATA FUNZIONE. E MISURATA DAL RAPPORTO TRA I RISULTATI CONSEGUITI E LE RISORSE IMPIEGATE

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.

Dettagli

LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE

LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE INDICE DEL BUSINESS PLAN 1. SINTESI DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE 2. LA COMPAGINE IMPRENDITORIALE 3. LA BUSINESS

Dettagli

Corso di Marketing Industriale

Corso di Marketing Industriale U N I V E R S I T A' D E G L I S T U D I D I B E R G A M O Facoltà di Ingegneria Corso di Marketing Industriale Prof Ferruccio Piazzoni ferruccio.piazzoni@unibg.it Pianificazione e sviluppo di un nuovo

Dettagli

Economia e gestione delle imprese - 05

Economia e gestione delle imprese - 05 Economia e gestione delle imprese - 05 Prima parte: la gestione delle operation Seconda parte: la gestione dei rischi e la protezione delle risorse aziendali Sommario: La gestione delle operation 1. Le

Dettagli

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo. MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare

Dettagli

Belowthebiz idee in rete

Belowthebiz idee in rete Le 5 forze di Porter Nella formulazione di una strategia un passo fondamentale è la definizione e lo studio delle principali caratteristiche del settore in cui si opera. Lo schema di riferimento più utilizzato

Dettagli

Il servizio nel marketing del turismo e il comportamento del consumatore

Il servizio nel marketing del turismo e il comportamento del consumatore Lezione n. 2 Il servizio nel marketing del turismo e il comportamento del consumatore Prof.ssa Clara Bassano Corso di Principi di Marketing A.A. 2006-2007 Il fine del marketing è di rendere superflua la

Dettagli

I processi di acquisizione/utilizzo dei fattori produttivi pluriennali

I processi di acquisizione/utilizzo dei fattori produttivi pluriennali I processi di acquisizione/utilizzo dei fattori produttivi pluriennali azienda/fornitori circuiti: flussi fisico tecnici ed economici (in entrata) flussi monetari-finanziari (in uscita) settore fisico-tecnico

Dettagli

Cos è la UNI EN ISO 9001?

Cos è la UNI EN ISO 9001? Cos è la UNI EN ISO 9001? Cos è la UNI EN ISO 9001? è una norma che definisce i requisiti per un sistema di gestione per la qualità. Aiuta le organizzazioni ad essere più efficaci ed efficienti, assicurando

Dettagli

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE 1 a) L organizzazione: concetti generali b) La struttura organizzativa c) I principali modelli di struttura organizzativa a) La struttura plurifunzionale b) La struttura

Dettagli

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni

Dettagli

Corso di Economia e tecnica degli scambi internazionali

Corso di Economia e tecnica degli scambi internazionali Corso di Economia e tecnica degli scambi internazionali Lezione 8 Le strategie dell internazionalizzazione: gli investimenti diretti esteri Che cosa comporta realizzare un IDE? Costituisce di norma la

Dettagli

UN SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE MODERNO, EQUO, SOSTENIBILE E UNIVERSALE

UN SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE MODERNO, EQUO, SOSTENIBILE E UNIVERSALE UN SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE MODERNO, EQUO, SOSTENIBILE E UNIVERSALE - 1 - Il SSN è un valore per tutti gli italiani. Concorrere a migliorarlo continuamente è un impegno di tutti: Medici, Pazienti,

Dettagli

Convegno. Aree industriali e politiche di piano. Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione sostenibile. Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00

Convegno. Aree industriali e politiche di piano. Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione sostenibile. Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00 Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00 Università Roma Tre, Dipartimento di Architettura Via della Madonna dei Monti, 40 Convegno Aree industriali e politiche di Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione

Dettagli

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne

Dettagli

Ruolo e attività del punto nuova impresa

Ruolo e attività del punto nuova impresa SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda

Dettagli

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN

Dettagli

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del

Dettagli

PMI : Conferenza Bologna 2000 Business Symposium. TAVOLA ROTONDA 2 : Partenariati locale, Distretti industriali e Globalizzazione delle PMI

PMI : Conferenza Bologna 2000 Business Symposium. TAVOLA ROTONDA 2 : Partenariati locale, Distretti industriali e Globalizzazione delle PMI PMI : Conferenza Bologna 2000 Business Symposium TAVOLA ROTONDA 2 : Partenariati locale, Distretti industriali e Globalizzazione delle PMI TEMI DI DISCUSSIONE Questa nota è destinata a fornire una base

Dettagli

TITOLO DELL INSEGNAMENTO CFU. Principali conoscenze e/o Abilità. Obiettivo. Organizzazione didattica. Strategia d Impresa e Marketing 10 CFU

TITOLO DELL INSEGNAMENTO CFU. Principali conoscenze e/o Abilità. Obiettivo. Organizzazione didattica. Strategia d Impresa e Marketing 10 CFU TITOLO DELL INSEGNAMENTO Strategia d Impresa e Marketing CFU 10 CFU Principali conoscenze e/o Abilità L American Marketing Association (1995) ha definito il marketing come il processo di pianificazione

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

Programmazione Pubblica/Mercato

Programmazione Pubblica/Mercato Programmazione Pubblica/Mercato I modelli centrati sulla programmazione pubblica si fondano sulla assunzione della incapacità del sistema di auto regolarsi, o meglio sulla sua incapacità di autoorientarsi

Dettagli

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane

La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo

Dettagli

Lezione 3. La macro struttura organizzativa: la struttura funzionale e le sue modifiche; la struttura divisionale; la struttura a matrice.

Lezione 3. La macro struttura organizzativa: la struttura funzionale e le sue modifiche; la struttura divisionale; la struttura a matrice. Lezione 3 La macro struttura organizzativa: la struttura funzionale e le sue modifiche; la struttura divisionale; la struttura a matrice. 1 LA STRUTTURA FUNZIONALE ALTA DIREZIONE Organizzazione Sistemi

Dettagli

La formalizzazione della rete: le diverse forme di collaborazione Milano, 16 febbraio 2015

La formalizzazione della rete: le diverse forme di collaborazione Milano, 16 febbraio 2015 La formalizzazione della rete: le diverse forme di collaborazione Milano, 16 febbraio 2015 Dalla rete all internazionalizzazione delle PMI Milano, 16 marzo 2015 L operatività di una rete di imprese all

Dettagli

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell

Dettagli

Come archiviare i dati per le scienze sociali

Come archiviare i dati per le scienze sociali Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513

Dettagli

La valutazione degli aiuti alle imprese per le attività di ricerca e sviluppo Marta Scettri Serv. statistica e valutazione degli investimenti

La valutazione degli aiuti alle imprese per le attività di ricerca e sviluppo Marta Scettri Serv. statistica e valutazione degli investimenti La valutazione degli aiuti alle imprese per le attività di ricerca e sviluppo Marta Scettri Serv. statistica e valutazione degli investimenti Perugia, Hotel Giò Jazz - 30 Novembre 2012 l approccio della

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Allegato 2A. INIZIATIVA SPERIMENTALE SalentoNet SOSTENERE LE RETI TRA IMPRESE. Sintesi del progetto di rete proposto da...

Allegato 2A. INIZIATIVA SPERIMENTALE SalentoNet SOSTENERE LE RETI TRA IMPRESE. Sintesi del progetto di rete proposto da... Allegato 2A INIZIATIVA SPERIMENTALE SalentoNet SOSTENERE LE RETI TRA IMPRESE Sintesi del progetto di rete proposto da.... PARTE PRIMA LE CARATTERISTICHE GENERALI DELLA RETE (max 2 pagine) 1) Descrizione

Dettagli

Tecnologie dell informazione e della comunicazione per le aziende

Tecnologie dell informazione e della comunicazione per le aziende ! "#%&"'(&)*++,%#,"'"(&("##&-"! "!#!. /##&('"*#,0"1&,2)*',%3"2&11"1&,2& 4 "3'&"22&5 "3'&"22&6 "3'&"22&7 "0#8"22&9! "0#8"22&9 ",33& : '&&0+"##&)*''";,%,!,00"%&, Obiettivo del presente capitolo è presentare

Dettagli

Economia e Gestione delle imprese e dei servizi. Domenico Barricelli Sociologo del Lavoro Esperto di politiche e interventi nei sistemi di PMI

Economia e Gestione delle imprese e dei servizi. Domenico Barricelli Sociologo del Lavoro Esperto di politiche e interventi nei sistemi di PMI PRINCIPI DI SERVICE MANAGEMENT R. Normann La gestione strategica dei servizi Economia e Gestione delle imprese e dei servizi Università dell Aquila, Facoltà di Economia Domenico Barricelli Sociologo del

Dettagli

Sistemi informativi aziendali struttura e processi

Sistemi informativi aziendali struttura e processi Sistemi informativi aziendali struttura e processi Concetti generali sull informatica aziendale Copyright 2011 Pearson Italia Prime definizioni Informatica Scienza che studia i principi di rappresentazione

Dettagli

La cooperazione tra PMI e Centri di Ricerca per l innovazione.

La cooperazione tra PMI e Centri di Ricerca per l innovazione. La cooperazione tra PMI e Centri di Ricerca per l innovazione. Treviso, 24 febbraio 2015 Smart Specialisation Strategy Rappresenta il rafforzamento delle specializzazioni del territorio e la promozione

Dettagli

Corso di Economia Internazionale 2015-16 Prof. Gianfranco Viesti

Corso di Economia Internazionale 2015-16 Prof. Gianfranco Viesti 1-1 Dipartimento di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale 2015-16 Prof. Gianfranco Viesti Modulo 1 Introduzione Hill, capitolo 1 molto integrato C.W.L. Hill, International

Dettagli

GRANDE INTERESSE DEI CIO ITALIANI VERSO IL CLOUD: TREND RILEVANTE PER IL

GRANDE INTERESSE DEI CIO ITALIANI VERSO IL CLOUD: TREND RILEVANTE PER IL GRANDE INTERESSE DEI CIO ITALIANI VERSO IL CLOUD: TREND RILEVANTE PER IL 66% Una survey del Politecnico di Milano mostra dati positivi sia per la rilevanza percepita sia per la diffusione dei progetti.

Dettagli

INDICATORI ECONOMICI E ANALISI STRATEGICA

INDICATORI ECONOMICI E ANALISI STRATEGICA Specializzazione Tecnico del Commercio Estero INDICATORI ECONOMICI E ANALISI STRATEGICA Nicoletta d Ovidio Classe 5 Ctga Un azienda per internazionalizzarsi deve prendere in considerazione diversi fattori:

Dettagli

Capitolo II. GLI ISTITUTI, LE AZIENDE, LA SPECIALIZZAZIONE ECONOMICA

Capitolo II. GLI ISTITUTI, LE AZIENDE, LA SPECIALIZZAZIONE ECONOMICA Capitolo II. GLI ISTITUTI, LE AZIENDE, LA SPECIALIZZAZIONE ECONOMICA 1 LE SOCIETÀ UMANE E IL BENE COMUNE Ciascuna persona partecipa a più società umane di varia natura: famiglie, Stato, istituti pubblici

Dettagli

Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI

Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI Corso di Alta Formazione Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI Evento Finale 25 marzo 2013 -Bergamo Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni BERGAMO SVILUPPO AZIENDA

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

CAPITOLO 5. Relazioni Interorganizzative

CAPITOLO 5. Relazioni Interorganizzative CAPITOLO 5 Relazioni Interorganizzative Agenda Le relazioni interorganizzative Modello interorganizzativo Dipendenza dalle risorse Network collaborativi Ecologia delle Popolazioni Istituzionalismo 2 Le

Dettagli

Concetto e sistema di Marketing

Concetto e sistema di Marketing Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Economia Corso di Laurea in INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ECONOMIA, GESTIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Prof. Fabio Musso A.A. 2008-09

Dettagli

La misurazione e la previsione della domanda

La misurazione e la previsione della domanda La misurazione e la previsione della domanda Le domande fondamentali Quali sono i principi che sottendono alla misurazione e alla previsione della domanda? Come si può stimare la domanda attuale? Come

Dettagli

Economia e gestione delle imprese. Argomenti IL CICLO DI DIREZIONE AZIENDALE. Prof. Arturo Capasso

Economia e gestione delle imprese. Argomenti IL CICLO DI DIREZIONE AZIENDALE. Prof. Arturo Capasso Economia e gestione delle imprese Prof. Arturo Capasso 1 Argomenti Il ciclo direzionale La funzione organizzativa Struttura organizzativa Scelte di organizzazione Progettazione dell organizzazione Modelli

Dettagli

Perfare. La VENDITA ECCELLENTE. Migliorare l organizzazione e le competenze della rete vendita per aumentare le prestazioni dell azienda

Perfare. La VENDITA ECCELLENTE. Migliorare l organizzazione e le competenze della rete vendita per aumentare le prestazioni dell azienda Perfare Percorsi aziendali di formazione e assistenza operativa La VENDITA ECCELLENTE Migliorare l organizzazione e le competenze della rete vendita per aumentare le prestazioni dell azienda Presentazione

Dettagli