ACCORDO DI PROGRAMMA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ACCORDO DI PROGRAMMA"

Transcript

1 Allegato A) alla delibera GC. dd. - avente per oggetto: Accordo di Programma finalizzato all affidamento dello Studio preliminare di una ipotesi di tracciato di una nuova ferrovia per il collegamento delle Valli dell Avisio con la linea ferroviaria del Brennero, con capo tronco in Trento e tronco terminale in Penia di Canazei. IL SINDACO (dott.ssa Maria Bosin) IL SEGRETARIO COMUNALE (dott. Claudio Urthaler) ACCORDO DI PROGRAMMA Finalizzato all affidamento dello Studio preliminare di una ipotesi di tracciato di una nuova ferrovia per il collegamento delle Valli dell Avisio con la linea ferroviaria del Brennero, con capo tronco in Trento e tronco terminale in Penia di Canazei. Premesso che: Da alcuni anni nelle Valli di Cembra, Fiemme e Fassa si sta dibattendo sulla necessità di realizzare una linea ferroviaria, con scartamento standard, di collegamento fra il Capoluogo Trento con l ultimo paese della Valle di Fassa, Penia di Canazei. Attualmente si sono evidenziate due ipotesi: una per il collegamento ad alta velocità fra la periferia ed il capoluogo, denominato Metroland, sostenuto dalla Giunta provinciale di Trento e l altra per una linea ferroviaria Treno-Tram, con lo scopo di favorire e razionalizzare soprattutto la mobilità interna alle tre valli, sostenuta da Transdolomites, Associazione privata istituita allo scopo. La Vallata dell Avisio del Consorzio dei Comuni della Provincia di Trento B.I.M-Adige, con sede in Trento, è l unico Ente pubblico che comprende territorialmente le Valli di Cembra, Fiemme e Fassa, con lo scopo statutario di promuovere lo sviluppo socioeconomico delle popolazioni residenti nell intera Vallata. Preso atto che: In tale contesto l Assemblea della Vallata Avisio del Consorzio B.I.M.-Adige, nella seduta tenutasi a Cavalese in data 20 gennaio 2012, ha deciso, con voto unanime, di proporre al Consiglio Direttivo consorziale di commissionare uno studio neutro, rispetto alle due precitate ipotesi (Transdolomites e Metroland), denominato Studio preliminare di una ipotesi di tracciato di una nuova ferrovia per il collegamento delle Valli dell Avisio con la linea ferroviaria del Brennero, con capo tronco in Trento e tronco terminale in Penia di

2 Canazei, transitando per le Valli di Cembra, Fiemme e Fassa, come infrastruttura primaria portante del traffico zonale, con scartamento standard, che possa divenire infrastruttura: - primaria e portante, ovvero dorsale, a sostegno dei flussi zonali della Vallata Avisio, che comprende le tre valli: Cembra, Fiemme e Fassa, ognuna con caratteristiche geografiche e peculiarità diverse; - connessa con il sistema ferroviario nazionale, con capo tronco in Trento. Tenuto conto del particolare pregio paesaggistico e ambientale dell intera Vallata Avisio, al fine di salvaguardare questi e di valorizzare ulteriormente il patrimonio sociale, urbano e produttivo ivi inseriti, lo studio dovrà basarsi sui seguenti cardini: 1) il minor impatto paesaggistico-ambientale possibile, minimizzando la lunghezza delle necessarie gallerie nonché la lunghezza ed altezza dei viadotti; 1) la maggiore fruibilità possibile, cercando di massimizzare il numero di paesi-persone servite, collocando le fermate-stazioni all interno dei paesi attraversati od in prossimità degli stessi, in posizioni che siano siti naturali da valorizzare e, possibilmente, facilmente raggiungibili anche a piedi; 1) la velocità competitiva ed adeguata alla linea, nel rispetto dei vincoli tecnici di pendenza massima e minimo raggio di curvatura, vincoli che incidono e condizionano non poco l ipotetico tracciato ferroviario data l orografia della vallata, soprattutto nella parte che interessa la Valle di Cembra e l inizio della Valle di Fiemme; 1) l adozione degli standard tecnici previsti dalla normativa in materia per i sistemi di tipo Treno-Tram, operativi su linee a scartamento standard; 1) la concretizzazione dello studio, utilizzando avanzate tecnologie informatiche in materia di analisi e gestione del territorio, nella fornitura di un DVD (Disco Video Digitale) nel quale dovrà essere memorizzata la presentazione video commentata della Nuova linea ferroviaria delle Valli dell Avisio proposta, linea e fermate-stazioni, così come apparirebbero con il loro inserimento nel contesto paesaggistico, ambientale, urbano e viario attuale. Tale presentazione dovrà, in particolare, delineare: - la localizzazione degli interventi; - i collegamenti funzionali con opere realizzate o da realizzare; - le tipologie dei lavori richiesti dall intervento; 1) la relazione tecnico-economica scritta, che evidenzi l opportunità della realizzazione della linea ferroviaria Treno-Tram e che riporti inoltre i relativi presunti costi di massima. Considerato che:

3 Il Consorzio B.I.M.-Adige, con nota prot. n. 2012/509 di data 13 febbraio 2012 ha richiesto un preventivo per lo studio precitato a cinque soggetti in possesso dei requisiti necessari, fissando il limite massimo base dell offerta in ,00=, I.V.A. esclusa. Che entro i tempi stabiliti (ore del giorno 19 marzo 2012), sono pervenute agli uffici del Consorzio B.I.M.-Adige solo due offerte e che, a seguito della verifica da parte della Commissione tecnica interna del Consorzio B.I.M.-Adige, l offerta migliore è stata quella presentata dall Università degli Studi di Verona Centro Transmit, con un ribasso del 5,10%, per un costo complessivo, I.V.A. aggiornata compresa, pari ad ,98= (quarantasettemilaquattrocentosessantotto/98=). Tenuto conto che: Nella stessa Assemblea della Vallata Avisio, tenutasi a Cavalese in data 20 gennaio 2012, si è ritenuto di procedere a consultazioni con i Legali Rappresentanti degli Enti interessati allo studio dei problemi riguardanti la Vallata Avisio e precisamente le Comunità di Valle ed i Comuni consorziati. In data 11 giugno 2012 a Cavalese, presso la sede della Comunità Territoriale della Valle di Fiemme, il Presidente della Vallata Avisio ha convocato il Consiglio della Vallata Avisio, il Presidente della Comunità di Valle di Cembra ed il Coordinatore della Conferenza dei Sindaci della Valle di Cembra, il Presidente della Comunità Territoriale della Val di Fiemme ed il Coordinatore della Conferenza dei Sindaci della Valle di Fiemme nonchè la Procuradora del Comun General De Fascia ed un Rappresentante dei Sindaci della Valle di Fassa, chiedendo loro un parere preventivo per l affidamento, da parte del Consiglio Direttivo del Consorzio B.I.M.-Adige, dell incarico per uno Studio preliminare di una ipotesi di tracciato di una nuova ferrovia per il collegamento delle Valli dell Avisio con la linea ferroviaria del Brennero, con capo tronco in Trento e tronco terminale in Penia di Canazei, transitando per le Valli di Cembra, Fiemme e Fassa. In tale sede, tenuto conto della competenza esclusiva della Giunta provinciale in tema di mobilità, i Rappresentanti dei predetti Enti hanno auspicato che il precitato studio di fattibilità fosse realizzato dalla Giunta provinciale, ma hanno anche precisato che se ciò non fosse possibile, non sarebbe male che lo stesso fosse commissionato dal Consorzio B.I.M.- Adige, previa intesa con la predetta Giunta provinciale, dal momento che il problema sta a cuore a molte Amministrazioni comunali nonché a parecchia popolazione residente nella Vallata Avisio, mettendolo poi a disposizione della stessa Giunta provinciale. Alla luce delle predette considerazioni è stato proposto di chiedere ufficialmente un incontro urgente con il Presidente ed il Vicepresidente della Giunta provinciale allo scopo di trovare una soluzione dignitosa per entrambe le parti all annoso problema. Tale incontro è avvenuto in data 12 luglio 2012 con il Vicepresidente della Giunta provinciale, dott. Alberto Pacher, il quale si è impegnato a far predisporre, nella primavera

4 dell anno 2013, un concorso di idee sulla mobilità dell intera Vallata Avisio, esprimendo altresì la non contrarietà da parte della Giunta provinciale all affidamento del precitato Studio preliminare di una ipotesi di tracciato di una nuova ferrovia per il collegamento delle Valli dell Avisio con la linea ferroviaria del Brennero, con capo tronco in Trento e tronco terminale in Penia di Canazei, transitando per le Valli di Cembra, Fiemme e Fassa, da parte del Consorzio B.I.M.-Adige, qualora ritenuto opportuno. In tale riunione il Presidente della Vallata Avisio, cav. Armando Benedetti, ha subordinato l affidamento del precitato studio alle due seguenti condizioni: 1) che le tre Conferenze dei Sindaci delle Valli di Cembra, Fiemme e Fassa, dopo ampia ed approfondita discussione, lo richiedano al Consorzio B.I.M.-Adige per iscritto e con motivazioni concrete; 2) che il Consiglio Direttivo del Consorzio B.I.M.-Adige condivida la proposta. Verificato che: - con nota prot. n. 8136/12/ di data 24 agosto 2012 la Conferenza dei Sindaci della Valle di Fiemme, pur riconoscendo l indubbia competenza provinciale in tema di mobilità, ha valutato con favore l ipotesi di affidare ugualmente lo Studio preliminare di una ipotesi di tracciato di una nuova ferrovia per il collegamento delle Valli dell Avisio con la linea ferroviaria del Brennero, con capo tronco in Trento e tronco terminale in Penia di Canazei, transitando per le Valli di Cembra, Fiemme e Fassa, tramite il Consorzio B.I.M.-Adige, ritenendo che lo stesso si pone su un livello completamente diverso dal concorso di idee sulla mobilità per la Vallata Avisio che sarà promosso da parte della Giunta provinciale; - con nota di data 24 ottobre 2012 la Conferenza dei Sindaci della Valle di Cembra, pur riconoscendo l indubbia competenza provinciale in tema di mobilità, ha valutato con favore l ipotesi di affidare ugualmente lo Studio preliminare di una ipotesi di tracciato di una nuova ferrovia per il collegamento delle Valli dell Avisio con la linea ferroviaria del Brennero, con capo tronco in Trento e tronco terminale in Penia di Canazei, transitando per le Valli di Cembra, Fiemme e Fassa, tramite il Consorzio B.I.M.-Adige, ritenendo che lo stesso si pone su un livello completamente diverso dal concorso di idee sulla mobilità per la Vallata Avisio che sarà promosso da parte della Giunta provinciale; - con nota prot. n di data 28 gennaio 2013 il Consei di Ombolc del Comun General De Fascia (Conferenza dei Sindaci) pur ribadendo quanto già comunicato con nota prot. n. 2340/18.4 di data 13 giugno 2012, cioè che il proprio orientamento in sintesi è volto a promuovere la ricerca di sistemi di mobilità alternativa ed integrata, ritenendo che la soluzione Treno-Tram non sia adeguata a rispondere ai bisogni della Valle di Fassa, ha precisato al contempo di non voler precludere alcuna possibilità ad ipotesi di diverso segno maturate nelle Valli di Fiemme e Cembra, alle quali hanno dichiarato di sentirsi legati da rapporti di serena amicizia e di desiderio di collaborazione; - che l Assemblea della Vallata Avisio, tenutasi a Tesero in data 15 marzo 2013, ha approvato, con voto unanime, la proposta, individuata dal Consiglio Direttivo

5 consorziale, come unica soluzione possibile atta a superare le difficoltà giuridicoamministrative finora riscontrate, per l affidamento dello Studio preliminare di una ipotesi di tracciato di una nuova ferrovia per il collegamento delle Valli dell Avisio con la linea ferroviaria del Brennero, con capo tronco in Trento e tronco terminale in Penia di Canazei, transitando per le Valli di Cembra, Fiemme e Fassa e cioè la sottoscrizione di un Accordo di Programma fra il Consorzio B.I.M.-Adige, la Comunità Territoriale della Val di Fiemme, la Comunità della Valle di Cembra, il Comun General De Fascia nonché i Comuni di Giovo e Cembra per la Valle di Cembra, di Cavalese, Tesero e Predazzo per la Valle di Fiemme e di Moena, Pozza di Fassa e Canazei per la Valle di Fassa. - in data 25 novembre 2013 sono stati convocati dal Presidente della Vallata Avisio, presso la sede della Comunità Territoriale della Valle di Fiemme, i legali Rappresentanti degli Enti precitati per verificare, in via definitiva, se condividono la scelta di approvare e sottoscrivere l Accordo di Programma. Nella predetta riunione, dopo ampia ed approfondita discussione, tenuto conto della non contrarietà manifestata dalla precedente ed attuale Giunta provinciale, i predetti Rappresentanti hanno espresso parere favorevole unanime sull opportunità dell affidamento del precitato studio da parte del Consiglio Direttivo del Consorzio B.I.M.-Adige nella considerazione che lo stesso costituisce strumento essenziale per gli Enti territoriali aderenti all Accordo di Programma per avere piena cognizione di causa sull opportunità o meno di proporre alla stessa Giunta provinciale la progettazione e la realizzazione della ferrovia della Vallata Avisio, ritenendo altresì che tale studio possa costituire un utile ausilio per la stesura del Concorso di idee sulla mobilità dell intera Vallata Avisio. Al presente Accordo di Programma partecipano pertanto i seguenti Enti pubblici: - Consorzio dei Comuni della Provincia di Trento B.I.M. dell Adige con sede in Trento Soggetto Capofila; - Comunità della Valle di Cembra, con sede in Cembra; - Comunità Territoriale della Val di Fiemme, con sede in Cavalese; - Comun General De Fascia, con sede in Pozza di Fassa; - Comune di Giovo, con sede in Verla di Giovo; - Comune di Cembra, con sede in Cembra; - Comune di Cavalese, con sede in Cavalese; - Comune di Tesero, con sede in Tesero; - Comune di Predazzo, con sede in Predazzo; - Comune di Moena, con sede in Moena; - Comune di Pozza di Fassa, con sede in Pozza di Fassa; - Comune di Canazei, con sede in Canazei. Tutto ciò premesso, si conviene e si stipula il presente Accordo di Programma che è articolato come di seguito: CAPO I Obiettivi Accordo e Modalità di incarico Art. 1 - Obiettivi dell Accordo

6 Il presente Accordo di Programma concerne l affidamento definitivo dello Studio preliminare di una ipotesi di tracciato di una nuova ferrovia per il collegamento delle Valli dell Avisio con la linea ferroviaria del Brennero, con capo tronco in Trento e tronco terminale in Penia di Canazei, transitando per le Valli di Cembra, Fiemme e Fassa, con scartamento standard, che possa divenire infrastruttura: - primaria e portante, ovvero dorsale, a sostegno dei flussi zonali della Vallata Avisio, che comprende le tre valli: Cembra, Fiemme e Fassa, ognuna con caratteristiche geografiche e peculiarità diverse; - connessa con il sistema ferroviario nazionale, con capo tronco in Trento. Le linee guida dello studio sono quelle evidenziate in premessa. Tale Studio preliminare sarà costantemente seguito nelle sue fasi di predisposizione, mantenendo i contatti con l estensore dello stesso, con il territorio interessato dalla realizzazione della nuova linea ferroviaria nonché con i soggetti pubblici e privati che manifestino interesse per la concretizzazione della predetta opera. Art. 2 - Modalità di affidamento dell incarico 1 Tale studio preliminare sarà affidato all Università degli Studi di Verona Centro Transmit, che a seguito della richiesta di preventivi ha offerto il miglior ribasso, pari al 5,10%, per un costo complessivo, I.V.A. aggiornata compresa, pari ad ,98= (quarantasettemilaquattrocentosessantotto/98=), come da nota di data 7 marzo 2012, pervenuta al Consorzio B.I.M.-Adige. 2 I tempi di consegna di 20 copie dello studio preliminare dovranno essere di 5 mesi dalla data di affidamento dello stesso, con apposita convenzione, salvo proroga motivata; 3 L acconto massimo liquidabile è quantificato in ,00= (diecimila/00) e potrà essere richiesto subordinatamente alla presentazione di parte dello studio di fattibilità e segnatamente di una copia della prima stesura del DVD. Art. 3 - Piano finanziario 1 Il costo complessivo dello studio preliminare, con I.V.A. aggiornata compresa, pari ad ,98= (quarantasettemilaquattrocentosessantotto/98=), viene forfettariamente così suddiviso: - Consorzio B.I.M.-Adige: ,98= (ventiquattromilaquattrocentosessantotto/89=); - Comunità della Valle di Cembra: 5.000,00 (cinquemila/00); - Comunità Territoriale della Val di Fiemme: 5.000,00 (cinquemila/00); - Comun General De Fascia: 5.000,00 (cinquemila/00); - Comune di Giovo: 1.000,00= (mille/00=); - Comune di Cembra: 1.000,00= (mille/00=); - Comune di Cavalese: 1.000,00= (mille/00=); - Comune di Tesero: 1.000,00= (mille/00=);

7 - Comune di Predazzo: 1.000,00= (mille/00=); - Comune di Moena: 1.000,00= (mille/00=); - Comune di Pozza di Fassa: 1.000,00= (mille/00=); - Comune di Canazei: 1.000,00= (mille/00=); 2 La gestione contabile ed amministrativa del presente Accordo di Programma sarà effettuata dagli uffici del Consorzio B.I.M.-Adige, che provvederanno, dopo la consegna dello studio preliminare, a recuperare le somme dovute da parte degli Enti territoriali sopraindicati; 3In caso di recesso di una o più parti, le somme conferite e/o impegnate rimangono a disposizione del Soggetto capofila per le finalità del presente Accordo di programma. CAPO II Struttura e governance Art. 4 - Soggetto capofila 1 L ente capofila, soggetto responsabile del Presente Accordo di Programma, è il Consorzio B.I.M.-Adige, con sede in Trento, Piazza Centa, n. 13/1. 2Esso è riconosciuto quale soggetto referente per gli aspetti finanziari nonché per tutti gli adempimenti necessari alla redazione e consegna del predetto studio preliminare. In particolare il soggetto capofila si occupa di curare: a)l esecuzione delle proposte che scaturiranno dalla Conferenza degli Enti partecipanti all Accordo di Programma, qualora condivise dal Consiglio Direttivo consorziale; b)la gestione amministrativa, con la predisposizione e l assunzione di tutti i provvedimenti formali e degli adempimenti necessari per l affidamento e la consegna dello Studio preliminare; c)gli aspetti finanziari e la gestione contabile, per cui colloca nel proprio bilancio gli stanziamenti necessari sulla base del costo dello Studio preliminare approvato, predispone i rendiconti necessari all introito dei riparti di spesa sulla base dei criteri stabiliti dal presente Accordo di Programma. Art. 5 Conferenza degli Enti partecipanti all Accordo di Programma. La Conferenza degli Enti partecipanti all Accordo di Programma è istituita per seguire costantemente lo stato di avanzamento dello studio preliminare succitato, per mantenere i contatti con l estensore dello stesso, con il territorio interessato dalla realizzazione della nuova linea ferroviaria nonché con i soggetti pubblici e privati che manifestino interesse per la concretizzazione della predetta opera ed è presieduta dal Presidente del Consorzio B.I.M.-Adige o suo delegato, al quale spetta il compito di informare periodicamente il Consiglio Direttivo del Consorzio B.I.M.-Adige sullo sviluppo del predetto studio.

8 CAPO III Norme finali Art. 6 - Durata dell Accordo di Programma 1 Il presente Accordo di Programma ha durata di un anno, con rinnovo automatico alla sua scadenza per l ulteriore periodo di un anno, nel caso nessuno dei soggetti firmatari si opponga esplicitamente per iscritto e in maniera motivata al suo rinnovo, entro il termine di sei mesi dalla data di scadenza. 2 L Accordo di Programma termina con la consegna al Consorzio B.I.M.-Adige dello studio preliminare precitato, a meno che la maggioranza degli Enti sottoscrittori ritenga opportuno mantenerlo in vita per le necessarie illustrazioni dello stesso studio agli Enti territoriali ed alle popolazioni residenti nella Vallata Avisio. Art. 7 - Modifiche dell Accordo di Programma Il presente Accordo di Programma potrà essere oggetto di modifica solo ed esclusivamente se ciò sarà conseguente alla comune ed esplicita volontà di tutti i soggetti firmatari dello stesso. Art. 8 - Composizione delle controversie In caso di controversie sull interpretazione del presente Accordo di Programma che non siano risolvibili in via bonaria, il Consorzio B.I.M.-Adige, la Comunità della Valle di Cembra, la Comunità Territoriale della Val di Fiemme, il Comun General de Fascia nonché le Amministrazioni comunali di Giovo, Cembra, Cavalese, Tesero, Predazzo, Moena, Pozza di Fassa e Canazei, che partecipano allo stesso, nomineranno di comune accordo un collegio arbitrale; in mancanza di accordo il collegio arbitrale sarà nominato dal Presidente del Tribunale di Trento su istanza della parte più diligente. L arbitrato è disciplinato dall art. 806 e seguenti del Codice di procedura civile. Letto, approvato e sottoscritto. Trento, li Consorzio dei Comuni B.I.M. Adige - Trento Il Presidente (Giuseppe Negri)

9 Comunità Territoriale della Val di Fiemme Il Presidente (Raffaele Zancanella) Comunità della Valle di Cembra Il Presidente (Aurelio Michelon) Comun General De Fascia La Procuradora (Cristina Donei) Comune di Cembra Il Sindaco (Antonietta Nardin) Comune di Giovo Il Sindaco (Massimiliano Brugnara) Comune di Cavalese Il Sindaco (Silvano Welponer) Comune di Tesero Il Sindaco (Francesco Zanon) Comune di Predazzo Il Sindaco (Maria Bosin) Comune di Moena Il Sindaco (Riccardo Franceschetti)

10 Comune di Pozza di Fassa Il Sindaco (Tullio Dellagiacoma) Comune di Canazei Il Sindaco (Mariano Cloch)

11

ACCORDO DI PROGRAMMA

ACCORDO DI PROGRAMMA ACCORDO DI PROGRAMMA Finalizzato all affidamento dello Studio preliminare di una ipotesi di tracciato di una nuova ferrovia per il collegamento delle Valli dell Avisio con la linea ferroviaria del Brennero,

Dettagli

REGOLAMENTO PROGETTO METANO

REGOLAMENTO PROGETTO METANO REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO OPERATIVO DELLA CONVENZIONE DI COMUNI PROGETTO METANO Ufficio Progetto Metano - Comune di Torino 1 Art. 1 FINALITA 1. Il presente Regolamento,

Dettagli

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE È costituita dal 1908 l Unione delle Province d Italia (U.P.I.). Essa ha sede in Roma.

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI

REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI C O M U N E D I D E R U T A PROVINCIA DI PERUGIA REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI CAPO I NORME ISTITUTIVE E ATTRIBUZIONI. Art. 1 Istituzione.. Art. 2 Attribuzioni.. CAPO II ORGANI DELLA

Dettagli

STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO

STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO FINALITÀ E SCOPI Art. 1 L Associazione è costituita al fine di sostenere le scuole aderenti nel raggiungimento dei fini istituzionali

Dettagli

COMUNE DI ESCALAPLANO

COMUNE DI ESCALAPLANO COMUNE DI ESCALAPLANO Provincia di Cagliari STATUTO CONSULTA GIOVANI DI ESCALAPLANO CAPO I NORME ISTITUTIVE E ATTRIBUZIONI FONTI NORMATIVE Le disposizioni contenute nel presente statuto trovano il loro

Dettagli

Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014

Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Art.1 RIFERIMENTI ALLO STATUTO COMUNALE 1 Il presente Regolamento si ispira al Titolo III

Dettagli

PROPOSTA DI CONVENZIONE PER L INSERIMENTO LAVORATIVO TEMPORANEO CON FINALITA FORMATIVE DI PERSONE DISABILI AI SENSI DELL ART.

PROPOSTA DI CONVENZIONE PER L INSERIMENTO LAVORATIVO TEMPORANEO CON FINALITA FORMATIVE DI PERSONE DISABILI AI SENSI DELL ART. PROPOSTA DI CONVENZIONE PER L INSERIMENTO LAVORATIVO TEMPORANEO CON FINALITA FORMATIVE DI PERSONE DISABILI AI SENSI DELL ART. 12 DELLA LEGGE 68/99 (Così come modificato dall art. 1, comma 37 L.247/07)

Dettagli

SCHEMA STATUTO PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO

SCHEMA STATUTO PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATO B Dgr n. 3117 del 21/10/2008 pag. 1/7 SCHEMA STATUTO PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO ALLEGATO B Dgr n. 3117 del 21/10/2008 pag. 2/7 ART. 1* (Denominazione

Dettagli

Comunità della Valle di Cembra

Comunità della Valle di Cembra Comunità della Valle di Cembra PROVINCIA DI TRENTO VERBALE DI DELIBERAZIONE N. 118 dell Organo esecutivo della Comunità OGGETTO: Impegno di spesa per il versamento a favore del Consorzio B.I.M.-Adige della

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI dell AISLA Onlus Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica Organizzazione non lucrativa di utilità sociale Indice Titolo

Dettagli

Articolo 1 Composizione

Articolo 1 Composizione Regolamento interno di organizzazione per il funzionamento della Conferenza nazionale per la garanzia dei diritti dell infanzia e dell adolescenza Istituita dall art. 3, comma 7, della legge 12 luglio

Dettagli

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto

Dettagli

CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO ASSOCIATO DI FUNZIONI COMUNALI

CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO ASSOCIATO DI FUNZIONI COMUNALI Comune di Bellino Comune di Brossasco Comune di Costigliole Saluzzo Comune di Frassino Comune di Isasca Comune di Melle Comune di Valmala Comune di Venasca CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO ASSOCIATO DI FUNZIONI

Dettagli

L Associazione ha sede in Favria, Via Canavere 19D.

L Associazione ha sede in Favria, Via Canavere 19D. ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO BUONI AMICI STATUTO Art. 1 - Costituzione, denominazione, sede e durata. a - E costituita l Associazione di Volontariato BUONI AMICI. L Associazione ha sede in Favria, Via

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA FEMMINILE DEL COMUNE DI SOLARINO

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA FEMMINILE DEL COMUNE DI SOLARINO REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA FEMMINILE DEL COMUNE DI SOLARINO Art. 1 - Istituzione della Consulta Ai sensi dell art. 80 dello Statuto Comunale e deliberazione del C.C. n 55 del 13/11/2008

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO

COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO Titolo I Denominazione, Funzionamento, Sede, Scopo, Durata Art. 1 - Denominazione Nell ambito dell Associazione Italiana Cultura Qualità

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER L AMBIENTE approvato con approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 18 del 14/02/2005 Pagina 1 di 5 Art. 1 ISTITUZIONE Il Comune di Bari istituisce la

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 10 MARZO 2016 88/2016/A ADESIONE DELL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO ALLA CONVENZIONE, STIPULATA DALLA SOCIETÀ CONSIP S.P.A., DENOMINATA CONVENZIONE APPARECCHIATURE

Dettagli

CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO SCOLASTICO RELATIVO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA TRA I COMUNI DI GARBAGNA NOVARESE NIBBIOLA

CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO SCOLASTICO RELATIVO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA TRA I COMUNI DI GARBAGNA NOVARESE NIBBIOLA CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO SCOLASTICO RELATIVO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA TRA I COMUNI DI GARBAGNA NOVARESE E NIBBIOLA Ai sensi dell art. 30 del D.Lgs. 267/2000 Allegato alla deliberazione

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

4.5) ISTITUZIONE DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA SULLE FIBROSI POLMONARI E MALATTIE RARE DEL POLMONE. ESPRIME

4.5) ISTITUZIONE DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA SULLE FIBROSI POLMONARI E MALATTIE RARE DEL POLMONE. ESPRIME I DIVISIONE 4.5) ISTITUZIONE DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA SULLE FIBROSI POLMONARI E MALATTIE RARE DEL POLMONE. OMISSIS ESPRIME parere favorevole alla istituzione del Centro Interdipartimentale

Dettagli

ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 ART. 7 ART. 8

ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 ART. 7 ART. 8 STATUTO 1 ART. 1 (Denominazione e sede) 1. E costituita l associazione denominata Amicizia 2. L associazione ha sede in via C. Marchesi 7/D nel comune di Silea (TV). ART. 2 (Statuto) 1. L associazione

Dettagli

Azienda per l Assistenza Sanitaria n. 5 Friuli Occidentale

Azienda per l Assistenza Sanitaria n. 5 Friuli Occidentale Azienda per l Assistenza Sanitaria n. 5 Friuli Occidentale DECRETO DEL DIRETTORE GENERALE N. 5 DEL 02/01/2015 OGGETTO Nomina Coordinatore Sociosanitario Dott. Paolo Bordon nominato con D.G.R. 2544 del

Dettagli

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005; Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge

Dettagli

COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA

COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA I sottoscritti: a) (Capofila). nato a il. nella sua qualità di.. e legale rappresentante

Dettagli

ALBO DELLE ASSOCIAZIONI

ALBO DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione di CC n.15 del 10/03/2011 COMUNE DI CANTALUPA Provincia di Torino ALBO DELLE ASSOCIAZIONI REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA INDICE Art. 1 Materia del Regolamento Art.

Dettagli

Consiglio di Bacino dell Ambito BACCHIGLIONE

Consiglio di Bacino dell Ambito BACCHIGLIONE Consiglio di Bacino dell Ambito BACCHIGLIONE Proposta di Deliberazione dell Assemblea SEDUTA del 8.04.2014 N. di Reg. N. di Prot. Odg 3 Immediatamente eseguibile Oggetto: APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI BILANCIO

Dettagli

STATUTO DELL ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO salvadanaio per i boschi

STATUTO DELL ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO salvadanaio per i boschi STATUTO DELL ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO salvadanaio per i boschi ART. 1 (Denominazione e sede) L organizzazione di volontariato, denominata: assume la forma giuridica di

Dettagli

STATUTO. Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE

STATUTO. Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE Associazione Amici di BAMBI ONLUS via Pieve, 1 33080 Porcia (PN) C.F. 91036160934 STATUTO Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE 1. E costituita l Associazione di volontariato (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA. tra

PROTOCOLLO DI INTESA. tra Prefettura di Torino Ufficio Territoriale del Governo PROTOCOLLO DI INTESA Il Prefetto di Torino nella persona del Dott. Alberto Di Pace tra e il Dirigente dell Ufficio di Ambito Territoriale per la provincia

Dettagli

NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO

NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO TITOLO I - FUNZIONI E ORGANI Articolo 1 (Funzioni) 1.1 La Cassa conguaglio per il settore elettrico,

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA

PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA L Università degli Studi di Ferrara (di seguito denominata brevemente Università ) Codice Fiscale

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER LA GESTIONE IN FORMA ASSOCIATA DELLO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE (art. 38 l. 133/2008 e DPR 160/2010)

PROTOCOLLO D INTESA PER LA GESTIONE IN FORMA ASSOCIATA DELLO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE (art. 38 l. 133/2008 e DPR 160/2010) B O Z Z A (da adattare alla situazione specifica ) PROTOCOLLO D INTESA PER LA GESTIONE IN FORMA ASSOCIATA DELLO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE (art. 38 l. 133/2008 e DPR 160/2010) L anno duemiladieci,

Dettagli

ATTO COSTITUTIVO E STATUTO. Oggi, 7 dicembre 2009, a seguito delle vigenti disposizioni di legge viene rinnovato l atto costitutivo del GRUPPO

ATTO COSTITUTIVO E STATUTO. Oggi, 7 dicembre 2009, a seguito delle vigenti disposizioni di legge viene rinnovato l atto costitutivo del GRUPPO ATTO COSTITUTIVO E STATUTO Oggi, 7 dicembre 2009, a seguito delle vigenti disposizioni di legge viene rinnovato l atto costitutivo del GRUPPO FOTOGRAFICO IDEAVISIVA con sede a Campi Bisenzio. Il Gruppo

Dettagli

COMUNE DI LONDA Provincia di Firenze REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI

COMUNE DI LONDA Provincia di Firenze REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale N. 35 del 29.04.2010 1 INDICE ART. 1: Oggetto del regolamento ART. 2: Valorizzazione della partecipazione

Dettagli

Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI

Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI INDICE Art. 1 - MATERIA DEL REGOLAMENTO Art. 2 - ARTICOLAZIONE Art. 3 - REQUISITI PER L ISCRIZIONE Art. 4 - MODALITA PER

Dettagli

STATUTO - Associazione di Promozione sociale IN-OLTRE

STATUTO - Associazione di Promozione sociale IN-OLTRE STATUTO - Associazione di Promozione sociale IN-OLTRE 1- E costituita, nel rispetto del Codice Civile, della Legge 383/2000 e della normativa in materia, l associazione di promozione sociale denominata:

Dettagli

REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D.

REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D. COMUNE DI CARUGATE PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D. DEL COMUNE DI CARUGATE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N. 62 DEL 25/07/2007 ART. 1 Il Comune di Carugate ha attivato,

Dettagli

Deliberazione Giunta Comunale

Deliberazione Giunta Comunale Copia Numero Data CITTA DI BELGIOIOSO Provincia di Pavia 122 07/08/2014 Deliberazione Giunta Comunale Oggetto: PROVVEDIMENTI INERENTI LA GESTIONE DEL CAMPO SPORTIVO COMUNALE - APPROVAZIONE DEL PIANO DI

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 1 APRILE2016 150/2016/A ADESIONE DELL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO ALL ACCORDO QUADRO STIPULATO DALLA SOCIETÀ CONSIP S.P.A. PER I SERVIZI DI GESTIONE INTEGRATA

Dettagli

P R O T O C O L LO D I N T E S A

P R O T O C O L LO D I N T E S A Piano strategico della Provincia di Treviso P R O T O C O L LO D I N T E S A tra Provincia di treviso ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO C.o.n.i. comitato di treviso per la Concessione di mutui agevolati

Dettagli

COMUNITA DELLA VAL DI NON con sede in CLES. Verbale di deliberazione N. 13. del Comitato Esecutivo della Comunità della Val di Non

COMUNITA DELLA VAL DI NON con sede in CLES. Verbale di deliberazione N. 13. del Comitato Esecutivo della Comunità della Val di Non COMUNITA DELLA VAL DI NON con sede in CLES Verbale di deliberazione N. 13 del Comitato Esecutivo della Comunità della Val di Non OGGETTO: Adozione del Manuale di conservazione della Comunità della Val

Dettagli

Delibera n. 49/2015. VISTO il decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 e s.m.i. ;

Delibera n. 49/2015. VISTO il decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 e s.m.i. ; Delibera n. 49/2015 Misure regolatorie per la redazione dei bandi e delle convenzioni relativi alle gare per l assegnazione in esclusiva dei servizi di trasporto pubblico locale passeggeri e definizione

Dettagli

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 14/10/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 82 - Supplemento n.

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 14/10/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 82 - Supplemento n. Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 7 ottobre 2014, n. 647 Istituzione dell'osservatorio regionale per l'attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 «Disposizioni

Dettagli

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI DI STUDIO SULLE MATERIE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI

Dettagli

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305 Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie LA GIUNTA REGIONALE Premesso: che con D.P.R. 12 aprile

Dettagli

COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI SCOPO E MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA. Realizzazione del Progetto:..

COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI SCOPO E MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA. Realizzazione del Progetto:.. COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI SCOPO E MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA Realizzazione del Progetto:.. Il giorno.., in, avanti a me notaio.iscritto al collegio notarile di sono

Dettagli

REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO

REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del C.C. n. 25 del 29/05/2013 Foglio 2/6 L Amministrazione Comunale di Settimo Milanese, al fine di riconoscere e valorizzare

Dettagli

Comune di Albiano d'ivrea Provincia di Torino

Comune di Albiano d'ivrea Provincia di Torino Comune di Albiano d'ivrea Provincia di Torino All cc 7/2015 CONVENZIONE TRA I COMUNI DI ALBIANO D IVREA E BUROLO PER LA GESTIONE IN FORMA ASSOCIATA DEL SERVIZIO DI SCUOLA PRIMARIA DI ALBIANO D'IVREA PREMESSA

Dettagli

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA COMUNE DI CARRARA Decorato di Medaglia d Oro al Merito Civile REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA Approvato in data con deliberazione consiliare n. Premesso che la Legge 5 Febbraio 1992 n.

Dettagli

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04)

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) Art. 1 Istituzione il Consiglio Comunale di San Giorgio a Cremano, riconosciuto: l importanza

Dettagli

STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA

STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA Articolo 1. Denominazione e sede. Su iniziativa dell Associazione R.E TE. Imprese Italia è costituita la Fondazione R.E TE. Imprese Italia, con sede in Roma.

Dettagli

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA Visto il D.P.R. n. 275/1999, art. 7, che prevede la possibilità per le istituzioni Scolastiche autonome di stipulare accordi di rete per perseguire

Dettagli

REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E DEL VOLONTARIATO

REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E DEL VOLONTARIATO REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E DEL VOLONTARIATO Approvato con delibera di C.C. nr. 3 del 07.02.2015 Art.1 PRINCIPI DI CARATTERE GENERALE Il Comune di San Lorenzo Nuovo riconosce e promuove

Dettagli

ENBIC Ente Nazionale Bilaterale Confederale ANPIT, CIDEC, CONFAZIENDA, FEDIMPRESE E UNICA CISAL, CISAL TERZIARIO, FEDERAGENTI

ENBIC Ente Nazionale Bilaterale Confederale ANPIT, CIDEC, CONFAZIENDA, FEDIMPRESE E UNICA CISAL, CISAL TERZIARIO, FEDERAGENTI ENBIC Ente Nazionale Bilaterale Confederale ANPIT, CIDEC, CONFAZIENDA, FEDIMPRESE E UNICA CISAL, CISAL TERZIARIO, FEDERAGENTI REGOLAMENTO COMMISSIONE NAZIONALE FORMAZIONE SICUREZZA LAVORO VISTO lo Statuto

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO PARERE 16 APRILE 2015 172/2015/I/EFR PARERE AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO SULLO SCHEMA DI DECRETO RECANTE APPROVAZIONE DI UN MODELLO UNICO PER LA REALIZZAZIONE, LA CONNESSIONE E L ESERCIZIO DI PICCOLI

Dettagli

ASSOCIAZIONE RETE ITALIANA DI MICROFINANZA (RITMI) S T A T U T O. Denominazione. sede e durata

ASSOCIAZIONE RETE ITALIANA DI MICROFINANZA (RITMI) S T A T U T O. Denominazione. sede e durata ASSOCIAZIONE RETE ITALIANA DI MICROFINANZA (RITMI) S T A T U T O Denominazione. sede e durata Art. 1 E costituita un associazione senza fini di lucro denominata RETE ITALIANA DI MICROFINANZA denominata

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE PER IL COLLOCAMENTO MIRATO DEI DIVERSAMENTE ABILI

REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE PER IL COLLOCAMENTO MIRATO DEI DIVERSAMENTE ABILI ALL. A) PROVINCIA DELL OGLIASTRA ASSESSORATO Lavoro Politiche Giovanili e Femminili e Formazione Professionale REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE PER IL COLLOCAMENTO MIRATO DEI DIVERSAMENTE ABILI

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI INDICE

REGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI INDICE C O M U N E D I B A Z Z A N O REGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI Allegato alla delibera di Consiglio Comunale n.104 del28/11/2011 INDICE Art. 1 - Finalità Art. 2- Registro comunale delle associazioni

Dettagli

Sunshine Capital Investments S.p.A. Regolamento del COMITATO PER GLI INVESTIMENTI

Sunshine Capital Investments S.p.A. Regolamento del COMITATO PER GLI INVESTIMENTI Sunshine Capital Investments S.p.A. Regolamento del COMITATO PER GLI INVESTIMENTI 1 Premessa Il presente Regolamento disciplina il funzionamento del Comitato per gli Investimenti di Sunshine Capital Investments

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA PROVINCIA DI MANTOVA Servizio Protezione Civile REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ORGANIZZAZIONI

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Presidenza del Consiglio dei Ministri IL MINISTRO PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E L INTEGRAZIONE VISTO il decreto legge 16 maggio 2008, n. 85, recante «Disposizioni urgenti per l'adeguamento delle strutture di Governo in applicazione

Dettagli

COMUNE DI POGGIO A CAIANO

COMUNE DI POGGIO A CAIANO COMUNE DI POGGIO A CAIANO (Provincia di Prato) ACCORDO TRA IL COMUNE DI POGGIO A CAIANO E LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO AUSER, ANTEA E ADA PER L INSERIMENTO DI ANZIANI, PENSIONATI O IN ETA PENSIONABILE,

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA ANZIANI

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA ANZIANI COMUNE DI CARRARA Decorato di Medaglia d Oro al Merito Civile REGOLAMENTO DELLA CONSULTA ANZIANI Approvato in data con deliberazione consiliare n. 1. E istituita la Consulta Anziani. Art. 1 ISTITUZIONE

Dettagli

CITTÀ DI FOLIGNO. Regolamento consulta comunale delle associazioni di volontariato di protezione civile

CITTÀ DI FOLIGNO. Regolamento consulta comunale delle associazioni di volontariato di protezione civile CITTÀ DI FOLIGNO Regolamento consulta comunale delle associazioni di volontariato di protezione civile Approvato con D.C.C. n. 32 del 24/04/2008 Modificato con D.C.C. n. 9 del 14/04/2011 Art. 1 - Istituzione

Dettagli

dell Associazione Nazionale Aiuto per la Neurofibromatosi amicizia e solidarietà (A.N.A.N.a.s.) Articolo 1 Articolo 2 Articolo 3

dell Associazione Nazionale Aiuto per la Neurofibromatosi amicizia e solidarietà (A.N.A.N.a.s.) Articolo 1 Articolo 2 Articolo 3 STATUTO dell Associazione Nazionale Aiuto per la Neurofibromatosi amicizia e solidarietà (A.N.A.N.a.s.) Articolo 1 E costituita l A.N.A.N.a.s. Associazione Nazionale Aiuto per la Neurofibromatosi, amicizia

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6

ALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6 CONVENZIONE PER LA REALIZZAZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE DEL MODELLO DI INTERVENTO IN MATERIA DI VITA INDIPENDENTE L

Dettagli

COMUNE DI MASSA LUBRENSE

COMUNE DI MASSA LUBRENSE COMUNE DI MASSA LUBRENSE Provincia di Napoli REGOLAMENTO DELL ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con Deliberazione di C.C.n 46 del 28.09.2010 INDICE Art. 1 Finalità. Art. 2 Albo comunale delle

Dettagli

STATUTO dell Associazione Gruppo Immagini. TITOLO I (Denominazione, Sede, Oggetto e Durata)

STATUTO dell Associazione Gruppo Immagini. TITOLO I (Denominazione, Sede, Oggetto e Durata) STATUTO dell Associazione Gruppo Immagini TITOLO I (Denominazione, Sede, Oggetto e Durata) Art.1 E costituita un associazione senza scopo di lucro, denominata Gruppo Musicale Immagini. Art.2 L associazione

Dettagli

REGOLAMENTO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITA DELLE OT

REGOLAMENTO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITA DELLE OT REGOLAMENTO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITA DELLE OT Deliberato dal Consiglio Federale il 30 marzo 2014 R.A.C. OT DELIBERATO DAL CF IL 30 MARZO 2014 1 INDICE CAPO I INTRODUZIONE ART. 1 PRINCIPI GENERALI..

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Elaborazione Ufficio Servizi Culturali Ottobre 2007 INDICE Art. 1 Principi ispiratori Art. 2 Consulta delle Associazioni Art. 3 Finalità ed attività Art. 4

Dettagli

Protocollo di intesa tra il Comune di Rimini e le Associazioni e Organizzazioni non Governative per

Protocollo di intesa tra il Comune di Rimini e le Associazioni e Organizzazioni non Governative per 1 Comune di Rimini Protocollo di intesa tra il Comune di Rimini e le Associazioni e Organizzazioni non Governative per l'istituzione di un coordinamento delle iniziative rivolte alla cooperazione e solidarietà

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL COMITATO TECNICO DI CERTIFICAZIONE

REGOLAMENTO PER IL COMITATO TECNICO DI CERTIFICAZIONE Pagina 1 di 5 Revisione Data Descrizione Redazione Approvazione Pagina 2 di 5 Indice 1 Scopo e campo di applicazione 2 Riferimenti normativi 3 Costituzione e funzionamento del Comitato di Certificazione

Dettagli

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

Dettagli

COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO. Provincia di Bologna REP. 16308 CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DI FUNZIONI

COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO. Provincia di Bologna REP. 16308 CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DI FUNZIONI COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO Provincia di Bologna REP. 16308 CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DI FUNZIONI URBANISTICHE E L lstituzione DI UN UFFICIO DI PIANO ASSOCIATO TRA I COMUNI DI ANZOLA

Dettagli

REGOLAMENTO ISTITUTIVO DEL LABORATORIO PER LO STUDIO DEL RAPPORTO TRA AZIENDE, ISTITUZIONI E MERCATI

REGOLAMENTO ISTITUTIVO DEL LABORATORIO PER LO STUDIO DEL RAPPORTO TRA AZIENDE, ISTITUZIONI E MERCATI REGOLAMENTO ISTITUTIVO DEL LABORATORIO PER LO STUDIO DEL RAPPORTO TRA AZIENDE, ISTITUZIONI E MERCATI ART. 1 Istituzione È istituito presso l'università degli Studi del Molise, ai sensi dell art. 47 dello

Dettagli

Verbale di deliberazione della Giunta Comunale

Verbale di deliberazione della Giunta Comunale C O M U N E D I A L A (Provincia di Trento) N. 178 Registro delibere Verbale di deliberazione della Giunta Comunale OGGETTO: Prelevamento Fondo di Riserva e impegno di spesa per l assistenza, la manutenzione

Dettagli

******************* Regolamento per la costituzione ed il funzionamento della Consulta Comunale per il Volontariato **************************

******************* Regolamento per la costituzione ed il funzionamento della Consulta Comunale per il Volontariato ************************** ******************* Regolamento per la costituzione ed il funzionamento della Consulta Comunale per il Volontariato ************************** Approvato con delibera consiliare n. 180 del 18 Dicembre 2012.

Dettagli

NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO TITOLO I - FUNZIONI E ORGANI

NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO TITOLO I - FUNZIONI E ORGANI Allegato A NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO TITOLO I - FUNZIONI E ORGANI Articolo 1 (Funzioni) 1.1 La Cassa conguaglio per il settore

Dettagli

BOZZA DI STATUTO DEL COMITATO ORGANIZZATORE 1, 2

BOZZA DI STATUTO DEL COMITATO ORGANIZZATORE 1, 2 Manuale delle associazioni sportive BOZZA DI STATUTO DEL COMITATO ORGANIZZATORE 1, 2 STATUTO COMITATO PER L ORGANIZZAZIONE DI... Art. 1 Costituzione È costituito un Comitato denominato... Il Comitato ha

Dettagli

COMUNE DI LATERINA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI

COMUNE DI LATERINA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI COMUNE DI LATERINA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 66 del 28.11.2015 1 INDICE Art. 1 PRINCIPI ISPIRATORI... 3 Art. 2 CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI...

Dettagli

1. Il presente regolamento ha lo scopo di recepire i principi previsti per le pubbliche amministrazioni in materia di limiti ad alcune tipologie di spesa di cui al comma 2, in esecuzione della deliberazione

Dettagli

STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE

STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE Approvato con deliberazione C.C. n. 11 del 24 febbraio 2005 e modificato con deliberazione C.C. n. 55 del 20 dicembre 2006 STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL

Dettagli

REGOLAMENTO SERVIZIO DISTRETTUALE SOSTEGNO DELLA GENITORIALITA DISTRETTO CARBONIA PREMESSA

REGOLAMENTO SERVIZIO DISTRETTUALE SOSTEGNO DELLA GENITORIALITA DISTRETTO CARBONIA PREMESSA Allegato B II annualità Progetto Sostegno alla genitorialità - Distretto di Carbonia REGOLAMENTO SERVIZIO DISTRETTUALE SOSTEGNO DELLA GENITORIALITA DISTRETTO CARBONIA PREMESSA - Con D.G.R. n. 40/09 del

Dettagli

CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA

CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA CITTÀ DI IMOLA MEDAGLIA D ORO AL VALORE MILITARE PER ATTIVITA PARTIGIANA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA DELLE RAGAZZE E DEI RAGAZZI DELLA CITTÀ DI IMOLA Approvato con deliberazione C.C.

Dettagli

COMUNE DI SAMUGHEO PROVINCIA DI ORISTANO REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE, LA DISCIPLINA E LA GESTIONE DELL ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI

COMUNE DI SAMUGHEO PROVINCIA DI ORISTANO REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE, LA DISCIPLINA E LA GESTIONE DELL ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI COMUNE DI SAMUGHEO PROVINCIA DI ORISTANO REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE, LA DISCIPLINA E LA GESTIONE DELL ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI ART. 1 PRINCIPI GENERALI Il Comune di Samugheo riconosce e promuove

Dettagli

PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000

PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000 PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000 SEDUTA DEL GIORNO 21/12/2007 Commissario: Segretario Generale: SPAGNUL dott.

Dettagli

Comitato di Coordinamento

Comitato di Coordinamento Coomitaatoo t ddi i Coooorddi r i nnaamenntoo e t ddeel llee Orrggaannizzzaazioonni i z zi i ddi i Vooloonntaarri l t i aatoo t ddellaa PPrrootezioonnee Civvili ill ee Reggoolaameenntoo e l t Art. 1 Premessa

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA Associazione Casa della Città Leopolda Piazza Guerrazzi 56125 Pisa Tel. 050.21531 STATUTO DELL ASSOCIAZIONE CASA DELLA CITTÀ LEOPOLDA Titolo primo: i principi generali Art. 1 1. L Associazione Casa della

Dettagli

DETERMINA N. 534 / 12 DEL 19/12/2012

DETERMINA N. 534 / 12 DEL 19/12/2012 COMUNE DI MONTOPOLI IN VAL D ARNO Via Francesco Guicciardini n 61-56020 - Montopoli in Val d'arno (PI) - ( % 0571/44.98.11) SETTORE UFFICIO SCUOLA CODICE SERVIZIO UFFICIO SCUOLA DETERMINA N. 534 / 12 DEL

Dettagli

RISOLUZIONE N. 314/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 314/E QUESITO RISOLUZIONE N. 314/E Roma, 05 novembre 2007 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: IVA. - Svolgimento in forma associata di funzioni e servizi da parte di enti locali. - Decreto del Presidente

Dettagli

Comune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA

Comune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA PROTOCOLLO DI INTESA per la non discriminazione e le pari opportunità attraverso il pieno riconoscimento del diritto alla mobilità e all accessibilità PREMESSO TRA Comune di Terni Provincia di Terni l

Dettagli

DETERMINAZIONE NUMERO 30 DEL 25/06/2015

DETERMINAZIONE NUMERO 30 DEL 25/06/2015 Comune di Carpineti ORIGINALE SETTORE Sicurezza Sociale, Scuola, Cultura, Promozione Territorio, Turismo, Sport,Tempo Libero Servizio Cultura, Promozione Territorio, Turismo, Sport e Tempo Libero DETERMINAZIONE

Dettagli

Verbale di deliberazione della Giunta Comunale

Verbale di deliberazione della Giunta Comunale C O M U N E D I A L A (Provincia di Trento) N. 131 Registro delibere Verbale di deliberazione della Giunta Comunale OGGETTO: Approvazione in linea tecnico-economica del progetto esecutivo e del piano di

Dettagli

Determina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014

Determina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014 Comune di Novara Determina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014 Area / Servizio Area Organizzativa (05.UdO) Proposta Istruttoria Unità Area Organizzativa (05.UdO) Proponente Monzani/Battaini

Dettagli

Statuto Associazione Culturale MirAttiva

Statuto Associazione Culturale MirAttiva Statuto Associazione Culturale MirAttiva IL DOCUMENTO ORIGINALE È CUSTODITO PRESSO SEGRETERIA 1 di 9 Statuto Associazione Culturale MirAttiva ART. 1 Denominazione e sede L associazione culturale, denominata:

Dettagli