I rischi dell adolescenza

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1 I rischi dell adolescenza Progetto ideato e realizzato dalla Dott.ssa Katia Colavecchi In collaborazione con il Comune di Acuto

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3 INDICE Introduzione... 5 Disagio e aggressività... 7 Comportamenti aggressivi... 9 Cyberbullyng...11 Tipologie del bullismo virtuale...13 Ragazzi e alcol...16 Droga e tabacco...20 Giochi pericolosi...23 Possibili interventi...26 I rischi dell adolescenza...28 Modalità e tempi...29

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5 Introduzione I segnali di disagio dei ragazzi a scuola e al di fuori del contesto scolastico sono in aumento, ne sono esempi eclatanti i casi limite di aggressività e violenza riportati sempre più spesso dalla cronaca. In Italia il disagio socio-relazionale in età evolutiva sta assumendo una rilevanza sempre più significativa sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Quando si parla di disagio socio-relazionale si fa riferimento al disagio adolescenziale che sfocia in aggressività, atti di bullismo, cyberbullismo e addirittura nel consumo prematuro di tabacco, alcol e droga. Per mettere in atto azioni di prevenzione è necessario un impegno costante e mirato. Vista l esperienza maturate lo scorso anno, per l anno scolastico 2012/2013 sono a proporre un progetto che rappresenta un continuum del precedente volto soprattutto a favorire il benessere dei ragazzi. Il disagio giovanile viene quasi inteso come un emergenza, ma è anche una condizione strutturale del nostro tempo, ne sono 5

6 testimoni due manifestazioni di disagio relazionale: il bullismo ed il cyberbullismo. Le cause che possono causare disagio in adolescenza sono le più svariate, tra le più prevalenti ci sono. Una particolare vulnerabilità individuale: disturbi psicofisici, affettive, ecc.; Carenze o disfunzioni provenienti dall ambiente familiare; Difficoltà di inserimento nel mondo socio-relazionale e culturale. Non sempre il disagio tipico dell età evolutiva diventa una patologia, per evitare ciò è fondamentale intervenire come detto sopra con idonei programmi di prevenzione e di sostegno del ragazzo. Gli insegnanti, gli educatori, i formatori sono i testimoni privilegiati delle difficoltà che i ragazzi vivono durante il periodo dell adolescenza e per questo motivo i soggetti più idonei a fronteggiare questo problema e soprattutto a dare sostegno e sicurezza ai ragazzi. 6

7 Disagio e aggressività Con il termine comportamento aggressivo ovvero aggressività si intende l insieme di azioni dirette al male di una persona, tali da infliggere sofferenze di natura fisica o morale. Siamo soliti giudicare negativamente i comportamenti aggressivi in quanto fanno paura nei loro aspetti di violenza di danno e per questo si cerca di allontanarcene ma l aggressività può assume una duplice valenza in quanto, anche se nella quotidianità tendiamo a classificarla come negativa, questa ci aiuta a seconda delle circostanze, ad affrontare situazioni aiutandoci a superarle positivamente. Questo tipo di aggressività spesso ha un ruolo di forza che accompagna il soggetto verso la crescita e l affermazione della propria individualità. Possiamo quindi riassumere: l aggressività vista in luce positiva può essere collegata al desiderio di superare con forza e determinazione un ostacolo, mentre quella negativa, si collega ad un intenzionalità distruttiva. Un aggressività ben gestita e adeguatamente canalizzata rimane una risorsa individuale 7

8 importante in quanto permette al soggetto di affermare se stesso e aumentare la propria autoefficacia tramite condotte aggressive socialmente adattive come ad esempio la competizione. All interno della scuola si possono evidenziare diversi tipi di aggressività, molte volte legate alle caratteristiche cognitive e socio-affettive dell individuo. Oltre al contesto si deve evidenziare anche la fascia d età dei ragazzi, essi vivono nel pieno dell adolescenza, periodo in cui i ragazzi sono impegnati su diversi fronti per il raggiungimento di un identità personale e sociale. Proprio per aiutarli in questa fase della crescita sarebbe opportuno adottare dei comportamenti pro sociali ovvero un comportamento a favore della socializzazione con una propensione all incontro, all aiuto dell altro al fine di favorire l inserimento all interno del contesto sociale. 8

9 Comportamenti aggressivi Il passaggio dalla normale conflittualità al bullismo è determinato sia da differenze quantitative che qualitative. A titolo esemplificativo si riportano diversi livelli che può assumere un comportamento aggressivo 1. Livello 1: Ragazzo irritabile. Ha difficoltà ad accettare divieti o limiti; mostra segni fisiologici di rabbia; formula verbalizzazione aggressive, spesso auto-dirette; Livello 2: Ragazzo indisciplinato. Rifiuta di seguire regole e prescrizioni; mostra aggressività verbale diretta verso altri; litica con i genitori/insegnanti; Livello 3: Ragazzo minaccioso. Mostra frequenti segni di rabbia intensa; formula minacce verbali dirette verso gli altri, può danneggiare piccoli oggetti senza valore e produrre involontariamente danni ad altri a causa di un eccessiva agitazione motoria; 1 Il disagio adolescenziale. Tra aggressività, bullismo e cyber bullismo, a cura di Zbigniew Formella, Alessandro Ricci, LAS Roma, pag.47. 9

10 Livello 4: Ragazzo bullo. Danneggia volontariamente e gravemente oggetti di valore; può provocare danni fisici ad altri; si avvale dell aiuto di altri ragazzi; Livello 5: Ragazzo violento. Compie atti aggressivi di particolare gravità. 10

11 Cyberbullyng Il bullismo elettronico (cyberbullyng) è un fenomeno studiato e descritto dalla ricerca internazionale solo a partire dai primi anni del XXI secolo. Il quadro di riferimento del fenomeno può essere rintracciato, da un lato nel cambiamento del contesto sociale e del modello della società, dall altro nel rapporto che i giovani intrattengono con le nuove tecnologie comunicative. Il bullismo è un fenomeno che si dimostra in vari modi ma, con l avanzamento delle nuove tecnologie, il suo modo di manifestarsi si è evoluto facendosi strada attraverso i mezzi di comunicazione per questo infatti oggi si parla di cyberbullismo, considerato appunto un evoluzione del bullismo tradizionale. In questa nuova forma di aggressività il potere viene imposto attraverso l abilità e le competenze acquisite nelle nuove tecnologie. I ragazzi che esercitano il cyberbullismo si servono della posta elettronica, degli mms, sms, e dell uso di 11

12 siti web e link con contenuti offensivi per effettuare azioni di bullismo. Come nel bullismo anche nel cyberbullismo si possono individuare alcuni elementi chiave: Volontà: il comportamento è deliberato e non accidentale; Ripetitività: il cyber bullismo non è un comportamento isolato; Danno: la vittima deve percepire che il danno è stato inflitto; Dispositivi elettronici: computer, cellulari, giochi, aspetti quest ultimi che distinguono il fenomeno dal bullismo. 12

13 Tipologie del bullismo virtuale Il fenomeno del cyberbullismo è molto complesso e si manifesta in molteplici forme, infatti a volte, proprio a causa della complessità del fenomeno è difficile individuare quanto realmente un comportamento possa essere indice di persecuzione nei confronti di un altra persona. Le forme più comuni di questo fenomeno sono: Flaming: messaggi online violenti e volgari mirati a suscitare battaglie verbali in un forum. Molestie (harassment): spedizione ripetuta di messaggi insultanti mirati a ferire qualcuno. Denigrazione: sparlare di qualcuno per danneggiare gratuitamente e con cattiveria la sua reputazione, via e- mail, messaggistica istantanea, ecc. Sostituzione di persona ("impersonation"): farsi passare per un'altra persona per spedire messaggi o pubblicare testi reprensibili. Rivelazioni (exposure): pubblicare informazioni private e/o imbarazzanti su un'altra persona. 13

14 Inganno: (trickery); ottenere la fiducia di qualcuno con l'inganno per poi pubblicare o condividere con altri le informazioni confidate via mezzi elettronici. Esclusione: escludere deliberatamente una persona da un gruppo online per ferirla. Cyber-persecuzione o cyberstalking: molestie e denigrazioni ripetute e minacciose mirate a incutere paura. Le cyberminacce si suddividono in: Minacce dirette: minacce effettive di fare del male a qualcuno; Materiale a carattere angosciante: materiale online che fornisce indizi circa il fatto che la persona è emotivamente sconvolta e potrebbe pensare di fare del male a qualcuno, o a se stessa. Non è sicuramente facile definire il profilo del cyberbullo ma la cosa certa è lo spostamento della crudeltà adolescenziale dagli ambienti scolastici all ambiente virtuale: internet. Gli adolescenti sono attratti dal cyberbullismo perché è un fenomeno che rispetto a quello tradizionale permette di mantenere l anonimato, l uso delle temporali e dei soprannomi può aiutare a nascondere facilmente la propria identità. 14

15 Alla luce di questo nuovo fenomeno che sulla scia del bullismo tradizionale si sta diffondendo sempre più capillarmente è opportuno educare i ragazzi sulle conseguenze delle loro azioni esercitate sugli altri ragazzi. Questi comportamenti riguardano sia i ragazzi che le ragazze, seppur in modi leggermente diversi ma l intenzionalità è sempre quella di emergere rispetto al gruppo dei pari e creare disagio alla vittima. Oggi la diffusione del fenomeno è su scala mondiale, la situazione sta diventando preoccupante perché internet ormai occupa sempre più spazio nel tempo di tutti ed in particolare degli adolescenti. I giovani ormai vivono on-line in quanto questo è il nuovo modo di relazionarsi con gli altri, parlano con link, chat, face book è diventato l unico strumento di socializzazione. 15

16 Ragazzi e alcol L abuso di alcol sta diventano una piaga sociale che coinvolge un numero sempre più elevato di giovani: le bevute compulsive e autodistruttive del sabato sera, con il loro frequente e tragico epilogo stradale, ne sono il segnale più evidente. La tendenza non risparmia nessuno: le ragazze bevono quanto i maschi, e il loro numero cresce persino più velocemente. Di fronte a un fenomeno così preoccupante, è doveroso per gli educatori non abbassare la guardia perché l alcolismo compromette la salute, pregiudica l apprendimento, ostacola lo sviluppo della personalità, precipita le famiglie nel dolore e nella disperazione, e aumenta i rischi anche per gli altri, soprattutto a causa degli incidenti provocati dalla guida in stato di ebbrezza. Nella nostra cultura vi è ormai un totale e assodato consenso sociale relativo al consumo di bevande alcoliche. Tant è che l iniziazione al bere avviene spesso in ambito familiare, con un consumo di alcol che potremmo definire alimentare, un po di vino durante i pasti è una componente della dieta mediterranea. 16

17 Dopo questa iniziale esperienza il consumo di vino, e soprattutto di birra diventa abituale e i genitori accettano tale abitudine a condizione che rimanga contenuta e sotto il loro controllo. Il consumo di alcolici da parte di un giovane all interno della propria famiglia non si configura quindi mai, sin dall inizio, come un comportamento inadeguato. Col passare del tempo però il controllo dei familiari viene esercitato sempre meno, gli adolescenti tendono a sfuggire alle regole imposte dai genitori nella ricerca di un identità propria che si delinea all interno del gruppo di pari. E qui che si sperimentano le bevande alternative, gli alcolpops, nuove bevande coloratissime che richiamano mode e tendenze giovanili, un esempio sono il campari Mixx, Bacardi Breezer, la Red Bull, una bevanda che ti mette le ali. Queste bevande sono a tutti gli effetti degli stimolanti per far sballare ed indurre i ragazzi a comportamenti trasgressivi come l abuso. Oggi infatti non si vive più nel modello mediterraneo caratterizzato da consumi moderati strettamente legati ai pasti ma orientato verso un modello di consumo separato il binge drinking, ovvero il bere per ubriacarsi. 17

18 Il senso di questo utilizzo eccessivo, anche se non quotidiano, di alcolici, si può comprendere solo se ci si svincola dall idea che esso sia legato al piacere del gusto. Quest ultimo è infatti assolutamente secondario all effetto che si va ricercando nella sostanza, a quello stato di euforia e benessere che può dare o a quella disinibizione che risulta funzionale all interno di un gruppo di adolescenti. In altri termini, non è tanto importante la qualità di ciò che si beve, ma che la gradazione e i quantitativi siano tali da avere un effetto potente. Si può quindi comprendere perchè l alcol sia considerato da alcuni un valido sostituto delle droghe: è una sostanza che può provocare uno stato di profonda alterazione psicofisica ed allo stesso tempo è una sostanza legale e socialmente accettata. Nonostante i giovani siano al giorno d oggi più consapevoli e informati delle possibili conseguenze negative dell assunzione di 18

19 alcol, continuano a rappresentare una popolazione ancora ad alto rischio. Alcune ricerche fatte hanno portato a distinguere tre forme di alcolismo giovanile: Alcolismo come modalità di integrazione nel mondo degli adulti; in questa forma che prelude ad un alcoldipenenza, l influenza delle famiglie e del gruppo di pari è fondamentale. Alcolismo come auto-medicazione: messo di fronte alla crisi adoloscenziale (noia, solitudine, sentimento di inferiorità, ecc.) o ad uno stato più patologico (depressione, alto livello di ansia, ecc) il giovane ricerca nell alcol un effetto farmacologico. Per lo più solitario questo alcolismo comporta una degradazione rapidaa. Alcolismo tossicomaniacale: sebbene per molto tempo non considerato tale, l alcol acquisisce ai nostri giorni il valore di una droga. Il tossicomane può alternare l alcol ad altre sostanze o può sostituire questi con l alcol in un periodo di carenza. 19

20 Droga e tabacco v L adolescenza è una fase in cui si vogliono fare nuove esperienze, così provare il fumo e la droga durante questo periodo è comune. I teenagers usano il fumo ed alcune droghe leggere per molte ragioni, inclusa la curiosità, perché conferisce loro un senso di benessere, riduce lo stress, li fa sentire grandi o, più semplicemente, per sentirsi integrati nel gruppo di appartenenza. È difficile sapere quali adolescenti dopo aver provato la droga non continueranno a farne uso e quali svilupperanno problematiche serie. Sfortunatamente gli adolescenti spesso non sono consapevoli del legame tra le loro azioni di oggi e le conseguenze future. Hanno anche una tendenza a sentirsi indistruttibili e immuni dai problemi che interessano gli altri. Alcuni adolescenti, dopo aver provato, smetteranno o continueranno a farne un uso occasionale, senza problemi significativi. Altri svilupperanno una dipendenza, fumando abitualmente e non escludendo l uso di droghe leggere che possono causare danni significativi a se stessi e forse anche ad altri, potenzialmente inclini. 20

21 L utilizzo di tabacco ed alcool non dovrebbe essere sottovalutati, perché possono essere considerati droghe veicolo per altre droghe (marijuana, cocaina, allucinogeni, inalanti ed eroina). L'attrazione degli adolescenti per le droghe leggere è indissolubilmente legata ai significati che essi attribuiscono al comportamento di consumo. Questi significati sono connessi sia alla ricerca di stati di eccitamento e di benessere sia con i problemi della socialità e della definizione di sé. Fumare spinelli può infatti costituire una sfida al mondo adulto per rimarcare la propria differenza e distanza; facilita la sensazione di appartenenza, soprattutto quando consente al soggetto di essere accettato dal gruppo; è un modo per dimostrare a chi rimane estraneo a questo tipo di esperienze che si è diversi, più coraggiosi, meno condizionati; ancora l'uso di cannabis, come l'adesione a certe mode, a certi gusti musicali, può essere visto dall'adolescente come un modo per partecipare alla cultura giovanile. Quindi la combinazione tra curiosità adolescenziale, comportamenti a rischio e pressione sociale, rende molto difficile per l adolescente dire NO. 21

22 Gli adolescenti più a rischio di incorrere in seri problemi derivanti da uso di alcool e droga sono quelli che hanno una situazione familiare difficile, quelli che hanno una bassa autostima o che non si sentono a proprio agio. L utilizzo di droghe illegali sta aumentando, specialmente tra gli adolescenti più giovani. L età media del primo utilizzo di marijuana è 14 anni, e l utilizzo di alcool può iniziare prima dei 12 anni. Gli educatori possono e devono aiutare i ragazzi attraverso un educazione preventiva riguardo alle droghe e al tabacco, utilizzando una comunicazione aperta, fornendo modelli positivi e identificando precocemente la comparsa dei problemi che si stanno sviluppando. 22

23 Giochi pericolosi Le crisi diverse in ambito sociale, i cambiamenti della cultura hanno influenzato cospicuamente negli ultimi anni i vissuti e le conseguenze sul comportamento circa il rapporto tra l autonomia, l interdipendenza e la dipendenza nelle relazioni. I nuovi giochi d azzardo sono accessibili a tutti, slot machine, bingo, videopoker e altri giochi on line, propongono partite veloci, ripetitive che fanno perdere il controllo del tempo e dei soldi impiegati ma portano per un momento al di fuori della realtà. Il gioco elettronico è ripetitivo e ipnotico con un ritmo serrato di estrazione di numeri che permette di comunicare difficilmente anche con le persone sedute accanto, non permette alcun divertimento né incentiva la voglia di socializzare. La presenza massiccia di questi giochi sul territorio ne favorisce l accesso soprattutto da parte di quei ragazzi che cercano di passare il tempo in modo poco impegnativo dal punto di vista relazionale, che si aggregano ad altri amici che praticano queste attività, mossi anche dall illusione di guadagnare facilmente del denaro. Riconoscono così nel luogo di aggregazione la propria identità e la possibilità di integrarsi con un modello ritenuto vincente. I giochi preferiti dagli adolescenti sono prevalentemente le slot machine e la lotteria nazionale (gratta e 23

24 vinci, estrazione), a seguire i giochi di carte e le scommesse sportive. Le conseguenze del gioco problematico giovanile sono notevoli e con grandi ripercussioni, la più evidente è l alto dispendio di denaro che spesso non proviene solamente dalle paghette dei genitori ma a volte vengono messi in atto i primi comportamenti che rilevano uno scarso interesse verso gli altri e le proprietà altrui come i piccoli furti che poi per bisogno si ripetono e possono diventare via via più sistematici. Spesso agli occhi dei ragazzi questi comportamenti rischiosi non vengono considerati come condotte problematiche, le trasgressioni di solito sono vissute come mezzi per differenziarsi ma non fanno altro che perpetuare il problema della dipendenza. I ragazzi nell intento o forse proprio nell illusione di poter cambiare la quotidianità e il loro tenore di vita così da colmare insicurezze più profonde e più antiche, pensano che il denaro delle anelate vincite possa farli sentire finalmente potenti. Lo scontro con la delusione delle perdite li riporta bruscamente a una realtà inaccettabile e spesso deprimente a tal punto da innescare in loro un vortice ansioso e pericoloso. Questo vortice di emozioni genera sbalzi di umore C è da considerare che l illusione di vincere è un motore molto potente perchè legata ad un antico desiderio che persiste nel tempo seppur si manifesta in forme diverse dalle esigenze infantili, il 24

25 desiderio di essere protetti. Ci si illude anche perché non si è in grado di accettare la realtà deludente, ma con le proprie povere risorse si riesce solamente per costruirne una falsamente e momentaneamente appagante. I luoghi di aggregazione sono, per i ragazzi, dei posti simbolici dove si ritrova chi vuole condividere qualcosa, e demonizzarli sarebbe come cercare di distruggere il loro spazio protetto: ecco perché vanno così di moda le sale giochi, il pretesto dei giochi è spesso un modo per ritrovarsi ed avere qualcosa che accomuna, sapendo dove andare per trovare un contatto con qualcuno dalle analoghe esigenze. Il problema nasce quando questi posti diventano luoghi dove si sta in solitudine, non più spazi di comunicazione ma di isolamento. 25

26 Possibili interventi Oggi più che mai si assiste ad una rinnovata presa di coscienza da parte delle istituzioni e degli educatori dell importanza degli aspetti educativi e formativi tesi a realizzare un educazione più completa e integrata, essendosi riscontrato il bisogno di dotare gli alunni non solo di strumenti culturali ma anche di un bagaglio di competenze relazionali. Competenze necessarie in una società in cui è importante sapersi inserire in un gruppo ed adattarsi a situazioni sempre nuove, serve quindi acquisire la capacità di vivere e sapersi relazionare in modo positivo nella società. E proprio questo il motivo che ha spinto l Amministrazione Comunale ad investire su questo progetto perché affinché i ragazzi di oggi possano essere delle vere risorse per il futuro del Paese. I rapporti con i compagni e con l insegnante costituiscono per ogni alunno l occasione privilegiata per la costruzione dell immagine di sé. Creare all interno del vissuto scolastico un ambiente sereno e positivo è un elemento fondamentale anche per sviluppare al meglio la motivazione ad apprendere di ciascuno, e diventare un elemento si incoraggiamento nelle situazioni di difficoltà o di prepotenza. Stabilire un clima relazionale positivo è il primo vero obiettivo del progetto, è 26

27 necessario saper coinvolgere e soprattutto saper ascoltare i ragazzi. Per ostacolare i comportamenti di malessere sociorelazionali all interno della scuola è opportuno sviluppare l empatia e la pro socialità che favoriscono atteggiamenti di altruismo. L empatia indica il mettersi nei panni di un altra persona per comprendere i vari punti di vista. Noi adulti dobbiamo saper capire i comportamenti dei ragazzi e non dimenticare il nostro trascorso, alcune situazioni e emozioni sono state vissute da tutti nella fase dell adolescenza. La pro socialità riguarda invece quei comportamenti messi in atto per favorire l aiuto o l assistenza a persone in difficoltà. L educazione all empatia e alla prosocialità nel contesto scolastico possono realizzarsi attraverso la normale vita di classe valorizzando le relazioni significative che i ragazzi imparano a costruire con gli adulti e i coetanei, sia attraverso i contenuti scolastici, sia attraverso attività specifiche come il progetto proposto per favorire la riflessione ed il confronto reciproco su temi di attualità che i ragazzi possono vivere sia direttamente che indirettamente. Attraverso questa educazione si cerca di favorire una convivenza sociale civile per far si che le relazioni tra pari costituiscano un importante fattore di promozione del benessere tra gli alunni e non un contesto di aggressività e sopraffazione. 27

28 I rischi dell adolescenza La vita sociale dei ragazzi a scuola è ricca di episodi conflittuali; è quindi fondamentale educarli a propendere per il dialogo e la collaborazione come soluzione agli episodi conflittuali. La scuola rappresenta il luogo di vita per i ragazzi in cui possono sperimentare e potenziare le loro abilità nelle diverse relazioni interpersonali. Attraverso questo progetto si vogliono promuovere le competenze socio-emotive del gruppo di classe, evitando un approccio patologgizzante sul singolo allievo portatore di disagio sia esso bullo o vittima. I veri esperti del bullismo sia esso tradizionale o tecnologico, problemi legati all uso prematuro di alcol/droga o tabacco sono i ragazzi stessi: sanno individuare le peculiarità e le caratteristiche del fenomeno e sono a conoscenza di ciò che succede nella loro classe. I ragazzi sanno ma non sono in grado di intervenire efficacemente per aiutare o difendere un compagno è quindi necessario entrare in sintonia con la classe coinvolgendo i ragazzi conquistando la loro fiducia affinché si possa istaurare un rapporto di collaborazione. Il progetto è prevalentemente incentrato sulla prevenzione ed il contrasto delle prepotenze intervenendo come detto sopra a livello della classe. 28

29 Modalità e tempi Tale progetto è essenzialmente strutturato e pensato per tutte le classi della scuola secondaria e assolutamente adattabile alle sole ultime due classi della scuola primaria. Per l erogazione del corso si richiedono 6/8 ore per le classi della scuola secondaria e 2/3 per quelle della primaria. Il monte ore varia a seconda delle esigenze della classe e degli interventi da mettere in atto. Verrà tenuta una lezione frontale con l ausilio di slide e materiale audiovisivo di supporto. A seguito della lezione frontale si propone la proiezione di un film (cartone animato o film specifico per gli alunni della primaria) attinente al tema trattato per porre in modo pregnante l attenzione, in termini di prevenzione, sui temi trattati 29

30 concludendo con un dibattito lasciando liberi i ragazzi di riflettere sui tanti disagi che può portare l adolescenza. Le date per l erogazione della formazione saranno concordate con il Dirigente Scolastico ed eventualmente con il personale docente rispettando comunque le attività didattiche. 30

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32 Una cattiva azione non ci tormenta appena compiuta, ma a distanza di molto tempo, quando la si ricorda, perché il ricordo non si spegne. Jean Jacques Rousseau

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