TIPOLOGIA DELL UNITA APPRENDIMENTO
|
|
- Agostino Valentino
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 UNITA DI APPRENDIMENTO n. 2a LABORATORIO LOGICO MATEMATICO NUMERI CHE PASSIONE! di CASTELMARO Gianna Anno Scolastico (bambini di 4 anni) da gennaio a maggio 1. TIPOLOGIA DELL UNITA APPRENDIMENTO Il gioco si propone come supporto per la sperimentazione di una vasta gamma di strutture cognitive. Nell approccio alla matematica, il gioco diventa una modalità di azione, che permette da una parte l arricchimento dell esperienza nella direzione intesa e, dall altra, guida ad una sua riorganizzazione tramite la riflessione che l agire ludico e i suoi esiti alimentano. La costruzione del concetto di numero, è un processo lungo che i bambini realizzano sotto l influsso della famiglia, dell ambiente e della scuola in cui sono inseriti. Verso i numeri i bambini hanno una normale curiosità, perché essi sono prepotentemente presenti nella vita quotidiana nei posti e nei modi più impensati. Frequentare la scuola dell infanzia rappresenta un ulteriore occasione di esperienze e giochi formativi, anche se lo scopo di una didattica della matematica, in questo grado di scuola, non è l acquisizione di concetti matematici, ma quello di guidare i bambini nel percorso necessario per arrivare al concetto di numero, sviluppando alcune idee base che regolano l apprendimento matematico. Per l approccio al numero, all interno del laboratorio, oltre a sfruttare quindi tutte le occasioni offerte dalla vita scolastica, si attueranno una serie di attività specifiche, utilizzando non solo il materiale strutturato, ma una serie di oggetti permettendo così una visione più ad ampio raggio del concetto di numero. Si aprirà, così, davanti a loro il mondo dei numeri fatto di diversi aspetti e funzioni. 2. IL PROBLEMA AFFRONTATO DALL UNITA DI APPRENDIMENTO La formazione del pensiero matematico nel bambino comincia assai presto. Per esempio, la base del processo del contare si basa su esperienze ricorsive che hanno luogo già nei primi anni, mesi di vita. Il ripetersi cumulato degli eventi dà luogo a schemi di rappresentazione intera che necessitano dell appoggio non solo di immagini endoattive, sonore e visuali, ma anche di forme espressive, e di controllo verbali, forme che sono guidate nella loro costruzione, rinforzate nel loro uso, dalla comunicazione interpersonale. Questa constatazione ha aperto la strada a considerare il processo di costruzione delle fondamentali conoscenze e competenze matematiche come un processo che si svolge a lungo nel tempo, inizialmente in modo informale e culturalmente segnato dall ambiente di appartenenza e dalla comunicazione familiare e sociale, poi a poco a poco, sempre più in modo formale e sistematico via via che l esperienza scolastica avanza. Lakoff g. e Johnson M. ci spiegano come si costruiscono le strutture concettuali significative: quell insieme di concetti organizzati per mezzo dei quali noi siamo in grado di attribuire senso alle cose e alle persone. Essi affermano che tra l esperienza diretta, corporea, degli oggetti, delle persone, e dell interazione con essi, e la rappresentazione
2 astratta e simbolica (linguistica e matematica), si pone il mondo degli schemi per immagini o schemi figurativi: si tratta di schemi per immagini che costituiscono le strutture fondamentali per organizzare la nostra esperienza e la nostra comprensione. Ci aiutano a dare ordine e significato, che si trasformano nel tempo sulla base di nuove esperienze e interazioni. Ad essi sono poi applicati processi cognitivi generalizzati, quali l analisi, la sovrapposizione, che consentono poi la generazione di forme astratte. (citazione tratta da L EDUCAZIONE MATEMATICA NELLA SCUOLA DELL INFANZIA, lo spazio, l ordine e la misura., F, Agli, B. D Amore, edizione Juvenilia 1999). Pertanto questa UA vuole aiutare il bambino a conoscere maggiormente la realtà e creare quelle strutture mentali che lo aiutano a progredire nella tappa evolutiva in cui si trova: al momento le sue strutture cognitive lo rendono di fatto potenzialmente in grado di contare, valutare quantità, eseguire semplici operazioni, ordinare 3. MODALITA OPERATIVE N ore COSA FA IL DOCENTE 1,30 REGINA REGINELLA (mediatore attivo-iconico) L insegnante fa ritrovare in classe una corona fatta in cartoncino. Intorno alla corona ci saranno applicati una serie di numeri che i bambini proveranno a riconoscere denominandoli. In un primo momento la Regina sarà impersonata dalla maestra, successivamente a turno dai bambini. Durante l esecuzione del gioco, la regina dovrà indicare ai bambini come spostarsi, compiendo 1,2,3.. passi da formica, oppure da lumaca, da leone Al termine del gioco, si rappresenterà graficamente il percorso di ogni animale, indicandone il numero di passi fatti con pallini o crocette. 1,30 UN ARCA DI NOE UN PO IN DISORDINE (mediatore attivo-analogico) L insegnante fa ritrovare il classe un arca disegnata su un cartellone. Incollato sullo stesso, un foglio arrotolato su cui è trascritto molto sinteticamente il racconto biblico. Sopra l arca ci saranno incollati in modo disordinato tutti gli animali che sono stati fatti salire sull arca Si ragiona con i bambini affinché colgano cosa c è di diverso dal racconto a quello che si osserva sul cartellone (gli animali sono mischiati, quindi andranno divisi per categorie). Si procederà l attività con un gioco dove ad ogni bambino verrà appeso al collo un determinato animale precedentemente fotocopiato. Durante il diluvio (l insegnante batterà un ritmo con il tamburello) i bambini dovranno muoversi in modo sparso, allo stop andare vicino all arca collocandosi nell insieme corrispondente (l insieme sarà contraddistinto da un simbolo). Alla fine del gioco, su un cartellone si registreranno per ogni insieme la quantità corrispondente degli animali contenuti con dei pallini decodificando i pallini con il numero relativo. Si potranno ancora fare dei sottoinsiemi, riferiti al numero delle zampe. Contare gli animali a due zampe, a quattro, quanti senza.
3 1 3e 1,2,3.. CONTIAMO (mediatore iconico) L insegnante prepara delle scatole di scarpe con appiccicato un foglietto con un numero e le dispone sui tavoli, invita poi i bambini a provare a leggere il numero. Invita alcuni bambini per volta a mettere tanti oggetti nella scatola quanti ne indica il numero, ogni bimbo si dovrà fermare davanti alla scatola e provare poi a contare gli oggetti inseriti e a verificare se è corretto. Successivamente l insegnante svuota le scatole e chiama altri bambini a giocare. Analizza con i bambini le scatole dove ci sono tanti oggetti, meno oggetti dove ce n è di più, dove di meno. Propone alcune schede in cui occorre abbinare il cartellino con il numero corretto all insieme con l esatto numero di elementi. Osserva chi conta e chi presenta ancora delle difficoltà 1,30 IL BRUCO NUMERATO (mediatore attivo-analogico) L insegnante riprende il discorso sui numeri fatto durante l attività precedente. Consegna ai bambini dei dischetti che coloreranno con il colore verde. Dopo la coloritura con l aiuto dell insegnante li assembleranno con dei ferma campioni, fino a formare un bruco. In seguito, utilizzando degli stickers numerati, si andrà a numerare il bruco in ordine crescente. Sul lato opposto del dischetto, ogni bambino disegnerà il numero di pallini corrispondente al numero. 1,30 GIOCHI ALLA TOMBOLA DEI NUMERI? (mediatore attivo-analogico) L insegnante divide a gruppi di quattro i bambini. Distribuisce a ciascun bambino una cartella numerata da uno a sei. Sulle cartelle ci saranno pallini e numeri affinché siano più riconoscibili dai bambini. La maestra si occuperà del tabellone ed ogni volta che estrarrà il numero, i bambini dovranno coprire quello enunciato dalla maestra. A turno il tabellone potrà essere tenuto da un bambini aiutati dalla maestra. 1,30 PROVA IN USCITA (mediatore attivo-iconico-analogico) L insegnante propone al gruppo di giocare con il domino Dopo l esito del gioco invita i bambini a costruirne uno personale sui numeri. Offre una serie di materiali con cui realizzarlo: timbri, pennarelli, oggetti Ascoltate le varie scelte, consegna a ciascuno otto tessere di cartoncino, divise in due. Spiega la modalità di esecuzione sottolineando non tanto l associazione di figure con colori differenti o viceversa, ma soprattutto alle quantità. Per cui i cartoncini rimarranno uniti due a due in modo da poter costruire la catena di carte appaiando quantità uguali A conclusione dell attività, l insegnante inviterà il gruppo a giocare. 4. REQUISITI-CERTIFICAZIONE IN USCITA Con la frequenza alle attività proposte nell UA il bambino ha acquisito le seguenti abilità: SI NO IN PARTE
4 COGNITIVO: Intuisce ed individua il concetto di insieme Raggruppa e classica oggetti in base a criteri dati. Sa contare fino a dieci Coglie la differenza tra simbolo numerico e disegno METACOGNITIVI: Metalinguistico: Sa spiegare l errore all interno di un quesito posto in un gioco fornendo la versione corretta Metalogico: Utilizza il numero secondo una logica: conta i passi da fare nell eseguire il gioco Metateorico Spiega e motiva all insegnante i suoi raggruppamenti (insiemi): come li ha stabiliti, perché li ha fatti in quel modo COMPORTAMENTO Gioca con gli altri in modo ordinato: non butta i giochi a terra, non tira fuori tutto il materiale, o materiale diverso da quello da usare Sa mantenere il proprio posto durante lo svolgimento delle attività: non interrompe, non tende a scavalcare i compagni. COMUNICAZIONE Sa esprimere verbalmente un eventuale disagio nello svolgere il gioco Comunica interesse e partecipazione durante le conversazioni 5. SPENDIBILITA - IMPLEMENTAZIONE La costruzione del concetto di numero è un processo lungo che i bambini realizzano sotto l influsso della famiglia, dell ambiente e della scuola in cui sono inseriti. Verso i numeri sono curiosi perché essi sono costantemente inseriti nella vita quotidiana dei bambini. Li apprendono per imitazione, gli servono per contare, quantificare, per sapere quanti anni hanno, quanto manca alle vacanze e quindi la loro curiosità aumenta esponenzialmente tanto più ne hanno bisogno. Le conoscenze apprese possono essere spese in qualsiasi contesto che richieda la capacità di quantificare, contare, leggere e riconoscere numeri: il bambino potrà sapere quanti giochi ha a disposizione, quanti maccheroni ci sono nel piatto, leggere i numeri riportati sulla pagina del libro, il numero civico in cui abita, che giorno è. Potrà inoltre spiegarsi in modo più corretto e quindi essere maggiormente comprensibile quantificando ad esempio l età o il fatto di essere arrivato primo in un gioco. Attraverso la scoperta dei numeri e delle loro funzioni, delle relazioni e corrispondenze che esistono tra gli oggetti, il bambino può migliorare la propria autonomia decisionale, la capacità di intervenire sul mondo esterno con più sicurezza, di comprensione delle informazioni che gli derivano dall ambiente: leggere il numero sul pullman che li riporta a casa, la mamma che dice mangia ancora 5 maccheroni, riordina i tuoi giochi al loro posto (animali insieme, costruzioni, macchinine). I bambini provano, operano concretamente, descrivono. La vita quotidiana offre numerose opportunità. Si tratta, sia a casa sia a scuola di evidenziare queste situazioni, e di lasciare risolvere il problema al bambino facendogli fare semplici ragionamenti proprio attraverso vicende quotidiane. Ad esempio apparecchiando la tavola o addirittura nella distribuzione dei fogli in classe. È
5 importante tener conto delle teorie dei bambini, delle loro intuizioni, delle strategie che pian piano scoprono e utilizzano. 6. INTEGRAZIONE Giochi di gruppo: giochi di manipolazione motivata di oggetti (confrontare, contare, raggruppare, aggiungere e togliere, aiuterà a sviluppare l idea che è possibile operare sulle quantità e poi sui numeri). Giochi individuali di corrispondenza che possono contribuire a far nascere e sviluppare l idea di relazione tra gli oggetti e che una cosa può stare per un altra (avvio al concetto di numero) Attività grafico - pittoriche Lettura d immagini (libri contenenti giochi con i numeri, filastrocche) Conversazioni guidate Giochi di relazione tra gli oggetti 7. APPORTO AL PROFILO DELLO STUDENTE 1a. Rafforzamento dell identità personale del bambino e della bambina sotto il profilo corporeo, intellettuale e psicodinamico. Sviluppa l autostima in relazione alla maturazione dell identità: è consapevole delle sue capacità Controlla e sviluppa la manualità: dimostra precisione durante lo svolgimento di alcuni lavori in cui è importante la coordinazione e la manualità. 1b. Progressiva conquista dell autonomia Acquisisce comportamenti adeguati di diversi ambienti (regole sociali): rispetta gli ambienti, il materiale Rispetta i turni: prima di intervenire aspetta di essere chiamato Dimostra iniziative nel gioco e nelle attività: propone alcune modifiche nel gioco, propone idee nuove per la riuscita del gioco: proviamo a fare in questo modo forse 2. Orientamento come sviluppo di motivazione ed autostima nel processo di crescita del/la bambino/a lungo tutto l arco della vita Il bambino -presta attenzione: è attento durante le attività, ascolta, interviene in modo adeguato all argomento -interiorizza: ascolta le indicazioni ricordandosi i particolari -interpreta: rielabora le indicazioni o le conoscenze dandone un significato Scopre preferenze consolidando: - sicurezza: è autonomo nelle decisioni e nei lavori dimostrando tranquillità - fiducia in se stesso: prova le novità con interesse senza timore di sbagliare - autostima: è contento delle sue capacità 3. Convivenza civile: coesistere, condividere, essere corresponsabili Aspetta il turno nel gioco, nella conversazione Ascolta le parole e le informazioni fornite dall insegnante: è attento durante le conversazioni Accetta di condividere il materiale ludico. Esplora spazi, materiali, situazioni rispettandoli. 4. Strumenti culturali per leggere e governare l esperienza Corpo movimento Controlla e sviluppa la manualità: è attento durante i lavori, dimostra precisione Esegue movimenti, controlla il movimento, coordina il movimento
6 Scuola dell infanzia Paritaria Sacro Cuore Via S. M. Mazzarello, 102 Torino Tel. 011/ Fax 011/ La conoscenza del mondo Sviluppa abilità logiche-matematiche Intuisce il senso matematico: di più di meno Stabilisce relazioni Individua il significato di insieme Coglie la differenza tra simbolo numerico e disegno I discorsi e le parole Esprime verbalmente il contenuto di un attività Acquisisce fiducia nella propria capacità comunicativa: espone in modo sereno le proprie idee Il sé e l altro Rispetta le regole del gioco interagendo con i compagni Accetta di collaborare con i compagni dimostrando disponibilità 8. PROGETTAZIONE ECONOMICA e ORGANIZZAZIONE DELL AMBIENTE DOCENTE ORE 9 128,16 MATERIALE Pennarelli, tempera,cartelloni, fogli, 25,00 DIDATTICO materiali e giochi dell aula, tamburello ATTREZZATURA Foulard, paletti, attrezzi motori In possesso della Scuola AMBIENTI Salone, giardino e sezione 9 VERIFICA DI FATTIBILITA In fase di programmazione il docente controllerà che quanto indicato sopra sia presente, che il materiale sia disponibile e che gli ambienti sia idonei per lo svolgimento di determinate attività. 10. LA RIPROGETTAZIONE DELL UNITA DI APPRENDIMENTO La riprogettazione è elemento di: auto-valutazione dell attività didattica, quale attività professionale dei docenti miglioramento continuo delle azioni didattiche un ipotesi di lavoro in continua evoluzione i tempi delle varie attività le modalità di osservazione del docente le modalità operative verifica mediatori requisiti in uscita SL Mod. 1 NUMERI CHE PASSIONE del 27/06/2008 Rev. 1-4 anni - pagina 6 di 6
2008-2009 5 1. TIPOLOGIA DELL UNITA APPRENDIMENTO
UNITA DI APPRENDIMENTO n. 2c LABORATORIO LOGICO MATEMATICO NUMERI CHE PASSIONE! di CASTELMARO Gianna Anno Scolastico 2008-2009 (bambini di 5 anni) da gennaio a maggio 1. TIPOLOGIA DELL UNITA APPRENDIMENTO
DettagliIL PAESE QUATRICERCHIO
Scuola dell infanzia di Santa Maria in Punta UNITÀ DI APPRENDIMENTO: IL PAESE QUATRICERCHIO UN MONDO DI FORME(prima parte) Comprendente: UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI PIANO DI LAVORO GRIGLIA DI OSSERVAZIONE/RUBRICA
DettagliFINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA
I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE per la classe prima. Matematica
ISTITUTO COMPRENSIVO DI SORISOLE Scuole Primarie PROGRAMMAZIONE ANNUALE per la classe prima Matematica Anno Scolastico 2015/ 2016 COMPETENZE : A -NUMERO Comprende il significato dei numeri, i modi per
DettagliI CAMPI DI ESPERIENZA
I CAMPI DI ESPERIENZA IL SE E L ALTRO sviluppa il senso dell identità personale; riconosce ed esprime sentimenti e emozioni; conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e della scuola, sviluppando
DettagliCRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA
CLASSI seconde CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA LINGUA ITALIANA l alunno utilizza in maniera appropriata il codice linguistico per descrivere, narrare argomentare. si esprime in modo
DettagliLA TERRA E NELLE NOSTRE MANI
ISTITUTO PARITARIO SAN VINCENZO PALLOTTI SCUOLA DELL INFANZIA PROGETTO EDUCATIVO-DIDATTICO LA TERRA E NELLE NOSTRE MANI ANNO SCOLASTICO: 2015-2016 1 PREMESSA La terra è la nostra casa poiché su questo
DettagliTOLLO CH -VIA CAVOUR N.2
TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 Tel. 0871. 961126-961587 Fax 0871 961126 email chic81300t@istruzione.it chic81300t@pec.istruzione.it www.istitutocomprensivotollo.it CHIC81300T Cod. Fisc. 80003000694 PROGETTO
DettagliAPPRENDIMENTO. 1. a. Conoscere, denominare classificare e verbalizzare semplici figure geometriche dello spazio e del piano.
matematica Comunicazione nella madrelingua 1. Descrive e denomina figure 1. a. Conoscere, denominare classificare e verbalizzare semplici figure geometriche dello spazio e del piano. - Terminologia specifica
Dettagliinsegnanti : Gabriella Balbo Anna Maria De Marchi Maria Cristina Giraldel
insegnanti : Gabriella Balbo Anna Maria De Marchi Maria Cristina Giraldel BAMBINI COINVOLTI : 19 del gruppo rosa (D) 17 del gruppo giallo (C) INSEGNANTI RESPONSABILI : Balbo Gabriella Anna Maria De Marchi
DettagliPROGETTARE PER COMPETENZE
Il nostro curricolo: verticale,integrato,unitario 1 ISTITUTO COMPRENSIVO PASCOLI CRISPI MESSINA Misure di accompagnamento Indicazioni Nazionali Annualità 2014-15 Progetto Formativo Nazionale: Rafforzamento
DettagliProgrammazione annuale 2010-2011 Scuola dell infanzia di Coniolo. LA CONOSCENZA DEL MONDO (Ordine, misura, spazio, tempo, natura)
Programmazione annuale 2010-2011 Scuola dell infanzia di Coniolo LA CONOSCENZA DEL MONDO (Ordine, misura, spazio, tempo, natura) Raggruppare e ordinare Confrontare e valutare quantità Utilizzare semplici
DettagliPROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2014/2015 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3, 4, 5 ANNI
PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE SCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2014/2015 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3, 4, 5 ANNI 3 anni IL SÉ E L ALTRO Supera il distacco dalla famiglia Prende coscienza di sé Sviluppa
DettagliCIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014
CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa
DettagliScuola dell Infanzia Maria Zoccatelli Dossobuono
Scuola dell Infanzia Maria Zoccatelli Dossobuono A BRACCIA APERTE Unità di apprendimento IRC sul Natale Anno scolastico 2013-2014 MOTIVAZIONI L esperienza personale intorno alla quale ruota tutto il percorso
DettagliProgetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE
Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono
DettagliPROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE PROGETTAZIONE ANNUALE DIDATTICA:
PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE Docente Anna Maria Ghio Plesso Classe 1 Disciplina/Macroarea/Campo d esperienza Primaria Giusti Sezione A Matematica Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA VILLETTA
SCUOLA DELL INFANZIA VILLETTA PROGETTO DI PLESSO 2011/12 PROGETTO: La macchina del tempo MOTIVAZIONE La scuola dell infanzia è uno degli ambienti fondamentali in cui il bambino sviluppa le proprie esperienze
DettagliNUMERI PER CONTARE GIOCARE
ISTITUTO COMPRENSIVO DI NOTARESCO INFANZIA- NOTARESCO - G. VOMANO PAGLIARE - MORROD ORO A. S. 2016/19 PROGETTO DI FORMAZIONE NUMERI PER CONTARE NUMERI PER GIOCARE Approfondimento delle tematiche disciplinari
DettagliPROGRAMMMAZIONE DIDATTICA
ISTITUTO COMPRENSIVO G. D ANNUNZIO SCUOLA DELL INFANZIA NAUSICAA A.S.2012-13 PROGRAMMMAZIONE DIDATTICA MOTIVAZIONE Il progetto alimentazione, filo conduttore di quest anno scolastico, nasce dal desiderio
DettagliNUMERI, NUMERI, NUMERI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI NOTARESCO SCUOLA DELL'INFANZIA A. S. 2015/16 PROGETTO DI FORMAZIONE NUMERI, NUMERI, NUMERI (Approfondimento delle tematiche disciplinari relative alle indicazioni) per il curricolo....tutto
DettagliIDENTITA, CREATIVITA' E COMUNICAZIONE PROGETTO INTERCULTURALE E DI INTEGRAZIONE PER BAMBINI NON ITALOFONI DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA A.S.
IDENTITA, CREATIVITA' E COMUNICAZIONE PROGETTO INTERCULTURALE E DI INTEGRAZIONE PER BAMBINI NON ITALOFONI DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA A.S. 2010-2011 PREMESSA Il lavoro svolto dalla Commissione intercultura
DettagliSAPERI 3 ANNI OBIETTIVI
CAMPO D ESPERIENZA: LA CONOSCENZA DEL MONDO 1.Il bambino raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità. Utilizza semplici simboli per registrare; compie misurazioni mediante semplici
DettagliPERCORSO DI PIANIFICAZIONE DI UN RACCONTO
PROF.SSA PEZZIN CORSO METACOGNIZIONE NELLA SCUOLA? UNA POSSIBILE NECESSITA CTRH MONZA CENTRO 2013 Attività di laboratorio di lingua Percorso IL DONO DELLA PECORA Il percorso è rivolto ad un gruppo di 14
DettagliStandard per la determinazione delle competenze Classe2^ - Scuola Primaria
ISTITUTO COMPRENSIVO SCUOLA INFANZIA-PRIMARIA-SECONDARIA DI I GRADO Via Leopardi 002 Certaldo (Firenze) - tel. 011223-0112 - 0131 - fax. 0131 E-mail:FIIC200@istruzione.it - sito web: www.ic-certaldo.it
DettagliPROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE PROGETTAZIONE ANNUALE DIDATTICA:
PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE Docente Plesso Classe.. Disciplina/Macroarea/Campo d esperienza Laura Colombini. S.Infanzia G.Giusti... Sezione Gruppo intersezione bambini di 3 anni.. La conoscenza del
DettagliAlla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.
PROGETTO SeT Il ciclo dell informazione Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. Scuola media Istituto comprensivo di Fagagna (Udine) Insegnanti referenti: Guerra Annalja, Gianquinto
DettagliUNITÀ DI APPRENDIMENTO 1 o QUADRIMESTRE SCUOLE PRIMARIE CLASSI PRIME
UNITÀ DI APPRENDIMENTO 1 o QUADRIMESTRE SCUOLE PRIMARIE CLASSI PRIME Denominazione IO E GLI ALTRI UNITA DI APPRENDIMENTO Compito-prodotto Cartellone e/o video e/o manufatti e/o fascicolo Competenze mirate
DettagliCONTENUTI/CONOSCENZE ABILITA /OBIETTIVI COMPETENZE COMPITI SIGNIFICATIVI. emozioni utilizzando il linguaggio del corpo
ETA : 3 ANNI Immagini, suoni e colori CONTENUTI/CONOSCENZE ABILITA /OBIETTIVI COMPETENZE COMPITI SIGNIFICATIVI Tecniche di rappresentazione grafica Ascoltare brani musicali Approccio all utilizzo dei diversi
DettagliMATEMATICA Classe I ATTIVITÀ:
OBIETTIVO GENERALE: MATEMATICA Classe I Acquisire una crescente capacità di ordinare, quantificare, misurare i fenomeni della realtà, iniziare a problematizzare la propria esperienza e a rappresentarla
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014
ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014 SCUOLA DELL INFANZIA TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA CAMPO
DettagliScuola dell Infanzia Santa Caterina
Scuola dell Infanzia Santa Caterina Figura 28 Disegno di Sergio - Scuola dell'infanzia Santa Caterina psicomotricità: Bambini in gioco Il progetto aiuta i bambini a migliorare la propria autonomia personale,
DettagliPROGRAMMAZIONE BAMBINI DI 5 ANNI. PREISTORIA I DINOSAURI Sfondo integratore
PROGRAMMAZIONE BAMBINI DI 5 ANNI PREISTORIA I DINOSAURI Sfondo integratore TEMPO CHE TRASFORMA LA MIA STORIA (1) PROGETTO AMBIENTE (2) SCOPRIAMO I DINOSAURI(3) ESTINZIONE DEI DINOSAURI(4) BIG BANG SCOPRIAMO
DettagliI.C. "L.DA VINCI" LIMBIATE CURRICOLO IN VERTICALE ANNO SCOLASTICO 2014/2015 GEOGRAFIA
GEOGRAFIA Osservare gli spazi circostanti Saper distinguere sopra-sotto, davantidietro etc. svolgendo semplici percorsi sul foglio e attraverso giochi di psicomotricità (AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA)
DettagliScuola dell Infanzia San Francesco
Scuola dell Infanzia San Francesco 1 PROGETTO ACCOGLIENZA FINALITA L obiettivo del progetto è di rendere piacevole l ingresso o il ritorno a scuola dei bambini, superare quindi serenamente la paura della
DettagliOSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4
OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze
DettagliLA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA. Numeri e spazio, fenomeni e viventi (MATEMATICA)
COMPETENZE EUROPEE INFANZIA CAMPO D ESPERIENZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ATTIVITA E CONTENUTI LA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA Numeri e spazio, fenomeni e viventi (MATEMATICA) Ha interiorizzato le nozioni
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM Località Villaggio 84047 CAPACCIO (SA) - C.M. SAIC8AZ00C Tel. 0828725413/0828724471 Fax. 0828720747/0828724771 e-mail SAIC8AZ00C@istruzione.it Ascolta i bambini
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO UNITÁ DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO n.1 a.s.2013/2014
Articolazione dell apprendimento Dati identificativi ISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO UNITÁ DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO n.1 a.s.2013/2014 Titolo significativo Risolvere i problemi Insegnamenti coinvolti
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1º GRADO 93010 - D E L I A
BLA, BLA, BLA, ANNO SCOLASTICO 2008/2009 MOTIVAZIONE L età dei bambini della scuola dell infanzia è particolarmente feconda poiché, proprio in questo periodo, l interesse e la curiosità, se vengono alimentati,
DettagliI DISCORSI E LE PAROLE
I DISCORSI E LE PAROLE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE 1. Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati
DettagliPsicomotricità su Scacchiera Gigante. Una sperimentazione nella scuola primaria
Psicomotricità su Scacchiera Gigante. Una sperimentazione nella scuola primaria Roberto Trinchero Dipartimento di Filosofia e Scienze dell Educazione Università degli studi di Torino roberto.trinchero@unito.it
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI Scuola Statale dell Infanzia Bruno Munari 2015-2016
ISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI Scuola Statale dell Infanzia Bruno Munari 2015-2016 Via di Pontaldo, 2 PRATO tel. 0574 635112 E mail info@donmilani.prato.it Sito web:www.donmilani.prato.gov.it Dirigente
DettagliOBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BREMBATE SOPRA - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO FERRUCCIO DELL ORTO OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI CLASSI PRIME SOCIALIZZAZIONE - PARTECIPAZIONE Primo quadrimestre Si pone nella
DettagliProgrammazione annuale gruppo di apprendimento bambini anni 3 A. S.2013-2014
SCUOLA DELL INFANZIA DI TAVULLIA NASCONDINO Programmazione annuale gruppo di apprendimento bambini anni 3 A. S.2013-2014 INTRODUZIONE MOTIVAZIONE Le insegnanti referenti del gruppo dei bambini di tre anni
DettagliPROGETTO LOGICO-MATEMATICO
SCUOLA DELL INFANZIA Plesso DECORATO A.S. 2012-2013 PROGETTO LOGICO-MATEMATICO ALLA SCOPERTA DEI NUMERI E DELLA LOGICA MOTIVAZIONE Il progetto nasce dal desiderio di accompagnare i bambini di cinque anni,
DettagliCOSTRUZIONE DEL CURRICOLO VERTICALE SUL METODO DI STUDIO. FINALITA Favorire il piacere allo studio OBIETTIVI GENERALI
COSTRUZIONE DEL CURRICOLO VERTICALE SUL METODO DI STUDIO FINALITA Favorire il piacere allo studio GENERALI Acquisire un efficace metodo di studio Acquisire una buona autonomia di lavoro a scuola e a casa.
DettagliDALLA TESTA AI PIEDI
PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO ANNUALE SCUOLA DELL INFANZIA A. MAGNANI BALIGNANO DALLA TESTA AI PIEDI ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO CORPO Anno scolastico 2013-14 MOTIVAZIONI Il corpo è il principale strumento
DettagliProfilo delle competenze Competenza Chiave Discipline coinvolte
DECLNAZONE DELLE COMPETENZE Profilo delle competenze Competenza Chiave Discipline coinvolte L alunno ha padronanza della lingua italiana, Comunicazione nella taliano comprende enunciati e testi semplici
DettagliTECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA
ISTITUTO COMPRENSIVO RIVA 1 PIANO DI STUDIO DI ISTITUTO TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA PREMESSA Secondo le Linee Guida per l elaborazione dei Piani di Studio Provinciali (2012) la TECNOLOGIA, intesa nel suo
DettagliCONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA
CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA Possiamo descrivere le strategie di apprendimento di una lingua straniera come traguardi che uno studente si pone per misurare i progressi nell apprendimento
DettagliIl teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco.
Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il laboratorio teatrale è un occasione di scambio e confronto reciproco in
DettagliCon il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una
IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia
DettagliProgetto Accoglienza A.S. 2015/2016 Conoscersi per crescere insieme: una storia tante storie!
Progetto Accoglienza A.S. 2015/2016 Conoscersi per crescere insieme: una storia tante storie! P R E M E S S A I primi giorni di scuola segnano per i bambini e le famiglie l inizio di un tempo nuovo : un
DettagliLABORATORIO ANTROPOLOGICO. La giraffa vanitosa
SCUOLA DELL INFANZIA PARROCCHIALE Madonna di Fatima Gazzolo d Arcole (VR) Anno scolastico 2015/2016 LABORATORIO ANTROPOLOGICO La giraffa vanitosa MOTIVAZIONE L educazione interculturale favorisce la convivenza
DettagliI libri di testo. Carlo Tarsitani
I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA SAN MARCO PROGETTO SALUTE E AMBIENTE
SCUOLA DELL INFANZIA SAN MARCO PROGETTO SALUTE E AMBIENTE A.S.2012-2013 OBIETTIVI FORMATIVI Promuovere la conoscenza dell ambiente naturale per permettere al bambino di entrare in contatto con la realtà
DettagliScuola Primaria di Campoformido
Scuola Primaria di Campoformido Classe Prima A UA L ambiente di vita di Gesù nel periodo della sua infanzia Religione Cattolica e Laboratorio di Intercultura Matematica e Scienze Religione Cattolica -
DettagliCurricolo per campi di esperienza a.s. 2013-2014 - Istituto Comprensivo Assisi 2
La comunicazione nella madrelingua Vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo,matura condotte che gli consentono una buona autonomia nelle gestione della
DettagliSCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione
SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori
DettagliInsegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino
Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta
DettagliUNITA DI APPRENDIMENTO n. 4c di PASTORI Cristina (bambini di 5 anni) Anno Scolastico 2008-2009 Laboratorio linguistico da gennaio a maggio
UNITA DI APPRENDIMENTO n. 4c di PASTORI Cristina (bambini di 5 anni) Anno Scolastico 2008-2009 Laboratorio linguistico da gennaio a maggio 1. TIPOLOGIA DELL UNITA APPRENDIMENTO Come sottolineano Ferreiro
DettagliNel campo d'esperienza "Immagini, suoni e colori" gli obiettivi specifici sono stati:
Mescolanze di colori L'attività laboratoriale è stata pensata e programmata per i bambini di 4/5 anni; il suo obiettivo generale è la scoperta dei colori derivati: viola, arancione e verde, principalmente
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO LUCCA2. Progettazione curricolare della lingua inglese
ISTITUTO COMPRENSIVO LUCCA2 Progettazione curricolare della lingua inglese FINALITÀ/TRAGUARDI Le finalità dell insegnamento delle lingue straniere nella scuola secondaria di I grado, inserita nel vasto
DettagliPROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA
PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA INSEGNANTI DI RIFERIMENTO: Scainelli Stefania e Pallotti Alessandra PREMESSA - L INGRESSO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA. L ingresso alla Scuola dell Infanzia è una tappa
DettagliUMAGO ARALDICA ATTRAVERSO GLI OCCHI DEL BAMBINO
UMAGO ARALDICA ATTRAVERSO GLI OCCHI DEL BAMBINO Scuola materna italiana Girotondo Umago Educatrici: Jelena Mrak e Roberta Lakošeljac Umago, maggio 2016 PREMESSA Il concetto astratto di tempo è un concetto
DettagliI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA.
I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA. (Cfr. Indicazioni nazionali per il curricolo Sc. Infanzia D.P.R. dell 11-02-2010) Il sé e l altro Le grandi domande,
DettagliDalle scatole alle figure piane. Percorso di geometria Classe prima Scuola Primaria Rispescia a.s. 2014-2015
Dalle scatole alle figure piane Percorso di geometria Classe prima Scuola Primaria Rispescia a.s. 2014-2015 Dalle Indicazioni nazionali per il curricolo Le conoscenze matematiche contribuiscono alla formazione
DettagliPERSONE COINVOLTE: tutti i bambini grandi; maestre Alena e Sabrina
1 Motivazione: i bambini dell ultimo anno mostrano interesse verso numeri e lettere, da qui nasce la nostra esigenza di portarli a conoscere in un modo attivo e creativo questo mondo curioso e interessante.
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO LEONARDO DA VINCI LIMBIATE scuole dell infanzia don Milani e Andersen anno scolastico 2014-2015 ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
1 programmazionescinfdonmandirc14.15 ISTITUTO COMPRENSIVO LEONARDO DA VINCI LIMBIATE scuole dell infanzia don Milani e Andersen anno scolastico 2014-2015 ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO 2 GIORNATA SCOLASTICA
DettagliNon cercate di soddisfare la vostra vanità, insegnando loro troppe cose. Risvegliate la loro curiosità.
Non cercate di soddisfare la vostra vanità, insegnando loro troppe cose. Risvegliate la loro curiosità. E sufficiente aprire la mente, non sovraccaricarla. Mettetevi soltanto una scintilla. Se vi è della
DettagliSCHEDA INFORMATIVA PER LA CONTINUITA SCUOLA DELL INFANZIA/PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO DI PROVAGLIO D ISEO ANNO SCOLASTICO
SCHEDA INFORMATIVA PER LA CONTINUITA SCUOLA DELL INFANZIA/PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO DI PROVAGLIO D ISEO ANNO SCOLASTICO COGNOME-NOME DATA DI NASCITA SCUOLA DI PROVENIENZA SEZIONE INSEGNANTI FREQUENZA
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA DI ANDEZENO ANNO SCOLASTICO 2015/2016 AMICA TERRA
SCUOLA DELL INFANZIA DI ANDEZENO ANNO SCOLASTICO 2015/2016 AMICA TERRA PER I BAMBINI DELLA SCUOLA DELL INFANZIA, LA TERRA E UN ELEMENTO QUASI MAGICO, DA SCAVARE, TRAVASARE, TRASPORTARE, MISCELARE E RAPPRESENTA
DettagliINGLESE CLASSE PRIMA
CLASSE PRIMA L allievo/a comprende oralmente i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola. ASCOLTO (Comprensione orale) Capire i punti
DettagliLA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA
LA MOLTIPLICAZIONE IN CLASSE SECONDA Rossana Nencini, 2013 Le fasi del lavoro: 1. Proponiamo ai bambini una situazione reale di moltiplicazione: portiamo a scuola una scatola di biscotti (. ) e diamo la
DettagliScuola dell Infanzia. Brezzo di Bedero
Scuola dell Infanzia Brezzo di Bedero PROGRAMMAZIONE DIDATTICA a.s. 2014-2015 PREMESSA Un viaggio che ha come finalità il generale miglioramento dello stato di benessere degli individui attraverso corrette
DettagliDIMENSIONI CRITERI INDICATORI
Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari
DettagliLA CONOSCENZA DEL MONDO SCUOLA DELL INFANZIA. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3 anni 4 anni 5 anni
SCUOLA DELL INFANZIA INDICATORI LA CONOSCENZA DEL MONDO OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3 anni 4 anni 5 anni Riconoscere la quantità. Ordinare piccole quantità. Riconoscere la quantità. Operare e ordinare piccole
DettagliCURRICOLI SCUOLE INFANZIA
ISTITUTO COMPRENSIVO di PORTO MANTOVANO (MN) Via Monteverdi 46047 PORTO MANTOVANO (MN) tel. 0376 398 781 e-mail: mnic813002@istruzione.it e-mail certificata: mnic813002@pec.istruzione.it sito internet:
DettagliCentro Scolastico Diocesano Redemptoris Mater Scuola Primaria Paritaria D.M. 26.11.2001
Centro Scolastico Diocesano Redemptoris Mater Scuola Primaria Paritaria D.M. 26.11.2001 Via Leonardo da Vinci 34 17031 Albenga Telefono 0182 554970 Galateo: lavorare con e su tutta la classe per il rispetto
DettagliLA CONOSCENZA DEL MONDO
SCUOLA DELL INFANZIA INDICATORI LA CONOSCENZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3 anni 4 anni 5 anni. DEL MONDO FISICO E.. Esplorare con curiosità attraverso i sensi. Manipolare materiali diversi. Sperimentare
DettagliMinistero della Pubblica Istruzione
Ministero della Pubblica Istruzione ISTITUTO COMPRENSIVO NINO NAVARRA INFANZIA, PRIMARIA e SECONDARIA DI 1 GRADO Via Kennedy,1-91011 ALCAMO Tel.092421674 Fax 0924514365 - C.F. 80003900810 C.M. TPIC81000X
DettagliProcedura di Responsabilità Sociale
Pag. 1 di 5 INDICE 1. Generalità... 2 2. Responsabilità... 2 3. Procedura... 3 3.1 Piano di rimedio per bambini lavoratori... 3 3.2. Selezione ed assunzione di giovani lavoratori... 4 3.3. Comunicazione
DettagliIstituto Comprensivo di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 Grado Via Nazionale, 35/b 32030 - QUERO (Belluno) I PLAY WITH ENGLISH
I PLAY WITH ENGLISH Progetto di Lingua Inglese - Scuola dell Infanzia - ANNO SCOLASTICO 2012/2013 1. PREMESSA La società multietnica e multiculturale fa emergere il bisogno formativo relativo alla conoscenza
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO STATALE BELLIZZI
- Continuità scuola infanzia-primaria ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE BELLIZZI Anno scolastico 2014/15 Prot. 2619 B 32 del 27 marzo 2015 PREMESSA Il presente elaborato è stato realizzato dalla F.S. Area 1
DettagliAttività Descrizione Materiali utilizzati
Voglio un(a) Prato per giocare: ragazzina, colorata e accogliente Percorso di pianificazione partecipata e comunicativa per la definizione di linee guida per il nuovo Piano Strutturale del Comune di Prato
DettagliPRIMO APPROCCIO ALLA STATISTICA NELLA SCUOLA DELL INFANZIA
PRIMO APPROCCIO ALLA STATISTICA NELLA SCUOLA DELL INFANZIA Scuola dell infanzia Don Lorenzo Milani Sezioni 3-4-5 anni IC Barberino di M.llo Insegnanti: Annalisa Dell anno Barbara Scarpelli Anna M. Brunetto
DettagliRETE DI VALLE TROMPIA: ICS DI NAVE SCUOLA CAPOFILA ICS POLO OVEST - LUMEZZANE ICS BOVEGNO - ICS CONCESIO - ICS BOVEZZO
MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO 2013-2014 2014 PROGETTI DI FORMAZIONE E RICERCA DALLE INDICAZIONI NAZIONALI AL CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE AREA SORICO-GEOGRAFICA-CITTADINANZA CITTADINANZA E COSTITUZIONE
DettagliPROGETTO CONTINUITA SCUOLA DELL INFANZIA/SCUOLA PRIMARIA A.S. 2014/2015
PREMESSA PROGETTO CONTINUITA SCUOLA DELL INFANZIA/SCUOLA PRIMARIA A.S. 2014/2015 Il progetto continuità nasce dall esigenza di garantire al bambino un percorso formativo organico e completo. La condivisione
DettagliProgetto accoglienza Scuola dell infanzia
Progetto accoglienza Le docenti di scuola dell infanzia del IV istituto comp. G. Verga di Siracusa hanno stilato il progetto accoglienza per i bambini iscritti all anno scolastico 2011/2012 Motivazioni
DettagliINSIEME È PIÙ FACILE
Unità di apprendimento Titolo INSIEME È PIÙ FACILE Plesso D. Alighieri Prozzolo di Camponogara Classe prima Autori: Saltarin Monica - Ardizzon Maria 1 UNITA DI APPRENDIMENTO Denominazione Insieme è più
DettagliIL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE
IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE SCUOLA DELL INFANZIA CAMPI DI ESPERIENZA - IMMAGINI.SUONI, COLORI SCUOLAPRIMARIA DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE SCUOLA SECONDARIA I GRADO DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE
DettagliLaboratorio Grafico Pittorico Scopriamo un mondo di colori di Petrillo Roberta Anno scolastico 2008-2009 dal 27 ottobre 2008 al 28 novembre 2008
Laboratorio Grafico Pittorico Scopriamo un mondo di colori di Petrillo Roberta Anno scolastico 2008-2009 dal 27 ottobre 2008 al 28 novembre 2008 Suddivisione del gruppo 2 gruppi da 10-11 bimbi ognuno.
DettagliPROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA
PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA EDUCATIVO-PREVENTIVA anno scolastico 2012/2013 Scuola dell Infanzia Don Antonio Dalla Croce Monteforte d Alpone a cura di: Sara Franchi PREMESSA La proposta di questo progetto
DettagliFare Matematica in prima elementare IL NUMERO
Fare Matematica in prima elementare IL NUMERO Il NUMERO CONTARE PER CONTARE La filastrocca dei numeri Contare per contare, cioè ripetere la filastrocca dei numeri, contribuisce a far maturare la consapevolezza
DettagliCIRCOLO DIDATTICO DI CALUSO TRAGUARDI DI COMPETENZA CURRICOLO D ISTITUTO - SCUOLA DELL INFANZIA
TEMATICA PORTANTE: IO VIVO CON GLI ALTRI CICLO Microcompetenze specifiche (Esplora, classifica, verbalizza) Metodologia Contenuti Verifica Saper prendere coscienza del senso d identità personale. Saper
DettagliPROGETTO INFORMATICA
PROGETTO INFORMATICA DIVERTIAMOCI CON UN CLIK! Il computer non è una macchina intelligente che aiuta le persone stupide, anzi è una macchina stupida che funziona solo nelle mani delle persone intelligenti.
DettagliLABORATORIO DI MACCHINE MATEMATICHE: SIMMETRIA ASSIALE
LABORATORIO DI MACCHINE MATEMATICHE: SIMMETRIA ASSIALE Anno Scolastico 20010/2011 Classe 1^C dell Istituto comprensivo G. Parini plesso Ghittoni di San Giorgio- Piacenza Docente della Classe : Paola Farroni
DettagliG iochi con le carte 1
Giochi con le carte 1 PREPARAZIONE E DESCRIZIONE DELLE CARTE L insegnante prepara su fogli A3 e distribuisce agli allievi le fotocopie dei tre diversi tipi di carte. Invita poi ciascun allievo a piegare
DettagliLINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE TECNOLOGIA - INFORMATICA
LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE TECNOLOGIA - INFORMATICA FINALITA EDUCATIVE La tecnica è la struttura razionale del lavoro, cioè l uso consapevole e finalizzato di mezzi, materiali e procedimenti operativi
Dettagli