UNIONE EUROPEA Fondo Sociale Europeo Articolo 6 Misure Innovative. PROVINCIA di COSENZA

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1 UNIONE EUROPEA Fondo Sociale Europeo Articolo 6 Misure Innovative PROVINCIA di COSENZA P r o ge t to A r t ico lo 6 FS E S. L. O. C S S tt r a tt e g ii e ll o c a ll ii p e r ll ' o c c u p a z ii o n e ii n P r o v ii n c ii a d ii C o s e n z a GRANT AGREEMENT VS//2002//0376 R e po r t A n al isi S W O T novembre 2003

2 SOMMARIO INTRODUZIONE...4 Assetto demografico... 4 Mercato del lavoro... 5 Sistema produttivo... 5 Turismo... 6 SWOT TABELLA DI SINTESI...8 SWOT SISTEMA AMBIENTALE...9 Il sistema ambientale della provincia di Cosenza... 9 Punti di forza e Opportunità...10 Punti di debolezza e Rischi...10 SWOT - BENI CULTURALI...11 Archeologia della Magna Grecia...11 Centri storici, chiese, itinerari religiosi e castelli e fortezze...12 Punti di forza e Opportunità...13 Punti di debolezza e Rischi...13 SWOT TURISMO...14 Il settore del turismo in provincia di Cosenza...14 Punti di forza e Opportunità...15 Punti di debolezza e Rischi...16 SWOT SETTORE INDUSTRIALE...18 Il settore industriale delle provincia di Cosenza...18 Punti di forza e Opportunità...19 Punti di debolezza e Rischi...19 SWOT SETTORE AGROALIMENTARE...20 Il settore agroalimentare della provincia di Cosenza...20 Punti di forza e Opportunità...21 Punti di debolezza e Rischi...22 SWOT ARTIGIANATO...23 Il settore dell artigianato in provincia di Cosenza...23 Punti di forza e Opportunità...24 Punti di debolezza e Rischi...24 SWOT OCCUPAZIONE E RISORSE UMANE...25 Le risorse umane in provincia di Cosenza...25 Punti di forza e opportunità...26 Punti di debolezza e rischi...26 SWOT RICERCA, INNOVAZIONI E RETI TECNOLOGICHE...27 Il sistema della ricerca, dell innovazione e delle reti tecnologiche in provincia di Cosenza...27 Punti di forza e Opportunità...28 Punti di debolezza e Rischi...28 SWOT INFRASTRUTTURE E SERVIZI DI TRASPORTO...29 Il sistema delle infrastrutture e dei servizi di trasporto in provincia di Cosenza...29 Punti di forza e Opportunità...30 Punti di debolezza e Rischi...30 SWOT STRUTTURE INSEDIATIVE E FUNZIONI URBANE...31 Il sistema delle strutture insediative e delle funzioni urbane in provincia di Cosenza...31 Punti di Forza e Opportunità...31 Punti di Debolezza e Rischi...32 SWOT SISTEMA SERVIZI ALLE PERSONE...33 Il sistema dei servizi alle persone...33 Punti di forza e Opportunità...34 Punti di debolezza e Rischi...34 Report Analisi SWOT 3

3 INTRODUZIONE Dall analisi SWOT condotta nell ambito del Progetto S.L.O. CS si possono trarre diverse osservazioni sui differenti ambiti considerati nel Progetto. Nel complesso l area è caratterizzata da una carenza di opportunità economiche, specie per i giovani qualificati. Dal punto di vista della struttura occupazionale si rileva infatti come la quota di persone disoccupate è in generale abbastanza elevata rispetto alla media nazionale, così come rilevante è il numero dei giovani in cerca di prima occupazione. Per quanto riguarda la struttura produttiva, inoltre, l area risulta prevalentemente orientata verso i settori legati al commercio ed ai servizi, con il numero maggiore di addetti concentrati all interno delle istituzioni pubbliche. Anche se risultano interessanti i dati relativi alla produzione agro-alimentare, il sistema produttivo è caratterizzato da una frammentazione evidente e da una scarsa competitività. Le piccole imprese sono inoltre poco propense all organizzazione intersettoriale ed intrasettoriale. Tra i punti di forza del territorio merita di essere evidenziato, invece, il significativo patrimonio di risorse naturali e ambientali che, insieme alla ricca dotazione di beni culturali, artistici, archeologici e storici,, costituiscono un valore aggiunto su cui investire per lo sviluppo del territorio, sebbene siano da limitare i fenomeni di degrado ambientale comunque ancora in atto. Per quanto riguarda l offerta relativa al settore turistico, anche dai dati delle mystery shopping si registra una media qualità nella ricettività alberghiera e una ricettività extralberghiera di discreto livello sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, mentre sono in fase di sviluppo nuove forme di ricettività, con particolare riguardo agli agriturismi ed al turismo rurale. Nel settore si rileva però una debole immagine del prodotto, con una forte caratterizzazione stagionale e con effetti sia sulla redditività delle imprese che sulla professionalità degli addetti. Assetto demografico Con una popolazione residente di circa persone, la provincia di Cosenza è la più grande della Calabria ed una delle più abitate, in termini di densità, dell intero paese. Nel complesso il potenziale riproduttivo in ambito provinciale tende però a diminuire, adeguandosi al resto della nazione, con indici di vecchiaia al di sotto di quelli nazionali ma più alti di quelli regionali. La popolazione cosentina tende ad invecchiare. Area Numero medio di figli per donna feconda Indice di vecchiaia Tasso natalità Tasso generico mortalità Numero medio componenti per famiglia Anno Cosenza 1,2 95,2 8,9 8,3 2,82 Calabria 1,3 90,1 9,6 8,6 2,84 Sud 1,4 83,4 10,6 8, Italia 1,2 122,2 9,3 9,9 2,06 Fonte: ISTAT - PTCP 4

4 Mercato del lavoro I tassi di attività e di occupazione della provincia hanno valori positivi, in linea o poco superiori a quelli regionali e meridionali. Confrontato con il dato nazionale, il tasso di occupazione è invece più basso di quasi dieci punti percentuali, rappresentativo comunque della realtà regionale calabrese. Anche per quanto riguarda la composizione settoriale degli addetti, la provincia di Cosenza la situazione calabrese, con il più alto numero di occupati nel settore dei servizi (il 69% sul totale degli occupati), seguito da settore industriale (20%) e da quello agricolo (11%). Rispetto alle altre province calabresi, Cosenza è quella che ha il più alto numero di occupati totale in valore assoluto. La provincia ha inoltre il tasso di disoccupazione più basso rispetto alle altre province calabresi ed al dato regionale. La situazione è molto più grave considerando la disoccupazione giovanile, con un valore doppio, in ambito provinciale, rispetto a quello nazionale. Area Tasso di attività Tasso di occupazione Tasso di disoccupazione Tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) Cosenza 43,33 33,5 22,8 63,5 Catanzaro 44,8 31,9 28,9 67,3 Reggio Calabria 45,38 31,5 30,5 66,2 Crotone 35,47 29,6 16,5 50,3 Vibo Valentia 43,33 31,9 26,3 54,4 Calabria 43,5 32, ,4 Italia 48,2 43,1 10,6 31,1 Fonte: PTCP Sistema produttivo Al 2001 la struttura produttiva cosentina può contare complessivamente su imprese, pari al 37,23% dell intero sistema produttivo calabrese. La provincia di Cosenza assorbe infatti nei diversi settori di attività il maggior numero di unità locali e di addetti. Il sistema produttivo si basa su un elevato numero di unità locali nel settore dei servizi, con il commercio che assorbe il maggior numero di unità locali (pari al 38,71 delle u.l. ed al 19,22 degli addetti). Le imprese fornitrici di servizi diversi da quelli commerciali, tra cui figurano in primo luogo le istituzioni, assorbono invece il maggior numero di addetti. Il settore dei servizi comprende infatti il 33,14 delle u.l. ed il 26,64 degli addetti, mentre le istituzioni rappresentano il 7,73 delle u.l. ed il 35% degli addetti. Il settore industriale presenta un numero di unità locali superiore del 7% rispetto alla media italiana (pari al 20,4% del totale), sebbene il numero di addetti sia inferiore di ben quattordici punti rispetto alla media nazionale (pari al 19,14). Area Industria Commercio Altri servizi Istituzioni Unità locali - Addetti Unità locali - Addetti Unità locali Addetti Unità locali Addetti Cosenza 20,42 19,14 38,71 19,22 33,14 26,64 7,73 35,00 Catanzaro 21,07 18,19 38,92 17,14 31,79 21,39 8,23 43,28 Crotone 21,09 19,73 39,10 19,32 33,54 29,94 6,27 31,02 Vibo Valentia 20,65 21,60 37,61 18,09 33,05 25,32 8,69 34,98 Reggio Calabria 18,60 17,31 41,95 20,78 31,23 28,20 8,22 33,71 Regione Calabria 20,14 18,70 39,54 19,08 32,39 25,98 7,93 36,24 Mezzogiorno 21,48 26,44 38,52 18,40 33,69 28,41 6,31 26,76 Italia 13,56 33,01 36,63 17,76 41,91 29,48 7,90 19,75 Fonte: ISTAT - PTCP Report Analisi SWOT 5

5 Le imprese del settore manifatturiero rappresentano il 14,4% delle imprese totali della provincia ed il 5% di quelle della regione, con il settore agroalimentari trainante rispetto agli altri (27%), seguito dall industria del legno e mobili (20,7%), dalla produzione di metalli (14,6%) e dalle industrie del tessile e della pelle (12%). Imprese manifatturiere attive (anno 2000) Alimentari 1487 Legno e mobili 1136 Metalli 805 Tessile e Pelle 659 Macchine e apparecchiature meccaniche 275 Minerali non metalliferi 409 Comunicazioni, editoria e stampa 366 Fabbricazione di coke, prodotti chimici, gomme e plastica 106 Mezzi di trasporto 34 Riciclaggio 21 Pasta e carta 20 Totale 5501 Fonte: PTCP Turismo Al 1999 risultano attive, in provincia di Cosenza, 268 strutture ricettive alberghiere, pari al 40,18 delle unità alberghiere regionali, e 133 esercizi complementari, pari a quasi la metà delle strutture ricettive complementari. Nel complesso i posti letto e le camere presenti negli esercizi alberghieri della provincia rappresentano poco più del 35% del numero totale della regione. A parte i campeggi ed i villaggi turistici, per quanto riguarda l offerta extra-alberghiera la provincia di Cosenza assume una netta predominanza sulla regione. Strutture ricettive alberghiere (1999) Prov. Cosenza Calabria N. strutture Posti letto Camere Bagni Posti letto per esercizio 83,6 94,2 Camere per esercizio 42,9 47,1 Fonte: PTCP Esercizi complementari (1999) Prov. Cosenza Calabria N. Posti letto N. Posti letto Campeggi e villaggi turistici Alloggi privati (iscritti REC) Altri esercizi Totali esercizi complementari Posti letto per esercizio 319,6 397,40 Fonte: PTCP In termini di incidenza sui flussi turistici destinati in regione, la provincia di Cosenza detiene da diversi anni la quota di mercato più elevata, con il 40,3% degli arrivi ed il 39,4 delle presenze, con una concentrazione del 67% dell offerta ricettiva provinciale lungo le due coste ed una presenza significativa di turismo montano, sportivo, ambientale, culturale e d affari. 6

6 Incidenza quota di mercato alberghiero del turismo a Cosenza (2003) Anni Italiani Stranieri Totale Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze ,6 37,2 23,0 15,5 37,5 33, ,9 38,0 28,2 20,3 38,5 35, ,1 40,6 35,5 28,8 42,2 38, ,2 30,1 32,9 23,0 37,7 29, ,5 38,5 40,8 27,6 44,3 38,0 Fonte: Osservatorio Turistico Regionale. Elaborazioni su dati ISTAT e A.P.T. Incidenza quota di mercato complementare del turismo a Cosenza (2003) Anni Italiani Stranieri Totale Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze ,5 58,7 65,0 62,0 60,1 59, ,7 56,2 64,6 60,4 56,9 56, ,8 47,7 42,1 39,9 46,1 46, ,8 33,9 32,7 27,1 33,7 33, ,3 46,7 51,5 49,6 47,5 46,8 Fonte: Osservatorio Turistico Regionale. Elaborazioni su dati ISTAT e A.P.T. Arrivi e presenze nelle province calabresi (2003) PROVINCIA ANNO ARRIVI PRESENZE COSENZA CATANZARO CROTONE REGGIO CALABRIA VIBO VALENTIA Fonte: Osservatorio Turistico Regionale. Elaborazioni su dati ISTAT e A.P.T. Report Analisi SWOT 7

7 SWOT TABELLA DI SINTESI AMBITO PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA OPPORTUNITA MINACCE - elevata presenza di lavoro - elevata scolarizzazione - gli eccessivi irregolare - creare un efficiente sistema principalmente tra i trasferimenti pubblici - alti tassi di disoccupazione per favorire l incontro tra giovani potrebbero continuare a - alle donne non sono garantite domanda e offerta di lavoro CARATTERISTICHE - elevata integrazione e limitare l innescarsi pari opportunità - possibilità di utilizzare forza senso di appartenenza capacità propulsive SOCIO- - manca un sistema efficiente lavoro scolarizzata e a basso della popolazione - perpetuarsi ECONOMICHE per i servizi alle persone costo - presenza di centri di dell abbandono dei - sistema delle infrastrutture - sviluppare un sistema di ricerca e strutture di territori con la viarie carenti servizi efficienti per ridurre lo eccellenza nella conseguente estinzione - presenza di fenomeni spopolamento nei centri minori formazione di numerose comunità criminali e mafiosi SISTEMA PRODUTTIVO SISTEMA TURISTICO SISTEMA AMBIENTALE - presenza di aziende agroalimentare consolidate - presenza di innumerevoli prodotti legati alla tipicità - disponibilità di aree ASI e PIP - presenza diffusa delle risorse legate sia al mare che ai monti - dotazione di un immenso patrimonio storico/artistico/cultural e oltre che religioso - discreta presenza di infrastrutture turistiche e ricettive - identificazione della provincia come una terra dalla natura incontaminata, genuina, economica e folkloristica - buona incidenza del turismo di ritorno e crescita della presenza di turisti stranieri - gran parte delle risorse ambientali presentano caratteristiche di integrità e contaminazione quasi nulla - presenza di numerosi Parchi Nazionali, Naturali e Oasi Protette - crescente attenzione verso la tutela e la valorizzazione delle risorse ambientali da parte delle istituzioni - presenza di risorse idriche con la conseguente riduzione di fenomeni di siccità - il tessuto industriale è costituito da imprese di piccole dimensioni - mancanza di personale qualificato nei settori più tradizionali - difficoltà da parte dei centri di formazione e ricerca di adattarsi alle esigenze del territorio - inadeguatezza dei servizi alle imprese - scarsa propensione da parte delle imprese ad innovarsi - scarsa capacità competitiva del sistema produttivo - inadeguatezza del sistema creditizio nell incentivare lo sviluppo - presenza di scarso associazionismo tra imprenditori - mancanza di adeguate politiche formative per aumentare le qualifiche dei lavoratori - elevata stagionalità del turismo principalmente di tipo balneare - elevata presenza del turismo sommerso e delle seconde case - incapacità dell offerta turistica di far sforare il budget dei turisti - gestione dell ambiente e delle strutture per la sua salvaguardia inefficiente - insufficienza del sistema pubblico e privato di accoglienza informazione e assistenza - la certificazione di qualità ambientale stenta ad essere considerata valore aggiunto - basso sviluppo imprenditoriale legato all ambiente e alla sua salvaguardia - scarsa diffusione dell educazione ambientale nelle scuole e tra i giovani ed i cittadini in genere - difficoltà nella gestione dei rifiuti - mancanza di coordinamento e bassa cooperazione tra le associazioni ambientaliste e quelle della Pubblica Amministrazione - assenza e deficitaria gestione del sistema fognario principalmente nei comuni interni e costieri - bassa propensione nell utilizzo dell energia alternativa - presenza di produzioni tipiche e tradizionali da valorizzare con adeguate politiche di marchi - concentrarsi sulle produzioni di nicchie e di qualità - sviluppare forme di cooperazione transnazionali/regionali/provinciali - opportunità di sfruttare ingenti risorse finanziarie per la nascita di nuove attività - introdurre strumenti finanziari innovativi per facilitare l accesso al credito - favorire adeguate politiche formative per formare personale altamente qualificato - le condizioni climatiche e la conformazione geografica sono favorevoli allo sviluppo del turismo in tutti i periodi dell anno - l integrazione della risorsa mare-montagna con il patrimonio culturale e archeologico favorirebbe la destagionalizzazione del turismo - sviluppare politiche di valorizzazione e conseguenti strategie di marketing per valorizzare la cultura mediterranea - favorire l integrazione dell offerta in una logica di marketing territoriale e di marchi d area - utilizzo delle risorse ambientali ai fini della produzione di energia alternativa - valorizzare le risorse ambientali verso lo sviluppo del turismo verde - predisporre interveti di carattere politico, istituzionale e di sensibilizzazione per incentivare e favorire lo sviluppo di iniziative imprenditoriali ecosostenibili - la mancata attivazione di meccanismi di premialità e sanzione per imprese esterne alla Provincia, potrebbero rappresentare un rinnovato fallimento delle politiche di sviluppo industriale - l inadeguato sviluppo sviluppato del sistema per la trasmissione delle innovazioni peggiorerà la competitività dei sistemi produttivi, nei confronti delle altre regioni - la mancanza di politiche di promozione rischia di compromettere le possibilità di sviluppo di alcuni settori nonché dei piccoli imprenditori - la mancanza di coordinamento tra sistema pubblico e privato rischia di compromettere lo sviluppo turistico - i ritardi negli standard qualitativi di molte strutture turistiche e il perpetuarsi di una immagine della provincia negativa rischiano di bloccare ulteriormente lo sviluppo del turismo - la mancanza di politiche di gestione delle risorse del territorio rischiano di penalizzare lo sviluppo di nuove opportunità turistiche - rischio effettivo di depauperamento del mare e della costa, ma anche delle zone interne - la mancanza di politiche per la gestione del territorio potrebbero aggravare le condizioni di dissesto idrogeologico e di depauperamento del territorio 8

8 SWOT SISTEMA AMBIENTALE Il sistema ambientale della provincia di Cosenza PUNTI DI FORZA - Gran parte del territorio provinciale non presenta contaminazioni dell aria, dell acqua e dell ambiente in genere; - Il paesaggio montano presenta caratteristiche della flora e della fauna di grande interesse naturalistico; - Presenza di numerose associazioni ambientaliste; - Presenza di due Parchi Nazionali (del Pollino e della Sila), numerosi Parchi Naturali e Oasi di Protezione; - Presenza di istituti di ricerca ambientale in ambito universitario; - Crescente attenzione e consapevolezza da parte delle istituzioni delle opportunità di sviluppo e occupazione offerte dalla tutela e valorizzazione delle risorse ambientali. OPPORTUNITA - In alcune aree le eccellenze ambientali possono diventare veicolo per la creazione di marchi territoriali; - La costituzione della R.E.R. offre molte possibilità di tutela e valorizzazione delle risorse naturali; - Diffusione di una coscienza ambientalista grazie allo sviluppo di alcune iniziative progettuali (R.E.R., APE, LOISIR, INFEA); - La crescita del cosiddetto turismo verde potrebbe favorire politiche di valorizzazione delle risorse ambientali del territorio; - Gli interventi previsti dall Asse I del POR Calabria potrebbero favorire attività imprenditoriali legate alla valorizzazione delle risorse ambientali; - La domanda di prodotti naturali, tipici e di qualità potrebbe favorire lo sviluppo di iniziative imprenditoriali ecosostenibili; - Le caratteristiche territoriali e lo sfruttamento delle nuove tecnologie potrebbero essere sfruttate per la produzione di energia alternativa e pulita. - Valorizzazione delle risorse pubbliche ai fini produttivi attraverso gestioni municipalizzate; PUNTI DI DEBOLEZZA - Mancanza di competenze e figure professionali adeguate alle opportunità di sviluppo offerte dalle risorse ambientali; - Assenza di imprenditorialità legata all ambiente; - Alcune aree litorali sono caratterizzate da un urbanizzazione selvaggia che ha trasformato il paesaggio costiero; - Alcuni comuni costieri sono privi di impianti di depurazione; - Le opportunità di sviluppo offerte dalle risorse ambientali dipendono troppo dagli incentivi pubblici; - Scarsa diffusione dell educazione ambientale nelle scuole e tra i giovani ed i cittadini in genere; - La raccolta differenziata dei rifiuti non è diffusa in maniera capillare in tutti i comuni della Provincia; - Scarsa propensione delle imprese ad investire nella riduzione dei rifiuti; - Bassa capacità dei comuni ad attuare l adeguamento alle normative settoriali in materia di ambiente; - Mancanza di coordinamento tra le iniziative delle Associazioni ambientaliste e quelle della Pubblica Amministrazione; - La certificazione di qualità ambientale stenta ad essere considerata un valore aggiunto. MINACCE - Lo smaltimento dei rifiuti potrebbe diventare preda di organizzazioni malavitose; - Rischio da parte delle istituzioni di incentivare e finanziare iniziative doppioni; - La costruzione di impianti di smaltimento dei RSU in luoghi con eccellenze produttive, potrebbe generare effetti negativi sul sistema economico territoriale; - La diffusione degli impianti di ricezione telefonica potrebbe incrementare l inquinamento elettromagnetico; - Rischio effettivo di depauperamento delle risorse del mare e della costa con impatto sulla condizione socioeconomica dell'area; Report Analisi SWOT 9

9 Punti di forza e Opportunità Dal punto di vista ambientale, gran parte del territorio provinciale non presenta contaminazioni dell aria, dell acqua e dell ambiente in genere, ed il paesaggio montano presenta caratteristiche della flora e della fauna di grande interesse naturalistico, con la presenza di due Parchi Nazionali (del Pollino e della Sila),, di numerosi Parchi Naturali ed Oasi di Protezione. E diffusa inoltre la presenza di numerose associazioni ambientaliste e di istituti ed enti di ricerca ambientale attivi in ambito universitario, così come crescente è l attenzione e la consapevolezza da parte delle istituzioni delle opportunità di sviluppo e occupazione offerte dalla tutela e valorizzazione delle risorse ambientali. Grazie allo sviluppo di alcune iniziative progettuali (A.P.E., LOISIR, R.E.R., INFEA ecc.) si sta diffondendo tra i cittadini ed i giovani una coscienza ambientalista. In termini di opportunità, in alcune aree della provincia le eccellenze ambientali possono diventare veicolo per la creazione di marchi territoriali, così come la costituzione della Rete Ecologica Regionale offre diverse possibilità di tutela e valorizzazione delle risorse naturali. La crescita del cosiddetto turismo verde potrebbe favorire politiche di valorizzazione delle risorse ambientali del territorio, così come gli interventi previsti dall Asse I del POR Calabria potrebbero favorire attività imprenditoriali legate alla valorizzazione delle risorse ambientali. La domanda di prodotti naturali, tipici e di qualità potrebbe infatti stimolare e favorire lo sviluppo di iniziative imprenditoriali ecosostenibili. Le caratteristiche territoriali e lo sfruttamento delle nuove tecnologie potrebbero essere sfruttate per la produzione di energia alternativa e pulita così come attraverso gestioni municipalizzate si può procedere alla valorizzazione delle risorse pubbliche a fini produttivi. Punti di debolezza e Rischi I punti di debolezza evidenziano invece la mancanza di competenze e figure professionali adeguate alle opportunità di sviluppo offerte dalle risorse ambientali e la scarsa presenza di imprenditorialità legata alla tutela ed alla valorizzazione dell ambiente. Si riscontra inoltre una scarsa diffusione dell educazione ambientale nelle scuole e tra i giovani ed i cittadini in genere. Alcune aree litorali sono caratterizzate inoltre da un urbanizzazione selvaggia che ha trasformato il paesaggio costiero e diversi comuni costieri sono privi di impianti di depurazione, con il rischio effettivo di depauperamento delle risorse del mare e della costa con impatto sulla condizione socio-economica dell'area. La raccolta differenziata dei rifiuti non è diffusa in maniera capillare in tutti i comuni della Provincia e vi è una scarsa propensione delle imprese ad investire nella riduzione dei rifiuti. Molto bassa è infatti la capacità dei comuni ad attuare l adeguamento alle normative settoriali in materia di tutela dell ambiente. Anche la certificazione di qualità ambientale stenta ad essere considerata un valore aggiunto. Le opportunità di sviluppo offerte dalle risorse ambientali dipendono troppo dagli incentivi pubblici, e si riscontra una mancanza di coordinamento tra le iniziative delle associazioni ambientaliste e quelle della Pubblica Amministrazione. Tra le minacce del settore, le attività di smaltimento dei rifiuti potrebbero facilmente diventare preda di organizzazioni malavitose, così come alto è il rischio da parte delle istituzioni di incentivare e finanziare iniziative doppioni. La costruzione di impianti di smaltimento dei RSU in luoghi con eccellenze produttive potrebbe inoltre generare effetti negativi sul sistema economico territoriale così come l eccessiva diffusione di impianti di ricezione telefonica favorisce l incremento dell inquinamento elettromagnetico e modifica il paesaggio. 10

10 Archeologia della Magna Grecia SWOT - BENI CULTURALI PUNTI DI FORZA - Presenza di rilevanti siti archeologici nell alto Jonio Cosentino; - Presenza del Museo Archeologico della Sibaritide; - Il patrimonio archeologico della Magna Grecia si trova inserito in un contesto ad elevata attrattività turistica; - Relativa vicinanza con altri punti di interesse archeologico della Magna Grecia. OPPORTUNITA - Una gestione più innovativa delle eccellenze archeologiche potrebbe incrementare l offerta culturale; - Creare un adeguato sistema della formazione in grado di fornire nuove figure professionali come i manager culturali ; - Svolgimento di un ruolo più propositivo ed operativo delle amministrazioni pubbliche, delle associazioni e del terzo settore come supporto alla valorizzazione delle aree archeologiche, anche dal punto di vista commerciale per la gestione dei servizi complementari; - Generare una crescita sociale, culturale, economica di tutto il territorio partendo dalla valorizzazione e dalla promozione del patrimonio archeologico; - Creare una integrazione con la programmazione turistica e inserire l offerta archeologica nei principali pacchetti turistici; - Innescare una logica di circuito in grado di valorizzare il patrimonio archeologico locale in un contesto più ampio di livello nazionale, europeo e mediterraneo. PUNTI DI DEBOLEZZA - Scarsi gli strumenti promozionali e di immagine; - Scarsa conoscenza del patrimonio archeologico e difficoltà di identificazione dello stesso con il territorio; - Molti siti archeologici non sono aperti al pubblico perché fermi nella fase iniziale dei lavori; - Difficoltà di fruizione delle aree archeologiche; - Un elevato numero di collezioni di pregio è conservato ancora nei depositi; - La mancanza di personale qualificato non consente un funzionamento efficace delle strutture archeologiche; - I musei e i siti archeologici non sono integrati col sistema attrattivo territoriale; - Scarsa comunicazione della Sovrintendenza con gli operatori istituzionali territoriali; - Le istituzioni e gli Enti Locali dimostrano una inadeguata consapevolezza dell importanza del patrimonio archeologico come generatore di ricchezza; - Inadeguatezza dei servizi complementari connessi alla fruizione delle aree archeologiche (Servizio Informazioni, Editoria specializzata, punti ristoro, ecc.) MINACCE - Il permanere di alcune criticità potrebbe favorire la completa esclusione dai programmi dei tour operator; - Eccessiva sottoutilizzazione delle aree archeologiche; - La mancanza dello sviluppo delle aree archeologiche potrebbe accrescere il loro grado di degrado; - Accumulare ulteriori ritardi nello sviluppo socio economico dell area. Report Analisi SWOT 11

11 Centri storici, chiese, itinerari religiosi e castelli e fortezze PUNTI DI FORZA - Presenza rilevante di centri storici, castelli e chiese di grande interesse artistico, storico e culturale; - Consapevolezza da parte delle istituzioni nel considerare i centri storici come risorsa da salvaguardare; - Alcuni centri storici sono sede di importanti manifestazioni culturali; - Bandiere arancioni e altri riconoscimenti per molti centri storici; - Alcune chiese conservano opere d arte di pregio; - Molte eccellenze, chiese e santuari sono localizzati in bacini ad alta densità turistica; - Alcuni siti storici-religiosi sono meta per numerosi turisti; - Presenza di musei, archivi e biblioteche con opere d arte di pregio; OPPORTUNITA - la diffusione di un turismo culturale potrebbe rappresentare un opportunità di sviluppo e salvaguardia; - Diverse misure d intervento del POR Calabria incentivano la valorizzazione dei centri storici; - La diffusione di botteghe artigiane nei centri storici potrebbe favorire una qualificazione degli stessi; - Alcuni centri storici potrebbero essere recuperati attraverso progetti di ospitalità diffusa; - Le amministrazioni potrebbero trarre profitto dalla rete tematica degli itinerari religiosi dei castelli e centri storici stabilita dall Asse II del POR Calabria; - Il rito greco-bizantino delle comunità italo-albanesi potrebbe costituire un attrazione turistica per le stesse; - La diffusione del turismo culturale può rappresentare motivo di riqualificazione e valorizzazione del territorio e delle aree interne; - Generare una crescita sociale, culturale, economica di tutto il territorio partendo dalla valorizzazione e dalla promozione culturale; - Creare integrazione con la programmazione turistica e inserire l offerta culturale nei principali pacchetti turistici; - Innescare una logica di circuito in grado di valorizzare il patrimonio archeologico e culturale locale in un contes to più ampio di livello nazionale, europeo e mediterraneo. - Azioni di politiche di marketing turistico che integrino le risorse culturali con quelle naturali; PUNTI DI DEBOLEZZA - Sottoutilizzo delle risorse storiche, culturali, ambientali paesaggistiche che molto spesso subiscono processi di degrado a causa di una carente gestione,tutela, valorizzazione e salvaguarda dei beni culturali; - Alcuni centri storici sono quasi completamente disabitati o fungono da paesi-albergo; - Il valore economico legato all enorme patrimonio storico culturale è stato compromesso dall incremento dei livelli di rischio idrogeologico; - Mancanza di reti di promozione dell offerta, di coordinamento delle azioni di informazione, divulgazione e commercializzazione di servizi; - Dipendenza da finanziamenti pubblici per una loro valorizzazione; - Tali beni culturali mancano di adeguati politiche di inserimento in pacchetti turistici; - Scarso interesse da parte delle istituzioni pubbliche e private per una loro valorizzazione; - Scarsa integrazione nel circuito nazionale delle risorse culturali; - Scarsa consapevolezza nella coscienza collettiva dell importanza dei beni culturali da sfruttare come generatori di ricchezza e opportunità; MINACCE - I progetti di recupero potrebbero non essere integrati con interventi di sviluppo adeguati alla sostenibilità ed alla crescita dell'occupazione; - Il recupero di alcuni centri storici potrebbe essere effettuato senza tener conto degli adeguati criteri estetici e funzionali e delle impostazioni stilistiche originali; - Lo stato di abbandono di alcuni centri storici e di altre eccellenze architettoniche può peggiorare il degrado socio-economico, principalmente delle aree interne; - La scarsa attenzione delle amministrazioni pubbliche verso la cultura ed il recupero dei beni architettonici potrebbe peggiorare la credibilità delle istituzioni; - L insufficienza delle risorse finanziarie pubbliche rischia di vanificare una loro valorizzazione 12

12 Punti di forza e Opportunità Tra i punti di forza nel campo del patrimonio culturale ed artistico è senz altro da segnalare la presenza di rilevanti siti archeologici nell area della Sibaritide e dell alto Jonio cosentino, con la presenza di un Museo archeologico e di un patrimonio della Magna Grecia inserito in un contesto ad elevata attrattività turistica e con una relativa vicinanza ad altri punti di interesse archeologico della Magna Grecia. Una gestione più innovativa delle eccellenze archeologiche, con un ruolo più propositivo ed operativo delle amministrazioni pubbliche e dell associazionismo locale, potrebbe incrementare l offerta culturale del territorio, generando una crescita sociale, culturale ed economica e favorendo l integrazione con la programmazione turistica, con una logica in grado di valorizzare il patrimonio archeologico provinciale in un contes to più ampio, di livello nazionale, europeo e mediterraneo. Esistono a tal fine i presupposti, in termini di professionalità e disponibilità di risorse umane qualificate, per sviluppare modelli adeguati di formazione in grado di fornire nuove figure professionali come i manager culturali. Rilevante è anche la presenza di centri storici, castelli e chiese di grande interesse artistico, storico e culturale, diffusi su tutto il territorio provinciale, mentre sta aumentando la consapevolezza, sia da parte dei cittadini che delle istituzioni nel considerare tale patrimonio come risorsa da salvaguardare e da valorizzare. La provincia dispone infatti di una gran quantità di centri storici, alcuni dei quali ben conservati e già tutelati con riconoscimenti nazionali. Numerose eccellenze storico-artistiche, chiese e santuari sono tra l altro localizzate in bacini ed aree ad alta densità turistica. Diffusa è poi la presenza di musei, archivi e biblioteche, con opere d arte di pregio. Il rito greco-bizantino Le comunità italo-albanesi, di rito greco-bizantino, rappresentano di per sé un attrazione turistica di tipo culturale. Anche in questo caso una corretta politica di gestione del patrimonio storico, artistico e culturale locale e lo sviluppo di appropriate azioni di marketing in grado di creare forme di integrazione delle risorse culturali con la programmazione turistica può rappresentare un elemento chiave nel processo di riqualificazione e valorizzazione del territorio, soprattutto per le aree interne della provincia. Sulla base di modelli già sperimentati in altri contesti territoriali simili, alcuni centri storici di pregio potrebbero essere recuperati attraverso progetti di ospitalità diffusa, favorendo anche la creazione di botteghe dell artigianato artistico. Punti di debolezza e Rischi I punti di debolezza evidenziano invece i caratteri di una inadeguata consapevolezza dell importanza del patrimonio archeologico, storico e culturale come generatore di ricchezza e di sviluppo del territorio. Ne consegue la mancanza di reti di promozione dell offerta e la presenza di scarsi strumenti di informazione e di divulgazione, che non favoriscono la conoscenza e l identificazione del patrimonio disponibile con il territorio di riferimento, e l inadeguatezza dei servizi complementari connessi alla fruizione ed alla commercializzazione delle aree e dei beni. Molti siti archeologici non sono ancora aperti al pubblico, né integrati con il sistema dell offerta turistica del territorio, spesso perché ancora in fase di realizzazione ed ultimazione dei lavori, così come un elevato numero di collezioni di pregio è ancora conservata nei depositi. Molte aree e risorse di pregio artistico e culturale subiscono processi di degrado a causa di carenti forme di gestione e salvaguardia, e spesso il valore storico-artistico ed economico di molti centri storici è compromesso dall incremento dei livelli di rischio idrogeologico. La scarsa disponibilità di personale effettivamente qualificato con consente, infine un efficace funzionamento delle strutture aperte. Report Analisi SWOT 13

13 SWOT TURISMO Il settore del turismo in provincia di Cosenza PUNTI DI FORZA - La conformazione geografica regionale consente in tutto l arco dell anno di offrire opportunità turistiche differenziate; - La presenza di turisti stranieri è in crescita; - Presenza di infrastrutture turistiche quali stazioni sciistiche, porti turistici e importanti centri termali; - Diffusa presenza di sentieri montani tra cui alcuni di rilevanza nazionale; - Presenti discrete strutture per il turismo rurale e per l agriturismo; - Associazione dell immagine della Calabria alla natura selvaggia e incontaminata, al mare azzurro e limpido, genuinità e autenticità, prezzi economici, tradizione e folklore; - L offerta ricettiva è dotata di una consistente disponibilità di strutture alberghiere ed extralberghiere, qualitativamente in fase di miglioramento; - La presenza di istituti alberghieri offre competenze sfruttabili dal settore; - Diffusa presenza su tutto il territorio di parchi nazionali, oasi, ambienti naturali, parchi naturali e protetti; - Enorme patrimonio archeologico, culturale, enogastronomico e naturale; - In alcune aree costiere è diffusa la presenza di organizzati stabilimenti balneari; - Presenza di protodistretti turistici; - Naturale predisposizione verso la cultura dell ospitalità e dell accoglienza; - La ristorazione va definendo i caratteri propri della specializzazione verso le tipicità regionali e locali; - Presenza di centri d attrazione religiosa; - Forte incidenza del turismo di prossimità ; - Buona incidenza del turismo di ritorno. PUNTI DI DEBOLEZZA - Dipendenza elevata dai flussi turistici nazionali e elevata stagionalità degli stessi; - Mancanza di turnover tra le permanenze turistiche; - Si rilevano carenze infrastrutturali nelle aree interne; - La regione risente ancora di una cattiva reputazione sia in termini di sicurezza che di qualità; - Scarsa identificazione della regione con l enorme patrimonio culturale e ambientale; - Identificazione quasi esclusiva della Calabria con il prodotto mare e scarsa integrazione dell'offerta mare/monti; - Bassa propensione a raggiungere la Calabria; - I pacchetti turistici dei tour operator non sono integrati rispetto alla vastità dell offerta turistica regionale; - Enorme diffusione dell abusivismo edilizio lungo le coste e nelle aree montane provinciali; - Le politiche istituzionali a favore del comparto hanno privilegiato la promozione dell immagine senza rimuovere le persistenti criticità ; - I servizi d intrattenimento sono carenti; - Incapacità dell offerta di far alzare il livello di spesa dei turisti; - Eccessiva presenza di turismo sommerso legato principalmente al fenomeno delle doppie case; - Assenza e mancata organizzazione dei servizi all interno delle strutture d accoglienza; - Ad eccezione di alcune eccellenze, l offerta turistica è caratterizzata da scarsa professionalità degli operatori e da una manodopera dequalificata; - Molti comuni costieri non sfruttano appieno le opportunità offerte dal turismo, eseguono interventi di ordinaria amministrazione e non curano l immagine del territorio; - Alcune aree sono fortemente caratterizzate da fenomeni di degrado ambientale e da dissesto idrogeologico; - L infrastruttura viaria e di trasporto tra aree marine e aree montane è insufficiente e inadeguata per permettere un certo livello di integrazione; - Il deficitario funzionamento dei depuratori legato al forte concentramento dei flussi turistici nei periodi estivi provoca fenomeni di inquinamento marino; - Il sistema della formazione professionale in ambito turistico risulta carente; - Il sistema pubblico di accoglienza, informazione e assistenza è insufficiente; - Difficoltà di attrarre capitali esterni; - Diffusa presenza di lavoro irregolare in tutte le aree d attrazione turistica; - Insufficiente integrazione tra offerta turistica e patrimonio storico-ambientale; - Nella coscienza collettiva il patrimonio provinciale non è percepito come generatore di ricchezza ed opportunità da sfruttare nel settore turistico; - Informazione debole e distorta del prodotto Calabria ; - Inefficacia dei processi di valorizzazione; - L inesistenza di scali aeroportuali nella provincia e le difficoltà di collegamento limita la presenza del turismo nell area; - Incapacità di creare forme di collaborazione e di coordinamento tra gli albergatori e i consorzi; - Carenza di opportunità di offerte turistiche diversificate; - Incapacità nella gestione dei fruitori degli accessi; - Mancanza di strutture produttive di supporto al settore turistico; 14

14 OPPORTUNITA - La presenza di aree fortemente vocate potrebbe favorire la nascita di marchi territoriali da sfruttare come elemento promozionale e di pregio; - L integrazione tra la risorsa mare-montagna col patrimonio culturale e archeologico potrebbe favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici; - Le misure 4.3 e 4.4 del POR Calabria offrono immense possibilità di sviluppo dell intero settore; - Un adeguata integrazione tra la cultura rurale e le strutture agrituristiche potrebbe favorire le creazione di interessanti itinerari turistici alternativi; - Valorizzare l immenso patrimonio archeologico e culturale testimone delle numerose culture che si sono succedute sul territorio potrebbe costituire un efficace mezzo di promozione; - Sviluppare strategie di marketing per valorizzare la cultura mediterranea; - Favorire l integrazione dell offerta in una logica di marketing territoriale e non solo turismo; - Affidarsi alla pianificazione per identificare diversi target turistici in base alle vocazioni e alle dotazioni infrastrutturali delle aree; - Tramite una corretta ed efficiente gestione degli strumenti finanziari, incrementare la forza commerciale, la qualità dei servizi e delle infrastrutture al fine di migliorare la qualità dell offerta turistica; - Sviluppare un adeguato sistema formativo per individuare i fabbisogni che il settore necessita favorendo la cultura imprenditoriale, la ri-qualificazione del personale e analizzando i fabbisogni delle piccole e medie imprese; - La crescita delle presenze straniere può contribuire alla destagionalizzazione dei flussi; - Innescare processi di concertazione e dialogo tra soggetti pubblici e privati per sviluppare sinergie che portano alla valorizzazione del territorio; - Affiancare alla logica della zonizzazione per distretti una logica commerciale per linee di prodotti turistici può costituire un primo passo verso la costruzione dei sistemi turistici locali; - L inclusione in un sistema organizzato del fenomeno del turismo sommerso può costituire una strategia per la crescita socio-economica dell area; - Assicurare alti livelli di soddisfazione ai turisti per utilizzarli come mezzo comunicazione e promozione; - Diversificazioni delle attività della pesca ai fini dello sviluppo turistico; MINACCE - La mancanza di personale qualificato rischia di compromettere le già timide politiche di sostegno al settore; - La mancata rimozione delle criticità legate al degrado ambientale e all inquinamento di alcune aree territoriali rischiano di diffondere maggiormente un immagine negativa; - La mancanza di una diversificazione dell offerta rischia di far perdere competitività a vantaggio di altre aree extraregionali; - I ritardi degli standard qualitativi di molte strutture turistiche rischia di escludere le stesse dai pacchetti dei tour operator; - La mancanza di opportunità di lavoro rischiano di rendere la situazione migratoria ancora più critica con il conseguente degrado ed invecchiamento della comunità locali, nonché il perpetuarsi di fenomeni malavitosi; - La mancanza di coordinamento e collaborazione tra il pubblico e privato rischia di compromettere lo sviluppo turistico della provincia; - Il perpetuarsi sui mezzi di comunicazione della presenza di immagini stereotipate può influire sulla crescita dei flussi turistici. Punti di forza e Opportunità Tra i punti di forza nel settore turistico, è da evidenziare la conformazione geografica della provincia che consente, grazie a due lunghe zone costiere, a due massicci montani e ad un ampia zona collinare, di offrire prodotti turistici differenziati. Oltre alla presenza di zone costiere di pregio e valenza turistica, sia sulla costa jonica che tirrenica, è diffusa infatti la presenza di aree montane di rilevanza nazionale, come la Sila ed il massiccio del Pollino, mentre nelle aree collinari ed interne del territorio si stanno diffondendo sempre più le strutture per il turismo rurale e per l agriturismo. Nella provincia sono presenti stazioni sciistiche, porti turistici ed importanti centri termali. Altrettanto diffusi su tutto il territorio sono gli ambiti naturali, le aree protette e le oasi di particolare rilevanza, così come vasto è il patrimonio storico, artistico e culturale e numerosi i centri di attrazione religiosa. L immagine della provincia, così come quella della regione, è associata alla natura, alla genuinità dei prodotti, all autenticità della tradizione ed ai prezzi relativamente economici, ed anche la ristorazione va definendo i caratteri propri della specializzazione verso le tipicità locali. E forte l incidenza del turismo di prossimità, così come significativa è l incidenza del turismo di ritorno. Anche la presenza di turisti stranieri è in crescita, e l offerta ricettiva è dotata di una consistente disponibilità Report Analisi SWOT 15

15 di strutture alberghiere ed extra-alberghiere, qualitativamente in fase di miglioramento. In alcune aree della provincia è anzi rilevabile la presenza di protodistretti turistici. In alcune aree la popolazione è naturalmente predisposta verso la cultura dell ospitalità e dell accoglienza, e la diffusa presenza di istituti scolastici a specializzazione turistica ed alberghiera offre competenze e conoscenze utili per il territorio e la collettività. In termini di opportunità, la presenza di aree provinciali, sia costiere che interne, fortemente vocate potrebbe favorire la nascita di marchi territoriali da sfruttare come elemento promozionale e di pregio, così come l integrazione tra le risorse mare-monti con il patrimonio artistico, storico e culturale potrebbe favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici. Le diverse misure specifiche previste dal POR Calabria offrono immense possibilità di sviluppo dell intero settore. Anche un adeguata integrazione tra la cultura rurale e le strutture agrituristiche potrebbe favorire le creazione di interessanti itinerari turistici alternativi, così come valorizzare l immenso patrimonio testimone delle numerose culture che si sono succedute sul territorio potrebbe costituire un efficace mezzo di promozione per sviluppare strategie di marketing territoriale. Diventa strategico pertanto affidarsi alla pianificazione per identificare diversi target turistici in base alle vocazioni e alle dotazioni infrastrutturali delle aree, e -tramite una corretta ed efficiente gestione degli strumenti finanziari- incrementare la forza commerciale, la qualità dei servizi e delle infrastrutture al fine di migliorare la qualità dell offerta turistica. Affiancare alla logica della zonizzazione per distretti una logica commerciale per linee di prodotti turistici può costituire inoltre un primo passo verso la costruzione di veri e propri sistemi turistici locali, così come l inserimento del fenomeno del turismo sommerso, rappresentato dall affitto delle seconde case, in un sistema organizzato ed integrato può costituire, insieme alle azioni di diversificazione, una strategia per la crescita socio-economica delle aree meno forti. E necessario infine sviluppare un adeguato sistema formativo per individuare ed analizzare i fabbisogni che il settore necessita, favorendo la riqualificazione del personale e lo sviluppo della cultura imprenditoriale nel settore. Punti di debolezza e Rischi Per quanto riguarda i punti di debolezza del comparto turistico provinciale, è evidente innanzi tutto una dipendenza elevata dai flussi turistici nazionali ed una elevata stagionalità degli stessi. E significativa infatti la mancanza di turnover tra le permanenze turistiche. Si rilevano inoltre carenze infrastrutturali e situazioni di degrado sia lungo le coste che nelle aree interne. L infrastruttura viaria e di trasporto tra aree marine e aree montane è insufficiente e inadeguata per permettere un certo livello di integrazione, ed il deficitario funzionamento degli impianti di depurazione, legato al forte concentramento dei flussi turistici nei periodi estivi, provoca fenomeni di inquinamento lungo le coste. L inesistenza di scali aeroportuali nella provincia e le difficoltà di collegamento con gli aeroporti pi vicini limita in parte la presenza di turisti stranieri nell area. Vi è nel complesso una scarsa identificazione del territorio con l enorme patrimonio culturale e ambientale disponibile, per cui i pacchetti turistici dei tour operator non sono integrati rispetto alla vastità dell offerta, così come le politiche istituzionali a favore del comparto hanno privilegiato la promozione dell immagine senza rimuovere le persistenti criticità; l offerta attuale è pertanto incapace di elevare il livello di spesa dei turisti. I servizi d intrattenimento sono carenti, così come bassa è la dotazione di servizi complementari all interno delle strutture ricettive. I ritardi nell applicazione di standard qualitativi di molte strutture turistiche rischiano di escludere le stesse dai pacchetti dei tour operator. Anche il sistema pubblico di accoglienza, informazione e assistenza è insufficiente e non standardizzato su tutto i territorio provinciale. Le azioni di coordinamento e collaborazione tra il pubblico e privato diventano essenziali per non compromettere lo sviluppo turistico della provincia. Risulta inoltre una eccessiva presenza di turismo sommerso legato principalmente al fenomeno delle doppie case ed una diffusa presenza di lavoro irregolare in tutte le aree di impiego del comparto, specie per quanto concerne le professionalità più basse. 16

16 Ad eccezione di alcune eccellenze, l offerta turistica è caratterizzata da scarsa professionalità degli operatori e da una manodopera dequalificata, oltre che dall incapacità di creare reti e forme di collaborazione e di cooperazione tra operatori pubblici e privati del settore. Anche il sistema della formazione professionale in ambito turistico risulta carente rispetto alle esigenze delle imprese, del territorio e dei turisti e poco integrato con quello dell istruzione. Tra le principali minacce, la mancanza di personale qualificato rischia di compromettere le già timide politiche di sostegno al settore. Nello stesso tempo la scarsa disponibilità di opportunità di lavoro stabili rischia di rendere la situazione migratoria di professionalità valide ancora più critica, con il conseguente degrado ed invecchiamento della comunità locali. Nel complesso la mancanza di una strategia di diversificazione dell offerta rischia di far perdere competitività a vantaggio di altre aree, così come la mancata rimozione delle criticità legate all assetto ambientale ed all inquinamento rischiano di diffondere maggiormente un immagine negativa del territorio ed una difficile fruibilità. Report Analisi SWOT 17

17 SWOT SETTORE INDUSTRIALE Il settore industriale delle provincia di Cosenza PUNTI DI FORZA - In alcune aree territoriali è rilevante la presenza d importanti filiere produttive, specie nell agroindustria; - Molti prodotti agroalimentari sono affermati nei mercati nazionali ed internazionali; - La disponibilità di spazi per aree industriali ASI e PIP è ingente; - Grazie agli incentivi pubblici si è registrata di recente un elevata natalità soprattutto nel settore manifatturiero. OPPORTUNITA - L attrazione di imprese esterne al territorio regionale potrebbe rappresentare una buona opportunità di sviluppo; - Alcuni bandi della misura 4.2 del POR Calabria offrono incentivi a nuovi insediamenti produttivi che attuano forme d integrazione con le esistenti attività industriali; - Introdurre strumenti finanziari innovativi per favorire l accesso al credito; - Incentivare la nascita di imprese che soddisfino e integrino le necessità del territorio; - La nascita di importanti infrastrutture portuali e aeroportuali potrebbe favorire lo sbocco nei mercati esteri. PUNTI DI DEBOLEZZA - Il tessuto industriale è costituito da imprese di piccole dimensioni; - Il sistema industriale mostra scarsa connessione con la R&S; - L interconnessione tra le imprese è scarsa o addirittura assente; - Esiste, in generale, una sostanziale chiusura agli scambi e alle relazioni verso i circuiti internazionali; - Molte imprese risentono dell inefficienza del sistema dei servizi; - In tutti i comparti il lavoro sommerso è molto presente; - La scarsa cultura imprenditoriale limita l innovazione e rende rigide le organizzazioni interne; - L inefficienza del sistema bancario regionale frena le ambizioni di crescita del tessuto industriale; - Le opportunità di sviluppo sono spesso dipendenti dai finanziamenti pubblici; - Il sistema infrastrutturale di supporto all'industria non è ancora completo; - Alcuni comparti risentono di scarsa professionalità funzionale ad alcune esigenze specifiche (marketing, R&S, ecc.). MINACCE - La non attivazione di politiche alla formazione di figure altamente professionali rischia di compromettere lo sviluppo di alcune attività imprenditoriali; - Se non si attueranno interventi immediati il fenomeno dell emigrazione ridurrà la presenza di risorse umane qualificate; - La mancata rimozione di alcune criticità legate al sistema infrastrutturale potrebbe penalizzare il commercio estero; - Rischio di percorrere effetti non sostenibili nei processi di insediamento industriale del territorio; - Se non si attivano meccanismi di premialità e sanzioni, l attrazione delle imprese esterne potrebbe rappresentare un ennesimo fallimento delle politiche di sviluppo industriale attivate nella regione. 18

18 Punti di forza e Opportunità In alcune aree territoriali della provincia è rilevante la presenza di importanti filiere produttive, specie nell agroindustria. Molte produzioni agroalimentari sono infatti affermate sui mercati nazionali ed internazionali. Grazie agli incentivi pubblici, inoltre, si è registrata di recente un elevata natalità soprattutto nel settore manifatturiero. Nel complesso la disponibilità di spazi per aree industriali ASI e PIP è ingente, per cui l attrazione di imprese esterne al territorio regionale potrebbe rappresentare una buona opportunità di sviluppo. In quest ambito alcuni bandi della misura 4.2 del POR Calabria offrono incentivi a nuovi insediamenti produttivi che attuano forme d integrazione con le esistenti attività industriali. Per sostenere tali processi è però necessario introdurre strumenti finanziari innovativi per favorire l accesso al credito ed incentivare la nascita di imprese che soddisfino e integrino le necessità del territorio. La nascita di importanti infrastrutture portuali e aeroportuali potrebbe favorire lo sbocco verso i mercati esteri. Punti di debolezza e Rischi I punti di debolezza evidenziano invece le caratteristiche di un tessuto industriale è costituito da imprese di piccole dimensioni, con scarse attività di ricerca e sviluppo e una interconnessione tra le imprese molto scarsa o addirittura assente. Esiste, in generale, una sostanziale chiusura agli scambi e alle relazioni verso i circuiti internazionali e molte imprese risentono di un inefficienza del sistema di servizi offerti. In tutti i comparti il lavoro sommerso è molto presente e la scarsa cultura imprenditoriale limita l innovazione e rende rigide le organizzazioni interne. L inefficienza del sistema bancario regionale frena le più limitate le ambizioni di crescita del tessuto industriale e le opportunità di sviluppo sono spesso dipendenti dai finanziamenti pubblici. Il sistema infrastrutturale di supporto all'industria non è ancora completo ed alcuni comparti risentono di scarsa professionalità funzionale ad alcune esigenze specifiche (marketing, R&S). La mancata rimozione di alcune criticità legate al sistema infrastrutturale penalizza di fatto anche lo sviluppo del commercio estero. L assenza di politiche volte alla formazione di figure professionali qualificate e rispondenti alle esigenze rischia inoltre di compromettere lo sviluppo di alcuni comparti produttivi, e se non si attuano a breve interventi immediati il fenomeno dell emigrazione intellettuale ridurrà la presenza di risorse umane specializzate. Per evitare il rischio di percorrere effetti non sostenibili nei processi di insediamento industriale del territorio, è infine necessario attivare meccanismi controllo e di premialità. Report Analisi SWOT 19

19 SWOT SETTORE AGROALIMENTARE Il settore agroalimentare della provincia di Cosenza PUNTI DI FORZA - Presenza di sistemi locali vocati ad attività agricole ed agroindustriali e di realtà imprenditoriali consolidate; - Presenza sul territorio di produzioni agricole, agroalimentari e tipiche che posseggono marchi di qualità e/o di tipicità (DOC, DOP, IGP, AS); - Presenza di nuclei imprenditoriali in comparti di nicchia; - Consistente patrimonio zootecnico; - Capacità, in alcune aree, a raggiungere masse critiche per la commercializzazione, anche estera; - Esistenza di microclimi che permettono una produzione eccellente per qualità e quantità; - Forte presenza, specie in alcune aree, di professionalità altamente qualificate; - Forte specializzazione nei segmenti relativi alla produzione, lavorazione e conservazione di frutta fresca e ortaggi, nonché di oli vegetali e animali; - Diffusa presenza di cooperative agricole dedite alla produzione e alla commercializzazione; - In molte aree territoriali è completa l intera filiera di alcune produzioni (agrumi, pesche, olive, vite); - Alcune produzioni inserite nei mercati nazionali ed internazionali perseguono la produzione a lotta integrata e "biologica"; - Forte crescita di aziende che praticano la produzione agricola integrata e biologica. PUNTI DI DEBOLEZZA - Presenza di imprese di piccole dimensione che non riuscendo a raggiungere produzioni significative hanno un basso potere contrattuale; - Scarsa attenzione della Pubblica Amministrazione verso il comparto agricolo; - Inefficienza del settore dei servizi a supporto dello sviluppo agricolo; - Frammentazione dei terreni agricoli e incompatibilità con aspettative di lavoro autonomo; - Polverizzazione delle aziende agricole; - Scarsa presenza di infrastrutture irrigue; - Basso livello di meccanizzazione; - Esistenza di un elevato numero di imprese agricole non integrate e chiuse alla cooperazione; - Il settore agricolo, a causa della mancanza di cultura imprenditoriale e della polverizzazione dei terreni, non è visto come un settore sul quale investire, ma come quel settore dal quale ottenere un integrazione del reddito; - Basso livello di scolarizzazione e formazione degli agricoltori e degli imprenditori agricoli; - Scarsa partecipazione dei giovani in agricoltura con il conseguente invecchiamento degli agricoltori e il ricambio generazionale dei produttori agricoli procede con lentezza e grande difficoltà; - Alta incidenza del lavoro sommerso; - Carenza di manodopera specializzata; - Il settore agricolo, tranne alcune eccezioni, necessita di importanti innovazioni di prodotto e di processo; - Inadeguatezza del sistema creditizio rispetto ai fabbisogni degli operatori agricoli; - Diffidenza da parte di agricoltori ed imprenditori a modificare i processi produttivi e l organizzazione aziendale; - Mancanza di coordinamento e diffusione delle informazioni tra aziende e soggetti pubblici; - Difficoltà a costruire un sistema di ricerca e sviluppo integrato e più indirizzato verso i fabbisogni, le vocazioni produttive e le possibili innovazioni produttive; - Presenza di elevato contoterzismo sia per le aziende medio-piccole sia per quelle di grandi dimensioni; - Scarsa conoscenza degli strumenti finanziari disponibili; - Insufficienza degli studi sperimentali su aspetti quali la difesa del territorio e la meccanica al servizio dell'agricoltura; - I prodotti potenzialmente in grado di ottenere una certificazione di qualità non sembrano essere sufficienti a giustificare politiche di filiera esclusivamente orientate al riconoscimento del marchio; - Difficoltà nei trasporti commerciali e nella manutenzione degli impianti di produzione, anche nelle aree a forte vocazione agricola; - La minore presenza di aree pianeggianti impedisce la produzione di colture ad alto reddito; - Carenza di manodopera specializzata nella produzione di nuove colture e di nicchia; - Carenza del sistema formativo nella creazione di figure professionali tecniche e specializzate; - Assenza di un binomio positivo tra scuola media secondaria e settore agricolo. 20

20 OPPORTUNITA - L inserimento del settore agricolo in un contesto di sviluppo del territorio più ampio (connesso alle risorse naturali, paesaggistiche, alla qualità dei prodotti ecc.) potrebbe favorire un integrazione sia orizzontale che verticale; - Implementare e sviluppare centri di ricerca maggiormente integrati con il territorio per favorire l'innovazione; - Concentrarsi sulla promozione della cooperazione e lo sviluppo di network locali, inter-territoriali e transnazionali; - Concentrarsi sulla commercializzazione dei prodotti attraverso il miglioramento dell immagine, la creazione di nuovi canali distributivi, l implementazione dei servizi informativi e la certificazione di qualità; - La crescente domanda di prodotti di qualità potrebbe consentire un deciso sviluppo di molte produzioni locali e di nicchia; - Incentivare la politica dei marchi territoriali e di qualità, da sfruttare anche come strumento di promozione turistica; - Le misure del POR Calabria relative all'asse IV (dalla 4.5 alla 4.8) potrebbero offrire importanti possibilità di sviluppo all intero settore; - Concentrare maggiori sforzi sui PIAR come strumenti in grado di fare emergere in maniera significativa la produzione tipica agricola e di nicchia; - Maggiore utilizzo degli strumenti di concertazione e programmazione nella pianificazione dello sviluppo territoriale; - Una differente valorizzazione delle aree montane potrebbe incentivare la creazione di nuove attività connesse alle produzioni locali e la commercializzazione delle stesse; - Sviluppare nuovi strumenti di ingegneria finanziaria per favorire l accesso al credito; - Garantire la rintracciabilità del prodotto attraverso una maggiore correlazione con il territorio; - Promuovere la ricerca e l innovazione per sostenere la competitività delle imprese. MINACCE - Perpetuarsi di fenomeni di emigrazione giovanile con la conseguente perdita di manodopera qualificata, invecchiamento della popolazione, e problemi di coesione sociale; - La necessità di raggiungere elevati livelli di produzione rischia di escludere molti piccoli produttori; - I nuovi disciplinari di produzione emessi dall UE rischiano di tagliare fuori molte produzioni tipiche locali se non immediatamente adeguati; - La forte concorrenza delle produzioni agricole dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo rischiano di compromettere le produzioni regionali se non adeguatamente sostenute; - Degrado ambientale e dissesto idrogeologico; - Perpetuarsi di fenomeni criminali; - La scarsa innovazione rischia di rendere poco concorrenziali le imprese agricole calabresi. Punti di forza e Opportunità La provincia di Cosenza presenta sistemi locali vocati ad attività agricole ed agroindustriali e realtà imprenditoriali consolidate, con produzioni agricole, agroalimentari e tipiche che posseggono marchi di qualità e/o di tipicità (DOC, DOP, IGP) e nuclei imprenditoriali in comparti di nicchia. Una forte specializzazione si rileva per esempio nei segmenti relativi alla produzione, lavorazione e conservazione di frutta fresca e ortaggi, nonché di oli vegetali e animali. In molte aree territoriali è inoltre quasi interamente sviluppata la filiera di alcune produzioni (agrumi, pesche, olive, vite). Esistono infatti microclimi che permettono una produzione eccellente per qualità e quantità ed In alcune aree è significativa la capacità di raggiungere masse critiche per la commercializzazione, anche estera; consistente è anche il patrimonio zootecnico, mentre una differente valorizzazione delle aree montane potrebbe incentivare la creazione di nuove attività connesse alle produzioni locali e alla commercializzazione delle stesse. Alcune produzioni inserite nei mercati nazionali ed internazionali perseguono la produzione a lotta integrata e sono in forte crescita le aziende che praticano la produzione biologica. La crescente domanda di prodotti di qualità potrebbe consentire un deciso sviluppo di molte produzioni locali e di nicchia. Specie in alcune aree della provincia si rileva una significativa presenza di professionalità altamente qualificate, così come è diffusa la presenza di cooperative agricole dedite alla produzione e alla commercializzazione. L inserimento del settore agricolo in un contesto di sviluppo del territorio più ampio (connesso alle risorse naturali, paesaggistiche, alla qualità dei prodotti ecc.) potrebbe favorire un integrazione sia orizzontale che verticale del comparto, anche se è necessario implementare e sviluppare centri di ricerca maggiormente integrati con il territorio per favorire l'innovazione e sostenere la competitività delle imprese. E importante inoltre concentrarsi sulla promozione della cooperazione e lo sviluppo di network locali, inter-territoriali e transnazionali, e sulla commercializzazione dei prodotti attraverso il miglioramento dell immagine, la creazione di nuovi canali distributivi, l implementazione dei servizi informativi e la certificazione di qualità. Strategico è infatti l avvio di azioni finalizzate ad incentivare la politica dei marchi territoriali e di qualità, da sfruttare anche come strumento di promozione turistica e del territorio, oltre che a garantire la rintracciabilità dei prodotti di qualità ed a sviluppare nuovi strumenti di ingegneria finanziaria per favorire l accesso al credito da parte delle imprese. Le misure del POR Calabria relative all'asse IV potrebbero offrire a tal fine importanti possibilità di sviluppo all intero settore, così come è necessario concentrare maggiori sforzi sui PIAR quali strumenti in grado di fare emergere in Report Analisi SWOT 21

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