Schemi motori e capacità coordinative : le basi per lo sviluppo dei fondamentali tecnici

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1 Schemi motori e capacità coordinative : le basi per lo sviluppo dei fondamentali tecnici Di Enrico Mordillo In questo articolo andremo ad analizzare la relazione che intercorre tra schemi motori di base, capacità coordinative e un qualsiasi fondamentale tecnico. E possibile tracciare una sorta di relazione a piramide tra questi 3 elementi, dove alla base troviamo schemi motori e capacità coordinative mentre all estremità in alto troviamo i 7 fondamentali tecnici del gioco del calcio. Successivamente verrà preso in esame uno specifico gesto tecnico : il calciare, attraverso dei fermo immagine delle varie fasi esecutive di questo gesto, sarà possibile analizzare momento per momento la presenza dei due elementi alla base della piramide. Inoltre verrà proposta una seduta dall allenamento dedicata al tiro in porta, sviluppata in modo collegato agli schemi motori e capacità coordinative, che compongo il suddetto gesto. Prima di descrivere in modo più praticato e dettagliato la relazione e bene che ci sia chiaro almeno a grandi linee di ciò che stiamo parlando. Schemi motori Fondamentali Tecnici Le capacità coordinative Cap. Coordinative Le capacita coordinative sono le capacità che permettono di regolare l esecuzione meccanica e il controllo del movimento. Le capacità coordinative si dividono in : 1) generali e 2 ) speciali Le capacità generali si dividono in : 1. Apprendimento motorio Capacità d imparare, assimilare e acquisire movimenti, da quelli più semplici a quelli più complessi. 2. Controllo motorio Capacità di controllare i movimenti per raggiungere esattamente lo scopo previsto dal gesto da compiere. 3. Adattamento e trasformazione Capacità di cambiare, trasformare ed adattare i movimenti appresi ad improvvisi mutamenti delle condizioni esterne, per permettere di raggiungere sempre ed in ogni modo il risultato motorio previsto. Mentre le capacità coordinative speciali sono numerose e sono: 1)Capacità di combinazione e di accoppiamento dei movimenti Capacità di combinare e mettere nella giusta successione movimenti diversi tra loro. 2) Capacità di orientamento spazio-temporale Capacità di valutare e modificare i movimenti del corpo nello spazio circostante e nel tempo. 3) Capacità di differenziazione cinestetica Capacità di essere sensibili alle posizioni reciproche delle varie parti del corpo e di intervenire tempestivamente per modificarle. 4) Capacità di reazione motoria Capacità di reagire rapidamente con movimenti adeguati di fronte ad una situazione non prevista ed improvvisa. 5) Capacità di ritmizzazione (o capacità ritmica) Capacità di eseguire movimenti in successione ritmica, attraverso l'organizzazione cronologica delle contrazioni e decontrazioni muscolari. 6) Capacità di equilibrio Capacita di mantenere o riprendere una condizione di equilibrio quando i movimenti od una forza esterna tendono a turbarla. 7) Capacità di adattamento e di trasformazione Capacita di modificare opportunamente le successioni dei movimenti od i movimenti singoli se le condizioni variano anche in modo imprevedibile. 8) Capacità di fantasia motoria Capacita di trovare soluzioni ad una situazione di gioco in forma originale e creativa. 9) Capacità di anticipazione motoria Capacita di intuire in anticipo l'andamento di un'azione o di un gesto tecnico. 1

2 Schemi motori di base Sono forme fondamentali del movimento, appaiono per primi nello sviluppo dell individuo e diventano patrimonio originario dell adulto. Gli schemi motori di base sono: 1. Camminare : E il primo degli schemi motori che il bambino esegue dopo aver conseguito il controllo della stazione eretta, ed è una delle più naturali espressioni del comportamento motorio( può essere veloce, arretramento, a passi lunghi, in quadrupedia ecc) 2. Correre : Costituisce una differenzazione del camminare, ottenuta con l acquisizione del controllo motorio, con l affinamento delle capacità coordinative la corsa diventa più efficace ( può essere laterale, arretramento, superando un ostacolo ecc). 3. Lanciare : Schema motorio che si sviluppa con l incremento dei processi coordinativi generali, legati in particolare al rapporto tra campo visivo e motricità delle mani, è uno dei più gesti motori più complessi. 4. Saltare: l acquisizione di questo schema presuppone un qualche livello di coordinazione dinamica e di controllo, senza il quale si può al massimo ottenere un andatura a saltelli. 5. Rotolare : l azione del rotolare coinvolge l apparato oto-vestibolare e la sensibilità corporeo segmentaria: I rotolamenti sono espressione di un preciso dominio coordinativo spaziale, sono il primo rapporto spaziale che il neonato realizza pochi mesi dopo la nascita. 6. Arrampicarsi:è l evoluzione dello strisciare e gattonare. Le impugnature delle mani e le prese plantari dei piedi assicurano uno stabile collegamento all attrezzo. La possibilità di spostarsi è legata alla capacità di concatenare una successione di impugnature e prese. Fondamentali tecnici Prima di iniziare la trattazione degli elementi tecnici del gioco del calcio è bene porsi alcune domande, Cosa si intende per tecnica calcistica? Di un gesto tecnico si preferisce l 'esecuzione corretta o efficace? Sono ormai moltissime le risposte per definire in modo corretto il concetto di tecnica calcistica, in linea di massima possiamo dare una definizione comune, "con tecnica calcistica intendiamo l 'esecuzione di un gesto tecnico in modo rapido ed efficace". Inoltre possiamo dividere la tecnica calcistica in tecnica di "base" e tecnica "applicata", con la prima intendiamo le abilità del dominare la palla a prescindere dallo sviluppo del gioco, mentre per il secondo intendiamo tutti gli accorgimenti per i quali la tecnica di base si esprime nella forma più redditizia in relazione allo sviluppo del gioco, ai compagni e agli avversari. Risultava doveroso chiarire il concetto di tecnica calcistica, passeremo ora alla classificazione dei 7 gesti tecnici fondamentali che caratterizzato il gioco del calcio: 1. Conduzione palla 2. Calciare: passaggio e tiro in porta 3. Controllo del pallone: lo stop 4. Colpo di testa 5. Contrasto 6. Rimessa laterale 7. Tecnica del portiere 2

3 Dopo aver descritto nel dettaglio i 3 elementi della piramide è possibile prendere visione effettivamente della relazione tra essi, basti pensare alle fase di rincorsa del colpo di testa, in cui è facile legare i due schemi motori come il correre e il saltare, passando alle capacità coordinative come equilibrio, adattamento e trasformazione e combinazione e accoppiamento dei movimenti, o meglio ancora nel controllo della palla dove troviamo i due schemi motori correre e saltare e le capacità coordinative equilibrio, adattamento e trasformazione, in pratica non c è gesto tecnico che si possa scindere da questi due elementi. Ma per aver un riscontro più preciso in questo articolo mi soffermerò alla trattazione di un determinato fondamentale tecnico : Calciare ( Il tiro in porta ). Verranno proposti dei fermo immagini delle fasi di questo fondamentale tecnico evidenziando per ognuna di esse le relazione con la base della piramide. Fasi del calciare : Rincorsa Schemi motori di base : Correre Saltare Capacità coordinative : Equilibrio Orientamento spazio temporale Adattamento e trasformazione Combinazione e accoppiamento dei movimenti Ritmizzazione ( passi corti e l ultimo più lungo) 2 Fase : Appoggio gamba portante e slancio indietro della gamba calciante Schemi motori di base : Correre,camminare Saltare Capacità coordinative: Equilibrio Adattamento e trasformazione Combinazione e accoppiamento dei movimenti 3

4 3 Fase : Contatto con la palla Schemi motori di base : Camminare Saltare Capacità coordinative Equilibrio Orientamento spazio temporale Adattamento e trasformazione Combinazione e accoppiamento dei movimenti 4 Fase : Prosecuzione per avanti alto della gamba calciante Schemi motori di base : Correre Saltare Capacità coordinative: Equilibrio Orientamento spazio temporale Adattamento e trasformazione Combinazione e accoppiamento dei movimenti 4

5 Adesso verrà proposta una seduta dall allenamento mirata allo sviluppo del fondamentale tecnico del : Tiro in porta, ma come abbiamo riscontrato precedentemente qualsiasi fondamentale tecnico non può essere sviluppato in modo separato dalle proprie capacità coordinative e schemi motori di base, perché tenendo presente il modello della Piramide basta che manchi un solo elemento per annullare la relazione. Questo tipo di seduta è rivolto in modo particolare alle categorie della Scuola Calcio, dove l insegnamento dei fondamentali tecnici e lo sviluppo delle capacità coordinative ricopre un ruolo di assoluta primaria importanza. Principalmente preferisco dividere la seduta dall allenamento in 5 momenti ben definiti: Riscaldamento o attivazione + Attività coordinativa Tecnica analitica Tecnica applicata Situazionale Partita Partita finale Attivazione Descrizione : Delimitare con dei segna campo l area di sviluppo, le dimensioni sono in rapporto al numero di giocatori e alla loro fascia d età. Iniziare con una semplice conduzione palla,al segnale dell allenatore cambi di velocità con palla al piede. Successivamente al segnale dell allenatore si svilupperanno gli schemi motori di base ( rotolare, saltare, strisciare, correre, camminare ) es: quando l allenatore dirà lancio i giocatori prederanno la palla in mano, la lanceranno in aria e dovranno riprenderla senza farla cadere. Successivamente è utile inserire anche piccole esecuzioni analitiche dei fondamentali tecnici come controllo di interno / esterno, coscia ecc. Per sviluppare in modo collegato le capacità coordinative è possibile disporre nell area di lavoro ostacoli di varie altezze, segna campo, paletti ecc, in modo tale da rendere il tutto motoriamente più duro. 5

6 Esercitazione coordinativa Questo momento della seduta soprattutto per le fasce d età più piccole risulta estremamente importante e assolutamente da non evitare. Questo esercitazione è dedicata allo sviluppo delle capacità coordinative, argomento che ricopre circa il 60 % di ogni programmazione a livello di scuola calcio.secondo la mia opinione non trovo molto produttivo proporre banali esercitazioni in cui i ragazzini eseguono semplicemente una scaletta per poi calciare in porta, o saltare in modo ripetitivo degli ostacoli, questo per diversi motivi : in primis perché così facendo si sviluppa un numero esiguo di capacità coordinative e secondo perché se ci troviamo a gestire un gruppo numeroso è facile che si creano file da 8-9 bambini che prima di eseguire l esercizio dovranno aspettare un eternità. Di seguito illustrerò un modo più efficace, a mio giudizio, di sviluppare questo momento della seduta. Preferisco innanzitutto aver chiaro quali capacità coordinative sviluppare, questo ovviamente tenendo conto del gesto tecnico che ho proposto nella seduta ( nel nostro caso il tiro in porta quindi andremo a sviluppare : equilibrio, accoppiamento, adattamento e trasformazione e ritmizzazione) e delle fasi sensibili. Successivamente programmo e disegno più percorsi coordinativi in genere 2 o 3 (scelta dettata dal numero di giocatori che si gestisce) tenendo conto della modalità di sviluppo per ogni singola capacità da trattare. Il vantaggio è dato dal fatto che è possibile ridurre al minimo i tempi morti, i ragazzi eseguono un numero maggiore di volte il percorso coordinativo, e inoltre è possibile sviluppare in modo indiretto e collegato tutte le capacità coordinative del gesto tecnico preso in esame. Un consiglio per rendere questo tipo di esercitazione più interessante è quello di proporre i percorsi sotto forma di gara, cosi da stimolare anche una sana competizione. 6

7 Tecnica analitica Momento della seduta in cui si va a sviluppare maggiormente il fondamentale tecnico, con questo tipo di esercitazione si cerca di isolare il gesto scelto, mirando al suo sviluppo attraverso un numero elevato di esecuzioni.esercitazioni di questo tipo ricoprono un ruolo marginale nella fasce d età più piccole a causa della sua scarsa capacità di coinvolgere emotivamente i giovani calciatori, fino a raggiungere un livello di importanza maggiore nelle fasce d età successive. Anche in questo momento della seduta è possibile collegarsi a schemi motori e capacità coordinative. Descrizione: La fila gialla effettua uno slalom trai coni con la palla ed effettua un uno-due con il giocatore della fila blu che dopo un percorso coordinativo collegato al tiro in porta, controlla e manda al tiro la fila gialla. Esercitazione (Tecnica Applicata) Situazionale Questo tipo di esercitazione è indicata per ogni fascia d età, in quanto risulta molto coinvolgente e utile per un maggior apprendimento di un gesto tecnico. Questo momento della seduta prevede l utilizzo dei fondamentali tecnici in relazione allo spazio e al tempo, ovvero si richiede al giovane calciatore di utilizzare un determinato gesto tecnico per risolvere, un compito, un azione di gioco, una situazione. Descrizione: Dividere i ragazzi in due file, partono contemporaneamente, la fila blu conduce palla fino al quadrato, la ferma, ed effettua un successivo controllo all interno del quadrato per poi andare al tiro in porta, la fila gialla dopo aver effettuato il passaggio nel quadrato, prende la palla lasciata dal blu, conduce palla esternamente al cono e calcia in porta. 7

8 Situazionale Partita (Parte Tattica ) Momento della seduta dall allenamento che prevede sia lo sviluppo del gesto tecnico preso in considerazione sia l aspetto tattico. Con questo tipo di esercitazione in primis si vuole sviluppare una situazione tattica come ad esempio per le fasce d età più piccole può essere l 1 vs 1, 2 vs 1, 2 vs 2 ecc, ma al tempo stesso si può richiamare l aspetto tecnico e di conseguenza le capacità coordinative e gli schemi motori di base. Descrizione: Dividere i ragazzi in tre file : La fila rossa fa una finta sul cono e tira in porta per poi diventare difensore. La fila blu con palla al piede effettua un percorso tecnico/coordinativo per poi aiutare la fila bianca, che dopo un percorso coordinativo senza palla, esegue un 2 vs 1 contro il giocatore della fila rossa. Conclusioni In conclusione posso affermare con certezza che non esiste un gesto tecnico che non contenga capacità coordinative e schemi motori di base. Ed è bene che ogni allenatore comprenda al meglio questo tipo di relazione, perchè soprattutto per le fasce d età più piccole, quindi quelle dedicate all insegnamento del gesto tecnico, non può essere proposto un piano di lavoro dedicato al semplice gesto se non si pianifica in parallelo un intervento a livello motorio. Quindi quando ci si trova davanti a un giovane calciatore che ha serie difficoltà dal punto di vista tecnico è bene che il proprio allenatore si interroghi sul perché di questo deficit tecnico, che può essere ricondotto ad un mancato lavoro in ambito motorio. Un esempio inerente a questo articolo può essere l esecuzione poco coordinata e imprecisa di un tiro in porta, un analisi dettagliata da parte degli addetti ai lavoro non si ferma alla semplice conclusione il giocatore è scarso tecnicamente ma dovrebbe continuare e comprendere il perché di questo risultato, per esempio una rincorsa di tiro errata ( passi corti e l ultimo più lungo ) può essere indicatore di un mancato sviluppo del correre e della capacità di ritmizzazione, o meglio l errato posizionamento della gamba d appoggio può essere riconducibile ad una mancanza di equilibrio, o errore più frequente nei giovani calciatori è l errato punto d impatto con la palla, questo riconducibile alle capacità coordinative come: adattamento e trasformazione dei movimenti, e combinazione motoria. In conclusione è bene che ogni allenatore articoli ogni singola seduta in modo da poter proporre un lavoro parallelo che incentri un intervento mirato sull aspetto tecnico, motorio e tattico possibilmente inserendolo in ogni esercitazione. 8

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