VEDUTE DELLE COSTE DAL CAPO DI LEUCA. 1817

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1 Sezioni territoriali della costa di Leuca con fattore Y fuori scala ottenute con il software geocontex. Risultano molto evidenti i sedimi dei canali che giungono sino al mare. 16 VEDUTE DELLE COSTE DAL CAPO DI LEUCA VEDUTE DELLE COSTE DAL CAPO DI LEUCA... - Tavola 56-I Descrizione:...AL PROMONTORIO DEL GARGANO. Documenti n. 75 e 76. Sei tavole ad acquerello datate al 1817 firmate, tre da Ludovig Fetzer e tre dal Barone Groenzenstein tenente del Regg.to Corazzieri Austriaco. Le tavole contengono rispettivamente: Docum. 75 -Tav. 53-1) Capo di Leuca (A ); Docum. 75 -Tav. 54-2), Capo di S. Maria di Leuca, (A ); Docum. 76 -Tav. 56-1) Capo di S. Maria di Leuca, Docum. 76 -Tav. 58-3). Le tavole di questo documento, come pure dei Docum e numero di Categorico Files A e il Docum numero di Categorico Files A , si riconnettono ai lavori eseguiti dal 1817 al 1819 dagli ufficiali austriaci dell Ist. Geografico di Milano per la Carta Idrografica dell Adriatico e delle isole Ionie; il lavoro venne eseguito con il concorso dell Officio Topografico di Napoli sotto la guida del Col. Visconti e del Cap. inglese W. Smyth. (Cfr. Firrao C., Sull Officio Topografico di Napoli, Origini e vicende, Fonte: Archivio Cartografico IGM, sede San Marco, anno 1817.

2 IL PORTO. CONFRONTO DELLA LINEA DI COSTA DAL 1955 AL Fonte IGM Cronistoria del porto di Santa Maria di Leuca: con R.D. 2 agosto 1935 n la rada di Santa Maria di Leuca viene inclusa nella I categoria, che comprende i porti e le spiagge che interessano la sicurezza della navigazione generale e servono unicamente o principalmente a rifugio, o alla difesa militare ed alla sicurezza dello Stato, mentre include in II categoria IV classe la zona dedita alle attività commerciali; l 11 maggio 1941, con l approvazione della Commissione di Piani Regolatori dei Porti, il Porto di S.Maria di Leuca viene dotato di Piano Regolatore ai fini di porto rifugio e peschereccio; nel 1982 viene approvato con D.M. LL.PP. n. 859 del 04/03 il Piano Regolatore del Porto; nel 1999 è stata redatta a cura dell ing. Stasi per incarico del Genio Civile di Lecce una nuova variante al P.R.P. nell ambito dei POP Puglia Misura 6.6. Porti turistici Variante al Piano Regolatore Portuale di Castrignano del Capo- S. Maria di Leuca, approvata in via definitiva da Del. G.R. in data 25 luglio 2000 ai sensi e per effetti dell art.5 della L.84/1994. successivamente il Comune di Castrignano del Capo con Del. di G.C. n. 93 del approva il Progetto degli Interventi necessari al Completamento del porto, opere accessorie e viabilità di raccordo a servizio delle attività di pesca che prevede il banchinamento della darsena e la realizzazione del piazzale solo per garantire la sicurezza della viabilità nelle more dell esecuzione delle opere da parte del futuro concessionario. con Del. 4 del il Comune di Castrignano del Capo ha incaricato un consulente esterno per la redazione di un Nuovo Piano Regolatore del Porto di S. Maria di Leuca. il Comune, in attuazione delle previsioni del PRP, con Del G.C. n. 146 del , ha approvato il progetto di completamento del Porto di S. Maria di Leuca, relativamente alla gestione della Società Porto turistico di Marina di Leuca Appartengono alla classe I della categoria II i porti o le specifiche aree portuali di rilevanza economica internazionale; alla classe II della categoria II i porti o le specifiche aree portuali di rilevanza economica nazionale; infine, alla classe III della categoria II i porti o le specifiche aree portuali di rilevanza economica regionale ed interregionale e pertanto andrebbe a riclassificare il Porto di Santa Maria di Leuca come PORTO TURISTICO E DA DIPORTO, per cui DI RILEVANZA ECONOMICA REGIONALE ED INTERREGIONALE (categoria II, classe III; lettera e dell Art. 4 comma 3). Nel successivo Art. 5 comma 1, recita: Nei porti di cui alla categoria II, classi I, II e III, con esclusione di quelli aventi le funzioni di cui all art. 4, comma 3, lettera e), l ambito e l assetto complessivo del Porto, ivi comprese le aree destinate alla produzione industriale, all attività cantieristica e alle infrastrutture stradali e ferroviarie, sono rispettivamente delimitati e disegnati dal PIANO REGOLATORE PORTUALE che individua altresì le caratteristiche e la destinazione funzionale delle aree interessate Dal confronto delle foto aeree della sequenza su riportata emerge come la realizzazione del porto di Santa Maria di Leuca cominci già dagli anni 50 e prosegua sino ai giorni nostri. Nella pagina seguente è possibile osservare, attraverso una carrellata di cartoline postali, come l aspetto del bacino sia molto cambiato nel tempo, da un piccolo approdo per i pescatori sino al porto turistico ancora in fase di esecuzione. 17 Tuttavia il Porto di Santa Maria di Leuca non è stato ancora riclassificato, perciò nel 1999 è stata avviata la variante al PRP, nonostante non ve ne fosse bisogno. Al fine della redazione del presente PCC, al Porto di Santa Maria di Leuca non è stata attribuita alcuna categoria, in attesa di chiarimenti. In ogni caso, l area portuale è stata stralciata dalla pianificazione, in quanto, a prescindere dalla classificazione, la competenza spetta allo Stato o alla Regione. La struttura però è classificata nella 1^ categoria (porto rifugio, giusta RD n.1567) e nella II categoria, IV classe per le funzioni di rada commerciale, in ossequio al RD 2 aprile 1885 n.3095 relativo alla classificazione dei porti. Xilografia del Capo Santa Maria di Leuca tratta da Le Cento citta' d'italia - Supplemento mensile illustrato del Secolo al n 9420 :I edizione p.48. Editore Edoardo, del 26 giugno 1892, Milano. Fonte: Nel 1994 la Legge 84 del 28 gennaio, di riordino della legislazione in materia portuale, che abroga le disposizioni del RD n. 3095/1885 con essa incompatibili, indica che: I.5. Note storiche

3 Veduta di Leuca, 1942 Veduta di Leuca, 1947 Veduta di Leuca, 1947 Punta Meliso, 1950 Veduta di Leuca 1956 Veduta del Santuario di Leuca, 1956 Veduta di Leuca, 1958 Veduta di Leuca, 1965 Veduta di Leuca, I.5. Note storiche

4 6. Le Bagnarole di Santa Maria di Leuca Dalla valutazione dei fogli del catastale storico di Castrignano del Capo, redatto alla fine del XIX secolo, si evince che la costa di Santa Maria di Leuca presentava strutture in pietra o legno, costruite sulla scogliera, in prossimità del mare. La bagnarola, di pertinenza della relativa villa, era utilizzata come cabina-spogliatoio per signore, per riposarsi, per ripararsi dal sole ed isolarsi dagli altri bagnanti. Quelle in pietra di forma circolare o a pianta esagonale, riproponevano lo stile architettonico e i colori della villa di appartenenza. Erano chiuse sui lati con coperture a cupola o a padiglione. Quelle in legno erano di forma quadrata o rettangolare con copertura a falde. Venivano montate all inizio della stagione estiva e smontate al termine. Facevano capo alla famiglia di appartenenza. Le 3 tipologie sono: Unione dei Fogli XXV e XXVI del Catasto Storico del Comune di Castrignano del Capo, dell ultima decade del XIX sec., Si evince la presenza di 5 bagnarole, ma non è possibile determinare se fossero tutte in pietra: 3 sono ancora esistenti, le altre due sono andate perdute, cosa che fa presupporre che fossero state in legno. Tuttavia di queste ultime ne è testimoniata grazie alla presenza di un sedime tuttora riconoscibile e ricavato dallo scavo della roccia. Le bagnarole ancora esistenti sono: I.6. Le bagnarole di Leuca 1. bagnarola scoperta. Naturale, ricavata nella scogliera, o artificiale scavata nella stessa, di forma quadrangolare. Quasi tutte presentavano una scaletta per scendere in acqua. Il mare entrava attraverso due piccoli canali e raggiungeva un livello molto basso. Questa tipologia apparteneva a famiglie di livello sociale medio. Oggi si trovano in area demaniale e sono di dominio pubblico e vengono utilizzate da coloro che non possono farsi un bagno nel mare aperto. 2. bagnarola di legno. Struttura mobile lignea con copertura a falde poggiata su uno scavo di forma quadrangolare, con piccoli canali di accesso al mare. L approdo al mare era garantito attraverso scalette lignee removibili. Questa tipologia era presente sino agli anni 60 (di cui l ultima della famiglia Arditi). 3. bagnarola di pietra Scavata nella scogliera, di forma quadrangolare, circolare, esagonale o dodecagonale. Quasi tutte presentavano una scaletta per scendere in acqua. Il mare entra attraverso due piccoli canali e raggiungeva un livello molto basso. La struttura era in pietra portante. L accesso era garantito da una porta che conduceva al mare per mezzo di una scaletta con piattaforma. Erano collocate di fronte alla villa di appartenenza e collegate ad esse con tratto di costa rimodellato per rendere più agevole l accesso. Erano costruire secondo lo stile e il colore della villa, come segno di proprietà e di identificazione. 19

5 Appartenevano alle famiglie nobili. [Fonte: A.C. Morciano, Storia di uno dei simboli di Leuca, Delle tipologie descritte permangono solo 3 bagnarole in pietra, di proprietà comunale e situate in area demaniale. Presentano caratteristiche architettoniche riferibili con certezza a 2 ville: Villa La Meridiana e Villa Tommaso Fuortes. Della terza, in sede di PCC non è stato possibile risalire alla pertinenza originaria (è sita nei pressi dell ex molo degli Inglesi) e versa in uno stato di totale abbandono, e da fonti giornalistiche risulta che la popolazione ne richieda la tutela. Lo stato di conservazione delle altre due è buono. 20 Sedime delle bagnarole in pietra non più esistenti Foto Storiche

6 Codice: Ubicazione: GPS (WGS84): 20 m dal Lungomare C.Colombo N ,377 E ,585 Descrizione: Edificio costruito in pietra locale posto sulla battigia in prossimità del lungomare C. Colombo certamente appartenente un tempo alla Villa La Meridiana. Lo stato di conservazione è buono, con recenti lavori di restauro per il ripristino dell intonaco e della pitturazione bicromatica (rosso e giallo) dell esterno. Codice: Ubicazione: GPS (WGS84): 35 m dal Lungomare C.Colombo N ,202 E ,237 Descrizione: Edificio costruito in pietra locale posto sulla battigia in prossimità del lungomare C. Colombo sede dell azienda SailorMen adibito a biglietteria ed ufficio informazioni. Lo stato di conservazione è buono, con recenti lavori di restauro per il ripristino della scaletta d accesso. 21 I.6. Le bagnarole di Leuca

7 Codice: Ubicazione: GPS (WGS84): Planimetria del lido Giulia in cui è riportato il rilievo del sedime delle bagnarole non più esistenti e relative foto. 27 m dal Lungomare C.Colombo N ,892 E ,482 Descrizione: Edificio costruito in tufo locale posto sulla battigia in prossimità del lungomare C. Colombo. La popolazione ne ha richiesto la tutela proponendola come Luogo del cuore del FAI. La struttura è costruita nel 1925 dalla famiglia Rizzo di Presicce. Versa in pessimo stato di conservazione. 22 I.6. Le bagnarole di Leuca

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