Il Welfare State in una prospettiva storica. Dalle parole chiave ai momenti chiave
|
|
- Giacinta Sacchi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il Welfare State in una prospettiva storica. Dalle parole chiave ai momenti chiave Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico
2 Abbiamo visto come il WELFARE STATE si definisca come un insieme di interventi pubblici connessi al processo di modernizzazione i quali forniscono protezione sotto forma di assistenza, assicurazione e sicurezza sociale, introducendo specifici diritti sociali e specifici doveri di contribuzione. Ma quali sono i principali eventi che hanno determinato questa configurazione? E quali quelli che ne hanno caratterizzato lo sviluppo e le fasi successive?
3 L evoluzione storica del welfare state europeo può essere suddivisa in 5 fasi: 1. Instaurazione 2. Consolidamento 3. Espansione 4. Crisi 5. Riforma
4 INSTAURAZIONE Il retroterra storico del moderno Welfare State è rintracciabile nelle misure di assistenza ai poveri nate in diverse realtà europee (prima in UK) a partire dal XVII secolo e che interessavano povertà, indigenza, mendicità, vagabondaggio con modalità con modalità assistenziali - repressive. Chi accedeva a questi aiuti era considerato immeritevole e emarginato politicamente e socialmente.
5 Il punto di partenza fu l introduzione dell assicurazione obbligatoria avvenuta in quasi tutti paesi europei alla fine del XIX secolo. La mobilitazione operaia e la nascita dei primi partiti socialisti furono decisivi per l introduzione dell assicurazione obbligatoria contro i vari rischi sociali cui i lavoratori delle industrie erano esposti.
6 Mentre le misure di aiuto ai poveri si basavano su interventi occasionali, residuali e discrezionali e su base prevalentemente locale, l assicurazione obbligatoria offriva prestazioni standardizzate, fondate su precisi diritti individuali e su base prevalentemente nazionale. Con l assicurazione obbligatoria veniva delegata l amministrazione degli schemi assicurativi ad organi bi- o tri-partiti (datori di lavoro e lavoratori con o senza lo Stato) inaugurando la prima forma di collaborazione tra due forze antagonistiche dello sviluppo capitalistico.
7 L introduzione dell assicurazione obbligatoria Germania (1883, malattia; 1884, infortuni sul lavoro; 1889, vecchiaia e invalidità) Austria (1887, infortuni sul lavoro; 1888, malattia) Danimarca (1891, pensioni) Norvegia (1894, infortuni sul lavoro) Finlandia (infortuni sul lavoro, 1895) Italia (infortuni sul lavoro, 1898) Francia (infortuni sul lavoro, 1898)
8 Perché si è cominciato dagli infortuni? Perché era la questione meno distante dai principi liberali Perché verso la fine del secolo erano aumentati molto gli infortuni sul lavoro (a causa dei processi di industrializzazione) Perché era il meno osteggiato dai movimenti socialisti Successivamente l assicurazione obbligatoria viene estesa verso le malattie la vecchia e l invalidità.
9 Dopo questi primi tre schemi assicurativi venne introdotto quello contro la disoccupazione rottura completa con la tradizione liberale conservatrice che considerava la disoccupazione come una responsabilità individuale e non un rischio sociale frutto dei processi sociali e di mercato.
10 In relazione all introduzione del primo schema assicurativo è possibile individuare due fattori causali comuni a tutti i paesi. FATTORI CORNICE: problemi funzionali derivanti dal processo di modernizzazione. necessità di garantire e pilotare la riproduzione e l integrazione sociale delle masse lavoratrici rapido sviluppo industriale con conseguente disponibilità (crescente) di risorse economiche razionalizzazione degli apparati statali (soprattutto in campo fiscale) che mise a disposizione le necessarie risorse amministrative
11 FATTORI SPECIFICI: problemi di carattere politico -istituzionale mobilitazione dei lavoratori in relazione al contesto politico-istituzionale circostante (fattore determinante la mobilitazione operaia)
12 La mobilitazione operaia fu quindi determinate ma in due modi distinti a seconda del contesto politicoistituzionale: Nei regimi monarchico-autoritari (dove il potere del Parlamento è limitato rispetto a quello della corona) Cosa: assicurazione obbligatoria fu concessa dall alto con finalità di controllo sociale e di auto-legittimazione Modalità: Gli schemi assicurativi furono introdotti in epoca relativamente precoce ed a livelli di modernizzazione piuttosto arretrati generalmente prima della democratizzazione del suffragio Dove: Germania di Bismarck, Austria, Finlandia, Svezia e in parte in Italia
13 Nei regimi Parlamentari (dove il potere del Parlamento è prevalente rispetto a quello della corona ) Cosa: L'assicurazione obbligatoria dovette aspettare che il partito operaio la includesse nel proprio programma politico e raggiungesse una consistenza parlamentare sufficiente per imporne l'introduzione (condizione che segui alla democratizzazione del suffragio) Modalità: Gli schemi introdotti in epoca relativamente precoce ed a livelli di modernizzazione piuttosto arretrati generalmente prima della democratizzazione del suffragio Dove: Francia, Inghilterra, Belgio e Olanda
14 CONSOLIDAMENTO Tra le due guerre in molti paesi viene integrato il catalogo dei rischi coperti dai vari schemi assicurativi, che vengono anche estesi ad altri segmenti sociali oltre ai lavoratori dipendenti Crescente importanza del ruolo della famiglia e il tema delle responsabilità e delle dipendenze familiari
15 In questa fase nascono gli assegni familiari: - Forma di assicurazione - Titolarità capofamiglia lavoratore - Prestazioni definite in base ai familiari a carico (inattivi) Belgio (1930), Francia (1932) Italia ( ), Olanda (1939), Finlandia (1943)
16 In molti paesi l assicurazione contro le malattie viene estesa ai componenti familiari (Norvegia 1906) e quella pensionistica estesa ai superstiti (Germania 1911) Da concezione ristretta di assicurazione dei lavoratori alla più ampia di assicurazione sociale, che riconosce una definizione più estesa dei rischi e dei possibili beneficiari della protezione.
17 Si fa strada, insieme all idea del risarcimento in base ai contributi versati, anche l idea di una protezione minima in base ai bisogni, indipendente dalla contribuzione. Nei paesi scandinavi, con l avvento al potere dei partiti social-democratici, in questa fase si evidenzia la congiunzione tra politica economica e politica sociale: cresce intervento Stato in campo abitativo e Mdl.
18 ESPANSIONE prima metà degli anni 70 I trent anni successivi alla seconda guerra mondiale individuano un periodo di sviluppo talmente intenso ed esteso tale da essere definito il trentennio glorioso. In tutti i paesi si verifica una costante estensione e un miglioramento della protezione offerta dallo Stato. In questo periodo si ha l espansione massima del modello capitalista di tipo industriale e l affermarsi della società salariale.
19 In molti paesi si realizza un estensione della copertura in senso verticale (anche verso i non bisognosi). In particolare nei paesi anglo- scandinavi prende forma un modello di welfare universalistico: schemi omnicomprensivi e generosi principi egualitari (per le prestazioni) finanziato dal gettito fiscale. Esempio: pensioni... abolita la prova dei mezzi (means-test) copertura estesa a tutta la popolazione (sopra una soglia età)
20 Nei paesi dell Europa continentale Europa continentale si è sviluppato in maniera orizzontale (coprendo i buchi dell assicurazione sociale). In quest area si è consolidato il modello di welfare occupazionale: pluralità di schemi professionali con regole e formule di prestazione differenziate Finanziato da contributi sociali.
21 Così come la ricchezza dei paesi, la spesa sociale cresce a ritmi sostenuti anche grazie alla razionalizzazione delle modalità di prelievo di imposte e contributi e al miglioramento della capacità di governare i flussi redistributivi dal centro e di erogare le prestazioni alle varie categorie sociali. In particolare lo schema pensionistico di ripartizione attraverso il quale i contributi versati dalla generazione attiva finanziano le prestazioni per la generazione inattiva. Si sviluppano inoltre schemi di natura non assicurativa per l erogazione di prestazione e servizi di assistenza sociale Si svilupparono sistemi sanitari pubblici sempre più complessi.
22 I modelli originari di protezione sociale UNIVERSALISTICO OCCUPAZIONALE
23 LA CRISI metà anni 70 - inizio anni 90 In seguito alle trasformazioni socio-economiche che definiscono la fine del modello di sviluppo capitalistico di tipo industriale e la crisi della società salariale, si verifica la crisi del welfare state: crescente inadeguatezza delle vecchie soluzioni di fronte ai nuovi problemi delle società postindustriali. Sia il modello universalistico che quello occupazionale erano costruiti su premesse socioeconomiche e politico-istituzionali che sono venute meno nel corso degli anni 70.
24 Si possono individuare alcune questioni chiave connesse alla crisi del welfare state Entrambi i modelli davano per scontata un economia in continua crescita. Dalla metà degli anni 70 le economie occidentali entrano in crisi: crescita di deficit e debito pubblico. Il welfare state era pensato e costruito su modelli societari di tipo industriale, nei quali la logiche fordiste erano predominanti (consumi e produzione di massa e forza lavoro maschile occupata prevalentemente nelle fabbriche). Dagli anni 70 prende forma un modello post-industriale e post-fordista: nuovi modelli produttivi e crescita dei servizi, decentramento produttivo, flessibilità dei rapporti di lavoro e consumi differenziati.
25 Si modificano le strutture familiari e viene meno la stabilità della famiglia (e dei matrimoni) in relazione anche alla divisione dei compiti all interno della famiglia stessa (soprattutto a causa del mutamento occupazionale). A partire dagli anni 70 cominciano a crescere i tassi di partecipazione femminile al mdl. I differenti modelli di welfare state facevano riferimento a modelli di sviluppo demografico equilibrati. Dalla metà degli anni 70 cala la fertilità e cresce la quota di popolazione anziana. Nel corso degli anni cresce poi il peso delle dinamiche migratorie.
26 Mutano i riferimenti di carattere socio culturale. Entrambi i modelli di welfare presumevano richieste di protezione misurate, ad un certo punto le aspettative (e le conseguenti richieste di nuove protezioni) crescono determinando un moltiplicarsi della spesa sociale. Entrambi i modelli i welfare facevano poi riferimento alla centralità dello Stato come istituzione governatrice e regolatrice. Con il passare degli anni questo ruolo è venuto meno determinando un erosione delle sue fondamento politico-istituzionali.
27 LA RIFORMA dagli anni 90 La chiave di volta del processo di riforma del welfare è essenzialmente di tipo finanziario. Il tema della compatibilità economica della spesa sociale è stata al centro delle agende politiche a partire dai primi anni 90. Questo processo si è intensificato poi a causa del processo di unificazione europea. Il contenimento dei costi ha interessato in particolare il settore pensionistico e sanitario fortemente influenzati dalle dinamiche demografiche.
28 Pensioni: i principali cambiamenti hanno riguardato l età pensionabile. Settore sanitario: misure di contenimento dei costi (come la compartecipazione della spesa) attraverso le quali ottenere anche un miglioramento dell efficienza e dell efficacia dei servizi. L incertezza che definisce il travagliato processo di riforma del Welfare State riflette la resistenza al cambiamento alimentata dalla crescente pressione sociale a garantire forme di tutela più estese e l urgenza di interventi di contenimento dei costi e di riequilibrio della protezione.
29 La ricalibratura del welfare state Nel dibattito sulla crisi e sulla riforma del welfare i termini usati per definire e interpretare questo mutamento sono differenti: tagli, ridimensionamento, riconfigurazione, razionalizzazione, ristrutturazione, modernizzazione, ricalibratura. Tra questi quello di ricalibratura appare il più efficace (Ferrera, Hemerijck, Rhodes 2000).
30 Il processo di ricalibratura rappresenta un cambiamento istituzionale i cui tratti principali sono: Presenza di vincoli (endogeni ed esogeni) che condizionano le scelte dei decisori politici. Interdipendenza tra scelte espansive o migliorative e scelte restrittive o sottrattive (cambiamenti a somma zero : se si aggiunge da una parte, si toglie da un altra). Spostamento dell enfasi posta sui diversi strumenti e obiettivi delle politiche sociali sia all interno di ciascuna politica sia fra diverse politiche (ridefinizione dei rischi, della loro gravità, delle protezioni esigibili).
31 Ricalibratura sottodimensioni: Ricalibratura funzionale: interventi per ribilanciare la funzione di protezione sociale rispetto a diversi rischi (es: minore tutela della vecchiaia e maggiore tutela dell infanzia) Ricalibratura distributiva: interventi per ribilanciare il grado di protezione sociale tra categorie iper-garantite e categorie sotto-garantite (es: dipendenti pubblici e disoccupati) Ricalibratura normativa: interventi di natura simbolica (articoli, discorsi pubblici di esperti, intellettuali, politici) che evidenzino e argomentino la necessità di cambiamento in ragione della sua inefficienza, inefficacia e iniquità.
32 PREMESSE DEI MODELLI DI WELFARE Riassumendo TRASFORMAZIONI SOCIO-ECONOMICHE NUOVE SFIDE PER IL WELFARE STATE Economie in Sviluppo lento Contenimento dei costi rapida crescita Società industriale Società post-industriale Instabilità del lavoro e flessibilità, nuovi ammortizzatori sociali mirati. Stabilità familiare Crescita partecipazione Conciliazione famiglialavoro e servizi alla femminile al lavoro e ridefinizione dei rapporti famiglia di genere, aumento della instabilità familiare
33 PREMESSE DEI MODELLI DI WELFARE Riassumendo TRASFORMAZIONI SOCIO-ECONOMICHE NUOVE SFIDE PER IL WELFARE STATE Strutture demografiche Calo della fecondità, in relativo equilibrio crescita della quota di popolazione anziana, questione migratoria. Aspettative di Crescita delle aspettative protezione sociale (più istruzione, più misurate salute e prevenzione, ecc.) Centralità dello Stato Integrazione europea, globalizzazione dei mercati, internazionalizzazione Contenimento dei costi protezione sociale per le categorie escluse (es. immigrati) Ridefinizione degli standard di prestazione; risposte differenziate a bisogni specifici Adattamento alle nuove condizioni aperte di società ed economie
34 Logica Politica e Welfare (1) Analisi della Social politics (politica sociale) Intreccio tra politiche sociali e consenso politico si rafforza dagli anni 50 in poi Fase espansiva: Redistribuzione distribuzione Struttura sociale e occupazionale si complicano Occultamento dei costi Deficit spending Conquista del consenso elettorale
35 Logica Politica e Welfare (2) Fase di crisi e riforma: distribuzione sottrazione Politica sottrattiva: ridurre o cancellare interventi pubblici, ormai considerati diritti intoccabili Stile avversariale: governo Thatcher ('79-90) Stile concertativo: governo Prodi ('96-'98) Esito: inseguimento adattivo
Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012
Le Politiche Pensionistiche Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 In generale la pensione è una prestazione pecuniaria vitalizia
DettagliModelli e regimi di welfare. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-12
Modelli e regimi di welfare Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-12 Storicamente i sistemi di Welfare State si sono caratterizzati
DettagliPolitica economica (A-D) Sapienza Università di Rome. Lo stato sociale. Giovanni Di Bartolomeo Sapienza Università di Roma
Politica economica (A-D) Sapienza Università di Rome Lo stato sociale Giovanni Di Bartolomeo Sapienza Università di Roma Motivazioni Fallimenti informativi e ruolo dei due teoremi dell economia del benessere
DettagliPolitiche Sanitarie Comparate Lezione 3
Politiche Sanitarie Comparate Lezione 3 Stefano Neri Corso di Laurea in Servizio Sociale 2009/10 Università degli Studi di Milano Bicocca Modelli di organizzazione di un sistema sanitario (a) Si differenziano
DettagliLe politiche sociali e il Welfare State. Definizioni e Concetti
Le politiche sociali e il Welfare State. Definizioni e Concetti Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-12 Con il termine Politica
DettagliNascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare. Prof. Carlo Borzaga
Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare Prof. Carlo Borzaga Sommario! alcune definizioni! perché servono politiche di welfare! i principali ambiti di intervento e i modelli di welfare!
DettagliTeorie economiche del welfare state e sistemi di welfare
DEFINIZIONE DI WELFARE STATE Teorie economiche del welfare state e sistemi di welfare Il Welfare State è un insieme di istituti, principalmente di natura pubblica, sorti nel corso della formazione del
DettagliTeorie economiche del welfare state e sistemi di welfare. Scienza delle finanze lezione 8
Teorie economiche del welfare state e sistemi di welfare Scienza delle finanze lezione 8 DEFINIZIONE DI WELFARE STATE Il Welfare State è un insieme di istituti, principalmente di natura pubblica, sorti
DettagliStoria contemporanea WELFARE STATE Percorso analitico tra lo storico e il sociale
Facoltà di Scienze Sociali Lezioni di Storia contemporanea WELFARE STATE Percorso analitico tra lo storico e il sociale PROGRAMMA DELLE LEZIONI Prima parte Concezione del welfare state e caratteri generali;
DettagliSistema previdenziale. Generalità sul sistema italiano. Corso di Scienza delle Finanze
Corso di Scienza delle Finanze Sistema previdenziale 1 Generalità sul sistema italiano Il sistema pensionistico è un meccanismo redistributivo che trasferisce risorse correntemente prodotte dalla popolazione
DettagliSICUMR. Sociologia dei Processi Economici. Stefania Sabatinelli stefania.sabatinelli@unimib.it Stanza 2012/c - U7/2 piano
SICUMR Sociologia dei Processi Economici Stefania Sabatinelli stefania.sabatinelli@unimib.it Stanza 2012/c - U7/2 piano I modelli di welfare Lezione 18 15 ottobre 2009 La prima classificazione- Titmuss
DettagliI mutamenti del Welfare State. Genova, 7 Luglio 2015 1
I mutamenti del Welfare State 1 Il Welfare State Nel Welfare State gli unici due attori sono il governo e il mercato. La caratteristica principale del Welfare State è che il mercato produce ricchezza ma
DettagliI SISTEMI PREVIDENZIALI
I SISTEMI PREVIDENZIALI 1 DEFINIZIONE Il sistema previdenziale, in generale, è un meccanismo di ridistribuzione che trasferisce risorse prodotte dalla popolazione attiva a favore di chi: ha cessato l attività
DettagliLa spesa per il welfare state
Parte del presente materiale è protetto da Copyright. Il materiale NON sostituisce l utilizzo del manuale di riferimento: P. Bosi, Corso di scienza delle finanze- 5a Edizione. Copyright 2010 Il Mulino.
DettagliIL RISCHIO DI NON AUTOSUFFICIENZA PER GLI ANZIANI TRA RISPOSTE PUBBLICHE E PRIVATE
Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Facoltà di Sociologia Corso di Laurea Specialistica in Scienze per le Politiche Sociali e del Terzo Settore IL RISCHIO DI NON AUTOSUFFICIENZA PER GLI ANZIANI
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliRealizzazione a cura di Vittorio Rossin. Assessore alla Statistica Egidio Longoni. Dirigente dell Ufficio Statistica e Studi Eugenio Recalcati
L informazione statistica Deve essere considerata Dalla Pubblica Amministrazione Come una risorsa essenziale per operare meglio E con trasparenza, in modo tale da essere Strumento di controllo sociale
DettagliSistemi di welfare 7. STRUTTURA, FUNZIONI, MODELLI DI WELFARE. A.A. 2013-2014 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione
A.A. 2013-2014 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione Sistemi di welfare 7. STRUTTURA, FUNZIONI, MODELLI DI WELFARE Maria Letizia Pruna SPS/09 Sociologia dei processi economici e del
DettagliL analisi delle politiche sociali e del welfare state
Settori e politiche pubbliche Politiche pubbliche: corsi di azione volti a risolvere problemi di rilevanza collettiva Politica sociale: corsi di azione volti a risolvere problemi e a raggiungere obiettivi
DettagliORGANIZZAZIONE SANITARIA. Prof. A. Mistretta
ORGANIZZAZIONE SANITARIA Prof. A. Mistretta ORGANIZZAZIONE SANITARIA INTERNAZIONALE ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA ( O. M. S. ) WORLD HEALTH ORGANIZATION ( W. H. O. ) AGENZIA SPECIALIZZATA DELL O.N.U.
DettagliIl welfare state moderno è un invenzione europea. I diversi sistemi di welfare hanno origine alla fine del XIX secolo, e si sviluppano alla fine del
Il welfare state moderno è un invenzione europea. I diversi sistemi di welfare hanno origine alla fine del XIX secolo, e si sviluppano alla fine del XX secolo a seguito dei problemi sociali sollevati dall
DettagliCERGAS Obiettivi e forme d intervento in ambito di long term care
CERGAS Obiettivi e forme d intervento in ambito di long term care di Francesco Longo Milano, 25 settembre 2013 Agenda : I DATI DI SISTEMA LE PRINCIPALI CRITICITÀ DI POLICY LE POSSIBILI VISIONI PER UNO
DettagliPaolo Ferrario, mapperser.com; www.segnalo.it MATERIALI DIDATTICI SCHEDE SU ALCUNE DEFINIZIONI DI WELFARE STATE
SCHEDE SU ALCUNE DEFINIZIONI DI WELFARE STATE VARIABILI DESCRITTIVE dei SISTEMI DI WELFARE POPOLAZIONE RELIGIONE, CHIESE, SECOLARIZZAZIONE MODERNIZZAZIONE INDUSTRIALIZZAZIONE SISTEMI POLITICI SOGGETTI
DettagliIl futuro del Welfare tra pubblico e privato
Il futuro del Welfare tra pubblico e privato Analisi e proposte per la previdenza e per la salute Giovedi 25 novembre 2010, ore 17 Aula Magna della Facoltà di Economia Piazza Scaravilli, 2 BOLOGNA Presentazione
DettagliProWelfare: il Welfare Occupazionale Volontario in 8 Paesi UE
PROWELFARE / ProWelfare: il Welfare Occupazionale Volontario in 8 Paesi UE Iniziano i nostri approfondimenti sulla ricerca promossa dalla Commissione Europea per mappare la situazione in diversi Stati
DettagliWelfare sociale in Europa e in Italia: sfide e prospettive. Prof. Emmanuele Pavolini Urbino 7 Maggio 2015
Welfare sociale in Europa e in Italia: sfide e prospettive Prof. Emmanuele Pavolini Urbino 7 Maggio 2015 Le sfide al modello sociale europeo 1. Globalizzazione 2. Il ruolo dello Stato nazionale fra integrazione
DettagliSistemi di welfare 9. L ECONOMIA DELLA FAMIGLIA. A.A. 2013-2014 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione
A.A. 2013-2014 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione Sistemi di welfare 9. L ECONOMIA DELLA FAMIGLIA Maria Letizia Pruna SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro mlpruna@unica.it
DettagliTASSO DI SOSTITUZIONE
TASSO DI SOSTITUZIONE Un tasso di sostituzione è adeguato quando evita per la generalità dei cittadini un eccessiva caduta nel livello di reddito ad un età di pensionamento coerente con l evoluzione demografica
DettagliDiritti e politiche sociali 10.11.2005
Diritti e politiche sociali 10.11.2005 il welfare state è un insieme di interventi pubblici connessi al processo di modernizzazione, i quali forniscono protezione sottoforma di assistenza, assicurazione
DettagliCorso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007
Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale
DettagliFondi Pensione Integrativi Territoriali:
Le rôle croissant des régimes territoriaux et régionaux de protection sociale en Europe Fondi Pensione Integrativi Territoriali: Il Progetto della Regione Autonoma Valle d Aosta ed il Fondo Pensione regionale
DettagliCopyright Esselibri S.p.A.
CAPITOLO PRIMO LE POLITICHE SOCIALI Sommario: 1. Concetti fondamentali. - 2. Le politiche di protezione. - 3. Quadro storico. - 4. Tipologie. - 5. Le politiche sociali in Italia. La politica pubblica può
DettagliFamiglie e welfare comunitario. Stefania Mazza 11 febbraio 2015
Famiglie e welfare comunitario Stefania Mazza 11 febbraio 2015 LE COMPETENZE A) Analizzare I bisogni B) Creare C) Progettare D) Realizzare E) Valutare IL FARE QUALE SENSO DELLA PROGETTAZIONE Che cosa ci
DettagliLa previdenza in Europa
La previdenza in Europa Dati tratti da: «LEGISLAZIONE STRANIERA. MATERIALI DI LEGISLAZIONE COMPARATA» Camera dei Deputati, giugno 2013 Una premessa Le pensioni, in Italia come negli altri paesi europei,
DettagliLa popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle
Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento
DettagliLE PENSIONI CONTENUTO DELLA LEZIONE. (Prima parte) LA SPESA PENSIONISTICA CHE FUNZIONE HA LA PENSIONE?
CONTENUTO DELLA LEZIONE LE PENSIONI (Prima parte) Lezione 9 Scienza delle finanze Motivazioni dell intervento pubblico in campo pensionistico Modelli di sistemi pensionistici a confronto: ripartizione
DettagliVOUCHER UNIVERSALE PER I SERVIZI
C E N S I S VOUCHER UNIVERSALE PER I SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA FAMIGLIA La ricerca del Censis Sintesi Roma, 11 giugno 2014 Il Censis ha sviluppato un modello per stimare l impatto economico e sull occupazione
DettagliL ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.
DettagliNUOVI APPROCCI PROFESSIONALI E INTEGRAZIONE (in relazione ai temi della Gestione della Fragilità e del Sostegno alla famiglia) Lucio Belloi
NUOVI APPROCCI PROFESSIONALI E INTEGRAZIONE (in relazione ai temi della Gestione della Fragilità e del Sostegno alla famiglia) Lucio Belloi PUNTO DI PARTENZA: UN CAMBIAMENTO DI APPROCCIO PROFESSIONALE
DettagliL applicazione generalizzata del metodo contributivo: problematiche tecnico attuariali
FONPREVIDENZA Associazione Italiana per la Previdenza e Assistenza Complementare Fondazione di Studi per la Previdenza e l Assistenza Complementare La nuova riforma delle pensioni: analisi e Prospettive
DettagliConcetto e sistema di Marketing
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Economia Corso di Laurea in INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ECONOMIA, GESTIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Prof. Fabio Musso A.A. 2008-09
DettagliI fattori di contesto. La famiglia. Caratteri e trasformazioni. Il caso italiano
I fattori di contesto. La famiglia. Caratteri e trasformazioni. Il caso italiano Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-12 La famiglia
DettagliIl futuro del Welfare tra pubblico e privato
Il futuro del Welfare tra pubblico e privato Analisi e proposte per la previdenza e per la salute Giovedi 25 novembre 2010, ore 17 Aula Magna della Facoltà di Economia Piazza Scaravilli, 2 BOLOGNA Presentazione
DettagliSistemi di welfare 6. STRUTTURA, FUNZIONI, MODELLI DI WELFARE. A.A. 2014-2015 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione
A.A. 2014-2015 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione Sistemi di welfare 6. STRUTTURA, FUNZIONI, MODELLI DI WELFARE Maria Letizia Pruna SPS/09 Sociologia dei processi economici e del
Dettagli1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese
Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior
DettagliIndice. Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo
Indice Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo PARTE PRIMA - La RSU 11 Capitolo I Che cosa è la RSu 13 Capitolo II Come lavora la RSu 18 Capitolo III - Il negoziato: tempi
DettagliSistemi di welfare 10. UN NUOVO WELFARE. A.A. 2013-2014 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione
A.A. 2013-2014 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione Sistemi di welfare 10. UN NUOVO WELFARE Maria Letizia Pruna SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro mlpruna@unica.it
DettagliFisco come welfare per le famiglie
Politica fiscale Fisco come welfare per le famiglie Accanto a trasferimenti monetari e servizi (in Italia i primi dominano rispetto ai secondi), vi sono misure fiscali che funzionano come compensazione
DettagliSCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
GEOGRAFIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Paesaggio Capire che cos è la geografia e di che cosa si occupa. Saper distinguere tra geografia fisica e umana. Capire il mondo in cui viviamo attraverso le
DettagliLe nuove prospettive della Previdenza Complementare
Le nuove prospettive della Previdenza Complementare Andrea Lesca 1 Milano, 10 maggio 2012 Lo sviluppo delle forme pensionistiche complementari passa all interno del progressivo mutamento delle forme di
DettagliWELFARE INTEGRATO: QUALCOSA PIÙ DI UN IDEA
Associazione Italiana per l Previdenza e Assistenza Complementare Giornata Nazionale della Previdenza Milano, Palazzo Mezzanotte 15 maggio 2015 WELFARE INTEGRATO: QUALCOSA PIÙ DI UN IDEA Indice Di cosa
DettagliCRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE
42 CRITERI PER L ACCESSO AI PRESTITI SULL ONORE ADOTTATO DAL CONSIGLIO COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 220/I0093427 P.G. NELLA SEDUTA DEL 20/12/2004 A RIFERIMENTI NORMATIVI L. 285/1997, art. 4 La L. 285/1997
DettagliCorso di GESTIONE DEI RISCHI E DELLE ASSICURAZIONI A. A. 2012-13
Corso di GESTIONE DEI RISCHI E DELLE ASSICURAZIONI A. A. 2012-13 LA Elisa Bocchialini Università degli Studi di Parma Dipartimento di Economia Agenda Il sistema previdenziale italiano La previdenza complementare
DettagliPresentazione a cura di Merelli Giulia e Peracchi Laura
IL Presentazione a cura di Merelli Giulia e Peracchi Laura Che cos è il modello Beveridge? Il 20 Novembre del 1942, nel pieno della seconda guerra mondiale, in Inghilterra venne data alle stampe una proposta
Dettagli13 lezione il sistema della previdenza
13 lezione il sistema della previdenza Legislazione sociale del lavoro Legislazione sociale preventiva PREVIDENZA assistenza Statuto dei lavoratori Privacy Sicurezza 1 La previdenza sociale è una branca
DettagliGuadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy
n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella
Dettagli(15) Le nostre idee per un programma per l Europa. Leader, candidati e programma vincenti
(15) Le nostre idee per un programma per l Europa. Leader, candidati e programma vincenti 61 I. L Europa che vogliamo II. III. IV. I valori del Partito popolare europeo L Europa delle libertà L Europa
DettagliComunicazione e promozione della Previdenza Complementare
Comunicazione e promozione della Previdenza Complementare INCA PERCHE? Per una maggiore responsabilizzazione ai fini previdenziali Non dimostrarsi neutrale rispetto alla convenienza COME? Quanto mi costa
DettagliI Gas palestre di democrazia
I Gas palestre di democrazia Alcune riflessioni a partire da una ricerca sull associazionismo in Lombardia Francesca Forno Università degli Studi di Bergamo Gruppo di Studio e di conricerca Cittadinanza
DettagliIl ruolo dell'industria. della previdenza
Il ruolo dell'industria assicurativa nello sviluppo della previdenza La sfida del sistema previdenziale italiano: necessità di adeguare il regime pensionistico alle dinamiche sociali ed economiche in atto
DettagliMELBOURNE MERCER GLOBAL PENSION INDEX
MELBOURNE MERCER GLOBAL PENSION INDEX 9 DICEMBRE 2013 Roberto Veronico Retirement Leader di Mercer Italia Roma Perché il Melbourne Mercer Global Pension Index SFIDE COMUNI A LIVELLO GLOBALE INCREMENTO
DettagliPaolo Ferrario, Dispensa didattica n. 2: SCHEMI DI ANALISI DELLE POLITICHE SOCIALI: IL MODELLO STATO E MERCATO 15 marzo 2011
MODELLO STATO E MERCATO, 15 Marzo 2011 1/12 Paolo Ferrario, Dispensa didattica n. 2: SCHEMI DI ANALISI DELLE POLITICHE SOCIALI: IL MODELLO STATO E MERCATO 15 marzo 2011 FATTORI (O VARIABILI, O COMPONENTI
DettagliCon la crisi la povertà assoluta è raddoppiata
Con la crisi la povertà assoluta è raddoppiata Antonio Misiani In cinque anni la crisi economica ha causato la più forte contrazione dal dopoguerra del PIL (-6,9 per cento tra il 2007 e il 2012) e dei
DettagliCos è. e come funziona
PreviGen Assistenza: cos è e come funziona Gli organi dell Associazione Nascita ed evoluzione di PreviGen Assistenza I vantaggi derivanti dal convenzionamento: Coperture Assistenza Sanitaria Coperture
DettagliConvegno. Aree industriali e politiche di piano. Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione sostenibile. Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00
Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00 Università Roma Tre, Dipartimento di Architettura Via della Madonna dei Monti, 40 Convegno Aree industriali e politiche di Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione
DettagliIN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA INCONTRO PARTI SOCIALI 23/7/2015
IN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA INCONTRO PARTI SOCIALI 23/7/2015 PREMESSA IL FONDO PENSIONE E ARTICOLATO NELLA GESTIONE ORDINARIA E NELLA GESTIONE INTEGRATIVA CARATTERIZZATE DA NORME DIVERSE PER QUANTO
DettagliCOSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE
75 i dossier www.freefoundation.com COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE NEL RAPPORTO CONCLUSIVO DELLA MISSIONE IN ITALIA DEL 3-16 MAGGIO 17 maggio 2012 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE
DettagliOnere fiscale elevato in Svizzera
SCHEDA D INFORMAZIONE N 4: QUESTIONI SULLA RIDISTRIBUZIONE Onere fiscale elevato in Svizzera Nel confronto internazionale, la Svizzera viene regolarmente considerata un paradiso fiscale. Le cifre dell
DettagliEuropa 2020, salute e sociale
Europa 2020, salute e sociale Breve introduzione L Europa 2020 presenta tre priorità che si rafforzano a vicenda: Crescita intelligente: sviluppare un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione.
DettagliAttualità e storia della mutualità. L esempio della SNMS Cesare Pozzo
Attualità e storia della mutualità. L esempio della SNMS Cesare Pozzo Stefano Maggi Docente di Storia contemporanea Università di Siena Presidente Fondazione Cesare Pozzo per la mutualità Le mani intrecciate,
DettagliSCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013. La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori.
SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013 1 La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori. A luglio 2013 gli occupati sono il 55,9% ossia 22 milioni 509 mila, mentre i disoccupati sono 3 milioni
DettagliLA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA
Direzione Affari Economici e Centro Studi LA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA Il ritardo infrastrutturale italiano è il frutto di scelte di politica economica che da anni continuano
DettagliAZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO
AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO PREMESSO: - che occorre una azione sinergica, a tutti i livelli, tra le iniziative legislative, le politiche sociali e quelle contrattuali
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO La Regione Lazio - Direzione Ragionale Politiche Sociali e Famiglia
DettagliA QUALI PROBLEMI FUNZIONALI RISPONDE, NEL SUO INSIEME, IL RIPETUTAMENTE DESCRITTO SISTEMA DEI SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA COMUNITA?
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ 1 Paolo Ferrario, Dispensa didattica n.
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliGestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,
DettagliI sistemi di gestione finanziaria e di calcolo della prestazione
Aspetti interpretativi I sistemi di gestione finanziaria e di calcolo della Giovanni Di Nella Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale Cassino, 8 Maggio 2015 Agenda Aspetti interpretativi
DettagliROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio
ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più
DettagliDICHIARAZIONE CONGIUNTA FRA IL MINISTRO DELLA SOLIDARIETA SOCIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
DICHIARAZIONE CONGIUNTA FRA IL MINISTRO DELLA SOLIDARIETA SOCIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA ed IL MINISTRO DEL LAVORO, DELLA FAMIGLIA E DELLE PARI OPPORTUNITA DELLA ROMANIA IN MATERIA DI PROMOZIONE DELL
DettagliAlcune riflessioni sull assegno straordinario per il sostegno al reddito
Alcune riflessioni sull assegno straordinario per il sostegno al reddito invitiamo tutte le strutture alla verifica puntuale degli assegni corrisposti agli esodati ed in particolar modo delle settimane
DettagliOCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977
24 aprile 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 L Istat ha ricostruito le serie storiche trimestrali e di media annua dal 1977 ad oggi, dei principali aggregati del mercato del lavoro,
DettagliIl rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna
Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE
DettagliComunicato stampa. Roma, 29 maggio 2012. Ufficio stampa tel. 0659055085
Ufficio Stampa Comunicato stampa Roma, 29 maggio 2012 Il Rapporto annuale dell Inps viene presentato, nella Sala della Lupa della Camera dei Deputati, per la quarta volta. Questa edizione restituisce l
DettagliLa Comunità Cinese in Italia Rapporto annuale sulla presenza degli immigrati 2013
La Comunità Cinese in Italia Rapporto annuale sulla presenza degli immigrati 2013 Abstract 2 2013 - Rapporto Comunità XXX in Italia Il Rapporto annuale sul Mercato del lavoro degli Immigrati" promosso
DettagliLA CASSA FORENSE CARATTERISTICHE DELLA CASSA
LA CASSA FORENSE CARATTERISTICHE DELLA CASSA La Cassa è stata istituita con legge 8 gennaio 1952 ed è stata trasformata, a decorrere da 1 gennaio 1995, in fondazione con personalità giuridica di diritto
DettagliLe pensioni nel 2013. Le pensioni da lavoro. Allegato n. 2
Le pensioni nel 2013 Le pensioni da lavoro Allegato n. 2 Integrazione al minimo Le pensioni liquidate col sistema retributivo o col sistema misto, in presenza di determinate condizioni di reddito, vengono
DettagliLA TIPOLOGIA DI REGIMI DI WELFARE DI ESPING-ANDERSEN
LA TIPOLOGIA DI REGIMI DI WELFARE DI ESPING-ANDERSEN Definizione di welfare state: welfare state è uno stato nel quale il potere organizzato è deliberatamente utilizzato nello sforzo di modificare il gioco
DettagliPIANO DI PREVIDENZA F10
REGOLAMENTO 1 a PARTE PIANO DI PREVIDENZA F10 A partire dal 1 gennaio 2012, per tutte le persone assicurate nel piano di previdenza F10 entra in vigore l ordinamento per la previdenza professionale ai
DettagliLavoratori tiepidi sui fondi pensione di Elsa Fornero Il Sole 24ore, 30 maggio 2005 I fondi pensioni di nuova generazione sono operativi ormai da
Lavoratori tiepidi sui fondi pensione di Elsa Fornero Il Sole 24ore, 3 maggio 25 I fondi pensioni di nuova generazione sono operativi ormai da sei-sette anni. Tra quelli occupazionali, riservati cioè a
DettagliÈ un insieme di documenti disegnati e scritti che contengono gli indirizzi per le trasformazioni territoriali in un determinato contesto territoriale
Cos è un piano urbanistico? È un insieme di documenti disegnati e scritti che contengono gli indirizzi per le trasformazioni territoriali in un determinato contesto territoriale È uno strumento prima di
DettagliStrategia Europea dell occupazione (SEO) e riforme del mercato del lavoro in Europa
Strategia Europea dell occupazione (SEO) e riforme del mercato del lavoro in Europa La SEO NASCE NEL 1997 Successivi Consigli Europei ne ridefiniscono di volta in volta gli obiettivi TRATTATO DI MAASTRICHT
DettagliLE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020
LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 \ OBIETTIVI TEMATICI (art.9 Reg.Generale) Interventi attivabili nel periodo 2014-2020 Grado
DettagliMODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI
MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI La L.R. 41/2005 all art. 2 sancisce il carattere di universalità
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliSTATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ
STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ Introduzione Il sito www.encj.net è il sito internet della Rete Europea dei Consigli di Giustizia (ENCJ). È stato stilato uno statuto redazionale al fine di regolare
DettagliIl nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza
Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza Raffaele Fabrizio Direzione generale Sanità e politiche sociali Regione ER Bologna 3 aprile 2014 Cosa prevede il DPCM 159/2013 per le prestazioni
DettagliI bilanci tecnici nell era della crisi del lavoro
ENPAM MERCATO DEL LAVORO E PREVIDENZA I bilanci tecnici nell era della crisi del lavoro Giampaolo Crenca Presidente Consiglio Nazionale Attuari Roma, 25 giugno 2013 Il mercato del lavoro è cambiato in
DettagliREGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con Determinazione del Direttore Generale n. 244 del 20/07/2010 L importanza di un sistema operativo di valutazione comune e riconoscibile
DettagliVenezia Venerdì 20 Novembre
Venezia Venerdì 20 Novembre LA PREVIDENZA PER IL MEDICO E L ODONTOIATRA: MIRAGGIO O REALTA Sala convegni dell OMCeO Venezia, Via Mestrina 86 - Mestre . Compito dell ordine professionale E anche stimolare
Dettagli