DELIBERAZIONE N. 50/20 DEL
|
|
- Prospero Russo
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Oggetto: Piano regionale della Prevenzione Stato di attuazione e ripartizione tra le Aziende Sanitarie della Sardegna delle somme disponibili nel Bilancio regionale 2013 (UPB S capitoli SC , SC , SC SC , SC , SC , SC , SC , SC ). UPB S capitolo SC L Assessore dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale riferisce che con la deliberazione della Giunta regionale n. 47/24 del è stata data attuazione all Intesa Stato-Regioni n. 63/CSR del 29 aprile 2010, concernente il Piano Nazionale per la Prevenzione per gli anni , parte integrante del Piano Sanitario Nazionale, attraverso l approvazione del Piano Regionale della Prevenzione L Assessore rammenta che con la successiva deliberazione della Giunta regionale n. 22/26 del si è provveduto a prorogare la vigenza del Piano Regionale della Prevenzione, in conformità all intesa Stato-Regioni n. 53/CSR del 7 febbraio 2013, fino al 31 dicembre 2013, nelle more dell adozione del nuovo Piano Nazionale della Prevenzione, che si prevede sia di durata quinquennale, in corso di definizione e quindi allo stato attuale non ancora approvato. L Assessore riferisce che il Piano Regionale della Prevenzione vigente contiene linee di intervento volte alla promozione della salute e prevenzione delle malattie cronico degenerative concernenti i seguenti ambiti di attività: prevenzione oncologica, con l attivazione e/o la messa a regime dei programmi di screening organizzato dei tumori della mammella, della cervice uterina e del colon retto; prevenzione del diabete e delle sue complicanze; prevenzione delle malattie suscettibili di vaccinazione; prevenzione delle malattie cardiovascolari; prevenzione degli eventi infortunistici stradali e domestici; 1/9
2 prevenzione delle patologie tiroidee; prevenzione delle patologie determinate da stili di vita non salutari attraverso la promozione dell attività fisica (Movimento è vita). L Assessore informa che le linee di intervento correlate ai predetti ambiti di attività hanno trovato differenti livelli di attuazione nelle Aziende sanitarie della Regione e quindi un differente grado di realizzazione territoriale. Allo stato le ASL hanno certificato le attività svolte fino al 31 dicembre 2012 e, per le attività di screening oncologico, hanno attestato mediante le survey dell Osservatorio Nazionale (ONS) l operatività del Si ritiene che una valutazione compiuta delle attività realizzate e dei risultati raggiunti sia possibile solo al termine dell anno 2013, quando saranno certificati i dati di attività del 2013 e saranno disponibili le elaborazioni dell Osservatorio Nazionale (ONS) sull attività svolta nel Considerati i dati parziali allo stato disponibili, l Assessore ritiene necessario fornire linee di indirizzo per il completamento delle azioni incluse nel Piano Regionale della Prevenzione , in particolar modo per alcune macroaree di attività ritenute strategiche e di seguito specificate: 1) prevenzione oncologica; 2) prevenzione del diabete e delle sue complicanze; 3) prevenzione delle malattie suscettibili di vaccinazione. 1) Prevenzione oncologica. L Assessore riferisce che i programmi di screening attivo per la diagnosi precoce dei tumori, di documentata efficacia, rientrano tra i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) di cui al D.P.C.M e, pertanto, devono essere garantiti, in condizioni di uniformità su tutto il territorio nazionale, senza oneri a carico dell assistito. I programmi di screening oncologico di documentata efficacia (evidence based) attualmente inclusi nella Pianificazione sanitaria nazionale e regionale sono tre: lo screening del tumore della mammella, attraverso la mammografia come test di primo livello, da proporre, in modo attivo, alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni (test da effettuare ogni 2 anni); lo screning del cervico carcinoma uterino, attraverso il pap test (esame citologico) quale esame di primo livello da proporre, in modo attivo, alle donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni (test da effettuare ogni 3 anni); 2/9
3 lo screening del carcinoma colorettale, attraverso la ricerca del sangue occulto nelle feci, quale test di primo livello, da proporre in modo attivo alla popolazione maschile e femminile di età compresa tra i 50 e i 69 anni (test da effettuare ogni 2 anni). L Assessore informa che la Regione Sardegna ha previsto nella propria pianificazione sanitaria i programmi organizzati di screenig oncologico, con i seguenti atti formali: il Piano Regionale della Prevenzione (Delib.G.R. n. 29/2 del 5 luglio 2005), vigente, in proroga, anche per gli anni 2008 e 2009, adottato in attuazione dell Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005, con il quale sono stati approvati i progetti attuativi dei programmi regionali di screening attivo dei tumori della mammella, cervice uterina e colon retto, individuando specifiche risorse per l attuazione degli stessi, destinate in particolare, al potenziamento delle dotazioni infrastrutturali, ai sistemi informativi di supporto e agli interventi di formazione; il Piano Regionale dei Servizi Sanitari che ha previsto, quale azione di prevenzione per contrastare efficacemente la patologia neoplastica, l organizzazione e il finanziamento di programmi di screening attivo dei tumori della mammella, della cervice uterina e del colon retto, rivolti alla popolazione a maggiore rischio (popolazione bersaglio), richiedendo agli stessi le seguenti caratteristiche: 1) capacità di raggiungere la maggior parte della popolazione bersaglio (indice di copertura); 2) controllo di qualità del test in tutte le sue fasi; 3) controllo della qualità degli approfondimenti diagnostici, terapeutici e di follow-up dei casi positivi; il Piano Regionale della Prevenzione , tutt oggi vigente in regime di proroga, che ha dato continuità ai progetti del Piano Regionale della Prevenzione , in termini di completamento degli obiettivi non ancora raggiunti e di consolidamento ed estensione di quelli raggiunti, garantendo, tra l altro, la continuità dei finanziamenti aggiuntivi. L Assessore informa che i tre programmi di screening oncologico organizzato ricompresi nella programmazione regionale presentano un livello di attivazione territoriale, al 31 dicembe 2012, risultante dalla tabella seguente: ASL mammella cervice uterina colon retto Asl 1 Sassari attivo Non attivo Non attivo ASL 2 Olbia Non attivo attivo Non attivo ASL 3 Nuoro attivo attivo attivo 3/9
4 ASL 4 Lanusei attivo attivo attivo ASL 5 Oristano attivo attivo attivo ASL 6 Sanluri attivo attivo attivo ASL 7 Carbonia attivo attivo attivo ASL 8 Cagliari attivo attivo attivo Popolazione targhet a livello regionale Estensione nominale a livello regionale (percentuale di popolazione target coperta dai programma di scrrening) 91,36% 80,10% 71,24% L Assessore riferisce che la ASL n. 1 di Sassari ha attivato nel corso del 2013 il programma di screening del cervico carcinoma uterino e che la ASL di Olbia ha attivato nel 2013 lo screening del colon retto e ha riattivato lo screening della mammella temporaneamente sospeso nel Alla luce del quadro di riferimento normativo più sopra richiamato e dello stato di attivazione più sopra descritto, l Assessore ritiene necessario che il Direttore generale della ASL n. 1 di Sassari adotti senza indugio tutte la azioni organizzative e finanziarie necessarie per attivare il programma di screening del tumore del colon retto non ancora garantito alla popolazione di riferimento e ne dia riscontro attraverso la presentazione di un Piano operativo alla Direzione generale della Sanità dell Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale entro un mese dall approvazione dellla presente deliberazione. L Assessore evidenzia che il livello di copertura effettiva, a dicembre 2012, della popolazione target annua (percentuale di popolazione target annua che riceve la lettera di invito) è eterogeneo nelle diverse realtà territoriali e risulta influenzato dalla data di attivazione del programma di screening: ASL mammella cervice uterina Asl 1 Sassari 16,89 % - - ASL 2 Olbia - 32,78% - colon retto ASL 3 Nuoro 83,11 % 55,94% 49,30 % ASL 4 Lanusei 63,05 % 3,78% 12,19 % ASL 5 Oristano 63,29 % 76,42% 3,74 % ASL 6 Sanluri 92,88% 89,00% 108,38 % ASL 7 Carbonia 111,74 % 78,56% 87,62 % ASL 8 Cagliari 52,35 % 80,74% 99,92 % In considerazione dei dati di copertura effettiva della popolazione target annua più sopra descritti, l Assessore ritiene prioritario incrementare la precentuale di copertura nelle Aziende dove questa risulta inferiore all obiettivo perfissato dalla programmazione regionale per i programmi di screening attivati: 4/9
5 52% per lo screning della mammella; 70% per lo screening della cervice uterina; 40% per lo screening del colon retto. 2) Prevenzione del diabete e delle sue complicanze. L Assessore rammenta che il Piano Regionale dei Servizi Sanitari , al fine di migliorare la qualità dell assistenza al paziente diabetico e quindi ridurre l impatto sul sistema sociale e sanitario della malattia diabetica, ha previsto, tra l altro, il potenziamento delle attività di prevenzione ed educazione sanitaria, la predisposizione e attuazione di programmi di screening diretti alla diagnosi precoce e l implementazione di una rete integrata di Servizi e operatori. Il Piano Regionale della Prevenzione , in coerenza con il Piano Regionale dei Servizi Sanitari , ha focalizzato gli interventi su due principali direttrici: 1) Prevenzione del diabete di tipo 2 e delle complicanze cardiovascolari, mediante l identificazione precoce della popolazione a rischio e la correzione dei fattori di rischio, anche attraverso interventi educativi sugli stili di vita (alimentazione, attività fisica). L Assessore riferisce che è stato approntato un programma di screening rivolto alla popolazione di età superiore a 35 anni, realizzato attraverso la somministrazione del questionario di Toumiletho, con la collaborazione dei medici di medicina generale, delle farmacie territorali e delle strutture sanitarie aziendali. Lo screening ha raggiunto solo una parte limitata della popolazione target con i seguenti risultati complessivi a livello regionale: Numero di questionari distribuiti: ; Numero di questionari raccolti (adesione): ; Numero di soggetti a rischio individuati (score >7): L Assessore riferisce che lo screening non ha raggiunto gli obiettivi programmati, ma ha comunque rilevato una percentuale di individui con score >7, e quindi a rischio medio-alto di sviluppare il diabete nei successivi 10 anni, notevolmente rilevante, pari al 67%. Alla luce delle informazioni e dei dati disponibili, l Assessore ritiene prioritario garantire: una maggiore copertura della popolazione target e una maggiore adesione alla rilevazione mediante il coinvolgimento attivo dei medici di medicina generale nella fase di somministrazione del questionario; 5/9
6 la tempestiva organizzazione del percorso di approfondimento diagnostico dei soggetti individuati a rischio con la collaborazione attiva del medico di medicina generale; l attivazione, laddove opportuno, dei percorsi di educazione terapeutica strutturata per la prevenzione del diabete; 2) Prevenzione delle complicanze del diabete attraverso la gestione integrata del diabete di tipo 2 e attivazione del sistema informativo quale strumento di condivisione delle informazioni cliniche rilevanti tra gli attori coinvolti e di valutazione dei programmi. L Assessore rappresenta che la gestione integrata della malattia diabetica di tipo 2 è il modello organizzativo che consente, mediante la condivisione di un protocollo diagnostico terapeutico tra gli specialisti di settore e I medici di medicina generale, il miglioramento della qualità dell assistenza al paziente diabetico con bassa intensità di cura, la prevenzione delle complicanze della malattia e un uso migliore delle risorse specialistiche. L Assessore riferisce che le azioni intraprese hanno creato parte dei presupposti necessari per la realizzazione compiuta della gestione integrata, in particolare è stata realizzata la formazione degli operatori, è stato adottato formalmente il protocollo diagnostico terapeutico ed è stata avviata la creazione del sistema informativo idoneo alla condivisione delle informazioni cliniche e alle conseguenti valutazioni di processo e di esito del programma. L Assessore quindi ritiene prioritario, in quanto presupposto necessario per lo sviluppo effettivo di tale modello assistenziale in ambito regionale, pervenire al completamento del sistema informativo di gestione integrata già avviato. 3) Prevenzione delle malattie suscettibili di vaccinazione. L Assessore informa che il Piano Regionale della Prevenzione ha previsto, per quanto concerne le malattie suscettibili di vaccinazione, sia obiettivi di salute, sia obiettivi di miglioramento della qualità dell offerta e dei servizi vaccinali. In particolare l Assessore riferisce che il progetto mirato a rendere efficaci le coperture vaccinali per pneumococco, con vaccino coniugato 13 valente, nelle coorti di nascita ha avuto un buon esito, con percentuali di copertura, che a decorrere dai nati nel 2011 superano gli obiettivi programmati (90%). Per quanto attiene agli interventi mirati al miglioramento della qualità dei servizi e dell erogazione delle prestazioni (razionalizzazione della della rete dei centri vaccinali e informatizzazione dell anagrafe vaccinale), gli obiettivi definiti non sono stati pienamente raggiunti: 6/9
7 si è pervenuti attraverso un processo di razionalizzazione della rete ad una revisione numerica delle sedi in linea con l obiettivo prefissato, anche se occorre completare il processo di miglioramento strutturale e organizzativo dei centri in coerenza con il processo di accreditamento istituzionale; è stato avviato il processo per l acquisizione del software di gestione dell anagrafe vaccinale, in modalità riuso, attraverso la valutazione comparativa di più soluzioni. L Assessore sottolinea che l informatizzazione dell anagrafe vaccinale è lo strumento che consente la programmazione e il controllo delle attività e il miglioramento complessivo dell offerta, permettendo un continuo monitoraggio delle coperture vaccinali. Pertanto l Assessore ritiene prioritario definire l acquisizione del software di informatizzazione dell anagrafe vaccinale e completare il percorso di miglioramento dei centri vaccinali in funzione dell accreditamento istituzionale. L Assessore, tenuto conto delle priorità più sopra rappresentate e al fine di garantire la prosecuzione delle attività previste per tutte le aree di intervento incluse nel Piano Regionale della Prevenzione , propone di ripartire le risorse disponibili nel Bilancio regionale 2013 (UPB S capitoli SC SC SC SC SC SC SC SC SC UPB S capitolo SC ), tra le Aziende sanitarie della Sardegna, secondo i criteri e nella misura definita nelle tabelle allegate, distinte per macroaree di intervento. La Giunta regionale, condividendo quanto rappresentato e proposto dall Assessore dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale, constatato che il Direttore generale della Sanità ha espresso parere favorevole di legittimità sulla proposta in esame DELIBERA di ripartire le risorse disponibili nel Bilancio regionale 2013 tra le Aziende sanitarie della Sardegna, secondo i criteri e nella misura definita nelle tabelle allegate alla presente deliberazione per farne parte integrante, ai fini della prosecuzione degli interventi inclusi nel Piano Regionale della Prevenzione , relativamente alle seguenti macroaree di attività: 1) prevenzione oncologica: programmi di screening organizzato dei tumori della mammella, della cervice uterina e del colon retto (UPB S cap. SC , ; cap. SC , ; cap. SC , ); 2) prevenzione del diabete e delle sue complicanze (UPB S cap. SC , ); 3) prevenzione delle malattie suscettibili di vaccinazione (UPB S cap. SC , ); 7/9
8 4) prevenzione delle malattie cardiovascolari (UPB S cap. SC , ); 5) prevenzione degli eventi infortunistici stradali e domestici (UPB S cap. SC , ; cap. SC , ); 6) prevenzione delle patologie tiroidee (UPB S cap. SC , ); 7) prevenzione delle patologie determinate da stili di vita non salutari attraverso la promozione dell attività fisica (UPB S cap. SC , ). di definire le seguenti priorità operative per alcune delle suddette macroaree di attività, in particolare: 1) Prevenzione oncologica: attivazione del programma di screening del colon retto non ancora garantito alla popolazione di riferimento della ASL n. 1 di Sassari, e la messa a regime degli screening attivati nel 2013 nelle AA.SS.LL n. 1 di Sassari e n. 2 di Olbia. Il Direttore generale della ASL n. 1 di Sassari dovrà presentare un Piano operativo per l attivazione del di screening del colon retto alla Direzione generale della Sanità dell Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale, entro un mese dall approvazione dellla presente deliberazione; incremento delle percentuali di copertura effettiva della popolazione target, specialmente laddove queste risultino inferiori all obiettivo prefissato dalla programmazione regionale; 2) Prevenzione del diabete e delle sue complicanze: potenziare le attività di screening mediante: a) una maggiore copertura della popolazione target e una maggiore adesione alla rilevazione mediante il coinvolgimento attivo dei medici di medicina generale nella fase di somministrazione del questionario; b) la tempestiva organizzazione del percorso di approfondimento diagnostico dei soggetti individuati a rischio con la collaborazione attiva del medico di medicina generale; c) l attivazione, laddove opportuno, dei percorsi di educazione terapeutica strutturata per la prevenzione del diabete; pervenire al completamento del sistema informativo per la gestione integrata, atto a garantire la condivisione, tra gli operatori sanitari coinvolti nel processo assistenziale, delle informazioni cliniche rilevanti e quale strumento di gestione e valutazione dei programmi; 3) Prevenzione delle malattie suscettibili di vaccinazione: 8/9
9 pervenire al completamento del sistema di informatizzazione dell anagrafe vaccinale quale strumento per la programmazione e il controllo delle attività e per il miglioramento complessivo dell offerta vaccinale e completare il percorso di miglioramento dei centri vaccinali in funzione dell accreditamento istituzionale. Il Direttore Generale Gabriella Massidda Il Presidente Ugo Cappellacci 9/9
DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d
32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del
DettagliArea per la Promozione della Salute, delle Persone e delle Pari Opportunità
Area per la Promozione della Salute, delle Persone e delle Pari Opportunità Assessorato alle Politiche della Salute Servizio Programmazione Assistenza Territoriale e Prevenzione Il presente allegato, parte
DettagliDELIBERAZIONE N. 52/28 DEL 23.12.2014
Oggetto: Piano regionale vaccinazioni. Assegnazione alle Aziende Sanitarie regionali delle risorse disponibili nel Bilancio Regionale 2014 ( 800.000 - UPB S05.01.001 capitolo SC 05.0023). L Assessore dell
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007
DELIBERAZIONE N. 44/ 12 Oggetto: Aumento del numero massimo di strisce per autocontrollo della glicemia concedibili gratuitamente ai pazienti diabetici in età pediatrica e adolescenziale. L Assessore dell
DettagliRE-INGEGNERIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE INDIVIDUALE E PROGRAMMI DI SCREENING: EFFICACIA, QUALITÀ E SOSTENIBILITÀ
Workshop ONS Venezia, 26 maggio 2010 RE-INGEGNERIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE INDIVIDUALE E PROGRAMMI DI SCREENING: EFFICACIA, QUALITÀ E SOSTENIBILITÀ Tavola rotonda con le Regioni Gianni Amunni Istituto
DettagliDELIBERAZIONE N. 13/21 DEL 15.3.2011
IBERAZIONE N. 13/21 15.3.2011 Oggetto: Attribuzione alle aziende sanitarie regionali delle risorse destinate al finanziamento della spesa sanitaria di parte corrente per l esercizio 2010. L Assessore dell
DettagliREGIONE LAZIO. OGGETTO: Piano regionale della prevenzione 2005 2007 Anno 2005 LA GIUNTA REGIONALE
DGR 729 del 4 agosto 2005-08-29 REGIONE LAZIO OGGETTO: Piano regionale della prevenzione 2005 2007 Anno 2005 LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell Assessore alla Sanità; VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
DettagliDELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.
Oggetto: Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto
DettagliDELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014
Oggetto: Assegnazione all Azienda ASL n. 8 di Cagliari dell espletamento della procedura per l affidamento del servizio di realizzazione del sistema informatico per la gestione dell accreditamento dei
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 Oggetto: LR 20/ 97, art. 3. Finanziamento di progetti d intervento a favore di persone con disturbo mentale e di persone con disabilità intellettive.
DettagliDIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE
DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE INDICE PREMESSA ANALISI DELLE CRITICITA' TERRITORIALI AREE PRIORITARIE DI INTERVENTO NEL RISPETTO DEGLI INDIRIZZI
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale
Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale proposta approvata nella seduta del 9 agosto 2002 Oggetto: Individuazione rete dei presidi regionali per le malattie rare e adempimenti regionali
DettagliASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA 2010-2012
ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE Allegato 2. PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA 2010-2012 1) Regione: Regione Autonoma della Sardegna 2) Titolo del progetto o del programma:
DettagliEmilia Romagna. Il Piano Nazionale della Prevenzione e la programmazione della prevenzione nella Regione Lazio
Il Piano Nazionale della Prevenzione e la programmazione della prevenzione nella Regione Lazio Annalisa Rosso Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva Sapienza Università di Roma Emilia
DettagliLa continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica
La continuità assistenziale: il modello PAI LIVIA DE SIO Divisione Oncologia Medica ACO A.C.O. SanFilippoNeriRoma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA: obiettivi Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimentoi
DettagliDr. Francesco Rastrelli. 19 gennaio 2015. Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti
Dr. Francesco Rastrelli 19 gennaio 2015 Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti Riassetto organizzativo Farmacisti territoriali Medici specialisti MEDICINA GENERALE Infermieri Medici
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 1373 DEL 11/12/2015
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 1373 DEL 11/12/2015 OGGETTO: Screening della mammella definizione terzo round IL COMMISSARIO
DettagliPARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO
PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO Delle strategie REGIONALI (B) a cura di Sara Barsanti Introduzione L area di valutazione del conseguimento delle strategie regionali (area B) ha
DettagliDELIBERAZIONE N. 36/6 DEL 14.7.2015
Oggetto: Adempimenti connessi alla legge 4 luglio 2005, n. 123 Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia : 36.093,10 - Capitolo SC05.0138 della U.P.B. S05.01.007 del Bilancio Regionale 2015
DettagliIl Direttore della Direzione Regionale Programmazione Sanitaria -Risorse Umane e Sanitarie
Oggetto: Aggiornamento della determinazione 1875 del Modalità di erogazione dei farmaci classificati in regime di rimborsabilità in fascia H e in regime di fornitura OSP2, così come modificata dalla determinazione
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliGrazie dell attenzione
Grazie dell attenzione http://www.registri-tumori.it/pdf/aiom2012/i_numeri_del_cancro_2012.pdf In Italia circa 2.250mila persone (4% del totale della popolazione) vivono avendo avuto una precedente
DettagliGuadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute
ALLEGATO A Programmazione annuale 2015 Programma 1 Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute Programmazione annuale regionale anno 2015 Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Per
DettagliREGIONE SICILIANA PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONE 2005-2007
REGIONE SICILIANA PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONE 2005-2007 I PROGETTI DELLA REGIONE SICILIA SUGLI SCREENING ONCOLOGICI Lo screening della cervice uterina Dott. Saverio Ciriminna Dirigente Generale Ispettorato
DettagliDELIBERAZIONE N. 47/7 DEL 25.11.2014
Oggetto: Fondo nazionale per le non autosufficienze annualità 2014. Programma attuativo riferito all assegnazione di 9.214.000 di cui al Decreto Interministeriale del 7 maggio 2014. Interventi a favore
DettagliDiagnosi precoce individuale o screening opportunistico. Livia Giordano, CPO Piemonte - Torino
Diagnosi precoce individuale o screening opportunistico Livia Giordano, CPO Piemonte - Torino 1 OPPORTUNISTICO: SCREENING ORGANIZZATO: programma con obiettivi dichiarati, in genere proposto da un istituzione,
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 45/ 14 DEL 28.8.2008
DELIBERAZIONE N. 45/ 14 Oggetto: Servizi residenziali e semiresidenziali per il trattamento delle dipendenze patologiche: adeguamento rette, dotazione di personale e criteri di inserimento in struttura.
DettagliDelibera della Giunta Regionale n. 683 del 10/12/2012
Delibera della Giunta Regionale n. 683 del 10/12/2012 A.G.C. 20 Assistenza Sanitaria Settore 1 Prevenzione, Assist. Sanitaria - Igiene sanitaria Oggetto dell'atto: FONDO SANITARIO NAZIONALE. QUOTE A DESTINAZIONE
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI
PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura
DettagliProf. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene
Screening Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene Definizione Con il termine di screening, si intende un esame sistematico condotto con mezzi clinici, strumentali
DettagliDELIBERAZIONE N. 2/7 DEL 22.1.2014
Oggetto: Intesa tra il Governo e le Regioni, le Province autonome di Trento e Bolzano e le Autonomie locali, ai sensi dell art. 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, concernente l utilizzo di
DettagliScreening oncologici rivolti alla popolazione femminile Integrazione con i Medici di Medicina Generale Accordo
Premessa Screening oncologici rivolti alla popolazione femminile Integrazione con i Medici di Medicina Generale Accordo Il Piano Oncologico Nazionale (PON) 2010-2012 conferma che i Programmi organizzati
DettagliSegreteria della Giunta Il Direttore Generale Antonio Davide Barretta. DELIBERAZIONE 15 novembre 2010, n. 962
24.11.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 47 Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi dell art. 5 comma 1 lettera f della L.R. 23/2007 e sulla banca dati degli
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789
14812 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 77 del 18-05-2011 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789 Accordi/Intese Stato-Regioni in materia sanitaria. Anno 2010. Recepimento.
DettagliData inizio effetti va. criticità. Incremento della comunicazione: 2 campagne informative. Avvio procedur a di gara per seleziona re soggetto privato
PROGRAMMA DI SCREENING MAMMOGRAFICO REFERENTE REGIONALE : dott.ssa Maria Giovanna TROTTA Uff. Prestazioni Assistenza Terr., Osp. e Politiche del farmaco Tel. 0971 668837 mail: giovanna.trotta@regione.basilicata.it
DettagliPARTE III PROGRAMMA DI SPESA E.F. 2007 RELATIVO A SPESE CONDOMINIALI, ONERI ACCESSORI, ONERI DI PARTECIPAZIONE A CONSORZI E COMUNIONI
28-3-2007 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PARTE SECONDA - N. 42 7 UPB 1.2.1.1.620 Spese generali di funzionamento Cap. 04350 Manutenzione ordinaria sul patrimonio disponibile e indisponibile
DettagliREGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI
REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI Art. 1 campo di applicazione. 1. Il presente regolamento definisce i criteri per la valutazione e la premialità del personale dei
DettagliDELIBERAZIONE N. 53/60 DEL 20.12.2013
Oggetto: Finanziamento a favore delle Aziende Sanitarie Locali per gli interventi finalizzati allo sviluppo del sistema dell Assistenza Domiciliare Integrata. Ripartizione fondo regionale 2013. L Assessore
DettagliLa legge individua due diverse tipologie di autorizzazioni:
IMPORTANTI NOVITA PER CHI DEVE APRIRE UNO STUDIO PROFESSIONALE Legge regionale n. 10 del 21.07.2006 AUTORIZZAZIONE ALL ESERCIZIO DI ATTIVITA SANITARIE. La Legge Regionale n. 10 del 21.07.2006 ha provveduto
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITA DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA Aggiornamento delle Linee guida per la metodologia
DettagliL Assessore, inoltre, fa presente che:
Oggetto: Formazione specifica in medicina generale 2013-2016 2016. L Assessore dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale ricorda alla Giunta regionale che i laureati in Medicina e Chirurgia, abilitati
DettagliFORUM P.A. SANITA' 2001
FORUM P.A. SANITA' 2001 Azienda Sanitaria Locale della provincia di Como Direzione Sanitaria, Dipartimento Attività Socio Sanitarie Integrate (A.S.S.I.) Dipartimento Servizi Sanitari di Base, Staff Educazione
DettagliMammografia nella ASL 8 di Cagliari
Mammografia nella ASL 8 di Cagliari Servizio Igiene e Sanità Pubblica Direttore Dott. Giorgio Carlo Steri Database PASSI 2010 2013" % (IC95%) Donne che hanno eseguito la mammografia in accordo con le linee
DettagliCODIFICA ESENZIONI E BIFFATURA RICETTE PER DIAGNOSTICA (in sfondo giallo le esenzioni e codifiche di nuova introduzione)
N. Descrizione Codice Subcodice 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Esami eseguiti in esenzione per patologia per pazienti affetti da malattie croniche o invalidanti (DM 329/99) Soggetti affetti da patologie rare ([14])
DettagliProgetto della Regione Piemonte
3 Convegno Nazionale Centro Studi e Ricerche AMD Ancona, 12-14 Ottobre 2006 Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 Progetto della Regione Piemonte Giampaolo MAGRO - Roberto SIVIERI Normativa Regionale
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali N. 2739
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2739 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato CARLUCCI Disposizioni in materia di ospedalizzazione domiciliare per i malati terminali Presentata
DettagliR e g i o n e L a z i
o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici
DettagliI programmi di screening mammografico in Italia e nel Veneto: criticità e prospettive
Padova, 7 dicembre 2010 I programmi di screening mammografico in Italia e nel Veneto: criticità e prospettive Manuel Zorzi Istituto Oncologico Veneto IRCCS Registro Tumori del Veneto Estensione dello screening
DettagliL altra strategia è trovare la malattia il più precocemente possibile, prima che si manifesti con dei disturbi (prevenzione secondaria).
SCHEDA PROGETTO Sezione Valle d Aosta CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE ALLO SCREENING PER LA PREVENZIONE DEL CANCRO AL SENO, DELLA CERVICE UTERINA E DEL COLON RETTO PROMOSSA DAL MINISTERO DELLA SALUTE IN
DettagliBadanti e Assistenti Familiari Specializzati
Presidenza della Giunta Regionale Provincia di Catanzaro Provincia di Cosenza Regione Calabria Ass. Formazione Professionale Corso di Formazione gratuito per Badanti e Assistenti Familiari Specializzati
DettagliCOMITATO DI COORDINAMENTO DEL DIPO
COMITATO DI COORDINAMENTO DEL DIPO VERBALE n. 2/2015 PRESENTI: v. allegato firme presenze Di seguito si riportano sinteticamente le risultanze della seduta del Comitato del 20/5/2015. stato di avanzamento
DettagliPer ticket si intende la quota di partecipazione al costo della prestazione sanitaria dovuta dal cittadino.
T I C K E T Per ticket si intende la quota di partecipazione al costo della prestazione sanitaria dovuta dal cittadino. Le per le quali è dovuto il ticket, possono essere così riassunte: - specialistiche
DettagliDELIBERAZIONE N. 47/12. Avvio di una procedura sperimentale s
Oggetto: Avvio di una procedura sperimentale s per la donazione di tecnologie sanitarie (biomedicali, elettromedicali etc.), arredi e attrezzature sanitarie e informatiche, non più utilizzate dalle Strutture
DettagliMinistero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali IL MINISTRO VISTO l articolo 9 del decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502, e successive modifiche e integrazioni, il quale prevede la costituzione
DettagliNorme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici
Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in
DettagliDELIBERAZIONE N. 3/12 DEL 19.1.2016
Oggetto: Programmazione Unitaria 2014-2020. Strategia 1 "Investire sulle persone". Priorità Scuola. Riprogrammazione Azioni Piano di Azione e Coesione e indicazioni operative finalizzate all'attuazione
DettagliDGR 399 DD. 20.2.2004 LA GIUNTA REGIONALE
DGR 399 DD. 20.2.2004 LA GIUNTA REGIONALE VISTA la legge regionale 27 marzo 1996, n. 18 e successive modificazioni ed integrazioni ed in particolare l articolo 6, comma 1 della stessa; VISTA la legge 8
DettagliProt. n. DIRS/DIR/401 Palermo, 28/02/2007
R E P U B B L I C A I T A L I A N A Num. cod. Fiscale 80012000826 REGIONE SICILIANA Partita I.V.A. 02711070827 ASSESSORATO PER LA SANITA' Dipartimento Ispettorato Regionale Sanitario Segreteria Direzione
DettagliLA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE IGIENE E SANITÀ, PREVIDENZA E SICUREZZA SOCIALE, POLITICHE SOCIALI, SPORT; TERRITORIO, AMBIENTE E
LA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE IGIENE E SANITÀ, PREVIDENZA E nella sessione del 9 giugno 2016 ha esaminato ed approvato in sede referente il progetto di legge NORME A TUTELA DEI SOGGETTI AFFETTI
DettagliL Assessore dell Igiene, Sanità e dell Assistenza Sociale
DELIBERAZIONE N. 9/7 Oggetto: Terzo provvedimento dell esercizio 2005 assunto ai sensi dell art. 35 della Legge 30.03.1981, n. 119 e degli artt. 49 e 63 della L.R. 26.01.1995, n. 5. Trasferimento alle
DettagliSTUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati.
Circolare n. 5/2013 Pagina 1 di 6 A tutti i Clienti Loro sedi Circolare n. 5/2013 del 7 marzo 2013 SICUREZZA SUL LAVORO OBBLIGHI IN VIGORE E DI PROSSIMA SCADENZA PER I DATORI DI LAVORO Come noto, il D.Lgs
DettagliEstensione e Miglioramento del Programma per lo Screening Oncologico del Cancro della Cervice Uterina.
Regione Abruzzo - Assessorato alla Sanità Piano Nazionale della Prevenzione 200 2007 (Intesa Stato Regioni 23 Marzo 200) Legge 138 del 2004 art. 2 bis Estensione e Miglioramento del Programma per lo Screening
DettagliIl Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015
Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015 DEFINIZIONE DI BUDGET Il Budget è lo strumento per attuare la pianificazione operativa che l Istituto intende intraprendere nell anno di esercizio
DettagliLA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 24 Dicembre 2010, n. 8 Bilancio di previsione della Regione Lazio per l'esercizio 2011;
Oggetto: Percorsi triennali di IeFP Sistema di finanziamento e piano di riparto delle risorse finanziarie da erogare alle Province per l anno scolastico e formativo 2011-2012. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA
DettagliREGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE
REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE 2000 Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 86 del 29 settembre ARTICOLO 1 - RIFERIMENTI LEGISLATIVI L affido è disposto dal Comune, o chi da esso delegato, in
DettagliPIANI ATTUATIVI AZIENDALI
PIANI ATTUATIVI AZIENDALI Il Piano attuativo delle Aziende sanitarie del Servizio Sanitario regionale è, ai sensi dell art.5 della legge regionale 14 aprile 2009, n.5, atto della programmazione sanitaria
DettagliEsperienze di intervento sull organizzazione dei programmi di screening della regione Lazio
Esperienze di intervento sull organizzazione dei programmi di screening della regione Lazio Workshop ONS- GISMa Reggio Emilia 6 maggio 2015 Alessandra Barca Prevenzione oncologica e screening Regione Lazio
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 10 febbraio 2010, n. 353
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 35 del 23-02-2010 5943 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 10 febbraio 2010, n. 353 Adesione in qualità di Partecipanti Fondatori alla Fondazione Carnevale
DettagliE possibile applicare la metodologia dello Studio Impact al colon retto?
Gruppo Italiano Screening Colorettale E possibile applicare la metodologia dello Studio Impact al colon retto? Dott. Fabio Falcini Registro Tumori della Romagna Napoli - 11 dicembre 2006 1 Lo Studio Impact:
Dettagliche le morti per cancro della mammella tendono ad aumentare in conseguenza della tendenza demografica all aumento dell età media della popolazione;
A.G.C. 20 - Assistenza Sanitaria - Deliberazione n. 451 del 25 marzo 2010 Progetto " Sorveglianza di donne ad alto rischio eredo-familiare per carcinoma mammario madiante tomografo- RM dedicato alla senologia"
DettagliDELIBERAZIONE N. 52/16 DEL 23.12.2014
Oggetto: D.Lgs. 14.8.2012, n. 150 e decreto interministeriale 22 gennaio 2014. Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Direttive per l'attuazione nella Regione Sardegna
DettagliPROPOSTA DI UN MODELLO DI RIFERIMENTO
IPA Adriatic CBC Programme Progetto LOVE YOUR HEART PROPOSTA DI UN MODELLO DI RIFERIMENTO Montona, 10 giugno 2013 Lamberto Pressato - SCF MODELLO DEL DISEASE MANAGEMENT nella PREVENZIONE del RISCHIO CARDIOVASCOLARE
DettagliOggetto: Prodotti senza glutine ai soggetti celiaci. Ampliamento delle modalità di erogazione. LA GIUNTA REGIONALE
Oggetto: Prodotti senza glutine ai soggetti celiaci. Ampliamento delle modalità di erogazione. LA GIUNTA REGIONALE Su proposta del Presidente della Regione Lazio, VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
DettagliRegione del Veneto Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico
Progetto di consolidamento dello screening del cercivocarcinoma La popolazione target del Veneto è di circa 1.350.000 donne e programmi di screening citologico sono attivi in tutte le 21 Aziende ULSS della
DettagliProgrammazione territoriale per il benessere e la salute: quale ruolo per il consultorio
Programmazione territoriale per il benessere e la salute: quale ruolo per il consultorio Dott.ssa Simona Arletti Assessore alla Salute e Pari Opportunità Comune di Modena Funzione dei consultori familiari
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
Il seguente documento è una copia dell'atto. La validità legale è riferita esclusivamente al fascicolo in formato PDF firmato digitalmente. Parte prima Deliberazioni Deliberazioni Assessorato Igiene e
Dettagli[D - 10000201] % adesione corretta all'invito per screening cancro della cervice uterina (M+)*
Azioni e progetti per la promozione della salute Prosecuzione dei progetti già in essere NOTE: Ci si riferisce a: a) progetto "Passi" sulla rilevazione stili di vita della popolazione con report finale
DettagliIL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE
IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE Il presente documento, presentato in V commissione in occasione dell audizione del 23 settembre, si compone di due parti: Introduzione e
DettagliPROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA
PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004
DettagliDIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE DI SOLIDARIETA'
REGIONE TOSCANA-GIUNTA REGIONALE DIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE DI SOLIDARIETA' AREA DI COORDINAMENTO SANITA' SETTORE MEDICINA PREDITTIVA-PREVENTIVA Il Dirigente Responsabile/ Il Responsabile
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliPSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT
PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT INDICE - Premessa Pag 1 1 Tipologia dei controlli 1 1a Controlli di gestione 1 1b Controlli di ammissibilità
DettagliAGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO
Regione Abruzzo AGENDA 21 LOCALE DELLE Rete Agende 21 Locali della Regione Abruzzo PIANO DI LAVORO della PROVINCIA DELL AQUILA PREMESSA L Agenda 21 è il documento messo a punto a livello mondiale durante
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA
DettagliRISULTATI DELLE ATTIVITA DI PREVENZIONE COLLETTIVA E DI PROMOZIONE DELLA SALUTE Anno 2009
RISULTATI DELLE ATTIVITA DI PREVENZIONE COLLETTIVA E DI PROMOZIONE DELLA SALUTE Anno 2009 IL DIRETTORE GENERALE DELL ASL DELLA PROVINCIA DI SONDRIO Dott. Luigi Gianola Convegno del 14 Luglio 2010 Sala
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 aprile 2014, n. 565
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 aprile 2014, n. 565 Decreto del Ministro della Sanità 15 dicembre 1990 Sistema informativo Malattie infettive, Piano regionale di sorveglianza Speciale Malattie Infettive
DettagliDOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione
DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione Componenti : Buono Scuola, Disabilità, Integrazione al reddito Destinatari Studenti residenti in Lombardia, iscritti e frequentanti corsi a gestione ordinaria presso
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 65 BIS DEL 12 DICEMBRE 2005
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 65 BIS DEL 12 DICEMBRE 2005 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 18 novembre 2005 - Deliberazione N. 1584 - Area Generale di Coordinamento N.
DettagliIl futuro degli screening: dalle politiche agli strumenti, ai compagni di strada Una simbiosi più serrata è possibile?
CONVEGNO NAZIONALE GISMA 2015 Reggio Emilia 7-8 maggio Il futuro degli screening: dalle politiche agli strumenti, ai compagni di strada Una simbiosi più serrata è possibile? IL CONTRIBUTO DI EUROPA DONNA
DettagliIL MINISTRO DELLA SALUTE DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE
Testo aggiornato al 5 dicembre 2007 Decreto ministeriale 22 Febbraio 2007, n. 43 Gazzetta Ufficiale 6 Aprile 2007, n. 81 Regolamento recante Definizione degli standard relativi all assistenza ai malati
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero
Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati
DettagliSistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)
Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) INDICATORI SIAD - SISTEMA ASSISTENZA DOMICILIARE Schede descrittive degli Indicatori per la lettura integrata dei fenomeni sanitari
DettagliLINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
Delibera di Giunta - N.ro 2004/1016 - approvato il 31/5/2004 Oggetto: LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Prot. n. (SAM/03/27628) LA GIUNTA DELLA REGIONE
DettagliREGOLAMENTO SERVIZIO DISTRETTUALE SOSTEGNO DELLA GENITORIALITA DISTRETTO CARBONIA PREMESSA
Allegato B II annualità Progetto Sostegno alla genitorialità - Distretto di Carbonia REGOLAMENTO SERVIZIO DISTRETTUALE SOSTEGNO DELLA GENITORIALITA DISTRETTO CARBONIA PREMESSA - Con D.G.R. n. 40/09 del
DettagliDELIBERAZIONE N. 49/21 DEL 7.12.2011
Oggetto: L.R. n. 22/2005 Norme per l approvazione del Piano regionale di protezione, decontaminazione, smaltimento e bonifica dell ambiente ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall amianto. Programma
DettagliREGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE. n. 749 del 26-10-2015 O G G E T T O
REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 VICENZA DELIBERAZIONE n. 749 del 26-10-2015 O G G E T T O Istituzione Commissione per la valutazione della richiesta di farmaci non erogabili
DettagliLA ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE DEL COLON RETTO AGGIORNAMENTO AL 30 APRILE 2008
LA ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE DEL COLON RETTO AGGIORNAMENTO AL 30 APRILE 2008 Dal luglio 2006 è iniziato il programma di screening del cancro del colon retto organizzato
DettagliMinistero della Salute
PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTRO DELLA SALUTE E IL MINISTRO PER LE POLITICHE GIOVANILI E LE ATTIVITÀ SPORTIVE VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 29 marzo 2003, n. 129, e successive modificazioni
DettagliA relazione dell'assessore Monferino:
REGIONE PIEMONTE BU42 20/10/2011 Deliberazione della Giunta Regionale 3 ottobre 2011, n. 18-2663 Proseguimento e consolidamento a regime del percorso per la Gestione integrata del diabete di tipo 2 nell'adulto,
DettagliScreening oncologici
Screening oncologici Il Centro Screening Oncologici, fa parte della UOC di Igiene e Sanità Pubblica nel Dipartimento di Prevenzione ed il Responsabile della struttura è il Dott. Francesco Silvio Congiu.
Dettagli