DELIBERA DI G.C. N. 138 DEL LA GIUNTA COMUNALE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "DELIBERA DI G.C. N. 138 DEL 18.11.2004 2 LA GIUNTA COMUNALE"

Transcript

1 DELIBERA DI G.C. N. 138 DEL In continuazione di seduta. LA GIUNTA COMUNALE Letta la seguente relazione del responsabile del Servizio Ambiente, in data 17 novembre 2004: Premesso che: Il D.Lgs. 4/8/1999 n 351, recepimento della direttiva 1996/62/CE in materia di valutazione e gestione preliminare della qualità dell aria - ambiente, definisce le strategie complessive e le scadenze temporali per il raggiungimento degli obiettivi di qualità dell aria. I risultati di tali strategie si raggiungono in modo progressivo tenendo conto dei valori limite e valori obiettivo per le varie sostanze inquinanti, attraverso l attuazione di Piani Programmi nelle zone e negli agglomerati rispetto ai quali dovrà essere suddiviso il territorio regionale, a seguito della valutazione preliminare della qualità dell aria ambiente, secondo le direttive tecniche di cui al D.M. 1/10/2002 n 261; Con decreto ministeriale del 2 aprile 2002, n 60 recante Recepimento della direttiva 1999/30/CE concernente i valori limite di qualità dell aria ambiente per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo e della direttiva 2000/69/CE relativa ai valori limite di qualità dell aria ambiente per il benzene ed il monossido di carbonio sono stabiliti, fra l altro, ai sensi dell articolo 4 del decreto legislativo del 4 agosto 1999, n 351: il valore limite e la soglia di allarme, il margine di tolleranza, il termine entro il quale il valore limite deve essere raggiunto. Il decreto fissa altresì il valore annuale ed il valore limite di 24 ore per la protezione della salute umana, da raggiungere entro il 2005, pari rispettivamente a 40 µg/mc e 50 µg/ mc. L emanazione del DM 2/4/2002 n 60 di recepimento delle due Direttive Europee suddette concernenti i valori limite dei principali inquinanti atmosferici (monossido di carbonio, biossido di azoto, ossidi di azoto, biossido di zolfo, particolato, piombo e benzene) ha sostanzialmente modificato il quadro normativo introducendo nuovi valori limite per la protezione della salute umana e per la protezione della vegetazione. I vecchi valori limite avevano come obiettivo la tutela sanitaria delle persone esposte mentre la nuova normativa prevede anche la salvaguardia dell ambiente nel suo complesso. Il DM 60/02 non solo definisce nuovi valori di riferimento per i vari inquinanti, ma prevede l individuazione delle aree di territorio che presentano il mancato rispetto dei limiti e la definizione dei piani finalizzati a ricondurre i livelli di inquinamento atmosferico entro i limiti fissati. La tecnica di monitoraggio più importante individuata dal DM 60/02 sono le Reti di Rilevamento della Qualità dell Aria; inoltre riveste un ruolo di notevole importanza lo scambio di informazioni fra gli enti che a diverso livello si occupano di qualità dell aria e soprattutto la comunicazione delle informazioni al pubblico. Dai dati della qualità dell aria rilevati dal sistema delle centraline nel corso del 2002, 2003 e parte del 2004, relativamente al particolato fine PM 10, soprattutto nel periodo invernale e primaverile, si evince un elevata criticità stante il superamento dell obiettivo di qualità di 40 µg/mc previsto dal DM 25/11/94, nonché dei valori limite introdotti dal Decreto 2/4/2002 n 60, con valori medi annuali costantemente superiori al valore limite da raggiungere al 2005 come fissato dal citato decreto; Valutata la concreta possibilità che tale fenomeno possa ripetersi anche nel corso della imminente stagione invernale e stante i dati monitorati in questi giorni, nonché la necessità di prevedere un percorso di rientro nei suddetti valori che dovrà considerare interventi sia a breve che a medio - lungo termine utilizzando le risorse disponibili per la individuazione e

2 DELIBERA DI G.C. N. 138 DEL realizzazione delle tipologie di interventi strutturali ed infrastrutturali in grado di risolvere con efficacia e permanentemente le problematiche riscontrate; Considerato che: Traffico veicolare ed impianti termici domestici, civili ed industriali costituiscono i principali responsabili dell inquinamento atmosferico sia per quanto riguarda gli inquinanti tradizionali che le polveri sottili. il traffico stradale, in particolare, costituisce il principale fattore di pressione sull ambiente atmosferico nelle aree urbane ed è responsabile delle emissioni di ossidi di azoto, di composti organici volatili, delle emissioni di monossido di carbonio e di benzene, nonché delle emissioni di PM 10 primario e di buona parte delle emissioni di anidride carbonica, il principale gas a effetto serra, ed è da più parti condiviso l apporto dell inquinamento prodotto dal traffico veicolare soprattutto in particolari condizioni atmosferiche; per l elaborazione dei piani e programmi di risanamento e tutela della qualità dell aria previsti dal D.Lgs. 351/99, è necessario valutare l efficacia delle misure intraprese o programmate con riferimento alle azioni di risanamento, in particolare quelle relative alle emissioni da traffico nelle aree urbane; per valutare l efficacia delle misure previste è necessario basarsi su strumenti conoscitivi e interpretativi adeguati; per quanto riguarda la problematica generale delle emissioni in atmosfera va menzionato il problema dell armonizzazione degli obiettivi locali con gli obiettivi nazionali di contenimento delle emissioni previsti dai protocolli attuativi della Convenzione di Ginevra sull inquinamento atmosferico transfrontaliero e del protocollo di Kyoto relativo alla Convenzione quadro sui cambiamenti climatici e dalle direttive europee sul contenimento delle emissioni. Rilevato che la delibera di G.R. n 1867 del 19/7/99 avente ad oggetto mobilità sostenibile nelle aree urbane individua il Comune di Pesaro tra le zone a rischio di inquinamento atmosferico; Considerato che questo ente, specie negli ultimi anni, ha attivato una serie di azioni utili a mitigare l inquinamento atmosferico tra le quali si citano: - Bollino blu: adottato con DGC n 194 del 8/11/01 (approvazione delle procedure per il controllo periodico delle emissioni di gas di scarico autoveicolari per il miglioramento della qualità dell aria). Ad oggi esiste una rete costituita da circa 90 officine autorizzate alla effettuazione dei controlli delle emissioni dei gas di scarico dei veicoli a motore a benzina e/o diesel ed al rilascio del Bollino blu di cui circa un terzo localizzate nel comune di Pesaro, pertanto in numero sufficiente per l effettuazione dei controlli sul parco autoveicoli in circolazione nel centro abitato. I bollini rilasciati ammontano a circa ; - Agenda 21 Locale: Con deliberazione del Consiglio Comunale n 23 del 5/2/2001 di adesione alla Carta di Aalborg è stato avviato il processo progetto di costruzione di Agenda 21 Locale con il quale è stato confermato l obiettivo programmatico di consolidare ed implementare le politiche ambientali e di qualità nel governo urbanistico del territorio e per la realizzazione di uno sviluppo ecosostenibile. E stato redatto il primo Rapporto sullo Stato dell Ambiente ed è in corso il processo relativo alla costruzione del Piano d Azione Locale (PAL) tramite l attività di uno specifico Forum per il coinvolgimento e la partecipazione più allargata possibile ai cittadini e portatori d interesse strutturato in Gruppi tematici che nell ambito del progetto denominato Qual 21 Pesaro città della qualità hanno lavorato all individuazione degli obiettivi generali, specifici e di quelli ritenuti prioritari alla costruzione del PAL. I lavori si completeranno, presumibilmente, entro la prossima primavera tramite la definizione delle strategie da adottare per conseguire il raggiungimento degli obiettivi, l individuazione degli attori e la definizione dei ruoli e delle funzioni. E stato altresì siglato con i comuni limitrofi (comuni d ambito) un protocollo d intesa per l implementazione del processo; - Rapporto annuale sulla qualità dell aria: è stato realizzato nell anno 2002 e rappresenta anche la valutazione preliminare della qualità dell aria della città di Pesaro relativa

3 DELIBERA DI G.C. N. 138 DEL all anno Sono riportati i dati relativi alle concentrazioni di inquinanti rilevate dalle stazioni di monitoraggio della qualità dell aria (fisse e mobili) e sono altresì evidenziate le criticità legate a particolari inquinanti; - Studio sul PM 10: d intesa con l Università degli Studi di Urbino ed il Dipartimento provinciale dell Arpam è stato realizzato uno specifico studio per la caratterizzazione, il trasporto e la dispersione delle polveri sottili nell area della bassa Valle del Foglia, in particolare nell ambito del comune di Pesaro; - Ufficio Biciclette: è stato attivato con la finalità di promuovere e valorizzare l uso della bicicletta come mezzo di trasporto per una mobilità sostenibile (promozione della mobilità ciclabile); - Nel 2003 previa campagna informativa facciamo circolare l aria con realizzazione di pieghevoli riportanti le misure preventive e programmate fissate d intesa dai Comuni di Pesaro e Fano è stato attuato il divieto della circolazione per i veicoli privati quale prima misura programmata a carattere volontario e sperimentale. Nello stesso periodo è stata limitata la temperatura di esercizio degli impianti termici civili e produttivi. Nel corrente anno, dal 1 febbraio al 31 marzo, previa apposita ordinanza sindacale sono stati fissati obblighi, divieti e limitazioni alla circolazione veicolare privata nell area urbana appositamente individuata (zona Bollino blu) e per il contenimento della temperatura di esercizio degli impianti termici delle abitazioni, ecc. Particolare menzione merita in tale contesto la campagna comunicativa e di sensibilizzazione segnali nell aria effettuata tra fine 2003 ed inizio 2004 promossa dai Comuni di Pesaro e Fano, d intesa con le ASL N. 1 e N. 3, l Arpam, le Farmacie comunali di Pesaro (Aspes Spa) e con la collaborazione delle Associazioni provinciali di categoria (Ali Claai, Api, Assindustria, Confartigianato, CNA, Confcommercio), le Organizzazioni sindacali territoriali (CGIL, CISL, UIL), l AMI Spa, con l obiettivo di comunicare ai cittadini i danni alla salute causati dall inquinamento da polveri sottili e nello stesso tempo promuovere comportamenti virtuosi quali l utilizzo di modalità di spostamento sostenibili come la bicicletta e l autobus in alternativa al mezzo privato, nonchè la campagna precedenza alla salute mediante la realizzazione di pieghevoli riportanti le misure preventive e programmate fissate dall apposita ordinanza sindacale. - Iniziativa Carburanti a basso impatto ambientale: Il comune di Pesaro fa parte dei pochi comuni accreditati presso il Ministero dell Ambiente per utilizzare le risorse messe a disposizione per la metanizzazione delle auto di non nuova immatricolazione (dal 1988 al 1995) che nel comune ammontano a circa e dal 24/11/2003 sono a disposizione dei cittadini residenti nel comune di Pesaro i contributi statali per installare sull auto alimentata a benzina un impianto a GPL o a metano; - Progetto Metano: con delibera n 180 del 8/11/2004 il Consiglio Comunale ha approvato ed aderito alla convenzione stipulata il 7/5/2002 tra i Comuni di Torino, Bologna, Padova e Palermo per la realizzazione del progetto che consentirà agli operatori commerciali (tassisti, commercianti, artigiani, ecc.) di accedere ai contributi ministeriali da scontare all atto di acquisto di autovetture e veicoli commerciali destinati al trasporto merci, alimentati a metano. Saranno inoltre disponibili incentivi per gli operatori privati che intendono realizzare un impianto di distribuzione di metano per autotrazione. - Controllo impianti termici: con DGC n 83 del 5/9/02 è stata attivata la procedura per il controllo degli impianti termici ad uso civile di cui alla normativa vigente. E stato pubblicato il Bando di gara per l individuazione dell Organismo esterno affidatario del servizio pubblico per il censimento, catasto e controllo delle sorgenti di emissione di energia termica ai sensi dell art. 31 comma 3 L. 10/91 e s.m.i.. E in corso di espletamento l esame delle offerte pervenute e, ad aggiudicazione perfezionata, a partire dal prossimo anno sarà possibile attivare l inventario di detto tipo di sorgenti di emissione e migliorare l efficienza degli impianti ed effettuare le verifiche ed i controlli di legge per gli impianti termici con potenza al focolare maggiore a 35 kw nonché attivare la fase relativa alla presentazione delle autocertificazioni per quelli con potenza

4 DELIBERA DI G.C. N. 138 DEL inferiore ai 35 kw tramite l istituzione di un apposito sportello informativo al servizio dei cittadini ed operatori del settore; - Tavoli tematici sul PM 10: sono stati costituiti nel corso del 2003 n 5 tavoli tecnici di lavoro e confronto (emissioni industriali, gestione emergenze, emissioni civili ed energie alternative, mobilità sostenibile, educazione ambientale - informazione e comunicazione), d intesa con il comune di Fano, ai quali partecipano i referenti dei due comuni, le ASL N. 1 e N. 3, l Arpam, l Ami, le Associazioni Ambientaliste, le Associazioni di categoria, le Organizzazioni sindacali, ecc.; Ravvisata la necessità di individuare ed attuare azioni e misure utili ad affrontare prioritariamente le criticità originate dalle concentrazioni di PM 10 al fine di contribuire alla salvaguardia della salute pubblica; Tutto ciò premesso si propone l adozione di un atto deliberativo per l approvazione del seguente PIANO D AZIONE PER LA QUALITA DELL ARIA 2005: PIANO D AZIONE PER LA QUALITÀ DELL ARIA PREMESSA La salute è il bene primario e dalla qualità dell aria che respiriamo dipende la nostra salute e la nostra sopravvivenza. Da questo assunto fondamentale discende la necessità di mettere in campo una strategia d attacco allo smog ed alle polveri sottili, in particolare, che si fondi su misure ed azioni strutturali con effetti permanenti e misurabili, che evitino la logica dell estemporaneità ed episodicità degli interventi. Purtroppo la consapevolezza della gravità degli impatti effettivi dell inquinamento sulla salute è ancora piuttosto bassa. Occorre promuovere una più diffusa conoscenza della problematica e sostenere un ampia campagna di sensibilizzazione soprattutto dei giovani e delle famiglie circa l importanza di un uso razionale e consapevole dell automobile, della corretta manutenzione degli impianti termici e del risparmio energetico, facendo leva su una necessaria corresponsabilizzazione dei cittadini. L amministrazione dal canto suo, promuove interventi anti-smog basati sulla scienza, coscienza e buon senso, chiedendo qualche sacrificio ai cittadini, ma soltanto per ciò che si ritiene indispensabile in vista dell importanza dell obiettivo. Di concerto con le associazioni di categoria e dei lavoratori, con le associazioni ambientaliste e dei consumatori, è inoltre indispensabile promuovere azioni per il miglioramento continuo e costante dell efficienza energetica, della riduzione d impatto dei veicoli e degli impianti termici, sia per uso civile, domestico ed industriale. Il Comune punta inoltre a favorire ed incentivare il passaggio da mezzi di trasporto inquinanti a quelli a basso impatto ambientale e ad organizzare e coordinare, insieme ai soggetti economici e alle associazioni di categoria, il trasporto merci con veicoli elettrici, a metano o gpl; l accesso alle aree a traffico limitato e al centro storico potrà essere così nel tempo favorito per i mezzi maggiormente ecologici. Occorre inoltre proporsi di agire con spirito di frontiera nella sperimentazione e applicazione di tecnologie e prodotti innovativi, con un attenzione alla qualità dei materiali che possono supportare un azione sistematica per limitare i livelli di concentrazione degli inquinanti in atmosfera.

5 DELIBERA DI G.C. N. 138 DEL La circolazione a targhe alterne ed il blocco indiscriminato della circolazione, non rappresentano una soluzione funzionale ad una strategia che si pone l obiettivo di agire a vasto raggio, con l intento di produrre cambiamenti permanenti e non episodici per il miglioramento della qualità dell aria e della vita dei cittadini. AZIONI BOLLINO BLU PERMANENTE Il controllo delle emissioni degli autoveicoli è uno strumento importante per limitare l'inquinamento atmosferico nelle aree urbane. Il Bollino Blu, rilasciato dal Comune di Pesaro attraverso le autofficine autorizzate, è la certificazione dell'avvenuto controllo dei gas di scarico di un autoveicolo ed ha validità annuale, su tutto il territorio nazionale. Il controllo delle emissioni della propria automobile deve diventare per il cittadino una buona abitudine, in quanto è stato verificato che è uno strumento molto efficace per contribuire a ridurre l'inquinamento atmosferico. Il Bollino blu oltre a tutelare maggiormente la qualità della vita e la salute dei cittadini rappresenta una garanzia di risparmio perché il controllo della carburazione favorisce un minor consumo di carburante ed una maggiore efficienza del motore. Ad oggi esiste una rete costituita da ca.90 officine autorizzate ad effettuare i controlli delle emissioni dei gas di scarico e al rilascio del Bollino blu, di cui ca. un terzo localizzate nel Comune di Pesaro, pertanto in numero sufficiente per l effettuazione dei controlli sul parco autoveicoli in circolazione nel centro abitato. I Bollini blu rilasciati ammontano a ca Si intende avviare un monitoraggio maggiormente strutturato, che renda possibile la valutazione dell iniziativa; anche per questo è importante la collaborazione dei soggetti coinvolti (es. le officine registrino il primo controllo non superato durante l analisi dei fumi). Sarà inoltre rafforzata la collaborazione con l Arpam che sta portando avanti un interessante progetto per la creazione di un inventario delle fonti di emissione, che potrà essere particolarmente utile per mettere a fuoco ulteriori azioni mirate ed efficaci. Limitare la circolazione alle auto prive di bollino blu è sicuramente un passaggio importante nella lotta all inquinamento atmosferico, a condizione che si tratti di un provvedimento a carattere permanente, e che si continui ad agire in stretta collaborazione con le associazioni di categoria, le officine autorizzate, e con gli altri enti locali. A questo proposito, è sicuramente decisiva la collaborazione e il ruolo di coordinamento del Comune di Pesaro, in sinergia con la Provincia, finalizzati ad agevolare la adesione anche di Fano e degli altri Comuni d Ambito. BOLLINO ENERGIA PULITA E CATASTO IMPIANTI TERMICI L'inquinamento dell'aria sappiamo che deriva in buona parte dal traffico ma anche dagli impianti di riscaldamento civile e domestico. La legge 10/91 rende obbligatori a cadenze periodiche la manutenzione ed il controllo degli impianti termici. Far controllare il proprio impianto termico significa contribuire ad un minore inquinamento atmosferico, ma anche garantirsi una maggiore sicurezza prevenendo incidenti ed ottenere una bolletta meno cara. Per aumentare la sicurezza dei cittadini, migliorare l'efficienza energetica, controllare i fumi e costruire il catasto degli impianti il Comune di Pesaro istituirà dal 2005 il Bollino Energia Pulita, che prevede l'obbligo, da parte dell'ente, di controllare l'avvenuta manutenzione degli impianti. Per questa operazione sarà avviata una capillare campagna di comunicazione e sarà creato un apposito sportello, lo Sportello Energia, al quale i cittadini potranno rivolgersi per certificare l'avvenuto controllo dei loro impianti e per ogni utile informazione in merito.

6 DELIBERA DI G.C. N. 138 DEL Occorre inoltre scoraggiare l uso di olio combustibile negli impianti termici e le combustioni incontrollate come quelle dei rifiuti agricoli, considerando che per le emissioni di particolato fine la prima fonte è generata dai processi di combustione. PIANO PER UNA CICLOPEDONALITÀ SICURA In una città naturalmente predisposta a farsi percorrere in bicicletta, una politica duratura e coerente di incentivo all uso di questo mezzo può raccogliere risultati sorprendenti anche in termini ambientali. Peraltro si tratta, a Pesaro, di assecondare una vocazione attestata da percentuali rilevanti di persone che anche nella brutta stagione utilizzano la bicicletta per i loro spostamenti abituali. Dall elaborazione teorica fatta sulle esperienze internazionali di promozione della ciclabilità emerge chiaramente che l elemento principale per favorire la diffusione dell utilizzo della bicicletta sin dall infanzia è la sicurezza. Prima di ogni altra cosa, dunque, le nostre energie in questo campo dovranno essere indirizzate a creare le condizioni perché l uso della bicicletta all interno della città sia sicuro. A questo fine è in via di elaborazione un piano per la mobilità ciclabile che persegue la sicurezza dei ciclisti attraverso due linee fondamentali: - l individuazione di una rete di percorsi protetti (piste ciclabili) in corrispondenza delle principali direttrici del traffico cittadino. - Una diffusa moderazione del traffico (zone 30) che crei le condizioni di una convivenza sicura fra traffico veicolare e traffico ciclistico e pedonale in tutte le aree residenziali in cui la natura locale del traffico e la conformazione urbanistica rendono superflua o impossibile la realizzazione di percorsi fisicamente separati. Evidentemente il piano individua un percorso il cui compimento, pur nella gradualità, implica grande costanza di impegno. Il compito dell Amministrazione sarà quello di garantire questo impegno già nel prossimo bilancio. Aver individuato nella sicurezza l elemento fondamentale di una politica per la bicicletta, non esclude affatto l attenzione per altre azioni di promozione quali parcheggi coperti per sole biciclette, intermodalità auto/bicicletta e autobus/bicicletta, indicazioni dedicate ai ciclisti, il sostegno per i gruppi che autonomamente promuovono la cultura della bicicletta e più in generale una specifica attività di coordinamento di tutte queste azioni. Diventa prioritario quindi la condivisione del piano per la mobilità ciclabile, l individuazione delle priorità di intervento in base all effettiva capacità di investimento nel 2005 e la strutturazione di alcune delle azioni complementari descritte. PROGETTO METANO ED ALTRE FORME DI INCENTIVI PER MEZZI NON INQUINANTI Il Comune di Pesaro è entrato a far parte della rete delle città che promuovono lo sviluppo dell'utilizzo del metano per autotrazione nelle aree urbane e metropolitane, Il PROGETTO METANO prevede incentivi, rivolti a tassisti, commercianti ed artigiani, per sostituire il proprio mezzo di lavoro con un nuovo veicolo a metano, carburante molto meno inquinante della benzina e del gasolio. Poiché la diffusione di veicoli a metano è anche legata alla presenza capillare di impianti di distribuzione, sono previsti incentivi anche per operatori privati che nel quadro delle normative vigenti si propongano di avviare tale attività d impresa. Anche il trasporto pubblico, che pure fornisce un servizio essenziale, deve ulteriormente orientarsi all utilizzo di mezzi a basso impatto ambientale, con il costante rinnovo della flotta - elevandone la quota a metano ed elettrica - ed una attenta opera di manutenzione. Più in generale il Comune deve promuovere un azione di sensibilizzazione finalizzata al migliore utilizzo di tutte le forme di incentivi per favorire l acquisto di mezzi pubblici a basso impatto (bici,

7 DELIBERA DI G.C. N. 138 DEL motoveicoli, auto, macchine operatrici, furgoni elettrici, ibridi a gpl, metano o bifuel) che dovrebbero gradatamente sostituire la vecchia flotta a rischio smog. Inoltre è necessario promuovere la diffusione e l utilizzo dei filtri antiparticolato (FAP) per le vetture diesel in circolazione, particolarmente per quelle immatricolate prima del 1993, e sensibilizzando comunque i consumatori affinché al momento dell acquisto dell auto siano informati sui modelli meno inquinanti. TRASPORTO PUBBLICO Potenziare il supporto e la collaborazione alle aziende di trasporto pubblico, per una razionalizzazione e un miglioramento del servizio. In attesa di ridefinire con la Regione Marche un potenziamento del servizio urbano, considerata la debolezza del sistema attuale e l impossibilità di garantire un servizio di qualità diffuso, l attenzione sarà rivolta prioritariamente ad intercettare la mobilità sistematica, cioè gli spostamenti dei pendolari che quotidianamente si muovono per motivi di lavoro e studio. LA NUOVA ZTL Da più decenni la nostra città ha scelto di limitare la circolazione veicolare nel centro storico per tutelarne il valore urbanistico ed ambientale. Questa scelta fondamentale ha dovuto essere mediata con esigenze affatto diverse di accesso da parte dei residenti e delle categorie che per le diverse ragioni hanno necessità di utilizzare veicoli a motore per l ingresso a quest area. La fortissima pressione derivante dallo squilibrio fra richiesta e disponibilità di suolo per la circolazione e la sosta ha prodotto un degrado urbano ed ambientale diffusamente riconosciuto. Per questo l Amministrazione ha attivato, servendosi della collaborazione di Pesaro Parcheggi e di esperti esterni, uno studio per arrivare alla definizione di una proposta di riorganizzazione della ZTL il cui principale obiettivo è migliorare le condizioni ambientali all interno della ZTL stessa, aumentare la sicurezza di ciclisti e pedoni, favorire l accesso di cittadini e turisti. Tale proposta, dopo la fase di studio, dovrà essere condivisa con la città, i residenti e le categorie economiche attraverso un processo di partecipazione incentrato sul ruolo fondamentale della Circoscrizione; è evidente però che solo un maggior rigore potrà portare ad un utilizzo equo del suolo, risorsa scarsa e preziosissima. SPERIMENTAZIONE DI CEMENTI ED ALTRI MATERIALI AD AZIONE FOTOCATALITICA Un altro sistema per limitare il livello di concentrazione di inquinanti nell aria che respiriamo, consiste nell impiego di innovativi materiali per intonaci e pavimentazioni stradali, che grazie ad un processo ad azione fotocatalitica sono in grado di ridurre in maniera consistente gli elementi nocivi presenti nell aria e provenienti dai gas prodotti da industrie, automobili, riscaldamento domestico e da altre fonti. I risultati positivi ottenuti da recenti sperimentazioni effettuate dal CNR e dall Arpa Lombardia, in collaborazione con alcuni comuni, hanno dimostrato in maniera inequivocabile l efficacia di tali prodotti sia sull ossido e biossido di azoto, che per quanto riguarda altri inquinanti e le polveri sottili. L utilizzazione di tecniche di abbattimento basate su fotocatalizzatori investe così tante realtà e possibilità applicative da far prevedere in breve tempo un notevole interesse da parte di enti pubblici e privati. Il Comune di Pesaro si propone di sperimentare tali materiali in fase di manutenzione e realizzazione di opere viarie ed edifici in genere, con il coinvolgimento attivo dell ARPAM per la validazione dei risultati. L ipotesi di sperimentazione è considerata interessante dai tecnici dell ARPAM in quanto, a Pesaro, i superamenti non solo del livello delle polveri sottili, ma anche quello degli ossidi di azoto e dell ozono (nel periodo estivo), riguardano tutti inquinanti di tipo fotochimico. MOBILITY MANAGER : MOBILITÀ CASA-LAVORO E MOBILITÀ CASA-SCUOLA

8 DELIBERA DI G.C. N. 138 DEL Una migliore organizzazione della mobilità può contribuire a ridurre i livelli di congestione del traffico urbano e di inquinamento atmosferico, con conseguenti vantaggi a livello sociale ed economico. I progetti per la mobilità sostenibile, coordinati dal mobility manager del Comune, hanno la finalità di consolidare una nuova azione pubblica per la gestione della mobilità in area urbana, attraverso il coinvolgimento e la responsabilizzazione dei soggetti pubblici e privati che compartecipano, con i loro regimi orari e i relativi modi d uso, ai problemi di traffico della città. L obiettivo è orientare la domanda di mobilità e promuovere forme di trasporto alternative concentrando l attenzione sui poli attrattori di traffico della città (principalmente luoghi di lavoro e scuole) e sugli spostamenti sistematici (quelli che ogni giorno -e sempre nelle stesse fasce orarie- i cittadini compiono per recarsi al lavoro o a scuola). Vanno quindi attivate ulteriormente le strutture locali di governo della mobilità: mobility manager aziendali e d area per la redazione di piani degli spostamenti casa lavoro dei dipendenti di enti e aziende e per promuovere modalità di spostamento sostenibili ed efficaci (già in corso per i dipendenti -ca degli enti pubblici, in fase di elaborazione per poli produttivi - Biesse, Berloni, Scavolini e Pica, Morbidelli). Inoltre proseguirà l impegno per l attuazione e lo sviluppo dei programmi già in corso: per la mobilità casa- lavoro: - agevolazioni per l uso del trasporto pubblico (sconti su abbonamenti, maggiore flessibilità degli orari di lavoro, ecc.) - miglioramento e razionalizzazione dell offerta di trasporto pubblico (informazioni personalizzate, intensificazione frequenza su alcune direttrici in fasce orarie di punta, preferenziamento semaforico, ecc) - individuazione di parcheggi scambiatori in prossimità dell area urbana e adeguamento dell offerta del servizio di trasporto pubblico agli utilizzatori dei parcheggi scambiatori - sperimentazione del car pooling - sviluppo e promozione di forme di intermodalità (bus+bici, treno+bici, auto+bici) - agevolazioni per l uso della bicicletta (potenziamento rete piste ciclabili, ricoveri coperti e sicuri, ecc.) per la mobilità casa-scuola: Sviluppo, promozione ed attuazione di esperienze già avviate, finalizzate a incentivare l'uso dei mezzi di trasporto diversi dall'auto privata e all educazione ambientale: A SCUOLA CI ANDIAMO DA SOLI (coinvolte 6 scuole elementari di Pesaro ca ragazzi e famiglie; in corso di realizzazione interventi di moderazione del traffico e micro-interventi strutturali per rendere sicuri percorsi casa-scuola) DISTRIBUZIONE DELLE MERCI NEL CENTRO URBANO Si intende procedere all analisi dell attuale sistema di distribuzione delle merci nel centro urbano e alla razionalizzazione in particolari fasce orarie (studio a supporto della nuova ZTL) ed anche all incentivazione della distribuzione commerciale nei centri urbani con mezzi a basso impatto ambientale (elettrici o alimentati a metano, GPL e gasolio a basso tenore di zolfo). CERTIFICAZIONE AMBIENTALE Si promuoveranno azioni volte ad implementare la certificazione ambientale del processo produttivo delle aziende, in stretta collaborazione con la Provincia, competente in materia di controllo sulle emissioni in atmosfera degli insediamenti industriali. COMUNICAZIONE / INFORMAZIONE AI CITTADINI Per tutte le azioni indicate in questo piano per la qualità dell aria, la comunicazione e l informazione risultano essere fondamentali, non solo per far conoscere ai cittadini provvedimenti e iniziative, ma soprattutto per sollecitare l attenzione nei confronti di queste tematiche e l assunzione di responsabilità da parte di tutti.

9 DELIBERA DI G.C. N. 138 DEL In questo senso potranno essere significativi messaggi ed informazioni che riguardino specificamente alcuni comportamenti virtuosi nell adozione di stili di vita e consumo. Si citano a titolo esemplificativo: - informazioni in merito all esistenza di classi di caldaie a norma CE con emissioni diverse di inquinanti e di ossidi di azoto (NOx), così come per gli elettrodomestici; - informazioni sulle vetture meno inquinanti suddivise per marche e modelli; - le norme europee che disciplinano il risparmio energetico: occorre informare e sensibilizzare i cittadini per spingerli verso modelli meno inquinanti. Si trasmette per il provvedimento deliberativo significando l esigenza di attribuire all atto l immediata eseguibilità a norma dell art. 134, comma 4, del D.Lgs. 18/8/2000 n 267. Ritenuto di provvedere in conformità; Visti i seguenti pareri espressi ai sensi dell art. 49, comma 1, del Testo Unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali emanato con D.Lgs , n. 267: Responsabile del Servizio Ambiente: Si attesta la regolarità tecnica della presente proposta ; Responsabile del Servizio Finanziario: Visto per la regolarità contabile. La concreta attivazione delle attività previste nel piano d azione resta subordinata al reperimento delle necessarie risorse economiche nei bilanci dei relativi esercizi finanziari ; Ai sensi dell art. 48 del predetto Testo Unico recante competenze delle Giunte ; Con voti unanimi espressi nei modi di legge; D E L I B E R A 1) di approvare il PIANO D AZIONE PER LA QUALITA DELL ARIA riportato nella relazione; 2) di impegnarsi a proseguire nell azione di coinvolgimento e coordinamento dei soggetti interessati; 3) di dare atto che il responsabile del procedimento è il responsabile del Servizio Ambiente, dott. Beniamino Tatali; INOLTRE, all unanimità; D E L I B E R A di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile a norma dell art. 134, comma 4, del T.U.E.L. emanato con D.Lgs , n /ld

Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione Piemonte.

Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE BU51 24/12/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 30 novembre 2015, n. 38-2535 Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione

Dettagli

4 Forum Car-Sharing. Martedì 7 aprile 2009 Auditorium Ara Pacis Roma. Ing. Antonio Venditti

4 Forum Car-Sharing. Martedì 7 aprile 2009 Auditorium Ara Pacis Roma. Ing. Antonio Venditti 4 Forum Car-Sharing Il ruolo del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nello sviluppo dei servizi di Car Sharing sul territorio nazionale Martedì 7 aprile 2009 Auditorium Ara

Dettagli

DOCUMENTO A SUPPORTO DEL PIANO DI RISANAMENTO DELLA QUALITA DELL ARIA

DOCUMENTO A SUPPORTO DEL PIANO DI RISANAMENTO DELLA QUALITA DELL ARIA Agenzia Regionale per la Prevenzione e l Ambiente dell Emilia-Romagna Via Po, n. 5 40139 - BOLOGNA tel 051/6223811 - fax 051/543255 P.IVA e C.F. 04290860370 Sezione Provinciale di Forlì-Cesena C.P. 345

Dettagli

DECRETO 27 Marzo 1998 del Ministero dell'ambiente

DECRETO 27 Marzo 1998 del Ministero dell'ambiente DECRETO 27 Marzo 1998 del Ministero dell'ambiente Mobilita' sostenibile nelle aree urbane (GU n. 179 del 3-8-1998) Registrato alla Corte dei conti il 9 luglio 1998 Registro n. 1 Ambiente, foglio n. 212

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

L ASSESSORE ALL URBANISTICA, EDILIZIA PRIVATA E VIABILITA

L ASSESSORE ALL URBANISTICA, EDILIZIA PRIVATA E VIABILITA PROPOSTA CDC NR.17/2014 OGGETTO: APPROVAZIONE VARIANTE N. 2 AL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE PER INSERIMENTO NUOVO ARTICOLO 70 BIS - LINEE GUIDA PER IL CONTENIMENTO DEL FABBISOGNO ENERGETICO PER GLI IMMOBILI

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3063 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Norme concernenti la concessione di agevolazioni per la sostituzione di caldaie in

Dettagli

PROGETTO SPERIMENTALE CAR POOLING INAUTOINSIEME

PROGETTO SPERIMENTALE CAR POOLING INAUTOINSIEME PROGETTO SPERIMENTALE CAR POOLING INAUTOINSIEME Firenze, 28 maggio 2010 Terra Futura Car pooling e Car sharing Il car pooling (o (o auto di gruppo) è una modalità di trasporto che consiste nella condivisione

Dettagli

Indagine sugli spostamenti casa lavoro dei dipendenti della Cgil di Rimini effettuata nel periodo maggio giugno 2012

Indagine sugli spostamenti casa lavoro dei dipendenti della Cgil di Rimini effettuata nel periodo maggio giugno 2012 effettuata nel periodo maggio giugno 2012 Una prima valutazione su quanto emerso dalle risposte al questionario. L iniziativa,vuole mettere la CGIL di Rimini nella condizione di dare l esempio (pensata,

Dettagli

INCENTIVI ECONOMICI PER L ACQUISTO DI VEICOLI ECOLOGICI O PER LA TRASFORMAZIONE A GAS DI QUELLI PIU VECCHI

INCENTIVI ECONOMICI PER L ACQUISTO DI VEICOLI ECOLOGICI O PER LA TRASFORMAZIONE A GAS DI QUELLI PIU VECCHI INCENTIVI ECONOMICI PER L ACQUISTO DI VEICOLI ECOLOGICI O PER LA TRASFORMAZIONE A GAS DI QUELLI PIU VECCHI La Regione, tramite i Comuni, mette a disposizione incentivi destinati a privati o aziende che

Dettagli

Energia. RSA Provincia di Milano. Energia

Energia. RSA Provincia di Milano. Energia RSA Provincia di Milano Energia Fig. 1: consumi elettrici per ciascun settore La produzione e il consumo di energia hanno impatto dal punto di vista ambientale, soprattutto per ciò che riguarda il consumo

Dettagli

OGGETTO: RICHIESTA DI FINANZIAMENTO REGIONALE PER LA PROSECUZIONE INTERVENTI PER IL RISANAMENTO DELLA QUALITA DELL ARIA APPROVATI CON D.G.C. N.

OGGETTO: RICHIESTA DI FINANZIAMENTO REGIONALE PER LA PROSECUZIONE INTERVENTI PER IL RISANAMENTO DELLA QUALITA DELL ARIA APPROVATI CON D.G.C. N. OGGETTO: RICHIESTA DI FINANZIAMENTO REGIONALE PER LA PROSECUZIONE INTERVENTI PER IL RISANAMENTO DELLA QUALITA DELL ARIA APPROVATI CON D.G.C. N. 924 DEL 28.09.2006 IN ATTUAZIONE AL PIANO REGIONALE (D.C.R.

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico BIOEDILIZIA PER CONSUMARE MENO ENERGIA Dopo le misure per l efficienza energetica contenute in finanziaria arriva un decreto legislativo che spinge l industria italiana

Dettagli

! " # $% $ & % & " #" # & "!"! ' $ (" ( # " )# ) $) $ " ) "!"! ( " * % &" & +

!  # $% $ & % &  # # & !! ' $ ( ( #  )# ) $) $  ) !! (  * % & & + ! " #$%& "#"&!"'$("# )#$)"!" ("*%&"+ + ,-. 2003 2004 2010 Valori limite OSSIDI DI AZOTO 36 ug/mc 39 ug/mc 40 ug/mc POLVERI PM10 34 ug/mc 36 ug/mc 20 ug/mc OZONO 54 ug/mc 50 ug/mc 40 ug/mc Sorgenti fisse:

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1590 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Norme concernenti la concessione di agevolazioni per la sostituzione di caldaie in

Dettagli

il PRSS individua tra le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza stradale le seguenti azioni:

il PRSS individua tra le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza stradale le seguenti azioni: REGIONE PIEMONTE BU1 05/01/2012 Deliberazione della Giunta Regionale 28 novembre 2011, n. 117-3019 Approvazione dello schema di Protocollo di Intenti fra la Regione Piemonte e la Fondazione A.N.I.A. (Associazione

Dettagli

Il Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES -

Il Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES - Il Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES - Smart City Comuni in classe A 1 Indice 1. Il Patto dei Sindaci 2. Il Piano di Azione per l Energia Sostenibile PAES 3. Il progetto

Dettagli

Metodologie per la misura, il campionamento delle emissioni di ossidi di azoto prodotte dagli impianti termici civili.

Metodologie per la misura, il campionamento delle emissioni di ossidi di azoto prodotte dagli impianti termici civili. REGIONE PIEMONTE BU12 20/03/2014 Codice DB1013 D.D. 12 marzo 2014, n. 52 Metodologie per la misura, il campionamento delle emissioni di ossidi di azoto prodotte dagli impianti termici civili. Con D.C.R.

Dettagli

PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO

PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO VIII Incontro EXPERT PANEL EMISSIONI DA TRASPORTO STRADALE Roma, 5 novembre 2003 PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO Massimo Capobianco, Giorgio Zamboni

Dettagli

PROGETTI PER L EFFICIENTAMENTO DELL ILLUMINAZIONE STRADALE PROVINCIALE. Mestre, Auditorium del Centro Servizi 1 della Provincia di Venezia

PROGETTI PER L EFFICIENTAMENTO DELL ILLUMINAZIONE STRADALE PROVINCIALE. Mestre, Auditorium del Centro Servizi 1 della Provincia di Venezia PROGETTI PER L EFFICIENTAMENTO DELL ILLUMINAZIONE STRADALE PROVINCIALE 29 giugno 2012 29 giugno 2012 Mestre, Auditorium del Centro Servizi 1 della Provincia di Venezia INDICE DELLA PRESENTAZIONE La Provincia

Dettagli

REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO. COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA

REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO. COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO E COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA GLI AMICI DEL RICICLO PROGETTO SPERIMENTALE DI COMUNICAZIONE AMBIENTALE NEL SETTORE DELLA GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA LA PROVINCIA DI MODENA E LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA PER LA PROMOZIONE DELL USO DEI MOTORI A GPL E METANO PER AUTOTRAZIONE

PROTOCOLLO D INTESA TRA LA PROVINCIA DI MODENA E LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA PER LA PROMOZIONE DELL USO DEI MOTORI A GPL E METANO PER AUTOTRAZIONE PROTOCOLLO D INTESA TRA LA PROVINCIA DI MODENA E LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA PER LA PROMOZIONE DELL USO DEI MOTORI A GPL E METANO PER AUTOTRAZIONE 2006 / 2008 - La PROVINCIA DI MODENA, rappresentata da,

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

35(0(662. C:\Documents and Settings\melotti.l\Desktop\SITO WEB PROVINCIA\pedrazzi\incentivi gas metano e GPL\protocollo d intesa.

35(0(662. C:\Documents and Settings\melotti.l\Desktop\SITO WEB PROVINCIA\pedrazzi\incentivi gas metano e GPL\protocollo d intesa. 35272&2//2',17(6$ 75$/$3529,1&,$',02'(1$(/($662&,$=,21,',&$7(*25,$3(5/$35202=,21( '(// 862'(,02725,$*3/(0(7$123(5$87275$=,21( La PROVINCIA DI MODENA, rappresentata da, autorizzato alla firma del presente

Dettagli

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO ATTUAZIONE DEL PROGETTO REBIR Risparmio Energetico, Bioedilizia, Riuso Data 29.01.2009

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004

Dettagli

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DI BASILICATA SEDE

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DI BASILICATA SEDE Consiglio Regionale della Basilicata - Gruppo LB / FRATELLI D ITALIA ALLEANZA NAZIONALE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DI BASILICATA SEDE PROPOSTA DI LEGGE ISTITUZIONE DEL SERVIZIO REGIONALE PER

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE SERVIZIO AMBIENTE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.63 del 09.08.2012 1 Sommario ART. 1 - Finalità

Dettagli

RUOLO DELL'ENERGY BUILDING MANAGER (DGR LOMBARDIA N. 5117/07 E S.M.)

RUOLO DELL'ENERGY BUILDING MANAGER (DGR LOMBARDIA N. 5117/07 E S.M.) RUOLO DELL'ENERGY BUILDING MANAGER (DGR LOMBARDIA N. 5117/07 E S.M.) IL RIFERIMENTO NORMATIVO: DGR 8/5117 del 18.07.07 e s.m. Disposizioni per l esercizio, il controllo e la manutenzione, l ispezione degli

Dettagli

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale. L.R. 4/09/1997, n. 36. Pubblicata nel B.U. Liguria 17 settembre 1997, n. 16, L.R. 30/12/1998, n. 38. Pubblicata nel B.U. Liguria 20 gennaio 1999, n. 1. L.R. 4/08/2006, n. 20. Pubblicata nel B.U. Liguria

Dettagli

UTILIZZO DI MEZZI COMUNALI ELETTRICI

UTILIZZO DI MEZZI COMUNALI ELETTRICI Scheda tecnica UTILIZZO DI MEZZI COMUNALI ELETTRICI Redazione a cura di Contesto Un modo rappresentativo nei confronti del resto della popolazione per far fronte all inquinamento atmosferico dovuto dalle

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

FORUM PA 2007. Car sharing: un nuovo servizio ai cittadini e alla imprese per una mobilità intelligente. Arch. Giovanna Rossi

FORUM PA 2007. Car sharing: un nuovo servizio ai cittadini e alla imprese per una mobilità intelligente. Arch. Giovanna Rossi FORUM PA 2007 Car sharing: un nuovo servizio ai cittadini e alla imprese per una mobilità intelligente Arch. Giovanna Rossi Roma maggio 2007 Riduzione delle emissioni inquinanti che derivano dai trasporti

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 52/16 DEL 23.12.2014

DELIBERAZIONE N. 52/16 DEL 23.12.2014 Oggetto: D.Lgs. 14.8.2012, n. 150 e decreto interministeriale 22 gennaio 2014. Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Direttive per l'attuazione nella Regione Sardegna

Dettagli

Metano e trasporti per il governo della mobilità

Metano e trasporti per il governo della mobilità Parma, 16 marzo 2010 Metano e trasporti per il governo della mobilità Lo stato dell arte delle più recenti azioni di mobilità sostenibile promosse dal Ministero dell ambiente Arch. Giovanna Rossi Ministero

Dettagli

Comune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA

Comune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA PROTOCOLLO DI INTESA per la non discriminazione e le pari opportunità attraverso il pieno riconoscimento del diritto alla mobilità e all accessibilità PREMESSO TRA Comune di Terni Provincia di Terni l

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE.

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. (Approvato con atto di Consiglio comunale n. 81 del 11/11/2005) indice ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4

Dettagli

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Premessa Nel quadro delle azioni del Ministero da attuare in coerenza con i principi generali contenuti nel Decreto legislativo

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTRO DELLA SALUTE E IL MINISTRO PER LE POLITICHE GIOVANILI E LE ATTIVITÀ SPORTIVE VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 29 marzo 2003, n. 129, e successive modificazioni

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2985 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Disposizioni in materia di incentivi per la rottamazione delle macchine agricole Presentata

Dettagli

Studenti di oggi cittadini di domani: lezioni di mobilità e sicurezza in strada

Studenti di oggi cittadini di domani: lezioni di mobilità e sicurezza in strada Studenti di oggi cittadini di domani: lezioni di mobilità e sicurezza in strada Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Agenzia per la Mobilità EDUCAZIONE STRADALE TRA SCUOLA E FAMIGLIA L educazione

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA SULLA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO AMBIENTALE TRA. CONFINDUSTRIA - Confederazione Generale dell Industria Italiana

PROTOCOLLO D INTESA SULLA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO AMBIENTALE TRA. CONFINDUSTRIA - Confederazione Generale dell Industria Italiana PROTOCOLLO D INTESA SULLA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO AMBIENTALE TRA CONFINDUSTRIA - Confederazione Generale dell Industria Italiana E ANIA - Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici Confindustria,

Dettagli

FUTURO IN MOVIMENTO integrazioni e innovazioni nel tpl regionale. Convegno Regione Marche

FUTURO IN MOVIMENTO integrazioni e innovazioni nel tpl regionale. Convegno Regione Marche arch.paola Stolfa Progetto mobilità Osservatorio Tempi della città FUTURO IN MOVIMENTO integrazioni e innovazioni nel tpl regionale Convegno Regione Marche Ancona, Ridotto Teatro delle Muse - 17 novembre

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E. PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA

Dettagli

LIFE09ENVIT000188-EnvironmentalCOoperation model for Cluster - Acronimo: ECO-CLUSTER

LIFE09ENVIT000188-EnvironmentalCOoperation model for Cluster - Acronimo: ECO-CLUSTER -EnvironmentalCOoperation model for Cluster - Acronimo: ECO-CLUSTER Linee Guida Modello di gestione ambientale ECO-CLUSTER:adempimenti normativi ambientali Comune di Collagna Responsabile dell azione Istituto

Dettagli

ACCORDO. tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. e Regione Lombardia

ACCORDO. tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. e Regione Lombardia ACCORDO tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Regione Lombardia SPERIMENTAZIONE DI PERCORSI FORMATIVI IN APPRENDISTATO PER L ESPLETAMENTO

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e

Dettagli

PROVINCIA DELLA SPEZIA

PROVINCIA DELLA SPEZIA PROVINCIA DELLA SPEZIA VERBALE ORIGINALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE N. 119 Prot. Gen. N. 29592 OGGETTO: SETTORE AMBIENTE - APPROVAZIONE DI BANDO E VARIAZIONE BILANCIO 2009, PER LA CONCESSIONE

Dettagli

Agenda 21 Locale Il Piano d Azioned

Agenda 21 Locale Il Piano d Azioned Agenda 21 Locale Il Piano d Azioned Comunità Montana della Valle Trompia Comuni di: Gardone V.T., Sarezzo, Marcheno, Vila Carcina, Concesio AUTOVEICOLI CIRCOLANTI OGNI 1.000 ABITANTI Numero di automobili

Dettagli

MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA.

MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA. LEGGE REGIONALE N. 11 DEL 05-05-2004 REGIONE LOMBARDIA MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LOMBARDIA N. 19 del 7 maggio 2004 SUPPLEMENTO

Dettagli

Piano degli spostamenti casa-lavoro dipendenti Maserati SpA

Piano degli spostamenti casa-lavoro dipendenti Maserati SpA Piano degli spostamenti casa-lavoro dipendenti Maserati SpA NORMATIVA DI RIFERIMENTO La funzione di Mobility Manager istituita dal Decreto del Ministero dell Ambiente del 27 marzo 1998 sulla mobilità sostenibile

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno

Dettagli

Protocolli aggiuntivi. Protocollo d'intesa per la qualità ambientale

Protocolli aggiuntivi. Protocollo d'intesa per la qualità ambientale 1999 Protocolli aggiuntivi Protocollo d'intesa per la qualità ambientale PROTOCOLLO D INTESA PER LA QUALITA AMBIENTALE: Soggetti interessati: tutti gli attori firmatari del Protocollo d Intesa, l Università

Dettagli

Ritenuto necessario provvedere in merito;

Ritenuto necessario provvedere in merito; PROGRAMMA TRIENNALE LL.PP. 2010/2012. AGGIORNAMENTO SCHEMA. APPROVAZIONE PROGETTO PRELIMINARE PER REALIZZAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO.- LA GIUNTA COMUNALE Premesso: 1. che la direttiva dell Unione Europea

Dettagli

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305 Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie LA GIUNTA REGIONALE Premesso: che con D.P.R. 12 aprile

Dettagli

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA Protocollo d Intesa per l attuazione del Contratto del Lago di Bolsena PREMESSO CHE la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento

Dettagli

Interventi per la riduzione del traffico in città - Zona Anti Congestione del Traffico

Interventi per la riduzione del traffico in città - Zona Anti Congestione del Traffico Interventi per la riduzione del traffico in città - Zona Anti Congestione del Traffico 16 settembre 2011 1 STRUTTURA DEL TRAFFICO IN ACCESSO ALL AREA ECOPASS Ingressi nella ZTL Cerchia dei Bastioni Dati

Dettagli

Promuovere forme di mobilitàalternative: l esperienza del Car Pooling in Veneto

Promuovere forme di mobilitàalternative: l esperienza del Car Pooling in Veneto Promuovere forme di mobilitàalternative: l esperienza del Car Pooling in Veneto Relatore: Ing. Ubaldo DE BEI Unità Complessa Tutela Atmosfera Regione del Veneto Venezia, 15 novembre 2011 Car Pooling Il

Dettagli

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani

PROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani e Conservatorio di Musica di Stato di Trapani Antonio Scontrino PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia

Dettagli

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati

Dettagli

D.5 Energy Manager. Controllo Utilizzazione Energia. Energy Manager TEE. Regolamenti Edilizi ESCO. Mobility Manager

D.5 Energy Manager. Controllo Utilizzazione Energia. Energy Manager TEE. Regolamenti Edilizi ESCO. Mobility Manager Controllo Utilizzazione Energia TEE Consumi Energetici Energy Manager Regolamenti Edilizi 31% 3% 31% agricoltura ESCO industria trasporti usi civili 35% Mobility Manager 1 Mobility Manager Il Mobility

Dettagli

Audit energetico degli edifici di proprietà dei Comuni piccoli e medi

Audit energetico degli edifici di proprietà dei Comuni piccoli e medi Piano d azione: Promuovere la sostenibilità ambientale a livello locale Area AMBIENTE Bando con scadenza 29 giugno 2007: Audit energetico degli edifici di proprietà dei Comuni piccoli e medi Il problema

Dettagli

La nuova legge provinciale sull energia (l.p. 4 ottobre 2012, n. 20)

La nuova legge provinciale sull energia (l.p. 4 ottobre 2012, n. 20) Provincia Autonoma di Trento La nuova legge provinciale sull energia (l.p. 4 ottobre 2012, n. 20) CONVEGNO AEIT 26 ottobre 2012 29 maggio 1980 Approvazione della legge provinciale n. 14 Legge provinciale

Dettagli

PROVINCIA DI BERGAMO SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, TRASPORTI E GRANDI INFRASTRUTTURE Servizio Trasporti

PROVINCIA DI BERGAMO SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, TRASPORTI E GRANDI INFRASTRUTTURE Servizio Trasporti PROVINCIA DI BERGAMO SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, TRASPORTI E GRANDI INFRASTRUTTURE Servizio Trasporti LA RETE PROVINCIALE DEI MOBILITY MANAGER E LE OPPORTUNITA DI FINANZIAMENTO Bergamo, 9 febbraio

Dettagli

Gli obiettivi del Piano energetico regionale. Intervento dell Ing. Sebastiano Cacciaguerra Direttore del Servizio Energia

Gli obiettivi del Piano energetico regionale. Intervento dell Ing. Sebastiano Cacciaguerra Direttore del Servizio Energia Gli obiettivi del Piano energetico regionale Intervento dell Ing. Sebastiano Cacciaguerra Direttore del Servizio Energia 1 Il progetto del PER Il Servizio Energia è attualmente impegnato, attraverso un

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

regolatorie- proposte

regolatorie- proposte SICUREZZA: Novità legislative e regolatorie- proposte La sicurezza degli impianti gas esistenti: un requisito fondamentale ed una grande opportunità Mauro Farronato ASSOTERMICA L Associazione Nazionale

Dettagli

PROGETTO SPERIMENTALE CAR POOLING INAUTOINSIEME

PROGETTO SPERIMENTALE CAR POOLING INAUTOINSIEME PROGETTO SPERIMENTALE CAR POOLING INAUTOINSIEME Firenze, 28 maggio 2010 Terra Futura Car pooling e Car sharing Il car pooling (o (o auto di gruppo) è una modalità di trasporto che consiste nella condivisione

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA ANCI E MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI

PROTOCOLLO D INTESA ANCI E MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI PROTOCOLLO D INTESA TRA ANCI E MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI Per l installazione, il monitoraggio, il controllo e la razionalizzazione degli impianti di stazioni radio base Vista la legge del 22 febbraio

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

IL RUOLO INNOVATIVO DEGLI ENTI LOCALI

IL RUOLO INNOVATIVO DEGLI ENTI LOCALI Milano, 2 marzo 2006 CONVEGNO EDILIZIA AD ALTA EFFICIENZA ENERGETICA Giuliano Dall O Dipartimento BEST Politecnico di Milano IL RUOLO INNOVATIVO DEGLI ENTI LOCALI Con la collaborazione scientifica PROBLEMATICHE

Dettagli

COMUNE DI SEGNI ILLUMINAZIONE DEL CENTRO STORICO - PROGETTO PRELIMINARE - PROVINCIA DI ROMA RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA. Arch.

COMUNE DI SEGNI ILLUMINAZIONE DEL CENTRO STORICO - PROGETTO PRELIMINARE - PROVINCIA DI ROMA RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA. Arch. COMUNE DI SEGNI PROVINCIA DI ROMA ILLUMINAZIONE DEL CENTRO STORICO - PROGETTO PRELIMINARE - RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA U.T.C. COMUNE DI SEGNI Arch. Esteban Dukic 1. PREMESSA Negli ultimi anni, visto

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

Programmazione Pubblica/Mercato

Programmazione Pubblica/Mercato Programmazione Pubblica/Mercato I modelli centrati sulla programmazione pubblica si fondano sulla assunzione della incapacità del sistema di auto regolarsi, o meglio sulla sua incapacità di autoorientarsi

Dettagli

NAOHG LIVING WATER www.naohg.com

NAOHG LIVING WATER www.naohg.com NAOHG LIVING WATER www.naohg.com LE GRANDI TRASFORMAZIONI ECONOMICHE DELLA STORIA AVVENGONO QUANDO UNA NUOVA TECNOLOGIA DI COMUNICAZIONE CONVERGE CON UN NUOVO SISTEMA ENERGETICO www.naohg.com COMPANY Registrata

Dettagli

Il piano della mobilità urbana nella regione Ile-de-France

Il piano della mobilità urbana nella regione Ile-de-France 27 Novembre 2012 Il piano della mobilità urbana nella regione Ile-de-France Laurence Debrincat, STIF Workshop sui Piani Urbani della Mobilità Sostenibile - Milano 2 Sommario Il contesto delle politiche

Dettagli

INFORMATIVA PER L ESERCIZIO, LA CONDUZIONE, IL CONTROLLO, LA MANUTENZIONE ED ISPEZIONE, DEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE ESTIVA ED INVERNALE

INFORMATIVA PER L ESERCIZIO, LA CONDUZIONE, IL CONTROLLO, LA MANUTENZIONE ED ISPEZIONE, DEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE ESTIVA ED INVERNALE INFORMATIVA PER L ESERCIZIO, LA CONDUZIONE, IL CONTROLLO, LA MANUTENZIONE ED ISPEZIONE, DEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE ESTIVA ED INVERNALE Stagione termica 2014-2015 Il D.P.R. n 74 del 2013 ha definito

Dettagli

d iniziativa dei senatori CASTRO, LONGO, DE ECCHER, BEVILACQUA, DI STEFANO, SAIA e BURGARETTA APARO

d iniziativa dei senatori CASTRO, LONGO, DE ECCHER, BEVILACQUA, DI STEFANO, SAIA e BURGARETTA APARO Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 1563 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori CASTRO, LONGO, DE ECCHER, BEVILACQUA, DI STEFANO, SAIA e BURGARETTA APARO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 12 MAGGIO

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

VADEMECUM UFFICIO PACE

VADEMECUM UFFICIO PACE VADEMECUM UFFICIO PACE In questi ultimi anni, in molti comuni italiani, si è andata diffondendo la pratica dell istituzione di un ufficio pace. Ma che cosa sono questi uffici? E di cosa si occupano? Attraverso

Dettagli

Allegato alla DGR n. del

Allegato alla DGR n. del Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)

Dettagli

adesione da parte di Federmetano e Assogasmetano, con il quale ci si impegna rispettivamente: DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 febbraio

adesione da parte di Federmetano e Assogasmetano, con il quale ci si impegna rispettivamente: DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 febbraio 9526 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 35 del 12 03 2014 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 febbraio 2014, n. 209 Sviluppo della rete di distribuzione del metano per autotrazione sulla

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione S.I.C.E.S. SrL Società

Dettagli

PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012

PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012 PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012 IL PATTO DEI SINDACI Raccogliere la sfida della riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020 sul proprio territorio: questo, in estrema sintesi,

Dettagli

OGGETTO: APPROVAZIONE PROGETTO ENERGIE RINNOVABILI: FOTOVOLTAICO SU IMMOBILI COMUNALI.

OGGETTO: APPROVAZIONE PROGETTO ENERGIE RINNOVABILI: FOTOVOLTAICO SU IMMOBILI COMUNALI. OGGETTO: APPROVAZIONE PROGETTO ENERGIE RINNOVABILI: FOTOVOLTAICO SU IMMOBILI COMUNALI. L A G I U N T A Richiamate la Determinazione dirigenziale n. 22 di PG. 87771/09 del 28/10/2009 con la quale è stata

Dettagli

Ruolo e attività del punto nuova impresa

Ruolo e attività del punto nuova impresa SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda

Dettagli

Il Patto dei Sindaci nei Comuni della Bassa padovana

Il Patto dei Sindaci nei Comuni della Bassa padovana Il Patto dei Sindaci nei Comuni della Bassa padovana Strategie, azioni di sostegno, opportunità per l energia sostenibile Stefano Meneghini, Direttore Tecnico Consylio S.r.l. Fase II: stesura Piano delle

Dettagli

Comune di Livorno DISCIPLINARE TECNICO RIGUARDANTE L EROGAZIONE DI INCENTIVI PER L ACQUISTO DI VEICOLI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE Anno 2007

Comune di Livorno DISCIPLINARE TECNICO RIGUARDANTE L EROGAZIONE DI INCENTIVI PER L ACQUISTO DI VEICOLI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE Anno 2007 Comune di Livorno DISCIPLINARE TECNICO RIGUARDANTE L EROGAZIONE DI INCENTIVI PER L ACQUISTO DI VEICOLI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE Anno 2007 1) Oggetto Rilascio di contributi per l acquisto di veicoli a

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

Linee guida per l efficienza energetica degli edifici

Linee guida per l efficienza energetica degli edifici 2 Linee guida per l efficienza energetica degli edifici n Premessa Le linee guida per l efficienza energetica degli edifici in attuazione del decreto di modifica del D.Lgs. 192 del 2005 sono in corso

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

Il ruolo del manutentore di impianti: prospettive per il futuro. Roma 2012

Il ruolo del manutentore di impianti: prospettive per il futuro. Roma 2012 Il ruolo del manutentore di impianti: prospettive per il futuro Roma 2012 La situazione del patrimonio edilizio pubblico e privato costituisce uno degli aspetti in cui si misura la distanza che spesso

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli