Deliberazione del Consiglio Provinciale

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1 N 119 del pagina 1 di 11 Prot. n / OGGETTO: Mozione presentata dalla consigliera Alessandra Landucci (capogruppo Sinistra e Libertà) a sostegno a sostegno della popolazione Saharawi a seguito delle azioni di violenza e repressione perpetrate dal regno del Marocco nella zona di El Aaiun. Presidente: Giuseppe Alpini Segretario Generale: Gabriele Chianucci Dei componenti 1) VASAI Roberto 2) ALPINI Giuseppe 3) AMATUCCI Claudia 4) BEONI Letizia 5) BONCOMPAGNI Sara 6) CAMAITI Maria Pia 7) CANTELLI Mauro 8) CAPPETTI Simonetta 9) CARBONAI Carlo 10) DEL BOLGIA Michele 11) GRIGIOTTI Rachele 13) LANDUCCI Alessandra 13) LUCACCI Francesco 14) MANCINI Stefania 15) MANSUETO Martina 16) MARINI Cristiano 17) MARZI Riccardo 18) MAZZONI Vittorio 19) MENCHIARI Valerio 20) MENCHINI Ivo Francesco 21) NICOTRA Alfio 22) PACIFICI Massimo 23) PALAZZO Simon Pietro 24) PELLEGRINI Simone 25) PUOPOLO Lorenzo 26) ROSSI Pier Luigi 27) SANTUCCI Alberto 28) TANTI Lucia 29) VANNI Michelangelo 30) VANNINI Armando 31) ZUCCHINI Pietro Sono assenti: Camaiti Cantelli Lucacci Marzi Mazzoni Nicotra Palazzo Puopolo Rossi Santucci e Zucchini. Servizio: Affari Generali Relatore: consigliera Alessandra Landucci Allegati: sì Uffici interessati: Pres.

2 N 119 del pagina 2 di 11 Il presidente del consiglio provinciale Giuseppe Alpini dà la parola alla consigliera Alessandra Landucci (capogruppo Sinistra e Libertà), che illustra la mozione da lei presentata a sostegno della popolazione Saharawi a seguito delle azioni di violenza e repressione perpetrate dal regno del Marocco nella zona di El Aaiun: Questa è una mozione appunto a sostegno del popolo Saharawi, che non tutti conoscono perché purtroppo le informazioni che i mass media passano su questo popolo sono molto scarse. È un popolo che dal 75 è stato diviso, ci sono famiglie divise da oltre trent anni, una parte costretti a vivere nel deserto algerino in campi profughi, in situazione veramente drammatiche, che vivono solo ed esclusivamente con gli aiuti umanitari. L altra parte è rimasta nel Sahara occidentale, che era la loro originaria patria, ma che nel 75 appunto è stata invasa dal Marocco, e quindi vivono in condizioni in cui i diritti principali di questa popolazione non vengono rispettati. Nell ultimo mese sono successi dei fatti veramente drammatici, in quanto un gruppo di giovani inizialmente ha iniziato una protesta pacifica, come del resto è nel loro stile, e si sono accampati di fronte alla capitale amministrativa del Sahara, El Aaiun. A questo c è stata una reazione spropositata del regno del Marocco, che ha sgomberato con la forza questa protesta. Ci sono stati molti, moltissimi morti, ci sono stati degli scomparsi ed è stato sgomberato il tutto. Contemporaneamente sono entrati nelle case dei Saharawi che abitavano nella città di El Aaiun e hanno portato via Saharawi, non hanno permesso alla stampa occidentale di entrare. C è stato un atteggiamento veramente drammatico. Per cui, questa mozione vuole prima di tutto condannare la repressione e dare solidarietà al Fronte Polisario, che in Italia si preoccupa di far conoscere questa situazione, e chiede alla missione speciale delle Nazioni Unite, quindi alla Minurso, di farsi promotore verso il Marocco manifestando questo sdegno. A questo proposito voglio ricordare che comunque il 25 novembre del 2010 il Parlamento europeo, con il consenso di sei gruppi politici, ha approvato una risoluzione di condanna delle violenze perpetrate dalle forze di occupazione marocchina l 8 novembre scorso, e chiede che venga affidato all Onu il compito dell invio di una commissione internazionale ed indipendente di inchiesta, per far luce sugli eventi, i morti e gli scomparsi. Inoltre il Parlamento deplora gli attacchi alla libertà di stampa, che hanno riguardato molti giornalisti europei, chiede al Marocco la libertà di accesso al territorio del Sahara occidentale agli osservatori internazionali e alle organizzazioni umanitarie, perché questo non è stato fatto, non è stato permesso, sono stati bloccati giornalisti spagnoli all aeroporto. Quindi niente, la risoluzione è questa. Il primo dicembre la commissione esteri continuerà la discussione, ascoltando i rappresentanti delle due parti, il Fronte Polisario e il Marocco.

3 N 119 del pagina 3 di 11 Inoltre, voglio dire che solo questa mattina mi è stata consegnata una nota informativa urgente, che dovrebbe essere stata distribuita, in cui le associazioni della comunità marocchina presente in Italia puntualizzano il loro punto di vista. Io non ho avuto tempo e modo di leggerla attentamente, comunque nella parte finale, laddove si mette di mezzo l Algeria Insomma, non lo so, il fatto è che anche Amnesty International, tutti coloro che hanno avuto modo di verificare questa direi pulizia etnica, quasi, è un dato di fatto. Il fatto che chi ha voluto avere informazioni le ha avute solo tramite Internet, perché a parte pochissimi articoli apparsi in qualche giornale non se ne è sentito parlare. Speriamo insomma che i due popoli, in questo caso i Saharawi e il Marocco, riescano a trovare un punto di contatto. Speriamo che le Nazioni Unite riescano comunque a far sì che anche i Saharawi possano avere la loro patria e la loro dignità di popolo indipendente. Il presidente del consiglio provinciale Giuseppe Alpini, a proposito della nota informativa, sottolinea di averla comunicata perché la richiesta da parte del mittente dice di inviare una nota informativa sui fatti incresciosi accaduti recentemente nella città marocchina di El Aaiun. Quindi, non chiedo una discussione su questo documento. Noi abbiamo fatto una doverosa informazione, una forma di cortesia, ma il punto da discutere è la mozione presentata dalla consigliera Landucci. Intervengono nel dibattito i consiglieri: Sara Boncompagni (capogruppo Italia dei Valori): Allora, per prima cosa vorrei ringraziare la consigliera Landucci di avere portato all attenzione di questo consiglio il problema del popolo Saharawi. Vorrei però fare una nota in più su questa vicenda. Vorrei sottoporre appunto un altro aspetto della situazione, che conosco particolarmente bene perché faccio parte dell Associazione italiana celiachia, in quanto io soffro di morbo celiaco, e l Associazione italiana celiachia da anni promuove una campagna umanitaria proprio tra questo popolo, perché? Perché gran parte della popolazione del Saharawi è affetta da morbo celiaco. Dei profughi che ci sono nei campi, si pensa più o meno che sia circa il 6%, 7%, che soffrono di questa patologia. Già le condizioni sanitarie sono gravissime. Sono gravissimi anche i problemi alimentari e il problema del reperimento del cibo, tanto che la nostra missione parla di circa 250 calorie, di cibi per 250 calorie distribuiti giornalmente, quando si sa benissimo che per l alimentazione umana ne servirebbero almeno E ancora più difficile è il reperimento del cibo senza glutine, a meno che quello chiaramente naturalmente privo di glutine, ma tutti gli sfarinati per la panificazione, che si sa che sono alla base di qualsiasi alimentazione, diventano difficoltosi e da reperire.

4 N 119 del pagina 4 di 11 Pertanto io, al di là di tutto quello che giustamente è stato detto e anche scritto nella mozione, chiederei una sensibilizzazione a questo consiglio rispetto proprio a quello che è il progetto dell Associazione italiana celiachia, che si articola in due distinti momenti. Uno è quello, appunto, del reperimento di quei cibi senza glutine, degli sfarinati per la panificazione, e l altro è anche, invece, di formazione della classe medica locale, per far sì che questa patologia sia seguita in maniera forte e costante. Chiedo se i consiglieri sono d accordo (ecco, faccio passare anche per questo un foglio), chiedo un contributo da parte di tutti, quello che sarà possibile, perché l Associazione italiana celiachia ogni anno, ogni volta che comunque i nostri volontari vanno in Saharawi, portano dei pacchi, dei pacchi contenenti appunto gli sfarinati e i cibi senza glutine per gli affetti da questo morbo. Il pacco, quello che è proposto dall Associazione, costa 190: potremmo farne arrivare uno come consiglio provinciale, se tutti i consiglieri sono d accordo. Vi ho mandato quali sono i riferimenti bancari. Magari li raccoglierei io (se vi va bene) per tutti, dopodiché vi farò avere il bollettino del bonifico che farò all Associazione per questo motivo. Ringrazio tutti per la sensibilità che dimostrerete. Lucia Tanti (capogruppo Popolo della Libertà: Sulla proposta della consigliera Boncompagni credo che come ufficio di presidenza ci possiamo mettere d accordo senza problemi. Venendo al merito di questa, questa arriva, della comunità marocchina, il 26 novembre, quindi ne prendiamo tutti atto oggi. Il richiamo in qualche modo ad una oggettività dei fatti, a non stressare il clima, questo credo che sia un richiamo che dovremmo in qualche modo accogliere, al di là dell atto della consigliera Landucci, sul quale poi dirò brevemente due cose. Quindi, credo che questo documento arrivato stamattina possa in qualche modo essere recepito, ora vediamo come, ma non lo vorrei far cadere nel nulla, perché comunque sia al di là del dramma di una popolazione, sul quale nulla quaestio, però credo anche che una visione più oggettiva delle cose debba essere in qualche modo presa in esame. Non so come, però signor presidente, anche a nome dell aula e nei modi e nei termini in cui lei riterrà opportuno, immagino che questa comunicazione non possa essere considerata una qualunque comunicazione, ma debba essere presa nelle considerazioni che merita. Venendo alla mozione, che quindi credo debba essere irrobustita, però, in qualche tratto e in qualche modo, noi come gruppo del Popolo della Libertà conosciamo questo dramma e siamo anche favorevoli a votare questa mozione. Lanciamo però qui una proposta: la settimana prossima, al prossimo consiglio, quando sarà, ci sarà una mozione che riguarderà il dramma di moltissimi cristiani nel mondo, che vengono assassinati, per chi ha la nostra cultura e la nostra fede, martirizzati, ma indipendentemente da questo vengono uccisi, e credo che anche di questo si debba parlare.

5 N 119 del pagina 5 di 11 Allora se quest aula si fa attenta, come è anche nel proprio diritto, e anche nel proprio dovere, se non nelle proprie competenze, si fa attenta ai drammi di molte popolazioni, io credo che si debba aprire oggi una reciprocità di attenzione anche nei confronti dei cristiani assassinati. Quindi, non perché siamo alla contrattazione, Dio me ne guardi, ma perché siamo comunque in una necessità di oggettività, noi come Popolo della Libertà siamo a favore di questa mozione, però chiediamo che con lo stesso favore, con la stessa attenzione, con la stessa partecipazione, con la stessa voglia di dare un messaggio, anche quando sarà, e sarà il 16 dicembre, la mozione che stigmatizza il dramma, il dolore e il sangue dei martiri cristiani venga al tempo stesso accolta e venga al tempo stesso sottolineata come comunque sangue di persone che per professare una fede pagano con la vita. Quindi chiediamo (e chiudo) come, insieme alla mozione della consigliera Landucci, recepire questa sottolineatura, in qualche modo, della comunità marocchina, ma votiamo a favore della mozione. Con non una richiesta, ma con un impegno di reciprocità che lanciamo oggi e che sono certa verrà colto nel consiglio successivo. consigliera Alessandra Landucci (capogruppo Sinistra e Libertà) Per quanto riguarda l appello della consigliera Tanti, come gruppo noi non abbiamo assolutamente nessun problema. Tutti i popoli, laddove sono martoriati, laddove non vedono rispettati i loro diritti di professare la propria fede, la propria credenza, il proprio credo politico o religioso, naturalmente hanno il nostro appoggio. Per cui non facciamo nessuna distinzione fra cristiani, musulmani o induisti, il fatto è che è una persona, un individuo che deve vedere rispettata la propria dignità, il proprio essere umano. Per quanto riguarda la nota informativa della comunità marocchina, e io ripeto non ho avuto tempo di leggerla attentamente, perché è molto lunga. So per esperienza che ogni volta noi, io faccio parte dell Associazione valdarnese di solidarietà con il popolo saharawi, so per certo che ogni volta noi ci muoviamo, facciamo delle iniziative, presentiamo delle mozioni nel consiglio comunale, facciamo delle manifestazioni in Regione, la comunità marocchina è presente e molto attiva, con metodi ed atteggiamenti diciamo non sempre troppo concilianti, ecco. La Minurso aveva a suo tempo cercato e trovato come soluzione a questa annosa questione il referendum. Cioè aveva detto: Vediamo, facciamo un referendum al quale tutti i Saharawi dovranno partecipare e vediamo, se questo referendum viene vinto il popolo Saharawi torna ad essere indipendente. Ma il regno del Marocco non ha mai permesso che questo referendum fosse attuato. Quindi c è stato un atteggiamento di chiusura. Come Associazione facciamo parte dell Associazione regionale e di quella nazionale, che in varie, moltissime occasioni sono andate a verificare la situazione dei Saharawi in Marocco, e vi garantisco che non è un popolo libero.

6 N 119 del pagina 6 di 11 È un popolo che non vede rispettati i suoi diritti. Per cui, io non so come, cioè, recepisco questa nota informativa, ma ecco, il fatto che dica che la stampa è stata (ad esempio) influenzata dall Algeria, questo mi sembra veramente poco veritiero, ecco. Per cui non lo so, rimando ai capigruppo come poter fare. Io prendo atto, ma non voglio che questo faccia parte della mia mozione, perché qui si parla di difesa di questo popolo, che è oppresso, che è occupato, e si invita il Marocco, il regno del Marocco, a far sì che comunque le informazioni passino. Per quale motivo non sono stati fatti passare i giornalisti? Per quale motivo sono lì fermi all aeroporto e non sono stati fatti entrare? Se nessuno avesse avuto da nascondere nulla, i giornalisti sarebbero entrati, avrebbero fatto i loro reportage, la loro informazione e poi ognuno avrebbe avuto la possibilità di farsi una propria idea, mentre questo di fatto non è successo. Quindi, già solo questo è un punto che non mi fa accettare questa nota. consigliera Letizia Beoni (Partito Democratico) Semplicemente per esternare il voto favorevole del gruppo consiliare del Partito Democratico a sostegno della mozione della consigliera Landucci e a sostegno dell iniziativa della consigliera Boncompagni. Condividiamo sia le finalità, che il merito delle due mozioni presentate e riteniamo che sia importante che gli enti locali si battano e accendano i riflettori in ogni luogo in cui la dignità umana viene calpestata, non viene riconosciuta. consigliera Lucia Tanti (capogruppo Popolo della Libertà) Siccome gli ordini del giorno e le mozioni devono rispondere al desiderio di chi li presenta, e questo lo abbiamo sempre detto, vale per tutti, per cui non mi soffermo su questo, e ovviamente non cambia il voto del Popolo della Libertà per questo, però chiederei al presidente di comunque, come consiglio, prendere atto di questa nota che è arrivata, soprattutto nel dispositivo finale (più che dispositivo, questo è un romanzo, ma insomma ), dove fatto salvo una serie di interpretazioni che sono ovviamente viste in termini diversi, però si prende atto che il regno del Marocco resta attaccato ad una soluzione politica giusta, duratura e reciprocamente accettabile. Quindi è comunque un atto di disponibilità, che credo questo consiglio debba non ovviamente mettere al voto, ma recepire, perché essendoci stato inviato ed essendo una apertura di credito rispetto ad un percorso complicato, credo che sarebbe davvero poco anche utile ad una causa fare conto che non ci sia stato inviato. Tutto qua. Terminato il dibattito, conclude il presidente del consiglio provinciale Giuseppe Alpini: Se volevamo ignorarlo, non veniva distribuito e fatto già le fotocopie fin da questa mattina. Il fatto di allegarlo al voto della mozione mi sembrava improprio, soltanto che tutti gli atti di buona volontà, che stamattina mi pare che in questa sala siano emersi, soprattutto nei riguardi della dignità umana dovunque sia e comunque sia perseguita, da rispettare quindi, vengono accolti.

7 N 119 del pagina 7 di 11 E in questa sala io questa mattina do atto al consiglio che ha trovato una sintesi, più o meno, in tutte le cose, al di là di quelle che possono essere piccole divergenze. Il problema è molto complicato, perché sono diverse nazioni che sono lì, cointeressate, a cominciare anche dalla Spagna, che ha lasciato una situazione drammatica, non ha definito bene a monte. Siamo sempre noi europei, con il nostro colonialismo, se mi è consentito una piccola rievocazione di quelli che sono stati i fatti. E poi il fatto che sotto ci sono i concimi chimici, ci sono le ricchezze sotto. Se fosse stato un Paese proprio deserto, sicuramente gli interessi dell Algeria e del Marocco non sarebbero stati così forti. Quindi addentrarci in queste dinamiche Noi prendiamo atto dell ultima parte, come diceva la consigliera Tanti, in cui ci auspichiamo che effettivamente i gesti di buona volontà siano seguiti dai fatti, sia in questo caso, sia nel caso della prossima mozione, e sia nel caso (ritengo, anche) della mozione presentata a difesa del popolo palestinese. Perché effettivamente anche lì c è l esasperazione a monte di certi atteggiamenti che a volte possono essere anche non condivisi, perché la violenza porta sempre violenza. Quindi il mio impegno è questo; se poi all interno dei capigruppo si possa riprendere il discorso, sono disponibile, insomma. Quindi mi pare che però questa mattina la cosa sia da finire qui, insomma, ecco. Durante la discussione è entrato in aula il consigliere Pellegrini ed è uscito dall aula il consigliere Zucchini. Dopodiché, dal momento che nessun altro chiede di intervenire, il presidente del consiglio provinciale pone in votazione la mozione allegata al presente atto, presentata dalla consigliera Alessandra Landucci a sostegno della popolazione Saharawi a seguito delle azioni di violenza e repressione perpetrate dal regno del Marocco nella zona di El Aaiun, mozione che viene approvata con voti favorevoli n.19 e voti contrari n.1 (Menchini) su n.20 consiglieri presenti e votanti.

8 N 119 del pagina 8 di 11 allegato alla delibera C.P. n.119 del Mozione presentata dalla consigliera Alessandra Landucci (capogruppo Sinistra e Libertà) a sostegno della popolazione saharawi a seguito delle azioni di violenza e repressione perpetrate dal regno del Marocco nella zona di El Aaiun. Approvata a maggioranza dal consiglio provinciale nella seduta del 29 novembre 2010 con voti favorevoli n.19 e voti contrari n.1 (Menchini) su n.20 consiglieri presenti e votanti Ricordato: - che il Sahara Occidentale, ex colonia spagnola, fu invaso ed occupato dal Marocco nel 1975 con la cosiddetta marcia verde ; - che parte della popolazione fu costretta a fuggire verso l Algeria dove vive, da allora, in campi di rifugiati e che un altra parte della popolazione invece fu costretta a rimare nel Sahara Occidentale subendo l occupazione del Regno del Marocco; Preso atto che è in atto un intensa attività di repressione e la violazione dei diritti umani a danno della popolazione saharawi nei territori occupati del Sahara Occidentale da parte dell esercito marocchino, come risulta dalle numerose relazioni di Amnesty International e dall Alto Commissariato delle Nazioni Unite; Appreso: - che a 12 chilometri da El Aaiun, capitale amministrativa del Sahara Occidentale occupato dal Marocco, il 10 ottobre scorso si sono accampati alcuni cittadini saharawai, soprattutto giovani, in modo spontaneo per protestare contro le violenze dei diritti umani perpetrati dai marocchini nelle zone occupate del Sahara Occidentale; - che il campo saharawi è cresciuto a dismisura fino a contenere tende che hanno accolto i circa saharawi provenienti da El Aaiun ma anche da molte zone del Sahara Occidentale, che si sono aggiunti ai primi contestatori per rivendicare il rispetto dei più elementari diritti umani e per protestare contro la condizione in cui essi sono tenuti dagli occupanti marocchini, senza diritti e senza libertà: il diritto dell autodeterminazione; - che il campo è stato circondato ed assediato dai marocchini per impedire l accesso e l uscita;

9 N 119 del pagina 9 di 11 Vista la brutale reazione marocchina che alla protesta dei saharawi ha risposto con la violenza, uccidendo, il 24 ottobre scorso, un ragazzo saharawi di 14 anni mentre si apprestava, insieme ad altri Saharawi ad entrare nel campo con un automezzo e ferendo altri passeggeri che viaggiavano sulla stessa auto; Visto inoltre che all alba dell 8 novembre l esercito marocchino ha proceduto allo sgombero forzato dell accampamento ( denominato Gdeim Izik) ed alla sua distruzione con una violenza inaudita provocando la morte di almeno altri 13 cittadini saharawi ed il ferimento di decine di persone; Preso atto: - che, nella notte l esercito era intervenuto nella città di El Aauin dove si stavano radunando centinaia di saharawi per raggiungere l accampamento sotto assedio fermando diversi militanti dei diritti umani e distruggendo le loro case; - che le proteste sono continuate nella mattina, con numerosi feriti e l assassinio di un saharawi, Babi Mahmoud Gargar; IL CONSIGLIO PROVINCIALE CONDANNA con fermezza la repressione perpetrata dal Regno del Marocco nei confronti dei dimostranti saharawi e gli atti di violenza che hanno portato alla morte di cittadini saharawi; ESPRIME preoccupazione per la sorte dei cittadini saharawi che si trovano nei territori del Sahara Occidentale occupati dal Regno del Marocco; INVIA alla Rappresentanza in Italia della RASD i sentimenti della propria solidarietà, amicizia e vicinanza alle vittime e alle loro famiglie; CHIEDE alla Missione Speciale delle Nazioni Unite per il Sahara Occidentale (MINURSO), all Alto Rappresentante per la politica estera e la difesa dell Unione Europea, al Governo Italiano di farsi promotori verso il Regno del Marocco manifestando loro la protesta e lo sdegno popolare affinché sia esigito il rispetto dei diritti umani nei confronti dei cittadini saharawi dei territori occupati;

10 N 119 del pagina 10 di 11 alle autorità di cui sopra di fare tutto il possibile per accelerare la soluzione della causa saharawi secondo quanto previsto dal Piano di Pace delle Nazioni Unite del 1991 e mai attuato e di intervenire al fine di garantire la costanza dell informazione e del monitoraggio sul rispetto dei diritti umani, nonché il sostegno e il rispetto delle risoluzioni ONU per il Sahara Occidentale.

11 N 119 del pagina 11 di 11 Letto, approvato, sottoscritto e in originale firmato. Il Segretario Generale Il Presidente Gabriele Chianucci Giuseppe Alpini Copia conforme all originale in carta libera per uso amministrativo Il Segretario Generale Arezzo, lì CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE Certifico che copia della presente deliberazione viene pubblicata all albo pretorio in data odierna e vi rimarrà per 15 giorni consecutivi ai sensi dell art. 124 comma 1 del D.lgs n Il Segretario Generale Arezzo, lì Certifico che la presente deliberazione è divenuta esecutiva ai sensi dell art. 134 comma 3 del D.lgs n. 267 a seguito di pubblicazione all albo pretorio. Arezzo, lì Il Segretario Generale CERTIFICATO DI AVVENUTA PUBBLICAZIONE Certifico che la presente deliberazione è stata pubblicata all albo pretorio e che contro di essa non sono stati presentati reclami ed opposizioni. Arezzo, lì Il Segretario Generale

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