2501(VENTICINQUE ZEROUNO): ODISSEA NEL GRAFFITO

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1 2501(VENTICINQUE ZEROUNO): ODISSEA NEL GRAFFITO L occasione di presentare 2501 ( è quasi d obbligo per poter illustrare e aprire una finestra su un mondo, quello dei writers, spesso troppo facilmente condannato ad essere un atto vandalico solamente per il fatto di esprimersi in spazi non convenzionali, secondo una filosofia non convenzionale.per LORO. L occasione di avere conosciuto 2501 (Venticinque zerouno) è stato l ART BASEL di MIAMI BEACH del 2011 in uno sgangherato Hostel della brillante e trendy Miami Beach. 30 anni, milanese di nascita ma di nazionalità indefinita poiché il suo lavoro lo ha fatto viaggiare sin dai 18 anni con i suoi primi graffiti a sole lettere per tutto il mondo: dalle favelas di San Paolo in Brasile fino alle realtà più carde della storia del mondo come la Palestina, 2501 ha portato nel suo borsellino da viaggio semplicemente dei colori, dei pennelli e lo spirito della scoperta quanto della necessità di interagire con le persone di un luogo qualsiasi del globo e confrontarsi su problematiche e idee con l arte dei graffiti. Non un semplice happening, ma una interpretazione costante dei luoghi che egli visitava, una interpretazione estetica, ma se vogliamo prima di tutto culturale e sociale. La scelta di un luogo non è solamente un semplice muro dove lasciare una firma, ma una finestra, una grande finestra sulla quale scrivere, dipingere, graffiare le proprie idee. La forza di queste idee, forti o gentili che siano, permettono a ciascun writer, e anche al nostro 2501 di farlo senza chiedere la mediazione di alcune parti della società, ma proprio di dire in faccia(ta) alla società stessa le sue idee. I muri che spesso in questa nostra epoca sono eretti solo per dividere e ignorare chi sta dall altra parte, come allo stesso tempo i grandi edifici nudi, senza una storia artistica, e quindi semplici colate di freddo e pesante cemento sono la terra più fertile per far scorrere idee nuove, ma anche nuove forme che creano uno squarcio non solo nell edificio, ma anche nella mente di chi si trova ad osservare la poderosa grandezza. In un certo senso possiamo parlare di Trompe-l'œil (dal francese "inganna l'occhio", da tromper, ingannare) una tecnica pittorica che, attraverso espedienti, induce nell'osservatore l'illusione di stare guardando oggetti reali e tridimensionali in realtà dipinti su una superficie bidimensionale, ma in una chiave di strada, underground fortemente NU-POP, influenzata da correnti dichiaratamente sovversive nella loro epoca come il surrealismo e la metafisica dove però è la cultura della televisione, del cinema, delle riviste e in qualche modo anche della fotografia a rielaborare lo stile sempre free, mai old shool è la testimonianza di una cultura che in un certo senso sta ancora passando, che non è chiusa nei musei o nelle gallerie ma che vive solo nei luoghi del vivere comune. L occasione di poter venire in una scuola pubblica, per 2501 e per me in quanto suo critico e curatore illegale, rappresenta l occasione di poter rompere un altro tabù: ovvero poter permettere di dare al luogo pubblico che per 2501 spesso sono le stazioni, le industrie abbandonate, i muri di periferia, un nuovo significato. Ovvero poter regalare ai ragazzi giovani che siete voi un segno di come si può attraverso l arte segnare un luogo come un Liceo Classico dove il confronto e la cultura sono all ordine del giorno e sono le armi che vi vengono date per cambiare il mondo, per farlo funzionare per difenderlo dall errore. Nicola B. ( a.k.a. figlio di Erwin II)

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5 2501 s SHORT BIOGRAPHY 2501 nasce a Milano nel gennaio del Inizia a dipingere a 14 anni da autodidatta e porta avanti la sua passione sui muri della sua città, Milano. Si forma montatore alla civica scuola di cinema di Milano. Finita la scuola frequenta un master di comunicazione visuale alla nuova Bauhaus di Weimar in Germania. Grazie a Studio Bici parteciperà come aiuto montatore alla realizzazione di Racconti di guerra di Mario Amurra,film vincitore del Davide di Donatello nel 2005 e selezionato al Festival di Berlino. A 20 anni si trasferisce a S. paolo del brasile per un anno dove lavora come impaginatore e collabora con alcune ONG per insegnare a dipingere ai bambini delle favelas. Qui viene a contatto con la scuola di graffitismo sud americana (Os Gemeos, Herbert Baglione, Higraff, Zezao etc etc:::) e il suo approccio alla pittura cambia completamente. Prima con lo pseudonimo di robot inc (con questo psudonimo viene pubblicato su libro di Tristan Manco Street Logo Thems and Hudson) e poi come 2501 inizia un percorso nuovo che integra pittura muraria e su tela,scultura e video. Al suo ritorno in Italia lavora per circa un anno per Video Gang di Sergio Salerni,uno dei più noti registi di sfilate di moda,occupandosi di post produzione su piattaforme Silicon Graphics. Tra il 2004 e il 2007 è socio dello studio llloolll di Milano che si occupa di web designe,grafica animata per la televisione e molto altro. Dal 2007 si trasferisce per la seconda volta in Brasile e inizia a dedicarsi solo alla cariera artistica.ha partecipato a varie esposizioni e libri sulla street art europea. Vive e lavora tra Milano, Berlino e San Paolo del Brasile.