4. Il lavoro interinale
|
|
- Bartolommeo Montanari
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 4. Il lavoro interinale di Elisa Lorenzi 1. Premessa Ormai da diversi anni nell ambito del Rapporto sul mercato del lavoro in provincia di Milano il tema del lavoro interinale costituisce oggetto di particolare attenzione 1. Anche nell edizione di quest anno tale filone di indagine verrà ulteriormente sviluppato e, utilizzando i dati amministrativi dei Centri per l Impiego, si traccerà l evoluzione evidenziata da questa forma contrattuale nel corso degli ultimi quattro anni in provincia di Milano. Tale analisi è stata resa possibile dal progressivo miglioramento delle informazioni desumibili dalle banche dati, ma, soprattutto con riferimento al primo biennio, anche da un attento lavoro di revisione, operato ripescando attraverso un controllo della natura della società di avviamento i lavoratori interinali erroneamente imputati ad altre forme contrattuali. L obiettivo del presente contributo sarà quello di delineare a partire dall evoluzione quantitativa delle missioni di lavoro interinale, dall analisi del tempo di lavoro ad esse connesso e dall andamento della domanda le principali trasformazioni che, nel corso degli ultimi anni, hanno caratterizzato l utilizzo del lavoro interinale. Tale aspetto sarà ovviamente 1 Cfr. Cavicchini, E. e Corsi, E. (2003), Fine di una stagione: il lavoro interinale tra mercato e riforme in Provincia di Milano (2003), L anno dei paradossi. Rapporto 2002 sul mercato del lavoro e le politiche del lavoro in provincia di Milano, Franco Angeli, Milano, pp ; Cavicchini, E. e Corsi, E. (2002), Il giano bifronte: il lavoro interinale a Milano e provincia in Provincia di Milano (2002), Le trasformazioni del mercato del lavoro e le politiche per l occupazione in provincia di Milano. Rapporto 2001, FrancoAngeli, Milano, pp ; Fumagalli, G. (2001), La diffusione del lavoro interinale in provincia di Milano (2001), Mercato del lavoro e politiche per l impiego in provincia di Milano. Rapporto 2000, FrancoAngeli, Milano, pp
2 analizzato sulla scorta delle informazioni desumibili dai dati amministrativi, mentre per elementi di approfondimento di carattere più qualitativo si rimanda al cap.3 della 4 Parte L evoluzione del lavoro interinale Com è noto, il lavoro interinale è stato introdotto in Italia in tempi relativamente recenti e, dopo un avvio piuttosto faticoso, ha intrapreso un percorso di forte crescita che, seppure con ritmi meno intensi rispetto al primo triennio di attuazione, prosegue tuttora. Con specifico riferimento alla provincia di Milano, i dati amministrativi dei Centri per l Impiego consentono di delineare l evoluzione registrata nel corso degli ultimi quattro anni, anche se è necessario premettere alcune considerazioni in ordine alla natura e ai limiti della fonte utilizzata. Come già evidenziato nell ambito delle precedenti edizioni del Rapporto, i dati sul lavoro interinale risentono infatti di significative difficoltà di registrazione che riguardano, in particolare, le circoscrizioni di Corsico e Milano 3. Tali problematiche determinano una sottostima nella quantificazione degli avviamenti interinali, ma dato il forte peso della circoscrizione di Milano anche un alterazione delle caratteristiche, con particolare riferimento ai settori produttivi e alle qualifiche professionali, delle missioni avviate. Nonostante i limiti sopra delineati, i dati amministrativi evidenziano la costante crescita che, nel corso degli ultimi quattro anni, ha caratterizzato le missioni di lavoro interinale in provincia di Milano, che sono passate dalle del 2000 alle del 2003 (cfr. fig. 1). Il trend risulta crescente anche in termini di incidenza percentuale, nonostante nell ultimo anno l incremento appaia decisamente più contenuto. Dopo l esplosione registrata nel primo periodo quando il lavoro interinale rappresentava un elemento di assoluta novità nel mercato del lavoro italiano tale strumento ha infatti conosciuto una discreta diffusione e, nonostante il processo di crescita sia proseguito, gli incrementi annuali si sono attestati su valori decisamente più contenuti: in particolare la variazione annuale è passata dal 51,8% del 2000/2001 al 15,9% del 2002/2003. Tale crescita sembrerebbe 2 cfr. Aiello, M. (2004), Dalle società di fornitura di lavoro temporaneo alle agenzie del lavoro; un'analisi sull'operatività dei nuovi attori del mercato del lavoro nella fase di transizione, pp Si evidenzia però come nel 2003 la circoscrizione di Milano probabilmente a seguito dell entrata a regime del portale del lavoro abbia parzialmente recuperato le difficoltà evidenziate in precedenza, incrementando significativamente la segnalazione dei contratti di lavoro interinale. 130
3 indicare che il lavoro interinale, pur rimanendo nel medio periodo la forma di lavoro atipico in maggiore espansione, stia entrando in una fase di consolidamento, in cui difficilmente si potranno ripetere le variazioni di crescita tipiche del primo periodo. Fig. 1 Missioni interinali: valore assoluto e incidenza percentuale. Anni % 20% 10% 0% ,0% 24,9% 19,8% 14,1% Incidenza % Valore assoluto I dati a cui si fa riferimento nel presente contributo sono relativi alle missioni complessive, ovvero al totale degli avviamenti e delle proroghe. La figura seguente (cfr. fig. 2) mostra come, nell arco dei quattro anni, sia mutato il peso delle due componenti sul totale delle missioni ed evidenzia un progressivo aumento nel numero delle proroghe che, nel 2003, raggiungono un peso pari al 36,6% del totale delle missioni. Fig. 2 Missioni interinali: peso percentuale di avviamenti e proroghe. Anni % 80% 15,3% 28,7% 35,0% 36,6% 60% 40% 20% 84,7% 71,3% 65,0% 63,4% Proroghe Avviamenti 0% 131
4 Visto dal lato delle imprese, la crescita nel ricorso alle proroghe sottintende una precisa strategia delle aziende utilizzatrici, che tendono ad accrescere la flessibilità nella flessibilità 4, decidendo l effettiva durata del contratto in relazione all evolversi delle necessità produttive e confermando il lavoratore solo dopo averne appurato le capacità. Se lo stesso fenomeno viene però visto dal lato del lavoratore, è però vero che il progressivo ampliarsi del ricorso alle proroghe tende a determinare un allungamento del tempo di lavoro dei soggetti coinvolti, favorendo almeno per una parte dei lavoratori un processo di stabilizzazione nella precarietà 5. Come prevedibile, si evidenzia un forte gap fra il numero delle missioni di lavoro interinale e quello dei lavoratori coinvolti, che nel corso degli ultimi quattro anni registrano comunque una significativa crescita. In particolare, nel 2003 ad un totale di missioni corrispondono lavoratori. Fig. 3 Lavoratori coinvolti: valore assoluto e incidenza percentuale Anni % 10% 0% ,9% 15,8% 11,3% 13,7% Incidenza % Valore assoluto Se si considera l intero arco dei quattro anni, il numero dei lavoratori complessivamente avviati si attesta a , un dato non di molto inferiore alla somma dei soggetti coinvolti in ciascun anno e che sembra quindi evidenziare un elevato grado di turn-over. In effetti il numero di lavoratori che gravitano nel mercato del lavoro interinale per tutti i 4 anni 4 Cfr. Carmignani, F., Rustichelli, E., Marzano, G. (2001), Il lavoro interinale. Prime analisi sui dati amministrativi, in Monografie sul Mercato del lavoro e le politiche per l impiego, ISFOL, n. 5, Cfr. Cavicchini, E. e Corsi, E. (2003), Fine di una stagione: il lavoro interinale tra mercato e riforme, cit.. 132
5 ovvero che registrano missioni in tutti gli anni presi in esame - sono solo 995. Ovviamente il tasso di permanenza risente dei numeri di ingresso relativamente limitati del 2000, mentre a partire dagli anni successivi l allargamento della platea di lavoratori coinvolti dovrebbe conseguentemente tradursi in un maggior tasso di permanenza 6. Come vedremo meglio nelle pagine successive, i lavoratori vengono spesso avviati numerose volte nel corso dell anno in missioni di diversa durata. E dunque evidente come un contratto interinale così come, più in generale, un contratto di lavoro atipico non possa essere equiparato, in termini di occupazione prodotta ad un rapporto a tempo indeterminato. In questo senso si ritiene interessante stimare, in base alle giornate lavorative cumulate dalle diverse missioni, il numero equivalente di lavoratori occupati a tempo pieno 7. La stima operata evidenzia come all espandersi del numero delle missioni corrisponda anche una significativa crescita del numero di lavoratori equivalenti, che passano dai del 2000 ai del 2003 (cfr. fig. 4). Tali dati offrono una lettura alternativa - rispetto a quella operata sulla base del numero di missioni sulla capacità del lavoro interinale di creare occupazione, ridimensionandone notevolmente la portata. Si ricorda d altra parte come, nonostante la forte espansione registrata da questa forma contrattuale nel corso degli ultimi anni, in base ai dati del censimento 2001 il peso del lavoro interinale sul totale degli occupati in provincia di Milano si attesti intorno all 1%. Fig.4 Stima del numero di lavoratori equivalenti. Anni Infatti i lavoratori che permangono nel mercato interinale per due anni consecutivi passano dai del , ai del ai del Le giornate lavorative cumulate dalle missioni sono state divise per 212, ovvero le giornate lavorative annuali di un impiego standard. 133
6 3. La domanda di lavoro interinale Passando all analisi dell evoluzione della domanda di lavoro interinale, si evidenzia innanzitutto il peculiare rapporto trilaterale cha caratterizza tale forma contrattuale, che vede coinvolta, oltre al lavoratore e all impresa, anche la società fornitrice di lavoro temporaneo. Proprio il processo di diffusione di tali società in provincia di Milano rappresenta un interessante chiave di lettura del mercato del lavoro interinale. In base ai dati registrati negli archivi dei Centri per l Impiego, le società che negli ultimi quattro anni hanno effettuato avviamenti in provincia di Milano sono passate dalle 46 del 2000 alle 63 del (cfr. fig. 5). La forte espansione nel numero delle agenzie registratasi nei primi anni di introduzione del lavoro interinale sembra essersi successivamente attenuata, anche per effetto delle strategie di razionalizzazione delle reti territoriali esistenti e dei processi di concentrazione e selezione che hanno coinvolto i soggetti in campo 9. Sarà di estremo interesse monitorare l evolversi del mercato del lavoro interinale e le strategie di riposizionamento messe in atto dalle società nonché dai nuovi soggetti che entreranno sul mercato a seguito delle innovazioni in materia di somministrazione della manodopera introdotte con la Legge 30/2003. Il ridimensionamento del processo di diffusione delle società di fornitura di lavoro temporaneo risulta particolarmente significativo proprio perché avvenuto in una fase di continua e rilevante espansione del mercato del lavoro interinale, così come si evidenzia dalla costante crescita del numero medio di missioni (cfr. fig. 5). Evidentemente, dopo un primo periodo in cui le diverse società si sono mobilitate per presidiare il territorio, si è innescato un successivo processo di assestamento che ha portato ad una più efficiente riorganizzazione spaziale della struttura dei diversi gruppi. 8 La differenza rispetto alle quantificazioni operate nelle scorse edizioni del rapporto è dovuta ai diversi criteri utilizzati per la mappatura. Mentre nel presente contributo si utilizzano gli archivi dei CpI, in passato la quantificazione teneva conto in via esclusiva delle società autorizzate dal Ministero del Lavoro e individuabili attraverso i siti internet riconoscibili e gli elenchi telefonici sul territorio della provincia di Milano. 9 Cfr. Cavicchini, E. e Corsi, E. (2003), Fine di una stagione: il lavoro interinale tra mercato e riforme in Provincia di Milano (2003), cit.. 134
7 Fig. 5 Numero delle società fornitrici di lavoro interinale e numero medio di missioni per società. Anni Numero società Numero missioni per società Elementi di interesse sulle trasformazioni che hanno caratterizzato il mercato del lavoro interinale emergono inoltre dall analisi delle quote di mercato detenute dalle principali società. Le prime cinque nonostante continuino a detenere un elevato grado di controllo del mercato registrano una forte flessione, passando dal 72,3% del 2000 al 56,2% nel Tale perdita sembra essere andata a vantaggio di quella fascia di società di medie dimensioni - fra la quinta e la quindicesima posizione - che, al netto del calo registrato dalle prime cinque, evidenziano incrementi di quote di mercato assai significative. Tale dinamica sembra trovare conferma nelle diverse strategie di posizionamento adottate dalle società. Infatti, mentre le più grandi, nel tentativo di presidiare il territorio e di imporsi quali leader del mercato, si sono attivate tempestivamente costituendo fin dall inizio una rete territoriale ampia ed articolata, molte società hanno adottato un percorso di crescita più graduale, proseguendo anche nel corso dell ultimo anno l ampliamento del numero delle loro agenzie e di, conseguenza, delle loro quote di mercato. Tab. 1 Quote di mercato detenute dalle prime 20 società di lavoro interinale. Anni Prime 5 società 72,3% 68,4% 66,7% 56,2% Prime 10 società 84,0% 84,9% 82,1% 74,4% Prime 15 società 89,7% 90,7% 90,1% 84,9% Prime 20 società 93,4% 94,6% 94,1% 90,1% 135
8 Un ulteriore tassello nell analisi del mercato del lavoro interinale è rappresentato dai dati relativi alle società utilizzatrici che, a seguito dei miglioramenti apportati nelle procedure di registrazione dei dati amministrativi, si sono resi disponibili a partire dall ultimo biennio. L aumento del numero delle imprese coinvolte, passate dalle del 2002 alle del 2003, sembra riconducibile più al diverso livello di informazioni mancanti relative ai due anni (l 11,7% nel 2002 a fronte del 2,6% nel 2003), che non ad una effettiva crescita della platea dei soggetti che domandano lavoro interinale. Ciò è particolarmente vero se si confronta il dato con la crescita decisamente più significativa che ha interessato le imprese che hanno fatto ricorso a contratti a tempo determinato, a testimonianza di come l intermediazione di un soggetto terzo nel raccordo domanda-offerta anche per effetto degli elevati costi aggiuntivi che questo comporta non sia necessariamente considerata dalle aziende un elemento particolarmente vantaggioso. Tale aspetto meriterebbe sicuramente un maggiore approfondimento, vista anche la fase di grande trasformazione, caratterizzata dall ampliamento della gamma degli istituti soggetti a mediazione di enti terzi. 4. Il tempo di lavoro A partire dal forte scostamento fra il numero di missioni, il numero di lavoratori coinvolti e il numero di lavoratori equivalenti evidenziato nel secondo paragrafo, si pone ora al centro dell attenzione la questione della durata dei contratti, ovvero della quantità di tempo di lavoro impegnata nelle singole missioni e associabile a ciascun lavoratore. Tab. 2 Missioni per durata, anni Durata Fino a 2 gg. 9,9 10,0 8,3 8,1 3-6 gg. 11,7 10,8 10,7 10, gg. 17,4 17,8 19,7 19, gg. 19,0 19,9 21,4 18, gg. 20,4 20,9 21,6 21, gg. 9,5 9,0 8,5 9, gg. 9,4 9,1 7,8 9,9 >180 gg. 2,7 2,5 2,0 3,1 100,0 100,0 100,0 100,0 136
9 Restringendo l attenzione ai contratti terminati all interno di ciascun anno di riferimento, si procede innanzitutto ad un analisi della durata delle singole missioni 10. I dati sembrano evidenziare una progressiva riduzione in termini relativi delle missioni di breve e brevissima durata, mentre tendono ad aumentare quelle più lunghe. La durata media delle missioni, dopo due anni di progressiva riduzione, nel 2003 ha registrato un significativo allungamento, attestandosi a 40,8 giorni, mentre la mediana ovvero il valore al di sotto del quale si colloca la metà dei casi è passata da 26 a 28 giorni. L allungamento della durata potrebbe indicare, così come dichiarato da alcune agenzie, un crescente utilizzo del lavoro interinale come periodo di prova del lavoratore prima di un assunzione a contratto a tempo indeterminato. Questa forma contrattuale si configurerebbe quindi in misura crescente quale trampolino di lancio per un inserimento stabile del lavoratore nel mercato del lavoro, e quale strumento di intermediazione per le imprese che, oltre a disporre del vantaggio aggiuntivo di poter testare il lavoratore senza doversi attenere ad alcun vincolo, si troverebbero sgravate dagli oneri di ricerca e selezione del personale 11. Il lavoro interinale quale periodo di prova per un successivo inserimento stabile in azienda è solo una delle possibili modalità di utilizzo di questa forma contrattuale e, come vedremo meglio nelle pagine successive, interessa prevalentemente una specifica fascia di lavoratori. Rimane infatti ampio il ricorso al lavoro interinale per rispondere ad esigenze di flessibilità, per sopperire a picchi produttivi e a necessità di carattere straordinario, come mostra anche il forte peso delle missioni di breve durata. Un ulteriore elemento in grado di fornire importanti indicazioni sulle modalità di utilizzo del lavoro interinale è inoltre rappresentato dal numero di missioni effettuate da ciascun lavoratore. I soggetti che nel corso dell anno effettuano una sola missione interinale per quanto numerosi risultano in forte flessione, mentre aumenta significativamente il peso di coloro che sono caratterizzati da avviamenti multipli. Sembra dunque trovare conferma la tendenza delle agenzie di lavoro interinale a 10 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo adottate si rimanda al contributo sul contratto a tempo determinato realizzato in questa parte del Rapporto. 11 E ovvio che nella rappresentazione del lavoro interinale quale trampolino di lancio per un inserimento stabile nel mercato del lavoro giocano probabilmente le strategie di marketing delle società di lavoro interinale. Sarebbe dunque di estremo interesse poter testare sul campo tale ipotesi interpretativa, procedendo ad una quantificazione dei tassi di passaggio fra lavoro interinale e lavoro a tempo indeterminato. 137
10 reimpiegare i soggetti che hanno portato a termine una precedente missione, nel tentativo, da un lato, di fidelizzare i lavoratori e, dall altro, di offrire alle aziende una garanzia di maggiore affidabilità 12. Tab. 3 Numero di missioni per lavoratore, anni Numero missioni 1 62,5 53,9 50,1 48, ,5 32,1 33,8 36, ,2 8,7 9,9 9,8 + di 5 2,8 5,2 6,2 5,4 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 Con riferimento ai giorni di lavoro cumulati da ciascun soggetto e limitando l analisi al si evidenzia inoltre una durata media in diminuzione al crescere del numero delle missioni (cfr. fig. 6), mentre, come prevedibile, cresce il tempo di lavoro totale. Fig. 6 Durata media per numero di missioni effettuate. Anni missioni 2-3 missioni 4-5 missioni >5 missioni Il numero di missioni effettuate da ciascun lavoratore nell arco dell anno sembra rappresentare l elemento più significativo ai fini dell individuazione dei diversi target del lavoro interinale e delle sue diverse modalità di utilizzo. Per buona parte dei soggetti avviati una sola volta si configura probabilmente un contatto occasionale con il mondo del lavoro interinale. Si tratta infatti di lavoratori caratterizzati da un elevato livello di istruzione e inseriti con qualifiche professionali di carattere tecnico-impiegatizio. E 12 Cfr. Aiello, M. (2004), cit., pp
11 probabilmente per questa fascia forte che il lavoro interinale può rappresentare un periodo di prova in vista di un inserimento più stabile in azienda o comunque soprattutto per i soggetti più giovani, neo-diplomati o neo-laureati un primo contatto con il mondo del lavoro al quale fanno seguito esperienze professionali più strutturate. Completamente diversa appare la situazione dei soggetti caratterizzati da avviamenti multipli. In particolare, si evidenzia una relazione inversa fra il numero di missioni effettuate e il livello di istruzione e le qualifiche professionali più diffuse sono quelle di carattere operaio e gli addetti alle vendite. Il profilo dei lavoratori che hanno registrato al massimo tre avviamenti sembra però distinguersi piuttosto nettamente da chi ha effettuato un numero di missioni superiore. In particolare, per i primi risulta superiore alla media il peso delle figure impiegatizie e degli operai specializzati, mentre fra gli altri prevalgono il personale non qualificato e per chi è stato avviato più di cinque volte gli addetti alle vendite. In quest ultimo gruppo risultano inoltre particolarmente numerosi gli avviamenti di soggetti stranieri. Il gruppo di lavoratori che porta a compimento annualmente 2-3 missioni che cumula un tempo di lavoro significativo e che è caratterizzato da qualifiche professionali di difficile reperimento sul mercato - sembrerebbe dunque configurarsi quale target privilegiato per le strategie di fidelizzazione delle agenzie di lavoro interinale, che tendono a garantire una certa continuità ai lavoratori ritenuti più affidabili e facilmente collocabili sul mercato. I soggetti avviati numerose volte con missioni di breve durata e mansioni dequalificate si configurano invece come una fascia debole di lavoratori, per i quali il lavoro interinale non sembra offrire opportunità di stabilizzazione, ma una sorta di continuità nel precariato i cui possibili effetti andrebbero accuratamente monitorati, al fine di approntare politiche pubbliche in grado di offrire una rete di supporto anche a quei lavoratori per i quali la flessibilità rischia di tradursi in precarietà permanente. 139
12 Box Lavoro interinale Lavoratori % Missioni % , , , , , , , ,9 Avviati % Avviamenti % , , , , , , , ,1 Lavoratori % Proroghe % Missioni: variazioni % 60 51, ,5 28,5 14,7 15,9 14,3 Missioni Lavoratori / / /2002 Missioni: i dati più significativi % donne 46,0 45,6 45,0 46,0 % stranieri 10,7 12,7 16,2 16,3 Età media (anni) 28,0 28,5 29,0 29,5 Qualifiche di avviamento Dirigenti 0,0 0,1 0,3 0,1 Professioni intellettuali 0,1 0,1 0,6 1,2 Tecnici 12,6 11,4 8,4 6,9 Impiegati 28,2 25,6 22,2 25,9 Prof. relative alle vendite 3,9 8,0 14,4 14,8 Operai specializzati 1,8 3,2 6,4 8,1 Conduttori di impianti 2,8 4,7 13,4 13,6 Personale non qualificato 50,7 46,9 34,3 29,4 Settori di attività Agricoltura - - 0,3 0,2 Industria ,3 52,0 Servizi ,5 47,0 Costruzioni - - 1,0 0,9 140
13 141
Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.
La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane
DettagliENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO
ENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO 1 Rapporto 2007 sulla occupazione nelle imprese ricettive, di viaggi e di ristorazione della Provincia
DettagliIndagine Excelsior 2015 Provincia di Perugia
Note per la Stampa - Perugia 29 giugno 2015 - Indagine Excelsior 2015 Provincia di Perugia II trimestre 2015 Presentati dal Presidente della Camera di Commercio di Perugia Giorgio Mencaroni i risultati
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
ATTIVITÀ FINANZIARIE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore dell intermediazione monetaria e finanziaria ha acquistato rilevanza nel corso degli ultimi vent anni:
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
MACCHINE E APPARECCHIATURE ELETTRICHE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell industria dell elettronica;
DettagliL età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
DettagliOsservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche
Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale
DettagliComunicato Stampa Mantova, 18 febbraio 2014 I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE PER IL PRIMO TRIMESTRE 2014
Comunicato Stampa Mantova, 18 febbraio 2014 I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE PER IL PRIMO TRIMESTRE 2014 Il Servizio Informazione e Promozione Economica della Camera di Commercio di Mantova rende
DettagliLE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO
LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Gennaio 2010 LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FA- SI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Indice 1. LA DINAMICA DEI PREZZI NELLA
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
ENERGIA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell energia; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto
DettagliOsservatorio regionale sul credito dell Emilia-Romagna
Osservatorio regionale sul credito dell UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA ISTITUTO GUGLIELMO TAGLIACARNE INDAGINE DICEMBRE 2012 DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI FORLI - CESENA 1.1 L assetto finanziario
DettagliLe evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF
Barometro CRIF della domanda di credito da parte delle famiglie: a ottobre ancora vivace la domanda di mutui (+42,5%) e prestiti finalizzati (+17,8%). In controtendenza, si consolida la flessione dei prestiti
DettagliCARATTERISTICHE ED EVOLUZIONE DEI TIROCINI ATTIVATI IN PROVINCIA DI PIACENZA
CARATTERISTICHE ED EVOLUZIONE DEI TIROCINI ATTIVATI IN PROVINCIA DI PIACENZA In questa analisi vengono presi in esame i dati relativi alle comunicazioni obbligatorie pervenute al Sistema Informativo Lavoro
DettagliVALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1
VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi
DettagliROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio
ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più
DettagliAgenzia per il Lavoro
Agenzia per il Lavoro Orienta è una delle principali società italiane specializzate nella gestione delle Risorse Umane. Nasce come Società di Lavoro temporaneo con autorizzazione ministeriale definitiva
DettagliINDAGINE ANNUALE OCCUPAZIONALE
INDAGINE ANNUALE OCCUPAZIONALE Anno 2014 Parma, giugno 2015 A cura di OSSERVATORIO ECONOMICO UFFICIO STUDI Introduzione La prima edizione dell indagine sull occupazione condotta dell Unione Parmense degli
DettagliL analisi dei costi: il costing
L analisi dei Costi - a.a. 2012/2013 L analisi dei costi: il costing 1 La tecnica del costing (1) Il termine costing indica la tecnica specificatamente rivolta alla rilevazione dei costi. Negli ultimi
DettagliCostruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014
Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014 Roma 28 novembre 2013 - Nel 2012 il volume economico generato dal sistema italiano delle costruzioni, compresi i servizi, è stato
DettagliRISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO
RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO 1. Premessa La legge n. 2 del 28 gennaio 2009 ha vietato la commissione di massimo scoperto (CMS)
DettagliQuestionario di gradimento del Museo di Palazzo Grimani Estratto dalla relazione sui dati raccolti giugno 2011 luglio 2012
Questionario di gradimento del Museo di Palazzo Grimani Estratto dalla relazione sui dati raccolti giugno 2011 luglio 2012 Premessa La seguente analisi dei questionari distribuiti dal Museo di Palazzo
DettagliLa popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle
Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento
Dettagli16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA
16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati
Dettagli1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese
Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior
DettagliAlternanza scuola lavoro: a che punto siamo?
Alternanza scuola lavoro: a che punto siamo? Esiti monitoraggio nazionale a.s. 2012/2013 1 Dati in sintesi e trend L alternanza scuola lavoro è una metodologia didattica innovativa del sistema dell istruzione
DettagliFigura 1 - Imprese che intendono assumere nuovo personale nel 2010 per consorzio o distretto (valori percentuali) 60,7 66,7 71,0 72,6 76,5 84,4 85,0
Dopo la crisi, primi segnali di ripresa in provincia di Udine Nel 2010, un impresa industriale su quattro prevede nuove assunzioni I dati dell indagine promossa dalla Provincia e realizzata dall IRES FVG
DettagliCOMUNICATO STAMPA PRICE SENSITIVE AI SENSI DEL TESTO UNICO DELLA FINANZA E DEL REGOLAMENTO CONSOB
COMUNICATO STAMPA PRICE SENSITIVE AI SENSI DEL TESTO UNICO DELLA FINANZA E DEL REGOLAMENTO CONSOB Consiglio di Amministrazione Gruppo Editoriale L Espresso: approvati i risultati consolidati del primo
DettagliRegione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014
1 Regione Campania 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 Il saldo tra iscrizioni e cessazioni Il secondo trimestre del 2014 mostra un deciso rafforzamento numerico del sistema imprenditoriale
DettagliSETTORE AFFARI GENERALI E CANTIERI DI LAVORO
DIVISIONE LAVORO, ORIENTAMENTO, FORMAZIONE SETTORE AFFARI GENERALI E CANTIERI DI LAVORO I Cantieri di Lavoro, istituiti con L.R. 55/84, fin dall inizio indirizzati alle fasce più deboli del mercato del
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
CARTA, STAMPA ED EDITORIA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore; come misura dell attività si utilizza il valore
DettagliLe nuove imprese nelle Marche nel 2014: cala il numero, cresce la qualità. Focus 1/2015 A cura di Donato Iacobucci
Le nuove imprese nelle Marche nel 2014: cala il numero, cresce la qualità Focus 1/2015 A cura di Donato Iacobucci Febbraio 2015 Le nuove imprese nelle Marche nel 2014: cala il numero, cresce la qualità.
DettagliCREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale
CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale Realizzato dall EURES Ricerche Economiche e Sociali in collaborazione con il Consiglio Regionale dell Economia
DettagliIL COSTO DELLA GESTIONE ASSOCIATA Un analisi dell efficienza del sistema Comuni+Unione
IL COSTO DELLA GESTIONE ASSOCIATA Un analisi dell efficienza del sistema Comuni+Unione ( a cura di Nara Berti) Le presenti note hanno lo scopo di verificare l efficienza dei servizi associati rispetto
DettagliANDAMENTO DEL TASSO EURIBOR E CONTI ECONOMICI DELLE BANCHE MINORI. Dott.ssa Valeria Vannoni Università degli Studi di Perugia
ANDAMENTO DEL TASSO EURIBOR E CONTI ECONOMICI DELLE BANCHE MINORI Dott.ssa Valeria Vannoni Università degli Studi di Perugia Agenda Introduzione L analisi dei Margini bancari in letteratura Obiettivo e
DettagliNote Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008. a cura di Francesco Linguiti
Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008 a cura di Francesco Linguiti Luglio 2011 Premessa* In questa nota vengono analizzati i dati sulla struttura
DettagliProgetto di riforma della disciplina della professione forense Assonime commenta le restrizioni ingiustificate e i costi per le imprese
Progetto di riforma della disciplina della professione forense Assonime commenta le restrizioni ingiustificate e i costi per le imprese Restrizioni ingiustificate e costi per le imprese potrebbero essere
DettagliOCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977
24 aprile 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 L Istat ha ricostruito le serie storiche trimestrali e di media annua dal 1977 ad oggi, dei principali aggregati del mercato del lavoro,
DettagliL analisi per flussi ed il rendiconto finanziario
L analisi per flussi ed il rendiconto finanziario L analisi di bilancio si compone di due strumenti complementari per la valutazione delle condizioni di economicità delle aziende: gli indici ed il rendiconto
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
CARTA, STAMPA ED EDITORIA Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il valore aggiunto prodotto dall industria cartaria e della stampa rappresenta l 1 per cento del Pil italiano.
DettagliIl credito in Toscana. III trimestre 2015
Il credito in Toscana III trimestre 215 Firenze, Febbraio 21 8.3 9.3 1.3 11.3 L andamento dei prestiti 1 I prestiti a imprese e famiglie Continuano anche nel periodo in esame i segnali di miglioramento
DettagliA gennaio si consolida la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +6,4%. A incidere maggiormente sono le richieste di prestiti finalizzati
BAROMETRO CRIF DELLA DOMANDA DI CREDITO DA PARTE DELLE FAMIGLIE A si consolida la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +6,4%. A incidere maggiormente sono le richieste di prestiti finalizzati Le
DettagliIndagine conoscitiva sul sistema di finanziamento delle imprese agricole
XIII Commissione Agricoltura Indagine conoscitiva sul sistema di finanziamento delle imprese agricole Giorgio Gobbi Servizio Studi di struttura economica e finanziaria della Banca d Italia Camera dei Deputati
DettagliIntervento del Prof. Massimo Angrisani in merito alla Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti.
Intervento del Prof. Massimo Angrisani in merito alla Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti. 1 ANGRISANI: Grazie, Presidente. Innanzi tutto vorrei rivolgere un saluto all Assemblea dei Delegati,
DettagliOPEN - Fondazione Nord Est Febbraio 2013
A7. FECONDITÀ, NUZIALITÀ E DIVORZIALITÀ Diminuisce il tasso di fertilità dopo la crescita degli ultimi anni A livello nazionale il tasso di fecondità totale (numero medio di figli per donna in età feconda)
DettagliBILANCIO PLURIENNALE DI PREVISIONE E PIANO PROGRAMMA TRIENNIO
di CREMA Sede legale in Crema (CR), P.zza Duomo n. 25 C.F. e P.I. 01141210193 BILANCIO PLURIENNALE DI PREVISIONE E PIANO PROGRAMMA TRIENNIO 2015-2016-2017 INDICE Stati Patrimoniali di previsione 2015-2016-2017
DettagliI MERCATI REGIONALI DEL LAVORO
SECO STATISTICHE E COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO Le dinamiche trimestrali Aggiornamento al 1 trimestre 2014 a cura del NETWORK SECO Maggio 2014 Il Network SeCO è costituito
DettagliBOX 2.1. La diffusione territoriale del lavoro atipico
BOX 2.1. La diffusione territoriale del lavoro atipico La diffusione delle forme di occupazione atipica e le loro caratteristiche sono piuttosto diversificate a livello territoriale, riflettendo il divario
DettagliL investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno
L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo
Dettagli«FOCUS» ANIA: R.C. AUTO
«FOCUS» ANIA: R.C. AUTO Numero 0 Ottobre 2003 STATISTICA TRIMESTRALE R.C. AUTO (Dati al 30 giugno 2003) EXECUTIVE SUMMARY. Con questo numero zero, il Servizio Statistiche e Studi Attuariali dell ANIA avvia
DettagliApprendistato di alta formazione e ricerca
Apprendistato di alta formazione e ricerca Irene Crimaldi IMT Istituto Alti Studi Lucca Irene Crimaldi (IMT Lucca) Apprendistato di alta formazione e ricerca 24/01/2014 1 / 17 Finalità - Promuovere la
DettagliI5 LA FORMAZIONE PROFESSIONALE REGIONALE TRA CONFERME E DISCONTINUITA
I5 LA FORMAZIONE PROFESSIONALE REGIONALE TRA CONFERME E DISCONTINUITA Sempre più rapidi e articolati sono i mutamenti che in questi anni coinvolgono il sistema della formazione professionale regionale.
DettagliInnovare in Filiere Tradizionali. Federchimica 19-05-2014
Innovare in Filiere Tradizionali Federchimica 19-05-2014 Icap Leather chem L Azienda, fondata nel 1944, a seguito di espansione e di variazioni nell assetto societario acquisisce la denominazione di Icap
DettagliMonitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro
ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione
DettagliRELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014
RELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014 Il presente bilancio è stato redatto in linea con le indicazioni deliberate dal Consiglio e tiene conto delle disposizioni
DettagliCostruzioni, investimenti in ripresa?
Costruzioni, investimenti in ripresa? Secondo lo studio Ance nelle costruzioni c'è ancora crisi nei livelli produttivi ma si riscontrano alcuni segnali positivi nel mercato immobiliare e nei bandi di gara
DettagliIl rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna
Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE
DettagliGLI ESITI OCCUPAZIONALI DELLA FORMAZIONE AL LAVORO
GLI ESITI OCCUPAZIONALI DELLA FORMAZIONE AL LAVORO L indagine sugli esiti occupazionali dei corsi di formazione ha preso in considerazione i corsi Nof del biennio 2002/2003 e i post-diploma del 2003, analizzando
DettagliDocumento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali
Documento di economia e finanza 2015 Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Giorgio Alleva Commissioni riunite V Commissione
Dettaglia cura della CGIL e dell IRES CGIL di MESSINA
a cura della CGIL e dell IRES CGIL di MESSINA Presentazione dei dati del 4 Studio sullo stato dell occupazione nella provincia di Messina a cura della CGIL e dell IRES CGIL di MESSINA 1 Nell ormai consueto
Dettaglil evoluzione del listino: societa e titoli quotati
L Evoluzione del Listino: società e titoli quotati Nel biennio 1997-98 la Borsa italiana ha compiuto importanti progressi, in termini sia di dimensione complessiva che di livello qualitativo del listino.
DettagliCome valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo
Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliGLI ESITI OCCUPAZIONALI DEI CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
GLI ESITI OCCUPAZIONALI DEI CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE L Osservatorio del Mercato del Lavoro della Provincia di Piacenza ha condotto nei mesi scorsi un indagine sugli esiti occupazionali dei corsi
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
PRODOTTI IN METALLO Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto
DettagliI MERCATI REGIONALI DEL LAVORO
SECO STATISTICHE E COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO Le dinamiche trimestrali Aggiornamento al 2 trimestre 2015 a cura del NETWORK SECO Settembre 2015 Il Network SeCO è costituito
DettagliI lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia
1 luglio 2015 #lavoro Rassegna Stampa Messaggero Veneto2lug2015 Il Piccolo 2lug2015 TG3 RAI FVG 1lug2015 I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia Anche in Friuli Venezia Giulia il mercato del lavoro
Dettagli4 I LAUREATI E IL LAVORO
4I LAUREATI E IL LAVORO 4 I LAUREATI E IL LAVORO La laurea riduce la probabilità di rimanere disoccupati dopo i 30 anni L istruzione si rivela sempre un buon investimento a tutela della disoccupazione.
DettagliI MERCATI REGIONALI DEL LAVORO
SECO STATISTICHE E COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO Le dinamiche trimestrali Aggiornamento al 1 trimestre 2015 a cura del NETWORK SECO Giugno 2015 Il Network SeCO è costituito
DettagliQuale futuro per le PMI di Spedizioni Internazionali del Lazio
CENTRO STUDI Logistica, Trasporto Merci e Spedizioni Progetto Confetra Lazio: Quale futuro per le PMI di Spedizioni Internazionali del Lazio Roma, maggio 2011 PROGETTO REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DELLA
DettagliGli adulti all università
13. Gli adulti all università La riforma universitaria ha allargato soprattutto nei primi anni di applicazione - la presenza degli studenti universitari immatricolati dopo i 19 anni. I laureati immatricolati
DettagliLA DINAMICA DEI CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO: IMPATTO DEGLI INCENTIVI E DEL JOBS ACT. AGGIORNAMENTO A GIUGNO 2015
VENETO LAVORO Osservatorio & Ricerca LA DINAMICA DEI CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO: IMPATTO DEGLI INCENTIVI E DEL JOBS ACT. AGGIORNAMENTO A GIUGNO MISURE/62 Luglio Introduzione Nel il mercato
DettagliL IMPATTO DEL JOBS ACT SULLE SCELTE DI ASSUNZIONE DELLE AZIENDE. www.gigroup.com
L IMPATTO DEL JOBS ACT SULLE SCELTE DI ASSUNZIONE DELLE AZIENDE www.gigroup.com L OBIETTIVO IDENTIFICARE LE OPINIONI DI HR MANAGER E IMPRENDITORI SUL JOBS ACT E I SUOI EFFETTI SIA SULL OCCUPAZIONE (MERCATO
Dettagli4.1 LE MODALITÀ DI EROGAZIONE
LE MODALITÀ DI EROGAZIONE E LE METODOLOGIE FORMATIVE CAPITOLO 4 4.1 LE MODALITÀ DI EROGAZIONE Il questionario utilizzato per la rilevazione delle attività formative svolte nel 2002 ha proposto una nuova
DettagliOGGETTO: Consulenza giuridica Imposta regionale sulle attività produttive Deduzioni IRAP Cuneo fiscale Richiesta parere
RISOLUZIONE N. 235/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,10 giugno 2008 OGGETTO: Consulenza giuridica Imposta regionale sulle attività produttive Deduzioni IRAP Cuneo fiscale Richiesta parere
DettagliRISOLUZIONE N. 98/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 25/11/2015
RISOLUZIONE N. 98/E Direzione Centrale Normativa Roma, 25/11/2015 OGGETTO: Consulenza giuridica Fatturazione delle prestazioni rese dai medici di medicina generale operanti in regime di convenzione con
DettagliI PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE DELL INDUSTRIA E DEI SERVIZI PER IL 2013 Il Sistema Informativo Excelsior a supporto delle politiche del
I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE DELL INDUSTRIA E DEI SERVIZI PER IL 2013 Il Sistema Informativo Excelsior a supporto delle politiche del lavoro e della formazione Conferenza stampa 23 luglio 2013
Dettagli15 Rapporto Nazionale sulla Formazione
15 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Ricerca e Monitoraggio Formez PA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati emersi dalla ricerca
DettagliOutlook finanziario dell agricoltura europea
Gian Luca Bagnara Outlook finanziario dell agricoltura europea I prezzi agricoli hanno colpito i titoli dei giornali negli ultimi cinque anni a causa della loro volatilità. Tuttavia, questa volatilità
DettagliLE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR
Le sfide all'orizzonte 2020 e la domanda di competenze delle imprese LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Domenico Mauriello
DettagliUfficio studi IL LAVORO NEL TURISMO
Ufficio studi I dati più recenti indicano in oltre 1,4 milioni il numero degli occupati nelle imprese del turismo. Il 68% sono dipendenti. Per conto dell EBNT (Ente Bilaterale Nazionale del Turismo) Fipe,
DettagliGli adulti all università
15. Gli adulti all università La Riforma universitaria ha allargato la presenza degli studenti universitari immatricolati dopo i 19 anni. Tra i laureati entrati all università in età adulta, la presenza
DettagliGli stranieri alla ricerca del lavoro
STUDI E RICERCHE SULL ECONOMIA DELL IMMIGRAZIONE Gli stranieri alla ricerca del lavoro Dinamiche occupazionali straniere, caratteristiche e modalità di ricerca del lavoro desiderato dai disoccupati stranieri
DettagliEDUCATORE PROFESSIONALE STATISTICHE. Quale andamento ha il mercato del lavoro? Quali sono le previsioni di occupazione?
EDUCATORE PROFESSIONALE STATISTICHE Quale andamento ha il mercato del lavoro? Quali sono le previsioni di occupazione? Laureati I corsi di laurea che preparano gli EDUCATORI PROFESSIONALI sono: - Educazione
DettagliRISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE
RISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE Sala delle Colonne BPM Milano 29 aprile 2010 Francesco G. Paparella Presidente AIBA PERCHE IL BROKER Nel 2009 i broker: hanno intermediato il 46,1% dei rami
DettagliINDAGINE SUI COSTI DELLE POLIZZE ABBINATE A FINANZIAMENTI (PPI PAYMENT PROTECTION INSURANCE) PRIMI RISULTATI
INDAGINE SUI COSTI DELLE POLIZZE ABBINATE A FINANZIAMENTI (PPI PAYMENT PROTECTION INSURANCE) PRIMI RISULTATI MAGGIO 2016 1 Indice 1. Introduzione e sintesi 2. La dimensione del mercato PPI 2.1. Numero
DettagliAlmaLaurea: i laureati in Giurisprudenza si raccontano. Lo studio e il lavoro, ecco le loro performance. Con il primo identikit dei dottori triennali
COMUNICATO STAMPA AlmaLaurea: i laureati in Giurisprudenza si raccontano. Lo studio e il lavoro, ecco le loro performance. Con il primo identikit dei dottori triennali Torino, 13 dicembre 2005 AlmaLaurea
DettagliLe prospettive di lavoro
12. Le prospettive di lavoro Alla conclusione del corso di studi 35 laureati di primo livello su 100 intendono cercare lavoro e altri 17 lavorano già o hanno comunque trovato un impiego; tra i laureati
DettagliDELIBERA N. 211 della GIUNTA CAMERALE N 24 del 22/12/2015
DELIBERA N. 211 della GIUNTA CAMERALE N 24 del 22/12/2015 OGGETTO: Asseverazione ed Autorizzazione - Azienda Speciale Fermo Promuove - Proroga contratto di somministrazione lavoro a tempo determinato.
DettagliInfoJobs.it analizza il mercato del lavoro campano evidenziandone i trend principali. Aumentano le richieste nelle Telecomunicazioni.
Jobs In Progress CAMPANIA InfoJobs.it analizza il mercato del lavoro campano evidenziandone i trend principali. Aumentano le richieste nelle Telecomunicazioni. La categoria più richiesta sul territorio
DettagliVENETO LAVORO Osservatorio & Ricerca. I CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO. AGGIORNAMENTO AL 30 settembre 2015
VENETO LAVORO Osservatorio & Ricerca I CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO. AGGIORNAMENTO AL 30 settembre MISURE/64 1 Ottobre Introduzione Nel la regolazione del mercato del lavoro è stata oggetto
DettagliDai rapporti temporanei all occupazione stabile: un percorso sempre più incerto?
Dai rapporti temporanei all occupazione stabile: un percorso sempre più incerto? di Anna de Angelini La maggior flessibilità in entrata introdotta dalla normativa sui rapporti di lavoro a partire seconda
DettagliIl Collocamento Obbligatorio nella Provincia di Padova: Lavoratori disabili e Categorie Protette al 30 giugno 2010
Il Collocamento Obbligatorio nella Provincia di Padova: Lavoratori disabili e Categorie Protette al 30 giugno 2010 Osservatorio sul Mercato del Lavoro della Provincia di Padova 1 In sintesi: Prosegue la
DettagliI MERCATI REGIONALI DEL LAVORO
SECO STATISTICHE E COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO Le dinamiche trimestrali Aggiornamento al 4 trimestre 2014 a cura del NETWORK SECO Febbraio 2015 Il Network SeCO è costituito
DettagliIl presente documento viene redatto da Career Counseling con lo scopo finale di avere una visione dell andamento del MdL, in modo da poter
1 Il presente documento viene redatto da Career Counseling con lo scopo finale di avere una visione dell andamento del MdL, in modo da poter predisporre, in tempo reale, azioni correttive e migliorative
DettagliOsservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT
Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Volume 16 DICEMBRE 2010 Microimprese ancora in affanno ma emergono i primi timidi segnali di miglioramento negli investimenti Calano
DettagliLa ricerca empirica in educazione
La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni
DettagliTerzo settore. risorsa economica e sociale del VCO
risorsa economica e sociale del VCO TERZO SETTORE: risorsa economica e sociale per il territorio Il censimento 2011, a 10 anni di distanza dal precedente, ci restituisce informazioni che mettono in luce
DettagliTAVOLO DI LAVORO IMPRENDITORIA FEMMINILE. INTERVENTO DEL DR. GIORGIO GIOVANNINI Banca Marche INTRODUZIONE
TAVOLO DI LAVORO IMPRENDITORIA FEMMINILE INTERVENTO DEL DR. GIORGIO GIOVANNINI Banca Marche INTRODUZIONE L'ARGOMENTO ODIERNO E' DI SICURO INTERESSE PER LE BANCHE IN GENERALE E PER BANCA MARCHE IN PARTICOLARE
DettagliIndagine e proposta progettuale
Indagine e proposta progettuale Silver CoHousing Condividere. Per affrontare positivamente crisi economica e mal di solitudine della terza età Direzione della ricerca: Sandro Polci E noto che la popolazione
DettagliINDAGINE SUI CREDITI VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2011
INDAGINE SUI CREDITI VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2011 Il presente rapporto riporta i principali risultati dell indagine sui crediti verso la Pubblica Amministrazione, svolta dall Associazione fra
Dettagli