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1 sistemapiemonte Mappa ragionata dei fabbisogni di banda nelle province piemontesi sistemapiemonte.it

2 WI-PIE LINEA STRATEGICA 1- CONOSCERE IL TERRITORIO OSSERVATORIO ICT DEL PIEMONTE MAPPA RAGIONATA DEI FABBISOGNI DI BANDA NELLE PROVINCE PIEMONTESI Nota 5- Novembre 2006

3 Indice 1. Introduzione La diffusione della Banda Larga Stato attuale e trend evolutivi La copertura regionale derivante dall accordo Telecom Italia / Regione Piemonte Adozione di banda larga Uno sguardo d insieme I cittadini Le imprese Le Pubbliche Amministrazioni locali Possibili scenari di fabbisogno di banda per i comuni interessati dall accordo con Telecom Osservazioni conclusive...28

4 1. Introduzione Il documento del 2005 dell Osservatorio relativo ai fabbisogni di banda in Piemonte 1, ha suggerito elementi di quadro per l analisi del digital divide ed ha individuato alcune delle grandezze territoriali e socio-economiche che concorrono alla sua definizione. Le questioni del divario digitale costituiscono temi importanti di riflessione, alla luce anche dell enfasi posta dall iniziativa della Commissione Europea, i2010, sulla necessità di ridurre il numero di coloro che sono esclusi dalla Società dell Informazione, dove l esclusione può dipendere da diverse ragioni, a partire da quelle determinate dall impossibilità fisica di connettersi alla banda larga, da quelle dovute alla scarsa familiarità con dispositivi tecnologici sofisticati, fino ad arrivare all insufficiente consapevolezza dei benefici che le ICT possono portare. Nella direzione di cogliere le diverse componenti responsabili del digital divide, la metodologia di analisi proposta nel lavoro dello scorso anno, ripresa poi nell ambito di questo documento, si era sviluppata secondo quattro livelli, riportati nello schema in Figura 1. Figura 1 - Livelli di analisi delle situazioni di digital divide e relazioni con gli altri progetti strategici di WI-PIE Più precisamente, i livelli considerati sono: Livello FC (Fattori di copertura): riguarda i problemi relativi all infrastrutturazione del territorio ed all accesso delle infrastrutture stesse; Livello FA (Fattori di adozione): si preoccupa di rilevare i fattori economici, sociali e culturali che possono diventare barriere all utilizzo delle ICT e di investigare i processi di apprendimento applicabili al fine di superare tali barriere; 1 Osservatorio ICT del Piemonte, Mappa ragionata dei fabbisogni di banda nelle province piemontesi, Settembre

5 Livello FS: prende in esame l analisi della disponibilità di servizi ICT, articolandola per i diversi attori della Società dell Informazione (imprese, Pubbliche Amministrazioni e cittadini); Livello FP: riguarda la rilevazione della presenza di progetti e/o di politiche che prevedono l uso delle ICT al fine di modernizzare le funzionalità sistemiche esistenti a livello locale o di crearne di nuove. Le analisi si sono focalizzate principalmente sui primi due livelli, quello infrastrutturale e di adozione. Esse hanno evidenziato come, all interno delle dinamiche di sviluppo della Società dell Informazione piemontese, emergano non trascurabili di divario determinati, prioritariamente, da un insufficiente copertura del territorio regionale e dalle difficoltà di percepire i benefici che l accesso alla banda larga può determinare. In questo quadro, interventi di diffusione dell accesso alla banda larga costituiscono azioni prioritarie da intraprendere per fronteggiare i problemi del digital divide, ed in questa direzione si sta muovendo il Programma Regionale WI-PIE e specificatamente tre delle sue linee strategiche. L accordo recentemente stipulato tra la Regione Piemonte ed il principale operatore di telecomunicazioni del paese, Telecom Italia, dovrebbe portare, entro la fine del 2008, ad un ampliamento considerevole dei servizi a banda larga. Esso infatti prevede di servire 654 comuni attualmente non coperti, ciò che al 2008 consentirà di offrire servizi di connettività a banda larga a comuni, che insieme rappresentano il 96% delle linee telefoniche piemontesi. L 87,6% dei comuni interessati vedrebbe coperto il 100% delle linee telefoniche. Tale accordo dovrebbe permettere di rafforzare l incisività del Programma WI-PIE rispetto al duplice impegno di dotare il territorio regionale di un infrastruttura a banda larga capillarmente estesa e di favorirne l adozione e l utilizzo da parte di tutta la collettività regionale (a seguito dell accordo, infatti, alcune risorse di WI-PIE potranno essere indirizzate, fin da subito, a ricercare le risposte più adeguate per risolvere i problemi di connettività delle aree escluse). Anche alla luce delle implicazioni che l accordo suddetto potrà avere sulla realizzazione delle infrastrutture di banda larga previste da WI-PIE, il lavoro di quest anno prende nuovamente in esame i fattori di divide più direttamente riconducibili alle componenti relative alle infrastrutture ed all adozione. In questa direzione, il paragrafo 2 descrive lo stato attuale della copertura infrastrutturale nel territorio regionale e cerca di mettere in luce gli effetti che su di essa potrebbero prodursi a seguito dell accordo con Telecom. Il paragrafo 3 presenta un approfondimento delle situazioni di copertura e di adozione a livello provinciale. Nel paragrafo 4, infine, si delineano alcuni scenari delle situazioni di fabbisogno di banda che, pur in presenza degli interventi di Telecom, potrebbero manifestarsi nelle diverse parti del territorio regionale. 2

6 2. La diffusione della Banda Larga 2.1 Stato attuale e trend evolutivi La situazione della diffusione delle tecnologie a banda larga nel territorio regionale ad Aprile 2006 è mostrata in Figura 2. Figura 2 - Copertura della banda larga nei comuni piemontesi, aprile 2006 In particolare, i differenti colori nella mappa, le cui voci sono indicate nella legenda, hanno i seguenti significati: 3

7 ADSL Parzialmente coperto: sono tutti i comuni che dal web survey sul sito di Alice hanno dato nell esito almeno un risultato positivo 2 ; ADSL Totalmente coperto: si tratta di tutti i comuni che dal web survey sul sito di Alice hanno dato nell esito tre risultati positivi; HDSL: sono tutti i comuni in cui risulta attiva una centrale per la fornitura del servizio HDSL, ma non è attivo il servizio residenziale (ADSL). In totale sono 96 e possono essere considerati come futura evoluzione dell ADSL, visto che tendenzialmente gli operatori arrivano prima con l HDSL e successivamente con il servizio customer. Teoricamente, il 100% del territorio è raggiunto dalla copertura satellitare. In molti casi questa tecnologia è considerata banda larga, in realtà può essere ritenuta una copertura fittizia in quanto spesso necessita ancora di un dial-up per l upstream dei dati (monodirezionale) oppure presenta costi spesso proibitivi per l utente (nel caso che venga richiesto un servizio bidirezionale). Dall analisi censuaria condotta si rileva che il 34,1% dei comuni piemontesi (411 comuni) è raggiunto da banda larga. Questa percentuale fa riferimento alla famiglia di connessioni xdsl. Concentrando l attenzione sull ADSL, che rappresenta la soluzione più diffusa tra gli utenti quando si parla di banda larga, la percentuale si assesta su un valore leggermente inferiore, il 31,2% (pari a 376 comuni). Se si vuole interpretare questo valore in termini socio-economici, si può far notare che tale percentuale di copertura interessa, sempre a livello regionale, l 80,1% della popolazione residente e l 82,3% delle unità locali 3. I grafici di Figura 3 mostrano l andamento nel tempo della copertura ADSL, in termini di comuni coperti e di aliquota di popolazione raggiunta. 30,0% % comuni raggiunti dalla banda larga 25,0% 20,0% 15,0% 10,0% 5,0% 0,0% gen-99 apr-99 lug-99 ott-99 gen-00 apr-00 lug-00 ott-00 gen-01 apr-01 lug-01 ott-01 gen-02 apr-02 lug-02 ott-02 gen-03 apr-03 lug-03 ott-03 gen-04 apr-04 lug-04 ott-04 gen-05 apr-05 lug-05 ott-05 gen-06 3 a - Evoluzione della copertura relativamente ai comuni 2 Per risultato positivo si intende il fatto che la linea telefonica sia raggiunta dal servizio ADSL. 3 Per Unità Locale si intende il singolo luogo determinato geograficamente da un indirizzo e da un numero civico, in cui l impresa esercita la propria attività economica ed in cui una o più persone lavorano (eventualmente a tempo parziale) per conto della stessa unità giuridico - economica. 4

8 80,0% 70,0% 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% gen-99 apr-99 lug-99 ott-99 gen-00 apr-00 lug-00 ott-00 gen-01 apr-01 lug-01 ott-01 gen-02 apr-02 lug-02 ott-02 gen-03 apr-03 lug-03 ott-03 gen-04 apr-04 lug-04 ott-04 gen-05 apr-05 % popolazione raggiunta lug-05 ott-05 gen-06 3 b - Evoluzione della copertura relativamente alla popolazione Figura 3 - Diffusione della copertura a banda larga: comuni e popolazione raggiunti, aprile 2006 Mentre la percentuale di comuni raggiunti cresce a ritmi piuttosto elevati, la popolazione coperta cresce a tassi inferiori in quanto si sta gradualmente procedendo alla fornitura del servizio nei comuni di dimensione inferiore. Per questo la curva negli ultimi 12 mesi sembra essersi appiattita. In realtà non si è ancora giunti alla saturazione, semplicemente le percentuali di crescita sono diventate molto basse. A livello provinciale, la situazione al 2006 della copertura della banda larga è sintetizzata in Tabella 1. ADSL % comuni % popolazione Piemonte 31,2% 80,1% AL 21,6% 72,1% AT 22,9% 66,9% BI 35,4% 69,2% CN 20,4% 60,1% NO 45,5% 80,3% TO 46,7% 90,5% VB 35,1% 76,5% VC 16,3% 64,3% Tabella 1 - Aliquota dei comuni raggiunti da banda larga e della popolazione coperta nelle province ed in Piemonte, aprile 2006 In termini di aliquota di popolazione raggiunta, l evoluzione della copertura nelle province nel periodo è richiamata nella Figura 4. 5

9 100% 90% 80% % popolazione raggiunta 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Tempo (anni) AL AT BI CN NO TO VB VC Figura 4 - Evoluzione della popolazione raggiunta dalla banda larga nelle province nel periodo Torino si mantiene sempre al di sopra delle altre province, ed al 2005 supera il 90% della popolazione raggiunta. Cuneo ed Asti rappresentano le situazioni maggiormente svantaggiate (con valori di copertura pari rispettivamente al 60,1% ed al 66,9%). Va evidenziato che tra il 2004 ed il 2005, si osserva un accelerazione della crescita della copertura proprio nelle province meno dotate, Figura 5. In particolare, il verbano ed il cuneese fanno registrare una crescita in termini di popolazione raggiunta del 18,6% e del 14,5%, valori molto al di sopra di quella regionale (5,9%). 20% 18% 16% 14% 12% 10% 8% 6% 4% 2% 0% 18,6% 14,5% 13,1% 6,3% 6,9% 4,2% 3,2% 3,4% AL AT BI CN NO TO VB VC? pop pop 2004/2005 Figura 5 - Incremento della popolazione coperta tra il 2004 ed

10 Le tabelle che seguono riportano la posizione delle province piemontesi nella classifica provinciale realizzata dall Osservatorio nazionale della banda larga di Between, per quanto riguarda la popolazione raggiunta da ADSL e da servizi di connettività in unbundling, ovvero da servizi di connettività offerti da operatori diversi da quello che è proprietario delle rete (Telecom). ADSL Indice popolazione coperta su base 100 Italia TO 105 Italia 100 NO 91 VB 82 AL 81 BI 79 VC 76 AT 74 CN 66 ULL Indice popolazione coperta su base 100 Italia TO 163 AL 110 Italia 100 NO 92 AT 82 BI 74 VC 58 CN 18 VB 0 Fonte: Osservatorio Between Tabella 2 - Classifica provinciale di copertura mediante i servizi ADSL ed ULL, 2005 Solo la provincia di Torino si colloca al di sopra della media italiana con riferimento ad entrambi gli indicatori considerati. Si può osservare inoltre come, con riferimento all ADSL, Torino si collochi appena al di sopra della media italiana ed abbastanza lontano dalle posizioni più avanzate. I valori più elevati si riscontrano in entrambi i casi per la provincia di Milano (rispettivamente 115 e 204), mentre i valori più bassi sono attribuiti dall Osservatorio di Between alle province di Isernia (47) e di Verbania (0), come indicato in Tabella 2 4. Per quanto riguarda l ULL le province di Cuneo e di Verbania appaiono quelle meno attrattive per gli operatori diversi dall incumbent (OLO) che utilizzano l offerta wholesale di Telecom Italia. 2.2 La copertura regionale derivante dall accordo Telecom Italia / Regione Piemonte L accordo stipulato a giugno 2006 tra la Regione Piemonte e l operatore Telecom Italia porterà, entro la fine del 2008, ad un ampliamento considerevole dell offerta di servizi a banda larga. Come già menzionato, infatti, a tale epoca oltre i tre quarti dei comuni piemontesi, il 96% delle linee telefoniche, avrà servizi di connettività a banda larga. L analisi che segue si propone di esaminare più in dettaglio gli effetti che l accordo suddetto potrebbe produrre sui livelli di copertura nelle diverse parti del territorio regionale. In particolare, sulla base dei termini dell accordo, il quale prevede che nei nuovi comuni il livello di connessione sarà rivolto ad un utenza residenziale, l analisi condotta muove da due ipotesi: che il servizio fornito riguardi solo le connessioni ADSL, e che il servizio si limiti a 640 kbps di banda in downstream e 256 kbps in upstream. 4 Va precisato che il valore nullo potrebbe dipendere dal fatto che l area di raccolta per Verbania è la centrale di Varese, pertanto c è la possibilità che gli operatori di Verbania siano registrati nell altra provincia. 7

11 La Figura 6 evidenzia i comuni che verranno serviti a seguito dell accordo. Essa mostra altresì come i comuni esclusi siano situati soprattutto nelle zone montane ad ovest e sud ovest. Figura 6 - Confronto tra copertura attuale e copertura prevista a fine 2008 Il grafico di Figura 7 riassume l incidenza percentuale a livello provinciale dei comuni che dopo l accordo rimarranno privi di copertura. 8

12 Comuni esclusi dopo l'accordo 25% 22,4% 22,1% 20% 15% 16,3% 14,4% 12,2% 18,2% 14,7% 10% 6,8% 7,6% 5% 0% AL AT BI CN NO TO VB VC Piemonte Figura 7 - Percentuale di comuni potenzialmente esclusi al termine del 2008 Le province relativamente più penalizzate risultano quelle di Cuneo (con il 22,4% di comuni esclusi), di Vercelli (22,1%) e di Verbania (8,2%). Situazioni di disagio minore invece si riscontreranno per le province di Novara e di Torino (rispettivamente con il 6,8% ed il 7,6% di comuni esclusi). Considerando la distribuzione territoriale degli interventi per provincia, si veda la Tabella 3, emerge come la maggior parte degli interventi sia concentrato nelle province di Cuneo (22,2%), di Torino (22,1%) e di Alessandria (18%). AL 18,0% AT 11,2% BI 6,5% CN 22,2% NO 6,5% TO 22,1% VB 5,4% VC 8,2% Piemonte 100,0% Tabella 3 - Ripartizione per provincia dei comuni interessati dagli interventi previsti dall accordo di Telecom Le situazioni di copertura ad oggi e quelle chi dovrebbero verificare a fine 2008 sono sintetizzate in Tabella 4. 9

13 Comuni coperti ad aprile 2006 Comuni coperti a fine 2008 Comuni esclusi a fine 2008 AL 21,6% 83,7% 16,3% AT 22,9% 85,6% 14,4% BI 35,4% 87,8% 12,2% CN 20,4% 77,6% 22,4% NO 45,5% 93,2% 6,8% TO 46,7% 92,4% 7,6% VB 35,1% 81,8% 18,2% VC 15,1% 77,9% 22,1% Piemonte 31,1% 85,3% 14,7% Tabella 4 - Riassunto della situazione di copertura attuale e futura nelle province piemontesi L accordo prevede inoltre che, in termini di linee telefoniche, entro la fine del 2008, l 88% dei comuni oggi raggiunti da servizi di tipo ADSL sia servito al 100%. Per il complesso dei comuni che al 2008 saranno dotati di banda larga, pertanto, il 92,9% dei comuni, disporrà di una copertura percentuale di linee telefoniche superiore al 70% (Figura 8). Assai più modesta (6,8%) risulta invece l aliquota di comuni dotati di una percentuale di servizio inferiore al 50% e praticamente nulla l aliquota di coloro con una percentuale tra il 50 ed il 70%. 0,3% 6,8% 92,9% oltre 70% 50%-70% meno del 50% Fonte: Elaborazione Osservatorio ICT del Piemonte su dati Regione Piemonte, AAEP (Anagrafe Attività Economiche e Produttive) Figura 8 - Stima della distribuzione della copertura del servizio ADSL al 2008 per intensità del servizio fornito (percentuali di linee telefoniche) Analizzando lo stesso dato a livello provinciale, Cuneo si rivela la provincia con maggiori difficoltà: qui infatti la percentuale di comuni che vedrà più del 70% di linee raggiunte è minore mentre è maggiore la percentuale di comuni in cui verranno coperte meno del 50% delle linee, Tabella Inoltre, l accordo conta di riuscire a coprire, almeno parzialmente, il 75,6% circa dei comuni oggi non raggiunti e, tra questi, l 86% dovrebbe esserlo nella sua interezza. 10

14 meno del 50% delle linee 50-70% delle linee oltre il 70% delle linee AL 9% 1% 91% AT 7% 0% 93% BI 4% 0% 96% CN 13% 1% 86% NO 2% 0% 98% TO 2% 0% 98% VB 8% 0% 92% VC 9% 0% 91% Tabella 5 - Ripartizione per provincia degli interventi in termini di linee telefoniche raggiunte Un ultimo cenno merita di essere fatto agli effetti che potrebbero prodursi sui livelli di accesso delle imprese piemontesi a seguito degli interventi di Telecom. In questa direzione, il grafico di Figura 9, presenta un confronto della situazione attuale di esclusione (barre in azzurro) con quella che si produrrà a fine 2008 (barre blu). Esso mette in luce come, mediamente, le situazioni di esclusione (ovvero di non accesso alla banda larga) si riducano di circa 10 volte. Da osservare come un tale livello di miglioramento si osservi anche per la provincia cuneese (la percentuale scende dal 45 al 4,4%), dove le difficoltà di penetrazione della banda larga tendono a manifestarsi con intensità relativamente più elevata. UL escluse 50% 45% 45,0% 40% 37,8% 36,5% 35% 30% 30,7% 26,3% 25% 20% 18,9% 21,2% 21,8% 15% 10% 5% 0% 9,1% 6,3% 4,2% 5,0% 4,4% 2,5% 2,4% 2,0% 1,5% 0,9% AL AT BI CN NO TO VB VC Piemonte Aprile 2006 Dicembre 2008 Fonte: Elaborazione Osservatorio ICT del Piemonte su dati Regione Piemonte, AAEP (Anagrafe Attività Economiche e Produttive) Figura 9 Unità locali che non hanno accesso alla banda larga, in percentuale sulle unità locali totali I grafici delle Figure 10 e 11, si soffermano sulle situazioni del settore informatico e di quello delle telecomunicazioni, che presentano i tassi di adozione alla banda larga più elevati. Per il settore informatico, in particolare, il miglioramento nel livello di accesso si rivela lievemente più accentuato. 11

15 30% 25% UL escluse settore 72 24,0% 20% 15% 10% 5% 0% 17,9% 16,4% 12,1% 11,4% 8,5% 7,8% 5,2% 5,7% 3,1% 1,8% 2,3% 1,1% 0,6% 0,4% 0,4% 0,3% AL AT BI CN NO TO VB VC Piemonte Aprile 2006 Dicembre 2008 Fonte: Elaborazione Osservatorio ICT del Piemonte su dati Regione Piemonte, AAEP (Anagrafe Attività Economiche e Produttive) Figura 10 - Unità locali che non hanno accesso alla banda larga nel settore informatico, in percentuale sulle unità locali totali del settore 30% UL escluse settore 64 25% 22,9% 20% 15% 10% 5% 0% 16,7% 11,1% 11,1% 6,3% 4,3% 3,8% 4,2% 4,0% 1,7% 0,2% 0,4% AL AT BI CN NO TO VB VC Piemonte Aprile 2006 Dicembre 2008 Fonte: Elaborazione Osservatorio ICT del Piemonte su dati Regione Piemonte, AAEP (Anagrafe Attività Economiche e Produttive) Figura 11 - Unità locali che non hanno accesso alla banda larga nel settore delle telecomunicazioni, in percentuale sulle unità locali totali del settore Prendendo infine in considerazione, infine, il settore turistico, che dalle rilevazioni dell Osservatorio risulta quello meno permeabile alla diffusione dei servizi broadband, il livello di miglioramento osservato risulta assai simile a quello che si registra per il complesso delle imprese (Figura 9), anche se lievemente meno marcato. 12

16 UL escluse settore 55 50% 45% 46,7% 40% 36,9% 35% 30% 25% 20% 24,2% 28,8% 31,3% 18,4% 26,2% 20,8% 15% 10% 5% 0% 9,3% 4,2% 4,0% 3,6% 6,2% 6,0% 1,3% 1,4% 2,8% AL AT BI CN NO TO VB VC Piemonte Aprile 2006 Dicembre 2008 Fonte: Elaborazione Osservatorio ICT del Piemonte su dati Regione Piemonte, AAEP (Anagrafe Attività Economiche e Produttive) Figura 12 - Unità locali che non hanno accesso alla banda larga nel settore turistico, in percentuale sulle unità locali totali del settore 3. Adozione di banda larga 3.1 Uno sguardo d insieme A partire dalle analisi già illustrate nel Rapporto di Osservatorio , questo paragrafo illustra la situazione delle province piemontesi in termini dei livelli di accesso alla banda larga e dei livelli di utilizzo delle ICT, approfondendone l analisi alla luce dei termini dell accordo con Telecom. I diagrammi in Figura 13 e in Figura 14 illustrano le situazioni provinciali del livello di accesso/adozione da parte dei cittadini e delle imprese nelle province, evidenziandone il posizionamento relativo. 6 Osservatorio ICT del Piemonte, Le ICT nella costruzione della Società dell Informazione, Novembre

17 33% 31% 29% NO TO Adozione banda larga 27% 25% 23% 21% BI VB Piemonte 19% CN VC AL 17% AT 15% 55% 60% 65% 70% 75% 80% 85% 90% 95% Copertura banda larga Figura 13 - Popolazione residente in comuni coperti da banda larga e che vi accede nelle province piemontesi al 2005 (*) (*) La dimensione delle bolle rappresenta la popolazione presente nelle province La provincia Novara possi ede livelli di copertura inferiori solo a quelli del torinese, seguita dalla provincia di Verbania, dove però le quote di adozione sono decisamente più modeste. A Cuneo, Vercelli ed Asti sia la copertura territoriale della banda larga sia i livelli di adozione sono, allo stato attuale, i meno elevati. Dalla Figura 14 emerge come la provincia di Torino si distacchi da tutte le altre collocandosi nella parte del grafico caratterizzata dai livelli più elevati di copertura e di adozione. Sorprende invece la posizione di Novara che, nonostante la percentuale elevata di unità locali raggiunte da servizi di banda larga, presenta livelli di adozione paragonabili a quelli delle province più svantaggiate dal punto di vista della copertura, quali Asti, Vercelli (che è l ultima per adozione) e Cuneo (provincia con il tasso di copertura più basso in assoluto). Si attestano invece, intorno ai valori medi regionali le province di Alessandria, Biella e Verbania. Le considerazioni che sono state avanzate finora, riguardano le imprese con più di 10 addetti. Qualora si considerino le imprese di dimensione inferiore, le cosiddette microimprese, che costituiscono la quasi totalità del tessuto imprenditoriale piemontese, Figura

18 100% 90% TO Adozione banda larga 80% 70% 60% CN AT AL BI VB NO Piemonte 50% VC 40% 60% 65% 70% 75% 80% 85% 90% 95% Copertura banda larga Figura 14 - Imprese localizzate in comuni coperti da banda larga e che vi accedono nelle province piemontesi al 2005 (*) (*) La dimensione delle bolle rappresenta il numero di unità locali presenti nelle province Emerge come Torino e Cuneo si collochino in posizione diametralmente opposta: la prima con elevati livelli di adozione e di copertura, la seconda con i valori meno elevati in termini di copertura. Valori relativamente modesti dei tassi di adozione accomunano anche le province di Vercelli, di Asti e di Alessandria. 30% Imprese con meno di 15 addetti che adottano banda larga 25% NO 20% AL VB CN VC TO 15% BI AT 10% 5% 0% 35% 40% 45% 50% 55% 60% 65% 70% 75% 80% Imprese con meno di 10 addetti raggiunte da banda larga Fonte: Elaborazione Osservatorio ICT del Piemonte su dati Regione Piemonte, Osservatorio Artigianato Figura 15 Imprese (con meno di 15 addetti) localizzate in comuni coperti da banda larga e che vi accedono nelle province piemontesi al 2005 (*) (*) La dimensione delle bolle rappresenta il numero di unità locali presenti nelle province. Le quote di adozione sono riferite ad unità locali con meno di 15 addetti. 15

19 Nel seguito si presentano alcuni approfondimenti specifici relativamente ai cittadini, alle imprese ed alle Pubbliche Amministrazioni locali. 3.2 I cittadini Il grafico in Figura 16 mostra le quote di accesso ad Internet delle famiglie relativamente a quella di accesso ad Internet con banda larga. La provincia di Novara spicca per la sua situazione di outlier, viste le quote relative particolarmente elevate per entrambi gli indicatori, mentre in posizione diametralmente opposta si trova la provincia di Asti. Non inaspettatamente, nella provincia metropolitana l aliquota di famiglie che accedono a connessioni a banda larga risulta più elevata della media regionale. Un livello di accesso ad Internet superiore alla media regionale si rileva anche nella provincia di Vercelli, dove però l accesso in banda larga risulta ancora modesto. Se si osserva lo sviluppo recente di tali indicatori, si rileva come la posizione relativamente più avanzata di Novara rispetto a quella delle altre province sia stato determinato da un incremento considerevole della quota di adozione della banda larga avvenuto tra il 2004 ed il % cittadini (16-74 anni) con connessione a banda larga a casa 31% NO 29% 27% TO 25% 23% PIEM ONTE 21% BI 19% AL VB VC 17% CN AT 15% 45% 47% 49% 51% 53% 55% 57% 59% cittadini (16-74 anni) con Internet a casa Figura 16 - Cittadini con Internet e banda larga a casa, nelle province piemontesi, 2005 (*) (*) La dimensione delle bolle rappresenta la dimensione demografica Anche la provincia di Alessandria presenta un comportamento analogo dal punto di vista dell aumento delle connessioni Internet: è quella, infatti, che tra il 2004 ed il 2005 ha registrato l incremento più significativo. La provincia metropolitana, invece, è quella che nel periodo considerato presenta l aumento più modesto. 16

20 Base: Cittadini piemontesi anni Figura 17 - Aliquote di cittadini con accesso ad Internet ed alla banda larga a casa, nelle province piemontesi al 2004 ed al 2005 Non è da escludere che l aumento considerevole delle famiglie con connessione a banda larga, soprattutto nella provincia di Novara, non sia stato favorito da un incremento del livello e della qualità della copertura infrastrutturale del territorio. Infine, un breve focus sull utilizzo di Internet, è riportato nelle Figure 18 e 19. cittadini (16-74 anni) che usano Internet 52% 50% 48% 46% VC BI 44% CN PIEMONTE AL VB 42% AT 40% 17% 19% 21% 23% 25% 27% 29% TO NO Internet users (16-74 anni) che hanno fatto acquisti on line negli ultimi tre mesi Figura 18 - Utilizzo di Internet ed acquisti on line per provincia,

21 Figura 19 - Utilizzo Internet ed acquisti on line per provincia al 2004 ed al 2005 La provincia di Novara presenta ancora una volta un buon posizionamento ed è anche quella che, rispetto al 2004, ha visto aumentare in misura più significativa l aliquota di Internet users che fanno acquisti on line. E importante sottolineare come alcune province, relativamente più svantaggiate in termini di copertura, presentino risultati discreti in termini di utilizzo di Internet. È questo il caso di Asti e di Alessandria che rivelano un aliquota significativa di acquirenti on line, e di Biella e Vercelli che presentano un buon livello di Internet users. In sintesi, la situazione provinciale delle diffusione delle ICT presso i cittadini si può riassumere come segue: La provincia metropolitana, quella che per prima è stata interessata dai processi di diffusione delle ICT, sembra aver rallentato la sua dinamica espansiva ed attraversare una fase di consolidamento. Le dinamiche più vivaci si riscontrano nelle province non metropolitane. In particolare, Novara si è dimostrata, nello scorso anno, la provincia più dinamica, in termini di incremento sia dei tassi di adozione delle ICT sia di quelli di utilizzo. Anche le altre province, si stanno attivamente impegnando nella realizzazione della Società dell Informazione. Nelle province di Cuneo e Verbania i miglioramenti più apprezzabili riguardano la copertura territoriale della banda larga, mentre in quelle di Alessandria, Asti, Vercelli e Biella gli avanzamenti più significativi si osservano tra gli Internet users. 3.3 Le imprese Le principali considerazioni circa il grado di copertura ed il tasso di adozione, nelle province sono state avanzate più sopra. In Tabella 6 si richiamano i valori provinciali dei tassi di adozione per le imprese, con meno di 15 addetti, forniti dall indagine congiunturale condotta dall Assessorato dell Artigianato. 18

22 AL 16,3% AT 10,8% BI 17,8% CN 14,0% NO 22,1% TO 17,8% VB 20,3% VC 16,6% Piemonte 18,5% Fonte: Elaborazione dell Osservatorio ICT su dati Regione Piemonte, Osservatorio Artigianato Base: Totale delle aziende intervistate Tabella 6 - Percentuale di imprese artigiane (con meno di 15 addetti) che hanno una connessione broadband per provincia ed in Piemonte al 2006 La Tabella 7 presenta un quadro riassuntivo della situazione di adozione della banda larga per le imprese piemontesi secondo la classe dimensionale. Numero addetti Adozione banda larga Solo titolare 9,2% ,3% ,3% ,9% ,6% ,5% Oltre ,5% Totale 16,1% Fonte: Osservatorio dell Artigianato per le imprese con meno di 10 addetti. Osservatorio ICT del Piemonte per le imprese con oltre 10 addetti. Base: Totale delle aziende intervistate Tabella 7 - Adozione di banda larga da parte delle imprese per classe di dimensionale al Alcune considerazioni ulteriori si possono avanzare osservando, congiuntamente, l aliquota di imprese che ha accesso a connessioni broadband, e quella che utilizza servizi ICT relativamente più avanzati in termini di requisiti di ampiezza di banda richiesti (la videoconferenza), Figura 20. In questo caso, troviamo in posizione più avanzata la provincia di Verbania che, pur avendo un tasso di adozione della banda larga analogo a quello medio regionale, presenta un tasso di utilizzo del servizio superiore a quello di tutte le altre province. I fanalini di coda sono rappresentati dalle province di Cuneo e di Biella, che si posizionano al di sotto dei valori regionali. Infine, si è ritenuto opportuno soffermarsi su un aspetto dell utilizzo di Internet che appare fondamentale per la competitività delle imprese: l e-commerce. In particolare, si è considerata la quota delle imprese che dispongono di un sito web con quella delle imprese che offrono ai propri clienti la possibilità di effettuare acquisti on line, Figura

23 40% 35% VB 30% Videoconferenza 25% 20% 15% VC AT NO AL Piemonte TO 10% CN BI 5% 0% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Adozione banda larga Figura 20- Imprese che accedono a banda larga e che utilizzano il servizio di videoconferenza nelle province piemontesi, 2005 (*) (*) La dimensione delle bolle rappresenta il numero di unità locali presenti nelle province 19% 14% CN VB TO Vendite on line 9% Piemonte 4% AL NO VC BI AT -1% 0% 60% 65% 70% 75% 80% 85% 90% 95% 100% Adozione sito web Figura 21 - Imprese che possiedono un sito web e che vendono on line nelle province piemontesi, 2005(*) (*) La dimensione delle bolle rappresenta il numero di unità locali presenti nelle province. Si rileva come Torino e Verbania siano le province dove, a fronte di una buona diffusione del sito web, si riscontrano anche le percentuali più elevate delle imprese che lo utilizzano per le vendite on line. In situazione più svantaggiata si trovano le province di Vercelli, Biella ed Asti che mostrano difficoltà evidenti nello sfruttare le opportunità offerte dalla visibilità sul web. 20

24 3.4 Le Pubbliche Amministrazioni locali Per quanto riguarda le Pubbliche Amministrazioni locali il grafico in Figura 22 fornisce un quadro di sintesi delle diffusione dell egovernment nelle province piemontesi. Sull asse delle ascisse compare la percentuale che, da web survey, risulta avere un sito web comunale, mentre sull asse delle ordinate ci sono i comuni il cui sito web consente di reperire informazioni on line su un generico servizio. Rispetto agli indicatori considerati, la provincia di Novara è quella meglio dotata dal punto di vista dell offerta di egovernment. Le situazioni meno favorevoli si riscontrano invece nelle province di Vercelli e di Alessandria, dove la carenza di servizi on line si accompagna alla mancanza di siti web ufficiali. comuni con un generico servizio disponibile on line 24% 18% 12% 6% VC AL 0% 15% 25% 35% 45% 55% 65% 75% VB comuni con sito ufficiale Figura 22 - Relazione tra presenza di un sito ufficiale e disponibilità di almeno un servizio on line nelle province piemontesi, 2005 CN AT TO BI NO Comuni coperti Basso livello interattività Alto livello interattività AL 6,8% 2,6% AT 5,1% 1,7% BI 15,9% 2,4% CN 10,4% 0,0% NO 27,3% 1,1% TO 26,3% 3,5% VB 14,3% 3,9% VC 4,7% 2,3% Piemonte 14,9% 2,2% Comuni non coperti Basso livello interattività Alto livello interattività AL 12,6% 2,1% AT 12,7% 0,0% BI 25,6% 0,0% CN 13,6% 0,4% NO 30,7% 0,0% TO 17,1% 0,6% VB 24,7% 1,3% VC 8,1% 0,0% Piemonte 16,7% 0,7% Tabella 8 e Tabella 9 - Relazione tra copertura e livello di interattività dei servizi di egov presenti nelle province piemontesi, 2005 Dalle Tabelle 8 e 9 si rileva come le percentuali di servizi offerti con interattività elevata (quelli cioè che consentono al cittadino o all impresa di concludere transazioni on line) siano più elevate nei 21

25 comuni raggiunti dalla banda larga. In particolare, sorprende come la provincia di Verbania presenti valori analoghi a quelli di Torino, mentre la provincia di Novara, dove l offerta di egovernment risulta relativamente più avanzata, sembra più svantaggiata. Alcuni confronti tra offerta di servizi da parte dei comuni piemontesi (asse delle ascisse) e domanda di tali servizi da parte di imprese e cittadini (asse delle ordinate) sono presentati nei diagrammi che seguono. Figura 23 - Posizionamento delle province piemontesi rispetto ad offerta e domanda di servizi di egov, 2005 La provincia di Vercelli, avendo un numero modesto di comuni che possiedono un sito ufficiale, parrebbe non avere risorse per far fronte alla domanda, in particolar modo per quanto riguarda le imprese. Analizzando il biellese invece, che in quanto ad offerta si colloca a livelli confrontabili con le province di Torino e di Novara, si può osservare come la domanda provenga principalmente dal lato dell imprenditoria, mentre è più ridotta quella proveniente dalla popolazione. Un approfondimento dei grafici in Figura 23 è fornito dai grafici in Figura 24 e in Figura 25, in cui l offerta è espressa, in modo più specifico, in termini di percentuale di comuni che offrono servizi, rispettivamente alle imprese e ai cittadini. Imprese che hanno interagito on line con la PA 70% 65% VC 60% 55% AT VB CN BI TO 50% 45% 40% NO AL 35% 30% 25% 10% 20% 30% 40% 50% 60% Comuni che offrono almeno un servizio on line per le imprese Figura 24 - Imprese e servizi di egov 22

26 60% Cittadini che hanno visitato il sito web comunale 55% CN 50% TO 45% VC VB NO 40% AL 35% 30% AT BI 25% 20% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% Comuni che offrono almeno un servizio on line per i cittadini Figura 25 - Cittadini e servizi di egov In entrambi i grafici, riguardanti rispettivamente le imprese e i cittadini, si distinguono abbastanza chiaramente due gruppi analoghi di province. Vale in entrambi i casi l osservazione secondo la quale nel gruppo di province che risultano relativamente più carenti in termini di offerta di servizi on line (Alessandria, Asti, Cuneo e Vercelli) si trovano anche le situazioni provinciali che rivelano i tassi utilizzo più elevati. 4. Possibili scenari di fabbisogno di banda per i comuni interessati dall accordo con Telecom Questo paragrafo si sofferma su un analisi delle situazioni fabbisogno di banda (domanda di banda larga insoddisfatta) che, nei comuni interessati dall accordo con Telecom, potrebbero prodursi in conseguenza della presenza di una domanda di accesso particolarmente elevata, rispetto al servizio fornito. Dapprima, l analisi condotta prende in esame la componente di domanda residenziale e non residenziale. Successivamente, si preoccupa di fornire una stima del fabbisogno che potrebbe determinarsi a seguito della combinazione/compresenza delle due componenti di domanda. Con riferimento alla componente residenziale, l analisi muove dalle seguenti premesse. La presenza di una sola centrale abilitata al servizio per comune. Poiché i comuni che verranno coperti sono per la maggior parte comuni di dimensioni minori, è ragionevole supporre che venga abilitata una sola centrale per comune. L ipotesi è abbastanza veritiera anche alla luce del fatto che il numero complessivo delle centrali in Piemonte è circa pari a 1.460, rispetto ai comuni. Una centrale attiva serve al massimo 150 utenze circa, nell ipotesi di servizio precedentemente indicata. 23

27 Il servizio fornito riguarda esclusivamente edifici ad uso abitativo (le abitazioni occupate ad uso residenziale). Poiché come già dichiarato nelle ipotesi introdotte nel paragrafo 2, il livello di servizio offerto con le nuove connessioni, interesserà prevalentemente un utenza di tipo residenziale, si è supposto che vengano interessati solo gli edifici ad uso abitativo. In particolare si è supporto che 1 abitazione 1 famiglia 1 linea telefonica. Non disponendo di un dato aggiornato circa il numero dio abitazioni occupate per comune è stato considerato quello fornito dalle informazioni del Censimento della Popolazione al I tassi di adozione di banda larga, applicati a livello comunale, sono quelli ottenuti dall indagine condotta dall Osservatorio presso i cittadini nel Essi sono, qui di seguito, espressi a livello provinciale: AL 13,8% AT 17,0% BI 19,2% CN 15,3% NO 27,0% TO 23,9% VB 17,9% VC 16,0% Piemonte 16,1% Base: Cittadini piemontesi anni Tabella 10 - Percentuale di popolazione che possiede una connessione a banda larga a casa, 2005 A partire da queste ipotesi, per i comuni interessati dall accordo di Telecom, è stato calcolato un indice di fabbisogno di banda larga, IFBF i, espresso come: IFBF i = (AB i * ADF ip )/ UTE (1) dove AB i, è il numero di abitazioni occupate nel comune i; ADF ip è il tasso di adozione di banda larga (per i cittadini) per il comune i appartenente alla provincia p; UTE, è il numero massimo di utenze ADSL (150) servite dalla centrale che verrà abilitata nel comune. Considerato il tasso di utilizzo di Internet, che attualmente si attesta su valori relativamente modesti, si è ritenuto ragionevole considerare un valore di saturazione più evelato, pari a Le interviste ai cittadini infatti hanno evidenziato che il 76,1% degli utilizzatori abituali di Internet (ovvero coloro che lo hanno utilizzato negli ultimi tre mesi) rimane connesso meno di 5 ore per settimana, mentre solo il 3,5% lo fa per più di 20 ore a settimana. Questo ha portato a rivedere il numero massimo di utenze ADSL che potrebbero essere servite dalla centrale. Considerati questi livelli di utilizzo in termini di tempo, e tenendo presente che i livelli di banda richiesti sono mediamente poco elevati, si è ritenuto opportuno fare riferimento ad un livello di saturazione, pari a 5 volte quello teorico. 24

28 Figura 26 - Valore dell indice di fabbisogno potenziale di banda larga per le famiglie La mappa evidenzia come, sulla base delle ipotesi fatte, i servizi di banda larga che potrebbero essere messi a disposizione all utenza residenziale a seguito dell accordo, risulterebbero ampiamente sufficienti a soddisfarne la domanda con riferimento al livello relativamente modesto del profilo di domanda ipotizzato -. Per quanto riguarda la componente non residenziale, vengono considerate le imprese di piccola dimensione (quelle con meno di 10 dipendenti), assumendo che queste possano essere assimilate ad un utenza residenziale e, pertanto, essere interessate dal servizio che verrà offerto a seguito dell accordo. Il percorso analitico per il calcolo del fabbisogno è del tutto analogo a quelle seguito per le famiglie dove in questo caso i soggetti interessati sono le microimprese (con i relativi tassi di adozione). Con riferimento alle imprese, i valori dell indice di fabbisogno di banda non segnalano situazioni di carenza, Figura

29 Figura 27 - Valore dell indice di fabbisogno potenziale di banda larga per le imprese Anche qualora si consideri la somma della domanda potenziale da parte delle utenze residenziali e di quella delle imprese, non emergono situazioni particolarmente critiche. Un risultato diverso si ottiene se nella procedura di stima si suppone che tutte le utenze (famiglie ed imprese) decidono di adottare la banda larga (tasso di adozione pari a 100% nell eq.1). La Figura 28 mostra i risultati dell applicazione di tale ipotesi. Va precisato che i valori riportati sono stati ottenuti sommando i valori di fabbisogno per le famiglie con quelli di fabbisogno relativo alle imprese con meno di 10 addetti, al netto di quelli relativi alle imprese costituite dal solo titolare, la cui domanda di banda potrebbe essere ricondotta a quella familiare 8. 8 Per le microimprese, infatti, non è da escludere che la domanda di banda larga non coincida con la domanda, individuale, già espressa come utenza familiare. Da questo punto di vista, domanda residenziale e domanda non residenziale da parte delle microimprese possono avere un certo margine di sovrapposizione. Non potendo, per ora, distinguere tale aliquota comune si è deciso di considerare come domanda non residenziale aggiuntiva quella espressa da microimprese con più di 1 addetto. 26

30 Figura 28 Valore dell indice di fabbisogno potenziale di banda larga totale Come emerge chiaramente dal confronto con le precedenti mappe (Figure 26 e 27), in questo caso, per un certo numero di comuni, l indice segnala situazioni di potenziale criticità. Il grafico in Figura 29 contiene una sintesi di tali situazioni per provincia. In particolare, le barre dell istogramma rappresentano le percentuali di comuni interessati dall accordo di telecom (con un valore dell indice superiore a 105), la cui offerta di banda potrebbe risultare insufficiente. 27

31 30% 25% 20% 17,9% 11,6% 13,6% 12,8% 15% 10,1% 10% 1,4% 2,8% 11,1% 2,5% 5% 5,8% 9,5% 11,6% 11,3% 11,4% 10,1% 8,3% 5,6% 9,3% 0% Alessandria Asti Biella Cuneo Novara Torino Verbania Vercelli Piemonte tra 105% e 150% oltre 150% Figura 29 Distribuzione delle situazioni di fabbisogno di banda nelle province(*) 5. Osservazioni conclusive Le rilevazioni condotte quest anno mostrano una Società dell Informazione in cui la tematica del digital divide è ancora più che mai presente, in particolar modo per quanto concerne l adozione e l utilizzo delle nuove tecnologie. Continuano ad evolvere verso un utilizzo sempre più sofisticato delle tecnologie informatiche i soggetti che già le adottano e le utilizzano. L accordo stipulato tra Telecom Italia e la Regione, come si è visto nel documento, sarà sicuramente utile per colmare il primo livello di divario presente sul territorio piemontese, ovvero quello infrastrutturale. Un idea generale dei suoi possibili effetti, a livello provinciale, è fornita dal confronto delle Figure 31a e 31b, dove l asse delle ascisse riporta una misura della copertura dei comuni (calcolata come percentuale di comuni che hanno accesso ai servizi a banda larga nelle province), e quello delle ordinate una misura della percentuale di adozione che combina la quota di adozione di famiglie e di imprese 9. In particolare, il grafico di Figura 30a riporta la situazione odierna e quello di Figura 30b illustra la situazione che potrebbe realizzarsi a fine 2008, a seguito dell accordo con Telecom. La percentuali di copertura dei comuni sono quelle indicate nelle prime due colonne della Tabella 4). Le quote di adozione sono state stimate facendo riferimento ai tassi di adozione delle famiglie e delle imprese con oltre 10 addetti. Nel 2008, le stime risultanti non tengono conto del 9 Per calcolare questo valore le quote di adozione per i cittadini e per le imprese sono state combinate, utilizzando pesi uniformi (pari a 0,5), sotto l ipotesi che entrambi i soggetti abbiano la stessa incidenza all interno della Società dell Informazione. 28

32 comportamento di adozione delle microimprese e i risultati provinciali risultano essere pertanto ottimistici. Si suppone che, a livello provinciale, la loro crescita dipenda da due fattori concomitanti, ovvero: da un aumento dell aliquota di utenti (cittadini ed imprese) che accedono alla banda larga. Tale valore, assunto identico per tutte le province, è stato ricavato dalla variazione delle quote di adozione di connessioni broadband tra il 2004 ed il 2005 (131% e 16,1% sono i valori rispettivamente per i cittadini e per le imprese); dalla disponibilità aggiuntiva di banda larga. Per calcolare questo valore, che discrimina le diverse province, si è preso in considerazione l incremento percentuale di popolazione e di imprese derivante dall aumento della copertura unitamente con le percentuali di famiglie e di imprese che, nell ambito delle indagini, hanno dichiarato di non possedere connessioni broadband in quanto nel comune di residenza non erano disponibili servizi di tale tipo. La Tabella 11 riporta tali valori 10. Famiglie Imprese AL 5,1% 9,1% AT 3,3% 15,4% BI 3,3% 12,5% CN 4,7% 20,9% NO 4,0% 23,9% TO 1,3% 6,9% VB 5,0% 6,7% VC 1,1% 44,4% Base: Tutta la popolazione e tutte le imprese Tabella 11 - Famiglie ed imprese che hanno dichiarato di non possedere banda larga per mancanza di copertura, La formula utilizzata è la seguente: Tasso di adozione futuro= adozione 2004/2005+ pop/ul coperte dopo l accordo * % di soggetti che hanno dichiarato di non possedere una connessione broadband per la mancanza di copertura del proprio comune 29

33 90% 80% 70% Adozione 60% 50% 40% VC CN AL AT BI VB TO NO 30% 10% 30% 50% 70% 90% Copertura 30 a - Situazione odierna 90% TO 80% AL Adozione* 70% 60% 50% VB CN VC BI AT NO 40% 30% 10% 30% 50% 70% 90% Copertura* 30 b - Situazione a fine 2008 Figura 9 Situazione della copertura/adozione nelle province ed in Piemonte ad oggi e a fine 2008 (*) (*) La dimensione delle bolle rappresenta il numero di comuni presenti nelle province A seguito dell accordo con Telecom non vi è dubbio che numerose aree, oggi prive dei servizi di banda larga, gran parte delle quali stanno alla periferia dei sistemi urbani più densamente popolati della regione, saranno in grado di accedervi. Ciò non toglie che, in alcune di esse, gli interventi previsti possano non essere sufficienti a soddisfare il livello di domanda che potrebbe manifestarsi. Per tali aree, così come per i comuni esclusi dall accordo, gli interventi della linea di azione 4 del programma WI-PIE saranno pertanto importanti per completare efficacemente la copertura dell intero territorio. In particolare, sfruttando la soluzione del satellitare più il Wi-Fi (o il WiMAX in 30

34 futuro), l estensione della copertura alle case sparse, potrebbe condurre a benefici apprezzabili, soprattutto nei territori delle province del Piemonte meridionale. Come già segnalato nel Rapporto di Osservatorio 2005, un impegno specifico dovrà essere intrapreso per affrontare i problemi del ritardo nell adozione da parte di diversi soggetti. Si tratta, infatti, di un aspetto del percorso di diffusione delle ICT che invece di colmarsi sembra aumentare rispetto al Risolvere i problemi relativi all accesso è un passo prioritario ma è altrettanto importante incentivare e formare gli attori affinché diventino elementi attivi all interno della Società dell Informazione. 31

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