Privacy, sicurezza, segreto.

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1 Privacy, sicurezza, segreto. Lucca, 7 marzo 2011 Palazzo Ducale Prof. Avv. Giovanni Ziccardi Università degli Studi di Milano giovanni.ziccardi@unimi.it 1

2 Difendere la propria presenza elettronica! In cyberspace, the balance of power is on the side of the attacker. Attacking a network is much easier than defending a network, Bruce Schneier.! Il garantire privacy, sicurezza e segretezza durante l attività quotidiana, anche e soprattutto professionale, è diventato sempre più complesso.! La soluzione migliore è, di solito, un mix di conoscenze tecniche, consapevolezza della tecnologia, buon senso, scaltrezza, un po di fortuna e una protezione adeguata al contesto in cui ci si trova a dover operare.

3 (1) Privacy! In ambito personale: dati propri ma anche di terzi (essenzialmente: contatti).! In ambito professionale: dati propri e di terzi (essenzialmente: clienti e colleghi).! In ambito aziendale/pubblico: dati propri (correlati all ambiente di lavoro ma anche personali, se vi è commistione), facenti capo al patrimonio informativo aziendale, e di terzi.

4 Il livello informatico tipico! Personale: computer (o più computer) privato. Connesso a Internet (banda larga). Con applicazioni, antivirus e firewall o altre misure di sicurezza correlate alla competenza, alla pazienza e alla consapevolezza del privato.! Professionale: computer o rete di computer connessa a Internet con, in alcuni casi, una maggiore consapevolezza dell importanza dei dati trattati (aumento del livello di sicurezza anche su suggerimento esterno ).! Aziendale: di solito il livello di sicurezza dipende più dal volere dell amministrazione di sistema dell azienda che del singolo. In teoria: molto più sicuro.

5 Privacy personale! Intenderei per privacy personale il potere, il controllo che ogni individuo deve avere sulla diffusione e circolazione dei propri dati.! La privacy è strettamente legata alla consapevolezza e, quindi, alla conoscenza! La violazione della privacy può spesso avvenire, e spesso avviene, per colpa (imprudenza, imperizia o negligenza del soggetto stesso).! Attacco alla privacy dall esterno: molto più mirato e atipico o, di solito, effettuato su larga scala.

6 Il livello di privacy! Molto spesso il livello di privacy dei propri dati è scelto dall utente stesso, ma a volte l utente non lo sa...! Il problema è comprendere se la scelta è consapevole e ponderata o, peggio, se la scelta è fatta direttamente dalla tecnologia usata che si sostituisce, in questa scelta, all individuo.! La privacy è spesso non soltanto al dato riferibile al soggetto ma anche alla sua cosiddetta sfera sociale.

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9 La privacy delle applicazioni! Oggi la maggior parte delle applicazioni o dei servizi hanno una sezione che consente delle scelte in tema di privacy.! Si pensi, ad esempio, alle preferenze dei browser (che vanno ad agire su cronologia, cache, cookies) o ai servizi sul web (quali ad esempio Facebook ma anche Skype, Messenger o simili) che permettono di impostare il servizio più o meno restrittivo con riferimento alla privacy del soggetto utilizzatore.

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16 La privacy legale vs. la privacy naturale! Nel nostro ordinamento giuridico la privacy assume anche una veste legale, ossia un elenco di adempimenti e di comportamenti imposti per legge che dovrebbero garantire in un determinato contesto un innalzamento del livello di privacy del soggetto che tratta dati.! Molto spesso i requisiti legali sono minimi e obsoleti. Minimi nel senso che garantiscono un livello minimo di protezione ma molto spesso ben distante dalle capacità diffuse di attaccare la privacy altrui, e obsoleti perché suggeriscono tecniche o comportamenti ormai vecchi.

17 Privacy professionale! Ad esempio: avvocati.! In tal caso, gli obblighi assumono una luce diversa perché evidenziano il rischio di una possibile responsabilità per la diffusione accidentale di dati non tanto del professionista ma dei clienti del professionista.! Avere un sistema (computer e reti) che garantisca un livello elevato di privacy protegge anche i dati dei clienti.

18 Privacy aziendale! È la tipica forma di privacy che agisce sia in verticale (privacy nei confronti di soggetti esterni alla realtà aziendale che vogliono entrare in possesso di dati) sia in orizzontale (diritto alla privacy tra i dipendenti o gli operatori di una stessa azienda).! Anche qui, occorre un mix molto equilibrato di tecnologia e attenzione ai comportamenti umani (eventualmente da plasmare attraverso un sistema adeguato di policy).

19 Open Source INTelligence! Si tratta di una attività di indagine effettuata su un soggetto che si prende di mira che ha una regola fondamentale alla base: utilizzare unicamente informazioni di pubblico accesso e correlarle.! Si sfrutta in primis la stessa loquacità del soggetto, poco attento alla sua privacy ( tanto non ho nulla da nascondere ) e la nostra capacità, eventualmente correlata alla nostra conoscenza di strumenti informatici di data mining, nell interpretare tali valori.

20 OSINT! Fonti provenienti dai comuni mezzi di comunicazione (stampa, Web, radio, televisione: oggi tutto archiviato e quindi di facile reperibilità e consultazione anche in blocchi di intere annate).! I cosiddetti dati pubblici: rapporti governativi, dati politici anche locali, trascrizioni di sedute, conferenze stampa, alerts militari o civili.! Osservazioni dirette: si assorbe l informazione che ci circonda semplicemente (in senso lato) osservando.

21 I limiti dell OSINT! Essendo una strategia e tecnica di intelligence non particolarmente invasiva, la OSINT può essere ostacolata limitando al minimo la volontaria circolazione di informazioni che ci riguardano.! Purtroppo non possiamo controllare, in molti casi, la nostra sfera sociale (ossia informazioni che ci riguardano e che sono messe in linea da altri soggetti sui quali noi non abbiamo controllo).

22 Quando sceglie la tecnologia! In molti casi il livello della nostra privacy è scelto dalla tecnologia:! Header dei messaggi di posta elettronica.! Informazioni contenute in determinati tipi di documenti.! IP visibile in programmi di messaging.! Parametri errati o troppo laschi nei servizi cui accediamo, ad esempio di social network o di segnalazione del nostro geoposizionamento.

23 Quando scegliamo noi:! Uso di servizi di mail realmente cifrati e anonimi.! Attenzione al nostro livello di privacy PRIMA di iniziare a utilizzare il servizio.! Uso di software che appositamente si occupa di mantenere un buon livello di privacy nel nostro sistema (washing del sistema operativo e delle tracce lasciate durante la navigazione in Internet).! Conoscenza accurata di tutte le funzionalità del programma o del sistema operativo.

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25 (2) Sicurezza! La sicurezza attiene, nel contesto che ci riguarda, a ogni forma di protezione possibile dell integrità, riservatezza e disponibilità dei dati del soggetto.! Come per il caso della privacy, anche la sicurezza ha due componenti: una correlata all approccio del soggetto che usa il sistema informatico (e ai suoi limiti di conoscenza e di competenza) e una correlata alle capacità del soggetto che vuole mettere a rischio la sicurezza.

26 I rischi! Distruzione del dato con conseguente perdita e difficoltà nel recupero.! Furto del dato.! Errate configurazioni del sistema che permettono a terzi la visione di dati.! Furto di identità o social engineering con tentativi di frode.! Utilizzo della macchina altrui per scopi criminali (come ponte ) o uso delle risorse della macchina per contribuire ad attacchi su larga scala.

27 Distruzione del dato! Il metodo migliore per difendersi è, storicamente, la ridondanza.! Occorre essere nella situazione che, qualsiasi cosa accada al dato, sia sempre possibile in un tempo ragionevole ripristinare le funzionalità del sistema o limitare i danni alla perdita, ad esempio, di poche ore di lavoro.! Il backup dei dati (oggi molto diffuso anche nella forma della sincronizzazione ), meglio se tripartito (su computer, su sopporto esterno e su un servizio cloud o server) è il modo migliore per difendersi.

28 Furto del dato! Due ipotesi: leggerezza del soggetto proprietario dei dati o vera e propria azione criminale volta ad impossessarsi degli stessi.! La leggerezza può essere dovuta a errata configurazione, ad esempio, dei privilegi di accesso a determinate cartelle, a dismissione di computer (vendita, messa all asta, cambio del disco in assistenza), addirittura alla messa online di dati (ad esempio in una directory del proprio sito web aperta in lettura), o alla contaminazione da virus, worm o trojan che diffondano a soggetti terzi i documenti presenti nel computer.

29 Azione criminale! Se siamo presi di mira da un soggetto che vuole ottenere dati sul nostro sistema, è opportuno quantomeno rendergli la vita difficile, senza però che il nostro apparato di sicurezza in vista di un probabile (quanto?) attacco renda l utilizzo del sistema stesso impossibile (per lentezza, complicazioni d accesso, inserimento continuo di codici o password).! Gli strumenti comunemente usati sono password complesse e sistemi di autenticazione evoluti, (personal) firewall, antivirus, crittografia, uso di macchine virtuali per separare gli ambienti di lavoro.

30 a. la crittografia! Molto utile anche per l utente comune, ormai indispensabile per il professionista (anche se molto poco usata) e per l azienda.! TrueCrypt, FileVault o altri sistemi di cifratura incorporati nel file system.! Approccio strano dell utente tipico (non si fida al 100% della crittografia allora custodisce o backup in chiaro, non si sa mai, o annota le passphrase).

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32 b. le macchine virtuali! Un computer in un ambiente asettico all interno di un altro computer.! Oggi grazie ai processori attuali il degrado di prestazioni non è più problematico.! Crea un ambiente dal quale è difficile sconfinare nel principale e, quindi, modificarlo.! Crea un ambiente che si può far scomparire in poco tempo (ad esempio dopo un operazione delicata).

33 Stato dell arte! Parallels! Vmware Fusion! VirtualBox

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35 c. i sistemi live! È diventata realtà da diversi anni la possibilità di fare girare un intero sistema operativo in una modalità che non intacca il sistema operativo presente sul computer, che può essere avviato da un supporto quale un CD, un DVD o una chiavetta e che, al termine del suo utilizzo lascia il computer che lo ha ospitato senza alcuna traccia di tali attività.! Simili nel concetto sono le cosiddette Portable Apps, applicazioni indipendenti che possono essere installate su supporti quali chiavette o simili.

36 (3) Segreto! Un problema decennale che, in questi ultimi due anni, è esploso.! Come far sì che realtà complesse e critiche, sempre più informatizzate, riescano a mantenere un livello di segreto (e di sicurezza perimetrale ) sufficiente.! Questioni tecniche (quali sono i metodi migliori), politiche (la rivelazione di informazioni pubbliche porta trasparenza?), giuridiche (quali responsabilità per la fuga di documenti riservati).

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38 Open data e radical transparency! L approccio corretto: cosa significano tali termini.! Le conseguenze: i progetti già avviati e le speranze.! Il rischio di un sistematic misunderstanding.! Il bilanciamento di vantaggi e svantaggi in un simile approccio.