Le Parabole del Maestro - 5

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1 Le Parabole del Maestro - 5 Quando tornerà Gesù? Quante persone si sono poste questo interrogativo! Quante hanno cercato di determinarne perfino la data! Ultimamente ci hanno propinato in tutti i modi la storia che addirittura i Maya avrebbero previsto la fine del mondo il fatidico L ultimo numero di una nota rivista evangelica 1 riporta un articolo dal titolo «Guerra e rapimento immminenti?» «Jimmy DeYoung, prevede una guerra futura e un rapimento imminente.» L articolo racconta che nel dicembre 2009 a Dallas (USA) c è stata una conferenza sulle profezie bibliche dal titolo Rapimento prima del tempo della tribolazione con la prtecipazione di noti studiosi di profezia biblica nel campo evangelico. In particolare DeYoung ha tracciato un quadro particolarmente dettagliato riguardo ciò che accadrà in Israele e nel mondo prima del ritorno di Cristo. Lo scopo dell autore nello scrivere questo articolo era di incoraggiare i cristiani a studiare si le profezie della Bibbia, ma allo stesso tempo di sottolineare il pericolo di inutili speculazioni e proclami che, così come già avvenuto in passato, si sono rivelati privi di fondamento biblico. C è stato un periodo in cui ero fortemente attratto da tutto ciò che riguardava le profezie bibliche ed ero convinto di aver trovato chiarezza su parecchie di esse. Oggi, probabilmente, dovrei rivedere molte di quelle convinzioni. La Parabola che mediteremo oggi fu raccontata da Gesù allo scopo di insegnare qualcosa riguardo il momento del suo ritorno. Infatti fa parte, insieme ad altre, di un lungo discorso di carattere escatologico, cioè che riguarda insegnamenti relativi al futuro. La Parabola dell attesa dello sposo: Il Regno di Dio verrà! Sei pronto? Ormai siete abituati al fatto che in questa serie di predicazioni io cambi il titolo alle parabole, ma vi assicuro che anche questa è scritta nel NT! Non si tratta di un atto irrispettoso in quanto nessuno dei titoli che trovate scritti nella Bibbia sopra i vari brani è ispirato, ma è stato scritto piuttosto per aiutarci a capire il senso del paragafo che leggiamo e a individuare più facilmente la sua collocazione. Nei testi originali la Bibbia è scritta senza interruzioni di paragrafi, di capitoli o versetti. Ma se noi l avessimo così, faremo un po di fatica a trovare il brano che leggeremo tra un attimo. Fino a questo momento le parabole che abbiamo considerato ci hanno spiegato varie cose sulla natura del Regno di Dio: Non è accolto da tutti, nella parabola dei quattro terreni. Convive per un certo tempo con la zizzania quindi è contrastato nella sua crescita, nella parabola delle zizzanie in mezzo al grano. È qualcosa per cui vale la pena lasciare tutto, nelle parabole del tesoro nascosto e della perla di gran valore. È così ricco che tutti coloro che ne fanno parte, secondo la grazia sovrana di Dio, ne godono le benedizioni pienamente ed allo stesso modo, nella parabola degli operai del generoso padrone della vigna. Tutte queste parabole avevano a che fare con il carattere del Regno. Questa, invece, pone l accento non sul presente del Regno ma sul suo futuro, sul momento in cui sarà stabilito con la gloriosa venuta del Signore. Ciò è evidente anche dalla variazione nella tipica formula di apertura delle parabole che abbiamo visto nel Vangelo di Matteo. Infatti, mentre in tutte le altre parabole abbiamo letto Il Regno dei cieli è simile a questa inizia con Il Regno di cieli sarà simile a Lettura: Matteo 25: Il momento 1 Chiamata di Mezzanotte, Guerra e rapimento imminenti? di Norbert Lieth, Maggio/Giugno 2010, pag 12-13

2 Abbiamo visto quanto sia importante per la comprensione della parabola far riferimento al momento in cui fu raccontata da Gesù. Forse non c è un altra parabola per cui questa regola sia altrettanto utile e importante. Il contesto è molto ampio, si tratta di un lungo discorso di Gesù pronunciato pochi giorni prima della Pasqua in cui sarebbe stato crocifisso, ed abbraccia i due capitoli di Matteo. Cos era avvenuto? In seguito al giudizio pronunciato da Gesù su Scribi e Farisei (cap. 23) e alla sua affermazione sulla distruzione del Tempio, i discepoli gli posero una triplice domanda: 24:3 < «Dicci, quando avverranno queste cose e quale sarà il segno della tua venuta e della fine dell'età presente?» A questa domanda Gesù rispose con quello che è conosciuto come il discorso profetico pronunciato sul Monte degli Ulivi in cui spiegò la realtà del Suo ritorno glorioso e degli eventi che lo avrebbero preceduto e seguito. All interno di questo sermone sono contenute varie parabole tra cui quella che abbiamo appena letto, che come le altre ha lo scopo di sottolineare principalmente l esortazione contenuta in tutto il sermone: 24:42Vegliate, dunque, perché non sapete in quale giorno il vostro Signore verrà. 2. La storia La storia da cui prende spunto la parabola è in se molto semplice: è quella di un matrimonio. Alcuni sono stupiti del fatto che questo matrimonio si celebri di notte e pure del fatto che si parla dello sposo ma non della sposa. Altri hanno cercato di vederci un significato allegorico dietro ciascun particolare. Altri ancora, siccome non potevano capirla semplicemente, hanno affermato che Gesù non l ha mai pronunciata ma che sia stata inserita in seguito nel Vangelo di Matteo. Io, invece, quando leggevo questa parabola da ragazzino, pensavo che le 10 vergini fossero tutte le promesse spose di uno sposo poligamo! Pur se lo scopo della parabola non è certamente quello di spiegare nè di fare troppe analogie coi dettagli di un matrimonio ebraico, sarà utile per noi conoscere l usanza di un tipico matrimonio del tempo di Gesù, anche se non ci sono testimonianze in realtà di un rituale sempre uguale e definito. Dobbiamo pensare che in quel tempo il matrimonio era un evento sociale, una festa così importante che coinvolgeva l intero villaggio per diversi giorni. Normalmente il matrimonio, iniziato mesi prima con una promessa fatta fra i genitori degli sposi, proseguiva con il fidanzamento che poteva durare fino ad un anno ed era un periodo in cui il futuro sposo avrebbe dovuto prepararsi per mostrare di poter mantenere una famiglia. Trovava un lavoro o ne avviava uno in proprio, prendeva o costruiva una casa. Alla fine di questo periodo di fidanzamento lo sposo sarebbe andato a prendere la sposa a casa dei genitori per condurla nella propria casa, in cui sarebbero stati accompagnati da un corteo festoso per le strade del villaggio e quello sarebbe stato l inizio della festa matrimoniale che poteva durare fino a sette giorni. Questa processione festante poteva avvenire di sera, ecco perché era necessario avere delle lampade. Ecco lo sfondo sociale di questa parabola. Dieci giovani ragazze, ancora senza marito, fanno parte del corteo nuziale che dovrà accogliere lo sposo e accompagnarlo nella propria casa con la sposa. Ma solo 5 di esse potranno entrare alla festa di nozze. Già all inizio della parabola Gesù sottolinea la differenza tra queste dieci vergini 25:2 Cinque di loro erano stolte e cinque avvedute Notiamo però che queste ragazze avevano almeno 4 cose visibili in comune: a. Lo stesso obiettivo Mt 25:1 < uscirono a incontrare lo sposo. È interessante notare che questo obiettivo è perseguito da tutte fino alla fine. Tutte le dieci vergini avevano il desiderio di incontrare lo sposo e partecipare alle nozze. Anche le stolte perseguono fino alla fine questo obiettivo andando a comprarsi l olio per le loro lampade, ma alla fine non avranno più il tempo di attuare il loro progetto. b. Lo stesso strumento

3 Mt 25:1 < dieci vergini le quali, prese le loro lampade, uscirono a incontrare lo sposo. Tutte dieci le vergini escono con delle lampade. Non vogliamo tanto discutere su che tipo di lampade fossero, vi assicuro che c è tanta letteratura che lo fa! Ci interessa sapere ciò che la parabola dice e cioè che erano lampade o torcie ad olio. Tutte dice avevano immaginato fosse necessario prenderle, forse faceva parte del rituale della processione, forse era già sera non sappiamo, tuttavia tutte presero lo strumento necessario. c. La stessa stanchezza 5 Siccome lo sposo tardava, tutte divennero assonnate e si addormentarono. Alcuni hanno visto qui lo stato della chiesa che è addormentata, che non è attiva nel servizio per Dio. Ma Gesù non sta dicendo niente di tutto ciò e la prova è che tutte le vergini, sia le stolte che le sagge si addormentarono. Non c è niente di peccaminoso in questa affermazione! Dobbiamo intenderla piuttosto come qualcosa di normale nel contesto di questa storia. Durante l attesa di Cristo tutti i cristiani sono intenti a fare le cose normali della vita! d. Lo stesso appuntamento 6 Verso mezzanotte si levò un grido: "Ecco lo sposo, uscitegli incontro!" Finalmente arriva il momento tanto atteso. Ecco l appuntamento con lo sposo! E tutte insieme si svegliano e si alzano per andargli incontro. Ed è solo a questo punto che notiamo il diverso comportamento fra le stolte e le sagge C era 1 cosa non in comune fra loro: Solo 5 vergini erano pronte al momento del l arrivo dello sposo. Solo 5 mostrarono la loro avvedutezza e avevano ciò che era necessario per poter arrivare alla festa. E tutta la parabola mostra l effetto finale di questa distinzione iniziale. Le 5 vergini sagge entrano alla festa di nozze con lo sposo, le altre pur cercando di trovare le risorse all ultimo momento non avranno nessuna possibilità di far parte della festa, che pure stavano aspettando come le altre. A volte si sente dire quella persona è così in gamba, gli manca solo il Signore Devo confessare che ho qualche problema con questa affermazione. Perché credo che non dia la giusta impressione di quello che dovrebbe essere il pensiero di un cristiano sull uomo non rigenerato dalla grazia di Dio. Nessun uomo è già buono e ha solo bisogno di Gesù per completare il quadro della sua bontà, nessuno è già a posto e ha bisogno di Gesù solo per entrare nel suo Regno. Una sola cosa manca, ma è quella cosa fondamentale per cui tutto il resto (bontà, capacità, sensibilità, buone opere, ecc ) è da buttare tanto non servirà a niente, anzi forse potrebbe essere d ostacolo per un autentica conversione. Gesù disse al giovane ricco <«Una cosa ti manca ancora: vendi tutto quello che hai, e distribuiscilo ai poveri, e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi». Luca 18:22 Una sola cosa che avrebbe chiaramente rivelato che tutto ciò che di buono il ricco faceva non lo faceva per Dio ma per se stesso. Per un senso di giustizia umana, ma il suo cuore era lontano da Dio. Le 5 stolte avevano molto in comune con le altre, ma l unica cosa che le distingueva le condannò a stare fuori dalle nozze. 3. Il significato Il significato di questa parabola è molto chiaro sia alla luce di quando fu raccontata, che del contesto e delle parole che troviamo alla sua conclusione: 13 Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora. Il dunque lega questa conclusione alla parabola, così come l allora dell inizio Mt 25:1 «Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini < la lega a tutto il discorso sulla fine dei tempi. Lo scopo di questa parabola è di sottolineare che bisogna essere pronti alla venuta di Gesù per entrare nel Suo Regno. Implicitamente la parabola ci suggerisce 4 verità sul Regno dei cieli che determinano altrettante risposte da parte nostra:

4 a. Il Regno verrà La certezza 6 Verso mezzanotte si levò un grido: "Ecco lo sposo, uscitegli incontro!" Tutta questa parabola parla, in modo scontato, del fatto che lo sposo arriverà. Non c è dubbio! Abbiamo già parlato, qualche settimana fa, del fatto che il Regno è una realtà già presente e allo stesso tempo una realtà che dovrà realizzarsi. È presente in un senso spirituale in quanto Dio è il sovrano ed esercita la Sua autorità, così come nell opera di Cristo nei cuori dei credenti. Si realizzerà e si concretizzerà nel momento in cui coloro che avranno creduto saranno trasportati nel Regno dei cieli, in cui vivranno per l eternità. Il Signore Gesù avrebbe detto poco più tardi ai discepoli: Giov 14:2-3 Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo? Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi; Come abbiamo visto prima, la celebrazione del matrimonio era solo la naturale conclusione di un impegno già preso in anticipo. Questa figura può ben rappresentare la vita cristiana Col 1:3 Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio Questa è già la posizione del cristiano. Infatti l apostolo Paolo può affermare Col 3:2-21 Quanto a noi, la nostra cittadinanza è nei cieli, ma pure aggiunge da dove aspettiamo anche il Salvatore, Gesù Cristo, il Signore, che trasformerà il corpo della nostra umiliazione rendendolo conforme al corpo della sua gloria Il cristiano crede senza dubbio che il Signore tornerà per stabilire il Suo Regno. Apoc 19:6-7 «Alleluia! Perché il Signore, nostro Dio, l'onnipotente, ha stabilito il suo regno. Rallegriamoci ed esultiamo e diamo a lui la gloria, perché sono giunte le nozze dell'agnello e la sua sposa si è preparata. b. Il Regno non è disponibile per sempre La prontezza 10 Ma, mentre quelle andavano a comprarne, arrivò lo sposo; < e la porta fu chiusa. Questa parabola termina in modo drammatico per le 5 vergini stolte. La porta viene loro chiusa in faccia, e non avranno più alcuna possibilità di partecipare alla festa di nozze. La loro richiesta 11 < "Signore, Signore, aprici!" rende ancora più triste e drammatica questa immagine! Poco prima, nel suo discorso profetico, Gesù aveva detto 24:37-39 Come fu ai giorni di Noè, così sarà alla venuta del Figlio dell'uomo. Infatti, come nei giorni prima del diluvio si mangiava e si beveva, si prendeva moglie e s'andava a marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca, e la gente non si accorse di nulla, finché venne il diluvio che portò via tutti quanti, così avverrà alla venuta del Figlio dell'uomo. Anche ai tempi di Noè le persone non credevano e si facevano beffe di quell uomo che in ubbidienza a Dio costruiva un Arca nel deserto per salvarsi dal Diluvio e vivevano ignorando i suoi avvertimenti. Quando l Arca fu costruita Dio vi fece entrare gli animali e la famiglia di Noè, poi chiuse la porta e tutti coloro che si trovarono fuori morirono. La volta scorsa abbiamo visto che anche gli operai dell ultima ora furono invitati dal padrone ad entrare nella vigna che rappresenta il Regno, evidenziando con questo l immensa pazienza e la grazia di Dio disponibile per tutti fino all ultimo momento che Dio ha stabilito. Ma pur se Dio è misericordioso e concede la Sua grazia e l ingresso nel Suo Regno, non dobbiamo dimenticare che lo fa alle Sue condizioni e nei tempi da Lui stabiliti. Perché lui è Sovrano e Giusto! Questa parabole ci mette davanti ad una delle verità più spaventose della Scrittura: arriverà un giorno in cui sarà troppo tardi per ottenere la grazia. In cui Dio chiuderà le porte del Regno e allora sarà troppo tardi per chi non ha creduto e chi sarà fuori sarà condannato per l eternità. Il rumore della porta del Regno che si chiude sarà sinonimo di gioia e di pace per i credenti, ma di terrore per coloro che saranno fuori! Per i primi significherà protezione Ap 21:27 E nulla di impuro, né chi commetta abominazioni o falsità, vi entrerà; ma soltanto quelli che sono scritti nel libro della vita dell'agnello. Per gli altri sarà forse la fine di un inganno che hanno vissuto oppure la conferma di una menzogna a cui hanno creduto per tutta la vita! Io spero e prego che nessuno dei presenti possa essere

5 c. Il Regno è solo per chi è pronto La decisione 8 E le stolte dissero alle avvedute: "Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono". Questa parabola ci mostra chiaramente come si possa anche essere convinti riguardo le cose di Dio, ma non per questo essere correttamente pronti a riceverle. È interessante notare che le vergini stolte non hanno mai manifestato un dubbio in merito all arrivo dello sposo. Abbiamo visto che il loro obiettivo e la loro attesa era simile alle altre 5 vergini sagge. Ed è proprop qui che la loro stoltezza nel non prepararsi per questo evento, assume tutta la sua enorme dimensione! Accortesi di aver terminato l olio per le loro lampade, hanno cercato disperatamente il modo di trovarne dell altro, chiedendolo alle altre donne. Ma queste non poterono dargliene. Spesso avevo pensato che le 5 sagge fosssero state poco gentili nella loro risposta 9 Ma le avvedute risposero: "No, perché non basterebbe per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene!" Ma poi ho capito. Non furono né egoiste, né sgarbate. Furono realiste! La salvezza è non trasferibile. Noi non possiamo credere per gli altri. Ogni persona è responsabile di credere e mettere la propria fede in Dio per la propria salvezza. Quante persone si reputano cristiane oggi! Solo perché frequentano una chiesa, o perché si sono battezzate, o perché hanno ricevuto un educazione cristiana. Penso ai nostri figli non saranno mai cristiani perché lo siamo noi genitori. Dovranno scegliere di rispondere alla chiamata della grazia di Dio. Gesù ha più volte insegnato questo fatto, anche attraverso le parabole: la zizzania cresce in mezzo al grano nel campo che rappresenta il Regno di Dio. Il granello di senape che rappresenta il Regno diventa un albero su cui ogni tipo di uccelli trova rifugio. Ogni tipo di uccelli buoni o malvagi Ma verrà un giorno in cui il Signore 1Cor 4:5 < metterà in luce quello che è nascosto nelle tenebre e manifesterà i pensieri dei cuori < Trovo significativo che Gesù anticipi il giudizio sulle vergini prima ancora di raccontare la parabola 2 Cinque di loro erano stolte e cinque avvedute; Tutta la parabola mira a mostrare la differenza di risultato ottenuto dalle cinque sagge rispetto alle stolte. Finché non leggiamo l intera storia non capiamo in che modo il non aver preso dell olio per le lampade sia così drammaticamente stolto. Abbiamo visto che i comportamente delle vergini sono abbastanza simili per gran parte della storia. Ma il loro cuore non è sconosciuto a Dio. Il nostro cuore non è sconosciuto al Signore! L apostolo Paolo, consapevole del fatto che nella chiesa possono esserci anche persone che in realtà non sono ciò che dicono di essere, scrisse alla chiesa di Corinto 2Cor 4:5 Esaminatevi per vedere se siete nella fede; mettetevi alla prova. Non riconoscete che Gesù Cristo è in voi? A meno che l'esito della prova sia negativo. Il mio obiettivo questa mattina non è che iniziate a dubitare della vostra salvezza, ma piuttosto che possiate affermare con certezza, come lo afferma Spirito Santo per ogni credente, che siete figli di Dio (Rom 8:16) perché da questa realtà dipende l ingresso di ciascuno di noi nel Regno dei cieli. Ma conviene ad ogni persona essere certo della propria salvezza per i meriti di Cristo e per la Sua grazia e se, riscontrate che questa non sia la realtà della vostra vita, che possiate sentire la necessità di ravvedervi proprio oggi al Signore! d. Il Regno condiziona le nostre scelte L orientamento 3-4 le stolte, nel prendere le loro lampade, non avevano preso con sé dell'olio; mentre le avvedute, insieme con le loro lampade, avevano preso dell'olio nei vasi. Appartenere al Regno di Dio non è un fatto che determina solo il nostro futuro eterno. Certo questa è la cosa più importante! Ma non l unica. Spero che non solo la paura dell inferno ci abbia portato a decidere di affidare le nostre vite a Cristo! Abbiamo detto che il Regno di Dio non è solo il cielo preprarato per i credenti, ma pure il fatto che Egli regna. Il Regno di Dio è in noi perché abbiamo riconosciuto e ci siamo sottomessi alla Sua autorità.

6 Ciò determina anche un condizionamento delle nostre scelte in funzione dell autorità di Dio, dell ubbidienza a Lui e del nostro desiderio di onorare Lui. Se la nostra cittadinanza è nei cieli, sappiamo di essere solo di passaggio su questa terra. Come cambia la nostra prospettiva se la nostra mente è orientata a questa realtà?! Come cambia la nostra scala di valori, se pensassimo che in qualunque momento il Signore può tornare? (Fermo restando il fatto che nessuno di noi conosce il numero dei suoi giorni!) In questa prospettiva il punto non è tanto quando tornerà Gesù?, cosa a cui molti sembrano essere particolarmente interessati, ma come mi troverà al suo ritorno? Con questo non intendo quale azione starò compiendo nel momento in cui tornerà: se sto dormendo, piuttosto che lavorando o predicando, guardando una partita di calcio o pregando. È ovvio che saremo impegnati nelle consuetudini della vita. 24:40-41 Allora due saranno nel campo; l'uno sarà preso e l'altro lasciato; due donne macineranno al mulino: l'una sarà presa e l'altra lasciata. Molti cristiani sperano che il Signore torni in momenti particolari, ad esempio durante la celebrazione del culto domenicale, forse in questo modo si sento più pronti o più degni di andare in cielo?! Ma Gesù non è tanto interessato alla nostra ultima azione, quanto piuttosto alla condizione del nostro cuore, che Lui già conosce e sa se gli appartiene o meno. L apostolo Paolo scrisse 2Tim 4:8 Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione. Come possiamo amare l apparizione di Cristo? Aspettiamo il suo ritorno solo per essere liberati dalle sofferenze e dall ingiustizia di questo mondo? Certo questa sarà una realtà nel Regno di Dio in cui non ci saranno più lacrime, né dolore o morte. Ma spero che il nostro attendere il Regno sia anche e soprattutto per il nostro desiderio di essere alla Sua presenza ed onorare per l eternità Colui che ci ha amato e ha dato la Sua vita per noi. Se questa è la caratteristica della nostra attesa, la nostra vita terrena ne sarà fortemente condizionata. Col 3:1-4 Se dunque siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù dove Cristo è seduto alla destra di Dio. Aspirate alle cose di lassù, non a quelle che sono sulla terra; poiché voi moriste e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio. Quando Cristo, la vita nostra, sarà manifestato, allora anche voi sarete con lui manifestati in gloria. La prossima parabola ci mostrerà maggiormente quest ultimo concetto di attesa attiva. 4. Applicazioni a. Cosa direbbe il Signore del tuo cuore? Il Signore ci vede tutti qui, impegnati ad adorarlo e poi ad ascoltare la Parola. Ma cosa potrebbe dire se parlasse di noi come delle 10 vergini? Nella chiesa Nuova Vita sono tutti pronti, tutti hanno saggiamente usufruito della mia grazia per enrtare nel Regno e quando tornerò li porterò con Me. Dio voglia questo, carissimi! Oppure potrebbe dire nella chiesa Nuova Vita c erano tot saggi e tot stolti Definisci oggi la tua situazione davanti a Dio perché poi potrebbe essere troppo tardi. b. Stai trepidando per il giorno delle nozze? Adora il Signore per il fatto che vivrai alla Sua presenza. Leggi e medita le promesse riguardo il ritorno di Cristo. Nutri la tua mente di questo avvenimento glorioso. Permetti a questa verità di determinare l orientamento dei tuoi giorni e delle tue azioni verso il cielo. Il Signore manterrà la Sua promessa Apoc 22:20 Colui che attesta queste cose, dice: «Sì, vengo presto!» La nostra risposta sia: Amen! Vieni, Signore Gesù!