SFRUTTARE LE OPPORTUNITA OFFERTE DALL EUROPA I FONDI EUROPEI
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- Leone Forte
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1 SFRUTTARE LE OPPORTUNITA OFFERTE DALL EUROPA I FONDI EUROPEI 1. IL CONTESTO 1.1 Flusso entrate/uscite: il saldo negativo per l Italia I progetti finanziati dalla Commissione Europea sono una risorsa preziosa a supporto dell attività pubblica. L Italia, come gli altri paesi europei, trasferisce al bilancio comunitario imponenti risorse, sotto forma di contribuzione. Nel 2013, ha versato nelle casse di Bruxelles circa 16 miliardi di euro e ne ha riportati a casa poco più di 9 1, da investire in progetti che, spesso, invece di rilanciare l economia, hanno portato contributi a pioggia destinati ad alimentare logiche clientelari 2. Nel 2012, il saldo negativo di flussi tra Italia e Unione Europea è stato di 5,7 miliardi 3. Nel 2011, ammontava a 6,6 miliardi. In dieci anni, abbiamo versato nelle casse europee 159 miliardi di euro e ne abbiamo ripresi 104, con un saldo negativo di 55 miliardi di euro. Ad ottobre 2014 erano ancora 12 i miliardi non spesi. I finanziamenti inutilizzati dall Italia rimangono nel bilancio dell Unione, disponibili per quei paesi che hanno una maggiore capacità di spesa. Ha luogo, così, la conseguenza paradossale che i tributi versati dai contribuenti italiani, vanno ad arricchire le casse pubbliche dei nostri concittadini europei. 1.2 Gli obbiettivi della strategia EUROPA 2020 La strategia europea per il settennio , denominata Europa 2020 prevede il perseguimento di una crescita inclusiva, intelligente e sostenibile. L Unione ha individuato cinque obiettivi concreti da raggiungere entro il 2020: 1. L occupazione della popolazione di età inclusa tra i 20 e i 64 anni dev essere del 75%. 2. L abbandono scolastico deve diminuire del 10% e il 40% di 30-34enni deve avere un livello universitario d istruzione. 3. Il numero di persone a rischio di povertà ed esclusione sociale deve diminuire di 20 milioni. 4. Almeno il 3% del PIL dev essere investito nei settori Ricerca e Sviluppo. 1 Dati del Dipartimento Politiche Europee - Presidenza del Consiglio dei Ministri. 2 La Repubblica, 16 ottobre Corte dei Conti - Relazione 2012 sui rapporti finanziari con l'ue e sull'utilizzo dei fondi comunitari.
2 5. Le emissioni di gas serra devono essere ridotte del 20% rispetto al 1990 (o 30%, a seconda delle condizioni internazionali); la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili deve arrivare al 20% e il risparmio energetico deve migliorare del 20%. E all interno di questo quadro generale che devono essere spese le risorse dell Unione Europea. Stato, Regioni ed Enti locali sono chiamati ad individuare le loro priorità, in coerenza con tali obiettivi generali e nel rispetto delle modalità di erogazione dei Fondi. 1.3 Fondi diretti e Fondi indiretti - Le opportunità per gli enti locali I contributi che devolviamo all Unione Europea dovrebbero tornare nel nostro territorio nel rispetto della strategia Europa 2020, attraverso due tipi di strumenti finanziari: i Fondi a gestione indiretta -i Fondi strutturali - e quelli a gestione diretta che comprendono i programmi tematici e gli strumenti finanziari per l assistenza esterna. I Fondi strutturali - Fondo europeo di sviluppo regionale FESR, Fondo sociale europeo FSE e Fondo di Coesione FC, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale FEASR e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca FEAMP - sono programmati ed erogati dalla Commissione europea, per tramite del governo o delle regioni. Per via del passaggio Commissione --> Ente Pubblico --> Beneficiario, sono inquadrati come fondi indiretti. Tali Fondi contribuiscono alla riduzione del divario nello sviluppo economico e sociale delle diverse regioni d Europa, attraverso finanziamenti di infrastrutture, aiuti alle imprese, politiche sociali di inserimento lavorativo e pari opportunità. I Fondi a gestione diretta, invece, sono programmati ed erogati direttamente dalle Direzioni Generali della Commissione Europea. Supportano la definizione e l implementazione di politiche in settori strategici, quali, tra gli altri, ricerca e innovazione tecnologica, ambiente ed imprenditorialità. 1.4 Il Comune di Venezia Servizio Politiche Comunitarie Gli enti locali attingono a finanziamenti europei diretti partecipando ai bandi presenti sul sito della Commissione europea. Usufruiscono, inoltre, di fondi indiretti attraverso i Piani Operativi Nazionali (PON) e i Piani Operativi Regionali (POR). In entrambi i casi, il finanziamento avviene per approvazione di un progetto. E sulla capacità di progettazione e di partecipazione a progetti di partenariato che dipende la possibilità dell ente di attrarre risorse sul suo territorio.
3 Il Comune di Venezia ha una struttura dedicata, il Servizio Politiche Comunitarie, a supporto dell amministrazione nella candidatura e nella gestione di progetti finanziati dalla Commissione Europea. A partire dal 2001, ha presentato 287 progetti, nell'ambito dei programmi europei gestiti direttamente dalla Commissione e ne ha vinti 123, pari a circa il 39%. Insieme agli interventi finanziati con i Fondi strutturali, erogati dalla Regione Veneto, ha ottenuto, in 13 anni, un'entrata per il Comune di 39 ml di euro, per una media di 3 ml l anno 4. Sebbene l organizzazione del lavoro sia gestita secondo un modello efficace e, pur riconoscendo una maggiore capacità attrattiva del Comune di Venezia rispetto ad altri enti in Italia, il potenziale è certamente più elevato e siamo ancora lontani dallo sfruttamento pieno delle opportunità esistenti. Con la programmazione , dunque, il Comune di Venezia è chiamato a ricoprire un ruolo più importante nell uso e gestione dei fondi messi a disposizione, nel contesto di una maggiore attenzione per la dimensione urbana, per lo sviluppo guidato dalle comunità locali e per gli investimenti territoriali integrati. 2. PROPOSTE PROGRAMMATICHE 2.1 Utilizzo sinergico di Fondi diretti e Fondi indiretti L utilizzo dei fondi strutturali indiretti, per un ente locale, è relativamente più semplice di quello dei fondi diretti. I fondi indiretti sono erogati da Stato o Regione, tramite i Piani Operativi Nazionali e Piani Operativi Regionali. Consentono di accedere a finanziamenti per interventi strutturali e di riqualificazione urbana. In genere, tali fondi sono disponibili per interventi strutturali, alle infrastrutture e per la riqualificazione urbana, disponendo delle risorse necessarie. I fondi diretti sono erogati dalla Commissione Europea tramite bandi pubblicati sul sito dell UE. L ente erogatore è dunque più distante dal beneficiario e l ammontare del finanziamento è mediamente inferiore a quello dei fondi indiretti. È richiesta l esistenza di un partenariato europeo, il quale presuppone di trovarsi già all interno di un network di soggetti interessati a tale tipologia di progetto. La competizione è maggiore perché tali bandi sono aperti agli enti di tutta l Unione ed è quindi necessaria una migliore capacità progettuale. Spesso, con questi fondi, sono finanziate attività di tipo immateriale quali gruppi di lavoro e network per la messa a punto di progetti/politiche e lo scambio di buone pratiche 5. 4 Comune di Venezia, Servizio Politiche Comunitarie - Report Finanziamenti e Progetti
4 Anche se l investimento in tale tipo di progettualità può apparire meno conveniente, è necessario un utilizzo sinergico dei due tipi di finanziamenti. Con i fondi diretti infatti, si possono definire nuove politiche e scambiare buone pratiche che rappresentano una condizione essenziale per sfruttare appieno le opportunità fornite dal finanziamento indiretto. 2.2 Formazione continua e ruolo di Leadership Investire nella formazione è un elemento chiave per la buona riuscita dell attività di reperimento dei fondi. Il Servizio per le Politiche Comunitarie offre un attività di progettazione, di gestione e di rendicontazione dei progetti europei, lavorando sinergicamente con le diverse Direzioni tematiche dell Ente. Questo modello va rafforzato, investendo nella formazione continua e nell aggiornamento del personale, non solo per quanto attiene alle procedure o alla conoscenza dei programmi, ma anche e soprattutto con riferimento a quell attività di lobbying internazionale, indispensabile per garantire un flusso costante di risorse. L attività di lobbying non dev essere gestita dal politico o dal dirigente di turno, a prescindere da background e conoscenze, bensì dal soggetto più competente in materia. Solo così si potrà accumulare quel bagaglio di competenza ed esperienza necessario a garantire consistenza e continuità all attività di reperimento dei Fondi. Investire nelle risorse umane diventa, dunque, un obiettivo prioritario. Con riferimento ai soggetti presenti sul territorio che non hanno facilità di accesso ai progetti, il Comune dovrà, nel contesto dei fondi diretti, ricoprire un ruolo di leadership, di capofila, diventando promotore di progetti e partenariati per la sperimentazione e la progettazione di azioni congiunte. 2.3 Preparare un portafoglio di progetti Spesso si cade nella tentazione di elaborare un progetto su misura del finanziamento disponibile. Questo approccio genera progetti che non rispondono a reali esigenze del territorio e che rischiano di tradursi in spese inutili o comunque non prioritarie per la cittadinanza. Il processo dev essere inverso. La politica deve definire gli obiettivi dell ente e confrontarsi con le strutture interne ed in particolare con il Servizio Politiche Comunitarie. Quest ultimo dev essere incaricato dell elaborazione di un portafoglio di progetti funzionali alle linee programmatiche dell ente. 5 Associazione Europa finanziamenti diretti Ue agli enti locali, 19 settembre 2014 nhttp://
5 Sulla base di questo portafoglio di progetti, i tecnici e gli amministrativi incaricati, si muoveranno per ottenere i finanziamenti, in un quadro generale di coerenza tra obiettivi dell ente locale e strategia europea per il settennato Garantire la sostenibilità Pur all interno di un ampia gamma di programmi, ognuno regolato da procedure diverse, l Unione Europea impone un periodo di sostenibilità economica del progetto, che deve autoalimentarsi a conclusione del finanziamento, per un periodo variabile a seconda dei diversi programmi comunitari. La parte programmatica è cruciale nell elaborazione di progetti sostenibili, che abbiano un effetto moltiplicatore sul territorio e che fungano da volano per nuove realtà economiche. E altresì fondamentale un costante monitoraggio sugli esiti di progetto i quali devono avere un impatto effettivo sul territorio, anche nel medio e lungo termine. Per rendere effettiva la realizzazione di tali obiettivi è di fondamentale importanza garantire un adeguata dotazione di risorse umane e strumentali rispetto ai compiti da svolgere, valorizzando le competenze umane già presenti all interno dell ente con un adeguata formazione specifica per la gestione di progetti comunitari e acquisendo, laddove necessario, risorse all esterno nel rispetto delle procedure previste dalla normativa comunitaria e nazionale applicabile. 2.5 Collaborazione trasversale tra forze politiche e partnership pubblico/private L Organo politico ha un ruolo fondamentale nell aumentare le possibilità di finanziamento europeo. E necessaria una maggiore sensibilità verso questo settore, perché è dalle sinergie mosse in primis dal politico che si ottengono nuove opportunità per l Ente e dunque per tutti i cittadini. Gli amministratori del Comune dovranno dimostrare una capacità maggiormente propositiva verso gli organi della Regione e verso Bruxelles, a prescindere dall appartenenza di tipo politico. Può sembrare una banalità, ma gli addetti ai lavori sanno che, spesso, i limiti ad una proficua collaborazione sono proprio di tipo relazionale. E indispensabile superare le barriere ideologiche e le logiche di contrapposizione politica, per mettere in gioco una maggiore capacità di interazione ed un approccio collaborativo trasversale, mirato ad obbiettivi di interesse comune. E altresì primario investire sulla formazione e sull approfondimento degli strumenti esistenti, per dare impulso anche ai finanziamenti disposti dalla Banca Europea degli Investimenti, che vedono centrale il ruolo delle partnership pubblico-private, settore di cui al momento c è una scarsa conoscenza.
6 3. CONCLUSIONE La gestione finanziaria dell ente pubblico ha fatto, ad oggi, affidamento su trasferimenti statali che sono in fase di ridimensionamento a causa della politica di tagli agli enti locali posta in essere dall attuale governo Renzi. Insieme alle pressanti imposizioni del patto di stabilità interno, anch esso imposto dallo stato centrale - nel caso di Venezia con un approccio talmente burocratico che sta decretando la sostanziale impossibilità di gestire il bilancio nel rispetto della logica del pareggio i tagli costringono le amministrazioni a rivedere i modelli di gestione finanziaria per mettersi alla ricerca di nuove soluzioni. Diventa quindi, più che mai, urgente costruire un efficace modello di gestione finanziaria che abbia al suo centro una logica di tipo comunitario, che sappia entrare nell ottica di una strategia generale di sviluppo e che punti ad investimenti strutturati per continuare ad offrire ed aumentare la qualità dei servizi essenziali cui ogni cittadino ha diritto. Il Movimento 5 Stelle si propone di essere innovativo in questo senso, di valorizzare ed investire nelle competenze esistenti all interno dell ente ed, in generale, di dimostrare maggiore sensibilità per le opportunità offerte dall Unione Europea.
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