INQUADRAMENTO DELL AREA OGGETTO DI INTERVENTO E DISTANZE DAI CONFINI
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- Paola Giovannini
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2 PREMESSA La presente relazione descrive un impianto di trattamento termico per la valorizzazione della biomassa legnosa. L impianto, oggetto della presente relazione, è associato a un motore cogenerativo, che ha lo scopo di produrre energia elettrica e calore, ed è alimentato dal syngas prodotto dall impianto. L energia elettrica è ceduta alla rete mentre il calore sarà utilizzato per alimentare una centrale gestita dalla società Cofely Reti Calore S.r.l., posta a servizio della rete di teleriscaldamento del comune di Biella. L impianto sarà a integrazione della centrale Cofely Reti Calore s.r.l. sia nel periodo invernale che nel periodo estivo per la distribuzione dell acqua calda sanitaria. INQUADRAMENTO DELL AREA OGGETTO DI INTERVENTO E DISTANZE DAI CONFINI L area, identificata catastalmente al foglio n.60 mappali 930 e 581, sita in Via Ambrosetti è attualmente di proprietà della società Cofely Reti carole S.r.l. che, attraverso al stipula di Atto Notarile, concede in Diritto di Superficie una porzione del mappale n.930 a WOOD ENERGY s.r.l. che è un impresa operante nel settore delle energie rinnovabili, che sviluppa progetti per impianti di piccole e medie dimensioni, per la produzione di energia elettrica da immettere nel sistema elettrico nazionale. L area viene classificata dal vigente Piano Regolatore Generale come IA/R Aree con insediamenti industriali e artigianali interessate dall intervento urbanistico di riordino. In tali aree sono consentiti, oltre agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, ristrutturazione, ampliamento ed interventi di nuova costruzione nel rispetto dei parametri urbanistici ed edilizi previsti. I mappali in disponibilità sopra citati ricadono anche, per una piccola fascia ad ovest del mappale 930 nella zona classificata come E1 zona agricola normale, e per una fascia a sud del mappale 930 profonda circa 13 14metri nelle zone pubbliche di uso pubblico ed interesse generale denominata nella fattispecie Aree per servizi afferenti le attività economiche S5. 1
3 Gli edifici ed i manufatti costituenti l impianto verranno realizzati interamente nell area classificata come IA/R, nel rispetto delle prescrizioni del PRGC. La classe di idoneità alla utilizzazione urbanistica dell area in disponibilità viene indicata dalla cartografica allegata al PRGC vigente come Classe 1 fattibilità senza particolari limitazioni : porzioni di territorio dove le condizioni di pericolosità geomorfologica sono tali da non porre limitazioni particolari alle scelte urbanistiche. Sull area non insistono vincoli di tipo idrogeologico, paesaggistico o altri vincoli che possano limitarne la capacità edificatoria. L area è gravata, sui lati nord ovest, ovest e sud ovest del mappale n.930 da servitù di passaggio in favore dei vicini mappali n. 148 e 262, pertanto nella realizzazione della recinzione si lascerà sul lato sud ovest, attestante sulla via Ambrosetti, una fascia di 7 metri mentre sui lati nord ovest ed ovest una fascia di 5 metri come indicato nell elaborato grafico di inquadramento allegato al presente progetto e come stabilito dal Trasferimento di Servitù registrato in data 12/06/2009 al n.175s1t e condiviso dalle parti interessate. Sull area insiste inoltre un traliccio di alta tensione, il cui accesso, da parte di soggetti addetti autorizzati, viene garantito da una fascia di rispetto lasciata nel mappale n.581 e in parte sul lato nord e ovest del mappale n.930, lasciando pertanto invariata la situazione di fatto già esistente (come da SCIA N.128 del 04/05/2011). L edificazione avverrà in ogni caso garantendo una fascia di rispetto libera da manufatti di metri 7 individuata dalla proiezione orizzontale sul piano del terreno del cavo più esterno del traliccio: in tale modo si garantirà a soggetti terzi autorizzati l accesso e l intervento sul traliccio in sicurezza. La recinzione del lotto in cui viene realizzato l impianto, pertanto, verrà sul lato sud ovest posta sulla linea di separazione fra la zona IA/R e la zona Aree per servizi afferenti le attività economiche S5, con un piccolo arretramento per consentire l accesso alla cabina di media tensione da parte del personale Enel, sui lati nord ovest ed ovest posta a metri 5 dal filo della proprietà per garantire la servitù di passaggio e 2
4 sul lato est si manterrà la recinzione già esistente posata in fase di realizzazione dell impianto di proprietà Cofely. Tutti gli edifici ed i manufatti verranno realizzati in modo tale da garantire il rispetto delle distanze e dei distacchi previsti dal PRGC e sul lato sud ovest verranno arretrati di metri 5 rispetto alla recinzione per garantire il corretto distacco dalla zona Aree per servizi afferenti le attività economiche S5. CONTEGGI PLANOVOLUMETRICI L edificazione avverrà nel rispetto dei parametri urbanistici ed edilizi previsti dal PRGC. Partendo dallo stato di fatto rappresentato dalla SCIA N.128 del 04/05/2011 approvata per la realizzazione dell impianto di proprietà Cofely Reti Calore S.r.l., vengono ricalcolate le superfici in modo tale da rispettare il rapporto di copertura previsto nella misura del 60%, l indice di utilizzazione fondiaria previsto nella misura di 0,5mq/mq e vengono garantite le superfici a verde privato nella misura di 0,2 mq per ogni mq di Sul e le superfici a parcheggio privato come previsto dal part. 39 delle NTA del PRGC. Non sono invece dovute aree a standard in forza della convenzione urbanistica stipulata in data 26/05/1996 presso Notaio Giovanni Fulcheris, n di Repertorio, Fascicolo n , registrata a Biella il , poiché risultano già ceduti standard per una superficie utile lorda (SUL) pari a 2175 mq. Tutti i calcolo plano volumetrici sono rappresentati nell elaborato grafico denominato PAS D Inquadramento, planimetria dello stato di fatto, planimetria di progetto e calcoli planovolumetrici. PROGETTO Il progetto consiste nella realizzazione di un impianto cogenerativo alimentato da biomasse legnose. L impianto è costituito dalle seguenti sezioni atte al funzionamento dell impianto stesso: stoccaggio cippato, sezione di conversione di biomassa in syngass, 3
5 raffreddamento, lavaggio, filtrazione e convogliamento del gas, sezione di cogenerazione (motore a combustione interna e alternatore), ausiliari d impianto. L'impianto è composto da un sistema di stoccaggio e alimentazione del combustibile ( cippato di legno secco), dal suo sistema di trattamento del combustibile (trasporto e alimentazione linee), da n 2 linee di conversione di biomassa in syngass e motogeneratori e della necessaria strumentazione di comando, controllo e protezione. L'energia elettrica prodotta sarà immessa nella rete elettrica nazionale, attraverso un collegamento che prevede l'installazione della strumentazione di misurazione e registrazione fiscale. L Energia Termica prodotta sarà contabilizzata e ceduta alla centrale Cofely collegata alla rete di teleriscaldamento. Il legno è fornito cippato il cui stoccaggio, già vagliato e secco, è realizzato in un manufatto di materiale metallico di forma circolare con diametro di 5,5 metri e altezza massima pari a 5 metri, con una capacità di circa 65 mc. Il sistema di stoccaggio consente la corretta alimentazione delle stazioni successive del processo, utilizzando apparecchiature di carico automatiche semoventi denominate coclee che porteranno il cippato stesso direttamente alla bocca di carico del reattore di conversione di biomassa in syngass. Sono previste due linee di conversione, dove il processo di degradazione termica avviene a temperature elevate in carenza di ossigeno, che generano la formazione di una miscela di gas che costituisce quello che è definito gas di sintesi o SynGas. Il SynGas esce alla temperatura di circa 500 C e trascina con sé le particelle più leggere dei residui carboniosi (<150 micron) e le ceneri contenute nella biomassa. Il SynGas è, quindi, raffreddato e filtrato. Le parti che compongono i reattori di conversione sono costituite da elementi tecnologici atti al funzionamento dell impianto stesso e sono realizzati e dimensionati nel rispetto delle normative tecniche di settore. L altezza massima raggiunta dai vari elementi è di circa 3 metri dal piano di appoggio. 4
6 Il SynGas prodotto dai convertitori è direttamente impiegato, previo raffreddamento, a una temperatura tale da consentirne l'uso (il calore sottratto è disponibile per riutilizzo in cogenerazione), per l'alimentazione dei motogeneratori. Il gruppo motore alternatore, fonte di emissione acustica, è caratterizzato dalla presenza di un involucro fonoisolante costituito da pannelli autoportanti ad alto assorbimento acustico rivestiti esternamente da lamiera grecata zincata e verniciata. Il pannello di tamponamento si spessore cm 8 è del tipo sandwich composto da due gusci esterni in lamiera di spessore 8/10 e all interno della lana minerale: l impiego dei pannelli di tamponamento autoportante garantisce l abbattimento delle emissioni acustiche come prescritto nella Relazione Acustica allegata. L altezza massima raggiunta dal gruppo motore alternatore è di circa 3 metri dal piano di appoggio. Il gruppo di cogenerazione, alimentato dal SynGas, è costituito da un motore in ciclo otto a gas accoppiato direttamente a un alternatore sincrono in grado di produrre contemporaneamente energia elettrica e calore e in particolare: Energia elettrica: a pieno carico il singolo gruppo, composto dall insieme formato da reattore di conversione + motore, è in grado di erogare una potenza nominale pari a 100 kwe. L intera produzione di energia elettrica sarà ceduta alla rete di distribuzione elettrica Nazionale. Energia termica: è prodotta dal recupero di calore dell'abbassamento di temperatura del gas di sintesi prima di essere bruciato nel motore (8 kwt), dai gas di scarico (80 kwt) e dal circuito di raffreddamento del motore stesso (120 kwt). L energia termica totale recuperabile sarà pari a 208 kwt per ogni macchina di conversione di biomassa in syngass. Il calore, durante il normale funzionamento, è disponibile per tutto il tempo nel quale il motore è operativo e sarà interamente ceduto alla centrale Cofely collegata alla rete di teleriscaldamento di Biella. 5
7 Tutti gli impianti e i dispositivi elettrici posti a servizio sia dell impianto sia dei locali d installazione sono eseguiti a regola d arte in osservanza della vigente normativa ed in particolare della Legge n.186 del 01/03/1968 e del D.M. 37/2008. Il funzionamento dell impianto prevede la presenza di una cabina Enel, la cui realizzazione in termini di dimensionamento e tipologia è stata concordata con Enel Distribuzione S.p.A. attraverso la redazione di apposita Domanda di Connessione dell impianto, come previsto dalle procedure realizzative di tali impianti. La cabina ha dimensioni di 2,74x5,75 metri ed altezza di metri 2,9: si tratta di un manufatto prefabbricato in pannelli di cemento e porte metalliche dotate di griglia di aerazione. La cabina deve essere accessibile dal personale Enel in qualsiasi momento, pertanto viene ubicata nell area di intervento in modo tale da essere funzionalmente vicina all impianto con cui avverrà lo scambio di corrente elettrica ed al tempo stesso vicina alla recinzione, il cui arretramento in prossimità degli accessi della cabina stessa garantisce quanto richiesto da Enel. L impianto viene alimentato da biomassa legnosa pertanto introdotta all interno dell area mediante bilici che vi accedono, attraverso il portone carraio posto a sud ovest, due /tre volte la settimana. Si prevede la costruzione di una tettoia per la copertura dell impianto e pertanto verrà realizzata una platea in cls di dimensioni di 22,26x9,5 metri con altezza di 50 cm. Sulla platea vengono impostati dei pilastrini del tipo HEA 200 per la realizzazione di una tettoia in grado di coprire l intero impianto cogenerativo. La struttura della copertura è prevista con travi HEA200 mentre il manto di copertura è costituito da una lamiera ondulata coibentata. La tettoia avrà altezza complessiva minore di metri 7 rispetto alla quota +0.20, individuata come attuale piano di campagna. La tettoia sarà chiusa mediante parete autoportante di spessore 8 cm circa in grado di abbattere le emissioni acustiche derivanti dall esercizio dell impianto e rispettare le prescrizioni previste dalla Relazione di impatto Acustico allegata. 6
8 La tettoia ha superficie coperta pari a 211,47 mq come rappresentato nell elaborato grafico allegato PAS D Progetto, piante sezioni e prospetti. Si prevede la pavimentazione dell area in cui viene realizzato l impianto e delle parti limitrofe utili per spazi di manovra ed area a parcheggio auto mediante asfaltatura mentre la restante porzione, posta intorno al traliccio di alta tensione viene lasciata a verde. La parti esterne alla recinzione non vengono asfaltate ma semplicemente sistemate in modo tale da garantire l agevole accesso sulla via Ambrosetti. Viene prevista la realizzazione di una rete di raccolta di acque meteoriche sia delle coperture degli edifici in progetto sia dei piazzali. Le acque di copertura verranno allontanate mediante gronde e pluviali che confluiscono in pozzetti di racconta, mentre quelle dei piazzali verranno convogliate, mediante le opportune pendenze, in caditoie poste sul piazzale stesso come indicato nell elaborato grafico PAS D Progetto della recinzione e delle reti tecnologiche esterne. Nello stesso elaborato grafico viene evidenziato il tracciato delle tubazioni da posare per l allaccio alla rete comunale dell acquedotto: si ha infatti la necessità di realizzare un punto di adduzione nel cortile per avere disponibilità di acqua per lavaggio mezzi e piazzale. Inoltre l adduzione di acqua sarà necessaria per alimentare gli idranti necessari per l impianto antincendio descritto nella specifica relazione tecnica. L impianto non prevede la presenza continuativa di personale pertanto non vi è la necessità di realizzare nuovi servizi igienici e di conseguenza non è previsto l allaccio alla fognatura nera comunale; qualora il personale sporadicamente presente nel sito avesse necessità di utilizzo dei servizi igienici potrà utilizzare quelli presenti nell edificio Cofely esistente (come da specifico accordo fra le parti). L intervento non prevede la movimentazione di terre e rocce da scavo se non in piccole porzioni all interno del lotto di intervento: le terre derivanti dai minimi scavi realizzati per le fondazioni e le platee verranno reimpiegate per la regolarizzazione morfologica dell area. 7
9 Gli interventi sono conformi agli strumenti urbanistici vigenti, in particolare al P.R.G. Comunale, al regolamento edilizio e al rispetto alle normative e sono descritti nel progetto allegato e firmato dai professionisti incaricati per le rispettive aree di competenza. Arch. Claudia Crosetto 8
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