NOTA CONGIUNTURALE ROMANIA Primo semestre 2013

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1 NOTA CONGIUNTURALE ROMANIA Primo semestre Biroul de la Bucuresti Str. A.D.Xenopol, nr.15, sector Bucuresti T F bucarest@ice.it settembre

2 INTRODUZIONE Nota Congiunturale Romania La Romania è ubicata nell Europa Sud-Orientale, al nord della Penisola Balcanica. Con un estensione di mq. è il 12 Paese europeo per superficie territoriale. La Romania confina con: la Repubblica Moldova, la Bulgaria, la Serbia, l Ungheria, l Ucraina ed il Mar Nero. Il territorio romeno è pianeggiante per il 33%, collinare per il 36% e montuoso per il 31% (catena dei Carpazi). La popolazione residente in Romania, secondo i risultati preliminari del censimento realizzato ad ottobre, è di 19,04 milioni di abitanti. Rispetto al 2002, la popolazione romena residente è diminuita di 2,6 milioni di persone, mentre se si fa un confronto con il 1992, il calo è di 3,8 milioni. La Romania ha perso un numero importante di abitanti a causa dell emigrazione; un cittadino che vive all estero per almeno 12 mesi, infatti, non rientra più nelle statistiche del Paese di provenienza. Un'altra causa del calo demografico è la crescita negativa della popolazione, fenomeno che è iniziato nei primi anni 90 e prosegue tuttora. Bucarest ha 1,7 milioni di abitanti, ovvero l 8,8% del totale. Seguono le province di Prahova (circa ), Iasi (circa ), Cluj (circa ) e Timis (circa ). CONGIUNTURA Secondo i dati dell INS (Istituto Nazionale di Statistica) il valore del Prodotto Interno Lordo nel primo semestre del è stato di 266,5 miliardi di Lei, ai prezzi correnti. Il valore del PIL in euro è stato di 60,7 miliardi, al cambio medio semestrale della BNR di 1 euro = 4,391 lei. La variazione del PIL nel primo semestre del in termini reali rispetto allo stesso periodo del 2012 è stata dell 1,8%. L andamento del PIL negli ultimi anni è stato il seguente: I-o sem 2012 I-o sem PIL (valori in miliardi di Lei) PIL (valori in miliardi di euro)* Variazione rispetto all anno precedente** 514,7 501,1 523,7 556,7 587,5 247,7 266,5 139,7 118,3 124,4 131,4 131,8 55,5 60,7 7,3% -6,6% -1,1% 2,2% 0,7% +0,7 % + 1,8 % * al cambio medio annuo ** variazioni in termini reali Considerando il peso dei principali settori produttivi sull aumento dell 1,8% del PIL nel primo semestre del, il settore dell industria ha contribuito per l 1,1% e l agricoltura, la 2

3 silvicoltura e la pesca ha contribuito per lo 0,2 %. Le imposte nette sui prodotti ed il settore delle costruzioni hanno avuto invece contributi negativi per -0,2%. Considerando invece il contributo delle principali categorie di risorse alla formazione del PIL nel primo semestre del, si evidenzia il forte peso dei servizi, con una quota del 46,95%, mentre l industria ha rappresentato il 30,3% del PIL, le costruzioni il 5,93%, l agricoltura il 3,6% e le imposte nette sui prodotti il 13,3%. I settori produttivi che hanno registrato diminuzioni nel primo semestre del rispetto allo stesso periodo del 2012 sono: le costruzioni (-4,3%) e commercio all ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli; trasporti e magazzinaggio; alberghi e ristoranti (-2,2%). Sono registrati aumenti per i seguenti settori: amministrazione pubblica e difesa; educazione ecc (+12,6%), industria (+6,9%), agricoltura (+2,1%), attività da spettacoli, culturali e ricreativi (+5,8%), intermediazioni finanziari ed assicurative (+5,7%), attività professionali; scientifiche e tecniche (+5,4%), le imposte nette sui prodotti (+6%), transazioni immobiliari (+0,9%) ed informazioni e comunicazioni (+0,1%). Nel primo semestre del la domanda interna ed il consumo finale delle famiglie non hanno registrato variazioni rispetto al primo semestre del Gli investimenti nell economia nazionale hanno registrato nel primo semestre del una riduzione del 2,3%. In particolare il settore delle macchine ed attrezzature, inclusi i mezzi di trasporto, ha registrato un aumento (+15,3%), mentre le nuove costruzioni hanno segnato una forte riduzione (- 17,1%). A giugno il tasso di disoccupazione, calcolato in base ai criteri dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, è stato pari al 7,6%, in aumento dello 0,5% rispetto al corrispondente mese del 2012 (dati destagionalizzati), così riferisce un comunicato dell Istituto Romeno di Statistica. Il numero dei disoccupati, pari a 736 mila, risulta in aumento rispetto al mese precedente (720 mila) e al mese di giugno dello scorso anno (710 mila). Secondo i dati dell Agenzia Nazionale per l Occupazione, il tasso di disoccupazione nel mese di giugno si è attestato al 4,96%, in diminuzione dello 0,07% rispetto il precedente mese e in aumento dello 0,38% rispetto il corrispondente mese dello scorso anno. Il tasso è stato calcolato considerando i disoccupati registrati presso la suddetta agenzia. I più alti tassi di disoccupazione sono stati registrati nelle province orientali e meridionali del Paese: Vaslui (9,63%), Teleorman (9,39%), Mehedinti (9,01%) e Dolj (8,89%). Il livello più basso è stato riscontrato ad Ilfov (1,65%). Tasso disoccupazione al 30 giugno 2012 Tasso disoccupazione al 30 giugno VASLUI 8,43% 9,63% TELEORMAN 8,33% 9,39% MEHEDINTI 8,19% 9,01% DOLJ 8,09% 8,89% GALATI 6,66% 8,56% MARAMURES 3,74% 3,44% CLUJ 3,69% 3,42% 3

4 ARAD 3,26% 3,14% BUCURESTI 1,98% 2,04% TIMIS 1,64% 1,65% ILFOV 1,50% 1,65% ROMANIA 4,49% 4,96% A giugno i dati pubblicati dell'istituto Nazionale di Statistica indicano un tasso medio annuo d inflazione del 4,5% (tasso calcolato utilizzando la variazione media dei prezzi nel periodo luglio 2012 giugno rispetto alla variazione media dei dodici mesi precedenti). Il tasso tendenziale d inflazione a giugno è stato del 5,37%. Gli incrementi più elevati rispetto a dicembre 2012 nel settore alimentare sono stati riscontrati per le patate (+25,2%), frutta fresca (+21,5%) e frutta e conserve di frutta (+15,2%). Per quanto riguarda i prodotti non alimentari gli aumenti più significativi si sono verificati per l energia elettrica (+10,3%), tabacco e sigarette (+7,4%) e le spese per energia, gas e riscaldamento termico (+5,6%). Relativamente al mercato valutario, il tasso di cambio medio nel primo semestre del è stato di 4,3916 Lei per Euro e di 3,3443 Lei per USD (fonte BNR). Il debito estero a medio e lungo termine al ha raggiunto un valore di 78,9 miliardi di euro, in aumento dello 0,3% rispetto al Il debito estero a breve termine ha raggiunto i 19,9 miliardi di euro, in diminuzione dell 1,6% rispetto al (Fonte BNR). Il conto corrente della Romania nel primo semestre del ha registrato un eccedenza di 695 milioni di Euro, mentre nello stesso periodo del 2012 era stato registrato un deficit di milioni di Euro. (fonte BNR). Il debito pubblico (calcolato secondo la metodologia delle autorità romene) al 31 maggio ha registrato un valore di 250,1 miliardi di lei (pari a cca. 57,66 miliardi di euro) pari al 40.1%del PIL. Secondo la metodologia europea (Sistema europeo dei conti SEC 95), il debito pubblico della Romania al 31 maggio ha raggiunto il 37.0%del PIL. Andamento del debito pubblico % nel PIL Debito pubblico % nel PIL (metodologia romena - Ordinanza 64/2007) Debito pubblico % nel PIL (metodologia SEC 95 - Maastrich debt) Fonte: Ministero delle Finanze Maggio 29,6 37,9 40,1 41,0 40,1 23,6 30,5 34,7 37,8 37,0 4

5 Per quanto riguarda il deficit pubblico nel primo semestre del, esso è stato di 6,63 miliardi lei (circa 1,5 miliardi euro), pari all 1,16% del PIL. (Fonte Ministero delle Finanze) Andamento del deficit pubblico % del PIL Deficit pubblico % nel PIL (metodologia basata sul principio di cassa) Deficit pubblico % nel PIL (metodologia SEC 95) I-o semestre -4,8-7,3-6,5-4,3-2,5-1,06-5,7-9,0-6,8-5,6-2,9-1,4 (I-o trimestre) Per fronteggiare gli effetti negativi della crisi economica e finanziaria sullo sviluppo economico della Romania è stato raggiunto un accordo nel mese di marzo 2009 tra il Governo romeno e il Fondo Monetario Internazionale, l Unione Europea e la Banca Mondiale, la BERS e la BEI per la concessione di un prestito di circa 20 miliardi di euro in due anni (dal FMI 12,95 mld. di euro, dall UE 5 miliardi di euro, dalla Banca Mondiale 1 mld. di euro e dalla BERS e BEI 1 mld. di euro). Il prestito ha avuto l obiettivo di limitare la drastica riduzione di flussi di capitali, ridurre il deficit esterno e di bilancio, stabilizzare il tasso di cambio e aumentare la liquidità delle banche per favorire la concessione di crediti alle imprese. L erogazione del prestito e avvenuta nel biennio marzo marzo 2011, e sarà rimborsabile gradualmente fino al Il 31 marzo 2011 è stato firmato un nuovo accordo biennale con il Fondo Monetario Internazionale (FMI) del valore di 3,46 miliardi di euro. L accordo era di tipo precauzionale e doveva terminare a marzo, ma è stato prorogato di 3 mesi. Alla fine di luglio, le autorità romene hanno concordato con il FMI e la Commissione Europea un nuovo Accordo precauzionale di due anni per un valore di 4 miliardi di Euro, che dovra` essere discusso nel board del FMI in autunno. RISCHIO PAESE A giugno 2012 l agenzia di valutazione economica FITCH ha riaffermato l indice di rating per i crediti a lungo termine in valuta estera della Romania a BBB- con prospettiva stabile, nella categoria raccomandata per gli investimenti. L agenzia di rating STANDARD & POOR S ha riconfermato a maggio 2012 il giudizio accordato alla Romania nel 2008 per i debiti a lungo termine in valuta a "BB+", con outlook stabile. Moody's ha riaffermato le stime di rischio paese al livello Baa3 nella categoria "investment grade", con prospettive negative (l ultima conferma a giugno 2012). Inoltre, la Romania rientra nella classe di rischio OCSE 4 su una scala di 7 e presenta, secondo la SACE, un livello di rischio intermedio (M1) e outlook stabile. Un forte elemento di rischio secondo la SACE è il livello dei crediti non performanti (di circa il 16 % dei prestiti totali) e la dipendenza del settore bancario dal finanziamento estero. 5

6 INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI Secondo i dati pubblicati dalla Banca Nazionale della Romania, gli investimenti diretti esteri nel primo semestre del hanno raggiunto un valore complessivo di 666 milioni di euro rispetto agli 826 milioni di euro del primo semestre 2012, con un netto calo del 19,4% causato dagli effetti negativi della crisi economica internazionale, che ha ridotto i flussi di capitali esteri e il sostegno delle banche ai nuovi progetti d investimento. Dei flussi in entrata di IDE nel primo semestre del, i crediti intra-gruppo hanno avuto un valore di 570 milioni di euro mentre le partecipazioni al capitale e le perdite nette hanno registrato un valore complessivo di 96 milioni di euro. Gli investimenti diretti esteri (IDE) in Romania registrano da 4 anni un trend decrescente e hanno ormai raggiunto il livello minimo degli ultimi 10 anni, come illustrato nella tabella seguente che riporta la serie storica degli IDE dal 2003: Investimenti diretti esteri in Romania (valori in milioni euro) Flussi IDE Var. Annua % I-o sem ,6 +166,3 +0,6 +73,8-20,0 +31,0-63,3-36,4-18,2-11,1-19,4 Elaborazione ICE Bucarest su dati BNR I principali investimenti esteri La società tedesca Henkel ha iniziato ad aprile la produzione nella sua terza fabbrica costruita in Romania, nella regione Neamt (Roznov), con un investimento di circa 10 milioni di Euro. Il gruppo tedesco detiene in Romania altre due fabbriche di adesivi: una a Pantelimon aperta nel 2000 e una a Campia Turzii aperta nel 2007, gli investimenti totali del gruppo superano i 45 milioni di Euro. La società statunitense Lufkin Industries, ha aperto recentemente una fabbrica d impianti petroliferi nel Ploiesti West Park (Aricestii Rahtivani), un parco industriale ubicato nelle vicinanze della citta` di Ploiesti la cui costruzione è stata iniziata nel L investimento di 140 milioni di dollari, rappresenta il piu` grande investimento dell azienda ed è costituito da un impianto di mq con 260 impiegati (che fra pochi mesi arriveranno a 350) che produrrà circa pompe destinate all esportazione in oltre 20 paesi. La compagnia statunitense ha ricevuto 28 milioni di Euro come aiuto statale da parte del Governo romeno. La fabbrica diventerà centro strategico regionale di Lufkin Industries e fornirà servizi e prodotti sul mercato europeo, dell Asia centrale, Nord Africa e Medio Oriente. Lightway Solar compagnia cinese operante nel settore delle energie rinnovabili, ha investito circa 76 mil. Euro nello sviluppo di un progetto destinato alla costruzione di un parco 6

7 fotovoltaico della capacità di 50 MW nella provincia di Giurgiu. Si tratta del primo investimento della compagnia cinese in Romania, un investimento effettuato attraverso l acquisto della compagnia Sun Garden Colibasi nel mese di marzo c.a. Il gruppo Daimler ha effettuato investimenti per lo sviluppo di un nuovo impianto per la realizzazione di cambi per auto Mercedes, per un importo complessivo di oltre 300 milioni di euro ed affiancherà lo stabilimento di Stoccarda che ha, ormai, raggiunto la piena capacita`. L'impianto in Romania, destinato in prevalenza all'assemblaggio, sarà realizzato a Sebes, vicino all'attuale fabbrica di componenti di Cugir. A partire dalla seconda meta` del saranno realizzati cambi automatici a 5 rapporti, per poi passare dal 2014 alla produzione di cambi a doppia frizione, e a partire dal 2016 da cambi di nuova generazione, prodotti sia a Stoccarda che in Romania. La sussidiaria del gruppo Daimler in Romania, Star Transmission, è attiva dal 2001, e rappresenta una risorsa importante nell'ambito dei piani di crescita Mercedes fino al Il gruppo tedesco BOSCH aprirà due nuove fabbriche in Romania: una a Cluj Napoca e una a Blaj. L investimento previsto arriva a 120 milioni di Euro. A Blaj, in seguito ad un investimento di circa 50 milioni di Euro, all impianto gia` in funzione, si è aggiunta una fabbrica di sensori per il sistema di controllo delle auto. Lo stabilimento copre mq e occuperà circa 300 addetti. A Cluj Napoca lo stabilimento per la produzione di unita` elettroniche di comando per autovetture ha una superficie di mq, 300 addetti ed è costato 77 milioni di Euro. La Banca Italo Romena, controllata dal Gruppo Veneto Banca ha acquistato nel mese di dicembre l edificio Nuova Building, dove dal 2008 ha stabilito la sua sede. L edificio di sette piani, situato nella zona più attiva dal punto di vista immobiliare (Pipera), rappresenta un investimento di circa 17 mil. di Euro. La Banca Italo Romena ha una rete di 22 succursali e un portafoglio di circa 1,1 miliardi di Euro. Circa il 70% dei fondi sono generati da clienti italiani. Secondo le dichiarazioni dei rappresentanti della banca, le intenzioni future sarebbero quelle di passare dallo stato di succursale a quello di filiale, di espandere la rete retail e intensificare le collaborazioni con i clienti locali. La Fabbrica di Attrezzature e Componenti Nucleari (FECNE), controllata dal gruppo italiano Walter Tosto, ha firmato un contratto di consegna di componenti per 8 reattori alla compagnia cinese Ningbo. Per ogni reattore verranno consegnate 247 tonnellate di componenti per un valore complessivo di 11 mil. di dollari. La società Walter Tosto, attiva nel settore di produzione delle caldaie per l industria del petrolio e del gas, ha acquistato la fabbrica romena FECNE l anno scorso e ha rilanciato la produzione in seguito ad un investimento di 23 mil. di Euro. Per il il Gruppo Walter Tosto stima un giro di affari di circa 100 mil. di Euro. Il Gruppo ha 500 dipendenti e ordini del valore di oltre 220 mil. di Euro per clienti importanti come ad esempio la società petrolifera Petrobas, Chevron, ExxonMobil o ConocoPhilips. La Romania FECNE ha attualmente 100 dipendenti. L intenzione dell azienda per i prossimi 5 anni è di aumentare il numero di lavoratori e di investire altri 30 mil. di euro per lo sviluppo dell attività in loco. Dopo investimenti di circa 500 mil. di euro nel settore dell energia eolica, Enel Green Power (EGP) ha annunciato l intenzione di investire anche nel settore dell energia fotovoltaica e di sviluppare nel periodo parchi solari della capacità complessiva di 55 MW. Enel Green Power Romania, ha raggiunto in solo due anni di attività gli obiettivi stabiliti per quanto riguarda la capacità installata di energia eolica (500 MW). Il passo successivo del gruppo italiano sarebbe quello di diversificare la sua attività in loco. Considerando il costo standard di 7

8 un MW installato in un parco solare (1,5 mil. di Euro), gli investimenti potrebbero raggiungere un valore di circa 80 mil. di Euro. Il gruppo Enel detiene sul mercato romeno compagnie di distribuzione dell energia per la zona di Bucarest, Dobrogea e Banat e ha registrato l anno scorso un giro di affari di circa 231 mil. di Euro. L italiano Prysmian Group, leader mondiale nel settore dei cavi e dei sistemi per l energia e telecomunicazioni, ha recentemente aperto a Slatina un nuovo impianto per la produzione di cavi in fibra ottica. Lo stabilimento dispone di un significativo numero di certificazioni di qualità: ISO 9001, ISO 14001, IMQ, e consentirà la triplicazione della produzione, da 500 mila chilometri fino a 1,5 milioni di chilometri di cavi ogni anno, con la possibilità di raggiungere la cifra di 3 milioni. L agenzia Mediafax informa che il valore dell'investimento è stimato a milioni di euro, e il 70 % della produzione sarà destinata all esportazione. L'investimento di Slatina rappresenta solo una parte di un importante progetto di rafforzamento della competitività del Gruppo in un mercato in rapida evoluzione. L'impianto di Slatina si estende su quasi mq, di cui circa mq di superficie coperta, per una capacità complessiva annua di tonnellate di cavi per la trasmissione e la distribuzione di energia, quasi 1,5 milioni di km di cavo ottico e 500 mila chilometri di cavi in rame per telecomunicazioni, impiegando oltre 400 persone. La società Savini Due di Sebes (Reg Alba), produttore di mobili per bagno, controllata da Piersante Savini, investirà, nel, 3 milioni di Euro per l estensione della fabbrica e l acquisto di nuovi impianti. L investimento che verra` sostenuto sia da fondi propri che da un finanziamento BRD ed Unicredit, è stato avviato nel mese di giugno e sara` finalizzato entro la fine del. I lavori consistono nell estensione dello spazio di produzione esistente di ulteriori mq e la costruzione di uffici (per 800 mq). Inoltre, verranno acquistati nuovi impianti: una linea di carpenteria e due linee di verniciatura per un valore totale di 1,9 milioni di Euro. I nuovi impianti che entreranno in funzione entro la fine dell anno raddoppieranno la capacita` di produzione che attualmente è di circa unita` di mobili per bagno (di cui circa il 55 % viene esportato). Questo rappresenta il primo passo di un piano d investimento totale di 5 milioni di Euro (3 milioni di Euro nel ed altri 2 milioni di Euro nel 2015). Il produttore italiano di macchine agricole Maschio Gaspardo, investirà 3,5 milioni di Euro per estendere la fabbrica di Chisineu-Cris (reg. Arad) di ulteriori mq dagli mq attuali. Oltre all estensione dello stabilimento di produzione, sono in progetto acquisti di sistemi di taglio al laser della lamiera e l assunzione di ulteriori 40 addetti. L investimento sara` finalizzato entro il mese di agosto, e rappresenta circa un terzo dei 10 milioni di Euro che l azienda italiana prevede di investire nei prossimi quattro anni. L investimento è partito con un finanziamento di 2 milioni di Euro e, in oltre 10 anni di attività, in un mercato caratterizzato da una quasi assenza di concorrenza locale, sono arrivati a produrre macchine nel Da un giro d affari al di sotto di 1 milione di Euro nel 2003, sono arrivati ad un valore di 25 milioni di Euro nel 2012, e 210 addetti che, lavorando in due turni, trasformano 50 tonnellate di lamiera in macchine agricole. Lo sviluppatore immobiliare italiano Borgo Italiano ha cominciato la costruzione di un complesso residenziale di lusso a Timisoara che conterrà 87 abitazioni di grandi dimensioni (tipo villa, duplex e case disposte a schiera). L investimento di 25 milioni di Euro, provenienti da fondi propri, rappresenta il maggiore investimento nel settore residenziale effettuato in Romania negli ultimi anni. Il complesso residenziale si chiamerà Cartier Armonia ed è destinato agli expat e ai managers delle aziende multinazionali della zona. Le abitazioni hanno superfici costruite fra 218 e 365 mq e giardino fino a mq. Il complesso 8

9 residenziale includerà anche una zona commerciale ed un club privato. La costruzione della prima tappa, contenente 27 abitazioni, è stata già avviata e sara` finalizzata nella prima parte del 2014, in meno di 12 mesi. La società italiana Terni Energia ha firmato un accordo quadro con la società Energia, parte del gruppo di diritto romeno Bissi Holding, per la costruzione di tre parchi fotovoltaici di una potenza complessiva di 2,5 MWp. Il contratto del valore di circa 2,8 mil. di Euro prevede la costruzione di impianti fotovoltaici con la formula EPC contract (chiavi in mano), attraverso la fornitura di pannelli fotovoltaici nella località Lugoj-Darova, provincia di Timis. La firma di questo contratto rappresenta una conferma dell internazionalizzazione dell attività dell impresa italiana sul mercato dell'est Europa. La Romania, in particolare, è un mercato molto promettente dove si intende investire nel medio e lungo termine, sia nel settore dell energia fotovoltaica che nel settore idroelettrico. GLI INVESTIMENTI ITALIANI IN ROMANIA Considerando il numero di nuove imprese a partecipazione estera (dati del Registro del Commercio), nel primo semestre del sono state registrate in Romania nuove aziende, portando a il numero totale di imprese estere dal Al 30 giugno, secondo i dati dell'ufficio del Registro Nazionale del Commercio, erano registrate complessivamente imprese a partecipazione italiana, di cui attive, con un capitale versato di circa 1,5 miliardi di euro. Nel primo semestre del sono state registrate nuove aziende a partecipazione italiana, il 29,9% del totale delle nuove aziende a partecipazione estera registrate in Romania. L Italia continua ad essere, da oltre 10 anni, il principale paese investitore per numero di aziende registrate, mentre detiene il settimo posto tra i primi investitori per capitale investito. Primi 10 paesi investitori per numero di imprese giugno Paese Nr. Aziende % Totale Romania ,0 1. ITALIA ,2 2. GERMANIA ,7 3. TURCHIA ,1 5. UNGHERIA ,5 4. CINA ,8 6. FRANCIA ,4 7. USA ,6 8. AUSTRIA ,5 9. ISRAEL ,5 10. IRAK ,1 Primi 10 paesi investitori per capitale sociale versato (mil. euro) giugno N. Paese Mil. Euro % Totale Romania ,0 1. OLANDA ,0 2. AUSTRIA ,8 3. GERMANIA ,1 4. CIPRO ,2 5. FRANCIA ,1 6. GRECIA ,1 7. ITALIA ,6 8. SPAGNA ,3 9. SVIZZERA 970 2,9 10. PANAMA 949 2,8 Fonte: elaborazione ICE Bucarest su dati Ufficio del Registro del Commercio 9

10 Gli imprenditori italiani sono stati tra i primi investitori ad intravedere le opportunità offerte dalla Romania nel periodo immediatamente successivo alla rivoluzione del 1989, quando il Paese si è aperto al libero mercato. I primi investimenti italiani in Romania provenienti, almeno in questa prima fase, in prevalenza dal Veneto, si sono concentrati sui settori labour intensive, e sono stati caratterizzati dalla delocalizzazione di parte delle produzioni e dallo sviluppo di tipologie di lavorazione per conto terzi di materie prime o semilavorati provenienti dall'italia. In seguito al contesto economico è gradualmente mutato, le opportunità che via via si sono venute a determinare nel Paese hanno attratto imprenditori provenienti da tutte le Regioni italiane, oltre che dal resto dell'europa. Uno degli anni più importanti per la storia recente della Romania è stato il 2007 quando il Paese è entrato a far parte dell'unione Europea. Tale avvenimento è stato altrettanto importante anche per la presenza imprenditoriale italiana, una sorta di spartiacque tra un periodo contrassegnato da un fenomeno di pura e semplice delocalizzazione ad un altro, già iniziato negli anni immediatamente precedenti, nella fase di pre-adesione, caratterizzato da una vera e propria internazionalizzazione, con investimenti più strutturati e finalizzati anche all'introduzione nel mercato locale. Nel contempo la Romania è cresciuta economicamente ed è diventata un Paese strategico per le imprese interessate a sfruttare le grandi potenzialità offerte dall'area del centro e dell'est dell'europa. Gli imprenditori italiani hanno iniziato a costituire joint ventures o stipulare contratti con produttori locali per la fornitura e l'assemblaggio di parti meccaniche o di beni strumentali, fino a investimenti diretti di alcuni grandi gruppi italiani per la produzione di beni e lo sviluppo delle infrastrutture. Parallelamente si sono sviluppati anche investimenti nel settore dei servizi. Oggi è possibile poter affermare che per le aziende italiane è ormai giunta a maturazione quella fase di puro spostamento delle attività produttive al principale scopo di usufruire di un vantaggio in termini di costo del lavoro. A questa fase che aveva caratterizzato la presenza italiana nel decennio successivo alla rivoluzione, si è affiancata una modalità di internazionalizzazione più evoluta, finalizzata a stabilire una posizione permanente dell'impresa italiana nell'economia romena. Questo fenomeno evolutivo ha interessato anche le aziende che inizialmente avevano semplicemente spostato la propria attività produttiva ma che nel tempo, complice l'aumento del costo della manodopera, non più così conveniente come nel passato, hanno ristrutturato i loro processi produttivi, si sono radicate e sono divenute parte importante del tessuto economico locale. Oggi queste imprese guardano al mercato romeno ed a quello dell'europa orientale in genere con occhi diversi, hanno costruito legami economici ed affettivi forti con il territorio, si sentono romeni e a buon diritto intendono essere protagonisti dello sviluppo economico futuro della Romania. Sono ora presenti, oltre alle piccole e medie imprese, anche aziende italiane di medie e grandi dimensioni che hanno trasferito in Romania considerevoli investimenti finanziari e tecnologici. Nonostante la crisi, il Paese continua ad offrire opportunità d'investimento. I settori che si ritiene siano particolarmente interessanti per sviluppare azioni di promozione degli IDE italiani in Romania sono quelli delle infrastrutture, della produzione di energia, in particolare quella 10

11 rinnovabile, agricoltura, gestione dei rifiuti, trasformazione alimentare, industria metalmeccanica, sanità ed outsourcing. L'accesso all UE e il conseguente sostegno comunitario costituiscono il più forte stimolo allo sviluppo che il Paese abbia mai avuto e rappresenta una delle principali vie di uscita dagli effetti della crisi economica. Si tratta quindi di un occasione senza precedente offerta all'imprenditoria italiana forte sia delle proprie tecnologie che delle esperienze acquisite nell'utilizzo dei fondi strutturali UE per espandersi in Romania. La presenza imprenditoriale italiana è ormai diffusa in tutto il Paese, anche se i dati mostrano ancora una certa concentrazione nelle zone del Paese che per prime sono state interessate dagli investimenti italiani. Tra queste, è rilevante la tradizionale presenza dei nostri imprenditori nel Nord-Ovest, in particolare nella provincia di Timis, dove si è riprodotto un vero e proprio modello distrettuale italiano (oltre aziende italiane e miste attive). In tale area geografica e nelle province limitrofe (Arad, Bihor, Cluj) è ancora concentrato quasi un terzo delle presenze imprenditoriali italiane in Romania (il 29,5%), mentre un quinto delle nostre aziende ha investito nella municipalità di Bucarest (il 21,5%). Nella tabella seguente è illustrata la ripartizione per provincia delle società italiane attive presenti in Romania al 30 giugno, in ordine di numero di presenze. Il maggior numero di aziende è attivo nella municipalità di Bucarest e nella provincia di Timis, e in generale nella regione del Nord-Ovest e della Transilvania (Arad, Bihor, Cluj e Brasov). SOCIETA ATTIVE A PARTECIPAZIONE ITALIANA IN ROMANIA RIPARTIZIONE TERRITORIALE AL 30 GIUGNO No. Provincia Numero aziende Percentuale sul totale 1 BUCURESTI TIMIS BIHOR ARAD CLUJ BRASOV PRAHOVA ILFOV CONSTANTA ARGES DOLJ ALBA IASI HUNEDOARA BACAU MARAMURES SIBIU MURES NEAMT DAMBOVITA BRAILA GALATI VRANCEA BUZAU SATU MARE

12 26 OLT SUCEAVA BISTRITA-NASAUD CARAS-SEVERIN BOTOSANI VALCEA MEHEDINTI SALAJ GORJ TELEORMAN CALARASI TULCEA GIURGIU VASLUI IALOMITA HARGHITA COVASNA TOTALE Elaborazione ICE Bucarest su dati del Registro del Commercio Nella tabella seguente è illustrata invece la ripartizione della presenza italiana per settore di attività al 30 giugno, secondo i codici della Classificazione CAEN (Codificazione di Attività Economica Nazionale). Analizzando la presenza italiana per settori produttivi, al primo posto risulta il commercio all ingrosso (voce nr imprese), seguito dalle attività immobiliari (nr imprese). Seguono le attività di costruzione di edifici (nr imprese). Da segnalare anche una forte presenza nell agricoltura (nr imprese) e nell attività di direzione aziendale; degli uffici amministrativi centrali; attività di management e di consulenza gestionale. Nei settori manifatturieri tradizionali, indicati nella prima parte della tabella, e che hanno vissuto un boom di investimenti negli anni 90, la presenza è ancora significativa ma con numeri inferiori: articoli di abbigliamento 349 imprese, pelletteria 295, lavorazione del legno 274, industrie alimentari 173, fabbricazione di mobili 125. SOCIETA A PARTECIPAZIONE ITALIANA ATTIVE IN ROMANIA RIPARTIZIONE SETTORIALE AL 30 GIUGNO 01 Agricoltura, caccia e relativi servizi Silvicoltura e utilizzazione di aree forestali Pesca e acquacoltura Estrazione carbonifera 2 07 Estrazione di minerali metalliferi 3 08 Altre attività di estrazione Attività dei servizi di supporto all'estrazione 5 10 Industrie alimentari Produzione delle bevande Produzione del tabacco 2 12

13 13 Fabbricazione di articoli in materie tessili Fabbricazione di articoli di abbigliamento Preparazione e concia del cuoio e pelle; fabbricazione di altri articoli da viaggio, borse e simili, pelletteria e selleria, frustini e scudisci per equitazione; calzature; preparazione e tintura di pellicce Lavorazione del legno e fabbricazione di prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio Fabbricazione di carta e di prodotti di carta Stampa e riproduzione di supporti registrati Fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio Fabbricazione di prodotti chimici Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici 9 22 Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi L'Industria metallurgica L'industria delle costruzioni metalliche e dei di prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica Fabbricazione di apparecchiature elettriche Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Fabbricazione di altri mezzi di trasporto Fabbricazione di mobili Altre attività industriali nca Riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature Produzione e fornitura di energia elettrica e termica, gas, acqua calda e aria condizionata Captazione, depurazione e distribuzione acqua Raccolta e depurazione delle acque di scarico Raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; attività di recupero di materiali riciclabili; Attività e servizi di risanamento 4 40 Produzione e fornitura di energia elettrica e termica, gas e acqua Costruzioni di edifici Ingegneria civile Lavori di costruzione specializzati Commercio all'ingrosso e al dettaglio; manutenzione e riparazione di autoveicoli, motocicli Commercio all'ingrosso, escluso quello di autoveicoli e motoveicoli

14 47 Commercio al dettaglio, escluso quello di autoveicoli e motocicli Trasporti terrestri e trasporto mediante condotte Trasporto per vie d'acqua Trasporto aereo Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti Servizi postali e attività di corriere 4 55 Alberghi e altre strutture ricettive Ristoranti e altre attività dei servizi di ristorazione Attività editoriali Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi, di registrazioni musicali e sonore Attività di programmazione e trasmissione Telecomunicazioni Attività dei servizi di tecnologie informatica Attività dei servizi d'informazione Intermediazioni finanziarie, escluse le assicurazioni e i fondi pensione Assicurazioni, riassicurazioni e fondi pensione (escluse le assicurazioni sociali obbligatorie) 7 66 Attività ausiliarie dei servizi finanziari, delle attività assicurative e dei fondi pensione Attività immobiliari Attività legali e contabilità Attività di direzione aziendale; degli uffici amministrativi centrali; attività di management e di consulenza gestionale Attività degli studi di architettura e d'ingegneria; collaudi e analisi tecniche Ricerca scientifica e sviluppo Pubblicità e ricerche di mercato Altre attività professionali, scientifiche e tecniche Servizi veterinari 3 77 Attività di noleggio e leasing operativo Attività di ricerca, selezione, fornitura di personale Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione e assistenza turistica Servizi di vigilanza e investigazione Attività di servizi per edifici e paesaggio Attività di segreteria e di supporto e altri servizi di supporto alle imprese Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria 1 85 Istruzione Attività sanitaria 48 14

15 87 Servizi di assistenza infermieristica e sociale residenziale 2 88 Assistenza sociale non residenziale 5 90 Attività creative e artistiche Attività di biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali 2 92 Attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento Riparazione di computer e di beni per uso personale e per la casa Altre attività di servizi Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico 1 TOTALE Elaborazione ICE Bucarest su dati del Registro del Commercio FONDI EUROPEI Per l attuale periodo di programmazione 2007-, la Romania ha avuto a disposizione circa 31,5 miliardi di euro, di cui 19.2 miliardi di euro costituiti da Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, Fondo Sociale Europeo e Fondo di Coesione e circa 12,3 miliardi di euro destinati all agricoltura, allo sviluppo rurale e alla pesca, tramite il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale ed il Fondo Europeo per la Pesca. Secondo i dati pubblicati sul sito del Ministero dei Fondi Europei, alla fine del mese di agosto, il volume dei pagamenti interni effettuati dalle autorità, dai fondi strutturali e di coesione, verso i beneficiari era di 28,885 miliardi di lei (6,581 mld. euro), equivalente ad un livello di assorbimento complessivo del 30,64%. Per quanto riguarda i fondi effettivamente ricevuti dalla Romania dalla Commissione Europea dalla somma totale allocata per il periodo il tasso di assorbimento dei fondi strutturali e di coesione era ad agosto del 20,12% dalla somma totale allocata per il periodo Riguardo ai fondi destinati all agricoltura, secondo un comunicato stampa del mese di luglio, l Agenzia dei Pagamenti per lo Sviluppo Rurale e la Pesca (APDRP) ha effettuato fino a giugno pagamenti verso i beneficiari del Programma Nazionale dello Sviluppo Rurale per un valore di circa 5 miliardi di euro, cioè un tasso di assorbimento dei fondi di circa 58% dal totale dei fondi disponibile per lo sviluppo rurale. Per il nuovo periodo di programmazione , la Romania ha ricevuto 39,887 mld di Euro (21,82 mld. euro fondi europei strutturali e 17,5 mld. euro fondi destinati all agricoltura), un aumento del 18% rispetto ai fondi stanziati per il periodo La Romania ha già avviato le procedure per definire le attività del nuovo periodo di programmazione In base al Quadro Strategico Comune (OSC) dell Unione Europea, la Romania in collaborazione con i suoi partner, cioè la società civile, i sindacati e i patronati, l ambiente economico (camere di commercio, società di consulenza) e l ambiente finanziario bancario, e in dialogo con la Commissione Europea elaborerà una serie di documenti di programmazione. Le autorità romene devono elaborare un quadro unico di programmazione, denominato Accordo di partenariato , che regola e stabilisce gli obiettivi tematici di sviluppo, 15

16 nonché i programmi operativi, che contengono gli elementi previsti nell accordo di partenariato e gli impegni relativi all adempimento degli obiettivi UE. L invio dell Accordo di partenariato all UE è previsto per la fine di novembre, per essere firmato a gennaio I singoli ministeri provvederanno a finalizzare le liste di priorità di finanziamento per i settori in gestione, mentre il Ministero dei Fondi Europei finalizzerà la strategia di utilizzo dei fondi stanziati per il periodo Le priorità di intervento nazionale proposte dalla Romania alla Commissione Europea si riferiscono allo sviluppo del capitale umano attraverso l aumento del tasso di occupazione; sviluppo di una politica di inclusione sociale; creazione di un infrastruttura moderna, promozione della competitività economica; utilizzo/protezione e ottimizzazione delle risorse naturali; ammodernamento e consolidamento dell amministrazione e del sistema giudiziario nazionale. Presso l'ufficio ICE di Bucarest è attivo dal giugno 2008 un "Desk Fondi Strutturali, strumento di supporto per le imprese italiane interessate ai fondi strutturali e alle misure che prevedono opportunità commerciali e di investimento. Nel sito dell'ice di Bucarest alla rubrica "Desk fondi strutturali, sono reperibili informazioni sui vari Programmi Operativi, con collegamenti ai siti web dei Ministeri e delle Autorità di management che gestiscono gli stanziamenti. COMMERCIO ESTERO Secondo le informazioni dell Istituto Romeno di Statistica, il valore complessivo delle esportazioni FOB realizzate nei primi sei mesi del è stato di ,7 milioni di euro, mentre quello delle importazioni CIF è stato di ,8 milioni di euro. Rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente le esportazioni sono aumentate del 5,9 % mentre le importazioni sono calate del 2,7%. Il deficit commerciale FOB - CIF nei primi sei mesi del è stato di 2.552,1 milioni di euro, 2.019,5 milioni in meno rispetto al corrispondente periodo del Bilancia commerciale della ROMANIA (valori in miliardi euro e variazioni %) I-o sem Esportazioni 25,9 29,5 33,7 29,1 37,4 45,3 45,0 23,7 Var. annua % 16,6 13,9 14,2-13,6 28,5 21,1-0,01 5,9 Importazioni 40,7 51,3 57,2 38,9 46,9 54,9 54,7 26,3 Var. annua % 24,8 26,0 11,5-32,0 20,5 17,1-0,01-2,7 Deficit commerciale 14,9 21,8 23,5 9,9 9,5 9,7 9,6 2,6 Elaborazione ICE Bucarest su dati INS L analisi settoriale dell interscambio romeno, illustrata nelle tabelle seguenti, evidenzia un peso preponderante nell export delle voci macchine e dispositivi meccanici; macchine, apparecchiature ed attrezzature elettriche, autoveicoli e altri mezzi ed attrezzature da trasporto, metalli comuni ed altri articoli in metallo. Riguardo l import, le principali voci sono 16

17 macchine e dispositivi meccanici; macchine, apparecchiature ed attrezzature elettriche, prodotti dell industria chimica, metalli comuni ed altri articoli in metallo e prodotti minerari. ESPORTAZIONI IMPORTAZIONI Principali sezioni della Nomenclatura Combinata Esportazioni FOB Principali gruppi merceologici (76,9% del totale esportazioni) Tipologie merci Valore -milioni Euro- Quota % sul totale export Var. % /2012 XVI Macchine e dispositivi meccanici; macchine, apparecchiature ed attrezzature elettriche 6.086,1 25,7 +4,4 XVII Autoveicoli e altri mezzi ed attrezzature da trasporto 4.099,7 17,3 +23,0 XV Metalli comuni ed altri articoli in metallo 2.478,3 10,5-6,4 XI Materiali tessili ed altri articoli connessi 1.852,4 7,8 +1,8 VII Materie plastiche, gomma e articoli connessi 1.356,3 5,7 +5,6 VI Prodotti dell industria chimica 1.199,8 5,1 +2,3 V Prodotti minerali 1.159,1 4,9-9,6 Totale Esportazioni Mondo ,7 100,0% +1,9 Elaborazione ICE Bucarest su dati INS Importazioni CIF Principali gruppi merceologici (89,3% del totale importazioni) Tipologie merci Valore Milioni Euro Quota % sul totale Var. % 2012 /2011 XVI Macchine e dispositivi meccanici; macchine, apparecchiature ed attrezzature elettriche 7.098,7 27,0 +1,3 VI Prodotti dell industria chimica 2.915,3 11,1 +1,3 XV Metalli comuni ed altri articoli in metallo 2.835,2 10,8-2,8 V Prodotti minerali 2.427,6 9,2-33,1 XVII Autoveicoli e altri mezzi ed attrezzature da trasporto 2.098,1 8,0 +4,4 VII Materie plastiche, gomma e articoli connessi 1.999,9 7,6 +2,9 XI Materiali tessili ed altri articoli connessi 1.807,7 6,9 +0,5 Totale Importazioni Mondo ,8 100,0-2,7 Elaborazione ICE Bucarest su dati INS 17

18 In merito alla ripartizione geografica per aree, l Unione Europea detiene una quota di circa il 73,8% (rispetto al 72,14% nel primo semestre 2012) del totale dell interscambio. Il valore degli scambi intracomunitari nei primi se mesi del è stato di ,5 milioni euro per quanto riguarda l export e di ,9 milioni di euro per l import, che rappresentano il 70,46% del totale delle esportazioni e il 76,8% del totale delle importazioni. Esportazioni FOB (valori in milioni di Euro) Valore - milioni Euro - Genngiugno 2012 Genngiugno Quote % sul totale Variazioni % Genngiugno 2012 Genngiugno /2012 Mondo , ,7 100,0 100,0 +5,9 1. Commercio intracomunitario (UE 27) , ,5 71,0 70,5 +5,35 2. Commercio 6.460, , ,5 +8,4 extracomunitario (non UE 27) Elaborazione ICE Bucarest su dati INS Importazioni CIF (valori in milioni di Euro) Elaborazione ICE Bucarest su dati INS Valore - milioni Euro - Genngiugno 2012 Genngiugno Quote % sul totale Variazioni % Genngiugno 2012 Genngiugno /20112 Mondo ,8 100,0 100,0-2,7 1. Commercio intracomunitario (UE 27) 2. Commercio extracomunitario (non UE 27) , ,9 73,05 76,8 +2, , ,9 26,95 23,

19 INTERSCAMBIO CON L ITALIA E PRINCIPALI PARTNERS COMMERCIALI Secondo i dati dell Istituto Romeno di Statistica (INS), l interscambio commerciale tra l Italia e la Romania nel primo semestre del ha raggiunto un valore complessivo di milioni di euro, in aumento dello 0,71 % rispetto al corrispondente periodo del In particolare, la Romania ha esportato verso l Italia un valore di 2.828,2 milioni di euro (+ 1,9% rispetto al corrispondente periodo del 2012), mentre le importazioni dall Italia hanno raggiunto un valore di 3.061,8 milioni di Euro (- 0,4% rispetto al corrispondente periodo del 2012). La bilancia commerciale della Romania relativamente agli scambi con l Italia ha registrato un saldo commerciale negativo di 233,6 milioni di euro. Export verso l'italia Import dall'italia Saldo Interscambio commerciale Romania - Italia (valori in milioni di euro e variazioni %) Variazione % Genn-giugno 2012 Genn-giugno Variazione % , , ,2 +1, , , ,8-0, ,3-233,6 Elaborazione ICE su dati INS Analizzando la serie storica dell interscambio tra i due Paesi dal 2003 al 2012 si nota un progressivo aumento dei valori, che si è fermato nel 2008, anno in cui l interscambio è aumentato lievemente, per poi diminuire fortemente nel Negli anni successivi l interscambio è tornato a crescere per raggiungere nel 2011 e 2012 quasi gli stessi livelli del Export verso l Italia Import dall Italia Totale interscambio Saldo Interscambio commerciale Romania - Italia dal 2005 al 30.VI. (valori in milioni di euro) I.- 30.VI I.- 30.VI , , , , , , ,3-233,6 Fonte: Bollettino statistico n. 6/2012 e n. 6/; Eurostat Comext (Paese dichiarante Romania) Nelle tabelle seguenti sono riportate le graduatorie dei primi 10 partners commerciali della Romania, relativamente alle esportazioni ed alle importazioni. 19

20 Esportazioni della Romania Principali Paesi acquirenti Paese Valore - milioni Euro - Quote Variazioni % / Elaborazione ICE Bucarest su dati INS Mondo , ,7 100,0 100,0 +5,9 1. Germania 4.282, ,0 19,2 19,3 +6,7 2. Italia 2.771, ,2 12,4 11,9 +1,9 3. Francia 1.549, ,5 7,0 7,1 +8,5 4. Turchia 1.282, ,3 5,7 5,7 +4,7 5. Ungheria 1.268, ,9 5,7 4,9-10,6 6. Regno Unito 761, ,8 3,4 4, Bulgaria 883,5 867,8 4,0 3,7-2,5 8. Federazione Russa 501,1 671,0 2,2 2,8 +33,8 9. Olanda 606,9 610,3 2,7 2,6-0,4 10. Polonia 564,1 567,7 2,5 2,4 +1,3 Paese Importazioni della Romania - Principali Paesi fornitori Valore - milioni Euro Quote Variazioni % / Mondo ,8 100,0 100,0-2,7 1. Germania 4.569, ,6 17,0 18,7 +7,3 2. Italia 3.077, ,8 11,5 11,7-0,4 3. Ungheria 2.450, ,0 9,1 8,3-11,7 4. Francia 1.575, ,1 5,9 6,3 +4,4 5. Polonia 1.130, ,5 4,2 4,5 +6,5 6. Austria 1.109, ,3 4,1 4,3-1,2 7. Federazione Russa 1.293, ,4 4,8 3,8-22,4 8. Olanda 949,6 953,2 3,5 3, Cina 1.038,6 928,3 3,8 3,5-10,7 10. Turchia 913,0 925,1 3,4 3,5 +1,3 20

21 Nel primo semestre del l Italia si è trovata nella seconda posizione della classifica, dopo la Germania sia nella graduatoria dei Paesi fornitori sia in quella dei mercati di destinazione dell export romeno, con una quota sul totale interscambio della Romania pari all 11,8% (11,9% del totale export e 11,7% del totale import). Esportazioni della Romania - L Italia è il secondo Paese di destinazione con un valore di 2.828,2 milioni di euro nel primo semestre del, in aumento dell 1,9% rispetto al corrispondente periodo del 2012 e con una quota sul totale pari all 11,9%. La Germania conferma la sua posizione di leader come Paese di destinazione dell export, con un valore pari a milioni di euro, in aumento del 6,7% rispetto al corrispondente periodo del 2012 ed una quota del 19,3% sul totale. Oltre alla Germania e l Italia è da segnalare il Regno Unito, 6 mercato di destinazione, che aumenta la q uota di mercato dal 3,4% al 4,3% segnando una crescita record delle importazioni dalla Romania del 33%. Importazioni della Romania - L Italia è il secondo Paese fornitore nel primo semestre del con un valore di 3.061,8 milioni di euro, in diminuzione dello 0,4% rispetto al valore registrato nel corrispondente periodo del 2012, ed una quota sul totale dell 11,7%. La Germania è il primo Paese fornitore nel primo semestre del con 4.920,6 milioni di euro, in aumento del 7,3% rispetto al corrispondente periodo del 2012 ed una quota sul totale del 18,7%. In terza posizione l Ungheria, con un valore di milioni di euro di export verso la Romania ed una quota sul totale dell 8,3%. Nelle tabelle seguenti sono illustrati i dati dell Istituto di Statistica Italiano - ISTAT (ATECO3) relativi alla graduatoria dei principali prodotti scambiati dall Italia con la Romania nel primo semestre del ed un confronto con il corrispondente periodo del Romania - Italia: principali prodotti (ATECO3) importati ed esportati (valori in migliaia di euro e variazioni in percentuale) Graduatoria secondo il valore delle esportazioni dall'italia verso la Romania nel primo semestre PRINCIPALI PRODOTTI 2012 gen-giu Esportazioni gen-giu Var % 2012 gen-giu Importazioni gen-giu Var % Cuoio conciato e lavorato; articoli da viaggio, borse, pelletteria e selleria; pellicce , ,0 preparate e tinte Tessuti , , Altri prodotti in metallo , , Prodotti della siderurgia , , Prodotti chimici di base, fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche e gomma , ,3 sintetica in forme primarie Articoli in materie plastiche , , Altri prodotti tessili , , Altre macchine per impieghi speciali , , Calzature , , Altre macchine di impiego generale , ,4 21

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