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1 Dichiarazione ambientale EMAS Stabilimento di Mantova Dati tecnici aggiornati al GESTIONE AMBIENTALE E VERIFICATA N. Registro IT

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3 Dichiarazione ambientale EMAS Stabilimento di Mantova Dati tecnici aggiornati al GESTIONE AMBIENTALE E VERIFICATA N. Registro IT

4 In questo aggiornamento della Dichiarazione Ambientale sono riportate le variazioni che hanno apportato contributi in campo ambientale rispetto a quanto riportato nel documento Dichiarazione Ambientale EniPower Mantova Stabilimento di Mantova con dati aggiornati al 31 dicembre In particolare gli aggiornamenti riguardano: i dati tecnici il numero dei dipendenti interventi impiantistici e gestionali che hanno avuto risvolti sulla valutazione degli aspetti ambientali gli eventi di comunicazione gli audit ambientali le variazioni organizzative le manutenzioni ordinarie e straordinarie l esposizione al rumore i dati infortunistici la consuntivazione negli anni delle azioni inserite nei piani di miglioramento precedenti. Inoltre viene illustrata la situazione al maggio 2011 per quanto riguarda: le politiche attuate la sintesi degli accadimenti ed eventi in campo ambientale la valutazione della significatività degli aspetti ambientali diretti la valutazione della significatività degli aspetti ambientali indiretti lo stato d avanzamento del Piano di Miglioramento gli aggiornamenti legislativi, sottoscrizione o revisione di accordi volontari con Enti Locali. Informazioni per il pubblico EniPower Mantova fornisce informazioni sugli aspetti ambientali e tecnici dello Stabilimento ai soggetti interessati e alla popolazione. La Dichiarazione Ambientale viene divulgata all esterno nel corso di incontri con la popolazione e spedita ogni anno alle funzioni pubbliche ed associazioni attuando un progetto annuale di comunicazione; inoltre è sempre disponibile presso lo Stabilimento e sul sito internet della Società Per informazioni rivolgersi a: Responsabile di Stabilimento Ing. Maurizio Dessì Tel Fax Indirizzo maurizio.dessi@enipower.eni.it Rappresentante della Direzione per il Sistema di Gestione Ambientale e Sicurezza Ing. Gianandrea Turchi Tel Fax Indirizzo gianandrea.turchi@enipower.eni.it

5 Informazioni per il pubblico Presentazione del Responsabile di Stabilimento Profilo della Società Il Sistema di Gestione Ambientale Gli aspetti ambientali Obiettivi e Piano di Miglioramento Protocolli ambientali, norme e leggi di riferimento Glossario Allegati tecnici Profilo Della Società Eni La società EniPower Organizzazione della Società EniPower Politiche in ambito di Salute, Sicurezza ed Ambiente La Politica in materia di Salute, Sicurezza, Ambiente e Incolumità Pubblica EniPower La Politica di Salute, Sicurezza e Ambiente dello Stabilimento EniPower Mantova Lo Stabilimento EniPower Mantova Interventi impiantistici e gestionali significativi dal punto di vista ambientale Sintesi degli accadimenti ed eventi in campo ambientale Produzione Normative e prescrizioni ambientali La Formazione La Comunicazione Gestione del controllo operativo Controllo e registrazione della documentazione Audit ambientali La struttura organizzativa L identificazione degli aspetti ambientali Aspetti ambientali diretti Emissioni Emissioni gas serra Scarichi idrici Produzione dei rifiuti Qualità del suolo e della falda Impiego di risorse naturali ed energetiche Acque ad uso industriale Acqua demineralizzata Acqua potabile bevibile Effetti sull ecosistema Sicurezza e salute dei lavoratori operanti nello Stabilimento Aspetti ambientali in condizioni di emergenza Aspetti ambientali indiretti La significatività degli aspetti ambientali Valutazione degli aspetti legati ad attività valutate in condizioni normali/anomale Valutazione degli aspetti connessi alle situazioni di emergenza Valutazione degli aspetti ambientali indiretti Consuntivazione negli anni delle azioni inserite nei Piani di Miglioramento Piano di Miglioramento Schede di Sintesi del Piano di Miglioramento Protocolli ambientali sottoscritti Norme di riferimento Principali leggi applicabili Allegato 1 Analisi acque di scarico 2010 Allegato 2 Elenco quali-quantitativo rifiuti prodotti Allegato 3 Analisi acque di falda Allegato 4 Consuntivazione negli anni delle azioni inserite nel piano di miglioramento

6 Questa revisione è stata elaborata con il contributo delle seguenti persone: EniPower Mantova Stabilimento di Mantova Gianandrea Turchi Mario Benedusi Fabio Gaffuri Mirco Lodi Responsabile Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità e Rappresentante della Direzione per il Sistema di Gestione Ambientale e Sicurezza Responsabile Produzione Responsabile Servizi Tecnici Responsabile Programmazione Assetti e Analisi Industriali EniPower sede Ezio Bini Cristina Malingher Stefano Gattucci ed approvato da: Maurizio Dessì Responsabile Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità Sede Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità Sede Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità Sede Responsabile Stabilimento di Mantova

7 Dichiarazione di approvazione EniPower Mantova SpA Stabilimento di Mantova Via G. Taliercio Mantova Codice di attività: NACE E Produzione di energia elettrica NACE E Fornitura di vapore e aria condizionata Questo Stabilimento è dotato di un sistema di gestione i cui risultati sono comunicati al pubblico conformemente al Regolamento CE 1221/2009, e successive modifiche ed integrazioni, che definisce il sistema comunitario di ecogestione ed audit. La verifica effettuata dal verificatore ambientale presso lo Stabilimento EniPower Mantova ha riscontrato il rispetto dei requisiti posti dal Regolamento CE 1221/2009 di ecogestione ed audit ambientale. Ha constatato inoltre che la Dichiarazione Ambientale tratta tutti gli aspetti ambientali legati all attività del sito, fornendo informazioni chiare ed attendibili. Il verificatore accreditato Certiquality srl IT-V-0001 Via G. Giardino, Milano ha verificato e convalidato questa Dichiarazione Ambientale in data 30/06/2011. EniPower Mantova si impegna a trasmettere all organismo competente sia i necessari aggiornamenti annuali sia la revisione della Dichiarazione Ambientale completa entro tre anni dalla data della presente, mettendoli a disposizione del pubblico secondo quanto previsto dal Regolamento CE 1221/2009.

8 Presentazione del Responsabile di Stabilimento Vista di uno dei due gruppi a ciclo combinato. 6

9 Enipower Stabilimento di Mantova / Dichiarazione Ambientale EMAS 2010 Presentazione del Responsabile di Stabilimento Mantova, 30 maggio 2011 Anche quest'anno EniPower Mantova consuntiva la proprioa attività industriale con l'ormai consueto strumento della Dichiarazione Ambientale. Questo volume raccoglie i dati relativi al Al suo interno il lettore constaterà che il consolidamento del Sistema di Gestione Ambientale e una sempre più attenta applicazione della materia, hanno permesso di consolidare i già importanti traguardi che hanno posto lo Stabilimento, ormai da diversi anni ai vertici del parco termoelettrico italiano. Formazione delle risorse umane, investimenti per il miglioramanto continuo, rispetto per il territorio che ci ospita: questi sono gli elementi su cui abbiamo sempre basato il nostro lavoro. L'ottenimento del primo rinnovo ed il conseguente ingresso nel quinto anno di operatività in ambito di registrazione Emas, suggellano ancor più fortemente le nostre capacità di coniugare attività industriale e obiettivi sempre più sfidanti per il rispetto dell'ambiente. Il Responsabile di Stabilimento Maurizio Dessì 7

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11 Profilo della Società Il Sistema di Gestione Ambientale Gli aspetti ambientali Obiettivi e Piano di Miglioramento Protocolli ambientali, norme e leggi di riferimento Glossario Particolare della zona pompe dell impianto di teleriscaldamento.

12 Profilo della Società Profilo della Società Eni Eni opera nelle attività del petrolio e del gas naturale, della generazione e commercializzazione di energia elettrica, della petrolchimica e dell'ingegneria e costruzioni, in cui vanta competenze di eccellenza e forti posizioni di mercato a livello internazionale. Ogni azione è caratterizzata dal forte impegno per lo sviluppo sostenibile: valorizzare le persone, contribuire allo sviluppo e al benessere delle comunità nelle quali opera, rispettare l'ambiente, investire nell'innovazione tecnica, perseguire l'efficienza energetica e mitigare i rischi del cambiamento climatico. Eni è presente in 79 Paesi con circa dipendenti. Fig. 1 Struttura societaria Eni 10

13 Enipower Stabilimento di Mantova / Dichiarazione Ambientale EMAS 2010 La Società EniPower EniPower SpA, società controllata al 100% da Eni, è stata costituita nel novembre Ad EniPower sono state conferite centrali per la generazione di energia elettrica di tipo convenzionale, con potenza installata di circa 1 GW, da EniChem (ora Polimeri Europa/Syndial) e Agip Petroli (ora Eni Refining & Marketing). Dal 1 giugno 2006 la Società ha acquisito da EniTecnologie le Attività Fotovoltaiche, costituite dallo Stabilimento di Nettuno (RM) per la produzione di celle e moduli con celle fotovoltaiche al silicio. Dal 1 gennaio 2007 EniPower e la controllata EniPower Mantova hanno stipulato con Eni contratti di conto lavorazione (tolling) in base ai quali le due società svolgono le attività di generazione per conto di Eni che provvede alla commercializzazione dell energia prodotta. Dal 1 gennaio 2010 EniPower ha acquisito da Eniservizi la proprietà e la gestione della Centrale di Cogenerazione di Bolgiano e delle sue reti di distribuzione. In coerenza con gli indirizzi strategici di gruppo, EniPower è indirizzata inoltre a valutare nuove opportunità di ulteriore sviluppo e diversificazione. Ad oggi EniPower SpA, con le sue controllate EniPower Mantova SpA e S.E.F. srl, dispone di 8 centrali elettriche nei siti petrolchimici di Brindisi, Ferrara, Mantova e Ravenna e nelle raffinerie di Ferrera Erbognone (PV), Livorno e Taranto e nel sito di trigenerazione di Bolgiano. Con una potenza installata di 5,3 GW, EniPower si colloca fra i primi produttori nazionali di energia elettrica e al primo posto come produttore di vapore tecnologico. Gli impianti EniPower proseguono la loro originale vocazione di fornitori di energia elettrica per i siti industriali ospitanti e sono dimensionate per cedere parte dell energia prodotta alla rete di trasporto nazionale. Gli investimenti di sviluppo previsti porteranno al 2013 la potenza di generazione elettrica installata a 5,5 GW, collocando EniPower al 3 posto in Italia per capacità installata. In tal senso il piano prevede: Costruzione di una nuova centrale da 240 MW a Taranto. Ammodernamento e potenziamento della centrale di cogenerazione di Bolgiano fino alla potenza installata di 60 MW. Realizzazione, nell'ambito dei siti esistenti di impianti fotovoltaici per complessivi 20 MW. Nella produzione di celle e pannelli fotovoltaci la Società sta procedendo al rinnovamento delle infrastrutture di produzione per adeguarle all'evoluzione tecnologica e per migliorare le potenzialità di produzione. EniPower pubblica la propria Politica in materia di salute, sicurezza, ambiente e incolumità pubblica: in essa sono descritti i principi di riferimento che guidano la Società nell'espletamento della propria attività e nel perseguimento dei propri obiettivi, attraverso una gestione sostenibile dei temi sociali e ambientali. La società ha da tempo in funzione un sistema formalizzato di controllo delle condizioni ambientali che coinvolge tutta la struttura aziendale e sistemi di auditing ambientale che garantiscono il continuo miglioramento dei processi e delle pratiche operative. La salvaguardia dell'ambiente, la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, i rapporti con il territorio e con gli stakeholder sono elementi fondamentali delle logiche gestionali di EniPower. In figura 2 si riportano gli stabilimenti EniPower presenti sul territorio nazionale. Fig. 2 Centrali EniPower in Italia Bolgiano (MI) 40 MW Mantova* 836 MW Ferrara** 841 MW ** Società EniPower Ferrara (S.E.F.) * EniPower Mantova Ferrera Erbognone (PV) MW Ravenna 972 MW Livorno 199 MW Brindisi MW Nettuno (RM) fotovoltaico Taranto oggi: 87 MW 2013: ca. 300 MW 11

14 Profilo della Società Organizzazione della Società EniPower La sede legale di EniPower SpA e delle sue società controllate è situata in San Donato Milanese presso il Centro Direzionale Eni mentre gli uffici del marketing e del commerciale delle attività fotovoltaiche si trovano a Roma. Tutti gli impianti termoelettrici di EniPower si trovano in Italia, in otto siti produttivi: Brindisi, Ferrara, Ferrera Erbognone (PV), Livorno, Mantova, Ravenna, Taranto e Bolgiano (MI): la gestione degli stabilimenti di Ferrara e Mantova è in capo rispettivamente alle Società controllate S.E.F. srl (Società EniPower Ferrara) ed EniPower Mantova SpA. Il sito di Nettuno (Roma) ospita le attività fotovoltaiche di EniPower: sono comprese sia la produzione di celle e moduli fotovoltaici in silicio cristallino, sia le attività di commercializzazione del prodotto a marchio Eurosolare e quelle di progettazione e fornitura di sistemi chiavi in mano. Fig. 3 Struttura EniPower Da Produzione dipendono le centrali produttive di Brindisi, Ferrera Erbognone, Livorno, Ravenna e Taranto. A questa funzione è demandato anche il coordinamento dello Stabilimento di Ferrara della controllata S.E.F. e dello Stabilimento di Mantova della Controllata EniPower Mantova. Strumentazione di processo. 12

15 Enipower Stabilimento di Mantova / Dichiarazione Ambientale EMAS 2010 Politiche in ambito di Salute, Sicurezza ed Ambiente La Politica in materia di Salute, Sicurezza, Ambiente e Incolumità Pubblica EniPower EniPower, nel pieno rispetto della legislazione vigente e in coerenza con il Codice Etico, il Modello 231 e le politiche Eni, opera con tutte le proprie strutture perseguendo una gestione sostenibile dei temi sociali e ambientali correlati ai servizi e prodotti di tutte le proprie aree di business. EniPower adotta quindi un comportamento responsabile verso gli stakeholder, contribuendo a uno sviluppo economico che, nell utilizzo delle risorse, soddisfi i fabbisogni delle presenti generazioni senza compromettere quelli delle generazioni future. In questa logica, EniPower integra nel proprio modello di business l innovazione tecnologica con la tutela e la valorizzazione delle persone, dell ambiente e della società nel suo complesso. EniPower svolge le proprie attività imprenditoriali secondo modalità che garantiscano, in ogni momento, la sicurezza e la salute di dipendenti, contrattisti e clienti, l integrità degli asset, la tutela dell incolumità pubblica e la salvaguardia dell ambiente, assicurando che ogni eventuale effetto negativo su di esso sia ridotto ai livelli minimi tecnicamente ed economicamente conseguibili. EniPower contribuisce da sempre con le proprie capacità tecnologiche e competenze professionali al benessere e al miglioramento della qualità della vita delle comunità in cui opera. 13

16 Profilo della Società Politica EniPower in materia di Salute, Sicurezza, Ambiente e Incolumità Pubblica Il presente documento si riferisce alla Procedura EniPower POL.HSE.PG-01 (Rev.02) Politica in materia di Salute, Sicurezza, Ambiente e Incolumità Pubblica. EniPower, nello svolgimento delle proprie attività, si impegna ad assicurare che: Pubblica Amministrazione Sicurezza e salute Protezione dell ambiente Prodotto Fornitori Materie prime e prodotti Miglioramento continuo Verifiche e riesami Informazione, formazione e comunicazione Sviluppo tecnologico Organizzazione le attività siano gestite nel rispetto della legislazione vigente, delle politiche e linee guida Eni in materia, della normativa volontaria sottoscritta, delle prescrizioni e delle disposizioni aziendali. gli impianti siano progettati e gestiti in modo da minimizzare i rischi per la salute e per la sicurezza dei dipendenti, dei contrattisti, dei clienti e delle comunità adottando i principi, gli standard e le soluzioni che costituiscono le best practices internazionali; sia privilegiata la prevenzione degli incidenti, degli infortuni e delle malattie professionali; tutti i lavoratori, ciascuno secondo le proprie attribuzioni e competenze, siano responsabili della gestione della salute e della sicurezza. siano utilizzate le migliori tecnologie disponibili e siano adottate le best practices internazionali ai fini del miglioramento continuo nella gestione operativa, nella promozione dell efficienza energetica, nella prevenzione dell inquinamento e nella riduzione dell impatto climalterante connesso all uso di combustibili fossili; siano controllati, ridotti progressivamente e mantenuti ai minimi valori, in relazione agli assetti di marcia e alle attività svolte, gli scarichi liquidi, le emissioni gassose ed i rifiuti. siano soddisfatti i requisiti dei prodotti, richiesti implicitamente ed/od esplicitamente dai clienti. siano utilizzati fornitori qualificati; adottino metodiche tese alla prevenzione della salute e della sicurezza dei propri lavoratori anche quando operano al di fuori di EniPower; siano informati ed in possesso della presente Politica nonché delle modalità di comportamento nei riguardi dell Ambiente e dei rischi specifici per la Sicurezza. siano stoccate, movimentate ed utilizzate materie prime e chemicals a minor rischio per la salute, la sicurezza e l ambiente, per le quali gli stabilimenti possiedano le informazioni necessarie, riguardanti le caratteristiche di pericolosità, da fornire al personale operativo per la corretta movimentazione, stoccaggio ed utilizzo degli stessi. ogni attività sia gestita, a tutti i livelli, avendo come obiettivo permanente il miglioramento continuo delle prestazioni in materia di Salute, Sicurezza ed Ambiente. siano effettuate le periodiche attività di reportistica, audit analisi degli esiti dei sistemi di controllo e revisioni delle procedure gestionali e operative; siano eseguite verifiche periodiche per: - verificare la conformità alle politiche ed alle procedure interne - assicurare il controllo delle situazioni di pericolo conoscibili - assicurare l efficacia del Sistema di Gestione Aziendale - valutare le prestazioni aziendali - individuare e definire obiettivi di miglioramento. vi sia l effettivo coinvolgimento e consultazione dei lavoratori, anche attraverso i loro rappresentanti per la salute, la sicurezza e l ambiente; i dipendenti siano resi consapevoli dei rischi connessi con le attività operative dell azienda e siano messi in condizione di operare responsabilmente e consapevolmente, anche mediante attività di addestramento e processi di informazione; siano implementati strumenti per la condivisione delle esperienze e delle conoscenze; siano comunicati periodicamente sia ai propri dipendenti che all esterno i risultati conseguiti in materia di salute, sicurezza e ambiente, instaurando un dialogo costruttivo con gli stakeholder; si collabori con le autorità per la predisposizione di idonei piani di emergenza e di quant altro necessario per la salvaguardia delle comunità. siano dedicate adeguate risorse allo sviluppo tecnologico per l utilizzo di prodotti e processi sempre più compatibili con l ambiente ed orientati ad incrementare la salute e la sicurezza dei lavoratori e delle comunità. siano destinati agli incarichi connessi alla gestione delle attività aziendali, ivi comprese le problematiche ambientali e di sicurezza, soggetti con capacità e caratteristiche professionali adeguate. La Società, durante il Riesame della Direzione, verifica periodicamente l adeguatezza, l attualità e la corretta applicazione dei contenuti della presente politica in materia di salute, sicurezza, ambiente e incolumità pubblica in base a: modifiche apportate alle Linee Guida e/o Politiche HSE e standard aziendali; modifiche del corpo normativo HSE di riferimento; nuove esigenze e modifiche operative; modifiche di standard internazionali, best practice e procedure di settore; eventuali risultanze attività di auditing sulle tematiche HSE. L'AMMINISTRATORE DELEGATO San Donato Milanese, 20 ottobre

17 Enipower Stabilimento di Mantova / Dichiarazione Ambientale EMAS 2010 La Politica HSE dello Stabilimento EniPower Mantova In accordo alla politica societaria, ciascuno Stabilimento EniPower integra i principi e le politiche HSE della Società con obiettivi di intervento rivolti alle particolari realtà locali nelle quali è presente lo Stabilimento attraverso la sottoscrizione di specifici accordi volontari. Il Comitato di Direzione EniPower Mantova, che si riunisce ogni anno per assicurare che tutto il Sistema di Gestione, a partire proprio dalle politiche, sia idoneo, adeguato ed efficace, ha rivisto la Politica confermandola, con particolare riferimento all esplicito impegno a portare avanti le attività di bonifica previste senza causare impatti ambientali negativi e confermando la riduzione ed il mantenimento ai minimi valori degli scarichi liquidi, delle emissioni gassose e dei rifiuti. 15

18 Profilo della Società Lo Stabilimento EniPower Mantova EniPower Mantova SpA, società costituita da EniPower SpA (proprietaria dell 86,5% del capitale) e TEA SpA (società controllata dal Comune di Mantova; quota di partecipazione in EniPower Mantova pari al 13,5%) è proprietaria degli assets presenti nel sito di Mantova, opera per il tramite di un contratto di tolling con Eni SpA producendo per quest ultima energia elettrica e vapore a fronte di una fornitura esclusiva di gas naturale. Lo Stabilimento EniPower Mantova è situato all interno del sito multisocietario del polo chimico di Mantova. Nel sito multisocietario sono presenti tre società produttive (Polimeri Europa, EniPower Mantova e Sol) opportunamente integrate; inoltre sono presenti cantieri delle ditte terze che effettuano attività di supporto alle produzioni (manutenzione, ingegneria e servizi). EniPower Mantova con le proprie produzioni soddisfa le esigenze energetiche delle Società coinsediate nel sito, nonché parte di quelle nazionali. Con l impianto di cessione calore alla rete di teleriscaldamento, inoltre, fornisce energia termica alle utenze domestiche della rete cittadina. Nello Stabilimento EniPower Mantova al 31/12/2010 trovano occupazione 54 persone, suddivise tra dirigenti, quadri, impiegati e operai come indicato in figura 4. L organizzazione interna prevede l esistenza di 4 diverse unità : PROD (Produzione), SETE (Servizi Tecnici), HSEQ (Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità), PRAI (Programmazione Assetti e Analisi Industriali), ciascuna responsabile di un diverso servizio, così da garantire, globalmente, l esercizio e la manutenzione degli impianti nel rispetto delle normative cogenti, dei più elevati standard qualitativi e delle best practices possibili in termini di tutela ambientale. Alcune attività, soprattutto quelle di tipo specialistico, vengono svolte da personale esterno attraverso appalti. Fig. 4 Ripartizione organico EniPower Mantova al 31 dicembre 2010 Interventi impiantistici e gestionali significativi dal punto di vista ambientale Ingresso nel Mercato dei Servizi di Dispacciamento Da gennaio 2010 i due cicli combinati EniPower Mantova sono stati abilitati al Mercato dei Servizi di Dispacciamento (MSD). Grazie a questo importante risultato le due unità produttive contribuiscono alla gestione e al controllo del sistema elettrico nazionale (risoluzione delle congestioni intrazonali, creazione della riserva di potenza, bilanciamento di energia in tempo reale). Bonifica serbatoi di stoccaggio olio combustibile D104 e D303 Nel 2010 è stata completata la bonifica dei due serbatoi olio combustibile che afferivano alla centrale tradizionale B6 sino al 2005, allorché ne è stato limitato l uso utilizzando come combustibile il solo gas naturale. Ciò ha permesso di ridurre di un ulteriore 50% l olio combustibile ancora detenuto e per il quale è previsto un piano di smaltimento triennale. Progetto impianto fotovoltaico L impianto in progetto, costituito da pannelli poggiati a terra, avrà una potenza di picco di 200 kw e sarà in grado di produrre fino a kwh per anno di energia elettrica evitando così, nell arco della sua vita utile, stimata in circa 30 anni, l emissione di più di t di CO 2 e circa 10 t di NO X. L iter autorizzativo, iniziato nel 2008 e completato a livello locale nel 2009, manca ancora della decretazione finale per via del mancato rilascio all uso del terreno, su cui dovrà realizzarsi l impianto. Tale autorizzazione è, infatti, in capo al Ministero dell Ambiente, soggetto deputato alla gestione dei Siti di Interesse Nazionale; a causa dell inquinamento della falda acquifera, dovuta a soggetti terzi ad EniPower Mantova, il dicastero si è riservato di dare il via libera alla realizzazione dell impianto solo a seguito della sua approvazione finale al progetto di bonifica della falda (vedere paragrafo dedicato nel seguito). Si segnale che l area del costruendo impianto è stata in passato oggetto di attenzione da parte dell autorità per via del suo utilizzo per la collocazione temporanea delle terre di scavo durante il periodo interessato alla realizzazione dei nuovi cicli combinati. Tali terre sono state regolarmente smaltite, tuttavia il Ministero Ambiente ha richiesto un accurata caratterizzazione dell area che ha dato esito positivo. Dirigenti Quadri Impiegati Operai Ripartizione del personale di qualifica 1% 8% 15% 29% Interventi di miglioramento dell efficienza del ciclo termico Nel corso del 2010 sono state completate alcune azioni di miglioramento dell efficienza degli impianti. Si sono sostituite le valvole di spurgo delle caldaie a recupero con componenti più moderni e si è realizzato un circuito per il recupero delle condense di vapore consentendo di recuperarne il calore residuo per riscaldare alcune linee di impianto. Il primo intervento ha consentito una riduzione delle perdite di acqua demineralizzata del 5% per ciascun ciclo combinato (per un valore complessivo di 80 l/h), mentre il secondo una riduzione degli scarichi idrici di 9000 l/h. Globalmente i due interventi hanno permesso di incrementare notevolmente le performance dei cicli delle acque della centrale (si vedano paragrafi dedicati). 16

19 Enipower Stabilimento di Mantova / Dichiarazione Ambientale EMAS 2010 Riduzione minimo tecnico cicli combinati Durante i primi mesi del 2010 sono state effettuate specifiche attività di tuning della combustione dei cicli combinati, a seguito di ciò sono effettuate le prove volte a quantificare il minimo tecnico raggiungibile. Le positive risultanze hanno consentito di ridurre tale limite a 130 MW alle condizioni ISO; questo importante risultato permette di ottimizzare la gestione del ciclo durante le ore di marcia a basso carico. Sintesi degli accadimenti ed eventi in campo ambientale Contenzioso amministrativo sulla richiesta di messa in sicurezza della falda Nell ambito della Conferenza di Servizi Istruttoria dell ottobre 2010, il Ministero Ambiente ha ribadito ad EniPower Mantova la richiesta di messa in sicurezza della falda acquifera, richiesta già effettuata nel corso della precedente Conferenza di Servizi Decisoria del luglio 2009 ed impugnata dalla società tramite ricorso presso il competente Tribunale Amministrativo. A sostegno della non necessità di tale istanza, la Società ha depositato una nota tecnica presso lo stesso Tribunale e ha presentato al Ministero un progetto di bonifica della falda. Nel novembre, il TAR Brescia ha emesso la sentenza, che ha accolto alcuni motivi e respinto o dichiarato inammissibili altri. EniPower Mantova, ritenendo di aver diritto, ha impugnato il procedimento, che è così passato al Consiglio di Stato. Progetto di bonifica della falda Come richiesto dal Ministero dell Ambiente, EniPower Mantova ha presentato il progetto di bonifica della falda sottostante le aree di sua competenza. Il progetto, basato su un innovativa tecnologia di trattamento delle acque e ricircolazione in falda denominata Groundwater Circulation Well, consente il trattamento e la purificazione della falda praticamente azzerando la produzione di rifiuti da smaltire e non modificando il profilo piezometrico della falda stessa. La tecnologia ha riscontrato un parere positivo presso il Ministero durante la Conferenza di Servizi Istruttoria dell ottobre Allo stato attuale, si è in attesa di approvazione del progetto che consentirebbe anche lo svincolo delle aree di proprietà e la possibilità di installare un impianto fotovoltaico. Mitigazione visiva della centrale In ottemperanza alla specifica prescrizione contenuta nel Decreto di Compatibilità Ambientale DEC-VIA 8062 del 20/12/2002 (inerente alla realizzazione dei due cicli combinati) relativa all obbligo di predisporre un progetto di potenziamento del patrimonio arboreo con alberi da alto fusto a mitigazione visiva della centrale, EniPower Mantova, a fine 2010 ha dato il via alle attività, consistenti nella realizzazione di opere a verde (piantumazione alberi ad alto fusto e vegetazione bassa ed inerbimento del terreno) su tre fasce di terreno parallele a via Brennero. L attività è terminata a fine marzo Compensazioni ambientali relative all implementazione di elementi della rete ecologica e della biodiversità La compensazione ambientale contenuta nel Decreto di Compatibilità Ambientale DEC-VIA 8062 del 20/12/2002 prevede che Eni- Power, in accordo con l Ente Parco del Mincio, realizzi interventi di implementazione in aree a disposizione del Parco di superficie compresa tra 4 e 10 ha. Su indicazione del Comune e dell Ente Parco, già da aprile 2009 EniPower Mantova ha presentato un progetto relativo alla riqualificazione di un tratto di sponda del lago inferiore del fiume Mincio per il quale era atteso il benestare a procedere. Ad oggi, si è ancora in attesa di questo benestare. Procedimento di rinnovo dell Autorizzazione Integrata Ambientale Nel mese di aprile 2010 si è svolto un incontro con il Gruppo Istruttore designato dal Ministero dell Ambiente per il rinnovo dell Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) che, a seguito delle informazioni fornite, ha richiesto una serie di integrazioni, regolarmente presentate. Nel febbraio 2011 EniPower Mantova è stata nuovamente convocata dal Ministero per discutere il Parere Istruttorio Conclusivo emesso in bozza dalla Commissione designata. Si è attualmente in attesa del Decreto. Bonifica terreni zone XII e XVI Nei mesi di aprile e maggio 2010 sono state effettuate due campagne di verifica della qualità delle porzioni di terreno contaminate delle aree XII e XVI secondo un protocollo concordato con ARPA Dipartimento di Mantova, come richiesto dal Ministero Ambiente nell ambito della Conferenza dei Servizi Decisoria del luglio Lo scavo di zona XVI ha mostrato un residuo di contaminazione in un unico punto, che si è provveduto ad asportare e ricampionare in contraddittorio con ARPA nel marzo 2011, ai fini del collaudo della bonifica. Le analisi hanno confermato la pulizia del terreno e si è in attesa di validazione dell Ente di controllo per poter rinterrare lo scavo. Per quanto concerne lo scavo di zona XII, le analisi di maggio 2010 hanno permesso di circoscrivere la contaminazione. Si è quindi provveduto ad elaborare una proposta di prosecuzione delle attività che, a seguito di specifica richiesta del Ministero Ambiente nell ambito della Conferenza di Servizi istruttoria dell ottobre 2010, è confluita (assieme a quella di zona XVI) in un unico elaborato, costituente variante al progetto di bonifica dei terreni. Attualmente si è in attesa di approvazione della variante progettuale da parte del Ministero. Produzione Nel corso dell ultimo anno sono state eseguite le seguenti manutenzioni programmate sugli impianti: Ciclo Combinato n. 1 fermata di manutenzione HGPI con sostituzione dei bruciatori dal 27/02/2010 al 30/03/2010; fermata di manutenzione minore dal 18 al 27/10/

20 Profilo della Società Ciclo Combinato n. 2 fermata di manutenzione minore con sostituzione dei bruciatori dal 28/05/2010 all 11/06/2010; fermata di manutenzione minore dal 27/10/2010 al 06/11/2010. Caldaia B6 fermata di manutenzione dal 28/08/2010 al 03/10/2010. Si segnala, inoltre, che si è dovuto procedere alla fermata per manutenzione straordinaria della caldaia B6 a seguito di contaminazione dell acqua demineralizzata fornita da terzi che ha innescato fenomeni corrosivi nelle tubazioni di caldaia ed obbli- gando così alla relativa sostituzione. L intervento ha abbracciato un arco temporale di circa quattro mesi, fino a fine febbraio Di seguito sono indicate le produzioni dello Stabilimento suddivise per tipologia. La produzione totale, definita energia elettrica equivalente totale, è stata calcolata sommando all energia elettrica netta (esclusi gli autoconsumi di centrale) prodotta dagli alternatori il contenuto energetico del vapore sotto forma di exergia 1. Il risultato della somma rappresenta quindi l energia elettrica equivalente 2 totale che sarebbe stata prodotta qualora non fosse stato distribuito vapore ai clienti del sito ma fosse stato elaborato in turbina, producendo energia elettrica, sino alla condensazione. Fig. 5 Produzione energia elettrica e vapore Produzioni annue vapore in t Energia Elettrica in MWh Produzione energia elettrica e vapore Vapore 18 bar Vapore 5 bar Energia elettrica equivalente Energia elettrica netta Energia elettrica equivalente totale (netta + equivalente) La quantità totale di energia prodotta nel 2010 è diminuita rispetto all anno precedente per via del minor numero di ore di marcia consuntivate sui cicli combinati (circa 500 ore in meno per via della fermata manutentiva HGPI del Ciclo Combinato 1); in aggiunta l entrata nel Mercato dei Servizi di Dispacciamento comporta un regime di marcia che spesso chiama i gruppi a scendere di carico. Viceversa, la quota parte di energia associata al vapore è aumentata in ragione dei maggiori prelievi effettuati dai clienti di sito. In figura 6 si riporta il bilancio di massa dello Stabilimento Eni- Power Mantova del Exergia: si definisce exergia la quantità di energia elettrica che sarebbe prodotta qualora il vapore distribuito ai clienti fosse utilizzato completamente in turbina per produrre solamente energia elettrica. A titolo di esempio una turbina dalla quale si prelevano 10 t/h di vapore con una pressione di 50 bar per i clienti produce una minor quantità di energia elettrica, circa 3 MW, di una turbina di pari caratteristiche in cui un analoga quantità di vapore viene lasciata espandere completamente. 2 Per il calcolo dell energia elettrica equivalente sono stati utilizzati i seguenti coefficienti: per il vapore a 5 bar 0,1767 MWh/t e per il vapore a 18 bar 0,2384 MWh/t. 18

21 Enipower Stabilimento di Mantova / Dichiarazione Ambientale EMAS 2010 Fig. 6 Bilancio di massa Bilancio di massa stabilimento Enipower Mantova anno 2010 ACQUE DI RAFFREDDAMENTO m 3 VAPORE CONDENSATO DI RITORNO m 3 ACQUA DEMINERALIZZATA m 3 COMBUSTIBILI tep Gas Naturale Gasolio 0,117 ENERGIA ELETTRICA NETTA PRODOTTA MWh ADDITIVI E CHEMICALS 78 t VAPORE TECNOLOGICO PRODOTTO A RETE (escluso teleriscaldamento) t EMISSIONI IN ATMOSFERA EFFLUENTI LIQUIDI Scaricati m 3 Evaporazione m 3 Spurghi m 3 Pericolosi Non pericolosi RIFIUTI 137 t t CO t SO 2 0 t NO X 526 t Polveri 0 t CO 3 t Rilievo dati presso sala tecnica. 19

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23 Profilo della Società Il Sistema di Gestione Ambientale Gli aspetti ambientali Obiettivi e Piano di Miglioramento Protocolli ambientali, norme e leggi di riferimento Glossario Scorcio di una parte dell impianto a ciclo combinato.

24 Il Sistema di Gestione Ambientale Il Sistema di Gestione Ambientale L Ente di Certificazione nel mese di settembre 2010 ha effettuato la verifica ispettiva di mantenimento della certificazione ISO 14001:2004. Questa verifica ha evidenziato la conformità del Sistema di Gestione Ambientale che costituisce una parte del Sistema di Gestione Aziendale ed individua le responsabilità, le procedure e gli strumenti necessari per il perseguimento dei programmi e il conseguimento degli obiettivi di miglioramento e per l ottimizzazione delle prestazioni ambientali. Di seguito sono illustrate nel dettaglio le applicazioni del Sistema di Gestione Ambientale nelle sue principali caratteristiche. Normative e prescrizioni ambientali Il Responsabile di Stabilimento assicura l individuazione e la corretta gestione delle prescrizioni derivanti dalle normative e dalle altre prescrizioni sottoscritte che sono applicabili allo Stabilimento. Sono inoltre correttamente individuati e valutati tutti gli aspetti ambientali relativi a modifiche anche lievi di processo o modalità di esercizio. È previsto che per ogni prescrizione, sia legislativa che volontaria, venga elaborato un piano per il monitoraggio delle attività da svolgere. In questo senso sono costantemente tenute aggiornate le attività, le date di scadenza e l indicazione dei soggetti responsabili del rispetto delle prescrizioni che derivano dalla legislazione applicabile alle attività EniPower Mantova; le prescrizioni vengono inserite in uno scadenzario gestito dal Responsabile HSEQ, il quale provvede a tenerlo aggiornato e a monitorare costantemente lo stato di attuazione delle prescrizioni, in ottemperanza ad una specifica procedura interna. Il sensibile aumento registrato nel filone Sicurezza (1.600 ore di formazione contro le 274 del 2009) è dovuto all erogazione dei seguenti corsi straordinari: corso di formazione erogato da Ente esterno per Personale Esperto (PES) e Personale Avvertito (PAV) nell esecuzione di lavori elettrici ai sensi della norma CEI (35 partecipanti, più di 800 ore); corso di formazione addetti alla lotta antincendio per rischio elevato con rilascio attestato da parte dei Vigili del Fuoco (17 addetti formati e nominati, 300 ore); corso di formazione per addetti al primo soccorso, erogato da Ente esterno (8 partecipanti formati e nominati, 272 ore). Nella prima parte del 2010 si è svolto il Ciclo di Formazione a tutto il personale sugli esiti del DVR, per circa 100 ore totali di formazione. In merito alla tematica ambientale, è stato formato il personale sul Regolamento EMAS III e l unità HSEQ ha partecipato, a fine 2010, ad un seminario introduttivo sul SISTRI. La formazione erogata è sempre accompagnata da un test di verifica dell apprendimento e, in generale, si è riscontrato un buon interesse da parte dei partecipanti e un ottimo livello di apprendimento delle tematiche proposte. Fig. 7 Formazione HSE Ore di Formazione La Formazione Il Piano di Formazione previsto per l anno 2010 è stato realizzato con adeguamenti alla sua stesura originale; in totale sono state erogate 1682 ore di formazione in ambito HSE, di cui 82 dedicate alla tematica Ambiente e 1600 al filone Sicurezza In figura 7 sono state indicate le ore di formazione erogate a tutto il personale negli ultimi 3 anni. Altro HSE

25 Enipower Stabilimento di Mantova / Dichiarazione Ambientale EMAS 2010 La Comunicazione EniPower Mantova mantiene un attiva comunicazione sia verso i propri dipendenti sia verso l esterno, con gli organismi preposti alla tutela ambientale e alla sorveglianza delle attività aziendali, nel rispetto di quanto imposto dalla normativa vigente, nonché con la comunità locale ed altri soggetti interessati. Lo strumento di dialogo a massimo raggio con gli stakeholders è il sito internet Il Bilancio di Sostenibilità (e i precedenti Rapporti HSE) integralmente scaricabile dal sito, così come la Dichiarazione Ambientale e il sito stesso costituiscono gli strumenti attraverso i quali EniPower esprime il proprio impegno comunicativo, nella convinzione che attraverso l'informazione e la trasparenza sia favorito un dialogo aperto e costruttivo con tutti i soggetti terzi e soprattutto con le popolazioni che vivono nelle zone interessate dalle centrali. Inoltre la Dichiarazione Ambientale viene inviata oltre ai portatori d interesse istituzionali come le Autorità locali, sindacati, associazioni ambientaliste presenti nel territorio, anche ad associazioni esterne che ne facciano richiesta. Verso l esterno è garantita inoltre un attività di comunicazione a fronte di segnalazioni, anche telefoniche, verso chiunque segnali un potenziale evento anomalo. Nel 2009 non vi sono state segnalazioni. All interno dello Stabilimento è assicurata costantemente un adeguata comunicazione ambientale attraverso i diversi livelli e unità dell organizzazione. Inoltre vengono affrontati temi legati all ambiente e al Sistema di Gestione Ambientale anche nelle riunioni periodiche di Salute, Sicurezza e Ambiente. Nell anno 2010 lo Stabilimento ha avuto modo di incontrare i propri dipendenti, la cittadinanza e le Autorità Locali per comunicare la propria realtà produttiva con le relative attività e gli impegni connessi nella Giornata della Sicurezza Durante tale iniziativa, che ha visto la partecipazione, oltre che dei vertici aziendali, di rappresentanze sindacali e dell ASL di Mantova, sono stati premiati tutti i lavoratori EniPower Mantova a testimonianza dell importante obiettivo conseguito nel 2009 di zero infortuni. L occasione è servita anche per illustrare gli obiettivi della Società in tali campi vista la presenza della Direzione Aziendale. Gestione del controllo operativo L operatività che può avere impatti ambientali è procedurizzata e controllata, ove applicabile, con strumentazione soggetta a periodiche tarature. Tutti i dati consuntivati riguardanti gli aspetti/impatti ambientali (ad esempio emissioni in atmosfera, scarichi idrici, rifiuti, stoccaggio e movimentazione prodotti chimici, risorse energetiche) vengono raccolti ed elaborati dalle unità che li gestiscono ed inviati all unità HSEQ che provvede, ove di competenza, a redigere report sia per la valutazione delle prestazioni che per la divulgazione. Tutto ciò è previsto nell apposita procedura per la gestione dei dati ambientali, che definisce fonti, modi, responsabilità e tempistiche nella raccolta ed elaborazione degli stessi al fine di garantirne la consistenza e la congruità. Controllo e registrazione della documentazione La documentazione del Sistema di Gestione Ambientale viene gestita in modo da garantirne l aggiornamento, la rintracciabilità nei luoghi di lavoro e la standardizzazione. Audit ambientali Nel corso del 2010 il Sistema di Gestione Ambientale è stato verificato in queste occasioni: maggio 2010: audit interno ISO e EMAS da parte della Sede EniPower; giugno e settembre 2010: audit di sorveglianza ISO 14001:2004 e rinnovo EMAS da parte di Certiquality; novembre 2010: verifica GHG a cura di DNV. Tutte le non conformità e/o raccomandazioni rilevate in queste occasioni sono state prontamente trattate. La struttura organizzativa Si è consolidata l organizzazione che prevedeva, già dal 2009, la soppressione del semiturno elettrico. È stato introdotto un secondo assistente di produzione di giornata. A dicembre 2010 sono state assunte due risorse a ruolo Operatore Esterno Cicli Combinati e si è registrata un uscita per raggiunti termini di pensionamento di un Operatore Esterno della centrale tradizionale B6. 23

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27 Profilo della Società Il Sistema di Gestione Ambientale Gli aspetti ambientali Obiettivi e Piano di Miglioramento Protocolli ambientali, norme e leggi di riferimento Glossario Mantova piazza Sordello.

28 Gli aspetti ambientali Gli aspetti ambientali Gli aspetti ambientali, sia diretti che indiretti, sono stati identificati in funzione della specificità dei gruppi di produzione installati, del sito industriale in cui è collocato lo Stabilimento e del territorio mantovano. L IDENTIFICAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Aspetti ambientali diretti Si considerano aspetti ambientali diretti tutti gli aspetti che sono sotto il completo controllo dell organizzazione, come di seguito indicato: emissioni scarichi idrici produzione di rifiuti qualità del suolo e della falda impiego di risorse naturali ed energetiche effetti sull ecosistema - rumore - odori - amianto - campi elettromagnetici - impatto visivo - biodiversità - sostanze pericolose per l ozono - PCB sicurezza e salute dei lavoratori operanti nello Stabilimento aspetti ambientali in condizioni di emergenza. Tutti i dati di seguito riportati sono elaborati e consolidati come descritto nell apposita procedura sulla gestione dei dati ambientali. Emissioni Emissioni in atmosfera Le emissioni in atmosfera sono generate dalla combustione del gas naturale nelle due turbine dell impianto a ciclo combinato e nella caldaia di riserva B6. Nella seguente tabella 1 sono illustrate, a titolo riepilogativo, le sorgenti presenti (tutte di tipo puntuale) e le caratteristiche geometriche dei punti di emissione. Tabella 1 Caratteristiche delle sorgenti di emissione in atmosfera Sigla sorgente Gruppo di produzione Portata fumi secchi (Nm 3 /h) Altezza camino (m) Area camino (m 2 ) Temperatura fumi ( C) E321 B > 100 E1 CC > 100 E2 CC > 100 Nelle successive figure viene riportato, per ogni gruppo di produzione, il confronto tra i valori medi annuali e quelli autorizzati 3 : 26

29 Enipower Stabilimento di Mantova / Dichiarazione Ambientale EMAS 2010 Caldaia B6 Fig. 8 Emissioni NO X caldaia tradizionale B6 Caldaia tradizionale B6 Confronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di NO X Fig. 9 Emissioni SO 2 caldaia tradizionale B6 Caldaia tradizionale B6 Confronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di SO Concentrazione (mg/nm 3 ) 40 Concentrazioni (mg/nm 3 ) NO x - media anno NO x - valore limite SO 2 - media anno SO 2 - valore limite Fig. 10 Emissioni polveri caldaia tradizionale B6 Caldaia tradizionale B6 Confronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di Polveri Fig. 11 Emissioni CO caldaia tradizionale B6 Caldaia tradizionale B6 Confronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di CO 6 Concentrazioni (mg/nm 3 ) 300 Concentrazioni (mg/nm 3 ) Polveri - media anno Polveri - valore limite 0,3 5 0,2 5 0,25 5 CO - media anno CO - valore limite 3, , ,9 100 Dalle figure precedenti si evince che: I valori medi delle concentrazioni di NO X si mantengono costanti rispetto allo scorso anno in quanto l impianto è stato esercito nelle medesime condizioni di marcia. Le emissioni di SO 2 sono costantemente pari a zero grazie all impiego del gas naturale (composto principalmente da metano) come unico combustibile. I valori medi delle concentrazioni di polveri, con l adozione del gas naturale (composto principalmente da metano) come unico combustibile, si mantengono costantemente stabili a valori praticamente prossimi allo zero. I valori medi delle concentrazioni di CO sono nettamente inferiori ai limiti di legge. 3 Le emissioni della caldaia B6 devono rispettare i limiti imposti dal combinato disposto del D. Lgs. 152/06 e delle Delibera di Giunta della Regione Lombardia n del I cicli combinati CC1 e CC2, invece, hanno come limiti i valori indicati nel Decreto Autorizzativo del Ministero delle Attività Produttive n. 8 del 24 giugno

30 Gli aspetti ambientali Cicli combinati CC1 e CC2 Fig. 12 Emissioni NO X impianto ciclo combinato CC1 Fig. 13 Emissioni CO impianto ciclo combinato CC1 Ciclo combinato CC1 Confronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di NO x Ciclo combinato CC1 Confronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di CO 60 Concentrazioni (mg/nm 3 ) 60 Concentrazioni (mg/nm 3 ) NO x - media anno NO x - valore limite giornaliero NO x - valore limite orario , , , CO - media anno CO - valore limite , , ,05 50 Fig. 14 Emissioni NO X impianto ciclo combinato CC2 Fig. 15 Emissioni CO impianto ciclo combinato CC2 Ciclo combinato CC2 Confronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di NO x Ciclo combinato CC2 Confronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di CO 60 Concentrazioni (mg/nm 3 ) 60 Concentrazioni (mg/nm 3 ) NO x - media anno NO x - valore limite giornaliero NO x - valore limite orario , , , CO - media anno CO - valore limite , , ,05 50 Dalle figure precedenti si possono trarre le seguenti considerazioni: L aumento delle concentrazioni di NO X sul CC1 rispetto al 2009 si spiegano, come già anticipato nella Dichiarazione Ambientale dello scorso anno, con la sostituzione dei precedenti bruciatori (caratterizzati da prestazioni emissive migliori ma dal comportamento un po più instabile), effettuata nel marzo 2010 durante la fermata HGPI, con un set analogo a quello presente sul CC2. Ciò trova conferma dall analisi dei valori di NO X di entrambi i cicli del 2010, che si avvicinano tra loro rispetto ai valori 2009, attestandosi rispettivamente al 58 e al 68% del limite giornaliero. I valori medi di CO si mantengono a livelli di almeno 2 ordini di grandezza inferiori al limite grazie all elevatissima efficienza della combustione in turbina. 28

31 Enipower Stabilimento di Mantova / Dichiarazione Ambientale EMAS 2010 Oltre ai limiti delle concentrazioni da rispettare per i parametri NO X e CO, il Decreto Autorizzativo MAP n. 08/2003 fissa il quantitativo massimo annuo di emissioni di NO X, come somma delle emissioni di tutte le unità autorizzate (ciclo combinato e caldaia B6), in tonnellate/anno. Nella figura 16 è evidenziato il trend delle quantità delle emissioni: le quantità emesse di NO X sono in costante diminuzione, quelle del CO e delle polveri sono molto vicine allo zero e quelle di SO 2 nulle in quanto l utilizzo esclusivo di gas naturale ha azzerato la produzione di questo inquinante. Queste valutazioni trovano riscontro negli indici di emissione, espressi come quantità di sostanze inquinanti emesse in funzione dell energia totale prodotta al netto dei consumi di centrale (riportati in figura 17), che aumentano per via della minor quantità di energia prodotta nel 2010 riattestandosi sugli stessi valori del Fig. 16 Andamento emissioni t/anno NO x Polveri CO Valore limite annuo NO x Emissioni , , , Fig. 17 Indici di emissione 0,14 0,12 0,10 0,08 0,06 0,04 0,02 g/kwh eq Indici emissioni 0,00 NO X SO 2 Polveri CO ,114-0,000 0, ,103-0,000 0, ,113-0,000 0,001 Emissioni gas serra Lo Stabilimento EniPower Mantova è stato autorizzato dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in data 28 dicembre 2004, ad emettere gas ad effetto serra ai sensi del D. Lgs. n. 273 del 12 novembre La Decisione di Assegnazione del 20 febbraio 2008 ha fissato per il quadriennio la quota annua massima producibile in t. In questa sezione si vuole fare il punto su un problema specifico di interesse mondiale: le emissioni dei cosiddetti gas serra le cui implicazioni sono generalmente riconducibili al possibile riscaldamento del pianeta. In considerazione dell importanza crescente del cosiddetto effetto serra dal 2009, si considerano tutte le fonti emissione che hanno tale ripercussione, e non solo la CO 2. Tale impatto, per lo Stabilimento, è generato da: anidride carbonica metano (presente in tracce come incombusto nei fumi e rilasciato in atmosfera durante sfiati di linee) protossido di azoto (presente nei fumi) esafluoruro di zolfo (presente all interno di trasformatori e interruttori di macchina e di linea come isolante per le parti in tensione) idrofluorocarburi (utilizzati negli impianti di refrigerazione delle cabine elettriche e della palazzina uffici). Queste due ultime sostanze posso essere emesse in occasione di perdite o attività di manutenzione sulle apparecchiature che le contengono. Il contributo delle emissioni delle varie sostanze al riscaldamento del pianeta non è uguale; è stato quindi introdotto, a livello internazionale, il Potenziale di Riscaldamento Globale ( Global Warming Potential in inglese, abbreviato GWP) al fine di determinare, per ogni sostanza, la quantità di CO 2 equivalente. Il Potenziale di 29

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