ALPI BOND. Rendiconto al 30 dicembre Alpi Fondi Sgr S.p.A. Via Gramsci, Sandigliano Tel Fax.

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1 ALPI BOND Rendiconto al 30 dicembre 2014 Alpi Fondi Sgr S.p.A. Via Gramsci, Sandigliano Tel Fax

2 BANCA DEPOSITARIA STATE STREET BANK S.p.A. Via Ferrante Aporti, 10 MILANO SOCIETA DI GESTIONE ALPI FONDI SGR S.p.A. Via Gramsci, 215 SANDIGLIANO SOCIETA COLLOCATRICI NUOVI INVESTIMENTI SIM S.p.A. Via Gramsci, 215 SANDIGLIANO AlpenBank AG Piazza del Grano, 2 BOLZANO CFO Sim Via dell Annunciata, 23/ MILANO

3 SOCIETA DI GESTIONE Alpi Fondi S.p.A. è stata costituita in Milano il 25/10/1995 con la denominazione originaria di Gemina Fondi S.p.A.. In data 31/07/1996 la Società ha modificato la ragione sociale in Alpi Fondi S.p.A.. è attiva nella gestione collettiva del risparmio dal febbraio è iscritta al n. 16 dell albo delle Società di Gestione del Risparmio tenuto dalla Banca d Italia ai sensi dell articolo 35 del D. Lgs. 58/98 sezione OICVM Italiani ed al n.14 dell albo delle SGR tenuto dalla Banca d Italia ai sensi dell articolo 35 del D. Lgs. 58/98 sezione FIA ITALIANI. Il Capitale Sociale di Euro, interamente versato e sottoscritto, è ripartito in azioni ordinarie nominative con valore unitario di 520 Euro. Il capitale sociale è posseduto totalmente da Nuovi Investimenti SIM S.p.A. che controlla direttamente la Società. COMPOSIZIONE ORGANI SOCIALI Consiglio di Amministrazione Dott. Filippo Rimini Dott. Ignazio Sacco Dott. Silvio Castelletti Dott. Ottavio Conigliaro Dott. Ascensionato Carnà Collegio Sindacale Dott. Luca Barbera Dott.ssa Giovanna Prato Dott.ssa Francesca Marchetti Dott. Andrea Foglio Bonda Dott.ssa Cristina Bracco Presidente Amministratore Delegato Consigliere Consigliere Consigliere Presidente Sindaco Effettivo Sindaco Effettivo Sindaco Supplente Sindaco Supplente LA BANCA DEPOSITARIA La Banca Depositaria del Fondo è State Street Bank S.p.A. con sede a Milano Via Ferrante Aporti, 10. Le funzioni di depositaria sono accentrate presso l Ufficio Controlli - Palazzo del Lingotto - Via Nizza 262/57, Torino. In relazione allo svolgimento delle proprie funzioni, la Banca Depositaria percepisce da ciascuno dei Fondi una commissione calcolata sul valore medio mensile del patrimonio del Fondo e corrisposta entro e non oltre il quinto giorno del mese successivo a quello di maturazione. I SOGGETTI CHE PROCEDONO AL COLLOCAMENTO Il collocamento delle quote dei fondi avviene, oltre che presso la sede legale della Società di Gestione, tramite i seguenti soggetti: NUOVI INVESTIMENTI SIM S.p.A. che opera attraverso i propri promotori finanziari. AlpenBank AG che opera tramite la propria filiale e tramite i propri promotori finanziari. CFO SIM S.p.A. che opera attraverso i propri promotori finanziari. SCOPO E CARATTERISTICHE DEL FONDO Scopo del Fondo è l investimento collettivo in strumenti finanziari diversificati e selezionati delle somme versate dai partecipanti con l obiettivo di incrementare nel tempo i valori dei capitali conferiti. La SGR attua una politica di investimento volta a perseguire una composizione del portafoglio esclusivamente in strumenti finanziari di natura obbligazionaria denominati sia in Euro, sia in valuta diversa dall Euro, valutando in tal caso l opportunità di operare eventuali coperture del rischio di cambio. La duration media di portafoglio, esclusa la liquidità, è compresa di norma tra 0 e 5 anni. A livello geografico il Fondo può investire in strumenti finanziari emessi da emittenti aventi sede in qualunque paese Europeo, in Nordamerica (Stati Uniti, Canada e Messico), in Austral Asia (limitatamente a Giappone, Hong Kong, Singapore, Taiwan, Malaysia, Corea del Sud, Indonesia, Thailandia, Vietnam, Filippine, Cina, India, Russia, Australia e Nuova Zelanda), Sudamerica (limitatamente ad Argentina, Brasile e Cile), Africa (limitatamente a Sudafrica, Marocco, Tunisia, Egitto, Botswana, Namibia e Kenya) e in Medio Oriente / Paesi del Golfo (limitatamente a Turchia, Giordania, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Kuwait, Bahrain, Oman e Arabia Saudita) oppure quotati nei sopraindicati paesi. SPESE ED ONERI A CARICO DEL FONDO Sono a carico del Fondo: la commissione a favore della Banca Depositaria per lo svolgimento delle funzioni ad essa attribuite dalla legge, nella misura dello 0,875 per mille annuo, calcolata giornalmente sul patrimonio del Fondo; la provvigione di gestione a favore di, nella misura dell 1% annuo, calcolata quotidianamente sul valore complessivo netto del Fondo; l eventuale provvigione di performance annuale, in misura pari al 25% della differenza, se positiva, tra l incremento percentuale del valore della quota del Fondo nell anno solare e l incremento percentuale 1

4 dell Indice di Riferimento rilevato nel medesimo periodo. La commissione è calcolata e imputata al Fondo quotidianamente. Ogni giorno la società di gestione provvede a calcolare la differenza tra l incremento del valore della quota nel periodo intercorrente tra l ultimo giorno lavorativo dell anno precedente a quello in corso ed il giorno precedente a quello di calcolo della commissione e l incremento nel medesimo periodo dell Indice di Riferimento; il 25% di tale differenza viene applicato al minor ammontare tra il valore complessivo netto del Fondo nel giorno di calcolo e il valore complessivo netto medio del Fondo nel periodo in esame. L ammontare così determinato genera un accantonamento che viene addebitato al Fondo. Ogni giorno quindi la società di gestione accredita al Fondo l accantonamento del giorno precedente e addebita quello del giorno cui si riferisce il calcolo; la provvigione è prelevata dalle disponibilità liquide del Fondo con valuta il primo giorno lavorativo successivo alla fine dell anno solare di riferimento. L Indice di Riferimento utilizzato per il Fondo Bond è composto da: Euro MTS Global (50%), Markit iboxx Liquid Corporates (25%) ed Euro MTS Total Return Eonia (25%); gli onorari riconosciuti alla società di revisione contabile KPMG S.p.A.; gli oneri di intermediazione inerenti la compravendita degli strumenti finanziari; il contributo di vigilanza dovuto alla Consob; gli oneri finanziari per gli eventuali debiti assunti dal Fondo e le spese connesse; le spese giudiziarie e legali sostenute nell esclusivo interesse del Fondo; gli oneri fiscali di pertinenza del fondo; le spese di pubblicazione sui quotidiani del valore unitario delle quote, i costi della stampa dei documenti destinati al pubblico e degli avvisi inerenti le modifiche regolamentari richieste da mutamenti di legge o dalle disposizioni dell Organo di Vigilanza. NUOVO REGIME FISCALE La legge del 26 febbraio 2011, n. 10, di conversione del D.L. n. 225/10, pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 26 febbraio 2011 n. 47, ha introdotto, a partire dal 1 luglio 2011, una nuova disciplina per il regime fiscale dei fondi comuni di investimento. In particolare sono state introdotte novità rilevanti in merito sia al regime di tassazione del Fondo che di quello dei partecipanti. La nuova normativa prevede l eliminazione della tassazione del 12,5% sui proventi teorici maturati in capo al Fondo e l introduzione, nello stesso tempo, di un imposizione del 12,5% sui redditi di capitale percepiti dai partecipanti al Fondo. La ritenuta si applica sui proventi distribuiti in costanza di partecipazione al Fondo e su quelli compresi nella differenza tra il valore di rimborso, di liquidazione o di cessione delle quote e il costo medio ponderato di sottoscrizione o acquisto delle quote medesime determinati sulla base dei valori rilevati dai prospetti periodici alla predette date, al netto del 37,5 per cento dei proventi riferibili alle obbligazioni e agli altri titoli pubblici italiani ed equiparati e alle obbligazioni emesse dagli Stati esteri che consentono un adeguato scambio di informazioni. La disciplina transitoria del nuovo regime fiscale ha previsto per i partecipanti al fondo in essere alla data del 30 giugno 2011 l utilizzo del valore Nav alla stessa data del 30 giugno 2011 in luogo del valore rilevato dai prospetti periodici alla data di sottoscrizione delle quote. Inoltre la disciplina transitoria del nuovo regime fiscale ha previsto che il risparmio di imposta, originatosi in capo ai Fondi in seguito a perdite pregresse maturate in precedenti esercizi ed all eventuale risultato negativo consuntivato dai Fondi stessi nel primo semestre 2011, possa essere utilizzato dalla Società di gestione in compensazione dei redditi di capitale derivanti dalla partecipazione ai Fondi stessi senza limiti temporali e di importo. Infine si segnala che la Legge n. 148 del 14 settembre 2011 di conversione del Decreto Legge n. 138 del 13 agosto 2011, pubblicata in G.U. del 16 settembre 2011, ha introdotto, a partire dal 1 gennaio 2012, un nuovo regime di tassazione delle rendite finanziarie. In particolare, l art. 2 comma 7 di detta legge prevede un riassetto della tassazione dei redditi di natura finanziaria realizzato attraverso l unificazione al 20% delle precedenti aliquote del 12,5% e del 27%. Il nuovo regime ha previsto tuttavia un eccezione per le obbligazioni e agli altri titoli pubblici italiani ed equiparati e le obbligazioni emesse dagli Stati esteri che consentono un adeguato scambio di informazioni i cui proventi continuano ad essere tassati all aliquota del 12,5%. Dal 1 luglio 2014, il D.L. 24/4/2014, n. 66 convertito dalla L. 23/06/2014, n. 89, ha elevato al 26% l aliquota di tassazione delle rendite finanziarie e, quindi, anche dei proventi derivanti dalla partecipazione ai fondi comuni di investimento. Pertanto, sui redditi di capitale derivanti dalla partecipazione al Fondo è applicata una ritenuta del 26 per cento. I proventi riferibili ai predetti titoli pubblici italiani ed esteri sono determinati in proporzione alla percentuale media dell attivo investita direttamente, o indirettamente per il tramite di altri organismi di investimento (italiani ed esteri comunitari armonizzati e non armonizzati soggetti a vigilanza istituiti in Stati UE e SEE inclusi nella white list), nei titoli medesimi. La percentuale media, applicabile in ciascun semestre solare, è rilevata sulla base degli ultimi due prospetti, semestrali o annuali, redatti entro il semestre solare anteriore alla data di distribuzione dei proventi, di riscatto, cessione o liquidazione delle quote ovvero, nel caso in cui entro il predetto semestre ne sia stato redatto uno solo sulla base di tale prospetto. A tali fini, la SGR fornirà le indicazioni utili circa la percentuale media applicabile in ciascun semestre solare. In ogni caso il valore e il costo delle quote è rilevato dai prospetti periodici. Tra le operazioni di rimborso sono comprese anche quelle realizzate mediante conversione delle quote da un comparto ad altro comparto del medesimo Fondo. 2

5 La ritenuta è applicata anche nell ipotesi di trasferimento delle quote a rapporti di custodia, amministrazione o gestione intestati a soggetti diversi dagli intestatari dei rapporti di provenienza. La ritenuta è applicata a titolo d acconto sui proventi percepiti nell esercizio di attività di impresa commerciale e a titolo d imposta nei confronti di tutti gli altri soggetti, compresi quelli esenti o esclusi dall imposta sul reddito delle società. La ritenuta non si applica nel caso in cui i proventi siano percepiti da soggetti esteri che risiedono, ai fini fiscali, in Paesi che consentono un adeguato scambio di informazioni nonché da altri organismi di investimento collettivo italiani e da forme pensionistiche complementari istituite in Italia. Come da normativa, i rapporti sono classificati sotto il regime del risparmio amministrato salvo diversa disposizione del Cliente. Le perdite riferibili ai titoli pubblici italiani ed esteri possono essere portate in deduzione dalle plusvalenze e dagli altri redditi diversi per un importo ridotto del 37,5 per cento del loro ammontare Nel caso in cui le quote di partecipazione al Fondo siano oggetto di donazione o di altra liberalità tra vivi, l intero valore delle quote concorre alla formazione dell imponibile ai fini del calcolo dell imposta sulle donazioni. Nel caso di successione ereditaria, concorre alla formazione della base imponibile ai fini del calcolo del tributo successorio la differenza tra il valore delle quote del Fondo e l importo corrispondente al valore dei titoli, comprensivo dei relativi frutti maturati e non riscossi, emessi o garantiti dallo Stato o ad essi assimilati, detenuti dal Fondo alla data di apertura della successione. A tal fine la SGR fornirà indicazioni utili circa la composizione del patrimonio del Fondo. DURATA DELL ESERCIZIO L'esercizio contabile del Fondo ha durata annuale e si chiude l ultimo giorno di borsa aperto di ogni anno. Il rendiconto è redatto in base alla situazione patrimoniale e reddituale alla data dell ultimo NAV pubblicato nell esercizio. ALPI BOND RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI AL RENDICONTO DEL FONDO ANNO 2014 L anno appena concluso ha sottolineato in maniera marcata le fasi economiche e politiche contrastate che si sono verificate in America ed in Europa. L inizio del 2014 ha infatti visto l attuazione, seppur all insegna della cautela, del tapering da parte degli USA, portando ad una riduzione graduale (10 miliardi al mese) dello stimolo monetario di 85 miliardi. Tale percorso, iniziato sotto la dirigenza di Ben Bernanke e proseguito con Janet Yellen, è stato possibile grazie ad una situazione economica in crescita, una disoccupazione in diminuzione e ad una bassa inflazione. In Europa invece, una moderata ripresa, ha convinto la BCE ad adottare ulteriori misure in aggiunta ad una politica monetaria già accomodante. A giugno si sono rivisti al ribasso i tassi ed è stata decisa la nuova TLtro (Targeted Long Term refinancing operation,) per un ammontare iniziale di 400 miliardi di euro. Due mesi dopo i tassi, nuovamente abbassati, hanno toccato un nuovo minimo storico; il tasso di finanziamento pronti contro termine è stato portato allo 0,05%, quello sui depositi a -0,20% e quello marginale allo 0,30%. L azione della Bce non è inoltre destinata a terminare qui in quanto ha affermato che riporterà il suo bilancio alle dimensioni che aveva ad inizio E stato inoltre ribadito più volte che la BCE è unanime ad utilizzare strumenti non convenzionali (come il QE) al fine di mantenere la stabilità dei prezzi notevolmente attaccata dal crollo del petrolio che ha perso negli ultimi 6 mesi dell anno circa il 50% del suo valore passando da 110 dollari al barile a meno di 60 dollari. Tali ulteriori misure saranno però effettive con l inizio del nuovo anno. Gli effetti del taglio dei tassi e del probabile acquisto di assets si sono visti particolarmente nei rendimenti obbligazionari, sia corporate che governativi dei Paesi virtuosi e periferici. I rendimenti sono notevolmente diminuiti segnando, in alcuni casi, nuovi minimi storici. Tra i Paesi virtuosi basta analizzare il rendimento del decennale tedesco passato dall 1,92% di inizio anno allo 0,55% in flessione costante per tutto l anno. Possiamo segnalare anche i rendimenti decennali di Finlandia, Olanda e Francia passati rispettivamente dal 2,13%, 2,23% e 2,55% allo 0,65%, 0,68% e 0,82%. Andamento analogo anche per il decennale americano che passa dal 3% al 2,15%. Osservando i tassi decennali dei Paesi periferici le analisi non cambiano notando un netto calo: Portogallo 2,68% (dal precedente 6% di inizio anno), Irlanda 1,25% (dal precedente 3,50%), Italia 1,89% (dal precedente 4,10%) e Spagna 1,61% (dal precedente 4,10%). Da segnalare l andamento inverso del tasso decennale greco che, in particolare verso la fine d anno a causa delle tensioni per le elezioni di inizio 2015, ha invertito velocemente la sua tendenza chiudendo a 9,75% (dal precedente 8,40%). Per quanto riguarda gli spread, grazie alla maggior diminuzione dei rendimenti decennali periferici rispetto a quello tedesco, hanno tutti registrato una netta flessione tornando a valori pre Lo spread italiano ha così stretto notevolmente passando dal 2,20 all 1,40. Anche a livello valutario la debolezza dell euro, più marcata nella seconda metà d anno, nei confronti di tutte le principali valute mondiali deve essere vista all interno delle politiche monetarie al fine di rilanciare le esportazioni aumentando la produzione e i consumi. La debolezza dell euro si è registrata in particolar modo nei confronti delle principali valute tra cui il Dollaro Americano (-13,70%), il Dollaro Neozelandese (-7,80%), la Sterlina (-7%) e il Dollaro Australiano (-4,40%). Più contenute sono state le perdite nei confronti delle principali valute dei Paesi emergenti. 3

6 Possiamo così riassumere tali andamenti rispetto alla Lira turca (-5,90%), al Rand SudAfricano (-2,50%) e al Real Brasiliano (-1,50%). Quasi invariato il rapporto nei confronti de Peso Messicano (-0,70%). Da segnalare il guadagno di quasi il 40% nei confronti del Rublo Russo. Il fondo Alpi Bond ha l obbiettivo di un graduale accrescimento del valore del capitale investito, con un orizzonte temporale dell investitore di medio periodo (2-5 anni) e una buona diversificazione degli investimenti. Il patrimonio del Fondo può essere investito in: Titoli di stato o di emittenti sovrani, titoli emessi da organismi sopranazionali, obbligazioni societarie e altri titoli di debito quotati; Titoli obbligazionari convertibili quotati; Strumenti finanziari del mercato monetario quotati; Parti di altri organismi di investimento collettivo del risparmio (O.I.C.R.) armonizzati aperti purché abbiano una politica di investimento compatibile con quella del Fondo; Strumenti finanziari derivati quotati che abbiano a oggetto attività in cui il Fondo può investire quali indici finanziari o di mercato, tassi di interesse, tassi di cambio, valute. Strumenti finanziari non quotati o quotandi, appartenenti alle categorie precedenti con l esclusione dei derivati, nel limite previsto dalla normativa vigente. Per il secondo semestre dell anno è stata utilizzata la stessa linea strategica impiegata nei primi sei mesi del 2014, ossia sono stati inseriti titoli corporate (bancari soprattutto) con scadenza principalmente sotto i dodici mesi dopo un accurata analisi per massimizzare il carry del portfolio; allo stesso tempo si è cercato di limitare al minimo i rischi e le oscillazioni dei prezzi continuando a mantenere una duration inferiore all anno (sempre intorno a 0.9) Infine una parte del portafoglio (circa 10%) è investita in titoli di stato italiani con scadenza medio-breve (2-3 anni); abbiamo utilizzato anche le emissioni di btp Italia per poter avere uno strumento legato all inflazione italiana e quindi diversificare ulteriormente il portafoglio Lato valutario, sono state inserite solo due piccole posizione in Dollari Americani utilizzando due bond emessi dal governo Italiano con breve scadenza. La duration complessiva del portafoglio nel semestre è sempre stata inferiore a 1 anno. La quota del fondo il 30 dicembre 2013 era pari a 7,406 Euro, mentre il 30 dicembre 2014 era pari a 7,582 Euro con una performance positiva pari a +2,38%; la crescita costante del fondo durante tutto il 2014 è stata senza brusche oscillazioni grazie a una duration sempre mantenuta su livelli decisamente bassi (in media tra lo 0.8 e 1). Sullo stesso periodo il benchmark di riferimento ha chiuso con una perfomance pari a 8.26%. LINEE STRATEGICHE PER IL FUTURO Dal 1º gennaio 2015 Alpi Bond ha modificato il proprio nome in Alpi Soluzione Prudente e i limiti del fondo hanno subito dei cambiamenti (la componente obbligazionaria ora 0-100%, la componente azionaria 0-10%); il fondo ha la possibilità di investire in strumenti finanziari derivati fino al 100% del valore complessivo netto. In aggiunta alla linea strategica impiegata nel 2014, ossia inserimento di titoli corporate (bancari soprattutto) con scadenza principalmente tra sei mesi e l anno dopo un accurata analisi per massimizzare il carry del portfolio e con contenimento della duration, verranno inserite posizioni azionarie principalmente utilizzando future su indici e potrebbero essere inserite alcune divise differenti dall euro principalmente tramite utilizzo di obbligazioni. Sandigliano, 26 febbraio 2015 ALPI FONDI SGR S.p.A. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione 4

7 RENDICONTO DI GESTIONE AL 30 DICEMBRE 2014 Il rendiconto di gestione del Fondo si compone di una situazione patrimoniale, di una sezione reddituale e di una nota integrativa ed è stato redatto conformemente agli schemi stabiliti dal Provvedimento Banca d Italia dell 8 maggio 2012 e successive modifiche. Questi sono inoltre accompagnati dalla relazione degli amministratori. Il rendiconto di gestione e la nota integrativa sono redatti in unità di Euro, senza cifre decimali. Come espressamente previsto dal Provvedimento di riferimento, i prospetti allegati sono stati posti a confronto con i dati al periodo precedente. Il bilancio d esercizio della SGR ed i rendiconti dei fondi sono soggetti a revisione contabile ai sensi dell art. 9 del D.Lgs. n.58/98 e dell art. 14 del D.Lgs. n.39/2010 da parte della società KPMG S.p.A., in esecuzione della delibera Assembleare del 29 aprile 2011 per il periodo SITUAZIONE PATRIMONIALE AL 30/12/2014 ATTIVITA' Situazione al 30/12/2014 Situazione al 30/12/2013 Valore complessivo In % del tot. attività Valore complessivo In % del tot. attività A. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI , ,675 A1. Titoli di debito , ,675 A1.1 Titoli di Stato , ,787 A1.2 Altri , ,887 A2. Titoli di capitale A3. Parti di O.I.C.R. B. STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI B1. Titoli di debito B2. Titoli di capitale B3. Parti di O.I.C.R. C. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI C1. Margini presso organismi di compensazione e garanzia C2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati C3. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati D. DEPOSITI BANCARI D1. A vista D2. Altri E. PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE F. POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITA' , ,261 F1. Liquidità disponibile , ,711 F2. Liquidità da ricevere per operazioni da ,490 regolare F3. Liquidità impegnata per operazioni da regolare G. ALTRE ATTIVITA' , ,064 G1. Ratei attivi , ,771 G2. Risparmio di imposta ,294 G3. Altre TOTALE ATTIVITA' , ,000 5

8 Situazione al 30/12/2014 Situazione al 30/12/2013 PASSIVITA' E NETTO Valore complessivo Valore complessivo H. FINANZIAMENTI RICEVUTI I. PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE L. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI L1. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati L2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati M. DEBITI VERSO I PARTECIPANTI M1. Rimborsi richiesti e non regolati M2. Proventi da distribuire M3. Altri N. ALTRE PASSIVITA' N1. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati N2. Debiti di imposta N3. Altre TOTALE PASSIVITA' VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO Numero delle quote in circolazione , ,937 Valore unitario delle quote 7,582 7,406 Movimenti delle quote nell'esercizio Quote emesse ,170 Quote rimborsate ,009 6

9 SEZIONE REDDITUALE A. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI Rendiconto Rendiconto al 30/12/2014 al 30/12/2013 A1. PROVENTI DA INVESTIMENTI A1.1 Interessi e altri proventi su titoli di debito A1.2 Dividendi e altri proventi su titoli di capitale A1.3 Proventi su parti di O.I.C.R. A2. UTILE/PERDITA DA REALIZZI A2.1 Titoli di debito A2.2 Titoli di capitale A2.3 Parti di O.I.C.R. A3. PLUSVALENZE/MINUSVALENZE A3.1 Titoli di debito A3.2 Titoli di capitale A3.3 Parti di O.I.C.R. A4. RISULTATO DELLE OPERAZIONI DI COPERTURA DI STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI Risultato gestione strumenti finanziari quotati B. STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI B1. PROVENTI DA INVESTIMENTI B1.1 Interessi e altri proventi su titoli di debito B1.2 Dividendi e altri proventi su titoli di capitale B1.3 Proventi su parti di O.I.C.R. B2. UTILE/PERDITA DA REALIZZI B2.1 Titoli di debito B2.2 Titoli di capitale B2.3 Parti di O.I.C.R. B3. PLUSVALENZE/MINUSVALENZE B3.1 Titoli di debito B3.2 Titoli di capitale B3.3 Parti di O.I.C.R. B4. RISULTATO DELLE OPERAZIONI DI COPERTURA DI STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI Risultato gestione strumenti finanziari non quotati C. RISULTATO DELLE OPERAZIONI IN STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI NON DI COPERTURA C1. RISULTATI REALIZZATI C1.1 Su strumenti quotati C1.2 Su strumenti non quotati C2. RISULTATI NON REALIZZATI C2.1 Su strumenti quotati C2.2 Su strumenti non quotati 7

10 Rendiconto al 30/12/2014 Rendiconto al 30/12/2013 D. DEPOSITI BANCARI D1. INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI E. RISULTATO DELLA GESTIONE CAMBI E1. OPERAZIONI DI COPERTURA E1.1 Risultati realizzati E1.2 Risultati non realizzati E2. OPERAZIONI NON DI COPERTURA E2.1 Risultati realizzati E2.2 Risultati non realizzati E3. LIQUIDITA E3.1 Risultati realizzati 683 E3.2 Risultati non realizzati F. ALTRE OPERAZIONI DI GESTIONE F1. PROVENTI DELLE OPERAZIONI DI PRONTI CONTRO TERMINE E ASSIMILATE F2. PROVENTI DELLE OPERAZIONI DI PRESTITO TITOLI Risultato lordo della gestione di portafoglio G. ONERI FINANZIARI G1. INTERESSI PASSIVI SU FINANZIAMENTI RICEVUTI G2. ALTRI ONERI FINANZIARI Risultato netto della gestione di portafoglio H. ONERI DI GESTIONE H1. PROVVIGIONI DI GESTIONE SGR H2. COMMISSIONI BANCA DEPOSITARIA H3. SPESE DI PUBBLICAZIONE PROSPETTI E INFORMATIVA AL PUBBLICO H4. ALTRI ONERI DI GESTIONE I. ALTRI RICAVI ED ONERI I1. INTERESSI ATTIVI SU DISPONIBILITA LIQUIDE I2. ALTRI RICAVI I3. ALTRI ONERI Risultato della gestione prima delle imposte L. IMPOSTE L1. IMPOSTA SOSTITUTIVA A CARICO DELL ESERCIZIO L2. RISPARMIO DI IMPOSTA L3. ALTRE IMPOSTE Utile/Perdita dell'esercizio

11 NOTA INTEGRATIVA Parte A ANDAMENTO DEL VALORE DELLA QUOTA 1. La performance del Fondo al netto delle commissioni applicate e delle imposte, nel periodo 30 dicembre dicembre 2014, è stata pari al 2,38% contro l 8,26% registrato dal benchmark di riferimento. 9,00% 8,00% 7,00% 6,00% 5,00% 4,00% 3,00% 2,00% 1,00% 0,00% Andamento del valore della quota del Fondo e del Benchmark nell'anno ,00% dic-13 gen-14 feb-14 mar-14 apr-14 mag-14 giu-14 lug-14 ago-14 set-14 ott-14 nov-14 Fondo Benckmark 2. Di seguito si illustra il rendimento annuo del Fondo e del Benchmark nel corso degli ultimi dieci anni solari. 20% 18% 16% 14% 12% 10% 8% 6% 4% 2% 0% -2% -4% -6% -8% -10% In questo periodo la politica d'investimento del Fondo era diversa 15,58% 11,95% 11,19% 7,13% 8,57% 8,26% 4,60% 3,67% 1,54% 2,38% 2,06% 1,09% 1,18% 1,19% -0,27% -0,16% -0,72% -1,23% -2,01% -4,58% BENCHMARK FONDO I dati di rendimento del Fondo non includono i costi di sottoscrizione e la tassazione (dal 01/07/2011) che risultano a carico dell investitore. 3. I valori minimi e massimi raggiunti durante l esercizio sono così raffigurabili: Valore minimo Valore medio Valore massimo 7,418 7,510 7,587 Per i principali eventi che hanno influito sull andamento del valore della quota si rimanda a quanto illustrato nella relazione degli amministratori. 9

12 4. Il Fondo non presenta la suddivisione in classi di quote. 5. Nel corso del 2014 non sono stati riscontrati errori nel calcolo del valore della quota del Fondo. 6. La volatilità della differenza di rendimento del Fondo rispetto al benchmark di riferimento negli ultimi tre anni è rappresentata dal valore della Tracking Error Volatility di seguito riportata: 01/01/ /01/ /01/ /12/ /12/ /12/2012 1,55% 1,99% 1,94% 7. Le quote del Fondo non sono trattate su mercati regolamentati. 8. Il Fondo non distribuisce proventi. 9. Come indicato nella politica di gestione, il Fondo è soggetto principalmente ai rischi relativi alla duration del portafoglio in cui è ripartito l investimento obbligazionario, al rating o merito di credito degli emittenti obbligazionari, al rischio di cambio degli strumenti finanziari denominati in valuta diversa dall Euro, e all investimento residuale in strumenti finanziari di emittenti dei paesi emergenti. Il monitoraggio di tali rischi viene effettuato in modo continuativo dal gestore che, attraverso applicativi interni e fonti informative, verifica costantemente il rispetto della politica di investimento stabilita mensilmente in sede di Consiglio di Amministrazione, il livello di duration media di portafoglio, i sovrappesi e sottopesi a livello di area geografica e a livello valutario. La misurazione ed il controllo dei rischi in oggetto vengono effettuate dalla funzione di Risk Management che, ex-post, verifica i seguenti indicatori: volatilità negativa, volatilità totale, indice di Sharpe, indice di Sortino, tracking error, tracking error volatilità, duration, drawdown, beta ed alpha. Tale funzione verifica mensilmente la corrispondenza ai limiti strategici definiti dall'organo di gestione ed inoltre riporta le risultanze relative ai rischi operativi della Società. Infine la Funzione di Compliance, con analisi periodiche, controlla e valuta l'adeguatezza e l'efficacia delle procedure adottate dalla SGR nonché la loro conformità normativa. La Funzione di Revisione Interna adotta un piano di audit per l'esame e la valutazione dell'adeguatezza e dell'efficacia dei sistemi, dei processi, delle procedure e dei meccanismi di controllo della SGR. I risultati delle verifiche effettuate da entrambe le Funzioni sono regolarmente portati all'attenzione del Comitato di Controllo. Parte B LE ATTIVITÀ, LE PASSIVITÀ E IL VALORE COMPLESSIVO NETTO SEZIONE I CRITERI DI VALUTAZIONE Criteri contabili - Registrazione delle operazioni Nella registrazione delle operazioni eseguite giornalmente vengono applicati i principi contabili di generale accettazione per i Fondi comuni d investimento; tali principi, coerenti con quelli utilizzati nel corso dell esercizio per la predisposizione dei prospetti giornalieri e della relazione semestrale, sono riepilogati qui di seguito. Gli acquisti e le vendite di titoli e di altre attività sono contabilizzati nel portafoglio del Fondo sulla base della data di effettuazione dell operazione, indipendentemente dalla data di regolamento dell operazione stessa. I controvalori negoziati determinano l iscrizione patrimoniale del titolo acquistato, a costo medio ponderato, fra le attività del Fondo; la vendita del titolo determina lo scarico da tale attività con conseguente registrazione di perdita/utile da realizzo calcolata come differenza tra prezzo di vendita e costo medio di carico, tenendo ulteriormente conto della differenza fra cambio medio di carico e cambio di valorizzazione. Le differenze tra i costi medi ponderati di carico e i prezzi di mercato relativamente alle quantità in portafoglio originano minusvalenze e/o plusvalenze da valutazione che incidono sul controvalore di carico. Nel caso di sottoscrizione di titoli di nuova emissione la contabilizzazione nel portafoglio del Fondo avviene alla data di attribuzione. Gli acquisti e le vendite di contratti futures influenzano il valore netto del Fondo attraverso la corresponsione o l incasso dei margini di variazione giornalieri i quali incidono direttamente sulla liquidità disponibile e sul conto economico mediante l imputazione di differenziali positivi/negativi. Tali differenziali vengono registrati secondo il principio della competenza, sulla base della variazione giornaliera tra i prezzi di chiusura del mercato di contrattazione ed i costi dei contratti stipulati e/o i prezzi di chiusura del giorno precedente. Le opzioni, i premi ed i warrant acquistati e le opzioni emesse ed i premi venduti sono computati tra le attività/passività al loro valore corrente. I controvalori delle opzioni, dei premi e dei warrant non esercitati confluiscono, alla scadenza, nelle apposite poste di conto economico. I costi delle opzioni, dei premi e dei warrant, ove i diritti connessi siano esercitati, aumentano o riducono rispettivamente i costi per acquisti e i ricavi per vendite dei titoli cui si riferiscono, mentre i ricavi da premi venduti 10

13 e opzioni emesse, ove i diritti connessi siano esercitati, aumentano o riducono rispettivamente i ricavi per vendite e i costi per acquisti dei titoli cui si riferiscono. Gli interessi e gli altri proventi su titoli, nonché gli oneri di gestione, vengono registrati secondo il principio della competenza temporale, mediante il calcolo, ove necessario, di ratei attivi e passivi. Le sottoscrizioni e i rimborsi delle quote sono registrati a norma di Regolamento del Fondo, nel rispetto del principio della competenza temporale. CRITERI DI VALUTAZIONE PER LA VALORIZZAZIONE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI DETENUTI DAI FONDI GESTITI DA ALPI FONDI SGR I criteri di valutazione utilizzati per gli strumenti finanziari presenti nel portafoglio dei fondi comuni mobiliari aperti gestiti da Alpi Fondi Sgr sono in ottemperanza a quanto disposto dalla normativa vigente e sono determinati sulla base dei parametri elencati ai punti che seguono. In tutti i casi i prezzi unitari utilizzati sono quelli del giorno al quale si riferisce il valore della quota che si sta calcolando. I punti seguenti da 1. a 2. sono da intendersi come consequenziali. Se uno strumento rientra nel caso 1. verrà valorizzato sulla base dei punti previsti in tale paragrafo; se non rientra nella casistica precedente si passa al caso 2. Tutti gli strumenti finanziari quotati su mercati regolamentati o su sistemi multilaterali di negoziazione riconosciuti dall Autorità di vigilanza vengono valorizzati con il prezzo di riferimento o il prezzo di chiusura acquisito direttamente dal mercato su cui sono quotati o dagli info providers che pubblicano tali dati. 1. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI E NEGOZIATI SU MERCATI REGOLAMENTATI O QUOTATI E NEGOZIATI SU SISTEMI MULTILATERALI DI NEGOZIAZIONE (MTF) AUTORIZZATI DA CONSOB (EXTRAMOT, EUROTLX, HI-MTF, BONDVISION CORPORATE) Per i titoli azionari quotati sul mercato italiano si utilizza il prezzo di riferimento. Per i titoli azionari esteri si utilizza il prezzo ufficiale di chiusura; se il titolo è trattato su più mercati si utilizza il prezzo ufficiale della borsa sulla quale il titolo è stato acquistato. Per i titoli di stato e i titoli obbligazionari italiani ed esteri si utilizza il prezzo (di riferimento o di chiusura) fornito dal mercato o dall MTF. L ordine gerarchico che normalmente si segue per la scelta del prezzo, nel caso di presenza di quotazione su più fonti, è il seguente: MOT, EUROMOT, EUROTLX, EXTRAMOT, HI-MTF, BONDVISION CORPORATE. Per gli strumenti finanziari derivati negoziati su mercati regolamentati italiani o esteri si utilizza il prezzo di chiusura; nel caso di strumenti trattati su più mercati si utilizza il prezzo del mercato sul quale il derivato è stato trattato. Per Etfs o certificati presenti in portafoglio si utilizza il prezzo di chiusura. Per covered warrants negoziati sui mercati regolamentati italiani o esteri si utilizza il prezzo di chiusura. Per diritti o warrants si utilizza il prezzo di chiusura 2. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI NON SCAMBIATI SU MERCATI REGOLAMENTATI MA SU ALTRI SISTEMI MULTILATERALI DI NEGOZIAZIONE O SISTEMI DI SCAMBI ORGANIZZATI Gli strumenti finanziari che presentano scambi significativi su circuiti alternativi di negoziazione o con proposte di prezzo fornite da intermediari di elevato standing vengono valutati sulla base della procedura prezzi significativi qui allegata, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Sgr e condivisa con la Banca Depositaria. 3 STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI Il Regolamento sulla Gestione Collettiva del Risparmio emanato dalla Banca d Italia l 8 maggio 2012, come successivamente modificato, al Titolo V Sezione II Criteri e modalità di valutazione dei beni in cui è investito il patrimonio del fondo come criterio per il pricing degli strumenti finanziari non quotati, indica di valutare gli stessi al costo di acquisto rettificato, al fine di ricondurlo al presumibile valore di realizzo sul mercato, individuato dai competenti Organi della Società di Gestione partendo da un ampia base di elementi, di informazioni, oggettivamente considerati, concernenti sia la situazione degli emittenti e del paese, sia quello del mercato. In particolare, la SGR assume tutte le iniziative per verificare l'attendibilità di eventuali notizie ad essa pervenute. Tuttavia l'adeguamento del valore dei titoli alle notizie tempo per tempo disponibili sulla situazione degli emittenti gli strumenti finanziari in portafoglio non richiede il ricalcolo del pregresso valore delle quote qualora si sia fatto ricorso a tutta la diligenza professionale per la valorizzazione delle quote e gli elementi informativi utilizzati si siano rivelati solo successivamente non attendibili. 11

14 Titoli non quotati Uno strumento finanziario si definisce non quotato nei seguenti casi: non è ammesso alla negoziazione su un mercato regolamentato; è sospeso dalla negoziazione da oltre 10 giorni; pur essendo quotato, per tale strumento finanziario non si forma un prezzo significativo sulla base della procedura prezzi significativi. Modalità operative Considerando quanto sopra, si descrivono qui di seguito le funzioni competenti e le modalità operative adottate per la valorizzazione dei titoli non quotati. Funzioni Competenti L Ufficio Back Office ha le responsabilità di: identificare la natura di titolo non quotato; esaminare congiuntamente al gestore la natura del titolo, la situazione dell emittente e del suo paese raccogliendo le informazioni necessarie dall info provider utilizzato (Bloomberg) e/o dall emittente stesso; confrontarsi con la banca depositaria per eventuali dubbi; controllare il prezzo di valorizzazione e le relative variazioni. Il gestore ha la responsabilità di: definire i metodi e le tecniche per il calcolo di un eventuale prezzo teorico degli strumenti finanziari che non hanno presentato fonti esterne da cui acquisire un prezzo di valorizzazione e di reperire parametri necessari (curve dei tassi, divise, volatilità). Tale attività viene effettuata in collaborazione con il Risk Controlling che giudica la correttezza del processo valutativo. Il risk manager svolge una funzione di supporto, volta soprattutto a confermare la validità dell operato dell Ufficio Back Office e del Gestore. La documentazione comprovante il processo giornaliero di valutazione viene archiviata. Modalità Operative Dopo avere verificato l anagrafica del titolo, l Ufficio Back Office classifica e memorizza la natura di titolo non quotato e determina il prezzo di valorizzazione nel seguente modo: per i titoli rappresentativi del capitale di rischio il prezzo di valorizzazione è il prezzo ufficiale fornito dal mercato OTC se il titolo azionario è negoziato over the counter. In mancanza, il prezzo di valorizzazione prudenzialmente utilizzato è il minore che risulta tra il prezzo di acquisto e l ultimo prezzo di valorizzazione disponibile. Per verificare la significatività di tali prezzi, in aggiunta, viene verificata la conformità tra i prezzi associati alle eventuali compravendite effettuate nella giornata ed i prezzi per le valutazioni effettuate ai fini della classificazione. Tali prezzi sono considerati tra loro conformi qualora presentino uno scostamento in valore assoluto inferiore al 3% quando si tratta di azioni. per i titoli obbligazionari invece, il prezzo di valorizzazione utilizzato è un prezzo determinato da un Mark to Model (modello di valutazione alimentato da specifiche funzioni Bloomberg) che viene poi confrontato, come check, con un prezzo operativo fornito da una controparte di elevato standing (vedi allegato lista contributori della procedura prezzi significativi) al quale il gestore ricorre giornalmente. Definito il prezzo di valorizzazione, quotidianamente l Ufficio Back Office verifica l andamento del prezzo rispetto al giorno precedente e all andamento del mercato. Mensilmente l anagrafica dei titoli non quotati viene rivista, in quanto variazioni di alcune caratteristiche, come il numero di eventuali contributori e la continuità delle quotazioni, possono ricondurre gli stessi fra i titoli quotati. Eventuali variazioni vengono comunicate tempestivamente alla Banca Depositaria. 4 DIVISE DIVERSE DALL EURO Gli strumenti finanziari denominati in divisa diversa dall Euro vengono valutati giornalmente sulla base del tasso di cambio di chiusura di giornata fornito dall info-provider Bloomberg. Nell improbabile caso di mancata rilevazione su tale circuito si fa riferimento alle rilevazioni della Banca Centrale Europea. I saldi liquidi di conto corrente denominati in divisa diversa dall Euro sono valutati secondo il tasso di cambio di cui al punto precedente. I contratti in divisa estera negoziati a termine (forward) vengono valorizzati giornalmente confrontando il cambio a termine fissato con il cambio spot fornito dal medesimo info-provider di cui sopra e tenendo conto del periodo trascorso tra la data dell operazione e quella di valorizzazione. 12

15 5 DERIVATI OTC Il Regolamento dei Fondi Alpi vieta l investimento in strumenti finanziari derivati non quotati su di un mercato regolamentato, pertanto non sono previsti criteri per la relativa valorizzazione. 6 TITOLI STRUTTURATI Nel caso di strumenti strutturati quotati e negoziati su un mercato regolamentato oppure quotati e negoziati su un MTF autorizzato da Consob si seguono le stesse regole previste per i titoli obbligazionari al paragrafo 1. Nel caso in cui il titolo strutturato non rientrasse nei casi precedenti si ricorre sempre alla richiesta di un prezzo operativo da una delle controparti presenti nella lista contributori allegata. Una specifica policy interna deliberata dal Consiglio di Amministrazione disciplina le modalità di valutazione degli strumenti strutturati con riferimento alla componente derivata incorporata. SEZIONE II LE ATTIVITA Qui di seguito vengono riportati alcuni grafici che forniscono l indicazione della composizione del portafoglio del Fondo al 30 dicembre 2014, ripartito in base alle aree geografiche verso cui sono orientati gli investimenti e in base ai settori economici di impiego delle risorse del Fondo. Si riporta inoltre l elenco di tutti gli strumenti finanziari detenuti al 30 dicembre % 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% RIPARTIZIONE DEGLI INVESTIMENTI PER SETTORE DI OPERATIVITA' 83,34% 16,66% Titoli di Stato - Governativi Obbligazioni corporate RIPARTIZIONE DEGLI INVESTIMENTI PER AREE GEOGRAFICHE 4,5% 3,0% 1,5% 1,4% 4,6% 8,2% 76,8% ITALIA BELGIO REGNO UNITO LUSSEMBURGO STATI UNITI D'AMERICA GERMANIA DANIMARCA 13

16 Titolo Valuta di Controvalore in % sul Totale denominazione Euro Attività Dexia Crediop Step Up Callable EUR ,619% BTP ITALIA 2,15% 12/11/17 EUR ,175% Mediobanca TV EUR ,516% Republic of Italy 3,125% USD ,567% BANCO POPOLARE TV CAP & FLOOR EUR ,510% BNL FIXED FLOATER CAP & FLOOR EUR ,206% BANCA IMI STEP UP FLOATER CAP EUR ,122% MEDIOBANCA TV CAP & FLOOR EUR ,916% UNICREDIT FIXED FLOATER EUR ,457% VENETO BANCA FIXED FLOATER EUR ,178% MPS 7.25% EUR ,845% FIAT FIN & TRADE 13/02/2015 6,875% EUR ,786% BANCA POPOLARE DI VICENZA FIXED FLOATER EUR ,754% REPUBBLICA ITALIANA 5.25% USD USD ,430% UBI GN15 TASSO MISTO EUR ,413% UNICREDIT - TV CAP & FLOOR EUR ,412% CENTROBANCA - TV CAP & FLOOR EUR ,412% INTESA SANPAOLO FIXED FLOATER EUR ,076% BARCLAYS GE15 5Y ENHANCED FLOATER NOTES EUR ,069% UNICREDIT FIXED FLOATER EUR ,004% INTESA SANPAOLO TV EUR ,676% BANCA POPOLARE DI VICENZA TV EUR ,511% FIAT FINANCE & TRADE 6.375% EUR ,459% ICCREA 14/11/ % EUR ,434% BANK OF AMERICA FLOAT 19/06/2019 EUR ,404% CCT 15/12/2015 EURIB 6M+0,80% EUR ,394% SAPGR FLOAT 20/11/2018 EUR ,390% MPS 3,875% EUR ,389% AT&T FLOAT 04/06/2019 EUR ,389% RBS TASSO MISTO 05/02/2015 EUR ,385% CENTROBANCA FIXED FLOATER EUR ,379% UNICREDIT FIXED FLOATER EUR ,358% DANSKE BANK FIXED FLOATER EUR ,310% ROYAL BANK OF SCOTLAND FLOAT 04/01/2015 EUR ,857% INTESA SANPAOLO TV EUR ,688% CENTROBANCA TV CAP & FLOOR EUR ,488% VENETO BANCA TV EUR ,275% VENETO BANCA STEP UP EUR ,196% TOTALE PORTAFOGLIO EUR ,447% TOTALE ATTIVITA' EUR ,000% II.1 STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI Ripartizione degli strumenti finanziari quotati per Paese di residenza dell emittente. TIPOLOGIA DI TITOLO Titoli di debito: di Stato di altri enti pubblici di banche di altri Titoli di capitale: con diritto di voto con voto limitato altri Parti di O.I.C.R. (*) aperti armonizzati aperti non armonizzati altri Totali in valore assoluto in percentuale del totale delle attività Italia PAESE DI RESIDENZA DELL EMITTENTE Altri Paesi Altri Paesi Altri Paesi dell UE dell OCSE ,781% ,874% ,792% (*) Per le parti di O.I.C.R. occorre fare riferimento al Paese verso il quale sono prevalentemente indirizzati gli investimenti dell O.I.C.R.. 14

17 Ripartizione degli strumenti finanziari per mercato di quotazione. TIPOLOGIA DI TITOLO Italia Altri Paesi dell UE Titoli quotati Titoli in attesa di quotazione Totali: in valore assoluto in percentuale del totale delle attività ,059% ,389% MERCATO DI QUOTAZIONE Altri Paesi dell OCSE Altri Paesi Movimenti dell esercizio. Controvalore acquisti Controvalore vendite/rimborsi Titoli di debito: titoli di Stato altri Titoli di capitale Parti di O.I.C.R. Totale II.2 STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI Alla data di chiusura del rendiconto non erano presenti in portafoglio titoli non quotati. II.3 TITOLI DI DEBITO Alla data di chiusura del rendiconto euro erano investiti in titoli strutturati come di seguito riportati: Tipologia struttura Numero emissioni Controvalore strumenti finanziari Titoli con struttura Cap & Floor Titoli con struttura step up Titoli con altre strutture su tassi Qui di seguito si riporta la ripartizione dei titoli di debito in funzione della valuta di denominazione e della durata finanziaria. Duration in anni Valuta minore o pari a 1 compresa tra 1 e 3,6 maggiore di 3,6 EURO USD TOTALE II.4 STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI Alla data di chiusura del rendiconto non erano presenti in portafoglio strumenti derivati. II.5 DEPOSITI BANCARI Non vengono effettuate operazioni di deposito a termine della liquidità in quanto non consentite dall attuale Regolamento di gestione. 15

18 II.6 PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE Nel corso dell esercizio non sono state poste in essere operazioni di pronti contro termine. II. 7 OPERAZIONI DI PRESTITO TITOLI Nel corso dell esercizio non sono state poste in essere operazioni di prestito titoli. II.8 POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITA La posizione netta di liquidità è composta dalle seguenti sottovoci: Liquidità disponibile: conto corrente denominato in Euro conto corrente denominato in Valuta Liquidità da ricevere per operazioni da regolare: Vendita titoli Liquidità impegnata per operazioni da regolare: Acquisto titoli Importi Totale posizione netta di liquidità II.9 ALTRE ATTIVITA Le altre attività sono composte dalle seguenti sottovoci: Importi Ratei attivi: Su disponibilità liquide Su titoli di debito Risparmio d imposta Totale altre attività SEZIONE III LE PASSIVITA III.1 FINANZIAMENTI RICEVUTI Nel corso dell esercizio il Fondo non ha fatto ricorso ad operazioni di finanziamento. III.2 PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE Nel corso dell esercizio non sono state poste in essere operazioni di pronti contro termine. III.3 OPERAZIONI DI PRESTITO TITOLI Nel corso dell esercizio non sono state poste in essere operazioni di prestito titoli. III.4 STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI Alla data del rendiconto non risulta presente una posizione debitoria. III.5 DEBITI VERSO I PARTECIPANTI Alla data del rendiconto non risultano presenti debiti verso i partecipanti. III.6 ALTRE PASSIVITA Le altre passività sono composte dalle seguenti sottovoci: Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati: Ratei passivi banca depositaria Ratei passivi società di gestione Società di revisione Importi Altre Passività

19 SEZIONE IV IL VALORE COMPLESSIVO NETTO 1. A fine periodo non risultavano esservi quote collocate ad investitori qualificati o a soggetti non residenti. 2. Le componenti che hanno determinato la variazione della consistenza del patrimonio netto tra l inizio e la fine del periodo negli ultimi tre esercizi sono qui di seguito riportate: Variazioni del patrimonio netto (importi in unita di Euro) ANNO 2014 ANNO 2013 ANNO 2012 Patrimonio netto a inizio periodo Incrementi a Sottoscrizioni: Sottoscrizioni singole Piani di accumulo 189 Switch in entrata b Risultato positivo della gestione Decrementi a Rimborsi Riscatti Piani di rimborso Switch in uscita b Proventi distribuiti c Risultato negativo della gestione Patrimonio netto a fine periodo SEZIONE V ALTRI DATI PATRIMONIALI Alla data di chiusura del rendiconto non erano presenti: Impegni assunti dal fondo a fronte di strumenti finanziari derivati e altre operazioni a termine attività e passività nei confronti di altre Società del gruppo della SGR ripartite in: - strumenti finanziari detenuti suddivisi per emittente, nonché l incidenza complessiva degli stessi sul totale; - strumenti finanziari derivati; - depositi bancari; - altre attività; - finanziamenti ricevuti; - altre passività; - garanzie e impegni. Ripartizione delle attività e passività del Fondo per divisa. ATTIVITA PASSIVITA Strumenti finanziari Depositi Bancari Altre Attività TOTALE Finanziamenti Ricevuti Altre Passività TOTALE Euro Dollaro USA TOTALE

20 Parte C IL RISULTATO ECONOMICO DELL ESERCIZIO SEZIONE I STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI E NON QUOTATI E RELATIVE OPERAZIONI DI COPERTURA I.1 RISULTATO DELLE OPERAZIONI SU STRUMENTI FINANZIARI Il risultato delle operazioni del periodo è così dettagliabile: Risultato complessivo delle operazioni su: A Strumenti finanziari quotati: 1. Titoli di debito 2. Titoli di capitale 3. Parti di OICR Aperti armonizzati Non armonizzati B Strumenti finanziari non quotati: 1. Titoli di debito 2. Titoli di capitale 3. Parti di OICR Utile/perdita da realizzi di cui: per variazioni dei tassi di cambio Plus / minusvalenze di cui: per variazioni dei tassi di cambio I.2 STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI Nel corso dell esercizio non sono state disposte operazioni in strumenti finanziari derivati. SEZIONE II DEPOSITI BANCARI Non vengono effettuate operazioni di deposito a termine della liquidità in quanto non consentite ai Fondi comuni di tipo armonizzato dalle precedenti disposizioni di Vigilanza e dall attuale Regolamento di gestione. SEZIONE III ALTRE OPERAZIONI DI GESTIONE E ONERI FINANZIARI Nel corso dell esercizio non sono state poste in essere operazioni di pronti contro termine, di prestito titoli e di copertura. La voce G1 della sezione reddituale (interessi passivi su finanziamenti ricevuti) si riferisce a interessi passivi maturati su temporanei scoperti di conto corrente. Risultato della gestione cambi OPERAZIONI DI COPERTURA Risultati realizzati Risultati non realizzati Operazioni a termine Strumenti finanziari derivati su tassi di cambio: -futures su valute e altri contratti simili -opzioni su tassi di cambio e altri contratti simili -swaps e altri contratti simili OPERAZIONI NON DI COPERTURA Operazioni a termine Strumenti finanziari derivati su tassi di cambio non aventi finalità di copertura: -futures su valute e altri contratti simili -opzioni su tassi di cambio e altri contratti simili -swaps e altri contratti simili LIQUIDITA

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