Perché siamo contrari alla realizzazione di una centrale a biomasse legnose a Crespellano
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- Agnella Chiesa
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1 Perché siamo contrari alla realizzazione di una centrale a biomasse legnose a Crespellano
2 L inquinamento in Europa (PM 10 ) Grafico tratto da Air Quality Agenzia Europea per l ambiente
3 L inquinamento in Europa (PM 2,5 ) Grafico tratto da Air Quality Agenzia Europea per l ambiente La pianura padana è una delle zone più inquinate dell Europa e del mondo!
4 Inquinamento in Italia (PM) Quella che si vede sopra la Pianura Padana non è nebbia, è la nube di particolato (PM) che la ricopre (fonte ESA Europen Space Agency).
5 Da cosa deriva l inquinamento? La responsabilità dell inquinamento è da ricondurre alla combustione, nei motori, negli impianti di riscaldamento, negli inceneritori e. alla combustione della legna. In un uno studio del 2012, ARPA Emilia-Romagna attribuisce alla combustione della legna il 30% del particolato (PM) presente nell aria (attenti al vostro caminetto). Secondo ARPA Lombardia, questa percentuale sale al 49%.
6 Gli effetti dell inquinamento Il 24 novembre del 2014 l Agenzia Europea per l Ambiente (AEA) ha reso pubblico uno studio sulla qualità dell aria e la mortalità provocata dall inquinamento dell aria: In Italia ogni anno muoiono oltre persone a causa delle esposizioni da Pm 2,5 (si calcola che in Europa siano quasi mezzo milione). A causa di malattie dovute all'inquinamento dell'aria, le giornate lavorative medie perse in un anno in Italia sono pari 3,5 milioni. Vediamo le norme che cercano di contrastarlo.
7 Obiettivo DIRETTIVA 2008/50/CE Mantenere la qualità dell aria ambiente, laddove sia buona, e migliorarla negli altri casi. Strumenti Fissa i valori limite per la concentrazione nell aria degli agenti inquinanti. PM 10 PM 2,5 Valore limite medio giornaliero 50 µg/m 3 Superabile per 35 giorni all anno - Valore limite medio annuo 40 µg/m 3 25 µg/m 3 µg/m 3 = un milionesimo di grammo per metro cubo
8 LINEE GUIDA OMS 2006 L organizzazione Mondiale della Sanità - OMS - stima che il solo particolato più fine (PM 2,5 ) causi una perdita di aspettativa di vita di circa 8,6 mesi e ha raccomandato l adozione di limiti più restrittivi. Valore limite medio annuo PM 10 PM 2,5 Direttiva della Comunità Europea 40 µg/m3 25 µg/m3 Linee Guida Org. Mondiale Sanità 20 µg/m3 10 µg/m3 In base agli ultimi dati di ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - nessuna città italiana rispetta i limiti posti dalle Linee Guida dell OMS.
9 Delibera della Regione Emilia- Romagna 26 luglio n. 51 «Individuazione delle aree e dei siti per l installazione di impianti di produzione di energia elettrica mediante l utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili Eolica, da biogas, da biomasse e idroelettrica» Questa norma prevede che, nei territori ad elevato tasso di inquinamento sia possibile localizzare centrali a biomassa purché le emissioni vengano compensate dalla eliminazioni di pari fonti emissive (saldo zero delle emissioni). Perché? Perché la Regione rischia pesanti sanzioni dalla Comunità Europea a causa degli elevati tassi di inquinamento dell aria che respiriamo.
10 Delibera della Regione Emilia- Romagna 26 luglio n. 51 Per la localizzazione degli impianti a biomasse la Regione ha predisposto una mappatura dei Comuni, suddividendoli in quattro categorie sulla base del livello di inquinamento rilevato dal sistema di centraline di ARPA Emilia Romagna. Nella slide successiva vedrete il risultato di questa mappatura
11 Allegato alla Delibera 51/2011
12 La qualità dell aria a Crespellano Altro che aria pulita di campagna: Crespellano è in Zona Rossa!!! A Crespellano, dal 2009 al 2012, la concentrazione di PM 10 nell aria ha costantemente superato i limiti di legge, con valori molto simili a quelli registrati a Bologna. Solo nel 2013, probabilmente per effetto delle miti temperature invernali, i valori sono rientrati nella norma. Le concentrazioni del PM 2,5 si sono mantenute su valori più che doppi rispetto ai limiti prescritti da OMS. Fonte dati: Valutazioni annuali della qualità dell aria - Arpa Servizio IdroMeteoClima
13 Crespellano in «zona rossa» Quindi a Crespellano la norma regionale impone che l eventuale realizzazione di un impianto a biomasse non peggiori la qualità dell aria che respiriamo. Come? Riducendo o eliminando le emissioni di altre fonti di inquinamento con un saldo zero. Un primo effetto è che qui non è possibile realizzare una centrale a biomassa destinata alla sola produzione di energia elettrica. La centrale dovrebbe produrre anche acqua calda per il teleriscaldamento, eliminando caldaie domestiche o centralizzate. Ma.
14 Crespellano in «zona rossa».. Crespellano è un comune metanizzato e quindi il raffronto sulle emissioni va fatto rispetto ad impianti a metano. Confrontiamo allora 1. il numero di particelle di particolato 2. la massa del particolato prodotti dai due tipi di impianto, a biomasse eametano
15 1. Numero di particelle In un centimetro cubo di gas di scarico di un impianto a metano sono presenti particelle di particolato. In un centimetro cubo di fumo emesso da un impianto a legna sono presenti 45 milioni di particelle di particolato. Dati tratti da Emissioni di Polveri Fini e Ultrafini da impianti di combustione. Politecnico di Milano per FederAmbiente.
16 2. La massa Grafico tratto da Provincia di Trento - Produzione energetica da biomasse: aspetti tecnici, elementi gestionali, sostenibilità ambientale.
17 2. La massa Cosa dice il grafico della pagina precedente? Per produrre un Kilowattora, una caldaia a metano emette 3 milligrammi di particolato. Per produrre la stessa energia una centrale a biomassa legnosa di piccolo/medio taglio, come quella che si vorrebbe realizzare a Crespellano, dotata di filtro, emette 130 milligrammi di particolato.
18 IL SALDO ZERO DELLE EMISSIONI NON È POSSIBILE E NECESSARIO ALLORA CHIEDERE PERCHÉ DICIAMO NO ALLA REALIZZAZIONE DI UNA CENTRALE A BIOMASSA A CRESPELLANO? Ma c è ancora altro..
19 Gli effetti sulla salute Una elevata percentuale (fino al 90%) delle particelle di particolato emesse dalla combustione della legna sono PM 0,1 cioè hanno un diametro inferiore a 0,1 μm (0,1 millesimi di millimetro) Una quota significativa (fino al 30%) sono PM 0,05 cioè hanno un diametro inferiore a 0,05 μm (0,05 millesimi di millimetro) Non esistono filtri in grado di trattenere queste particelle di dimensioni infinitesimali.
20 Gli effetti sulla salute Il nostro apparato respiratorio è in grado di reagire all inalazione delle particelle più grossolane (PM 10 ) bloccandole nel naso e nella gola ed espellendole. Man mano che il diametro delle particelle si riduce, queste riescono a raggiungere i polmoni, poi la trachea e infine agli alveoli polmonari. E da lì entrano in circolo nel nostro corpo. Nell immagine della pagina successiva si può visualizzare il grado di penetrazione delle polveri nell'apparato respiratorio in funzione dl loro diametro.
21 Gli effetti sulla salute PM 10 PM 0,4
22 PER CONCLUDERE «Inceneritori, centrali a biomassa, fuochi di ogni genere, voluti o non voluti, di sterpaglie e legname. e lo stesso fumo di sigaretta producono particolato. Quando le particelle hanno un diametro inferiore a 2,5 0,1 µg, non si limitano a depositarsi nelle vie aeree superiori ma raggiungono gli alveoli polmonari e da qui, attraverso il sangue raggiungono altre parti del corpo. Uno studio recente ha dimostrato che l'aumento di soli 10 µg/m 3 di PM 2,5 nell'aria aumenta il rischio di mortalità generale del 6%, quello di mortalità per patologie cardiocircolatorie del 12% e di cancro del polmone del 14%.» DOTT.SSA FIORELLA BELPOGGI - Direttore Centro di Ricerca sul Cancro Cesare Martoni - Istituto Ramazzini
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