ROVINCIA DI PAVIA. Codice Fiscale Settore Organizzazione interna, Promozione della comunità e del territorio

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1 ROVINCIA DI PAVIA Codice Fiscale Settore Organizzazione interna, Promozione della comunità e del territorio PROGRAMMA INTERREG CENTRAL EUROPE : INVITO A PRESENTARE PROPOSTE (termini per la presentazione delle pre-proposte 13 aprile 2015, prima fase) E stato pubblicato l annuncio relativo all apertura dell invito a presentare proposte Interreg CENTRAL EUROPE, che rende disponibili 80 milioni di euro (fondi FESR), per progetti di cooperazione, promossi da enti pubblici e privati, in materia di innovazione, strategie per l economia a basse emissioni di carbonio, risorse naturali e culturali, trasporti. Questo primo bando è organizzato secondo una procedura in due fasi: fase 1 i candidati devono presentare una proposta preliminare (light application form); fase 2 i candidati le cui proposte sono state pre-selezionate nell ambito della fase 1 sono invitati a presentare una proposta progettuale completa (full application form) che includa ulteriori approfondimenti e dettagli sul piano di lavoro del progetto e sul budget [i candidati dovranno rispettare dei limiti nell apportare modifiche alla loro pre-proposta per quanto riguarda in particolare: il focus del progetto, la composizione del partenariato e il bilancio (come specificato nella parte D, capitolo I del manuale applicativo)]. Le condizioni dettagliate relative al 1 invito a presentare proposte sono contenute nel "Manuale applicativo del 1 invito contenuto nel Application package first call disponibile dal sito web del programma Di seguito si propone una scheda di sintesi della call for proposals. PREMESSA: Il programma Interreg CENTRAL EUROPE è finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) a titolo dell'obiettivo Cooperazione territoriale europea e sostiene la cooperazione regionale tra i paesi dell'europa centrale nel periodo di programmazione L obiettivo generale del Programma CENTRAL EUROPE è cooperare oltre i confini per rendere le città e le regioni europee dei posti migliori dove vivere e lavorare. Più precisamente, la cooperazione transnazionale dovrebbe diventare il catalizzatore per applicare soluzioni intelligenti, rispondendo alle sfide regionali nel campo dell innovazione, dell economia a bassa emissione di carbonio, dell ambiente, della cultura e dei trasporti. Nell ambito dei quattro Assi Prioritari in cui si articola il Programma, verranno supportate delle azioni specifiche mirate al conseguimento di diversi output. Il focus sarà su approcci di costruzione di policy ( policy-learning ) e orientati all azione ( implementation-oriented ) a livello transnazionale. Più concretamente, le azioni comprenderanno lo sviluppo e l implementazione di strategie e piani d azione, lo sviluppo, la sperimentazione e la realizzazione di strumenti, la preparazione di investimenti più ampi, la realizzazione di azioni pilota e di misure di capacity building, incluse attività di formazione. AREA DEL PROGRAMMA/CALL: L area del Programma Europa Centrale include i seguenti Stati o Regioni: Italia (Piemonte, Valle d Aosta, Liguria, Lombardia, Provincia Autonoma di Bolzano; Provincia Autonoma di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna) Germania (Baden-Würtemberg; Bayern; Berlin; Brandemburg; Mecklenburg Vorpommern; Sachsen; Sachsen-Anhalt, Thuringen), Austria, Repubblica Ceca, Croazia, Ungheria, Polonia, Repubblica Slovacca, Slovenia. 1

2 PRIORITA TEMATICHE DELL INVITO/AZIONI AMMISSIBILI: La prima call riguarda tutti gli assi/priorità tematiche e tutti i relativi obiettivi specifici in cui è articolato Interreg Central Europe. I proponenti potranno quindi presentare proposte con riferimento a: PRIORITA 1: COOPERARE SULL INNOVAZIONE PER RENDERE PIÙ COMPETITIVA L AREA CENTRAL EUROPE Obiettivo specifico 1.1: migliorare i collegamenti sostenibili tra gli attori dei sistemi di innovazione per rafforzare la capacità di innovazione nelle regioni dell Europa Centrale. Obiettivo specifico 1.1: migliorare i collegamenti sostenibili tra gli attori dei sistemi di innovazione per rafforzare la capacità di innovazione nelle regioni dell Europa Centrale Obiettivo specifico 1.2: migliorare le competenze e le capacità imprenditoriali per accrescere l innovazione economica e sociale nelle regioni dell Europa Centrale. PRIORITA 2: COOPERARE SULLE STRATEGIE FINALIZZATE A RIDURRE LE EMISSIONI DI CARBONIO NELL AREA CENTRAL EUROPE Obiettivo specifico 2.1: sviluppare e implementare soluzioni per accrescere l efficienza energetica e l uso delle energie rinnovabili nelle infrastrutture pubbliche; Obiettivo specifico 2.2: migliorare le strategie e le politiche di pianificazione energetica su base territoriale, a sostegno della mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici; Obiettivo specifico 2.3: migliorare le capacità per la pianificazione della mobilità nelle aree urbane funzionali per ridurre le emissioni di CO2. PRIORITA 3: COOPERARE SULLE RISORSE NATURALI E CULTURALI PER UNA CRESCITA SOSTENIBILE NELL AREA CENTRAL EUROPE Obiettivo specifico 3.1: migliorare le capacità di gestione integrata dell ambiente per la protezione e l uso sostenibile del patrimonio e delle risorse naturali; Obiettivo specifico 3.2: migliorare le capacità per l uso sostenibile del patrimonio e delle risorse culturali; 2

3 Obiettivo specifico 3.3: migliorare la gestione ambientale delle aree urbane funzionali al fine di renderle luoghi più vivibili. PRIORITA 4: COOPERARE SUI TRASPORTI PER UNA MIGLIORE CONNETTIVITA NELL AREA CENTRAL EUROPE Obiettivo specifico 4.1: migliorare la pianificazione e il coordinamento dei sistemi regionali di trasporto passeggeri, per migliori collegamenti alle reti nazionali ed europee di trasporto. Obiettivo specifico 4.2: migliorare il coordinamento tra gli stakeholder nel settore del trasporto merci, per incrementare le soluzioni eco-compatibili di trasporto multimodale. Ai sensi dell invito una proposta progettuale dovrà essere focalizzata solo su un asse prioritario ed un obiettivo specifico. Per una descrizione dettagliata del contenuto di ciascun asse prioritario e degli specifici obiettivi, delle azioni possibili, i proponenti devono far riferimento alla sezione 2 del documento di programma Interreg EUROPA CENTRALE adottato dalla Commissione europea il 16 dicembre A titolo esemplificativo si elencano per ogni obiettivo specifico gli esempi di azioni possibili: OS 1.1.: ESEMPI DI AZIONI: creazione e rafforzamento di reti e cluster transnazionali, anche supportandone l internazionalizzazione; trasferimento di risultati R&I dalle istituzioni di ricerca alle imprese (in particolare PMI) per sviluppare nuovi servizi e prodotti; rafforzamento dei legami tra settore pubblico, istituzioni bancarie e imprese (in particolare PMI) per progettare e sperimentare nuovi servizi per l accesso al credito per attività di innovazione; rafforzamento della cooperazione tra enti di ricerca e settore pubblico e privato per stimolare innovazione e imprenditorialità (es. riduzione oneri amministrativi, forme innovative di public procurement); contribuire alle strategie di smart specialisation OS 1.2.: ESEMPI DI AZIONI: Crescita delle competenze dei lavoratori (soprattutto delle PMI) nelle nuove tecnologie (es. eco-innovazione, tecnologie a basso emissioni di carbonio, tecnologie dell informazione, key enabling technologies ecc), in nuovi prodotti, servizi e processi e per l innovazione sociale, contribuendo così alle strategie di smart specialisation delle regioni; sviluppo di strategie e strumenti per sostenere la creatività e l imprenditorialità basate su culture diverse e a tutti i livelli di formazione; rafforzamento delle competenze tecnologiche e manageriali degli imprenditori nell innovazione economica e sociale (es. nelle cure mediche e nell inclusione sociale dei minori, dei disabili, degli anziani); sistemi di apprendimento innovativi per migliorare le competenze lavorative ed imprenditoriali in considerazione delle sfide poste dai cambiamenti demografici (invecchiamento, disoccupazione giovanile, regioni in declino demografico.). OS 2.1.: ESEMPI DI AZIONI: sviluppo e sperimentazione di strategie e soluzioni per migliorare l efficienza energetica delle infrastrutture pubbliche, inclusi gli edifici, e accrescere l uso di energie rinnovabili; sviluppo e sperimentazione di approcci gestionali innovativi e l applicazione di tecnologie innovative di risparmio energetico per aumentare la performance energetica delle infrastrutture pubbliche, inclusi gli edifici; armonizzazione dei concetti, degli standard e dei sistemi di certificazione energetica, per migliorare le performance delle infrastrutture pubbliche, inclusi gli edifici; rafforzamento della capacità del settore pubblico di sviluppare e implementare servizi energetici e schemi di finanziamento innovativi (es. PPP, contratti di performance energetica). OS 2.2.: ESEMPI DI AZIONI: sviluppo e implementazione di strategie e piani territoriali integrati per incrementare l uso di energie rinnovabili endogene e migliorare la performance energetica regionale; progettazione e sperimentazione di strumenti per lo sfruttamento di energie rinnovabili endogene; sviluppo e implementazione di strategie territoriali per migliorare la gestione dell energia sia nel settore pubblico che privato (soprattutto nelle PMI); sviluppo di strategie e politiche di riduzione del consumo energetico agendo sulla domanda; sviluppo e sperimentazione di soluzioni per migliorare l interconnessione e il coordinamento le reti energetiche. OS 2.3.: ESEMPI DI AZIONI: progetti di mobilità integrata, piani d azione e servizi che abbiano come scopo la riduzione delle emissioni di CO2; introduzione e/o adattamento dei sistemi di governance quale base per una mobilità integrata a basse emissioni di carbonio nelle aree urbane funzionali; sviluppo e sperimentazione di strategie (inclusi modelli innovativi di finanziamento ed 3

4 investimento) per facilitare l introduzione di nuove tecnologie a basse emissioni nel trasporto pubblico in aree urbane funzionali; sviluppo e implementazione di servizi e prodotti per una mobilità a basse emissioni nelle aree funzionali urbane (es. servizi multimodali). OS 3.1.: ESEMPI DI AZIONI: sviluppo e implementazione di strategie e strumenti integrati per la gestione sostenibile delle aree protette o di alto valore (es. in riferimento alla biodiversità, al paesaggio, agli ecosistemi); sviluppo e implementazione di strategie uso sostenibile delle risorse naturali per lo sviluppo regionale, evitando potenziali conflitti (ad es. per via del turismo, dei trasporti, dell industria, dell agricoltura, dell energia ); sviluppo e sperimentazione di nuove tecnologie e nuovi strumenti per la gestione efficace dell ambiente (es. bonifiche, monitoraggi ecc); sviluppo e sperimentazione di applicazioni per la gestione efficiente delle risorse naturali da parte di istituzioni pubbliche e imprese; armonizzazione dei piani e degli strumenti di prevenzione e gestione dei rischi ambientali per ridurre gli impatti negativi sull ambiente e sulla vita umana dovuti ai cambiamenti climatici (es. misure di adattamento). OS 3.2.: ESEMPI DI AZIONI: sviluppo e implementazione di strategie di valorizzazione del patrimonio e delle risorse culturali e/o del potenziale delle industrie culturali e creative; sviluppo e implementazione di strategie di sviluppo territoriale integrato basate sul patrimonio culturale, rivolte a sostenere lo sviluppo economico e l occupazione (es. nel settore turistico); sviluppo e test di strumenti di gestione innovativi per la conservazione e l uso sostenibile del patrimonio e delle risorse culturali (ad es. uso applicazioni TIC); stabilire e rafforzare la cooperazione transnazionale tra gli attori rilevanti per l uso sostenibile e la promozione dei siti culturali. OS 3.3.: ESEMPI DI AZIONI: strategie e strumenti (inclusi modelli innovativi per la finanza e gli investimenti) per migliorare la qualità ambientale (acqua, aria, rifiuti, suolo,clima) e la gestione del rischio nelle aree urbane funzionali; rafforzamento della capacità di pianificazione e gestione ambientale nelle aree urbane funzionali (es. meccanismi di pianificazione e gestione partecipata); sviluppo e implementazione di strategie integrate di riduzione dei conflitti sull uso del suolo (es. dispersione urbana, declino e frammentazione dei centri urbani e loro implicazioni sociali); strategie integrate e progetti pilota per la riabilitazione e riattivazione dei siti industriali dismessi; progetti pilota ambientali a supporto dello sviluppo delle smart cities (es. applicazioni TIC, tecnologie ambientali). OS 4.1.: ESEMPI DI AZIONI: sviluppo e implementazione di strategie (inclusi modelli innovativi per la finanza e gli investimenti) per collegare il trasporto passeggeri, in particolare nelle aree periferiche, alle reti TEN-T e ai nodi di trasporto primari, secondari e terziari; sviluppo e implementazione di strategie coordinate, strumenti e progetti pilota per migliorare il sistema regionale di trasporto pubblico dei passeggeri, soprattutto tra i confini (collegamenti per pendolari, interoperabilità..); sviluppo di concetti e applicazioni pilota per la mobilità regionale intelligente (es. bigliettazione multimodale, strumenti TIC, percorsi on demand); sviluppo di concetti e strumenti coordinati per migliori servizi di mobilità di pubblico interesse (es. per gruppi svantaggiati, per le regioni in declino ecc). OS 4.2.: ESEMPI DI AZIONI: sviluppo e implementazione di strategie coordinate (inclusi i modelli innovativi per la finanza e gli investimenti) per rafforzare sistemi multimodali ecocompatibili di trasporto merci (es. su rotaia, sui fiumi, marittimo); sviluppo e implementazione di meccanismi di coordinamento e collaborazione tra gli attori del trasporto multimodale delle merci; sviluppo di progetti, strumenti di gestione e servizi con lo scopo di incrementare la quota di logistica ecocompatibile attraverso l ottimizzazione della catena di trasporto delle merci; sviluppo e sperimentazione di strategie e progetti coordinati per rendere verde l ultimo miglio di trasporto merci (es. pianificazione della logistica). SOGGETTI AMMISSIBILI (PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI): Sono ammissibili al Programma Europa Centrale le proposte i cui proponenti (applicants) sono: Autorità pubbliche nazionali, regionali e locali (ivi inclusi i GECT ai sensi del Reg. (EU) n. 1303/2013 art. 2, comma 16; Istituzioni private comprese le imprese commerciali dotate di personalità giuridica; 4

5 Organizzazioni internazionali che operino sulla base di una legge nazionale di uno degli Stati partecipanti al Programma Central Europe Solo gli enti/istituzioni con sede nell area del Programma Interreg Central Europe possono essere lead applicant (capofila). PARTENARIATO: La proposta progettuale prevede obbligatoriamente un partenariato così costituito: almeno 3 partner finanziatori; provenienti da almeno 3 Stati che partecipano al Programma; almeno 2 partner devono avere sede nelle regioni del Programma Europa Centrale (questo perchè per Italia e Germania alcune autorità pubbliche nazionali o enti pubblici equivalenti che perseguono obiettivi coerenti con la call sono eleggibili ma hanno sede al di fuori dell area del Programma, ad esempio i ministeri, e vengono considerati a tutti gli effetti ricadenti nell area de Programma Europa Centrale). La consistenza del partenariato dovrà essere commisurata allo scopo perseguito dal progetto e dovrà essere gestibile (l invito consiglia di non superare i 12 partner). PORTATA ECONOMICA DEI PROGETTI: I progetti dovranno avere un budget totale oscillante da ,00 a ,00. DURATA DEI PROGETTI: I progetti dovranno avere una durata ricompresa fra 30 e 36 mesi [ma potranno essere considerati ammissibili progetti di durata superiore (fino ad un massimo di 48 mesi) laddove la complessità del partenariato e il valore delle risorse messe in campo lo giustifichino]. BUDGET: Questo invito prevede uno stanziamento intorno a ,00 (80 M ) CARATTERISTISTICHE DELLA SOVVENZIONE: La sovvenzione consiste in un finanziamento a fondo perduto la cui intensità oscilla in relazione allo Stato di provenienza dei partecipanti: fino all 85% per i candidati della Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Slovacchia e Slovenia; fino al 80% per i candidati di Austria Germania e Italia 1 fino al 80% per i candidati con sede al di fuori dell area del Programma Europa Centrale MODALITA E TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE: La proposta preliminare (light application) deve essere redatta in lingua inglese utilizzando gli appositi formulari [light application form + tutti i formulari previsti dall invito e disponibili sul sito del Programma Central Europe e contenuti nell Application Package] e dovrà essere inviata non più tardi del giorno 13 aprile 2015 ore CET utilizzando unicamente la procedura on line (ems) disponibile alla pagina 1 A tal riguardo la Delibera Cipe 28 gennaio 2015 (bozza) avente ad oggetto: Definizione dei criteri di cofinanziamento pubblico nazionale dei programmi europei per il periodo di programmazione e relativo monitoraggio. Programmazione degli interventi di cui all art. 1, comma 242, della Legge 147/2013 previsti nell Accordo di Partenariato definisce i criteri per la determinazione del cofinanziamento pubblico nazionale dei programmi cofinanziati dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR), dal Fondo sociale europeo, dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), dal Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP), dei programmi cofinanziati nell ambito della Cooperazione Territoriale Europea, compresi quelli finanziati con lo strumento europeo di vicinato (ENI) e di assistenza alla preadesione (IPA II), del Fondo europeo per gli aiuti agli indigenti (FEAD), e della Iniziativa per l Occupazione Giovanile (IOG). In considerazione degli obblighi in materia di addizionalità previsti dall art. 95 del Regolamento (UE) N. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, prevede che per i programmi di cooperazione territoriale europea di cui è parte la Repubblica italiana, compresi quelli finanziati con lo strumento europeo di vicinato (ENI) e di assistenza alla preadesione (IPA II) con autorità di gestione italiana, il cofinanziamento nazionale è pari, indicativamente, al 15 per cento della spesa pubblica totale (quota comunitaria più cofinanziamento nazionale). La relativa copertura finanziaria è posta a totale carico del Fondo di rotazione, eccetto la quota nazionale a carico dei privati, nei programmi in cui viene prevista. Per i programmi di cooperazione territoriale, la Ragioneria Generale dello Stato IGRUE (Ispettorato Generale per i rapporti finanziari con l'unione europea) nomina il rappresentante italiano nei gruppi di controllori che verranno istituiti per assistere le Autorità di audit, in base all art. 25 del Regolamento (CE) n. 1299/

6 ULTERIORI INFORMAZIONI: Per approfondimenti sui criteri di valutazione dei progetti, per scaricare la documentazione ed i formulari per la candidatura il riferimento è al sito del Programma: - Inoltre i proponenti italiani sono invitati a consultare la sezione del sito ufficiale di Programma dedicata alle country specific info e il National Contact Point che per l Italia è Regione Veneto Dipartimento Politiche e Cooperazione internazionali Sezione Cooperazione Transfrontaliera e Territoriale europea Dorsoduro 3494/A Venezia, centraleurope@regione.veneto.it 6

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