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1 Dolomiti Energia Bilancio d esercizio 2010

2 B I L A N C I O D U E M I L A D I E C I

3 B I L A N C I O D U E M I L A D I E C I Dolomiti Energia bilancio d esercizio 2010 DOLOMITI ENERGIA spa Capitale Sociale Euro interamente versato Via Manzoni n Rovereto (TN) N Registro Imprese di Trento - C.F. e P.IVA Bilancio d esercizio al 31dicembre 2010 Consiglio di Amministrazione Presidente Vicepresidente Consiglieri Amministratore Delegato OSS RUDI CATTONI DIEGO BATTOCCHI PAOLO BRIOSI ANTONELLO CARLI MARCELLO FRANCESCHI GIORGIO GAIGHER GIULIANO ZOBELE ENRICO PAOLAZ NICOLUSSI LEO RAVANELLI RENATO TETTAMANTI ROBERTO MERLER MARCO Collegio Sindacale Presidente Sindaci effettivi Società di revisione MALOSSINI SILVIO BOMBARDELLI ALBERTO POSTAL ANNA PricewaterhouseCoopers spa

4 indice

5 B I L A N C I O D U E M I L A D I E C I RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA GESTIONE 15 FATTI DI RILIEVO DEL PERIODO 15 STRUTTURA DEL GRUPPO E ATTIVITA 19 GRUPPO DOLOMITI ENERGIA SINTESI ECONOMICA, PATRIMONIALE E FINANZIARIA 20 DOLOMITI ENERGIA SPA SINTESI ECONOMICA, PATRIMONIALE E FINANZIARIA 26 SISNTESI DELL ATTIVITA SVOLTA DAL GRUPPO DOLOMITI ENERGIA 29 Scenario energetico, di mercato e normativo 29 Area energia elettrica 35 Area gas metano 38 Area cogenerazione e teleriscaldamento 40 Area ciclo idrico integrato ed impianti ecologici 40 Area ambiente 42 Altre attività 44 RISORSE UMANE 45 RICERCA E SVILUPPO 47 RAPPORTI CON PARTI CORRELATE 48 SEPARAZIONE CONTABILE E AMMINISTRATIVA 51 FATTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL ESERCIZIO 52 EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE 53 CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DATI PERSONALI 54 AZIONE PROPRIE 54 PROPOSTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI DOLOMITI ENERGIA SPA ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI 55 Bilancio DOLOMITI ENERGIA spa 57 STATO PATRIMONIALE E CONTO ECONOMICO 58 NOTA INTEGRATIVA 61 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 119 RELAZIONE DELLA SOCIETA DI REVISIONE 122 BILANCIO CONSOLIDATO GRUPPO DOLOMITI ENERGIA 125 STATO PATRIMONIALE E CONTO ECONOMICO 126 NOTA INTEGRATIVA 130 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 176 RELAZIONE DELLA SOCIETA DI REVISIONE 178

6 6 D O L O M I T I E N E R G I A s p a b i l a n c i o Signori Azionisti, nel 2010 l andamento dell economia mondiale ha registrato una lieve e disomogenea ripresa rispetto alla drastica recessione del L Italia, che nel 2009 aveva evidenziato un prodotto interno lordo sceso a -4,8%, un deficit pubblico in crescita al 5,3% del Pil (2,7% nel 2008) e un inflazione media annuale dello 0,8%, fatica a ritrovare i ritmi di uno sviluppo sostenuto. Il mercato italiano dei prodotti energetici subisce ancora della forte contrazione dei consumi e della conseguente contrazione della domanda registrata nel 2009 (l energia elettrica -6,7% nel 2009, il gas -8,1% nel 2009). In particolare per il gas la significativa riduzione della richiesta, sia da parte del settore termoelettrico che del settore industriale, avvenuta nel 2009 è stata solo parzialmente recuperata. Gli effetti immediati di tale scenario, hanno inciso sull andamento dei prezzi dei prodotti energetici. Come per il 2009, anche nel 2010 l andamento dei prezzi del petrolio, le cui dinamiche sono trainanti anche per il gas naturale e quindi per l energia elettrica si è contraddistinto per una forte volatilità. Il prezzo del Brent ha fatto registrare valori medi simili a quelli del 2009, stabilizzandosi intorno a 80 $/bbl, ma toccando punte di 92,25 $/bbl nel mese di dicembre Nel 2010 la quotazione del gas naturale (componente materia prima CCI per uso civile al netto della distribuzione, del trasporto, dello stoccaggio e delle imposte) ha subito, a causa dei significativi aumenti del prezzo del petrolio, un costante aumento che ha portato il valore medio della materia prima a valori simili alla media del 2009 (27 eurocent/mc nel 2010, 28,23 eurocent/mc nel 2009) ma con punte percentuali di aumento significative (+25% rapportando il mese di dicembre

7 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E su dicembre 2009). Nonostante l aumento del prezzo delle materie prime ed in particolare del gas metano, il prezzo dell energia elettrica ha subito aumenti più contenuti (+13% PUN dicembre 2010 su PUN dicembre 2009). Il prezzo medio aritmetico delle quotazioni di borsa (PUN) nel 2010 è risultato pari a euro 64,1 MWh, in linea quindi con il dato 2009 pari a 63,72 euro/mwh. Si vuole sottolineare che, per la prima volta l andamento del prezzo dell energia elettrica, nonostante l aumento del prezzo delle materie prime ed in particolare del gas metano che come è noto rappresenta in Italia la risorsa prevalentemente utilizzata, ha subito aumenti più contenuti rispetto a queste (+13% sul dato puntuale del PUN dicembre 2010 su PUN dicembre 2009), probabilmente anche a causa di un eccesso di capacità produttiva del sistema elettrico nazionale dovuta al combinarsi di un raffreddamento della domanda contemporaneamente all entrata sul mercato di nuovi impianti produttivi. Altro dato strutturale da evidenziare è inoltre la minor differenza fra il prezzo nelle ore di picco e il prezzo nelle ore fuori picco: nel 2010 tale differenza è stata pari a 18,7 E/MWh (76,2 vs 57,4), mentre nel 2009 era stata pari a 28,9 (82,3 vs 53,3) e nel E/MWh (113 vs 72,5). Come è a Voi noto la caratteristica degli impianti gestiti dal Gruppo, essendo in gran parte a bacino, è proprio quella di essere modulabili e quindi predisposti per la produzione nelle ore di picco. Nonostante il perdurare di un debole quadro macroeconomico caratterizzato da una forte instabilità e il peso di alcune partite non ricorrenti di segno negativo, fra le quali la svalutazione della partecipazione in Delmi S.p.a. per euro, il

8 8 D O L O M I T I E N E R G I A s p a b i l a n c i o Gruppo ha saputo conseguire risultati positivi grazie alla diversificazione delle proprie attività. Il Gruppo ha prodotto GWh di energia elettrica (2.265 nel 2009), ha distribuito GWh di energia elettrica (2.571 nel 2009), 303 milioni di m 3 di gas metano (279 nel 2009), 37 milioni di m 3 di acqua (36 milioni nel 2009), ha venduto 402 milioni di m 3 di gas (365 milioni nel 2009), GWh di energia elettrica (1.762 nel 2009) e raccolto ton di rifiuti ( nel 2009). Il volume d affari realizzato nel 2010 ammonta a 787,3 milioni, con un incremento del 21,3% rispetto al Il margine operativo lordo registra un incremento del 21,3% rispetto a quanto conseguito nel precedente esercizio e raggiunge 116,6 milioni di euro. L utile netto evidenzia un decremento del 18,4% con un risultato di 56,8 milioni di euro. Questi risultati hanno beneficiato di molteplici fattori e di una serie di operazioni strategiche portate a compimento dal Gruppo nel corso del 2010, in particolare il completamento di iniziative già avviate negli anni precedenti quali le acquisizioni di Multiutility, Avisio Energia, Mini Idro e l acquisto del ramo di azienda relativo alla vendita di energia elettrica e gas metano di PVB Power, che hanno permesso di ampliare ulteriormente il perimetro di attività del Gruppo e di cogliere importanti sinergie operative. Dopo il rafforzamento della competitività del Gruppo a livello nazionale, riscontrata nel 2009 grazie alla fusione di Trentino Servizi e Dolomiti Energia, va sottolineato come l acquisizione di una quota del 20% di PVB Power Bulgaria, che si occupa della realizzazione di una serie di impianti idroelettrici in tale paese, rappresenti un primo significativo investimento del Gruppo sui mercati esteri.

9 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E 9 Grazie alle iniziative messe in atto nell anno precedente, il 2010 vede inoltre confermato e rafforzato il proprio ruolo di leader in Trentino nell attività di vendita di prodotti energetici. Anche a livello nazionale, grazie soprattutto all acquisizione del 77% di Multiutility spa (63% nel 2009), risulta consolidata la presenza commerciale del Gruppo. E tuttavia importante segnalare come nel 2010 il Gruppo si sia dovuto confrontare, soprattutto sul territorio provinciale, con un forte aumento della concorrenza sul mercato libero dell energia elettrica e, per la prima volta, soprattutto con una fortissima pressione da parte di altre società di vendita storicamente di rilievo come ad esempio Enel. Durante tutto il 2010 è inoltre continuato il processo di miglioramento di tutte le attività operative ed è proseguita l attività di razionalizzazione delle varie attività presenti nel Gruppo (normativa sull AEEG Unbundling). Secondo questa logica è stato definitivamente conferito a Set S.p.a. il ramo di azienda concernente le attività di distribuzione elettrica ed è entrata in piena attività Dolomiti Reti S.p.a. (distribuzione gas, ciclo idrico, cogenerazione-teleriscaldamento). I rapporti con la clientela risultano eccellenti; lo dimostra l ancora costante crescita del numero dei clienti e l alto grado di fedeltà diffusamente conservato, malgrado la concorrenza tra operatori risulti sempre più stretta e in taluni casi anche particolarmente aggressiva. Il Gruppo ha perseguito, anche per il 2010, l obiettivo del costante miglioramento della qualità del servizio e della soddisfazione dei clienti ponendo al primo posto la volontà di rapportarsi alla clientela con modalità sempre più rispondenti alle esigenze ed alla peculiarità della realtà trentina, ritenendo ciò un elemento di distinzione da valorizzare come punto di forza nei confronti della concorrenza.

10 10 D O L O M I T I E N E R G I A s p a b i l a n c i o L ampliamento dell orario di apertura al pubblico degli sportelli commerciali e del call center messo in atto nel 2009 per permettere ai clienti di coniugare, ancora meglio, l accesso ai servizi con i vincoli lavorativi è stata una scelta molto apprezzata dal territorio. Seguendo questa strada, al fine di offrire un servizio sempre più puntuale e capillare, già nei primi mesi del 2011, sono stati aperti due nuovi sportelli. Per facilitare la lettura della bolletta, nel 2010, sono inoltre stati creati appositi strumenti come il Foglio Facile. Grazie al potenziamento del sito internet di Trenta avvenuto nel 2010, i servizi web hanno proseguito il trend positivo di adesioni con più di utenze registrate di cui circa il 50% hanno scelto il servizio bollett@ mail, rinunciando alla tradizionale bolletta cartacea. L impegno profuso dal Gruppo nella ricerca di una sempre maggiore qualità del servizio offerto è stato avvalorato anche da importanti riconoscimenti a livello nazionale conferiti dall Autorità per l Energia Elettrica ed il Gas a Set Distribuzione e Dolomiti Reti; confermando in questo modo un trend che perdura ormai da anni. Gli investimenti effettuati dal Gruppo nel 2010 ammontano a 73,2 milioni di euro, inclusa l acquisizione delle centrali Mini Idro da Hydro Dolomiti Enel e del ramo di azienda commerciale di PVB Power. Gli investimenti sono stati principalmente diretti alla centrale di trigenerazione a servizio dell area Le Albere a Trento, al completamento del progetto contatori elettronici (al 31 dicembre 2010 il 95% dei contatori era installato e l 80% del totale delle utenze risultava già in telegestione), al piano di rinnovo degli impianti idroelettrici, all acquisto di un immobile per la nuova sede di Rovereto del Servizio Igiene Urbana oltre all acquisizione di una partecipazione del 20% in PVB Power Bulgaria. Da ultimo, anche in ordine di tempo in

11 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E 11 quanto formalizzata a fine anno, la costituzione di una nuova società per la gestione trentennale dell impianto idroelettrico di San Floriano, la SF Energy srl, società in comune fra Dolomiti Energia e Sel S.p.a ed aperta anche alla partecipazione di Enel concessionario uscente, che di fatto completa il progetto di acquisizione degli impianti di produzione idroelettrica presenti sul territorio della nostra provincia. Per il prossimo futuro l obiettivo resta quello di proseguire sulla strada fino a qui seguita, investendo costantemente su tutto il territorio provinciale sia in termini di qualità di servizio e gestione delle reti sia per quanto riguarda i temi legati al risparmio energetico e alle energie rinnovabili, mission del Gruppo stesso. Uno sguardo ora all anno che verrà ma che è già iniziato ed alle sfide che ci attendono. Il 2011 sarà, si auspica, un anno di decisioni e scelte importanti per la nostra società ma, ancor prima lo sarà per le municipalità e per alcuni aspetti, anche per le neo costituite Comunità di Valle. Mi riferisco innanzitutto al tema della gestione del servizio idrico integrato, sul quale pende tra l altro anche un referendum che si terrà nel mese di giugno e sul quale è in corso un vivace dibattito politico. Mi riferisco al tema delle gare per la distribuzione del gas che nei prossimi mesi dovranno trovare una concretizzazione. Mi riferisco anche all annoso tema del piano della distribuzione elettrica. Mi riferisco più in generale al modello o ai modelli che gli enti competenti vorranno adottare per la gestione di servizi pubblici locali di interesse della società. La Vostra società si sta confrontando in modo costruttivo e

12 12 D O L O M I T I E N E R G I A s p a b i l a n c i o trasparente con tutti i soggetti interessati per portare un suo contributo utile al fine di garantire scelte che siano, dal punto di vista tecnico, il presupposto per l erogazione di un servizio adeguato ai tempi e che sia di effettivo supporto allo sviluppo della nostra comunità. La Vostra società ha infatti i mezzi e le competenze per continuare ad essere, come lo è stato in passato, quel partner serio ed affidabile e per continuare a offrire e garantire ai nostri concittadini un servizio quantitativamente e qualitativamente d eccellenza. Signori Azionisti, i traguardi di crescita ottenuti hanno consentito al Gruppo di ribadire, pur in una situazione generale caratterizzata dall instabilità, la propria posizione di primo piano nel panorama italiano delle multiutility e sono state poste le condizioni per guardare oltre ed iniziare anzi continuare un attività che vada anche oltre i confini nazionali. La fiducia che avete saputo accordare con continuità al management, il sostegno garantito quotidianamente allo staff aziendale che costantemente si impegna con passione al raggiungimento degli obiettivi sociali ed economici del Gruppo, insieme alla tenacia e all attenzione spesa nei confronti della necessità di operare secondo standard di qualità elevati, sono alla base dei traguardi fino ad oggi raggiunti. Questi risultati sono frutto, come gli anni scorsi, della visione strategica di Voi Azionisti che avete posto sempre come priorità nella gestione del business il perseguimento della mission aziendale basata sull innovazione, sulla soddisfazione dei clienti, sulla crescita del patrimonio umano aziendale, sull eticità dei comportamenti e soprattutto sul forte legame con il territorio e le comunità locali. La fase di grande volatilità dei mercati ancora in atto, aggra-

13 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E 13 vata dalla crisi libica e dal gravissimo sisma che ha colpito il Giappone ed in particolare il suo sistema energetico, preannuncia per il 2011 un quadro congiunturale nuovamente problematico. All interno di una situazione così incerta risulta difficile fare delle previsioni ma siamo però consapevoli che, grazie alle solide basi gettate nel corso di questi anni, all alta professionalità e all affiatamento dell oramai pianamente collaudato team di collaboratori, al sostegno di più di affezionati clienti ed al forte legame con il territorio, il Gruppo saprà sostenere con rinnovato slancio e competenza le sfide che lo attendono. Coscienti di poter contare su queste stabili basi e sulla lungimiranza ed il sostegno di Voi Signori Azionisti, siamo certi che la complessità futura sarà affrontata con successo e diverrà occasione per ricercare e mettere in atto soluzioni adeguate e all avanguardia. La soddisfazione dei clienti, dei dipendenti, dei soci e di tutta la comunità unitamente all esigenza di tutelare le risorse naturali a disposizione, di migliorare l impatto presente e futuro sull ambiente, di sviluppare fonti energetiche sostenibili rimarranno il costante e più importante impegno del Gruppo per il futuro. Il Presidente Rudi Oss

14 14 D O L O M I T I E N E R G I A s p a b i l a n c i o ,8% 77% 57 * *consolidata proporzionalmente nel 2011

15 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E 15 Relazione sulla gestione La presente relazione è stata predisposta in conformità al Codice Civile ed ai principi contabili emessi dall Organismo Italiano di Contabilità (OIC) e, ove mancanti e in quanto applicabili, ai principi emanati dall International Accounting Standard Board (IASB). La presente relazione, come anche il Bilancio, considera l attività del Gruppo Dolomiti Energia svolta nel Fatti di rilievo del periodo L esercizio 2010 è stato ancora segnato da un contesto macroeconomico difficile nel quale il Gruppo ha proseguito con successo le sue attività portando a compimento alcune iniziative già avviate negli anni precedenti e cercando di cogliere le opportunità di consolidamento che questa fase di mercato ha proposto. In particolare con efficacia 1 aprile 2010 è stata completata l acquisizione dalla controllata Hydro Dolomiti Enel srl (HDE) delle centrali idroelettriche (piccole derivazioni) di La Rocca, Fontanedo, S. Mauro, Pozzena e Ponte Cornicchio in esecuzione di accordi presi negli anni precedenti. Al fine di ottimizzare i costi gestionali è stata contemporaneamente affidata a HDE la gestione tecnica di tali impianti con un apposito contratto di servizio. Sempre riguardo al comparto della produzione idroelettrica nell ultima parte dell anno è stato formalizzato l ingresso con una quota del 20% di Dolomiti Energia nella società di diritto bulgaro PVB Power Bulgaria, il

16 16 D O L O M I T I E N E R G I A s p a b i l a n c i o cui socio di riferimento è il gruppo PVB - storico operatore locale nel campo dei combustibili - che si occupa della realizzazione di una serie di impianti idroelettrici in Bulgaria. Tale operazione rappresenta un primo significativo investimento del Gruppo in mercati esteri con lo scopo di contribuire allo sviluppo di tale realtà e di rafforzare significativamente il know-how del Gruppo su questi mercati. All interno degli accordi complessivi con il Gruppo PVB, la società PVB Power ha poi ceduto a Trenta il ramo di azienda relativo alla vendita di energia elettrica e gas metano. Nell ultima parte dell anno è stato stipulato un importante accordo con SEL SpA per garantire che, stante l incertezza giuridica relativa al rilascio della concessione per la centrale di S. Floriano, sia avviato un percorso di collaborazione che ha portato alla costituzione di una società comune, SF Energy srl, alla quale la Provincia di Bolzano ha assegnato la concessione trentennale dell impianto. E in corso in questi mesi la definizione di tutti gli aspetti amministrativi e operativi per rendere efficaci tali accordi. Non meno importante, per il significato complessivo, l accordo raggiunto con il Comune di Ossana a seguito del quale, a far data dal 1 gennaio 2011, le attività di distribuzione elettrica del Comune sono state affittate a SET Distribuzione mentre le attività relative alla commercializzazione sono state conferite in Trenta. Attraverso questo accordo, applicato per la prima volta in questa forma tecnica, è proseguita l attività di razionalizzazione del sistema elettrico trentino, con una operazione che ha confermato la capacità del Gruppo di muoversi con la necessaria flessibilità per andare incontro alle diverse esigenze espresse dai vari territori. Sul versante finanziario è proseguita, anche grazie al pieno supporto della struttura appositamente creata negli ultimi mesi del 2009, la razionalizzazione della struttura finanziaria. In questo contesto va segnalata in particolare l emissione di un nuovo prestito obbligazionario in data 10 febbraio 2010 per un importo di 30 milioni di euro con scadenza a 7 anni e facoltà di rimborso anticipato dopo 4 anni, destinato ad investitori istituzionali ed in particolare ai soci Fondazione Cassa Risparmio Trento e Rovereto e ISA che ha sostituito un analogo prestito in scadenza. In materia di organizzazione interna del Gruppo è proseguita l attività di razionalizzazione delle varie attività presenti ed in particolare di focalizzazione delle singole società rispetto alle loro principali attività da una parte e dall altra di cessione di attività ritenute non strategiche o non coerenti con la mission del Gruppo. In questa logica il ramo di azienda della distribuzione elettrica di Dolomiti Energia, già gestito attraverso un contratto di affitto di ramo di azienda da SET Distribuzione, è stato definitivamente conferito con effetto dal 1 gennaio 2011 a SET stessa al fine di concentrare in un unica società all interno del Gruppo tutte le attività e gli assets relativi alla Distribuzione Elettrica. Sempre nel corso dell anno è stato concluso ed eseguito un contratto di cessione a Terna S.p.A. riguardante la parte di attività relativa alle reti di alta tensione a 60kV e a 130 kv (comprensiva degli stalli AT verso la Rete Trasmissione Nazionale presso alcune cabine primarie) che ha riguardato sia le reti acquisite da SET Distribuzione nel 2005 che le reti già del Gruppo. Tale operazione, in maniera analoga a quanto già fatto da tutti i principali operatori nazionali, va nell ottica della concentrazione della attività di trasmissione in alta tensione in Terna SpA, come nella sua missione costitutiva, liberando risorse umane e finanziarie a beneficio della parte rimanente in media e bassa tensione.

17 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E 17 In ottemperanza alle disposizioni dell Autorità, SET SpA ha proseguito il programma di sostituzione dei contatori di rilevamento dei consumi elettrici dall attuale sistema analogico a quello digitale rispettando pienamente quanto richiesto dalle delibere dell AEEG in materia. La disponibilità in maniera massiva di contatori digitali ha permesso durante l anno la diffusione consistente da parte di vari operatori di offerte rivolte al mercato residenziale che prevedono tariffe differenziate a seconda delle fasce di consumo. Nel corso dell esercizio il Modello di organizzazione e controllo ex d.lgs. 231/01 e s.m. è stato aggiornato al fine di adeguarne contenuti e riferimenti alle novità organizzative e normative occorse, in particolare con riferimento alla nuova organizzazione aziendale posta in essere in coerenza con le normative riguardanti l unbundling funzionale. Nel corso dell anno l Organismo di Vigilanza della Società, incaricato di vigilare sull adeguatezza, efficacia e rispetto del Modello 231, ha proseguito nella sua attività di vigilanza, relazionando periodicamente al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale circa gli esiti delle verifiche svolte sui processi sensibili e le attività progettuali aziendali che hanno portato all aggiornamento del Modello alle novità sopra menzionate. Con riferimento alle attività sul sistema di controllo aziendale, nel corso dell esercizio la funzione Internal Audit ha svolto la propria attività di supporto al Vertice aziendale, pianificando ed eseguendo interventi finalizzati alla verifica e al miglioramento di ambiti, processi, flussi informativi ritenuti critici per il conseguimento degli obiettivi aziendali, informando il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale circa i rilievi emersi, le iniziative di miglioramento promosse e i relativi risultati. In data 28 luglio il Consiglio di Amministrazione ha cooptato nel Consiglio di Amministrazione della Società Enrico Zobele, dopo aver preso atto delle dimissioni del cav. Mario Marangoni e della indisponibilità degli altri candidati inseriti nella lista da cui era stato eletto il consigliere dimissionario. Al cav. Mario Marangoni va un non formale ringraziamento per il contributo dato fin dalla nascita di Dolomiti Energia, in primo luogo con il suo entusiasmo e la sua visione imprenditoriale di lungo termine di cui il Consiglio ha beneficiato.

18 18 D O L O M I T I E N E R G I A s p a b i l a n c i o Con riguardo alle operazioni che meritano una menzione, effettuate dalle altre Società controllate o partecipate, si rileva quanto segue: TRENTA: Con efficacia dal 1 novembre 2010 è stato perfezionato l acquisto del ramo di azienda relativo alla vendita di energia elettrica e gas da PVB Power (ex Trentino Energia) che ha consentito un ulteriore salto di qualità dimensionale nelle attività aziendali. In data 22 dicembre 2010 l assemblea di Trenta ha deliberato inoltre un aumento di capitale riservato al conferimento da parte del Comune di Ossana dei clienti elettrici in precedenza serviti dall Azienda Elettrica Comunale nell ambito di un accordo più articolato a livello di Gruppo. Va segnalato inoltre che durante il 2010 Trenta ha presentato per la prima volta al mercato una offerta dedicata al mercato residenziale elettrico con prezzi differenziati a seconda delle fasce orarie di consumo (cosiddetta offerta Bioraria ). Società Elettrica Trentina (SET): A partire dal 1 gennaio 2010 a seguito della riorganizzazione complessiva del Gruppo per adeguarne la struttura alla normativa sull unbundling è stata attribuita a SET anche l attività di misura che SET svolge a partire da tale data in service anche per Dolomiti Reti. Come già ricordato in precedenza in data 27 dicembre 2010 è stato siglato con Terna SpA il contratto di cessione delle reti in alta tensione (60 e 130 kv). DOLOMITI RETI: La società, nata in seguito alla necessità di separare dalla Caprogruppo le attività di distribuzione gas in ottemperanza alla normativa sull unbundling, ha iniziato la sua piena attività con il mese di gennaio 2010 a seguito del conferimento di tutte le attività del Gruppo relative alla distribuzione gas, al ciclo idrico e alla cogenerazione-teleriscaldamento.

19 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E 19 Struttura del Gruppo e attività Il Gruppo Dolomiti Energia opera nel settore dei servizi pubblici a rilevanza economica. Le sue attività sono concentrate in 8 aree principali: - Produzione di energia elettrica (direttamente e mediante le consociate Dolomiti Edison Energy e Hydro Dolomiti Enel); - Cogenerazione di energia elettrica e calore con relativa gestione della rete di teleriscaldamento per uso civile e industriale (Dolomiti Reti); - Approvvigionamento e vendita di energia elettrica e gas metano (Trenta, Trentino Trading e Multiutility); - Distribuzione di energia elettrica (SET); - Distribuzione di gas metano (Dolomiti Reti e Giudicarie Gas); - Ciclo idrico integrato includente captazione, gestione acquedotti, distribuzione idrica, fognatura e depurazione (Dolomiti Reti e Depurazione Trentino Centrale); - Raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani (direttamente); - Realizzazione di impianti fotovoltaici e attività nell ambito dell efficienza energetica (Dolomiti Energie Rinnovabili). A queste vanno aggiunte attività accessorie quali le analisi di laboratorio e la gestione dell illuminazione pubblica. Attraverso le società controllate, il Gruppo opera essenzialmente nell ambito della provincia di Trento, della quale copre circa l 85% della distribuzione elettrica e l 80% di quella del gas, oltre alla presenza sul mercato nazionale della vendita di energia elettrica e gas principalmente tramite Multiutility.

20 20 D O L O M I T I E N E R G I A s p a b i l a n c i o Gruppo Dolomiti Energia sintesi economica, patrimoniale e finanziaria SITUAZIONE ECONOMICA Il bilancio consolidato del Gruppo evidenzia un sostanziale incremento del margine lordo ed un peggioramento del risultato netto rispetto al Tale riduzione è dovuta principalmente dall accantonamento SET per la vertenza con l Agenzia delle Entrate e al minor apporto economico di HDE. Il valore della produzione è risultato pari a euro 787,3 milioni (euro 649,2 milioni nel 2009). L incremento è principalmente dovuto al consolidamento per l intero esercizio di Multiutility. I costi della produzione, al netto del personale, degli ammortamenti e degli accantonamenti, sono aumentati di euro 109,2 milioni (+ 21,6%). 787 volume d affari valori in milioni di Euro Il costo del personale è risultato di complessivi euro 57.7,2 milioni (49,2 nel 2009). L incremento risulta essere del 17,1%. Il margine operativo lordo è migliorato nei confronti del precedente esercizio e corrisponde a euro 116,7 milioni (96,1 nel 2009). L incidenza rispetto ai ricavi di vendita risulta del 16,2% (16,7% nel 2009). Il complesso degli ammortamenti ammonta a euro 41,8 milioni (37,9 nel 2009), con una variazione in aumento del 10,3% rispetto al precedente esercizio. Gli accantonamenti risultano di euro 5,3 milioni (6,0 nel 2009). Le voci principali corrispondono alla svalutazione di crediti dell attivo e a quanto destinato in osservanza dell art. 71 bis riferito all attività di igiene urbana. Il risultato operativo ottenuto è pari a euro 69,4 milioni, rispetto a euro 52,3 milioni del I proventi dalle partecipazioni sono risultati di 5,91 milioni di euro, rispetto ai 3,46 del La componente principale riguarda i ricavi provenienti da Primiero Energia e Delmi.

21 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E 21 EbitDa e Ebit valori in milioni di Euro 100,0 90,0 80,0 70,0 91,4 96, EbitDa 60,0 50,0 53,4 60,1 60,3 48, Ebit 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 30,0 33,9 30,0 31,8 28,5 21,6 12,1 16,2 7, Le rettifiche di attività finanziarie finanziarie raggiungono l importo di euro 34,4 milioni (euro 60,8 milioni nel 2009) dovuto in gran parte alla rivalutazione della partecipazione in Hydro Dolomiti Enel Srl consolidata con il metodo del patrimonio netto. Il costo della gestione finanziaria è passato da euro 28,0 milioni del 2009 a 19.3 milioni di euro del La componente principale è rappresentata dagli interessi sui prestiti obbligazionari e sullo scoperto del contratto di cash pooling. Le imposte dell esercizio ammontano a euro 23,1 milioni (euro 15,9 milioni nel 2009) e tengono conto delle imposte anticipate/differite come meglio dettagliato nella Nota Integrativa. L utile netto consolidato dell esercizio, al netto della quota di utili di pertinenza di terzi, è pari a euro 56,8 milioni (69,60 milioni nel 2009) ed è diminuito di euro 12,8 milioni rispetto al precedente esercizio. Utile netto Dividendi distribuiti valori in milioni di Euro 70,0 60,0 54,4 69,6 56,8 50,0 40,0 32,9 proposta sottoposta all approvazione dell assemblea 32,9 30,0 Utile Netto Dividendi distribuiti 20,0 10,0 15,0 13,3 15,9 11,1 4,9 6,6 0,0 3,5 4,9 5,3 6,3 6,7 7, ,

22 22 D O L O M I T I E N E R G I A s p a b i l a n c i o SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA Gli investimenti in immobilizzazioni realizzati dal Gruppo nel 2010 sono risultati di complessivi euro milioni (64.6 milioni nel 2009). Investimenti tecnici valori in milioni di Euro Il capitale investito netto al 31 dicembre 2010 è aumentato di euro 16,5 milioni rispetto all esercizio precedente. Capitale immobilizzato valori in milioni di Euro Tra le fonti, il patrimonio netto è cresciuto nel 2010 di euro 23,9 milioni; importo dalla normale attività del Gruppo.

23 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E 23 Patrimonio netto valori in milioni di Euro Posizione finanziaria valori in milioni di Euro

24 24 D O L O M I T I E N E R G I A s p a b i l a n c i o Cash Flow gestione caratteristica valori in milioni di Euro PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICO-FINANZIARI DI RISULTATO Indici economici Gli indici riportati considerano le riclassifiche effettuate sui valori dell esercizio precedente ai fini della comparabilità del bilancio. Indice Formula differenza ROE Utile netto/mezzi propri 10,02% 13,13% -3,11% ROI Ebit/Capitale investito 4,35% 3,34% 1,01% ROS Ebit/Fatturato 8,82% 8,06% 0,76% EBITDA Margine op. lordo (mln euro) 116,6 96,2 20,4 EBIT Margine op. netto (mln euro) 69,4 52,3 17,1 Tutti gli indici economici migliorano tranne il ROE, tale andamento positivo è dovuto prevalentemente al buon andamento delle controllate Trenta e Dolomiti Reti e dal consolidamento per l intero anno della controllata Multiutility. Indici finanziari e patrimoniali Indice Formula differenza Copertura dell attivo fisso netto Mezzi propri+passivo medio-lungo/attivo fisso netto 0,83 0,67-0,06 Rapporto di indebitamento Mezzi di terzi/mezzi propri 1,40 1,43-0,02 Indice di liquidità secondaria Attivo a breve/passivo a breve 0,55 0,45 +0,094 Tutti gli indici finanziari e patrimoniali sono in linea con i valori dello scorso esercizio.

25 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E 25 ANALISI DEI RISCHI OBIETTIVI E POLITICHE DELLA SOCIETÀ IN MATERIA DI GESTIONE DEL RISCHIO Rischio di credito Il valore dei crediti viene monitorato costantemente nel corso dell esercizio in modo tale che l ammontare esprima sempre il valore di presumibile realizzo. Il Gruppo opera sia nel mercato della vendita di prodotti energetici sia nella distribuzione degli stessi ed è quindi sensibile al rischio credito. Per limitare tale variabile si è operata un attenta analisi di affidabilità dei clienti. Le società controllate Trenta e Multiutility, attive nel mercato della vendita, nell esercizio in corso hanno provveduto allo stanziamento di un congruo fondo rischi su crediti, anche in considerazione del peggioramento della situazione finanziaria generale. Rischio di liquidità Il principale rischio di liquidità cui è esposto il Gruppo si sostanzia nella difficoltà di ottenimento di finanziamenti, a supporto delle attività caratteristiche, entro i limiti temporali necessari. Per fronteggiare tale esigenza la Capogruppo ha in corso un contratto di tesoreria in cash pooling con le controllate. La situazione finanziaria e monetaria del Gruppo è costantemente monitorata. Rischio di mercato Il principale fattore di rischio per il Gruppo è legato alle oscillazioni di prezzo dei prodotti energetici (energia elettrica e gas) principale oggetto dell attività. Gli obiettivi e la politica di gestione del rischio è volta a ridurre al minimo tale rischio sia cercando di far coincidere le modalità di adeguamento dei prezzi di acquisto e di vendita sia, quando questo non è possibile, utilizzando opportuni strumenti di copertura del rischio. U t i l i z z o d i s t r u m e n t i f i n a n z i a r i Il Gruppo per limitare i rischi finanziari ha stipulato alcuni contratti derivati che verranno descritti analiticamente in nota integrativa. Qui si individuano i contratti principali: Derivati IRS tasso fisso su finanziamenti a tasso variabile stipulati dalla Capogruppo Dolomiti Energia.

26 26 D O L O M I T I E N E R G I A s p a b i l a n c i o Dolomiti Energia spa Sintesi economica, patrimoniale e finanziaria SITUAZIONE ECONOMICA Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2010 non è facilmente confrontabile con quello del 2009 in quanto, come sopra descritto a far data dal 1 gennaio 2010 i rami aziendali concernenti la distribuzione del gas, la gestione del ciclo idrico e l area cogenerazione sono stati conferiti in Dolomiti Reti e, quindi, anche le loro componenti economico-patrimoniali non trovano più collocazione nel bilancio di Dolomiti Energia. Il bilancio evidenzia un Margine Lordo pari a euro 18,4 milioni e un Utile netto di euro 54,1 milioni in considerazione dei dividendi delle società controllate e collegate. Il valore della produzione è risultato pari a euro 76,9 milioni. I costi della produzione, al netto del costo del personale, degli ammortamenti e degli accantonamenti, sono pari a euro 39,7 milioni. Il costo del personale è risultato di complessivi euro 18,7 milioni. Il margine operativo lordo è risultato pari ad euro 18,4. L incidenza sui ricavi delle vendite risulta del 39,6%. Il complesso degli ammortamenti ammonta a euro 7,2 milioni. Gli accantonamenti risultano di euro 1,2 milioni. Il risultato operativo ottenuto è pari a euro 10,0 milioni. I proventi delle partecipazioni sono risultati di 64,7 milioni di euro (85,5 nel 2009). Il costo della gestione finanziaria risulta pari a euro 12,3 milioni. Le rettifiche di valore di attività finanziaria rono pari a euro 6,6 milioni. Le imposte dell esercizio ammontano a euro 2,2 milioni e tengono conto delle imposte anticipate/differite come meglio dettagliato nella Nota Integrativa. L utile netto dell esercizio è pari a euro 54,1 milioni ed è diminuito di euro 25,5 milioni rispetto al risultato conseguito nel SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA Gli investimenti in immobilizzazioni realizzati dalla società nel 2010 sono risultati di complessivi euro 22,0 milioni (29 nel 2009). Viene fornito il dettaglio per singola voce di conto: - Prestazioni di terzi euro 3,3 milioni (euro 12,2 nel 2009) - Acquisti diretti euro 18,5 milioni (euro 12,7 nel 2009) - Materiali di magazzino euro 0 milioni (euro 1,6 nel 2009) - Manodopera interna euro 0,1 milioni (euro 2,5 nel 2009). Il capitale investito netto al 31 dicembre 2010 è diminuito di euro 46,0 milioni rispetto all esercizio precedente. Tra le fonti, il patrimonio netto è aumentato nel 2010 di euro 21,2 milioni, l incremento deriva dalle usuali variazioni dovute all utile non distribuito.

27 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E 27 PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICO-FINANZIARI DI RISULTATO Indici economici Indice Formula differenza ROE Utile netto/mezzi propri 9,70% 15,58% -5,88% ROI Ebit/Capitale investito 0,88% 1,43% -0,55% ROS Ebit/Fatturato 12,97% 12,14% 0,83% EBITDA milioni Margine operativo lordo 18,4 33,8-15,4 EBIT milioni Margine operativo netto 9,98 17,00-7,0 Come si evince il conferimento, a far data dal 1 gennaio 2010 dei rami d azienda relativi alla gestione della distribuzione del gas, del ciclo idrico e della gestione della cogenerazione in Dolomiti Reti, ha comportato una riduzione sensibile del fatturato e del margine operativo lordo di Dolomiti Energia, questo comporta sensibili variazioni negli indici economici. Indici finanziari e patrimoniali Indice Formula differenza Copertura dell attivo fisso netto Mezzi propri+passivo medio-lungo/attivo fisso netto 0,86 0,85 0,01 Rapporto di indebitamento Mezzi di terzi/mezzi propri 0,85 1,01 0,15 Indice di liquidità secondaria Attivo a breve/passivo a breve 0,62 0,60 0,02 L operazione suddetta ha influenzato anche gli indici finanziari e patrimoniali ma in maniera minore.

28 28 D O L O M I T I E N E R G I A s p a b i l a n c i o ANALISI DEI RISCHI OBIETTIVI E POLITICHE DELLA SOCIETÀ IN MATERIA DI GESTIONE DEL RISCHIO Rischio di credito Il valore dei crediti viene monitorato costantemente nel corso dell esercizio in modo tale che l ammontare esprima sempre il valore di presumibile realizzo. Dolomiti Energia opera nel mercato della produzione di energia e nel servizio di raccolta e smaltimento rifiuti e fattura tali servizi alla controllata Trenta che svolge il servizio commerciale nei confronti di tutti i clienti del Gruppo. Il rischio di credito, quindi, ricade principalmente sulla controllata che gestisce i rapporti con l utenza. Rischio di liquidità Il principale rischio di liquidità di Dolomiti Energia si sostanzia nella difficoltà di ottenimento di finanziamenti, a supporto delle attività caratteristiche, entro i limiti temporali necessari. Per fronteggiare tale esigenza è in corso un contratto di tesoreria in cash pooling con le controllate. La situazione finanziaria e monetaria del Gruppo è costantemente monitorata. Rischio di mercato La società opera principalmente sul mercato nazionale quindi è esposta marginalmente alle fluttuazioni dei tassi di cambio monetario. I prezzi (tariffe) per la determinazione del corrispettivo delle attività esercitate sono invece determinate dagli Enti preposti quindi non hanno potenzialità di variazione se non normativa. Utilizzo di strumenti finanziari La Società, per limitare i rischi finanziari e di mercato, ha stipulato alcuni contratti derivati che verranno descritti analiticamente in nota integrativa. Qui si individuano i contratti principali: Derivati IRS tasso fisso su finanziamenti a tasso variabile; Derivati su acquisto e cessione certificati CER/EUA.

29 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E 29 Sintesi dell attività svolta dal Gruppo Dolomiti Energia SCENARIO ENERGETICO, DI MERCATO E NORMATIVO Per quanto riguarda le commodity energetiche, il prezzo del petrolio Brent Dated (ARA Spot Average), che influenza significativamente il costo unitario dei combustibili liquidi e gassosi sul mercato nazionale, ha fatto registrare valori medi superiori a quelli del 2009, passando da 62,56 dollari al barile a 80,27 dollari al barile, con una punta di 92,25 dollari al barile nel mese di dicembre ANDAMENTO DEL PREZZO DEL BRENT NEL PERIODO Andamento Prezzi Dated Brent nel periodo $/bbl $/bbl gen 08 mar 08 mag 08 lug 08 set 08 nov 08 gen 09 mar 09 mag 09 lug 09 set 09 nov 08 gen 09 mar 10 mag 10 lug 10 set 10 nov 10 gen 11 In maniera non del tutto analoga si sono mossi i prezzi delle principali materie prime trattate dal Vostro Gruppo. In particolare, come è noto, nella determinazione del prezzo del gas metano si tiene conto della media dei prezzi dei prodotti petroliferi registrata nei 9 mesi precedenti, almeno per quanto riguarda la formula di indicizzazione utilizzata nella prevalenza dei contratti di acquisto e di vendita (formula utilizzata per le tariffe di riferimento pubblicate trimestralmente dall AEEG - Del. 89/10). Pertanto i significativi aumenti di prezzo del petrolio, intervenuti nell ultima parte del 2009 si sono riflessi già nel primo trimestre in maniera significativa sui prezzi della materia prima che ha subito un aumento abbastanza pronunciato (+25% dicembre 2010 su dicembre 2009) riportandosi sostanzialmente ai livelli della metà del 2009.

30 30 D O L O M I T I E N E R G I A s p a b i l a n c i o ANDAMENTO DEL PREZZO DEL GAS (COMPONENTE CCI TARIFFA AEEG) NEL PERIODO Andamento del prezzo del gas (componente CCI tariffa AEEG) nel periodo valori in ecent/smc a 38,1 MJ/Smc gen 08 mar 08 mag 08 lug 08 set 08 nov 08 gen 09 mar 09 mag 09 lug 09 set 09 nov 08 gen 09 mar 10 mag 10 lug 10 set 10 nov 10 gen 11 Per quanto riguarda il mercato italiano del gas, il 2010 ha registrato un lieve aumento dei consumi rispetto al 2009 passando da 78 a 83 miliardi di metri cubi. Nonostante questo, il forte eccesso d offerta determinato dal potenziamento e dalla creazione di nuove infrastrutture che si sono verificate nel corso degli ultimi anni (avvio del terminale GNL di Rovigo, potenziamento di capacità del TAG Austriaco e del gasdotto TTPC, che collega l Italia con la regione Magrebina) ha determinato una situazione di lungo strutturale che ha ovviamente innescato una caduta dei prezzi all ingrosso e l incremento dei volumi trattati nei mercati spot, a discapito delle forniture di lungo termine take or pay. Per effetto di questa situazione, i maggiori operatori nazionali (che hanno in portafoglio contratti di lungo periodo direttamente con i produttori) sono incorsi nelle penalizzazioni di Take or Pay e stanno ora rinegoziando le condizioni contrattuali, sia in termini di flessibilità che di prezzo. L Autorità per l Energia Elettrica è intervenuta con la Delibera Arg/gas 89/10 per tener conto degli aspetti suddetti diminuendo il prezzo della materia prima gas di circa 2 ecent/smc. Il valore medio della Quota energia (QE) nel 2010, calcolata facendo riferimento alle Delibere dell Autorità per l Energia Elettrica e il Gas (Aeeg) è stato pari a 23,5 euro cent/metro cubo rispetto ad un valor medio di 24,7 euro cent/metro cubo nel La riduzione della QE che, visto lo scenario, sarebbe dovuta aumentare, è in parte dovuta all effetto regolatorio. Diverso l andamento del prezzo dell energia elettrica che, nonostante tale aumento del prezzo delle materie prime ed in particolare del gas metano (che come è noto rappresenta in Italia la risorsa prevalentemente utilizzata), ha subito aumenti più contenuti (+13% PUN dicembre 2010 su PUN dicembre 2009), probabilmente anche a causa di un eccesso di capacità produttiva del sistema elettrico nazionale dovuta al combinarsi di un raffreddamento della domanda contemporaneamente all entrata sul mercato di nuovi impianti produttivi. Il prezzo medio in borsa (PUN) è stato pari a 64,1 euro/mwh, in linea con il dato 2009 pari a 63,7 e/mwh e con una flessione rispetto al valore di 86,99 euro/mwh del Il dato strutturale che si evidenzia è la minor differenza fra il prezzo nelle Ore di Picco e il prezzo nelle Ore Fuori Picco: nel 2010 tale differenza è stata pari a 18,7 e/mwh (76,2 vs 57,4), mentre nel 2009 era stata pari a 28,9 (82,3 vs 53,3) e nel e/mwh (113 vs 72,5).

31 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E 31 ANDAMENTO DEL PREZZO energia elettrica (prezzo unico nazionale pubblicato dal gme) NEL PERIODO Andamento del prezzo energia elettrica (Prezzo Unico Nazionale pubblicato dal GME) nel periodo valori in e/mwh gen 08 mar 08 mag 08 lug 08 set 08 nov 08 gen 09 mar 09 mag 09 lug 09 set 09 nov 08 gen 09 mar 10 mag 10 lug 10 set 10 nov 10 gen 11 E interessante notare che la contrazione dei prezzi di vendita dell energia elettrica è stata comunque maggiore di quella dei costi dei combustibili, segno di una maggiore concorrenza e di una minore concentrazione di mercato. Inoltre, l esiguo spark - spread registrato sta, di fatto, cominciando a rendere critica la situazione di impianti anche tecnologicamente all avanguardia. Nel 2010, il tasso di cambio medio si è attestato a 1,33 dollaro/euro, in diminuzione rispetto al 2009 (-5%) ma ancora ai livelli massimi rispetto al I SERVIZI PUBBLICI LOCALI DI RILEVANZA ECONOMICA LA NUOVA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO Per quanto riguarda gli interventi normativi in tema di servizi pubblici locali nell anno 2010 hanno visto la luce due importanti provvedimenti adottati, rispettivamente, a livello nazionale e provinciale. il regolamento di attuazione dell art. 23 bis Il primo è dato dall approvazione o con D.P.R. 7 settembre 2010 n. 168 del regolamento di attuazione dell art. 23bis del decreto legge 25 giugno 2008 n. 112 (conv. Dalla L.133/08) con cui il Legislatore nazionale ha sostanzialmente dato completezza alla riforma dei servizi pubblici locali introdotta con il citato art. 23 bis. Il quadro complessivo che con ciò né deriva può essere così descritto: Ambito di applicazione a) Il collocamento della disciplina nel sistema delle fonti. Il comma 1 dell art. 23 bis stabilisce che tale disciplina è dettata in applicazione della disciplina comunitaria e al fine di favorire la più ampia diffusione dei principi di concorrenza, di libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi di tutti gli operatori economici. Il richiamo alla tutela della concorrenza ed alla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale sancisce definitivamente l appartenenza di tale disciplina all ambito della potestà legislativa esclusiva dello stato.

32 32 D O L O M I T I E N E R G I A s p a b i l a n c i o b) Il rapporto con le normative di settore. Per quanto a noi interessa, l art. 23 bis ed il relativo regolamento di esecuzione fanno salve espressamente la disciplina relativa al servizio di distribuzione del gas (d.lgs. 164/00 e art. 46 bis d.l. 159/07) e quella relativa alla distribuzione di energia elettrica. In nessun caso le norme dell art. 23 bis possono essere richiamate o utilizzate per servizi esclusi. Fra i settori di interesse del Gruppo vi risultano assoggettati il servizio idrico ed il servizio RSU Per quanto riguarda il servizio idrico, con il regolamento di attuazione è stato riconosciuto il principio dell equivalenza fra le forme di gestione la cui scelta è rimessa alla discrezionalità dell ente affidante. Per tutti gli altri servizi regolati dall art. 23 bis tale principio viene superato in quanto sostituito da un sistema di gradazione delle forme di affidamento, distinguendo fra ordinarie ed eccezionali. Le modalità di affidamento in via ordinaria In via ordinaria l affidamento del servizio può essere disposto: a) in favore di imprenditori o società in qualunque forma costituiti individuati mediante procedura ad evidenza pubblica; b) in favore di società miste a condizione: - che la scelta del socio avvenga mediante procedure ad evidenza pubblica; - che tali procedure abbiano ad oggetto, al tempo stesso, la qualità di socio e l attribuzione di specifici compiti operativi connessi alla gestione dal servizio ; - che al socio sia attribuita una partecipazione non inferiore al 40 per cento. L affidamento in VIA ECCEZIONALE Resta confermata la scelta di fondo dell art. 23 bis circa l eccezionalità di tale forma di affidamento. Alla scelta in questo caso deve essere data adeguata pubblicità ed essa deve essere motivata con l esistenza di situazioni eccezionali che, a causa di peculiari caratteristiche economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche del contesto territoriale di riferimento, non permettono un efficace ed utile ricorso al mercato. La motivazione deve essere stilata sulla base di una analisi di mercato e deve tradursi in una apposita relazione da trasmettersi all Autorità Garante per la concorrenza ed il mercato per l acquisizione del relativo parere che deve essere rilasciato entro 60 gg. dalla sua ricezione. Decorso tale termine il parere si intende espresso in senso favorevole. Il parere è obbligatorio ma non vincolante, ancorché sia facile ritenere che esso eserciterà inevitabilmente una forte influenza sulle decisioni degli enti locali ed altrettanto rilievo eserciterà in caso di impugnazione innanzi al giudice amministrativo della eventuale scelta di segno contrario. I pareri sinora resi dall Autorità sono stati sostanzialmente tutti di segno negativo. IL REGIME TRANSITORIO La nuova disciplina del regime transitorio è contenuta nel comma 8 dell art. 23 bis, come novellato dal d.l. 135/09. Su tale disciplina si sono peraltro concentrati i più rilevanti emendamenti in sede di conversione. Essa detta regimi e scadenze differenziate per tutti i servizi pubblici locali a seconda della modalità di affidamento.

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