SPORTELLO PROVINCIALE AUTISMO

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1 MIUR - Direzione Generale per il Veneto Ufficio XIII - Ufficio Scolastico di Vicenza Rete dei CTI - Centri Territoriali per l Integrazione della provincia di Vicenza SPORTELLO PROVINCIALE AUTISMO Consulente Sportello: Arianna Sorgato Favorire l emergere dell intersoggettività secondaria

2 Individuare un progetto educativo per una bambina con le seguenti caratteristiche 6 anni Diagnosi: ritardo mentale di altro tipo (F78) e Altre compromissioni del comportamento (F78.8) Evidenti tratti autistici

3 CONTESTO SCOLASTICO ED EDUCATIVO Iscritta al 4 anno di scuola dell infanzia Frequenza assidua il 1, 2 e 3 anno Inserita in una sezione eterogenea a due età Non frequenta attività extrascolastiche

4 PROGETTO EDUCATIVO PROPOSTO DALLA SCUOLA CON SUPPORTO DEI SERVIZI Formazione comune del team docenti-operatori (partecipazione corso di formazione) Progettualità di gruppo (nella definizione del PEI) Condivisione con i servizi (educatore, fisioterapista e neuropsichiatra) Accordo di metodo (psicoeducativo)

5 OBIETTIVO PROMUOVERE LO SVILUPPO DELL INTERSOGGETTIVITÀ SECONDARIA (CORRELATI COMPORTAMENTALI)

6 Partendo dalle caratteristiche personali (interessi e motivazioni) - Movimento (dei coetanei e degli oggetti) - Suoni e rumori (di bassa intensità) Considerando le sue difficoltà e criticità - Attenzione limitatissima - Sguardo pressoché assente così come la tolleranza al contatto fisico - Pianti inconsolabili - Movimenti convulsi fini a se stessi - Stereotipie -Comportamenti problema (sdraiarsi a terra..battere la testa, infilare cose nelle narici)

7 LO SPAZIO Organizzazione e allestimento per facilitare l interazione La struttura del luogo predisposto per l attività può essere molto semplice, ma deve essere ben visualizzato e cioè tutti gli elementi devono essere molto chiari e visibili per il bambino..egli riceve messaggi più dalle cose che dalle parole.. C.Xaiz

8 MUOVERSI NELLO SPAZIO Dalla sezione all aula strutturata, dalla mensa a cortile.. Anticipazione (per evitare i comportamenti problema: pianto inconsolabile, urla, stendersi a terra..) OGGETTI

9 LA STRUTTURAZIONE DEL TEMPO Strutturazione giornata scolastica secondo scansioni temporali precise e ben definite (routines) per favorire: la possibilità da parte della bambina di affrontare gli eventi della giornata con maggiore serenità (anticipazione) l individuazione da parte delle insegnanti dei momenti di maggiore disagio

10 ATTENZIONE CONGIUNTA Scambio di sguardi e di mezzi con un altra persona in riferimento ad uno stimolo: alternare il proprio sguardo fra la cosa che si sta osservando e l altra persona seguire con lo sguardo l indicazione dell altro controllare dove l altro sta guardando e guardare nella stessa direzione

11 INTENZIONE CONGIUNTA Capacità di percepire ciò che gli altri vogliono e di aderirvi dimostrando accordo o disaccordo (fare accanto, fare assieme)

12 EMOZIONE CONGIUNTA Condivisione tra l io e l altro delle emozioni provocate da qualche situazione Ridere e sorridere insieme, in risposta alla stessa situazione Rispondere con la manifestazione di un emozione al comportamento dell altro, che voleva provocare un emozione attraverso il solletico, una canzoncina, un gioco..

13 IMITAZIONE e TURNAZIONE CAPACITÀ EMERSE in seguito alla proposta educativa adottata

14 IMITAZIONE Ripetizione delle azioni prodotte dall altro (precursore per stabilire un contatto, provare le stesse emozioni, interiorizzare esperienze e punti di vista altrui) L imitazione è l abilità cardine dello sviluppo sociale, cognitivo e linguistico e svolge un ruolo fondamentale nella comparsa del gioco di finzione.

15 Le persone <<normali>>, questi <<surrealisti>>, amano giocare con la realtà: fanno finta di telefonare, fanno finta che una bambola sia una persona vera, fanno come se un treno per bambini fosse un vero treno. Capovolgere la realtà per i surrealisti è un gran divertimento, ma diventa un vero incubo per un iperrealista Da IL LABIRINTO DEI DETTAGLI Di Hilde De Clercq

16 TURNAZIONE Comportamento che nasce nella prima fase dell intersoggettività come alternanza di sguardi, di sorrisi, di suoni e movimenti prima indifferenziati e via via sempre più complessi: tocca a me, tocca a te faccio una cosa io e poi la fai tu fino ad assumere sempre più rilevanza se accoppiato anche all uso di oggetti.

17 ESEMPI PRATICI DI ATTIVITÀ LA TORRE Impilare e far cadere dall apprendimento delle abilità fino-motorie all emozione congiunta.

18 LE SCATOLE COLORATE Costruire scatole utilizzando cartoncino per favorire l Attenzione e l intenzione congiunta. L adulto interviene inventando e proponendo altri giochi ad esempio quello del Cu-Cù una volta impilate le scatole.

19 LA SCATOLA MAGICA Togliere e rimettere morbidi drappi e carte scintillanti e rumorose facendole passare attraverso ad una fessura circolare (potenziare l attenzione congiunta).

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24 RIFLESSIONI: COSA È CAMBIATO? La bambina è oggi in grado di: Sperimentare Mantenere più a lungo l attenzione Far capire all adulto che un gioco la interessa Accordare lo sguardo

25 RIFLESSIONI: COSA È CAMBIATO? Rispondere manifestando emozioni Imitare la figura di riferimento Giocare con un coetaneo Giocare da sola per alcuni minuti

26 I punti di forza Progettare un percorso ben definito e strutturato (coinvolgere tutti gli attori) Flessibilità (orario e proposte educative) tipica della scuola dell infanzia Condivisione con i colleghi e tutti coloro che sono presenti a scuola (collaboratori, personale della mensa..) del progetto educativo Buona relazione con i genitori dei compagni (informati e consapevoli del percorso intrapreso: tutoring)

27 L universo non solo è più strano di quanto immaginiamo, ma è più strano di quanto possiamo immaginare J.B.S. HALDANE

Dott.ssa Lorenza Fontana

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