Previsioni di scenari economici e nuove modalità per costruire un Business Plan

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1 Previsioni di scenari economici e nuove modalità per costruire un Business Plan Lezione inaugurale FRANCO MOSCONI CIS, 10 marzo 2010

2 AGENDA 1. Uno sguardo alle cause del grande crac 2. La ripartenza del commercio internazionale 3. La grande divaricazione : BRIC e non solo 4. L Europa non è all anno zero 5. Il cilindro della manifattura europea 6. La sezione italiana del cilindro 7. L Emilia Romagna, una potenza industrialcommerciale 8. Verso le nuove Vie della Seta

3 UNO SGUARDO ALLE CAUSE DEL GRANDE CRAC /1 La piramide rovesciata di A. Alesina e F. Giavazzi: Il mercato finanziario americano cominciò ad assomigliare ad una piramide rovesciata: un volume incredibile di investimenti rischiosi si reggeva su un piedistallo di capitale troppo esiguo perché banche e altre istituzioni potessero sopravvivere a una caduta dei prezzi di mercato. [da La crisi può la politica salvare il mondo?, 2008, pp ]

4 UNO SGUARDO ALLE CAUSE DEL GRANDE CRAC /2 Il Ritorno dell economia della depressione di Krugman: Per la prima volta da due generazioni, la scarsità della domanda una spesa privata non sufficiente a sfruttare la capacità produttiva che abbiamo a disposizione è ormai diventata un chiaro ostacolo al benessere di gran parte del mondo. ( ) Ricordatevi della sintesi Keynesiana. [dal volume del 2009, originariamente pubblicato nel 1999, pp ]

5 LA STORIA INSEGNA CHE il commercio internazionale è il traino della crescita economica. (dati Export vs GDP in prospettiva storica) Ma questa success story si è interrotta nel Riprenderà? Se sì, COME e QUANDO? QUALE il ruolo dell UE? Dell Italia? Dell Emilia Romagna?

6 COMMERCIO E PIL (MONDIALI) NEL TRIENNIO DELL INCERTEZZA p 2011p PIL COMMERCIO (volumi di beni e servizi) Fonte: IMF, WEO, Update, January 2010

7 I PROSSIMI ANNI [1] Siamo entrati nel Secolo Asiatico. E siamo alla vigilia degli anni della grande divaricazione: 1.Le Economie avanzate cresceranno nel 2010 del 2.1% (2.4 % nel 2011) 2.Le Economie emergenti e in via di sviluppo del 6.0% (6.3% nel 2011) 3.Import ed Export nei Paesi avanzati cresceranno nel 2010 fra il 5.5 e il 5.9%, mentre negli emergenti e PVS fra il 5.4 e il 7.8 %.

8 Europa Centro Orientale: 2.0% e 3.7%] I PROSSIMI ANNI [2] Non solo BRIC! Guardando alle previsioni IMF per il 2010 e 2011 vediamo che il PIL crescerà del: 1.Africa sub-sahariana, 4.3% e 5.5% 2.ASEAN (Indonesia, Malesia, Filippine, Tailandia e Vietnam), 4.7% e 5.3% 3.Medio Oriente, 4.5% e 4.8% 4.Messico, 4.0% e 4.7% 5.[Per memoria Euro Area: 1.0% e 1.6%;

9 I PROSSIMI ANNI [3] I BRIC (Brasile, Russia, India, Cina): la famosa proiezione del PIL di Goldman Sachs (2003) dava il seguente esito: MLD di $ USA BRIC G

10 UNO SGUARDO DALL EUROPA Ma l Europa non è all ANNO ZERO! E il più grande mercato interno del mondo (500 mln di abitanti-consumatori) 16 Paesi su 27 hanno una moneta comune L allargamento del nucleo originario prima verso Nord, poi verso Sud, poi ancora a Nord e infine ad Est ha creato un mercato davvero continentale (o paneuropeo), ove le imprese possono riorganizzare le loro attività.

11 UNO SGUARDO DALL EUROPA UE27 = 7,6% popolazione mondiale; 20,4% del PIL (ppa); e poniamo = 100 il Pil pro-capite USA = 4,6% popolazione mondiale; 20,1% del PIL e un PIL pro-capite = 162,8% ECONOMIE EMERGENTI (Paesi dell Asia ed America Latina) = 60,8% popolazione mondiale; 34,5 del PIL e un PIL pro-capite = 21,1% Fonte: Bruegel, Brussels, 2007

12 IN EUROPA (E IN ITALIA) L INDUSTRIA NON E UNA COSA DEL PASSATO Giulio Tremonti: «Abbiamo un enorme stock di risparmio e l'italia non ha un'economia drogata dalla finanza ma la seconda manifattura d'europa». Romano Prodi: «Un tempo c'era la famosa banana, mentre adesso in Europa c'è un cilindro che dal Nord Europa (ma soprattutto da Amburgo) arriva a metà dell'italia: il risultato è che fino a Firenze abbiamo una struttura produttiva che assomiglia a quella tedesca e sotto a quella francese».

13 * dati 2007 Fonte: ECB, Frankfurt, Sept IN EUROPA (E IN ITALIA) L INDUSTRIA NON E UNA COSA DEL PASSATO Quadro d'insieme delle principali aree economiche. Indicatori strutturali. Valore aggiunto per attività economica (2008) Unità Agricoltura, pesca, silvicoltura Industria (incluse le costruzioni) Servizi (inclusi i servizi "non-market") Area Eu ro UE USA Giappone % del totale 1,8 1,8 1,3* 1,4* % del totale 26,5 26,5 21,8* 28,5* % del totale 71,7 71,6 76,9* 70,1*

14 IL CILINDRO DELLA MANIFATTURA EUROPEA

15 TASSI DI OCCUPAZIONE NELLA MANIFATTURA NELLE 266 REGIONI D EUROPA (addetti per abitanti) 1. Amburgo 252,1 (1^) 2. Marche 130,8 (8^) 3. Veneto 128,2 (9^) 4. Emilia Romagna 124,8 (13^)

16 Le 18 regioni leader della manifattura dell UE Codici NUTS Regioni Popolazio ne media (in migliaia) Valore aggiunto ai prezzi base (in MLN di Euro) Rank del valore aggiunto totale Rank del valore aggiunto Industria e Costruzioni Addetti nel settore manifatturiero per mille abitanti de11 Stoccarda 4.005, ,0 13,0 3,0 126,2 de12 Karlsruhe 2.730, ,0 31,0 16,0 98,5 de21 Oberbayern 4.224, ,0 6,0 5,0 78,5 de60 Amburgo 1.739, ,0 33,0 41,0 252,1 dea5 Arnsberg 3.786, ,0 24,0 12,0 82,2 dk0 Danimarca 5.419, ,0 4,0 10,0 75,7 es51 Catalogna 6.860, ,0 5,0 4,0 90,5 es52 Comunidad Valenciana 4.579, ,0 27,0 23,0 72,1 fi18 Etela-Suomi 2.588, ,0 30,0 18,0 74,6 fr51 Paesi della Loira 3.413, ,0 32,0 33,0 77,5 fr71 Rhone-Alpes 5.981, ,0 7,0 11,0 75,5 itc4 Lombardia 9.434, ,0 2,0 1,0 124,7 itc1 Piemonte 4.336, ,0 20,0 13,0 106,9 itd3 Veneto 4.719, ,0 12,0 7,0 128,2 itd5 Emilia Romagna 4.169, ,0 16,0 9,0 124,8 ite1 Toscana 3.609, ,0 23,0 19,0 91,8 nl41 Brabante Settentrionale 2.413, ,0 40,0 22,0 70,2 ukg3 West Midlands 2.592, ,0 42,0 n.d. 72,0

17 L EMILIA ROMAGNA, UNA POTENZA COMMERCIALE Surplus (avanzo) commerciale a fine 2008 = 18,7 MLD Maggiore di quello delle tre regioni del Triveneto messe assieme (circa 17 MLD ) Da dove viene il surplus emiliano? moda (circa 2 MLD) 2/3 dalla meccanica (circa 13 MLD) piastrelle (circa 3 MLD) Poi è arrivato il tracollo del 2009 ( - 30% circa in molti settori)

18 PMI E GRANDI IMPRESE IN ITALIA (e in GERMANIA ) valori % ITALIA n. imprese ITALIA n. occupati GERMANIA n. imprese GERMANIA n. occupati MICRO (< 10 add.) 94,6 47,1 82,5 18,9 PICCOLE (11-50 add.) 4,8 21,7 14,6 22,1 MEDIE ( add.) 0,5 12,4 2,4 19,2 TOTALE PMI 99,9 81,3 99,5 81,3 60,2 GRANDI (> 250 add.) 0,1 18,7 0,5 39,8

19 L Italia delle Medie Imprese Industriali (Mediobanca-Unioncamere)

20 L «Albero dei Settori» (Prometeia-ISP) Valore della produzione (MLN di, 2008): ALIMENTARI 13,0 % LARGO CONSUMO 1,2% FARMACEUTICA 2,75% SISTEMA MODA 10,6% MOBILI 2,75% METALMECCANICA (elettrodomestici, auto e moto, macchine utensili, metallurgia, prodotti in metallo) ELETTRONICA (elettronica ed elettrotecnica) 38,1% 6,6% INTERMEDI CHIMICI 4,80% ALTRI (gomma, plastica, legno) 8,9% MATERIALI DA COSTRUZIONE 4,80%

21 I SETTORI A MAGGIORE POTENZIALITA Farmaceutica, meccanica, elettrotecnica e prodotti in metallo I SETTORI INTERMEDI Metallurgia, intermedi chimici e altri: crescita che riflette il rimbalzo delle scorte PRODUTTORI DI BENI DI CONSUMO TRADIZIONALE Sistema moda, mobili, elettrodomestici: la crescita sconterà la debolezza dei consumi di fascia alta sui mercati maturi Fonte: PROMETEIA ISP, Ottobre 2009

22 Surplus (deficit) commerciali delle Regioni italiane, Piemonte Lombardia Liguria Bolzano Trento Veneto Friuli Venezia Giulia Emilia Romagna Toscana Umbria Marche

23 I TRE PRINCIPALI SETTORI PER REGIONE I settore II settore III settore Piemonte Mezzi di trasporto Prodotti alimentari, bevande e tabacco Carta stampata ed editoria Lombardia Metalli e prodotti in metallo Prodotti chimici, gomma e plastica Macchine ed apparecchi meccanici, elettrici e di precisione Liguria Coke, prodotti petroliferi ed altri Prodotti chimici, gomma e plastica Macchine ed apparecchi meccanici, elettrici e di precisione Trentino Alto Adige Prodotti alimentari, bevande e tabacco Carta stampata ed editoria Coke, prodotti petroliferi ed altri Friuli Venezia Giulia Altri manifatturieri, legno e mobili Metalli e prodotti in metallo Macchine ed apparecchi meccanici, elettrici e di precisione Emilia Romagna Minerali non metalliferi (piastrelle) Macchine ed apparecchi meccanici, elettrici e di precisione Prodotti alimentari, bevande e tabacco Toscana Cuoio e calzature Prodotti tessili e abbigliamento Altri manifatturieri, legno e mobili Umbria Metalli e prodotti in metallo Prodotti alimentari, bevande e tabacco Prodotti tessili e abbigliamento Marche Cuoio e calzature Altri manifatturieri, legno e mobili Macchine ed apparecchi meccanici, elettrici e di precisione

24 LA CRESCITA DIMENSIONALE/INTERNAZIONALE Crescita delle imprese: interna esterna Quando le strategie d impresa tendono verso fusioni e acquisizioni (M&A), queste a loro volta possono assumere tre diverse forme: orizzontali verticali [diversificazione]

25 Aggregazioni fra Imprese 2 nuovi progetti di Confindustria T-Holding (Convegno Piccola Industria, Mantova, Ottobre 2009) Reti d Impresa (Convegni: Bologna, Novembre 2009 e Roma, Dicembre 2009)

26 Come cambiano le Imprese al loro interno DA ATTIVITA DI PRODUZIONE IN SENSO STRETTO A ATTIVITA A MONTE E A VALLE : R&S DESIGN E PROGETTAZIONE MARKETING DISTRIBUZIONE ASSISTENZA POST VENDITA CAPITALE UMANO QUALIFICATO

27 Tre dicotomie cha stanno cambiando il volto dell economia globale VERE O FALSE? APPARENTI O REALI?

28 PRIMA Il core business dell impresa nell età dell Euro 1)Attività a monte (R&S, design, progettazione, etc.) e attività a valle (marketing, commercializzazione, etc.) del processo produttivo in senso stretto: attività immateriali 1)Delocalizzazione (offshoring e outsourcing di fasi produttive)

29 SECONDA Confini sempre più labili fra i settori di attività economica 1)Manifattura 1)Servizi alla produzione (fra cui: Logistica, ma anche ICT, Finanza, Pubblicità, etc.) Ci sono strette complementarietà

30 TERZA Velocità di crescita sempre più diverse fra l Occidente e l Oriente 1)I Paesi avanzati cresceranno fra l 1 e il 3% nei prossimi anni 1)I Paesi emergenti e in via di sviluppo cresceranno fra il 4 e il 10% Ricordate quella che abbiamo chiamato la grande divaricazione?

31 E se anziché essere dicotomie si trattasse di possibili COMPLEMENTARIETA? Le tre dicotomie mettono in luce 6 elementi non forzatamente in antitesi, anzi! Il capitalismo del dopo-crisi sarà forgiato da ciascuno dei 6 elementi individuati. Sebbene alcuni di questi potranno avere un maggiore peso nella costruzione di un nuovo capitalismo

32 Un possibile circolo VIRTUOSO? I sei elementi che plasmano l economia globale Manifattura Delocalizzazione e outsourcing Servizi alla produzione Attività a monte e attività a valle Paesi emergenti e PVS Paesi avanzati

33 VERSO LE (NUOVE) VIE DELLA SETA

34 LA CENTRALITA DEL MAR MEDITERRANEO Che oggi è uno dei nodi strategici dei traffici mondiali

35

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