Riprende in mano il quaderno, ripercorre il modulo precedente e risponde. (All. A)
|
|
- Guglielmo Coppola
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Unità di apprendimento: Ominazione ISTITUTO COMPRENSIVO MONTE San Vito ClassI.3^ A e B Docenti: Paola Gobbi e Giantomassi Annalisa Fase n.1. Obiettivo:diffusione degli ominidi Richiama le informazioni acquisite nel precedente modulo ponendo le seguenti domande : Quando abbiamo parlato di ominazione a quale tempo storico ci siamo riferiti? Dove si è diffusa? Che cosa successe? Mostra un planisfero, invita a collocare in esso gli ominidi secondo le informazioni acquisite e pone le seguenti domande: Quali informazioni puoi ricavare? Quali terre non sono state ancora occupate? Riprende in mano il quaderno, ripercorre il modulo precedente e risponde. () Osserva, colloca nel planisfero la diffusione degli ominidi e risponde, a turno, alle domande arricchendo il proprio parere con quello del gruppo-classe. (All. B) Raggruppamento alunni: individuale; gruppo-classe Metodo: metacognizione e recupero di informazioni;osservazione guidata; discussione orientata. Strumenti e mezzi:quaderno di lavoro; planisfero. Quando? 1 milione di anni fa. Dove? In Africa, in Europa e in Asia. Che cosa successe? Molte bande di ominidi avevano popolato nuove terre e continuavano a evolversi in nuovi tipi di Homo, sempre più intelligenti. Scrivi nel planisfero i nomi degli ominidi che conosci nelle terre che popolarono. All. B Che cosa osservi? Quali terre non sono state ancora occupate?
2 Fase n.2 Obiettivo:Uomo di Neandertal e Homo Sapiens moderno. Descrive, collocandole nello spazio,le due figure di ominidi affermatesi anni fa: Uomo di Neandertal e Homo Sapiens moderno. Ascolta e chiede spiegazioni. Colloca in un cartellone le due diverse descrizioni ponendole a confronto ed evidenziando i concetti-chiave di cui chiede di prendere nota.() Ascolta, legge e prende nota dei concettichiave. Rafforza le informazioni mostrando le immagini rappresentative delle due tipologie di ominidi ed invita gli allievi a trovare dei legami con i dati forniti dalla descrizione.(all. B) Raggruppamento alunni: : individuale, gruppo-classe Metodo: narrazione-descrizione; osservazione di immagini. Strumenti e mezzi:immagini. Quando? anni fa. Dove? In Europa. Che cosa successe? Si diffuse un nuovo Homo, chiamato l Uomo di Neandertal. Descrizione. Era basso e muscoloso. Aveva un cranio sviluppato con la faccia prominente e denti fortissimi per strappare la carne a morsi. A quei tempi l Europa appariva come un immensa prateria popolata da orsi, renne e mammut. Faceva molto freddo e l uomo di Neandertal era un bravo cacciatore. Sappiamo anche che, intagliando le ossa, costruì il flauto, il più antico strumento musicale conosciuto. Osserva le immagini e trova in esse le relazioni con le informazioni fornite dall'insegnante. Quando? anni fa. Dove? In Africa. Che cosa successe? Si evolse un nuovo Homo, chiamato Homo Sapiens moderno. Descrizione. Aveva la faccia piatta e i denti molto piccoli. Le ossa erano più sottili e leggere degli altri ominidi e quindi era meno muscoloso. In compenso aveva un cranio sviluppato e un grosso cervello: era quindi più intelligente di tutti gli altri ominidi. Siccome il cervello è un organo che consuma molta energia, Homo Sapiens moderno aveva bisogno di mangiare molta carne. Era quindi un abile cacciatore che usava una grande tecnologia. Fabbricava ogni tipo di strumenti. Intagliava ossa, pietre e conchiglie con cui realizzava gioielli. Si adornava con piume colorate. Aveva imparato ad usare l ocra, una pietra che macinata e allungata con l acqua diventava un colore per disegnare, dipingere e tingere i tessuti. Ancor oggi possiamo ammirare i dipinti che Homo Sapiens moderno fece anni fa nelle caverne. Aveva imparato ad accendere il fuoco sfregando due pietre di selce o due pezzi di legno secco. Si costruiva semplici ripari. Fabbricava armi come archi, frecce, lance, mannaie. Sapeva parlare e comunicare con gli altri e riuscire quindi a cacciare tanti animali, sempre più grossi.homo Sapiens moderno era un superpredatore, in grado di nutrirsi di una grande quantità di vegetali e in grado di uccidere ogni genere di animale.sapeva quindi costruire tantissime nicchie ecologiche.
3 All. B H HOMO SAPIENS MODERNO Fase n.3. Obiettivo: verifica Mostra una carta che illustra la zona di diffusione dell uomo di Neandertal in base ai fossili ritrovati.() Chiede di riportare i dati su un planisfero muto e pone domande di verifica delle conoscenze date. Osserva ed ascolta, ponendo domande di chiarimento. Esegue la prova.(all. B) Mostra una carta con frecce che indicano la migrazione di Homo Sapiens moderno e pone domande per verificare la comprensione delle conoscenze. Raggruppamento alunni:individuale Metodo:osservazione di carte; sintesi. Strumenti e mezzi: carte geografiche e storiche; questionario Osserva la carta e risponde alle domande di verifica. (All.C) Osserva con attenzione la carta geografica che mostra la zona di diffusione dell uomo di Neandertal in base ai fossili ritrovati.
4 In quale area del mondo ci troviamo? Colora ora di verde la zona di diffusione dell uomo di Neandertal sul planisfero. All. B Quali aree del mondo non sono state occupate dall uomo di Neandertal?... All. C Osserva la carta. Le frecce indicano la migrazione di Homo Sapiens moderno. Da dove è partito? Quali zone del mondo ha occupato? Quali non ha occupato? Perché? Osserva le date riportate e scrivi in che ordine quali zone del mondo sono state occupate da Sapiens moderno.
5 Fase n.4. Obiettivo:La compresenza di ominidi e il tempo profondo Invita a seguire le direttrici dell'homo Sapiens nel planisfero e narra la scomparsa dell'uomo di Neandertal.() Cosa fa l 'allievo Ascolta ed osserva le direttrici nel planisfero. Chiede di osservare un cronogramma che evidenzia la contemporaneità di diversi tipi di ominidi e la parzialità delle conoscenze relative al tempo profondo (All. B) Ascolta, osserva, chiede spiegazioni, risponde alle domande. Raggruppamento alunni:individuale; gruppo classe Metodo: narrazione; osservazione di carte;discussione orientata. Strumenti e mezzi:carte. LA SCOMPARSA DELL UOMO DI NEANDERTAL Homo Sapiens moderno si insediò in tutte le nicchie ecologiche africane. Poi, circa 100 mila anni fa, alcune bande si inoltrarono in Asia e ne occuparono tutte le nicchie. Si avventurarono a sud e giunsero in Australia. Altre bande invece si diressero a nord, attraversarono lo stretto di Bering e si spinsero nel continente americano. Circa 50 mila anni fa, Sapiens moderno giunse in Europa, il territorio abitato dall Uomo di Neandertal. Per migliaia di anni i due tipi di Homo convissero, anche se non sappiamo nulla dei loro rapporti. Tuttavia, Sapiens moderno era un superpredatore, che non lasciava cibo per gli altri ominidi. Ecco che, 35 mila anni fa, si estinse l uomo di Neandertal in Europa.Da allora Homo Sapiens moderno è l unico ominide che vive sulla Terra e noi siamo i suoi discendenti. Osserva con attenzione il grafico e cerca di interpretarlo con l aiuto dell insegnante e della traduzione All. B Il grafico ci mostra le conoscenze che gli storici hanno raccolto sugli ominidi a partire da 8 milioni di anni fa. Fino ad oggi. Queste conoscenze, molto frammentarie, si basano sul ritrovamento dei fossili, degli scheletri, a volte abbastanza completi, ma il più delle volte del tutto insufficienti e limitati a schegge di denti. Infatti i rettangolini colorati di blu mostrano l esistenza di ominidi di cui sappiamo pochissimo. Il percorso evolutivo compiuto dall uomo non
6 è lineare, ma tutto sparpagliato, in quanto si svolge nel tempo profondo cioè milioni di anni fa. Il tempo profondo è come un lungo corridoio buio. Ogni tanto si accende una luce: è un fossile. Poi ritorna il buio finché non si accende un altra luce. Le luci non sono collegate fra loro, ma sono sporadiche conoscenze nel corridoio buio del tempo profondo. Fase n. 5. Obiettivo:La società dei cacciatori e dei raccoglitori Narra la vita dell'uomo raccoglitore e cacciatore evidenziando compiti,scambi, lingua. ( ) Ascolta. Chiede di osservare l'immagine e di rispondere individualmente a delle domande. Legge alcune risposte e le corregge/integra con il parere dei compagni. Osserva e risponde alle domande. Ascolta ed eventualmente corregge o integra le proprie risposte sulla base del parere del gruppo classe.(all. B) Raggruppamento alunni: individuale,gruppo classe. Metodo: narrazione; osservazione; sintesi. Strumenti e mezzi: immagine; questionario. LA SOCIETÀ DEI CACCIATORI E RACCOGLITORI I COMPITI Al mattino i maschi esploravano il terreno alla ricerca di animali e piante rare.. a volte si allontanavano di molti chilometri dall accampamento. Le donne, invece, cercavano nei dintorni: raccoglievano erbe e semi e cacciavano piccoli animali.tutto ciò che veniva cacciato e raccolto (animali e vegetali) veniva portato all accampamento e lì diviso tra le varie famiglie di modo che ognuno ricevesse la giusta parte e tutti avessero di che mangiare.i vecchi, che spesso non potevano andare a caccia, restavano all accampamento e venivano accuditi e nutriti dal gruppo. Ma anch essi avevano un compito importantissimo: ricordavano gli avvenimenti passati e le tradizioni e li raccontavano ai più piccoli.i morti venivano sepolti sotto terra con i loro oggetti più cari. GLI SCAMBI Con il tempo i gruppi di Sapiens impararono a scambiare con gli altri gruppi ciò che serviva loro. Ad esempio si scambiavano la selce, l ossidiana ( una pietra molto tagliente simile al vetro), le pietre colorate, le conchiglie, il sale.. LA LINGUA Gli studiosi pensano che all inizio le bande di ominidi parlassero una sola lingua. Hanno quindi chiamato questa lingua PROTOSAPIENS e pensano che da essa derivino le 5000 lingue esistenti al mondo.ma perché da un unica lingua se ne formarono così tante diverse? Perché con il passare del tempo i gruppi si differenziarono, a volte restarono isolati e quindi modificarono la loro lingua. All B Osserva l immagine e descrivila. Secondo te oggi esistono nel mondo gruppi di ominidi che vivono andando a caccia e
7 raccogliendo vegetali? Parlane con i tuoi compagni. Gli alunni hanno risposto individualmente alla domanda sul quaderno in questo modo: Secondo me no, perché dappertutto ci sono i negozi e i supermercati. Secondo me sì, perché alcune persone nei paesi poveri possono per sfamarsi solo cacciare gli animali e raccogliere i vegetali. Fase n.6 Obiettivo. I superpredatori: i Boscimani Introduce la condizione dei superpredatori di oggi ( ) Ascolta e chiede spiegazioni. Divide la classe in gruppi di tre allievi contrassegnando ciascuno con una lettera(a,b,c).distribuisce a ciascuno un testo(all. B) relativo ai Boscimani: La storia (A) L'ambiente (B) La società (C ) Invita ciascuno a leggere il proprio testo. Chiede che ogni allievo si unisca con i compagni che hanno la stessa lettera e di formare i gruppi di esperti per discutere sul testo assegnato. Invita a tornare nel gruppo base dove ciascuno riferisce il suo testo mentre gli altri prendono appunti. Ogni gruppo deve presentare una mappa di concetti relativi ai tre testi oggetto di studio. Apre un briefing tra i gruppi. Prende il testo assegnato e legge individualmente. Discute ed approfondisce nel piccolo gruppo degli esperti. Relaziona nel gruppo di base. Presenta la mappa relativa al proprio testo di studio esponendone i nodi principali con l aiuto dei compagni. Espone, ascolta, chiede, risponde. Sintetizza le conoscenze apprese. Ascolta. Raggruppamento alunni: in piccolo gruppo: gruppo classe ; individuale Metodo: cooperative learning; attività di lettura; comprensione di testo;conversazione orientata; costruzione di mappe; attività di esposizione; attività di sintesi. Strumenti e mezzi: fotocopie. I SUPERPREDATORI All.A INTRODUZIONE In moltissime regioni della Terra sono rimaste delle nicchie, nelle quali alcuni gruppi umani sopravvivono, utilizzando le stesse tecniche di homo sapiens moderno, il superpredatore. Questi gruppi vivono nelle foreste pluviali dell Africa, del Sud America, e dell Indonesia; in alcune zone aride dell Africa e dell Australia; nelle regioni glaciali europee, americane e asiatiche.sono ambienti estremi, dove gli agricoltori e i pastori riescono a vivere con difficoltà; dove noi occidentali moderni non sapremmo sopravvivere. Un tempo i superpredatori erano i signori del mondo.ora vivono solo in questi ambienti difficilissimi, perché sono stati cacciati
8 dalle terre più ricche. Qui, al loro posto, abitano oggi cittadini moderni, agricoltori e allevatori. C è chi pensa che i superpredatori moderni vivano ancora come i sapiens di 100 mila anni fa, ma si sbaglia. Anche i superpredatori si sono evoluti. Anche per loro il tempo è passato e la storia ha prodotto grandi modificazioni. La cosa straordinaria è che solo loro riescono a sopravvivere in quegli ambienti impossibili, grazie alle tecniche di raccolta e caccia che solo loro conoscono e sanno usare. Tutto ciò ci fa capire che la caccia e la raccolta sono sistemi molto efficaci per procurarsi il cibo e quindi assicurarsi la sopravvivenza. All. B A) LA LORO STORIA 30 mila anni fa i boscimani vivevano sparsi per tutta l Africa. Occupavano le terre migliori e più ricche di animali. Poi, quando i popoli pastori cominciarono a espandersi sul continente, furono pian piano cacciati dalle loro terre. Poche centinaia di anni fa, si rifugiarono nel Kalahari, un deserto dell Africa meridionale, dove non è possibile sopravvivere. Invece i boscimani ci sono riusciti dimostrando a tutti quanto siano efficaci le loro tecniche di sopravvivenza. B) L AMBIENTE Nel Kalahari di giorno è caldissimo, fino a 50. Di notte la temperatura si raffredda e spesso scende sotto lo zero. C è poca acqua. La vegetazione è rada e I pochi animali che si vedono si allontanano veloci. Il Kalahari è un territorio immenso, grande quasi il doppio dell Italia. I boscimani fino al 1970 erano circa 50 mila in tutto. Vivevano sparsi in questo territorio, divisi in piccole bande, che potevano anche non incontrarsi mai. Avevano sviluppato culture diverse tra di loro al punto che parlavano 6 lingue diverse. Negli ultimi anni sono stati cacciati e ridotti a
9 poche decine. Oggi forse la loro cultura è persa per sempre. C) LA SOCIETÀ DEI CACCIATORI E DEI RACCOGLITORI Al mattino le donne e i bambini iniziano a perlustrare il territorio intorno all accampamento. Hanno al collo i bambini piccoli. Cercano bacche, radici, tartufi, meloni, arance selvatiche: il deserto offre un centinaio di specie commestibili. Sanno dove cercare, la loro raccolta è ricca e fornisce la maggior parte del cibo. I maschi, il mattino presto, partono dall accampamento con archi e frecce e vanno a caccia. I loro archi hanno una gittata lunga: colpiscono solo da una decina di metri. Ma hanno le punte avvelenate. Il veleno è ricavato dalle larve di un insetto. I cacciatori non amano le prede grosse, perché il veleno impiega molto effetto a fare effetto. L animale fugge lontano e bisogna inseguirlo a lungo, prima di afferrarlo. Con le prede piccole, invece, le cose vanno meglio. L animale si ferma subito e non si fatica a catturarlo. Nel deserto esistono una trentina di cose buone da mangiare. Quando le donne hanno raccolto una quantità di cibo sufficiente, tornano all accampamento. È inutile accumulare risorse, perchè con il caldo non durerebbero. Inoltre sanno che non devono mai raccogliere tutto, altrimenti per l anno successivo le piante non ricrescerebbero. Quando gli uomini ritornano, si arrostisce la carne. Ogni famiglia riceve la sua porzione. Se la carne è molta, tutti mangiano a più non posso, così, i giorni seguenti eviteranno di muoversi alla ricerca di cibo. Poi si passa il tempo attorno al fuoco. Si raccontano le antiche tradizioni. Si lodano le imprese dei cacciatori più bravi. Prima di andare a dormire, ciascuno prende un pezzettino di carne rimasta e la porta con sè. Gli servirà per colazione il mattino seguente. I boscimani hanno una grande disponibilità di cibo e non fanno molta fatica a procurarselo. Lavorano in media due ore e mezza al giorno. Ma hanno bisogno di spazi vastissimi. Ogni gruppo, di una ventina di persone, si muove in un vastissimo territorio. Per questo ne sono rimasti molto pochi. Obiettivo. Da superpredatori a pescatori: gli El Molo Divide la classe in gruppi di tre allievi contrassegnando ciascuno con una lettera(a,b,c).distribuisce a ciascuno un testo () relativo agli El Molo: L'ambiente(A) La vita quotidiana (B) La storia (C) Prende il testo assegnato e legge individualmente. Invita ciascuno a leggere il proprio testo. Chiede che ogni allievo si unisca con i compagni che hanno la stessa lettera e di formare i gruppi di esperti per discutere sul testo assegnato. Invita a tornare nel gruppo base dove ciascuno riferisce il suo testo mentre gli altri prendono appunti. Legge individualmente sottolineando i concetti più significativi. Discute ed approfondisce nel piccolo gruppo degli esperti. Relaziona nel gruppo di base.
10 Ogni gruppo deve presentare una mappa di concetti relativi ai tre testi oggetto di studio. Apre un briefing tra i gruppi. Sintetizza le conoscenze apprese. Presenta la mappa relativa al proprio testo di studio esponendone i nodi principali con l aiuto dei compagni. Espone, ascolta, chiede, risponde. Ascolta. Sottopone gli allievi ad una verifica individuale ( All. B) Risponde al questionario. Raggruppamento alunni: in piccolo gruppo: gruppo classe ; individuale Metodo: cooperative learning; attività di lettura; comprensione di testo;conversazione orientata; costruzione di mappe; attività di esposizione; attività di sintesi. Strumenti e mezzi: fotocopie. A) L AMBIENTE Gli el molo vivono in Africa sulle rive del lago Turkana in Kenia. È una delle regioni più conosciute dagli storici: infatti lungo le sue rive sono stati ritrovati antichi fossili di Australopithecus e Habilis. Ma, con il passare del tempo, il lago è diventato una delle parti della terra più aspre, inospitali e infernali. Le sue rive sono delle lastre di ciottoli di lava, dove no cresce nulla. Le sue acque sono verdi e di cattivo sapore, a causa dei minerali che vi sono sciolti. Niente vegetazione, pochissimi animali. In compenso le acque del lago Turkana sono ricche di alghe, per cui stormi di fenicotteri vanno lì a nutrirsi, di pesci, di coccodrilli e di ippopotami. Il clima è torrido (caldissimo) e non piove quasi mai. Qui si adattarono gli antichi el molo. B) LA VITA QUOTIDIANA Allo spuntare del sole, il villaggio si anima e tutti partono alla ricerca di cibo. I bambini e le donne si dedicano alla pesca dalla riva. Usano lenze ed ami. I bambini vanno anche su zattere, fatte di tronchi di palma, legati con corde di alghe. Con queste zattere partono anche gli uomini, ma loro vanno a caccia di coccodrilli e qualche volta anche di ippopotami, gli animali più pericolosi del lago.gli uomini sono armati di arpioni, con le punte che un tempo erano di osso, e ora invece sono di ferro.i bambini vanno anche a caccia di uccelli, che cercano di abbattere con lanci di sassi.
11 Verso le otto di mattina il sole picchia forte e la pesca si è conclusa. Tornati all accampamento le donne aprono il pesce, usando schegge di pietra lavica che si trova sulle rive del lago. Lo puliscono e ne estraggono il grasso, che viene conservato e mangiato a parte. Se gli uomini hanno preso un grosso pesce, la coda viene data al capo villaggio, l uomo più saggio e rispettato, il resto tra le varie famiglie. Il pesce viene bollito in pentoloni di metallo, con fuoco di sterpi e legna secca. Il pentolone e la legna sono ottenuti dai pastori delle zone interne, in cambio del pesce. Il coccodrillo viene arrostito e diviso. Il suo grasso è conservato come alimento e come medicinale. Tutti si riparano dal sole rovente nelle capanne costruite con foglie di palma. La vita riprende la sera. C) LA STORIA DEGLI EL MOLO Gli el molo erano dei superpredatori, come i boscimani. In tempi remoti (non sappiamo con precisione quando) vivevano nelle boscaglie dell Etiopia. Vennero cacciati e si rifugiarono sulle rive del lago Turkana. Qui si adattarono. Applicarono le loro abilità di cacciatori-raccoglitori e crearono un nuovo modo di vita, specializzato nella pesca. Erano un popolo disprezzato dagli altri che non mangiavano pesce. Ma, nel 1970, la siccità colpì le popolazioni dei pastori che per non morire di fame hanno iniziato ad imparentarsi con gli el molo e ad imparare le loro tecniche di pesca, proprio loro che prima disprezzavano tanto. Così gli el molo hanno iniziato ad aumentare ed oggi sono circa qualche migliaio. All. B Rispondi alle domande In quale area geografica del mondo vivono gli el molo? Dove vivevano prima gli el molo? In che ambiente vivono? Che tipo di società è la loro? In quale momento della giornata si procurano il cibo? Che cosa fanno i bambini? Che cosa fanno le donne? Che cosa fanno gli uomini? Che cosa mangiano gli el molo?
GLI AUSTRALOPITECHI. Tra gli animali che vedi nelle figure, sai dire quale è una scimmia? Cerchia l animale giusto e collega i nomi ai disegni.
GLI AUSTRALOPITECHI Prerequisiti: orientarsi nel tempo fra passato, presente e futuro, usare gli strumenti sussidiari al testo (cartine, immagini, tabelle ) Obiettivi: studio dell evoluzione dell uomo
DettagliBase di lavoro. Idea principale
Base di lavoro Idea principale «Gli esseri viventi vivono in relazione tra loro e con l ambiente che li ospita, all interno di particolari ecosistemi dotati di un equilibrio ben preciso. Tutti gli organismi
DettagliIl mio libro di storia Nome alunno classe as.2013/14 maestra Valeria
Il mio libro di storia Nome alunno classe as.2013/14 maestra Valeria INIZIA Indice arcaica Bang Big primaria secondaria terziaria La Pangea quaternaria Le ere L' evoluzione dell'uomo ETA DELLA PIETRA NEOLITICO
Dettagli6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi.
6. La Terra Dove vivi? Dirai che questa è una domanda facile. Vivo in una casa, in una certa via, di una certa città. O forse dirai: La mia casa è in campagna. Ma dove vivi? Dove sono la tua casa, la tua
DettagliCOME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE.
COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE. UNA METAFORA PER SPIEGARE I DSA La psicologa americana ANIA SIWEK ha sviluppato in anni di pratica professionale un modo semplice ed efficace di spiegare i DSA ai bambini,
DettagliMODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE VOLUME 1 CAPITOLO 2 ... ... ... ... ... ...
VOLUME 1 CAPITOLO 2 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE ACQUE INTERNE 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: valle... ghiacciaio... vulcano... cratere...
DettagliLINK CORRELATI: Test interattivo (Quiz Faber): Quiz_evoluzione uomo
NOME FILE: L evoluzione dell uomo_a2 CODICE DOCUMENTO: S STORIA A A2 P 2 DESCRIZIONE DOCUMENTO: proposta di testo semplificato di storia SCUOLA: primaria CLASSE: 3^ LINK CORRELATI: Test interattivo (Quiz
DettagliSCHEDA DI PRESENTAZIONE. DIDATTIZZAZIONE E SEMPLIFICAZIONE a cura di : Lorella Pambianchi
SCHEDA DI PRESENTAZIONE UNITA DI LAVORO: L UOMO E L AMBIENTE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: - raggruppare luoghi secondo elementi comuni - riconoscere le modificazioni apportate dall uomo nei vari ambienti
DettagliMateriale per gli alunni
Testi semplificati di storia Materiale per gli alunni LIVELLO DI COMPETENZA LINGUISTICA RICHIESTA: A2- B1 SI RIVOLGE A: studenti della scuola secondaria di I grado al 3 anno Prerequisiti: Gli alunni sanno
DettagliAntonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO. classe quarta
Antonella Martinucci, Rossana Nencini, 2013 IL PESO classe quarta I bambini utilizzano spontaneamente il concetto di pesante? Collochiamo su un banco alcuni oggetti: penne matite gomme fogli scottex quaderni
DettagliGLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA
VOLUME 1 CAPITOLO 0 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: Terra... territorio...
DettagliSCHEDA DI PRESENTAZIONE
SCHEDA DI PRESENTAZIONE TITOLO: IL 1300 BREVE DESCRIZIONE DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO: in questa unità di apprendimento si vuole introdurre lo studio dei fatti più importanti del 1300 DIDATTIZZAZIONE e
DettagliEVOLUZIONE NELLA PREISTORIA
EVOLUZIONE NELLA PREISTORIA PREISTORIA SCIMMIE ANTROPOMORFE: SONO SIMILI ALL UOMO VIVONO SUGLI ALBERI NELLE FORESTE DELL AFRICA DIVENTANO ONNIVORE: MANGIANO TUTTO, ANCHE LA CARNE DA QUADRUPEDI DIVENTANO
DettagliI PAESAGGI NATURALI DELLA FASCIA TROPICALE
1 I PAESAGGI NATURALI DELLA FASCIA TROPICALE Nella fascia tropicale ci sono tre paesaggi: la foresta pluviale, la savana, il deserto. ZONA VICINO ALL EQUATORE FORESTA PLUVIALE Clima: le temperature sono
DettagliGli strumenti della geografia
Gli strumenti della geografia La geografia studia lo spazio, cioè i tanti tipi di luoghi e di ambienti che si trovano sulla Terra. La geografia descrive lo spazio e ci spiega anche come è fatto, come vivono
DettagliTEORIA DI LAMARCK O DELLA EREDITARIETA DEI CARATTERI ACQUISITI
L EVOLUZIONE IN PASSATO SI PENSAVA CHE LE SPECIE ANIMALI E VEGETALI CHE OGGI POPOLANO LA TERRA AVESSERO AVUTO SEMPRE LA FORMA ATTUALE. SI CREDEVA CIOE NELLA TEORIA DELCREAZIONISMO (NELLA CREAZIONE ORIGINALE)
DettagliLA COMBUSTIONE. Proposta didattica per la classe terza. Istituto Comprensivo di Barberino di Mugello Galliano. Anno scolastico 2011-2012
LA COMBUSTIONE Proposta didattica per la classe terza Istituto Comprensivo di Barberino di Mugello Galliano Anno scolastico 2011-2012 IL FUOCO IO SO CHE Iniziamo il percorso con una conversazione: parliamo
DettagliCONOSCERE IL PROPRIO CORPO
CONOSCERE IL PROPRIO CORPO Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune
DettagliProgetto <L Apprendista Cittadino >. Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguire virtute e canoscenza.
Progetto . Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguire virtute e canoscenza. Le tematiche offerte, gli spunti di riflessione, gli argomenti trattati sono risultati interessanti
DettagliMito degli indiani Yakima
Piancallo, 14 ottobre 2011 Progetto LO SPAZIO Mito degli indiani Yakima Agli inizi del mondo c era solo acqua. Il Grande Capo Lassù viveva su nel cielo tutto solo. Un giorno decide di fare il mondo, viene
DettagliGruppo G.R.E.M. Piemonte e Valle d Aosta. Attività di animazione: I CONFLITTI KIT DI ANIMAZIONE
Gruppo G.R.E.M Piemonte e Valle d Aosta Attività di animazione: I CONFLITTI KIT DI ANIMAZIONE Il kit, pensato per l animazione di bambini, ragazzi e adulti sul tema dei conflitti è così composto: - 1 gioco
DettagliI libri di testo. Carlo Tarsitani
I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti
DettagliMateriale per gli alunni
Testi semplificati di storia Materiale per gli alunni LIVELLO DI COMPETENZA LINGUISTICA RICHIESTA: A2- B1 SI RIVOLGE A: studenti della scuola secondaria di I grado al 3 anno Prerequisiti: Gli alunni sanno
DettagliLA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA
LA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA Rossana Nencini, 2013 Le fasi del lavoro: 1. Proponiamo ai bambini una situazione reale di moltiplicazione: portiamo a scuola una scatola di biscotti (. ) e diamo la
DettagliCostruiamo e leggiamo statistiche
Costruiamo e leggiamo statistiche Classi seconde scuola primaria Insegnanti: Susanna Carrai, Elisabetta Gori. Michela Carli, Sandra Chesi, Fulvia Mollica. 1 Relazioni, dati e previsioni 2 Obiettivi essenziali
DettagliIL PROGETTO DIDATTICO
IL PROGETTO DIDATTICO C NIDO D INFANZIA LA NUVOLA ANNO EDUCATIVO 2011-2012 BAMBINI ED EDUCATORI COINVOLTI Tutti i bambini e le bambine iscritte al Nido d Infanzia La Nuvola vengono coinvolti nel progetto
DettagliCOME SI VIVEVA IN UN INSULA? COMPLETA. Si dormiva su Ci si riscaldava con Si prendeva luce da.. Si prendeva acqua da. Al piano terra si trovavano le..
ROMA REPUBBLICANA: LE CASE DEI PLEBEI Mentre la popolazione di Roma cresceva, si costruivano case sempre più alte: le INSULAE. Erano grandi case, di diversi piani e ci abitavano quelli che potevano pagare
DettagliCostruire dei contenitori per la raccolta separata Istruzioni, schede di lavoro, soluzioni
Obiettivi Gli alunni realizzano il compito in maniera sostenibile e creativa. Contenuto e attività Gli alunni lavorano in gruppi e realizzano dei contenitori per il riciclaggio dei rifiuti. Metodo di lavoro
DettagliStudio o faccio i compiti?
Devo leggere o studiare? Per oggi c erano i compiti, ma non c era nulla da studiare. Che fortuna! Studio o faccio i compiti? La sostanza dei compiti è lo studio e lo studio è il compito dei compiti STUDIARE
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO BARBERINO MUGELLO
IL PESO percorso didattico scuola primaria Sperimentazione didattica ISTITUTO COMPRENSIVO BARBERINO MUGELLO I bambini utilizzano spontaneamente il concetto di pesante? Collochiamo su un banco alcuni oggetti:
DettagliPSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare
PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare Sottogruppo coordinato da Fortunata Capparo (verbale 2 incontro - 18 /11 2002) L ispettore Gandelli ha iniziato l incontro
DettagliAttività Descrizione Materiali utilizzati
Voglio un(a) Prato per giocare: ragazzina, colorata e accogliente Percorso di pianificazione partecipata e comunicativa per la definizione di linee guida per il nuovo Piano Strutturale del Comune di Prato
DettagliPERCHE ESISTONO IL Dì E LA NOTTE?
PERCHE ESISTONO IL Dì E LA NOTTE? LEZIONE PROPOSTA IN UNA CLASSE TERZA, formata da 19 alunni. Premetto che sono insegnante unica: insegno tutte le materie, tranne religione; tempo scuola: 24 ore Ho proposto
DettagliCATENE ALIMENTARI E RETI ALIMENTARI
CATENE ALIMENTARI E RETI ALIMENTARI Nella biologia, lo studio degli esseri viventi, è molto importante sapere chi mangia che cosa. Questa informazione serve per capire che tutti gli esseri viventi sono
Dettagli4. Conoscere il proprio corpo
4. Conoscere il proprio corpo Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune
DettagliCREPAPANZA ERA. 1.buono e generoso 2.avido ed ingordo 3.cattivo e pericoloso CREPAPANZA ERA. 1.buono e generoso 2.avido ed ingordo 3.cattivo e pericoloso IL NUTRIMENTO E UNA NECESSITA VITALE PER L UOMO,
DettagliLa lettura con la tecnica del jigsaw (gioco a incastro)
La lettura con la tecnica del jigsaw (gioco a incastro) Abdelkrim Boussetta Ispettorato Regionale - Rabat 1 Corso di formazione Accademia di Rabat, giovedi 21 ottobre 2010 Docente Studente Materia 2 Insegnamento
DettagliInsegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino
Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta
DettagliLETTURA DELLE CARTE GEOGRAFICHE CLASSE III
SSIS Emilia-Romagna A.A. 2006-2007 Didattica della lingua italiana Scheda introduttiva dei materiali didattizzati prodotti Titolo LETTURA DELLE CARTE GEOGRAFICHE Ambito disciplinare GEOGRAFIA Tipologia
DettagliCorsi di formazione per docenti delle scuole di ogni ordine e grado: Didattica orientativa e percorsi di orientamento con approccio narrativo
Corsi di formazione per docenti delle scuole di ogni ordine e grado: Didattica orientativa e percorsi di orientamento con approccio narrativo MICROPROGETTAZIONE DI UN PERCORSO DI DIDATTICA ORIENTATIVA
DettagliSCHEDA DI PRESENTAZIONE. DIDATTIZZAZIONE E SEMPLIFICAZIONE a cura di : Lorella Pambianchi
SCHEDA DI PRESENTAZIONE UNITA DI LAVORO: AMBIENTI DIVERSI: IL MARE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: - riconoscere i principali tipi di paesaggio - raggruppare luoghi secondo elementi comuni - riconoscere gli
DettagliREGIONE PIEMONTE. Asse MATEMATICO (prova 1) Codice corso: Allievo: Cod. fiscale: ASSE CULTURALE MATEMATICO. Questionario
Pagina 1 di 15 REGIONE PIEMONTE ASSE CULTURALE MATEMATICO Questionario Asse MATEMATICO (prova 1) Codice corso: Allievo: Cod. fiscale: Pagina 2 di 15 Modalità di erogazione Se la somministrazione della
DettagliIMMAGINANDO QUELLO CHE NON SI VEDE
Laboratorio in classe: tra forme e numeri GRUPPO FRAZIONI - CLASSI SECONDE DELLA SCUOLA PRIMARIA Docenti: Lidia Abate, Anna Maria Radaelli, Loredana Raffa. IMMAGINANDO QUELLO CHE NON SI VEDE 1. UNA FIABA
DettagliIgiene orale Conoscenza e cura dell'apparato dentale
Scuola Primaria Paritaria «San Giuseppe» Foggia Igiene orale Conoscenza e cura dell'apparato dentale 17 e 24 aprile 2012 Dott. Felice Lipari odontoiatra IL SORRISO Ciao, amici, sapete che il nostro sorriso
DettagliPD1A: La scoperta dell acqua Le mappe
PD1A: La scoperta dell acqua Le mappe Una mappa è una rappresentazione grafica che serve per comunicare delle informazioni chiare e dati utili. Esistono diversi tipi di mappa tra cui le mappe mentali e
DettagliI.C. "L.DA VINCI" LIMBIATE CURRICOLO IN VERTICALE ANNO SCOLASTICO 2014/2015 GEOGRAFIA
GEOGRAFIA Osservare gli spazi circostanti Saper distinguere sopra-sotto, davantidietro etc. svolgendo semplici percorsi sul foglio e attraverso giochi di psicomotricità (AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA)
DettagliSCHEDA DI PROGETTAZIONE. Premessa
SCHEDA DI PROGETTAZIONE Premessa Le attività sono progettate al fine di favorire e permettere ai bambini l'uso della lettura per ricavare informazioni da testi scritti, ascoltati e messaggi iconici testi
Dettaglifrutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori
La Scuola Primaria PAOLO NEGLIA di Vanzago, nell ambito delle manifestazioni organizzate per la Festa di fine anno scolastico, ha promosso la seguente iniziativa frutto della collaborazione fra Volontari
DettagliSchemi e racconti storici scritti dagli alunni delle classi terze della scuola primaria di Miradolo Terme anno scolastico 2008-2009
La preistoria raccontata da noi bambini Schemi e racconti storici scritti dagli alunni delle classi terze della scuola primaria di Miradolo Terme anno scolastico 2008-2009 AFRICA circa 30 milioni di anni
DettagliRegole da Ricordare. - Non è ammesso ricevere una ferita volontariamente usando energia che non si ha. (Pagina IV, seconda nota)
Regole da Ricordare - Quando ricevete una tessera cibo, fate attenzione a dove la posizionate: nel riquadro foraggio o nella riserva. Non confondete questi due concetti! (Pagina III, descrizione del tabellone)
DettagliTANTO,POCO,NIENTE zero. PROGETTO MATEMATICA INS. MARTINIS MARGHERITA A.S. 2007/08 4 ANNI Scuola infanzia COLLODI
TANTO,POCO,NIENTE zero PROGETTO MATEMATICA INS. MARTINIS MARGHERITA A.S. 2007/08 4 ANNI Scuola infanzia COLLODI Favorire strategie personali di pensiero Cominciare ad usare segni per rappresentare quantità
DettagliPresentazione. Obiettivi dell area «Modelli mentali»
Presentazione In queste schede scoprirai alcuni meccanismi che si mettono in funzione quando cerchi di comprendere un testo. Un lettore esperto infatti è in grado di estrarre dal testo le informazioni
DettagliIL TEMPO Pagine per l insegnante
IL TEMPO Pagine per l insegnante Il tempo è una successione di avvenimenti, viene percepito grazie a mutamenti e ha una durata valutabile. A volte avvenimenti diversi accadono contemporaneamente; a volte
DettagliAmore in Paradiso. Capitolo I
4 Amore in Paradiso Capitolo I Paradiso. Ufficio dei desideri. Tanti angeli vanno e vengono nella stanza. Arriva un fax. Lo ha mandato qualcuno dalla Terra, un uomo. Quando gli uomini vogliono qualcosa,
DettagliI CIRCOLO DIDATTICO SESTO FIORENTINO IL FENOMENO DELLA COMBUSTIONE
I CIRCOLO DIDATTICO SESTO FIORENTINO IL FENOMENO DELLA COMBUSTIONE COMPETENZE ATTESE AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA Osservare, registrare, classificare organismi viventi e fenomeni fisici con la guida dell
DettagliPercorso di Storia e Geografia. per la classe seconda della Scuola Primaria. Insegnante: Di Nucci Nicoletta
Percorso di Storia e Geografia per la classe seconda della Scuola Primaria Insegnante: Di Nucci Nicoletta Questo percorso è stato svolto nelle classi seconde, nell anno scolastico 2007/2008. In teoria
DettagliUNA RICERCA SULLE FORME ORGANICHE
Immagini il disegno nella scuola nel lavoro nell'arte, n. 24, 3 quadrimestre 1968; rassegna periodica edita dalla KOH-I-NOOR HARDTMUTH S.p.A. - Milano 1968. UNA RICERCA SULLE FORME ORGANICHE Il mondo attorno
DettagliClaudio Bencivenga IL PINGUINO
Claudio Bencivenga IL PINGUINO 1 by Claudio Bencivenga tutti i diritti riservati 2 a mia Madre che mi raccontò la storia del pignuino Nino a Barbara che mi aiuta sempre in tutto 3 4 1. IL PINGUINO C era
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO. S. Casciano V.P. Scuola Primaria G. Rodari - Cerbaia Classe II A
ISTITUTO COMPRENSIVO S. Casciano V.P. Scuola Primaria G. Rodari - Cerbaia Classe II A INS. REDDITI CATIA CURRICOLO DI ITALIANO NELL ANNO SCOLASTICO 2011-2012 IL NOSTRO ISTITUTO COMPRENSIVO HA ATTIVATO
DettagliLa catena alimentare. Sommario
La catena alimentare classe Istituto Comprensivo anno scolastico 2009/10 Sommario Che cos è la catena alimentare Il ciclo alimentare I produttori I consumatori primari I consumatori secondari I consumatori
DettagliModulo: I. Mi presento Livello: Alto
1. Mi presento Scrivere i propri dati, parlare di sé, ripasso basi di grammatica e ortografia Saluti, nome, cognome, parlare di sé e della propria personalità basi di ortografia Facsimile carta d identità
DettagliS- magari si potrebbe dire la prima riga, la seconda riga UNITÀ DIDATTICA: TESTO POETICO. Obiettivi
UNITÀ DIDATTICA: TESTO POETICO Obiettivi - Confrontare due testi poetici - Trovare le differenze e le somiglianze - Osservare le differenze e coglierne le caratteristiche. ATTIVITÀ L argomento presentato
DettagliL albero di cachi padre e figli
L albero di cachi padre e figli 1 Da qualche parte a Nagasaki vi era un bell albero di cachi che faceva frutti buonissimi. Per quest albero il maggior piacere era vedere i bambini felici. Era il 9 agosto
DettagliAll. 1 UDL Il viaggio - Elaborati alunnni Francesca Pulvirenti 1
All. 1 1 All. 2 2 All. 3 Visione I sequenza: La partenza I. Chi sono queste persone? Che cosa fanno? Come sono? E. sono i parenti e gli amici. X. Sono contenti perché sperano che trovano lavoro. E. stanno
DettagliL ITALIA IN EUROPA. 1 Voyager 5, pagina 172
L ITALIA IN EUROPA L Italia, con altri Stati, fa parte dell Unione Europea (sigla: UE). L Unione Europea è formata da Paesi democratici che hanno deciso di lavorare insieme per la pace e il benessere di
DettagliLe fonti della storia
Le fonti della storia Per comprendere bene queste pagine devi conoscere il significato delle parole autoctono ed editto. Aiutati con il dizionario: Autoctono:... Editto:.... La storia è una scienza che
Dettagliche hanno racconto come protagonisti degli animali una morale linguaggio semplice frasi brevi insegnamento parlano e si comportano come gli uomini
LA favola È un racconto breve ha come protagonisti degli animali che parlano e si comportano come gli uomini un linguaggio semplice frasi brevi molti dialoghi una morale cioè un insegnamento hanno pregi
DettagliINSIEME PERCHÉ QUALCOSA
INSIEME PERCHÉ QUALCOSA DI NUOVO ACCADA IN CLASSE Matematica: le frazioni Istituto Comprensivo Camerano Scuola primaria: classi 3^A-B, 5^A-B Scuola secondaria 1 : classi 1^ A-B-C MAPPA CONCETTUALE CHE
DettagliManifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile
Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un
DettagliI primi uomini. Che cosa sai già? Che cosa imparerai? primi uomini
nostri antenati, cioè gli uomini che sono vissuti prima di noi, vivevano in un ambiente difficile e pieno di pericoli. mpararono a conoscere la natura e a ricavare da essa cibo, ripari, armi, attrezzi
DettagliASSOCIAZIONE ANFFAS ONLUS UDINE. presenta LA NOSTRA VISION. Questo documento è in versione facile da leggere
ASSOCIAZIONE ANFFAS ONLUS UDINE presenta LA NOSTRA VISION Questo documento è in versione facile da leggere - Michele Bertotti - Chiara Billo - Elena Casarsa - Anna Latargia - Lucrezia Pittolo - Erika Pontelli
DettagliSCHEDA TECNICA DI PRESENTAZIONE
SCHEDA TECNICA DI PRESENTAZIONE TITOLO: I bisogni BREVE DESCRIZIONE DELL UNITÀ DI APPRENDIMENTO: in questa unità di apprendimento si vuole introdurre la classificazione dei bisogni dell uomo DIDATTIZZAZIONE
DettagliCittadinanza e Costituzione
Cittadinanza e Costituzione Anno Scolastico 20010/11 Progetto di Cittadinanza e Costituzione Finalità Essere cittadini di un mondo in continuo cambiamento ha come premessa il conoscere e il porre in atto
DettagliSPRECO ALIMENTARE e CONSERVAZIONE degli ALIMENTI. Buone pratiche per ridurre lo spreco alimentare a casa
SPRECO ALIMENTARE e CONSERVAZIONE degli ALIMENTI 24 aprile 15 Buone pratiche per ridurre lo spreco alimentare a casa Ci siamo incontrati con Matteo che collabora con LAST MINUTE MARKET. LAST MINUT MARKET
DettagliIL PAESE QUATRICERCHIO
Scuola dell infanzia di Santa Maria in Punta UNITÀ DI APPRENDIMENTO: IL PAESE QUATRICERCHIO UN MONDO DI FORME(prima parte) Comprendente: UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI PIANO DI LAVORO GRIGLIA DI OSSERVAZIONE/RUBRICA
DettagliLa nostra biografia. Chi era Arturo Varaia?
La nostra biografia Ecco la rielaborazione degli alunni di 5^ dell anno scolastico 2006/2007 delle notizie acquisite dalla lettura della sua biografia e dall incontro con il prof. Paolo Storti, ex allievo
DettagliScuola Primaria di Campoformido
Scuola Primaria di Campoformido Classe Prima A UA L ambiente di vita di Gesù nel periodo della sua infanzia Religione Cattolica e Laboratorio di Intercultura Matematica e Scienze Religione Cattolica -
DettagliDa 2 a 4 Giocatori Autore Martin Wallace
Traduzione La Strada Da 2 a 4 Giocatori Autore Martin Wallace Scopo del Gioco Ogni giocatore, impersona un Ricco Mercante ed è alla ricerca di Nuovi Mercati nelle crescenti cittadine che vi permetteranno
DettagliFINESTRE INTERCULTURALI
Scuola Classe 1C FINESTRE INTERCULTURALI DIARIO DI BORDO 2013 / 2014 IC Gandhi - Secondaria di primo grado Paolo Uccello Insegnante / materia Anelia Cassai/lettere Data Febbraio Durata 4h TITOLO DELLA
DettagliPassiamo ora alla fase della piegatura del cartoncino, che può essere anch essa fatta seguendo lo schema preso dal sito pianetino.
La prima fase del lavoro consiste nella preparazione del cartoncino affinché diventi la base per il nostro libro. Il modo divertente ed originale utilizzato è si può trovare sul sito www.pianetino.it nella
DettagliCOME SI PRODUCEVA, COSA SI CONSUMAVA, COME SI VIVEVA IN EUROPA
Scheda 1 Introduzione Lo scopo di questo gruppo di schede è di presentare alcuni aspetti della grande trasformazione dei modi di produrre, consumare e vivere avvenuta in alcuni paesi europei (Inghilterra,
DettagliProposte didattiche A. S. 2009-2010
Proposte didattiche A. S. 2009-2010 2010 La cooperativa Altrospazio AltroSpazio sorge dalla cooperativa Spaccio Acli A. Grandi nata nel 1949 a Lainate. La prima Bottega del Mondo di AltroSpazio apre a
DettagliNel regno di Si Piuh
Nel regno di Si Piuh Progetto di Informatica Scuola dell Infanzia Bertolini Direzione Didattica di Zola Predosa Bologna Referente Progetto Filomena Milena Paglia E_mail: milopa74@yahoo.it Introduzione
DettagliGruppo di lavoro La comunicazione sociale
Gruppo di lavoro La comunicazione sociale Il mondo Afsai è in fermento, con nuove attività e nuovi progetti. In occasione dell Assemblea Generale vorremmo quindi raccogliere proposte per organizzare i
DettagliLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Alla fine del 1700 in Inghilterra c è un grande sviluppo dell industria. Gli inventori costruiscono delle macchine per lavorare il cotone. Le macchine fanno in poco tempo e in
Dettagli1. LE REGOLE EDUCAZIONE ALLA LEGALITA OBIETTIVI
EDUCAZIONE ALLA LEGALITA 1. LE REGOLE OBIETTIVI Sapere: Che la convivenza tra soggetti diversi ha bisogno di regole. Conoscere il significato della parola Regola della forte connessione tra regole e valori.
DettagliModulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza
Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza Lezione 1: Cosa significa confrontare due lunghezze? Attività n 1 DOMANDA N 1 : Nel vostro gruppo qual è la matita più lunga? DOMANDA N
DettagliSCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
GEOGRAFIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Paesaggio Capire che cos è la geografia e di che cosa si occupa. Saper distinguere tra geografia fisica e umana. Capire il mondo in cui viviamo attraverso le
DettagliLa candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante
Esperimenti sulla crescita delle piante unità didattica 1 La candela accesa Durata 60 minuti Materiali per ciascun gruppo - 1 candela - 1 vaso di vetro - 1 cronometro - 1 cannuccia - fiammiferi - 1 pezzo
DettagliGLI ANGOLI. Ricordiamo insieme: ogni volta che una linea spezzata, chiusa o aperta, cambia orientamento si forma un angolo.
GLI ANGOLI Ricordiamo insieme: ogni volta che una linea spezzata, chiusa o aperta, cambia orientamento si forma un angolo. A. Osserva questa linea spezzata aperta e continua tu a colorare gli angoli, come
DettagliIL TEMPO METEOROLOGICO
VOLUME 1 CAPITOLO 4 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE IL TEMPO METEOROLOGICO 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: tempo... Sole... luce... caldo...
DettagliObiettivo Principale: Aiutare gli studenti a capire cos è la programmazione
4 LEZIONE: Programmazione su Carta a Quadretti Tempo della lezione: 45-60 Minuti. Tempo di preparazione: 10 Minuti Obiettivo Principale: Aiutare gli studenti a capire cos è la programmazione SOMMARIO:
DettagliFAVOLA LA STORIA DI ERRORE
FAVOLA LA STORIA DI ERRORE C era una volta una bella famiglia che abitava in una bella città e viveva in una bella casa. Avevano tre figli, tutti belli, avevano belle auto e un bel giardino, ben curato,
DettagliINTRODUZIONE I CICLI DI BORSA
www.previsioniborsa.net 1 lezione METODO CICLICO INTRODUZIONE Questo metodo e praticamente un riassunto in breve di anni di esperienza e di studi sull Analisi Tecnica di borsa con specializzazione in particolare
DettagliLa colonizzazione greca e le sue conseguenze
Unità di apprendimento semplificata Per alunni con difficoltà di apprendimento, per alunni non italofoni, per il ripasso e il recupero A cura di Emma Mapelli La colonizzazione greca e le sue conseguenze
DettagliPERCORSO DIDATTICO per conoscerla e rispettarla
PERCORSO DIDATTICO per conoscerla e rispettarla Acqua in Tavola Scuole Elementari Nome del Gruppo Classe L acqua è un bene molto prezioso non solo per la vita di piante e animali ma anche per la nostra!
DettagliCon il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una
IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia
DettagliAzione 1 Italiano come L2- La lingua per studiare AMBIENTI E CLIMI
Azione 1 Italiano come L2- La lingua per studiare Disciplina: AMBIENTI E CLIMI Livello: A2 Gruppo 8 Autori: Tiziana Bet, Arianna Buttignol, Roberta Camerotto, Cinzia Lupo Prerequisiti: L U.A. Ambienti
DettagliTIMBRI E STAMPE TIMBRANDO LE STAGIONI Che cos è un timbro? Come si realizza? Che cosa produce?
LABORATORIO DIDATTICO CREATIVO Timbri e stampe è una proposta di laboratorio didattico rivolto alle classi della Scuola dell infanzia per l anno scolastico 2014-15. L obiettivo è avvicinare il bambino
DettagliAnna Frank. C.T.P. Adulti
Anna Frank Tito Maccio Plauto San Giorgio C.T.P. Adulti Scuola Secondaria di primo grado Via Anna Frank di Cesena Progetto Macramè MEDIATORI CULTURALI aa.ss. 2008/2009-2009/2010 2009/2011 Scuola Secondaria
Dettagli