Con il patrocino. Ludoteca L albero segnante anno VII edizione -
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- Floriana Pozzi
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1 Con il patrocino Ludoteca L albero segnante anno VII edizione -
2 Il servizio di ludoteca L'albero Segnante, nato nel 2008, ha raggiunto nel 2015 la sua settima edizione grazie alla collaborazione con S.P.E.S. - Centro per le famiglie Crescere Insieme. Nell'annualità 2015 la Ludoteca ha visto la partecipazione di 6 ragazzi iscritti che hanno frequentato il servizio con continuità. L'equipe educativa è composta da uno psicologo, da una psicologa con attestato di III livello LIS (Lingua dei Segni Italiana), un operatrice volontaria con attestato di III livello LIS, 2 tirocinanti psicologhe e una volontaria non udente. Il servizio è coordinato e supervisionato da uno psicologo dell'età evolutiva. Tutti i ragazzi hanno pluridisabilità, ovvero oltre a essere sordi, presentano altre tipologie di disabilità : motoria, cognitiva e relazionale. Quattro frequentano la ludoteca da quando il servizio è stato attivato a Padova, nella sede dello S.P.E.S., uno dallo scorso anno e un nuovo ingresso di quest anno. Il rapporto operatore-utente è stato di 1:3, per garantire un percorso individualizzato per ogni singolo ragazzo. Volontari e tirocinanti hanno contribuito a perseguire gli obiettivi educativi individuati dall équipe, condivisi e frequentemente aggiornati. Nella ludoteca viene utilizzata sia la Lingua Italiana Orale che la LIS (lingua dei segni italiana) per poter insegnare ai bambini l'utilizzo di diversi vocaboli e far sperimentare diverse forme comunicative. Un punto di forza del servizio è che, nonostante la LIS sia utilizzata come riferimento, vengono impiegati linguaggi visivo-gestuali costruiti adhoc in relazione alle capacità (specie motorie) e competenze (specie interattive) di ciascun ragazzo. Quest anno è stato implementato lo strumento del monitoraggio attraverso un diario in cui sono state annotate alla fine di ogni incontro le osservazioni sui comportamenti dei ragazzi. Tali osservazioni riguardavano sia le azioni individuali sia quelle del gruppo, in particolare relativamente agli scambi comunicativi e le interazioni. Nel corso dell anno sono state rinforzate le reti con alcune figure delle équipe educative dei ragazzi, con gli Operatori della disabilità sensoriale della Provincia, con insegnanti e la direttrice dell ISISS Magarotto (Istituto superiore specializzato per sordi frequentato da due utenti) e con i familiari (genitori e fratelli). Con gli Operatori della Provincia ci sono stati frequenti scambi di informazioni durante l anno e con alcuni di essi un incontro finale per una verifica degli obiettivi raggiunti. È stato dato maggiore spazio ai momenti di scambio e condivisione dei genitori con gli operatori e fra di loro.
3 ATTIVITA' 2015 Le attività proposte nel corso dell anno hanno riguardato diverse tematiche e sono state pensate e calibrate in base alle capacità e interessi dei singoli ragazzi. Una sfida di questa edizione sono state le rilevanti differenze, in particolare nelle abilità motorie, fra i ragazzi. Questo ha stimolato gli operatori a trovare delle attività che potessero essere svolte da tutti, senza sviluppare sensi di inferiorità e promuovendo l aiuto reciproco. Nello specifico sono state realizzate: Attività per lo sviluppo di abilità comunicative/linguistiche, incentrate sulla Lingua dei Segni, la lingua scritta e orale e sulle immagini (Caccia al Tesoro, Gioco dell Oca, lettura e scrittura) Laboratori teatrali/espressivi (simulazione di situazioni della vita quotidiana, giochi mutuati dal Teatro Immagine, etc.) Laboratori manuali/creativi attraverso l uso di diversi materiali (costruzione di maschere di Carnevale, pittura, disegno, collage). Attività psicomotorie e sportive (calcetto, pallavolo, pallacanestro, bowling, percorsi a tempo, esercizi e attività per la motricità fine). Laboratori di cucina e sull educazione alimentare, in linea con Expo 2015 (lavorazione e degustazione di cibi genuini, preparazione della tavola con assegnazione dei compiti). Giochi di gruppo e di squadra (ruba-bandiera, quattro cantoni, nascondino, etc.). Tali attività avevano lo scopo di diffondere la tematica del rispetto dell'ambiente, per cui sono stati utilizzati soprattutto materiale di recupero (stoffe, cartoni, bottiglie di plastica, etc.). Le attività sono state intervallate da momenti di rilassamento, in particolare quando ci si rendeva conto di un eccessiva attivazione da parte dei ragazzi. Questo ha permesso, nel tempo, di riconoscere e rispettare i tempi e le modalità individuali di comportamento e di relazione. In ogni incontro è stato anche proposto un momento per la merenda, una strategia per creare momenti di maggiore interazione e comunicazione spontanea. Al termine dell anno abbiamo proposto una cena con ragazzi, famiglie e operatori, come momento di saluto e di convivialità.
4 OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli obiettivi sono stati decisi all avvio del servizio e monitorati nello svolgimento. Ulteriori obiettivi si sono aggiunti in corso d opera. Essi riguardano le modifiche che si sono rilevate sia nel corso di quest anno, sia rispetto ai livelli raggiunti dai ragazzi negli anni precedenti. Inoltre, si tratta sia di obiettivi individuali che sulla gruppalità. AMBITO RELAZIONALE: Inserimento e integrazione del nuovo utente. Costruzione e coesione del gruppo. Ricerca spontanea e interazione fra gli utenti. Buoni rapporti con gli operatori. P. all inizio, vuole svolgere attività che soddisfino i suoi desideri, mostrando poco interesse per le richieste degli altri. Successivamente propone attività e giochi di gruppo coinvolgendo attivamente gli altri a partecipare. A. ed E., dopo il tempo necessario a conoscersi, iniziano a cercarsi maggiormente condividendo delle passioni in comune, con un importante incremento della comunicazione spontanea attraverso la LIS Mo: Cerca attivamente i coetanei, cosa che l'anno scorso aveva iniziato a fare ma senza costanza S., a differenza degli scorsi anni, saluta tutti all ingresso e all uscita. A. all inizio saluta solo gli operatori prima di andare via. Nell ultimo periodo saluta tutti e l ultimo giorno si lascia abbracciare da tutti. AMBITO AUTONOMIA: Minore richiesta di intervento nello svolgimento delle azioni di cura personale, nel gioco e nei laboratori. Autonomia negli spostamenti all interno e all esterno del locale della ludoteca. Rispetto degli spazi usati da altri gruppi. Aumento di proposte spontanee e originali da parte dei ragazzi sulle attività da svolgere Mo. Spinge la propria carrozzina per avvicinarsi al gruppo o agli oggetti che lo interessano. Ripone bavaglio e contenitore nella borsa di cui chiude la cerniera. Ma. Chiede di andare al bagno e vi si reca da sola.
5 S. impara a indossare le scarpe autonomamente e senza aiuti. E. inizialmente dimentica spesso i suoi oggetti personali in ludoteca. Dopo aver predisposto uno spazio per essi, impara a riporli in tale luogo e controllare di aver preso tutto prima di andarsene. Nel laboratorio di preparazione del cibo, tutti i ragazzi hanno dimostrato di comprendere le indicazioni, di pianificare e procedere per ottenere il risultato richiesto. AMBITO AUTOREGOLAZIONE Maggiore capacità di riconoscere i propri stati d animo e di trovare delle strategie per autoregolarsi. Maggiore consapevolezza rispetto a comportamenti inadeguati, riconoscimento del disagio dell altro e capacità di scusarsi. Riduzione del numero di comportamenti inadeguati nei confronti dei pari. Maggiore comprensione e rispetto delle regole e del gioco di squadra. P., nei momenti di eccessiva eccitazione, data da un forte coinvolgimento nel gioco, tende a ritirarsi spontaneamente cercando attività per lui calmanti (disegno, visione di libri ecc), per tornare poi a partecipare alle attività di gruppo. E. vive dei momenti in cui tende a innervosirsi, in genere per fraintendimenti oppure per eccessiva vicinanza degli altri ragazzi. Inizialmente resta di cattivo umore fino al termine delle attività. Successivamente comunica il proprio nervosismo e decide di allontanarsi temporaneamente per calmarsi, poi si lascia nuovamente coinvolgere. M. manifestava negli anni passati comportamenti di autolesionismo che quest anno non si sono più verificati. AMBITO COMUNICATIVO Aumento della produzione spontanea di gesti, segni, parole e espressioni verbali a scopo comunicativo. Comunicazione più varia e più complessa. Incremento dell espressione spontanea di stati d animo, pensieri ed emozioni. Apprendimento di nuove parole in forma scritta, verbale e segnata. S. inizialmente produce gesti sporadici. Dopo alcuni mesi produce gesti coerenti con la situazione e con evidente scopo comunicativo. Dimostra di aver appreso almeno 10 segni e di saperli usare nel giusto contesto. A. all inizio parla solo di argomenti che lo interessano. Successivamente inizia a raccontare e condividere, in LIS, informazioni su di se ed episodi della propria vita. Utilizza soprattutto i momenti della merenda per comunicare.
6 Impara nel corso dell anno a leggere e scrivere alcune parole di uso quotidiano. M. rispetto agli anni scorsi, riesce a esprimere stati d animo ed emozioni attraverso la Lingua dei Segni, piuttosto che con agiti. Rivolge si interessa agli altri rivolgendo domande sulla loro vita personale. Legge le labbra e riproduce il segno, aiutando anche chi non conosce la LIS a comunicare con lei e con gli altri. P. si fa compitare in dattilologia alcune parole per scriverle e impararle. FEEDBACK: Dai feedback dei genitori, risulta che i ragazzi anticipavano con gioia l arrivo in ludoteca, da loro vissuto come un appuntamento settimanale importante, in particolare perché significava incontrare gli altri e ritrovare gli amici. In varie occasioni i genitori hanno notato dei progressi inattesi, ad esempio sono rimasti piacevolmente sorpresi nello scoprire che i loro figli avevano partecipato ad alcune attività per la prima volta. I genitori stessi hanno più volte sottolineato l importanza di questo servizio, sia per i figli sia per loro, come occasione di incontro con altri genitori e con esperti, nella costruzione di una rete sociale di conoscenze e di condivisione. In particolare, riteniamo tali aspetti rilevanti, considerando che genitori di ragazzi disabili si sentono spesso isolati e sono poco sereni nell affidare i loro figli a terzi. Un indice, a nostro parere, rilevante è stata la richiesta da parte dei genitori e dei ragazzi di proseguire l esperienza della ludoteca. Essi hanno manifestato più volte dispiacere per il fatto che la Ludoteca sia limitata a pochi mesi all anno (anziché per tutto il periodo scolastico) e che non siano previste attività durante l estate. Messaggio della madre di un utente: Ciao abbiamo visto il video cd (tutti i giorni, più volte al giorno prima e dopo i pasti) sono felice che S. faccia parte di questo gruppo insieme a tutti voi ancora grazie per questi momenti di gioco e di amicizie così importanti per lei. Messaggio dell Operatrice della disabilità sensoriale della Provincia di un utente: Appena visti tutti gli anni ma il video di quest ultimo anno è stupendo!!! Complimenti bellissimo!! Peccato non poter partecipare. In sintesi, gli obiettivi raggiunti sono: aumento delle interazioni con i coetanei maggior autocontrollo e autonomia raggiungimento di un buon clima di gruppo e sviluppo di legami di amicizia e di affetto tra i ragazzi e con gli operatori maggior efficacia nelle modalità comunicative utilizzate dai ragazzi incremento del vocabolario a disposizione dei ragazzi nelle varie forme comunicative. Un importante elemento che vogliamo sottolineare è che nel corso di quest anno i ragazzi si sono messi in gioco di più rispetto al passato, rendendosi protagonisti delle attività. Abbiamo inoltre osservato un maggiore riconoscimento dell altro, delle sue caratteristiche, bisogni e desideri, legato probabilmente ad una maturazione dei ragazzi stessi, ma anche
7 alla possibilità di partecipare ad un gruppo che punta a facilitare in particolare gli scambi relazionali.
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