Relazione sullo Stato dell Ambiente Le attività produttive e l ambiente

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1 III.2 Le attività produttive e l ambiente 100

2 III.2.1 Le attività produttive Inquadramento Un indicatore molto importante e rappresentativo ai fini della caratterizzazione del sistema produttivo tiburtino è l Indice di Specializzazione Produttiva (ISP) che permette di avere informazioni sul grado di specializzazione produttiva del Comune rispetto alle varie attività economiche nell ambito del contesto locale (in questo caso il confronto è stato effettuato su base provinciale e regionale). L ISP può assumere dei valori compresi tra 1 (assenza di addetti e, quindi, assenza di produzione nel ramo specifico) e +1 (massima specializzazione). Tab. III Indice di Specializzazione Produttiva (2001) Addetti ISP Tivoli Prov. di Roma Regione Lazio Prov. di Roma Regione Lazio Agricoltura, caccia e silvicoltura ,00-1,00 Pesca, piscicoltura e servizi connessi ,00-1,00 Estrazione di minerali energetici ,00-1,00 Estrazione di minerali non energetici ,81 0,77 Industrie alimentari ,38-0,44 Industrie tessili ,42-0,60 Industrie conciarie ,16-0,22 Industrie del legno ,37 0,32 Industrie cartarie ,42 0,43 Raffinerie ,00-1,00 Industrie chimiche ,91-0,91 Industrie della gomma e della plastica ,94 0,95 Industrie di lavorazione minerali non metalliferi ,80 0,65 Industrie di lavorazione prodotti in metallo ,27 0,25 Industrie meccaniche ,16 0,11 Industrie elettriche e di apparecchi elettronici ,23-0,27 Industrie mezzi di trasporto ,95-0,95 Altre industrie manifatturiere ,29-0,32 Prod. e distrib. energia elettr., gas e acqua ,47 0,46 Costruzioni ,03-0,05 Comm. ingr. e dett., rip. beni pers. e per casa ,21 0,20 Alberghi e ristoranti ,15-0,14 Trasporti, magazzinaggio, e comunicazioni ,15-0,08 Internediaz. monetaria e finanaziaria ,25-0,25 Attiv. immob., noleggio, informat., ricerca ,43-0,42 Pubblica amministrazione ,00 0,00 Istruzione ,00-1,00 Sanità e altri servizi sociali ,00-1,00 Altri servizi pubblici, sociali e personali ,09-0,11 Fonte: Elaborazione Temi S.r.l. su dati ISTAT 101

3 L indice conferma la forza dell industria dell estrazione di minerali non energetici e della lavorazione dei minerali non metalliferi (cave di travertino e lavorazione del travertino), del settore della gomma e della plastica (Trelleborg), attorno a cui ruota essenzialmente il sistema economico comunale, ma che al tempo stesso può essere vista anche come limite in termini di scarsa differenziazione della struttura produttiva e della distribuzione degli addetti nei vari settori. Da un analisi dei coefficienti della Tab. III si evidenzia anche lo scarso peso rivestito nell economia locale dalle attività agricole e zootecniche. Graf. III Indici di Specializzazione Produttiva di Tivoli rispetto alla Provincia di Roma Agricoltura, caccia e silvicoltura Altri servizi pubblici, sociali e personali Pesca, piscicoltura e servizi connessi Sanità e altri servizi sociali Estrazione di minerali energetici Istruzione Estrazione di minerali non energetici Pubblica amministrazione Industrie alimentari Attiv. immob., noleggio, informat., ricerca Internediaz. monetaria e finanaziaria Trasporti, magazzinaggio, e comunicazioni Alberghi e ristoranti Comm. ingr. e dett., rip. beni pers. e per casa Costruzioni Prod. e distrib. energia elettr., gas e acqua Altre industrie manifatturiere Industrie mezzi di trasporto Industrie elettriche e di apparecchi elettronici Industrie tessili Industrie conciarie Industrie del legno Industrie cartarie Raffinerie Industrie chimiche Industrie della gomma e della plastica Industrie di lavorazione minerali non metalliferi Industrie di lavorazione prodotti in metallo Industrie meccaniche Fonte: Elaborazione Temi S.r.l. su dati ISTAT 102

4 Graf. III Indici di Specializzazione Produttiva di Tivoli rispetto alla Regione Lazio Agricoltura, caccia e silvicoltura Altri servizi pubblici, sociali e personali Pesca, piscicoltura e servizi connessi Sanità e altri servizi sociali Estrazione di minerali energetici Istruzione Estrazione di minerali non energetici Pubblica amministrazione Industrie alimentari Attiv. immob., noleggio, informat., ricerca Internediaz. monetaria e finanaziaria Trasporti, magazzinaggio, e comunicazioni Alberghi e ristoranti Comm. ingr. e dett., rip. beni pers. e per casa Costruzioni Prod. e distrib. energia elettr., gas e acqua Altre industrie manifatturiere Industrie mezzi di trasporto Industrie elettriche e di apparecchi elettronici Industrie tessili Industrie conciarie Industrie del legno Industrie cartarie Raffinerie Industrie chimiche Industrie della gomma e della plastica Industrie di lavorazione minerali non metalliferi Industrie di lavorazione prodotti in metallo Industrie meccaniche Fonte: Elaborazione Temi S.r.l. su dati ISTAT 103

5 Analisi dei dati raccolti Unità locali e addetti per settori produttivi Le tabelle di seguito riportate forniscono informazioni importanti sull andamento in termini di numero di imprese e di addetti dei diversi settori costituenti il tessuto produttivo locale nel decennio Da un lato risulta evidente l inversione di tendenza del comparto industriale in forte crescita nel quinquennio e caratterizzato da una forte battuta di arresto nel quinquennio successivo, andamenti in entrambi i casi più marcati rispetto a quelli provinciali e regionali. Il settore delle costruzioni, nonostante il crollo, risulta ancora in crescita nel periodo (3,8 %), seppur anche in questo caso con percentuali di crescita inferiori a quelle provinciali (7 %) e regionali (6,3 %). Dai dati relativi agli addetti si rileva un fenomeno inverso: forte decremento occupazionale nel periodo , ripresa nel quinquennio successivo. Il confronto sembra quindi evidenziare nel primo quinquennio un fenomeno di crescita del numero di imprese con una contemporanea riduzione degli addetti e un successiva battuta d arresto nella crescita delle imprese con una ripresa occupazionale. Per quanto riguarda le restanti attività produttive e, in particolare, quelle relative al settore commercio, si rileva anche in questo caso un andamento opposto nel decennio fra numero di Unità Locali e addetti, seppur in misura molto più attenuata. Tab. III Unità Locali e addetti nel ( ) U.L. Addetti U.L. Addetti U.L. Addetti N N N N N N A - Agricoltura, caccia e silvicoltura B - Pesca, piscicoltura e servizi connessi C - Estrazione di minerali D - Attività manifatturiere E - Prod. e distrib. energia elettr., gas e acqua F - Costruzioni G - Comm. ingr. e dett., rip. beni pers. e per casa H - Alberghi e ristoranti I - Trasporti, magazzinaggio, e comunicazioni J - Internediaz. monetaria e finanaziaria K - Attiv. immob., noleggio, informat., ricerca L - Amministrazione Pubblica M - Istruzione N - Sanità e altri servizi sociali O - Altri servizi pubblici, sociali e personali P - Servizi domestici presso famiglie e conv Fonte: dati ISTAT 104

6 I dati della Tab. III evidenziano invece uno sviluppo nel quinquennio della media impresa (da 10 a 199 addetti), fenomeno caratterizzante del resto anche il contesto provinciale e regionale, dove si registra un calo per le piccole aziende e le grandi aziende. 105

7 Tab. III Variazioni percentuali di Unità Locali e addetti per macrosettore di attività nel, nella Provincia di Roma e nella Regione Lazio (periodo ) AGGREGATI TERRITORIALI Agricoltura (A+B) Totale (C-F) UNITA' LOCALI Industria D - Attività F - manifattur. Costruz. var. % [ ] Tivoli - 65,6% 17,4% 198,1% 18,3% 0,1% 26,9% Prov. di Roma 40,0% 53,6% 7,9% 141,7% 38,5% 4,5% 41,3% Regione Lazio 71,4% 44,3% 7,2% 105,1% 36,3% 3,9% 37,9% var. % [ ] Tivoli - -2,8% -5,8% 3,8% 5,2% -1,9% 3,3% Prov. di Roma -28,6% 1,7% -3,9% 7,0% 12,5% 1,0% 10,3% Regione Lazio -41,7% 1,5% -3,4% 6,3% 11,7% 0,5% 9,6% AGGREGATI TERRITORIALI Agricoltura (A+B) Totale (C-F) ADDETTI Industria D - Attività F - manifattur. Costruz. Totale (G-P) Totale (G-P) Altre attività G - Commercio Altre attività G - Commercio Totale Totale var. % [ ] Tivoli - -11,7% -25,9% 57,7% 5,2% -12,2% -1,6% Prov. di Roma 315,4% 0,3% -12,2% 30,9% 0,7% -11,2% 0,6% Regione Lazio 238,9% -1,1% -11,3% 22,0% -0,9% -10,5% -1,0% var. % [ ] Tivoli - 0,7% 3,5% 8,0% 10,2% 4,2% 6,8% Prov. di Roma -55,6% -5,9% -12,5% 9,3% 23,4% 8,6% 15,8% Regione Lazio -45,9% -5,8% -11,4% 8,6% 22,9% 7,2% 15,1% Fonte: Elaborazione Temi S.r.l. su dati ISTAT 106

8 Tab. III Dimensione aziendale delle imprese operanti nel settore industriale fino a 9 addetti da 10 a 49 addetti da 50 a 199 addetti da 200 a 500 addetti oltre 500 addetti Totale U.L. Addetti. U.L. Addetti. U.L. Addetti. U.L. Addetti. U.L. Addetti. U.L. Addetti. N N N N N N N N N N N N 1996 Tivoli Provincia di Roma Regione Lazio Tivoli Provincia di Roma Regione Lazio var. % Tivoli -5% -7% 34% 19% 33% 32% % -3% 1% Provincia di Roma 3% 2% 10% 7% 11% 7% -23% -21% -39% -48% 3% -5% Regione Lazio 5% 4% 8% 6% 14% 11% -17% -16% -25% -34% 5% -2% Fonte: Elaborazione Temi S.r.l. su dati ISTAT 107

9 Industrie a rischio di incidente rilevante Il Decreto Legislativo 17 agosto 1999 n.334 (noto anche come Seveso II), ha individuato alcune particolari situazioni a rischio (generalmente riferite ad impianti chimici o petrolchimici, depositi di gas liquefatti, fitofarmaci e liquidi pericolosi) e predisposto determinate misure di sicurezza da seguire durante i vari stadi dell attività di progettazione, produzione e gestione nella fase anteriore e posteriore di ogni singolo processo produttivo. Il Decreto prevede che gli stabilimenti in cui sono presenti sostanze pericolose in quantità uguali o superiori a quanto stabilito in un apposito allegato siano soggetti all obbligo di notifica al Ministero dell Ambiente, alla Regione o Provincia autonoma, al Comune, al Prefetto e al Comitato tecnico regionale o interregionale dei Vigili del Fuoco (Art.6). Una parte degli stabilimenti soggetti all obbligo di notifica, a causa di una maggiore quantità e pericolosità delle sostanze utilizzate, è anche tenuta a redigere un rapporto di sicurezza (Art.8). Nella successiva tabella è evidenziata la presenza di stabilimenti a rischio di incidente rilevante nel Lazio per Provincia. Tab. III Stabilimenti a rischio di incidente rilevante nel Lazio per Provincia 3 Industrie a rischio di incidente rilevante nelle province del Lazio Provincia Stabilimenti con obbligo di notifica (n ) [Art.6 ] Stabilimenti con obbligo di redazione di un rapporto di sicurezza (n ) [Art.8 ] Latina 6 10 Frosinone 18 5 Rieti 3 1 Viterbo - 3 Roma TOT Fonte: Ministero dell Ambiente (ottobre 2006) Nel è presente uno stabilimento inserito nell elenco di cui all Art. 6 del suddetto D.Lgs.: Santa Barbara S.r.l., per la sua attività di produzione e/o deposito di esplosivi (Cod. Ministero: NN088). 108

10 Agricoltura e zootecnia Un primo elemento di interesse è l analisi del rapporto tra Superficie Agricola Utilizzata (SAU) e Superficie Agricola Totale (SAT), intendendo per: - Superficie Agricola Utilizzata (SAU) la superficie fondiaria di un'unità agricola, depurata delle superfici boscate e delle tare improduttive, ovvero l insieme dei terreni investiti a seminativi, orti familiari, prati permanenti e pascoli, coltivazioni legnose, agrarie e castagneti da frutto; - Superficie Agricola Totale (SAT), la superficie costituita dall area complessiva dei terreni dell azienda destinati alla SAU, comprese le superfici boscate, le tare, le aree destinate a parchi e giardini, a fabbricati etc.; I dati disponibili (Censimento dell agricoltura anno 2000) quantificano in ettari la Superficie Agricola Utilizzata nel territorio del, su una quota di Superficie Agricola Totale (SAT) di ettari. La SAU rappresenta quindi una quota corrispondente al 74,8% della SAT. Tab. III Superficie Agricola Utilizzata (SAU) rispetto alla Superficie totale (SAT) (anno 2000) censimento del 1990 censimento del 2000 Area di riferimento SAT (ha) SAU (ha - %) SAT (ha) SAU (ha - %) ,80% ,80% IX Comunità Montana ,60% ,30% Provincia di Roma ,40% ,10% Fonte: Elaborazione da dati ISTAT Tab. III Variazione della Superficie Agricola Utilizzata (SAU) nel periodo Area di riferimento SAU al censimento del 1990 (ha) SAU al censimento del 2000 (ha) Variazione % ,2% IX Comunità Montana ,7% Provincia di Roma ,8% Fonte: Elaborazione da dati ISTAT La SAU è destinata per il 33% a seminativi, per il 57,4% a coltivazioni permanenti e per il restante 9,6% da prati e pascoli. 109

11 La produzione agroalimentare è basata principalmente su alcuni prodotti tipici locali quali olio, formaggi, vini miele e dolci tradizionali. Il territorio della IX Comunità Montana produce il 31% di olio della Provincia di Roma rappresentando quindi una realtà economica importante. Le varietà d olivo maggiormente diffuse in questa zona sono: Carboncella, Frantoio, Leccino, Rosciola, Moraiolo, Olivastrone, Pendolino e Raja. La coltivazione della vite è presente in tutto il territorio di Tivoli e le coltivazioni più diffuse sono il Trebbiano Toscano, la Malvasia del Lazio, la Malvasia di Candia, il Sangiovese, il Montepulciano e, seppur su una superficie molto ridotta (circa 50 ha), il Pizzutello di Tivoli, un antica varietà di uva da tavola molto rinomata ed apprezzata nella zona. Nella maggior parte dei casi, però, le produzioni agro-alimentatri sono a livello familiare/privato ed orientate al mercato locale. Nella tabella seguente sono riportati i dati relativi alla ripartizione della SAU tra i diversi utilizzi. Tab. III Ripartizione della Superficie Agricola per categorie (anno 2000) Censimento del 2000 Area di riferimento Seminativi SAU Legnose agrarie Prati Arborico ltura da legno Boschi Superficie agraria non utilizzata Altra superficie Totale Comune di Tivoli IX Comunità Montana Provincia di Roma 818, ,03 237,77 0,09 717,01 19,18 96, , , , ,54 7, , ,83 627, , , , , , , , , ,41 Fonte: Elaborazione da dati ISTAT. Tab. III Tipologia di coltivazioni (anno 2000) Numero di aziende Superficie (ha) Cereali Frumento Ortive Foraggiere Fonte: Elaborazione da dati ISTAT. Legn. agrar Vite Olivo Agrumi Fruttiferi ,54 21,61 19,3 337,44-67, ,77 0,3 84,32 110

12 Nel, nel 2000 si rilevava la presenza di aziende agricole (+28,5% rispetto al 1990) di cui la quasi totalità (99,3%) a conduzione diretta del coltivatore e la restante parte con manodopera salariata. Tab. III Variazione del numero di aziende agricole nel periodo Area di riferimento del Variazione % censimento Numero aziende Numero aziende ,5 IX Comunità Montana ,6 Provincia di Roma ,5 Fonte: Elaborazione da dati ISTAT Quanto già detto e i dati della successiva tabella evidenziano come il settore agricolo locale risenta della polverizzazione delle unità produttive, della struttura a carattere prevalentemente familiare delle aziende (conduzione diretta delle aziende da parte del coltivatore) e della scarsa propensione all innovazione. Tab. III Dimensione aziendale (anno 2000) Area di Meno SAT Da 1 a SAT Da 2 a riferiment di 1 ha. (%) 2 ha. (%) 5 ha. o Comune di Tivoli IX Comunità Montana Provincia di Roma SAT (%) Da 5 a 10 ha. SAT (%) Da 10 a 100 ha. SAT (%) 100 ha. e oltre , ,3 85 7,8 23 5, ,7 4 33, , , , , , , , , , , , ,4 Fonte: Elaborazione da dati ANCITEL. (2005) SAT (%) Per quanto riguarda l attività zootecnica, nel 2000 questa era basata principalmente sull allevamento avicolo, bovino/bufalino e ovino (rispettivamente con 4.862, 263 e 106 capi censiti), mentre occupavano un ruolo minore gli allevamenti di tipo equino, suino e caprino. Il pascolo brado è attualmente la più frequente modalità di allevamento. Nella tabella seguente sono riportati i dati relativi al numero di aziende e di capi del settore. 111

13 Tab. III Aziende zootecniche tipo e numero di capi Bovini Ovini Caprini Equini Suini Avicoli N aziende N capi N aziende N capi N aziende N capi N aziende N capi N aziende N capi N aziende N capi Censimento del IX Comunità Montana Provincia di Roma Censimento del 1990 n.d 272 n.d 297 n.d 258 n.d n.d 154 n.d IX Comunità Montana n.d n.d n.d. 771 n.d. 884 n.d n.d Provincia di Roma n.d n.d n.d n.d n.d n.d Variazioni % % - -64% - -76% - -94% - -99% - -70% IX Comunità Montana - -34% - -15% - 35% - -43% - -86% - -31% Provincia di Roma - -26% - -53% - -41% - -29% - -57% - -51% Fonte: dati ISTAT 112

14 Da un analisi dei dati ISTAT 1990 e ISTAT 2000 sulle produzioni zootecniche risulta evidente il crollo del settore. Va peraltro sottolineato come il suddetto fenomeno interessi la IX Comunità Montana e la Provincia di Roma, sebbene con diminuzioni percentuali di capi sensibilmente minori rispetto a quelle del. E il caso di evidenziare che l allevamento di bovini ha subito nel decennio in esame un regresso molto contenuto ( - 3%), contrariamente a quanto è accaduto nella IX Comunità Montana ( - 34%) e nella Provincia di Roma ( - 26%). 113

15 Gestione sostenibile delle imprese In un ambito caratterizzato dalla consistente presenza di attività antropiche come quello di Tivoli, devono essere considerate anche le implicazioni tra ambiente e sistema economico, soprattutto in termini di gestione ambientalmente sostenibile delle imprese. Si tratta sostanzialmente della messa in atto di pratiche e procedure aziendali finalizzate al controllo e al miglioramento delle proprie prestazioni ambientali, non solo attraverso il rispetto delle normative, ma anche attraverso l implementazione di opportuni sistemi di gestione ambientale. Questi possono essere certificati secondo gli standard disciplinati dalla norma ISO o registrati secondo i requisiti del regolamento EMAS. Le norme ISO ed il Regolamento EMAS L ISO (International Organization for Standardization), è un sistema di normazione tecnica internazionale a carattere volontario, di tipo privatistico. Le prime norme della serie ISO14000 sono state emanate nel 1996 e revisionate nel Esse forniscono le regole standard per l implementazione di un sistema di gestione ambientale e l ottenimento della relativa certificazione. In esse sono specificati i requisiti che un sistema di gestione ambientale deve possedere per consentire ad un organizzazione di formulare una politica ambientale, stabilire obiettivi e attuare un programma di miglioramento, tenendo conto degli aspetti legislativi e delle informazioni riguardanti gli impatti ambientali significativi. La ISO prevede un processo dinamicoe ciclico, per fasi MIGLIORAMENTO CONTINUO Riesame della direzione Controlli e azioni correttive SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Politica Ambientale Pianificazione Attuazione e funzionamento (secondo lo schema riportatoin figura), soggetto a continui riesami e valutazioni, per migliorare nel tempo le prestazioni ambientali e garantire laconformità alla legislazione vigente in materia ambientale. In Italia lo standard internazionale è stato recepito come norma UNI EN ISO Il sistema di Ecogestione e Audit (Eco-Management and Audit Scheme EMAS) è uno schema europeo di gestione ambientale. La prima versione del Regolamento EMAS, risalente al 1993 (Regolamento CEE n. 1836/1993), è stata revisionata nel 2001 (Regolamento CE n. 761/2001). Il nuovo regolamento rappresenta l espressione più evidente del nuovo indirizzo dell Unione Europea in materia di politica ambientale e sostenibilità, rivolto a qualsiasi tipo di organizzazione sia pubblica che privata. Il Regolamento EMAS si fonda sul principio del miglioramento continuo, amplificandone la portata rispetto alle indicazioni contenute nella norma ISO14001, prevedendo le seguenti fasi di attuazione: 1) predisposizione di un analisi ambientale sistematica delle proprie attività; 2) definizione dei principi generali, degli obiettivi di miglioramento delle proprie prestazioni ambientali e dei relativi programmi: 3) implementazione di un sistema di gestione ambientale per garantire il mantenimento ed il miglioramento delle proprie performance ambientali; 4) predisposizione di una dichiarazione ambientale destinata al pubblico. 114

16 Seppur molto simili tra loro, i due riferimenti normativi alla gestione ambientale presentano alcune differenze, tra le quali la maggiore rilevanza data da EMAS agli aspetti della comunicazione e del dialogo aperto con il pubblico. La nuova recente versione 2004 della norma ISO14001 tende in parte a convergere verso lo schema EMAS, eliminando alcune delle differenze esistenti tra i due sistemi. Sulla base del database SINCERT, si evidenzia come nel ci siano una sola azienda certificata ISO (si veda la tabella seguente), mentre non si rilevano imprese registrate EMAS. Il dato è indicativo di una criticità tanto più se confrontato con l aumento percentuale del numero di certificazioni della Provincia di Roma dal 2001 al 2006, quasi sempre superiore a quello regionale e nazionale Tab. III La scarsa diffusione dei sistemi di gestione ambientale è probabilmente legata alla struttura produttiva caratterizzata da piccole e medie imprese (per le quali l implementazione di detti sistemi appare piuttosto onerosa), ma anche alla probabile scarsa conoscenza dei vantaggi competitivi ad essi collegati. Tab. III Imprese certificate UNI EN ISO 14001:2004 nel Data di rilascio - Ragione Sociale Sede e Unità Operativa data di scadenza TRELLEBORG WHEEL SYSTEMS SPA. Sede e Unità Operativa - ViaTiburtina, Tivoli (RM) 28/11/2001 Attività Produzione, ricerca e sviluppo di pneumatici per macchine agricole Fonte: Elaborazione Temi S.r.l. su dati SINCERT Tab. III variazione del numero di imprese certificate UNI EN ISO 14001:2004 dal 2001 al var. % 2005 var. % 2004 var. % 2003 var. % 2002 var. % Provincia di Roma , , , , ,6 29 Lazio , , , , ,3 52 Italia , , , , , Fonte: Elaborazione Temi S.r.l. su dati SINCERT 115

17 III.2.2 La mobilità Inquadramento Il processo di urbanizzazione nel ha portato alla realizzazione di aree urbane distinte: Tivoli Centro, comprendente il Centro storico, ubicato in collina e l aria di espansione più recente che va da Villa Adriana a Bagni di Tivoli sviluppatasi in pianura. Tivoli Centro, Villa Adriana e Bagni di Tivoli sono collegate dalla S.S. 5 Tiburtina che risulta essere l asse viario principale per gli spostamenti di breve-medio raggio, mentre l Autostrada A24 Roma- L Aquila è il principale accesso per gli spostamenti di medio-lungo raggio. La S.S. 5 presenta tratti estremamente critici dovuti a forti flussi di traffico che attraversano aree molto insediate: i tratti più delicati vanno da Bagni di Tivoli a Villa Adriana, passando attraverso Villalba e Villanova (entrambe in Comune di Guidonia) e naturalmente l attraversamento urbano di Tivoli. A Tivoli Centro il percorso Viale Tomei/Viale Trieste Viale Roma ha funzione di tangenziale per gli spostamenti Est-Ovest e di circonvallazione del Centro Storico. I due quartieri di espansione posti a ridosso del Centro Storico a Est e a Sud sono serviti da Via Empolitana e Via Acquaregna il primo e da Viale Araldi e Viale Mannelli il secondo. Dal punto di vista della mobilità su ferro il territorio della è servito da una linea ferroviaria su cui transitano i treni provenienti da Pescara e Avezzano. Per quanto riguarda l'offerta di trasporto pubblico su gomma il territorio del Comune risulta servito dalle Società CO.TRA.L. S.p.a. (Compagnia Trasporti Laziali) e C.A.T. S.r.l. (Cooperativa Autoservizi Tiburtini), rispettivamente per i servizi di trasporto extra-urbano e urbano. 116

18 Analisi dei dati raccolti IL Piano Urbano della Mobilità (P.U.M.) Le attività di studio e in generale di predisposizione del Piano Urbano della Mobilità sono state effettuate con il co-finanziamento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il documento è stato approvato con D.G.C. 232 del 2 agosto 2007 e inviato al Ministero in data 17 settembre per la rendicontazione finale delle attività oggetto di finanziamento. L analisi delle caratteristiche e la rilevazione delle criticità dell attuale sistema di trasporti sono incentrate in particolare sull analisi di: domanda di mobilità; domanda di sosta; offerta di trasporto su ferro e su gomma; offerta per la sosta; dotazione infrastrutturale (linee ferroviarie, strade). La domanda di mobilità L analisi della mobilità è stata sviluppata in relazione ai principali fattori che la determinano, individuati nel: densità abitative nel territorio comunale; attrattori determinati dai servizi pubblici (Tribunale, Ospedale, Carabinieri, Polizia, INPS, ENEL, Guardia di finanza, Istituti di istruzione superiore): nella zona di Tivoli alta si rileva un alta concentrazione sia di servizi a scala comunale che di servizi a cui fanno riferimento utenti provenienti da Comuni vicini (servizi a scala sovracomunale); attrattori turistico monumentali: a tal fine sono stati analizzati i dati di affluenza turistica verso i poli di maggior interesse turistico (Villa Adriana, Villa d Este, Villa Gregoriana, Terme di Tivoli); attrattori legati alle attività produttive: l analisi di mobilità legata al trasporto merci nell area romana è stata analizzata in base ai dati contenuti nel Progetto di Intermodalità Lazio, redatto dalla Divisione merci-logistica delle Ferrovie dello Stato. I Comuni compresi fra la sponda sinistra del tevere (Monterotondo, Mentana) e il corso dell Aniene (Tivoli, Guidonia) rappresentano da soli un volume di domanda di trasporto equivalente a quello riferito all intero Comune di Roma (Tab. III.2.2.1). 117

19 Tab. III Distribuzione della domanda di trasporto merci per zona e modalità (Tonn/anno). Anno 1990 Fonte: P.U.M., su dati dell Ente FS Divisione Merci Le modalità di stima della domanda di trasporto fanno riferimento, per quanto riguarda le attività produttive, ai fabbisogni di input e alle potenzialità di output dei diversi settori industriali e, per quanto riguarda i consumi, al numero di residenti. La quota preponderante della domanda di trasporto merci è legata ai settori produttivi più tradizionali di Roma: quello delle costruzioni (pozzolana, travertino, cemento) e quello editoriale, legato ai consumi delle funzioni terziarie. Le ubicazioni delle cave di travertino, del cementificio di Guidonia e in parte della ex Pirelli a Tivoli giustificano le rilevanti quote di domanda ubicate nel settore Est. Le funzioni di deposito, d interscambio e distribuzione merci sono per o più legate al mercati di Roma e sono collocate sul G.R.A., Ponte Galeria, Settebagni e Tiburtina, mentre le attrezzature per la grande distribuzione commerciale si collocano a cavallo tra periferia urbana e hinterland per usufruire di entrambi i mercati. La domanda di sosta 118

20 La domanda di sosta è stata analizzata separatamente per i residenti (a partire dai dati pubblicat dall ACI di veicoli circolanti nel Comune (nel veicoli circlanti con abitanti residenti) e per i non residenti. La domanda di traffico indotta (bilanci di traffico in entrata e uscita) dai non residenti che accedono alle principali aree urbane di Tivoli e quindi la conseguente domanda di sosta aggiuntiva rispetto a quella dei residenti, sono stati desunti a partire dagli studi effettuati dal centro Studi Traffico per la redazione del Piano Generale del Traffico Urbano (P.G.T.U.) e da analoghi rileivi effettuatu dalla TPS di Perugina per la redazione delle Indagini di traffico verifica modellistica per il PRUSST Asse Tiburtino La tabella successiva riporta la stima effettuata per la domanda di sosta per residenti e non residenti. Tab. III Domanda di sosta complessiva Ambito Domanda sosta Domanda sosta Domanda sosta residenti non residenti totale Tivoli (Centro Storico e Città Alta) Villa Adriana Bagni di Tivoli non calcolata (*) Totale (*) (*) Dato parziale perché non è stata calcolata la domanda di sosta dei non residenti nell'ambito di Bagni di Tivoli Fonte: P.U.M. L offerta di trasporto su ferro e su gomma L attuale offerta di trasporto pubblico su ferro è costituita dai treni che collegano la stazione di Roma Tiburtina con Tivoli lungo la direttrice Avezzano Sulmona. Le Ferrovie dello Stato stimano in circa i viaggiatori nei giorni feriali nella tratta Tivoli Guidonia Roma. Le potenzialità del trasporto pubblico su ferro non sono pienamente sfruttate a causa delle condizioni di connessione con il sistema infrastrutturale su gomma e della sua congestione che limita in maniera rilevante il raggiungimento con puntualità delle stazioni ferroviarie. Per la caratterizzazione dell offerta di servizio pubblico su gomma si rimanda al successivo par. Il trasporto pubblico su gomma. L offerta per la sosta La densità offerta all interno del Centro storico ha raggiunto i suoi livelli massimi, poiché la struttura urbana non consente la creazione di nuovi posti destinati alla sosta delle autovetture oltre quelli già realizzati o in fase di realizzazione: - Fast Park 450 posti (realizzato) - parcheggio Piazza Garibaldi posti (in corso di project financing) - parcheggio Via Tiburio e Viale Piccioni 350 posti (realizzato) - parcheggio lungo Aniene Impastato 450 posti (realizzato) - parcheggio in Piazza Massino 450 posti (in corso di realizzazione). 119

21 Nella città di recente espansione, adiacente al Centro storico (Via Acquaregna) si registra una situazione più o meno analoga, con l aggravante però di trovarsi in un contesto tipologico assai diverso, che presenta maggiore densità e superficie delle aree pubbliche con forti limitazioni. L analisi di criticità e potenzialità dell attuale sistema di mobilità ha portato all individuazione di indicatori obiettivo e alla definizione di strategie di intervento, per ognuna delle quali si prevede la realizzazione di specifici interventi. Strategie Interventi Costi A Dare una soluzione strategica ai problemi di decongestionamento del sistema infrastrutturale che serve la pianura di Tivoli compresa fra Bagni di Tivoli e il piede dei primi rilievi su cui è collocata la città storica, anche in relazione al prossimo adeguamento della ferrovia Roma-Guidonia A.00 Potenziamento S.S. Maremmana e nuovo ponte sull Aniene (GT4), nuovo svincolo di Ponte Lucano (GT12) A.01 Nuova viabilità da Via del Barco a nodo svincolo Ponte Lucano (GT14A) A.02 Nuova viabilità da via Tiburtina a intersezione Via del Barco (GT14B) A.03 Raccordo di Via del Barco da Via Tiburtina a GT14A (GL8) , , , ,00 A.04 Nuova Staz. di Bagni di Tivoli ,00 A.05 Sottopasso Via Tiburtina ingresso Terme ,00 Totale Interventi Obiettivo A ,00 B Migliorare l accessibilità in modalità compatibili (percorsi pedonabili e ciclabili) dell aera archeologica di Villa Adriana e del nucleo monumentale costituito da Ponte Lucano e dal Mausoleo dei Plauzi B.01 Nuova viabilità Villa Adriana (GT16) ,00 B.02 Piazza intersezione Villa Adriana e Via Rosolina (GL7) B.03 Parcheggi sulla Via Maremmana e accessi pedonali ciclabili Villa Adriana Ponte Lucano , ,00 Totale Interventi Obiettivo B ,00 C Favorire una mobilità sostenibile della città alta di Tivoli limitandone la congestione che deriva dal suo attraversamento e favorendo gli accessi pedonali e la valorizzazione soprattutto nelle aree di maggiore interesse monumentale C.01 Interventi per la sosta, la pedonalizzazione e percorsi ciclabili nel centro di Tivoli ,00 C.02 Piazzale Saragat terminal COTRAL ,00 C.03 Tunnel passante Via Tiburtina urbana Piazzale Saragat ,00 C.04 Ponte degli Arci (GL6) ,00 C.05 Nuovo Ponte dell Acquoria e viabilità di accesso (GL9) C.06 Potenziamento viabilità Tivoli Nord da Via Garibaldi Via di Colle Nocello Piazza Massimo (GT13A GT13B) , ,00 Totale Interventi Obiettivo B ,00 120

22 Strategie Interventi Costi D Favorire la massima fruizione del D.01 Sistema di collegamento in sede propria Bagni ,00 potenziamento ferroviario di Villa Adriana - Tivoli prossima realizzazione fino a Guidonia e estendere un collegamento efficace con i centri di interesse turistico e monumentale del Comune di Tivoli (sistema termale, Villa Adriana, Villa d Este, Villa Gregoriana, centro storico) E Dare pieno sviluppo alle E.01 Interporto ,00 potenzialità di nodo di scambio per il sistema merci che caratterizzano il territorio di Bagni di Tivoli in prossimità della intersezione fra autostrade A1 e A24 nonché la ferrovia TOTALE GENERALE ,00 Le opere ricadenti nei Comuni limitrofi che assumono un carattere strategico e che pertanto richiedono una valutazione di compatibilità ed un fabbisogno di integrazione in sede provinciale, per dare funzionalità e coordinamento a quelle previste nel sono: - nuovo svincolo su Autostrada A1 (bretella Fiano Valmontone); - raddoppio Via Tiburtina in territorio Guidonia (GT15) e Roma; - collegamento fra Via Campolimpido e Ponte Lucano (GT10); - collegamento complanare A1 da svincolo a Via Tiburtina. 121

23 LEGENDA Fig. III a Quadro degli interventi previsti dal P.U.M. - Legenda 122

24 Fig. III b Quadro degli interventi previsti dal P.U.M. Interventi A02 A03 A04 - A05 E01 A02 Nuova viabilità da via Tiburtina a intersezione Via del Barco (GT14B) A03 - Raccordo di Via del Barco da Via Tiburtina a GT14A (GL8) A04 Nuova Stazione FS Bagni di Tivoli A05 Sottopasso Via Tiburtina ingresso Terme E01 - Interporto 123

25 Fig. III c Quadro degli interventi previsti dal P.U.M. Interventi A00 A01 B01 - B02 B03 A00 Potenziamento S.S. Maremmana e nuovo ponte sull Aniene (GT4), nuovo svincolo di Ponte Lucano (GT12) A01 - Nuova viabilità da Via del Barco a nodo svincolo Ponte Lucano (GT14A) B01 (GT16) Nuova viabilità Villa Adriana B02 Piazza intersezione Villa Adriana e Via Rosolina (GL7) B03 - Parcheggi sulla Via Maremmana e accessi pedonali ciclabili Villa Adriana Ponte Lucano 124

26 Fig. III d Quadro degli interventi previsti dal P.U.M. Interventi C05 C06 C05 Potenziamento S.S. Maremmana e nuovo ponte sull Aniene (GT4), nuovo svincolo di Ponte Lucano (GT12) C06 - Nuova viabilità da Via del Barco a nodo svincolo Ponte Lucano (GT14A) 125

27 Fig. III e Quadro degli interventi previsti dal P.U.M. Interventi C02 C03 C04 C02 Piazzale Saragat terminal COTRAL C03 - Tunnel passante Via Tiburtina urbana Piazzale Saragat C04 Ponte degli Arci (GL6) 126

28 Fig. III f Quadro degli interventi previsti dal P.U.M. Intervento D01 D01 Sistema di collegamento in sede propria Bagni Villa Adriana - Tivoli 127

29 Fig. III g Quadro degli interventi previsti dal P.U.M. Interventi per la sosta e la pedonalizzazione e percorso ciclabili nel Centro di Tivoli (legenda) 128

30 Fig. III h Quadro degli interventi previsti dal P.U.M. Interventi per la sosta e la pedonalizzazione e percorso ciclabili nel Centro di Tivoli 129

31 Frequenza del trasporto pubblico su ferro Il collegamento ferroviario di Tivoli Centro con la capitale è garantito dalle ore 5.17 alle ore in direzione di Roma e dalle ore 5.05 alle ore in direzione opposta. Il treno ferma anche alla Staz. Bagni di Tivoli sebbene per alcuni treni provenienti e in direzione di Tivoli non sia prevista la fermata a Bagni di Tivoli. Da un analisi degli orari si ricava che il servizio di trasporto verso Roma è effettuato con una frequenza che va mediamente da 15 a 60 min., essendo garantita una frequenza più alta (15-20 min) la mattina fra le 5.59 e le 7.42 e il tardo pomeriggio fra le e le 20.09, corrispondenti alle fasce di spostamento dei lavoratori pendolari. La frequenza dei treni diminuisce drasticamente a circa 1 treno/ora nella fascia oraria di metà giornata. L offerta si presenta quindi discontinua. Nei successivi grafici Graf. III a e Graf. III b si mettono a confronto l offerta di servizio sulle tratte Roma-Tivoli e Roma-Fiumicino. 130

32 Tab. III a Treni in partenza dalla Staz. FS di Tivoli in direzione di Roma Orario Stazione Tempo di attesa del Durata partenza arrivo provenienza --- > arrivo treno successivo Tipologia treno TIVOLI Bagni di Tivoli RO TIB Regionale TIVOLI Bagni di Tivoli RO TIB Regionale TIVOLI Bagni di Tivoli ROMA TE Regionale TIVOLI Bagni di Tivoli RO TIB Regionale TIVOLI Bagni di Tivoli RO TIB Regionale TIVOLI Bagni di Tivoli RO TIB Regionale TIVOLI Bagni di Tivoli RO TIB Regionale TIVOLI RO TIB Regionale TIVOLI Bagni di Tivoli RO TIB Regionale TIVOLI Bagni di Tivoli RO TIB Regionale TIVOLI Bagni di Tivoli RO TIB Regionale TIVOLI Bagni di Tivoli RO TIB Regionale TIVOLI Bagni di Tivoli RO TIB Regionale TIVOLI RO TIB Regionale TIVOLI Bagni di Tivoli RO TIB Regionale TIVOLI Bagni di Tivoli RO TIB Regionale TIVOLI Bagni di Tivoli RO TIB Regionale TIVOLI Bagni di Tivoli RO TIB Regionale TIVOLI ROMA TE Regionale TIVOLI Bagni di Tivoli RO TIB Regionale TIVOLI Bagni di Tivoli RO TIB Regionale TIVOLI Bagni di Tivoli RO TIB Regionale TIVOLI RO TIB Regionale TIVOLI Bagni di Tivoli RO TIB Regionale TIVOLI Bagni di Tivoli RO TIB Regionale TIVOLI RO TIB Regionale TIVOLI Bagni di Tivoli RO TIB 0.56 Regionale Fonte: Trenitalia 131

33 Tab. III b Treni in partenza dalla Staz. FS Roma Tiburtina ( o Termini) in direzione di Tivoli Orario Stazione Tempo di attesa del Durata partenza arrivo provenienza --- > arrivo treno successivo Tipologia treno RO TIB Bagni di Tivoli TIVOLI Regionale RO TIB Bagni di Tivoli TIVOLI Regionale RO TIB Bagni di Tivoli TIVOLI Regionale ROMA TE TIVOLI Regionale RO TIB Bagni di Tivoli TIVOLI Regionale RO TIB Bagni di Tivoli TIVOLI Regionale RO TIB Bagni di Tivoli TIVOLI Regionale RO TIB Bagni di Tivoli TIVOLI Regionale RO TIB Bagni di Tivoli TIVOLI Regionale RO TIB Bagni di Tivoli TIVOLI Regionale RO TIB Bagni di Tivoli TIVOLI Regionale RO TIB Bagni di Tivoli TIVOLI Regionale RO TIB TIVOLI Regionale RO TIB Bagni di Tivoli TIVOLI Regionale RO TIB Bagni di Tivoli TIVOLI Regionale RO TIB Bagni di Tivoli 0.37 Regionale RO TIB Bagni di Tivoli TIVOLI Regionale RO TIB Bagni di Tivoli TIVOLI Regionale RO TIB Bagni di Tivoli TIVOLI Regionale RO TIB Bagni di Tivoli TIVOLI Regionale RO TIB Bagni di Tivoli TIVOLI Regionale ROMA TE TIVOLI Regionale RO TIB Bagni di Tivoli TIVOLI Regionale RO TIB Bagni di Tivoli TIVOLI Regionale RO TIB TIVOLI Regionale RO TIB Bagni di Tivoli TIVOLI Regionale RO TIB Bagni di Tivoli TIVOLI Regionale RO TIB Bagni di Tivoli TIVOLI 0.48 Regionale Fonte: Trenitalia 132

34 Graf. III a Offerta trasporto pubblico su ferro tratta Roma-Guidonia-Tivoli Fonte: P.U.M., su dati RFI 133

35 Graf. III b Offerta trasporto pubblico su ferro tratta Roma-Fiumicino Fonte: P.U.M., su dati RFI 134

36 Il trasporto pubblico su gomma CO.TRA.L. Il servizio CO.TRA.L. garantisce collegamenti con i paesi della Valle dell Aniene fino a Subiaco, dei Monti Lucretili e con la capitale, quest ultima raggiunta via Tiburtina o via Autostrada A24. Nel dettaglio il servizio viene assicurato lungo mediante le seguenti 11 linee: Linee in direzione di Roma Ponte Mammolo - Linea Borgorose - Roma P.te Mammolo: Borgorose - Carsoli - Camerata Nuova - Vivaro - Vallinfreda - Riofreddo - Arsoli - Vicovaro - Mandela Fs - Tivoli - Roma P.te Mammolo - Linea Tivoli - Roma P.te Mammolo: (Castel Madama) - Tivoli - Villalba - Bagni di Tivoli - Albuccione - Roma P.te Mammolo - Linea Monteflavio - Roma P.te Mammolo: Monteflavio - Moricone - Stazzano - Palombara Sabina - Marcellina - Guidonia - Villanova - Ponte Lucano - Bagni di Tivoli - Roma P.te Mammolo - Linea Subiaco - Roma P.te Mammolo: Subiaco - Mandela FS - Vicovaro - Tivoli - Bagni di Tivoli - Roma P.te Mammolo - Linea Genazzano - Roma P.te Mammolo: Genazzano - S. Vito Romano - Pisoniano - Tivoli - Ponte Lucano - Bagni di Tivoli - Setteville - Roma P.te Mammolo - Linea Gerano - Roma P.te Mammolo (Linea Tivoli Roma via Autostrada A24): Gerano Cerreto Siciliano Sambuci Castel Madama Tivoli - Roma P.te Mammolo Altre linee - Linea Poggio Moiano Tivoli: Poggio Moiano Tivoli - Linea Monterotondo Tivoli: Monterotondo Mentana S. Lucia di Fontenuova S. Angelo Romano Guidonia Marcellina Villanova Bagni di Tivoli Ponte Lucano Tivoli - Linea Genazzano Tivoli: Genazzano S. Vito Romano Pisoniano Rocca S. Stefano Gerano Cerreto aracines Sambuci Castel Madama Tivoli - Linea S. Polo dei Cavalieri Tivoli: S. Polo dei Cavalieri Tivoli - Linea Montorio Romano Tivoli: Montorio Romano Monteflavio aracin Palombara Sabina Marcellina Villanova Ponte Lucano Tivoli - Linea Subiaco Tivoli: Subiaco Marano Equo Roviano aracine Corrado arac aracinesca Mandela Roccagiovine Civitella di Licenza Percile Licenza Vicovaro Tivoli - Linea Palestrina Tivoli: Palestrina Gallicano Poli Casape S. Gregorio da Sassola - Tivoli 135

37 Copertura del servizio Nella tabella qui di seguito riportata è specificato per ciascuna delle linee CO.TRA.L. in transito a Tivoli il numero di corse con almeno una fermata a Tivoli. Nella colonna orario sono indicati gli orari del primo e dell ultimo passaggio a Tivoli. LINEA GIORNI FERIALI GIORNI FESTIVI N corse Orario N corse Orario Collegamenti con Roma (Ponte Mammolo) Borgorose Roma P.te Mammolo 6 (*) 7,00 18,50 1 (*) - Tivoli Roma P.te Mammolo 99 (**) 4,30 0,05 52 (**) 5,00 0,05 Monteflavio Roma P.te Mammolo Subiaco Roma P.te Mammolo Genazzano Roma P.te Mammolo Gerano Roma (via A24) 32 5,00 20, ,15 22, ,30 21,30 8 6,00 20,00 9 5,40 18, ,15 20, Altri collegamenti Tivoli - Poggio Moiano 3 9,00 19, Tivoli - Monterotondo 39 (***) 5,35 20,30 8 (***) 7,35 20,10 Tivoli - Genazzano 35 6,00 21, ,35 20,40 Tivoli - S. Polo dei Cavalieri 12 6,25 20,15 7 6,10 20,25 Tivoli - Montorio Romano 18 7,15 19, Tivoli - Subiaco 12 (****) 6,10 19,30 - (****) - Tivoli - Palestrina 13 (*****) 6,00 19,40 5 (*****) 9,00 19,50 (*) Da Borgorose giungono a Tivoli 10 corse nei giorni feriali e 2 nei giorni festivi, ma alcune di queste si fermano a Tivoli senza continuare verso Roma Ponte Mammolo (rispettivamente 4 corse nei giorni feriali e 1 corsa nei giorni festivi) (**) 2 delle corse della linea Tivoli Roma partono da Castel Madama (***)Non ci sono diretti per Monterotondo, gli autobus si fermano a GFuidonia, fatta eccezione per 4 corse che si fermano a S. Angelo Romano; il servizio di collegamento per Monterotondo è poi assicurato da autobus in partenza da Guidonia molto meno frequenti (****)Lungo la linea Subiaco Tivoli oltre alle 12 corse per Subiaco, sono garantite alcune corse limitate ai Comuni di Mandela (2), Percile (3), Roccagiovine (3), Saracinesca (1), Cineto (1) (*****)Le corse si fermano a Poli, solamente 2 (nei giorni feriali) proseguono fino a Palestrina Rapporti con la clientela. Gestione dei reclami CO.TRA.L S.p.a. elabora annualmente la Carta dei Servizi o Carta della Mobilità, in attuazione della direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 gennaio 1994, della legge 11 luglio 1995, n. 273 e 136

38 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 dicembre 1998 relativo allo schema generale di riferimento per la predisposizione della carta dei servizi pubblici del settore trasporti. La Carta della Mobilità rappresenta uno strumento di informazione e comunicazione con i cittadiniclienti e di impegno della CO.TRA.L S.p.a. al suo rispetto ed indica le linee del processo di miglioramento della qualità dei servizi offerti. In termini operativi, l Azienda dichiara ai propri clienti i traguardi raggiunti e gli obiettivi che si impegna ad ottenere nel corso dell anno, sia in termini di quantità che di qualità del servizio offerto. Per i clienti è uno strumento per conoscere l Azienda e i suoi obiettivi. Fig. III Carta della mobilità (struttura) Fonte: Co.Tra.L. Tutti gli utenti interessati potranno scaricare la Carta della mobilità 2006 dal sito di CO.TRA.L. S.pa. al seguente indirizzo Previsioni di potenziamento e ottimizzazione del servizio La Società CO.TRA.L. non ha fornito indicazioni in merito alle previsioni di potenziamento e ottimizzazione del servizio. 137

39 C.A.T. Il servizio La Società C.A.T. assicura con una parco mezzi costituito da 15 autobus il trasporto pubblico urbano lungo le seguenti 11 linee: - Linea 1: Stazione FS Braschi - Linea 2: P.le Nazioni Unite Centro storico - Linea 3: L.go S. Angelo Colli S. Stefano - Linea 4: Tivoli Campolimpido - Linea 4 bis : Tivoli Collenocello - Linea 4 X : Tivoli Tivoli Terme - Linea 4 / : Tivoli Campolimpido - Linea 5: Arci S. Balbina - Linea 6: P.le Nazioni Unite Medicus Hotel - Linea LE PIAGGE: P.le Nazioni Unite Le Piagge - Linea MONTI LUCRETILI: P.le Nazioni Unite Monti Lucretili Oltre al servizio di trasporto pubblico, la Società effettua Servizio Scuolabus lungo i seguenti percorsi: Località Scuola servita Tivoli Scuola Elementare Strada S. Polo Villa Adriana Scuola Elem. Via Rosolina Scuola Elem. Via Umbria Villa Adriana Scuola Elem. Via Umbria Scuola Medie V. Pacifici Villa Adriana Scuola Elem. Via Umbria Scuola Elem. Via Rosolina - Scuole Medie V. Pacifici Campolimpido Scuola Elem. Via Campolimpido - Scuola Medie V. Pacifici Tivoli Terme Scuola Elem. e Media T. Neri Tivoli Terme Borgonuovo Scuola Elem. e Media T. Neri Bagni di Tivoli Scuola Elem. e Media T. Neri Albuccione Tivoli Villa Adriana Servizio scolastico per diversamente abili Campolimpido Elem. Via Campolimpido - Scuole Media V. Pacifici Fonte: C.A.T. 138

40 Copertura del servizio LINEA N corse GIORNI FERIALI Frequenza Orario min./max. Linea ,35 19,45 35 min 1 h 25 min Linea 2 8 7,55 18,50 35 min 3 h 25 min Linea 3 6 7,20 19,35 1 h 45 min 3 h 25 min Linea ,00 20,00 30 min 55 min N corse GIORNI FESTIVI Frequenza Orario min./max. 5 7,35 13,05 1 h 2 h 10 min 3 7,45 11,15 20 min 3 h 2 8,10 13,00-7 6,25 12,15 40 min 1 h 10 min Linea 4 bis 2 6,55 14, Linea 4 X 17 6,15 20,10 35 min 1 h 10 min 5 6,50 12,20 1 h 10 min 1 h 30 min Linea 4 / 14 6,40 19,10 40 min 1 h 5 7,45 12,25 45 min 1 h 30 min Linea ,20 20,20 40 min 1 h 10 min Linea 6 8 6,45 20,10 1 h 45 min 2 h 30 min Linea LE PIAGGE 5 7,20 16,30 1 h 55 min 4 h Linea MONTI 5 7,25 18,50 1 h 45 min LUCRETILI 4 h 10 min Fonte: C.A.T. 5 7,00 12,40 1 h 2 h 10 min 4 6,50 13,15 1 h 40 min 3 h 10 min Rapporti con la clientela. Gestione dei reclami Per le comunicazioni i cittadini possono utilizzare sia i nostri uffici che il questionario utilizzato periodicamente per la verifica del livello di soddisfazione della clientela (utente pubblico) per i servizi offerti (Fig. III.2.2.3). I reclami vengono gestiti secondo la seguente procedura: Procedura di reclamo Si distinguono: il reclamo ed il suggerimento. - il reclamo è un azione dell utente (cliente), presentata con le modalità di cui sotto all Azienda per comunicare una non coerenza con le proprie aspettative di uno o più requisiti definiti dalla Carta della mobilità. - il suggerimento è un azione dell utente (cliente) presentate all Azienda per comunicare indicazioni utili alla fornitura di un servizio di trasporti più vicina alle aspettative dell utente stesso. Forme e modalità di reclamo Il reclamo si presenta nelle seguenti tipologie: a. reclamo per insoddisfazione; 139

41 b. reclamo per inadempimento dell Azienda; c. richiesta di tutela, per il riconoscimento dei diritti dell utente (cliente), inutilmente trascorsi i termini per la risposta aziendale. A tale fine viene comunicata la struttura aziendale competente. I reclami possono essere avanzati sia in forma diretta, vale a dire verbalmente (anche tramite telefono) sia in forma indiretta, vale a dire per iscritto (tramite posta tradizionale o trasmissione elettronica). Il personale che ha contatto con gli utenti (sia direttamente sia per telefono) è in grado di fornire loro informazioni circa le modalità di reclamo previste. Viene altresì reso noto un numero telefonico (con nota apposta sulla documentazione aziendale o esposta nei luoghi di erogazione del servizio) atto sia a fornire informazioni in merito alle possibilità di reclamo, sia a recepire i reclami stessi. L Azienda può predisporre appositi moduli prestampati atti alla realizzazione del reclamo, caratterizzati da facile comprensione e facile compilazione. Nello stesso modulo di cui sopra può essere previsto uno spazio, del pari facilmente identificabile, per i suggerimenti. L Azienda si impegna a dare riscontro all utente segnalando la struttura o la persona incaricata della pratica, e a dare risposta nel merito entro 30 gg. dalla medesima data di protocollo. Sia il reclamo che il suggerimento sono indicatori potenzialmente utili a considerare in concreto la soddisfazione e le aspettative degli utenti, in concorso con gli altri mezzi usati dall Azienda (es.: indagine sulle soddisfazione del cliente). Entrambi gli indicatori sono accuratamente indagati, caso per caso, al fine di accertare il loro grado di realtà e di veridicità prima: a. di fornire risposta all utente; b. di adottare eventuali decisioni correttive o preventive. In tale prospettiva il reclamo ed il suggerimento, mezzi utili anche allo scopo del miglioramento continuo della qualità, vengono gestiti in Azienda nell ambito della stessa struttura responsabile per la qualità, la quale mantiene le relative registrazioni per il periodo previsto. La Carta dei Servizi non è stata ancora realizzata, ma è in fase di lavorazione. 140

42 Fig. III Questionario di valutazione clienti Fonte: C.A.T. 141

43 Previsioni di potenziamento e ottimizzazione del servizio Per il prossimo futuro non ci sono previsioni di ampliamenti o potenziamenti del servizio, ma è stata avviato un piano di razionalizzazione ed ottimizzazione dell attuale rete urbana nell ottica del contenimento dei costi e il miglioramento degli indici di efficienza ed efficacia del servizio di trasporto pubblico. 142

44 Le iniziative promosse dal Comune Il Punto Bici Il Comune, nel quadro delle iniziative avviate dall Assessorato all Ambiente per la promozione della mobilità alternativa e la riduzione dell inquinamento atmosferico, ha attivato dal 27 marzo 2007 il PuntoBici presso il parcheggio multipiano di piazza Matteotti. Gli automobilisti potranno utilizzare biciclette gratuitamente per l'intera durata della sosta dell'autoveicolo nel parcheggio; potranno usufruire del servizio anche gli altri cittadini per un periodo massimo di due ore. 143

45 Fig. III Manifesto informativo dell apertura del Punto Bici Fonte: 144

46 III.2.3 L energia Inquadramento A fronte delle gravi problematiche energetiche globali, caratterizzate prevalentemente da mutamenti climatici, esaurimento delle risorse non rinnovabili e inquinamento, la politica mondiale, europea, e quindi nazionale e regionale, ha avviato azioni finalizzate a ridurre la quota di produzione energetica da fonti non rinnovabili. Il primo atto si identifica con il Protocollo di Kyoto, sulla cui base sono state emesse direttive comunitarie e impegni delle nazioni aderenti. Allo stato attuale però in Italia è stato fatto ben poco e addirittura è aumentato il consumo di energie non rinnovabili. La promozione delle fonti rinnovabili La Regione Lazio è recentemente approvato una proposta di legge che modifica l Art. 51 Funzioni e compiti delle Province della Legge Regionale del 6 agosto 1999 n 14 Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo, rendendo di fatto più semplice l ottenimento delle autorizzazioni per gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Il provvedimento, atteso da tempo dalle Province, è un adeguamento a una legge nazionale e rappresenta uno dei passi fondamentali fatti dalla Regione nella direzione della promozione delle fonti rinnovabili. La Regione ha inoltre firmato con le stesse Province un accordo per la realizzazione di interventi applicativi delle fonti rinnovabili negli edifici scolastici e nell edilizia pubblica, una diffusione delle fonti rinnovabili che parte dalle stesse istituzioni pubbliche. La certificazione energetica degli edifici La Direttiva Europea 2002/91/CE del Parlamento e del Consiglio del 16 dicembre 2002 sul rendimento energetico degli edifici impone, tra le varie cose, che, a decorrere dal 2006, si debba obbligatoriamente procedere alla certificazione energetica degli edifici. Questa procedura, già introdotta in Italia dalla legge 10/1991, non era mai stata attuata per l assenza delle pur previste, ma mai emanate, regole tecniche di attuazione, inizialmente spettanti ai Ministeri di competenza e successivamente demandate alle Regioni. La pubblicazione della Direttiva, vincolante per gli Stati membri, ha reso di grande attualità questo tema. La direttiva richiede agli stati membri di provvedere affinché gli edifici di nuova costruzione e gli edifici esistenti che subiscono ristrutturazioni importanti, se di superficie totale superiore a mq, soddisfino requisiti minimi di rendimento energetico, intendendo per rendimento energetico la quantità di energia effettivamente consumata o che si prevede possa essere necessaria per soddisfare i vari bisogni connessi ad un uso standard dell edificio, compresi, fra gli altri, il riscaldamento e il raffreddamento. La legislazione italiana ha recepito con tre anni di ritardi la Direttiva 2002/91/CE emanando il D.Lgs. del 19 agosto 2005 n. 192, modificato e integrato dal successivo D.Lgs. del 29 dicembre 2006 n E ormai imminente (luglio 2007) l uscita delle linee guida per i criteri di certificazione. 145

47 Analisi dei dati raccolti Iniziative promosse dal Comune L adesione alla Settimana Nazionale per l Educazione all Energia Sostenibile Il ha aderito con D.G.C. n 294 del 12 ottobre 2006 alla Settimana Nazionale per l Educazione all Energia Sostenibile promossa dalla Commissione Nazionale per l Unesco nel mese di novembre, nell ambito del decennale dalla costituzione delle Nazioni Unite per l Educazione allo Sviluppo Sostenibile. L Amministrazione ha stanziato Euro, in attesa di un possibile successivo finanziamento della Regione Lazio, per l acquisto di lampadine a basso consumo energetico, da distribuire gratuitamente alle famiglie di bambini che hanno partecipato al progetto Le Olimpiadi della raccolta differenziata in occasione della scorsa edizione. La campagna è stata lanciata coerentemente con l avvio del progetto di Agenda 21 Locale del Comune di Tivoli. La consegna delle lampadine è avvenuta contemporaneamente a quella di un volantino informativo con consigli partici per risparmiare energia nelle case (vedi Fig. III.2.3.1). 146

48 Fig. III Volantino informativo di sensibilizzazione al risparmio energetico nelle case Fonte: 147

49 La campagna di sensibilizzazione ambientale sul risparmio energetico e idrico L Assessorato all Ambiente del e ACEA Reti e Servizi Energetici S.p.a. hanno lanciato, con la collaborazione di A.S.A. Tivoli S.p.a., una campagna per il risparmio idrico ed energetico. La campagna, avviata con D.G.C. n dicembre 2006, rientra nel progetto di Agenda 21 Locale del. ACEA Reti e Servizi Energetici S.p.a., che collabora da tempo a varie iniziative con l Amministrazione Comunale, ha fornito a titolo completamente gratuito al Comune lampade a risparmio energetico e Kit per la riduzione del flusso idrico. Le famiglie hanno potuto ritirare gratuitamente 3 lampade tubolari compatte ad alta efficienza di tipo domestico, in grado di garantire un notevole risparmio energetico rispetto alle normali lampade a incandescenza. Il valore commerciale dell operazione, per il solo materiale distribuito, è di 240mila euro e ha consegnato in omaggio ad ogni famiglia materiale per un valore pari a 12 euro. In termini concreti l iniziativa permette, a regime, un risparmio annuo di energia quantificabile in oltre tep/anno (tonnellate equivalenti di petrolio), con conseguente mancata emissione di CO2 nell ambiente di quasi tonnellate annue. La campagna è stata lanciata con due depliants con riportate le istruzioni per l uso ed i vantaggi, in termini di risparmio energetico ed economico (vedi Fig. III.2.3.2). La consegna delle lampadine, unitamente a quella dei dispositivi per la regolazione del flusso idrico dei rubinetti (vedi Cap. Acqua Iniziative promosse dal Comune), è proseguita in occasione di altre iniziative parallele, in quanto non tutte le famiglie hanno ritirato i Kit a loro disposizione (vedi Fig. III.2.3.3, Fig. III.1.3.3). 148

50 Fig. III Depliant informativo Campagna Sorprendente fluorescente Fonte: 149

51 Fig. III Volantino informativo della campagna M illumino di meno Fonte: 150

52 La realizzazione dell impianto fotovoltaico a servizio della scuola media Pacifici di Villa Adriana Il ha richiesto alla Regione Lazio un finanziamento per la realizzazione di un impianto fotovoltaico a servizio della scuola media Pacifici di Villa Adriana. Con D.G.C. n 42 del 15 febbraio 2007 il Comune ha dato atto dell avvenuta concessione da parte della Regione del contributo di Euro ,00 e ha incaricato ACEA Reti e Servizi Energetici S.p.a. della presentazione di una proposta di realizzazione e gestione dell impianto fotovoltaico e di eventuali ulteriori interventi finalizzati al risparmio energetico nel suddetto complesso scolastico. 151

53 Energie rinnovabili e architetture sostenibili La qualità dell architettura degli edifici rappresenta, a fronte del contesto paesaggistico e storicoculturale del territorio in questione, un fattore di grande importanza. Il mantenimento del patrimonio architettonico storico (edifici di pregio e architettura minore rurale) è una prerogativa fondamentale per la tutela del paesaggio e, quindi, lo sviluppo di attività connesse ad esso e all ambiente (agriturismo, escursionismo, ecc.). Architettura sostenibile significa quindi, prima di tutto, il rispetto delle tipologie tipiche, il loro recupero/restauro conservativo, l impiego di materiali e maestranze locali, il mantenimento di un forte legame con le risorse del territorio stesso. Dopodiché, tenendo conto delle esigenze attuali, diverse da quelle del passato e che portano a consumi di risorse più elevate e a un maggior uso di materiali esterni, nonché delle dinamiche di sviluppo socioeconomico, occorre fare ricorso a nuove tecnologie, tali da minimizzare l impatto paesaggistico, ambientale e sanitario; pertanto si parla di bioarchitettura. La recente approvazione della normativa in materia di efficienza energetica e di certificazione energetica degli edifici pone in evidenza l attualità che il tema bioarchitettura ha nelle politiche di sviluppo sostenibile. Il ha nel proprio Piano Regolatore Regionale approvato con Delibera Regionale del 6 luglio 1973 n.956 le strategie, gli indirizzi e le norme di attuazione per la pianificazione urbanistica sul territorio di propria competenza. La consultazione del P.R.G. è disponibile sul sito Internet dell Amministrazione. Il Comune non ha inserito nel proprio regolamento urbanistico riferimenti alla bioarchitettura finalizzati alla sua promozione né ha incentivato i cittadini ad adottare soluzioni di risparmio energetico mediante soluzioni progettuali di bioarchitettura. 152

54 III.2.4 Turismo e valorizzazione del patrimonio storico Inquadramento Tivoli è una città a forte vocazione turistica con un patrimonio storico-architettonico di grande valore testimoniato dall inserimento nell elenco dei siti di interesse del Patrimonio Mondiale dell Unesco sia del sito archeologico di Villa Adriana (1999) sia di Villa d Este (2001). Durante la Conferenza Generale dell'unesco nel 1972 fu adottato un accordo internazionale, firmato oggi da 175 Stati Membri, avente come principale obiettivo definire e conservare il patrimonio mondiale completando un elenco di siti considerati di enorme valore per l'umanità ed assicurare la protezione degli stessi attraverso una più stretta collaborazione tra nazioni. Firmando la Convenzione, ogni paese si impegna a conservare i siti sul proprio territorio, alcuni dei quali possono essere riconosciuti come Patrimonio Mondiale. La loro conservazione per le generazioni future diventa poi una responsabilità condivisa dall'intera comunità internazionale. La Convenzione individua un Comitato per il Patrimonio Mondiale costituito da rappresentanti di 21 Stati Membri, eletti ogni 6 anni dall'assemblea Generale degli stati Membri della convenzione. Il Comitato è l ente statutario responsabile delle decisioni per: - la selezione di nuovi siti per l'elenco del Patrimonio Mondiale fra le beni culturali ( Patrimonio culturale ) e naturali ( Patrimonio naturale ) nominate dai vari stati; - la protezione dei siti dell'elenco distribuendo le risorse del Fondo per il Patrimonio Mondiale e determinando l'aiuto tecnico e finanziario da fornire ai siti in bisogno. Nell elenco dei beni culturali del Patrimonio Mondiale possono essere inseriti: monumenti: opera architettoniche, opera di scultura monumentale e pittura, elementi o strutture di natura archeologica, iscrizioni, siti rupestri e combinazioni di caratteristiche di eccezionale valore universale dal punto di vista storico, artistico o scientifico; gruppi di edifici: gruppi di edifici separati o collegati che per caratteristiche architettoniche, omogeneità e sistemazione paesaggistica siano di eccezionale valore universale dal punto di vista storico, artistico o scientifico; siti: opere dell'uomo o opere combinate tra uomo e natura ed aree comprendenti siti archeologici di eccezionale valore universale dal punto di vista storico, estetico, etnologico, o antropologico. Un monumento o gruppo di edifici o un sito nominato per l'inclusione nell'elenco del Patrimonio Mondiale viene considerato di eccezionale valore universale secondo la Convenzione se il Comitato riscontra la sua rispondenza ad uno o più criteri definiti dal Comitato qui di seguito specificati: I. rappresentare un capolavoro del genio relativo umano; II. mostrare un importante interscambio di valori umani in un lasso di tempo o in un'area culturale del mondo, relativamente agli sviluppi dell'architettura o della tecnologia, delle arti monumentali, dell'urbanistica o della progettazione paesaggistica; 153

55 III. rappresentare una testimonianza unica o eccezionale di una tradizione culturale o di una civiltà vivente o scomparsa; IV. essere un eccezionale esempio di edificio o ensemble architettonico o tecnologico o paesaggistico che illustri uno stadio significativo o stadi significativi nella storia umana; V. rappresentare un esempio eccezionale di un insediamento umano tradizionale o di utilizzo del territorio che sia rappresentativo di una o più culture, specialmente se divenuto vulnerabile per l'impatto di cambiamenti irreversibili; VI. essere direttamente o tangibilmente associate ad eventi o tradizioni viventi, a idee e credenze, a opere artistiche o letterarie di valore universale (il comitato considera questo criterio debba giustificare l'inclusione nell'elenco solo in casi eccezionali ed unitamente ad altri criteri culturali o naturali). Le motivazioni che sono alla base dell inserimento dei siti di Villa Adriana e Villa d Este nell Elenco sono qui di seguito esplicitati: Villa Adriana - Criterio (I) e (III): Villa Adriana è un capolavoro che in modo unico riunisce le più alte forme di espressione dell'essenza culturale dell'antico Mondo Mediterraneo; - Criterio (II): Lo studio dei monumenti che compongono Villa Adriana ha giocato un ruolo cruciale nella riscoperta degli elementi dell'architettura classica da parte degli architetti del periodo rinascimentale barocco. Essa ha inoltre profondamente influenzato numerosi architetti e disegnatori del XIX e XX secolo. Villa d Este - Criterio (I) Villa d'este è uno tra gli esempi eccellenti della cultura del Rinascimento al suo apogeo; - Criterio (II) I giardini della Villa d'este hanno profondamente influenzato lo sviluppo e la progettazione dei giardini in tutta Europa; - Criterio (III) I principi del design e dell'estetica del Rinascimento sono illustrati in modo eccezionale dai giardini di Villa d'este; - Criterio (IV) I giardini di Villa d'este sono tra i primi e i più raffinati giardini delle meraviglie e simboleggiano la fioritura della cultura del Rinascimento. Oltre ai siti di Villa Adriana e Villa d Este si segnalano come elementi di attrazione turistica il Centro Storico di Tivoli (Anfiteatro di Bleso, Templi di Vesta e Sibilla, Casa Gotica di Via Campitelli, Chiesa di S. Maria Maggiore, Chiesa di S. Silvestro, Chiesa di S. Lorenzo, Chiesa di S. Pietro alla Carità, Rocca Pia), Ponte Gregoriano e Villa Gregoriana, visitabile dal 12 maggio 2005 dopo un lungo restauro ad opera del FAI (Fondo per l Ambiente Italiano). La tabella sottostante evidenzia come il territorio sia di grande interesse per sia per i turisti italiani sia per quelli stranieri provenienti da tutto il mondo. 154

56 Tab. III Mappatura dei paesi di origine dei turisti stranieri nel (2005) Paesi di provenienza Arrivi Presenze Permanenza media Totale ,2 Italiani ,1 Stranieri ,4 Francia ,6 Germania ,7 Regno Unito ,1 Belgio ,9 Lussemburgo ,1 Olanda ,6 Austria ,1 Danimarca ,4 Irlanda ,0 Spagna ,0 Portogallo ,4 Grecia ,4 Svezia ,8 Finlandia ,2 Svizzera ,8 Polonia ,1 Russia ,2 Norvegia ,3 Croazia ,7 Repubblica Ceca ,5 Slovacchia ,6 Slovenia ,9 Turchia ,5 Ungheria ,1 Altri paesi europei ,9 Europa ,6 USA ,2 Canada ,8 Nord America ,1 Messico ,0 Argentina ,8 Brasile ,8 Venezuela ,9 Altri paesi americani ,1 Centro-Sud America ,3 Giappone ,1 155

57 Paesi di provenienza Arrivi Presenze Permanenza media Cina ,4 Corea del Sud ,4 Altri Sud-Est Asia ,0 Sud-Est Asia ,9 Israele ,5 Egitto ,0 Altri Medio Oriente ,1 Totale Medio Oriente ,3 Paesi Africa Mediterranea ,4 Sud Africa ,8 Altri Paesi Africa ,8 Australia ,3 Nuova Zelanda ,3 Altri extra-europei ,8 Fonte: Ente Bilaterale Turismo della Regione Lazio 156

58 Analisi dei dati raccolti Movimento turistico e consistenza delle infrastrutture I dati riportati nella successiva Tab. III mettono a confronto presenze turistiche, disponibilità di posti letto e grado di utilizzo degli stessi nel e nelle Province della Regione Lazio rispettivamente negli anni 1998 e Per quanto riguarda gli esercizi alberghieri si ricava che nel territorio tiburtino sono in aumento sia il numero di presenze turistiche (+ 9,94 %) che il numero di posti letto disponibili (+ 19,50 %), con tuttavia una diminuzione complessiva del grado di utilizzo degli stessi (da 21,6 % a 19,9 %). La riduzione percentuale del grado di utilizzo delle strutture ricettive alberghiere interessa in misura più rilevante l intero territorio provinciale (da 51,7 % a 41,8 %), ma il valore dal confronto tra i valori calcolati al 2002 della Provincia di Roma ( 41,8 %) e del (19,9 %) emerge per quest ultimo un tasso di utilizzo degli esercizi sensibilmente più basso (circa la metà). Per quanto riguarda gli esercizi complementari l aumento di circa presenze nella Provincia di Roma è all origine di aumento percentuale del grado di utilizzo delle suddette strutture (+ 12,2 %) non registrato nel, dove il grado di utilizzo degli esercizi complementari rimane molto basso (0,4 %). I turisti che scelgono la soluzione delle case vacanza sono in aumento, tuttavia mentre nella Provincia di Roma si rileva un notevole decremento del grado di utilizzo (dal 51,7 % al 21,9 %), il rapporto fra presenze e disponibilità di posti letto durante l anno nel territorio tiburtino è pressoché costante intorno a valori relativamente alti (circa %)se confrontati con quelli delle province della Regione Lazio. Dalla Tab. III si desume invece il tempo di permanenza medio dei turisti italiani e stranieri nelle strutture ricettive locali, il primo in linea con i valori calcolati per le differenti aree della Provincia di Roma il secondo (tempo di permanenza medio dei turisti stranieri) relativamente alto (2,4 g) se comparato con quello della Provincia di Roma (1,7 g). 157

59 Tab. III Variazione della consistenza delle infrastrutture e del numero di presenze nel quinquennio Esercizi alberghieri Esercizi complementari Totale esercizi Case vacanza Letti Presenze Grado di Grado di Grado di Grado di Letti Presenze Letti Presenze Letti Presenze utilizzo utilizzo utilizzo utilizzo N. N. % N. N. % N. N. % N. N. % 1998 Tivoli ,6% ,4% ,4% ,8% Prov. di Frosinone ,7% ,7% ,8% ,7% Prov. di Latina ,2% ,3% ,3% ,2% Prov. di Rieti ,1% ,6% ,4% ,1% Prov. di Roma ,7% ,9% ,0% ,7% Prov. di Viterbo ,2% ,5% ,7% ,2% Regione Lazio ,7% ,7% ,7% ,7% 2002 Tivoli ,9% ,4% ,0% ,4% Prov. di Frosinone ,0% ,1% ,0% ,1% Prov. di Latina ,3% ,1% ,6% ,0% Prov. di Rieti ,9% ,7% ,6% ,5% Prov. di Roma ,8% ,1% ,5% ,9% Prov. di Viterbo ,7% ,9% ,2% ,1% Regione Lazio ,9% ,4% ,8% ,5% variazione (%) Tivoli 19,50 9,94-1,7% 500,00 490,91-23,86 10,02-2,4% 12,52 15,39 0,5% Prov. di Frosinone -3,32-6,29-0,7% 7,25 17,13 0,4% -1,72-5,49-0,8% 6,33 7,29-9,6% Prov. di Latina 5,94 15,78 3,2% 0,45 12,77 1,8% 1,82 14,10 2,3% 8,16 8,48-18,2% Prov. di Rieti -1,87 53,28 6,8% 24,81-1,12-1,0% 7,61 43,79 3,2% 4,81 6,53 2,4% Prov. di Roma 27,16 2,70-10,0% 43,31 263,77 12,2% 31,48 16,52-4,6% 7,80 12,01-29,8% Prov. di Viterbo 38,94 28,94-1,5% 19,27 8,14-0,6% 23,84 18,22-0,4% 6,99 8,07-6,1% Regione Lazio 20,96 3,70 14,2% 21,54 91,45-8,3% 21,19 15,03 5,1% 7,33 10,31-5,2% Fonte: Dati ANCITEL 158

60 Tab. III Arrivi, presenze e permanenza media negli esercizi alberghieri nel e in differenti aree della Provincia di Roma (2005) arrivi Italiani Stranieri Totale presenze permanenza permanenza arrivi presenze media media arrivi presenze 2005 permanenza media Area Nord-Ovest , , ,8 Area Valle del Tevere , , ,8 Area Tiburtino-Sublacense , , ,3 Tivoli , , ,2 Area Prenestina - Monti Lepini , , ,3 Area Castelli Romani - Litorale Sud , , ,1 Fonte: Ente Bilaterale Turismo della Regione Lazio 159

61 presenze nei luoghi di maggior interesse turistico Di seguito si riportano i dati relativi al numero di visitatori dei siti di maggior interesse del territorio tiburtino: Villa Adriana, Villa d Este, Villa Gregoriana e Terme di Bagni di Tivoli. I dati relativi a Villa Adriana evidenziano una forte diminuzione del numero di turisti nel 2004 ( - 26 mila) e un numero di visitatori pressoché costante negli ultimi 3 anni pari a circa 295 mila. Particolarmente elevato il numero di turisti nei mesi di aprile e maggio (lo stesso avviene per Villa d Este) in cui si concentrano le visite scolastiche (ingressi gratuiti). L andamento delle presenze negli anni mette in risalto un forte calo di afflusso turistico dal 2003 al 2004, a seguito del quale il numero di visitatori si è mantenuto pressoché costante. I dati di presenza annuale a Villa d Este evidenziano l elevato numero di presenze pressoché costante negli anni, mentre i dati dei presenze mensili riferiti al solo anno 2006 hanno le stesse oscillazioni rilevate per Villa Adriana, essendo peraltro molto probabile che i turisti in arrivo nel Comune tiburtino visitino entrambi i siti di interesse storico-archeologico. Le presenze registrate dal F.A.I. a partire dalla recente riapertura della Villa Gregoriana non sembrano molto attendibili. Ad ogni modo si evidenzia come anche per Villa Gregoriana i mesi di maggior afflusso risultano essere aprile e maggio. I dati di presenze nelle Terme di Bagni di Tivoli sono molto probabilmente sovrastimati, in quanto essi sono ricavati sommando gli utenti delle terme con quelli delle piscine, nonostante la maggior parte delle volte sia frequentate contemporaneamente dalle stesse persone. Da notare come il picco di presenze sia registrato nella stagione estiva, mentre Villa Adriana e Villa d Este hanno un affluenza di turisti concentrata in primavera ed autunno. 160

62 Tab. III Numero di visitatori mensili a Villa d Este, Villa Adriana, Villa Gregoriana e alle Terme di Bagni di Tivoli nel 2006 MESI Villa d Este Villa Adriana Villa Gregoriana Terme Totale Gennaio ,452 Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre TOTALE Fonte: P.U.M, su dati della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio Graf. III Numero di visitatori mensili a Villa d Este, Villa Adriana, Villa Gregoriana e alle Terme di Bagni di Tivoli nel Villa d Este Villa Adriana Villa Gregoriana Terme Fonte: P.U.M, su dati della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio 161

63 Tab. III Numero di visitatori al sito archeologico di Villa Adriana dal 2002 al 2006 MESI Interi Ridotti Gratuiti Totale N. (incl. Card) N. N. N Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre TOTALE Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre TOTALE Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre

64 MESI Interi Ridotti Gratuiti Totale N. (incl. Card) N. N. N. TOTALE Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre TOTALE Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre TOTALE Fonte: Soprintendenza Archeologica del Lazio 163

65 Graf. III Numero totale di visitatori al sito archeologico di Villa Adriana dal 2002 al Fonte: Soprintendenza Archeologica del Lazio Graf. III Numero di visitatori al sito archeologico di Villa Adriana dal 2002 al 2006 andamento mensile Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Fonte: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio 164

66 Tab. III Numero di visitatori a Villa d Este dal 1998 al pagamento gratuito pagamento gratuito pagamento gratuito pagamento gratuito pagamento gratuito Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale Tot. generale Fonte: Amministrazione Villa d Este 165

67 Il Piano di Recupero del Centro Storico Il, secondo quanto previsto dalla Legge del 5 agosto 1978 n 457 Norme per l'edilizia residenziale, si è attivato dal 1995 nella predisposizione di un Piano di Recupero del Centro Storico (PdR), all'interno del piano quadro del centro storico approvato dal Consiglio Comunale con delibera del 20 marzo 1990 n 113. Nel corso dell elaborazione per opportunità progettuale l intera area oggetto di intervento è stata divisa i quattro ambiti di piano di recupero, coincidenti essenzialmente con le quattro contrade storiche a loro volta suddivise in rioni e, più precisamente, PdR della Contrada S. Paolo, della Contrada S. Croce e Trevio e della Contrada Castrovetere - Rione Cornuta. Il ha adottato con Delibera del C.C. del 24 settembre 2001 n 70 il Piano di Recupero del Centro Storico - Contrada S. Paolo. 166

68 Le finalità del Piano di Recupero riguardano essenzialmente: - la qualificazione tipologica, funzionale e morfologica dell'edificato e delle aree interconnesse; - la ridefinizione di parti edificate con l'introduzione di eventuali nuove tipologie e destinazioni d'uso, esteticamente e funzionalmente compatibili; - a ricomposizione formale ed architettonica dei prospetti; - la valorizzazione degli spazi pubblici attraverso l individuazione di tecniche e materiali rispettosi del contesto estetico, urbano ed ambientale. Nella disciplina del Piano di Recupero confluiscono: - le norme già vigenti contenute nel "Piano colore" approvato con Delibera del C.C. del 17 febbraio 1995 n 3, nel quale vengono prescritte modalità attuative per il rifacimento delle facciate di tutto il centro storico, con specifica normativa di "divieti" per l'utilizzo di materiali non consoni alla tutela degli edifici storici; - la disciplina specifica del Piano delle pavimentazioni approvato con Delibera del C.C. del 29 settembre 1997 n 77, nel quale, partendo da un analisi storica di tutte le tipologie impiegate, si passa ad una definizione della progettazione di massima di tute le vie e piazze cittadine, armonizzando e creando la continuità ambientale. L Amministrazione ha effettuato uno studio del dettaglio edilizio, mediante la raccolta di circa informazioni, con il rilievo del tessuto murario e dei prospetti, confluite nelle relative schede di analisi e di progetto in formato digitale, nelle quali in particolare sono state sviluppati i seguenti parametri: - elementi edilizi, che definiscono gli allineamenti, le integrazioni dei volumi, le tipologie di copertura, le demolizioni parziali, le ricomposizioni dei prospetti, gli elementi di pregio, la ricomposizione formale ed architettonica degli edifici. - finiture facciata, che definiscono gli elementi del parametro esterno delle facciate ed in particolare: le murature a faccia vista, gli intonaci tinteggiati, le cornici e modanature, i "tasselli" di muratura originaria, le riaperture delle bucature originarie. - infissi, che riguardano le varie tipologie e materiali ed in particolare le persiane di legno, gli infissi esterni unici, i portoni in legno, i cancelli in ferro. - servizi a rete, relativi alle utenze gas, telefono, elettricità e acqua, sia di pertinenza dell edificio che di dorsali generali. - elementi di pregio, costituiti da tutti gli elementi architettonici che testimoniano una qualità estetica del singolo elemento sia esso di recupero di epoca romana sia originario allo stile dell edificio. - sistemazione urbanistica, che definisce gli ambiti per i quali sarà necessaria una progettazione esecutiva, quale opera pubblica, tesa alla risoluzione di problemi di nuovo assetto urbanistico ed ambientale. 167

69 Tab. III.2.4.XXX Scheda di rilevazione dati del patrimonio edilizio del Centro Storico Fonte: 168

70 Operatori di campo hanno effettuato rilievi diretti elaborando disegni successivamente sottoposti a revisione con controlli fotografici e documentali. Le informazioni raccolte sono state quindi digitalizzate per la costruzione di una dettagliata cartografia computerizzata consistente nell elaborazione di una serie di tavole mirate alla chiarificazione delle problematiche inerenti allo stato di fatto dei singoli edifici L insieme di queste tavole consente una chiara lettura dello stato di conservazione e/o di degrado e soprattutto l individuazione di elementi definiti ad elevata criticità. Esaurita la fase conoscitiva si sono elaborate le indicazioni progettuali attraverso l'attribuzione delle diverse categorie d'intervento e la determinazione delle possibilità d'uso. Si è quindi elaborata una accurata perimetrazione di tutti gli isolati, con singole schedature capaci di indicare in modo univoco le possibilità d'intervento e le destinazioni d'uso ammissibili. Tutto ciò attraverso le normali procedure dell'intervento diretto (comunicazione d'inizio lavori-autorizzazioneconcessione edilizia) con certezza di "modi" e "tempi". Pertanto l'utente, grazie alla particolare organizzazione delle schede degli isolati può verificare personalmente, indicando semplicemente i propri estremi catastali, le caratteristiche edilizie e storiche della sua proprietà, nonché le relative possibilità d'intervento (categorie, destinazioni d'uso). Il Piano di Recupero ha una validità di 10 anni. I cittadini di Tivoli interessati ad effettuare interventi sui propri edifici possono prendere visione delle schede riportanti le tipologie di interventi ammessi accedendo al sito Web del Comune 169

71 Festival Internazionale di Villa Adriana Nel suggestivo scenario dell area archeologica di Villa Adriana si è svolta dal 16 giugno al 14 luglio 2007 la prima edizione di FestiVAl, il Festival Internazionale di Villa Adriana Lazio, promossa dalla Regione Lazio - Assessorato alla Cultura e da MIBAC - Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio, con la partecipazione della Provincia di Roma e la collaborazione del, prodotta dalla Fondazione Musica per Roma. Per l occasione è stato allestito nell area delle Grandi Terme di Villa Adriana un palcoscenico all aperto con una platea capace di ospitare spettatori. Il programma comprendeva in particolare cinque spettacoli in prima nazionale, coprodotti con le maggiori istituzioni europee: Festival di Avignone, Théâtre de la Ville di Parigi, Sadler s Wells di Londra, Fondazione Cinema per Roma, desingel di Anversa, National Arts Center di Ottawa, Grand Théâtre Luxembourg, Festival Internacional de las Artes de Castilla y León, Athens Festival, Les Nuits de Fourvières di Lione. Il Festival Internazionale di Villa Adriana rientra nella programmazine culturale dell assessorato alla Cultura della Regione Lazio lanciata con il fine di valorizzare il territorio regionale. I tre siti scelti come luoghi di eccellenza sono stati Villa Adriana, il Parco archeologico di Vulci e l Abbazia di Fossanova, tre attrattori culturali rappresentativi di tre diverse epoche storiche: l età romana, quella etrusca e quella medievale. La Fondazione Musica per Roma ha raggiunto per questa manifestazione un accordo con le Ferrovie dello Stato per uno speciale servizio ferroviario abbinato all'acquisto del biglietto per gli spettacoli di FestiVAl: l acquisto di un biglietto intero dava diritto al viaggio di andata e ritorno su un treno musicale con eventi a sorpresa, in partenza alle ore dalla Stazione Tiburtina di Roma. Dalla Stazione di Tivoli, un servizio navetta messo a disposizione dal Comune ha permesso al pubblico di raggiungere e tornare da Villa Adriana. La manifestazione ha registrato oltre spettatori. 6 6 Fonte: Fondazione Musica per Roma 170

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