AMBITO TERRITORIALE SOCIALE. Comune/Comuni

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1 AMBITO TERRITORIALE SOCIALE n. Denominazione 21 SANGRO Ente di Ambito Sociale: Comunità Montana Val Sangro Documento Intersettorialità Comune/Comuni 1 Archi 13 Montenerodomo 2 Atessa 14 Perano 3 Bomba 15 Pietraferrazzana 4 Borrello 16 Pizzoferrato 5 Civitaluparella 17 Quadri 6 Colledimezzo 18 Roio Del Sangro 7 Fallo 19 Rosello 8 Gamberale 20 Tornareccio 9 Montazzoli 21 Villa Santa Maria 10 Montebello Sul Sangro 11 Monteferrante 12 Montelapiano La società locale non si esaurisce solo nei fenomeni oggetto del Piano di zona, le dinamiche economiche, culturali, ambientali, ed altre ancora rendono più articolato il quadro di riferimento. Da questo punto di vista è importante ricordare che il welfare non si limita al solo campo sociosanitario così come le politiche di welfare non sono soltanto quelle sociali o sanitarie bensì coinvolgono tutti quei settori che incidono direttamente e indirettamente sulla qualità della vita e sul benessere delle persone. E volontà dei sindaci dell Ambito lavorare per fare sistema, cioè attivare concrete e vantaggiose forme di integrazione settoriale e intersettoriale in una logica di territorio. A seguire riportiamo le aree individuate dall Ambito come settori di lavoro: TURISMO Il rilancio del tessuto produttivo locale e la programmazione sociale del prossimo triennio non possono prescindere dalla valorizzazione turistica delle risorse ambientali, culturali e religiose del territorio del Sangro. Documento Intersettorialità Ambito Territoriale Sangro 21-1

2 La presenza di oasi naturali, di montagne piene di fascino, di paesi ricchi di storia e reperti archeologici, costituiscono una straordinaria opportunità per rilanciare il territorio. La rilevanza delle esigenze, emersa dai forum con i cittadini, le valutazioni del gruppo di piano, le riflessioni della conferenza dei sindaci, consentono di rendere auspicabili per il futuro i seguenti risultati: Strategie di intervento Risultati attesi 1. Aumentare la capacità ricettiva attraverso l adeguamento delle strutture presenti e la creazione di nuovi posti letto. 2. Effettuare politiche di marketing finalizzate al turismo montano. 3. Valorizazione del patrimonio artistico e culturale. 4. Messa a punto dell offerta turistica locale di prodotti tematici (turismo culturale, escursionismo, piste di sci, ecc.) Realizzazione sistema di innevamento artificiale Incremento arrivi Incremento presenze Incremento dell occupazione AGRICOLTURA La valorizzazione dell agricoltura locale prevede misure innovative rispetto al contesto locale, quali: Il sostegno ai processi di filiera tendenti ad integrare il tessuto delle imprese e l innovazione di processo e di prodotto. Il supporto allo sviluppo delle produzioni locali e alla relativa trasformazione e commercializzazioni. La rilevanza delle esigenze, emersa dai forum con i cittadini, le valutazioni del gruppo di piano, le riflessioni della conferenza dei sindaci, consentono di rendere auspicabili per il futuro i seguenti risultati: Strategie di intervento Risultati attesi 1. Adeguamento degli impianti di trasformazione. 2. Sviluppo delle funzioni marketing e qualità 3. Valorizzazione dell immagine agro- Incremento delle produzioni non convenzionali Innovazione prodotto Documento Intersettorialità Ambito Territoriale Sangro 21-2

3 alimentare dell area 4. Valorizzazione delle risorse umane 5. Supporto allo sviluppo del sistema delle micro-imprese Realizzazione di prodotti turistici enogastronomici Incremento dell occupazione Politiche di genere e pari opportunità Si sottolinea oggi l esigenza di migliorare l integrazione delle politiche di genere con le politiche complessive dei diversi soggetti del territorio che operano in ambito economico, urbano, mobilità, cultura e formazione. La condizione femminile nel territorio del Sangro presenta in sintesi questa fotografia: Permanere di un forte peso del carico assistenziale sulle donne; Insufficiente condivisione delle responsabilità di cura all interno della famiglia; Insufficiente numero di donne che entra nel mondo del lavoro, (come si evince dal profilo sociale, il dato della disoccupazione femminile del territorio è molto più alto della media regionale); Insufficiente numero di donne nella politica e nelle istituzioni; Aumento del numero di donne che si rivolgono ai servizi con situazioni multiproblematiche (disagio economico e fragilità socio relazionale); Aumento del numero di donne straniere presenti sul territorio; Obiettivi prioritari nel triennio Strategie di intervento Risultati attesi 1. Favorire una piena partecipazione delle donne al mercato del lavoro col coinvolgimento di tutti gli attori sociali, economici ed istituzionali del territorio e formalizzazione di un tavolo territoriale di coordinamento e concertazione sulla conciliazione fra lavoro e famiglia. 2. Sperimentare servizi innovativi e nuove Incremento dell occupazione femminile. Sviluppo di servizi di sostegno alla genirorialità: asili nido, servizi ricreativi, servizi educativi. Sviluppo di servizi di sostegno alle famiglie con anziani e/o soggetti disabili in carico. Incremento della partecipazione delle donne alla vita politica e di comunità. Documento Intersettorialità Ambito Territoriale Sangro 21-3

4 modalità di organizzazione del lavoro, anche attraverso le possibilità offerte dalla L.53/2000 per favorire la conciliazione tra lavoro e vita famigliare di uomini e donne. 3. Promuovere lo sviluppo di modelli organizzativi flessibili e diversificati per l infanzia per meglio rispondere ai nuovi e complessi bisogni delle famiglie e favorire la permanenza sul lavoro delle donne. 4. Potenziare servizi sociali rivolti a gli anziani al fine di alleggerire il carico assistenziale delle donne. 5. Promuovere progetti per il superamento dei differenziali salariali e percorsi di carriera delle donne. 6. Realizzare progetti di inserimento delle donne immigrate anche attraverso l organizzazione ed il sostegno ad esperienze di partecipazione attiva, auto aiuto e scambio, formazione ed informazione. 7. Promuovere azioni formative per la qualificazione del lavoro di cura delle badanti ed altre attività finalizzate all emersione del lavoro nero i questo ambito. 8. Istituire delle Commissioni di parità presso le Amministrazioni Comunali, assegnando ad esse compiti specifici, in particolare rispetto alla tematica delle pari opportunità nelle istituzioni e nella politica. Documento Intersettorialità Ambito Territoriale Sangro 21-4

5 INTEGRAZIONE AMBITO/ASL/PROVINCIA ASL L integrazione sociosanitaria è fondamentale per rispondere in modo unitario e individualizzato al bisogno di salute (intesa come pieno benessere fisico, psichico e sociale) delle persone e delle famiglie. Il Piano Sanitario Nazionale (DPR ) indica che l integrazione delle responsabilità e delle risorse rappresenta una condizione essenziale per migliorare l efficacia degli interventi. Essa incide sulla continuità assistenziale, investe i rapporti fra ospedale e territorio, tra cure residenziali e domiciliari, tra medicina generale e specialistica. Ai Comuni spetta la titolarità della funzione sociale, tramite collegamenti operativi tra i servizi e intese con l ASL e con il Distretto Sanitario di Base. Obiettivo che la conferenza dei sindaci si prefigge, in accordo con la ASL, è quella di poter realizzare una integrazione vera al fine di evitare sovrapposizioni di ruoli, inefficienze e di effettuare una economia di scala. L integrazione socio-sanitaria, costituisce una priorità strategica della programmazione locale, sia sociale che sanitaria perché essa è condizione indispensabile per riuscire a dare risposta ai bisogni complessi di assistenza, in quanto dipendenti da fattori diversi: disturbi, patologie, problemi legati alla componente psicologica, sociale, familiare, relazionale e lavorativa, agli stili di vita e ai fattori ambientali. Nella realizzazione di servizi rivolti alla generalità dei cittadini, il ruolo della ASL diventa determinante sia sul tema della prevenzione, sia per la gestione diretta di alcuni interventi. La prevenzione riguarda i giovani come gli anziani, le famiglie come i singol, gli uomini come le donne: in particolare i giovani e le famiglie per quanto attiene tutti quei comportamenti devianti, le dipendenze, le cattive abitudini alimentari, la necessità di ricorso a controlli periodici e continuativi. Relativamente agli anziani invece, parlare di prevenzione significa aiutare a vivere la terza età con più serenità e consapevolezza rispetto al modo di affrontare alcune malattie ad essa correlate: il diabete, l artrosi, la demenza, ecc.. Operando in forma integrata con i servizi ASL preposti, l ambito intende realizzare campagne di sensibilizzazione, opuscoli informativi, dibattiti e incontri a tema nelle scuole come nei centri di aggregazione, mettendo a disposizione risorse professionali ed economiche. Nella gestione dei servizi il ruolo determinate della ASL diventa ancora più evidente per : Documento Intersettorialità Ambito Territoriale Sangro 21-5

6 Fornire adeguata assistenza a persone che presentano problematiche di tipo sanitario e/o sociale suscettibili di trattamento domiciliare, evitando i ricoveri ospedalieri impropri e l ingresso in residenza; Rendere possibili dimissioni tempestive ed assicurare la continuità assistenziale mediante lo strumento della dimissione protetta ; Favorire la permanenza a domicilio delle persone non autosufficienti, sostenendo il recupero o la conservazione delle capacità residue di autonomia e relazionali; Supportare i caregiver e trasmettere loro delle competenze che possano tradursi in autonomia di intervento; Migliorare in ultima analisi la qualità della vita di persone non autosufficienti o a rischio di perdita dell autosufficienza, favorendo il mantenimento delle capacità residue. Determinante è in tal senso l attivazione del P.U.A, strumento avente la finalità di : Garantire ai cittadini ed agli operatori una porta unitaria di accesso ai servizi socio-sanitari sul territorio; Garantire una capillare azione informativa sui percorsi assistenziali, sociali e socio-sanitari; Garantire l invio all UVM per la valutazione del bisogno e per l eventuale presa in carico; Garantire la continuità del percorso assistenziale. Luogo elettivo di tale integrazione è il DSB, centro di riferimento in cui realizzare l incontro ed il confronto tra i bisogni espressi dalla realtà locale e i soggetti titolari delle funzioni di organizzazione e gestione dei servizi sanitari e socio-assistenziali. La gestione delle cure domiciliari sarà fondata sul principio dell integrazione delle prestazioni, sulla differenziazione degli interventi in base allo stato di autosufficienza, alla tipologia di malato: anziano, disabile, soggetto psichiatrico, malato terminale, altro PROVINCIA Di seguito le attività che la Provincia di Chieti offre sul proprio territorio. 1. Osservatorio Sociale Provinciale - Centro provinciale di documentazione e analisi dati della Provincia di Chieti Il Centro svolge il lavoro di rilevazione ed elaborazione dati sulle strutture sociali esistenti sul territorio, in relazione alle attività svolte dagli 11 ambiti sociali della Provincia, dal C.S.A., dalle ASL e dalle strutture private che operano a favore di minori, anziani e disabili. Documento Intersettorialità Ambito Territoriale Sangro 21-6

7 Le operatrici collaborano allo svolgimento delle attività amministrative del Settore nonché alle attività relative allo sportello Over 65, che si intendono proseguire al fine di garantire il monitoraggio, la conoscenza delle attività e delle strutture sociali e sanitarie, presenti sul territorio provinciale utili per le persone anziane. Le attività previste per l Osservatorio sono le seguenti : Fornire servizi di front office e di back office agli utenti; Acquisire ed Elaborare dati in collaborazione con gli operatori sociali e, in particolare, con i segretariati sociali; Aggiornare la rilevazione dei servizi sociali pubblici e privati presenti sul territorio; Predisporre il Rapporto Sociale Provinciale; Effettuare Indagini statistiche su richiesta del settore e degli ambiti sociali della provincia; Collaborare con gli EAS per acquisizione dati e informazioni relativi ai servizi e alle attività presenti sul territorio, relativamente alle quattro aree prioritarie citate; Collaborare con la Regione attraverso il SIRES (Sistema Informativo Regionale Sociale); Partecipare agli incontri istituzionali; Procedere all acquisto dei libri ed abbonamenti di carattere sociale e statistico di supporto alle attività svolte; Classificare la documentazione in dotazione. 2. Programmi formativi per i Servizi educativi della prima infanzia L.R.76/2000 Con la Legge Regionale n 76/2000 si è avviato per la prima volta un percorso di formazione rivolto agli educatori ed ai coordinatori pedagogici dei Nidi d Infanzia pubblici e privati del territorio provinciale. A partire dall anno 2001 sono stati attuati annualmente programmi formativi in continuità didattica e metodologica, finalizzati al miglioramento della qualità dei servizi, all analisi dei bisogni, all orientamento e alle relazioni con gli utenti, al lavoro di rete sul territorio. 3. Interventi assistenziali in favore dei ciechi pluriminorati - Legge 284/97 Con la restituzione alla Provincia delle competenze relative all assistenza ai ciechi e sordomuti a norma della L.R. 32/97, emanata in attuazione dell art. 5 della legge 67 del 1993, l Ente ha predisposto un Regolamento che ne disciplina il servizio e, per l attuazione del quale, annualmente, predispone un programma mirato in base alle richieste delle Associazioni ed alle reali esigenze dell utenza sul territorio.tale programma prevede la promozione dell assistenza educativa in favore Documento Intersettorialità Ambito Territoriale Sangro 21-7

8 degli studenti ciechi, sordomuti e sordi perlinguali attraverso l assistenza educativa domiciliare rivolta a studenti disabili frequentanti scuole di ogni ordine e grado. Detta assistenza consiste: per i sordi nel sostegno domiciliare scolastico, nelle lezioni di educazione musicale e nella consulenza alle famiglie con supporto di specialisti; per i ciechi nel sostegno domiciliare scolastico, nell insegnamento della scrittura Braille, del disegno a rilievo e dell uso degli altri ausilii tiflotecnici didattici finalizzati all educazione per l orientamento e la padronanza della propria autonomia. 4. Contributi per organizzazione servizi a favore dei disabili La Provincia, in uno spirito di grande sinergia e collaborazione con gli altri soggetti pubblici e privati e del Terzo Settore, impegnati sul territorio, contribuisce a promuove progetti destinati alle fasce deboli della popolazione, favorendo servizi tesi ad agevolare l autonomia e l inserimento sociale dei disabili. Il sostegno economico a tali progetti viene attribuito a titolo di compartecipazione, fino ad un massimo dell 80% del preventivo di spesa, sulla base di indirizzi stabiliti dalla Giunta Provinciale, posto che le iniziative proposte rientrano tutte tra le attività istituzionali e previste dagli statuti delle Associazioni proponenti, come oggetto sociale. 5. Trasporto e assistenza specialistica degli studenti disabili delle Scuole Medie Superiori La provincia eroga fondi in favore dei Comuni che offrono i servizi di trasporto e assistenza specialistica ai disabili frequentanti le scuole medie superiori. 6. Assistenza domiciliare extrascolastica per studenti disabili delle scuole superiori. La Provincia è sempre stata attenta e sensibile alle problematiche dei cittadini più disagiati. La presente iniziativa, riguardante un intervento ad alto contenuto sociale, va inserita nell ambito di una programmazione più ampia ed organica mirante a soddisfare le diverse esigenze dei portatori di handicap in tutto il territorio provinciale.da diversi anni garantisce l attività di assistenza extrascolastica in favore degli studenti disabili frequentanti la scuola superiore, in considerazione che il servizio risulta di particolare importanza per gli studenti disabili in quanto essi in tal modo hanno la possibilità di essere coadiuvati a casa da idonei operatori nello svolgimento dei compiti scolastici, la Provincia ha ravvisato la necessità di provvedere alla continuazione di detta attività anche in futuro. 7. Pronto Intervento Sociale. Legge n.22 del Documento Intersettorialità Ambito Territoriale Sangro 21-8

9 La Regione Abruzzo, con deliberazione n. 865 del , sulla base non solo delle linee guida regionali, ma anche delle indicazioni fornite dalla proposta di Piano Sociale Regionale , ha stabilito di implementare la sperimentazione del Pronto Intervento Sociale in alcune aree comprendenti più ambiti territoriali sociali (area vasta) da realizzare con il coordinamento delle Province. Su tale base la Provincia di Chieti predisporrerà un progetto esecutivo finalizzato all implementazione del Servizio di Pronto Intervento Sociale già in via di svolgimento. Il servizio di Pronto Intervento Sociale, già attivo prevede il servizio di call center (un numero verde e due recapiti telefonici) attivo 24 ore su 24, per interventi urgenti su tutto il territorio provinciale da parte di una equipe specialistica che si attiva a chiamata da parte dei vari operatori : forze dell ordine, polizia municipale, servizi privati di accoglienza,ecc. che segnalano situazioni di emergenza da parte di persone in stato di bisogno e necessità. Le categorie interessate sono:gli anziani, le persone senza fissa dimora, i minori, le donne maltrattate, gli ex tossicodipendenti, gli ex carcerati,ecc. Il Pronto intervento sociale viene realizzato soccorrendo, ospitando e supportando, in attesa della presa in carico definitiva da parte del servizio sociale competente, per un massimo di otto giorni a spese della Provincia, utilizzando i fondi regionali, secondo le modalità previste dal documento di linee guida e dal piano delle attività forniti dalla Regione. 8. Interventi a sostegno delle politiche della Terza Eta Gli anziani rappresentano una fascia di popolazione di rilevante interesse soprattutto per i servizi sociali comunali impegnati da sempre a contrastare il rischio di esclusione sociale che incombe oggettivamente su questo gruppo sociale. Al riguardo la Regione Abruzzo ha recentemente riportato all attenzione degli Enti d Ambito sociale e delle Province destinatarie dei fondi per il Pronto Intervento Sociale che è sempre attivo e disponibile gratuitamente per le Province il Call Center Numero Verde , gestito dall ARIT(Agenzia Regionale per l Informatica e la Telematica), per tutti coloro che si trovano in situazioni di difficoltà nonché un servizio di Contact Center per gli anziani (Telecompagnia, Teleaiuto, Teleconsulenza Sociale), operativo nei giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle ore 8 alle ore 21, con otto operatori. La Provincia non ha competenze dirette ma intende svolgere un ruolo di sostegno ai Comuni, agli EAS e alle Associazioni che si occupano degli anziani, sia promuovendo servizi e progetti innovativi, sia fornendo assistenza professionale e operativa agli Ambiti Sociali attraverso le attività poste in essere dall Osservatorio Sociale Provinciale, quindi, proseguirà l attività del progetto Mai Soli Servizio di Call Center over 65, attivo dala 8 alle 20 di tutti i giorni feriali, fornisce servizi di telecompagnia, telesoccorso, teleconsulenza legale nonchè assistenza telefonica per informazioni utili e in rete con tutti i soggetti attivi sul territorio (EAS, Documento Intersettorialità Ambito Territoriale Sangro 21-9

10 Segretariati Sociali, ASL, Comuni, strutture ricettive, Associazioni, INPS,ecc.). 9. Progetto di Mediazione Familiare Centro Servizi famiglia La Regione Abruzzo ha approvato il Piano regionale in attuazione della L.R. 95/95 assegnando alla Provincia di Chieti un finanziamento per la realizzazione di un progetto sperimentale finalizzato a fornire orientamento e supporto alla famiglia, progetto Centro Servizi Famiglia. 10. Interventi rivolti alle donne maltrattate La commissione delle Pari Opportunità della Provincia di Chieti è molto attiva ed è molto attenta alla tematica dei maltrattamenti sulle donne. Ha attivato in questo anno uno sportello Donna attiva di supporto alle donne residente nel territorio provinciale. E volontà dell Ambito collaborare e partecipare alle iniziative programmate dalla Provincia di Chieti. Documento Intersettorialità Ambito Territoriale Sangro 21-10

11 AMBIENTE E URBANISTICA Gli amministratori del territorio sono molto attenti alla distribuzione degli spazi, del verde pubblico, dei parchi per bambini e anziani, che rendono i centri abitati vivibili e sani. Nello specifico si richiama a meglio promuovere la salute, intesa non solo come assenza di malattia, ma come condizione di ben-essere, e ad elevare la qualità della vita nel territorio attraverso processi di sviluppo. Per il futuro gli amministratori dell Ambito si prefiggono di potenziare maggiormente le aree verdi dei paesi. Questo è il quadro della situazione attuale: Comuni 1 0,00% 5,00% 10,00 15,00 superficie % % Presenza di verde pubblico 20,00 % 25,00 % Villa Santa Maria Tornareccio Rosello Roio Del Sangro Quadri Pizzoferrato Pietraferrazzana Perano Montenerodomo Montelapiano Monteferrante Montebello Sul Sangro Gamberale Fallo Colledimezzo Civitaluparella Borrello Bomba Atessa Archi SICUREZZA URBANA La sicurezza determina il livello della qualità della vita di una persona influenzando in modo determinante la percezione del proprio benessere ma soprattutto le scelte personali e collettive a ciò finalizzate. Di conseguenza le politiche di sicurezza urbana sono volte al conseguimento di una ordinata e civile convivenza nella città, politiche che si affiancano ad azioni di contrasto alla criminalità e di sicurezza pubblica, in capo allo Stato. Obiettivo principale dei Comuni dell Ambito è che gli interventi nelle politiche locali per la sicurezza privilegino le pratiche di mediazione interpersonale Documento Intersettorialità Ambito Territoriale Sangro 21-11

12 e sociale, le pratiche di riduzione del danno, il miglioramento delle condizioni di fruibilità e vivibilità del territorio, di educazione alla convivenza, nel rispetto del principio di legalità. CONCLUSIONI Come esposto sopra, la volontà degli amministratori dell Ambito territoriale Sangro n. 21 è di lavorare affinché ciascuno di questi livelli di integrazione (intersettoriale, socio-sanitaria e comunitaria) venga armonicamente strutturato al fine di prevedere il coinvolgimento di tutti i soggetti locali in una prospettiva di welfare comunitario per la realizzazione degli interventi. Documento Intersettorialità Ambito Territoriale Sangro 21-12

13 Ente Gestore: Comunità Montana Val Sangro sede: Villa Santa Maria (Ch) Timbro Responsabile del Servizio: Segretario Dottor Carlo Marchitelli Firma Responsabile dell Ente Protempore : Rag. Arturo Scopino Firma Ufficio di Piano: Documento Intersettorialità Ambito Territoriale Sangro 21-13

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