Cagliari 8 aprile 2009

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1 SEMINARIO Luigi Orlando Molendini Istituto Europeo di Oncologia Cagliari 8 aprile 2009

2 La GESTIONE DEL RISCHIO in Italia a Si inizia a parlare del problema dell errore da un punto di vista epidemiologico a partire dal 2001 I dati reali sono frammentari Vengono però pubblicate più volte delle stime tratte tt dai dati statunitensi: Tra i ed i morti per errore in ospedale pazienti (il 4% degli 8 milioni di ricoveri) riporterebbero danni da errori imputabili alla struttura sanitaria Costo di 260 milioni di uro per il prolungamento delle degenze

3 FASE INIZIALE il risk management in ambito sanitario? cos è? è possibile? è una attività utile? chi deve occuparsene?

4 Oggi siamo tutti convinti i che occuparsi di rischio clinico sia doveroso nei confronti dei pazienti GESTIONE DEL RISCHIO = Rilevare Analizzare Migliorare Come fare? FASE ATTUALE

5 Risultati: ti a) La cultura dell imparare dall errore sopravanza nettamente quella dell autodifesa (75% contro 5%) b) Le regioni Lombardia (76,5%), Piemonte (70,6%) e Emilia Romagna (52,9%) sono più consapevoli di Sardegna (46,7%), Lazio (41,2%) e Campania (29,4%) sulla necessità ià di imparare dall errore c) Si stanno diffondendo tentativi di utilizzare criteri o procedure di risk management (83%) d) Si riconosce però che mancano le competenze (il 91% dice che per migliorare le azioni di risk management ci si dovrebbe concentrare sulla formazione del personale)

6 1985 Prevenzione delle infezioni ospedaliere (CIO) 2003 Istituzione della Commissione Tecnica sul Rischio Clinico Pubblicazione documento della C.T.

7 quegli eventi avversi di particolare gravità, indicativi di un serio malfunzionamento del sistema, che causano morte o gravi danni al paziente e che determinano una perdita di fiducia dei cittadini nei confronti del Servizio Sanitario

8 "Raccomandazioni" agli operatori sanitari su condizioni particolarmente pericolose, che possono causare gravi e fatali conseguenze ai pazienti Raccomandazione n. 1 Aprile 2005 Corretto utilizzo delle soluzioni concentrate di KCl ed altre sostanze concentrate t contenenti ti potassio Raccomandazione n. 2 Luglio 2006 Raccomandazione per prevenire la ritenzione di garze, strumenti o altro materiale all interno del sito chirurgico Raccomandazione n. 3 Luglio 2006 Raccomandazione per la corretta identificazione dei pazienti, del sito chirurgico e della procedura po

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10 I cambiamenti a nel settore e sanitario Rapido aumento della complessità delle strutture sanitarie Uso di strumenti tecnologici sempre più avanzati Crescente numero di atti medici per unità di tempo Pazienti sempre più consapevoli ed esigenti Aspettative di cura più elevate Aumento visibilità degli errori, aumento delle cause civili per danni ai pazienti, aumento dei costi legati al rischio sanitario

11 Un esempio di come le cronache riportano un caso di evento avverso in ambito sanitario e di come il sistema affronta la situazione i

12 Dall errore in ospedale all Hospital Risk Management sicurezza come responsabilità individuale Punire/Sanzionare Minimizzare Coprire Insabbiare Rimuovere Nascondere Genova sicurezza come proprietà p del sistema Approccio sistemico e scientifico Focus sulla Prevenzione Apprendimento organizzativo

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14 Chi fa HRM in che modo deve tenere conto del contesto assicurativo e giuridico? Come gestire un sistema per la segnalazione degli eventi avversi? Una attività di gestione del rischio ha un impatto positivo sulla polizza assicurativa? E possibile una attività di HRM sui sinistri? In sede processuale viene valutata l esistenza di una attività di gestione del rischio?

15 Gestione del rischio: aspetti giuridici ed assicurativi Luigi Orlando Molendini Istituto Europeo di Oncologia Cagliari 8 aprile 2009

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17 Errore Skill-based Reazione automatica ad uno stimolo Ruled-based Scelta di una norma/regola adeguata Knowledge-based Pianificazione di una strategia d azione Sono comportamenti automatici ad una data situazione. All individuo si propone uno stimolo cui reagisce meccanicamente senza porsi il problema dell interpretazione della situazione stessa Tale abilità si sviluppa dopo che lo stimolo si è ripetuto più volte, sempre allo stesso modo. E un comportamento riscontrabile nelle situazioni di routine. Si mettono in atto dei comportamenti, prescritti da regole, che sono state definite in quanto ritenute più idonee da applicare in una particolare circostanza. Il problema che si pone all individuo è identificare la giusta norma per ogni specifica situazione attenendosi ad un modello mentale causale. Si tratta di comportamenti messi in atto quando ci si trova davanti ad una situazione sconosciuta e si deve attuare un piano per superarla. E la situazione che richiede il maggior impiego di conoscenza e l attivazione di una serie di processi mentali che dai simboli porteranno all elaborazione di un piano per raggiungere gli obiettivi.

18 con intenzione di danneggiare Violazioni deliberate senza intenzione di danneggiare routine ottimizzare involontarie necessità Errori umani errori di esecuzione errori non commessi durante l esecuzione pratica dell azione (mistakes) si verificano a livello di abilità:(slips) provocati da un fallimento della memoria (lapses) dovuti alla scelta di una regola sbagliata Ruled-based dovuti alla mancanza di conoscenze Knowledge-based

19 Strumenti/ Tecnologie Organizzazione Errori latenti: Condizioni che favoriscono gli errori attivi i e le violazioni Errori attivi: Slips Lapses Rb/Kb Violazioni Traiettoria delle opportunità Difes se Difes se Difes se evento Metodo

20 Gestione del rischio: aspetti giuridici ed assicurativi Luigi Orlando Molendini Istituto Europeo di Oncologia Cagliari 8 aprile 2009

21 Chi fa HRM in che modo deve tenere conto del contesto assicurativo e giuridico? Come gestire un sistema per la segnalazione degli eventi avversi? Una attività di gestione del rischio ha un impatto positivo sulla polizza assicurativa? E possibile attuare una attività di HRM sui sinistri? In sede processuale viene valutata l esistenza di una attività di gestione del rischio?

22 Esigenze Medico Legali Esigenze di un sistema per la prevenzione del rischio clinico

23 Sicurezza del paziente e gestione del rischio L esperienza dell Istituto Europeo di Oncologia

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26 Report di dati aggregati

27 Dai dati alle informazioni

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30 Il sistema per gestire il rischio clinico Fase 1: Rilevazione e monitoraggio degli eventi avversi Fase 4: Verifica risultati e implementazione delle soluzioni Fase 2: Analisi degli eventi avversi e diagnosi delle criticità Fase 3: Definizione delle azioni correttive Il sistema garantisce il monitoraggio costante e la diminuzione dei livelli di rischio basati su un processo di miglioramento continuo.

31 A seguito dell esperienza maturata e delle segnalazioni pervenute, che pur numerose non possono essere considerate esaustive né sotto il profilo qualitativo né sotto quello quantitativo, in aggiunta alle metodologie già in uso è stata intrapresa la sperimentazione di tecniche di analisi preventive HFMEA Healthcare Failure Mode and Effect Analisys

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33 Incremento delle cause con richiesta ihi di risarcimento i danni Aumento dei costi del sistema sanitario Approccio medico legale classico DI TIPO REATTIVO Prime iniziative di CRM APPROCCIO PREVENTIVO Aumento della sicurezza dei pazienti ie del personale

34 RISCHIO ECONOMICO Costo polizza R.C. Spese legali Costo delle maggiori cure Costi indiretti Individuazione di massimali e franchigie i Immagine aziendale Motivazione del personale Costi nascosti DIREZIONE AMMINISTRATIVA Bassa qualità Sprechi Diminuita produttività

35 CRM: Identificazione, Analisi e Valutazione del RISCHIO TECNICHE DI GESTIONE eliminazione prevenzione limitazione ione protezione assicurazione ritenzione

36 AUMENTO DEI RISARCIMENTI - Minore disponibilità sul mercato di compagnie di assicurazione - Passaggio da polizze in loss occurence a claims made - Incremento dei premi assicurativi SITUAZIONE ASSICURATIVA Necessità di un maggiore controllo dei sinistri

37 dal trasferimento poco consapevole del rischio alla compagnia di assicurazione Alla gestione informata dei sinistri analisi del sinistro e definizione delle azioni di miglioramento valutazione dell impatto economico definizione delle modalità di assicurazione tempestività e completezza delle informazioni fornite all assicurazione

38 DATABASE SINISTRI Gestione dei sinistri Flusso informativo per il CRM Quantificazione del rischio economico correlato agli eventi avversi

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40 FONTI A CUI ATTINGERE Assistenza clinica i Finalità epidemiologiche Ricerca Giustificazione dell operato professionale Criteri guida per redazione e conservazione

41 Nel processo di cura si alternano diversi professionisti che comunicano attraverso la cartella clinica Fattore tempo (ottimizzazione del processo)

42 La cartella clinica è uno strumento attraverso il quale si fa HRM CARTELLA CLINICA: contiene tutta la documentazione sanitaria generata nel corso di un episodio di ricovero Valutazione del rischio clinico Analisi degli eventi avversi

43 CARTELLA CLINICA CARENTE = fonte di rischio per il paziente CARTELLA CLINICA CARENTE = fonte di rischio economico

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45 La Corte ha ribadito che sussiste responsabilità contrattuale sia per la struttura sanitaria i (prestazione medica + obblighi di protezione ed accessori) sia per il medico dipendente

46 L attore, Lattore, paziente danneggiato, deve limitarsi a provare il contratto (o il contatto sociale) e l aggravamento della patologia o l insorgenza di un affezione ed allegare l inadempimento del debitore, astrattamente idoneo a provocare il danno lamentato

47 Competerà al debitore dimostrare o che tale inadempimento non vi è stato ovvero che, pur esistendo, esso non è stato eziologicamente rilevante

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49 Piano di informazione/formazione patient safety and risk management ( ) Descrizione azione Destinatari Dettagli Obiettivi Anno Informazione neoassunti. Tutto il personale neoassunto. - Durata: 30 minuti i Fornire alcuni brevi cenni sul risk management in x x - Modalità: inizio di ogni mese. Istituto evidenziando il decalogo. 2 Formazione referenti risk management e sicurezza. Referenti di tutte le Divisioni e Servizi clinici. 3 Incontri imparare dall errore. - Referenti PSCR - Referenti qualità - Capisala e capitecnici 4 Progetti specifici presso Divisioni/Servizi clinici. Area Chirurgica: - tutte le Divisioni + blocco (1); Area Medica e di Cura: - Divisione Oncologia Medica (1) - tutte le restanti Divisioni/Servizi (2); Diagnosi e Prevenzione/ Servizi spec.: - tutte le Divisioni e Servizi (2) - Durata: 8 ore (per ogni livello) - Modalità: 1 giornata o 2 ½ giornate (per ogni livello) Durata: 1 ora Modalità: 1 giorno al mese - Durata: 8 ore (per ogni livello) - Modalità: 1 giornata o 2 ½ giornate (per ogni livello) Fornire una conoscenza approfondita attraverso un percorso progressivo: - Livello base (obbligatorio) - (A) - Livello intermedio (obbligatorio) - (A) - Livello avanzato (obbligatorio) - (B) - Condividere gli eventi indesiderati mediante un approccio costruttivo. - Incrementare e mantenere elevata la cultura della sicurezza. Fornire una conoscenza approfondita attraverso un percorso progressivo: - Livello base (obbligatorio) (A) - Livello intermedio (facoltativo) (B) - Livello avanzato (facoltativo) (B) X (A) x X (1-A) X (B) x X (2-A) 5 Informazione in pillole - Comitato di Direzione (A) - Comitato Direttori Clinici (B) Durata: 15 minuti Modalità: - Altri comitati (sale operatorie, - A e B = ogni riunione; capisala, ambulatori) (C) - C = quando necessario, 6 Newsletter in intranet - Tutto il personale IEO Modalità: quando necessario. 7 Incontri/Convegni generali Tutto il personale IEO + esterni: 1 - Documentazione sanitaria e rischio clinico. 2 - Il risk management visto dalla prospettiva delle case. automobilistiche 3 da definire. i Durata: 4 ore Modalità: - 1 nel secondo semestre; - 2 nel primo semestre; - 3 da definire. Aumentare l efficienza/efficacia nella comunicazione interna; - aumentare l efficienza/efficacia nella comunicazione interna; - Aumentare il livello di conoscenza su tematiche specifiche; - Incrementare e mantenere elevata la cultura della sicurezza; - Imparare anche da altri settori; x x x (1 ) x x x (2,3 ) Novità Rispetto alle iniziative già in corso in tema di patient safety and risk management

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51 Le hommes se trompent, les grand hommes avouent qu'ils se sont trompés. Gli uomini si sbagliano, i grandi uomini confessano di essersi sbagliati GRAZIE luigi.molendini@ieo.it

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