L'Unione europea è uno dei principali attori sul mercato mondiale del frumento duro
|
|
- Cosimo Mari
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 6,17(6, L'Unione europea è uno dei principali attori sul mercato mondiale del frumento duro Con una produzione media di quasi 8 milioni di t all anno sul periodo , l'unione europea è il principale produttore mondiale di frumento duro davanti alla Turchia, al Canada e agli Stati Uniti: questi quattro paesi o gruppi di paesi forniscono da soli i due terzi della produzione mondiale. A livello dell'unione europea, quattro paesi - Italia, Grecia, Francia, Spagna - rappresentano la quasi totalità della produzione comunitaria. A questa concentrazione della produzione fa riscontro una polarizzazione degli scambi internazionali. Quasi la metà delle importazioni mondiali sono appannaggio del Nord Africa e l'algeria assorbe da sola oltre un terzo del totale. Analogamente il Canada, la cui produzione è principalmente destinata all'esportazione, assorbe da solo la metà delle esportazioni mondiali. La situazione dell'unione europea, che alla fine degli anni '80 era il secondo esportatore mondiale e il fornitore di riferimento dei paesi importatori del bacino mediterraneo, si è deteriorata al punto tale che l'unione è diventata importatrice netta di frumento duro nella seconda metà del decennio '90. La politica comunitaria del frumento duro e i suoi strumenti Gli obiettivi della politica comunitaria del frumento duro, come indicati nei vari testi regolamentari che, in seguito alla riforma del 1992, definiscono la politica comunitaria relativa ai seminativi e più precisamente al frumento duro, possono essere sintetizzati come segue: Œ Œ Œ equilibrare e stabilizzare il mercato interno del frumento duro nell'unione europea, a un livello di prezzo vicino al corso mondiale, e in base a una produzione localizzata di preferenza nelle zone in cui la coltivazione del frumento duro è tradizionale, Œ garantendo al tempo stesso un reddito equo ai produttori. Gli strumenti al servizio di questa politica sono molteplici: Interventi sul mercato tramite l'acquisto, da parte degli organismi di ammasso pubblico ad un prezzo fissato in anticipo, di qualsiasi quantitativo di frumento duro proposto per il conferimento. Tale meccanismo, che svolgeva un ruolo fondamentale nel contesto del sostegno dei prezzi prima della riforma della politica agricola del 1992 è stato mantenuto ma il prezzo d'acquisto all'intervento del frumento duro è stato ridotto della metà. Aiuti diretti, detti pagamenti compensativi, versati ai produttori di frumento duro al medesimo titolo degli aiuti versati ad altri produttori di cereali. Il tasso per ettaro di tali aiuti, che varia da una regione all'altra, dipende dalla resa storica regionale delle colture cerealicole. Per beneficiarne, gli agricoltori, piccoli coltivatori esclusi, possono vedersi imporre il ritiro di parte della loro superficie coltivabile. 2
2 A questo aiuto diretto di carattere generale si aggiunge, per i produttori di frumento duro delle zone dette tradizionali o semitradizionali, un aiuto specifico o supplemento frumento duro. Le superfici che potrebbero beneficiare della concessione di questo aiuto sono tuttavia limitate. In origine erano ammissibili al supplemento frumento duro solo gli agricoltori iscritti in un registro dei produttori di frumento duro e per una superficie massima fissata in funzione della superficie da essi coltivata negli anni A decorrere dalla campagna 1999/2000, tutti gli agricoltori delle zone tradizionali e semitradizionali potranno riscuotere un supplemento frumento duro ma il volume globale dell'aiuto concesso a uno Stato membro non potrà superare una superficie massima garantita o SMG. Un superamento di tale limite comporterà automaticamente una diminuzione proporzionale della superficie per la quale è previsto il versamento del supplemento frumento duro, ciò che equivale a una riduzione del tasso per ettaro dell'aiuto stesso. Infine, se da un lato un dazio doganale determina un prezzo minimo delle importazioni di frumento duro originarie dei paesi terzi, dall'altro, possono essere versate restituzioni agli esportatori per colmare la differenza eventuale fra il prezzo interno del frumento duro e il prezzo a livello internazionale. Scopo del presente studio è di valutare in quale misura tutti gli strumenti summenzionati hanno consentito di conseguire gli obiettivi assegnati alla politica comunitaria in materia di frumento duro nonché di valutare l'efficacia con la quale sono stati utilizzati detti strumenti. Lo squilibrio strutturale del mercato è stato riassorbito Prima della riforma del 1992, il mercato europeo del frumento duro era caratterizzato da eccedenze strutturali dell offerta rispetto alla domanda. Il risultato era l accumulo di scorte pubbliche a carico del bilancio comunitario e l obbligo di sovvenzionare le esportazioni verso i mercati terzi. Le misure adottate nel 1992 hanno portato al ripristino di una situazione più sana. La riduzione del prezzo d'acquisto all'intervento e la diminuzione del prezzo di mercato del frumento duro hanno praticamente avuto come conseguenza l'abbandono della coltivazione di questo prodotto nelle regioni non ammissibili al supplemento frumento duro. Era questo uno degli obiettivi espliciti della riforma. D'altro canto, la superficie dei seminativi classificati come zone tradizionali e semitradizionali, e quindi ammissibili a tale titolo al supplemento frumento duro a tasso pieno o a tasso ridotto, è aumentata di anno in anno solo in misura molto graduale. Infine, mentre le rese superiori a 5 t per ettaro erano normalmente registrate nelle zone non tradizionali, la resa media in zona tradizionale è inferiore a 2,5 t per ettaro. Tutti questi elementi hanno avuto come conseguenza una crescita assai moderata della produzione, dell'ordine dell'1,4% all'anno come tendenza generale negli anni 90. Al tempo stesso, la domanda interna ha registrato una forte crescita a motivo dell'impiego del frumento duro per l'alimentazione umana con una tendenza all'aumento superiore al 6% all'anno ma anche a causa della proliferazione degli impieghi del frumento duro nell'alimentazione degli animali, impieghi che in meno di dieci anni sono passati da qualche migliaia di t a 1 milione di t. Il fattore determinante di questa evoluzione sembra essere la sensibile diminuzione dello 3
3 scarto di prezzo fra il frumento duro e i cereali foraggieri in seguito all applicazione della riforma. La forte divergenza dei tassi di crescita fra la produzione e la domanda interna di frumento duro ha consentito di eliminare in pochi anni scorte pubbliche di fumento duro ma ha avuto anche come conseguenza un inversione di tendenza per quanto concerne gli scambi con l estero. L Unione europea, che alla fine degli anni 80 e all inizio degli anni 90 era esportatrice di oltre 2 milioni di t di frumento duro sotto forma di chicchi, crusche e semole, dal 1995 è diventata importatrice netta di frumento duro. 4
4 La qualità del frumento duro prodotto nell'unione europea tende a deteriorarsi Le industrie di trasformazione del frumento duro sono confrontate a un deterioramento della qualità del frumento duro prodotto nell'unione europea, segnatamente per quanto concerne il tenore di proteine. La riforma del 1992 non è forse estranea a questo fenomeno. Se la concimazione e le pratiche colturali contribuiscono ad aumentare il tenore di proteine del chicco, la diminuzione del prezzo del frumento duro relativamente al prezzo dei concimi ha incitato i produttori a ridurre il volume dei loro consumi intermedi. Peraltro, gli aiuti diretti rappresentano una quota crescente nel reddito di questa coltura rispetto al prodotto della vendita e quindi i produttori sono poco incoraggiati ad incrementare la qualità della produzione. E lo sono ancor meno anche perché il prezzo d'acquisto del frumento duro da parte dei grossisti e delle industrie di trasformazione non è differenziato in funzione della qualità del chicco. Infine, la concentrazione della produzione del frumento duro nelle zone tradizionali, dove prevalgono le piccole aziende agricole, rende difficile costituire partite di qualità omogenea. Questo deterioramento della qualità del frumento duro prodotto nell'unione, oltre a creare difficoltà all'industria di trasformazione, potrebbe costituire, congiuntamente alla riduzione dello scarto di prezzo fra frumento duro e cereali secondari, uno dei fattori che spiegano il rapido sviluppo degli impieghi del frumento duro per l'alimentazione degli animali. Il prezzo interno del frumento duro tende ad allinearsi sui prezzi delle importazioni Dal gennaio 1995, il prezzo del frumento duro in Europa oscilla intorno al prezzo minimo all'importazione di tale cereale. Questo fenomeno si spiega a motivo del passaggio dell'unione europea a una situazione di importatrice netta di frumento duro. Tale fenomeno è destinato a durare finché persisterà questa situazione. Solo nell'ipotesi in cui l'unione europea dovesse tornare ad essere esportatrice netta, il prezzo interno del frumento duro potrebbe fluttuare fra i limiti fissati dal prezzo d'intervento (se il prezzo internazionale dovesse scendere sotto di tale livello) e il prezzo minimo all'importazione (se il prezzo internazionale superasse tale soglia). Ciò premesso, anche nella situazione di importatrice netta che ha caratterizzato l'unione europea in questi ultimi anni, le fluttuazioni del prezzo interno del frumento duro intorno al prezzo minimo all'importazione sono state relativamente importanti (20% e oltre nel corso di una campagna), mentre i meccanismi associati al prezzo minimo (dazio doganale all'importazione e tassa all'esportazione) avrebbero dovuto in teoria limitarne l'entità. Una spiegazione possibile di questo fenomeno è che il volume delle scorte presso operatori privati è troppo limitato per consentire adattamenti a breve termine dell'offerta e della domanda in attesa che intervenga un adattamento più durevole conseguente ai flussi internazionali. Infine, il mercato europeo del frumento duro sembra relativamente ben integrato poiché l'andamento dei prezzo registra un'evoluzione parallela nei quattro principali paesi produttori. Tuttavia, tali adattamenti di prezzo richiedono tempi dell'ordine da uno a due mesi per prodursi. 5
5 Gli aiuti diretti ai produttori sono indispensabili ma sono stati fissati ad un livello troppo elevato Se da un lato ha sensibilmente ridotto il livello del sostegno garantito dal meccanismo dell intervento, la riforma del sistema di aiuto a favore dei produttori di frumento duro si è posta come obiettivo di compensare gli effetti potenzialmente negativi della riforma stessa sul reddito dei produttori attribuendo a questi ultimi aiuti diretti al reddito. Ciò premesso non sorprende che gli aiuti diretti al reddito, pagamenti compensativi e supplemento frumento duro, rappresentino ormai una quota assai importante delle entrate dei produttori di frumento duro. Misurata su un campione di imprese specializzate in questa coltura, la quota degli aiuti diretti nelle entrate per ettaro della coltivazione di frumento duro va dal 40% in Francia al 60% in Grecia. In mancanza di tali aiuti, le aziende specializzate non sarebbero in grado di garantire un reddito decente ai loro produttori e sarebbero condannate a scomparire o ad orientarsi verso altri sistemi di produzione. Se l'istituzione di tali aiuti diretti, come suggerisce il regolamento (CE) n. 1765/92, si prefiggeva di compensare la perdita subita dai produttori di frumento duro a motivo della riforma del regime di sostegno dei prezzi, il tasso fissato per il supplemento frumento duro, ovvero 358,6 per ettaro (e 344,5 per ettaro a decorrere dalla campagna 1999/2000) è eccessivo. In effetti, il pagamento compensativo erogato ai produttori di frumento duro, al medesimo titolo che ai produttori di altri cereali, ha compensato in grandissima parte la perdita di reddito subita a motivo del calo del prezzo di mercato del frumento duro. Il costo finanziario della politica comunitaria del frumento duro è ormai stabilizzato La riforma del 1992 non ha ridotto il costo finanziario della politica comunitaria del frumento duro che è anzi passato da 1,3 miliardi di ECU nel 1992 a 1,7 miliardi di ECU negli anni Ma se con il regime vigente prima della riforma il costo finanziario di tale politica rischiava di aumentare ogni anno, l'attuazione della riforma del 1992 e l'istituzione, a partire della campagna 1999/2000, di un massimale delle spese per il supplemento frumento duro, permettono di sperare in una stabilizzazione del costo. Quanto all'efficacia degli aiuti, si lamenta che sul miliardo di ECU speso a titolo del supplemento frumento duro, circa 150 milioni siano andati a beneficio di una produzione la cui destinazione finale è l'alimentazione del bestiame mentre altre varietà di cereali, per i quali non è previsto il versamento di un aiuto specifico, potrebbero essere utilizzate a tal fine. Raccomandazioni Il regime di aiuto al frumento si distingue dal regime generale degli aiuti ai seminati per due aspetti: l'esistenza di un aiuto diretto specifico, il supplemento frumento duro, e la limitazione di questo aiuto ai soli produttori insediati nelle zone identificate come tradizionali o semitradizionali. Le raccomandazioni che si 6
6 possono formulare quanto alla valutazione di questa politica variano sensibilmente a seconda che si proponga di conservare un regime specifico per l aiuto al frumento duro o se invece si propone di allineare la politica seguita in materia di frumento duro sulla politica applicata agli altri seminativi. 7
7 Ridurre il tasso del supplemento frumento duro In precedenza si è osservato che il tasso al quale è stato fissato il supplemento frumento duro è eccessivo in relazione all'obiettivo di mantenere il reddito dei produttori. Tenuto conto dell'effetto correttore del pagamento compensativo, che i produttori di frumento duro riscuotono al medesimo titolo dei produttori di altri cereali, un supplemento frumento duro dell'ordine di 245 per ettaro, pari a 100 in meno rispetto al tasso attualmente praticato, sarebbe stato sufficiente per compensare la perdita di reddito subita dai produttori a motivo dell'attuazione della riforma del Migliorare la qualità del frumento duro prodotto nell'unione Uno degli aspetti negativi emersi successivamente all applicazione della riforma del 1992 è una tendenza preoccupante al deterioramento della qualità del frumento duro prodotto nell'unione europea. Un'inversione di questa tendenza, e più particolarmente l'incremento del tenore di proteine del frumento duro, avrebbe conseguenze assai positive. Le industrie di trasformazione troverebbero più facilmente sul mercato interno la materia prima della quale hanno bisogno per fornire esse stesse prodotti di qualità. I quantitativi di frumento duro che vengono destinati all'alimentazione animale perché non rispondono alle esigenze minime di qualità dell'industria diminuirebbero, ciò che eviterebbe uno spreco di aiuti pubblici. Infine, in seguito alla diminuzione dei quantitativi di frumento duro destinati all'alimentazione animale, il bilancio degli scambi esterni di frumento duro dell'unione registrerebbe un miglioramento. A tale proposito, l'obbligo ormai imposto ai produttori di seminare varietà certificate se vogliono beneficiare del supplemento frumento duro, è una misura positiva. Non sembra però auspicabile che la Commissione europea si impegni maggiormente su questa strada. Se una serie di misure complementari potrebbero benissimo essere adottate per garantire la qualità della produzione europea di frumento duro, queste ultime sono, a nostro parere, responsabilità comune degli operatori interessati: organizzazioni di produttori, produttori e venditori di sementi, grossisti, trasformatori. Se gli operatori del settore del frumento duro si accordassero su una serie di norme di buona pratica, le amministrazioni nazionali e regionali competenti potrebbero fare in modo che le medesime vengano rispettate da tutte le parti interessate. Da parte sua, la Commissione europea potrebbe appoggiare le iniziative degli operatori del settore concentrando i propri aiuti sui produttori che partecipano a questo sforzo di qualità. Permettere alla produzione comunitaria di frumento duro di adeguarsi alla domanda Alla fine degli anni '80, l'unione europea era il secondo esportatore mondiale di frumento duro ma oggi è importatrice netta. I principali importatori di frumento duro sono paesi del bacino mediterraneo, geograficamente vicini all'unione. I prezzi del frumento duro sul mercato interno dell'unione e sul mercato mondiale consentono ormai all'unione europea di esportare frumento duro senza dover 8
8 sovvenzionare gli esportatori. Infine, l Unione europea, che per parecchi prodotti agricoli deve far fronte al rischio di eccedenze di produzione, è costretta a mettere a riposo parte del suo potenziale di produzione agricola. Ciò premesso è lecito caldeggiare in Europa un incremento della produzione di frumento duro. Siffatto aumento della produzione potrebbe avvenire spontaneamente. Nel quadro delle disposizioni applicabili a decorrere dalla campagna 1999/2000, la possibilità di riscuotere il supplemento frumento duro, che era fino allora riservato a una superficie rigorosamente limitata all'interno stesso delle zone tradizionali e semitradizionali, potrà d'ora in poi riguardare la totalità delle superfici che si trovano in dette zone. Solo per l'importo globale dell'aiuto è previsto un massimale tramite la superficie massima garantita per cui un incremento della coltivazione al di là della SMG comporterà una diminuzione del tasso d'aiuto per ettaro. Tenuto conto del livello elevato del supplemento frumento duro a tasso pieno, questa disposizione dovrebbe favorire un'estensione delle superfici investite a frumento duro. Le autorità spagnole, in particolare, prevedono un incremento dell'ordine del 20% delle superfici investite a frumento duro nelle zone tradizionali. Qualora risultasse auspicabile potenziare ulteriormente la produzione di frumento duro, una possibilità complementare, senza modificare il regime di aiuto, è di ampliare le superfici massime autorizzate, principalmente nelle zone semitradizionali, ciò che tuttavia comporterebbe un incremento parallelo della dotazione assegnata al supplemento frumento duro. Allineare il regime di aiuto del frumento duro su quello degli altri seminativi Le specificità del regime di aiuto a favore del frumento duro sembrano avere come unica giustificazione la volontà di localizzare questa coltura in talune zone, dette tradizionali. Ora, se queste zone, o almeno alcune di esse, hanno in effetti una lunga tradizione di coltivazione di questo cereale, nulla consente di affermare che sono quelle in cui questo tipo di cereale può essere prodotto ad un costo inferiore. Pertanto, l'obiettivo della localizzazione potrebbe risultare contrario alla preoccupazione di garantire la capacità concorrenziale che manifesta peraltro la politica comunitaria del frumento duro quando si prefigge come obiettivo l'equilibrio del mercato del prodotto ad un prezzo vicino ai corsi mondiali, garantendo ai produttori un reddito equo. La ricerca della capacità concorrenziale vorrebbe che tutti i produttori potenziali di frumento duro, a prescindere dalla rispettiva localizzazione, beneficino del medesimo regime di sostegno. Si osserva tuttavia che, in mancanza del supplemento frumento duro, gli agricoltori delle zone non tradizionali hanno praticamente abbandonato questa coltura a causa del calo del prezzo di mercato. Questa constatazione tende a suggerire che il differenziale di prezzo, come fissato dal mercato, fra il frumento duro e gli altri cereali o colture alternative non compensa appieno il differenziale di resa fra il frumento duro e dette colture alternative. In queste condizioni, la soppressione del supplemento frumento duro potrebbe comportare una carenza cronica dell'offerta. L'istituzione di un regime di aiuto a favore del frumento duro identico a quello applicato agli altri seminativi, e segnatamente alle colture di semi oleosi, presupporrebbe che venga concesso ai produttori di frumento duro un pagamento compensativo a tasso differenziato che tenga conto al tempo stesso del differenziale 9
9 di resa e del differenziale di prezzo di mercato fra questa coltura e le altre colture cerealicole. In questa ipotesi, le zone di coltivazione tradizionali del frumento duro, regioni mediocremente fertili, soggette a siccità, minacciate dalla desertificazione e nelle quali le aziende agricole sono spesso di piccole dimensioni, dovrebbero beneficiare di aiuti specifici della politica strutturale come già avviene per altre regioni dell'unione che devono affrontare condizioni altrettanto difficili. È lecito pensare che questa separazione della politica di mercato dalla politica strutturale a vocazione sociale consentirebbe, più di quanto potrebbe consentire una politica con obiettivi molteplici e talvolta contraddittori, di conseguire gli obiettivi dell'una e dell'altra in condizioni ottimali di efficacia e di efficienza. 10
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 giugno 2003, n. 0205/Pres.
L.R. 13/2002, art. 7, c. 15 e 16 B.U.R. 23/7/2003, n. 30 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 giugno 2003, n. 0205/Pres. Regolamento recante criteri e modalità applicabili nella concessione degli aiuti
Dettagli16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA
16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati
DettagliDisoccupazione e salario reale
Disoccupazione e salario reale Testo di studio raccomandato: Mankiw, Principi di Economia, 3 ed., 2004, Zanichelli Capitolo 28 La disoccupazione Come si misura la disoccupazione? Come si interpretano i
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e
DettagliLa posizione del comparto sementiero nella filiera del frumento
GranItalia Aula Magna della Facoltà di Agraria Università di Bologna, 1 ottobre 2010 La posizione del comparto sementiero nella filiera del frumento Industria sementiera e innovazione varietale. La collaborazione
DettagliPROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE NOTA A CURA DELLA DIVISIONE SALUTE, ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE E LO SVILUPPO ECONOMICO (OCSE), A SEGUITO DI RICHIESTA
DettagliStock del credito al consumo sui consumi delle famiglie
CREDITO AL CONSUMO: GLI EFFETTI DELLA CRISI Da uno studio della Banca d Italia 1, che valuta gli effetti della crisi sul mercato del credito al consumo in Italia, emerge una situazione attuale diversa
DettagliDal 1990 le imprese pagano sempre più imposte
SCHEDA D INFORMAZIONE N 3: QUESTIONI SULLA RIDISTRIBUZIONE Dal 1990 le imprese pagano sempre più imposte Parlare della riforma dell imposizione delle imprese significa anche affrontare i timori relativi
DettagliEconomia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13)
Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Soluzione Esame (11 gennaio 2013) Prima Parte 1. (9 p.) (a) Ipotizzate che in un mondo a due paesi, Brasile e Germania, e due prodotti, farina
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della
DettagliLa partenza ritardata e lenta I fondi europei leva per uscire dalla crisi
discussione di Scenari economici n. 20 La partenza ritardata e lenta I fondi europei leva per uscire dalla crisi Alessandra Staderini Servizio Struttura economica, Banca d Italia Roma, 26 giugno 2014 Confindustria,
Dettaglistudi e analisi finanziarie La Duration
La Duration Cerchiamo di capire perchè le obbligazioni a tasso fisso possono oscillare di prezzo e, quindi, anche il valore di un fondo di investimento obbligazionario possa diminuire. Spesso si crede
DettagliImprese multinazionali e outsourcing
Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 9 (a) L outsourcing di beni e servizi 1 Imprese multinazionali e outsourcing Gli investimenti diretti all estero rappresentano quegli investimenti in cui
DettagliVALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1
VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi
DettagliLa Valutazione della Convenienza Economica della Filiera del biodiesel a Scala Regionale
La Valutazione della Convenienza Economica della Filiera del biodiesel a Scala Regionale Filippo Arfini, Michele Donati(Uniparma) Annalisa Zezza (INEA) U.O Economia ANCONA, 26-27 SETTEMBRE 2013 Unità Operativa
DettagliRISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO
RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO 1. Premessa La legge n. 2 del 28 gennaio 2009 ha vietato la commissione di massimo scoperto (CMS)
DettagliOsservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche
Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale
DettagliL investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno
L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo
DettagliL analisi dei costi: il costing
L analisi dei Costi - a.a. 2012/2013 L analisi dei costi: il costing 1 La tecnica del costing (1) Il termine costing indica la tecnica specificatamente rivolta alla rilevazione dei costi. Negli ultimi
DettagliGruppo di ricerca RAEE. Sintesi secondo workshop
Gruppo di ricerca RAEE Sintesi secondo workshop Il secondo Workshop I lavori del secondo incontro del Gruppo di Ricerca RAEE hanno avuto come argomento di analisi la filiera logistica del sistema RAEE
DettagliIndice. Il mercato internazionale dei cereali: tendenze e prospettive per l Italia. Premessa 14/10/2010
Il mercato internazionale dei cereali: tendenze e prospettive per l Italia Grano Italia, Bologna 30 settembre - 1 ottobre 2010 Aula Magna della Facoltà di Agraria Prof. Gabriele Canali SMEA, Alta Scuola
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
PRODOTTI IN METALLO Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto
DettagliÈ importante la struttura finanziaria?
CAPITOLO 17 È importante la struttura finanziaria? Semplici PROBLEMI 1. Si noti che il valore di mercato di Copperhead supera di molto il suo valore contabile: Valore di mercato Azioni (8 milioni di azioni
DettagliLA CASSETTA DEGLI ATTREZZI
Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE
DettagliLa consapevolezza di. 30giorni LA PREVIDENZA. questo difficile momento economico rende auspicabile una programmazione
LA PREVIDENZA CAPITALIZZAZIONE DEI MONTANTI CONTRIBUTIVI Con la modulare capitale e rendimento sono garantiti Con la pensione modulare è garantita la restituzione del capitale, maggiorato di rendimento.
DettagliCapitolo 8. Struttura della presentazione. Tipi di dazio. Gli strumenti della politica commerciale
Capitolo 8 Gli strumenti della politica commerciale preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Rosario Crinò) 1 Struttura della presentazione Analisi dei dazi in equilibrio parziale: offerta,
DettagliLe Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012
Le Politiche Pensionistiche Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 In generale la pensione è una prestazione pecuniaria vitalizia
DettagliCapitolo 26. Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S.
Capitolo 26 Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale In questa lezione Banca centrale Europea (BCE) e tassi di interesse: M D e sue determinanti; M S ed equilibrio del mercato monetario;
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1
DettagliGestione del rischio
FORUM INTERNAZIONALE DELL AGRICOLTURA E DELL ALIMENTAZIONE POLITICHE EUROPEE SVILUPPO TERRITORIALE MERCATI Gestione del rischio Roberto D Auria Workshop su La nuova Pac - Un analisi dell accordo del 26
DettagliIl mercato di monopolio
Il monopolio Il mercato di monopolio Il monopolio è una struttura di mercato caratterizzata da 1. Un unico venditore di un prodotto non sostituibile. Non ci sono altre imprese che possano competere con
DettagliPiano delle Performance
Comune di Pavullo nel Frignano Provincia di Modena Bilancio di Previsione 2011 Bilancio Pluriennale 2011 / 2013 Piano delle Performance *** Documento sulla compatibilità del sistema di programmazione,
DettagliIl Regime di Pagamento Unico. Simone Severini DAFNE Facoltà di Agraria Viterbo
Il Regime di Pagamento Unico Simone Severini DAFNE Facoltà di Agraria Viterbo Riforma Fischler (2003) Motivazioni della riforma Allargamento dell UE del 2004 (15 25 Stati Membri): Nuovi SM: rapporto abitanti/agricoltori;
DettagliEconomia Aperta. In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta. Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta
Economia Aperta In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta 158 Economia aperta applicata ai mercati dei beni mercati
DettagliSTRUMENTI FINANZIARI NEI PROGRAMMI 2014-2020
STRUMENTI FINANZIARI NEI PROGRAMMI 2014-2020 Verso un utilizzo più strategico imparando dall esperienza maturata Roberto D Auria Mario Guido Gruppo di lavoro Competitività Roma, 28 ottobre 2013 L esperienza
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliRichiami di teoria della domanda di moneta
Richiami di teoria della domanda di moneta Parte seconda La teoria della preferenza della liquidità di Keynes Keynes distingue tre moventi principali per cui si detiene moneta. Transattivo Precauzionale
DettagliFondo speciale dirigenti ex-inpdai. Istituto Nazionale Previdenza per i Dirigenti di Aziende Industriali
Fondo speciale dirigenti ex-inpdai Istituto Nazionale Previdenza per i Dirigenti di Aziende Industriali L Inps prosegue la sua operazione porte aperte pubblicando una scheda sul fondo speciale dirigenti
DettagliFATA Futuro Attivo. Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione
Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale - Allegato alla Nota informativa - Documento sul regime fiscale Allegato alla Nota informativa Pagina 1
DettagliCapitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni
Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel
DettagliIL FONDO OGGI E DOMANI
IL FONDO OGGI E DOMANI Lo schema di gestione che ha caratterizzato il Fondo fin dalla sua origine nel 1986 prevede un unico impiego delle risorse su una linea assicurativa gestita con contabilità a costi
DettagliFABBISOGNO DI FINANZIAMENTO
FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,
DettagliAbi: nessuna differenziazione nella dinamica dei prezzi fra raccolta e prestiti
NOTA PER LA STAMPA DOCUMENTO DELL ABI A GOVERNO, AUTORITA E ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI Abi: nessuna differenziazione nella dinamica dei prezzi fra raccolta e prestiti Non è cambiato lo spread per i tassi
DettagliCOSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento
COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE Informazioni di approfondimento Come vengono gestiti i versamenti ai fondi pensione complementare? Prima dell adesione
DettagliGli strumenti di Politica Agraria
Gli strumenti di Politica Agraria Prof. Andrea Segrè 1 Motivazioni degli interventi di politica agraria Migliorare il collegamento delle imprese agricole con il mercato Facilitare la concentrazione Stabilizzare
DettagliStrumenti finanziari CIP. Programma per l innovazione e l imprenditorialità. Commissione europea Imprese e industria CIP
Strumenti finanziari CIP Programma per l innovazione e l imprenditorialità Commissione europea Imprese e industria CIP Strumenti finanziari CIP Programma per l innovazione e l imprenditorialità Quasi un
DettagliMD 9. La macroeconomia delle economie aperte. UD 9.1. Macroeconomia delle economie aperte
MD 9. La macroeconomia delle economie aperte In questo modulo, costituito da due Unità, ci occuperemo di analizzare il funzionamento delle economie aperte, ossia degli scambi a livello internazionale.
DettagliGuadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy
n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella
DettagliLeasing secondo lo IAS 17
Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per
DettagliDecentramento e federalismo
Decentramento e federalismo Teoria economico-finanziaria dell ottimo livello di governo. Principi: ECONOMIA PUBBLICA (6) Le giustificazioni del decentramento e del federalismo sussidiarietà; responsabilità;
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliI rapporti economici internazionali. Liberismo e protezionismo La Bilancia dei pagamenti Il cambio La globalizzazione
I rapporti economici internazionali Liberismo e protezionismo La Bilancia dei pagamenti Il cambio La globalizzazione Il commercio internazionale E costituito da tutti gli scambi di beni e servizi tra gli
DettagliIndice di rischio globale
Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario
DettagliEconomia Aperta. In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta. Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta
Economia Aperta In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta 167 Economia aperta applicata ai mercati dei beni mercati
DettagliCASE STUDY: LICEO KENNEDY E LIMITROFI
CASE STUDY: LICEO KENNEDY E LIMITROFI PREMESSA Come illustrato dalla figura, le scuole secondarie superiori del I Municipio accolgono studenti residenti in altri municipi in numero multiplo dei residenti.
DettagliProposte di investimento
Proposte di investimento Il Fondo è articolato in sei comparti con differenti caratteristiche (e, quindi, diversi profili di rischio rendimento). 1. Linea Monetaria; 2. Linea Obbligazionaria 5; 3. Linea
DettagliContabilità generale e contabilità analitica
1/5 Contabilità generale e contabilità analitica La sfida della contabilità analitica è di produrre informazioni sia preventive che consuntive. Inoltre questi dati devono riferirsi a vari oggetti (prodotti,
DettagliGestione diretta: I programmi comunitari
Gestione diretta: I programmi comunitari Modalità Strumenti Gestione diretta Programmi UE a finanziamento diretto IPA ENI 4 Strumenti geografici PI DCI Assistenza esterna EIDHR 3 Strumenti tematici IfS
DettagliL EVOLUZIONE DEL QUADRO NORMATIVO DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE
per Confcooperative L EVOLUZIONE DEL QUADRO NORMATIVO DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE Novembre 2006 1 Legge Finanziaria art. 84 Fondo per l erogazione ai lavoratori dipendenti del TFR DM sul Fondo Tesoreria
DettagliLa riforma della PAC per il post 2013: principali cambiamenti e possibili impatti
La riforma della PAC per il post 2013: principali cambiamenti e possibili impatti DENIS PANTINI Responsabile Area Agricoltura e Industria Alimentare 5 aprile 2013 I temi di approfondimento Il percorso
DettagliCOMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE PARERE DELLA COMMISSIONE
COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE Bruxelles, 28.11.2006 COM(2006)759 definitivo 2004/0218 (COD) PARERE DELLA COMMISSIONE a norma dell'articolo 251, paragrafo 2, terzo comma, lettera c) del trattato CE,
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER LA POLITICA INDUSTRIALE E LA COMPETITIVITA
Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER LA POLITICA INDUSTRIALE E LA COMPETITIVITA Linee guida per l'applicazione del Metodo nazionale per calcolare l elemento di aiuto nelle garanzie
DettagliRegolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova.
Regolamento (CE) n. 1028/2006 del 19 giugno 2006. Regolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova. (pubbl. in Gazz. Uff. dell Unione
DettagliLa manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti
La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa
DettagliLa valutazione delle immobilizzazioni immateriali
CORSO DI CONTABILITA E BILANCIO 2 La valutazione delle immobilizzazioni immateriali Seconda lezione 1 DEFINIZIONE condizioni produttive controllate dall impresa, utili per l esercizio della sua gestione
DettagliOutlook finanziario dell agricoltura europea
Gian Luca Bagnara Outlook finanziario dell agricoltura europea I prezzi agricoli hanno colpito i titoli dei giornali negli ultimi cinque anni a causa della loro volatilità. Tuttavia, questa volatilità
DettagliPrincipali indici di bilancio
Principali indici di bilancio Descrizione Il processo di valutazione del merito creditizio tiene conto di una serie di indici economici e patrimoniali. L analisi deve sempre essere effettuata su un arco
DettagliA) Produttori primari (agricoltori)
Parte III.12.J SCHEDA DI INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI SUGLI AIUTI PER LA PRODUZIONE E LA COMMERCIALIZZAZIONE DI PRODOTTI AGRICOLI DI QUALITÀ Il presente modulo deve essere utilizzato per la notifica di aiuti
Dettagliwww.adadvisory.it AD ADVISORY & FdG Servizi per la valorizzazione delle opportunità offerte dal Fondo di Garanzia (FdG) Roma, maggio 15
www.adadvisory.it AD ADVISORY & FdG Servizi per la valorizzazione delle opportunità offerte dal Fondo di Garanzia (FdG) Roma, maggio 15 Indice 1. AD Advisory (AD) La società 2. Situazione del credito alle
DettagliCircolare n 10. Oggetto. Quartu S.E., 03 ottobre 2011
Quartu S.E., 03 ottobre 2011 Circolare n 10 Oggetto Legge di Finanziamento: Comunitaria Nazionale Regionale Comunale Settore: Artigianato, Commercio, Servizi, Industria ed Agricoltura La circolare fornisce
DettagliReddito Fisso. Per la negoziazione degli strumenti del reddito fisso Borsa Italiana organizza e gestisce. I mercati del
I mercati del Reddito Fisso Per la negoziazione degli strumenti del reddito fisso Borsa Italiana organizza e gestisce due comparti: il Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei titoli di Stato (Mot)
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
ALIMENTARE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione L industria alimentare è piuttosto importante per l economia italiana; il valore aggiunto prodotto da questo settore rappresenta
DettagliLE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO
LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Gennaio 2010 LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FA- SI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Indice 1. LA DINAMICA DEI PREZZI NELLA
DettagliCONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA
CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso
DettagliMercato dei Titoli di Efficienza Energetica
Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Rapporto di monitoraggio semestrale II semestre 2013 Pubblicato in data 30 gennaio 2014 1 INDICE 1. Introduzione... 3 2. Situazione Operatori... 3 3. TEE emessi...
DettagliAGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE
AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE Milano, 19 dicembre 2012 1 Premessa L agenda digitale italiana, con le prime misure
DettagliRapporto annuale 2014
Rapporto annuale 214 PROFEZIONAMENTO DEI MAESTRI CONDUCENTI Perfezionamento dei maestri conducenti 214 Fatti e cifre Alla fine di dicembre 214, per molti maestri conducenti è scaduto il secondo anno del
DettagliOGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO
Comune di Modena Politiche Economiche, Società Partecipate e Sportello Unico L Assessore 22 settembre 2005 Prot. Gen. 2005/125195 IE 11299 OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato
DettagliIL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE.
IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. Lezione 5 Castellanza, 17 Ottobre 2007 2 Summary Il costo del capitale La relazione rischio/rendimento
DettagliCorso di Intermediari Finanziari e Microcredito. I mercati finanziari
Corso di Intermediari Finanziari e Microcredito I mercati finanziari Mercati creditizi e mobiliari I mercati si identificano con l insieme degli scambi di strumenti finanziari; Il collegamento tra unità
DettagliIl MOT: il mercato telematico delle obbligazioni e dei titoli di Stato
Il Mot: il mercato telematico delle obbligazioni e dei titoli di Stato Apartire dal 1994, anno della sua nascita, il Mot ha conosciuto un continuo processo di innovazioni strutturali che si è assestato
DettagliHELVETIA AEQUA PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO DI TIPO ASSICURATIVO FONDO PENSIONE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE
HELVETIA AEQUA PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO DI TIPO ASSICURATIVO FONDO PENSIONE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE Helvetia Aequa è iscritto all Albo tenuto dalla COVIP con il n. 5079. Helvetia Vita S.p.A.,
DettagliIl Bilancio di esercizio
Il Bilancio di esercizio Il bilancio d esercizio è il fondamentale documento contabile che rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell impresa al termine di un periodo amministrativo e il
DettagliRegistro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014
Direzione Generale dell Immigrazione e delle Politiche di Integrazione Divisione II Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 A cura della
DettagliLa Gestione Speciale VITARIV Informazioni per il Fondo Pensione Medici. 22 a Assemblea Ordinaria
La Gestione Speciale VITARIV Informazioni per il Fondo Pensione Medici 22 a Assemblea Ordinaria Roma, 27 Aprile 2010 INDICE...2 IL CONTRATTO ASSICURATIVO...3 LA DINAMICA DELLE PRESTAZIONI...3 CARATTERISTICHE
Dettaglistudieremo quali sono gli indicatori più importanti per determinare lo stato di salute di un economia
La Produzione Aggregata: metodi di misurazione del livello di attività e della congiuntura In questa lezione: studieremo quali sono gli indicatori più importanti per determinare lo stato di salute di un
DettagliI MERCATI DEI BENI E I MERCATI FINANZIARI IN ECONOMIA APERTA
I MERCATI DEI BENI E I MERCATI FINANZIARI IN ECONOMIA APERTA 1 I MERCATI DEI BENI IN ECONOMIA APERTA Il concetto di Economia aperta si applica ai mercati dei beni: l opportunità per i consumatori e le
DettagliBIL Harmony Un approccio innovativo alla gestione discrezionale
_ IT PRIVATE BANKING BIL Harmony Un approccio innovativo alla gestione discrezionale Abbiamo gli stessi interessi. I vostri. Private Banking BIL Harmony BIL Harmony è destinato agli investitori che preferiscono
DettagliLA DIRETTIVA 2012/19/UE DEL 4 LUGLIO 2012 sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche
LA DIRETTIVA 2012/19/UE DEL 4 LUGLIO 2012 sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche Obiettivi e Destinatari «La presente direttiva è intesa a contribuire alla produzione e al consumo sostenibili
DettagliStime 2012 degli investimenti e delle produzioni dei principali cereali in Italia. Maggio 2012
produzioni dei principali cereali in Italia Maggio 2012 1 produzioni dei principali cereali in Italia L ISTAT ha divulgato a febbraio 2012 le intenzioni di semina delle principali coltivazioni erbacee.
DettagliOrdinanza sui servizi di telecomunicazione
Ordinanza sui servizi di telecomunicazione (OST) Modifica del Il Consiglio federale svizzero ordina: I L ordinanza del 31 ottobre 2001 1 sui servizi di telecomunicazione (OST) è modificata come segue:
DettagliSTORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE
STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze
DettagliRACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI
CONSIGLIO D EUROPA RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI (adottata dal Comitato dei Ministri
DettagliMoneta e Tasso di cambio
Moneta e Tasso di cambio Come si forma il tasso di cambio? Determinanti del tasso di cambio nel breve periodo Determinanti del tasso di cambio nel lungo periodo Che cos è la moneta? Il controllo dell offerta
DettagliRAPPORTO CER Aggiornamenti
RAPPORTO CER Aggiornamenti 12 Gennaio 2012 CERCASI LIQUIDITÁ DISPERATAMENTE Mentre prosegue l azione di allentamento delle condizioni monetarie internazionali, il mercato interbancario italiano soffre
DettagliDOCUMENTO SUL REGIME FISCALE
DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE (A) Regime fiscale applicabile agli iscritti a partire dal 1 gennaio 2007ed ai contributi versati dal 1 gennaio 2007dai lavoratori già iscritti 1. I Contributi 1.1 Il regime
DettagliLa nuova Previdenza: riforma e offerta. Direzione commerciale - Sviluppo previdenza e convenzioni
La nuova Previdenza: riforma e offerta Direzione commerciale - Sviluppo previdenza e convenzioni Previdenza: situazione attuale 140 Alcuni fattori rilevanti: 120 100 80 22 2015 pensionamento persone nate
DettagliDomande a scelta multipla 1
Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco
DettagliMODELLO DI DICHIARAZIONE INFORMAZIONI RELATIVE ALLA QUALIFICA DI PMI
MODELLO DI DICHIARAZIONE INFORMAZIONI RELATIVE ALLA QUALIFICA DI PMI Nome o ragione sociale Indirizzo della sede legale... Indirizzo della sede operativa... N. di registro o di partita IVA ( 1 )... Nome
DettagliRisparmio, investimenti e sistema finanziario
Risparmio, investimenti e sistema finanziario Una relazione fondamentale per la crescita economica è quella tra risparmio e investimenti. In un economia di mercato occorre individuare meccanismi capaci
Dettagli