PROGETTO SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE INTERVENTI PER LA PRESA IN CARICO E IL TRATTAMENTO DI MINORI VITTIME DI ABUSO NELL AREA VASTA FIRENZE

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1 Allegato B PROGETTO SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE INTERVENTI PER LA PRESA IN CARICO E IL TRATTAMENTO DI MINORI VITTIME DI ABUSO NELL AREA VASTA FIRENZE PREMESSA Negli ultimi anni l attenzione al disagio in generale, alle situazione di crisi delle famiglie ed alla violenza all infanzia sia all interno della famiglia che extrafamiliare è indubbiamente cresciuta, grazie alle maggiori conoscenze sul fenomeno ed alla maturazione di competenze professionali da parte degli operatori dei servizi territoriali. Le problematiche che negli ultimi anni hanno coinvolto i Servizi riguardano sempre più spesso dinamiche complesse interne alla coppia o necessità di protezione dei bambini nei confronti dei quali vengono messi in atto comportamenti gravemente pregiudizievoli da parte dei genitori, dei familiari e/o persone conosciute dai minori. La violenza domestica ed extrafamiliare costituisce uno dei fenomeni più gravi di distorsione del percorso di sviluppo dei bambini e degli adolescenti, sia quando essi sono le vittime dirette dei maltrattamenti fisici e psicologici sia quando assistono ad atti di violenza su altri membri della famiglia o persone che rappresentano un riferimento affettivo importante. Si tratta di un problema molto più diffuso rispetto a quanto evidenziato dalle statistiche. La maggiore consapevolezza circa la diffusione del fenomeno della violenza all infanzia e la gravità dei suoi esiti a breve ed a lungo termine richiede che sia compiuto ogni sforzo possibile nella direzione di una coerente e continua integrazione degli interventi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria, secondo un approccio interdisciplinare e multisettoriale, così come richiesto dalla legge 27 maggio 1991, n. 176 Ratifica ed esecuzione della convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 novembre La promozione dei diritti di bambine, bambini e adolescenti e la loro protezione da ogni forma di violenza rappresentano impegni fondamentali per ogni adulto, ente e istituzione in una prospettiva di equità intergenerazionale e di rispetto della dignità e integrità dell individuo. La prevenzione ed il contrasto dell abuso e del maltrattamento all infanzia ed all adolescenza è stato un tema già affrontato a livello di Area Vasta Firenze nel 2003 (Delibera G.R. n 960/2002), su iniziativa della Regione Toscana che aveva concesso un finanziamento, con la realizzazione del Progetto Creazione di un servizio di protezione e di sostegno attivo al bambino e alla sua famiglia. Tale progetto ha previsto due fasi di lavoro: Costituzione di gruppo di lavoro di Area Vasta (Unità di Crisi) con esperti per l individuazione dei criteri per la ripartizione della quota destinata alla gestione dei casi e la successiva formulazione di una graduatoria delle situazioni di maggiore gravità e urgenza a cui sono stati destinati i finanziamenti regionali Attivazione di un percorso di approfondimento e sostegno in materia giuridico-legale per gli operatori e le operatrici dei servizi territoriali, sia tramite la realizzazione di seminari specifici sul fenomeno che tramite l apertura di uno sportello giuridico e l elaborazione del rapporto finale dell attività svolta. Il presente progetto nasce dalle esigenze emerse nelle Zone dell Area Vasta che sono state indicate in appositi progetti esecutivi elaborati ed approvati dalle Società della Salute Sud Est, Nord Ovest e Mugello.. Contesto normativo di riferimento 1

2 Legge 27/05/1991, n. 176 Ratifica ed esecuzione della convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989 Legge 15/02/1996 n 66 Norme contro la violenza sessuale Legge 28/08/1997 n 285 Disposizioni per la promozione di diritti e opportunità per l infanzia e l adolescenza Legge 8/11/2000 n. 328 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali Legge 5/04/2001 n 154 Misure contro la violenza nelle relazioni familiari DPR 616 del 24/07/1977 artt funzioni amministrative in tema di interventi a favore di minorenni sottoposti a provvedimenti dell autorità giudiziaria minorile L.R. 24/02/2005 n 41 Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale L.R. 16/11/2007 n 59 Norme contro la violenza di genere Delibera Giunta Regionale n 313 Guida e strumenti operativi in materia di abbandono e maltrattamento di minori DENOMINAZIONE DEL PROGETTO Sostegno alle famiglie Interventi per la presa in carico e il trattamento di minori vittime di abuso nell Area Vasta Firenze SOGGETTO TITOLARE Comune di Firenze SOGGETTO GESTORE Comune di Firenze SOGGETTO ATTUATORE Comune di Firenze per Zona Firenze Comune Bagno a Ripoli per Zona Sud Est Associazione di volontariato Artemisia per Zona Nord Ovest Comuni afferenti alla Sds per Zona Mugello SOGGETTI COINVOLTI Comune di Firenze e Comuni della Zona Sud Est, Zona Nord Ovest, Zona Mugello RESPONSABILE DEL PROGETTO Dott.ssa Anna Bini - Dirigente Servizio Minori e Famiglia del Comune di Firenze SPESA TOTALE PREVISTA ,00 PROGETTI Zona totale Sostegno alle famiglie Interventi per la presa in carico ed Firenze 5.000,00 2

3 il trattamento di minori abusati Sostegno alle famiglie Interventi per la presa in carico ed Sud Est 5.000,00 il trattamento di minori abusati Potenziamento del Progetto di Zona Sostegno alle famiglie Nord Ovest 5.000,00 in difficoltà Abuso e maltrattamento minori Mugello 5.000,00 COORDINAMENTO E GESTIONE AMMINISTRATIVA DEL PROGETTO 1 assistente sociale per 2 ore alla settimana Firenze 3.000,00 TOTALE ,00 LOCALIZZAZIONE DELL INTERVENTO L intervento interessa i comuni delle Zone dell Area Vasta Firenze. OBIETTIVI DEL PROGETTO Il progetto nasce dall esigenza di realizzare, proseguire e potenziare i servizi ed interventi a favore di minori vittime di violenza e/o abuso e/o maltrattamento in famiglia o fuori famiglia. L obiettivo è quello di integrare gli interventi per minori già in carico ai servizi socio-sanitari al fine di: Fornire un sostegno ed un aiuto alle famiglie in difficoltà Dare un sostegno educativo individuale al minore vittima di violenza e/o abuso e/o maltrattamento Garantire al minore percorsi di aiuto, tutela e sostegno tempestivo anche al di fuori del nucleo familiare o in supporto alla famiglia Promuovere azioni preventive volte a rimuovere quelle condizioni che possono pregiudicare l equilibrio psico-fisico dei minori Supporto tecnico-giuridico agli assistenti sociali nelle situazioni particolarmente complesse RISULTATI ATTESI (qualitativi e quantitativi) Attraverso gli interventi proposti sarà possibile: Diffondere una maggior consapevolezza a livello locale del fenomeno della violenza all infanzia e la gravità dei suoi esiti a breve ed a lungo termine. Intensificare le azioni di prevenzione nei confronti dei minori, soprattutto se esposti a situazioni di disagio e violenza che possono compromettere un loro sereno ed armonico percorso di crescita. Garantire una risposta più adeguata e tempestiva ai bisogni ed alle esigenze reali dei bambini, delle bambine, gli adolescenti vittime di violenza e delle loro famiglie tramite il potenziamento della tipologia degli interventi che possono essere attivati. Incremento delle competenze e conoscenze professionali in ambito giuridico. PRINCIPALI ATTIVITA PREVISTE Il progetto intende promuovere e realizzare in maniera concreta azioni di sostegno a minori vittime di violenza e/o abuso con l obiettivo di favorire, tramite anche l attivazione di servizi 3

4 educativi, domiciliari, di accoglienza ed allontanamento dal nucleo familiare, un percorso di rielaborazione del trauma. Con questo progetto ogni zona dell Area Vasta Firenze, a seconda delle esigenze e dei bisogni del territorio di riferimento, potrà utilizzare il finanziamento concesso dalla Regione Toscana per attivare, mantenere e/o potenziare: interventi socio-educativi interventi educativi domiciliari individuali o di piccolo gruppo interventi di accoglienza residenziale o semiresidenziale interventi di sostegno economico interventi di consulenza legale con particolare riguardo al diritto minorile e di famiglia. CONTENUTI TECNICI (metodologia adottata, strumenti di lavoro, ecc..) La metodologia adottata per la realizzazione degli interventi sopra indicati è esplicitata nel progetto esecutivo che ogni zona dell Area Vasta ha predisposto ed inviato al Comune di Firenze (Comune capofila) e parte integrante del presente documento e conservato agli atti della Direzione Sicurezza Sociale Servizio Minori e Famiglia. Il Comune di Firenze, quale comune beneficiario del finanziamento per l Area Vasta Firenze, svolgerà anche compiti di raccordo e confronto sul progetto e sui suoi esiti con la zona Sud Est, Nord Ovest e Mugello. DURATA COMPLESSIVA DELL INTERVENTO E PRINCIPALI FASI DI LAVORO Il progetto avrà durata di un anno circa. Le principali fasi di lavoro del progetto prevedono: o Condivisione con le zone dell Area Vasta degli obiettivi e degli interventi sociali che si intendono realizzare con il progetto o Elaborazione da parte di ogni Zona dell Area Vasta di un progetto esecutivo inerente le azioni che si intendono intraprendere con il finanziamento richiesto alla Regione Toscana, con relativa approvazione da parte delle rispettive Società della Salute. o Elaborazione della Scheda di progetto Area Vasta da presentare in Regione Toscana, con relativa approvazione da parte della Società della Salute di Firenze o Avvio attività e realizzazione del progetto secondo quanto indicato nei progetti esecutivi delle zone dell Area Vasta o Monitoraggio e verifica del progetto PROFILO DEGLI OPERATORI RICHIESTI PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO Assistenti Sociali Educatori domiciliari Educatori di comunità educative Avvocati civilisti e penalisti Amministrativi TIPOLOGIA DELL UTENZA PER IL PROGETTO E STIMA DELLA DIMENSIONE (domanda prevista) Minori vittime di violenza e/o abuso e/o maltrattamento e le loro famiglie sottoposte a provvedimenti dell autorità giudiziaria o per le quali sia necessario attivare percorsi ed interventi di Servizio Sociale particolarmente complessi. 4

5 STRUMENTI ED INDICATORI PREVISTI PER IL MONITORAGGIO E LA VALUTAZIONE INDICATORI Numero di piani individualizzati presentati Valutazione efficacia/efficienza dell intervento attivato rispetto agli obiettivi prefissati Tipologia dell intervento richiesto Numero interventi richiesti/numero di interventi effettuati Consulenza legale Numero di accessi degli assistenti sociali allo sportello di consulenza legale Numero consulenze effettuate N percorsi/modalità operative attivate 5

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