Progetto accoglienza formazione classi prime a.s. 2014/15
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- Daniele Vinci
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1 Istituto Comprensivo Statale Sesto n 1 Scuola Primaria L.L.Radice Progetto accoglienza formazione classi prime a.s. 2014/15 Gli Insegnanti: Braca Sara Mancini Maria Manduchi Umberto Meriggi Chiara Paoli Serena Pasquino Maria con le bambine ed i bambini della IA IB IC
2 Coerentemente con i principi che ispirano il P.O.F, utilizzando le risorse professionali ed un'organizzazione flessibile, come approvato dal Collegio docenti, anche quest'anno il plesso Radice ha scelto di procedere alla formazione delle classi prime di scuola primaria secondo un progetto di accoglienza a classi aperte. Finalità: Prevenire fenomeni di dispersione e di disagio scolastico, promuovendo l'inclusione anche attraverso la formazione di gruppi classe funzionali al benessere, alla crescita e all apprendimento di ciascun alunno. Obiettivi: - Formare gruppi classe eterogenei al loro interno ed equilibrati tra loro. - Favorire negli insegnanti la corresponsabilità nei confronti dell intero gruppo di alunni, premessa indispensabile per un lavoro collegiale di progettazione e programmazione educativa e didattica. - Favorire la partecipazione degli alunni e delle famiglie alla vita della scuola intesa come comunità allargata. Tempi Il progetto, che si colloca nell'area della continuità educativa e didattica dell'istituto, ha previsto 3 fasi principali: la prima nei mesi di Febbraio - Maggio dello scorso anno scolastico La seconda a Giugno La terza a Settembre del corrente anno Progetto accoglienza All inizio delle lezioni, i bambini vengono accolti tutti insieme, gli insegnanti propongono le attività programmate, finalizzate alla raccolta di dati sui prerequisiti necessari all apprendimento, per gruppi, con una organizzazione che permetta a tutti gli insegnanti di conoscere tutti i bambini e ai bambini di conoscersi tra di loro. Questa fase ha una durata di 10 giorni Per qualche giorno le attività vengono organizzate in modo che tutti gli insegnanti ruotino sui gruppi per verificarne la costituzione. Completata la verifica, gli insegnanti comunicano i gruppi classe al Dirigente che assegna gli insegnanti. Conclusa questa fase viene svolta un seconda assemblea con i genitori che costruiscono così, assieme ai loro figli, un preciso gruppo classe. Ovviamente nella formazione delle classi si tengono presenti i criteri stabiliti dal consiglio d'istituto, dal Collegio docenti, quindi sinteticamente: I. omogeneità nel rapporto maschi e femmine nella stessa classe II. equità rispetto a numero, età, alunni stranieri, alunni disabili e/o con gravi problemi di apprendimento III. eterogeneità delle competenze cognitive, emotive e relazionali sulla base delle informazioni ottenute: negli incontri con gli insegnanti delle scuole dell Infanzia e dalla loro documentazione; dall osservazione diretta degli insegnanti in fase di accoglienza. IV. divisione in piccoli gruppi delle scuole di provenienza che tenga conto dei criteri dei punti I, II e III, in particolare per gli alunni diversamente abili V. disponibilità ad accogliere richieste non vincolanti di stare insieme con uno o due compagni, purché siano salvaguardati i criteri precedenti e non vi siano controindicazioni da parte degli insegnanti che hanno effettuato l osservazione o degli insegnanti della scuola dell infanzia.
3 ACCOGLIENZA SETTEMBRE 2014 Al fine di favorire un clima pro sociale e motivante, al tempo stesso sereno e naturale, abbiamo ritenuto opportuno mantenere routine stabili relative al momento dell'arrivo, del saluto ai genitori, della strutturazione delle attività e del saluto di fine settimana. E' stata fondamentale in questo senso la scelta di una canzone dell'accoglienza ( che è stata cantata ogni mattina accompagnata dai gesti e suonata con la chitarra), e la creazione di un tema sfondo-integratore che fosse significativo per i bambini e collocasse le esperienze di questi primi 10 giorni in un orizzonte di senso. L'idea di fondo è nata dal titolo del libro di testo adottato per tutte e tre le prime: PEPERONCINO ed. Giunti, collegato alla prossimità dell'orto didattico quale spazio visibile e, prossimamente, fruibile, dai bambini stessi. E' stato così elaborato un breve racconto nel quale i protagonisti appunto erano 3 gruppi di peperoncini, ognuno dei quali con specifiche qualità, capaci, insieme, di risolvere i problemi dell'orto e vivere in armonia. Per facilitare l'osservazione abbiamo stabilito che ogni docente curasse la raccolta dati su 12 bambini. Quale strumento di raccolta e documentazione delle osservazioni è stato utilizzato il questionario osservativo iniziale inserito nei materiali IPDA ( Tretti, Terreni, Corcella, Materiali IPDA per la prevenzione delle difficoltà di apprendimento. Strategie ed interventi, Erikson.), opportunamente rivisto (allegato 2). L'utilizzo di uno strumento oggettivo di raccolta dati ci ha permesso, in sede di stand bay, di divenire consapevoli di quali aspetti avessimo trascurato nell'osservazione. E'stata essenziale una progettazione collegiale, coerente e pienamente condivisa che ha richiesto però uno sforzo non indifferente in termini di energie e tempo da parte di tutto il team. Conclusioni ed osservazioni Riteniamo che l'esperienza abbia presentato più aspetti di forza: la progettazione delle attività in modo così accurato, il ruotare delle coppie dei docenti per le osservazioni ha favorito la conoscenza fra gli stessi docenti in quanto 4 su 6 sono al loro ingresso presso il nostro plesso. Il fatto che due delle colleghe nuove, Braca e Paoli, provenissero dalla scuola dell'infanzia è stato un valore aggiunto in termini di competenze professionali ed esperienze La rotazione strutturata secondo le modalità sopra enunciate è costruttiva e non crea disagio ai bambini, consentendo di operare sin dai primi giorni gli opportuni spostamenti. E' risultato essenziale il confronto a caldo sulle osservazioni alla conclusione di ogni mattinata di lavoro, reso più costruttivo dalla strutturazione di specifici momenti di verifica ( vedi allegato 3). non sempre abbiamo ravvisato coerenza tra le informazioni ricevute dalle colleghe dell'infanzia e l'incontro con i bambini; a tal scopo riterremmo opportuno rivedere il documento di passaggio delle informazioni. Risulta grave la carenza di informazioni relative ai bambini provenienti da altri circoli; si suggerisce per il px anno scolastico di inviare alle altre scuole dell'infanzia del territorio un calendario di appuntamenti per l'incontro e lo scambio di informazioni.
4 La storia di Peperoncino Nel giardino della scuola Radice c è un piccolo orto. Qui il nonno Filippo ha piantato tanti ortaggi: l insalata, i pomodori, le zucchine, le melanzane, il cavolo. In un angolo dell orto ci sono anche tre piccole piante di peperoncini: una di peperoncini gialli, simpatici e accoglienti; una di peperoncini verdi, saggi e instancabili e una di peperoncini rossi, energici e allegri. l insalata, i pomodori, le zucchine, i cavoli, le melanzane spesso trascorrono la giornata a litigare tra loro: l insalata si lamenta perché i pomodori sono troppo alti e la coprano dal sole; le melanzane si arrabbiano con le zucchine perché prendono troppo posto e loro non riescono a crescere; i cavoli vorrebbero più acqua ma l insalata la prende tutta per sé. Nell orto della Radice sembra non esserci un ortaggio felice! I peperoncini, mentre tutti gli ortaggi stanno litigando, commentano: per il bene di tutti, come sarebbe bello andare d accordo! Cerchiamo insieme una soluzione! I peperoncini gialli, simpatici e accoglienti, ascoltano con attenzione i bisogni di tutti gli ortaggi. I peperoncini verdi, saggi e instancabili, decidono di parlare con il nonno Filippo e di dargli qualche consiglio: tagliare la siepe di rovi davanti all orto, così che il sole possa scaldare con i suoi raggi tutti nello stesso modo rizzappettare la terra intorno alle zucchine per far un po di spazio in più mettere un nuovo sistema d irrigazione goccia a goccia per far arrivare più acqua a tutti. i peperoncini rossi prendono la parola: ora si che c è armonia, ascoltarsi,consigliarsi e impegnarsi per cambiare la situazione ha portato finalmente la pace!!! Nell orto della Radice, finalmente, ogni ortaggio e felice! I peperoncini rossi intonano la nostra canzone.
5 La canzone della felicità Se sei triste ti manca l'allegria vuoi scacciare la malinconia, vieni con me ti insegnerò la canzone della FELICITA' sbatti le ali muovi le antenne dammi le tue zampine vola di qua e vola di là la canzone della FELICITA'
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