Organizzazione dell Azienda Sanitaria in provincia di Trento
|
|
- Tito Livio Mauro
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Organizzazione dell Azienda Sanitaria in provincia di Trento Novembre 2010
2 Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari È ente funzionale della Provincia Autonoma di Trento Anno di costituzione: 1995 (preesistenti 11 USL) Dimensione: azienda unica provinciale (ospedaliera e territoriale) Numero dipendenti: 7.240
3 Ospedale S. Chiara di Trento Accreditamento all'eccellenza con il metodo Joint Commission International (JCI): 2005 e 2009 RICONOSCIMENTO 2008 Recognised for Excellence in Europe (European Foundation for Quality Management) 2009
4 L 'Azienda è articolata in Direzione Generale 7 Direzioni Centrali 13 Distretti sanitari (con o senza presidio ospedaliero) 2 ospedali: Trento e Rovereto Le Direzioni Centrali Sono le strutture che organizzano, coordinano e progettano l'assistenza sanitaria sulla base delle direttive che la Giunta Provinciale indica al Direttore Generale. Prevenzione collettiva e sanità pubblica L'area "prevenzione collettiva e sanità pubblica" comprende tutte le attività che servono per mantenere una migliore qualità della vita di tutti i giorni. In base alla normativa provinciale le funzioni proprie di igiene e sanità pubblica sono state attribuite a strutture dell'azienda sanitaria collocate sia centralmente che nei distretti sanitari. Direzione per la Promozione e l'educazione alla Salute Direzione Igiene e Sanità Pubblica L'assistenza ospedaliera Ospedale di Trento Ospedale di Rovereto Ospedali distrettuali: Arco, Borgo Valsugana, Cavalese, Cles, Tione. I dipartimenti strutturali inter-ospedalieri e ospedalieri e i dipartimenti funzionali L'organizzazione ospedaliera si articola in dipartimenti che possono essere strutturali o funzionali e interospedalieri (che coinvolgono Unità Operative o Servizi di più presidi ospedalieri) o intraospedalieri (che coinvolgono Unità Operative o Servizi dello stesso ospedale) L'assistenza distrettuale L'assistenza territoriale comprende tutte le prestazioni, sanitarie ed amministrative, erogate dai distretti sanitari. Dall'erogazione di presidi medico-chirurgici all'esenzione ticket, dalla scelta del Medico di Medicina Generale alle visite specialistiche: tutta l'assistenza sanitaria fruibile dal paziente "ambulante" - cioè non ricoverato - viene erogata dal distretto sanitario di appartenenza.
5 APSS: Organi ed articolazioni aziendali Collegio dei revisori Direzione generale Direzioni centrali Ospedali Distretti sanitari Direzioni amministrative Direzioni sanitarie Trento 5 distretti con presidio ospedaliero Amministrazione, controllo e affari generali Approvvigiona,me nti, servizi tecnici e generali Personale e sistemi informativi Rapporti con il pubblico Cura e riabilitazione Igiene e sanità pubblica Promozione ed educazione alla salute Rovereto Dipartimenti strutturali 8 distretti senza presidio ospedaliero Anestesia e rianimazione Medicina di laboratorio Radiodiagnostica
6 Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari Trento le direzioni sanitarie Direzione generale Direzione cura e riabilitazione Direzione igiene e sanità pubblica Direzione promozione ed educazione alla salute
7
8
9 Organizzazione dell Azienda Provinciale Servizi Sanitari di Trento
10 Direzioni centrali Direzione igiene e sanità pubblica Direzione igiene e sanità pubblica Direzioni di Distretto Sanitario Settore Igiene Settore Pubblica Igiene Settore Pubblica Igiene Settore Pubblica Igiene Settore Pubblica Igiene Settore Pubblica Igiene Pubblica Dipartimento di di prevenzione
11 Le UU.OO. sono tutte strutture complesse Medicina Legale Laboratorio LIESP Igiene pubblica Direzione igiene e sanità pubblica PSAL Prevenzione ambientale Veterinaria
12 Medicina Legale Laboratorio LIESP Igiene Pubblica e Prevenzione ambientale Direzione igiene e sanità pubblica PSAL Veterinaria
13 Direzione igiene e sanità pubblica U.O. Igiene Pubblica e Prevenzione ambientale Dipartimento funzionale IGIENE PUBBLICA Igiene Pubblica Igiene Distretto Pubblica Igiene Distretto Pubblica Igiene Distretto Pubblica Distretto Igiene Pubblica Igiene Distretto Pubblica Igiene Distretto Pubblica Distretto
14 I Nuclei Operativi sono strutture complesse dentro una struttura complessa sovraordinata, l Unità Operativa. Direzione igiene e sanità pubblica U.O. Igiene e Sanità Pubblica Veterinaria Nucleo Operativo Territoriale Nucleo Operativo Territoriale Nucleo Operativo Territoriale Nucleo Operativo Territoriale Nucleo Operativo Territoriale Ufficio di Direzione
15 Servizio di riferimento per le attività alcologiche Direzione Promozione Educazione alla salute Osservatorio Epidemiologico Educazione alla salute I Servizi della DPES sono strutture complesse
16 S. Osservatorio Epidemiologico Direzione Promozione Educazione alla salute S. Educazione alla Salute e S. di riferimento per le attività alcologiche
17 Unità Operativa per la Prevenzione e la Sicurezza negli Ambienti di Lavoro UOPSAL NUCLEO MEDICINA DEL LAVORO NUCLEO IGIENE E SICUREZZA NUCLEO IMPIANTI E CANTIERI I Nuclei Operativi sono strutture complesse dentro una struttura complessa sovraordinata, l Unità Operativa.
18
L organizzazione dell Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari
ASSESSORATO ALLE POLITICHE PER LA SALUTE WORKSHOP IN MATERIA DI SALUTE E SANITÀ Trento 5 maggio, 19 maggio, 5 giugno 2006 L organizzazione dell Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari Carlo Favaretti,,
DettagliOrganizzazione dei servizi sanitari. Dr. Silvio Tafuri
Organizzazione dei servizi sanitari Dr. Silvio Tafuri Premessa metodologica Classificazione dei sistemi sanitari in base alle fonti di finanziamento: n n n n Sistemi assicurativi Sistemi finanziati dalla
DettagliConferenza Stampa. Nasce il Polo Neurologico. interaziendale. diretto da Enrico Montanari
Conferenza Stampa Nasce il Polo Neurologico interaziendale diretto da Enrico Montanari Martedì 15 dicembre 2015 ore 11.00 Sala Riunioni Direzione Generale AUSL di Parma Alla Conferenza Stampa sono presenti:
DettagliALLEGATO N. 2. L'organizzazione aziendale
Azienda ULSS n. 8 - Piano triennale di prevenzione della corruzione 2014-2016 ALLEGATO N. 2 L'organizzazione aziendale Organigrammi: - struttura organizzativa dell'azienda - unità operative in staff alla
DettagliL'organizzazione aziendale
L'organizzazione aziendale Organigrammi: - struttura organizzativa dell'azienda - unità operative in staff alla direzione generale - dipartimento di prevenzione - distretto socio-sanitario unico - ospedale
DettagliDipartimento di Prevenzione ASL di NOVARA
Il Dipartimento di Prevenzione è la struttura operativa dell Azienda Sanitaria Locale di Novara che garantisce la tutela della salute collettiva, perseguendo obiettivi di: promozione della salute prevenzione
DettagliDELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.
Oggetto: Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto
DettagliAZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI
Provincia Autonoma di Trento AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI Trento via Degasperi 79 VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Reg. delib. n. 271 2014 OGGETTO: Approvazione del documento
DettagliIl documento sulle competenze specialistiche degli infermieri
Il documento sulle competenze specialistiche degli infermieri Il documento una storia complessa che inizia nel 2011 con l attivazione di un tavolo congiunto tra il Ministero della salute e alcune Regioni
DettagliEsperienza di utilizzo integrato del blocco operatorio in una rete ospedaliera provinciale
CONVEGNO INTERNAZIONALE ACCREDITAMENTO, PROGRAMMI DI VALUTAZIONE ESTERNA E SICUREZZA DEL PAZIENTE Roma, 7-8 marzo 2011 Esperienza di utilizzo integrato del blocco operatorio in una rete ospedaliera provinciale
DettagliPaolo Ferrario, Dispensa didattica n. 9: LE POLITICHE DEI SERVIZI SANITARI IN ITALIA DAL 1978 AD OGGI 7 aprile 2011
7 aprile 2011 1 Paolo Ferrario, Dispensa didattica n. 9: LE POLITICHE DEI SERVIZI SANITARI IN ITALIA DAL 1978 AD OGGI 7 aprile 2011 7 aprile 2011 2 LE POLITICHE SANITARIE CON RIFERIMENTO ALLA MAPPA-RETE
DettagliLa gestione del budget e della pianificazione delle attività in tempi di spending review
La gestione del budget e della pianificazione delle attività in tempi di spending review Leopoldo Ferrè Partner Exeo Consulting Ettore Turra Direttore Sistemi di Gestione - APSS Trento Impossibile visualizzare
DettagliRelatore: Dott. Antonio Maddalena
L organizzazione delle Cure Domiciliari di III livello e delle Cure Palliative nella Asl Napoli 1 Centro. Un modello di integrazione tra Ospedale e Territorio Relatore: Dott. Antonio Maddalena U.O.C. Integrazione
DettagliArt. 1. Finalità ed obiettivi
LEGGE REGIONALE 2 dicembre 1996 n. 59 Norme per la tutela sanitaria delle attività sportive. (B.U.R. 3 dicembre 1996, n. 58) Art. 1 Finalità ed obiettivi 1. La Regione Basilicata, in attuazione della legge
DettagliATTO AZIENDALE STRUTTURA ORGANIZZATIVA
ATTO AZIENDALE Allegato n. 1 STRUTTURA ORGANIZZATIVA REGIONE SICILIANA Ufficio Programmazione e Controllo di gestione- All.1 Atto Az.le def. appr.to da Ass..to 1 Ufficio Programmazione e Controllo di gestione-
DettagliDELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d
32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del
DettagliREGOLAMENTO SANITARIO PER L EROGAZIONE IN REGIME AMBULATORIALE DI PRESTAZIONI DI RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE A FAVORE DI PAZIENTI ESTERNI
A.P.S.P. GIUDICARIE ESTERIORI Frazione Santa Croce nr. 41 38071 BLEGGIO SUPERIORE (TN) REGOLAMENTO SANITARIO PER L EROGAZIONE IN REGIME AMBULATORIALE DI PRESTAZIONI DI RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE
DettagliLa continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica
La continuità assistenziale: il modello PAI LIVIA DE SIO Divisione Oncologia Medica ACO A.C.O. SanFilippoNeriRoma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA: obiettivi Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimentoi
DettagliACCREDITAMENTO e QUALITA ACCREDITAMENTO
ACCREDITAMENTO e QUALITA ACCREDITAMENTO possedere i requisiti generali e specifici concernenti la struttura, le tecnologie e l organizzazione dell Azienda e dei servizi regolare i processi e documentare
DettagliMiMS. Master in Management Sanitario. Il territorio
1 Il territorio 2 Il territorio: tendenze evolutive Aumentata l aspettativa di vita: U = 76 anni D = 82,4 anni Patologie croniche prevalgono su quelle acute Possibilità di eseguire piccoli interventi chirurgici
DettagliLA STORIA DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
LA STORIA DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE L. 1888 legge Pagliai (Legge Riforma sanitaria) istituzione Medici Comunali istituzione Medici Provinciali istituzione Direzione Generale Sanità L. 1890 legge
DettagliElaborazione a cura del C.E.D.
AAACDGDG direzione generale direzione.generale@aslbenevento1.it attiva direzione.generale@pec.aslbenevento.it attiva AAACDGDG collegio sindacale collegio.sindaci@aslbenevento1.it attiva collegio.sindaci@pec.aslbenevento.it
DettagliL organizzazione distrettuale: ruolo del Distretto, attività di programmazione, vincoli
ASSESSORATO ALLE POLITICHE PER LA SALUTE WORKSHOP IN MATERIA DI SALUTE E SANITA Trento 5 maggio, 19 maggio, 5 giugno 2006 L organizzazione distrettuale: ruolo del Distretto, attività di programmazione,
DettagliAZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI TRAPANI
ALLEGATO AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI TRAPANI Azioni di miglioramento a seguito delle criticità riscontrate in: 1. INFORMAZIONE ED ACCOGLIENZA NEI PRESIDI OSPEDALIERI DELL ASP 2. ASPETTI ALBERGHIERI:
DettagliPIANO DEI CENTRI DI COSTO
REGIONE CALABRIA AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI VIBO VALENTIA Via Dante Alighieri 89900 Vibo Valentia Partita IVA n 02866420793 Allegato A alla delibera n. 109/CS del 8.2.2012 PIANO DEI CENTRI DI COSTO
DettagliOggetto: Individuazione delle Unità Operative di Nutrizione Artificiale Domiciliare nella Regione Lazio LA GIUNTA REGIONALE
Oggetto: Individuazione delle Unità Operative di Nutrizione Artificiale Domiciliare nella Regione Lazio LA GIUNTA REGIONALE Su proposta del Presidente della Regione Lazio, lo Statuto della Regione Lazio;
DettagliLA CONTINUITA ASSISTENZIALE: Infermiera Luisa Valleise Cardiologia- Utic Aosta
LA CONTINUITA ASSISTENZIALE: La LETTERA di DIMISSIONE INFERMIERISTICA Infermiera Luisa Valleise Cardiologia- Utic Aosta PARLIAMO DI DIMISSIONE A DOMICILIO A.D.I. Quali possibilità ha il paziente anziano
DettagliDIREZIONE AMMINISTRATIVA DI OSPEDALE. Incontri di approfondimento amministrativo STRANIERI NON IN REGOLA CON IL PERMESSO DI SOGGIORNO (STP)
DIREZIONE AMMINISTRATIVA DI OSPEDALE Incontri di approfondimento amministrativo STRANIERI NON IN REGOLA CON IL PERMESSO DI SOGGIORNO (STP) STRANIERI NON IN REGOLA CON IL PERMESSO DI SOGGIORNO (STP) Definizione:
DettagliOperazione Trasparenza Valutazione e Merito: Rilevamento presenze/assenze - Mese di Gennaio 2010
Operazione Trasparenza Valutazione e Merito: Rilevamento presenze/assenze - Mese di Gennaio 2010 escluse Area famiglia 513 452 88,11% 61 11,89% 33 6,43% Area Gestione Relazioni 228 212 92,98% 16 7,02%
DettagliOGGETTO STRUTTURE SEMPLICI DIPARTIMENTALI E STRUTTURE SEMPLICI
1 OGGETTO STRUTTURE SEMPLICI DIPARTIMENTALI E STRUTTURE SEMPLICI QUESITO (posto in data 31 luglio 2013) pongo un quesito relativo alla organizzazione gerarchica delle strutture operative semplici e semplici
DettagliSISTEMI DI VALUTAZIONE DELLA QUALITA IN APSP Requisiti minimi di autorizzazione e ulteriori di accreditamento
SISTEMI DI VALUTAZIONE DELLA QUALITA IN APSP Requisiti minimi di autorizzazione e ulteriori di accreditamento Corso di formazione per coordinatori sanitari R.S.A. Trento, 30 marzo 2010 dott. Antonino Biondo
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI
PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura
DettagliLa Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive. G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi
La Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi Psicologia psicoterapia Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) 2002-2004 Psicologia Psichiatria
DettagliREGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO
INDICE PARTE I - L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE: I PRINCIPI CAPO I - L Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia Autonoma di Trento Art. 1 - Denominazione, sede legale, logo, patrimonio dell
DettagliTelefono Abitazione: 0981/62037 ; 0985/72933 Cellulare: 338/1384072 ; 328/1931605
CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo di residenza Indirizzo di domicilio TULLIO LAINO VIA SOLE, 63 87010 SANT AGATA DI ESARO (COSENZA) VIA J. F. KENNEDY, 23 87020 TORTORA MARINA (COSENZA)
DettagliCasa della salute Progetto per la medicina del territorio
Casa della salute Progetto per la medicina del territorio CASA DELLA SALUTE PROGETTO PER LA MEDICINA DEL TERRITORIO CASA DELLA SALUTE 1 PROGETTO PER LA MEDICINA DEL TERRITORIO 2 S E Z I O N E 1 P R E ME
DettagliASSESSORATO DELL IGIENE SANITA E ASSISTENZA SOCIALE. Cagliari, DECRETO N. 11 del 13 febbraio 2012
Prot. N. Cagliari, DECRETO N. 11 del 13 febbraio 2012 Oggetto: VISTI Tavoli tecnici per l attuazione delle Disposizioni per garantire l accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore ai sensi della
DettagliIl ruolo delle Aziende ULSS nel garantire prestazioni, sviluppare innovazione, promuovere buone prassi
Il ruolo delle Aziende ULSS nel garantire prestazioni, sviluppare innovazione, promuovere buone prassi Dott. Fortunato Rao, Direttore Generale Azienda ULSS 16, Regione del Veneto DECRETO LEGISLATIVO 6
DettagliConvegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo
Convegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo L esperienza dell Azienda Sanitaria Locale della provincia di Varese ALCUNE CONSIDERAZIONI La creazione
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 1270 DEL 13/11/2015
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 1270 DEL 13/11/2015 OGGETTO: Trasferimento funzione organizzattiva CUP e funzione organizzattiva
DettagliPolitiche Sanitarie Comparate Lezione 6 Stefano Neri. Corso di Laurea in Servizio Sociale 2009/10 Università degli Studi di Milano Bicocca
Politiche Sanitarie Comparate Lezione 6 Stefano Neri Corso di Laurea in Servizio Sociale 2009/10 Università degli Studi di Milano Bicocca L evoluzione storica del sistema sanitario italiano 1) Dagli anni
DettagliDDPMC. a. fornire l'ausilio specialistico occorrente ai luoghi di cura, ai centri ospedalieri e sanitari locali ed ai singoli medici;
La storia del DDP Proponiamo di seguito una breve carrellata delle principali leggi in materia di tossicodipendenza a livello nazionale e locale fino all'istituzione dei Dipartimenti delle Dipendenze Patologiche
DettagliOGGETTO TRASPORTO ASSISTITO PER IL TRASFERIMENTO AD ALTRO OSPEDALE
OGGETTO TRASPORTO ASSISTITO PER IL TRASFERIMENTO AD ALTRO OSPEDALE QUESITO (posto in data 2 giugno 2010) A quale medico spetta, per legge, l accompagnamento di un malato durante il trasporto da un ospedale
DettagliIl project management in microbiologia
Il project management in microbiologia Ettore Turra Area Sistemi di Gestione APSS Trento ettore.turra@apss.tn.it Argomenti Processi, progetti e project management Project management in microbiologia Caso
DettagliDetermina n. 172 del 2 febbraio 2012
Determina n. 172 del 2 febbraio 2012 Responsabile del procedimento: Dr.ssa Chiara Bongiovanni OGGETTO: Proroga fino al 29/02/2012 delle convenzioni con le associazioni di volontariato ADO, ANT, e ANF per
Dettagli- 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE. Capo I Finalità e disposizioni generali
- 1 - Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia INDICE Capo I Finalità e disposizioni generali Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 (Finalità) (Definizioni) (Pianificazione regionale) (Campagne di informazione)
DettagliAZIENDA USL DI IMOLA - MISSION - ORGANI - ASSETTO ORGANIZZATIVO
AZIENDA USL DI IMOLA - MISSION - ORGANI - ASSETTO ORGANIZZATIVO MISSION DELL AUSL DI IMOLA L Azienda Sanitaria di Imola è precipuamente impegnata nel governo della domanda di servizi e prestazioni sanitarie
DettagliORGANIZZAZIONE SANITARIA. Prof. A. Mistretta
ORGANIZZAZIONE SANITARIA Prof. A. Mistretta ASL Nell'ordinamento italiano l'azienda sanitaria locale (ASL) è un ente pubblico locale. In passato ente strumentale della regione, al quale competeva l'organizzazione
DettagliLa legge individua due diverse tipologie di autorizzazioni:
IMPORTANTI NOVITA PER CHI DEVE APRIRE UNO STUDIO PROFESSIONALE Legge regionale n. 10 del 21.07.2006 AUTORIZZAZIONE ALL ESERCIZIO DI ATTIVITA SANITARIE. La Legge Regionale n. 10 del 21.07.2006 ha provveduto
DettagliAllegato B. Azienda Sanitaria Locale di Cuneo, Mondovì e Savigliano ORGANIGRAMMA
Allegato B Azienda Sanitaria Locale di Cuneo, Mondovì e Savigliano ORGANIGRAMMA ORGANIGRAMMA GENERALE Direttore Generale SC Legale SC Servizio Prevenzione Protezione dei Percorsi cardio respiratori dei
DettagliCARTA DEI SERVIZI MEDICINA DI GRUPPO ------------------------
CARTA DEI SERVIZI MEDICINA DI GRUPPO ------------------------ Dott. Benvenuto Maria Nicoletta Specialista in: Anestesia e rianimazione Dott. Borzone Stefano Specialista in:gastroenterologia ed endoscopia
DettagliL INFERMIERE DI FAMIGLIA. Giornata internazionale dell infermiere STAR BENE INSIEME PER STAR BENE
L INFERMIERE DI FAMIGLIA Giornata internazionale dell infermiere STAR BENE INSIEME PER STAR BENE Uno degli obiettivi di oggi RILEGGERE LO SVILUPPO DELL ASSISTENZA INFERMIERISTICA TERRITORIALE DAL PUNTO
Dettagliorganizzazione della prevenzione e dell assistenza in oncologia.
Testo aggiornato al 15 dicembre 2005 Linee guida del Ministero della sanità 1 febbraio 1996 Gazzetta Ufficiale 20 febbraio 1996, n. 42 Linee guida in applicazione di quanto previsto nel Piano sanitario
DettagliTRASPORTO SANITARIO ORDINARIO
TRASPORTO SANITARIO ORDINARIO Cosa è Il Trasporto Sanitario ORDINARIO è definibile come un servizio che la Regione Toscana assicura, con oneri a carico del Servizio Sanitario Regionale, ai propri assistiti,
DettagliUn po di chiarezza sull Ospedale di Cavalese
Un po di chiarezza sull Ospedale di Cavalese Il presidio di Cavalese è una certezza della rete trentina e non chiude! Una semplice cronologia per provare a capire. 2010 23 2012 7 dic 2013 25 gen L art.
DettagliInformatizzazione delle strutture:
Informatizzazione delle strutture: 9 anni di esperienza e Rete Oncologica Trentina Enzo Galligioni Oncologia Medica, Trento 1 Assistenza sanitaria in Trentino: Peculiarità organizzative Provincia Autonoma
DettagliCurriculum Vitae di VALTER DAPOR
Curriculum Vitae di VALTER DAPOR DATI PERSONALI nato a, il ROVERETO, 25-07-1956 DATI PERSONALI Dirigente Nucleo Progetti Servizio Sistemi Informativi TITOLI DI STUDIO 15-02-1982 Laurea ingegneria presso
DettagliBudget 2009. Chiusura processo di negoziazione. 05 marzo 2009. Dr. Renzo Alessi DIRETTORE GENERALE
Budget 2009 Chiusura processo di negoziazione Dr. Renzo Alessi DIRETTORE GENERALE 05 marzo 2009 Missione dell Azienda L Azienda ULSS 5 assicura ai cittadini l erogazione di prestazioni Socio-Sanitarie
DettagliAREA ANALISI, PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA
AREA ANALISI, PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA 1/6 Premessa Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL di Bologna ha la finalità di prevenire le malattie,
DettagliUdine, 30 ottobre 2015
Udine, 30 ottobre 2015 2 CONVEGNO INTERREGIONALE CARD La Prevenzione nel distretto DIREZIONI TECNICHE REGIONALI: Stato dell arte nelle Regioni del Triveneto, della realizzazione delle leggi di riforma
DettagliAssessore alla Sanità e Politiche Sociali
Osservatorio Epidemiologico Ufficio Ospedali Ufficio Distretti Sanitari Ufficio Economia Sanitaria Ufficio Personale Sanitario Ufficio Formazione del Personale Sanitario Servizio Sviluppo Personale Ufficio
DettagliRELAZIONE: PRESENTAZIONE STRUTTURA OSPEDALIERA DENOMINATA AZIENDA OSPEDALIERA DI VERONA.
AZIENDA OSPEDALIERA ISTITUTI OSPITALIERI DI VERONA DIREZIONE MEDICA OSPEDALE POLICLINICO Direttore:dott.ssa Giovanna Ghirlanda P.le L.A. Scuro n. 10-37134 Verona tel. 045-8124201-3-8 fax 045-8124095 e-mail:
DettagliAnalisi del contesto. Il DIPINT: Esempio toscano di integrazione tra Università e Regione
Analisi del contesto Legge 517/99 costituisce le Aziende Ospedaliero- Universitarie. integrazione delle funzioni proprie dell Università (Didattica e Ricerca) con quelle assistenziali, tipiche del Servizio
DettagliE.C.M. Le schede d iscrizione per organizzatori di eventi formativi. Ministero della salute Commissione nazionale per la formazione continua
Progetto E.C.M. Ministero della salute Commissione nazionale per la formazione continua E.C.M. Educazione Continua in Medicina Le schede d iscrizione per organizzatori di eventi formativi Gennaio 2002
DettagliFORUM P.A. SANITA' 2001
FORUM P.A. SANITA' 2001 Azienda Sanitaria Locale della provincia di Como Direzione Sanitaria, Dipartimento Attività Socio Sanitarie Integrate (A.S.S.I.) Dipartimento Servizi Sanitari di Base, Staff Educazione
DettagliPosizione Organizzativa - Direzione Sanitaria
INFORMAZIONI PERSONALI Nome GIORDANO FRANCESCO Data di nascita 01/03/1962 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Numero telefonico dell ufficio Coordinatore Infermieristico AZIENDA OSPEDALIERA S Posizione
DettagliASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA : Modello Operativo di Integrazione tra Azienda Sanitaria e Comune
ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA : Modello Operativo di Integrazione tra Azienda Sanitaria e Comune Incremento età anagrafica Incremento dei bisogni sanitari Situazione della Campania a) indice di invecchiamento
DettagliÈ adottato e posto n vigore Il seguente
STATUTO E REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO SCIENTIFICO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DI CORSI DA PARTE DI VILLA SERENA S.P.A. PROVIDER E.C.M. ACCREDITATA PROVVISORIAMENTE
DettagliRegolamento Regolamento Attuativo del Servizio di PSICOLOGIA
Regolamento Regolamento Attuativo del Servizio di PSICOLOGIA Art. 1 Finalità e compiti. Capo I - Finalità e compiti. 1) L'assistenza Psicologica si occupa degli aspetti psicologici attinenti la domanda
DettagliLa multidisciplinarietà delle cure a casa: quali competenze. F. Saverio Proia Ministero della Salute
III GIORNATA NAZIONALE DELLE CURE A CASA Qualità, tecnologie e sostenibilità nelle cure domiciliari Ospedale S. Giovanni Calibita Fatebenefratelli, Sala Assunta Isola Tiberina, Roma 12 settembre 2011 -
DettagliCentro Antifumo Trento/Rovereto Distretto Centro Sud e Centro Nord
Centro Antifumo Trento/Rovereto Distretto Centro Sud e Centro Nord Relazione 2010 2012 Accesso Accesso L accesso al servizio, che è gratuito, viene effettuato attraverso il CUP (mediante il numero verde
DettagliF O R M A T O E U R O P E O
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo CERAUDO GIORGIO VIA DELLA PACE 7, 87040 CASTROLIBERO (CS) ITALIA Telefono 329 7976805 Fax E-mail
DettagliAccesso ai servizi sanitari per chi si trova in condizione di fragilità sociale e culturale
Roma 2010 Accesso ai servizi sanitari per chi si trova in condizione di fragilità sociale e culturale Salvatore Geraci Area Sanitaria Caritas di Roma Società Italiana di Medicina delle Migrazioni Nostre
DettagliIncontro di orientamento professionale. Bergamo 14 aprile 2014
Incontro di orientamento professionale Bergamo 14 aprile 2014 Chi è l infermiere Profilo professionale dell'infermiere D.M. 14 settembre 1994, n. 739 Art. 1 1 - E' individuata la figura professionale dell'infermiere
DettagliSICILIA PIANO SANITARIO REGIONALE 2000-2002
SICILIA PIANO SANITARIO REGIONALE 2000-2002 Il Piano sanitario regionale, sulla base delle indicazioni contenute nel Piano sanitario nazionale 1998-2000, ha come obiettivo la promozione alla salute. Tale
DettagliQUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI
QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di
DettagliIMPEGNI E STANDARD CARTA DEI SERVIZI AZIENDA USL 4 PRATO ANNO 2013 ASPETTI RELAZIONALI IMPEGNI (OBIETTIVI DI QUALITA )
IMPEGNI E STANDARD CARTA DEI SERVIZI AZIENDA USL 4 PRATO ANNO 2013 La tabella riporta gli impegni (o obiettivi di qualità) che l Azienda vuole garantire nella erogazione dei servizi e delle prestazioni.
DettagliSupporto e accompagnamento degli utenti inseriti nei Programmi di Riabilitazione per favorire e facilitare l accesso alle risorse quali:
attività sociali a rilevanza sanitaria rivolte a persone in carico al Servizio Ambulatoriale ed al Programma di Riabilitazione Psichiatrica del Dipartimento di Salute Mentale dell ASL 1 Torino Nord L intervento
DettagliInternet e medici di famiglia in rete
Internet e medici di famiglia in rete Bologna 25-26 febbraio 2008 Mauro Moruzzi Direttore Generale CUP 2000 S.p.A. Mauro Moruzzi - Direttore Generale CUP 2000 S.p.A. 1 La profonda innovazione proposta
DettagliAccordo Sindacale Aziendale Ferrara, 30 AGOSTO 2006
1 Accordo Sindacale Aziendale Ferrara, 30 AGOSTO 2006 Area DIRIGENZA MEDICA E VETERINARIA Determinazione dei CONTINGENTI DI PERSONALE per il funzionamento dei SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI in caso di SCIOPERO
DettagliAZIENDA ULSS 20 DI VERONA SVILUPPO DELLE CURE PALLIATIVE
PROGETTO ESECUTIVO SVILUPPO DELLE CURE PALLIATIVE ai sensi della L.R. 7/2009 e della L. 38/2010 biennio 2010-2011 1.0 - OBIETTIVI DI SALUTE E ORGANIZZATIVI 1.1 - Premesse L obiettivo generale dell Azienda
DettagliRiforma ordinamento sanitario
Riforma ordinamento sanitario L autonomia speciale è ancorata all accordo del 1946 Degasperi Gruber Lo statuto di autonomia del 1948 assegnava un ruolo preminente alla regione e prevedeva per la sanitàuna
DettagliLa nuova regola tecnica di prevenzione incendi per le strutture sanitarie
CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO Comando Provinciale di Lecco La nuova regola tecnica di prevenzione incendi per le strutture sanitarie Lecco, 16 Settembre 2015 La rete ospedaliera, nuovi modelli organizzativi
DettagliDECRETO N. 424 DATA 12/02/2002
O GG E TTO : Piano Regionale Amianto - Attività di formazione per il personale delle strutture di vigilanza delle Aziende Sanitarie Locali della Liguria. DECRETO N. 424 DATA 12/02/2002 del REGISTRO ATTI
DettagliOrganigramma generale della Azienda ASL SALERNO DIREZIONE GENERALE
Organigramma generale della Azienda ASL SALERNO ORGANIGRAMMA 1 COLLEGIO DI GENERALE COLLEGIO SINDACALE MEDICINA DEL LAVORO SORVEGLIANZA SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE SUPPORTO STRATEGICA AMMINISTRATIVA
DettagliSERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE
SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE 1/6 Premessa Il Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche è la struttura aziendale che ha come finalità
DettagliASL CASERTA OSPEDALE DI COMUNITA. Guida ai Servizi SETTEMBRE 2015
Regione Campania ASL CASERTA OSPEDALE DI COMUNITA di TEANO Guida ai Servizi SETTEMBRE 2015 GUIDA AI SERVIZI OSPEDALE DI COMUNITÀ DI TEANO (OdC) Premessa L Ospedale di Comunità di Teano è una struttura
DettagliCasa della salute, sanità pubblica e di comunità Lorenzo Spreafico Distretto di Montecchio
Casa della salute, sanità pubblica e di comunità Lorenzo Spreafico Distretto di Montecchio 1 La Casa della salute La Casa della salute è un unico luogo, sempre lo stesso, vicino e abituale, dove le persone
DettagliGESTIONE CARTA DEI SERVIZI
PAGINA 1 DI 7 GESTIONE CARTA DEI SERVIZI 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 3 RIFERIMENTI... 2 4 RESPONSABILITA... 3 5 DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI... 3 6 MODALITÀ DI GESTIONE... 3 6.1 NUCLEO PERMANENTE
DettagliREGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL DISTRETTO
REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL DISTRETTO PREMESSA Il presente Regolamento disciplina le modalità di funzionamento del Distretto come previsto dall art. 8.3 dell Atto di indirizzo per l adozione dell
DettagliDELIBERAZIONE N. 60/2 DEL 2.12.2015. Sistema Regionale delle Cure Territoriali. Linee di indirizzo per la riqualificazione delle cure primarie.
Oggetto: Sistema Regionale delle Cure Territoriali. Linee di indirizzo per la riqualificazione delle cure primarie. L Assessore dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale ricorda che nel Patto della
DettagliTerapia del dolore e cure palliative
Terapia del dolore e cure palliative { Legge 38/10 e alcuni dati sulla sua applicazione Dott. Angelo G. Virtuani Ordine dei Medici Chirurghi Monza Sabato 9 novembre 2013 Legge N.38 del 15/03/2010 - G.U.
DettagliIII COMMISSIONE TESTO ELABORATO DAL COMITATO RISTRETTO FEBBRAIO 2011
III COMMISSIONE TESTO UNIFICATO DELLE PROPOSTE DI LEGGE NN. 117, 127 TESTO ELABORATO DAL COMITATO RISTRETTO FEBBRAIO 2011 SERVIZIO PER L'ASSISTENZA GIURIDICO-LEGISLATIVA IN MATERIA DI ATTIVITÀ SOCIALI
DettagliIstituzione e disciplina del dipartimento delle dipendenze patologiche nelle Aziende USL.
LEGGE REGIONALE N. 27 DEL 6-09-1999 REGIONE PUGLIA Istituzione e disciplina del dipartimento delle dipendenze patologiche nelle Aziende USL. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE PUGLIA N. 94 del 8
DettagliTariffari e politiche di rimborsi regionali
L attività di day surgery nella Regione Lombardia è praticata sin dagli anni 70 in diverse strutture ospedaliere della Regione; dove venivano trattate in day hospital alcune patologie ortopediche pediatriche
DettagliASSESSORATO PER LA SANITA'
R E P U B B L I C A I T A L I A N A REGIONE SICILIANA ASSESSORATO PER LA SANITA' DIPARTIMENTO OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO PREVENZIONE E FORMAZIONE PERMANENTE Allegato al punto 4B del Cronoprogramma anno
DettagliDELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE dott. Renato Mason, nominato con D.P.G.R. n. 245 del 31.12.2007
Servizio Sanitario Nazionale - Regione del Veneto AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO - SANITARIA N. 8 Sede Legale: Via Forestuzzo, 41 Asolo (TV) Comuni: Altivole, Asolo, Borso del Grappa, Caerano di San Marco,
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI COMITATI CONSULTIVI MISTI
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI COMITATI CONSULTIVI MISTI Allegato ART. 1 Funzione dei CCM Le funzioni fondamentali dei Comitati Consultivi Misti stabilite al 2 comma, lettere a), b), c), d) della
DettagliLe azionidi sviluppoe miglioramentodellecure: le proposte dei professionisti
14 dicembre 015 Le azionidi sviluppoe miglioramentodellecure: le proposte dei professionisti Dr. Enrico Desideri Commissario Aziende Usl7, Usl8, Usl9 1 Prioritàstrategicada affrontareconunmodelloorganizzativoorizzontale,
DettagliPIANI ATTUATIVI AZIENDALI
PIANI ATTUATIVI AZIENDALI Il Piano attuativo delle Aziende sanitarie del Servizio Sanitario regionale è, ai sensi dell art.5 della legge regionale 14 aprile 2009, n.5, atto della programmazione sanitaria
Dettagli