SPECULA Lombardia Laureati in Lombardia: è ancora crisi? Giugno 2011

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2 BOZZA Il rapporto contiene i risultati del progetto Specula finanziato da Regione, Camera di Commercio di Milano e Unioncamere. Il progetto è stato realizzato dagli esperti dell Area Ricerca Formaper Camera di Commercio di Milano. Coordinamento del progetto a cura di Anna Soru e Cristina Zanni. Hanno partecipato alla scrittura del rapporto Anna Soru, Cristina Zanni, Antonella Rosso, Nicoletta Saccon e Gianluca Viganò. Analisi statistiche ed elaborazioni dati a cura di Andrée Pedotti, Antonella Rosso e Susanna Serra. L attività di revisione, editing del rapporto e di segreteria è stata realizzata da Adriana Mongelli e Silvia Lupo. Si ringraziano per la collaborazione: le Province lombarde e i loro Osservatori del Mercato del Lavoro. In particolare, Livio Lo Verso, Mario Enrico Brambilla, Laura Desiderata Cannizzaro e Marco Bulgheroni dell Osservatorio Mercato del Lavoro della Provincia di Milano, che hanno collaborato all impostazione metodologica; i referenti delle Università per i preziosi contributi metodologici e per i suggerimenti forniti per la redazione del rapporto: Massimiliano Bruni, Giuseppe Vergani e Elisa Albetti Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM di Milano; Marco Taisch, Luigi Bissolotti e Luca Belluz Politecnico di Milano; Luigi Rondanini e David Westmore Università Carlo Cattaneo LIUC; Mario Gatti, Vito Moramarco, Lucia Scaglioni, Arturo Piacentini e Massimo Massagli Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; Mariangela Vago, Teresa Gianna ed Enrica Greggio Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano; Maria Lambrughi e Elena Beretta Università degli Studi dell Insubria; Silvia Biffignandi, Giovanni Maggioni e Roberto Nittoli Università degli Studi di Bergamo; Giancarlo Provasi, Maurizio Carpita e Angelo Bissolo Università degli Studi di Brescia; Nello Scarabottolo e Idilio Baitieri Università degli Studi di Milano; Angelo Cavallin, Franca Tempesta e Giovanni Fanfoni Università degli Studi di Milano Bicocca; Carlo Magni, Stefano Santucci, Maura Settembre e Anna Mascherpa Università degli Studi di Pavia; Luigi Ballardini e Claudia Montalbetti Consorzio Interuniversitario CILEA. 1

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4 INDICE 1. Executive Summary Metodologie adottate Si consolida l unione degli archivi SPECULA come laboratorio per L analisi dei dati sul lavoro L individuazione dell offerta e l articolazione dell analisi DIFFICOLTà DI INSERIMENTO PER I LAUREATI DEL Si riduce l occupazione dipendente e parasubordinata Continuano a peggiorare i contratti di avvio Peggiorano i contratti anche dopo il primo impiego Diminuisce la durata dei rapporti di lavoro Turnover elevato subito dopo la laurea, progressiva riduzione nel tempo Circa un terzo dei laureati avviati rinnova un contratto con lo stesso datore di lavoro aumenta il lavoro autonomo, ma anche la fuga all estero Gli indirizzi DI LAUREA donne avviate e marginalizzate segnali positivi dal mercato del lavoro, ma non abbastanza da migliorare le possibilità occupazionali dei neolaureati cresce l inserimento di laureati nelle grandi imprese, specialmente nella manifattura e commercio, crolla nell'istruzione Polarizzazione dei percorsi nel medio periodo I laureati mai rilevati dagli archivi amministrativi utilizzati Le trasformazioni dei contratti Focus: i Tirocini L occupazione dei neolaureati. I SETTORI in Manifattura è evidente la ripresa ma prevalgono contratti instabili Servizi alle imprese: segnali di ripresa ALTRI Servizi: MEDIA E IMMOBILIARe terziario tradizionale: un settore che si ammoderna? calano gli inserimenti nei settori a vocazione pubblica i servizi alle persone altri settori Indirizzi Indirizzi politico sociali e giuridici Indirizzi economico statistici Indirizzi umanistici e formativi Indirizzi biologici e agroalimentari Indirizzi psicologici e medico-sanitari Indirizzi scientifico-matematici e chimico-farmaceutici Indirizzi ingegneristici Indirizzi architettura, edilizia e design I TERRITORI BERGAMO: PRIMI SEGNALI DI RIPRESA DELLA MANIFATTURA LA SCELTA DEI LAUREATI BERGAMASCHI: INGEGNERIA, ATTIVITÀ FORMATIVE E SANITARIE, CON FORTE CRESCITA DI PSICOLOGIA IL MERCATO BERGAMASCO PER I LAUREATI: RIPRESA DELLA METALMECCANICA, CHIMICA E COMMERCIO. RISTAGNO DELL EDILIZIA BRESCIA: la forza del sistema imprenditoriale locale, la flessibilità dei contratti I LAUREATI BRESCIANI

5 8.2.2 IL MERCATO BRESCIANO PER I LAUREATI COMO: MIGLIORANO LA METALMECCANICA E IL TESSILE ABBIGLIAMENTO, IN RIPRESA ANCHE IL COMPARTO DEL TURISMO I LAUREATI COMASCHI: ELEVATA PRESENZA DI INGEGNERI E GEOLOGI IL MERCATO COMASCO PER I LAUREATI: LA RIPRESA SI ACCOMPAGNA AL CALO DEL TEMPO INDETERMINATO E LLA CRESCITA DELLE COLLABORAZIONI CREMONA: CALANO GLI INSERIMENTI DI NEOLAUREATI NEL I LAUREATI CREMONESI: PIÙ FREQUENTI GLI INDIRIZZI SANITARI E FORMATIVI IL MERCATO CREMONESE PER I LAUREATI: LA METÀ NEI SERVIZI SOCIALI LECCO: CALA L APPRENDISTATO E FA UN BALZO IN AVANTI IL TIROCINIO LE OPZIONI DEI LAUREATI LECCHESI: LE INGENERIE ELETTRONICA E GESTIONALE, GLI INDIRZZI ORIENTATI ALLE ATTIVITÀ FORMATIVE; IN CRESCITA LA LAUREA IN CHIMICA FARMACEUTICA IL MERCATO LECCHESE PER I LAUREATI: SEGNALI INCORAGGIANTI DALLA METALMECCANICA E TIMIDI CENNI DALLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI-CONSULENZIALI; MEGLIO CHE NEL COMPLESSO DELLA LOMBARDIA VA LA SANITÀ LOCALE LODI: crescono gli inserimenti nella chimica, nel commercio e nell assistenza sociale I LAUREATI LODIGIANI: SI CONCENTRANO NEGLI INDIRIZZI CHIMICO FARMACEUTICO, SANITARIO E UMANISTICO IL MERCATO LODIGIANO PER I LAUREATI: CRESCONO GLI INSERIMENTI NEL PRIVATO MILANO: il ruolo chiave dei servizi alle imprese, delle grandi aziende e dei contratti flessibili I LAUREATI MILANESI IL MERCATO MILANESE PER I LAUREATI MONZA E BRIANZA: dinamica positiva della manifattura e commercio con contratti flessibili I LAUREATI BRIANZOLI: ALTA PRESENZA NEGLI INDIRIZZI SCIENTIFICO MATEMATICO E LINGUISTICO IL MERCATO BRIANZOLO PER I LAUREATI: CRESCE LO SBOCCO NEL COMMERCIO, NELLA METALMECCANICA E NELL ELETTRONICA, CALA NEL COMPARTO DEL LEGNO ARREDO PAVIA: UNA TIMIDA RIPRESA DEGLI INSERIMENTI I LAUREATI PAVESI: QUASI IL 60% NEI SERVIZI SOCIALI E PERSONALI IL MERCATO PAVESE PER I LAUREATI SONDRIO: AUMENTANO LE OPPORTUNITà DI LAVORO NEL TURISMO, MA ALL INSEGNA DEL CONTRATTO INTERMITTENTE I LAUREATI SONDRIESI PUNTANO SULLE INGEGNERIE E SULL INSEGNAMENTO E FORMAZIONE. INTERESSANTE LA LORO PRESENZA ANCHE NELL INDIRIZZO ZOOTECNICO- AGRARIO IL MERCATO DI SONDRIO PER I LAUREATI: NUOVE OPPORTUNITÀ NEL COMPARTO DELL ALLOGGIO E RISTORAZIONE E NELLE COSTRUZIONI. QUALCHE SPAZIO ANCHE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE VARESE: NONOSTANTE L AVANZATA DEI CONTRATTI TEMPORANEI, QUELLI STABILI TENGONO MEGLIO CHE IN LOMBARDIA I LAUREATI VARESINI: LA LORO PRESENZA È CONSISTENTE NEGLI ALTRI INDIRIZZI DI INGEGNERIA, NELLE LAUREE SCIENTIFICO-MATEMATICHE, MA ANCHE TRA I LAUREATI IN LINGUE E NEGLI INDIRIZZI AGRARIO-ZOOTECNICO-ALIMENTARE IL MERCATO DELLA PROVINCIA DI VARESE PER I LAUREATI: ANCORA IN DIFICOLTÀ LA METALMECCANICA, MIGLIORANO IL COMMERCIO ED IL TURISMO E TIENE LA SANITA LOCALE Aggiornamento dei dati universitari Evoluzione della popolazione universitaria STABILE IL NUMERO DEI LAUREATI AUMENTANO ISCRITTI E IMMATRICOLATI, IN CONTROTENDENZA CON I DATI NAZIONALI IN CRESCITA ANCHE GLI IMMATRICOLATI, DIVERSAMENTE DAL RESTO D ITALIA

6 9.1.4 AUMENTANO I LAUREATI IN ECONOMIA, DIMINUISCONO ARCHITETTI E GIURISTI TRA I LAUREATI; CRESCITA ISCRITTI A INDIRIZZO POLITICO-SOCIALE Caratteristiche della popolazione universitaria AUMENTANO I LAUREATI LOMBARDI E GLI STRANIERI LA POPOLAZIONE UNIVERSITARIA È SEMPRE PIÙ FEMMINILIZZATA QUASI IL 30% DEI LAUREATI PROVIENE DA ISTITUTI TECNICI E SCUOLE PROFESSIONALI diminuisce l offerta di laureati sul mercato del lavoro

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8 1. EXECUTIVE SUMMARY L università continua ad attrarre In nel 2010 il numero di laureati, al netto delle scuole di specializzazione, si riduce, ma in misura davvero limitata ( 850 laureati, una contrazione dell 1,8%). Una diminuzione lievemente superiore a quella nazionale, che riflette l andamento demografico 1 e che, almeno per il momento, non permette di sostenere che ci sia stato un calo dell attrattività dell Università causata dalle maggiori difficoltà occupazionali. Soprattutto in considerazione dell andamento degli iscritti al sistema universitario e dei nuovi immatricolati. L allarme lanciato lo scorso marzo 2 di un calo degli immatricolati non sembra infatti trovare conferma nei dati nazionali diffusi dal MIUR e non riguarda certamente la 3. A livello nazionale il numero di immatricolati risulta sostanzialmente stabile, mentre in, nonostante il calo demografico, i nuovi iscritti al sistema universitario sono aumentati di quasi il 5%, un aumento che quest ultimo anno ha riguardato esclusivamente le università pubbliche (cap. 9) e che dimostra l elevata attrattività del sistema universitario lombardo. Tavola 1-1 Laureati vecchio e nuovo ordinamento (esclusi scuole specializzazione e dottorati) Italia * Immatricolati Laureati *Università lombarde che aderiscono a Specula, quindi escluso il San Raffaele Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, MIUR D altra parte i dati del nostro mercato del lavoro, seppure certamente critici e non incoraggianti, non paiono giustificare questa supposta fuga, perché le difficoltà lavorative dei non laureati sono ancora maggiori: il tasso di disoccupazione per i giovani con meno di 30 anni con diploma o laurea è più basso rispetto alla media dei giovani con un titolo di studio inferiore 4, benché questi ultimi siano entrati sul mercato del lavoro ad un età più bassa. La rilevazione dei percorsi lavorativi L impianto della ricerca, che ha l obiettivo di rilevare i percorsi lavorativi dei neolaureati è ormai consolidato. Esso prevede l integrazione di tre tipologie di archivi amministrativi: i laureati delle Università 1 I dati sulla distribuzione della popolazione per età mostrano una progressiva riduzione della numerosità delle coorti man mano che diminuisce l età. In al 1 gennaio 2010 risultano residenti di 35 anni, residenti di 30 anni, di 25 anni, di 20 anni. Fonte ISTAT ( 2 Meno matricole e meno laureati. L'università pubblica italiana arretra. Tutte le facoltà perdono iscrizioni (-5% nell'ultimo anno, - 9,2% negli ultimi 4) - anche se le scientifiche tengono meglio - e il Sud e il Centro Italia soffrono di più rispetto al Nord. A fotografare il poco confortante scenario dell'istruzione superiore in Italia (in controtendenza gli atenei privati che registrano un aumento delle immatricolazioni del 2% assorbendo il 6,6% degli immatricolati totali) sono due rapporti, uno realizzato dal Cun (Consiglio universitario nazionale), l'altro elaborato dal consorzio Almalaurea, entrambi presentati oggi nella sede della Crui. Comunicato ANSA del 7 marzo 2011, a cura di Tiziana Caroselli. Il comunicato è stato ripreso da tutta la stampa nazionale. 3 Nella tavola successiva riportiamo i dati forniti direttamente dalle Università che partecipano al progetto Specula (con l esclusione del San Raffaele), ma anche considerando la fonte MIUR, il numero degli immatricolati in risulta aumentato 4 Sulla base dei dati ISTAT Forze lavoro, Il tasso di disoccupazione nel 2010 per i giovani minori di 30 anni con diploma o laurea in è pari all 11,6% contro il 16,2% degli altri coetanei. 7

9 lombarde, le comunicazioni obbligatorie di avviamento (COB), cessazione e da quest anno anche di trasformazione 5 di rapporti di lavoro raccolte dalle Province lombarde e il Registro delle Imprese delle Camere di Commercio della (RI). In questo modo è possibile conoscere tutti gli avviamenti di laureati al lavoro dipendente e parasubordinato (dalle COB), oltre che i laureati imprenditori (dal RI) in. Sfuggono alla rilevazione le attività autonome professionali e quelle al di fuori del territorio lombardo, che abbiamo potuto stimare utilizzando le indagini con cui le Università lombarde, attraverso interviste, monitorano lo stato occupazionale dei propri laureati. L esame degli archivi è resa complessa dall estrema variabilità delle situazioni lavorative e dà piena conferma della fluidità del lavoro: attività parallele, anche su ambiti e settori diversi, ed elevato turnover rendono difficile dare conto del movimento, delle trasformazioni di un quadro che cambia continuamente. Occorre scattare più istantanee che risultano sempre diverse a seconda del momento, del livello di approfondimento dell analisi, ma che combinate insieme possono dare una misura di ciò che accade. Il rapporto di quest anno, prevalentemente concentrato sugli esiti occupazionali dei laureati 2009, ha esaminato anche i laureati delle due annate precedenti, sia per avere termini di confronto, sia per seguire l evoluzione occupazionale nel tempo. Aumentano le difficoltà occupazionali per i neolaureati Anche il 2010 è un anno di crisi, una crisi evidente per i nuovi laureati che hanno incontrato maggiori difficoltà dei già penalizzati colleghi del Per loro è risultato più faticoso trovare una qualche occasione di lavoro, e ancor di più dell anno precedente queste occasioni sono risultate instabili e poco tutelanti. Sulla base dei dati amministrativi disponibili (COB e RI in ), solo il 13,7% dei laureati avviati al lavoro in inizia il proprio percorso lavorativo con un contratto stabile: non solo il tempo indeterminato per un primo avvio è diventato una rarità (7%), ma anche i contratti specificamente progettati per l inserimento dei giovani, come l apprendistato e l inserimento lavorativo sono utilizzati raramente, da poche grandi imprese. Il principale contratto di avvio (27,5%) è ormai il tirocinio, soprattutto a Milano, che a pieno diritto può essere considerata la capitale della Repubblica degli stagisti 6. Il contratto iniziale tuttavia si trasforma velocemente. Stage, collaborazioni, lavori occasionali e intermittenti sono talvolta un espediente per allungare il periodo di prova oltre quanto consentito dai contratti più stabili e vincolanti, rappresentano dunque una modalità provvisoria. L osservazione non va perciò focalizzata sui primi contratti, ma su quelli successivi. Per questo abbiamo analizzato l ultimo contratto attivo nel biennio che inizia con l anno di laurea. Il contratto più frequente diventa il tempo determinato, seguito da collaborazione a progetto e tempo indeterminato, mentre il tirocinio si ridimensiona (15,2%), ma da solo pesa comunque più di apprendistato e inserimento lavorativo messi insieme e non sempre ha l obiettivo di favorire la transizione dalla formazione al lavoro, ma talvolta è motivato dal mero sfruttamento di lavoro a basso costo, aggirando oneri diretti e indiretti del lavoro subordinato. 5 È obbligatoria anche la comunicazione della trasformazione dei contratti (es. da dipendente a tempo determinato a dipendente a tempo indeterminato), ma questi dati non venivano elaborati insieme agli altri. Quest anno abbiamo sperimentato una loro analisi congiunta. 6 Copyright Eleonora Voltolina: La Repubblica degli stagisti, 2010 Edizioni Laterza. 8

10 L importanza dei contratti temporanei è ormai da anni una costante, ma si osserva anche nel 2010 un loro ulteriore deterioramento, testimoniato soprattutto dalla crescita del lavoro intermittente, delle collaborazioni occasionali, degli stage e anche del lavoro autonomo imprenditoriale, che a differenza di quanto avveniva nel passato, nasconde sempre più spesso situazioni di debolezza e di lavoro non continuativo, anche se non palese 7. La crescente frammentarietà dei contratti si riflette sulla riduzione della loro durata (nella media 7, ma per il 40% dei laureati 2009, l ultimo contratto del 2010 è durato meno di 6 mesi) e sull aumento del turnover (in media risultano oltre 3 comunicazioni di avviamento e/o cessazione di rapporto di lavoro per ogni laureato 2009 censito dagli archivi amministrativi). Eppure il mercato segnala una ripresa Anche se i neolaureati non sembrano averne beneficiato, la domanda di lavoro ad alta qualifica da parte delle imprese è in crescita, non in misura tale da recuperare il periodo ante crisi, ma comunque in crescita. Nel 2010 il sistema lombardo ha infatti inserito laureati del triennio , contro i laureati del triennio , assorbiti nel 2009, con un aumento dell 8,4%. Molte imprese hanno ripreso ad assumere: i datori di lavoro sono aumentati dell 8,2%, passando da a Una ripresa della domanda che tuttavia non ha impedito il peggioramento delle opportunità occupazionali per i laureati più recenti, perché inferiore alla crescita dell offerta. Quale l origine di questo eccesso di offerta? Non un aumento del numero dei laureati, rimasto sostanzialmente stabile, né un aumento dei laureati pronti ad entrare sul mercato del lavoro 8, perché anzi questa offerta si è contratta, per effetto dello sgonfiamento della bolla legata ai corsi silsis 9. L offerta è risultata sovrabbondante perché si è creato un accumulo: i nuovi laureati si sono sommati ai laureati dell anno precedente che non avevano trovato occupazione a causa dell irrompere della crisi, creando un effetto onda. La ripresa è stata insufficiente ad assorbire la massa di disoccupazione che si era accumulata. La maggiore domanda proveniente dal sistema delle imprese non si è concentrata sui laureati più recenti, ma si è spalmata su più coorti di laureati; gli ultimi arrivati sono stati penalizzati dalla concorrenza proveniente dai colleghi laureatisi l anno precedente, ancora sul mercato, spesso più attraenti perché nel frattempo avevano acquisito qualche esperienza di lavoro. Cresce l asimmetria nel potere contrattuale tra datori di lavoro e giovani laureati La sproporzione tra l offerta e la domanda ha rafforzato l asimmetria nel potere contrattuale ed ha permesso ai datori di lavoro maggiori processi di selezione. I risultati sono : un ulteriore peggioramento dei contratti proposti, come già evidenziato. La crisi ha fatto sentire tutto il peso del mantenimento della forza lavoro quando non è strettamente necessaria, ha fatto prevalere ancora di più l attenzione alla flessibilità, a sfavore degli ultimi arrivati; 7 L apertura di una partita iva non è garanzia di effettiva occupazione. 8 La nostra definizione di offerta di laureati include solo coloro che non stanno più seguendo corsi universitari o post universitari. 9 I corsi silsis erano dei post laurea necessari per l accesso all insegnamento. Quando sono stati aboliti alla fine del 2008 hanno creato un artificiale aumento dell offerta perché gli ultimi diplomati silsis si sono sommati ai laureati che pur indirizzandosi all insegnamento non dovevano più frequentare i post laurea. 9

11 una ancor maggiore attenzione alla corrispondenza dei profili richiesti rispetto alle esigenze specifiche, selezione che fa emergere importanti differenze anche entro specializzazioni contigue; una penalizzazione delle donne, che a parità di altre condizioni, rappresentano un investimento più rischioso perché potrebbero decidere di avere dei figli. Le donne quindi sono avviate, ma in misura maggiore con contratti brevi. Di conseguenza meno frequentemente sono inserite nelle aree centrali dell attività, più spesso sono utilizzate in maniera opportunistica per rispondere ad esigenze di breve periodo o comunque senza che ci sia un impegno per la loro crescita, senza che si cerchi di creare le condizioni per una loro fidelizzazione. Ciò significa anche che si continuano a creare le basi per una loro esclusione dai processi di carriera. La domanda di laureati cresce solo nel privato La ripresa della domanda di laureati è stata trainata dalle grandi e medie imprese dei settori a prevalente partecipazione privata, soprattutto della manifattura (meccanica, alimentare, chimica e un po tutti gli altri con la sola eccezione del legno arredo) e del commercio all ingrosso, che segnala una ripresa delle assunzioni da parte delle filiali commerciali delle multinazionali estere. Aumentano anche le assunzioni nella finanza, e si osserva il risveglio di alcuni settori terziari, come l informatica e, in misura più limitata, la pubblicità, ma soprattutto le grandi società internazionali di consulenza. Anche il commercio al dettaglio si contraddistingue per una sensibile crescita della domanda di laureati. Un dato ambivalente, che da un lato potrebbe essere la conseguenza o la premessa ad un generale ammodernamento del settore, dall altro potrebbe riflettere scelte lavorative di ripiego di molti giovani laureati, in alternativa alla disoccupazione e in attesa di migliori opportunità (il giovane laureato commesso o cassiere o barman). Negativo invece il contributo del settore pubblico. Diversi elementi hanno concorso a determinare una riduzione degli inserimenti lavorativi: il blocco del turnover, i tagli nella spesa pubblica e lo sgonfiamento della bolla causata dal pensionamento anticipato di tante donne, soprattutto nell istruzione, in vista dell allungamento dell età pensionabile nel pubblico impiego. I laureati che sfuggono alla rilevazione solo in parte sono disoccupati Quasi il 38% dei laureati lombardi 2009 non compare mai negli archivi amministrativi utilizzati. Solo una parte di questi non è rilevato perché effettivamente non ha mai lavorato, altri perché studiano o lavorano fuori dalla e/o con attività professionali autonome. I dati delle indagini universitarie ci hanno permesso di stimare queste componenti. Quasi il 10% in realtà sta ancora studiando, di questo dato e della stima di autonomi, praticanti e lavoratori in altri territori abbiamo tenuto conto per una stima generale dei non occupati e delle diverse tipologie di lavoro. I giovani senza alcuna occasione di occupazione nel corso del 2010 sarebbero il 16%, mentre il 10% (quota in sensibile crescita rispetto allo scorso anno) svolgerebbe un tirocinio o un praticantato professionale ed il 3% lavora in altri territori. 10

12 La riduzione del lavoro dipendente fa sì che solo poco più del 40% possa contare su contratti tutelanti e che garantiscano minimi reddituali (il 19,1% ha contratti stabili e il 23,5% ha contratti a termine), mentre la composita area del lavoro imprenditoriale e autonomo (includendo le collaborazioni a progetto) interessa il 28% dei neolaureati. Rispetto alla rilevazione dell anno precedente è in aumento sia il lavoro all estero 10, sia il lavoro professionale autonomo. Gli indirizzi L analisi delle performance occupazionali per indirizzo mostra una radicalizzazione delle tendenze già presenti nel passato. Non si rilevano significative differenze tra laureati di primo e secondo livello 11, mentre non si può che ribadire come la scelta dell indirizzo influisca sulle potenzialità occupazionali e quindi sul rendimento dell investimento formativo. La ripresa, trainata dalla manifattura meccanica e chimica, ha favorito soprattutto gli indirizzi più forti, principalmente le ingegnerie, informatica, chimica, ma anche le economie, soprattutto finanza, che ha registrato una forte crescita dopo il blocco che aveva seguito la crisi finanziaria, ed economia aziendale. Nonostante la dinamica non sia stata favorevole, si confermano buone possibilità occupazionali per le lauree sanitarie, mentre i buoni tassi di avvio di altri indirizzi (scienze della comunicazione, lingue straniere, economia dei beni culturali ) nascondono un elevata presenza di collaborazioni e tirocini per posizioni spesso non coerenti. È confermata la crisi della maggior parte delle professioni liberali, con la sola eccezione di medicina e odontoiatria. Il numero chiuso, nonostante le perplessità sulle modalità di costruzione dei test di selezione, ha garantito il prevalere di criteri più meritocratici di quanto non avvenga per professioni come quelle di avvocato, architetto etc, in cui l appartenenza familiare è diventato uno dei principali metodi di accesso. Per molte delle altre (giurisprudenza, architettura, psicologia ) il sovradimensionamento dell offerta rispetto alla domanda lascia aperte ben poche possibilità, in parte legate allo sfruttamento di qualche nicchia più nuova (l architettura ecosostenibile, le attività legali nell ambito dell informatica,.), ma in generale sembrano esserci spazi solo per chi può contare su studi familiari ben avviati e/o reti relazionali molto potenti oppure per profili di grande eccellenza ed originalità. Nel medio periodo La disponibilità dei dati completi sui laureati a partire dal 2007 ha permesso di verificare la situazione occupazionale a distanza di 3 anni dalla laurea. Anche qui una quota importante, il 28%, sfugge completamente dalle rilevazioni COB e RI, e l analisi degli indirizzi mostra che questa percentuale è molto più elevata per gli indirizzi che prevalentemente preparano a attività svolte in autonomia per tradizione (architettura, ingegneria civile, giurisprudenza, medicina 10 Anche l AIRE (Associazione Italiana Residenti all Estero) ha segnalato l incremento dei residenti all estero, confermato anche dalle rilevazioni ISTAT sui cambi di residenza. 11 Anche un indagine della Fondazione Agnelli I nuovi laureati al giudizio dei direttori del personale compiuta nel periodo novembre 2009-gennaio 2010 con interviste a 226 grandi imprese, segnala che non esiste una grande differenza tra laurea di primo e secondo livello e che tale differenza è compensabile con uno-due anni di esperienza. 11

13 odontoiatria) o da pochi anni (informazione scientifica del farmaco) o che preparano ad attività di ricerca e quindi incontrano maggiori opportunità fuori dall Italia. Sugli altri è stato possibile seguire l evoluzione dei contratti. Chi inizia con un contratto a tempo indeterminato in genere lo mantiene, così come oltre il 70% di apprendistati e inserimenti lavorativi si trasforma in tempo indeterminato. La probabilità di trasformarsi in pochi anni in un contratto stabile è superiore al 40% per dipendenti a tempo determinato e somministrati, mentre si riduce drasticamente per collaboratori a progetto (20%), intermittenti (13%) e collaboratori occasionali (10%). La posizione di collaboratore a progetto tende a protrarsi nel tempo, mentre intermittenti e occasionali molto più facilmente escono dall ambito di rilevazione COB. L insieme di questi riscontri avvalora l ipotesi di un evoluzione eterogenea delle carriere lavorative: a fronte di una parte dei laureati che trasforma la propria posizione lavorativa da instabile a stabile, normalmente a partire da contratti dipendenti, ve ne è un altra parte, non irrilevante, che, a distanza di anni, continua a lavorare con contratti temporanei che assicurano una certa continuità lavorativa, ma al di fuori del sistema di tutele. Il tirocinio, infine, di per sé non è ancora caratterizzato, perché è usato diffusamente ovunque; può essere il preludio ad una stabilizzazione o ad un percorso intermittente o a un attività autonoma, dipende dal settore, dalla tipologie di impresa e dalla specializzazione professionale. I vincoli alla domanda di laureati La domanda di laureati in non può che essere fortemente condizionata dalla struttura dell economia privata e dalle decisioni organizzative del pubblico impiego. Da un lato le imprese manifatturiere, in particolare le più piccole, ricorrono da sempre in misura ridotta a laureati; esse raramente riconoscono alle conoscenze, ed in particolare a quelle connesse all istruzione formale, un ruolo altrettanto importante del capitale fisico e faticano a sfruttare le nuove condizioni di offerta di lavoro per adeguare il proprio modello tecnologico ed organizzativo alle nuove esigenze poste dalla competizione internazionale e dalle nuove tecnologie. D altro lato il terziario, che rappresenta il principale bacino di sbocco per il lavoro ad alta qualifica, si presenta con una struttura fortemente dicotomica. Poche grandi imprese di dimensioni internazionali che servono i principali clienti e una miriade di attività frammentate, che si rivolge soprattutto alle numerosissime imprese di piccole e piccolissime dimensioni che rappresentano la peculiarità della nostra economia. Le grandi imprese terziarie (banche, assicurazioni, grandi imprese informatiche e della distribuzione, studi di consulenza internazionali) inseriscono i laureati con contratti tendenzialmente stabili, magari dopo uno stage o una prestazione temporanea. Le piccole imprese terziarie, invece, attingono a piene mani a tutto il vasto campionario di contratti flessibili: stage, lavoro intermittente, collaborazioni a progetto e occasionali, partite iva. In queste imprese non si può neanche più parlare di insider e outsider, perché la condizione di outsider è la condizione lavorativa normale. Chi entra in questi ambiti, il cui principale asset competitivo è dato dalla flessibilità e rapida capacità di adattamento, ha elevate probabilità di non approdare mai a contratti stabili. Una condizione particolarmente diffusa a Milano, legata al ruolo centrale assunto dall economia dell evento e dell intrattenimento, fortemente ibridata con altri settori della produzione e dei servizi (in primis moda e design, ma non solo). E questo spiega l elevata percentuale di laureati che sfugge alle 12

14 rilevazioni amministrative e che lavora con contratti di collaborazione a partita iva o con collaborazioni ancora più leggere, come il diritto d autore. Una conferma indiretta della loro crescita viene sia dai dati delle università (che stimano un incremento addirittura del 45% considerando dati omogenei), sia dalle elaborazioni a livello nazionale dell Agenzia delle Entrate, che evidenziano quasi un raddoppio in 4 anni del peso dei giovani sotto i 30 anni sul totale delle aperture di partita iva. Una situazione diversa, ma sempre problematica, si osserva infine nel settore pubblico, dove la rigidità all uscita è pressoché assoluta e i blocchi del turnover e dei concorsi rendono molto difficile i nuovi inserimenti, impedendo un reale cambio generazionale e ritardando i processi di ammodernamento dell istruzione, della sanità, delle amministrazioni centrali e locali. Una rigidità che interessa anche la ricerca, afflitta da cronica mancanza di fondi e che non è in grado di assorbire i già pochi laureati nelle materie scientifiche, sempre più orientati a cercare lavoro all estero, come confermato anche dalla prima e recente indagine Istat sui dottori di ricerca. La mancanza di fondi è anche alla base dell incertezza di attività lavorative che dovrebbero assicurare continuità nei servizi (sanità, università, istruzione, servizi sociali), in cui la temporaneità dei contratti crea disagi a lavoratori e utenti. In conclusione permangono differenze significative tra indirizzi, ma il mismatch da solo non spiega le difficoltà della condizione dei giovani laureati. I rappresentanti del mondo produttivo frequentemente lamentano la difficoltà di reperire laureati con caratteristiche adeguate, ma colpisce la discrasia tra le caratteristiche richieste (molto giovani, buon curriculum, conoscenza fluente delle lingue, conoscenze informatiche, esperienze lavorative, skill orizzontali ) e la povertà delle proposte lavorative (redditi bassi, largamente inferiori a quelli medi europei, contratti senza garanzie, sottoccupazione). 13

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16 2. METODOLOGIE ADOTTATE 2.1 SI CONSOLIDA L UNIONE DEGLI ARCHIVI L impianto metodologico è ormai sperimentato. La base di Specula è l unione di tre tipologie di archivi amministrativi: la banca dati dei laureati di undici Università lombarde (assente solo il San Raffaele) negli anni 2006, 2007, 2008 e 2009; la banca dati delle Province Lombarde o dei loro Osservatori (OML), che raccoglie dal 2001 le informazioni sugli avviamenti, le cessazioni e da quest anno anche le trasformazioni dei rapporti di lavoro in. I rapporti di lavoro monitorati sono i contratti da dipendente (a tempo indeterminato, a tempo determinato, apprendistato, inserimento lavorativo, intermittente e interinale) e, a partire dal 2007, le collaborazioni (a progetto, coordinate e continuative e occasionali) e i tirocini. È da segnalare infine che nel 2009 sono confluiti in questi archivi anche i lavoratori dello spettacolo, precedentemente raccolti in registri distinti. Abbiamo usato questa banca dati soprattutto con riferimento agli anni , caratterizzati da un elevata completezza e affidabilità dei dati 12 ; la banca dati Infocamere, derivata dai Registri Imprese delle Camere di Commercio, aggiornata al , che raccoglie i dati sulle imprese e gli imprenditori in. Abbiamo unito questa banca dati sia con la banca dati dei laureati, per individuare i laureati che hanno lo status di socio e/o di amministratore di impresa 13 (laureati imprenditori), sia con le banche dati provinciali sul lavoro, per conoscere le caratteristiche delle imprese che inseriscono i laureati. L unione degli archivi amministrativi lascia scoperti due ambiti: le esperienze lavorative extra e le attività che non richiedono una comunicazione obbligatoria né l iscrizione al Registro Imprese, ovvero le esperienze di praticantato professionale (legato all accesso ad ordini) e le attività autonome non di tipo imprenditoriale. 12 I principali limiti riguardano gli anni meno recenti: i dati sono attendibili per la generalità del settore privato, ma non completamente, nel 2006 e 2007, per le cooperative, l associazionismo e una parte del settore pubblico, che spesso hanno implementato le nuove procedure con un certo ritardo; i dati del 2006 non contengono le comunicazioni per tirocini e collaborazioni (divenute obbligatorie solo nel 2007); i dati dal 2008 potrebbero non includere tutte le comunicazioni relative alla somministrazione di lavoro. È infatti facoltà delle aziende comunicare gli avviamenti anche presso uffici provinciali differenti da quelli della provincia sede dell impresa, tali dati sono accentrati a livello nazionale e in seguito smistati agli uffici provinciali di competenza. In questi passaggi qualche dato potrebbe essersi perso. 13 È da ricordare che il possesso di una carica o di una quota non necessariamente attesta un effettivo coinvolgimento lavorativo. 15

17 Schema 2-1 Banca Dati Specula Università (laureati) Indagini Universitarie Professionisti e extra Dipendenti e collaboratori Province-COB (avviati al lavoro) Imprenditori Registro Imprese (imprenditori) Imprese che avviano laureati Per colmare questi limiti, anche quest anno sono state effettuate delle stime, basate sulle rilevazioni sul placement delle Università lombarde. Si è potuto collegare i risultati delle rilevazioni Stella (Milano Statale, Bicocca, Bergamo, Brescia, Pavia), Alma Laurea (Insubria, IULM e LIUC), oltre a Bocconi, Cattolica e Politecnico di Milano, che hanno gestito la propria indagine autonomamente. Le rilevazioni sul placement, condotte con interviste telefoniche ai laureati a distanza di 12 mesi dalla laurea 14, hanno fornito importanti elementi qualitativi aggiuntivi sulla coerenza tra percorso lavorativo e universitario, sulle attività effettivamente svolte, sul reddito percepito. Esse inoltre hanno permesso di stimare l importanza del lavoro autonomo professionale e del lavoro extra e, per esclusione, coloro che risultano non occupati per tutte le indagini. Si tratta tuttavia di stime approssimative, il cui affinamento richiederebbe l omogeneizzazione delle metodologie di indagine e l estensione della rilevazione a tutte le tipologie di titoli universitari. 2.2 SPECULA COME LABORATORIO PER L ANALISI DEI DATI SUL LAVORO L originalità dell impianto di ricerca non ha permesso di attingere a consolidate procedure, ma ha richiesto la definizione e la sperimentazione di nuove metodologie di indagine. Se la struttura del data base è la stessa degli ultimi anni, la metodologia continua ad evolversi. I principali dati utilizzati sono le comunicazioni obbligatorie, che forniscono informazioni sui flussi degli avviamenti e delle cessazioni di rapporti di lavoro, ma che normalmente non possono essere direttamente utilizzati per stimare l effettivo status occupazionale, perché non è possibile ricostruire ciò che è accaduto prima del , quando il sistema non era attivo. L universo dei neolaureati che costituisce l oggetto di 14 Le fonti delle indagini universitarie hanno in qualche caso interessato la totalità dei laureati (escluse scuole di specialità e dottorati), in altri casi sono campionarie, ma comunque hanno assicurato un elevata copertura, pari al 60,9% dell universo di riferimento. La diversità delle metodologie e dei questionari adottati ha tuttavia costretto ad alcune semplificazioni per uniformare e unire i dati. L ultima indagine del Politecnico non è stata completata in tempo utile per il progetto Specula, si sono perciò dovute fare delle stime sulla base della rilevazione dello scorso anno. 15 Si incontrano ulteriori difficoltà se si cerca di documentare i passaggi a fine carriera dal momento che non sono rilevati i pensionamenti. 16

18 questa indagine ben si presta ad essere il banco di prova di sperimentazioni metodologiche perché include soggetti giovani che rientrano interamente nel sistema di monitoraggio 16. Lo scorso anno erano stati sperimentati nuovi approcci metodologici per poter valutare la continuità lavorativa nel corso dell anno, per trasformare (usando le informazioni su avviamenti, cessazioni, durate e proroghe dei contratti) dati di flussi in dati di stock 17, per poter cioè sapere non solo quanti sono stati avviati in un dato periodo, ma anche quanti sono occupati ad una certa data. In particolare: erano stati individuati nuovi indicatori che permettessero di definire lo status occupazionale e la continuità dell occupazione, in modo da evidenziare le situazioni lavorative non lineari 18 ; erano stati utilizzati risultati delle indagini sul placement universitario per stimare i laureati che lavorano al di fuori della e i laureati che hanno un rapporto di lavoro autonomo o svolgono un tirocinio professionale. Quest anno, come sempre in collaborazione con l Osservatorio del mercato del lavoro della Provincia di Milano, è stato introdotto un ulteriore affinamento metodologico per seguire l evoluzione della situazione occupazionale a distanza di qualche anno, per ricostruire le variazioni dei rapporti di lavoro dei laureati del negli ultimi anni sino al In particolare è stato necessario sviluppare un nuovo approccio per poter utilizzare in maniera integrata non solo i dati su avviamenti e cessazioni dei rapporti di lavoro, ma anche i dati sulle trasformazioni dei contratti 19. Questo ampliamento del data base ha anche permesso un più preciso calcolo degli indicatori sullo status e la continuità occupazionale sviluppati lo scorso anno. Altri indicatori sono stati predisposti per dare una valutazione della frammentarietà, per stimare il turnover e la durata dei contratti. 16 Le distorsioni di cui sopra appaiono poco rilevanti per la popolazione in esame, costituita in grandissima parte da giovani, che sono entrati nel mercato del lavoro negli ultimi anni. Infatti: la loro storia occupazionale, se in, è quasi certamente tracciata dagli archivi disponibili, costruiti nell ultimo decennio (non è rilevata solo se hanno iniziato a lavorare prima del 2001 con un tempo indeterminato, senza mai cambiare datore di lavoro: un rischio veramente minimo!); allo stesso tempo difficilmente i neolaureati potranno essere già pensionati: il rischio di sovrastima degli occupati legato alla mancata comunicazione del pensionamento è di fatto nullo. 17 A partire dall anno successivo alla laurea, sono state scattate delle fotografie mensili che identificano come occupati tutti i laureati con contratti di lavoro attivi (inclusi quelli avviati prima della laurea). Da verifiche effettuate dall OML si sa che le date centrali della settimana e del mese sono meno soggette a variazioni, perciò si è scelto il mercoledì della settimana centrale di ogni mese. Sono state utilizzate le fotografie mensili sia per seguire l evoluzione dello status occupazionale dei neolaureati nel corso dell anno, sia per costruire alcuni indicatori utili a confrontare le possibilità occupazionali dei diversi indirizzi di laurea. Occorre ricordare che è un dato occupazionale non confrontabile con quello Istat dell indagine continua sulle forze lavoro. Da un lato la definizione di occupato è più stringente di quella ISTAT, secondo cui ad esempio è occupato anche chi al momento della rilevazione non ha un contratto attivo, ma ha lavorato un ora la settimana precedente o collabora gratuitamente ad un attività familiare. Dall altro lato è riferita non ad un intera coorte di coetanei, bensì a un suo sottoinsieme formato da persone che in grandissima parte hanno iniziato da poco tempo a cercare una prima occupazione e quindi con maggiore probabilità non sono ancora occupati. 18 In particolare è stato calcolato un indicatore che individua i laureati occupati in tutti i 12 mesi dell anno, per stimare gli occupati stabili e continuativi e un indicatore di occupazione prevalente, ovvero la percentuale di laureati che risultano occupati per almeno 7 mesi su È obbligatorio comunicare alcuni interventi modificativi del rapporto di lavoro, quali le trasformazioni da apprendistato, inserimento lavorativo, tempo determinato a tempo indeterminato, da part time a tempo pieno e viceversa, trasferimenti e distacchi. Ai fini della nostra indagine i dati rilevanti sono quelli di trasformazione verso il tempo indeterminato. 17

19 2.3 L INDIVIDUAZIONE DELL OFFERTA E L ARTICOLAZIONE DELL ANALISI Solo una parte dei laureati ha deciso di cercare un occupazione, un altra parte ha scelto di continuare la propria formazione con un percorso di specializzazione ed ha rinviato l ingresso nel mondo del lavoro. Per stimare l offerta di lavoro di neolaureati sono stati convenzionalmente esclusi i laureati iscritti a corsi universitari successivi 20 (triennalisti iscritti alla specialistica, specialistici iscritti a scuole di specializzazione o dottorati). È una limitazione forte, perché nella realtà ci sono studenti che lavorano anche durante il percorso universitario, ma si è ritenuto necessario separare i percorsi lavorativi intrapresi al termine del percorso formativo dai lavoretti, generalmente saltuari, svolti durante l Università. La grande mole delle informazioni contenute nelle banche dati utilizzate non permette una facile analisi, anche in considerazione della complessità dei percorsi occupazionali dei giovani laureati, che vede l alternarsi di situazioni di lavoro e di non lavoro, la contemporaneità di più percorsi lavorativi, l affermazione crescente di tipologie di contratti opachi, come il lavoro intermittente o la partita iva, che non consentono di conoscere quanto e quando il titolare del contratto effettivamente lavori. Più in generale la lettura dei dati (che si riferiscono ad ogni singola esperienza lavorativa) è complicata dall estrema variabilità e articolazione delle situazioni, che richiede analisi di estremo dettaglio, da riportare poi a sintesi per una lettura che consenta di interpretare sfaccettature e tendenze. Il rapporto è articolato in tre sezioni: una sezione generale che ricostruisce le principali evidenze della situazione lombarda (capitoli 3-5); una sezione di approfondimento dei dati per indirizzo di laurea, settore e provincia (capitoli 6-8); una sezione sui dati universitari (capitolo 9). La sezione generale è a sua volta suddivisa in tre parti: la prima analizza il punto di vista dei neolaureati, nell obiettivo di verificare quale è stata la performance occupazionale dei nuovi laureati (annata 2009), sia per evidenziare al loro interno eventuali differenze legate ai percorsi universitari o alle caratteristiche di genere e età, sia nei confronti delle coorti precedenti. L analisi non riguarda solo i tassi di avviamento al lavoro, ma anche le caratteristiche dell occupazione in termini di durata, frammentarietà e tutela delle posizioni lavorative. Per ridurre la distorsione legata al non possesso di dati sull occupazione extra lombarda, questa analisi è concentrata sui residenti in, che più probabilmente avranno cercato un lavoro nella propria regione; la seconda parte assume un altro punto di vista, quello del mercato del lavoro lombardo, per verificare se la debole ripresa dell economia regionale nel 2010 abbia trainato una ripresa dell occupazione, dopo la vera e propria gelata dell anno precedente. Questa analisi ha considerato tutti i laureati nelle Università lombarde; la terza, infine, esamina l evoluzione delle situazioni occupazionali a distanza di 2-3 anni, con particolare attenzione alle trasformazioni dei contratti. 20 La presente indagine non consente di monitorare i laureati iscritti a corsi successivi in Università extra lombarde, che restano inclusi nell offerta stimata di laureati sul mercato del lavoro. La disponibilità delle indagini realizzate dalle Università hanno però consentito di stimare quanti stanno seguendo corsi formativi fuori dal sistema universitario lombardo e di tenerne conto nel calcolo dei non avviati. 18

20 3. DIFFICOLTÀ DI INSERIMENTO PER I LAUREATI DEL SI RIDUCE L OCCUPAZIONE DIPENDENTE E PARASUBORDINATA Per analizzare il mercato del lavoro, come sempre, consideriamo non solo i laureati in senso stretto (vecchio e nuovo ordinamento), ma anche specializzati e dottorati. Il loro numero è significativamente diminuito nel 2009 in seguito all eliminazione delle Silsis (scuole di specializzazione per l insegnamento), determinando anche una riduzione dell offerta di nuovi laureati sul mercato del lavoro (da noi stimata selezionando i laureati che hanno completato il percorso di formazione). Tavola 3-1 Laureati (inclusi specializzati e dottorati) in del 2008 e 2009, avviati nel e Laureati 2008 avviati Laureati 2009 avviati Variazione Variazione % Totale laureati (inclusi specializzati e dottorati) ,7 Continuano gli studi ,8 Con studi completati ,0 Residenti in ,2 Avviati al lavoro residenti in ,5 Non residenti in ,3 Avviati al lavoro non residenti in ,0 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Il numero degli avviati al lavoro anche nel 2010 segnala una diminuzione, più che proporzionale alla riduzione del numero di laureati che entrano sul mercato del lavoro, ma il calo è meno grave rispetto a quanto registrato lo scorso anno. Grafico 3-1 Laureati con studi completati (residenti in ) avviati nell'anno successivo alla laurea 68,0 67,0 66,0 65,0 64,0 63,0 62,0 61,0 60,0 59, Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Il calo dei dati di flusso degli avviati è confermato anche dall analisi dello stock degli occupati, ricostruito attraverso l identificazione mese per mese dei laureati con contratti attivi. 19

21 Il confronto tra tre coorti di neolaureati a un anno dalla laurea conferma il significativo peggioramento dello status occupazionale dei laureati del 2009, rispetto ai colleghi del 2008 e I livelli occupazionali dei laureati 2009 nell anno solare successivo alla laurea sono infatti sistematicamente più bassi rispetto a quelli sperimentati dalle coorti 2007 e 2008, sempre con riferimento all anno successivo alla laurea. Grafico 3-2 Status occupazionale* dei laureati 2007 nel 2008, dei laureati 2008 nel 2009 e dei laureati 2009 nel 2010 (incluse trasformazioni) LAUREATI 2007 LAUREATI 2008 LAUREATI GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC * Status occupazionale nel corso dell anno: curva ottenuta collegando le % di laureati residenti in con studi completati con un contratto attivo nel mercoledì della settimana centrale di ogni mese. Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere La diminuzione dell occupabilità è accompagnata dal deterioramento dei contratti, evidente nei contatti iniziali e che si conferma anche a distanza di tempo. 3.2 CONTINUANO A PEGGIORARE I CONTRATTI DI AVVIO È stato individuato il primo contratto lavorativo dei neolaureati nel biennio che include l anno di laurea e quello successivo (con riferimento ai rapporti di lavoro che vengono monitorati con gli archivi amministrativi, COB e Registro Imprese). La modalità di inserimento più utilizzata è il tirocinio (il 27,5%), nonostante i dati analizzati non includano il praticantato professionale. Seguono tempo determinato e collaborazione a progetto. 20

22 Grafico 3-3 Contratto di primo inserimento per i laureati 2009 TI Altro Imprenditori 7,0% 1,0% 6,7% Apprendistato 5,0% Inserimento 1,7% Tirocinio 27,5% TD 23,1% Co.pro 21,4% Somministrato 4,9% Intermittente 1,7% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Il tempo indeterminato è invece il primo contratto solo per il 7% dei neolaureati; l insieme dei contratti stabili (che include anche apprendistato e inserimento lavorativo) non raggiunge il 14%. Il grafico successivo, che mette a confronto i neolaureati 2009 con le due annate precedenti, mostra una significativa diminuzione dell uso dei contratti stabili per l avvio dei neolaureati, non solo del tempo indeterminato, ma anche dei contratti specificamente rivolti ai giovani, come l apprendistato e l inserimento lavorativo. Diminuisce anche il ricorso al tempo determinato, mentre è sostanzialmente costante il ricorso alla collaborazione a progetto. In crescita il lavoro intermittente, che tuttavia pesa ancora molto poco e soprattutto il tirocinio, che appunto è divenuto la modalità di inserimento lavorativo più frequente. Grafico 3-4 Contratto di primo inserimento per i laureati TI Apprendistato Inserimento TD somministrato intermittente copro tirocinio altro imprenditori laureati 2007 laureati 2008 laureati ,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 21

23 Primo contratto nel biennio SPECULA I contratti iniziali, soprattutto quando hanno carattere occasionale, si trasformano molto rapidamente, già nel giro di pochi mesi, come evidenzia la tavola successiva. Tavola 3-2 Trasformazioni del primo contratto entro la fine dell anno solare successivo alla laurea TI TD Ultimo contratto nel biennio Cococo\ Cocopro Apprendistato Inserimento Somministrato Intermittente Occasionale Tirocinio Imprenditori TI 88,2 1,4 0,5 5,8 0,3 0,1 2,5 0,1 0,4 0,4 0,3 100,0 Apprendistato 9,7 76,3 1,4 4,6 0,6 0,2 2,8 0,1 0,8 3,1 0,3 100,0 Inserimento 26,0 1,3 66,2 3,3 0,3-0,5-1,0 1,5-100,0 TD 20,8 2,7 1,3 65,0 1,9 0,3 4,0 0,1 1,6 2,2 0,1 100,0 Somministrato 15,3 5,5 2,0 17,3 46,1-5,8-3,7 4,0 0,3 100,0 Intermittente 8,1 4,9-23,6 6,5 39,8 9,8-3,3 3,3 0,8 100,0 Cococo\Cocopro 11,3 4,1 1,8 11,9 1,3 0,1 62,3 0,3 2,6 4,2 0,1 100,0 Occasionale 6,8 2,3-15, ,7 38,6 2,3 11,4-100,0 Tirocinio 17,0 8,5 6,8 13,4 2,4 0,1 9,4 0,0 39,0 3,3 0,1 100,0 Altro 22,5 7,0 1,4 18,3-1,4 7,0-1,4 7,0 33,8 100,0 Totale 24,6 9,4 4,4 27,3 2,7 0,5 17,8 0,3 9,7 2,8 0,3 100,0 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Altro Totale Un contratto temporaneo spesso rappresenta solo un modo per fruire di un periodo di prova più lungo di quello concesso dal lavoro standard. Per fornire un quadro più realistico è meglio depurare l analisi dei contratti da queste situazioni, perciò si considerano i dati dell ultimo contratto attivo dell anno successivo alla laurea. 3.3 PEGGIORANO I CONTRATTI ANCHE DOPO IL PRIMO IMPIEGO Considerando l ultimo contratto attivo nell anno successivo alla laurea i dati complessivi sono meno negativi, ma il confronto su tre annate di laureati conferma il deterioramento dei contratti. Il tempo indeterminato, che aveva subito un vero e proprio tracollo nel 2009, a seguito della crisi, continua a diminuire anche nel 2010, con la ripresa, sostituito da contratti meno pagati e più instabili: collaborazioni, lavoro intermittente e tirocini. 22

24 Tavola 3-3 Ultimo contratto dei laureati 2007, 2008, 2009, avviato rispettivamente nei bienni , e Avviati Valori assoluti Valori % Avviati Avviati Avviati Avviati Avviati Lavoro a tempo indeterminato ,3 21,4 17,6 Apprendistato ,8 7,7 6,9 Contratto di inserimento ,7 2,2 2,6 Lavoro a tempo determinato ,4 28,5 27,3 Lavoro somministrato ,0 4,2 4,3 Lavoro intermittente ,8 1,3 1,8 Cococo\Cocopro ,9 17,5 19,2 Lavoro Occasionale ,2 0,5 0,8 Tirocinio ,8 8,6 11,0 Imprenditori ,7 7,9 8,3 Altro ,4 0,2 0,2 Totale ,0 100,0 100,0 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Contrariamente a quanto segnalato dai dati relativi a tutti i lavoratori nella nostra Regione 21, il lavoro interinale rimane stabile, a riprova che la somministrazione non è molto utilizzata per il lavoro ad alta qualifica. Il contratto più frequente resta il tempo determinato, nonostante un significativo ridimensionamento nel 2010, causato dalla contrazione del settore istruzione, che ne fa un largo uso. Il secondo contratto più diffuso è la collaborazione a progetto (e assimilati), mentre lo stage (benché comprenda solo l extracurriculare) continua a crescere e supera la somma di apprendistato e inserimento lavorativo, ovvero dei due contratti pensati proprio per l avvio al lavoro dei giovani, ma usati in maniera limitata e decrescente. 3.4 DIMINUISCE LA DURATA DEI RAPPORTI DI LAVORO La copertura media nel 2010 dei contratti dei laureati 2009 è pari a 211 giorni (festivi inclusi), ovvero a circa 7 mesi. Per i loro colleghi laureatisi nel 2008 la durata media l anno successivo alla laurea era di 225 giorni, 2 settimane in più. 21 Indicatori congiunturali del mercato del lavoro. Analisi dell andamento negli anni , ARIFL. 23

25 Grafico 3-5 Durata dei contratti (ultimo contratto dell anno) dei laureati 2008 nel 2008 e 2009 e dei laureati 2009 nel 2009 e laureati 2009 laureati durata 2008 durata 2009 durata 2010 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Questa riduzione della durata, effetto principalmente del calo dei contratti che coprono tutto l anno, conferma l ulteriore accresciuta flessibilizzazione dei lavori. Tavola 3-4 Distribuzione per durata dei contratti (ultimo contratto dell anno). Laureati 2008 nel 2008 e 2009 e dei laureati 2009 nel 2009 e 2010 Laureati 2008 Durata 2008 Durata 2009 Durata mesi 19,3 12,0 - Tra 2 e 6 mesi 34,9 24,2 - Tra 6 e 12 mesi 30,9 37,2-1 anno 15,0 26,6 - Totali avviati 100,0 100,0 - Laureati 2009 Durata 2008 Durata 2009 Durata mesi - 21,1 13,9 Tra 2 e 6 mesi - 33,9 26,3 Tra 6 e 12 mesi - 27,3 39,9 1 anno - 17,7 19,9 Totali avviati - 100,0 100,0 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Il grafico successivo evidenzia che la durata media è inferiore, come atteso, nelle attività stagionali e in quelle legate alla cultura e all intrattenimento, ma anche nella ricerca e fornitura del personale, nell Università e nell istruzione. Più continuative le attività nei settori socio-sanitari e di pubblica utilità, nell industria manifatturiera e negli studi professionali. 24

26 Grafico 3-6 Durata dei contratti (ultimo contratto dell anno) 2010 dei laureati 2009 Selezione e fornitura di personale Università Cinema e TV Attività sportive e di intrattenimento Pubblicità e ricerche di mercato Attività ricreative Istruzione Alloggio e ristorazione Servizi turistici Commercio al dettaglio Alimentari e bevande Ricerca scientifica e sviluppo Altre attività di servizi Servizi di supporto alle imprese Carta e stampa Attività editoriali Trasporti e logistica Agricoltura ed estrazione PA Attività professionali, scientifiche e tecniche Associazioni ed organizzazioni Attività legali e contabilità Attività di direzione aziendale e di consulenza Assistenza sociale Industria della moda Chimica e farmaceutica Attività immobiliari Studi di architettura e d'ingegneria Costruzioni Commercio all'ingrosso Servizi finanziari e assicurativi Informatica e telecomunicazioni Legno e arredo Meccanica ed elettronica Sanità Altre attività manifatturiere Servizi di pubblica utilità Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 3.5 TURNOVER ELEVATO SUBITO DOPO LA LAUREA, PROGRESSIVA RIDUZIONE NEL TEMPO Per avere un altra misura della discontinuità dei rapporti di lavoro, oltre alla durata, è stato calcolato un indicatore di turnover (IT), ottenuto sommando avviamenti e cessazioni e suddividendo il risultato per il numero degli avviati. Più l indicatore è elevato più sono frammentati i rapporti di lavoro ed in genere l IT sarà tanto più basso quanto più elevata è la durata dei contratti. I laureati 2009 nel 2010 hanno in media un IT pari a 3,1 (nella media per ogni laureato ci sono 3 comunicazioni di avviamento e/o cessazione, oltre ai prolungamenti dei contratti e alle loro trasformazioni). Se si considerano i laureati dei due anni precedenti e si calcola il turnover su un periodo più lungo, l IT aumenta, ma in misura decrescente, a segnalare la progressiva stabilizzazione delle posizioni lavorative. 25

27 Grafico 3-7 Il turnover a distanza di 1, 2 e 3 anni dalla laurea laureati 2009 avviati 2010 laureati 2008 avviati laureati 2007 avviati Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Tra i settori a più elevato turnover ne ritroviamo alcuni che notoriamente fanno ampio ricorso a prestazioni temporanee (come indicato anche dai dati sulle durate), come cinema e tv, alloggio e ristorazione e attività ricreative e sportive. In essi la componente stagionale e/o la continua varietà delle attività realizzate, oltre che il forte collegamento con quella che viene definita l economia dell evento 22 spiegano l elevato ricorso a contratti temporanei. Analogamente sono note le difficoltà dell istruzione e delle Università che fanno fronte alle proprie esigenze con contratti non continuativi (nell Università la recente riforma dovrebbe cambiare le regole degli assegnisti di ricerca, allungando i termini dei contratti 23 ). Decisamente meno scontato l elevato turnover delle attività legali, un ulteriore conferma della difficoltà del settore. Al contrario il turnover è più limitato nella grande maggioranza delle attività manifatturiere, nell edilizia, nella sanità e nella finanza. 22 Vita da freelance, Sergio Bologna e Dario Banfi, Feltrinelli Sulla base della legge Gelmini la durata degli assegni è compresa fra 1 e 3 anni e sono rinnovabili fino ad un massimo di 4 anni in totale. I contratti da ricercatore a tempo determinato sono di 3 anni. 26

28 Grafico 3-8 Indicatori di turnover per i laureati 2009 nel 2010 Cinema e TV Attività legali e contabilità Istruzione Alloggio e ristorazione Università Attività ricreative Attività di selezione e fornitura di personale Pubblicità e ricerche di mercato Servizi turistici Altre attività professionali, scientifiche e tecniche Agricoltura ed estrazione Attività sportive e di intrattenimento Associazioni ed organizzazioni Assistenza sociale PA Ricerca scientifica e sviluppo Studi di architettura e d'ingegneria Trasporti e logistica Attività editoriali Altre attività di servizi Servizi di supporto alle imprese Commercio al dettaglio Informatica e telecomunicazioni Alimentari e bevande Chimica, plastica e farmaceutica Direzione aziendale e consulenza gestionale Industria della moda Commercio all'ingrosso Legno e arredo Servizi finanziari e assicurativi Costruzioni Carta e stampa Attività immobiliari Sanità Meccanica ed elettronica Altre attività manifatturiere Servizi di pubblica utilità - 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 3.6 CIRCA UN TERZO DEI LAUREATI AVVIATI RINNOVA UN CONTRATTO CON LO STESSO DATORE DI LAVORO Nei fatti il turnover è spesso apparente, perché un contratto nuovo non necessariamente significa un nuovo datore di lavoro. La tavola successiva riporta le percentuali di contratti avviati con 1 solo datore di lavoro. Per ogni annata di laureati è stato esaminato il periodo che inizia con l anno della laurea e termina al Almeno 1/3 dei laureati ha avuto più di un avviamento con lo stesso datore di lavoro e oltre il 5% ha avuto almeno 3 avviamenti. Naturalmente queste percentuali aumentano se i laureati sono più lontani nel tempo, 27

29 perché possono riguardare rinnovi di contratti relativamente lunghi e perché si possono cercare maggiori opportunità. Tavola 3-5 Laureati avviati al lavoro, suddivisi per numero di avviamenti con lo stesso datore di lavoro Laureati 2006 Laureati 2007 Laureati 2008 Laureati solo avviamento 67,7 67,9 70,1 76,3 2 avviamenti 22,0 22,6 21,1 18,3 3-5 avviamenti 8,4 8,1 7,4 4,2 6-9 avviamenti 1,3 1,0 0,9 0,6 >=10 avviamenti 0,6 0,5 0,5 0,5 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 3.7 AUMENTA IL LAVORO AUTONOMO, MA ANCHE LA FUGA ALL ESTERO Dalla rilevazione sullo status lavorativo sfugge circa la metà dei laureati e questa percentuale è stabile nel tempo. Non possiamo considerarli tutti non occupati. Infatti, una parte di questi laureati in realtà sta continuando a studiare (spesso all estero), una parte trova occupazione fuori dalla e infine un altra parte entra nel circuito del lavoro autonomo, in particolare del lavoro autonomo professionale (magari previo un passaggio da praticante). È stata ricalcolata la curva escludendo gli indirizzi che tipicamente preparano alla libera professione: architettura, ingegneria civile, medicina, odontoiatria, veterinaria, geologia, psicologia, giurisprudenza. Grafico 3-9 Status occupazionale dei laureati 2009 nel 2010 (incluse le trasformazioni e i tirocini) esclusi gli indirizzi architettura, ingegneria civile, medicina, odontoiatria, veterinaria, geologia, psicologia, giurisprudenza totali esclusi indirizzi professioni liberali GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università e OML delle Province lombarde e Infocamere 28

30 La percentuale di laureati coperta dalla rilevazione aumenta di oltre il 5%, ma la quota di chi sfugge resta molto ampia. L integrazione coi dati delle indagini sul placement consente di depurare il totale da coloro che stanno ancora studiando 24 (tra il 9 e il 10%) e di stimare le attività extra, il lavoro autonomo professionale, oltre che il praticantato e quindi per differenza di individuare l area di non lavoro. A causa delle differenti metodologie e della mancanza dei dati LIUC per il 2009 e Politecnico per il , le stime sono necessariamente approssimative, ma possono essere utili per individuare delle tendenze. L area lavorativa più rilevante che sfugge all indagine basata sui dati amministrativi lombardi è quella del lavoro autonomo professionale, che risulta interessare oltre il 7% dei neolaureati. I praticanti sarebbero il 2,3% e insieme al tirocinio rappresenterebbe il 10% dei laureati. Infine coloro che avrebbero trovato lavoro fuori dalla sarebbero il 2,9%, ma si tratta di un dato probabilmente sottostimato, perché è più difficile intervistare un laureato che ha cambiato residenza, soprattutto se non lavora più in Italia (più facilmente di chi ha mantenuto la residenza risulterà tra le non risposte). Grafico 3-10 Situazione dei laureati 2009 nel 2010 stime che integrano i risultati delle rilevazioni sul placement Non lavorano 16,3% TI 12,4% Altro 0,4% Extra 2,9% Apprendistato 4,9% Inserimento 1,8% Autonomo 7,2% Imprenditori 5,8% TD 19,2% Praticantato 2,3% Tirocinio 7,8% Lavoro Occasionale 1,4% Somministrato 3,0% Intermittente Cococo\Co.pro 1,2% 13,5% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università e OML delle Province lombarde, Infocamere, Stella, Alma Laurea e indagini sul placement di Bocconi, Cattolica e Politecnico Sulla base di queste stime l area del non lavoro risulterebbe essere diminuita di 2 punti percentuali rispetto allo scorso anno, in contrasto con quanto emerso dai dati delle fonti amministrative. In effetti l ampliamento sembrerebbe spiegabile dall aumento delle voci non monitorate dagli archivi amministrativi 24 Con l uso degli archivi amministrativi delle Università si è in grado di escludere solo i laureati che sono iscritti a corsi universitari e post universitari lombardi, non quelli che studiano fuori dalla regione o che frequentano corsi formativi non universitari. 25 È stato ipotizzato che il comportamento nell anno mancante fosse analogo all anno rilevato e la stessa metodologia è stata utilizzata per una nuova stima dei dati dello scorso anno. 29

31 lombardi: lavoro autonomo professionale, praticantato e lavoro fuori dalla, soprattutto all estero. Grafico 3-11 Modalità di lavoro dei neolaureati lombardi: variazione % tra 2009 e 2010 extra Autonomo Imprenditori Praticantato Tirocinio Lavoro Occasionale Cococo\Cocopro Intermittente Somministrato TD Inserimento Apprendistato TI var Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università e OML delle Province lombarde, Infocamere, Stella, Alma Laurea e indagini sul placement di Bocconi, Cattolica e Politecnico La crescita del lavoro extra e del lavoro autonomo risulta decisamente più consistente se si fa un confronto su dati omogenei, ovvero escludendo Politecnico e LIUC: +45,8% il lavoro autonomo e +44,3% l extra (+69% il lavoro all estero). Altre fonti avvalorano queste indicazioni. Secondo una stima fatta da Radio 24 nella trasmissione Giovani Talenti, nell ultimo anno 26 circa italiani sotto i 40 anni sono andati all estero e al loro interno la grande maggioranza ha una laurea ed è molto giovane. La stessa stima evidenzia un forte incremento di questo esodo negli ultimi anni. Sulla crescita delle attività autonome professionali non si ha accesso a fonti specifiche lombarde 27, ma a livello nazionale, un analisi dei dati IRPEF realizzata dal Ministero delle Finanze 28 segnala un netto incremento delle nuove partite Iva attivate da parte di soggetti sotto i 30 anni: il loro peso sul totale delle 26 La stima si basa in parte su dati AIRE (Associazione italiana Residenti all Estero), ma considera che sulla base di dati ufficiosi circa la metà degli italiani che va all estero non si registra all anagrafe, benché l iscrizione sia obbligatoria. Dato questo confermato anche dall ISTAT che registra i cambi di residenza e che ha evidenziato un forte incremento dei trasferimenti. Il Sole 24 ore Ecco i numeri e i costi dell emigrazione italiana, Sergio Nava, 20 dicembre I soli dati disponibili a livello lombardo sono i dati dei professionisti iscritti alla gestione separata che superano i euro di reddito annuo. Sulla base delle tavole contenute nel Primo rapporto sulla coesione sociale realizzato in collaborazione da INPS, ISTAT e Ministero del lavoro, il numero dei professionisti autonomi afferenti a tale gestione (professionisti non ordinisti, senza cassa previdenziale privata) sono aumentati del 6% tra il 2007 e il 2009 (ultimo dato aggiornato). 28 Nella relazione di sintesi del Dipartimento delle Finanze sulle dichiarazioni IRPEF si legge dai dati dell anagrafe delle partite IVA si colgono, anche nel periodo di crisi, interessanti segni di dinamismo soprattutto da parte dei giovani: il tasso delle nuove aperture di partite IVA attivate da parte di soggetti sotto i 30 anni di età sul totale delle nuove aperture risulta, infatti, in forte crescita (il 12,6% nel 2006, è diventato 19,8% nel 2009, e poi 22,5% nel 2010). Dipartimento delle Finanze Statistiche sulle dichiarazioni delle persone fisiche (IRPEF) relative all'anno d'imposta

32 nuove aperture è stato pari al 22,5% nel 2010, contro il 19,8% nel 2009 e il 12,6% del Una crescita che ha certamente interessato i laureati. La crescita del praticantato infine è coerente con il più generale aumento dei tirocini, un altra conferma della diffusione dei contratti gratuiti. 3.8 GLI INDIRIZZI DI LAUREA Gli indicatori occupazionali ci consentono di delineare un quadro della situazione lavorativa per i diversi indirizzi di laurea. Anche quest anno la situazione occupazionale dei laureati, seppur accomunata da alcuni tratti comuni, appare molto differente a seconda dell indirizzo di studi. Dai dati relativi ai laureati del 2009 avviati nel biennio possiamo identificare due gruppi con situazioni occupazionali contrapposte: da un lato si trovano gli indirizzi di laurea con alte percentuali di avviati, un elevata presenza di contratti dipendenti stabili (tempo indeterminato, apprendistato e inserimento) o anche a tempo determinato, ma che nei fatti assicurano continuità occupazionale (lavoro per più di 6 mesi in un anno e con contratti aventi una durata elevata, generalmente coerenti con gli studi effettuati); dall altro lato vi sono gli indirizzi che registrano basse percentuali di avviamenti, con contratti parasubordinati o tirocini, con lavori che risultano non continuativi, oltre che generalmente non coerenti, secondo quanto emerge dalle indagini sul placement e/o dalle tipologie di settori in cui trovano occupazione. Schema 3-1 Performance occupazionali per indirizzi di laurea Elevato tasso di avviamento, contratti dipendenti, elevata % occupazione prevalente, durata superiore alla media, alta coerenza Basso tasso di avviamento bassa % occupazione prevalente, durata inferiore alla media, bassa coerenza Formazione primaria e silsis Professioni infermieristiche (incluse le professioni sanitarie della prevenzione e della riabilitazione, che spesso svolgono attività autonome) Area matematico-ingegneristica (informatica, matematica, ingegnerie - un po meno positivi, chimica, energetica, aerospaziale e medicale, in cui l occupazione risulta meno continuativa) Servizio sociale Scienze dell educazione Farmacia Odontoiatria (considerando lo sbocco autonomo) Economia bancaria internazionale e aziendale, statistica Chimica (appena sopra la media) Area delle professioni liberali: veterinaria, giurisprudenza e architettura; ingegneria edile, geologia e soprattutto odontoiatria, psicologia Design Area scientifica: fisica biologia biotecnologie scienze dell alimentazione, scienze dei materiali, indirizzi agrari Area umanistica: lettere e filosofia. Storia, beni culturali Amministrazione pubblica: Scienze politiche e economia delle amministrazioni pubbliche Economia per l ambiente e la cultura, scienze economico aziendali (che in parte studiano o lavorano all estero) Nel primo gruppo troviamo le ingegnerie (ad eccezione di quella edile) e le lauree infermieristiche e paramediche, entrambe con alte percentuali di contratti a tempo indeterminato. Ma anche gli indirizzi che si rivolgono al settore istruzione (scienze della formazione primaria e gli ultimi Silsis), nonostante la contrazione rispetto allo scorso anno e al settore sociale, come servizio sociale e scienze dell educazione. Economia, infine, può contare su una domanda relativamente elevata per gli indirizzi di economia aziendale, bancaria (grazie alla ripresa delle assunzioni nel credito) e internazionale. 31

33 Al secondo gruppo afferiscono tutti gli indirizzi di laurea che hanno come sbocco naturale la libera professione (architettura, giurisprudenza, psicologia, ingegneria edile, veterinaria, odontoiatria). Per questi indirizzi si registrano tassi di avviamento bassi, che solo in parte possono essere mitigati dalle informazioni relative all avvio di attività autonome, spesso discontinue e poco retribuite. Dalle informazioni che da tempo vengono raccolte tramite uno stretto e continuo raccordo con gli ordini professionali, si sa che si tratta di ambiti (con l eccezione di odontoiatria e parzialmente di ingegneria edile) in grave crisi, dovuta sia alla contrazione della domanda, sia all esplosione dell offerta. Una situazione di difficoltà da cui non è facile uscire perché i percorsi formativi seguiti privilegiano l acquisizione di competenze tecnico specialistiche certamente approfondite, ma difficilmente riconvertibili per svolgere altre professioni. Nello stesso gruppo ci sono anche le lauree scientifiche che hanno come meta elettiva la ricerca, che scontano l arretratezza del paese in questo ambito, ma che possono cogliere opportunità lavorative all estero. In difficoltà anche le lauree pensate per trovare occupazione nella pubblica amministrazione, come scienze politiche e economia delle amministrazioni pubbliche, o in ambiti comunque collegati al pubblico, come economia dei beni culturali. Il blocco delle assunzioni e i tagli della spesa pubblica non lasciano grandi spazi a nuovi inserimenti. Infine, si conferma la tradizionale debolezza delle lauree umanistiche, che forniscono un ampia e approfondita preparazione, specificamente richiesta principalmente dal settore istruzione, troppo esiguo per poter rappresentare un bacino d impiego adeguato all elevato numero di laureati in queste discipline. Rispetto allo scorso anno la situazione risulta polarizzata: per i laureati 2008 infatti si poteva identificare un terzo gruppo di indirizzi, piuttosto nutrito, che registrava numerosi avviamenti anche se non coerenti e mal inquadrati dal punto di vista contrattuale in cui ritrovavamo le laure umanistiche e creative. Nel 2009 in questa situazione troviamo solo scienze della comunicazione e gli indirizzi linguistici, mentre gli altri indirizzi hanno sensibilmente peggiorato la loro situazione e sono quindi collocati nel secondo gruppo. 3.9 DONNE AVVIATE E MARGINALIZZATE Le donne sono ormai da tempo la maggioranza tra i laureati (55,9% nel 2009), una maggioranza ancora più consistente (58,6%) se consideriamo i laureati con studi completati (l offerta teorica di lavoro) e sono anche la maggioranza degli avviati al lavoro (il 59,2% degli avviati). I maggiori tassi di avviamento al lavoro delle donne sono confermati anche a livello di singoli indirizzi. Almeno con riferimento ai giovani ad elevata scolarizzazione appaiono confermati i risultati dell indagine Istat sulle giovani donne 29, che evidenziano per le laureate tassi di occupazione simili a quelli dei loro coetanei uomini. Un dato non sufficiente, tuttavia, a colmare il gap lavorativo che da sempre le separa dagli uomini. Quando si è interessati ad un rapporto dipendente stabile, anche quando questo è preceduto da un contratto a termine che consenta un più lungo periodo di prova, le aziende preferiscono gli uomini. Sulla scelta femminile grava il rischio maternità, che significa non solo l assenza dal lavoro nei mesi a cavallo della gravidanza, ma anche le incertezze legate alla ripresa successiva: part time, congedi parentali etc. Se invece si ricorre a collaboratori esterni o comunque contratti temporanei, il problema non sussiste, il contratto potrà essere interrotto nel caso la lavoratrice non potesse garantire le prestazioni richieste marzo: giovani donne in cifre, anni , ISTAT, 8 marzo

34 Come sempre le modalità contrattuali riservate alle donne sono peggiorative rispetto a quelle offerte ai colleghi uomini: l insieme dei contratti stabili (tempo indeterminato, apprendistato e inserimento lavorativo) ha interessato il 26,3% degli uomini avviati al lavoro, contro il 18,6% delle donne. Tavola 3-6 Modalità di lavoro utilizzate per donne e uomini (totale laureati inseriti in ) 2010 Variazione Donne Uomini Donne Uomini Tempo indeterminato 16,2 22,0 4,5 12,1 Apprendistato 4,1 4,6 21,4 20,9 Contratto di inserimento 1,5 2,8 26,0 77,4 Tempo determinato 35,5 21,9 0,3 7,1 Lavoro somministrato 4,4 3,9 20,3 18,4 Lavoro intermittente 1,5 1,1 34,2 37,4 Cococo\Cocopro 19,8 19,3 5,6 2,9 Lavoro Occasionale 0,8 0,7 94,4 26,6 Imprenditori 8,7 15,8-1,2-0,0 Tirocinio 7,4 7,6 22,6 35,5 Altro 0,2 0,2 6,3 - Totale avviati 100,0 100,0 6,0 10,4 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università e OML delle Province lombarde e Infocamere Gli anni scorsi questa differenza era più limitata e soprattutto dipendeva in gran parte dalla tipologia di indirizzi universitari seguiti. In sostanza le donne erano più spesso inserite con contratti temporanei perché si laureano più degli uomini in materie poco richieste dal mercato del lavoro o comunque caratterizzate da maggiore flessibilità. La verifica effettuata sui dati del 2010 restituisce un quadro diverso: la differenza di genere è confermata anche se si confrontano laureati che hanno seguito lo stesso percorso universitario. Fanno eccezione farmacia, scienze della comunicazione (dove tuttavia molte delle posizioni stabili attengono avviamenti non coerenti con il percorso di studi) e le ingegnerie, in cui la pressione della domanda è più consistente e probabilmente non consente di selezionare anche sulla base di questo parametro. La convinzione che ci sia stato un peggioramento della condizione lavorativa delle giovani laureate emerge anche da altri dati. Se, come visto, il numero di laureati dell ultimo triennio avviati al lavoro nel 2010 è cresciuto dell 8,4%, rispetto a quelli inseriti nel 2009, il confronto di genere mostra che la crescita è stata del 6 % per le donne e del 12% per gli uomini, questa differenza è confermata per tutte le classi dimensionali delle imprese. 33

35 Grafico 3-12 Inserimenti in nel 2009 e 2010 dei laureati del triennio precedente: dati per dimensione dei datori di lavoro e genere donne uomini Totale da 250 addetti da 100 a 249 addetti da 10 a 99 addetti da 1 a 9 addetti NULL - 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università e OML delle Province lombarde e Infocamere E che queste differenze si riflettano sui percorsi di più lungo periodo lo testimoniano i divari nei tassi di turnover, abbastanza limitati a un anno dalla laurea, ma progressivamente crescenti a distanza di tempo. Grafico 3-13 Indicatori di turnover (TI) laureati 2009 avviati 2010 laureati 2008 avviati uomini donne laureati 2007 avviati Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università e OML delle Province lombarde e Infocamere 34

36 4. SEGNALI POSITIVI DAL MERCATO DEL LAVORO, MA NON ABBASTANZA DA MIGLIORARE LE POSSIBILITÀ OCCUPAZIONALI DEI NEOLAUREATI Nel paragrafo precedente è stato considerato il punto di vista del neo laureato, la sua probabilità di trovare subito un occupazione e con quali modalità lavorative. L analisi è stata riferita ai soli laureati residenti, che con maggiore probabilità rispetto ai non residenti cercano un lavoro in. Assumendo ora un altro punto di vista, si verifica se i timidi segnali di ripresa registrati in Regione hanno avuto riflessi sulla domanda di neolaureati. A questo scopo confrontiamo la domanda complessiva di neolaureati nel 2010 e nel 2009, considerando insieme tre annate di laureati. L analisi evidenzia una crescita della domanda: il sistema lombardo nel 2010 ha inserito laureati del triennio , contro i laureati del triennio , assorbiti nel 2009, con un aumento dell 8,4% 30. Aumento non sufficiente però ad impedire il peggioramento dell occupazione dei laureati più recenti, rilevato nel precedente capitolo (Tavola 3-1). Due le ragioni di questa cattiva performance dei laureati 2009: a. hanno subito in pieno le conseguenze della crisi. Soprattutto i laureati della prima metà dell anno hanno scontato il brusco blocco del mercato del lavoro. I dati della tavola successiva mostrano che la percentuale dei laureati avviati al lavoro l anno della laurea è decisamente più bassa per i laureati 2009 rispetto ai laureati del 2008, proprio perché il 2009 è stato un anno molto più difficile di quello precedente. Tavola 4-1 Laureati con studi completati in Valori assoluti Valori % Variazione % Laureati 2008 Laureati 2009 Laureati 2008 Laureati Laureati con studi completati ,0 100,0-4,0 Avviati nell'anno laurea ,6 36,4-16,0 Avviati anno dopo laurea ,4 43,1 2,5 Totale avviati nel biennio ,6 56,4-7,5 * Il totale non è la somma delle due righe sopra perché molti laureati sono stati avviati entrambi gli anni Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere b. Nel 2010 si sono trovati a competere con i colleghi degli anni precedenti rimasti disoccupati, sempre a causa della crisi. La crescita della domanda, comunque non particolarmente brillante, si è spalmata su un offerta molto ampia, costituita da più coorti di laureati. La brusca frenata della domanda di lavoro nel periodo immediatamente successivo alla crisi ed in particolare per tutto il 2009 ha ridotto anche l assorbimento dei laureati 2008, che sono in buona misura rimasti sul mercato e sono andati a sommarsi ai laureati successivi. I laureati inseriti nel 2010 quindi provengono in maggior misura dalla coorte dei laureati 2009 (14.837), ma anche dai laureati 2008 (11.561) e 2007 (11.561). 30 Questo trend è coerente coi dati complessivi regionali delle COB, che segnalano una forte caduta nel 2009 e una ripresa nel 2010 a partire da febbraio (ARIFL, fonte citata). 35

37 Tavola 4-2 Laureati avviati al lavoro in : confronto tra avviamenti 2009 e avviamenti 2010, riferiti ai laureati del triennio precedente Avviati 2009 Avviati 2010 Variazione Variazione % % 2009 % 2010 Laureati 3 anni prima ,5 25,9 25,2 Laureati 2 anni prima ,8 29,6 32,7 Laureati 1 anno prima ,5 44,4 42,0 Laureati triennio ,4 100,0 100,0 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università e OML delle Province lombarde e Infocamere 4.1 CRESCE L INSERIMENTO DI LAUREATI NELLE GRANDI IMPRESE, SPECIALMENTE NELLA MANIFATTURA E COMMERCIO, CROLLA NELL'ISTRUZIONE Non solo crescono gli avviati, ma aumenta anche il numero di datori di lavoro che sono passati da nel 2009 a nel Tavola 4-3 Numero di avviamenti per datori di lavoro nel 2009 e nel 2010 Anno 2009 Anno 2010 Variazione Variazione % solo avviamento ,1 2 avviamenti ,9 3-5 avviamenti ,1 6-9 avviamenti ,1 >=10 avviamenti ,6 Totale ,2 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università e OML delle Province lombarde e Infocamere Quali imprese, settori e territori hanno maggiormente incrementato la domanda di laureati nel 2010 e con quali contratti? 1. Le grandi imprese con più di 250 addetti, seguite dalle imprese con addetti hanno contribuito in maniera determinante. Al contrario il segmento meno dinamico è quello di cui non conosciamo la dimensione, che include la pubblica amministrazione e le piccolissime imprese. 36

38 Tavola 4-4 Confronto tra avviati al lavoro in nel 2009 (laureati ) e avviati nel 2010 (laureati ). Dati per dimensione delle aziende Avviati 2009 Avviati 2010 Variazione Variazione % Valore % 2010 Nullo ,2 30,6 Da 1 a 9 addetti ,3 13,9 Da 10 a 99 addetti ,8 21,0 Da 100 a 249 addetti ,0 8,2 Da 250 addetti ,2 26,3 Totale ,4 100,0 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università e OML delle Province lombarde e Infocamere 2. Milano traina la crescita dell occupazione dei neolaureati, percentualmente rilevante anche la crescita di Monza e Varese (Mantova non è significativa perché inserisce principalmente laureati provenienti dal sistema universitario veneto). In calo Cremona e Pavia. Tavola 4-5 Confronto tra avviati al lavoro in nel 2009 (laureati ) e avviati nel 2010 (laureati ). Dati per province Variazione Variazione % Valore % 2010 Bergamo ,2 8,2 Brescia ,0 7,9 Como ,5 4,2 Cremona ,1 1,9 Lecco ,6 2,5 Lodi ,0 1,4 Monza Brianza ,9 6,3 Milano ,7 54,4 Mantova ,9 1,0 Pavia ,0 4,0 Sondrio ,9 1,3 Varese ,9 6,7 Più province ,5 0,2 Totale ,4 100,0 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università e OML delle Province lombarde e Infocamere 3. La crescita ha interessato un po tutti i tipi di contratto, ma è stata percentualmente più rilevante per il lavoro occasionale, il lavoro intermittente e le tipologie di lavoro con contenuto formativo: inserimento lavorativo (soprattutto nel credito) e apprendistato (soprattutto nell ICT), concentrati nelle grandi imprese di consulenza e tirocinio, un po ovunque. 37

39 Tavola 4-6 Confronto tra avviati al lavoro in nel 2009 (laureati ) e avviati nel 2010 (laureati ). Dati per tipologie di contratto Variazione Variazione % Valore % 2010 Tempo indeterminato ,7 18,2 Apprendistato ,1 4,2 Contratto di inserimento ,0 1,9 Tempo determinato ,3 31,3 Lavoro somministrato ,7 4,1 Lavoro intermittente ,4 1,3 Cococo\Cocopro ,6 19,5 Lavoro Occasionale ,4 0,8 Tirocinio ,7 7,2 Imprenditori ,1 11,3 Altro ,1 0,2 Totale avviati ,4 100,0 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università e OML delle Province lombarde e Infocamere 4. I settori più dinamici sono stati quelli a prevalente partecipazione privata, dalla manifattura al commercio, dalle banche all informatica e alla pubblicità. La ripresa economica, trainata dall export 31, ha favorito una crescita dell occupazione; i primi effetti possono essere colti soprattutto nella meccanica, nell alimentare, ma anche nella chimica e nelle altre manifatturiere. Anche il settore bancario ha ripreso ad assumere, dopo i pesanti processi di ristrutturazione e qualche indicazione positiva proviene dalla pubblicità e dall informatica, che in seguito alla crisi hanno subito fortissimi processi di riduzione del personale. In tutti questi settori è aumentato l uso di contratti stabili (ma resta molto limitato in pubblicità). 31 La situazione congiunturale in, IV trimestre 2010, Unioncamere, gennaio

40 Tavola 4-7 Confronto tra avviati al lavoro in nel 2009 (laureati ) e avviati nel 2010 (laureati ). Dati per settori Laureati Laureati Variazione Variazione % Valore % 2010 Avviati 2009 Avviati 2010 Agricoltura ,8 0,7 Alimentari ,9 0,8 Industria della moda ,6 0,9 Legno e arredo ,6 0,3 Carta e stampa ,7 0,5 Chimica e farmaceutica ,2 2,2 Meccanica ed elettronica ,4 4,7 Altre attività manifatturiere ,3 0,8 Servizi di pubblica utilità ,5 0,5 Costruzioni ,1 2,1 Commercio all'ingrosso ,5 4,6 Commercio al dettaglio ,3 4,3 Trasporti e logistica ,3 1,3 Alloggio e ristorazione ,6 2,6 Attività editoriali ,3 1,3 Cinema e TV ,5 1,6 Informatica e telecomunicazioni ,5 5,2 Servizi finanziari e assicurativi ,8 5,1 Attività immobiliari ,1 1,3 Attività legali e contabilità ,5 2,0 Direzione e consulenza gestionale ,5 3,6 Studi architettura e ingegneria ,6 1,9 R&S ,4 1,5 Pubblicità ,7 2,8 Attività professionali, scientifiche e ,4 1,6 tecniche Ricerca e fornitura di personale ,6 5,3 Agenzie di viaggio e tour operator ,7 0,5 Supporto per le funzioni d'ufficio ,1 1,7 PA ,1 2,2 Istruzione ,1 15,2 Università ,3 3,2 Sanità ,8 6,5 Assistenza sociale ,8 4,5 Attività ricreative ,0 1,1 Attività sportive e di intrattenimento ,2 1,4 Associazioni ed organizzazioni ,6 1,7 Altre attività di servizi ,0 1,6 ND ,0 0,7 Totale ,4 100,0 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università e OML delle Province lombarde e Infocamere Più sfavorevole l evoluzione dei comparti ad elevata presenza pubblica: -539 nell istruzione, -81 nell assistenza sociale, solo +19 nella sanità (ma non la pubblica amministrazione in senso stretto). Tutti settori in cui si riduce significativamente il ricorso al contratto a tempo indeterminato (con riferimento all istruzione anche il tempo determinato). In parte questa caduta è legata allo sgonfiarsi di una bolla causata dal pensionamento anticipato di tante donne in vista dell allungamento dell età pensionabile nel pubblico impiego. La presenza femminile in questi settori e in particolare nell insegnamento (dove infatti la riduzione è più marcata), è molto elevata e quindi la norma ha avuto un effetto non trascurabile. In parte la riduzione riscontrata è invece dovuta al blocco del turnover che ha interessato un po tutti i settori pubblici, nel rispetto del patto di stabilità. 39

41 In positivo è da segnalare il crescente ricorso a laureati nei settori del commercio e del turismo (sia alloggi e ristorazione, sia servizi turistici), però con differenze significative nella tipologia dei contratti impiegati: mentre nel commercio all ingrosso crescono soprattutto i contratti a tempo indeterminato, nel commercio al dettaglio aumenta il tempo determinato e negli alloggi e ristorazione i contratti intermittenti. È invece critica, infine, la situazione delle attività professionali-consulenziali: studi legali contabili e gestionali, studi di ingegneria e architettura, altre attività professionali, non sembrano ancora essere capaci di ripresa. O forse è un ulteriore segnale della trasformazione di queste attività, che sempre più spesso si avvalgono di reti di consulenti esterni (vere o finte partite iva che siano) piuttosto che di dipendenti più o meno stabili. Grafico 4-1 Inserimenti in nel 2009 e 2010 dei laureati del triennio precedente: dati per settori nd Altre attività di servizi Associazioni ed organizzazioni Attività sportive e di intrattenimento Attività ricreative Assistenza sociale Sanità Università Istruzione PA Supporto per le funzioni d'ufficio Agenzie di viaggio e tour operator Ricerca e fornitura di personale attività professionali, scientifiche e tecniche Pubblicità R&S studi architettura e ingegneria direzione e consulenza gestionale Attività legali e contabilità Attività immobiliari Servizi finanziari e assicurativi Informatica e telecomunicazioni Cinema e TV Attività editoriali Alloggio e ristorazione Trasporti e logistica Commercio al dettaglio Commercio all'ingrosso Costruzioni Servizi di pubblica utilità Altre attività manifatturiere Meccanica ed elettronica Chimicae farmaceutica Carta e stampa Legno e arredo Industria della moda Alimentari Agricoltura Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università e OML delle Province lombarde e Infocamere 40

42 GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC SPECULA 5. POLARIZZAZIONE DEI PERCORSI NEL MEDIO PERIODO Ormai da qualche anno è evidente che i contratti di avvio dei neolaureati sono sempre più instabili e sempre meno tutelanti. Non si avevano invece evidenze sulla loro evoluzione nel tempo, si tratta di contratti iniziali che presto si evolvono verso lavori più stabili o invece si tratta di percorsi differenti che raramente si ricongiungono? La disponibilità della serie storica dei laureati dal 2006 al 2009 e di dati affidabili sui rapporti di lavoro in, permette ora di seguire l evoluzione occupazionale a distanza di 3-4 anni dalla laurea. Si tratta, occorre ricordarlo, delle sole occupazioni da dipendente, parasubordinato e delle attività di stage in ; non è possibile monitorare i percorsi dei laureati se hanno intrapreso un attività professionale autonoma e/o se lavorano fuori dalla. Ciò significa che l assenza di un contratto attivo non necessariamente indica una situazione di non occupazione. L osservazione longitudinale ha imposto un affinamento delle procedure di analisi dei dati, in particolare ha richiesto il trattamento informatico non solo degli avviamenti e delle cessazioni dei rapporti di lavoro, ma anche delle trasformazioni, precedentemente mai utilizzate nel monitoraggio dell occupazione in regione. Un lavoro da considerare sperimentale non solo per il progetto Specula, ma per tutta l attività dell Osservatorio del Mercato del lavoro di Milano, che ha collaborato alla definizione delle metodologie utilizzate. Grafico 5-1 Status occupazionale dei laureati nel triennio (inclusi i tirocini e le trasformazioni) LAUREATI 2006 LAUREATI 2007 LAUREATI 2008 LAUREATI Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università e OML delle Province lombarde e Infocamere 41

43 GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC SPECULA Grafico 5-2 Status occupazionale dei laureati nel triennio (incluse le trasformazioni ed esclusi i tirocini) LAUREATI 2006 LAUREATI 2007 LAUREATI 2008 LAUREATI Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università e OML delle Province lombarde e Infocamere Il confronto tra lo status occupazionale di 4 annate di laureati (dal 2006 al 2009) evidenzia che: con il passare del tempo la percentuale di laureati occupati non aumenta; dopo il primo anno dalla laurea la situazione delle diverse annate di laureati è sostanzialmente analoga, le curve si sovrappongono quasi perfettamente; il percorso oscillante con caduta ciclica nei mesi estivi viene mantenuto anche tra i laureati più vecchi, ad indicare che molti si stabilizzano con contratti a termine che vengono rinnovati, ma che lasciano scoperti (senza reddito, pensione, tutele) i periodi di ferie; la curva raramente tocca il 50%. Per approfondire l analisi, sono stati distinti due gruppi entro la coorte dei laureati del 2007: 1. i laureati che non sono mai stati rilevati dalle banche dati a disposizione, che quindi hanno sempre lavorato con attività autonome professionali o al di fuori della. Di questi sono stati individuati gli indirizzi di laurea; 2. i laureati rilevabili, per esaminare la trasformazione dei loro contratti. 5.1 I LAUREATI MAI RILEVATI DAGLI ARCHIVI AMMINISTRATIVI UTILIZZATI È possibile ipotizzare che la maggior parte di coloro che non risultano aver avuto alcuna comunicazione alle province, si riferiscano a laureati che lavorano fuori dalla o con un attività non censita (autonomo professionale o praticantato). Non risulta alcuna comunicazione su laureati, su un totale di laureati 2007 con studi completati, ovvero sul 28% del totale. 42

44 Grafico 5-3 Laureati 2007 che non sono mai rilevati dagli archivi amministrativi regionali (COB e Registro Imprese) Odontoiatria e protesi dentaria Medicina e chirurgia Informazione scientifica sul farmaco Medicina veterinaria/sanità animale Giurisprudenza Professioni sanitarie della prevenzione e della sicurezza sul Fisica e astronomia Architettura Ingegneria edile e civile Professioni sanitarie della riabilitazione, fisioterapia e Scienze dei servizi giuridici Scienze e tecnologie zootecniche Scienze statistiche Scienze biologiche Pianificazione territoriale, urbanistica, ambientale Biotecnologie Educazione fisica e scienze motorie Scienze dell'alimentazione e della nutrizione umana, Scienze politiche e delle relazioni internazionali e Erboristeria Storia Scienza dei materiali Filosofia, scienze delle religioni e antropologia Modellistica matematico-fisica per l'ingegneria Scienze geologiche e della terra/ Scienze geografiche e del Scienze ambientali e della natura Ingegneria indirizzo generico Scienze dell'amministrazione Scienze e tecnologie agrarie, forestali e del legno Scienze economico-sociali e economico-politiche Disegno industriale, moda, design, grafica, comunicazione Economia delle amministrazioni pubbliche Lettere classiche, moderne e materie letterarie Ingegneria energetica e nucleare Scienze e conservazione dei beni culturali, archeologia Sociologia e ricerca sociale Storia e conservazione dei beni architettonici e ambientali Ingegneria chimica Economia per l'ambiente e la cultura Professioni sanitarie tecniche di laboratorio medico, Psicologia Farmacia Ingegneria medica, biomedica e clinica Chimica Matematica Scienze economico-aziendali, del marketing e Scienze turistiche (escl. Indirizzo economico) Scienze e tecnologie agroalimentari Lingue, letterature e culture straniere Servizio sociale Musicologia e spettacolo Altre lauree in ingegneria Ingegneria informatica Informatica Scienze dell'educazione/ Scienze per responsabili esperti Statistica economica, finanziaria ed attuariale Economia del turismo Ingegneria aerospaziale e aeronautica Scienze della comunicazione Ingegneria per l'ambiente e il territorio Economia del commercio internazionale Economia bancaria, finanziaria e assicurativa Ingegneria elettronica Ingegneria gestionale e logistica Ingegneria meccanica, mineraria e navale Traduzione e mediazione linguistica Ingegneria delle telecomunicazioni Ingegneria dell'automazione Scienze e gestione delle risorse agricole e forestali Professioni dell'assistenza sanitaria, infermieristiche, Tossicologia Ingegneria elettrica Scienze della formazione primaria Silsis Scienze della formazione aziendale e degli adulti Scienze statistico-sociali - 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 90,0 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università e OML delle Province lombarde e Infocamere 43

45 Contratto 2008 SPECULA Tra questi sono particolarmente numerosi i laureati in materie che prevedono il praticantato e/o hanno come sbocco prevalente la libera professione, ad iniziare dalle professioni liberali come giurisprudenza, medicina, odontoiatria, veterinaria, architettura e ingegneria civile, ma anche per quanto concerne altre professioni che anni fa venivano svolte principalmente da dipendenti e che crescentemente sono attualmente svolte in maniera autonoma, come gli informatori medico scientifici. Ma emergono anche indirizzi scientifici che hanno come sbocco naturale la ricerca, in cui presumibilmente sono numerosi i laureati che stanno studiando e/o lavorando fuori dall Italia: biotecnologie, biologia, fisica, scienze dei materiali. Una recente indagine dell ISTAT 32 effettuata su una parte dei laureati, ovvero sui dottori di ricerca italiani a distanza di 3 e 5 anni dal conseguimento del titolo, riporta che a distanza di 3 anni il 7,8% lavora all estero e il 13,3% intende trasferirsi all estero. Per i laureati in fisica, scienze matematiche, informatica e scienze biologiche questa quota è molto più elevata, soprattutto per fisica (il 23,7% lavora all estero e il 15,7% è intenzionato ad andarci). 5.2 LE TRASFORMAZIONI DEI CONTRATTI Sono state esaminate le trasformazioni dei contratti per i laureati 2007 e Per entrambe le coorti è stata messa a confronto la situazione nell anno successivo alla laurea (con riferimento all ultimo contratto attivo rispettivamente nel 2008 e nel 2009) con il Tavola 5-1 Laureati 2007: trasformazioni dei contratti 2008 nel 2010 TI Apprendistato Inserimento TD Somministrato Contratto 2010 Intermittente Coco pro Occasionale Tirocinio Imprenditori TI Apprendistato Inserimento TD Somministrato Intermittente Cocopro Occasionale Tirocinio Imprenditori Altro Non rilevati Totale Altro Non rilevati * I totali possono non essere coerenti di alcune unità con i dati riportati nella tavola 5.5 perché ci sono laureati che hanno attivi più contratti in contemporanea e quindi vengono computati più volte Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università e OML delle Province lombarde e Infocamere Totale L indagine è particolarmente interessante perché ha riguardato la totalità dei dottori di ricerca che hanno conseguito il titolo nel 2003 e nel ISTAT L inserimento professionale dei dottori di ricerca, anno dicembre

46 Contratto 2008 SPECULA Tavola 5-2 Laureati 2007: trasformazioni dei contratti 2008 nel 2010 (valori %) Contratto 2010 TI Apprendistato Inserimento TD Somministrato Intermittente Cococo\ Cocopro Occasionale Tirocinio Imprenditori Altro Non rilevati TI 82,5 0,5 0,1 3,6 0,5 0,3 2,0 0,1 0,2 0,2 0,0 9,8 100,0 Apprendistato 41,3 36,7 0,3 4,4 1,4 0,5 2,9 0,1 0,5-0,1 11,8 100,0 Inserimento 61,9 1,5 9,6 5,5 0,4-2,4 0,3 0, ,1 100,0 TD 35,8 1,2 0,4 31,4 1,9 0,5 4,2 0,1 0,9-0,1 23,6 100,0 Somministrato 31,0 3,8 1,6 15,6 13,2 0,8 6,7 0,4 1, ,7 100,0 Intermittente 10,2 2,5-13,6-19,5 9,3 0,8 2, ,5 100,0 Cococo\ Cocopro 17,6 3,3 0,3 11,4 1,4 0,4 31,4 0,8 1,3-0,3 31,8 100,0 Occasionale 6,5 3,2-12,9-3,2 16,1 9,7 3, ,2 100,0 Tirocinio 25,4 5,0 1,6 13,9 3,6 0,5 12,5 0,2 5,5-0,3 31,6 100,0 Imprenditori 13, , ,5-13,7 100,0 Altro 11,3 0,8-4, , ,7 16,9 100,0 Non occupati 5,5 1,0 0,3 4,9 0,7 0,3 5,7 0,1 1,3 0,3 0,1 79,9 100,0 Totale ,2 3,5 0,6 10,2 1,3 0,4 7,1 0,2 1,1 3,3 0,4 41,8 100,0 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università e OML delle Province lombarde e Infocamere A distanza di 3 anni dalla laurea i contratti si stabilizzano per oltre 1/3 dei laureati. Chi già aveva un tempo indeterminato generalmente lo mantiene (solo per il 6,7% di loro c è un peggioramento accertato); i contratti di apprendistato e inserimento lavorativo in grande prevalenza si trasformano in tempi indeterminati. Anche 1/3 di chi aveva un somministrato o un tempo determinato nel 2010 ha un contratto stabile. Più difficile il percorso di chi alla fine del 2008 aveva ancora un tirocinio, che appare rallentato nell evoluzione verso la stabilizzazione e che in parte esce dal sistema delle attività monitorate. Ben diversa invece la situazione di chi aveva una collaborazione o un contratto intermittente o una collaborazione occasionale. La probabilità di approdare ad un tempo indeterminato si riduce drasticamente (rispettivamente 20%, 13% e 10%), per oltre il 30% i collaboratori continuano ad essere tali anche a distanza di anni, mentre l opzione più probabile per chi aveva un contratto intermittente o occasionale è l uscita dal sistema di attività monitorate dalle COB in. L insieme di queste rilevazioni avvalora l ipotesi di un evoluzione eterogenea delle carriere lavorative: a fronte di una parte dei laureati che trasforma la propria posizione lavorativa da instabile a stabile, normalmente a partire da contratti dipendenti, ve ne è un altra parte, non irrilevante, che, a distanza di anni, continua a lavorare con contratti temporanei che assicurano una certa continuità lavorativa, ma al di fuori del sistema di tutele. Lo stesso confronto effettuato sui laureati 2008, tra i contratti 2009 e 2010, riporta tendenze simili. L inserimento lavorativo, più breve dell apprendistato, è il contratto che favorisce un più veloce passaggio al tempo indeterminato. I rapporti di lavoro dipendente a tempo determinato più probabilmente si trasformano in contratti stabili, rispetto a quelli di collaborazione ed al lavoro intermittente. Il tirocinio conferma di essere una sorta di limbo, se da una parte viene utilizzato dalle imprese per aumentare il periodo di prova e selezionare con calma e quindi rappresenta un primo passo per un inserimento stabile, dall altra parte è accettato dai neolaureati anche quando non ci sono concrete opportunità di vera occupazione, per uscire dalla situazione di non lavoro, in attesa di altre opportunità. Totale

47 Contratto 2009 Contratto 2009 SPECULA Tavola 5-3 Laureati 2008: incrocio contratti avviamento (2009) e contratti nel 2010 Contratto 2010 TI Apprendistato Inserimento TD Somministrato Intermittente Cococo\ Cocopro Occasionale TI Apprendistato Contratto di inserimento Tirocinio Imprenditori TD Lavoro somministrato Lavoro intermittente Cococo\ Cocopro Lavoro Occasionale Tirocinio Imprenditori Altro Non occupati Totale * I totali possono non essere coerenti di alcune unità con i dati riportati nella tavola 5.5 perché ci sono laureati che hanno attivi più contratti in contemporanea e quindi vengono computati più volte Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università e OML delle Province lombarde e Infocamere Altro Non occupati Totale 2009 Tavola 5-4 Laureati 2008: incrocio contratti avviamento (2009) e contratti nel 2010 (valori %) Contratto 2010 TI TD Cococo\ Cocopro Apprendistato Inserimento Somministrato Intermittente Occasionale Tirocinio Imprenditori Altro Non occupati Totale 2009 TI 89,6 0,2 0,1 3,0 0,4 0,3 1,2 0,1 0,3 0,4 0,0 4,4 100,0 Apprendistato 20,7 63,5 0,3 4,5 1,4 0,4 2,3 0,1 0, ,6 100,0 Contratto di inserimento 55,6 0,5 25,4 4,1 0,7-2,9-0, ,0 100,0 TD 22,6 1,0 0,3 52,2 1,5 0,5 3,6 0,1 1,1-0,1 16,8 100,0 Lavoro somministrato 14,3 3,9 1,1 16,9 27,8 0,5 6,2 0,3 1, ,1 100,0 Lavoro intermittente 6,6 1,3 0,4 14,8 3,1 36,2 6,6-2, ,8 100,0 Cococo\ Cocopro 10,2 2,5 0,7 10,5 1,3 0,4 52,3 0,7 1,6-0,2 19,6 100,0 Lavoro occasionale 10,9 1,6-14, ,1 23, ,9 100,0 Tirocinio 11,1 6,0 3,7 16,1 4,9 0,2 14,9 0,2 19,8-0,2 23,0 100,0 Imprenditori 6, ,7-12,3 100,0 Altro 8, ,1 1,0-1,0-1,0-71,7 7,1 100,0 Non occupati 2,8 0,9 0,3 4,2 1,1 0,4 4,4 0,2 1,9 0,3 0,1 83,4 100,0 Totale ,9 4,4 0,9 13,7 1,8 0,7 9,0 0,3 2,1 3,6 0,3 40,2 100,0 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università e OML delle Province lombarde e Infocamere 46

48 La tavola successiva combina alcuni risultati di confronti compiuti nel tempo. Tavola 5-5 Laureati : evoluzione dei contratti stabili (ultimo contratto attivo in ogni anno) Laureati 2007 Laureati 2008 Anno TI Apprendistato + inserimento Totale laureati TI Apprendistato + inserimento Totale contratti stabili ,1 8,4 25, ,2 6,0 30, ,2 4,0 34, ,5 6,6 22, ,9 5,3 28,2 Laureati ,2 6,0 19,2 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università e OML delle Province lombarde e Infocamere È indubbio che ci sia un processo di stabilizzazione, tuttavia: a. con il passare del tempo il bacino di partenza di contratti stabili si riduce: l insieme di tempo indeterminato, apprendistato e inserimento lavorativo costituivano il 25,5% dei laureati 2007 a un anno dalla laurea, il loro peso si è ridotto al 22,1% per i laureati 2009 ed al 19,2% per i laureati 2010; b. il processo di stabilizzazione rallenta nel tempo: tra il 2008 e il 2009 i contratti stabili sono aumentati di 4,8 punti percentuali, l anno successivo di 3,9 punti. 5.3 FOCUS: I TIROCINI Lo stage extracurriculare, come visto, è una modalità sempre più utilizzata per l inserimento dei giovani laureati, anzi è divenuta la principale modalità di ingresso nel mercato del lavoro: il 27,5% dei laureati avviati al lavoro lo fa con uno stage. Uno stage che spesso è propedeutico ad un inserimento più strutturato, un modo per testare il neolaureato con un periodo più lungo da quello consentito da altri contratti. Tavola 5-6 Tirocini dei laureati (inclusi non residenti) in nel biennio che include l anno di laurea e quello successivo Laureati 2007 Numero % Laureati 2008 Laureati 2009 Laureati 2007 Laureati 2008 Laureati 2009 Primo contratto di avvio ,2 23,5 27,5 Ultimo contratto attivo ,5 12,4 15,2 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Se non ci si ferma al primo contratto e nell arco del biennio che parte con l anno di laurea e si seleziona l ultimo contratto attivo, il peso dello stage si ridimensiona notevolmente. Per i laureati 2009 avviati in con un lavoro di tipo subordinato o parasubordinato esso si riduce dal 27,5% al 15,2%. 47

49 Tuttavia sono frequenti gli abusi. È molto comodo per le imprese poter disporre di manodopera ad elevata qualifica a titolo gratuito o semigratuito, soprattutto in questi anni di crisi e i giovani sembrano disposti ad accettare qualsiasi offerta pur di uscire da uno stato di attesa, pur di iniziare a confrontarsi con il lavoro, nella speranza di poterci entrare al più presto a pieno diritto. Una speranza che tuttavia in molti casi è solo un illusione, come sembrano dimostrare le rilevazioni sulla situazione degli stagisti a distanza di 1-2 anni. È stato seguito il percorso lavorativo dei laureati 2007 (considerando sia i residenti in, sia i non residenti, in modo da ampliare il campo di osservazione) che nel avevano lo stage come ultimo contratto attivo. A distanza di un anno il 19% era ancora impegnato in stage (nella stessa azienda o in un altra azienda) e il 39% non risultava più registrato negli archivi delle province. In sostanza il tirocinio non si era trasformato in un altro contratto. La stessa verifica effettuata per i laureati del 2008 che avevano uno stage nel 2009, sempre a distanza di un anno, mostra delle percentuali un po più favorevoli (16% ancora con un tirocinio e 36% senza alcun contratto), ma il tutto su un bacino più ampio. Nel 2010 ci sono 352 laureati 2008 che non sono riusciti ad uscire dalla condizione di stagista a distanza di oltre 1 anno dalla laurea e ce ne sono 789 che non risultano più negli archivi provinciali lombardi, che certamente non sono stati confermati nell impresa/organizzazione dove hanno effettuato il tirocinio (possono essere disoccupati o occupati fuori dalla, oppure possono svolgere un attività autonoma non imprenditoriale). Tavola 5-7 Situazione contrattuale 2010 dei laureati 2007 e 2008 (inclusi non residenti) che avevano uno stage attivo l anno successivo alla laurea Contratto 2009 dei laureati 2007 che nel 2008 hanno tirocinio % Contratto 2010 dei laureati 2008 che nel 2009 hanno tirocinio Lavoro a tempo indeterminato 146 9, ,4 Apprendistato 56 3,5 92 4,2 Contratto di inserimento 39 2,5 63 2,9 Lavoro a tempo determinato , ,8 Lavoro somministrato 64 4,0 94 4,3 Lavoro intermittente 2 0,1 5 0,2 Cococo\Cocopro , ,2 Lavoro occasionale 2 0,1 5 0,2 Tirocinio , ,2 Altro 4 0,3 3 0,1 Non avviati , ,3 Totale Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Sui laureati 2007 è stato possibile effettuare anche una verifica su tempi più lunghi, a distanza di due anni. Il numero di giovani ancora impegnati in attività di stage è drasticamente diminuito (73, pari al 4,6%). Circa il 30% ha un contratto stabile (tempo indeterminato, apprendistato e inserimento), il 27% ha un contratto a termine e il 37% non risulta lavorare secondo le rilevazioni delle province lombarde. % 48

50 Tavola 5-8 Situazione contrattuale dei tirocinanti del 2008 (laureati nel 2007), 2009 e 2010 Contratto 2009 % Contratto 2010 Lavoro a tempo indeterminato 146 9, ,5 Apprendistato 56 3,5 70 4,4 Contratto di inserimento 39 2,5 24 1,5 Lavoro a tempo determinato , ,8 Lavoro somministrato 64 4,0 63 4,0 Lavoro intermittente 2 0,1 5 0,3 Cococo\Cocopro , ,1 Lavoro occasionale 2 0,1 3 0,2 Tirocinio ,1 73 4,6 Altro 4 0,3 6 0,4 Non avviati , ,1 Totale Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Milano è la vera e propria repubblica degli stagisti: in tutti gli anni considerati, oltre i 3/4 dei tirocini sono stati avviati nella provincia di Milano. % Grafico 5-4 Distribuzione territoriale dei tirocinanti del 2010 (laureati nel 2009) MN 0,4% PV 2,0% VA 4,7% BG BS CO 3,5% 2,6% 2,9% CR 0,5% LC 0,6% LO 0,3% MB 5,0% MI 77,6% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Sono soprattutto i settori del terziario a fare un largo uso del tirocinio, ma sono crescentemente adoperati anche nella manifattura. La probabilità che si trasformi in un contratto stabile è più elevata nel commercio (il 36,6% a distanza di due anni è diventato un contratto stabile), nella manifattura (36%) e nei servizi finanziari e assicurativi, è nella media nei servizi professionali (30%), mentre è molto bassa nei servizi sociali (11,1%). 49

51 Grafico 5-5 Distribuzione settoriale dei tirocinanti del 2010 (laureati nel 2009) Servizi finanziari, assicurativi e immobiliari 13,7% Servizi sociali e personali PA 8,5% 2,7% Nd 1,1% Primario 0,3% Manifattura 18,2% Servizi sociali e personali 0,5% Costruzioni 1,2% Commercio, trasporti e turismo 14,6% Servizi professionali e consulenziali 39,3% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 50

52 6. L OCCUPAZIONE DEI NEOLAUREATI. I SETTORI Per comprendere l andamento della domanda di lavoro di neolaureati da parte del sistema delle imprese e della pubblica amministrazione sono stati analizzati gli inserimenti operati dai diversi comparti di tre coorti di laureati nell anno solare 2009 e nell anno solare 2010 (rispettivamente i laureati 2006, 2007 e 2008 nel 2009 e i laureati 2007, 2008 e 2009 nel 2010). La disponibilità delle informazioni relative ai laureati dal 2006 al 2009, ha permesso di perfezionare la metodologia di studio, così da poter delineare il comportamento dei diversi settori rispetto all inserimento dei neolaureati. Spesso infatti quando un impresa programma l inserimento di un neolaureato si trova a prendere in considerazione non solo i curricula più recenti, ma quelli anche di qualche anno prima. Pertanto per avere una fotografia che meglio delinei le scelte di recruitment nei vari settori produttivi abbiamo analizzato gli inserimenti dei giovani che si sono laureati nel triennio precedente l anno di avviamento. 6.1 IN MANIFATTURA È EVIDENTE LA RIPRESA MA PREVALGONO CONTRATTI INSTABILI Il complesso dei settori manifatturieri lombardi durante il 2010 ha consentito l avviamento di neolaureati, essi rappresentano il 10% dei neolaureati da Università lombarde avviati in regione: rispetto all anno precedente si segnala un aumento di 674 avviati, pari al +22,9% a fronte di un dato medio pari a +8,4%. I comparti più importanti in termini di neolaureati avviati sono la meccanica, metalmeccanica ed elettronica (46,3%), seguiti dalla chimica, plastica e farmaceutica (21,8%) e, assai distanti, industria della moda, alimentari e bevande e altre manifatture. La struttura delle imprese che più frequentemente avviano questi giovani è composita, sono numerose sia le grandi imprese (33%) sia le piccole imprese e atelier artigianali (30%). Grafico 6-1 Distribuzione dei neolaureati avviati nella manifattura lombarda durante il 2010 Altre attività manifatturiere 7,4 Alimentari e bevande 7,7 Industria della moda 8,3 Legno e arredo 3,4 Carta e stampa 5,1 Meccanica, metalmeccanica ed elettronica 46,3 Chimica, plastica e farmaceutica 21,8 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Tutti gli ambiti del manifatturiero hanno avviato più neolaureati rispetto all anno precedente, ad un tasso sostenuto, solo il legno e arredo segna una battuta d arresto risultando sostanzialmente stazionario. A 51

53 crescere di più in valore assoluto è il settore meccanico, che già assorbe il maggior numero di neolaureati e che registra un aumento degli avviamenti del 24,4%, concentrato nelle medie e grandi imprese. Sempre alle medie e grandi imprese è dovuta l elevata crescita di avviamenti negli alimentari e bevande (+42,8%), mentre nelle altre manifatture l aumento (+40,3%) è dovuto alle sole grandi imprese. La manifattura predilige i laureati in ingegneria, da cui proviene il 30,8% degli avviati (contro una media del 12,5% sul totale dei settori). In particolare sono richiesti ingegneri industriali, gestionali, meccanici, elettronici e informatici. Significativa, ma sostanzialmente nella media, la richiesta di laureati in indirizzi economici (18,7%) e scientifici (12,6%), mentre è più limitato l inserimento di laureati in indirizzi letterariostorici. La crescita degli avviamenti ha interessato soprattutto ingegneri (+32,2%), architetti e designer (+30,9%) ma anche laureati negli indirizzi politico sociale (+24,2%), giuridici (+22,2% ma in valore assoluto l incremento è limitato) e storico-letterari (+20,3%), inseriti soprattutto nelle funzioni commerciali, di comunicazione e gestione del personale. Grafico 6-2 Gli indirizzi inseriti nel 2010 nella manifattura e nel totale settori Manifattura Totale settori Ingegnerie 30,8% Architettura e design 6,4% Politico sociale 11,4% Giuridiche 3,2% Economico -statistiche 18,7% Architettura e design 5,3% Ingegnerie 12,5% Scientifiche 9,3% Politico sociale 13,9% Giuridiche 4,0% Economicostatistiche 14,7% Scientifiche 12,5% Letterariestoriche 13,8% Medichepsicolog. 3,3% Medichepsicologiche 12,8% Letterariestoriche 27,6% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Il contratto a tempo indeterminato (29,1%) è prevalente sia tra le piccole imprese sia tra le grandi ed è in netta crescita (+20,9%) soprattutto nelle grandi imprese. Ciononostante, sono sempre più rilevanti le modalità di lavoro flessibili: è diffuso il tempo determinato (27%), in notevole crescita rispetto all anno precedente (+32,7%), significativo il ricorso ai tirocini (12,5%). In aumento anche collaborazioni (ancora poco utilizzate) e apprendistato, che ha visto un vero exploit (+61,4%). 52

54 Grafico 6-3 I contratti utilizzati nel 2010 nella manifattura e nel totale dei settori Manifattura Totale settori* Collaborazioni 8,5% Intermittente 0,1% TD 27,0% Imprenditori 11,9% Altro 0,2% TI 29,1% Apprendistato 7,6% Tirocinio 7,6% Occasionale 0,8% Copro 20,3% Imprenditori 11,8% Altro 0,3% TI 18,9% Apprendistato 4,3% Inserimento 2,0% CFL 3,0% Tirocinio 12,5% Intermittente 1,3% * Dato al netto dei contratti di somministrazione TD 32,6% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere L industria alimentare ha avviato 280 neolaureati (la metà in grandi imprese), provenienti da scienze economico aziendali, scienze e tecnologie agroalimentari e ingegneria gestionale. Vengono utilizzati molto di frequente i tempi determinati (32,5%) ed anche i tirocini (20,4%), quasi assenti le collaborazioni. 53

55 Alimentari e bevande Industria della moda Legno e arredo Carta e stampa Tavola 6-1 Neolaureati avviati nel 2010 in manifattura Settori Indirizzi più richiesti % Contratti % Chimica, plastica e farmaceutica Meccanica, metalmeccanica ed elettronica Altre attività manifatturiere Totale manifattura Totale settori Numero avviati Variazione % Dimensione imprese % Scienze economico-aziendali 34,3 TD 32,5 Grandi (> 250 addetti) 51,4 Scienze e tecnologie agroalimentari 13,2 tirocinio 20, , addetti 18,6 Scienze della comunicazione 11,1 TI 19, addetti 17,1 Ingegneria gestionale e logistica 8,6 apprendistato 10,4 Lingue e traduzioni 19,3 TD 34,2 Scienze della comunicazione 16,9 TI 19,9 Grandi (> 250 addetti) 29,2 Scienze economico-aziendali 15,0 tirocinio 15, , addetti 28,6 Disegno industriale, moda, design, 12,3 imprenditori 12,6 grafica, comunicazione Disegno industriale, moda, design, 23,8 TD 28,7 grafica, comunicazione addetti 42,6 Architettura 18,0 TI 26, ,6 Micro (1-9 addetti) 19,7 Scienze economico-aziendali 13,9 imprenditori 16,4 Lingue e traduzioni 10,7 copro 12,3 Scienze della comunicazione 11,4 imprenditori 23,4 Scienze economico-aziendali 9,8 TD 22,8 Disegno industriale, moda, design, , addetti 51,1 7,6 copro 22,3 grafica, comunicazione Giurisprudenza 7,1 TI 13,6 Scienze economico-aziendali 17,9 TD 29,6 Grandi (> 250 addetti) 44,9 Chimica 7,5 TI 26, addetti 24, ,2 Biotecnologie 7,2 tirocinio 16, addetti 19,3 Scienze della comunicazione 6,6 copro 8,2 Micro (1-9 addetti) 3,0 Ingegneria meccanica, mineraria e 12,6 TI 35,7 navale Grandi (> 250 addetti) 31,9 Scienze economico-aziendali 12,2 TD 23, addetti 31, ,4 Ingegneria gestionale e logistica 9,6 imprenditori 12, addetti 12,9 Scienze della comunicazione 5,4 tirocinio 9,9 Micro (1-9 addetti) 12,4 Evoluzione avviamenti per dimensione imprese e contratti TD ++ imprese >100 addetti +TI +tirocinio +copro +microimprese -apprendistato +tirocinio + imprenditori + apprendistati +TI + PMI +TI + medie e grandi imprese +TI +TD +piccole imprese +grandi imprese Scienze della comunicazione 9,3 TD 28,7 34,7 Scienze economico-aziendali 8,6 TI 26,5 17,5 +TD addetti Ingegneria medica, biomedica e ,3 ++ imprese 5,2 imprenditori 14,9 GRANDI (> 250 addetti) clinica >250 addetti Ingegneria edile e civile 4,9 copro 12,7 Scienze economico-aziendali 15,0 TI 29,1 33,3 +TI +TD Grandi (> 250 addetti) Scienze della comunicazione 7,7 TD 27,0 30,0 +apprendistato da 10 a 99 addetti Ingegneria gestionale e logistica 7,4 tirocinio 12,5 13,9 +tirocinio , addetti Ingegneria meccanica, mineraria e +piccole 6,9 imprenditori 11,9 ND 12,4 navale imprese Micro (1-9 addetti) Lingue e traduzioni 9,1 copro 8,5 10,4 +grandi Scienze economico-aziendali 9,7 TD 32,6 ND 30,3 +inserimento Scienze della comunicazione 8,0 Co.pro 20,3 Grandi (> 250 addetti) 26,4 +intermittente Silsis 7,3 TI 18, , addetti 21,1 +tirocinio Scienze dell'educazione 4,0 Imprenditori 11,8 Micro (1-9 addetti) 14,0 +imprese Psicologia 3,4 Tirocinio 7,6* addetti 8,2 >100 addetti * Il dato della media dei contratti è calcolato al netto dei contratti di somministrazione che risultano tutti nello stesso comparto Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Nell industria della moda sono sia le grandi firme (29,2%) sia i piccoli e medi atelier artigianali (28,6%) a dare lavoro ai 301 neolaureati. I più richiesti gli indirizzi linguistici, poiché il forte orientamento all esportazione del settore richiede un approfondita conoscenza delle lingue straniere, non sempre consolidata presso imprenditori e manager; seguono scienze della comunicazione e architettura e design. È frequente il tempo determinato (34,2%). Nel comparto del legno arredo, dove dominano le piccole e micro imprese, sono stati avviati 122 neolaureati in grandissima prevalenza architetti e designer (41,8%), frequentemente con contratti a tempo determinato e indeterminato. Le imprese del settore della carta-stampa avviano 184 neolaureati, soprattutto grazie alle piccole-medie imprese, in maggioranza provenienti da indirizzi politico-sociali e storico-letterari. Significativa la presenza nel comparto di imprenditori (23,4%) e di collaboratori (22,3%). 54

56 Il settore chimico inserisce 788 neolaureati nel 2010 (quasi la metà entro grandi imprese), di cui ben il 31,5% appartiene a indirizzi chimici, biotecnologici o farmaceutici, il 16% ha una laurea ingegneristica mentre un quinto (21,8%) proviene da indirizzi economico-statistici, a conferma della crescente importanza delle funzioni commerciali a fianco di quelle produttive e R&S. Frequenti i tempi determinati (29,6%) e gli indeterminati (26,9%) e il ricorso ai tirocini (16,5%). Le imprese della meccanica, metalmeccanica ed elettronica avviano la quota più ingente di neolaureati (1.675 sia entro grandi imprese sia piccole tra addetti), utilizzano in netta maggioranza ingegneri (48,8%), prima di tutto attivi sul fronte della produzione e poi della commercializzazione, ma anche i neolaureati in discipline economico-statistiche e linguistiche (27,5%), occupati in funzioni organizzative e commerciali. I rapporti contrattuali sono più stabili, con netta prevalenza del lavoro dipendente, soprattutto a tempo indeterminato (35,7%) e tempo determinato (23,6%). Le altre manifatture sono in netta crescita rispetto all anno precedente (+40,3%) e si segnala l elevato ricorso ad indirizzi ingegneristici (principalmente industriale, civile, elettronico e gestionale), con contratti a tempo determinato (28,7%) e indeterminato (26,5%). 6.2 SERVIZI ALLE IMPRESE: SEGNALI DI RIPRESA Nel corso del 2010 i servizi alle imprese nel loro complesso inseriscono avviati, pari al 30,6% di tutti i nuovi inserimenti. I comparti più importanti, oltre alla ricerca e fornitura del personale che raccoglie tutti gli avviamenti interinali, sono l informatica, il settore bancario, finanziario e assicurativo e le attività di direzione consulenza gestionale. Grafico 6-4 Distribuzione settoriale dei neolaureati inseriti in nei servizi alle imprese nell anno 2010 Ricerca e fornitura di personale 17,2% Supporto per le funzioni d'ufficio 5,5% Informatica e telecomunicazioni 16,8% Attività professionali, scientifiche e tecniche 5,2% Pubblicità 9,3% R&S 4,8% Studi architettura e ingegneria 6,1% Servizi finanziari e assicurativi 16,6% Attività legali e contabilità 6,7% Direzione e consulenza gestionale 11,7% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere A fronte di una crescita generalizzata degli avviamenti nel 2010, i servizi alle imprese presentano tassi superiori alle media, segnale dell inizio di una ripresa che coinvolge informatica, settore bancario, 55

57 pubblicità, agenzie di somministrazione e altri servizi alle imprese. Al contrario risentono ancora della crisi la consulenza gestionale e le attività scientifiche e tecniche. Tavola 6-2 Avviati nel 2009 e 2010 nei servizi alle imprese e nel complesso degli avviamenti Avviati totale 2009 Avviati totale 2010 Variazione Variazione % Informatica e telecomunicazioni ,5 Servizi finanziari e assicurativi ,8 Attività legali e contabilità ,5 Direzione e consulenza gestionale ,5 Studi architettura e ingegneria ,6 R&S ,4 Pubblicità ,7 Attività professionali, scientifiche e tecniche ,4 Ricerca e fornitura di personale ,6 Supporto per le funzioni d'ufficio e altri servizi alle imprese ,1 Totale servizi alle imprese ,4 Totale settori ,4 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Al netto dei contratti di somministrazione 33, nei servizi alle imprese si registra un peso nettamente inferiore dei contratti di lavoro dipendente (41,6% contro 56,8% del totale degli avviamenti) a vantaggio delle modalità lavorative non dipendenti, in particolare collaborazioni e tirocini. Fanno eccezione i contratti formativi: apprendistato e inserimento che sono rispettivamente concentrati in poche grandi aziende dei comparti informatica, finanza, attività legali e consulenza gestionale il primo e nell informatica e nel settore bancario il secondo. 33 Sono attribuiti alle agenzie interinali, non si conosce il settore di effettivo inserimento. 56

58 Grafico 6-5 I contratti utilizzati negli avviamenti del 2010 nei servizi alle imprese e nel complesso degli avviamenti Servizi alle imprese Totale settori* Tirocinio 11,8% Occasionale 1,3% Imprenditori 13,5% Co.pro 25,3% Altro Imprenditori 0,3% TI Altro 0,1% TI 21,8% Tirocinio 11,8% 18,9% 7,6% Apprendistato 7,0% Inserimento 4,0% TD 14,7% Intermittente 0,5% Occasionale 0,8% Copro 20,3% Intermittente 1,3% TD 32,6% Apprendistato 4,3% Inserimento 2,0% * Dato al netto dei contratti di somministrazione Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Nel 2010 crescono tutte le modalità contrattuali, e in particolare il contratto di inserimento, il tirocinio, il contratto a tempo indeterminato (oltre al contratto intermittente e occasionale che hanno tassi di crescita elevati ma a partire da consistenze poco significative). Tavola 6-3 I contratti utilizzati negli avviamenti del 2009 e 2010 nei servizi alle imprese e nel complesso degli avviamenti Servizi alle imprese Totale Variazione % Servizi alle imprese Tempo indeterminato (TI) ,2 8,7 Apprendistato ,2 21,1 Inserimento ,8 27,7 Tempo determinato (TD) ,3 50,0 Somministrato ,7 3,3 Intermittente ,5 19,7 Copro ,1 35,4 Occasionale ,0 5,6 Tirocinio ,7 62,4 Imprenditori ,9-0,1 Altro ,0-1,1 Totale ,4 8,4 Totale Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 57

59 Nei servizi alle imprese vengono impiegati, per oltre un quarto (26,5%), laureati in indirizzi economici, seguiti dagli indirizzi politico sociali (17,9%). Grafico 6-6 Gli indirizzi impiegati nei servizi alle imprese e nel totale Mediche e paramediche 2,1% Ingegnerie 15,5% Scientifiche 9,1% Psicologiche 2,3% Architettura e design 5,9% Letterari filosofici 14,2% Servizi alle imprese Altri 0,5% Politico sociali 17,8% Giuridiche 6,1% Economicostatistici 26,5% Scientifiche 7,4% Mediche e paramediche 8,2% Architettura e design 5,3% ingegnerie 14,4% Psicologiche 3,4% Totale avviati Altri 8,6% Politico sociali 13,9% Letterari filosofici 20,3% Giuridiche 4,0% Economicostatistici 14,7% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 58

60 Tavola 6-4 Gli avviati 2010 nei servizi alle imprese Settori Indirizzi più richiesti Contratti Informatica e telecomunicazioni Servizi finanziari e assicurativi Attività legali e contabilità Direzione e Consulenza gestionale Studi architettura e ingegneria R&S Pubblicità e ricerche mercato Attività professionali, scientifiche e tecniche Ricerca e fornitura di personale Supporto per le funzioni d'ufficio e altri servizi alle imprese Totale avviati Economia aziendale (15%) Informatica (13%) Ing. Informatica (11,3%) Scienze comunicazione (9,1%) Economia aziendale (29,7%) Economia bancaria (15,7%) Giurisprudenza (9,9%) Scienze economico sociali (4,8%) Giurisprudenza (12,8%) Servizi giuridici (2,4%) Economia bancaria (5,1%) Economia aziendale (36,4%) Economia aziendale (20,6%) Scienze della comunicazione (12,6%) Ing. Gestionale (6,9%) Ing. Edile (13,1%) Ing. ambiente (5,9%) Architettura (26,2%) Pianificazione territoriale (3,8%) Medicina (7,8%) Biotecnologie (11,6%) Biologia (5,5%) Fisica (3,1%) Scienze della comunicazione (33,3%) Linguistici (15,4%) Economia aziendale (9,4%) Design (5,3%) Scienze della comunicazione (13,1%) Design (9,4%) Architettura (6%) Giurisprudenza (4,2%) Scienze della comunicazione (11%) Economia aziendale (11,8%) Linguistici (13,4%) Scienze della comunicazione (20,3%) Economia aziendale (10,9%) Linguistici (9%) TI (27,1%) Copro (23,9%) Apprendistato (7,8%) Inserimento (9,2%) TI (34,6%) Tirocinio (18,3%) Inserimento (7,2%) Apprendistato (5,6%) Apprendistato (17,2%) Tirocinio (15%) Occasionale (11%) TI (24,3%) Apprendistato(8,1%) Copro (23,4%) Tirocinio (11,8%) Imprenditori (19,1%) Copro (45,2%) Apprendistato (7,4%) Numero avviati Variazione % , , , , ,6 Copro (48,5%) 524 4,4 Copro (45,5%) Tirocinio (12,7%) Copro (28,7%) Imprenditori (28%) Somministrato (77,5%) Senza somministrato: Tirocinio (22%) Imprenditori (27,8%) Copro (15%) Copro (33,2%) Tirocinio (9%) Apprendistato (6,7%) TI (18,9%), Apprendistato (4,3%) Inserimento (2%) TD (32,6%), Co.pro (20,3%) Occasionale (0,8%) Tirocinio (7,6%) Imprenditori (11,8%)* , , , , ,4 Dimensioni imprese 31,4% > 250 addetti 54,8% > 250 addetti 35,6% tra 10 e 99 addetti 26,7% < 9 addetti 32% < 9 addetti 35,2% < 9 addetti, 38% tra 1 e 99 addetti 35,2% < 9 addetti 73,2% > 250 addetti 29,6% < 9 addetti Evoluzione contratto d inserimento in grandi imprese + TI, anche Copro e tirocinio + occasionale e tirocinio, - tutto il resto + lavoro dipendente - lavoro non dipendente + apprendistato, TD,copro - ti, inserimento - td, occasionali, imprenditori + tirocinio, copro, altri dipendenti - contratto inserimento + tutto il resto + inserimento e tirocinio - apprendistato + tutti i contratti -ti, inserimento +tutto il resto * Il dato della media dei contratti è calcolato al netto dei contratti di somministrazione che risultano tutti nello stesso comparto Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Informatica e telecomunicazioni, con neolaureati avviati, rappresenta il comparto con il maggior numero di inserimenti tra i servizi alle imprese (escludendo ricerca e fornitura di personale) e il secondo dopo la sanità. Come atteso l ICT assorbe soprattutto informatici e ingegneri informatici, ma anche laureati in economia aziendale e scienze della comunicazione, con contratti spesso dipendenti e stabili, con un alto peso dei contratti di inserimento (concentrati in poche grandi imprese). Rispetto al 2009 si è registrata una crescita particolarmente significativa di avviamenti di neolaureati (+21,5%), attestandosi tra i settori più dinamici ed interessanti per i giovani ad alta qualifica. Il settore finanziario e assicurativo sembra aver invertito la tendenza e aver iniziato la ripresa, con una crescita nel 2010 del 23,5% negli inserimenti di neolaureati. Si tratta principalmente di laureati provenienti da indirizzi economici, ma anche da giurisprudenza. La quota di contratti stabili è molto elevata (in particolare il 34,5% ha un contratto a tempo indeterminato). È elevata anche la percentuale di tirocini (18,3%) che spesso rappresentano effettivamente una modalità di prova e si trasformano in tempi indeterminati. 59

61 Nelle attività legali e di contabilità sono stati inseriti 720 neolaureati con una crescita del 6,5% rispetto al In questo settore operano alcune grandi aziende, appartenenti a gruppi multinazionali che operano nella revisione contabile, e nella consulenza gestionale organizzativa e che utilizzano prevalentemente il contratto di apprendistato. Il settore nel suo complesso ricorre però in misura ampia e crescente a contratti instabili e poco pagati: tirocinio (15%) e collaborazione occasionale (11%). Coerentemente con le attività del settore vengono avviati prevalentemente laureati in indirizzi economici e giuridici. Direzione e consulenza gestionale inserisce neolaureati, l 1,5% in meno di quanto accadeva nel Anche in questo comparto convivono modalità contrattuali differenti: da un lato vi è una quota di giovani che viene inquadrata con contratti dipendenti e stabili dalle grandi multinazionali del settore ( 24,9% con contratti a tempo indeterminato e l 8,1% di apprendistato) dall altro una porzione per la quale vengono stipulati contratti instabili e non tutelati (23,4% sono collaborazioni a progetto e l 11,8% tirocini). Gli studi di architettura e ingegneria inseriscono 663 neolaureati, principalmente architetti ed ingegneri edili, quasi la metà ha un contratto di collaborazione (45,2%). Rispetto al 2009 gli inserimenti 2010 registrano una crescita inferiore alla media (5,6%). In questo comparto gran parte del lavoro ad alta qualifica viene svolto da liberi professionisti, che non vengono rilevati con le comunicazioni obbligatorie, senza questi dati non si può quindi avere un quadro dettagliato del settore e della sua evoluzione. Si sa però 34 che lo scenario di mercato per gli studi di progettazione in questi anni è molto complessa, in particolare, vi è una forte contrazione del mercato italiano e un aumento della competizione da parte di grossi studi internazionali, è quindi plausibile che si sia verificato un rallentamento degli inserimenti di giovani e soprattutto un peggioramento contrattuale e una riduzione dei compensi. La ricerca e sviluppo inserisce solo 524 neolaureati nel 2010 con una crescita molto ridotta rispetto al 2009, la metà degli inseriti viene inquadrato con un contratto di collaborazione (assegno di ricerca), modalità contrattuale in crescita rispetto al Tra le lauree più richieste biotecnologie (11,6%), medicina (7,8%), biologia (5,5%), fisica (3,1%). In questo comparto l Italia, ma anche la, presenta una situazione di particolare debolezza confermata dal basso numero di neolaureati e dottori di ricerca inseriti e dall uso di contratti instabile. Il settore della pubblicità e ricerche di mercato ha complessivamente inserito neolaureati, con una crescita del 12,7% rispetto al 2009, si tratta di un comparto che ha subito pesantemente la crisi e aveva sensibilmente ridotto i suoi organici negli anni passati e sembra ora mostrare qualche segnale di ripresa. Le modalità contrattuali però continuano ad essere molto deboli: 45,5% collaborazioni e 11,7% tirocini. Le necessità di competenze di questo comparto vengono coperte per un terzo da laureati in scienza della comunicazione, seguiti dagli indirizzi linguistici, economia e design. Si tratta per la maggior parte di aziende micro o piccole (il 73,2% ha meno di 100 addetti). Le attività professionali scientifiche e tecniche inseriscono 565 neolaureati in aziende di piccolissime dimensioni con contratti di collaborazione o con l avvio di attività imprenditoriali. Scienze della comunicazione, design, architettura e giurisprudenza sono le lauree più diffuse. Nel 2010 il comparto ha ridotto gli avviamenti rispetto all anno precedente. 34 L Area Ricerca Formaper ha approfondito la situazione di alcuni settori e/o indirizzi di laurea in particolare difficoltà in questi ultimi anni tramite interviste personali ad esperti. Nello specifico sono stati intervistati tre professionisti segnalati dall Ordine degli Architetti di Milano (Arch. Claudio Cavalca, Arch. Alberto Cesana e Arch. Viola Ladjeri). 60

62 In crescita gli avviamenti somministrati attribuiti interamente al settore delle agenzie di ricerca e fornitura del personale che passano da del 2009 a del Il ricorso a questa modalità contrattuale si era molto ridotto negli anni passati a causa del costo più elevato, non sostenibile nel momento acuto della crisi. Anche se i contratti somministrati sono poco diffusi tra i laureati, si è comunque registrata una ripresa anche per questo segmento del mercato del lavoro. Inoltre l aumentato volume di lavoro per le agenzie di somministrazione ha fatto incrementare l inserimento di giovani ad alta qualifica nelle organizzazioni stesse: passano da 300 del 2009 a 418 del Ai giovani selezionati vengono offerti soprattutto tirocini e collaborazioni, oltre ad un 27,5% di attività imprenditoriali. Le attività di supporto per le funzioni di ufficio inseriscono 597 neolaureati nel 2010, il 17,1% in più rispetto al 2009, si tratta principalmente di laureati in scienze della comunicazione, economia aziendale e indirizzi linguistici. Per ben un terzo degli avviati si tratta di un contratto di collaborazione, per il 9% di un tirocinio, mentre per il 6,7% di un apprendistato. 6.3 ALTRI SERVIZI: MEDIA E IMMOBILIARE L editoria avvia come sempre un numero limitato di laureati (471), sebbene in crescita rispetto allo scorso anno, ma si tratta di poche decine di persone. I contratti utilizzati (42,7% sono collaborazioni e 12,7% tirocini) confermano la situazione del settore che, potendo attingere ad un ampissimo bacino di giovani ad alta qualifica per coprire solo poche posizioni, non ha difficoltà a trattenere i giovani laureati e non ha necessità di offrire condizioni contrattuali ed economiche particolarmente interessanti. Anche Cinema e tv utilizzano contratti instabili, ma con una prevalenza di contratti dipendenti a tempo determinato, tipici per i lavoratori dello spettacolo. Le attività immobiliari registrano una forte ripresa dopo lo stallo degli anni scorsi, si tratta per quasi la metà dei casi di lavoro autonomo-imprenditoriale. Per poter esercitare la professione di agente immobiliare è necessario, dopo aver superato un esame, iscriversi alla Camera di Commercio, come per tutti gli imprenditori non possiamo perciò sapere se si tratta di persone che stanno effettivamente svolgendo la propria professione o solo che hanno ottenuto l abilitazione, ma che ancora non hanno clienti. Tavola 6-5 Gli avviati 2010 nei media e attività immobiliari Settori Indirizzi più richiesti Contratti Attività editoriali Cinema e tv Attività immobiliari Totale avviati Scienze della comunicazione (24,6%) Lettere (8,4%) Economia (7%) Scienze della comunicazione (32,2%) Economia aziendale (9,4%) Beni culturali (7,2%) Economia aziendale (12,4%) Ing. edile (6,2%) Architettura (13%) Co.pro (42,7%) Tirocinio (17,2%) TD (34,9%) Co.pro (26,4%) Tirocinio (16,5%) Numero avviati Variazione % , ,5 Imprenditori (49,6%) ,1 TI (18,9%) Apprendistato (4,3%) Inserimento (2%) TD (32,6%), Co.pro (20,3%) Occasionale (0,8%) Tirocinio (7,6%) Imprenditori (11,8%)* ,4 Dimensioni imprese 55,2% < 99 addetti 33% da 10 a 99 addetti Micro e piccole imprese Evoluzione * Il dato della media dei contratti è calcolato al netto dei contratti di somministrazione che risultano tutti nello stesso comparto Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 61

63 6.4 TERZIARIO TRADIZIONALE: UN SETTORE CHE SI AMMODERNA? Anche il terziario tradizionale dà segnali positivi: nel commercio, alloggio e trasporti gli avviati nel 2010 sono stati a pari al 12,8% del totale degli avviati, ad eccezione dei trasporti, gli altri comparti incrementano il numero di laureati avviati nel 2010 rispetto al Grafico 6-7 Distribuzione settoriale dei neolaureati inseriti in nel commercio, alloggio e ristorazione e trasporti nell anno 2010 Trasporti e logistica 10,3% Alloggio e ristorazione 20,4% Commercio all'ingrosso 36,2% Commercio al dettaglio 33,2% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Particolarmente dinamico il commercio all ingrosso che detiene il numero maggiore di avviamenti e registra inoltre un sensibile aumento rispetto al 2009 (+28,5%). In questo settore si concentrano le filiali commerciali di aziende multinazionali e quindi la crescita di inserimenti di neolaureati fa ben sperare in una ripresa di occupazioni di qualità. Tra i contratti utilizzati emerge infatti un uso del tempo indeterminato e dell apprendistato superiore alla media, ma anche la percentuale di tirocini risulta piuttosto elevata (12,8%) e in crescita rispetto al Gli indirizzi più presenti sono scienze economico aziendali (18,8%), scienze della comunicazione (12,8%) e indirizzi linguistici (10,5%). Anche nei comparti del commercio al dettaglio e dell alloggio e ristorazione si evidenzia una crescita nell inserimento di neolaureati, ma questa ha una duplice valenza: da un lato in questi comparti si registrano numerose occupazioni, non in linea con le competenze acquisite nel percorso di studi, si tratta di lavoretti (in negozi o bar) in attesa di trovare uno sbocco maggiormente adeguato. La crescita di inserimenti di giovani laureati in questi settori può essere segno della difficoltà di trovare impieghi adeguati al proprio profilo; dall altro si tratta di settori che generalmente inseriscono giovani con competenze tecniche di vendita, di preparazione o somministrazione alimenti, ma raramente si avvalgono di profili con competenze manageriali o strategiche, di cui invece avrebbero indubbiamente bisogno, sia che si tratti di piccole realtà, sia di grandi imprese. In questo caso la crescente presenza di giovani laureati potrebbe essere interpretata come una crescita qualitativa del settore, in linea con le mutate esigenze di un mercato sempre più competitivo. 62

64 Si stanno sicuramente verificando entrambi i fenomeni, è però difficile valutare quale sia prevalente non avendo a disposizione dati attendibili sulla professione effettivamente svolta dal nuovo inserito. Il commercio al dettaglio inserisce ben neo laureati, il 22,3% in più dello scorso anno. Questo settore, composto in gran parte da micro imprese, che in passato poco si avvaleva delle competenze dei laureati, negli ultimi anni ha invece progressivamente inserito un numero crescente di giovani ad alta qualifica (soprattutto nella grande distribuzione organizzata). Quasi il 40% degli avviati ha un contratto a tempo determinato, ma risulta sopra la media anche la quota dei contratti a tempo indeterminato. Alloggio e ristorazione per i giovani laureati può rappresentare un interessante settore di sbocco per le alte professionalità legate turismo, ma anche (soprattutto con riferimento ai pubblici esercizi), una fonte di reddito in attesa di trovare un lavoro più adeguato alla propria professionalità. A conferma della seconda ipotesi l elevato ricorso ai contratti di lavoro intermittente (utilizzato per il 30% dei 922 laureati inseriti), tipicamente utilizzato per rispondere ai picchi temporanei di lavoro non qualificato in sala o in cucina. Importante anche la quota di imprenditori (19,7%), che mettono a frutto le proprie competenze nell azienda di famiglia o avviando una nuova attività. In questo settore trovano sbocco laureati di tutte le discipline, più presenti i laureati ad indirizzo linguistico e in scienze della comunicazione. Il settore dei trasporti negli anni scorsi è stato pesantemente colpito dalla crisi e evidentemente non dà ancora segnali di ripresa: nel 2010 ha avviato 465 neo laureati con un calo del 5,6% rispetto al Le aziende che avviano i giovani laureati sono in gran parte di grandi dimensioni e utilizzano contratti stabili (tra cui spicca il tempo indeterminato). Anche in questo comparto emerge una quota rilevante di imprenditori. Tra gli indirizzi più presenti scienze economico aziendali, lingue e traduzione linguistica, ingegneria gestionale. Tavola 6-6 Gli avviati 2010 nel commercio alloggio e trasporti Settori Indirizzi più richiesti Contratti Commercio all'ingrosso Commercio al dettaglio Trasporti e logistica Alloggio e ristorazione Totale avviati Economia aziendale (18,8%) Sc. della comunicazione (12,8%) Linguistici (10,5%) Sc. della comunicazione (11,9%) Economia aziendale (8,2%) Farmacia (12,5%) Linguistico (13,5%) Economia aziendale (10,8%) Ing. Gestionale (6,2%) Architettura (4,1%) Linguistico (10%) Sc. della comunicazione (8,5%) TI (25,9%) Apprendistato (6,8%) Tirocinio (12,8%) TD (38,5%) TI (23%) Intermittente (2,5%) TI (24,7%) Imprenditori (23,4%) Intermittente (29,4%) TD (24,7%) Imprenditori (19,7%) TI (18,9%), Apprendistato (4,3%) Inserimento (2%) TD (32,6%), Co.pro (20,3%) Occasionale (0,8%) Tirocinio (7,6%) Imprenditori (11,8%)* Numero avviati Variazione % ,5% ,3% 465-5,3 % ,6 % ,4% Dimensioni imprese 49,1% < 99 addetti 24,9% < 9 addetti 32% > 250 addetti 36,6% > 250 addetti 58,9% < 99 addetti Evoluzione TI + apprendistato, inserimento e tirocinio + inserimento, TD -TI, intermittente + TI, apprendistato, inserimento, tirocinio e copro -imprenditori + intermittente, occasionale, TI - apprendistato, tirocinio, copro * Il dato della media dei contratti è calcolato al netto dei contratti di somministrazione che risultano tutti nello stesso comparto Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 63

65 6.5 CALANO GLI INSERIMENTI NEI SETTORI A VOCAZIONE PUBBLICA Pubblica amministrazione, istruzione e Università, sanità e servizi sociali rappresentano i comparti dove è più forte la componente pubblica. Nel loro complesso questi settori riducono gli inserimenti di neolaureati tra il 2009 e il 2010, in particolare a causa della contrazione nel comparto dell istruzione, che, come già ricordato, negli anni passati aveva registrato avviamenti massicci legati ai fenomeni di ricambio generazionale del personale docente. Ma anche al netto dell istruzione gli altri settori registrano una sostanziale stabilità (+76 avviati pari a +1,3%) probabilmente a causa dei nuovi provvedimenti legislativi di controllo della spesa pubblica. Tavola 6-7 Avviati nel 2009 e 2010 nella pubblica amministrazione, istruzione, Università, sanità e servizi sociali Avviati 2009 Avviati 2010 Variazione Variazione % Valore % 2010 PA ,1 2,2 Istruzione ,1 15,2 Università ,3 3,2 Sanità ,8 6,5 Assistenza sociale ,8 4,5 Totale ,4 100,0 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere La pubblica amministrazione inserisce 776 laureati, il 15% in più dello scorso anno. Gli indirizzi di laurea sono piuttosto distribuiti, relativamente più frequenti i laureati in scienza dell educazione, servizio sociale, e giurisprudenza, solo il 3,2% in scienze politiche. Il contratto più diffuso è quello a tempo determinato (37,4%), seguito dal contratto a tempo indeterminato che rappresenta ben il 34,5% degli avviamenti. L istruzione avvia neolaureati (539 in meno rispetto al 2009). Poco meno della metà sono diplomati silsis (44,8%), il 14,3% sono laureati in scienze della formazione primaria e il 6,2% in scienze dell educazione. Ampiamente prevalente resta il contratto a tempo determinato (74,3%). Il comparto Università avvia neolaureati, in leggera crescita rispetto allo scorso anno (3,3%). Si tratta in larghissima parte di borse di ricerca (82%), distribuite un po in tutti gli indirizzi di studi, ma con una netta prevalenza degli indirizzi ingegneristici che rappresentano il 46,6% del totale. 64

66 Tavola 6-8 Gli avviati 2010 nella pubblica amministrazione, istruzione, Università, sanità e servizi sociali PA Istruzione Settori Indirizzi più richiesti Contratti Sc. dell educazione (8,6%) Giurisprudenza (7%) Servizio sociale (5,9%) Scienze politiche (3,2%) Formazione primaria (14,3%) Sc. dell educazione (6,2%) Silsis (44,8%) Numero avviati Variazione % Dimensioni imprese Evoluzione TI (34,5%), TD (37,4%) ,1 grandi + TI TD (74,3%), TI (6,6%) ,1 nd Università Ingegnerie (46,6%) copro (82%) ,3 grandi Sanità Assistenza sociale Totale avviati Infermieristiche (35,7%) Medicina (26,5%) Tecniche di laboratorio (9,2%) Riabilitazione (6,9%) Sc. dell educazione (33,6%) Psicologia (19,5%) Paramediche (12,6%) Servizio sociale (6,6%) TD (51,4%), TI (27,6%) TD (40,7%) copro (32,3%) TI (18,9%), Apprendistato (4,3%) Inserimento (2%) TD (32,6%), Co.pro (20,3%) Occasionale (0,8%) Tirocinio (7,6%) Imprenditori (11,8%)* ,8 grandi ,8 tra 1 e 99 addetti ,4 * Il dato della media dei contratti è calcolato al netto dei contratti di somministrazione che risultano tutti nello stesso comparto Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere La sanità avvia laureati, in linea con lo scorso anno, con una prevalenza di lauree paramediche, soprattutto infermieristiche. La metà degli avviamenti è con contratto a tempo determinato, mentre il 27,6% è a tempo indeterminato (-5% rispetto al 2009). Il settore dell assistenza sociale nel 2010 avvia neolaureati, in prevalenza educatori (33,6%), psicologi (19,5%), ma anche paramedici (12,6%) e assistenti sociali (6,6%). Il 40% viene inquadrato con un contratto a tempo determinato, ma è molto elevata anche la porzione di collaboratori (32,2%). - TI + TD 65

67 6.6 I SERVIZI ALLE PERSONE I servizi alle persone avviano complessivamente neolaureati, tra questi il 30% circa nelle associazioni ed organizzazioni. Grafico 6-8 Distribuzione settoriale dei neolaureati inseriti in nei servizi alle persone nell anno 2010 Altre attività di servizi 26,9% Attività ricreative 19,0% Associazioni ed organizzazioni 30,1% Attività sportive e di intrattenimento 24,0% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Rispetto al 2009 vengono inseriti 180 neolaureati in più: calano gli inserimenti nelle attività ricreative, mentre crescono in tutti gli altri settori, in particolare nelle attività sportive e di intrattenimento. Tavola 6-9 Avviati nel 2009 e 2010 nei servizi i alle persone e nel complesso degli avviamenti Avviati tot 2009 Avviati tot 10 Variazione Variazione % Valore % 2010 Attività ricreative ,0 1,1 Attività sportive e di intrattenimento ,2 1,4 Associazioni ed organizzazioni ,6 1,7 Altre attività di servizi ,0 1,6 Totale ,4 100,0 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 66

68 Tavola 6-10 Gli avviati 2010 nei servizi alle persone Settori Indirizzi più richiesti Contratti Attività ricreative Attività sportive e di intrattenimento Associazioni ed organizzazioni Altre attività di servizi Totale avviati Beni culturali (16,7%) Sc. della comunicazione (12,6%) Altre umanistiche (20%) Scienze motorie (28,3%) Sc. della comunicazione (9,6%) Scienze dell educazione (4,9%) Sc. dell educazione (14,1%) Psicologia (10,9%) Economia aziendale (12,1%) Psicologia (5,6%) Beni culturali (4,5%) TD (37% Co.pro (28,3%) Imprenditori(14,1%) Co.pro (43,5%) Imprenditori (14,2%) Intermittente (7,3%) Co.pro (38,4%) TD (34,2%) TD (24,3%) Co.pro (24,5%) TI (22,1%) TI (18,9%), Apprendistato (4,3%) Inserimento (2%) TD (32,6%), Co.pro (20,3%) Occasionale (0,8%) Tirocinio (7,6%) Imprenditori (11,8%)* Numero avviati Variazione % Dimensioni imprese Evoluzione ,0 < 99 addetti +TD ,2 < 99 addetti +Co.pro 617 6,6 Nd -TI +TD ,0 +Tutti ,4 * Il dato della media dei contratti è calcolato al netto dei contratti di somministrazione che risultano tutti nello stesso comparto Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 6.7 ALTRI SETTORI Il settore agricolo ed estrattivo avvia pochi laureati in, poco meno del 40% sono imprenditori che portano le competenze acquisite nel percorso di studi nell attività imprenditoriale di famiglia. È solo per pochi ingegneri (principalmente gestionali) la possibilità di trovare un occupazione nelle public utilities, ma si tratta di impieghi con inquadramento stabile (il 38,1% ha un contratto a tempo indeterminato). Il settore delle costruzioni mostra segnali di ripresa degli avviamenti di neolaureati(+26%). Il dato è positivo anche perché, come già più volte segnalato, i dati delle COB non contemplano il lavoro autonomo, molto frequente per gli ingegneri che operano nell edilizia. Tavola 6-11 Altri settori: gli avviati 2010 Settori Indirizzi più richiesti Contratti Agricoltura e estrazione Servizi di pubblica utilità Costruzioni Totale avviati Scienze e tecnologie agrarie (9,1%) Giurisprudenza (5,5%) Tecnologie alimentari (5,5%) Veterinaria (4,3%) Ingegnerie (39,8%) in particolare gestionale Ing. Edile (13,6%), Architettura (11,3%), Economia aziendale (9,7%) Giurisprudenza (4%) Imprenditori (37,5%) TD (30,8%) TI (38,1%) TD (24%) Imprenditori (14%) TI (25,6%) TD(23,2%) Co.pro (12,4%) Imprenditori (20,4%) TI (18,9%), Apprendistato (4,3%) Inserimento (2%) TD (32,6%), Co.pro (20,3%) Occasionale (0,8%) Tirocinio (7,6%) Imprenditori (11,8%)* Numero avviati Variazione % Dimensioni imprese 253-0,8% piccole 191 5,5% tra 1 e ,1% tra 1 e ,4 Evoluzione TI + apprendistato e inserimento * Il dato della media dei contratti è calcolato al netto dei contratti di somministrazione che risultano tutti nello stesso comparto Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 67

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70 7. INDIRIZZI Per fornire indicazioni sugli sbocchi occupazionali offerti dai differenti indirizzi di laurea per i laureati 2009 sono stati utilizzati congiuntamente: i dati provenienti dagli archivi amministrativi ed in particolare: o la percentuale di avviati, gli indicatori di continuità occupazionale, le tipologie di contratti dipendente e parasubordinato ricavati dalle Comunicazioni Obbligatorie alle province; o i settori di impiego lavorativo e i laureati imprenditori individuati dal Registro Imprese delle Camere di Commercio; i dati provenienti dalle indagini sul placement realizzate dalle Università per stimare il peso del lavoro autonomo, del praticantato, di chi lavora in altri territori e quindi per stimare la quota di laureati che risulta non lavorare secondo nessuna rilevazione 35. Grazie a questi dati si hanno informazioni di dettaglio relative: o all ingresso sul mercato del lavoro, con un indicatore relativo alla percentuale degli avviati sul totale laureati con studi completati; o alla continuità della presenza lavorativa, attraverso indicatori che verificano la presenza di contratti attivi nel corso dell anno (prevalentemente occupati, ovvero con contratti attivi per più di 6 mesi anche non continuativi) e il turnover (numero di movimenti nel 2010: avviamenti + cessazioni), la durata (il numero di giorni contrattualizzati nell anno 2010); o al settore di impiego; o ai contratti; o alla coerenza dell occupazione rispetto agli studi svolti, alla percentuale dei lavoratori autonomi, di chi lavora o prosegue gli studi in altre regioni italiane e all estero; o all evoluzione rispetto al INDIRIZZI POLITICO SOCIALI E GIURIDICI Gli indirizzi politico sociali mostrano tassi di avviamento piuttosto differenti, in genere sopra la media (ad eccezione di scienze politiche e scienza dell amministrazione). Lo sbocco lavorativo è principalmente il terziario alle imprese e alle persone. Le modalità contrattuali sono in genere instabili e poco tutelanti, in particolare è elevato il ricorso ai contratti di collaborazione e anche ai tirocini, ad eccezione di servizio sociale che vede prevalere il contratto dipendente a tempo determinato. Gli indicatori di continuità mostrano inoltre, sempre con l eccezione di servizio sociale, che si tratta di occupazioni saltuarie con lunghi periodi di inattività. I laureati in scienze della comunicazione costituiscono il gruppo più numeroso (1.644), la percentuale di avviati dopo il 2009 è elevata (70,9%), ma prevalgono forme contrattuali instabili, discontinue, poco tutelate e poco pagate, se non gratuite (collaborazioni e tirocini). I settori di inserimento sono variegati: i più importanti sono studi di mercato, pubblicità, commercio al dettaglio e all ingrosso, cinema e informatica. In molti casi si tratta di occupazioni pochi coerenti con gli studi effettuati. Tra il 2009 e i 2010 la 35 La rilevazione di Politecnico di Milano era in corso di realizzazione nel mese di maggio-giugno Per gli studenti di questo Ateneo abbiamo quindi utilizzato i dati dell indagine dello scorso anno. 69

71 situazione lavorativa è peggiorata con un percentuale di avviati inferiore e un peggioramento della situazione contrattuale. Scienze dell amministrazione conta solo 148 laureati con studi completati. Il 60,1% ha avuto un avviamento nel biennio e di questi solo il 42,6% risulta prevalentemente occupato nell anno. Le modalità contrattuali prevalenti delineano una situazione molto difficile con un alta percentuale di tirocini (oltre il 20%) oltre a contratti di somministrazione. I principali settori di sbocco sono il credito e il commercio al dettaglio e la pubblica amministrazione. I laureati in scienze politiche e delle relazioni internazionali (691) sembrano mostrare difficoltà di inserimento (58,5% la percentuale degli avviati nel biennio) e anche di permanenza nel mercato, tutti gli indicatori di continuità occupazionale risultano estremamente bassi: solo il 36,5% risulta occupato per più di sei mesi nell ultimo anno. Integrando le informazioni provenienti dalle indagini sul placement la situazione migliora in parte, poiché molti risultano essere impegnati in altre attività di studio. Prevalgono i contratti instabili ed é elevata la quota dei non tutelati. I settori di avviamento (e i ruoli ricoperti) risultano solo parzialmente congruenti con l indirizzo di studio: credito, commercio all ingrosso, ma anche al dettaglio. Scienze turistiche con solo 270 laureati presenta un tasso di avviati superiore alla media (70%), ma si tratta di occupazioni brevi che non assicurano continuità. La quota dei contratti instabili è molto alta, anche se sono frequenti le modalità dipendenti in settori molto coerenti con l indirizzo di studio: agenzie di viaggio (20%) e settore alberghiero (19,5%). Dalle interviste risulta però una quota significativa di laureati che svolge mansioni pochi corrispondenti agli studi svolti. Rispetto al 2009 peggiora la situazione sia in termini di avviamenti che di modalità contrattuali. I laureati dell indirizzo servizio sociale hanno un tasso di avviamento del 70% e trovano lavoro in gran parte nella assistenza sociale (46,4%), istruzione (14,3%), pubblica amministrazione (8,6%). Coerentemente con i settori di sbocco prevalgono i contratti a tempo determinato che vengono frequentemente reiterati e assicurano nei fatti continuità occupazionale. Anche i laureati in Sociologia trovano sbocco nell assistenza sociale, nell istruzione, ma anche nel settore delle ricerche di mercato. Per questo indirizzo i tasso di avviamento risulta piuttosto elevato. Risultano però prevalenti modalità contrattuali poco tutelanti: soprattutto collaborazioni e tirocini e lavori poco coerenti con gli studi svolti. 70

72 Giuridici Politico sociali SPECULA Tavola 7-1 Laureati Indirizzi politico - sociali e giuridici Laureati % avviati dopo 2009 >6 mesi Turnover Durata su 365gg Scienze della comunicazione ,9 45,3 3,4 195 Scienze della amministrazione ,1 42,6 4,1 203 Scienze politiche e delle relazioni internazionali e diplomatiche Scienze turistiche (escluso indirizzo economico) ,5 36,5 3, ,0 36,3 3,6 181 Servizio sociale ,0 63,7 4,7 230 Sociologia e ricerca sociale ,2 45,5 5,6 214 Giurisprudenza ,2 22,8 4,3 212 Scienze dei servizi giuridici ,8 42,1 3,8 187 Settori Studi mercato e pubblicità (12,1%) Cinema (6,5%) Informatica (6,8%) Commercio all ingrosso (6,9%) Commercio al dettaglio (6,8%) Banche (7,6%) Commercio al dettaglio (8,7%) (PA 7,6%) Banche (9,1%) Comm. Ingrosso (7,4%) Comm. Dettaglio (5,2%) Agenzie viaggio (20%) Alloggio e ristorazione (19,5%) Assistenza sociale (46,4%) PA (8,6%) Istruzione (14,3%) Ricerche mercato (6,5%) Ass. sociale (10,5%) Università (10,5%) Istruzione (8,1%) Banche (18,7%) Att. legali (11,9%) Banche (20,2%) Att. legali (14,9%) Contratti Tirocinio (20,1%) Co.pro (23,9%) Tirocini (21,3%) TD (23,6%) Somministrato (10,1%) Determinato (25%) Co.pro (22%) Tirocinio (13,4%) Somministrato (5,9%) TD (23,8%) Tirocinio (15,9%) Co.pro (15,3%) TD (44,4%) Co.pro (27,1%) Cocopro (27,2%) Tirocinio (20%) Imprenditori (20%) Tirocini (16,4%) Co.pro (16,2%) TI (23,5%) Apprendistato (16,5%) Co.pro (14,8%) Media laureati ,1 43,3 3,1 213 TI (17,6%) Appren. (6,9%) Inserimento (2,6%) TD (27,3%) Co.pro (19,2%) Tirocinio (11%) Somministrato (4,3%) Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Stime placement lavori poco coerenti molti non lavorano oltre il 20% studia in altri territori lavori poco coerenti lavori poco coerenti lavori poco coerenti molti non lavorano oltre il 15% è praticante Evoluzione - avviati + tirocini stabile <% avviati contratti stabili <% avviati peggioramento contratti <% avviati contratti stabili <% avviati peggioramento contratti stabile >% avviati miglioramento contratti 71

73 Le lauree giuridiche presentano due indirizzi: giurisprudenza e scienze dei servizi giuridici (indirizzo esclusivamente triennale). Per entrambi i tassi di avviamento sono particolarmente bassi: 62,8% per scienze giuridiche e solo 35,2% per giurisprudenza. Grazie alle indagini sul placement condotte dagli atenei è stato possibile stimare pratica e lavoro autonomo, che rappresentano la modalità di impiego prevalenti., Anche con queste integrazioni la quota di laureati in giurisprudenza che non risulta avere alcuna occupazione resta molto elevata. Per entrambi gli indirizzi i settori di inserimento principali appaiono coerenti con l indirizzo di studi: banche e attività legali. Per i laureati di scienze dei servizi giuridici il contratto a tempo indeterminato e di apprendistato risultano sopra la media, i contratti stabili e tutelati sono più del 40% del totale. 7.2 INDIRIZZI ECONOMICO STATISTICI Gli indirizzi economici in generale trovano collocazione trasversalmente in tutti i settori, ma risultano più presenti nel comparto bancario e assicurativo e nella consulenza gestionale. Si verifica una presenza di contratti formativi superiore alla media, delineando una situazione lavorativa che garantisce una certa stabilità e continuità coniugata a tutele sociali. Per alcuni degli indirizzi economici è significativa la quota di laureati che trova lavoro all estero. Entro l area economica, il gruppo nettamente più numeroso è costituito dall indirizzo di scienze economico-aziendali, del marketing e dell amministrazione (2.350 laureati con studi completati). La percentuale di avviati risulta piuttosto elevata (70,5%), soprattutto considerando la numerosità. Più della metà ha un lavoro continuativo, con una media di 3,1 contratti nel periodo successivo alla laurea. Ben il 37,5% ha infatti contratti stabili e tutelati, ma risulta rilevante anche la quota dei tirocinanti (oltre il 20%) coerentemente con la necessità di effettuare un periodo di pratica per lo svolgimento della professione di commercialista. Questo indirizzo trova sbocco in tutti i comparti, con una presenza più elevata nella finanza, negli studi commercialisti, ma anche nelle filiali di aziende multinazionali e nella manifattura in generale. I laureati degli indirizzi di economia bancaria, finanziaria e assicurativa hanno percentuali di avviamento elevate (74,3%), con una percentuale di contratti a tempo indeterminato del 25,8% e, considerando le indagini universitarie, sono pochi i laureati che risultano non essere impegnati in attività di lavoro e studio in altre regioni e paesi. Quasi la metà degli avviati trova collocazione nel settore finanziario coerentemente con la propria specializzazione. Gli indirizzi internazionali registrano una percentuale di avviati del 67,1%, più bassa rispetto a quella dello scorso anno (75,8%), ma sempre sopra la media. Anche l inquadramento contrattuale sembra rivelare alcune difficoltà per questo indirizzo che registra il 20,5% di tirocini. Dalle indagini universitarie è possibile stimare che un altro 7% trova collocazione all estero. Economia del turismo registra 45 laureati che hanno completato gli studi, anche grazie ad il numero esiguo risulta elevata la percentuale di coloro che trovano lavoro, generalmente in settori coerenti con l indirizzo di studi. Il numero medio di contratti risulta elevato (5,5 contro il 3,1 della media) anche in relazione alla stagionalità del settore turistico, tra gli altri infatti risulta significativamente utilizzato anche il contratto intermittente. Non sempre però si tratta di occupazioni coerenti con il percorso di studi. 72

74 indirizzi statistici Indirizzi economici SPECULA Tavola 7-2 Laureati Indirizzi economico statistici Economia bancaria, finanziaria e assicurativa Economia del commercio internazionale Economia del turismo Economia delle amministrazioni pubbliche Economia per l ambiente e la cultura Scienze economico-aziendali, del marketing e dell amministrazione Scienze economico-sociali e economico-politiche Laureati % avviati dopo 2009 >6 mesi Turnover Durata su 365gg ,3 57,3 2, ,1 45,1 3, ,6 42,2 5, ,0 33,3 2, ,5 36,0 3, ,9 53,3 3, ,4 41,6 2,5 209 Scienze statistiche 41 63,4 41,5 2,5 214 Settori Banche (48,6%) Consulenza gestionale (7,4%) Contabilità (9,2%) Manifattura (16,7%) Banche (14,9%) Commercio ingrosso (7,5%) Alloggio e ristorazione, ag. viaggio (8,3%) Trasporti (8,3%) Commercio dettaglio (8,3%) Cinema e tv (12%) Commercio al dettaglio (7,5%) Banche (15,3%) Manifattura (15,8%) Servizi contabili (13,8%) Commercio all ingrosso (8,1%) Banche (27,7%) Informatica (8,5%) Attività contabili (9,9%) Università (9,9%) Manifattura (7,8%) Ricerca scientifica Informatica Ricerche di mercato Contratti Indeterminato (25,8%) Tirocinio (16%) Apprendistato (13,1%) Tirocinio (20,5%) Apprendistato (13,5%) Somministrato (8,8%) Apprendistato Tirocinio Intermittente Co.pro Tirocinio Contratti dipendenti Co.pro (28,6%) Tirocinio (26,4%) Tirocinio (19,4%) TI (19%) Apprendistato (14,4%) Co.pro (19,3%) Tirocinio (19,3%) Co.pro (19,3%) TI (19,3%) Apprendistato (9,3%) Co.pro (31%) TI (23%) Stime placement oltre il 4,5% lavora all estero, oltre il 7% studia in altri territori oltre7% lavora all estero lavori poco coerenti 18% studia in altri territori, molti non lavorano lavori poco coerenti praticantato oltre il 6% lavora all estero 20% studia in altri territori Evoluzione >% avviati miglioramento contratti + nel credito <% avviati peggioramento contratti + all estero <% avviati - nel credito <% avviati <% avviati lieve miglioramento contratti stabile - 10% avviati + all estero <% avviati Statistica economica, finanziaria ed attuariale 85 75,3 50,6 3,6 180 Banche (25%) Ricerche di mercato (19%) Informatica TI (26,6%) Tirocinio (23,4%) stabile Media laureati ,1 43,3 3,1 213 TI 17,6% Appren. (6,9%) Inserimento (2,6%) TD (27,3%) Co.pro (19,2%) Tirocinio (11%) Somministrato (4,3%) Fonte: Area Ricerca Formaper Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 73

75 Diversa la situazione per i laureati in economia per l ambiente e la cultura che registrano una percentuale di avviati del 65,5%, e solo il 36% ha lavori continuativi. Alto peso delle collaborazioni a progetto e dei tirocini, a volte anche in settori poco coerenti (commercio al dettaglio), come confermano anche le rilevazioni condotte dalle Università. Anche l indirizzo scienze economico sociali ed economico politiche registra un tasso di avviamento del 65,4% ma integrando queste informazioni con i dati provenienti dalle indagini universitarie quota significativa (circa il 20%) sta proseguendo gli studi in altre regioni d Italia o all estero e un altro 6% sta lavorando all estero. Per coloro che lavorano in la situazione è piuttosto duale: una quota elevata di tirocini e collaborazioni a progetto si affianca ad una percentuale sopra la media di contratti a tempo indeterminato (19,3%) e di apprendistato (9,3%). Rispetto allo scorso anno la percentuale di avviati diminuisce in modo significativo. I laureati negli indirizzi statistici sono poco numerosi e si collocano principalmente nel settore bancario, nell informatica e nelle ricerche di mercato. A seconda dei settori anche per questo indirizzo a modalità contrattuali stabili e tutelate si affiancano percentuali di tirocinio intono al 20%. 7.3 INDIRIZZI UMANISTICI E FORMATIVI Gli indirizzi umanistici e formativi hanno come principale sbocco professionale impieghi nel comparto dell istruzione, un settore che, dopo alcuni anni di elevato turnover del personale in parte connessi alle riforme del sistema previdenziale, inizia a ridurre le assunzioni risentendo anche delle recenti riforme scolastiche. Le percentuali di avviati sono differenziate a seconda degli indirizzi (ma comunque inferiori a quelle dello scorso anno): restano alte per gli indirizzi che hanno sbocco nella scuola primaria e dell infanzia e per gli ultimi diplomati silsis, al contrario sono sotto la media per gli indirizzi letterari e filosofici, educazione fisica e scienze motorie, un po sopra per quelli linguistici. Scienze della formazione primaria anche quest anno presenta un tasso di avviamento piuttosto elevato, anche perché il ridimensionamento dell organico operato nella scuola primaria e dell infanzia è stato compensato dall ancora elevato turnover. Come sempre prevalgono i contratti a tempo determinato, ma con elevati indicatori di continuità occupazionale. Raramente tuttavia l occupazione è continuativa in tutti i mesi dell anno, ma riflette il calendario scolastico e subisce l interruzione estiva. Buona anche la situazione dei laureati in scienze dell educazione che trovano più frequentemente sbocco nei servizi sociali, ma anche nell istruzione, con prevalenza di contratti a tempo determinato e (per il 26,9%) indeterminato. Alquanto diversificati i tassi di avviamento per gli indirizzi linguistici (lingue letterature e culture straniere e traduzione e mediazione linguistica) che presentano percentuali di avviamento superiori alla media, ma per oltre la metà dei casi si tratta di lavori che non assicurano continuità. Per entrambi gli indirizzi gli avviamenti risultano piuttosto distribuiti tra tutti i settori, con un peso rilevante dell istruzione solo per lingue e del commercio all ingrosso (filiali commerciali di grandi aziende, spesso multinazionali) e della manifattura, in particolare meccanica, per entrambe. I contratti sono più frequentemente di dipendenza a tempo determinato, di apprendistato e di somministrazione. Si tratta di lavori non continuativi con molti mesi di non lavoro e non sempre coerenti con gli studi svolti. 74

76 Filosofia presenta un tasso di inserimento inferiore alla media (59,9%), con contratti non stabili e frequentemente anche poco tutelati: collaborazioni. Considerando le indagini universitarie la quota di coloro che non lavora diminuisce, perché alcuni laureati stanno completando il proprio percorso di studi di altri territori o con corsi non universitari. L istruzione, editoria e commercio al dettaglio (!) sono i principali settori di sbocco. Anche lettere ha una bassa quota di avviati (54,5%), con uno sbocco principale nell istruzione (25%), ma anche nel commercio al dettaglio (6,6%), a conferma delle difficoltà occupazionali di questo indirizzo. É netta la prevalenza di avviamenti a tempo determinato (34%) e di collaborazioni (25,3%), ma anche di tirocini (12,8%). La saltuarietà caratterizza le attività lavorative dei laureati in lettere e filosofia, che presentano valori molto più bassi della media per tutti gli indicatori di continuità occupazionale. 75

77 Scienze motorie e silsis Letterario, filosofico, artistico21 Linguistico Insegnamento e formazione SPECULA Tavola 7-3 Laureati Indirizzi umanistici e formativi Scienze della formazione aziendale e degli adulti Scienze della formazione primaria Scienze dell educazione/ Scienze per responsabili esperti dei servizi educativi Lingue, letterature e culture straniere Traduzione e mediazione linguistica Filosofia, scienze delle religioni e antropologia Lettere classiche, moderne e materie letterarie Musicologia e spettacolo Scienze e conservazione dei beni culturali, archeologia Laureati % avviati dopo 2009 >6 mesi Turnover Durata su 365gg 27 70,4 70,4 2,7 263 Istruzione, Università ,8 71,4 3,9 212 Istruzione (86,1%) ,6 62,4 3, ,2 45,3 3, ,9 40,7 3, ,0 34,3 3, ,5 34,1 4, ,7 33,3 3, ,6 28,3 3,6 185 Storia ,5 30,2 2,8 198 Educazione fisica e scienze motorie ,6 25,4 3,1 193 Settori Contratti Stime placement Evoluzione Assistenza sociale (49,9%) Istruzione (17,5%) Manifattura (14,8% - meccanica) Istruzione (13,1%) Commercio all ingrosso (9,5%) Commercio all ingrosso (11,4%) Manifattura (15,3% - meccanica) Istruzione (21,7%) Editoria (7,1%) Commercio al dettaglio (6,7%) Istruzione (25%) Editoria (6,6%) Commercio al dettaglio (6,6%) Cinema e tv (7,4%) Telecomunicazioni (6,7%) Istruzione (7,4%) Attività ricreative e sportive (11,9%) Commercio al dettaglio (11,6%) Istruzione (11,2%) Istruzione (17,7%) Commercio al dettaglio (9,4%) Attività sportive (31,6%) Istruzione (15,3%) Assistenza sociale (5,7%) 76 Cocopro (32%) TI (21%) TD (80%) TI (13%) TD (41,6%) TI (26,9%) Co.pro (18,9%) TD(30,5%) Co.pro (15,9%) Apprendistato(9,7%) Somministrato (7,2%) Tirocinio (10,8%) TD (28,3%) Copro (15,8%) Tirocinio (12%) Somministrato (9,6%) Apprendistato (10,6%) TD (30,6%) Co.pro (26,8%) Tirocinio (12,8%) TD (34,%) Co.pro (25,3%) Tirocinio (12,8%) Co.pro (27,1%) Tirocinio (12%) Co.pro (28,3%) TD (26,8%) Tirocinio (11,4%) Somministrato (6,9%) TD (30,9%) Co.pro (25%) Copro (33,8%) TD (28,6%) Occasionale lavori poco coerenti lavori poco coerenti circa il 15% studia in altri territori lavori poco coerenti circa il 20% studia in altri territori lavori poco coerenti molti non lavorano molti non lavorano lavori poco coerenti circa 15% studia in altri territori lavori molto poco coerenti molti non lavorano oltre 15% studia in altri territori lavori poco coerenti molti non lavorano circa 20% autonomi Silsis ,5 67,1 3,9 233 Istruzione (85,5%) TD (73,8%) Nd <% avviati Media laureati ,1 43,3 3,1 213 TI 17,6%, Appren. (6,9%) Inserimento (2,6%) TD (27,3%) Co.pro (19,2%) Tirocinio (11%) Somministrato (4,3%) * I laureati 2008 che non risultano occupati secondo Specula e neppure secondo le indagini occupazionali dei diversi Atenei (% su intervistati) Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere >% avviati stabile <% avviati >% avviati <% avviati <% avviati <% avviati <% avviati - 10% avviati <% avviati <% avviati

78 Musicologia e spettacolo trova collocazione in cinema e tv, telecomunicazioni attività ricreative e sportive istruzione. Ha una percentuale di avviati del 60,7%, inferiore alla media, con lavori saltuari, non continuativi, non sempre coerenti con gli studi svolti. Numerosi i contratti di collaborazione. In maggiore difficoltà scienze e conservazione dei beni culturali ed archeologia, storia e educazione fisica. Scienza e conservazione dei beni culturali e Storia presentano percentuali di avviamento più basse della media (52%), con contratti che non assicurano continuità di lavoro e neppure di reddito e soprattutto evidenzia sbocchi occupazionali non sempre coerenti con il percorso di studi: tra i settori principale si trova infatti il commercio al dettaglio! Difficile appare anche la situazione per i laureati in educazione fisica e scienze motorie che coniuga un basso tasso di avviamento (solo 47,6%) a contratti poco tutelanti (collaborazioni lavoro autonomo) anche se in settori di attività che appaiono congruenti con gli studi effettuati (istruzione, assistenza sociale). I diplomati Silsis, infine, hanno tassi elevati di avviamento (80,5%) nel settore istruzione e con contratti a tempo determinato. 7.4 INDIRIZZI BIOLOGICI E AGROALIMENTARI Gli indirizzi biologici e agroalimentari contano laureati, i tassi di avviamento sono generalmente piuttosto bassi, sotto la media o appena sopra. I dati contrattuali e di continuità occupazionale confermano le difficoltà di questi indirizzi che hanno contratti altamente instabili, spesso non tutelati e non continuativi. Biotecnologie ha una percentuale di avviati in del 53,7%, principalmente nella ricerca e sviluppo e nella chimica, e nelle filiali di vendita di multinazionali. Decisamente critica la situazione contrattuale: più del 30% dei laureati avviati è stato inquadrato con un contratto di collaborazione o assegno di ricerca (circa il doppio della media), il 14,9% con tirocini e il 7,1% con avviamenti interinali. Non molto dissimile la situazione di scienze biologiche che ha una percentuale di avviati del 53,5% e, nonostante sia utilizzato in settori differenti (istruzione e sanità), presenta elevate percentuali di contratti senza continuità né tutele. Per entrambi questi indirizzi è piuttosto elevata la quota di coloro che stanno proseguendo gli studi in altri territori, probabilmente all estero dove possono contare su sbocchi occupazionali più interessanti nell attività di ricerca, ma anche in altri ambiti. 77

79 Agrario, alimentare, zootecnico Bio-biotecnologiche SPECULA Tavola 7-4 Laureati Indirizzi biologici e agroalimentari Laureati % avviati dopo 2009 >6 mesi Turnover Durata su 365gg Biotecnologie ,7 34,2 2,9 196 Scienze biologiche ,5 30,1 3,2 186 Scienze ambientali e della natura Scienze geologiche e della terra ,4 33,1 4,0 191 Settori Contratti Stime placement Evoluzione Chimica (16,3%) R&S (12,9%) Commercio ingrosso (8,3%) Sanità (12,4%) Chimica (12,4%) Istruzione (9,8%) Commercio al dettaglio (11,4%) Studi tecnici (13,2%) Istruzione (14,5%) PA (9,2%) ,5 33,3 3,1 183 Studi tecnici (9,4%) Medicina veterinaria ,7 17,3 3,3 202 Scienze e gestione delle risorse agricole e forestali Scienze e tecnologie agrarie, forestali e del legno Scienze e tecnologie agroalimentari Scienze e tecnologie zootecniche 34 64,7 35,3 3, ,8 36,0 2,9 190 Commercio al ingrosso (16%) Comm. al dettaglio (19,6%) Agricoltura (7%) PA (18,2%) Agricoltura (9%) Agricoltura (13,2%) PA (17,1%) copro (31,8%), tirocini (14,9%), interinali (7,5%) copr,(28,4% ), tirocini (17,4%) Copro (30,3%),somministrato (10,5%) TD(28,9%), % copro, (27,1%), tirocinio (9%) imprenditori (23,6%) indeterminati (18%) Copro (41%) tirocini, imprenditori TD (34,7%), copro (20%) imprenditori (13,3%) ,9 47,0 3,8 207 Alimentari e bevande (16,7%) Alloggio e ristorazione (13%) 30 56,7 43,3 3,3 175 Commercio all ingrosso (23,5%) Agricoltura (17,6%) TD (40%), tirocinio TI 17,6%, Appren. (6,9%) Inserimento (2,6%) Media laureati ,1 43,3 3,1 213 TD (27,3%) Co.pro (19,2%) Tirocinio (11%) Somministrato (4,3%) Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere TD (30,8%),TI (21,5%)tirocinio (10%) somministrato (9%) oltre il 25% studia in altri territori, circa 25% studia in altri territori, oltre 10% autonomo, 18% studia in altri territori lavori poco coerenti oltre 50% autonomi,,molti non lavorano lavori poco coerenti circa 5% autonomi oltre 5% autonomi oltre 15% studia in altri territori circa 5% lavora in altre regioni stabile >% avviati peggioramento contra -15% avviati peggioramento contra >% avviati + lavoro autonomo <% avviati <% avviati >% avviati 78

80 Complessa anche la situazione di scienze ambientali che registra solo il 49,4% di avviati con occupazioni non continuative e non tutelate. Il primo settore di sbocco è rappresentato dagli studi tecnici e laboratori, seguiti dall istruzione e dalla Pubblica Amministrazione. Scienze geologiche ha una percentuale di avviati ampiamente sotto la media (61,5%) e con un occupazione altamente discontinua (solo un terzo dei laureati risulta occupato per più di sei mesi). Tra i settori di sbocco ci sono gli studi tecnici, ma che rappresenta meno del 10% del totale, gli altri risultano inseriti anche in settori non coerenti. Dalle indagini condotte dalle Università emerge però che circa il 18% sta ancora proseguendo gli studi. Medicina veterinaria ha pochi avviamenti dipendenti e parasubordinati, mentre le modalità lavorative più rilevanti appaiono la libera professione in forma autonoma (circa 50%) o organizzata (imprenditori). Ma anche tenendo conto di queste modalità lavorative più di un terzo dei laureati non lavora. L ordine dei veterinari ha lanciato l allarme segnalando che ogni anno si laureano circa 10 volte il numero di veterinari che il mercato è in grado di assorbire. 36 Migliore la situazione per gli indirizzi di scienze e tecnologie agrarie e alimentari che trovano occupazione in agricoltura, nell industria alimentare e nel commercio al dettaglio, con contratti di lavoro dipendente a termine o anche a tempo indeterminato, oltre allo sbocco imprenditoriale in agricoltura, avviando nuove attività, ma soprattutto trovando spazio in quelle familiari. 7.5 INDIRIZZI PSICOLOGICI E MEDICO-SANITARI Per questi indirizzi, il settore elettivo di inserimento è la sanità seguito dai servizi sociali, siano essi pubblici o privati, per gli psicologi registra un peso rilevante anche l istruzione. Le percentuali di inserimento sono estremamente variabili e, tenendo conto anche dello sbocco libero professionale, risultano generalmente elevate per i paramedici, molto più basse per gli psicologi. 36 Lauree. L affollamento diventa contagioso,trovato I., Corriere Economia 7 Marzo

81 Sanitario e paramedico Medico e odontoia trico Psicologi co SPECULA Tavola 7-5 Laureati Indirizzi psicologici, medici e paramedici Psicologia Medicina e chirurgia Odontoiatria e protesi dentaria Professioni dell'assistenza sanitaria, Infermieristiche, Ostetricia Professioni sanitarie prevenzione e sicurezza sul lavoro Professioni sanitarie della riabilitazione Tecniche di laboratorio medico, radiologia, ortopedia Scienze dell'alimentazione e della nutrizione laureati % avviati dopo 2008 occupati (>6 mesi) turnover durata ,5 36,3 3, ,8 13,0 2, ,3 67,3 2, ,1 33,0 3, ,8 44,6 2, ,8 54,4 2, ,1 38,5 2,8 158 Media laureati ,1 43,3 3,1 213 settori contratti stime placement evoluzione assistenza sociale (28,2%), istruzione (15,7%) copro (34,6%), TD (25,6%), imprenditori (8,7%) sanità (47,1%) imprenditori (82,4%) Sanità (78,4%) sanità (55%), altre attività professionali (15%) sanità (34,3%),assiste nza sociale (37,8%) TI (37,1%), TD(57,9%) TD (29,7%), copro (21%), TD (47,6%), TI (29,4%) sanità (70,8%) TD (54,4%), TI (25,6%) sanità, commercio al dettaglio, alloggio e ristorazione, Università Copro, autonomo TI 17,6% appren.6,9% inserimento 2,6%TD 27,3% copro 19,2%, tirocinio (11%), somministrato 4,3% oltre 8% autonomi molti non lavorano oltre 75% autonomi circa 50% autonomi oltre 25% autonomi circa 10% autonomi autonomi * I laureati 2008 che non risultano occupati secondo Specula e neppure secondo le indagini occupazionali dei diversi Atenei (% su intervistati) Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere <7% avviati peggioramento contratti inserimenti nell istruzione - TI <% avviati + lavoro autonomo stabile <% avviati + lavoro autonomo 80

82 Psicologia presenta un numero di laureati piuttosto alto (895) rispetto ad un mercato già piuttosto affollato. La bassa percentuale di avviati (57,5%) e la prevalenza di modalità contrattuali instabili e spesso non tutelate, confermano la non facile situazione di questo nutrito gruppo di laureati. Anche considerando il dato degli psicologi che avviano un attività professionale o di tirocinio obbligatorio, la situazione non migliora di molto. È molto difficile delineare un quadro per medicina e chirurgia a partire dagli elementi disponibili: dai dati Specula non è possibile di verificare lo sbocco libero professionale, nè i lavori svolti al di fuori del territorio lombardo, mentre è molto probabile che un giovane medico inizi la sua attività in territori diversi dal proprio e/o con modalità contrattuali non dipendenti. Non si può contare sulle indagini universitarie per stimare le attività autonome e quelle svolte al di fuori della perché queste non coprono i medici specializzati, ma solo i laureati al ciclo unico. La specialità tuttavia è una tappa obbligatoria per la professione medica e il quadro per i soli laureati non risulta esaustivo. L ordine dei medici non dispone di informazioni quantitative a riguardo, ma l impressione è che dopo molti anni il numero chiuso abbia prodotto l effetto cercato e che il numero dei nuovi medici che entrano nel mercato del lavoro sia in linea con le richieste. 37 Dai dati Specula, se si limita l analisi ai soli specializzati in, su 431 medici specializzati che hanno concluso la scuola nel 2009, 240 (55,7%) hanno trovato un occupazione nella nostra regione, poco più della metà con contratto a tempo determinato. Dai dati che provengono dai questionari delle Università emerge che tra i laureati a ciclo unico non ancora iscritti alla scuola di specialità, ben il 23,7% svolge la libera professione, mentre circa un altro 6% lavora in altre regioni d Italia o all estero. Si può ipotizzare che le opportunità autonome o extra lombarde siano ancora maggiori per i medici specializzati. Odontoiatria ha un numero di inseriti molto basso (22), ma per questo indirizzo lo sbocco naturale appare il lavoro autonomo libero professionale, anche in forma d impresa. I pochi avviati hanno un lavoro parasubordinato, nessuno dipendente. Notoriamente molto richieste le professioni dell assistenza, sanitarie, infermieristiche e ostetriche, che registrano una percentuale di avviati dell 84,3% nella sanità, con il 37,1% di contratti a tempo indeterminato e il 57,9% a tempo determinato. Più variegata la situazione delle altre discipline sanitarie, che trovano occupazione anche nei settori, dell assistenza o in laboratori di analisi, con percentuali di avviamento molto più limitate (intorno al 60%) per quanto riguarda il lavoro dipendente o parasubordinato, ma che lavorano frequentemente anche in forma autonoma o imprenditoriale. Le percentuali di non occupati secondo tutte le rilevazioni risultano piuttosto limitate. 37 Alcuni giornali hanno lanciato l allarme di una mancanza di nuovi medici che non sembra però legata all offerta disponibile ma alle sempre più scoraggianti condizioni professionali. L Italia di provincia che resta senza dottori La Repubblica, 27 settembre 2010 e In Italia mancheranno 20 mila medici Corriere delle Sera, 11 gennaio

83 7.6 INDIRIZZI SCIENTIFICO-MATEMATICI E CHIMICO-FARMACEUTICI Gli indirizzi scientifico matematici e chimico farmaceutici registrano una percentuale di avviati superiore al 70%. Fanno eccezione i laureati di fisica ed astronomia, scienza dei materiali e chimica. Fisica ha una percentuale di avviati del 41,4% in, ma risulta elevata la quota di coloro che studiano o lavorano all estero. La situazione per chi trova collocazione sul nostro territorio è però piuttosto complessa, con lavori poco tutelati e discontinui, in particolare collaborazioni. Quest anno però risulta sopra la media anche la quota di contratti a tempo indeterminato ma non nel settore della ricerca e dello sviluppo. Buona la situazione dei laureati informatici, che hanno una percentuale di avviati del 74,1%, con contratti spesso stabili e tutelati (42,6%). Il settore d impiego principale si conferma l informatica (software e hardware). Superiore alla media anche il dato delle collaborazioni (24,4%), ma l occupazione risulta generalmente continuativa. Anche i laureati in matematica hanno buone percentuali di avviamento (71,4%) nell istruzione, nel credito, nell informatica; frequenti i contratti di collaborazione (27,5%), che non assicurano continuità occupazionale nell arco dell anno, ma elevata è anche la quota dei contratti stabili e tutelati concentrati nell informatica e nel credito. I chimici registrano una percentuale di avviati del 66,1%, ma con poche tutele e lavori discontinui. Sbocco privilegiato resta l industria chimica (32,8%), ma anche le filiali italiane di aziende multinazionali (9%) e la ricerca e sviluppo (7,4%). Una quota rilevante prosegue gli studi e trova lavoro in altre zone d Italia o all estero. I laureati in farmacia registrano un alta percentuale di avviati (76,9%), la maggioranza, coerentemente con gli studi, è stata inserita in farmacie (70%), solo il 7,4% in aziende farmaceutiche. Il 34,7% ha un contratto a tempo indeterminato, il 32,9% un tempo determinato. 82

84 Chimico, farmaceutico Scientifico e matematico SPECULA Tavola 7-6 Laureati Indirizzi scientifico matematici Fisica e astronomia laurea ti 169 % avviati dopo ,4 (>6 mesi) turnove r durata 27,8 2,9 199 informatica(15,7%,) meccanica (11,4%), Università (14,3%), settori contratti stime placement evoluzione copro (24,3%) Ti (21,4%), otre 40% studia in altri territori lavora in alte regioni e all estero, pochi non occupati Informatica Matematica Scienza dei materiali Chimica ,1 71,4 57,7 2, ,4 2, ,4 22,2 2, ,1 informatica(45,8%) informatica (27,9%),istruzione (17,3%), servizi finanziari (13,6%) Università, r&s, studi tecnici 44,1 2,8 215 chimica (32,8%) commercio all ingrosso (9%), r&s (7,4%) copro (24,4%) apprendistato (18,5%), TI(20%) copro(27,5%),inserimento ( 12,5%) TD (20%) TI apprendistato, copro TD (26,8%), copro (18,7%) TI(18,7%), tirocini (13,8%) studiano in altri territorio studiano in altri territori studiano in altri territori circa 4% lavora altrove >% avviati peggioramento contratti >% avviati Erboristeria 40 77,5 62,5 2,7 229 commercio al dettaglio (74,2%) TD, TI imprenditori Farmacia Informaz. scientifica sul farmaco Tossicologia ,9 54,4 2,3 232 commercio al dettaglio (70,%) farmaceutica (7,4%) 7 85,7 57,1 3, ,3 51,4 3,7 220 alloggio e ristorazione chimica, analisi TI (34,7%), TD (32,9%), TD TD peggioramento contratti Media laureati ,1 43,3 3,1 213 TI 17,6% appren.6,9% inserimento 2,6%TD 27,3% copro 19,2%, tirocinio (11%), somministrato 4,3% * I laureati 2008 che non risultano occupati secondo Specula e neppure secondo le indagini occupazionali dei diversi Atenei (% su intervistati) Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 83

85 7.7 INDIRIZZI INGEGNERISTICI Gli indirizzi ingegneristici contano ben laureati avviati. Se escludiamo gli indirizzi civili ed ambientali, si tratta delle lauree con le migliori percentuali di inserimento e di contratti stabili e tutelanti. Hanno come settore principale di sbocco la manifattura, prevalentemente meccanica, metalmeccanica, elettronica ed informatica. Il gruppo più numeroso è rappresento dall indirizzo meccanico con 418 laureati lombardi che si immettono sul mercato del lavoro, la percentuale di avviamento è elevata, anche se un po più bassa della media delle ingegnerie(74,6%), ma i contratti sono stabili e tutelati per la metà degli avviati con ben il 35,3% di contratti a tempo determinato. Gli indirizzi che invece presentano situazioni meno brillanti della media degli ingegnerie sono quelli di ingegneria medica, biomedica e clinica, modellistica matematico fisica che spesso trovano sbocco nella ricerca universitaria, che, come noto, offre un inquadramento contrattuale poco favorevole. Questi indirizzi di laurea possono però trovare ottime opportunità occupazionali all estero. 84

86 Tavola 7-7 Laureati Indirizzi ingegneristici ingegneria dell automazione Ingegneria delle telecomunicazioni Ingegneria elettronica Ingegneria informatica ingegneria gestionale Ingegneria aerospaziale Ingegneria chimica Ingegneria elettrica Ingegneria energetica e nucleare Ingegneria meccanica, mineraria e navale Ingegneria medica, biomedica e clinica Ingegneria dei materiali Ingegneria della sicurezza modellistica matematico fisica per l ingegneria altre ingegnerie laureati % avviati dopo 2009 >6 mesi turnov er durata 92 77,2 59,8 2,5 226 settori contratti stime placement evoluzione meccanica (31,9%), informatica (13,9%), commercio al ingrosso (9,7%), studi (9,7%) ,3 61,2 2,6 195 informatica (33,3%), meccanica (18%) ,3 58,0 2,9 227 meccanica (40%), Università (14,9%), informatica (8,2%) ,6 62,3 2,7 237 informatica (44%), meccanica (10%) ,4 61,3 3,0 222 meccanica (19,1%), informatica (14,7%), banche (7,4%)consulenza (6,8%) ,1 49,7 2,9 203 meccanica (26,9%), Università (15,7%) 89 75,3 50,6 2,8 226 meccanica (19,7%), chimica (16,7%) studi di ingegneria (7,6%) ,3 70,4 2,4 257 meccanica (30%), costruzioni (13%), studi (8,7%) R&S 7,6%) 83 73,5 56,6 2,3 225 meccanica (20%) Università (18%), costruzioni ,6 59,6 2,8 238 meccanica (50,2%), commercio all ingrosso (8,3%) ,9 50,3 2,9 212 Università (21,5%), commercio all ingrosso (12,4%), informatica (12,4%) 64 79,7 64,1 2,4 290 meccanica (40%), Università TI (25,4%), apprendistato (14,1%), copro (21,2%) TI (22,9%),apprendistato (14,7%), copro 21,1%), TI (24,6%),, copro(26,9%) TI (25,2%), apprendistato (11,5%), copro (24,9%) TI (25%), apprendistato (11,8%), tirocinio (16,3%) TI (20,8%), copro (22,6%), tirocinio (15,1%) TD (26,9%), copro (19,4%)inserimento (11,9%) TI (34,1%)Apprendistato (13,2%), inserimento (13,2%) copro (20,9%) TI (37,7%), copro (21,3%) TI (35,3%), apprendistato (10,6%) copro (35,6%), tirocinio (9,6%), copro, imprenditori, tirocini 33 75,8 48,5 2,7 244 meccanica e studi di ingegneria e TI, TD, copro tecnici 72 73,6 45,8 4,0 190 Università (41,5%) informatica copro (47,2%) 18 88,9 77,8 3,4 159 industria moda,meccanica, chimica copro, TI studiano e lavorano in altri territori lavorano all estero lavorano altrove ,1 43,3 3,1 213 TI 17,6% appren.6,9% inserimento 2,6%TD 27,3% copro 19,2%, tirocinio (11%), somministrato 4,3% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere <% avviati peggioramento contratti >% avviati stabile >% avviati -TI - TI - TI - TI < % avviati -TI 85

87 7.8 INDIRIZZI ARCHITETTURA, EDILIZIA E DESIGN Per i laureati in architettura, ingegneria civile e design le percentuali di avviamento sono basse. Il dato relativo ad architetti ed ingeneri edili viene in parte ridimensionato se si considera anche la libera professione, ma è comunque elevata la percentuale di architetti non occupati. Le indicazioni provenienti dall ordine professionale confermano le difficoltà per questa professione a causa un mercato sovraffollato e di una contemporanea crisi del settore edile. Le modalità contrattuali prevalenti (collaborazione a progetto o con partita iva) non assicurano continuità occupazionale né forme di tutela. Gli studi di piccole dimensioni sono in difficoltà a competere su un mercato ormai globale, ma anche gli studi più grandi praticano strategie commerciali molto aggressive sul prezzo, potendo avvalersi di professionisti qualificati e a costi contenuti nei mercati asiatici. Meno critica appare la situazione dei designer, ma anche essi registrano percentuali di avviati appena sopra la media (63,8%), spesso in settori non sempre capaci di valorizzare appieno le loro competenze (commercio), con contratti frequentemente deboli (il 57,7% ha contratti senza tutele). La manifattura nel suo complesso assorbe circa il 20% di questi laureati, di cui solo il 4,3% nel comparto del legno arredo, settore di punta del nostro territorio. Anche ingegneria per l ambiente e il territorio presenta una percentuale di avviati poco sopra la media (67,1%) e con le modalità contrattuali in genere poco tutelanti (il 32% sono contratti di collaborazione e il 12,7% tirocini). 86

88 Tavola 7-8 Laureati Indirizzi architettura, ingegneria edile e design Ingegneria edile e civile Ingegneria per l'ambiente e il territorio Laureati Architettura 1088 Disegno industriale, moda, design, grafica, comunicazione Pianificazione territoriale, urbanistica, ambientale Storia e conservazione dei beni architettonici e ambientali % avviati dopo 2009 >6 mesi turnover durata ,7 36,0 2, ,1 45,9 2, ,1 25,0 3, ,8 33,4 3, ,2 24,7 2,8 210 settori contratti stime placement studi di ingegneria (20,2%) costruzioni(24,7%) studi di ingegneria (15,8%), meccanica (12,1%), costruzioni (7,3%) studi di architettura (19,4%), costruzioni (11,6%), commercio al dettaglio (8,7%), immobiliari (4%) manifattura (20,1%),commercio al dettaglio (10,2%)attività professionali (8,2%), Università (7,6%) studi di architettura (21%), Università (14,1%) 71,4 71,4 3,0 291 ricerche mercato, istruzione costruzioni copro (33%), imprenditore, tirocinio copro (32,1%), tirocinio (12,7%) copro (37,6%), copro (28,9%), tirocinio (15,1%), copro (30,7%), autonomo (27,6%) 20% autonomo, lavora in altre regioni lavoro autonomo 33% lavoro autonomo lavoro autonomo ,1 43,3 3,1 213 TI 17,6% appren.6,9% inserimento 2,6%TD 27,3% copro 19,2%, tirocinio (11%), somministrato 4,3% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere copro evoluzione <% avviati > % avviati < % avviati 87

89 88

90 8. I TERRITORI 8.1 BERGAMO: PRIMI SEGNALI DI RIPRESA DELLA MANIFATTURA Sono soprattutto le lauree ingegneristiche e quelle dell indirizzo insegnamento e formazione gli ambiti in cui i neolaureati bergamaschi del 2009 confermano la propria rappresentatività rispetto al complesso dei giovani laureati lombardi. La provincia seguita a rappresentare un buon bacino di accoglienza lavorativa per questi giovani, che nel biennio soddisfano la gran parte della domanda espressa dal mercato del lavoro locale. Ma in quali settori e con quali modalità vengono inseriti sul territorio i giovani ad alta qualifica? Nella provincia di Bergamo la fase di recupero delle attività economiche intervenuta, in particolare, nella seconda metà del 2010 e trainata dalla domanda internazionale, ha allentato la morsa della crisi, con esiti moderatamente positivi per gli inserimenti dei giovani laureati nel mercato del lavoro. Al raffronto con l anno precedente, l incremento degli avviati appare infatti relativamente modesto, ma la situazione risulta molto diversificata tra i vari comparti produttivi. Nel complesso, il numero di neolaureati avviati aumenta prevalentemente nei settori del privato (in primis, la manifattura con in testa la metalmeccanica ambito occupazionale di particolare rilievo per il l tessuto economico provinciale) mentre nei settori in cui la presenza pubblica è significativa il trend si mostra assai meno favorevole. Se sussiste un leggero miglioramento nell inserimento occupazionale dei giovani ad alta qualifica, esso è comunque condizionato dalla presenza di una domanda di lavoro sempre più flessibile e a basso costo, come dimostra l espansione delle tipologie più instabili (soprattutto tirocinio). L apprendistato mantiene, tuttavia, una significativa posizione sul territorio, dove la più diffusa modalità contrattuale rimane comunque il tempo determinato LA SCELTA DEI LAUREATI BERGAMASCHI: INGEGNERIA, ATTIVITÀ FORMATIVE E SANITARIE, CON FORTE CRESCITA DI PSICOLOGIA Lungo il triennio la quota di giovani ad alta qualifica residenti a Bergamo che ha concluso il proprio percorso di studi e che, presumibilmente, si presenta sul mercato del lavoro, rimane sostanzialmente stabile, di poco inferiore all 8% sul totale regionale 38. Gli indirizzi privilegiati dai giovani bergamaschi rispetto alla media lombarda si confermano regolarmente quelli compresi nel blocco ingegneristico, entro cui si afferma stabilmente il peso di ingegneria industriale e civile/ambientale, mentre si ridimensionano, nell ultimo anno, sai l ingegneria gestionale sia quella elettronica ed informatica. Per il resto, gli ambiti in cui l apporto dei giovani laureati della provincia incide maggiormente rispetto al totale regionale, ed è anche significativo per numerosità, coincidono con quello dell insegnamento e formazione (sia pur con un costante calo nell arco dei tre anni di raffronto) e con il sanitario e paramedico. Da notare, nell ultimo anno, il balzo in avanti dell indirizzo psicologico, con un raddoppio di laureati rispetto al 2007 e con un peso del 12% sul totale dei neolaureati in. 38 Nell ultimo anno, ossia nel 2009, sono i bergamaschi che anno conseguito un titolo universitario; di questi, i ¾ circa (2.635) risultano aver ultimato il proprio iter di studio, in quanto non iscritti a nessun altro corso universitario o post universitario. 89

91 Si riconferma la buona capacità della provincia di assorbire i propri laureati: sul mercato del lavoro territoriale si inseriscono oltre i 3/4 dei neolaureati bergamaschi (74% dei laureati del 2009), senza sostanziali variazioni lungo il triennio considerato. Per contro, solo il 17% dei laureati avviati nel bergamasco risulta di provenienza extraprovinciale. Tavola 8-1 Laureati totali della e laureati residenti nella provincia di Bergamo con studi completati per indirizzo di laurea Indirizzo Residenti a BG Totale laureati Lomb. % BG su totale Residenti a BG Totale laureati Lomb. % BG su totale Residenti a BG Totale laureati Lomb. Politico - sociale , , ,4 Giuridico , , ,1 Economico , , ,7 Statistico , , ,7 Insegnam. e formazione , , ,5 Linguistico , , ,4 Letterario, filosofico, storico e artistico , , ,6 Psicologico , , ,7 Medico e odontoiatrico , , ,3 Sanitario e paramedico , , ,5 Bio-biotecnologiche , , ,3 Geologiche , , ,8 Agrario, alimentare, zootecnico , , ,2 Scientifico e matematico , , ,5 Chimico, farmaceutico , , ,9 Ingegn. civile e ambient , , ,8 Ingegneria elettron. e dell'informaz , , ,2 Ingegneria gestionale , , ,3 Ingegneria industriale , , ,0 Altri indirizzi di ingegn , , ,5 Architettura urbanistica, territoriale , , ,3 Scienze motorie , , ,0 Difesa e sicurezza , ,4 Silsis , , ,4 Totale , , ,7 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università % BG su Lomb. 90

92 Grafico 8-1 Territorio di avviamento dei laureati bergamaschi 2009 e provenienza degli avviati a Bergamo nel biennio Avviati extra Bergamo 26% Residenti a Bergamo Avviati a Bergamo Non residenti a Bergamo 17% Avviati a Bergamo 74% Residenti a Bergamo 83% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere IL MERCATO BERGAMASCO PER I LAUREATI: RIPRESA DELLA METALMECCANICA, CHIMICA E COMMERCIO. RISTAGNO DELL EDILIZIA Dall analisi di dettaglio, nel 2010 risultano aver trovato lavoro nella provincia poco più di laureati (triennio ) con un incremento del 5,2% rispetto agli avviati del 2009 (nel complesso della l incremento raggiunge invece l 8,4%). L area di Bergamo costituisce, per numerosità di giovani laureati avviati al lavoro nel 2010, la seconda delle province lombarde, per quanto nettamente distaccata da Milano (che rappresenta ben il 55% del totale). Grafico 8-2 Neolaureati avviati nel 2010 nella provincia di Bergamo e in per macrosettori Bergamo Servizi professionali e consulenziali 19,9% Servizi finanziari, assicurativi, immobiliari 4,9% ND 0,3% Primario 0,4% Mianifattura 14,2% Costruzioni 2,3% Commercio, trasporti, turismo 13,5% PA 1,4% Servizi sociali e personali 43,1% Servizi professionali e consulenziali 29,0% Servizi finanziari, assicurativi, immobiliari 6,4% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere I settori in cui i neolaureati confluiscono maggiormente rispetto alla media lombarda risultano, in ordine di importanza: ND 0,7% Primario 0,7% Mianifattura 10,8% Costruzioni 2,1% Commercio, trasporti, turismo 12,8% PA 2,2% Servizi sociali e personali 35,3% i servizi sociali e personali, che assorbono i laureati in misura quasi doppia rispetto ai servizi alle imprese (43,1% vs 25,8%). Da sole, istruzione e sanità raccolgono quasi un terzo dei laureati avviati al lavoro sul territorio di Bergamo (vs il 21,8% della regione). Tuttavia, è evidente la flessione degli 91

93 inserimenti nell istruzione (-18,7% vs -9,1% della ) per l effetto combinato, da un lato, del blocco del turnover nei comparti del pubblico impiego e, dall atro lato, della venuta a meno di specifiche circostanze contingenti che avevano impattato favorevolmente sui nuovi inserimenti 39 ; la manifattura, che riesce a collocare una quota di laureati pari al 14,2% (vs 10,8% della ), riaffermando il profilo produttivo a forte vocazione manifatturiera della provincia. Nel 2010 si nota un incremento nel numero di giovani ad alta qualifica avviati rispetto al 2009, in particolare grazie all avvio di una ripresa nel comparto della metalmeccanica, ma anche della chimica, plastica e farmaceutica. Si tratta di un primo segnale positivo (per quanto ancora instabile e fortemente legato all andamento della domanda estera) che, pur non riguardando in maniera generalizzata le attività manifatturiere, interessa comunque due dei principali ambiti produttivi ed occupazionali del territorio; il terziario commerciale, dei trasporti e turistico che offre sbocco al 13,5% dei giovani laureati (vs il 12,8% della regione). L evoluzione occupazionale del comparto pare anch essa seguire un trend favorevole (in parte legato all ampia disponibilità dell offerta) non solo per quanto riguarda i neolaureati avviati nel commercio, ma anche quelli inseriti nell alloggio e ristorazione. Va notato, in particolare, l incremento degli avviati nel commercio all ingrosso (più pronunciato rispetto a quello del commercio al dettaglio: +30,9% vs +8,8%): un indicatore comunque positivo, a maggior ragione se si considera che esso è in parte riconducibile ad una ripresa delle attività di vendita da parte di imprese di media/grande dimensione (filiali commerciali di aziende multinazionali). Per il resto, tra i punti meritevoli di attenzione si segnalano, da un lato, il ristagno degli inserimenti nell edilizia, settore di tradizionale rilevanza locale, ancora fortemente gravato dalla crisi economica e, dall altro, l evoluzione favorevole del numero di neolaureati avviati nell ambito dei servizi professionali. Qui nel 2010 va notato, in particolare, l incremento degli avviati nella ricerca e sviluppo, nel 50% dei casi costituiti da neolaureati negli indirizzi di ingegneria, inserti in gran parte nelle strutture di ricerca universitarie. 39 L ingresso dei laureati 2008 nel settore dell istruzione è stato sensibilmente condizionato, nel biennio , da un accelerazione della fuoriuscita delle insegnati in età pensionabile, indotta dalle nuove norme sul pensionamento femminile nel pubblico impiego, che spostano in avanti la soglia di età per il pensionamento. 92

94 Grafico 8-3 Numero di neolaureati avviati nel 2009 e nel 2010 nella provincia di Bergamo per microsettori Agricoltura ed estrazione Alimentari e bevande Industria della moda Legno e arredo Carta e stampa Chimica, plastica e farmaceutica Meccanica, metalmeccanica ed elettronica Altre attività manifatturiere Servizi di pubblica utilità Costruzioni Commercio all'ingrosso Commercio al dettaglio Trasporti e logistica Alloggio e ristorazione Attività editoriali Cinema e TV Informatica e telecomunicazioni Servizi finanziari e assicurativi Attività immobiliari Attività legali e contabilità Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale Attività degli studi di architettura e d'ingegneria; collaudi ed analisi tecniche Ricerca scientifica e sviluppo Pubblicità e ricerche di mercato Altre attività professionali, scientifiche e tecniche Attività di ricerca, selezione, fornitura di personale Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di Attività di supporto per le funzioni d'ufficio e altri servizi di supporto alle imprese Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria Istruzione Sanità Assistenza sociale Attività ricreative Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento Associazioni ed organizzazioni Altre attività di servizi ND Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università e OML delle Province lombarde e Infocamere 93

95 Tavola 8-2 Neolaureati avviati nel 2010 nella provincia di Bergamo e in per microsettori BG avviati 2010 BG variaz BG variaz. % avviati 2010 variaz. % Agricoltura ed estrazione , ,8 5,1 Alimentari e bevande , ,9 5,0 Industria della moda , ,6 9,6 Legno e arredo , ,6 11,5 Carta e stampa , ,7 8,2 Chimica, plastica e farmaceutica , ,2 8,6 Meccanica, metalmeccanica ed elettronica , ,4 13,6 Altre attività manifatturiere , ,3 10,1 Servizi di pubblica utilità , ,5 9,4 Costruzioni , ,1 8,8 Commercio all'ingrosso , ,5 6,5 Commercio al dettaglio , ,3 10,7 Trasporti e logistica , ,3 6,2 Alloggio e ristorazione , ,6 10,7 Attività editoriali , ,3 1,7 Cinema e TV , ,5 2,5 Informatica e telecomunicazioni , ,5 4,1 Servizi finanziari e assicurativi , ,8 5,5 Attività immobiliari , ,1 9,7 Attività legali e contabilità , ,5 5,7 Attività di direz. Aziend. e consulenza gestionale , ,5 4,3 Studi architett.e d'ingegneria , ,6 9,2 Ricerca scientifica e sviluppo , ,4 15,1 Pubblicità e ricerche di mercato , ,7 1,7 Altre attività professionali, scientifiche e tecniche , ,4 5,0 Attività di ricerca, selez., fornitura di personale , ,6 8,3 Attività agenzie di viaggi e attività connesse , ,7 2,2 Attiv. supp. funz. ufficio e altri serv. imprese , ,1 7,4 PA , ,1 5,3 Istruzione , ,1 12,6 Università ,3 - Sanità , ,8 10,7 Assistenza sociale , ,8 10,1 Attività ricreative , ,0 4,1 Attività sportive, di intratt. e divertimento , ,2 11,0 Associazioni ed organizzazioni , ,6 9,7 Altre attività di servizi , ,0 6,5 ND 8 0 0, ,0 3,4 Totale , ,4 8,2 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università e OML delle Province lombarde e Infocamere % BG su Lomb. Quanto agli indirizzi di laurea privilegiati dal mercato del lavoro locale, rispetto alla, si riconferma il blocco ingegneristico, entro cui il territorio di Bergamo si contraddistingue per maggior assorbimento delle lauree in ingegneria gestionale ed in ingegneria industriale. Esse confluiscono principalmente nella manifattura metalmeccanica e l avvio del recupero produttivo del settore giustifica l accresciuta numerosità di giovani laureati avviati rispetto al 2009 (una quota proporzionalmente più rilevante rispetto al complesso della ). Al contrario, nel 2010 risultano fortemente penalizzate sul mercato del lavoro locale alcune lauree il cui assorbimento risulta diffusamente compromesso per effetto delle politiche restrittive in atto nei comparti a significativa partecipazione pubblica: si tratta, nello specifico, di alcuni indirizzi che offrono sbocco nell istruzione, ossia insegnamento e formazione. Infine, da segnalare nell ultimo anno l impennata degli avviati tra neolaureati nell indirizzo psicologico (quasi il 50% in più), con uno sbocco in parte effettivamente coerente il titolo di studio (il 62% risulta 94

96 inserita nei servizi personali e sociali), ma in parte frutto di un esubero di offerta (il 16% che trova collocazione nel commercio al dettaglio e nell alloggio e ristorazione). Tavola 8-3 Neolaureati avviati nel 2010 nella provincia di Bergamo e in per indirizzi di laurea BG avviati 2010 BG variaz BG variaz. % avviati 2010 variaz. % Politico - sociale , ,6 6,7 Giuridico , ,6 9,2 Economico , ,1 6,1 Statistico , ,2 10,5 Insegnamento e formazione , ,8 13,8 Linguistico , ,7 7,8 Letterario, filosofico, storico e artistico , ,6 8,2 Psicologico , ,2 9,5 Medico e odontoiatrico , ,6 8,8 Sanitario e paramedico , ,6 10,0 Bio-biotecnologiche , ,6 4,0 % BG su Lomb. Geologiche , ,9 11,8 Agrario, alimentare, zootecnico , ,0 11,4 Scientifico e matematico , ,7 4,3 Chimico, farmaceutico , ,1 8,3 Ingegneria civile e ambientale , ,3 8,3 Ingegneria elettronica e dell'informazione , ,9 6,3 Ingegneria gestionale , ,7 10,2 Ingegneria industriale , ,4 9,7 Altri indirizzi di ingegneria , ,8 5,8 Architettura urbanistica, territoriale , ,8 6,3 Silsis , ,8 11,8 Scienze motorie , ,8 6,1 Totale , ,4 8,2 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Si fa fenomeno sempre più evidente lo scadimento delle forme contrattuali proposte ai neolaureati, come per l intera : aumentano i contratti più instabili e meno retribuiti in particolare, spicca il raddoppio del tirocinio, ma anche l avanzamento del lavoro intermittente (+39,6% abbastanza in linea con la media regionale) e delle collaborazioni (+26,5% molto più che in ). Tuttavia, l apprendistato (tra le tipologie contrattuali più stabili insieme al tempo indeterminato) mostra una buona tenuta sul territorio, con un incremento significativo, di oltre il 40%, nel 2010: in gran parte esso è imputabile alla sua diffusione nella manifattura, ma anche nel commercio all ingrosso e nei servizi professionali. Il tempo indeterminato, invece, appare in calo; sul decremento ha certamente inciso la consistente contrazione degli avviati nell istruzione, proporzionalmente più rilevante rispetto al complesso della regione. In sensibile ripresa rispetto alla regione, tra gli avviati nel 2010, anche l interinale (+41,4%). In ogni caso, il contratto più frequentemente applicato ai nuovi inseriti resta sempre il tempo determinato, che ha ormai ampiamente colonizzato i settori a significativa partecipazione pubblica (istruzione in prima 95

97 battuta, ma anche sanità ed assistenza sociale), proprio gli ambiti in cui trova collocazione il maggior numero dei giovani laureati. Tavola 8-4 Neolaureati avviati nel 2010 nella provincia di Bergamo e in per contratti BG avviati 2010 BG variaz BG variaz. % avviati 2010 variaz. % Lavoro a tempo indeterminato , ,7 8,5 % BG su Lomb. Apprendistato , ,1 10,4 Contratto di inserimento , ,0 3,6 Lavoro a tempo determinato , ,3 10,3 Lavoro intermittente , ,4 14,9 Lavoro somministrato , ,7 8,5 Cococo\Cocopro , ,6 5,2 Tirocinio , ,7 4,7 Imprenditori , ,1 8,8 Altro , ,0 8,2 Totale , ,4 8,2 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 8.2 BRESCIA: LA FORZA DEL SISTEMA IMPRENDITORIALE LOCALE, LA FLESSIBILITÀ DEI CONTRATTI Le lauree prevalenti tra i residenti in provincia di Brescia rispetto alla appartengono agli indirizzi dell insegnamento e formazione, ingegneria civile, area medico sanitaria e giuridica. Il sistema locale delle imprese ha una forte capacità di trattenere i laureati bresciani: sono infatti proprio coloro che provengono dagli indirizzi citati a trovare più facilmente un occupazione nella provincia entro settori storicamente strutturati nel territorio, anche se con contratti che stanno diventando sempre più instabili. Prevale infatti nettamente il tempo determinato, il tempo indeterminato cala, mentre crescono ancor più che in tutti i contratti flessibili I LAUREATI BRESCIANI L offerta di lavoro ad alta qualifica residente in provincia di Brescia è rappresentata da laureati (che pesano per il 6,9% sul totale lombardo). Le tipologie di laurea che in provincia di Brescia diplomano il maggior numero di giovani sono le medesime della : storico-letterarie, economico-statistiche, medico-psicologiche e ingegnerie. Se guardiamo agli specifici indirizzi ve ne sono però alcuni che offrono al territorio della provincia rispetto alla un numero rilevante di laureati residenti: insegnamento e formazione, tra gli ingegneristici principalmente civile e ambientale (ma anche elettronico-informatica e gestionale) poi sanitari paramedici e medici, scienze motorie e infine giuridici e letterario-filosofici. 96

98 Tavola 8-5 Laureati totali della e laureati residenti nella provincia di Brescia con studi completati per indirizzo di laurea Residenti a Brescia Totale laureati in % Brescia su Residenti a Brescia Totale laureati in % Brescia su Residenti a Brescia Totale laureati in % Brescia su Politico - sociale , , ,1 Giuridico , , ,8 Economico , , ,1 Statistico , , ,1 Insegnamento e formazione , , ,4 Linguistico , , ,8 Letterario, filosofico, storico e artistico , , ,8 Psicologico , , ,2 Medico e odontoiatrico , , ,3 Sanitario e paramedico , , ,1 Bio-biotecnologiche , , ,9 Geologiche , , ,6 Agrario, alimentare, zootecnico , , ,4 Scientifico e matematico , , ,3 Chimico, farmaceutico , , ,6 Ingegneria civile e ambientale , , ,8 Ingegneria elettronica e dell'informazione , , ,9 Ingegneria gestionale , , ,2 Ingegneria industriale , , ,3 Altri indirizzi di ingegneria , , ,8 Architettura urbanistica, territoriale , , ,9 Scienze motorie , , ,9 Difesa e sicurezza , Silsis , , ,6 Totale , , ,9 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università Se consideriamo, tra i laureati provenienti da Università della, coloro che hanno trovato un lavoro nell ultimo biennio si nota come sia elevata la capacità delle imprese del territorio di avviare al lavoro gli stessi residenti, che infatti permangono a lavorare in provincia nell 83,8% dei casi. Solo il 13% dei laureati avviati dalle imprese locali proviene da altre province lombarde (si tratta della più piccola percentuale tra le province della regione). L offerta costituita dai residenti è adeguata a soddisfare la domanda locale o si tratta di un territorio tendenzialmente chiuso agli scambi con l esterno? 97

99 GRAFICO 4 TERRITORIO DI AVVIAMENTO DEI LAUREATI BRESCIANI 2009 E PROVENIENZA DEGLI AVVIATI A BRESCIA NEL BIENNIO Avviati extra Brescia 16,2% Residenti a Brescia Avviati a Brescia Non residenti a Brescia 12,9% Avviati a Brescia 83,8% Residenti a Brescia 87,1% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere IL MERCATO BRESCIANO PER I LAUREATI Sono stati i neo-laureati nell ultimo triennio provenienti da università della (indipendentemente dalla loro residenza) che hanno trovato un lavoro nel 2010 in provincia di Brescia. Rappresentano il 7,9% dei neo-laureati lombardi avviati al lavoro, la percentuale più alta dopo Milano e Bergamo. Il numero di avviati è cresciuto rispetto al 2009 (+157 persone), ma con una dinamica più tiepida di quella regionale (+6% contro +8,4%). Nella provincia di Brescia è stato particolarmente elevato il ruolo dei servizi sociali e in particolare della sanità ( 12,2% del totale regionale, 282 laureati), dell istruzione (11%, 587 neolaureati) e dell assistenza sociale (9,4%, 151). Tutti e tre i comparti hanno però ridotto gli avviamenti nell ultimo anno, Entro i servizi professionali e consulenziali è importante l apporto dei dipartimenti e delle strutture universitarie, che con l avvio di 120 laureati hanno avuto un ruolo di rilievo nella regione (22% del totale ), soprattutto negli ambiti medico-scientifici-ingegneristici. Significativo e crescente anche il peso degli studi di architettura e ingegneria (10% sulla regione). In un territorio a vocazione manifatturiera ( primo settore in provincia per addetti, valore aggiunto ed esportazioni) spicca la meccanica, che assorbe l 11,2% dei neo-laureati (188 neolaureati) avviati nel settore in, con una crescita (+48%) che ha privilegiato le ingegnerie ma anche economia e comunicazione (con contratti dipendenti). Particolarmente elevata (137 persone, pari al 15% dei neo-avviati nel settore in regione) e crescente (+33%) anche la quota di laureati inseriti nelle attività di accoglienza e ristorazione del sistema turistico provinciale (artistico, lacustre, termale e montano). Prevalgono i laureati in discipline umanistiche con elevato ricorso a contratti intermittenti (coerentemente con la stagionalità del settore) ma anche dipendenti a tempo indeterminato e determinato. 98

100 Infine si segnalano i servizi finanziari e assicurativi che hanno assorbito 113 neo-laureati in gran parte da economia e giurisprudenza con contratti dipendenti. Grafico 5 Neolaureati Avviati Nel 2010 In Provincia Di Brescia E In Per Macro Settori Brescia Servizi finanziari, assicurativi, immobiliari 5,4% Servizi professionali e consulenziali 22,7% Servizi sociali e personali 42,5% ND 0,6% Primario 1,4% Manifattura 10,7% Costruzioni 2,3% Commercio, trasporti e turismo 12,4% PA 2,0% Servizi professionali e consulenziali 29,0% Servizi finanziari, assicurativi, immobiliari 6,4% ND 0,7% Primario 0,7% Manifattura 10,8% Costruzioni 2,1% Servizi sociali e personali 35,3% Commercio, trasporti e turismo 12,8% PA 2,2% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 99

101 GRAFICO 6 NUMERO DI NEOLAUREATI AVVIATI NEL 2009 E NEL 2010 IN PROVINCIA DI BRESCIA PER MICRO SETTORI Agricoltura ed estrazione Alimentari e bevande Industria della moda Legno e arredo Carta e stampa Chimica, plastica e farmaceutica Meccanica, metalmeccanica ed elettronica Altre attività manifatturiere Servizi di pubblica utilità Costruzioni Commercio all'ingrosso Commercio al dettaglio Trasporti e logistica Alloggio e ristorazione Attività editoriali Cinema e TV Informatica e telecomunicazioni Servizi finanziari e assicurativi Attività immobiliari Attività legali e contabilità Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale Attività degli studi di architettura e d'ingegneria; collaudi ed analisi Ricerca scientifica e sviluppo Pubblicità e ricerche di mercato Altre attività professionali, scientifiche e tecniche Attività di ricerca, selezione, fornitura di personale Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e Attività di supporto per le funzioni d'ufficio e altri servizi di Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale Istruzione Università Sanità Assistenza sociale Attività ricreative Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento Associazioni ed organizzazioni Altre attività di servizi ND BS avviati 2010 BS avviati 2009 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 100

102 TAVOLA 8-6 NEOLAUREATI AVVIATI NEL 2010 IN PROVINCIA DI BRESCIA E IN LOMBARDIA PER MICRO SETTORI BS avviati 2010 BS variazione BS variazione % avviati 2010 variazione % % Brescia su Agricoltura ed estrazione , ,8 15,8 Alimentari e bevande , ,9 5,4 Industria della moda , ,6 3,7 Legno e arredo 5 0 0, ,6 4,1 Carta e stampa , ,7 6,0 Chimica, plastica e farmaceutica , ,2 3,4 Meccanica, metalmeccanica ed elettronica , ,4 11,2 Altre attività manifatturiere , ,3 5,2 Servizi di pubblica utilità , ,5 14,1 Costruzioni , ,1 8,5 Commercio all'ingrosso , ,5 6,2 Commercio al dettaglio , ,3 5,9 Trasporti e logistica , ,3 3,4 Alloggio e ristorazione , ,6 14,9 Attività editoriali , ,3 4,2 Cinema e TV , ,5 1,6 Informatica e telecomunicazioni , ,5 5,0 Servizi finanziari e assicurativi , ,8 6,3 Attività immobiliari , ,1 8,2 Attività legali e contabilità , ,5 7,1 Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale , ,5 5,3 Attività degli studi di architettura e d'ingegneria; collaudi ed analisi tecniche , ,6 10,0 Ricerca scientifica e sviluppo , ,4 22,9 Pubblicità e ricerche di mercato , ,7 2,1 Altre attività professionali, scientifiche e tecniche , ,4 7,3 Attività di ricerca, selezione, fornitura di personale , ,6 5,6 Attività agenzie di viaggio, tour operator 6 0 0, ,7 3,3 Attività supporto funzioni d'ufficio e altri servizi di supporto alle imprese , ,1 5,5 Amministrazione pubblica e difesa , ,1 7,2 Istruzione , ,1 10,9 Università , ,3 0,4 Sanità , ,8 12,2 Assistenza sociale , ,8 9,4 Attività ricreative , ,0 7,7 Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento , ,2 10,0 Associazioni ed organizzazioni , ,6 5,3 Altre attività di servizi , ,0 8,2 Nd , ,0 7,3 Totale , ,4 7,9 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 101

103 GRAFICO 7 NEOLAUREATI AVVIATI NEL 2010 IN PROVINCIA DI BRESCIA E IN LOMBARDIA PER INDIRIZZI DI LAUREA Brescia Architettura e design 5,0% Altre 8,1% Politico sociale 6,0% Giuridiche 6,0% Architettura e design 5,3% Altre 8,6% Politico sociale 13,9% Ingegnerie 12,1% Economicostatistiche 11,7% Ingegnerie 12,5% Giuridiche 4,0% Scientifiche 6,3% Medicheparamediche 15,1% Psicologiche 2,0% Letterariestoriche 27,6% Scientifiche 9,3% Medicheparamedic he 8,2% Psicologiche 3,4% Letterariestoriche 20,3% Economicostatistiche 14,7% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Le imprese bresciane, rispetto alla media lombarda, hanno inserito più laureati da indirizzi storico-letterari, medico psicologici e giuridici. Le ingegnerie non sono spiccatamente richieste dalle imprese del territorio. Solo ingegneria civile e ambientale ha una domanda elevata ma stazionaria. Per contro cresce la domanda delle altre ingegnerie, in particolare elettronica e gestionale. Buona anche la crescita degli avviamenti di neo-laureati dall indirizzo psicologico entro i settori dell assistenza sociale, R&S universitaria, istruzione. 102

104 GRAFICO 8 NUMERO DI NEOLAUREATI AVVIATI NEL 2009 E NEL 2010 IN PROVINCIA DI BRESCIA PER INDIRIZZI DI LAUREA A. Politico - sociale B. Giuridico C. Economico D. Statistico E. Insegnamento e formazione F. Linguistico G. Letterario, filosofico, storico e artistico H. Psicologico I. Medico e odontoiatrico L. Sanitario e paramedico M. Bio-biotecnologiche N. Geologiche O. Agrario, alimentare, zootecnico P. Scientifico e matematico Q. Chimico, farmaceutico R1. Ingegneria civile e ambientale R2. Ingegneria elettronica e dell'informazione R3. Ingegneria gestionale R4. Ingegneria industriale R5. Altri indirizzi di ingegneria S. Architettura urbanistica, territoriale silsis T. Scienze motorie BS avviati 2010 BS avviati 2009 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere TAVOLA 8-7 NEOLAUREATI AVVIATI NEL 2010 IN PROVINCIA DI BRESCIA E IN LOMBARDIA PER INDIRIZZI DI LAUREA BS avviati 2010 BS variazione BS variazione percentuale avviati 2010 variazione percentuale % Brescia su A. Politico - sociale , ,6 3,4 B. Giuridico , ,6 12,0 C. Economico , ,1 6,2 D. Statistico , ,2 9,8 E. Insegnamento e formazione , ,8 16,5 F. Linguistico , ,7 8,0 G. Letterario, filosofico, storico e artistico , ,6 8,0 H. Psicologico , ,2 4,6 I. Medico e odontoiatrico , ,6 12,3 L. Sanitario e paramedico , ,6 15,7 M. Bio-biotecnologiche , ,6 6,5 N. Geologiche , ,9 3,0 O. Agrario, alimentare, zootecnico , ,0 9,0 P. Scientifico e matematico , ,7 5,6 Q. Chimico, farmaceutico , ,1 2,5 R1. Ingegneria civile e ambientale , ,3 11,5 R2. Ingegneria elettronica e dell'informazione , ,9 7,4 R3. Ingegneria gestionale , ,7 8,0 R4. Ingegneria industriale , ,4 5,3 R5. Altri indirizzi di ingegneria , ,8 5,4 S. Architettura urbanistica, territoriale , ,8 7,4 silsis , ,8 6,9 T. Scienze motorie , ,8 11,0 Totale , ,4 7,9 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere

105 TAVOLA 8-8 NEOLAUREATI AVVIATI NEL 2010 IN PROVINCIA DI BRESCIA E IN LOMBARDIA PER CONTRATTI BS avviati 2010 BS variazione BS variazione percentuale avviati 2010 variazione percentuale % Brescia su Tempo indeterminato , ,7 7,5 Apprendistato , ,1 10,5 Inserimento , ,0 3,7 Tempo determinato , ,3 9,9 Somministrato , ,7 5,8 Intermittente , ,4 17,1 Collaborazioni , ,6 5,5 Tirocinio , ,7 2,3 Imprenditori , ,1 10,4 Altro , ,0 4,1 Totale , ,4 7,9 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Preponderante risulta l utilizzo del tempo determinato (1.094 persone pari al 39,3% in provincia), particolarmente usato nell istruzione, sanità ma anche metalmeccanica, in crescita proprio grazie a questi ultimi due settori. E proprio nel settore della sanità avviene un parziale fenomeno di sostituzione: l aumento dei tempi determinati va un po a compensare la contrazione del tempo indeterminato, che cala anche a causa del settore dell istruzione. Gli imprenditori (415) che rappresentano il 10% sono in crescita nel commercio all'ingrosso, immobiliari, informatica, costruzioni mentre calano in. Si segnala anche la forte crescita delle collaborazioni (+14,4%) principalmente nei settori della R&S universitaria, assistenza sociale, studi di architettura e ingegneria. Infine, nel territorio si verifica un maggior utilizzo, rispetto alla, degli apprendistati e degli intermittenti: entrambi crescono più che in regione, gli apprendistati in molti settori (tra cui metalmeccanica, commercio, studi legali e contabili) mentre gli intermittenti solo nel turismo. Durante l ultimo anno è cresciuto anche il ricorso ai neolaureati tramite la somministrazione (+64,7%). 104

106 GRAFICO 9 NUMERO DI NEOLAUREATI AVVIATI NEL 2009 E NEL 2010 IN PROVINCIA DI BRESCIA PER CONTRATTI Tempo indeterminato apprendistato tirocinio inserimento BS BS Tempo determinato somministrato intermittente collaborazioni imprenditori altro Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 8.3 COMO: MIGLIORANO LA METALMECCANICA E IL TESSILE ABBIGLIAMENTO, IN RIPRESA ANCHE IL COMPARTO DEL TURISMO La domanda di lavoro espressa dal territorio di Como durante in biennio viene solo in parte soddisfatta dal sistema dei giovani laureati residenti, che vengono assorbiti anche in altre province. Si tratta di giovani che, nell ambito dei neolaureati lombardi, presentano una relativa specializzazione nelle lauree ingegneristiche e nell area delle scienze geologiche, pur essendo altri gli indirizzi che ne diplomano il maggior numero (analogamente al resto della ). Nel 2010, in seguito ad una certa ripresa produttiva manifestatasi già nei primi mesi dell anno 40, l assorbimento dei giovani laureati sul mercato del lavoro locale dà qualche segno di miglioramento, per quanto di modesta entità. Ne hanno beneficiato i neolaureati inseriti nella manifattura (in particolare nella metalmeccanica, uno dei pilastri portanti - insieme al tessile-abbigliamento e al mobile-arredamento -del sistema manifatturiero locale), ma anche quelli avviati nel terziario commerciale. Il mercato del lavoro locale mostra, inoltre, un trend assai meno sfavorevole rispetto al complesso della regione nei settori in cui la presenza pubblica è significativa. 40 Congiuntura provincia di Como, secondo trimestre 2010 a cura della Camera di Commercio di Como. 105

107 Resta comunque il fatto che le modalità contrattuali riservate ai giovani laureati evidenziano un deterioramento delle condizioni applicate, con una costante crescita dei contratti flessibili, in particolare delle collaborazioni e del lavoro somministrato (ma non del tirocinio, altrove molto in espansione in ), a scapito dei contratti standard a tempo interminato, in lieve contrazione I LAUREATI COMASCHI: ELEVATA PRESENZA DI INGEGNERI E GEOLOGI Nell arco del triennio i laureati comaschi che, a studi completati, vanno a costituire l offerta di lavoro ad alta qualifica, rappresentano una quota in relativa diminuzione nell ultimo anno, quando scendono a rappresentare il 5% (pari a giovani) dei laureati in 41. Gli indirizzi di laurea in cui la presenza dei comaschi è maggiormente rappresentativa rispetto al complesso dei giovani laureati lombardi rientrano nel perimetro delle ingegnerie, con riferimento, in particolare, all ingegneria gestionale e a quella dell elettronica e dell informazione (a Como è attiva una sede del Politecnico di Milano), per quanto in moderato calo nel corso del periodo considerato. Seguita ad emergere anche la ricorrenza dei comaschi tra i laureati lombardi nelle scienze geologiche. Solo una metà circa (il 51%) dei laureati comaschi 2009 resta a lavorare nella propria provincia di residenza; per contro, la domanda locale di lavoro viene soddisfatta per quasi 1/3 da neolaureati di provenienza extraterritoriale, perlopiù confluente da aree limitrofe. 41 Nell ultimo anno, ossia nel 2009, sono i comaschi che anno conseguito un titolo universitario; di questi, i ¾ circa (1.730) risultano aver ultimato il proprio iter di studio, in quanto non iscritti a nessun altro corso universitario o post universitario. 106

108 Tavola 9 laureati totali della e laureati residenti nella provincia di Como con studi completati per indirizzo di laurea Indirizzo Residenti a CO Totale laureati Lomb. % CO su totale Residenti a CO Totale laureati Lomb. % CO su totale Residenti a CO Totale laureati Lomb. Politico - sociale , , ,9 Giuridico , , ,9 Economico , , ,7 Statistico , , ,4 Insegnam. e formazione , , ,3 Linguistico , , ,3 Letterario, filosofico, storico e artistico , , ,7 Psicologico , , ,8 Medico e odontoiatrico , , ,8 Sanitario e paramedico , , ,9 Bio-biotecnologiche , , ,8 Geologiche , , ,0 Agrario, alimentare, zootecnico , , ,3 Scientifico e matematico , , ,1 Chimico, farmaceutico , , ,4 Ingegn. civile e ambient , , ,5 Ingegneria elettron. e dell'informaz , , ,6 Ingegneria gestionale , , ,5 Ingegneria industriale , , ,4 Altri indirizzi di ingegn , , ,0 Architettura urbanistica, territoriale , , ,3 Scienze motorie , , ,1 Difesa e sicurezza , Silsis , , ,7 Totale , , ,0 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università % CO su Lomb. Grafico 10 Territorio di avviamento dei laureati Comaschi 2009 e provenienza degli avviati a Como nel biennio Avviati extra Como 49% Residenti a Como Avviati a Como 51% Avviati a Como Non residenti a Como 31% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 107 Residenti a Como 69%

109 8.3.2 IL MERCATO COMASCO PER I LAUREATI: LA RIPRESA SI ACCOMPAGNA AL CALO DEL TEMPO INDETERMINATO E LLA CRESCITA DELLE COLLABORAZIONI. Nel 2010 risultano inseriti nel mercato del lavoro comasco poco meno di giovani laureati nel triennio precedente, una quota del 4,2% sul corrispondente totale avviato nella regione. Rispetto ai giovani che trovano lavoro sul territorio nel 2009, il loro numero è moderatamente in crescita, sia pur con una dinamica più contenuta rispetto alla (+6,5% vs +8,4%). Grafico 11 Neolaureati avviati nel 2010 nella provincia di Como e in per macrosettori Servizi professionali e consulenziali 15,5% Servizi finanziari, assicurativi, immobiliari 3,4% nd 0,1% Como Servizi sociali e personali 46,0% Primario 0,9% Mianifattura 14,7% Costruzioni 2,1% PA 3,2% Commercio, trasporti, turismo 14,1% nd 0,7% Servizi professio nali e consulenz iali Servizi 29,0% finanziari, assicurati vi, immobilia ri Primario 0,7% Servizi sociali e personali 35,3% Mianifatt Costruzio ura 10,8% ni 2,1% Commerci o, trasporti, turismo 12,8% PA 2,2% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Nella provincia, gli ambiti in cui i giovani laureati trovano collocazione in misura proporzionalmente maggiore rispetto alla media lombarda risultano, rispettivamente: il terziario sociale, nel quale trovano sbocco ben il 46,2% dei laureati (vs il 35,3% della ), grazie soprattutto all istruzione, sanità e assistenza sociale. Nel complesso la capacità occupazionale del settore mostra un andamento più favorevole rispetto alla media lombarda: nel 2010 il calo degli avviati nell istruzione, investita dal blocco del turnover nel pubblico impiego e non più interessata da fattori contingenti di ricambio generazionale 42, è proporzionalmente più contenuto (-1,4% vs -9,1% delle ), mentre una dinamica relativamente positiva investe la sanità (+32,5% vs +0,8%). Rispetto al 2009 crescono leggermente anche i giovani laureati avviati nell assistenza sociale, in controtendenza rispetto al dato complessivo lombardo (+15,2% vs -4,8% ); la manifattura, settore di particolare significato occupazionale, dato il profilo economico a vocazione industriale del territorio. Nel 2010, nell industria in senso stretto trova lavoro una quota pari al 14,7% dei giovani laureati dell ultimo triennio (vs il 10,8% delle ): per essi l avvio di una ripresa produttiva nel corso del 2010 sembra aver avuto esiti occupazionali moderatamente positivi soprattutto con riferimento alla metalmeccanica (+21,1% di avviati rispetto al 2009), mentre il comparto del legno arredo appare ancora compromesso dalla crisi, con un calo degli inserimenti (-22,2%). 42 Nell istruzione nel 2009 la numerosità degli inserimenti risultava significativamente legata ad una situazione di ricambio generazionale velocizzato dalle modifiche alle norme sul pensionamento femminile nel pubblico impiego. 108

110 il terziario commerciale, dei trasporti e turistico (14,1% degli avviati 2010 vs il 12,8% regionale), che assorbe i giovani laureati in misura assai prossima alla manifattura, collocandoli in particolare nel commercio al dettaglio e nel settore degli alberghi e ristoranti, coerentemente con l attrattività turistica del territorio. Rispetto agli inseriti nel 2009, entrambi i comparti presentano una dinamica positiva (in misura più sostenuta rispetto alla media regionale), per quanto essa si traduca in incrementi numerici modesti. In controtendenza rispetto alla, si presenta invece l commercio all ingrosso, che nell ultimo anno non migliora la propria capacità di assorbire i giovani laureati (-6% vs +28,5% delle regione). Per il resto, non sembrano ancora capaci di una evidente ripresa le attività professionali-consulenziali, nel cui ambito il numero dei laureati avviati ristagna tra i due anni di raffronto, mentre un trend decisamente sfavorevole, diversamente dal complesso della, interessa i servizi finanziari, con una contrazione degli avviati (-35,5%). Grafico 12 Numero di neolaureati avviati nel 2009 e nel 2010 nella provincia di Como per microsettori 109

111 Agricoltura ed estrazione Alimentari e bevande Industria della moda Legno e arredo Carta e stampa Chimica, plastica e farmaceutica Meccanica, metalmeccanica ed elettronica Altre attività manifatturiere Servizi di pubblica utilità Costruzioni Commercio all'ingrosso Commercio al dettaglio Trasporti e logistica Alloggio e ristorazione Attività editoriali Cinema e TV Informatica e telecomunicazioni Servizi finanziari e assicurativi Attività immobiliari Attività legali e contabilità Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale Attività degli studi di architettura e d'ingegneria; collaudi ed analisi tecniche Ricerca scientifica e sviluppo Pubblicità e ricerche di mercato Altre attività professionali, scientifiche e tecniche Attività di ricerca, selezione, fornitura di personale Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator Attività di supporto per le funzioni d'ufficio e altri servizi di supporto alle Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria Istruzione Università Sanità Assistenza sociale Attività ricreative Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento Associazioni ed organizzazioni Altre attività di servizi ND Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 110

112 Tavola 10 Neolaureati avviati nel 2010 nella provincia di Como per microsettori CO avviati 2010 CO variaz CO variazione % avviati 2010 variazione % Agricoltura ed estrazione , ,8 5,1 Alimentari e bevande , ,9 3,9 Industria della moda , ,6 11,0 Legno e arredo , ,6 23,0 Carta e stampa , ,7 7,1 Chimica, plastica e farmaceutica , ,2 4,1 Meccanica, metalmeccanica ed elettronica , ,4 5,1 Altre attività manifatturiere , ,3 3,7 Servizi di pubblica utilità , ,5 2,1 Costruzioni , ,1 4,1 Commercio all'ingrosso , ,5 2,9 Commercio al dettaglio , ,3 4,6 Trasporti e logistica , ,3 4,1 Alloggio e ristorazione , ,6 7,9 Attività editoriali , ,3 1,9 Cinema e TV , ,5 1,4 Informatica e telecomunicazioni , ,5 1,2 Servizi finanziari e assicurativi , ,8 1,1 Attività immobiliari , ,1 6,5 Attività legali e contabilità , ,5 3,5 Attività di direz. Aziend.e consulenza gestionale , ,5 2,4 Studi architett.e d'ingegneria , ,6 5,0 Ricerca scientifica e sviluppo , ,4 1,0 Pubblicità e ricerche di mercato 7 0 0, ,7 0,7 Altre attività professionali, scientifiche e tecniche , ,4 5,0 Attività di ricerca, selez., fornitura di personale , ,6 2,6 Attività agenzie di viaggi e attività connesse , ,7 2,2 Attiv. supp. funz. ufficio e altri serv. imprese , ,1 1,8 PA , ,1 6,2 Istruzione , ,1 6,4 Università , ,3 3,2 Sanità , ,8 4,8 Assistenza sociale , ,8 6,6 Attività ricreative , ,0 2,8 Attività sportive, di intratt. e divertimento , ,2 3,7 Associazioni ed organizzazioni , ,6 5,7 Altre attività di servizi , ,0 3,6 ND , ,0 0,9 Totale , ,4 4,2 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere % CO su Lomb. Quanto agli indirizzi di laurea più richiesti dal mercato del lavoro locale, tra quelli maggiormente rappresentativi, con riferimento sia alla numerosità sia al peso sul totale regionale, risulta architettura; la provincia mostra anche una relativa specializzazione nell inserimento di neolaureati in ingegneria civile ed ambientale, nonché nell indirizzo chimico-farmaceutico. Sempre in rapporto al quadro complessivo regionale, nel 2010 a livello della provincia non sembrano altrettanto penalizzate alcune delle lauree spendibili in ambiti a forte partecipazione pubblica, gravati dal blocco del turnover: si tratta delle lauree afferenti, rispettivamente, all insegnamento e formazione (+4,3% vs -0,8% della ) e quelle dell indirizzo sanitario-paramedico (+45,8% vs -4,6% della ). 111

113 Tavola 11 Neolaureati avviati nel 2010 nella provincia di Como e in per indirizzi di laurea CO avviati 2010 CO variazione CO variazione % avviati 2010 variazione % % CO su Lomb. Politico - sociale , ,6 3,9 Giuridico , ,6 4,6 Economico , ,1 1,9 Statistico , ,2 1,4 Insegnamento e formazione , ,8 5,2 Linguistico , ,7 4,9 Letterario, filosofico, storico e artistico , ,6 4,5 Psicologico , ,2 4,7 Medico e odontoiatrico , ,6 3,7 Sanitario e paramedico , ,6 4,4 Bio-biotecnologiche , ,6 2,0 Geologiche , ,9 9,2 Agrario, alimentare, zootecnico , ,0 6,8 Scientifico e matematico , ,7 4,8 Chimico, farmaceutico , ,1 6,0 Ingegneria civile e ambientale , ,3 5,4 Ingegneria elettronica e dell'informazione , ,9 3,6 Ingegneria gestionale , ,7 3,6 Ingegneria industriale , ,4 2,7 Altri indirizzi di ingegneria , ,8 5,0 Architettura urbanistica, territoriale , ,8 5,6 Scienze motorie , ,8 3,8 Silsis , ,8 6,1 Totale , ,4 4,2 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Come per l intera, a segnare l entrata dei giovani laureati nel mondo del lavoro sono in grandissima misura i contratti non permanenti che, in linea di massima, seguono il trend regionale di crescente flessibilizzazione dei rapporti di lavoro: si contrae, ma solo lievemente, l applicazione del tempo indeterminato (-2,7% vs il +8,7% della ) e prendono maggiormente piede le collaborazioni (+49% vs +5,6% della media regionale) ed anche il lavoro somministrato (+36,7% vs 19,2% della ). Tavola 12 Neolaureati avviati nel 2010 nella provincia di Como e in per contratti CO avviati 2010 CO variazione CO variazione % avviati 2010 variazione % % CO su Lomb. Lavoro a tempo indeterminato , ,7 3,3 Apprendistato , ,1 4,9 Contratto di inserimento , ,0 2,7 Lavoro a tempo determinato , ,3 5,6 Lavoro intermittente , ,4 6,2 Lavoro somministrato , ,7 2,8 Cococo\Cocopro , ,6 1,1 Tirocinio , ,7 8,6 Imprenditori , ,1 4,6 Altro , ,0 3,5 Totale , ,4 4,2 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 112

114 Consistente appare sul territorio l adozione del tirocinio, che ha praticamente raggiunto quella del contratto a tempo indeterminato per introdurre i neolaureati; la lieve flessione intervenuta nel 2010, in controtendenza rispetto a quadro generale della regione (-3,1% vs +27,7% della ) interviene solo superficialmente ad arginare un fenomeno già rilevante. Il contratto più frequente resta comunque il tempo determinato, in relazione al prevalente assorbimento dei giovani nei settori a prevalenza pubblici, come la sanità e l istruzione, che fanno ampio ricorso a questa tipologia di contratto per aggirare il blocco delle assunzioni di nuovo personale stabile. 8.4 CREMONA: CALANO GLI INSERIMENTI DI NEOLAUREATI NEL 2010 Nel 2010 Cremona registra una diminuzione negli avviamenti di neolaureati a fronte di una crescita nel resto della regione. I settori di sbocco principale per i giovani ad alta qualifica nel territorio sono infatti a netta prevalenza pubblica: istruzione, sanità e servizio sociale e stanno risentendo dei provvedimenti di contenimento della spesa. Nel privato aumentano gli avviamenti nella manifattura prevalentemente meccanica, ma non sono sufficienti a bilanciare la riduzione del pubblico. Quasi la metà degli avviati cremonesi trova infatti lavoro in altre province lombarde I LAUREATI CREMONESI: PIÙ FREQUENTI GLI INDIRIZZI SANITARI E FORMATIVI Nel 2009 hanno conseguito un titolo universitario 999 residenti a Cremona; di questi, 730 risultano aver completato gli studi, ovvero il 73,1%: essi rappresentano presumibilmente la quota che si appresta ad affacciarsi sul mercato del lavoro. Nel 2009 si confermano indirizzi privilegiati dai laureati residenti a Cremona rispetto alla situazione regionale, il sanitario paramedico, insegnamento e formazione, letterario e le scienze motorie; in tutti i casi citati si assiste negli ultimi anni ad un andamento non lineare con alternarsi di crescite e cali nelle percentuali della provincia rispetto alla. Rispetto al 2008 cala il numero complessivo dei laureati residenti a Cremona (744 nel 2008 contro i 730 del 2009). Tavola 8-13 Laureati totali della e laureati residenti nella provincia di Cremona con studi completati per indirizzo di laurea Residenti a Cremona Totale laureati in % Cremona su Residenti a Cremona Totale laureati in % Cremona su Residenti a Cremona Totale laureati in Politico - sociale , , ,8 Giuridico , , ,6 Economico , , ,0 Statistico , , ,2 Insegnamento e formazione , , ,6 Linguistico , , ,3 Letterario, filosofico, storico e artistico , , ,0 Psicologico , , ,2 Medico e odontoiatrico , , ,5 % Cremona su Sanitario e paramedico , , ,4 113

115 Bio-biotecnologiche , , ,2 Geologiche , ,8 Agrario, alimentare, zootecnico , , ,6 Scientifico e matematico , , ,6 Chimico, farmaceutico , , ,9 Ingegneria civile e ambientale , , ,1 Ingegneria elettronica e dell'informazione , ,5 Ingegneria gestionale , ,7 Ingegneria industriale , , ,9 Altri indirizzi di ingegneria , ,4 Architettura urbanistica, territoriale , ,8 Scienze motorie , , ,3 Difesa e sicurezza , ,0 Silsis , , ,0 Totale , , ,1 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università Cremona registra una netta contrazione di inserimenti tra il 2009 e il 2010, diminuisce pertanto la percentuale di residenti a Cremona che trovano lavoro all interno della propria provincia (il 52,9% per i laureati 2009 contro il 60% dei laureati 2008). Grafico 8-13 Territorio di avviamento dei laureati cremonesi 2009 e provenienza degli avviati a Cremona nel biennio Residenti a Cremona Avviati a Cremona Avviati extra Cremona ,1% Avviati a Cremona ,9% Non residenti a Cremona 78 24,3% Residenti a Cremona ,7% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere IL MERCATO CREMONESE PER I LAUREATI: LA METÀ NEI SERVIZI SOCIALI I laureati del triennio 2006/2007/2008 avviati al lavoro a Cremona nel 2010 sono 684, l 1,9% del totale degli avviamenti lombardi (35.308); erano 699 nel 2009 con una contrazione del 2,1% a fronte di una crescita a livello regionale dell 8,4%. 114

116 I settori in cui Cremona impiega più laureati sono l istruzione, la sanità e l assistenza sociale, che in questo territorio subiscono una fortissima riduzione degli avviamenti, solo parzialmente arginati dalla crescita della manifattura (prevalentemente meccanica). Anche se in termini numerici molto ridotti, risultano superiori alla media regionale anche il settore primario e le PA, mentre è sottomedia il commercio, trasporti e turismo (con calo concentrato nel commercio al dettaglio) Grafico 8-14 Neolaureati con studi completati avviati nel 2010 in provincia di Cremona e in per macrosettori Cremona Servizi finanziari, assicurativi, immobiliari 1,9% Servizi professionali e consulenziali 15,6% ND 0,6% Primario 1,8% Manifattura 15,4% Costruzioni 2,5% Commercio, trasporti e turismo 10,4% Servizi professionali e consulenziali 29,0% nd 0,7% Primario 0,7% Manifattura 10,8% Costruzioni 2,1% Commercio, trasporti, turismo 12,8% Servizi sociali e personali 48,2% PA 3,7% Servizi finanziari, assicurativi, immobiliari 6,4% PA 2,2% Servizi sociali e personali 35,3% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 115

117 TAVOLA 8-14 Neolaureati con studi completati avviati nel 2010 in provincia di Cremona e in per microsettori Cremona avviati 2010 Cremona variazione Cremona variazione % avviati 2010 variazione % % Cremona su Agricoltura ed estrazione , ,8 4,7 Alimentari e bevande , ,9 4,3 Industria della moda ,6 0,0 Legno e arredo , ,6 1,6 Carta e stampa , ,7 1,1 Chimica, plastica e farmaceutica , ,2 2,9 Meccanica, metalmeccanica ed elettronica , ,4 3,3 Altre attività manifatturiere , ,3 3,0 Servizi di pubblica utilità , ,5 1,6 Costruzioni , ,1 2,3 Commercio all'ingrosso , ,5 1,0 Commercio al dettaglio , ,3 1,5 Trasporti e logistica , ,3 0,9 Alloggio e ristorazione , ,6 3,0 Attività editoriali 6 0 0, ,3 1,3 Cinema e TV , ,5 1,1 Informatica e telecomunicazioni , ,5 0,7 Servizi finanziari e assicurativi , ,8 0,4 Attività immobiliari , ,1 1,3 Attività legali e contabilità , ,5 0,4 Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale , ,5 0,8 Attività degli studi di architettura e d'ingegneria; collaudi ed analisi tecniche , ,6 1,7 R&S 524 4,4 0,0 Pubblicità e ricerche di mercato , ,7 0,1 Altre attività professionali, scientifiche e tecniche , ,4 1,8 Attività di ricerca, selezione, fornitura di personale , ,6 2,3 Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse Attività di supporto per le funzioni d'ufficio e altri servizi di supporto alle imprese Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria , ,7 1, , ,1 0, , ,1 3,2 Istruzione , ,1 3,3 Università , ,3 0,6 Sanità , ,8 2,7 Assistenza sociale , ,8 3,4 Attività ricreative 6 0 0, ,0 1,5 Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento , ,2 0,8 Associazioni ed organizzazioni , ,6 2,1 Altre attività di servizi , ,0 1,1 ND , ,0 1,7 Totale , ,4 1,9 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 116

118 Grafico 8-15 Numero di neolaureati avviati nel 2009 e nel 2010 in provincia di Cremona per microsettori Agricoltura ed estrazione Alimentari e bevande Legno e arredo Carta e stampa Chimica, plastica e farmaceutica Meccanica, metalmeccanica ed Altre attività manifatturiere Servizi di pubblica utilità Costruzioni Commercio all'ingrosso Commercio al dettaglio Trasporti e logistica Alloggio e ristorazione Attività editoriali Cinema e TV Informatica e telecomunicazioni Servizi finanziari e assicurativi Attività immobiliari Attività legali e contabilità Attività di direzione aziendale e di Attività degli studi di architettura e Pubblicità e ricerche di mercato Altre attività professionali, scientifiche Attività di ricerca, selezione, fornitura Attività dei servizi delle agenzie di Attività di supporto per le funzioni Amministrazione pubblica e difesa; Istruzione Università Sanità Assistenza sociale Attività ricreative Attività sportive, di intrattenimento e Associazioni ed organizzazioni Altre attività di servizi ND Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 117

119 Coerentemente con i settori, gli indirizzi di laurea che registrano più avviamenti sono Silsis, sanitario paramedico e insegnamento e formazione: Silsis e Sanitario paramedico sono però in netto calo rispetto al TAVOLA 8-15 Neolaureati avviati nel 2010 in provincia di Cremona e in per indirizzo di laurea Cremona avviati 2010 Cremona variazione Cremona variazione % avviati 2010 variazione % % Cremona su Politico - sociale , ,6 1,0 Giuridico , ,6 1,3 Economico , ,1 0,5 Statistico ,2 1,4 Insegnamento e formazione , ,8 3,3 Linguistico , ,7 2,0 Letterario, filosofico, storico e artistico , ,6 2,3 Psicologico , ,2 1,5 Medico e odontoiatrico ,6 2,3 Sanitario e paramedico , ,6 3,7 Bio-biotecnologiche , ,6 2,0 Geologiche , ,9 1,4 Agrario, alimentare, zootecnico , ,0 2,9 Scientifico e matematico , ,7 3,9 Chimico, farmaceutico , ,1 2,3 Ingegneria civile e ambientale , ,3 1,7 Ingegneria elettronica e dell'informazione , ,9 1,0 Ingegneria gestionale , ,7 1,4 Ingegneria industriale , ,4 2,1 Altri indirizzi di ingegneria ,8 0,8 Architettura urbanistica, territoriale , ,8 2,3 Scienze motorie , ,8 3,4 Silsis , ,8 3,1 Totale , ,4 1,9 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 118

120 Grafico 8-16 Numero di neolaureati avviati nel 2009 e nel 2010 in provincia di Cremona per indirizzi di laurea Politico-sociale Giuridico Economico Statistico Insegnamento e formazione Linguistico Letterario, filosofico, storico e artistico Psicologico Medico e odontoiatrico Sanitario e paramedico Bio-biotecnologiche Geologiche Agrario, alimentare, zootecnico Scientifico e matematico Chimico farmaceutico Ingegneria civile Ingegneria elettronica e Ingegneria gestionale Ingegneria industriale Altri indirizzi di ingegneria Architettura, urbanistica, territoriale Scienze motorie Silsis Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Nel 2010 assistiamo alla diminuzione dell utilizzo del contratto di lavoro dipendente, sia a tempo determinato sia indeterminato (rispettivamente del 9,3% e del 5,0% rispetto al 2009), legata ai minori inserimenti nei settori a prevalenza pubblica. 119

121 In aumento risultano i contratti di collaborazione, stabile dopo la crescita degli anni passati il numero degli imprenditori. TAVOLA 8-16 Neolaureati avviati nel 2010 in provincia di Cremona e in per tip ologia contrattuale Cremona avviati 2010 Cremona variazione Cremona variazione % avviati 2010 variazione % % Cremona su TI , ,7 1,8 APP , ,1 1,4 Inserimento 3 0 0, ,0 0,4 TD , ,3 2,7 Somministrato , ,7 2,3 Intermittente , ,4 3,5 COCOPRO , ,6 1,2 Tirocinio , ,7 0,5 Imprenditori , ,1 2,5 Altro , ,0 1,4 Totale , ,4 1,9 * Sono compresi imprenditori che hanno anche posizione da dipendenti a tempo indeterminato Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 8.5 LECCO: CALA L APPRENDISTATO E FA UN BALZO IN AVANTI IL TIROCINIO Nel biennio meno della metà dei neolaureati lecchesi lavora nella provincia di appartenenza, in ogni caso soddisfandone buona parte del fabbisogno. Si tratta di giovani che, nell ambito dei neolaureati in, presentano una relativa specializzazione nelle lauree ingegneristiche, pur essendo altri gli indirizzi da cui proviene il maggior numero di essi. Nonostante il 2010 abbia rappresentato una fase meno critica per l economia lecchese 43, per i giovani laureati le ricadute sul del mercato del lavoro sono state di entità relativamente contenuta e segnalano una ripresa perlopiù concentrata nella meccanica, metalmeccanica ed elettronica, uno dei comparti che caratterizza fortemente la vocazione industriale del territorio, nonché nel commercio al dettaglio. Aumenta, rispetto all anno precedente, anche il numero dei neolaureati inseriti nella sanità, contribuendo e rendere meno sfavorevole, rispetto al complesso della regione, il trend del mercato del lavoro nei settori a significativa partecipazione pubblica. Ad ogni modo, le pur limitate nuove assunzioni di giovani laureati passano in misura preponderante attraverso forme contrattuali flessibili, a rimarcare la crescente precarizzazione delle condizioni occupazionali che li interessano. Sul territorio prevale il ricorso al tempo determinato, molto diffuso nei settori a partecipazione pubblica del terziario sociale, mentre nel 2010 quasi si dimezza il ricorso all apprendistato e prende sensibilmente piede il tirocinio LE OPZIONI DEI LAUREATI LECCHESI: LE INGENERIE ELETTRONICA E GESTIONALE, GLI INDIRZZI ORIENTATI ALLE ATTIVITÀ FORMATIVE; IN CRESCITA LA LAUREA IN CHIMICA FARMACEUTICA 43 Analisi congiunturale 4 trimestre 2010, industria, artigianato e commercio Nota informativa N. 1 del 14 febbraio 2011, Camera di Commercio di Lecco. 120

122 Sono poco più di un migliaio i laureati lecchesi del 2009 che, completati gli studi, si affacciano al mercato del lavoro nel biennio ; essi rappresentano una quota che si attesta mediamente intorno al 3% dei laureati in 44. Rispetto alla media regionale, gli indirizzi di appartenenza di questi giovani ricadono, in particolare, nell insieme delle lauree ingegneristiche (con particolare rilevanza dell ingegneria civile/ambientale, pur in decremento nel triennio); emerge anche il peso dell indirizzo Insegnamento e formazione (ugualmente in flessione) e, nell ultimo anno, anche quello chimico-farmaceutico. Anche se la locale domanda di lavoro viene soddisfatta in gran parte (per i 3/4 circa) dai neolaureati residenti, meno della metà di questi (il 48% ) lavora in nella provincia. 44 Nell ultimo anno, ossia nel 2009, sono i lecchesi che anno conseguito un titolo universitario; di questi, il 70% (1.043) risultano aver ultimato il proprio iter di studio, in quanto non iscritti a nessun altro corso universitario o post universitario. 121

123 Tavola 8-17 Laureati totali della e laureati residenti nella provincia di Como con studi completati per indirizzo di laurea Indirizzo Residenti a LC Totale laureati Lomb. % LC su totale Residenti a LC Totale laureati Lomb. % LC su totale Residenti a LC Totale laureati Lomb. Politico - sociale , , ,0 Giuridico , , ,8 Economico , , ,9 Statistico , , ,5 Insegnam. e formazione , , ,1 Linguistico , , ,2 Letterario, filosofico, storico e artistico , , ,4 Psicologico , , ,0 Medico e odontoiatrico , , ,1 Sanitario e paramedico , , ,0 Bio-biotecnologiche , , ,8 Geologiche , , ,4 Agrario, alimentare, zootecnico , , ,1 Scientifico e matematico , , ,5 Chimico, farmaceutico , , ,3 Ingegn. civile e ambient , , ,6 Ingegneria elettron. e dell'informaz , , ,2 Ingegneria gestionale , , ,5 Ingegneria industriale , , ,4 Altri indirizzi di ingegn , , ,6 Architettura urbanistica, territoriale , , ,9 Scienze motorie , , ,8 Difesa e sicurezza Silsis , , ,9 Totale , , ,0 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università % LC su Lomb. Grafico 17 Territorio di avviamento dei laureati Lecchesi 2009 e provenienza degli avviati a Lecco nel biennio Residenti a Lecco Avviati a Lecco Avviati extra Lecco 52% Avviati a Lecco 48% Non residenti a Lecco 30% Residenti a Lecco 70% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 122

124 8.5.2 IL MERCATO LECCHESE PER I LAUREATI: SEGNALI INCORAGGIANTI DALLA METALMECCANICA E TIMIDI CENNI DALLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI-CONSULENZIALI; MEGLIO CHE NEL COMPLESSO DELLA LOMBARDIA VA LA SANITÀ LOCALE Nel 2010 nella provincia di Lecco vengono avviati quasi 900 giovani laureati (triennio ), che rappresentano il 2,5% dei corrispondente totale avviato nella regione. Rispetto ai neolaureati che trovano lavoro sul territorio nel 2009, il loro numero si presenta in lieve crescita (+62 giovani), con una dinamica abbastanza vicina a quella regionale (+7,6 % vs +8,4%). Grafico Neolaureati avviati nel 2010 nella provincia di Lecco e in per macrosettori Lecco Servizi nd profession 0,6% ali e consulenzi ali 14,4% Servizi finanziari, assicurativi,immobiliari 3,1% Servizi sociali e personali 49,0% Primario 1,0% Mianifattu ra 15,1% Costruzioni 2,5% Commerci o, trasporti, turismo 11,0% PA 3,3% Servizi profession ali e consulenzi Servizi ali finanziari, 29,0% assicurativ i, immobilia ri Primario 0,7% Servizi sociali e personali 35,3% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Mianifattu Costruzio ra 10,8% ni Commerci 2,1% o, trasporti, turismo 12,8% PA 2,2% Nel lecchese gli ambiti che maggiormente assorbono questi giovani, ed in misura proporzionalmente maggiore rispetto alla media lombarda, coincidono con: nd 0,7% il terziario sociale, che rappresenta in principale bacino di impiego dei neolaureati. Al suo interno trova sbocco, nel 2010, quasi la metà degli stessi, con una forte concentrazione nell istruzione, ma con una presenza relativamente significativa anche nella sanità e nell assistenza sociale. Si tratta di settori a forte partecipazione pubblica e che, pertanto, risentono del blocco del turnover nell impiego pubblico; in più, sull istruzione grava anche il venir meno di particolari circostanze che recentemente avevano velocizzato ricambio generazionale del settore 45. Tuttavia, rispetto alla media regionale, il comparto dell istruzione subisce, a livello locale, una più leggera penalizzazione per quanto riguarda gli avviati nel 2010 (-0,9% vs -9,1%) ed anche le opportunità occupazionali offerte dalla sanità sembrano mostrare un trend più favorevole (+30,4%, mentre nel complesso della vi è un ristagno del numero di neolaureati avviati nel comparto); la manifattura, che assorbe il 15,1% dei neolaureati (vs il 10,8% delle ). La capacità occupazionale del settore nei confronti dei giovani laureati risente ancora della difficile congiuntura economica: solo dal settore della metalmeccanica, di forte specializzazione territoriale, sembra provenire qualche segnale un po più positivo, in linea con l analogo riscontro regionale (+28,25 vs +24,4). Il settore del legno-arredo, con un distretto di rilevanza locale, non segnala ancora una ripresa degli investimenti nell acquisizione di giovani risorse ad alta qualifica. 45 L ingresso dei laureati 2008 nel settore dell istruzione è stato sensibilmente condizionato, nel biennio , da un accelerazione della fuoriuscita delle insegnati in età pensionabile, indotta dalle nuove norme sul pensionamento femminile nel pubblico impiego, che spostano in avanti la soglia di età per il pensionamento. 123

125 Per il resto, diversamente dal complesso della, il terziario commerciale, dei trasporti e turistico non mostra ancora una crescita degli sbocchi occupazionali per i neolaureati, con la parziale eccezione del commercio al dettaglio. Sembra invece migliorare l assorbimento dei neolaureati nelle attività professionali-consulenziali (gli avviati nell ultimo anno crescono complessivamente del 13,4%), ma si tratta comunque di numeri esigui. Grafico 18 Numero di neolaureati avviati nel 2009 e nel 2010 nella provincia di Lecco per microsettori Agricoltura ed estrazione Alimentari e bevande Industria della moda Legno e arredo Carta e stampa Chimica, plastica e farmaceutica Meccanica, metalmeccanica ed elettronica Altre attività manifatturiere Servizi di pubblica utilità Costruzioni Commercio all'ingrosso Commercio al dettaglio Trasporti e logistica Alloggio e ristorazione Attività editoriali Cinema e TV Informatica e telecomunicazioni Servizi finanziari e assicurativi Attività immobiliari Attività legali e contabilità Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale Attività studi architettura e d'ingegneria; collaudi ed analisi tecniche Ricerca scientifica e sviluppo Pubblicità e ricerche di mercato Altre attività professionali, scientif. e tecniche Attività di ricerca, selez., fornitura personale Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator Attività di supporto per le funzioni d'ufficio e altri servizi supp. alle imprese PA Istruzione Università Sanità Assistenza sociale Attività ricreative Attività sportive, di intrattenim. e di divertim. Associazioni ed organizzazioni Altre attività di servizi ND Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde Infocamere 124

126 Tavola 18 Neolaureati avviati nel 2010 nella provincia di Lecco e in per microsettori LC avviati 2010 LC variaz LC variaz. % avviati 2010 variaz. % Agricoltura ed estrazione , ,8 3,6 Alimentari e bevande , ,9 2,1 Industria della moda , ,6 1,7 Legno e arredo 9 0 0, ,6 7,4 Carta e stampa 6 0 0, ,7 3,3 Chimica, plastica e farmaceutica , ,2 1,0 Meccanica, metalmeccanica ed elettronica , ,4 5,4 Altre attività manifatturiere , ,3 2,6 Servizi di pubblica utilità , ,5 0,5 Costruzioni , ,1 2,9 Commercio all'ingrosso , ,5 1,5 Commercio al dettaglio , ,3 2,7 Trasporti e logistica , ,3 1,1 Alloggio e ristorazione , ,6 3,0 Attività editoriali , ,3 0,4 Cinema e TV 3 3 / ,5 0,5 Informatica e telecomunicazioni , ,5 0,7 Servizi finanziari e assicurativi , ,8 1,0 Attività immobiliari 9 0 0, ,1 1,9 Attività legali e contabilità , ,5 1,4 Attività di direz. Aziend. e consulenza gestionale , ,5 0,7 Studi architett.e d'ingegneria , ,6 2,6 Ricerca scientifica e sviluppo , ,4 2,3 Pubblicità e ricerche di mercato , ,7 0,6 Altre attività professionali, scientifiche e tecniche , ,4 2,8 Attività di ricerca, selez., fornitura di personale , ,6 1,8 Attività agenzie di viaggi e attività connesse 4 0 0, ,7 2,2 Attiv. supp. funz. ufficio e altri serv. imprese , ,1 0,5 PA , ,1 3,7 Istruzione , ,1 4,1 Università , ,3 0,4 Sanità , ,8 3,2 Assistenza sociale , ,8 3,8 Attività ricreative , ,0 1,3 Attività sportive, di intratt. e divertimento , ,2 3,0 Associazioni ed organizzazioni , ,6 7,0 Altre attività di servizi , ,0 1,6 ND 5 0 0, ,0 2,1 Totale , ,4 2,5 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere % LC su Lomb. All inserimento dei neolaureati nel terziario sociale è perlopiù collegata la significativa richiesta sul mercato lecchese degli indirizzi insegnamento e formazione (comunque in flessione rispetto al 2009) e sanitarioparamedico, entrambi con un peso più rilevante di altri sul corrispondente numero di avviati in. Nella provincia emerge anche, per numerosità di avviati e, contemporaneamente, per la quota sull analogo totale regionale, la richiesta dei laureati in ingegneria industriale, una metà dei quali trova collocazione nella manifattura metalmenccanica. 125

127 Tavola 19 Neolaureati avviati nel 2010 nella provincia di Lecco e in per indirizzi di laurea LC avviati 2010 LC variaz LC variaz. % avviati 2010 variaz. % % LC su Lomb. Politico - sociale , ,6 2,0 Giuridico , ,6 1,9 Economico , ,1 1,1 Statistico 1 0 0, ,2 0,7 Insegnamento e formazione , ,8 4,7 Linguistico , ,7 2,7 Letterario, filosofico, storico e artistico , ,6 2,5 Psicologico , ,2 2,8 Medico e odontoiatrico , ,6 2,6 Sanitario e paramedico , ,6 4,3 Bio-biotecnologiche , ,0 1,4 Geologiche , ,4 4,6 Agrario, alimentare, zootecnico , ,6 2,9 Scientifico e matematico , ,7 1,7 Chimico, farmaceutico , ,1 2,8 Ingegneria civile e ambientale , ,3 3,6 Ingegneria elettronica e dell'informazione , ,9 1,3 Ingegneria gestionale , ,7 2,3 Ingegneria industriale , ,4 3,4 Altri indirizzi di ingegneria , ,8 3,3 Architettura urbanistica, territoriale , ,8 2,0 Scienze motorie , ,8 20,4 Silsis , ,8 0,4 Totale , ,4 2,5 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere In linea con l evidenza emersa a livello regionale, l adozione di contratti temporanei si conferma come la modalità che contrassegna l ingresso dei neolaureati nel mondo lavorativo. Il contratto a tempo determinato rappresenta la tipologia più diffusa, in rapporto a con il maggior assorbimento di neolaureati nei settori a significativa partecipazione pubblica, come la sanità e l istruzione, che ne fanno ampio ricorso per by-passare il blocco del turnover del personale. Tavola 20 Neolaureati avviati nel 2010 nella provincia di Lecco e in per contratti LC avviati 2010 LC variazione LC variazione % avviati 2010 variazione % Lavoro a tempo indeterminato , ,7 2,3 Apprendistato , ,1 1,3 Contratto di inserimento , ,0 1,8 Lavoro a tempo determinato , ,3 3,8 Lavoro intermittente , ,4 4,7 Lavoro somministrato , ,7 1,9 Cococo\Cocopro , ,6 1,3 Tirocinio , ,7 1,1 Imprenditori , ,1 2,6 Altro 4, , ,0 1,1 Totale 881,0 62 7, ,4 2,5 % LC su Lomb. 126

128 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Il trend di crescente flessibilizzazione dei rapporti di lavoro è ben tradotto dall erosione delle forme contrattuali più stabili: colpisce, in particolare, la flessione dell apprendistato, associata al balzo in avanti del tirocinio. Si tratta di un fenomeno che interessa un numero ancora limitato di neolaureati avviati, ma che, insieme all importanza assunta dalle collaborazioni (+21,1% vs +5,6 della ), rimarca l estendersi di una condizione peggiorativa nell inserimento lavorativo dei giovani. 8.6 LODI: CRESCONO GLI INSERIMENTI NELLA CHIMICA, NEL COMMERCIO E NELL ASSISTENZA SOCIALE I neolaureati lodigiani trovano collocazione per più della metà (59,7%) fuori dalla propria provincia. La quota che resta sul territorio copre solo il 60% delle richieste del territorio, si tratta di giovani specializzati in chimica-farmaceutica, nell ambito sanitario-paramedico e in quello umanistico (in particolare nell insegnamento e formazione). Avendo un economia prevalentemente orientata ai servizi alle persone a vocazione pubblica (istruzione, sanità e assistenza sociale), Lodi è stata meno coinvolta rispetto ad altre province dalla crisi, ma nel 2010 l occupazione cresce più lentamente rispetto alla media regionale. La crescita si concentra nel commercio, nella chimica, ma anche nell assistenza sociale. Il limitato inserimento di neolaureti passa poi attraverso la crescente precarizzazione delle condizioni lavorative legate all utilizzo crescente di contratti flessibili e meno tutelanti quali il lavoro intermittente o il tirocinio. Sul territorio lodigiano il ricorso al contratto a tempo determinato continua ad essere il più utilizzato, in quanto maggiormente diffuso nei settori a partecipazione pubblica del terziario sociale I LAUREATI LODIGIANI: SI CONCENTRANO NEGLI INDIRIZZI CHIMICO FARMACEUTICO, SANITARIO E UMANISTICO Nel 2009 hanno conseguito un titolo universitario 744 residenti a Lodi e di questi, 552 risultano aver completato gli studi e presumibilmente si affacciano sul mercato del lavoro,. essi rappresentano l 1,6% dei laureati in Il numero di laureati lodigiani negli ultimi anni è in costante crescita (erano 454 nel 2007 e 536 nel 2008). Rispetto alla media regionale, i laureati lodigiani provengono maggiormente dagli indirizzi politico-sociale, e insegnamento e formazione, psicologico, sanitario e ingegneristico. Da sottolineare infine il peso degli indirizzi chimico-farmaceutico e agrario (in entrambe i casi in calo rispetto al 2008). 127

129 TAVOLA 8-21 LAUREATI TOTALI DELLA LOMBARDIA E LAUREATI RESIDENTI NELLA PROVINCIA DI LODI CON STUDI COMPLETATI PER INDIRIZZO DI LAUREA Residenti a Lodi Totale Totale Totale % Lodi su Residenti % Lodi su Residenti laureati in laureati in laureati in a Lodi a Lodi % Lodi su Politico - sociale , , ,8 Giuridico , , ,9 Economico , , ,2 Statistico , ,8 Insegnamento e formazione , , ,9 Linguistico , , ,4 Letterario, filosofico, storico e artistico , , ,6 Psicologico , , ,1 Medico e odontoiatrico , , ,6 Sanitario e paramedico , , ,2 Bio-biotecnologiche , , ,4 Geologiche , , ,1 Agrario, alimentare, zootecnico , ,7 Scientifico e matematico , , ,5 Chimico, farmaceutico , , ,2 Ingegneria civile e ambientale , , ,7 Ingegneria elettronica e dell'informazione , ,2 Ingegneria gestionale , ,7 Ingegneria industriale , , ,9 Altri indirizzi di ingegneria , , ,6 Architettura urbanistica, territoriale , , ,3 Scienze motorie , , ,4 Difesa e sicurezza ,0 Silsis , , ,3 Totale , , ,6 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università Più del 60% della domanda di lavoro interna a Lodi viene soddisfatta da neolaureati residenti, ma ben il 60% dei residenti svolge la propria attività in altre province lombarde. 128

130 Grafico 8-19 TERRITORIO DI AVVIAMENTO DEI LAUREATI LODIGIANI 2009 E PROVENIENZA DEGLI AVVIATI A LODI NEL BIENNIO Residenti a Lodi Avviati a Lodi ,3% Avviati a Lodi Non residen ti a Lodi 94 39,3% Avviati extra Lodi ,7% Residen ti a Lodi ,7% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere IL MERCATO LODIGIANO PER I LAUREATI: CRESCONO GLI INSERIMENTI NEL PRIVATO I laureati del triennio avviati al lavoro a Lodi nel 2010 sono 480 (erano 457 nel 2009) e rappresentano l 1,4% del totale degli avviamenti in. Rispetto ai neolaureati che hanno trovato lavoro sul territorio nel 2009, il loro numero si presenta in leggera crescita (+23), con una dinamica ancora distante da quella regionale (+5,0 % vs +8,4%), ma pur sempre in crescita. Grafico 8-20 NEOLAUREATI CON STUDI COMPLETATI AVVIATI NEL 2010 IN PROVINCIA DI LODI E IN LOMBARDIA PER MACROSETTORI Lodi Servizi finanziari, assicurativi, immobiliari 1,7% Servizi professiona li e consulenzia li 20,8% ND 0,4% Primario 2,7% Manifattura 11,7% Costruzioni 2,9% Commercio, trasporti e turismo 11,0% Servizi professional i e consulenzial i 29,0% nd 0,7% Primario 0,7% Manifattur a 10,8% Costruzioni 2,1% Commercio, trasporti, turismo 12,8% Servizi sociali e personali 46,7% PA 2,1% Servizi finanziari, assicurativ i, immobiliar i 6,4% Servizi sociali e personali 35,3% PA 2,2% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 129

131 I settori che attirano più laureati nella provincia di Lodi e in misura proporzionalmente maggiore rispetto alla media lombarda sono i servizi sociali e personali con più del 56,7% dei giovani lodigiani. Più della metà di essi si concentra nell istruzione, che presenta però inserimenti in calo del rispetto al 2009, trend più negativo rispetto alla media regionale (-13,3% vs -9,1% della ), in quanto grava su di esso sia il blocco del turnover nell impiego pubblico, sia la mancanza delle circostanze che recentemente avevano velocizzato il suo ricambio generazionale 46. Discrete opportunità lavorative si possono riscontrare anche nel settore sanitario (in lieve calo) e in quello dell assistenza sociale (che cresce del 42,9% rispetto all anno precedente). Da sottolineare infine la crescita del terziario commerciale, e della chimica tra i settori manifattutieri. 46 L ingresso dei laureati 2008 nel settore dell istruzione è stato sensibilmente condizionato, nel biennio , da un accelerazione della fuoriuscita delle insegnanti in età pensionabile, indotta dalle nuove norme sul pensionamento femminile nel pubblico impiego, che spostano in avanti la soglia di età per il pensionamento. 130

132 TAVOLA 8-22 NEOLAUREATI CON STUDI COMPLETATI AVVIATI NEL 2010 IN PROVINCIA DI LODI E IN LOMBARDIA PER MICROSETTORI Lodi avviati 2010 Lodi variazione Lodi variazione % avviati 2010 variazione % % Lodi su Agricoltura ed estrazione , ,8 5,1 Alimentari e bevande 4 0 0, ,9 1,4 Legno e arredo 1 0 0, ,6 0,3 Carta e stampa , ,6 2,5 Chimica, plastica e farmaceutica , ,7 9,8 Meccanica, metalmeccanica ed elettronica , ,2 1,6 Altre attività manifatturiere , ,4 0,2 Servizi di pubblica utilità , ,3 1,5 Costruzioni , ,5 4,7 Commercio all'ingrosso , ,1 1,9 Commercio al dettaglio , ,5 1,4 Trasporti e logistica , ,3 0,3 Alloggio e ristorazione , ,3 3,2 Attività editoriali , ,6 1,1 Cinema e TV , ,3 1,1 Informatica e telecomunicazioni , ,5 1,8 Servizi finanziari e assicurativi , ,5 0,8 Attività immobiliari , ,8 0,2 Attività legali e contabilità , ,1 1,1 Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale , ,5 1,3 Attività degli studi di architettura e d'ingegneria; collaudi ed analisi tecniche , ,5 0,6 Ricerca scientifica e sviluppo , ,6 1,2 Pubblicità e ricerche di mercato , ,4 0,2 Altre attività professionali, scientifiche e tecniche , ,7 1,0 Attività di ricerca, selezione, fornitura di personale , ,4 4,8 Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse , ,6 0,1 Attività di supporto per le funzioni d'ufficio e altri servizi di supporto alle imprese , ,1 1,2 Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria , ,1 1,3 Istruzione , ,1 2,4 Sanità , ,8 2,0 Assistenza sociale , ,8 1,9 Attività ricreative , ,0 0,3 Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento , ,2 1,2 Associazioni ed organizzazioni , ,6 1,3 Altre attività di servizi , ,0 0,5 ND , ,0 0,9 Totale , ,4 1,4 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 131

133 Grafico 8-21 NUMERO DI NEOLAUREATI AVVIATI NEL 2009 E NEL 2010 IN PROVINCIA DI LODI PER MICROSETTORI Agricoltura ed estrazione Alimentari e bevande Legno e arredo Carta e stampa Chimica, plastica e farmaceutica Meccanica, metalmeccanica ed Altre attività manifatturiere Servizi di pubblica utilità Costruzioni Commercio all'ingrosso Commercio al dettaglio Trasporti e logistica Alloggio e ristorazione Attività editoriali Cinema e TV Informatica e telecomunicazioni Servizi finanziari e assicurativi Attività immobiliari Attività legali e contabilità Attività di direzione aziendale e di Attività degli studi di architettura e Ricerca scientifica e sviluppo Pubblicità e ricerche di mercato Altre attività professionali, scientifiche Attività di ricerca, selezione, fornitura Attività dei servizi delle agenzie di Attività di supporto per le funzioni Amministrazione pubblica e difesa; Istruzione Sanità Assistenza sociale Attività ricreative Attività sportive, di intrattenimento e Associazioni ed organizzazioni Altre attività di servizi ND Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 132

134 Al significativo inserimento di neolaureati nel terziario sociale e personale è collegata la richiesta sul mercato lodigiano degli indirizzi psicologico (in aumento del 50% rispetto al 2009), insegnamento e formazione e sanitario paramedico (entrambi stabili). Da sottolineare, anche se stabile rispetto al 2009, l alto ricorso a laureati dell indirizzo chimico-farmaceutico (Lodi raggiunge il 5,3% del totale di avviamenti in ), di cui quasi la metà nel settore del commercio al dettaglio (laureati in farmacia che trovano sbocco nelle farmacie). Crescono sensibilmente rispetto all anno scorso anche gli avviati provenienti dagli indirizzi economico e linguistico, anche se sempre con numeri molto esigui se rapportati alla media regionale. TAVOLA 8-23 NEOLAUREATI AVVIATI NEL 2010 IN PROVINCIA DI LODI E IN LOMBARDIA PER INDIRIZZO DI LAUREA Lodi avviati 2010 Lodi variazione Lodi variazione % avviati 2010 variazione % % Lodi su Politico - sociale , ,6 1,0 Giuridico , ,6 0,5 Economico , ,1 0,6 Statistico 1 0 0, ,2 0,7 Insegnamento e formazione , ,8 1,9 Linguistico , ,7 1,1 Letterario, filosofico, storico e artistico , ,6 1,0 Psicologico , ,2 2,5 Medico e odontoiatrico , ,6 0,8 Sanitario e paramedico , ,6 1,8 Bio-biotecnologiche , ,6 1,6 Geologiche , ,9 2,1 Agrario, alimentare, zootecnico , ,0 1,4 Scientifico e matematico , ,7 0,9 Chimico, farmaceutico , ,1 5,3 Ingegneria civile e ambientale , ,3 1,5 Ingegneria elettronica e dell'informazione , ,9 0,7 Ingegneria gestionale , ,7 0,8 Ingegneria industriale , ,4 1,2 Altri indirizzi di ingegneria 3 0 0, ,8 1,2 Architettura urbanistica, territoriale , ,8 0,8 Scienze motorie , ,8 2,7 Silsis , ,8 3,2 Totale , ,4 1,4 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 133

135 Grafico 8-22 NUMERO DI NEOLAUREATI AVVIATI NEL 2009 E NEL 2010 IN PROVINCIA DI LODI PER INDIRIZZI DI LAUREA Politico-sociale Giuridico Economico Statistico Insegnamento e formazione Linguistico Letterario, filosofico, storico e artistico Psicologico Medico e odontoiatrico Sanitario e paramedico Bio-biotecnologiche Geologiche Agrario, alimentare, zootecnico Scientifico e matematico Chimico farmaceutico Ingegneria civile Ingegneria elettronica e Ingegneria gestionale Ingegneria industriale Altri indirizzi di ingegneria Architettura, urbanistica, territoriale Scienze motorie Silsis Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Il contratto a tempo determinato si conferma il più utilizzato nella provincia di Lodi, anche se nel 2010 risulta in calo del 7,3% rispetto al 2009 risentendo del minor assorbimento di neolaureati nei settori a significativa partecipazione pubblica (istruzione in particolare). Crescono poi sia gli avviamenti con contratti a tempo indeterminato (+29,2% ma ancora non allineato alla media regionale), sia attraverso lavoro intermittente (63,6% in più rispetto al 2009 e tipico del comparto alloggi e ristorazione), cocopro (+ 20,4%) e apprendistato (+30,8% in parte nelle attività editoriali). 134

136 TAVOLA 8-24 NEOLAUREATI AVVIATI NEL 2010 IN PROVINCIA DI LODI E IN LOMBARDIA PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE Lodi avviati 2010 Lodi variazione Lodi variazione % avviati 2010 variazione % % Lodi su Lavoro a tempo indeterminato , ,7 1,3 Apprendistato , ,1 1,2 Contratto di inserimento , ,0 0,3 Lavoro a tempo determinato , ,3 1,8 Lavoro somministrato , ,7 1,5 Lavoro intermittente , ,4 4,0 Cococo/Cocopro , ,6 0,9 Tirocinio , ,7 0,7 Imprenditori , ,1 1,2 Altro , ,0 1,1 Totale , ,4 1,4 * Sono compresi imprenditori che hanno anche posizione da dipendenti a tempo indeterminato Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 8.7 MILANO: IL RUOLO CHIAVE DEI SERVIZI ALLE IMPRESE, DELLE GRANDI AZIENDE E DEI CONTRATTI FLESSIBILI Il territorio della provincia di Milano si segnala per l elevato numero di neolaureati avviati nel 2010 che rappresenta uno dei tanti indicatori della forza e natura del sistema imprenditoriale locale, caratterizzato soprattutto da imprese del terziario. In particolare i giovani ad alta qualifica trovano lavoro nel terziario avanzato (servizi professionali-consulenziali e finanza) ma anche nei servizi sociali e commercio mentre la presenza della manifattura si evidenzia solo al quinto posto. Le lauree più richieste sono quelle degli indirizzi economico-statistici, storico-letterari, politico-sociali e ingegnerie ma con contratti diversi nei differenti indirizzi. Anche per gli indirizzi di laurea più richiesti è consistente ed in crescita l utilizzo di contratti temporanei e senza tutele. Sono le collaborazioni e i tempi determinati a dominare il mercato milanese per l avviamento dei neolaureati al lavoro. Le grandi imprese usano maggiormente i contratti stabili (tempo indeterminato e inserimento), ma ricorrono significativamente anche alla somministrazione e tirocinio I LAUREATI MILANESI Sono i laureati lombardi residenti a Milano che hanno completato gli studi nel 2009, ovvero il 28% dei laureati residenti in regione, e che vanno ad incrementare l offerta di lavoro ad alta qualifica nella provincia. 135

137 TAVOLA 8-25 LAUREATI TOTALI DELLA LOMBARDIA E LAUREATI RESIDENTI NELLA PROVINCIA DI MILANO CON STUDI COMPLETATI PER INDIRIZZI DI LAUREA residenti a Milano Totale % Milano Totale residenti laureati in su laureati in a Milano % Milano su Politico - sociale , ,4 Giuridico , ,2 Economico , ,9 Statistico , ,3 Insegnamento e formazione , ,5 Linguistico , ,5 Letterario, filosofico, storico e artistico , ,1 Psicologico , ,7 Medico e odontoiatrico , ,3 Sanitario e paramedico , ,8 Bio-biotecnologiche , ,5 Geologiche , ,5 Agrario, alimentare, zootecnico , ,6 Scientifico e matematico , ,6 Chimico, farmaceutico , ,6 Ingegneria civile e ambientale , ,0 Ingegneria elettronica e dell'informazione , ,4 Ingegneria gestionale , ,5 Ingegneria industriale , ,5 Altri indirizzi di ingegneria , ,2 Architettura urbanistica, territoriale , ,5 Scienze motorie , ,9 Difesa e sicurezza 74 0,0 73 0,0 Silsis , ,9 Totale , ,1 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università Le tipologie di laurea che in provincia di Milano diplomano più laureati rispetto alla sono le storico letterarie (17,8% contro 16,5%) entro cui prevale lettere-filosofia, le politico sociali (14,1% vs 11,5%), scientifiche (11,2% vs 10,7%) e architettura e design (7,5% contro 6,9%). Tra le ingegnerie, che risultano meno rilevanti rispetto alla media regionale, si segnalano industriale e altre ingegnerie. 136

138 Grafico 8-23 laureati residenti a milano e laureati in nel 2009 per macroindirizzi di laurea ingegnerie 10,8% architettura e design 7,5% Milano altre 4,1% politico sociale 14,1% giuridiche 6,5% ingegnerie 12,6% architettu-- ra e design 6,9% altre 4,6% politico sociale 11,5% giuridiche 6,7% scienti-- fiche 11,2% scienti-- fiche 10,7% medicheparamediche 9,8% psicologiche 3,3% letterariestoriche 17,8% economicostatistiche 14,9% mediche- paramedi-- che 11,3% psicologiche 3,1% letterariestoriche 16,5% economicostatistiche 16,0% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università L 88% dei laureati milanesi ha trovato lavoro nella provincia di Milano. È molto forte anche l attrattività del mercato del lavoro milanese nei confronti dei non residenti: un po più della metà (51,2%) dei laureati in Università lombarde avviati durante il nella provincia proviene da altri territori. Grafico 8-24 TERRITORIO DI AVVIAMENTO DEI LAUREATI MILANESI 2009 E PROVENIENZA DEGLI AVVIATI A MILANO NEL BIENNIO Avviati extra Milano 11,2% Residenti a Milano Residenti a Milano 48,8% Avviati a Milano Non residenti a Milano 51,2% Avviati a Milano 88,8% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere IL MERCATO MILANESE PER I LAUREATI 137

139 Ben neo-laureati dell ultimo triennio provenienti dalle Università della hanno trovato un lavoro nel 2010 in provincia di Milano; si tratta del 54,4% di tutti i neolaureati in avviati durante l anno. È un fenomeno in netta crescita rispetto all anno precedente ( persone), con una dinamica più sostenuta di quella regionale (+10,7% contro +8,4%), che però si accompagna ad un peggioramento nei contratti. TAVOLA 8-26 NEOLAUREATI AVVIATI NEL 2010 SETTORI MI avviati 2010 IN PROVINCIA DI MILANO E IN LOMBARDIA PER MICRO MI variazione MI variazione percentual e avviati 2010 variazione percentual e % Milano su Agricoltura ed estrazione , ,8 26,5 Alimentari e bevande , ,9 56,8 Industria della moda , ,6 44,2 Legno e arredo , ,6 14,8 Carta e stampa , ,7 44,6 Chimica, plastica e farmaceutica , ,2 57,5 Meccanica, metalmeccanica ed elettronica , ,4 34,5 Altre attività manifatturiere , ,3 53,0 Servizi di pubblica utilità , ,5 52,9 Costruzioni , ,1 54,5 Commercio all'ingrosso , ,5 60,3 Commercio al dettaglio , ,3 53,0 Trasporti e logistica , ,3 60,2 Alloggio e ristorazione , ,6 33,6 Attività editoriali , ,3 79,4 Cinema e TV , ,5 86,9 Informatica e telecomunicazioni , ,5 77,2 Servizi finanziari e assicurativi , ,8 78,5 Attività immobiliari , ,1 55,6 Attività legali e contabilità , ,5 69,9 Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale , ,5 78,6 Attività degli studi di architettura e d'ingegneria; collaudi ed analisi tecniche , ,6 54,3 Ricerca scientifica e sviluppo , ,4 41,6 Pubblicità e ricerche di mercato , ,7 88,3 Altre attività professionali, scientifiche e tecniche , ,4 65,8 Attività di ricerca, selezione, fornitura di personale , ,6 61,0 Attività agenzie di viaggio, tour operator , ,7 75,7 Attività supporto funzioni d'ufficio e altri servizi di supporto alle imprese , ,1 71,0 Amministrazione pubblica e difesa , ,1 45,7 Istruzione , ,1 32,5 Università , ,3 78,6 Sanità , ,8 36,0 Assistenza sociale , ,8 38,3 Attività ricreative , ,0 68,9 Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento , ,2 44,5 Associazioni ed organizzazioni , ,6 55,9 Altre attività di servizi , ,0 62,1 Nd , ,0 50,9 Totale , ,4 54,4 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 138

140 In tutti i settori sono diffuse le collaborazioni e i contratti dipendenti (più spesso determinati che indeterminati), ma si segnalano delle specificità. I servizi professionali e consulenziali si confermano un area di forte specializzazione milanese. Nel 2010 hanno avviato neolaureati (38% dei neolaureati avviati in provincia), con una crescita del 10% rispetto al 2009; tra gli indirizzi più richiesti vi sono quelli economico-aziendali e comunicazione. I comparti più dinamici sono stati: informatica e telecomunicazioni (1.407 laureati avviati e +267 nell ultimo anno) con alto peso dell inserimento (utilizzato in maniera crescente da poche grandi imprese); immobiliari (258 avviati, +35,1%) in grande maggioranza come imprenditori; selezione e fornitura del personale (1.135, +19,1%); pubblicità e ricerche di mercato (887, +13,4%). Grafico 8-25 Neolaureati avviati nel 2010 in provincia di Milano e in per macro settori Milano Servizi professiona li e consulenzia li 38,0% nd 0,6% Primario 0,3% Manifattur a 8,7% Costruzioni 2,1% Commercio trasporti e turismo 12,3% PA 1,8% Servizi professiona li e consulenzia li 29,0% nd 0,7% Primario 0,7% Manifattur a 10,8% Costruzioni 2,1% Commercio, trasporti e turismo 12,8% Servizi finanziari, assicurativi, immobiliari 8,7% Servizi sociali e personali 27,3% Servizi finanziari assicurativi immobiliari 6,4% Servizi sociali e personali 35,3% PA 2,2% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 139

141 Grafico 8-26 Numero di neolaureati avviati nel 2009 e nel 2010 in provincia di Milano per micro settori Agricoltura ed estrazione Industria della moda Carta e stampa Meccanica, Servizi di pubblica utilità Commercio all'ingrosso Trasporti e logistica Attività editoriali Informatica e Attività immobiliari Attività di direzione MI avviat Ricerca scientifica e Altre attività Attività dei servizi delle Amministrazione Università Assistenza sociale Attività sportive, di Altre attività di servizi Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Molto importanti, ma con un peso decrescente, anche i servizi sociali e personali (5.250 neolaureati nel 2010). In calo l istruzione, la sanità e l assistenza sociale, in crescita solo l Università, che utilizza principalmente contratti di collaborazione (assegni di ricerca) per neolaureati provenienti in grandissima maggioranza da indirizzi scientifici (principalmente ingegneria e architettura). Seguono commercio trasporti e turismo, le cui imprese hanno avviato neolaureati, in prevalenza da scienze economico-aziendali, scienze della comunicazione, lingue e traduzioni, farmacia (nelle farmacie del commercio al dettaglio) e design; aumenta il contratto a tempo indeterminato ma contemporaneamente anche contratti meno tutelanti (tirocini, tempi determinati e collaborazioni). Un analoga dinamica dei contratti si verifica nei servizi finanziari e assicurativi (1.667 neolaureati avviati, +310 nell ultimo anno). Infine, la manifattura (1.666 neolaureati avviati soprattutto entro meccanica-metalmeccanica ma anche chimica e plastica) continua ad usare in misura significativa i contratti dipendenti, ma si sta diffondendo il ricorso a forme flessibili (tirocini e collaborazioni). 140

142 Grafico 8-27 Neolaureati avviati nel 2010 in provincia di Milano e in per indirizzi di laurea Milano architettura e design 5,7% altre 5,8% politico sociale 16,9% architettura e design 5,3% altre 8,6% politico sociale 13,9% ingegnerie 13,2% giuridiche 4,1% ingegnerie 12,5% giuridiche 4,0% economico statistiche 14,7% scientifiche 9,0% letterariestoriche 17,9% economicostatistiche 19,2% scientifiche 9,3% medicheparamediche 8,2% psicologiche 3,4% medicheparamediche 5,2% psicologiche 3,2% letterariestoriche 20,3% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Coerentemente con la natura dell economia locale legata ai servizi alle imprese si nota la prevalenza degli indirizzi economico-statistici, in crescita rispetto all anno precedente. Seguono per numerosità gli indirizzi storico-letterari (tra cui spiccano lingue e traduzioni) e politico sociali (scienze della comunicazione e scienze politiche). Anche gli indirizzi dell area tecnica quali ingegnerie e architettura e design hanno in provincia di Milano un mercato mediamente più ampio di quello regionale: in particolare tutte le ingegnerie crescono nettamente nell ultimo anno, soprattutto elettronica e industriale. 141

143 TAVOLA 8-27 NEOLAUREATI AVVIATI NEL 2010 IN PROVINCIA DI MILANO E IN LOMBARDIA PER INDIRIZZI DI LAUREA MI avviati 2010 MI variazione MI variazione percentuale avviati 2010 variazione percentuale % Milano su A. Politico - sociale , ,6 66,3 B. Giuridico , ,6 55,9 C. Economico , ,1 70,8 D. Statistico , ,2 70,6 E. Insegnamento e formazione , ,8 30,5 F. Linguistico , ,7 55,6 G. Letterario, filosofico, storico e artistico , ,6 57,3 H. Psicologico , ,2 51,1 I. Medico e odontoiatrico , ,6 40,1 L. Sanitario e paramedico , ,6 31,6 M. Bio-biotecnologiche , ,6 52,1 N. Geologiche , ,9 57,0 O. Agrario, alimentare, zootecnico , ,0 45,2 P. Scientifico e matematico , ,7 61,9 Q. Chimico, farmaceutico , ,1 44,5 R1. Ingegneria civile e ambientale , ,3 47,6 R2. Ingegneria elettronica e dell'informazione , ,9 60,2 R3. Ingegneria gestionale , ,7 59,8 R4. Ingegneria industriale , ,4 57,4 R5. Altri indirizzi di ingegneria , ,8 63,1 S. Architettura urbanistica, territoriale , ,8 58,3 Silsis , ,8 36,4 T. Scienze motorie , ,8 38,6 Totale complessivo , ,4 54,4 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 142

144 Grafico 8-28 Numero di neolaureati avviati nel 2009 e nel 2010 in provincia di Milano per indirizzi di laurea A. Politico - sociale B. Giuridico C. Economico D. Statistico E. Insegnamento e formazione F. Linguistico G. Letterario, filosofico, storico e artistico H. Psicologico I. Medico e odontoiatrico L. Sanitario e paramedico M. Bio-biotecnologiche N. Geologiche O. Agrario, alimentare, zootecnico P. Scientifico e matematico Q. Chimico, farmaceutico R1. Ingegneria civile e ambientale R2. Ingegneria elettronica e R3. Ingegneria gestionale R4. Ingegneria industriale R5. Altri indirizzi di ingegneria S. Architettura urbanistica, territoriale silsis T. Scienze motorie MI avviati MI avviati Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere I contratti di lavoro sono diversi a seconda degli indirizzi, pur entro una progressiva flessibilizzazione valida ormai per tutti: le lauree statistiche, mediche-paramediche e ingegneristiche danno ai neolaureati una maggiore probabilità di entrare nel mercato del lavoro milanese con un contratto a tempo indeterminato. Le collaborazioni rappresentano il contratto tipo per architetti-designer e psicologi, sono diffuse tra le scientifiche, politico-sociali e letterario-storiche e ormai anche tra gli stessi ingegneri. 143

145 TAVOLA 8-28 NEOLAUREATI AVVIATI NEL 2010 IN PROVINCIA DI MILANO E IN LOMBARDIA PER CONTRATTI MI avviati 2010 MI variazione MI variazione percentuale avviati 2010 variazione percentuale % Milano su Tempo indeterminato , ,7 56,3 apprendistato , ,1 55,4 inserimento , ,0 77,8 Tempo determinato , ,3 41,6 somministrato , ,7 59,9 intermittente , ,4 23,9 collaborazioni , ,6 67,5 tirocinio , ,7 75,1 imprenditori , ,1 48,1 altro , ,0 53,8 Totale complessivo , ,4 54,4 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere La collaborazione è infatti la modalità contrattuale più diffusa (4.650 persone, 24,2%), perché molto utilizzata nel terziario alle imprese (specialmente servizi professionali e imprenditoriali, ICT e imprese della pubblicità e ricerche di mercato), ma anche nelle Università, nell assistenza sociale e istruzione. Sono soprattutto le microimprese sotto i 10 addetti a farne ampio uso. Grafico 8-29 Neolaureati avviati nel 2010 in provincia di Milano e in per contratti Milano imprenditori 10,0% altro 1,0% Tempo indeterminat o 18,8% imprenditori 11,3% altro 1,0% Tempo indeterminat o 18,2% collaborazioni 24,2% apprendistat o 4,2% tirocinio 10,0% collaborazion i 19,5% apprendistat o 4,2% tirocinio 7,2% intermittente 0,6% somministrat o 4,5% Tempo determinato 23,9% inserimento 2,7% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere I contratti dipendenti (a tempo indeterminato e determinato) sono anch essi molto diffusi e legati alle attività di servizi: il tempo determinato (4.599 neolaureati) soprattutto entro gli enti pubblici e nelle medie imprese private, il tempo indeterminato (3.610 avviati) nei servizi avanzati (soprattutto finanza, informatica, direzione e consulenza d impresa): entrambi sono diffusi anche entro i principali settori dell industria (meccanica-metalmeccanica, chimica-plastica-farmaceutica e costruzioni). Nell ultimo anno il tempo indeterminato è cresciuto in provincia più del doppio rispetto alla regione, e tale incremento è concentrato laddove già è relativamente più presente, in particolare nelle grandi strutture della finanza e della PA e nelle medie-piccole imprese del commercio, pubblicità, direzione e consulenza d impresa. 144 intermittent e 1,3% somministrat o 4,1% Tempo determinato 31,3% inserimento 1,9%

146 Il contratto di inserimento, pur numericamente poco rilevante, è utilizzato da poche grandi imprese dell informatica e della finanza ed hanno una maggiore concentrazione nell area milanese. Infine, anche i tirocini per i neolaureati (1.920) costituiscono un fenomeno milanese (rappresentano il 75,1% dei tirocini lombardi) e sono utilizzati sia nei settori dei servizi (finanza, commercio, direzione e consulenza d impresa) sia nella manifattura chimico-plastica e meccanica-metalmeccanica, soprattutto dalle imprese sopra i 100 addetti. Grafico 8-30 Numero di neolaureati avviati nel 2009 e nel 2010 in provincia di Milano per contratti Tempo indeterminato apprendistato tirocinio inserimento MI MI Tempo determinato somministrato intermittente collaborazioni imprenditori altro Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 8.8 MONZA E BRIANZA: DINAMICA POSITIVA DELLA MANIFATTURA E COMMERCIO CON CONTRATTI FLESSIBILI La domanda di lavoro espressa dal territorio di Monza e Brianza durante il biennio viene solo parzialmente soddisfatta dal sistema dei giovani laureati residenti, che trovano sbocco anche in altre province. Nell ambito dei neolaureati lombardi, gli indirizzi in cui l apporto dei brianzoli è maggiormente rappresentativo coincidono, in particolare, con quello scientifico-matematico e con il linguistico; emerge anche la ricorrenza dei giovani della provincia tra i laureati in psicologia e nell indirizzo bio-biotecnologico. 145

147 Nel 2010, l inizio di una fase recupero produttivo e il miglioramento del quadro economico territoriale 47 hanno avuto una ricaduta positiva sull assorbimento di giovani laureati da parte del locale mercato del lavoro. Rispetto all anno precedente, infatti, l incremento degli avviati sfiora il 13% (vs il +8,4% della ), sebbene il panorama risulti alquanto diversificato nei vari settori produttivi. Nel complesso, il numero di neolaureati avviati cresce prevalentemente nei settori del privato (sia nella la manifattura, specie nella metalmeccanica, sia nel commercio), mentre nei settori a significativa presenza pubblica il trend si presenta meno favorevole. L accresciuto inserimento lavorativo dei giovani ad alta qualifica risponde, comunque, ad una domanda di lavoro sempre più flessibile, che progressivamente va erodendo il peso delle forme contrattuali più stabili e tutelanti, secondo una tendenza in atto già da qualche tempo in. Per quanto, sul territorio, il tempo indeterminato resista relativamente meglio rispetto a quanto accade nel complesso della regione (+10,1% vs +8,7%), è evidente la propagazione delle tipologie contrattuali più instabili (soprattutto tirocinio, ma anche lavoro somministrato), nonché la netta predominanza dei rapporti di lavoro temporanei I LAUREATI BRIANZOLI: ALTA PRESENZA NEGLI INDIRIZZI SCIENTIFICO MATEMATICO E LINGUISTICO Sono quasi i laureati brianzoli del 2009 che, a conclusione del proprio percorso di studi, vanno a costituire l offerta di lavoro ad alta qualifica; il loro peso sul totale dei laureati in è di poco inferiore all 8% e si presenta in leggero incremento rispetto all anno precedente. Nell ultimo anno, gli indirizzi in cui l apporto dei giovani laureati della provincia incide maggiormente rispetto al totale regionale, ed è anche significativo per numerosità, coincidono in particolare con quello scientifico matematico e con il linguistico; numerosi i brianzoli anche tra i laureati in psicologia e nell indirizzo bio-biotecnologico. Solo una quota limitata (38%) dei neolaureati brianzoli lavora sul territorio provinciale nel biennio , soddisfandone parzialmente il fabbisogno; la domanda locale di giovani ad alta qualifica viene coperta anche attraverso l apporto rilevante di giovani laureati di province limitrofe(47,8% degli avviati a Monza Brianza), provenienti, in particolare, da Milano e Como. 47 L andamento economico dell industria in Brianza Analisi congiunturale trimestrale, IV trimestre 2010, Camera di Commercio di Monza e Brianza. 146

148 TAVOLA 8-29 LAUREATI TOTALI DELLA LOMBARDIA E LAUREATI RESIDENTI NELLA PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA CON STUDI COMPLETATI PER INDIRIZZO DI LAUREA Residenti a Monza e Brianza Totale laureati in % MB su Residenti a Monza e Brianza Totale laureati in % MB su Politico - sociale , ,8 Giuridico , ,5 Economico , ,5 Statistico , ,9 Insegnamento e formazione , ,9 Linguistico , ,4 Letterario, filosofico, storico e artistico , ,8 Psicologico , ,3 Medico e odontoiatrico , ,1 Sanitario e paramedico , ,9 Bio-biotecnologiche , ,4 Geologiche , ,7 Agrario, alimentare, zootecnico , ,9 Scientifico e matematico , ,8 Chimico, farmaceutico , ,0 Ingegneria civile e ambientale , ,3 Ingegneria elettronica e dell'informazione , ,3 Ingegneria gestionale , ,4 Ingegneria industriale , ,7 Altri indirizzi di ingegneria , ,9 Architettura urbanistica, territoriale , ,1 Scienze motorie , ,9 Difesa e sicurezza ,4 Silsis , ,8 Totale , ,8 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università GRAFICO 31 TERRITORIO DI AVVIAMENTO DEI LAUREATI BRIANZOLI 2009 E PROVENIENZA DEGLI AVVIATI A MONZA E BRIANZA NEL BIENNIO Residenti a Monza e Brianza Avviati a Monza e Brianza Avviati extra Monza e Brianza 61,9% Avviati a Monza e Brianza 38,1% Residenti a Monza e Brianza 52,2% Non residenti a Monza e Brianza 47,8% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 147

149 8.8.2 IL MERCATO BRIANZOLO PER I LAUREATI: CRESCE LO SBOCCO NEL COMMERCIO, NELLA METALMECCANICA E NELL ELETTRONICA, CALA NEL COMPARTO DEL LEGNO ARREDO Sono i neolaureati provenienti da Università della che, nel 2010, risultano aver trovato un lavoro in provincia di Monza e Brianza; si tratta del 6,3% del corrispondente totale avviato al lavoro nella regione. Rispetto all anno precedente, essi si presentano in decisa crescita (+253 persone), con una dinamica anche più sostenuta di quella regionale (+12,9% vs +8,4%). GRAFICO 32 NEOLAUREATI AVVIATI NEL 2010 IN PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA E IN LOMBARDIA PER MACRO SETTORI Monza e Brianza Servizi professionali e consulenziali 20,2% Servizi finanziari, assicurativi, immobiliari 3,6% Servizi sociali e personali 36,8% ND 0,7% Primario 0,5% Manifattura 18,6% PA 2,3% Costruzioni 2,0% Commercio, trasporti e turismo 15,1% Servizi professionali e consulenzia li 29,0% Servizi finanziari, assicurativi, immobiliari 6,4% ND 0,7% Primario 0,7% Manifattura 10,8% Costruzioni 2,1% Servizi sociali e personali 35,3% Commercio, trasporti e turismo 12,8% PA 2,2% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Nella provincia, i settori che più assorbono questi neolaureati, e in misura proporzionalmente superiore alla media regionale, risultano, in ordine di importanza: il terziario sociale, in cui trova sbocco il 36,8% dei laureati avviati al lavoro sul territorio di Monza e Brianza (vs il 35,3% della regione), con una notevole affluenza nell istruzione, ma con una presenza importante anche nei comparti della sanità e dell assistenza sociale. Tuttavia, si tratta di ambiti contrassegnati da una dinamica stagnate, se non addirittura di segno negativo (la sanità: -29%), analogamente al trend rinvenibile a livello regionale. D altra parte, ciò è riconducibile alla loro natura di settori a forte presenza pubblica, su cui pesano sia il blocco del turnover sia, con riferimento all istruzione, l esaurirsi di fattori contingenti di ricambio generazionale 48 ; la manifattura, settore di particolare rilevanza occupazionale, data la presenza di un tessuto produttivo fortemente industrializzato: nel 2010 vi trova lavoro una quota pari al 18,6% dei giovani laureati dell ultimo triennio (vs il 10,8% delle ). Rispetto al 2009, l inizio di un recupero produttivo da 48 Nel 2009 la numerosità degli inserimenti di giovani laureati nell istruzione risultava significativamente connessa ad una condizione di ricambio generazionale velocizzato dalle modifiche alle norme sul pensionamento femminile nel pubblico impiego. 148

150 parte del settore si riflette in un incrementato inserimento di neolaureati, con una concentrazione particolarmente accentuata nell ambito della metalmeccanica ed elettronica (il 70% dell incremento di giovani laureati avviati nella manifattura è ascrivibile proprio ad esso). Appare, invece, contrassegnata da un trend sfavorevole l acquisizione di giovani risorse ad alta qualifica in un comparto di forte specializzazione territoriale, quale quello del legno-arredo (-7% vs +13,6% della ); il terziario commerciale, dei trasporti e turistico, in cui si inserisce il 15,1% dei giovani laureati avviati (vs il 12,8% regionale), con un loro crescente assorbimento da parte sia del commercio al dettaglio, sia di quello all ingrosso. Se ciò può essere in parte riconducibile all ampia disponibilità dell offerta, sui tratta comunque di un segnale favorevole, in cui si riflette anche una ripresa delle attività di vendita da parte di imprese di media/grande dimensione, operative nel ramo dell ingrosso (filiali di multinazionali estere). Diversamente, un trend meno positivo investe il comparto dei trasporti e logistica ed anche quello dell alloggio e ristorazione che, in ogni caso, danno opportunità di sbocci ad un numero di neolaureati nettamente più contenuto. 149

151 GRAFICO 33 NUMERO DI NEOLAUREATI AVVIATI NEL 2009 E NEL 2010 IN PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA PER MICRO SETTORI Agricoltura ed estrazione Alimentari e bevande Industria della moda Legno e arredo Carta e stampa Chimica, plastica e farmaceutica Meccanica, metalmeccanica ed elettronica Altre attività manifatturiere Servizi di pubblica utilità Costruzioni Commercio all'ingrosso Commercio al dettaglio Trasporti e logistica Alloggio e ristorazione Attività editoriali Cinema e TV Informatica e telecomunicazioni Servizi finanziari e assicurativi Attività immobiliari Attività legali e contabilità Attività di direzione aziendale e di Attività degli studi di architettura e Ricerca scientifica e sviluppo Pubblicità e ricerche di mercato Altre attività professionali, scientifiche e Attività di ricerca, selezione, fornitura di Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, Attività di supporto per le funzioni d'ufficio e Amministrazione pubblica e difesa; Istruzione Università Sanità Assistenza sociale Attività ricreative Attività sportive, di intrattenimento e di Associazioni ed organizzazioni Altre attività di servizi ND MB avviati 2010 MB avviati 2009 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Per il resto, va segnalata l evoluzione favorevole del numero di neolaureati avviati entro i servizi professionali, che riescono a collocarne una quota del 20,2%, ma da cui una consistente parte viene poi transitata o, meglio, somministrata ad altri comparti ad opera delle agenzie di ricerca e fornitura del personale. Entro il settore emerge dinamica positiva delle attività dell informatica e quella decisamente vivace del comparto cinema e TV, per quanto corrispondente ad un limitato numero di giovani laureati inseriti. Infine, rispetto al complesso della regione, emerge l andamento più favorevole che caratterizza il settore delle costruzioni (+73,1% vs +26,1%) e, ad ulteriore rinforzo, quello delle attività immobiliari (+106,3% vs 34,1%); si tratta, per il territorio, di un indicatore confortante, se si considera che entrambi gli ambiti 150

152 risultano tuttora generalmente compromessi dalla crisi degli investimenti residenziali e/o dalla drastica riduzione di quelli in infrastrutture pubbliche. TAVOLA 8-30 NEOLAUREATI AVVIATI NEL 2010 IN PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA E IN LOMBARDIA PER MICRO SETTORI MB avviati 2010 MB variazione MB variazione % avviati 2010 variazione percentual e % Monza Brianza su Agricoltura ed estrazione , ,8 4,7 Alimentari e bevande , ,9 5,7 Industria della moda , ,6 9,6 Legno e arredo , ,6 29,5 Carta e stampa , ,7 16,3 Chimica, plastica e farmaceutica , ,2 6,7 Meccanica, metalmeccanica ed elettronica , ,4 13,0 Altre attività manifatturiere , ,3 8,2 Servizi di pubblica utilità , ,5 4,7 Costruzioni , ,1 6,0 Commercio all'ingrosso , ,5 10,6 Commercio al dettaglio , ,3 7,1 Trasporti e logistica , ,3 2,8 Alloggio e ristorazione , ,6 4,4 Attività editoriali , ,3 0,8 Cinema e TV , ,5 3,5 Informatica e telecomunicazioni , ,5 4,9 Servizi finanziari e assicurativi , ,8 2,6 Attività immobiliari , ,1 7,1 Attività legali e contabilità , ,5 4,2 Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale , ,5 2,2 Attività degli studi di architettura e d'ingegneria; collaudi ed analisi tecniche , ,6 5,0 Ricerca scientifica e sviluppo , ,4 7,3 Pubblicità e ricerche di mercato , ,7 3,6 Altre attività professionali, scientifiche e tecniche , ,4 2,7 Attività di ricerca, selezione, fornitura di personale , ,6 6,8 Attività agenzie di viaggio, tour operator , ,7 3,9 Attività supporto funzioni d'ufficio e altri servizi di supporto alle imprese , ,1 3,7 Amministrazione pubblica e difesa , ,1 6,7 Istruzione , ,1 7,8 Università ,3 0,0 Sanità , ,8 6,8 Assistenza sociale , ,8 8,7 Attività ricreative , ,0 4,9 Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento , ,2 7,5 Associazioni ed organizzazioni , ,6 2,8 Altre attività di servizi , ,0 4,9 Nd , ,0 6,4 Totale , ,4 6,3 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere All inserimento dei neolaureati nel terziario sociale è perlopiù collegabile la significativa richiesta sul mercato locale degli indirizzi insegnamento e formazione, dei Silsis, e dell indirizzo sanitario-paramedico: tutti con un peso significativo sul corrispondente numero di avviati in, ma con un rallentato assorbimento nell ultimo anno, perlopiù ascrivibile alle politiche restrittive che agiscono su tali comparti, a forte partecipazione pubblica. 151

153 Nella provincia emerge, per numerosità di avviati e contemporaneamente per la quota sull analogo totale regionale, anche la richiesta di neolaureati in ingegneria elettronica e dell informazione (che vanno a concentrarsi nella metalmeccanica/elettronica), nonché in architettura. In particolare, la domanda di giovani architetti (la cui in offerta spesso è in esubero) appare contrassegnata da una dinamica più accentuata rispetto alla media lombarda (+41% vs +7,8% della ) e sembrerebbe garantire, in diversi casi, uno sbocco relativamente coerente con il titolo di studio 49. Infine, il mercato del lavoro brianzolo si contraddistingue anche per una relativa specializzazione nell inserimento di neolaureati nelle discipline bio-biotecnologiche. TAVOLA 8-31 NEOLAUREATI AVVIATI NEL 2010 IN PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA E IN LOMBARDIA PER INDIRIZZI DI LAUREA MB avviati 2010 MB variazione MB variazione percentuale avviati 2010 variazione percentuale % Monza Brianza su A. Politico - sociale , ,6 5,9 B. Giuridico , ,6 3,1 C. Economico , ,1 4,8 D. Statistico , ,2 2,8 E. Insegnamento e formazione , ,8 8,1 F. Linguistico , ,7 6,7 G. Letterario, filosofico, storico e artistico , ,6 5,8 H. Psicologico , ,2 7,1 I. Medico e odontoiatrico , ,6 5,2 L. Sanitario e paramedico , ,6 7,7 M. Bio-biotecnologiche , ,6 7,7 N. Geologiche , ,9 6,8 O. Agrario, alimentare, zootecnico , ,0 4,7 P. Scientifico e matematico , ,7 6,6 Q. Chimico, farmaceutico , ,1 7,6 R1. Ingegneria civile e ambientale , ,3 5,1 R2. Ingegneria elettronica e , ,9 7,7 dell'informazione R3. Ingegneria gestionale , ,7 5,8 R4. Ingegneria industriale , ,4 6,2 R5. Altri indirizzi d ingegneria , ,8 5,4 S. Architettura urbanistica, territoriale , ,8 7,6 Silsis , ,8 7,5 T. Scienze motorie , ,8 8,3 Totale complessivo , ,4 6,3 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Nonostante il tempo indeterminato resista relativamente meglio rispetto a quanto accade nel complesso della regione (+10,1% vs +8,7%), uno sguardo alle tipologie contrattuali adottate per le nuove assunzioni rimarca la crescente flessibilizzazione dei rapporti lavorativi. In particolare, entro la provincia, aumenta di un quarto il ricorso al tirocinio (che si concentra soprattutto nel commercio al dettaglio, ma anche nella sanità) e di un oltre terzo quello al lavoro somministrato. Il ruolo prioritario dei rapporti di lavoro temporanei risulta evidente, del resto, sia guardando al peso rivestito dalle collaborazioni, che nell ultimo anno sono ulteriormente avanzate (crescendo più che nella media regionale: +8,2% vs +5,6%), sia alla predominanza del tempo determinato. Quest ultimo riguarda 49 Per quanto in alcune circostanze non è escluso che tale sbocco possa essere percepito dai giovani come corrispondente ad un sottoutilizzo: ad esempio, per la quota di essi che si trova impegnata nel commercio, in quelle attività di vendita che possono essere accompagnate da servizi di consulenza su aspetti di design o arredo o che possono richiedere esse stesse un valore aggiunto fornito da competenze di design, ma che non rappresentano un vero sbocco di elezione. 152

154 soprattutto l ingresso di giovani laureati in primis nell istruzione, ma anche nella sanità, che ricorrono significativamente a tale tipologia contrattuale per aggirare il blocco della assunzioni nel pubblico impiego. TAVOLA 8-32 NEOLAUREATI AVVIATI NEL 2010 IN PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA E IN LOMBARDIA PER CONTRATTI MB avviati 2010 MB variazione MB variazione percentuale avviati 2010 variazione percentuale % Monza Brianza su Tempo indeterminato , ,7 7,5 Apprendistato 82-0, ,1 5,6 Inserimento , ,0 6,1 Tempo determinato , ,3 6,8 Somministrato , ,7 6,7 Intermittente , ,4 3,8 Collaborazioni , ,6 5,2 Tirocinio , ,7 5,3 Imprenditori , ,1 6,1 Altro , ,0 2,7 Totale , ,4 6,3 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere GRAFICO 34 NUMERO DI NEOLAUREATI AVVIATI NEL 2009 E NEL 2010 IN PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA PER CONTRATTI Tempo indeterminato apprendistato MB avviati 2010 MB avviati 2009 tirocinio inserimento Tempo determinato somministrato intermittente collaborazioni imprenditori altro Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 153

155 8.9 PAVIA: UNA TIMIDA RIPRESA DEGLI INSERIMENTI Poco più della metà dei laureati del 2009 residenti a Pavia rimane a lavorare nella propria provincia; il territorio pavese soddisfa solo parzialmente il suo fabbisogno occupazionale con neolaureati residenti, ma avvia discretamente anche giovani laureati di altre province. Gli indirizzi più richiesti attengono agli ambiti medico-scientifico (indirizzi psicologico, medico e paramedico, farmaceutico, biotecnologico). Pavia segnala una fase di ripresa molto timida, ancora alla ricerca di un consolidamento e ciò la porta ad essere al momento distante dagli standard produttivi della media regionale 50. La lenta crescita dell attività produttiva riflette i suoi effetti sulle dinamiche occupazionali: diminuiscono gli avviamenti occupazionali di figure ad alto profilo in quasi tutti i settori produttivi, ad eccezione del terziario sociale, rafforzato dalla presenza sul territorio del polo universitario e di quello ospedaliero, che rappresentano un costante bacino occupazionale. I nuovi avviamenti di laureati confermano a Pavia il trend regionale di una crescente precarizzazione delle condizioni contrattuali, con l aumento delle forme contrattuali flessibili, come il lavoro intermittente e il tirocinio. Il contratto prevalente nettamente resta il tempo determinato, seguito da cococo/cocopro, entrambi diffusissimi nei settori pubblici del terziario sociale, ma in netto calo rispetto all anno precedente. In crescita il numero di laureati imprenditori, principalmente nel comparto agricolo I LAUREATI PAVESI: QUASI IL 60% NEI SERVIZI SOCIALI E PERSONALI Nel 2009 hanno conseguito un titolo universitario residenti a Pavia; di questi (68,2%) risultano aver completato gli studi (in quanto laureati non iscritti ad altro corso universitario o post-universitario) e quindi si apprestano ad affacciarsi sul mercato del lavoro. Essi rappresentano il 3,8% dell offerta lombarda. Rispetto alla media regionale, gli indirizzi prescelti dai laureati pavesi sono quello sanitario-paramedico (in costante crescita dal 2007), chimico-farmaceutico, psicologico (in decremento nel triennio) e l ingegneria civile ambientale e industriale (in calo nel triennio, come tutto il comparto ingegneristico). 50 L economia pavese nel 4 trimestre 2010 Indagine congiunturale trimestrale Camera di Commercio di Pavia 154

156 TAVOLA 8-33 LAUREATI TOTALI DELLA LOMBARDIA E LAUREATI RESIDENTI NELLA PROVINCIA DI PAVIA CON STUDI COMPLETATI PER INDIRIZZO DI LAUREA Residenti a Pavia Totale % Pavia Residenti % Pavia Residenti laureati Su Lomb. a Pavia su Lomb. a Pavia In Lomb. Totale laureati in Lomb. Totale laureati in Lomb. % Pavia su Lomb. Politico - sociale , , ,9 Giuridico , , ,0 Economico , , ,8 Statistico , , ,2 Insegnamento e formazione , , ,2 Linguistico , , ,8 Letterario, filosofico, storico e artistico , , ,8 Psicologico , , ,5 Medico e odontoiatrico , , ,3 Sanitario e paramedico , , ,6 Bio-biotecnologiche , ,0 Geologiche , , ,6 Agrario, alimentare, zootecnico , , ,7 Scientifico e matematico , , ,4 Chimico, farmaceutico , , ,5 Ingegneria civile e ambientale , , ,3 Ingegneria elettronica e dell'informazione , , ,3 Ingegneria gestionale , , ,8 Ingegneria industriale , ,6 Altri indirizzi di ingegneria , ,0 Architettura urbanistica, territoriale , , ,7 Scienze motorie , , ,3 Difesa e sicurezza , ,0 Silsis , , ,6 Totale , , ,9 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università Poco più della metà dei laureati del 2009 residenti a Pavia rimane a lavorare nella propria provincia; il 46,5% ha invece trovato lavoro al di fuori della provincia di residenza nel biennio Se consideriamo la domanda di lavoro a Pavia, questa viene solo parzialmente soddisfatta utilizzando neolaureati pavesi; il 38,6%dei laureati che trovano lavoro nella provincia pavese proviene da altri territori. 155

157 Grafico 8-35 Territorio di avviamento dei laureati pavesi 2009 e provenienza degli avviati a Pavia nel biennio Residenti a Pavia Avviati a Pavia Avviati extra Pavia ,5% Avviati a Pavia ,5% Residenti a Pavia ,4% Non residenti a Pavia ,6% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere IL MERCATO PAVESE PER I LAUREATI I laureati (triennio ) avviati al lavoro a Pavia nel 2010 sono 1.410, il 4,0% del totale degli avviamenti in ; rispetto al 2009 assistiamo ad un calo del 5,0% di avviamenti di laureati nella provincia pavese, mentre a livello regionale si è registrato un aumento dell 8,4%. Una conferma della difficoltà attraversata dall economia pavese, con una ripresa molto lenta dell attività produttiva che continua a proiettare i suoi effetti negativi sulle dinamiche occupazionali 51. Nel pavese gli ambiti in cui vengono avviati più giovani laureati, e in misura proporzionalmente maggiore rispetto alla media lombarda, coincidono con i seguenti indirizzi: servizi sociali e personali: unico settore insieme al primario con sbocchi occupazionali proporzionalmente superiori alla situazione regionale; il settore dei servizi sociali e personali raggiunge a Pavia il 58,5% del totale di avviamenti di neolaureati nel 2010, grazie soprattutto ai microsettori di Università e Sanità, elementi caratterizzanti il territorio pavese grazie alla presenza a Pavia dei poli universitario e ospedaliero, che permettono un alto assorbimento lavorativo di figure ad alto profilo; il settore universitario si mantiene costante rispetto al 2009, con una percentuale del 12,7%, mentre il settore sanitario presenta un trend crescente del 12,2% (vs 0,8% della ), che permette il raggiungimento del 7,2% del totale di avviamenti in. Discorso a parte merita il comparto dell istruzione, al cui interno si colloca quasi la metà dei nuovi avviamenti lavorativi del settore, ma che presenta un forte trend negativo (-26,3% vs -9,1% della ) in quanto grava su di esso sia il blocco del turnover nell impiego pubblico, sia la 51 Rapporto sull economia provinciale 2010 della Camera di Commercio Pavia 156

158 mancanza di particolari circostanze che recentemente avevano velocizzato il suo ricambio generazionale 52 ; primario: l agricoltura si conferma comparto fondamentale per l economia pavese, attraverso le sue due principali specializzazioni, la coltivazione del riso e la vitivinicoltura. Nonostante un lieve calo rispetto al 2009 (-5,0%), il settore è in grado di fornire occupazione ad un numero di laureati, che rappresenta nel 2010 il 15,8% del totale di avviamenti lombardi nel settore. Da sottolineare infine come a questo settore sia strettamente collegato anche il comparto turistico, che a Pavia si coniuga con la proposta di prodotti tipici enogastronomici. Per il resto, a differenza di ciò che succede in ambito regionale, a Pavia assistiamo ad un calo di avviamenti in tutto il comparto manifatturiero (ad eccezione dell industria della moda) e nelle attività professionali consulenziali (crescono solo le attività di ricerca, selezione e fornitura di personale). Sembra invece in miglioramento l assorbimento di laureati nel commercio, sia all ingrosso che al dettaglio, rispettivamente del 40,6% e del 41,2%. Grafico 8-36 NEOLAUREATI CON STUDI COMPLETATI AVVIATI NEL 2010 IN PROVINCIA DI PAVIA E IN LOMBARDIA PER MACROSETTORI Servizi professionali e consulenziali 15,6% Servizi finanziari, assicurativi, immobiliari 1,6% Pavia ND 0,1% Primario 2,8% Manifattura 6,2% Costruzioni 1,0% Commercio, trasporti e turismo 12,1% PA 2,1% Servizi professionali e consulenziali 29,0% ND 0,7% Primario 0,7% Manifattura 10,8% Costruzioni 2,1% Commercio, trasporti, turismo 12,8% PA 2,2% Servizi sociali e personali 58,5% Servizi finanziari, assicurativi, immobiliari 6,4% Servizi sociali e personali 35,3% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 52 L ingresso dei laureati 2008 nel settore dell istruzione è stato sensibilmente condizionato, nel biennio , da un accelerazione della fuoriuscita delle insegnanti in età pensionabile, indotta dalle nuove norme sul pensionamento femminile nel pubblico impiego, che spostano in avanti la soglia di età per il pensionamento 157

159 TAVOLA 8-34 NEOLAUREATI CON STUDI COMPLETATI AVVIATI NEL 2010 IN PROVINCIA DI PAVIA E IN LOMBARDIA PER MICROSETTORI Pavia avviati 2010 Pavia variazione Pavia variazione % avviati 2010 variazione % % Pavia su Agricoltura ed estrazione , ,8 15,8 Alimentari e bevande , ,9 3,9 Industria della moda , ,6 2,7 Legno e arredo , ,6 1,6 Carta e stampa , ,7 0,5 Chimica, plastica e farmaceutica , ,2 2,3 Meccanica, metalmeccanica ed elettronica , ,4 2,0 Altre attività manifatturiere , ,3 2,2 Servizi di pubblica utilità , ,5 3,7 Costruzioni , ,1 1,9 Commercio all'ingrosso , ,5 2,8 Commercio al dettaglio , ,3 4,8 Trasporti e logistica , ,3 3,2 Alloggio e ristorazione , ,6 4,2 Attività editoriali , ,3 1,9 Cinema e TV , ,5 0,9 Informatica e telecomunicazioni , ,5 2,1 Servizi finanziari e assicurativi , ,8 0,8 Attività immobiliari , ,1 1,9 Attività legali e contabilità , ,5 1,0 Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale , ,5 1,1 Attività degli studi di architettura e d'ingegneria; collaudi ed analisi tecniche , ,6 4,5 Ricerca scientifica e sviluppo , ,4 4,8 Pubblicità e ricerche di mercato 5 0 0, ,7 0,5 Altre attività professionali, scientifiche e tecniche , ,4 1,8 Attività di ricerca, selezione, fornitura di personale , ,6 3,4 Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse , ,7 1,7 Attività di supporto per le funzioni d'ufficio e altri servizi di supporto alle imprese , ,1 1,7 Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria , ,1 3,9 Istruzione , ,1 6,4 Università , ,3 12,7 Sanità , ,8 7,2 Assistenza sociale , ,8 5,2 Attività ricreative , ,0 4,6 Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento , ,2 5,9 Associazioni ed organizzazioni , ,6 3,4 Altre attività di servizi , ,0 3,4 ND 1 0 0, ,0 0,4 Totale ,0-5, ,4 4,0 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 158

160 Grafico 8-37 NUMERO DI NEOLAUREATI AVVIATI NEL 2009 E NEL 2010 IN PROVINCIA DI PAVIA PER MICROSETTORI Agricoltura ed estrazione Alimentari e bevande Industria della moda Legno e arredo Carta e stampa Chimica, plastica e farmaceutica Meccanica, metalmeccanica ed elettronica Altre attività manifatturiere Servizi di pubblica utilità Costruzioni Commercio all'ingrosso Commercio al dettaglio Trasporti e logistica Alloggio e ristorazione Attività editoriali Cinema e TV Informatica e telecomunicazioni Servizi finanziari e assicurativi Attività immobiliari Attività legali e contabilità Attività di direzione aziendale e di Attività degli studi di architettura e Ricerca scientifica e sviluppo Pubblicità e ricerche di mercato Altre attività professionali, scientifiche e Attività di ricerca, selezione, fornitura di Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, Attività di supporto per le funzioni Amministrazione pubblica e difesa; Istruzione Università Sanità Assistenza sociale Attività ricreative Attività sportive, di intrattenimento e di Associazioni ed organizzazioni Altre attività di servizi ND Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 159

161 I neolaureati avviati nella provincia pavese provengono da indirizzi di laurea che mantengono un evidente collegamento con il polo universitario e con quello ospedaliero presenti sul territorio: risultano così ben superiori alla media regionale gli indirizzi psicologico (per la maggior parte collocati nell assistenza sociale e nell istruzione), medico-odontoiatrico, sanitario-paramedico (in calo rispetto al 2009), biotecnologico (in crescita del 28,2% rispetto al 2009 e collocati principalmente nell università) e chimico-farmaceutico. Da sottolineare, infine, il numero di avviamenti di laureati in ingegneria civile e ambientale (in calo però rispetto al 2009) e la crescita del 42,3% rispetto all anno precedente dei laureati avviati al lavoro provenienti dall indirizzo agrario, alimentare e zootecnico (inseriti perlopiù nel settore agricolo e nelle attività di collaudi e analisi tecniche), che evidenzia l importanza che ancora assume in questo territorio il settore primario. TAVOLA 8-35 NEOLAUREATI AVVIATI NEL 2010 IN PROVINCIA DI PAVIA E IN LOMBARDIA PER INDIRIZZO DI LAUREA PV avviati 2010 PV variazione PV variazione % Totale avviati 2010 Totale avviati variazione % % PV su totale Politico - sociale , ,6 2,6 Giuridico , ,6 2,8 Economico , ,1 1,6 Statistico , ,2 2,1 Insegnamento e formazione , ,8 1,6 Linguistico , ,7 1,9 Letterario, filosofico, storico e artistico , ,6 3,2 Psicologico , ,2 8,2 Medico e odontoiatrico , ,6 9,6 Sanitario e paramedico , ,6 6,3 Bio-biotecnologiche , ,6 11,3 Geologiche , ,9 3,7 Agrario, alimentare, zootecnico , ,0 7,2 Scientifico e matematico , ,7 3,3 Chimico, farmaceutico , ,1 11,4 Ingegneria civile e ambientale , ,3 6,9 Ingegneria elettronica e dell'informazione , ,9 4,8 Ingegneria gestionale , ,7 0,4 Ingegneria industriale , ,4 2,8 Altri indirizzi di ingegneria , ,8 0,8 Architettura urbanistica, territoriale , ,8 1,2 Scienze motorie , ,8 9,0 Silsis , ,8 8,7 Totale , ,4 4,0 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 160

162 Grafico 8-38 NUMERO DI NEOLAUREATI AVVIATI NEL 2009 E NEL 2010 IN PROVINCIA DI PAVIA PER INDIRIZZI DI LAUREA Politico - sociale Giuridico Economico Statistico Insegnamento e formazione Linguistico Letterario, filosofico, storico e artistico Psicologico Medico e odontoiatrico Sanitario e paramedico Bio-biotecnologiche Geologiche Agrario, alimentare, zootecnico Scientifico e matematico Chimico, farmaceutico Ingegneria civile e ambientale Ingegneria elettronica e Ingegneria gestionale Ingegneria industriale Altri indirizzi di ingegneria Architettura urbanistica, territoriale Scienze motorie Silsis Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Il contratto a tempo determinato è di gran lunga il più utilizzato a Pavia per l inserimento lavorativo di neolaureati, ma rispetto al 2009 il suo utilizzo è diminuito del 11,5%, per effetto del calo dell istruzione. Risulta in diminuzione rispetto all anno precedente (-18,4% a differenza del +5,6% a livello regionale), ma molto utilizzato nel territorio pavese anche il cococo/cocopro, tipico di tutto il settore dei servizi sociali e personali; in calo anche il ricorso al contratto a tempo indeterminato (-7,1% vs +8,7% della ). 161

163 In linea con quanto emerso a livello regionale, l adozione di contratti temporanei si conferma anche a Pavia come la modalità che contrassegna l ingresso dei neolaureati nel mondo lavorativo: aumentano, infatti, solo i contratti caratterizzati da minor tutela e stabilità lavorativa come l intermittente (inserimenti principalmente nel settore alloggi e ristorazione) e il tirocinio (molto usato nel commercio). Da sottolineare infine l aumento del numero di imprenditori, che si collocano maggiormente nel settore agricolo e nel commercio. TAVOLA 8-36 NEOLAUREATI AVVIATI NEL 2010 IN PROVINCIA DI PAVIA E IN LOMBARDIA PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE PV avviati 2010 PV Variazione PV variazione % Totale Avviati 2010 Totale avviati variazione % Lavoro a tempo indeterminato , ,7 2,6 Apprendistato , ,1 1,3 Contratto di inserimento , ,0 0,6 Lavoro a tempo determinato , ,3 5,2 Lavoro somministrato , ,7 3,8 Lavoro intermittente , ,4 3,8 Cococo/Cocopro , ,6 4,3 Tirocinio , ,7 1,4 Imprenditori , ,1 4,3 Altro , ,0 17,9 Totale , ,4 4,0 * Sono compresi imprenditori che hanno anche posizione da dipendenti a tempo indeterminato % PV su totale Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 8.10 SONDRIO: AUMENTANO LE OPPORTUNITÀ DI LAVORO NEL TURISMO, MA ALL INSEGNA DEL CONTRATTO INTERMITTENTE Poco più della metà dei laureati valtellinesi trova lavoro nella provincia di residenza, nonostante questa copra con residenti l 84,8% della propria domanda di lavoro. Si tratta in quest ultimo caso di giovani che, nell ambito dei neolaureati in, presentano una relativa specializzazione nelle lauree ingegneristiche e nell insegnamento e formazione. La provincia di Sondrio ha retto meglio la crisi economica rispetto ad altre province a causa del suo minor orientamento all esportazione, all importanza che rivestono al suo interno alcuni settori strategici come il turismo, la pubblica amministrazione (offerta occupazione più stabile) e il comparto agroalimentare, e un attività bancaria che grazie alla presenza di due istituti di credito locali ha evitato la stretta sui crediti. Aumentano così gli inserimenti di laureati nel settore turistico, nelle costruzioni, nell assistenza sociale e nella pubblica amministrazione, mentre l agricoltura mantiene il suo peso nonostante il calo. Sul territorio prevale il ricorso al tempo determinato, sostanzialmente stabile rispetto al 2009, durante l inserimento di nuove figure ad alto profilo; in crescita sia l utilizzo del contratto a tempo indeterminato, sia il tirocinio e il lavoro intermittente, contratti meno stabili e tutelanti, ma molto diffusi in settori caratterizzanti il territorio valtellinese, come il turismo. 162

164 I LAUREATI SONDRIESI PUNTANO SULLE INGEGNERIE E SULL INSEGNAMENTO E FORMAZIONE. INTERESSANTE LA LORO PRESENZA ANCHE NELL INDIRIZZO ZOOTECNICO-AGRARIO Nel 2009 hanno conseguito un titolo universitario 673 residenti a Sondrio. Di questi 471 (70%) risultano aver completato gli studi e si presume si affaccino sul mercato del lavoro. Rispetto alla media regionale gli indirizzi dei giovani laureati valtellinesi si collocano nel comparto delle lauree ingegneristiche (in particolare l ingegneria civile e quella elettronica, in deciso aumento rispetto al 2008) e nell insegnamento e formazione, nel sanitario. Elevato anche il peso degli indirizzi agrario e letterario, entrambi in crescita. 163

165 Tavola 8-37 Laureati totali della e laureati residenti residenti nella provincia di Sondrio con studi completati per indirizzo di laurea Residenti a Sondrio % Sondrio Totale % Sondrio Residenti Residenti su laureati in su a Sondrio a Sondrio Totale laureati in Totale laureati in % Sondrio su Politico - sociale , , ,0 Giuridico , , ,5 Economico , , ,9 Statistico , , ,0 Insegnamento e formazione , , ,1 Linguistico , ,4 Letterario, filosofico, storico e artistico , , ,8 Psicologico , , ,5 Medico e odontoiatrico , , ,0 Sanitario e paramedico , , ,7 Bio-biotecnologiche , , ,9 Geologiche , , ,8 Agrario, alimentare, zootecnico , , ,4 Scientifico e matematico , , ,0 Chimico, farmaceutico , , ,1 Ingegneria civile e ambientale , , ,3 Ingegneria elettronica e dell'informazione , , ,3 Ingegneria gestionale , , ,8 Ingegneria industriale , , ,7 Altri indirizzi di ingegneria , ,9 Architettura urbanistica, territoriale ,0 Scienze motorie , , ,0 Difesa e sicurezza , ,4 Silsis , , ,8 Totale , , ,4 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università La domanda locale di lavoro viene soddisfatta quasi totalmente dal bacino di neolaureati residenti: nel biennio 2009/2010 infatti l 84,8 degli avviati a Sondrio sono residenti. Ciò nonostante solo poco più della metà dei residenti nella provincia valtellinese vi lavora. 164

166 Grafico 8-39 Territorio di avviamento dei laureati di Sondrio 2009 e provenienza degli avviati a Sondrio nel biennio Avviati extra Sondrio ,9% Residenti a Sondrio Avviati a Sondrio ,1% Avviati a Sondrio Non residenti a Sondrio 30 15,2% Residenti a Sondrio ,8% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere IL MERCATO DI SONDRIO PER I LAUREATI: NUOVE OPPORTUNITÀ NEL COMPARTO DELL ALLOGGIO E RISTORAZIONE E NELLE COSTRUZIONI. QUALCHE SPAZIO ANCHE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE I neolaureati (triennio ) che lavorano a Sondrio nel 2010 sono 468, l 1,3% del totale degli avviamenti nella regione, in aumento del 4,9% rispetto al

167 Grafico 8-40 Neolaureati con studi completati avviati nel 2010 in provincia di Sondrio e in per macrosettori Sondrio Servizi finanziari, assicurativi, immobiliari 3,6% Servizi sociali e personali 47,5% Servizi professionali e consulenziali 11,7% ND 0,6% Primario 3,8% Manifattura 7,9% Costruzioni 3,0% Commercio, trasporti e turismo 17,5% PA 4,3% Servizi professionali e consulenziali 29,0% Servizi finanziari, assicurativi, immobiliari 6,4% nd 0,7% Primario 0,7% Manifattur a 10,8% Servizi sociali e personali 35,3% Costruzioni 2,1% Commercio, trasporti, turismo 12,8% PA 2,2% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere I settori che maggiormente assorbono i neolaureati, ed in misura proporzionalmente maggiore rispetto alla media lombarda sono: Servizi sociali e personali, concentrati nell istruzione, che da sola avvia 152 persone, in calo rispetto al 2009 ma in linea con quanto avviene a livello regionale. Commercio, trasporti e turismo, settore che conferma il ruolo chiave che il turismo invernale ed estivo ricopre in questo territorio: aumentano infatti gli avviamenti nel settore alloggi e ristorazione (+17,1% vs +16,6 regionale) che assume a Sondrio un peso pari al 5,2% del totale di avviamenti in. In lieve diminuzione le opportunità lavorative offerte dal commercio al dettaglio. Presenta opportunità professionali in misura proporzionalmente superiore alla media regionale anche il settore primario, con l attività agro-alimentare che rappresenta un traino dell economia valtellinese insieme al turismo (nonostante un calo di inserimenti avvenuto nel 2010 l agricoltura valtellinese occupa il 7,1% del totale di avviamenti in ) e il settore delle costruzioni, grazie soprattutto alla presenza sul territorio di aziende leader nel settore, che risulta comunque in crescita rispetto al Infine, va sottolineata l importanza in termini occupazionali del settore della pubblica amministrazione, capace di aumentare il suo bacino occupazionale nel 2010 fornendo generalmente occupazione e reddito stabile, grazie all utilizzo di contratti di lavoro non precari (principalmente TD e TI). 166

168 Tavola 8-38 Neolaureati con studi completati avviati nel 2010 in provincia di Sondrio e in per microsettori Sondrio avviati 2010 Sondrio variazione Sondrio variazione % avviati 2010 variazione % % Sondrio su Agricoltura ed estrazione , ,8 7,1 Alimentari e bevande , ,9 2,5 Industria della moda ,6 0,7 Legno e arredo , ,6 4,1 Carta e stampa 4 0 0, ,7 2,2 Chimica, plastica e farmaceutica , ,2 0,5 Meccanica, metalmeccanica ed elettronica , ,4 0,6 Altre attività manifatturiere 3 0 0, ,3 1,1 Servizi di pubblica utilità 2 0 0, ,5 1,0 Costruzioni , ,1 1,9 Commercio all'ingrosso , ,5 0,5 Commercio al dettaglio , ,3 1,5 Trasporti e logistica , ,3 0,6 Alloggio e ristorazione , ,6 5,2 Attività editoriali ,3 0,4 Cinema e TV 1 0 0, ,5 0,2 Informatica e telecomunicazioni , ,5 0,7 Servizi finanziari e assicurativi , ,8 0,7 Attività immobiliari , ,1 0,9 Attività legali e contabilità , ,5 1,1 Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale 4 0 0, ,5 0,3 Attività degli studi di architettura e d'ingegneria; collaudi ed analisi tecniche , ,6 1,2 Ricerca scientifica e sviluppo , ,4 0,6 Pubblicità e ricerche di mercato ,7 0,0 Altre attività professionali, scientifiche e tecniche , ,4 0,0 Attività di ricerca, selezione, fornitura di personale , ,6 0,4 Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse 6 0 0, ,7 3,3 Attività di supporto per le funzioni d'ufficio e altri servizi di supporto alle imprese , ,1 0,5 Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria , ,1 2,6 Istruzione , ,1 2,8 Università ,3 0,0 Sanità , ,8 0,7 Assistenza sociale , ,8 1,8 Attività ricreative , ,0 0,3 Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento , ,2 1,4 Associazioni ed organizzazioni , ,6 2,4 Altre attività di servizi , ,0 0,7 ND , ,0 1,3 Totale , ,4 1,3 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 167

169 Grafico 8-41 Numero di neolaureati avviati nel 2009 e nel 2010 in provincia di Sondrio per microsettori Agricoltura ed estrazione Alimentari e bevande Industria della moda Legno e arredo Carta e stampa Chimica, plastica e farmaceutica Meccanica, metalmeccanica ed Altre attività manifatturiere Servizi di pubblica utilità Costruzioni Commercio all'ingrosso Commercio al dettaglio Trasporti e logistica Alloggio e ristorazione Attività editoriali Cinema e TV Informatica e telecomunicazioni Servizi finanziari e assicurativi Attività immobiliari Attività legali e contabilità Attività di direzione aziendale e di Attività degli studi di architettura e Ricerca scientifica e sviluppo Altre attività professionali, Attività di ricerca, selezione, Attività dei servizi delle agenzie di Attività di supporto per le funzioni Amministrazione pubblica e difesa; Istruzione Sanità Assistenza sociale Attività ricreative Attività sportive, di intrattenimento Associazioni ed organizzazioni Altre attività di servizi ND Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 168

170 Coerentemente con il quadro settoriale precedentemente commentato, i neolaureati che trovano lavoro a Sondrio nel 2010 provengono da indirizzi strettamente collegati con le caratteristiche occupazionali del territorio valtellinese; risultano così superiori alla media regionale per avviamenti gli indirizzi insegnamento e formazione, silsis, agrario, ingegneria civile e ambientale, rilevante, ma in linea con il dato regionale, il numero dei laureati negli indirizzi politico sociali. Tavola 8-39 Neolaureati avviati nel 2010 in provincia di Sondrio e in per indirizzo di laurea Sondrio avviati 2010 Sondrio variazione Sondrio variazione % avviati 2010 variazione % % Sondrio su Politico - sociale , ,6 1,1 Giuridico , ,6 1,4 Economico , ,1 0,5 Statistico ,2 0,0 Insegnamento e formazione , ,8 2,9 Linguistico , ,7 1,2 Letterario, filosofico, storico e artistico , ,6 1,1 Psicologico , ,2 1,3 Medico e odontoiatrico , ,6 1,2 Sanitario e paramedico , ,6 1,1 Bio-biotecnologiche , ,6 0,4 Geologiche , ,9 1,2 Agrario, alimentare, zootecnico , ,0 2,3 Scientifico e matematico 9 0 0, ,7 1,0 Chimico, farmaceutico , ,1 1,7 Ingegneria civile e ambientale , ,3 2,3 Ingegneria elettronica e dell'informazione 7 0 0, ,9 0,6 Ingegneria gestionale , ,7 1,4 Ingegneria industriale , ,4 0,9 Altri indirizzi di ingegneria ,8 0,0 Architettura urbanistica, territoriale , ,8 1,1 Scienze motorie , ,8 3,4 Silsis , ,8 2,8 Totale , ,4 1,3 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 169

171 Grafico 8-42 Numero di neolaureati avviati nel 2009 e nel 2010 in provincia di Sondrio per indirizzi di laurea Politico - sociale Giuridico Economico Statistico Insegnamento e formazione Linguistico Letterario, filosofico, storico e artistico Psicologico Medico e odontoiatrico Sanitario e paramedico Bio-biotecnologiche Geologiche Agrario, alimentare, zootecnico Scientifico e matematico Chimico, farmaceutico Ingegneria civile e ambientale Ingegneria elettronica e Ingegneria gestionale Ingegneria industriale Altri indirizzi di ingegneria Architettura urbanistica, territoriale Scienze motorie Silsis Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Il contratto più diffuso in provincia di Sondrio è quello a tempo determinato, tipicamente utilizzato dal comparto dell istruzione e dei pubblici esercizi, in quest ultimo poi fa ampio uso anche del contratto intermittente. In aumento l uso delle altre modalità flessibili, come cocopro e tirocinio, ma anche il contratto a tempo indeterminato, in linea con l evidenza emersa a livello regionale. 170

172 Tavola 8-40 Neolaureati avviati nel 2010 in provincia di Sondrio e in per tipologia contrattuale Sondrio avviati 2010 Sondrio variazione Sondrio variazione % avviati 2010 variazione % % Sondrio su Lavoro a tempo indeterminato , ,7 1,3 Apprendistato , ,1 1,3 Contratto di inserimento , ,0 0,3 Lavoro a tempo determinato , ,3 2,3 Lavoro somministrato , ,7 0,3 Lavoro intermittente , ,4 5,1 Cococo/Cocopro , ,6 0,2 Tirocinio , ,7 0,7 Imprenditori , ,1 1,4 Altro , ,0 0,3 Totale , ,4 1,3 * Sono compresi imprenditori che hanno anche posizione da dipendenti a tempo indeterminato Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 8.11 VARESE: NONOSTANTE L AVANZATA DEI CONTRATTI TEMPORANEI, QUELLI STABILI TENGONO MEGLIO CHE IN LOMBARDIA Tra il 2009 ed il 2010, poco più della metà dei neolaureati varesini (laureati 2009) viene assorbita dal locale mercato del lavoro, soddisfacendone, comunque, buona parte della domanda. Rispetto al complesso dei giovani laureati in, la loro presenza è maggiormente rappresentativa entro l indirizzo linguistico, in quello agrario, alimentare e zootecnico, nello scientifico-matematico, nonché negli altri indirizzi di ingegneria, pur essendo altre le tipologie di laurea che ne diplomano il numero più elevato. Nel 2010, nella provincia di Varese l allentamento della crisi economica e l avvio, per quanto ancora fragile, di una ripresa produttiva largamente trainato dall export53, ha avuto esiti favorevoli per gli inserimenti dei giovani laureati nel locale mercato del lavoro. Al raffronto con l anno precedente, infatti, l incremento degli avviati sfiora il 10% (vs il +8,4 % della ), ma il quadro risulta molto diversificato a seconda dei vari comparti produttivi. Il settore della metalmeccanica/elettronica, di forte rilevanza economica per il territorio, tende a mostrarsi ancora prudente nell acquisizione di giovani competenze ad alta qualifica, mentre le prospettive occupazionali di altri settori manifatturieri (chimica, plastica e farmaceutica ed anche industria del sistema moda); appaiono invece in leggero miglioramento. Presentano un trend favorevole gli sbocchi offerti dal terziario commerciale, ad eccezione di quelli del comparto dei trasporti e logistica, settore sui cui gioca un ruolo di rilevo il servizio aeroportuale di Malpensa. Infine, per quanto riguarda le opportunità di inserimento nelle attività dove è forte la presenza pubblica, nella provincia il quadro appare meno compromesso rispetto a quanto accade nel complesso della regione. Il riscontro di segno migliorativo circa l assorbimento dei neolaureati si accompagna, però, ad uno scadimento crescente delle condizioni contrattuali applicate: infatti, si impone il ricorso a contratti temporanei (sul territorio prevale l applicazione del contratto a tempo determinato, in buona parte legato agli inserimenti nei comparti del pubblico impiego) e assumono rilievo crescente le tipologie meno tutelanti 53 Rapporto di Varese L economia reale dal punto di osservazione delle Camere di Commercio 9 a giornata dell Economia, 6 maggio 2011, Camera di Commercio di Varese. 171

173 (collaborazioni, lavoro intermittente e tirocini). Ciononostante, rispetto a quanto rinvenibile nella media regionale, l adozione di forme contrattuali più stabili (TI e apprendistato) mantiene, a livello della provincia, un andamento più favorevole I LAUREATI VARESINI: LA LORO PRESENZA È CONSISTENTE NEGLI ALTRI INDIRIZZI DI INGEGNERIA, NELLE LAUREE SCIENTIFICO-MATEMATICHE, MA ANCHE TRA I LAUREATI IN LINGUE E NEGLI INDIRIZZI AGRARIO-ZOOTECNICO-ALIMENTARE Lungo il triennio , i giovani laureati varesini che hanno concluso il proprio percorso di studi e che costituiscono pertanto l offerta stimata di lavoro, costituiscono una quota sostanzialmente stabile, di poco superiore al 7% (pari a neolaureati nel 2009) sul totale regionale 54. Gli indirizzi di laurea in cui si diploma il maggior numero dei giovani varesini coincidono quello politico sociale, storico-letterario, medico-psicologico, nonché con il complesso delle lauree ingegneristiche, analogamente al riscontro rinvenibile a livello regionale. 54 Nell ultimo anno, ossia nel 2009, sono i varesini che hanno conseguito un titolo universitario; di questi, il 70% (2.508) risulta aver ultimato il proprio iter di studio, in quanto non iscritti a nessun altro corso universitario o post universitario. 172

174 Tavola 8-41 Laureati totali della e laureati residenti nella provincia di Varese con studi completati per indirizzo di laurea Indirizzo Residenti a VA Totale laureati Lomb. % VA su totale Residenti a VA Totale laureati Lomb. % VA su totale Residenti a VA Totale laureati Lomb. % VA su Lomb. Politico - sociale , , ,2 Giuridico , , ,0 Economico , , ,1 Statistico , , ,6 Insegnam. e formazione , , ,1 Linguistico , , ,9 Letterario, filosofico, storico e artistico , , ,8 Psicologico , , ,6 Medico e odontoiatrico , , ,3 Sanitario e paramedico , , ,1 Bio-biotecnologiche , , ,8 Geologiche , , ,2 Agrario, alimentare, zootecnico , , ,6 Scientifico e matematico , , ,7 Chimico, farmaceutico , , ,4 Ingegn. civile e ambient , , ,4 Ingegneria elettron. e dell'informaz , , ,1 Ingegneria gestionale , , ,2 Ingegneria industriale , , ,7 Altri indirizzi di ingegn , , ,8 Architettura urbanistica, territoriale , , ,1 Scienze motorie , , ,1 Difesa e sicurezza , Silsis , , ,7 Totale , , ,3 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università Grafico 8-43 Territorio di avviamento dei laureati varesini 2009 e provenienza degli avviati a Varese nel biennio Avviati extra Varese 45% Residenti a Varese Avviati a Varese Non residenti a Varese 26% Avviati a Varese 55% Residenti a Varese 74% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 173

175 Nell ultimo anno sono però l indirizzo linguistico, quello agrario, alimentare e zootecnico, lo scientifico matematico, nonché gli altri indirizzi di ingegneria, a coincidere con le tipologie di laurea in cui la presenza dei varesini è maggiormente rappresentativa rispetto al complesso dei giovani laureati in. Nel biennio solo una quota di poco superiore alla metà (55%) dei laureati varesini 2009 trova uno sbocco lavorativo sul territorio di residenza, dove soddisfa buona parte della locale domanda (74%) IL MERCATO DELLA PROVINCIA DI VARESE PER I LAUREATI: ANCORA IN DIFICOLTÀ LA METALMECCANICA, MIGLIORANO IL COMMERCIO ED IL TURISMO E TIENE LA SANITA LOCALE Nel 2010, l inserimento dei giovani laureati nel mercato del lavoro provinciale appare contrassegnata da una dinamica positiva, più accentuata di quella rinvenibile a livello regionale, con un incremento dei neolaureati avviati che sfiora il 10% (vs l 8,4% della ). Complessivamente risultano aver trovato lavoro nell area di Varese giovani laureati (triennio ). Grafico 8-44 Neolaureati avviati nel 2010 nella provincia di Varese e in per macrosettori Varese Primario nd Primario Manifattu 0,5% 0,7% 0,7% Costruzio ra nd Servizi 0,1% profession ali e Servizi consulenzi finanziari, ali assicurativ 14,9% i,immobili ari 2,5% Servizi sociali e personali 46,1% Mianifattu ra Costruzion 15,0% i 1,6% Commerci o, trasporti, turismo 15,1% PA 4,2% Servizi profession ali e consulenzi Servizi ali finanziari, 29,0% assicurativ i, immobilia ri Servizi sociali e personali 35,3% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 10,8% ni 2,1% Commerci o, trasporti, turismo 12,8% PA 2,2% Nella provincia gli ambiti più interessati dall inserimento di questi giovani, ed in cui il loro assorbimento risulta proporzionalmente maggiore rispetto alla media lombarda, coincidono con: il terziario sociale, che rappresenta il più importante bacino di impiego dei neolaureati, con una quota di avviati pari al 46,1%, perlopiù concentranti nell istruzione, ma con una presenza significativa anche nella sanità, seguita dall assistenza sociale. Si tratta, comunque, di settori ad elevata partecipazione pubblica, in cui il blocco del turnover grava sull inserimento stabile di nuovo personale. Inoltre, sul comparto dell istruzione pesa anche la venuta a meno di particolari circostanze che recentemente avevano favorito il ricambio generazionale del settore 55 : in effetti le opportunità occupazionali al suo interno mostrano una dinamica stagnante, per quanto non di segno decisamente negativo, come per il riscontro a livello regionale (-9,1% degli avviati nel 2010). La sanità, invece, sembra investita da un trend più favorevole rispetto alla media lombarda, con un incremento, nel 2010, di circa un terzo dei neolaureati avviati (vs il +0,8% della ); 55 L ingresso dei laureati 2008 nel settore dell istruzione è stato sensibilmente condizionato, nel biennio , da un accelerazione della fuoriuscita delle insegnati in età pensionabile, indotta dalle nuove norme sul pensionamento femminile nel pubblico impiego, che spostano in avanti la soglia di età per il pensionamento. 174

176 la manifattura, settore particolarmente sviluppato in provincia di Varese, dove nel 2010, trova lavoro il 15% dei giovani laureati dell ultimo triennio (vs il 10,8% delle ). Entro l industria in senso stretto lo sbocco occupazionale nella metalmeccanica/elettronica (filiera di rilevanza storica) sembra risentire ancora del forte impatto esercitato dalla crisi economica: pur restando l ambito che assorbe il maggior numero di neolaureati, nel 2010 gli avviati si presentano in lieve calo, in controtendenza rispetto alla media lombarda (-5,8% vs +24,4%). Diversamente, per questi giovani appaiono in leggero miglioramento le prospettive occupazionali nella chimica, plastica e farmaceutica (+24,6%) ed anche nell industria del sistema moda tessile-abbigliamento e calzature, +28,1%); il terziario commerciale, che nel 2010 assorbe tanti neolaureati quanti la manifattura, ossia un ulteriore quota del 15,1% (vs il 12,8% della ), con un crescente ricorso al loro inserimento sia nel commercio al dettaglio, sia in quello all ingrosso ed anche nel comparto dell alloggio e ristorazione, settore che a Varese è tra quelli maggiormente in crescita negli ultimi anni, di pari passo con il rafforzamento dell offerta di strutture ricettive 56. In tali settori, un generalizzato processo di upgrading delle competenze sembra favorirne una progressiva professionalizzazione, anche se non si può escludere che il maggior numero di avviati sia in parte conseguenza della possibilità di attingere, a condizioni vantaggiose per le imprese, al crescente bacino di offerta di giovani ad elevata qualifica. Da notare, nell ultimo anno, l andamento meno favorevole degli inserimento di neolaureati nel settore dei trasporti e logistica, tra cui è compreso anche il polo aeroportuale di Malpensa, già gravato dal calo di traffico per effetto sia della crisi economica sia del de-hubbing di Alitalia Rapporto di Varese L economia reale dal punto di osservazione delle Camere di Commercio 9 a giornata dell Economia, 6 maggio 2011, Camera di Commercio di Varese. 57 Gli Hub sono aeroporti internazionali di grande rilievo, che costituiscono il punto di snodo di una rete di rotte aeree, funzionando da "base" per una determinata compagnia aerea che vi localizza, quindi, la maggior parte dei voli in partenza e in arrivo

177 Grafico 8-45 Numero di neolaureati avviati nel 2009 e nel 2010 nella provincia di Varese per microsettori Agricoltura ed estrazione Alimentari e bevande Industria della moda Legno e arredo Carta e stampa Chimica, plastica e farmaceutica Meccanica, metalmeccanica ed elettronica Altre attività manifatturiere Servizi di pubblica utilità Costruzioni Commercio all'ingrosso Commercio al dettaglio Trasporti e logistica Alloggio e ristorazione Attività editoriali Cinema e TV Informatica e telecomunicazioni Servizi finanziari e assicurativi Attività immobiliari Attività legali e contabilità Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale Attività degli studi di architettura e d'ingegneria; collaudi ed analisi tecniche Ricerca scientifica e sviluppo Pubblicità e ricerche di mercato Altre attività professionali, scientifiche e tecniche Attività di ricerca, selezione, fornitura di personale Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di Attività di supporto per le funzioni d'ufficio e altri serv. di supp. alle imprese PA Istruzione Università Sanità Assistenza sociale Attività ricreative Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento Associazioni ed organizzazioni Altre attività di servizi ND Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde Infocamere Per il resto, nella provincia di Varese non è invece possibile cogliere una ripresa delle attività professionaliconsulenziali, nel cui complesso l introduzione di giovani ad alta qualifica ristagna tra i due anni di raffronto, con un andamento poco incoraggiante specialmente per il loro inserimento negli studi tecnici ed in quelli pubblicitari. Diversamente, qualche segnale blandamente favorevole proviene dai servizi finanziari, che nel 2010 ricorrono ad alcuni neolaureati in più. 176

178 Tavola 8-42 Neolaureati avviati nel 2010 nella provincia di Varese e in per microsettori VA avviati 2010 VA variaz VA variaz. % avviati 2010 variaz. % Agricoltura ed estrazione 13 6,0 85, ,8 0,1 Alimentari e bevande 18 0,0 0, ,9 0,1 Industria della moda 41 9,0 28, ,6 13,6 Legno e arredo 3 1,0 50, ,6 2,5 Carta e stampa 17 5,0 41, ,7 9,2 Chimica, plastica e farmaceutica 81 16,0 24, ,2 10,3 Meccanica, metalmeccanica ed elettronica ,0-5, ,4 9,7 Altre attività manifatturiere 20 10,0 100, ,3 7,5 Servizi di pubblica utilità 13 7,0 116, ,5 6,8 Costruzioni 38 6,0 18, ,1 5,1 Commercio all'ingrosso 99 23,0 30, ,5 6,1 Commercio al dettaglio 91 27,0 42, ,3 6,1 Trasporti e logistica 73-6,0-7, ,3 15,7 Alloggio e ristorazione 94 17,0 22, ,6 10,2 Attività editoriali 12 2,0 20, ,3 2,5 Cinema e TV 3 1,0 50, ,5 0,5 Informatica e telecomunicazioni 42 0,0 0, ,5 2,3 Servizi finanziari e assicurativi 33 5,0 17, ,8 1,8 Attività immobiliari 26 9,0 52, ,1 5,6 Attività legali e contabilità 33 8,0 32, ,5 4,6 Attività di direz. Aziend. e consulenza gestionale 39 3,0 8, ,5 3,1 Studi architett.e d'ingegneria 23-12,0-34, ,6 3,5 Ricerca scientifica e sviluppo 15-8,0-34, ,4 2,9 Pubblicità e ricerche di mercato 14-7,0-33, ,7 1,4 Altre attività professionali, scientifiche e tecniche 26 1,0 4, ,4 4,6 Attività di ricerca, selez., fornitura di personale 106 6,0 6, ,6 5,7 Attività agenzie di viaggi. e attività connesse 5 0,0 0, ,7 2,8 Attiv. supp. funz. ufficio e altri serv. imprese 35 10,0 40, ,1 5,9 PA ,0-10, ,1 12,9 Istruzione 526 0,0 0, ,1 9,8 Università 39 11,0 39, ,3 3,5 Sanità ,0 32, ,8 11,2 Assistenza sociale 150 8,0 5, ,8 9,4 Attività ricreative 12-2,0-14, ,0 3,1 Attività sportive, di intratt. e divertimento 48 19,0 65, ,2 9,8 Associazioni ed organizzazioni 22-1,0-4, ,6 3,6 Altre attività di servizi 37 0,0 0, ,0 6,7 ND 2-3,0-60, ,0 0,9 Totale ,0 9, ,4 6,7 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere % VA su Lomb. Tra gli indirizzi di laurea più ricercati dal mercato del lavoro provinciale, i maggiormente rappresentativi, con riferimento sia alla numerosità sia all incidenza sul totale regionale, risultano quelli afferenti all area delle professioni mediche e paramediche, anche grazie ad una evoluzione più favorevole delle opportunità occupazionali offerte ai neolaureati dal locale terziario sociale. Mediamente più frequente in provincia piuttosto che in regione risulta anche l assorbimento di neolaureati negli indirizzi dell Insegnamento e formazione e nei Silsis (con un trend meno negativo in rapporto al quadro complessivo regionale), nonché l inserimento dei laureati nell indirizzo agrario, alimentare e zootecnico, per quanto corrispondente ad un fabbisogno di entità molto più contenuta. 177

179 Tavola 8-43 Neolaureati avviati nel 2010 nella provincia di Varese e in per indirizzi di laurea VA avviati 2010 VA variazione VA variazione % avviati 2010 variazione % % VA su Lomb. Politico - sociale , ,6 5,6 Giuridico , ,6 6,4 Economico , ,1 5,0 Statistico , ,2 0,7 Insegnamento e formazione , ,8 9,7 Linguistico , ,7 7,4 Letterario, filosofico, storico e artistico , ,6 5,3 Psicologico , ,2 6,0 Medico e odontoiatrico , ,6 12,2 Sanitario e paramedico , ,6 10,1 Bio-biotecnologiche , ,6 6,7 Geologiche , ,9 7,5 Agrario, alimentare, zootecnico , ,0 10,9 Scientifico e matematico , ,7 5,9 Chimico, farmaceutico , ,1 6,5 Ingegneria civile e ambientale , ,3 2,7 Ingegneria elettronica e dell'informazione , ,9 4,2 Ingegneria gestionale , ,7 5,7 Ingegneria industriale , ,4 7,8 Altri indirizzi di ingegneria , ,8 8,3 Architettura urbanistica, territoriale , ,8 4,5 Scienze motorie , ,8 9,9 Silsis , ,8 9,4 Totale , ,4 6,0 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere Uno sguardo alle tipologie contrattuali mostra il peggioramento delle condizioni applicate, con una crescente flessibilizzazione dei rapporti di lavoro: si conferma la diffusione preponderante dei contratti temporanei per inserire i neolaureati, come accade per l intera. Il contratto più frequente rimane il tempo determinato, in buona parte applicato in coincidenza del consistente ingresso di giovani laureati in settori quali istruzione e sanità, che utilizzano largamente questa forma contrattuale, ma applicato frequentemente anche per avviare i neoassunti nel terziario commerciale. Aumenta il ricorso ai contratti meno pagati e più instabili: collaborazioni, già molto diffuse sul territorio (+10,3% vs il 5,6% delle ), lavoro intermittente (che cresce di un terzo) e tirocini, che prendono sempre più piede ( +27,7%). Ad ogni modo, nonostante il sistema economico della provincia segua la generale diffusione delle forme di contratto meno tutelanti, il contratto a tempo indeterminato, ma soprattutto l applicazione dell apprendistato (che si concentra nella metalmeccanica, nel commercio all ingrosso e nel settore delle banche ed assicurazioni), conoscono entrambi un incremento di peso proporzionalmente maggiore rispetto a quanto accade nel complesso della. 178

180 Tavola 8-44 Neolaureati avviati nel 2010 nella provincia di Varese e in per contratti VA avviati 2010 VA variazione VA variazione % avviati 2010 variazione % Lavoro a tempo indeterminato , ,7 6,8 Apprendistato , ,1 5,6 Contratto di inserimento , ,0 2,4 Lavoro a tempo determinato , ,3 8,6 Lavoro intermittente , ,4 9,8 Lavoro somministrato , ,7 5,7 Cococo\Cocopro , ,6 4,7 Tirocinio , ,7 4,8 Imprenditori , ,1 7,4 % VA su Lomb. Altro , ,0 4,3 Totale , ,4 6,7 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati Università, OML delle Province lombarde e Infocamere 179

181 180

182 9. AGGIORNAMENTO DEI DATI UNIVERSITARI 9.1 EVOLUZIONE DELLA POPOLAZIONE UNIVERSITARIA STABILE IL NUMERO DEI LAUREATI Il numero di laureati si conferma sostanzialmente stabile: unità nel 2009 contro i del La contrazione maggiore riguarda i laureati in uscita dagli atenei statali (-492) rispetto ai privati (-361). Focalizzando l attenzione sui singoli atenei, nel 2009 assistiamo ad un trend opposto rispetto al 2008: crescono i laureati in uscita da Cattolica e Bicocca, mentre sono in calo quelli in Bocconi, Statale e Politecnico. Tavola 9-1 Laureati in dal 2004 al 2009 (dati al 31.12): distribuzione per Università Totale % su totale Var % Bicocca ,1 10,6 11,5 11,3 10,9 11,2 19,0 Statale Milano ,9 19,5 21,5 20, ,7 8,7 Politecnico ,4 19,7 19, ,2 18,9-1,8 Bocconi ,2 9,1 7,5 8,8 9,2 8,1-25,0 Cattolica , ,5 14, ,1 13,2 Iulm ,6 4,2 3,1 2,8 2,8 2,5-84,2 Bergamo ,8 4,1 4,7 4,9 5 5,3 29,2 Brescia ,4 4,5 4,8 4,6 4,9 4,9 9,4 Insubria ,7 3,3 3,1 3 3,2 8,4 Liuc ,4 1,4 1,3 1,3 1,2 1,2-18,9 Pavia ,3 9 8,7 8,8 8,9-34,7 Totale ,0 0,4 Università statali ,6 70,3 74,7 72,6 72,8 73,1 3,8 Università private ,4 29,7 25,3 27,4 27,2 26,9-8,8 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati forniti dalle Università 181

183 Grafico 9-1 Distribuzione dei laureati 2009 in Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati forniti dalle Università Continua il processo di esaurimento dei laureati del vecchio ordinamento, che negli ultimi anni è passato dai laureati del 2004 ai del 2009; si conferma ancora alto il numero di laureati vecchio ordinamento all Università Statale di Milano e in Cattolica. 182

184 Tavola 9-2 Laureati in nel per tipologia di titolo universitario e Università Diploma universitario Laurea vecchio ordinamento Laurea triennale Laurea specialistica Ciclo unico* Totale Bicocca Statale Milano** Politecnico** Bocconi Cattolica** IULM Bergamo Brescia Insubria*** LIUC Pavia Totale * Sono lauree a ciclo unico: medicina, odontoiatria, veterinaria, una specifica laurea che unisce ingegneria edile e architettura ** Università milanesi che hanno anche sedi lombarde fuori dalla provincia di Milano *** Insubria è Università di Varese e Como Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati forniti dalle Università 183

185 Tavola 9-3 Laureati in nel : confronto per tipologia di titolo universitario var. assoluta var. assoluta var. assoluta var. assoluta var. % var. % var. % var. % var. % Diploma universitario Laurea vecchio ordinamento Lauree nuovo ordinamento ,6-56, ,9-49,8-43,6-40, ,8 24,5 14,7 5,2 1 Laurea triennale ,4 6,4 0,3-1,1-3 Laurea specialistica , ,3 15,9 5 Ciclo Unico , ,8 36,6 24 Totale ,5-6,7 1,5-0,5-2 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati forniti dalle Università AUMENTANO ISCRITTI E IMMATRICOLATI, IN CONTROTENDENZA CON I DATI NAZIONALI Nel aumentano gli iscritti al sistema universitario della ; la crescita è significativa, soprattutto rispetto allo stallo degli anni precedenti. L incremento si colloca esclusivamente all interno delle Università statali, mentre le private presentano un numero di iscritti identico all anno precedente. È un dato che contrasta con quello nazionale, da cui risulta invece una diminuzione degli iscritti da a (fonte MIUR). Un segnale dell accresciuta capacità di attrazione del sistema universitario lombardo, almeno rispetto al resto del paese. Tavola 9-4 Iscritti al sistema universitario della negli anni accademici dal al Bicocca Statale Milano Politecnico Bocconi Cattolica Iulm Bergamo Brescia Insubria Liuc Pavia Totale Università statali Università private Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati forniti dalle Università 184

186 Tavola 9-5 Iscritti al sistema universitario della negli anni accademici dal al per tipologia di corso Diploma universitario Laurea vecchio ordinamento Laurea triennale Laurea specialistica Ciclo unico Totale Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati forniti dalle Università L aumento degli iscritti nell anno riguarda le lauree triennali e in misura ancora maggiore quelle a ciclo unico; stabili gli iscritti alle lauree specialistiche, dopo la crescita del Gli iscritti residui al vecchio ordinamento sono ( nel 2008), pari al 5,4% del totale IN CRESCITA ANCHE GLI IMMATRICOLATI, DIVERSAMENTE DAL RESTO D ITALIA Per valutare l evoluzione della popolazione universitaria abbiamo considerato gli iscritti al primo anno delle lauree triennali o delle lauree a ciclo unico, ovvero i nuovi entranti nel sistema universitario. Il numero complessivo degli immatricolati continua ad aumentare: nel gli iscritti raggiungono quota , superando di quasi unità il dato dell anno precedente. Anche questo è un dato più positivo di quello nazionale, sostanzialmente stabile, passando da a (fonte MIUR). Focalizzando l attenzione sulle singole Università, i maggiori incrementi degli ingressi hanno interessato la Statale e Bicocca a Milano e l Università di Pavia. Tavola 9-6 Ingressi nel mondo universitario: iscritti al primo anno triennale e ciclo unico Bicocca Statale Milano Politecnico Bocconi Cattolica Iulm Bergamo Brescia Insubria Liuc Pavia Totale Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati forniti dalle Università 185

187 Gli iscritti in regola con gli studi superiori si confermano percentualmente più numerosi nelle lauree a ciclo unico, probabilmente in relazione al fatto che la lunghezza dei percorsi scoraggia l iscrizione degli studenti che hanno conseguito la maturità in ritardo. Tavola 9-7 Iscritti al primo anno delle lauree triennali e ciclo unico per età Triennale Ciclo unico Età Totale Totale <=18 anni anni anni anni anni >22 anni Totale % ,5 60,2 59,6 60,8 61,7 59,6 58,9 59,9 72,6 72, ,2 74,6 73,8 73,2 73,6 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati forniti dalle Università Complessivamente (considerando triennali e cicli unici), gli iscritti con non più di 19 anni sono il 60,9%, in lieve diminuzione rispetto agli anni passati. Tavola 9-8 Iscritti al primo anno per fasce di età <=18 anni 2,8 2,6 2,6 2,6 2,3 2,3 2,4 19 anni 56,4 58,2 57,7 59,8 61, ,5 20 anni 15,8 15,9 16,4 16,1 16,3 18,5 18,0 21 anni 5,8 5, ,6 6 6,6 22 anni 3, ,9 2,9 2,9 3,1 >22 anni 16,1 14,4 14,4 12,6 11,8 11,4 11,4 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati forniti dalle Università AUMENTANO I LAUREATI IN ECONOMIA, DIMINUISCONO ARCHITETTI E GIURISTI TRA I LAUREATI; CRESCITA ISCRITTI A INDIRIZZO POLITICO-SOCIALE Nel 2009 continua la crescita dei laureati ad indirizzo economico (19,6% nel 2009 contro il 19,1% del 2008 e il 18,3% del 2007); in leggera crescita anche i laureati in indirizzi politico-sociale (11,7% nel 2009 rispetto all 11,5% del 2008), mentre calano architetti (dal 8% al 7,7%) e laureati in giurisprudenza (5,5% nel 2009 rispetto al 6,5% del 2008); sostanzialmente stabili gli altri indirizzi. 186

188 Grafico 9-2 Indirizzi universitari dei laureati scientificochimico-bio 11,1% medicoparamedico 6,6% architettura 7,7% ingegneria 15,1% psicologico 3,7% altri 1,7% Politico - sociale 11,7% giuridico 5,5% economia 19,6% letterariolinguisticoformazione 17,3% Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati forniti dalle Università Tavola 9-9 Laureati per corso di laurea 2005 % 2006 % 2007 % 2008 % 2009 % Politico - sociale , , , , ,7 Giuridico , , , , ,5 Economico , , , , ,0 Statistico 189 0, , , , ,5 Insegnamento e formazione , , , , ,1 Linguistico , , , , ,7 Letterario, filosofico, storico e artistico , , , , ,4 Psicologico , , , , ,7 Medico e odontoiatrico , , , , ,2 Sanitario e paramedico , , , , ,4 Bio-biotecnologiche , , , , ,3 Geologiche 614 1, , , , ,2 Agrario, alimentare, zootecnico 796 1, , , , ,6 Scientifico e matematico , , ,1 Chimico, farmaceutico 847 1, , , , ,8 Ingegneria civile e ambientale , , , , ,2 Ingegneria elettronica e dell'informazione , , , , ,6 Ingegneria gestionale , , , ,8 Ingegneria industriale , , , , ,7 Altri indirizzi di ingegneria 274 0, , , , ,9 Architettura urbanistica, territoriale , , , ,7 Scienze motorie 673 1, , , , ,6 Difesa e sicurezza 54 0,1 67 0,1 70 0,2 74 0,2 73 0,2 Totale , , , ,0 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati forniti dalle Università 187

189 Il dato relativo alle nuove immatricolazioni evidenzia la crescita degli indirizzi biotecnologico, linguistico e degli indirizzi ingegneristici. In deciso calo il numero di iscritti all indirizzo statistico e scientifico-matematico. Da sottolineare la ripresa, dopo il crollo dello scorso anno, dell indirizzo giuridico, i cui nuovi iscritti aumentano del 14,7%, e la stabilizzazione dell indirizzo economico, dopo la forte crescita degli anni precedenti. Tavola 9-10 Totale nuovi iscritti al sistema universitario (primo anno triennali e ciclo unico) Var. % Var. % Politico - sociale ,8-3,3 Giuridico ,6 14,7 Economico ,0 2,2 Statistico ,4-38,6 Insegnamento e formazione ,1 16,1 Linguistico ,7 12,3 Letterario, filosofico, storico e artistico ,8-2,4 Psicologico ,9 5,8 Medico e odontoiatrico ,8 3,6 Sanitario e paramedico ,4 6,2 Bio-biotecnologiche ,9 11,3 Geologiche ,4 11,8 Agrario, alimentare, zootecnico ,4 14,8 Scientifico e matematico ,8-10,5 Chimico, farmaceutico ,5 7,4 Ingegneria civile e ambientale ,3 14,0 Ingegneria elettronica e dell'informazione ,4 3,4 Ingegneria gestionale ,1-2,7 Ingegneria industriale ,3 19,7 Altri indirizzi di ingegneria ,4 1,6 Architettura urbanistica, territoriale ,7-1,7 Scienze motorie ,8 6,4 Difesa e sicurezza ,3-9,6 Totale ,4 4,8 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati forniti dalle Università 188

190 Tavola 9-11 Laureati 2009: indirizzi di laurea e titolo di studio (valori assoluti) Diploma universitario Laurea vecchio ordinamento Laurea triennale Laurea specialistica Ciclo unico Totale % su totale Politico - sociale ,7 Giuridico ,5 Economico ,0 Statistico ,5 Insegnamento e formazione ,1 Linguistico ,7 Letterario, filosofico, storico e artistico ,4 Psicologico ,7 Medico e odontoiatrico ,2 Sanitario e paramedico Bio-biotecnologiche ,3 Geologiche ,2 Agrario, alimentare, zootecnico ,6 Scientifico e matematico ,1 Chimico, farmaceutico ,8 Ingegneria civile e ambientale ,2 Ingegneria elettronica e dell'informazione ,6 Ingegneria gestionale ,8 Ingegneria industriale ,7 Altri indirizzi di ingegneria ,9 Architettura urbanistica, territoriale ,7 Scienze motorie ,6 Difesa e sicurezza ,2 Totale ,0 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati forniti dalle Università I laureati con il vecchio ordinamento sono (nel 2008 erano 3.427). Nel nuovo ordinamento sono in lieve calo i laureati triennali e crescono leggermente i laureati specialistici, che passano dai del 2008 ai del Ancora numerosi i laureati del vecchio ordinamento relativamente all indirizzo giuridico, medico e chimico (anche se in forte calo rispetto al 2008) e soprattutto nell area insegnamento e formazione. 189

191 Tavola 9-12 Laureati 2009: indirizzi di laurea e titolo di studio (valori percentuali per riga) Diploma universitario Laurea Vecchio ordinamento Laurea triennale Laurea specialistica Ciclo unico Politico - sociale - 2,5 67,3 30,2-100,0 Giuridico 0,0 13,0 21,4 36,0 29,5 100,0 Economico - 2,4 58,2 39,3-100,0 Statistico 0,8 0,8 64,3 34,0-100,0 Insegnamento e formazione - 32,4 57,6 10,0-100,0 Linguistico 0,0 3,7 70,5 25,8-100,0 Letterario, filosofico, storico e artistico - 6,2 60,8 33,0-100,0 Psicologico - 1,6 51,7 46,7-100,0 Medico e odontoiatrico - 9, ,9 100,0 Sanitario e paramedico ,0 6,0-100,0 Bio-biotecnologiche - 2,4 55,1 42,5-100,0 Geologiche - 5,5 68,3 26,2-100,0 Agrario, alimentare, zootecnico - 4,1 56,7 20,9 18,3 100,0 Scientifico e matematico 0,1 2,8 69,4 27,6-100,0 Chimico, farmaceutico - 8,0 37,7 17,8 36,5 100,0 Ingegneria civile e ambientale - 3,1 45,3 41,1 10,5 100,0 Ingegneria elettronica e dell'informazione - 2,7 56,8 40,4-100,0 Ingegneria gestionale - 0,7 51,2 48,1-100,0 Ingegneria industriale - 3,3 55,8 40,9-100,0 Altri indirizzi di ingegneria - 0,2 63,1 36,6-100,0 Architettura urbanistica, territoriale - 2,8 58,4 38,8-100,0 Scienze motorie - 2,6 74,7 22,7-100,0 Difesa e sicurezza , ,0 Totale 0,0 4,8 57,8 32,5 4,9 100,0 Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati forniti dalle Università Totale 190

192 9.2 CARATTERISTICHE DELLA POPOLAZIONE UNIVERSITARIA AUMENTANO I LAUREATI LOMBARDI E GLI STRANIERI Il 78,7% dei laureati in proviene dalla regione, il 20,2% è residente in altre regioni italiane, mentre l 1,1% è residente all estero; rispetto al 2008 c è un lieve calo dei residenti in altre regioni ( contro del 2009) ed un notevole aumento di chi proviene dal territorio lombardo ( laureati nel 2008, nel 2009). Grafico 9-3 Laureati per area di residenza (2009) Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati forniti dalle Università Tavola 9-13 Laureati per area di residenza e Università (valore percentuale di riga, 2009) Valori assoluti Valori % Stessa provincia Stessa regione Fuori Estera Nd Totale Stessa provincia Stessa regione Fuori Estera Nd Totale Bicocca ,2 55,3 9,2-0,3 100,0 Statale Milano ,5 41,3 13,7 0,5-100,0 Politecnico ,4 45,9 22,9 0,8-100,0 Bocconi ,1 16,0 56,8 8,1-100,0 Cattolica ,3 43,2 19, ,0 Iulm ,5 26,9 39,0 1,7-100,0 Bergamo ,9 24,6 4,2 0,3-100,0 Brescia ,0 16,3 4,5 0,1-100,0 Insubria ,9 10,1 4,3 1,6-100,0 Liuc ,8 36,6 29, ,0 Pavia ,0 32,9 28,3 0,8-100,0 Totale ,0 37,7 20,2 1,1 0,0 100,0 * L area provinciale di Insubria è stata definita come somma di Varese e Como Fonte: Area Ricerca Formaper - Specula, elaborazioni su dati forniti dalle Università 191

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