COLLEGIO DI MILANO. Membro designato dalla Banca d'italia. (MI) SANTARELLI Membro designato da Associazione rappresentativa degli intermediari

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1 COLLEGIO DI MILANO composto dai signori: (MI) GAMBARO (MI) LUCCHINI GUASTALLA (MI) ORLANDI Presidente Membro designato dalla Banca d'italia Membro designato dalla Banca d'italia (MI) SANTARELLI Membro designato da Associazione rappresentativa degli intermediari (MI) ESTRANGEROS Membro designato da Associazione rappresentativa dei clienti Relatore LUCCHINI Nella seduta del 25/07/2013 dopo aver esaminato: - il ricorso e la documentazione allegata - le controdeduzioni dell intermediario e la relativa documentazione - la relazione della Segreteria tecnica - FATTO Il ricorrente chiede il risarcimento del danno patito ( 2.500,00) per la tardiva esecuzione di un ordine di pagamento (bonifico) che ha determinato lo slittamento del periodo per la fruizione dei benefici fiscali previsti per le ristrutturazioni edilizie. Più precisamente, in data , l amministratore del condominio ricorrente ha ordinato un bonifico, specificando che esso doveva essere eseguito entro l anno in corso, in quanto relativo a opere per recupero patrimonio edilizio ex L. 214/2011 ; la corretta esecuzione avrebbe, infatti, consentito ai condomini, molti dei quali ultraottantenni, di usufruire delle previste detrazioni fiscali a cominciare già dall anno La Banca ha eseguito il bonifico in data , nonostante che un impiegata, sollecitata telefonicamente il precedente 27 dicembre, avesse assicurato l evasione dell ordine entro il 31 dicembre La tardive esecuzione del bonifico ha influito sulla tempistica di detrazione fiscale dell ammontare normativamente previsto, procurando, pertanto, un danno ai condomini, soprattutto per quelli ultraottantenni, età da considerare in relazione alla durata decennale della detrazione de quo. Con ricorso protocollato il , il Ricorrente ha chiesto all ABF di accertare e liquidare il danno patito che ha quantificato in 2.500,00. Pag. 2/7

2 Nelle proprie controdeduzioni, presentate tramite il Conciliatore Bancario Finanziario il , l intermediario ha, in via preliminare, eccepito la carenza di competenza dell ABF ratione materiae, in quanto il ricorso verterebbe sull applicazione di norme fiscali. Al riguardo, ha citato la pronuncia n. 1251/12 del Collegio di Milano. La Resistente ha altresì eccepito anche la carenza di interesse ad agire del Ricorrente per l irrisorietà del valore economico della contestazione. Al riguardo, ha citato la pronuncia n. 723/11 del Collegio di Roma, relativa ad un ricorso in cui l Interessato aveva avanzato domanda all ABF per ottenere un rimborso di 0,11, peraltro, offerti dalla Convenuta nelle more del procedimento e da lui rifiutati. Nel merito ha così argomentato: - il Ricorrente asserisce di aver indicato il termine del come inderogabile ai fini dell esecuzione del bonifico, non assolvendo, però, al relativo onere probatorio ex art c.c.; - nella disposizione di bonifico, infatti, non compare alcuna indicazione in tal senso; - l amministratore ha disposto un bonifico ordinario che di regola trova esecuzione entro due giorni lavorativi bancari successivi a quello di ricezione, come specificato anche negli appositi Fogli Informativi ; - nel caso di specie il bonifico è stato eseguito, invece, in 3 giorni e mezzo, ma utilizzando la normale diligenza, si sarebbe potuto prevedere il rischio di un sia pur fortuito e minimo slittamento della esecuzione del bonifico presentato in una giornata semifestiva (la vigilia di natale) con orario ridotto, a ridosso delle festività natalizie ; in base ai normali tempi di esecuzione il pagamento avrebbe dovuto essere effettuato entro venerdì 28/12/12 mentre è stato eseguito mercoledì 02/01/13 ; - se il Ricorrente aveva veramente necessità di effettuare il pagamento entro la fine dell anno, avrebbe potuto disporre un bonifico urgente, anziché ordinario, garantendosi l immediata esecuzione del pagamento, sia pure previo pagamento di una maggiore commissione ( 26,00 anziché 3,50; la differenza di 22,50 che potrebbe astrattamente apparire rilevante, si risolve in realtà in ben poca cosa per ammissione dello stesso ricorrente il quale dichiara, pur senza dimostrarlo, di avere subito un danno più di cento volte superiore ); - il termine del non può quindi essere considerato essenziale ex art c.c. Con riferimento all asserito danno, la Convenuta ha rilevato che il Ricorrente non ha dato prova né del relativo ammontare, né del soggetto eventualmente danneggiato. In particolare, sotto il profilo soggettivo, la Banca svolge una corposa dissertazione sulla natura giuridica del condominio e sulla distinzione della sfera giuridica di quest ultimo da quella dei singoli condomini, anche ai fini della corretta individuazione della causa petendi del ricorso oggi in discussione che viene, infine, circoscritta al presunto e imprecisato danno che sarebbe derivato al solo condominio, in relazione alle detrazioni fiscali previste dall art. 16-bis del DPR 917/86. In relazione al petitum ( 2.500,00 a titolo risarcitorio) la Banca ha rilevato che il Ricorrente non ha dimostrato che i lavori per il pagamento dei quali è stato disposto il bonifico oggetto di controversia rientrino tra quelli per cui la normativa prevede i relativi benefici fiscali, né che il condominio in quanto tale e non i singoli condomini, uti singuli, possa beneficiare delle relative detrazioni; né ha dimostrato a quanto effettivamente ammonterebbe la detrazione, che comunque potrà essere goduta, nei limiti e con la durata previsti ( dieci quote annuali costanti e di pari importo nell anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi ) semplicemente con lo slittamento di un anno (periodo anziché ) rispetto a quanto voluto. In considerazione di tale slittamento, manifestando un eccessivo e ingiustificato favor nei confronti del Ricorrente e ipotizzando che al condominio potesse spettare la detrazione Pag. 3/7

3 sull intera somma pagata ( ,00), l asserito danno potrebbe essere, al massimo, quantificato in 36,73 ( interesse legale sull importo della prima rata per un anno ). L Intermediario si è opposto alla domanda e ha chiesto al Collegio in via pregiudiziale, di - riconoscere e dichiarare l incompetenza ratione materiae; - riconoscere e dichiarare la mancanza d interesse ad agire per irrisorietà del valore economico della contestazione; in via principale, di - riconoscere e dichiarare l inaccoglibilità del ricorso in quanto immotivato, infondato e privo di qualsiasi riscontro probatorio; in via subordinata, di - riconoscere la banca tenuta nella misura massima di 36,73. Il Ricorrente ha inviato una replica alle controdeduzioni con PEC del ove ha rappresentato che la domanda rivolta all ABF ha a oggetto il risarcimento del danno cagionato al condominio per l adempimento tardivo dell ordine di pagamento; inadempimento riconosciuto dalla stessa Convenuta. In particolare, ha rilevato che il mancato beneficio fiscale è elemento di valutazione per la quantificazione del danno e non per la sua qualificazione come danno da inadempimento contrattuale. Con riferimento alla ventilata carenza di legittimazione attiva, ha osservato che il condominio, committente dei lavori, ha disposto il bonifico e allo stesso la legge riconosce la detrazione fiscale che poi l amministratore ripartirà - con apposita dichiarazione - tra i condomini in base ai millesimi di proprietà. Il danno, pertanto, è senz altro imputabile al condominio. Le controdeduzioni e la documentazione successiva sono state inviate alle parti. DIRITTO Questo Collegio deve anzitutto affrontare le due eccezioni sollevate dall intermediario resistente in ordine alla carenza di competenza ratione materiae ed in merito all assenza di un interesse ad agire del ricorrente. Entrambe le eccezioni si rivelano totalmente infondate e prive di qualsiasi pregio argomentativo. Ai fini della valutazione dell eccezione relativa alla carenza di competenza, deve rilevarsi che il Collegio ha negato la propria competenza nei casi in cui la domanda avesse specificamente ad oggetto la definizione dell ambito di applicazione della normativa fiscale. Nel caso di specie, la doglianza concerne il tardivo adempimento dell ordine di pagamento che, secondo il Ricorrente, ha determinato un pregiudizio in relazione alla fruizione temporale dei benefici fiscali disciplinati dalla normativa in materia di recupero edilizio. Da ciò consegue, come già accennato, l assoluta infondatezza dell eccezione de qua. Analoga conclusione deve trarsi per la (supposta) carenza di interesse ad agire del Ricorrente conseguente alla irrisorietà del valore economico della contestazione. Al riguardo, la convenuta ha citato la pronuncia n. 723/11 del Collegio di Roma, relativa ad un ricorso in cui l Interessato aveva avanzato domanda all ABF per ottenere un rimborso di 0,11; ben diversamente, nel caso che ne occupa, la domanda sottoposta all esame del Collegio non si basa sulla quantificazione elaborata, in via ipotetica, dalla Convenuta ( 36,73), ma sulla somma richiesta a titolo risarcitorio dal Ricorrente, ovvero 2.500,00, somma va da sé tutt altro che irrisoria o simbolica. Pag. 4/7

4 Ciò chiarito e prima di esaminare nel merito la controversia sembra, tuttavia, opportuno riportare alcuni aspetti essenziali ai fini della decisione. È incontestato e risulta dalle evidenze documentali versate in atti che l ordine di pagamento è stato disposto in data ed eseguito in data (tra le due date - considerati i festivi - corrono 3 giorni lavorativi e mezzo). La Banca nella risposta al reclamo avanzato dal Ricorrente, ha imputato il ritardo a un proprio disguido, mentre nelle controdeduzioni ha attribuito la responsabilità al Ricorrente per non aver tenuto conto delle festività natalizie che, per diligenza ordinaria, si deve supporre possano incidere sui tempi di esecuzione. Ai fini della valutazione della diligenza della Banca nel non aver eseguito l ordine entro la fine del 2012, si deve rilevare che il bonifico è stato disposto mediante un modulo specificamente riservato dalla Convenuta ai pagamenti inerenti il risparmio energetico e per il recupero del patrimonio edilizio. La Convenuta, inoltre, ha prodotto il Foglio Informativo sui Servizi di incasso e pagamento Bonifico (agg. al ) nel quale è specificato, come tempo massimo per l esecuzione (accredito del beneficiario), 2 giorni lavorati bancari successivi alla data di ricevimento dell ordine. Con riferimento ai requisiti richiesti dalla normativa vigente per il godimento dei benefici fiscali per lavori di recupero edilizio, si rileva che i dati del bonifico disposto dal Ricorrente sono conformi a quelli previsti (causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione ed il numero di partita IVA ovvero il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato) dalla normativa. Tale operazione, pertanto, pare idonea a legittimare la richiesta di detrazione che, qualora effettivamente spettante, potrà essere comunque fruita nel periodo Così ricostruiti gli aspetti salienti della vicenda all origine della presente controversia, deve ricordarsi che la diligenza che gli istituti di credito devono osservare nella prestazione dei loro servizi sia quella del bonus argentarius costituisce ius receptum, essendo stato costantemente ribadito dalla Suprema Corte (cfr., CASS., 12 GIUGNO 2007, N , secondo cui «ai sensi dell art c.c., comma 2, la banca appellata, la quale, svolgendo attività professionale, deve adempiere tutte le obbligazioni assunte nei confronti dei propri clienti con la diligenza particolarmente qualificata dell accorto banchiere, non solo con riguardo all attività di esecuzione di contratti bancari in senso stretto, ma anche in relazione ad ogni tipo di atto o di operazione oggettivamente esplicati»). Ebbene, nel caso di specie l intermediario resistente non ha assolutamente osservato i suddetti canoni, rendendosi inadempiente nei confronti del ricorrente. Da un lato, infatti, essendovi prova documentale che l ordine bonifico seppure impartito a ridosso delle festività natalizie era evidentemente destinato al pagamento di lavori di recupero edilizio ed al relativo godimento dei benefici fiscali, appare altamente verosimile che l amministratore del condominio ricorrente abbia di ciò reso edotto la persona che ha ricevuto l ordine di bonifico, la quale avrebbe dovuto (sulla base di un fisiologico e collaborativo rapporto) correttamente assistere il proprio cliente per ottenere il risultato auspicato ovvero rappresentare immediatamente l impossibilità di ottenerlo. Dall altro lato, la tempistica con la quale è stato eseguito il bonifico in questione è assolutamente irrispettosa della normativa vigente, elemento che appare dirimente anche rispetto alla prima considerazione. Va, infatti, ricordato quanto dispone il D. Lgs. 27 gennaio 2010 n. 11 (Attuazione della direttiva 2007/64/CE, relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno), secondo il quale, testualmente: Art. 15 (Ricezione degli ordini di pagamento) Pag. 5/7

5 1. Il momento della ricezione di un ordine di pagamento è quello in cui l ordine, trasmesso direttamente dal pagatore o indirettamente dal beneficiario o per il suo tramite, è ricevuto dal prestatore di servizi di pagamento di cui si avvale il pagatore. Se il momento della ricezione non ricorre in una giornata operativa per il prestatore di servizi di pagamento di cui si avvale il pagatore, l ordine di pagamento si intende ricevuto la giornata operativa successiva. Il prestatore di servizi di pagamento può stabilire un limite, fissato in prossimità della fine della giornata operativa avuto anche riguardo alle modalità di trasmissione dell ordine di pagamento, oltre il quale gli ordini di pagamento ricevuti si considerano ricevuti la giornata operativa successiva. 2. Se l utilizzatore e il prestatore di servizi di pagamento di cui egli si avvale concordano che l esecuzione dell ordine di pagamento sia avviata in un giorno determinato o alla fine di un determinato periodo o il giorno in cui il pagatore ha messo i fondi a disposizione del prestatore di servizi di pagamento, il momento della ricezione coincide con il giorno convenuto. Ove il giorno convenuto non sia una giornata operativa per il prestatore di servizi di pagamento, l ordine si intende ricevuto la giornata operativa successiva. Art. 20 (Operazioni di pagamento su un conto di pagamento) 1. Il prestatore di servizi di pagamento del pagatore assicura che dal momento della ricezione dell ordine l importo dell operazione venga accreditato sul conto del prestatore di servizi di pagamento del beneficiario entro la fine della giornata operativa successiva [ ] E, dunque, conclamato l inadempimento dell intermediario resistente, apparendo del tutto immotivato ed ingiustificato il ritardo con il quale è stato eseguito l ordine di bonifico impartito dal ricorrente; a tale proposito questo Collegio rivolge all intermediario un indicazione circa la necessità della stretta osservanza della normativa de qua e del rispetto della tempistica degli ordini di bonifico e delle operazioni di pagamento in genere, ricordandogli, altresì, che a differenza di quanto argomentato in sede di controdeduzioni le festività natalizie non vengono contemplate dalla normativa in questione quale generica ragione giustificatrice di un possibile ritardo nell esecuzione degli ordini impartiti dalla clientela e che, dunque, le medesime festività possono incidere sui tempi di esecuzione delle operazioni di pagamento unicamente nei termini in cui uno o più giorni siano considerati festivi secondo l ordinamento italiano. Ciò chiarito in ordine alla responsabilità dell intermediario, deve ora affrontarsi il diverso problema della quantificazione del danno. Ora, è evidente che la pretesa avanzata non può essere accolta nella misura e nei termini prospettati dal ricorrente, apparendo la quantificazione del pregiudizio lamentato piuttosto generica e priva di riscontri probatori che consentano di quantificarlo nell ammontare richiesto. Ciò nondimeno, pur dovendo rilevare che sulla base delle risultanze documentali non è in alcun modo possibile procedere all esatta quantificazione del danno subito dal ricorrente (danno della cui ricorrenza non pare, tuttavia, lecito dubitare nella fattispecie in esame), non resta a questo Collegio che ritenere verosimile che un danno in termini di disagi, perdita di tempo e maggiori spese sia stato comunque subito; danno in merito al quale si deve procedere ad una quantificazione in via equitativa, determinandolo così nell importo complessivo di 500,00. P.Q.M. Il Collegio accoglie parzialmente il ricorso e dispone che l intermediario corrisponda al ricorrente la somma di 500,00, equitativamente determinata. Il Collegio dispone inoltre, ai sensi della vigente normativa, che l intermediario corrisponda alla Banca d Italia la somma di 200,00, quale contributo alle spese Pag. 6/7

6 della procedura, e al ricorrente la somma di 20,00, quale rimborso della somma versata alla presentazione del ricorso. Il Collegio dispone, infine, di rivolgere all intermediario, ai sensi di cui in motivazione, indicazioni utili a favorire le relazioni con la clientela. IL PRESIDENTE firma 1 Pag. 7/7