Direzione Igiene e Sanità Pubblica Unità Operativa di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro Sedi: Trento - Rovereto
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- Niccolina Antonella Belloni
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1 Direzione Igiene e Sanità Pubblica Unità Operativa di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro Sedi: Trento - Rovereto È la struttura dell Azienda Sanitaria della Provincia di Trento, deputata alle funzioni pubbliche di prevenzione e di sicurezza negli ambienti di lavoro. È organo di vigilanza ai sensi delle leggi vigenti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
2 L. 833/1978 SSN ENPI/ANCC Ispettorato del lavoro (1982) (1983) Provincia Autonoma di Trento Cons. Prov.Antitubercolare Servizio di Medicina del lavoro Provincia Autonoma di Trento Servizio Prevenzione ex ENPI/ANCC Settori Operativi (1,2,3,4) Medicina e Igiene del Lavoro (1985) Provincia Autonoma di Trento Servizio Prevenzione (1992) Provincia Autonoma di Trento Servizio Igiene e Sanità Pubblica Provincia Autonoma di Trento Settore Prevenzione e Igiene del lavoro Settore Operativo Prevenzione Inforuni Provincia Autonoma di Trento L.P. 10/1993 Servizio Sanitario Provinciale (1995) Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari Direzione Igiene e Sanità Pubblica Unità Operativa Igiene e Medicina del Lavoro Unità Operativa Prevenzione Infortuni (2001) Unità Operativa Prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro Servizio Lavoro
3 La missione UOPSAL Perseguire il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro: promuovere e svolgere attività di prevenzione, fornire informazione e assistenza a datori di lavoro, lavoratori e istituzioni effettuare le attività di organo di vigilanza previste dalla normativa vigente.
4 UOPSAL: le funzioni Vigilanza, ma anche: Favorire l autoresponsabilizzazione di datori di lavoro, lavoratori e cittadini nell ottica della diffusione della cultura della sicurezza, mediante gli strumenti della promozione della salute, della comunicazione del rischio, dell assistenza, dell informazione e della formazione.
5 UOPSAL: principali funzioni Conoscere la diffusione dei rischi nei luoghi di lavoro e le condizioni di salute dei lavoratori sul territorio provinciale. Individuare, far conoscere e far applicare, anche attraverso la vigilanza sul rispetto della normativa, soluzioni efficaci alle situazioni di rischio per la salute. Favorire l autoresponsabilizzazione di datori di lavoro, lavoratori e cittadini nell ottica della diffusione della cultura della sicurezza, mediante gli strumenti della promozione della salute, della comunicazione del rischio, dell assistenza, dell informazione e della formazione. Programmare le attività di prevenzione connesse alla missione e curarne gli aspetti amministrativi e giuridici. Favorire una gestione della salute negli ambienti di lavoro in maniera integrata con i problemi degli ambienti di vita, sociali ed ecologici.
6 UOPSAL organizzazione generale UNITA OPERATIVA PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO Nucleo giuridicoamministrativoi NUCLEO MEDICINA DEL LAVORO NUCLEO IGIENE E SICUREZZA NUCLEO IMPIANTI E CANTIERI
7 Nucleo di igiene e sicurezza: principali funzioni Effettuare le verifiche periodiche e i controlli di sicurezza di apparecchi ed impianti secondo le modalità previste dalla normativa vigente. Valutare i nuovi ambienti di lavoro sotto il profilo della sicurezza e dell igiene del lavoro, fornendo informazione e assistenza e garantendo le autorizzazioni previste dalla normativa. Svolgere azioni programmate di prevenzione e di vigilanza sui cantieri mobili e temporanei. Attivare azioni di controllo mirato nei cantieri su richiesta motivata o su iniziativa.
8 Nucleo di impianti e cantieri: principali funzioni Programmare e realizzare azioni di prevenzione e di vigilanza ispirate a criteri di priorità e di efficacia e mirate a specifici rischi o ambiti lavorativi, contribuendo a definire standard e soluzioni, anche attraverso la partecipazione dei soggetti coinvolti. Svolgere le indagini conoscitive ed ispettive nei casi di malattie ed infortuni causati o correlati al lavoro, garantendo il supporto di polizia giudiziaria alla magistratura. Attivare azioni di controllo mirato su richiesta motivata o su iniziativa.
9 Nucleo di medicina del lavoro: principali funzioni Contribuire alla conoscenza dei rischi per la salute negli ambienti di lavoro, dei loro effetti, della loro diffusione sul territorio e alla conoscenza dei mezzi per eliminarli o ridurli. Contribuire alla valutazione dei rischi per la salute derivanti da agenti fisici, chimici e biologici, mediante monitoraggio ambientale e biologico. Fornire prestazioni specialistiche di medicina del lavoro agli utenti e in tutti i casi previsti dalla normativa vigente. Gestire gli archivi di esposizione ad agenti nocivi e gli archivi di malattia previsti da normative vigenti. Coordinare e controllare le attività di sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti a rischi per la salute. Svolgere attività di controllo e vigilanza in materia di radioprotezione nei luoghi di lavoro. Svolgere le attività di prevenzione dai rischi derivanti dall amianto negli ambienti di lavoro.
10 Che cosa fa UOPSAL? Vigilanza nei luoghi di lavoro (di iniziativa, su denuncia, su delega della Magistratura..): cantieri edili, industria, agricoltura, commercio, servizi Indagini su infortuni lavorativi e malattie professionali Verifiche impiantistiche periodiche Attività autorizzativa o di deroga (es. nuovi ambienti di lavoro) Controlli sulle bonifiche amianto Igiene industriale Informazione, assistenza, formazione Attività sanitaria Osservatorio infortuni e malattie professionali
11 Chi lavora all UOPSAL (2010)? Tecnici della prevenzione ( ispettori del lavoro ) Personale amministrativo (40) (11) Assistenti sanitari (4) Medici del lavoro (5) Ingegneri (4) Totale= 64
12 La nostra storia Le origini in Trentino (anni 80): Ispettorato del lavoro, ENPI, ANCC, medicina del lavoro dei CPA La Riforma Sanitaria Nazionale del 1978 e i ritardi in Trentino La provincializzazione: Servizio Prevenzione e Servizio Igiene e Sanità Pubblica (anni 90) Ispettorato del Lavoro Unità di personale di vigilanza SSL in provincia di Trento Servizio Prevenzione PAT Servizio Igiene e Sanità Pubblica PAT APSS UOPI- UOIML APSS UOPSAL La 626, l evoluzione del quadro normativo e tecnico, la crescita dei sistemi di prevenzione nei luoghi di lavoro e dei soggetti: il nuovo ruolo dei servizi PSAL, il D.Lgs 758/94 L aziendalizzazione (1995): UOPI e UOIML L espansione della complessità dei problemi e degli interventi La crescita delle nuove professionalità della prevenzione (1997) Dal 2000: incremento della consapevolezza degli stakeholder, della domanda 2001: UOPSAL, la progressiva crescita dimensionale L intensificazione del rapporto con la Magistratura Le nuove leggi, il D.Lgs 81/08
13 Personale APSS di prevenzione e sicurezza luoghi di lavoro (confronto 1999 vs 2008) 1999 (UOIML+UOPI) 2008 (UOPSAL) tecnico della prevenzione pers. amministrativo medico 5 5 ingegnere 2 4 assistente sanitario 5 4 altro personale laureato 2 1 totale Ispettori lavoro PAT applicati presso la Procura della Repubblica di Trento 1 3
14 Andamento del personale UOPSAL , ,9 53,3 54,5 55,9 55,9 +4 Tecnici della prevenzione 60,6 62, ,0 30,3 29,7 30,8 31,8 32,2 37,2 39, AMMINISTRATIVI MEDICI INGEGNERI ASSISTENTI SANITARI TPALL
15 Anzianità specifica TPALL (anni) % > 30 5% % % % %
16 Come UOPSAL programma l attività Obblighi istituzionali o di legge Epidemiologia dei danni da lavoro Conoscenza delle attività a rischio sul territorio e della loro diffusione Piani/progetti nazionali, regionali e di ASL Input provenienti da forze sociali Piano di lavoro annuale (budget)
17 Il budget di Unità Operativa E lo strumento operativo di programmazione e controllo con cui si definiscono: gli obiettivi da raggiungere, le attività da svolgere, i risultati da conseguire le risorse da impiegare Esprime il piano di lavoro della Unità Operativa e le risorse per attuarlo.
18 OBIETTIVO ATTIVITA' INDICATORI DATO STORICO 2004 Controlli ispettivi sui luoghi di lavoro fissi Totale sopralluoghi Totale unità locali visitate 691 Sopralluoghi ispettivi in cantieri 407 DATO ATTESO 2005 Miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro, attraverso adeguate ed efficaci azioni di vigilanza. Controlli ispettivi sui luoghi di lavoro mobili e temporanei Progettazione di azioni di monitoraggio e controllo su cantieri edili rilevanti Azioni di vigilanza programmata su priorità Applicazione delle sanzioni previste nei casi di violazione delle norme di sicurezza Cantieri ispezionati/cantieri a rischio notificati % cantieri visitati su base programmatica/n. cantieri visitati Relazione con la proposta di intervento Indagini ispettive di iniziativa/tot. indagini Numero di provvedimenti amministrativi o giudiziari <10% >10% <10% >10% - 25% (376) 461 Misure di igiene industriale N. di interventi 158 >25%
19 OBIETTIVO ATTIVITA' INDICATORI DATO STORICO 2004 DATO ATTESO 2005 Miglioramento delle caratteristiche igieniche e di sicurezza dei nuovi ambienti di lavoro Tutela dei lavoratori e della popolazione dalle esposizioni all'amianto Assistenza in fase progettuale ed espressione dei pareri relativi ai nuovi insediamenti produttivi Pareri di legge per deroghe al lavoro in locali sotterranei Riorganizzazione delle attività sulla base dell'appropriatezza Assistenza e vigilanza sulle operazioni di bonifica dell'amianto, in maniera integrata con U.O. Prevenzione Ambientale N. pareri espressi/tot. richieste N. pareri espressi Relazione N. piani di lavoro autorizzati N. cantieri di rimozione controllati di iniziativa/tot. piani lavoro autorizzati 100% >90% 100% 100% % >20% Gestione delle parti di competenza del Piano Provinciale Amianto N. di luoghi con materiali 4% >5% N. casi di mesotelioma gestiti/segnalati 100% 100%
20 OBIETTIVO ATTIVITA' INDICATORI DATO STORICO 2004 DATO ATTESO 2005 Sorveglianza sugli infortuni e sulla malattie professionali, garantendo la repressione dei reati connessi, a supporto della Magistratura Effettuazione di inchieste di polizia giudiziaria sugli eventi infortunistici e di malattia prioritari Effettuazione delle inchieste sugli infortuni ante 2004, secondo il progetto concordato con le Procure Effettuazione delle inchieste sulle malattie professionali di maggiore rilevanza Definizione di un nuovo accordo con le Procure relativamente alle inchieste di p.g. che garantisca un utilizzo razionale delle risorse. Definizione ed applicazione di modelli di indagine e di valutazione delle malattie da condizioni disergonomiche Mantenimento di informazioni statistico epidemiologiche, in collaborazione con S. Osservatorio Epidemiologico e INAIL, da fornire al Comitato di Coordinamento n. inchieste infortuni "brevi" n. inchieste infortuni "complesse" n. inchieste "brevi" per malattia professionale n. inchieste "complesse" per malattia professionale n. inchieste effettuate/tot. inchieste concordate Relazione Relazione Relazione n. di certificati di infortunio trattati n. di malattie professionali denunciate e registrate n. report statistici prodotti % % % 2 min. 2
21 Come si fa vigilanza Su richiesta (esposti, Magistratura, ecc.) Ad evento ( reattiva ) In modo programmato e mirato ( attiva )
22 Vigilanza Normative anni 50 Direttive UE Forme tradizionali Si occupano di oggetti Incentrate sul sopralluogo ispettivo Scopo: controllare dall esterno il rispetto della legge Nuove forme Si occupano di processi, organizzazione, qualità Incentrate anche su riunioni e analisi di processi e documenti Scopo: verificare e stimolare le capacità aziendali di gestione dei problemi
23 UOPSAL: alcuni dati di attività 2009 aziende controllate sopralluoghi cantieri controllati 510 verbali di prescrizione 610 di cui: nei cantieri 430 sanzione irrogate ( ) infortuni indagati 650 di cui: inchieste "complesse" 350 malattie professionali indagate 220 interventi in reperibilità per infortunio 100 bonifiche amianto controllate 120 verifiche periodiche ascensori 800 altre verifiche periodiche 1.300
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25 L organo di vigilanza in Trentino Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari U.O. Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro Provincia Autonoma di Trento Servizio Minerario Provincia Autonoma di Trento Servizio Antincendi e Protezione Civile Provincia Autonoma di Trento Servizio Lavoro
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27 NUOVO PIANO OPERATIVO PROVINCIALE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO Adottare una metodologia di rete e di sistema, attraverso il coinvolgimento di tutte le parti in causa e la ricerca di linee di intervento, forti e condivise, sulle quali siano responsabilizzati tutti i soggetti ognuno per la loro parte. A questo proposito gli strumenti della comunicazione possono fornire importanti opportunità in termini di scambio di informazioni, di conoscenza, di condivisione.
28 NUOVO PIANO OPERATIVO PROVINCIALE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO Accompagnare la lotta all insicurezza con una politica di promozione della cultura della sicurezza in tutti i soggetti e in tutti gli ambiti, per assicurare il miglioramento dell impatto sulla salute delle condizioni di lavoro in generale. E tutto il sistema della formazione che deve essere impregnato delle tematiche della sicurezza se si vogliono garantire risultati diffusi e duraturi.
29 NUOVO PIANO OPERATIVO PROVINCIALE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO I progetti Osservatorio provinciale infortuni e malattie professionali Rafforzamento e riqualificazione delle attività di controllo Scuola e cultura della sicurezza Formazione dei lavoratori Comunicazione e informazione Incentivi alla sicurezza
30 NUOVO PIANO OPERATIVO PROVINCIALE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO Altri ambiti prioritari Malattie professionali Infortuni sui mezzi agricoli Cadute dall alto Gli infortuni derivanti da incidenti sulla strada
31 Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) in materia di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro (DPCM 29/11/2001) Individuazione, accertamento e controllo dei fattori di nocività (mappe di rischio) Controllo dei fattori di rischio di tipo chimico, fisico, biologico ed organizzativo Controllo della sicurezza e delle caratteristiche ergonomiche e di igiene di ambienti, macchine, impianti e prestazioni di lavoro Indicazione delle misure idonee all eliminazione dei fattori di rischio ed al risanamento degli ambienti di lavoro Verifica della compatibilità dei progetti di insediamento industriale e di attività lavorative con le esigenze di tutela della salute dei lavoratori Compiti di vigilanza relativi alle aziende con rischi di incidenti rilevanti Indagini per infortuni e malattie professionali Controllo sull utilizzo delle radiazioni ionizzanti Controllo della salute dei minori e adolescenti e informazione per la loro collocazione Valutazione delle idoneità al lavoro specifico nei casi previsti dalla legge Programmi di ricerca per il miglioramento delle condizioni di salute del lavoro. Informazione e formazione dell utenza Tutela della salute della lavoratrici madri Sorveglianza epidemiologica e costruzione del sistema informativo su rischi e danni di lavoro
32 Documenti di programmazione strategica DOCUMENTI PROVINCIALI Nuovo Piano Operativo per la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro (2005) Pacchetto sicurezza (2007) Programma straordinario triennale di controllo e di prevenzione degli infortuni sul lavoro (attuazione della L.P. 3/07) DOCUMENTI NAZIONALI Patto per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro tra Governo, Regioni e Province Autonome (27 giugno 2007) Piano nazionale triennale per l Edilizia (2007) Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) Sorveglianza, prevenzione e tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (DPCM 23/4/2008)
33 PIANO DI LAVORO UOPSAL 2009: i temi delle attività pianificate e progettuali Potenziamento vigilanza nel settore edile Ergonomia e polveri minerali nel settore del porfido Salute e sicurezza in agricoltura Prevenzione degli incidenti stradali sul lavoro Prevenzione caduta dall alto nel settore dei trasporti Ergonomia nella produzione del grana Comunicazione e supporto a RLS Promozione della salute in ambiente di lavoro (alcol)
34 ALTRE AZIONI E PROGETTI PROGETTO DI VIGILANZA SUI CANTIERI E SULLE OPERE EDILI RILEVANTI PORFIDO 1. RISCHI DA INALAZIONE DI POLVERI 2. RISCHI DA MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARCHI NEI MANOVALI DI CAVA PROGETTO DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI STRADALI CONTROLLI COMPLESSIVI SU AZIENDE, CON ATTENZIONE AL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA COORDINAMENTO MEDICI COMPETENTI PROGETTO AGRICOLTURA 1. FITOSANITARI 2. SICUREZZA DELLE ATTREZZATURE PREVENZIONE NEL SETTORE DI PRODUZIONE DEL GRANA PROGETTO DI COMUNICAZIONE E SUPPORTO AI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA PROMOZIONE DELLA SALUTE IN AMBIENTE DI LAVORO SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO - CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE SUPPORTO ALLA PROVINCIA PER IL COORDINAMENTO TECNICO DELLE REGIONI SUPPORTO AL CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO
35 Progetto di comunicazione e supporto ai Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) Obiettivo Sviluppo di strumenti e/o iniziative di comunicazione nei confronti dei rappresentanti dei lavoratori (RLS/RLS-T) al fine di accrescere la loro conoscenza in tema di salute e sicurezza e migliorare la loro partecipazione al sistema di prevenzione aziendale.
36 Osservatorio Provinciale Infortuni sul Lavoro e Malattie Professionali (OPIMP) Istituito dal Piano Operativo sicurezza sul lavoro della Provincia Autonoma di Trento nel 2001 Collaborazione UOPSAL, Osservatorio Epidemiologico APSS e INAIL Gestisce dati APSS, INAIL e Flussi per la prevenzione Produce periodiche elaborazioni statistiche
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39 Compiti dei servizi di prevenzione nei luoghi di lavoro Informazione Assistenza Vigilanza Controllo Funzioni amministrative (autorizzazioni, pareri, accertamenti sanitari ecc.) Funzioni di polizia giudiziaria
40 Funzioni delle Direzioni provinciali del lavoro Il personale ispettivo del Ministero del lavoro e della previdenza sociale può esercitare l'attività di vigilanza sull'applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nelle seguenti attività, informandone preventivamente il servizio di prevenzione e sicurezza dell'asl: a) attività nel settore delle costruzioni edili o di genio civile b) lavori mediante cassoni in aria compressa e lavori subacquei; c) ulteriori attività lavorative comportanti rischi particolarmente elevati, individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
41 Funzioni delle Direzioni provinciali del lavoro Altre materie soggette alla vigilanza delle DPL: Tutela dei lavoratori da radiazioni ionizzanti Tutela delle lavoratrici madri Inchieste amministrative sugli infortuni sul lavoro
42 Funzioni delle Direzioni provinciali del lavoro In Trentino, tutte le competenze e le funzioni della DPL sono attribuite alla Provincia Autonoma di Trento e più precisamente: al Servizio Lavoro della Provincia all UOPSAL dell APSS
43 Provincia di Trento: attività 2008 di ispezione e vigilanza nei cantieri edili Cantieri ispezionati e risultati regolari 30 Cantieri ispezionati e risultati irregolari 256 Cantieri visti su segnalazione e i cui lavori non erano in corso o erano terminati 37 Cantieri visitati in occasione di lavori per la rimozione dei materiali contenenti amianto 122 Totale cantieri sottoposti ad attività di vigilanza 445 Inchieste relative ad infortuni sul lavoro 101 Totale cantieri sottoposte ad attività di vigilanza 546
44 RISULTATI DELL ATTIVITÀ DI PREVENZIONE IN EDILIZIA Priorità di rischio Riferimenti di legge N rischi eliminati N sequestri Pericoli di caduta dai tetti, da solette piane, vani, lucernari o entro cavità, da ponteggi (1ª, 2ª, 3ª, 4ª, 6ª) Pericoli dovuti a sporgenze pericolose e viabilità di cantiere (5ª) Pericoli di seppellimento, di franamento scavi e di crolli (7ª, 8ª) Pericoli di crolli strutture e di cedimenti attrezzature e carichi (9ª, 10ª) Pericoli di folgorazione e di contatto con parti in tensione (11ª, 12ª) TOTALE Art 7,10,16 e 68 DPR 164/56 Art. 36 quater D.Lgs 626/94 Art. 112,115,122,125,126, 127, 130,146 D.Lgs. 81/08 Art. 4 DPR 164/56 Art. 8 DPR 547/55 Art. 108 D.Lgs. 81/08 Art. 12, 13 e 14 DPR 164/56 Art. 118, 151 D.Lgs. 81/08 Art.71,72,73 DPR 164/56 Art.169 e374 DPR 547/56 Art. 267 DPR 547/55 Art. 11 DPR 164/56 Art. 83 D.Lgs. 81/
45 Vigilanza in cantiere: soggetti sanzionati (tot. 397) Imprese esecutrici 66% CSE (24%) Imprese affidatarie (2%) Committenti (2%) Lavoratori autonomi (2%) CSP (4%)
46 Vigilanza attiva in edilizia Frequenza di violazione di articoli di legge Ponteggi metallici (B ) Caduta persone ( A ) Obblighi CSE ( P ) Altro D.Lgs. 81/08 ( U ) Parapetti ( C ) Altro DPR 164/56 ( F ) Attrezzature ( T ) D.Lgs 626/97 ( Q ) Obblighi CSP ( O ) Altro DPR 547/55 ( L ) Scale a mano ( E ) Ponti e passerelle ( D ) Imprese affidatarie ( S ) Datori di lavoro ( R ) Obblighi committente ( M ) Lavoratori autonomi ( N ) App.sollevamento ( I ) Impianti elettrici ( G ) Sicurezza macchine ( H )
47 UOPSAL Trento Le particolarità Non esiste DPL in provincia di Trento Svolge alcune funzioni della DPL (es. radioprotezione) Svolge funzioni di verifica impiantistica (compresi ascensori) Struttura unica provinciale (due sedi) È composta da 3 nuclei con carattere di strutture complesse su base funzionale Il personale non è assegnato in maniera assoluta ai nuclei Il personale amministrativo fa capo ad un nucleo amministrativo
48 Ruolo degli assistenti sanitari Profonda trasformazione del ruolo: da quello infermieristico a quello di vigilanza e di promozione della salute Attribuzione di fatto di funzioni di vigilanza (in merito a malattie professionali, materia sanitaria, tutela maternità, gestione archivi di esposizione ) Gestione dati epidemiologici
49 Ruolo degli assistenti sanitari Progettata la trasformazione del ruolo attuale (approfittando del ricambio del personale esistente) verso uno più coerente con il profilo del DM 1997: attività di promozione della salute nei luoghi di lavoro (con attenzione ai problemi alcol-correlati, all uso di sostanze stupefacenti, allo stress, alla presenza di lavoratori migranti, differenze di genere ecc.); attività di informazione, formazione e assistenza sui temi della salute in ambiente di lavoro; supporto ad accertamenti sanitari su lavoratori; attività di sorveglianza epidemiologica della salute dei lavoratori; partecipazione ad interventi di prevenzione e controllo nei luoghi di lavoro in alcuni ambiti (es. tutela della lavoratrice madre o di lavoratori minori).
50 Direttore N. Medicina del lavoro Direttore N. Igiene e Sicurezza Direttore N. Impianti e cantieri Dirigente medico coord. Dirigente ingegnere coord. Coordinatore TPALL Inchieste e vigilanza Coordinatore TPALL Vigilanza Assistenti sanitari TPALL N.M.L. (amianto, igiene ind., radioprot.) TPALL Per le funzioni inchieste e vigilanza TPALL Per le funzioni vigilanza cantieri TPALL e ingegneri addetti a verifiche impiantistiche TPALL per nip
51 Risorse funzionali dei Nuclei Operativi Nucleo Medicina del Lavoro 1 direttore medico 2 dirigenti medici 3 assitenti sanitari 3 tpall Nucleo di Igiene e Sicurezza 1 direttore medico 1 dirigente medico 1 coord. Tpall 17 tpall (solo vig. e inchieste) altri tpall (per inchieste) Nucleo di Impianti e Cantieri 1 direttore ingegnere 2 dirigenti ingegneri 1 coord. Tpall 16 tpall (cantieri) 2 tpall (solo impianti) 4 tpall (nip)
52 Profili di professionista sanitario esperto: aree (allegato M CCPL comparto non dirig.) Prevenzione e vigilanza nei luoghi di lavoro e loro aspetti tecnici e giuridici Prevenzione e vigilanza nei luoghi di lavoro per la sicurezza nei cantieri edili Prevenzione e vigilanza in tema di sicurezza di attrezzature, macchine e impianti Prevenzione e vigilanza in tema di igiene del lavoro Gestione della vigilanza su infortuni e malattie professionali Gestione della vigilanza su infortuni e malattie professionali Prevenzione e vigilanza sui requisiti di igiene e sicurezza dei luoghi di lavoro Sorveglianza epidemiologica della salute nei luoghi di lavoro TPALL TPALL TPALL TPALL TPALL TPALL TPALL AS
53 Prestazioni Orarie Aggiuntive (POA) contratto individuale per prestazioni professionali aggiuntive rese al di fuori del normale orario di lavoro la prestazione professionale aggiuntiva va resa al di fuori dell orario di lavoro istituzionalmente dovuto; non è consentita attività professionale aggiuntiva in riduzione delle ferie spettanti; il dipendente deve, in ogni caso, fruire di un giorno di riposo almeno ogni sei giorni lavorativi, comunque espletati (sia per attività istituzionale che libero professionale); il dipendente è tenuto ad utilizzare le forme differenziate di rilevazione presenza indicate dall A.P.S.S.; le prestazioni professionali aggiuntive vanno rese per un massimo di 8 rientri al mese per periodi di minimo 2 ore per un massimo di 32 ore mensili; Il dipendente si impegna a fornire la prestazione professionale aggiuntiva richiesta in sede di programmazione mensile. In caso di assenza giustificata per malattia o per altre tipologie di assenza contrattualmente previste, ad esclusione di quelle espressamente riportate dall art. 129, punto 2, lettera c), del CCPL 2006/2009, lo stesso sarà escluso dalla programmazione delle attività aggiuntive del mese immediatamente successivo.
54 altro Programmazione lavoro settimanale e autorizzazioni/ resoconto Lavoro in missione e uso auto servizio/propria Timbrature Progetti (incentivanti) Utilizzo altre risorse economiche Reperibilità Vigilanza in coppia
55 Altri elementi generali Rapporto con Procure Carichi di lavoro Clima aziendale Rapporto con Provincia Comunicazione Rapporti con stakeholders Rapporti tra le professioni Ruolo TPALL Vigilanza su Azienda Sanitaria Tutela SSL interna
56 Interventi e progetti degli anni recenti o in atto Caduta dall alto Settore del porfido (MMC e silice) Settore del grana (MMC) Alcool e lavoro Agricoltura (fitosanitari e sicurezza trattori) Incidenti stradali Radon Indagine su POS/PSC Settore del legno (polveri) Opere edili rilevanti.
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