LA FILIERA LEGNO NELLE TERRE ALTE

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1 UNCEM PIEMONTE Unione nazionale Comuni Comunità Enti montani Studio delle potenzialità produttive della filiera foresta-legno-energia nei territori montani della Provincia di Cuneo, con particolare riferimento alla Comunità montana Alpi del Mare. Per uno sviluppo che muove la montagna LA FILIERA LEGNO NELLE TERRE ALTE 1

2 Studio realizzato dall Uncem Piemonte in occasione del convegno La filiera legno-energia. Lo sviluppo che muove la montagna con il contributo della Fondazione CRC Autori: Giuseppe Tresso, Giorgio Dalmasso, Lido Riba, Marco Bussone Con il supporto redazionale della rivista PieMonti Fotografie: Archivio Fotografico Provincia di Torino, Archivio Uncem Piemonte, Archivio Ipla Spa I dati contenuti nello studio sono stati tratti dalla bancadati dell Ipla Spa Finito di stampare ad aprile 2012 presso Progetto Immagine - TORINO 2

3 Studio delle potenzialità produttive della filiera forestalegno-energia nei territori montani della Provincia di Cuneo, con particolare riferimento alla Comunità montana Alpi del Mare. Per uno sviluppo che muove la montagna LA FILIERA LEGNO NELLE TERRE ALTE Lido Riba, Giuseppe Tresso, Giorgio Dalmasso, Marco Bussone A cura di Uncem Piemonte Con il contributo della Fondazione CRC Realizzato in occasione del convegno La filiera legno-energia. Lo sviluppo che muove la montagna - Cuneo, 21 aprile

4 Vogogna, Borgosesia, Andorno Micca, Zubiena, Paesana, Demonte, Chiusa di Pesio. Ma anche Carmagnola, Dronero, Villafranca Piemonte, Buttigliera Alta, Frassinetto, Sparone. Tredici Comuni che si pongono in prima linea nel rilancio dell economia della montagna, grazie alla filiera legno-energia. In questi Comuni nasceranno le prime piccole centrali che utilizzano cippato di legno per produrre elettricità e calore. Dopo i primi impianti di Cuneo (Roata Rossi) e Villanova Mondovì, i nuovi gassificatori daranno una svolta importante al rilancio del settore forestale del Piemonte, dove vi sono 900mila ettari di bosco dai quali si producono, con una corretta gestione, 20milioni di quintali di legno l anno, prelevabile e utilizzabile senza intaccare il patrimonio storico. Migliori tecnologie per gli impianti, filiera corta (meno di 50 chilometri per l approvvigionamento di legno), alta efficienza, prezzi della materia prima in grado di garantire il decollo di un sistema finora assopito. Un dato deve essere chiaro: si può creare un posto di lavoro nella filiera legno per ogni 40 chilowatt di potenza installati nelle centrali cogenerative a biomasse (che usano la tecnologia delle gassificazione). E le biomasse forestali sono sicuramente uno dei fronti principali ai quali la Regione dovrà lavorare (anche in vista dell approvazione del nuovo Piano Energetico Regionale), per il raggiungimento degli obiettivi di utilizzo di fonti rinnovabili, secondo le regole nazionali ed Europee. I numeri potenziali della filiera legno-energia in Piemonte sono imponenti. Giudicate voi: milioni di euro all anno connessi alla vendita di energia elettrica; un valore potenziale di energia termica stimabile in ulteriori 30 milioni di euro; nuovi investimenti per milioni di euro; circa nuovi posti di lavoro sul territorio per le attività di filiera. Quale legno, quali foreste Parlare di foreste significa parlare di montagna e quindi di biodiversità, di molteplicità economica delle fasce altimetriche e di multifunzionalità del territorio. In Piemonte, l economia forestale è fra le più grandi potenzialità - quasi inespressa - della montagna. Le foreste, nella loro multifunzionalità, possono essere un vettore economico molto interessante per le popolazioni residenti sul territorio montano e, se viste come anello iniziale di una filiera completa e ben organizzata, possono rappresentare un importante vettore di integrazione e valorizzazione dell intera economia montana. Obiettivo prioritario è dunque la valorizzazione delle biomasse di scarto delle utilizzazioni e degli interventi forestali tutelando il suolo e il territorio e coinvolgendo proprietari e imprese locali in attività economicamente sostenibili. L ingente presenza sul territorio montano della risorsa legno, per ragioni economiche oggi ancora in gran parte inutilizzata, deve essere in grado di sviluppare un economia locale basata sulla gestione dei boschi, promuovendo l occupazione nelle diverse fasi della filiera. Due gli aspetti sui quali focalizzare l attenzione: la necessità di mettere a patrimonio comune le risorse boschive all interno di strutture come i consorzi e le difficoltà operative di accesso alle foreste, prevalentemente montane, che rendono i costi di gestione dei boschi italiani molto elevati. Quale energia, quale tecnologia Negli ultimi anni è stata registrata una positiva richiesta di biomassa per riscaldamento da parte del mercato locale: grazie all introduzione progressiva di sistemi termici a sempre maggiore efficienza, in particolare nei territori provinciali, il consumo domestico di legna come fonte di energia termica è risultato nel nostro Paese gradualmente ma costantemente in aumento a partire dagli anni 90, e con un 4

5 forte incremento negli ultimi 5 anni, connesso soprattutto alla diffusione del pellet. Peccato che il materiale impiegato, così come quello trattato nel settore tradizionale delle segherie, in Piemonte come nelle altre regioni, sia quasi tutto di importazione. Le nuove tecnologie che utilizzano biomassa per la produzione di energia termica ed elettrica sono in grado di valorizzare al massimo da un punto di vista economico anche le biomasse di scarto che, con gli altri prodotti delle utilizzazioni o degli interventi selvicolturali, rendono economicamente sostenibile l intera filiera del legno, remunerando congruamente tutte le componenti. L impresa che realizza e gestisce la centrale può pagare il legno 80 euro la tonnellata (prezzo indicizzato per 15 anni, quanto durano gli incentivi statali). L Uncem Piemonte ha predisposto l inserimento di diverse nuove centrali cogenerative a biomassa sul territorio piemontese. All individuazione dei siti dove realizzare gli impianti, l Uncem ha affiancato la promozione in ambito istituzionale delle iniziative, il coinvolgimento degli operatori di filiera locale, la promozione dell iniziativa presso potenziali finanziatori. Terni Gree, Pirox, Romana Maceri Centro Italia, Birdys, Aeg Reti Distribuzione, Jpe2010, Romeo Energy, Cooperativa Cellini, Syntechnology, Ecorel Power, Geasiste, Rvo, Comat, sono solo alcune delle società con le quali Uncem sta lavorando per lo sviluppo degli impianti nelle aree montane. Fondamentale, portare gli impianti alle biomasse. L impostazione dell attività si basa essenzialmente sull affermazione territoriale di due differenti modalità di intervento collegate alle filiere di approvvigionamento locale. La prima modalità è relativa all inserimento di impianti a gassificazione di media potenza ( chilowatt elettrici) nell ambito di contesti peculiari di impiego dell energia termica. Come ospedali, scuole, case di riposto, estese reti di teleriscaldamento. Il secondo modello di intervento si basa su impianti di piccola taglia ( chilowatt elettrici) da inserire in corrispondenza e a servizio di piccole utenze termiche locali. Ciascuno di questi impianti è supportato da una piattaforma logistica della filiera forestale che sarà gestita in modo da garantire la fornitura di cippato e, allo stesso tempo, remunerare al meglio circa il 30% del legname pregiato esboscato (10% rispettivamente tronchetti, paleria, opera). La piattaforma garantisce quindi un ulteriore ulteriori reddito all operazione nel suo complesso. Quanto legno per una centrale Da una valutazione di uno dei casi pilota in provincia di Cuneo, metri cubi di cippato, pari a tonnellate, sono la quantità di legna adeguata per alimentare un impianto di 1 megawatt elettrico. I posti di lavoro che genera sono notevoli: 22 risorse umane per megawatt installato. Una centrale a biomassa che venga alimentata con materiale locale, mantiene quindi la totalità del valore generato sul territorio: la gestione della centrale e della piattaforma logistica per il materiale di maggior pregio, grazie all attivazione di filiere per l alimentazione, consentirà di aumentare l occupazione locale favorendo la creazione e la formazione di squadre di boscaioli, incrementando e potenziando la manodopera locale. Il ruolo del Piemonte Il Piemonte, con i suoi 900mila ettari di foreste, è la Regione italiana che potrà delineare il migliore percorso nello sviluppo della filiera legno-energia. Il programma avviato per la valorizzazione del legno delle vallate alpine e appenniniche è sicuramente un modello per tutto il territorio nazionale. Produrre calore ed energia elettrica dal legno attraverso la tecnologia della pirogassificazione rappresenta un 5

6 modello sperimentato con successo in numerose centrali in Austria, Germania e altri Paesi europei, pronto a essere replicato anche nelle Terre Alte del Piemonte. I quindici progetti di piccole centrali che l Uncem sta seguendo con le Comunità montane e i Comuni, con le aziende private e con gli operatori forestali che si dovranno occupare dell approvvigionamento della biomasse. Sono tutti anelli che nella catena della filiera devono essere uniti, come richiesto dalla Regione Piemonte e dalle Province, i soggetti autorizzativi. La montagna acquisisce oggi un nuovo ruolo in quanto produttore di risorse e anima della nuova green economy. Solo così si valorizzano i beni naturali, i beni collettivi descritti dal Premio Nobel per l Economia Elinor Ostrom. Con la Giunta e il Consiglio della Regione Piemonte continuiamo un dialogo proficuo attorno a queste grandi opportunità di sviluppo che sapremo valorizzare nel modo migliore a vantaggio dell intera collettività.

7 SOMMARIO VALUTAZIONE DELLE POTENZIALITÀ PRODUTTIVE DELLA FILIERA FORESTALE NELLE COMUNITÀ MONTANE CUNEESI di Giorgio Dalmasso p. 9 AVVIO DI FILIERE ENERGETICHE IN AMBITI FORESTALI PILOTA: STUDIO DI FATTIBILITÀ SULLA COMUNITÀ MONTANA ALPI DEL MARE di Giorgio Dalmasso p. 65 STUDIO DI FATTIBILITÀ PER IMPIANTI A BIOMASSE NELLA COMUNITÀ MONTANA ALPI DEL MARE Di Giuseppe Tresso p. 287 APPENDICE: I DATI DELLE SUPERFICI FORESTALI NELLE 22 COMUNITÀ MONTANE DEL PIEMONTE p

8 8

9 VALUTAZIONE DELLE POTENZIALITÀ PRODUTTIVE DELLA FILIERA FORESTA LEGNO-ENERGIA NELLE COMUNITÀ MONTANE CUNEESI Giorgio Dalmasso IPLA 9

10 FONTI E MODALITÀ DI ANALISI DEI DATI Caratteristiche territoriali Oggetto di studio è il territorio delle vecchie dodici Comunità Montane della provincia di Cuneo (Alta Langa; Langa delle Valli Belbo, Bormida e Uzzone; Valli Mongia, Cevetta e Langa Cebana; Alta Val Tanaro; Valli Monregalesi; Bisalta; Valli Gesso e Vermenagna; Valle Grana; Valle Maira; Valle Stura; Valle Varaita; Valli Po, Bronda e Infernotto) per un totale di 156 comuni. Complessivamente sono delimitati territorialmente 12 Ambiti Forestali che comprendono tutto il territorio montano della Provincia di Cuneo. Come leggere le tabelle e i grafici dell analisi della disponibilità potenziale forestale. I dati relativi ai boschi, suddivisi per ogni Comunità Montana, presentano in prima analisi l estensione delle superfici forestali; queste vengono suddivise in superfici a gestione attiva dove cioè è previsto un intervento selvicolturale nel corso dei prossimi quindici anni e in monitoraggio (senza gestione attiva), dove invece l intervento non è previsto in quanto boschi molto giovani o con caratteristiche stazionali tali per cui l intervento non è opportuno/fattibile. In seguito la superficie boscata viene suddivisa per categoria forestale (lariceti, castagneti, faggete, ecc ) e per raggruppamento di proprietà (pubblico e privato); quest ultime vengono poi presentate in forma grafica. Si noti che la ripartizione segue la stessa metodologia utilizzata nei PFT, dunque le eventuali proprietà private rilevate, sono quelle le cui particelle costituiscono un nucleo accorpato di almeno 25 ettari, in caso contrario ricadono nelle altre proprietà private. Per quanto riguarda le proprietà pubbliche, esse vengono classificate in base al proprietario e sono state rilevate con una soglia minima di superficie di 1 ettaro. Nel grafico seguente viene presentata la disponibilità potenziale, in termini di volume, considerando l effettuazione di tutti gli interventi selvicolturali sostenibili previsti dai PFT sull intero territorio di analisi. I dati di disponibilità che seguono il grafico sono riferiti alle sole superfici boscate con gestione attiva e servite, considerando cioè soltanto le aree boscate sulle quali, utilizzando l attuale rete viaria, è possibile eseguire l esbosco utilizzando mezzi e modalità ordinarie che garantiscono una sostenibilità economica. Conseguentemente il dato di ripresa potenziale media, viene attualizzato considerando quanto è effettivamente esboscabile nelle condizioni odierne. Per giungere alla definizione dei volumi retraibili per ciascun tipo di intervento, la metodologia adottata prevede l applicazione di indici di prelievo medi standard, variabili anche in funzione della categoria forestale. La maggiore variabilità è presente nelle ceduazioni, dove incidono fortemente sulle possibilità di prelievo la differente composizione e struttura dei popolamenti. Nei cedui composti si ipotizza di prelevare il 25% della provvigione, in cui è notevole il volume costituito dalle riserve da rilasciare; nei boschi di neoformazione, la cui stabilità va assicurata intervenendo in modo non uniforme, in funzione della morfologia del territorio e rilasciando i soggetti affrancati o da seme più stabili anche con funzione di riserva per favorire le dinamiche naturali del bosco, l indice è del 50%; in faggete, castagneti e querceti il tasso di prelievo con la ceduazione sale al 60% e fino all 80% per i robinieti, in cui è comunque necessario prevedere il rilascio delle specie autoctone come matricine/riserve per una gestione sostenibile. Nei diradamenti e tagli di conversione a fustaia si ipotizza di prelevare in media rispettivamente il 25% e il 30% mentre nei tagli di rinnovazione in fustaia si sono adottati i seguenti tassi: 25% tagli a scelta colturale, 30% tagli a buche e 40% tagli successivi adattati. Relazionando la provvigione/ha di ogni singola categoria per la superficie soggetta ai diversi interventi e applicando il tasso di prelievo ed essi correlato, si possono stimare le masse ottenibili; queste a loro volta vengono ripartite, sempre ricorrendo a indici, secondo i diversi assortimenti legnosi: da 10

11 triturazione per usi energetici e industriali, tronchetti da ardere, paleria e tondame da lavoro. Viene inoltre fornito un dato medio annuo come media approssimata calcolata su 15 anni. Al termine di ciascuna scheda di valle sono calcolate le potenzialità energetiche termiche ed elettriche sulla base della produzione di biomassa da triturazione. SCHEDE DI ANALISI DEGLI AMBITI FORESTALI Ambiti forestali della Provincia di Cuneo - 6. Valli Po, Bronda e Infernotto - 7. Valle Varaita - 8. Valle Maira - 9. Valle Grana Valle Stura Valli Gesso e Vermenagna Bisalta Valli Monregalesi Alta Val Tanaro Valli Mongia, Cevetta e Langa Cebana Alta Langa Langa delle Valli Belbo, Bormida e Uzzone - Territorio montano della provincia di Cuneo 11

12 6. VALLI PO, BRONDA E INFERNOTTO COMUNE Superficie boscata totale (ha) Sup. bosc. senza gestione attiva (ha) Sup. bosc. con gest. attiva non servita da viabilità (ha) Sup. bosc. con gest. attiva servita da viabilità (ha) Pubblica Privata Totale servita Bagnolo Piemonte Barge Brondello Castellar Crissolo Envie Gambasca Martiniana Po Oncino Ostana Paesana Pagno Revello Rifreddo Sanfront Totale ettari Superficie boscata per comune, totale e suddivisa in boschi senza gestione attiva, con intervento nei prossimi 15 anni, non servita e servita da viabilità 12 10

13 Analisi della disponibilità potenziale forestale Categoria Forestale Proprietà pubbliche [ha] Proprietà private [ha] Superficie boscata per categoria forestale e tipo di proprietà Totale [ha] Sup. bosc. con gest. attiva servita da viabilità (ha) % sup. servita sul totale della categoria Castagneti % Querceti e ostrieti % Robinieti % Pinete % Formazioni di invasione % Formazioni igrofile % Faggete % Lariceti % Abetine e peccete % Totali % 13 11

14 Ripartizione in assortimenti delle potenzialità produttive dei boschi nel prossimo quindicennio Categorie Sup. intervento servita (ha) Provvigioni (m3) Massa prelevabile totale (m3) Massa prelevabile per anno (m3) Castagneti Querceti e ostrieti Robinieti Pinete Formazioni di invasione Formazioni igrofile Faggete Lariceti Abetine e peccate Totale Superficie boscata servita da viabilità con intervento nell arco di 15 anni suddivisa per categorie forestali, con relative provvigioni e masse prelevabili Prodotti legnosi ritraibili (m3) nei 15 anni Trituraz. Tronc hetti Tot. produz. energi a % Paleria % Lavor o Pr. Pubblica Prop. Privata Totale 15 anni Totale annuo (m3) % Totali Prodotti legnosi ritraibili (m3) dagli interventi nelle aree boscate servite da viabilità nell arco di 15 anni suddivisi per tipo di proprietà. Assortimento Mc Tonn Triturazione Tronchetti Tot. prod. energia Paleria Lavoro Totale mc/anno Totale massa ritraibile annualmente distinta per tipologia di assortimento

15 Potenzialità energetiche La disponibilità di materia prima è stata stimata in mc di materiale da triturazione ricavabile annualmente dai boschi serviti da viabilità. Considerando un umidità del cippato variabile tra il 30 e il 40% ed una densità media di 0,798 t/mc, dalle utilizzazioni ricaviamo t/anno di biomassa. Considerando il Potere Calorifico Inferiore della legna al 40% di umidità pari a kwh/kg di biomassa si ottiene un potenziale energetico annuo pari a MWh. Tale potenziale energetico può essere meglio compreso in rapporto alla resa termica ricavabile. Nell ipotesi di utilizzo di impianto a cogenerazione, con una resa elettrica netta valutabile intorno al 25% rispetto al potere energetico e un conseguente rendimento termico del 50%, possiamo ipotizzare indicativamente una produzione annua di: MWh elettrici MWh termici. Tali potenzialità energetiche possono alimentare un unico impianto della potenza di circa 1,5 MW (1.500 kwe) o più impianti di taglia inferiore sparsi sul territorio ( MWh : h di funzionamento = 1,531 MWe = 1531 kwe). Produzione annua cippato in tonnellate Potenziale energetico annuo MWh Produzione annua energia termica MWht Produzione annua energia elettrica (25%) MWhe/anno ore/anno funzionam ento impianto MWe di potenza totale degli impianti sostenibili in valle ,531 Sintesi potenzialità elettriche e termiche disponibili 15 13

16 7. VALLE VARAITA COMUNE Superficie boscata totale (ha) Sup. bosc. senza gestione attiva (ha) Sup. bosc. con gest. attiva non servita da viabilità (ha) Sup. bosc. con gest. attiva servita da viabilità (ha) Pubblica Privata Totale servita Bellino Brossasco Casteldelfino Costigliole Saluzzo Frassino Isasca Melle Piasco Pontechianale Rossana Sampeyre Valmala Venasca Verzuolo Totale ettari Superficie boscata per comune, totale e suddivisa in boschi senza gestione attiva, con intervento nei prossimi 15 anni, non servita e servita da viabilità 16

17 Analisi della disponibilità potenziale forestale Categoria Forestale Proprietà pubbliche [ha] Proprietà private [ha] Superficie boscata per categoria forestale e tipo di proprietà Totale [ha] Sup. bosc. con gest. attiva servita da viabilità (ha) % sup. servita sul totale della categoria Castagneti % Querceti e ostrieti % Robinieti % Pinete % Formazioni di invasione % Formazioni igrofile % Faggete % Lariceti % Abetine e peccete % Totali % Ripartizione in assortimenti delle potenzialità produttive dei boschi nel prossimo quindicennio 17

18 Categorie Sup. intervento servita (ha) Provvigioni (m3) Massa prelevabile totale (m3) Massa prelevabile per anno (m3) Castagneti Querceti e ostrieti Robinieti Pinete Formazioni di invasione Formazioni igrofile Faggete Lariceti Abetine e peccate Totale Superficie boscata servita da viabilità con intervento nell arco di 15 anni suddivisa per categorie forestali, con relative provvigioni e masse prelevabili Prodotti legnosi ritraibili (m3) nei 15 anni Trituraz. Tronc Tot. % Paleria % Lavor % Totali hetti produz. energi a o Pr. Pubblica Prop. Privata Totale 15 anni Totale annuo (m3) Prodotti legnosi ritraibili (m3) dagli interventi nelle aree boscate servite da viabilità nell arco di 15 anni suddivisi per tipo di proprietà. Assortimento Mc Tonn Triturazione Tronchetti Tot. prod. energia Paleria Lavoro Totale mc/anno Totale massa ritraibile annualmente distinta per tipologia di assortimento. 18

19 Potenzialità energetiche La disponibilità di materia prima è stata stimata in mc di materiale da triturazione ricavabile annualmente dai boschi serviti da viabilità. Considerando un umidità del cippato variabile tra il 30 e il 40% ed una densità media di 0,798 t/mc, dalle utilizzazioni ricaviamo t/anno di biomassa. Considerando il Potere Calorifico Inferiore della legna al 40% di umidità pari a kwh/kg di biomassa si ottiene un potenziale energetico annuo pari a MWh. Tale potenziale energetico può essere meglio compreso in rapporto alla resa termica ricavabile. Nell ipotesi di utilizzo di impianto a cogenerazione, con una resa elettrica netta valutabile intorno al 25% rispetto al potere energetico e un conseguente rendimento termico del 50%, possiamo ipotizzare indicativamente una produzione annua di: MWh elettrici MWh termici. Tali potenzialità energetiche possono alimentare un unico impianto della potenza di circa 0,85 MW (850 kwe) o più impianti di taglia inferiore sparsi sul territorio (6.350 MWh : h di funzionamento = 0,847 MWe = 847 kwe). Produzione annua cippato in tonnellate Potenziale energetico annuo MWh Produzione annua energia termica MWht Produzione annua energia elettrica (25%) MWhe/anno ore/anno funzionam ento impianto MWe di potenza totale degli impianti sostenibili in valle ,847 Sintesi potenzialità elettriche e termiche disponibili 19

20 8. VALLE MAIRA COMUNE Superficie boscata totale (ha) Sup. bosc. senza gestione attiva (ha) Sup. bosc. con gest. attiva non servita da viabilità (ha) Sup. bosc. con gest. attiva servita da viabilità (ha) Pubblica Privata Totale servita Acceglio Busca Canosio Cartignano Celle di Macra Dronero Elva Macra Marmora Prazzo Roccabruna San Damiano Macra Stroppo Villar San Costanzo Totale ettari Superficie boscata per comune, totale e suddivisa in boschi senza gestione attiva, con intervento nei prossimi 15 anni, non servita e servita da viabilità 20

21 Analisi della disponibilità potenziale forestale Categoria Forestale Proprietà pubbliche [ha] Proprietà private [ha] Superficie boscata per categoria forestale e tipo di proprietà Totale [ha] Sup. bosc. con gest. attiva servita da viabilità (ha) % sup. servita sul totale della categoria Castagneti % Querceti e ostrieti % Robinieti % Pinete % Formazioni di invasione % Formazioni igrofile % Faggete % Lariceti % Abetine e peccete % Totali % Ripartizione in assortimenti delle potenzialità produttive dei boschi nel prossimo quindicennio 21

22 Categorie Sup. intervento servita (ha) Provvigioni (m3) Massa prelevabile totale (m3) Massa prelevabile per anno (m3) Castagneti Querceti e ostrieti Robinieti Pinete Formazioni di invasione Formazioni igrofile Faggete Lariceti Abetine e peccate Totale Superficie boscata servita da viabilità con intervento nell arco di 15 anni suddivisa per categorie forestali, con relative provvigioni e masse prelevabili Prodotti legnosi ritraibili (m3) nei 15 anni Trituraz. Tronc Tot. % Paleria % Lavor % Totali hetti produz. energi a o Pr. Pubblica Prop. Privata Totale 15 anni Totale annuo (m3) Prodotti legnosi ritraibili (m3) dagli interventi nelle aree boscate servite da viabilità nell arco di 15 anni suddivisi per tipo di proprietà. Assortimento Mc Tonn Triturazione Tronchetti Tot. prod. energia Paleria Lavoro Totale mc/anno Totale massa ritraibile annualmente distinta per tipologia di assortimento. 22

23 Potenzialità energetiche La disponibilità di materia prima è stata stimata in mc di materiale da triturazione ricavabile annualmente dai boschi serviti da viabilità. Considerando un umidità del cippato variabile tra il 30 e il 40% ed una densità media di 0,798 t/mc, dalle utilizzazioni ricaviamo t/anno di biomassa. Considerando il Potere Calorifico Inferiore della legna al 40% di umidità pari a kwh/kg di biomassa si ottiene un potenziale energetico annuo pari a MWh. Tale potenziale energetico può essere meglio compreso in rapporto alla resa termica ricavabile. Nell ipotesi di utilizzo di impianto a cogenerazione, con una resa elettrica netta valutabile intorno al 25% rispetto al potere energetico e un conseguente rendimento termico del 50%, possiamo ipotizzare indicativamente una produzione annua di: MWh elettrici MWh termici. Tali potenzialità energetiche possono alimentare un unico impianto della potenza di circa 1 MW (1.000 kwe) o più impianti di taglia inferiore sparsi sul territorio (7.547 MWh : h di funzionamento = 1,006 MWe = kwe). Produzione annua cippato in tonnellate Potenziale energetico annuo MWh Produzione annua energia termica MWht Produzione annua energia elettrica (25%) MWhe/anno ore/anno funzionam ento impianto MWe di potenza totale degli impianti sostenibili in valle ,006 Sintesi potenzialità elettriche e termiche disponibili 23

24 9. VALLE GRANA COMUNE Superficie boscata totale (ha) Sup. bosc. senza gestione attiva (ha) Sup. bosc. con gest. attiva non servita da viabilità (ha) Sup. bosc. con gest. attiva servita da viabilità (ha) Pubblica Privata Totale servita Bernezzo Caraglio Castelmagno Cervasca Montemale di Cuneo Monterosso Grana Pradleves Valgrana Vignolo Totale ettari Superficie boscata per comune, totale e suddivisa in boschi senza gestione attiva, con intervento nei prossimi 15 anni, non servita e servita da viabilità 24

25 Analisi della disponibilità potenziale forestale Categoria Forestale Proprietà pubbliche [ha] Proprietà private [ha] Superficie boscata per categoria forestale e tipo di proprietà Totale [ha] Sup. bosc. con gest. attiva servita da viabilità (ha) % sup. servita sul totale della categoria Castagneti % Querceti e ostrieti % Robinieti % Pinete % Formazioni di invasione % Formazioni igrofile % Faggete % Lariceti % Abetine e peccete % Totali % Ripartizione in assortimenti delle potenzialità produttive dei boschi nel prossimo quindicennio 25

26 Categorie Sup. intervento servita (ha) Provvigioni (m3) Massa prelevabile totale (m3) Massa prelevabile per anno (m3) Castagneti Querceti e ostrieti Robinieti Pinete Formazioni di invasione Formazioni igrofile Faggete Lariceti Abetine e peccate Totale Superficie boscata servita da viabilità con intervento nell arco di 15 anni suddivisa per categorie forestali, con relative provvigioni e masse prelevabili Prodotti legnosi ritraibili (m3) nei 15 anni Trituraz. Tronc Tot. % Paleria % Lavor % Totali hetti produz. energi a o Pr. Pubblica Prop. Privata Totale 15 anni Totale annuo (m3) Prodotti legnosi ritraibili (m3) dagli interventi nelle aree boscate servite da viabilità nell arco di 15 anni suddivisi per tipo di proprietà. Assortimento Mc Tonn Triturazione Tronchetti Tot. prod. energia Paleria Lavoro Totale mc/anno Totale massa ritraibile annualmente distinta per tipologia di assortimento. 26

27 Potenzialità energetiche La disponibilità di materia prima è stata stimata in mc di materiale da triturazione ricavabile annualmente dai boschi serviti da viabilità. Considerando un umidità del cippato variabile tra il 30 e il 40% ed una densità media di 0,798 t/mc, dalle utilizzazioni ricaviamo t/anno di biomassa. Considerando il Potere Calorifico Inferiore della legna al 40% di umidità pari a kwh/kg di biomassa si ottiene un potenziale energetico annuo pari a MWh. Tale potenziale energetico può essere meglio compreso in rapporto alla resa termica ricavabile. Nell ipotesi di utilizzo di impianto a cogenerazione, con una resa elettrica netta valutabile intorno al 25% rispetto al potere energetico e un conseguente rendimento termico del 50%, possiamo ipotizzare indicativamente una produzione annua di: MWh elettrici MWh termici. Tali potenzialità energetiche possono alimentare un unico impianto della potenza di circa 0,35 MW (350 kwe) o più impianti di taglia inferiore sparsi sul territorio (2.647 MWh : h di funzionamento = 0,353 MWe = 353 kwe). Produzione annua cippato in tonnellate Potenziale energetico annuo MWh Produzione annua energia termica MWht Produzione annua energia elettrica (25%) MWhe/anno ore/anno funzionam ento impianto MWe di potenza totale degli impianti sostenibili in valle ,353 Sintesi potenzialità elettriche e termiche disponibili 27

28 10. VALLE STURA COMUNE Superficie boscata totale (ha) Sup. bosc. senza gestione attiva (ha) Sup. bosc. con gest. attiva non servita da viabilità (ha) Sup. bosc. con gest. attiva servita da viabilità (ha) Pubblica Privata Totale servita Aisone Argentera Borgo S. Dalmazzo Demonte Gaiola Moiola Pietraporzio Rittana Roccasparvera Sambuco Valloriate Vinadio Totale ettari Superficie boscata per comune, totale e suddivisa in boschi senza gestione attiva, con intervento nei prossimi 15 anni, non servita e servita da viabilità 28

29 Analisi della disponibilità potenziale forestale Categoria Forestale Proprietà pubbliche [ha] Proprietà private [ha] Superficie boscata per categoria forestale e tipo di proprietà Totale [ha] Sup. bosc. con gest. attiva servita da viabilità (ha) % sup. servita sul totale della categoria Castagneti % Querceti e ostrieti % Robinieti % Pinete % Formazioni di invasione % Formazioni igrofile % Faggete % Lariceti % Abetine e peccete % Totali % Ripartizione in assortimenti delle potenzialità produttive dei boschi nel prossimo quindicennio 29

30 Categorie Sup. intervento servita (ha) Provvigioni (m3) Massa prelevabile totale (m3) Massa prelevabile per anno (m3) Castagneti Querceti e ostrieti Robinieti Pinete Formazioni di invasione Formazioni igrofile Faggete Lariceti Abetine e peccate Totale Superficie boscata servita da viabilità con intervento nell arco di 15 anni suddivisa per categorie forestali, con relative provvigioni e masse prelevabili Prodotti legnosi ritraibili (m3) nei 15 anni Trituraz. Tronc hetti Tot. produz. energi a % Paleria % Lavor o Pr. Pubblica Prop. Privata Totale 15 anni Totale annuo (m3) % Totali Prodotti legnosi ritraibili (m3) dagli interventi nelle aree boscate servite da viabilità nell arco di 15 anni suddivisi per tipo di proprietà Assortimento Mc Tonn Triturazione Tronchetti Tot. prod. energia Paleria Lavoro Totale mc/anno Totale massa ritraibile annualmente distinta per tipologia di assortimento. 30

31 Potenzialità energetiche La disponibilità di materia prima è stata stimata in mc di materiale da triturazione ricavabile annualmente dai boschi serviti da viabilità. Considerando un umidità del cippato variabile tra il 30 e il 40% ed una densità media di 0,798 t/mc, dalle utilizzazioni ricaviamo t/anno di biomassa. Considerando il Potere Calorifico Inferiore della legna al 40% di umidità pari a kwh/kg di biomassa si ottiene un potenziale energetico annuo pari a MWh. Tale potenziale energetico può essere meglio compreso in rapporto alla resa termica ricavabile. Nell ipotesi di utilizzo di impianto a cogenerazione, con una resa elettrica netta valutabile intorno al 25% rispetto al potere energetico e un conseguente rendimento termico del 50%, possiamo ipotizzare indicativamente una produzione annua di: MWh elettrici MWh termici. Tali potenzialità energetiche possono alimentare un unico impianto della potenza di circa 1 MW (1.000 kwe) o più impianti di taglia inferiore sparsi sul territorio (7.438 MWh : h di funzionamento = 0,992 MWe = 992 kwe). Produzione annua cippato in mc Produzione annua cippato in tonnellate Potenziale energetico annuo MWh Produzione annua energia elettrica (25%) MWhe/anno ore/anno funzionam ento impianto Produzion e annua energia termica MWht MWe di potenza totale degli impianti sostenibil i in valle ,990 Sintesi potenzialità elettriche e termiche disponibili 31

32 11.1. VALLI GESSO E VERMENAGNA COMUNE Superficie boscata totale (ha) Sup. bosc. senza gestione attiva (ha) Sup. bosc. con gest. attiva non servita da viabilità (ha) Sup. bosc. con gest. attiva servita da viabilità (ha) Pubblica Privata Totale servita Entracque Limone Piemonte Roaschia Robilante Roccavione Valdieri Vernante Totale ettari Superficie boscata per comune, totale e suddivisa in boschi senza gestione attiva, con intervento nei prossimi 15 anni, non servita e servita da viabilità 32

33 Analisi della disponibilità potenziale forestale Categoria Forestale Proprietà pubbliche [ha] Proprietà private [ha] Superficie boscata per categoria forestale e tipo di proprietà Totale [ha] Sup. bosc. con gest. attiva servita da viabilità (ha) % sup. servita sul totale della categoria Castagneti % Querceti e ostrieti % Robinieti % Pinete % Formazioni di invasione % Formazioni igrofile % Faggete % Lariceti % Abetine e peccete % Totali % Ripartizione in assortimenti delle potenzialità produttive dei boschi nel prossimo quindicennio 33

34 Categorie Sup. intervento servita (ha) Provvigioni (m3) Massa prelevabile totale (m3) Massa prelevabile per anno (m3) Castagneti Querceti e ostrieti Robinieti Pinete Formazioni di invasione Formazioni igrofile Faggete Lariceti Abetine e peccate Totale Superficie boscata servita da viabilità con intervento nell arco di 15 anni suddivisa per categorie forestali, con relative provvigioni e masse prelevabili Prodotti legnosi ritraibili (m3) nei 15 anni Trituraz. Tronc Tot. % Paleria % Lavor % Totali hetti produz. energi a o Pr. Pubblica Prop. Privata Totale 15 anni Totale annuo (m3) Prodotti legnosi ritraibili (m3) dagli interventi nelle aree boscate servite da viabilità nell arco di 15 anni suddivisi per tipo di proprietà. Assortimento Mc Tonn Triturazione Tronchetti Tot. prod. energia Paleria 949 Lavoro Totale mc/anno Totale massa ritraibile annualmente distinta per tipologia di assortimento. 34

35 Potenzialità energetiche La disponibilità di materia prima è stata stimata in mc di materiale da triturazione ricavabile annualmente dai boschi serviti da viabilità. Considerando un umidità del cippato variabile tra il 30 e il 40% ed una densità media di 0,798 t/mc, dalle utilizzazioni ricaviamo t/anno di biomassa. Considerando il Potere Calorifico Inferiore della legna al 40% di umidità pari a kwh/kg di biomassa si ottiene un potenziale energetico annuo pari a MWh. Tale potenziale energetico può essere meglio compreso in rapporto alla resa termica ricavabile. Nell ipotesi di utilizzo di impianto a cogenerazione, con una resa elettrica netta valutabile intorno al 25% rispetto al potere energetico e un conseguente rendimento termico del 50%, possiamo ipotizzare indicativamente una produzione annua di: MWh elettrici MWh termici. Tali potenzialità energetiche possono alimentare un unico impianto della potenza di circa 0,4 MW (400 kwe) o più impianti di taglia inferiore sparsi sul territorio (2.876 MWh : h di funzionamento = 0,383 MWe = 383 kwe). Produzione annua cippato in tonnellate Potenziale energetico annuo MWh Produzione annua energia termica MWht Produzione annua energia elettrica (25%) MWhe/anno ore/anno funzionam ento impianto MWe di potenza totale degli impianti sostenibili in valle ,383 Sintesi potenzialità elettriche e termiche disponibili 35

36 11.2. BISALTA COMUNE Superficie boscata totale (ha) Sup. bosc. senza gestione attiva (ha) Sup. bosc. con gest. attiva non servita da viabilità (ha) Sup. bosc. con gest. attiva servita da viabilità (ha) Pubblica Privata Totale servita Beinette Boves Chiusa di Pesio Peveragno Pianfei Totale ettari Superficie boscata per comune, totale e suddivisa in boschi senza gestione attiva, con intervento nei prossimi 15 anni, non servita e servita da viabilità 36

37 Analisi della disponibilità potenziale forestale Categoria Forestale Proprietà pubbliche [ha] Proprietà private [ha] Superficie boscata per categoria forestale e tipo di proprietà Totale [ha] Sup. bosc. con gest. attiva servita da viabilità (ha) % sup. servita sul totale della categoria Castagneti % Querceti e ostrieti % Robinieti % Pinete % Formazioni di invasione % Formazioni igrofile % Faggete % Lariceti Abetine e peccete % Totali % Ripartizione in assortimenti delle potenzialità produttive dei boschi nel prossimo quindicennio 37

38 Categorie Sup. intervento servita (ha) Provvigioni (m3) Massa prelevabile totale (m3) Massa prelevabile per anno (m3) Castagneti Querceti e ostrieti Robinieti Pinete Formazioni di invasione Formazioni igrofile Faggete Lariceti Abetine e peccate Totale Superficie boscata servita da viabilità con intervento nell arco di 15 anni suddivisa per categorie forestali, con relative provvigioni e masse prelevabili Prodotti legnosi ritraibili (m3) nei 15 anni Trituraz. Tronc Tot. % Paleria % Lavor % Totali hetti produz. energi a o Pr. Pubblica Prop. Privata Totale 15 anni Totale annuo (m3) Prodotti legnosi ritraibili (m3) dagli interventi nelle aree boscate servite da viabilità nell arco di 15 anni suddivisi per tipo di proprietà. Assortimento Mc Tonn Triturazione Tronchetti Tot. prod. energia Paleria Lavoro Totale mc/anno Totale massa ritraibile annualmente distinta per tipologia di assortimento. 38

39 Potenzialità energetiche La disponibilità di materia prima è stata stimata in mc di materiale da triturazione ricavabile annualmente dai boschi serviti da viabilità. Considerando un umidità del cippato variabile tra il 30 e il 40% ed una densità media di 0,798 t/mc, dalle utilizzazioni ricaviamo t/anno di biomassa. Considerando il Potere Calorifico Inferiore della legna al 40% di umidità pari a kwh/kg di biomassa si ottiene un potenziale energetico annuo pari a MWh. Tale potenziale energetico può essere meglio compreso in rapporto alla resa termica ricavabile. Nell ipotesi di utilizzo di impianto a cogenerazione, con una resa elettrica netta valutabile intorno al 25% rispetto al potere energetico e un conseguente rendimento termico del 50%, possiamo ipotizzare indicativamente una produzione annua di: MWh elettrici MWh termici. Tali potenzialità energetiche possono alimentare un unico impianto della potenza di circa 0,67 MW (670 kwe) o più impianti di taglia inferiore sparsi sul territorio (5.009 MWh : h di funzionamento = 0,668 MWe = 668 kwe). Produzione annua cippato in tonnellate Potenziale energetico annuo MWh Produzione annua energia termica MWht Produzione annua energia elettrica (25%) MWhe/anno ore/anno funzionam ento impianto MWe di potenza totale degli impianti sostenibili in valle ,668 Sintesi potenzialità elettriche e termiche disponibili 39

40 12. VALLI MONREGALESI COMUNE Superficie boscata totale (ha) Sup. bosc. senza gestione attiva (ha) Sup. bosc. con gest. attiva non servita da viabilità (ha) Sup. bosc. con gest. attiva servita da viabilità (ha) Pubblica Privata Totale servita Briaglia Frabosa Soprana Frabosa Sottana Monastero di Vasco Monasterolo Casotto Montaldo di Mond. Niella Tanaro Pamparato Roburent Roccaforte Mondovì San Michele

41 Mond. Torre Mondovì Vicoforte Villanova Mondovì Totale ettari Superficie boscata per comune, totale e suddivisa in boschi senza gestione attiva, con intervento nei prossimi 15 anni, non servita e servita da viabilità 41

42 Analisi della disponibilità potenziale forestale Categoria Forestale Proprietà pubbliche [ha] Proprietà private [ha] Totale [ha] Sup. bosc. con gest. attiva servita da viabilità (ha) % sup. servita sul totale della categoria Castagneti % Querceti e ostrieti % Robinieti % Pinete % Formazioni di invasione % Formazioni igrofile % Faggete % Lariceti % Abetine e peccete % Totali % Superficie boscata per categoria forestale e tipo di proprietà Ripartizione in assortimenti delle potenzialità produttive dei boschi nel prossimo quindicennio 42

43 Categorie Sup. intervento servita (ha) Provvigioni (m3) Massa prelevabile totale (m3) Massa prelevabile per anno (m3) Castagneti Querceti e ostrieti Robinieti Pinete Formazioni di invasione Formazioni igrofile Faggete Lariceti Abetine e peccate Totale Superficie boscata servita da viabilità con intervento nell arco di 15 anni suddivisa per categorie forestali, con relative provvigioni e masse prelevabili Prodotti legnosi ritraibili (m3) nei 15 anni Trituraz. Tronc Tot. Produz % Paleria % Lavor % Totali hetti energia o Pr. Pubblica Prop. Privata Totale 15 anni Totale annuo (m3) Prodotti legnosi ritraibili (m3) dagli interventi nelle aree boscate servite da viabilità nell arco di 15 anni suddivisi per tipo di proprietà. Assortimento Mc Tonn Triturazione Tronchetti Tot. prod. energia Paleria Lavoro Totale mc/anno Totale massa ritraibile annualmente distinta per tipologia di assortimento. 43

44 Potenzialità energetiche La disponibilità di materia prima è stata stimata in mc di materiale da triturazione ricavabile annualmente dai boschi serviti da viabilità. Considerando un umidità del cippato variabile tra il 30 e il 40% ed una densità media di 0,798 t/mc, dalle utilizzazioni ricaviamo t/anno di biomassa. Considerando il Potere Calorifico Inferiore della legna al 40% di umidità pari a kwh/kg di biomassa si ottiene un potenziale energetico annuo pari a MWh. Tale potenziale energetico può essere meglio compreso in rapporto alla resa termica ricavabile. Nell ipotesi di utilizzo di impianto a cogenerazione, con una resa elettrica netta valutabile intorno al 25% rispetto al potere energetico e un conseguente rendimento termico del 50%, possiamo ipotizzare indicativamente una produzione annua di: MWh elettrici MWh termici. Tali potenzialità energetiche possono alimentare un unico impianto della potenza di circa 1,8 MW (1.800 kwe) o più impianti di taglia inferiore sparsi sul territorio ( MWh : h di funzionamento = 1,858 MWe = kwe). Produzione annua cippato in tonnellate Potenziale energetico annuo MWh Produzione annua energia termica MWht Produzione annua energia elettrica (25%) MWhe/anno ore/anno funzionam ento impianto MWe di potenza totale degli impianti sostenibili in valle ,858 Sintesi potenzialità elettriche e termiche disponibili 44

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