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3 REGIONE SICILIANA ASSESSORATO TURISMO Dipartimento Turismo, Sport e Spettacolo Rapportosulturismo insicilia Scenari Italiani ed Internazionali 2002 Analisi Riflessioni Commenti Area 3 - Osservatorio Turistico U.O.B. Studio, sviluppo e marketing, statistica, banca dati e rapporti ISTAT

4 Il testo realizzato dall Osservatorio Turistico Regionale ha usufruito della collaborazione esterna della Dott.ssa Mazzamuto Cettina, esperta in economia e marketing turistico. Sentiti ringraziamenti anche alla Dott.ssa Loredana Picciotto, Dottoranda di ricerca in Economia aziendale presso la Facoltà di Economia dell Università degli Studi di Palermo e stagista presso l Osservatorio Turistico, e al Dott. Filippo Giacomo Giusto, Dottore in Economia e commercio dell Università degli Studi della Tuscia di Viterbo. Inoltre un vivo apprezzamento all Arch. Gabriella Lupinacci per aver fornito le immagini dei suoi quadri che accompagnano il VI capitolo del presente testo.

5 INDICE PRESENTAZIONI On. Dr. Francesco Cascio... pag. 11 Dott. Agostino Porretto...» 13 Dott. Orazio Sciacca...» 15 Arch. Domenico Targia...» 17 CAPITOLO I SCENARIO DI RIFERIMENTO E ANDAMENTO IL CONTESTO INTERNAZIONALE...» I dati generali...» IL TURISMO INCOMING A LIVELLO INTERNAZIONALE...» IL TURISMO OUTGOING A LIVELLO INTERNAZIONALE...» LE TENDENZE QUALITATIVE...» LA SITUAZIONE ITALIANA...» EFFETTO 11 SETTEMBRE...» 36 CAPITOLO II IL TURISMO IN ITALIA 2.1 QUADRO GENERALE...» Dati di sintesi...» TIPOLOGIA DI STRUTTURA UTILIZZATA...» TIPOLOGIA DI LOCALITÀ VISITATA...» Ripartizione territoriale della domanda...» Domanda straniera per nazionalità e stagionalità...» 47

6 6 2.4 OFFERTA RICETTIVA... pag Quadro generale...» Offerta alberghiera per tipologia...» Offerta extralberghiera per tipologia...» Offerta ricettiva alberghiera per Regioni...» Offerta ricettiva alberghiera per Regioni...» DOMANDA TURISTICA...» Quadro generale...» Domanda nelle strutture ricettive alberghiere...» Domanda nelle strutture ricettive extralberghiere...» Stagionalità della domanda...» SPESA TURISTICA...» Bilancia dei pagamenti turistici nel » Ripartizione geografica e andamento storico della bilancia dei pagamenti turistici...» Ripartizione della spesa per bacino di origine della domanda...» 62 CAPITOLO III ANALISI DELLA CONSISTENZA RICETTIVA ALBERGHIERA IN SICILIA NEGLI ANNI QUADRO GENERALE...» CLASSIFICAZIONE ALBERGHIERA...» Esercizi a 5 stelle...» Esercizi a 1 stella...» Esercizi a 2 stelle...» Esercizi a 3 stelle...» Esercizi a 4 stelle...» RESIDENZE TURISTICO ALBERGHIERE...» TASSO DI OCCUPAZIONE DELLE STRUTTURE RICETTIVE ALBERGHIERE IN SICILIA...» SERIE STORICA DEL TASSO DI OCCUPAZIONE DELLE STRUTTURE RICETTIVE DAL 1992 AL » LA CONSISTENZA RICETTIVA ALBERGHIERA NELLE PROVINCE...» LA CONSISTENZA RICETTIVA ALBERGHIERA NELLE PROVINCE...» La Sicilia Orientale...» La Sicilia Occidentale...» La Sicilia Centrale...» 99

7 7 CAPITOLO IV ANALISI DELLA CONSISTENZA RICETTIVA EXTRALBERGHIERA IN SICILIA 4.1 CONSIDERAZIONI GENERALI... pag I PARCHI DI CAMPEGGIO...» 116 CAPITOLO V IL TURISMO IN SICILIA NEL QUADRO GENERALE...» IL MOVIMENTO TURISTICO 2001 NELLE AZIENDE DI SOGGIORNO...» IL MOVIMENTO ALBERGHIERO IN SICILIA » ANALISI DEI FLUSSI PROVENIENTI DALLE DIVERSE REGIONI ITALIANE...» Analisi dei principali flussi provenienti dal Nord-Italia nel settore alberghiero ed extralberghiero ( )...» Analisi dei principali flussi provenienti dal Centro Italia nel settore alberghiero ed extralberghiero ( )...» Analisi dei principali flussi provenienti dal sud Italia nel settore alberghiero ed extralberghiero ( )...» ANALISI DEI FLUSSI INTERNI ALLA SICILIA...» Analisi dei principali flussi dei siciliani in Sicilia nel settore alberghiero ed extralberghiero ( )...» Analisi dei principali flussi interni in Sicilia nel settore alberghiero » Analisi dei principali flussi interni in Sicilia nel settore extralberghiero ( )...» Analisi dei principali flussi dei siciliani in Sicilia nel settore alberghiero ed extralberghiero ( )...» Analisi dei principali flussi dei siciliani in Sicilia nel settore alberghiero ( )...» Analisi dei principali flussi interni in Sicilia nel settore extralberghiero ( )...» ANALISI DEI PRINCIPALI FLUSSI PROVENIENTI DAL NORD EUROPA NEL SETTORE ALBERGHIERO ED EXTRALBERGHIERO ( )...» ANALISI DEI PRINCIPALI FLUSSI PROVENIENTI DALL EST EUROPA NEL SETTORE ALBERGHIERO ED EXTRALBERGHIERO ( )...» ANALISI DEI PRINCIPALI FLUSSI PROVENIENTI DALL EUROPA CENTRO- OCCIDENTALE DAL SETTORE ALBERGHIERO ED EXTRALBERGHIERO ( )» 148

8 8 5.9 ANALISI DEI PRINCIPALI FLUSSI PROVENIENTI DAL MEDIO ORIENTE NEL SETTORE ALBERGHIERO ED EXTRALBERGHIERO ( )... pag ANALISI DEI PRINCIPALI FLUSSI PROVENIENTI DALL ASIA NEL SETTORE ALBERGHIERO ED EXTRALBERGHIERO ( )...» ANALISI DEI PRINCIPALI FLUSSI PROVENIENTI DALL AFRICA NEL SETTORE ALBERGHIERO ED EXTRALBERGHIERO ( )...» ANALISI DEI PRINCIPALI FLUSSI PROVENIENTI DALL AMERICA DEL NORD NEL SETTORE ALBERGHIERO ED EXTRALBERGHIERO ( )...» ANALISI DEI PRINCIPALI FLUSSI PROVENIENTI DALL AMERICA DEL SUD NEL SETTORE ALBERGHIERO ED EXTRALBERGHIERO ( )...» ANALISI DEI PRINCIPALI FLUSSI PROVENIENTI DALL OCEANIA NEL SETTORE ALBERGHIERO ED EXTRALBERGHIERO ( )...» 160 CAPITOLO VI IL TURISMO NELLE PROVINCE SICILIANE 6.1 SITUAZIONE GENERALE NELLE PROVINCE...» Il movimento (alberghiero ed extralberghiero) italiano e straniero nelle province siciliane ( )...» Il movimento (alberghiero ed extralberghiero) italiano nelle province siciliane ( )...» Il movimento (alberghiero ed extralberghiero) straniero nelle province siciliane ( )...» Il movimento (alberghiero) italiano e straniero nelle province siciliane ( )...» Il movimento (alberghiero) italiano nelle province siciliane ( )...» Il movimento (alberghiero) straniero nelle province siciliane ( )...» IL MOVIMENTO EXTRALBERGHIERO IN SICILIA » Aziende di soggiorno...» LE AZIENDE DI SOGGIORNO E TURISMO...» IL TURISMO NELLE NOVE PROVINCE SICILIANE...» La provincia di Agrigento...» La provincia di Caltanissetta...» La provincia di Catania...» La provincia di Enna...» La provincia di Messina...» 240

9 La provincia di Palermo... pag La provincia di Ragusa...» La provincia di Siracusa...» La provincia di Trapani...» 296 CAPITOLO VII INDICATORI TURISTICI IN SICILIA 7.1 CONSIDERAZIONI GENERALI...» LA DENSITÀ ABITATIVA...» LA DENSITÀ TURISTICA...» L INDICE DI TURISTICITÀ TERRITORIALE...» L INDICE DI SFRUTTAMENTO TERRITORIALE...» 318 CONCLUSIONI...» 321

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11 Sin dal 1998 mancava un rapporto completo sul turismo in Sicilia. Questa pubblicazione completa, precisa, puntuale, va a completare il lavoro, lo studio dei dati di rilevazione così da permettere agli addetti ai lavori, agli operatori turistici, agli imprenditori, ai giornalisti di settore, di avere un quadro reale della situazione turistica siciliana e di quella internazionale, europea e italiana. Una pubblicazione di facile consultazione grazie a finestre e mappature geografiche cromatizzate che permetteranno una veloce lettura delle singole situazioni che sono poi sviscerate nei vari testi. Si tratta di un importante strumento che contribuirà ad accrescere le nostre conoscenze consentendoci di orientare le scelte politiche e imprenditoriali sul turismo siciliano. Un settore economico che il governo della Regione ha ritenuto essere strategico per lo sviluppo della regione, come i fatti hanno dimostrato in questi due anni. Tra tante tabelle, istogrammi, grafici, nella pubblicazione trovano posto anche spunti e commenti, spesso critici, che propongono riflessioni su come intervenire su particolari aree dell Isola in maniera da avere una sorta di prontuario con una valutazione reale, direi quasi scientifica di cosa è e rappresenta il turismo in Sicilia. Il rapporto Mercury 2003 ci conferma come la Sicilia sia l ottava regione d Italia per presenze turistiche e la seconda regione del sud che negli ultimi anni ha superato regioni come Lazio e Marche. Da qui bisogna ripartire proseguendo il cammino intrapreso che ha visto concretizzarsi investimenti notevoli nel campo della ricettività e del completamento dell offerta turistica e contestualmente sia nel campo dei collegamenti interni ed esterni che in quello della promozione del territorio attraverso azioni mirate e diversificate che puntano soprattutto a destagionalizzare i flussi turistici. Manifestazioni culturali e sportive, spettacoli ed eventi mediatici unici che rappresentano quel valore aggiunto del prodotto turistico Sicilia. Il distrarsi e divertirsi con quell insieme di arte, cultura, vacanze, tempo libero, cucina, scoperta del territorio. Tutti aspetti positivi della realtà siciliana sui quali è possibile costruire un identità di prodotto turistico innovativo e competitivo rispetto ad altri paesi mediterranei. Uno strumen-

12 12 to utile e necessario per tracciare il futuro turistico della Sicilia. Riteniamo che questa sia la novità importante che ci differenzia con il passato, con chi prima di noi ha gestito il turismo siciliano, cioè l assenza di un progetto strategico di lungo periodo per riposizionare l immagine turistica della nostra isola sui mercati mondiali. Vogliamo però essere autocritici e concreti e guardare alla realtà dell universo turistico siciliano anche nelle sue carenze e nei suoi ritardi, non solo nelle sue aspettative. Da questo rapporto sul Turismo in Sicilia abbiamo l esatto spaccato della situazione di crisi del mercato turistico mondiale dopo i fatti dell 11 settembre, evento che ha modificato l economia e la psicologia del turismo mondiale. Come ha reagito la Sicilia? Quali mercati esteri continuano a puntare sul prodotto Sicilia e quali nuovi paesi guardano a noi con interesse? Come procede il processo di destagionalizzazione dei flussi turistici italiani e stranieri, fenomeno che dovrebbe portare in Sicilia presenze turistiche, per ovvie ragioni climatiche, anche dopo la stagione estiva? Dove rafforzare le iniziative di promozione delle borse e fiere, momento strategico in cui si crea l incontro della domanda e dell offerta? Quali i nuovi segmenti, i nuovi turismi di nicchia emergenti sui quali puntare investimenti di marketing e di comunicazione, ed a che punto stanno le nostre strutture ricettive in termini di qualità e di adeguatezza dei servizi? In particolare lo studio contiene utili strumenti come la divisione per bacini d utenza, per l individuazione delle azioni in maniera da programmare una promozione mirata; l approfondimento e l analisi per singola provincia offre spunti e nuove indicazioni per la nascita e lo sviluppo di Nuovi turismi cuciti su misura per ogni territorio; gli indicatori fanno verificare il dato a livello provinciale. Tutte risposte di cui abbiamo già fatto tesoro nella pianificazione degli interventi a sostegno dei settori di nostra competenza. On. Dr. Francesco Cascio Assessore al Turismo, Comunicazione e Trasporti della Regione Siciliana

13 Negli ultimi anni, durante i quali il turismo è andato assumendo le connotazioni di vera e propria industria produttiva, le imprese e gli operatori del settore hanno avvertito la necessità di raccogliere e di analizzare in modo sistematico le informazioni provenienti dal mercato per poterne meglio comprendere le dinamiche; lo scopo è naturalmente quello di orientare in modo sempre più efficace la programmazione delle azioni per accrescere la competitività della propria offerta. Tuttavia, per garantire efficacia alle analisi ed alle strategie di marketing, occorre che il semplice dato venga tradotto in una informazione conoscitiva, cioè in uno strumento interpretativo capace di rendere chiaro agli attori del sistema lo scenario nel quale essi si muovono per consentir loro di fronteggiare, per quanto possibile, le turbolenze generate dai processi di globalizzazione. Oltre alla disponibilità dei dati (questione che, di per sé, costituisce già un problema sotto diversi profili, come nel caso dell accessibilità, della veridicità e della rappresentatività delle fonti) si pone quindi il tema, più ampio, della funzione dell informazione statistica in campo turistico. Con un occhio alla questione del concreto utilizzo dei dati statistici, quindi, è stato realizzato il presente Rapporto sul Turismo in Sicilia, curato dall Osservatorio turistico del Dipartimento regionale turismo, sport e spettacolo, riprendendo l autorevole tradizione dei Quaderni del Consiglio regionale del turismo degli anni 70 e quella, più recente, delle pubblicazioni annuali riguardanti il movimento dei turisti in Sicilia prodotte dallo stesso Osservatorio negli anni 90. Una conoscenza completa ed approfondita sia della domanda che dell offerta è fattore essenziale per lo sviluppo del settore turistico. Ciò nonostante la funzione di analisi del sistema è spesso trascurata in favore della più attraente attività promozionale e di comunicazione: i soggetti che operano nel turismo, in pratica, tendono a privilegiare gli aspetti legati alla commercializzazione del prodotto, senza però soffermarsi sull analisi del contesto e sulla costruzione di un offerta competitiva. Per questo motivo il Rapporto non si limita a riportare i tradizionali aggregati statistici, ma, approfondendo il livello di analisi, tenta di solle-

14 14 citare una riflessione più attenta ed articolata sul sistema turistico regionale da parte dei lettori/fruitori, perché questi possano sfruttare al meglio le opportunità offerte da uno sviluppo strutturale del settore, oggi certamente più numerose grazie anche ai nuovi strumenti offerti dalla programmazione negoziata e comunitaria. Ci auguriamo, quindi, che questo Rapporto possa suscitare l interesse degli operatori turistici e dei ricercatori, e che possa costituire il primo di una serie di appuntamenti di natura tecnico-scientifica dedicati al turismo ed alla Sicilia. Dott. Agostino Porretto Dirigente generale Dip. Turismo

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16 PRESENTAZIONE L ultimo rapporto redatto dall Osservatorio Turistico Regionale risale al 1998, da allora, una parentesi, non certamente vuota di contenuti, ha caratterizzato l attività e l impegno del gruppo, in una fase di riorganizzazione interna, determinata da nuove competenze istituzionali. Inoltre, per rispondere alle nuove esigenze imposte dal mercato multimediale, è stato necessario elaborare la creazione di due nuovi strumenti che fornissero informazioni in modo rapido e nello stesso tempo contribuissero alla promozione e al rafforzamento dell immagine turistica della Sicilia. Il primo riguarda il sito La Sicilia per il Turista costantemente aggiornato, sia dal punto di vista tecnico che di quello dei contenuti. Si tratta di un lavoro che ha riscontrato notevoli apprezzamenti da parte dell utenza, ciò lo dimostrano gli oltre accessi unici mensili. Il secondo è stato la realizzazione del soft per la gestione e l elaborazione dei dati statistici, che ci ha permesso di essere più vicini sia agli operatori alberghieri che alle AA.PP.I.T. e alle AA.SS.TT. La conoscenza di questo prezioso bagaglio di informazioni, e di dati in nostro possesso, il profondo interesse mostrato ultimamente da tutte le forze economiche e sociali della Sicilia, nonché del mondo scientifico ed universitario, tutto ciò è dimostrato, attraverso le continue visite al nostro Osservatorio Regionale, e dalle numerose scritte da parte degli studenti universitari, hanno contribuito a sviluppare questo lavoro in modo, approfondito e scrupoloso; ed è per queste ragioni che ci scusiamo se non siamo andati in stampa prima. La presente pubblicazione, è stata progettata e redatta utilizzando esclusivamente la struttura dell U.O.B. Analisi, studi e ricerche, interna all Area dell Osservatorio Turistico, con il notevole contributo dell arch. Lorenzo La Mantia e del Dott. Lillo Marino, entrambi instancabili e insuperabili nell approntare le mappature geografiche, che costituiscono un grande elemento di forza di questo lavoro; l uso di tali mappe e un sapiente ricorso al cromatismo hanno reso, a nostro avviso, molto più spedita e leggera la lettura, la comprensione dei dati e dei fenomeni turistici che interessano la nostra Regione.

17 Un rapporto sul turismo in Sicilia: si è ripresa in questo modo la serie di pubblicazioni dell'osservatorio Turistico. Si è ripresa con la consapevolezza che il modo di rapportarsi al mondo del turismo è cambiato, pure in Sicilia. Il turista ricerca di volta in volta un sogno, magari una fuga, una nuova dimensione del proprio essere, l accrescimento della propria dimensione culturale, il rapporto con un mondo altro. Questo e risaputo. Ma è consapevolezza ormai acquisita dall altra parte, dalla parte cioè di chi opera per il turismo e nel turismo in maniera professionale, che la materia turistica ha una complessità che si eleva a livello di scienza, con regole in grado di suggerire i migliori comportamenti e le scelte più appropriate da adottarsi. Basta questa consapevolezza e la ragionevole assunzione delle conseguenti decisioni per far sì che si riesca a far bene turismo: tutti assieme, pubblico e privato, con quella comunione di obiettivi e sinergia di mezzi che oggi è l unica via per realizzare un turismo a misura di territorio e che nel territorio produca sviluppo. L Osservatorio Turistico contribuisce da tempo a fornire elementi per l esatta conoscenza del fenomeno turistico siciliano. Lo fa innanzitutto con gli studi realizzati in sinergia con primari istituti di ricerca, con le collaborazioni attivate con le Università, e innanzitutto lo fa con i suoi numeri, numeri a volte ben diversi, ma di sicuro più veri, di quelli diffusi da soggetti che di turismo non si sono mai occupati in maniera professionale. Ecco, con questa pubblicazione abbiamo provato a svilupparli e ad esaminarli criticamente i numeri del turismo. E siamo davvero lieti di averli dati, questi numeri, ed altri ne daremo in seguito. Dott. Orazio Sciacca Dirigente Area 3

18 18 Il lavoro che presentiamo, è diviso in sette capitoli, i primi due forniscono informazioni sulla situazione turistica Internazionale, Europea ed Italiana con riferimento allo scenario prima e dopo i fatti tragici dell 11 settembre del 2001, che hanno pesantemente e negativamente inciso sul panorama turistico mondiale con le ripercussioni ben note a tutti sul comparto economico, dei vettori aerei, ma, specialmente sulle nostre vite, sui nostri timori, sui nostri affari e sul modo di fare vacanze. Particolare attenzione è stata data alla consistenza alberghiera (capitolo III) ed extralberghiera (capitolo IV) suddivisa per categorie, sulla loro collocazione geografica, sul numero di camere, dei posti letto e dei bagni, quest ultimi assunti come parametro di riferimento che vuole essere un timido indicatore della qualità interna alle strutture stesse. I risultati emersi sono stati evidenziati attraverso tabelle, grafici, mappe e vettori. Tra le analisi è stata posta molta attenzione sull andamento dei flussi turistici registrati in Sicilia nel biennio , ne è stata marcata la provenienza e si è cercato di rendere la lettura molto semplice e più efficace operando una divisione per aree geografiche. Nel VI capitolo sono state approfondite alcune analisi a livello provinciale, sono state messe in evidenza le aree, ancora lontane dai tradizionali bacini di offerta, ma non per questo privi di valenze turistiche, è stata verificata l incidenza che ogni singola provincia ha nel contesto regionale ed è stato evidenziato il ruolo ed il peso delle Aziende di Soggiorno. Nel capitolo VII sono stati riportati alcuni indicatori turistici (densità abitativa, densità turistica, indice di sfruttamento territoriale, ecc.) in Sicilia, tali dati sono stati finalizzati a fornire un quadro più chiaro delle possibilità ancora ampie che molti territori della Sicilia oggi offrono al turismo. Lo scenario emerso dalla raccolta dei dati, purtroppo, ancora, con metodi di tipo tradizionale, e la sua puntuale verifica, da parte del nostro personale interno, attraverso tutti i mezzi in possesso, ha rallentato notevolmente l elaborazione del quadro generale, si consideri che la mancanza di un solo dato provinciale è stato in grado di condizionare l intero data base realizzato dall Osservatorio. Il ricorso alle mappature e il sapiente utilizzo del colore, delle tabelle, consentono una lettura immediata dei dati sulla consistenza e sulla localizzazione delle strutture ricettive e vogliono agevolare nei loro studi di settore i tanti fruitori, imprenditori, studenti, ricercatori o semplici appassionati della materia, le loro continue richieste hanno orientato costantemente il nostro modo di operare, di descrivere e rappresentare i dati raccolti sul territorio. Per una completa comprensione del fenomeno turistico abbiamo voluto approfondire l aspetto relativo al tasso di occupazione delle strutture ricettive, rappresentando non solo il biennio in esame ma fornendo altresì, una serie storica dell ultimo decennio.

19 19 Oltre all esame dei flussi nelle varie provincie sono stati riportati in maniera riassuntiva quei dati che se approfonditi e integrati tra di loro potrebbero fornire un esauriente quadro del fenomeno turistico di quella determinata località (popolazione, superficie, densità abitativa, indice di turistica e di sfruttamento territoriale, etc.). L analisi sviluppata a seguito delle informazioni aquisite, è stata uno dei punti che ci sta particolarmente caro, perché riteniamo che sia uno dei fattori più importanti e delicati che può condizionare il comparto turistico regionale. All interno di questo Rapporto, i dati emersi sono stati fonte di molti spunti di riflessione critica, crediamo che questi siano di grande aiuto, sostegno per qualunque analisi finanziaria che il mondo imprenditoriale voglia intraprendere nel settore alberghiero e dei servizi complementari in Sicilia, nell ottica di nuovi investimenti. I movimenti turistici verso la Sicilia sono stati rappresentati oltre che con il normale ricorso alle tabelle, anche mediante la realizzazione di ideogrammi geografici dove abbiamo evidenziato attraverso le mappe e l uso di freccie le dimensioni degli arrivi e delle presenze negli anni , con questo metodo di rappresentazione crediamo di rendere più semplice la comprensione dei numerosi dati e dei fenomeni turistici che interessano la nostra Regione. Ampio spazio nella rappresentazione è stato, inoltre, dato al fenomeno turistico interno alla Sicilia che riteniamo essenziale e di particolare valore scientifico e divulgativo per la sua dimensione rispetto ai flussi complessivi che generano turismo nella nostra Isola. Il documento dell Osservatorio si propone, inoltre, quale testimonianza di partecipazione e strumento per il mondo imprenditoriale e scientifico; si vuole con esso, uscire, finalmente, dall isolamento, che per tanti anni ha reso prigionieri di se stessi molti uffici della Regione. Riteniamo, che esaudire le continue richieste di informazioni è, per il gruppo di lavoro, doverosamente impegnato nella raccolta, elaborazione e pubblicazione dei dati, una straordinaria opportunità, che fa sentire meno, la distanza, che per anni ha separato le migliori energie professionali dal mondo esterno e dalle Istituzioni Regionali. All interno della pubblicazione, trovano posto, oltre alle numerose tabelle, istogrammi, grafici, spunti e commenti anche molto critici, spesso verso noi stessi, non abbiamo voluto sottrarci e ripiegar su qualcuno di turno, far sentire la nostra voce, attraverso riflessioni su come intervenire su particolari aree della nostra Isola, l abbiamo sentito semplicemente come un nostro dovere. Il basso tasso di utilizzazione rilevato nelle strutture ricettive esistenti in Sicilia, ci ha spinto ad evidenziare proposte, innovativi modi di risolvere e possibili soluzioni, ma abbiamo messo in guardia gli amministratori e gli operatori, che ciò è possi-

20 20 bile solamente se esistono delle attente analisi e studi approfonditi sul territorio, che consentono di fare sistema sia tra Enti, che tra Enti stessi e imprenditoria privata. La geografia turistica che è emersa dall analisi dei dati e dalla localizzazione degli esercizi alberghieri in Sicilia ci spinge immediatamente a voler ricercare nuovi modi per colmare il grande vuoto di strutture per l ospitalità in molti territori rimasti ai margini del fenomeno turistico. All interno del Rapporto trovano anche posto delle riflessioni più approfondite che segnalano formule di ricettività interessanti e a basso impatto ambientale tra queste vi è senz altro il Bed and Breakfast, il Paese Albergo, il Turismo rurale, l Agriturismo, formule innovative di dare ospitalità, oggetto di continua evoluzione normativa, che costituiscono una vera rivoluzione burocratica nel settore turistico da sempre impigliato nelle rete legislativa regionale. Auspichiamo un nuovo modo di fare turismo e una legislazione sempre più snella e veloce che sappia mediare gli interessi sia del pubblico che degli imprenditori, senza questi presupposti qualunque sfida per il futuro del comparto in Sicilia sarebbe persa in partenza. La riqualificazione e la diversificazione dell offerta turistica orientata al cliente, nuove idee, la messa in gioco del patrimonio edilizio dei preziosi centri storici, attraverso il ricorso alle formule anzidette potrà contribuire sicuramente alla destagionalizzazione, rappresentando gli obiettivi che possono portare al successo, sia delle aziende, che dei territori finora esclusi dal grande business del turismo. Non è difficile, pertanto, ipotizzare delle positive ricadute economiche ed occupazionali, se si attiverà il dialogo e una costante collaborazione tra i soggetti che operano nei vari territori, privati e/o pubblici, attraverso una integrazione tra le diverse politiche dei settori del Turismo, della Mobilità, dell Ambiente e della Cultura, della Gastronomia. Ci auguriamo che il lavoro presentato possa costituire solo l inizio di un lungo e produttivo percorso, e allo stesso tempo la base solida, da cui partire, per sviluppare analisi, studi, ricerche e approfondimenti sui possibili turismi e turisti che questa terra di Sicilia è in grado di esprimere e di ospitare. In particolare, auspichiamo al riguardo che vengano condotte diverse indagini di mercato, dirette alla conoscenza degli aspetti qualitativi della domanda turistica, in modo da avere chiaro l identikit del visitatore, le motivazioni e, soprattutto, le aspettative legate al prodotto turistico, ai servizi, alla cultura del territorio e dell accoglienza. I motivi di insoddisfazione che potranno emergere dai sondaggi saranno utili informazioni e, soprattutto, strumento per migliorare l offerta turistica regionale. Questa presentazione non poteva chiudersi senza un vivo e sentito ringraziamento, per il costante contributo offerto quest anno da tanti professionisti ester-

21 21 ni all Amministrazione Regionale e del mondo imprenditoriale del comparto alberghiero che ho frequentato. Con loro abbiamo partecipato a numerosi dibattiti e convegni in giro per l Isola, a contatto con gli operatori turistici e amministratori pubblici, raccogliendo, istanze, umori e testimonianze, i cui giudizi sono stati non sempre lusinghieri, qualche volta un po pesanti e ingenerosi. Spesso ci siamo trovati su posizioni diverse, nel difendere le rispettive tesi, ma alla fine entrambi convinti, che è necessaria ed urgente un attenta e coraggiosa politica di sistema del territorio Sicilia, che miri nel tempo a rafforzare e consolidare la sua identità culturale, in modo forte e distinto. La Sicilia deve trovare la forza nella sua unicità, e quindi il plus per affrontare la sfida nel comparto del turismo nei riguardi di un mercato mondiale, dove sono protagonisti sempre più i territori, suscitando maggiore curiosità, interesse e desiderio di conoscenza diretta da parte del potenziale turista del terzo millennio (la sfida è semplicemente incominciata). Arch. Domenico Targia Il dirigente U.O.B. (autore)

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23 CAPITOLO I SCENARIO DI RIFERIMENTO E ANDAMENTO IL CONTESTO INTERNAZIONALE I dati generali La lettura delle statistiche del turismo internazionale nel 2002 deve necessariamente essere messa in relazione con l onda lunga associata ai tragici fatti del settembre Questi hanno infatti arrestato un trend di crescita che, nel corso degli anni 90, aveva comportato aumenti medi annui dei flussi di arrivi internazionali intorno al 5%, facendo del settore dei viaggi e delle vacanze la prima industria al mondo per fatturato e ricaduta sociale e occupazionale. Ciò nonostante, secondo i dati preliminari diffusi in alcuni recenti seminari, già al termine del 2002 si è tornati a sperimentare un sensibile incremento dei flussi di turismo internazionale. L Organizzazione Mondiale del Turismo (W.T.O.) stima, infatti, che lo scorso anno gli arrivi turistici internazionali per la prima volta hanno superato la quota di 700 milioni (sono stati circa 715 milioni con una crescita annua del 3,3%), riassorbendo dunque completamente la perdita del 2001 quando, per la prima volta dal 1982, vi era stata una diminuzione (a 692 milioni dai 697 dell anno precedente, -0,6%) (vedi tav. 1.1). È importante evidenziare che il 2001 faceva seguito ad un anno che aveva registrato risultati eccezionalmente positivi per il turismo internazionale, segnando un incremento di ben 45 milioni di arrivi rispetto all anno precedente (quasi il 7% in più). Senza tale picco la performance del 2001 sarebbe stata, probabilmente, in linea con il trend medio degli ultimi 10 anni.

24 24 Tav. 1.1 Arrivi turistici internazionali Anno ARRIVI (IN MILIONI) VARIAZIONE ANNUA (%) , , , , , , , , , , , ,3 Fonte: World Tourism Organization Occorre inoltre sottolineare che, se il risultato del 2001 è stato influenzato in larga parte dagli eventi dell 11 settembre, anche altri fattori hanno contribuito a determinare il relativo rallentamento del settore turistico internazionale. La riduzione dei flussi da paesi quali la Germania e gli Stati Uniti, possono essere ragionevolmente associabili anche alla stagnazione delle rispettive economie. Analoga considerazione vale per il Giappone, la cui debolezza economica aveva determinato ripercussioni, sul piano del movimento turistico outgoing, anche precedentemente al 2001 e non solo nei vicini paesi Asiatici. In generale nei mesi successivi agli eventi tragici dell 11 settembre, vi è stata una sensibile modifica nei comportamenti di viaggio, con un rilevante numero di turisti che ha optato per mete vicine al paese d origine, familiari, e, soprattutto, accessibili, utilizzando mezzi di trasporto alternativi all aereo, percepito poco sicuro. Il risultato è stato un rimescolamento delle destinazioni, più che una scelta di non viaggiare. Tale modifica dei comportamenti di viaggio, su scala planetaria, ha comunque comportato alcuni macro-effetti, che si sono manifestati con più evidenza nel caso degli Stati Uniti, che risulta il principale serbatoio della domanda internazionale e la seconda meta turistica al mondo dopo la Francia.

25 25 Dai dati forniti dal W.T.O. emerge che in questo Paese, nella prima metà del 2002, i flussi di turismo outgoing sono scesi sino al 12%, per poi riprendersi successivamente e assestarsi, secondo stime previsionali, a un 2% alla fine dell anno. I flussi incoming, che erano invece scesi del 12,6% nel 2001, hanno conservato tale trend negativo anche nel Per quanto riguarda il turismo in uscita, il Governo Americano pare comunque convinto di un ritorno di flussi paragonabili o anche superiori a quelli riportati nel 2000 già a partire dal 2004, mentre più caute appaiono le prospettive per il turismo incoming. Appare evidente come uno dei principali mercati turistici al mondo soprattutto per quanto riguarda i viaggi long haul con utilizzo di vettori aerei la modifica degli itinerari di viaggio ha comunque determinato situazioni fortemente disomogenee negli altri principali mercati del turismo internazionale. Tali situazioni sono analizzate nelle sezioni che seguono. 1.2 IL TURISMO INCOMING A LIVELLO INTERNAZIONALE Se il turismo nord-americano ha pesantemente risentito degli effetti degli attentati terroristici, altrove si hanno situazioni discordanti. Ad esempio nella vicina zona Caraibica gli effetti si presentano più attenuati e, soprattutto, contraddistinti da un più veloce ritorno alle posizioni pre 11 settembre. Secondo l Organizzazione Mondiale del Turismo, in tale area i risultati del 2002 dovrebbero già presentare una lieve crescita rispetto al 2001, soprattutto per le destinazioni continentali del Centro America. Sul versante opposto del pianeta, nel 2002 i flussi turistici verso la Cina hanno invece proseguito nella forte crescita degli ultimi anni (+10% rispetto al 2001) e significativi aumenti si sono registrati anche verso le altre destinazioni del Sud- Est (Hong Kong, Thailandia, Vietnam) ed Est Asiatico (Giappone). Fortemente penalizzati risultano al contrario le destinazioni del Nord Africa e del Medio Oriente, dove massimo è il rischio percepito. Allo stesso modo, in Europa, la situazione del turismo incoming risulta differente da zona a zona.

26 26 Nel 2002 in media, il centro-nord Europa è stato più penalizzato sotto il profilo degli arrivi internazionali, con diminuzione pari o superiori al 2% in Germania, Francia, Svizzera e Paesi Scandinavi, mentre altre sub-regioni hanno mostrato crescite, talvolta anche rilevanti. È questo il caso soprattutto di alcune nuove destinazioni nell ambito o in prossimità del Mediterraneo (Turchia, Croazia, Bulgaria). Complessivamente nel vecchio continente gli arrivi turistici internazionali sono comunque scesi dello 0,7% nel 2001 e dovrebbero diminuire, seppure più lievemente, anche nel 2002 (circa 0,2 o 0,3%). Tale riduzione non viene tuttavia attribuita a una minore propensione al viaggio, quanto piuttosto a una scelta più orientata verso mete all interno del paese di origine anche se tendenzialmente lontano dalle grandi capitali e associata a un maggiore uso di treno e automobile. Rimane una certa riluttanza verso l aereo, anche se tale tendenza è contrastata, sul piano del marketing, dalla crescente diffusione dei vettori low cost, accompagnata dalla propensione a organizzare il viaggio autonomamente e con prenotazioni dirette. Tutto ciò determina ovviamente un impatto sul sistema turistico locale. È evidente difatti che tale cambiamento nei comportamenti di viaggio, se non modifica i flussi totali in arrivo in una certa destinazione, determina comunque ripercussioni importanti sul complessivo sistema di offerta. Relativamente meno coinvolti sono gli operatori della ricettività anche se si è assistito ad un certo orientamento delle scelte verso soluzioni extralberghiere e alternative - mentre altri attori, in particolar modo linee aeree e intermediari turistici, hanno visto restringersi e/o ridefinire i rispettivi ambiti di azione, con un accrescimento delle dinamiche competitive. Le tabelle che seguono riassumono il quadro degli arrivi turistici internazionali e dei rispettivi introiti per macro-aree (tav. 1.2 e tav. 1.3), seguiti dalla classifica di tali arrivi e introiti per Paese (tav. 1.4 e tav. 1.5).

27 27 Tav. 1.2 Arrivi turistici internazionali (in milioni) Area Arrivi Quota di mercato Var. % Africa 27,2 28,4 4,4% 3,9% 4,1% America 128,5 120,8-6,0% 18,4% 17,4% Est Asia e Pacifico 109,2 115,2 5,5% 15,7% 116,6% Europa 402,5 399,7-0,7% 57,8% 57,7% Medio Oriente 23,2 22,7-2,2% 3,3% 3,3% Sud Asia 6,1 5,8-4,9% 0,9% 0,8% Mondo 696,7 692,6-0,6% 100,0% 100,0% Fonte: World Tourism Organization, Tourism Highlights 2002 Tav. 1.3 Introiti da turismo internazionale (in miliardi di $) Area Introiti Quota di mercato Var. % Africa 10,8 11,7 8,3% 1,6% 1,7% America 132,8 122,5-7,8% 19,1% 17,7% Est Asia e Pacifico 82 82,2 0,2% 11,8% 11,9% Europa 234,5 230,4-1,7% 33,7% 33,3% Medio Oriente 12,2 11,8-3,3% 1,8% 1,7% Sud Asia 4,7 5 6,4% 0,7% 0,7% Mondo ,6-2,8% 68,0% 67,0% Fonte: World Tourism Organization, Tourism Highlights 2002

28 28 Tav. 1.4 Arrivi turistici nelle principali destinazioni (in milioni) Classifica Paese Arrivi Quota di Var. % mercato Francia 75,6 76,5 1,2% 11,0% 2 Spagna 47,9 49,5 3,3% 7,1% 3 USA 50,9 45,5-10,6% 6,6% 4 Italia 41,2 39,1-5,1% 5,6% 5 Cina 31,2 33,2 6,4% 4,8% 6 Gran Bretagna 25,2 22,8-9,5% 3,3% 7 Federazione Russa 21,2 n.d. n.d. n.d. 8 Messico 20,6 19,8-3,9% 2,9% 9 Canada 19,7 19,7 0,0% 2,8% 10 Austria 18 18,2 1,1% 2,6% 11 Germania 19 17,9-5,8% 2,6% 12 Ungheria 15,6 15,3-1,9% 2,2% 13 Polonia 17, ,8% 2,2% 14 Hong Kong 13,1 13,7 4,6% 2,0% 15 Grecia 13,1 n.d. n.d. n.d. Fonte: World Tourism Organization, Tourism Highlights 2002 Tav. 1.5 Introiti da turismo internaz. nelle principali destinazioni (in mil. di $) Classifica Paese Arrivi Quota di Var. % mercato USA 82 72,3-11,8% 1,6% 2 Spagna 31,8 32,9 4,4% 7,1% 3 Francia 30,8 30-2,6% 6,5% 4 Italia 27,5 25,8-6,2% 5,6% 5 Cina 16,2 17,8 9,9% 3,8% 6 Germania 18,5 17,2-7,0% 3,7% 7 Gran Bretagna 19,5 16,3-16,4% 3,5% 8 Canada 10,7 10,8 0,9% 2,3% 9 Austria 9,9 10,1 2,0% 2,2% 10 Grecia 9,2 n.d. n.d. n.d. 11 Turchia 7,6 8,9 17,1% 1,9% 12 Messico 8,3 8,4 1,2% 1,8% 13 Hong Kong 7,9 8,2 3,8% 1,8% 14 Australia 8,5 7,6-10,6% 1,6% 15 Svizzera 7,5 7,6 1,3%. 1,6% Fonte: World Tourism Organization, Tourism Highlights 2002

29 IL TURISMO OUTGOING A LIVELLO INTERNAZIONALE Sul fronte del turismo outgoing si è visto come le stime dell Organizzazione Mondiale del Turismo abbiamo evidenziato un parziale recupero dei tassi di crescita pre-11 settembre già nel Tale tendenza, guerre permettendo, dovrebbe confermarsi e rafforzarsi complessivamente nel 2003, per poi migliorare ancora (+3-4%) nel Se uno scetticismo permane per i flussi originati da paesi tradizionalmente protagonisti del turismo outgoing, come USA, Germania e Giappone, la tendenza all aumento dovrebbe tuttavia essere sostenuta dai mercati emergenti quali Gran Bretagna, Paesi Bassi e Austria. Per quanto riguarda l Est Europa, nel 2002, vi sono state notevoli crescite dei flussi outgoing da Ungheria e Slovacchia (intorno al 5,1% nei primi otto mesi dell anno rispetto allo stesso periodo del 2001). In Asia vengono invece segnalati in forte aumento i turisti internazionali dalla Corea (+16% nel 2002 rispetto al 2001) e dalla Cina, il paese che maggiormente ha contribuito alla crescita del turismo internazionale negli ultimi anni. Inoltre dall India e, in prospettiva, anche dall Australia, dopo la debole crescita del 2002, dovrebbero tornare a registrarsi aumenti annui del 6-7% già dal biennio in corso 2003/4. Le seguenti tabelle riassumono il quadro del turismo internazionale outgoing con riferimento alle macro-aree di origine (tav. 1.6) e alla classifica della spesa per i principali Paesi (tav. 1.7).

30 30 Tav. 1.6 Area Flussi turistici internazionali per macro-aree di origine Partenze Quote di mercato Tassi di crescita Crescita media annua / / Africa 11,4 12,6 15,3 15,8 16,3 2,5% 2,3% 2,5% 3,3% 3,2% 4,3% 5,1% America 99,4 108, ,7 123,9 22,0% 22,0% 22,0% 7,1% -5,2% 3,1% 4,2% Est Asia e Pacifico 56,1 84,3 98,4 110,1 112,9 12,0% 12,0% 12,0% 11,9% 2,5% 9,6% 6,1% Europa 265,3 319,6 382,8 404,4 402,8 58,0% 58,0% 58,0% 5,6% -0,4% 5,2% 5,3% Sud Asia 7,7 8,7 11,3 12,4 12,3 1,7% 1,7% 1,7% 9,7% -0,8% 6,1% 8,5% Origine non specificata 4 5 6,9 7,8 7,9 1,0% 1,0% 1,0% 13,0% 1,3% 9,5% 11,2% Mondo 13,4 13,4 15,7 15,5 16,4 3,0% 3,0% 3,0% -1,3% 5,8% 1,6% 3,1% Stessa area 457,3 551,7 652,4 696,7 692,5 100,0% 100,0% 100,0% 6,8% -0,6% 5,2% 5,3% Area diversa 362,2 438,6 513,1 564,4 549,9 79,2% 79,2% 79,2% 10,0% -2,6% 5,6% 5,7% 81,7 99,8 123,6 134,9 126,2 17,9% 17,9% 17,9% 9,1% -6,4% 6,5% 7,0% Fonte: World Tourism Organization, Tourism Highlights 2002

31 31 Tav. 1.7 Spesa turistica internazionale per Paese d'origine (in miliardi di $) Paese Spesa turistica Quota di Variazioni % mercato 2001 USA 64,5 58,9-8,7% 12,7% Germania 47,6 46,2-2,7% 10,0% Gran Bretagna 36,3 36,5 0,6% 7,9% Giappone 31,9 26,5-16,9% 5,7% Francia 17,8 17,7-0,6% 3,8% Italia 15,7 14,2-9,6% 3,1% Cina 13,1 n.d. n.d. n.d. Hong Kong 12,5 12,5 0,0% 2,7% Olanda 12,2 12-1,6% 2,6% Canada 12,1 11,6-4,1% 2,5% Belgio 9,4 9,8 4,3% 2,1% Austria 8,5 8,9 4,7% 1,9% Corea del Sud 6,2 6,9 11,3% 1,5% Svezia 8 6,8-15,0% 1,5% Svizzera 6,2 6,6 6,5% 1,4% Fonte: World Tourism Organization, Tourism Highlights LE TENDENZE QUALITATIVE Se differenti si presentano i flussi nei loro andamenti per origine e destinazione, omogenee appaiono alcune tendenze comportamentali a livello internazionale. Gli esperti di turismo internazionale, riunitisi in un forum a Pisa tra il 6 e il 9 novembre 2002, hanno in particolare sollecitato una attenzione verso i seguenti fenomeni, diffusi un po ovunque: Crescente attenzione ai temi della sicurezza; Vacanze più brevi e più frequenti, ma meno short-breaks nelle grandi capitali; Spostamento della domanda verso destinazioni conosciute e sperimentate all interno del paese di origine; Spostamento del trasporto aereo a quello terrestre (su strada e su ferro) e, parallelamente, un incremento della domanda per le tariffe aeree a basso costo; Tendenza a ritardare le prenotazioni, con crescita del fenomeno dei last minute L incremento degli acquisti via internet;

32 32 Domanda crescente per pacchetti turistici più personalizzati, a scapito dei tradizionali all inclusive ; Interesse per le vacanze che propongono esperienze sotto il profilo culturale e ambientale, piuttosto che semplici destinazioni o prodotti, ma diminuzioni delle vacanze-avventura. Al momento non è chiaro se tutte le tendenze identificate siano temporanee e dovute agli avvenimenti terroristici e/o alla recessione in alcuni dei principali paesi o se, invece, rappresentino parte di un processo di radicale mutamento nella struttura generale della domanda turistica dai mercati maturi. Taluni di esse, soprattutto quelle riferite alle aspettative della vacanza e alle modalità di acquisto, si presentano tuttavia in linea con le tendenze osservate nel corso degli ultimi anni ed è perciò probabile che rappresentino situazioni strutturali piuttosto che fenomeni transitori. 1.5 LA SITUAZIONE ITALIANA Alla luce dello scenario evidenziato a livello internazionale, l andamento della domanda turistica in Italia nel 2002 e le previsioni formulate da alcuni istituti di ricerca per il 2003 confermano alcune delle tendenze qualitative globali. Tra queste, le più evidenti appaiono: la crescita del turismo domestico a scapito del turismo straniero; la propensione a scegliere destinazioni alternative alle grandi città d arte; la cessione di quote di mercato relative dalle sistemazioni alberghiere a quelle complementari. Il primo fenomeno è evidente se si esaminano i dati forniti da Confturismo, in relazione alle presenze alberghiere nei primi 9 mesi del 2002 rispetto allo stesso periodo del Complessivamente il totale delle presenze è rimasto pressoché invariato (-0.1), ma tale dato contiene in sé due fenomeni contrapposti: la crescita del turismo domestico (+0.6%) e la riduzione di quello straniero (-1,0%) (tav. 1.8). Scendendo al dettaglio della componente straniera e ricordando che l Italia resta ancora la quarta destinazione al mondo per arrivi turistici internazionali dopo la Francia, Spagna e Stati Uniti, la situazione si presenta abbastanza eterogenea.

33 33 Tav. 1.8 Presenze italiane e straniere negli alberghi italiani, gennaio-settembre 2002 Mesi/periodo Italiani Stranieri Totale Var. % Var. % Var. % Gennaio ,5% ,1% ,2% Febbraio ,6% ,2% ,2% Marzo ,9% ,1% ,4% Aprile ,4% ,0% ,2 Maggio ,3% ,3% ,50% Giugno ,6% ,9% ,1% Luglio ,3% ,7% ,0% Agosto ,8% ,8% ,1% Settembre ,0% ,0% ,9% Gen/Mag ,1% ,7% ,9% Giu/Set ,8% ,9% ,7% Gen/Set ,6% ,0% ,1% Fonte: Confturismo, Preconsuntivo 2002 Vi è stata difatti una marcata riduzione di presenze alberghiere dal Nord America (sia USA che Canada, con una punta del -17,9% per il secondo paese) e del Giappone (-5,8%). Diminuzione dei flussi incoming alberghieri vi è stata inoltre dalla Gran Bretagna (-6,5%), Germania (-5,8%) e Francia (-3,7%), mentre incrementi anche sensibili si sono registrati da Austria (+7,8) e Svizzera (+6,0%). In termini percentuali e assoluti la riduzione ha interessato il periodo estivo, tra giugno e agosto, le presenze straniere si sono complessivamente ridotte del 2,5%, a fronte di un incremento dello 0,9% di quelle italiane (per un risultato complessivo pari a 0,3% nei tre mesi considerati) (tav. 1.9). Anche la perdita delle città d arte rispetto ad altre tipologie di località si evidenzia, con forza, dai dati forniti da Confturismo. Come si evince dalla tav. 1.10, nei primi mesi del 2002 le presenze alberghiere in tali località si sono ridotte di oltre il 3%, mentre hanno sostanzialmente tenuto le località balneari (-1,1%) e una forte crescita si è avuta in quelle lacuali e termali (con valori compresi tra l 11% e il 14%). L effetto di tali fenomeni sulle entrate valutarie è stato nel complesso ovviamente negativo.

34 34 Tav. 1.9 Presenze alberghiere straniere in Italia per nazionalità giugno-agosto 2002 Paese Giugno Luglio Agosto Tot. Giu-Ago Var. % Germania ,8% Gran Bretagna ,5% Francia ,7% Austria ,8% Svizzera ,0% Belgio ,1% USA ,0% Canada ,9% Giappone ,8% Altri ,0% Totale ,5% Fonte: Confturismo Presenze alberghiere italiane e straniere negli alberghi italiani giugno-agosto Variazioni % Tipologia di località Tav Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri Totale Mare ,4% -0,5% -1,1% Arte ,4% -4,0% -3,3% Monti ,1% -1,9% 0,0% Terme ,1% -2,1% 14,1% Affari ,2% -0,5% -0,3% Laghi ,4% 16,4% 11,4% Totale ,6% -0,5% 0,2% Fonte: Confturismo Secondo i dati forniti dall ENIT, da gennaio a settembre il volume dei ricavi valutari del turismo estero in Italia è stato pari a milioni di euro, con una flessione del 4,8% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Se si limita l analisi al periodo luglio-settembre i ricavi dovuti ai turisti esteri risultavano tuttavia in aumento del 2,8%, contro una flessione del 18,6% nel primo trimestre e del 6,6% nel secondo trimestre.

35 35 Un trend in crescita, dunque, che spinge l Ente a prevedere, al termine del 2002, una chiusura in pareggio rispetto al 2001, quando si registrò un saldo di milioni di euro. Il risultato estivo (presenze straniere in calo, ma bilancia dei pagamenti in crescita) induce a domandarsi che ruolo possa aver giocato, a tale proposito, la leva prezzo e se, anche nel settore alberghiero, l effetto euro abbia contribuito a riorientare le scelte della domanda finale. In ogni caso il positivo dato valutario del secondo e terzo trimestre, confrontato con quello negativo delle presenze alberghiere, può essere messo in connessione con la crescita dei pernottamenti in strutture alternative (campeggi e villaggi, ma anche bed & breakfast e agriturismo). Un trend in questo senso è stato evidenziato dalla indagine congiunturale del CISET condotta nel novembre 2002 e basata sulle aspettative degli operatori del settore. Tale indagine indica, infatti, nell agriturismo e nel turismo verde le tipologie di turismo che saranno contraddistinte dai tassi di crescita più rilevanti tra novembre e aprile 2003, anche se una netta ripresa viene segnalata per le città d arte e, in misura minore, per quelle d affari. La stessa indagine si dimostra peraltro ottimistica circa le prospettive del turismo in Italia nell immediato futuro. Secondo gli intervistati, tra novembre 2002 e aprile 2003 la domanda turistica italiana dovrebbe crescere sensibilmente rispetto allo stesso periodo dell anno precedente (rispettivamente +1,7% arrivi e +1,1% pernottamenti) e anche quella straniera dovrebbe riprendere una certa vitalità, anche se su livelli più contenuti (+0,1% di presenze e arrivi). Con riferimento ai bacini di origine, l indagine indica che dovrebbe proseguire la diminuzione di turisti Americani, sebbene con tassi più lievi rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. In leggero aumento sono invece previsti i turisti Inglesi e Giapponesi, stabili i Francesi e in leggera flessione i tedeschi. Per taluni mercati viene infine stimata una forte crescita, è il caso in Europa di Russia, Spagna e Scandinavia e, in Asia, di Cina e Corea.

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