DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO 2013 DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5^ C

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO 2013 DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5^ C"

Transcript

1 ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE ALESSANDRO VOLTA LICEO SCIENTIFICO DI GHILARZA (OR) ANNO SCOLASTICO Prot. N. 2004/C29 Albo N. 91 del DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO 2013 DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5^ C Approvato nella seduta del (ai sensi del DPR n.323 art.5, c.2) Il Dirigente Scolastico Prof. Carlo Passiu 1

2 INDICE 1. PARTE PRIMA 1.1 Composizione del Consiglio di classe pag Elenco candidati della classe pag Quadro orario delle lezioni settimanali pag Presentazione dell ISIS Alessandro Volta di Ghilarza pag Profilo e presentazione della classe pag PARTE SECONDA 2.1 Obiettivi del Consiglio di classe pag Criteri e strumenti di valutazione pag Attività extra e parascolastiche pag PARTE TERZA 3.1 Simulazioni terza prova pag Relazioni e programmi pag. 10 Italiano e Latino pag. 10 Storia pag. 14 Filosofia pag. 17 Matematica e Fisica pag. 22 Inglese pag. 26 Scienze pag. 27 Disegno e Storia dell Arte pag. 29 Educazione Fisica pag. 31 Religione pag. 32 Relazione Finale sul Sostegno pag. 34 Testo simulazione terza prova pag. 43 2

3 PARTE PRIMA 1.1 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE DISCIPLINA DOCENTE * FIRMA ITALIANO Prof. Maria Giuseppina LOI 3 LATINO Prof. Maria Giuseppina LOI 3 STORIA Prof. Luca CADDEO 1 FILOSOFIA Prof. Vincenzo Medde 3 MATEMATICA Prof. Maria Teresa COCCIOLONE 3 FISICA Prof. Maria Teresa COCCIOLONE 3 INGLESE SCIENZE DISEGNO E STORIA DELL ARTE EDUCAZIONE FISICA RELIGIONE SOSTEGNO Prof. Mariangela CAMPUS Prof. Giovanni Salvatorico FRAU Prof. Giovanni SORU ** Prof. Maria Antonietta PISANU Prof. Antonella DEPALMAS Prof. Ilaria SERCI SOSTEGNO Prof. Caterina CECCHINI 5 DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Carlo PASSIU * = anni di continuità dell insegnamento nel quinquennio ** = docente coordinatore di classe 3

4 1.2 ELENCO DEI CANDIDATI DELLA CLASSE 5^ C - INDIRIZZO SCIENTIFICO N. Cognome e Nome Luogo e Data di Nascita Residenza *** 1 CHESSA Vittoria Nuoro, Sedilo I 2 CUCCU Valentina Sorgono (NU), Bidonì I 3 FADDA Maria Cecilia Sorgono (NU), Sorradile I 4 MANCA Giacomo Oristano, Ghilarza I 5 MARCIS Alice Ghilarza (OR), Abbasanta I 6 MELE Andrea Oristano, Busachi I 7 MURGIA Ornella Oristano, Neoneli I 8 PIGA Emmanuele Oristano, Abbasanta I 9 PORCU Lorenzo Sassari, Ghilarza I 10 PORCU Lucia Ghilarza (OR), Norbello I 11 PROIETTI Andrea Oristano, Abbasanta I 12 SARDARA Marika Oristano, Sedilo I 13 SATTA Maria Sofia Sassari, Abbasanta I *** = candidati interni/esterni I = candidato interno E = candidato esterno 1.3 QUADRO ORARIO DELLE LEZIONI SETTIMANALI MATERIE ORE RELIGIONE 1 LINGUA E LETTERE ITALIANE 4 LINGUA E LETTERE LATINE 3 LINGUA E LETTERATURA INGLESE 4 STORIA 3 FILOSOFIA 3 SCIENZE 2 FISICA 3 MATEMATICA 3 DISEGNO E STORIA DELL ARTE 2 EDUCAZIONE FISICA 2 TOTALE ORE 30 4

5 1.4 PRESENTAZIONE DELL I.S.I.S ALESSANDRO VOLTA DI GHILARZA L Istituto Statale di Istruzione Superiore nasce a Ghilarza nell anno 2000 ed è costituito dal Liceo Scientifico di Ghilarza, dall Istituto Professionale per l Industria e l Artigianato (I.P.S.I.A.) di Ghilarza e dal Liceo Scientifico di Cuglieri (chiuso l anno scolastico ultimo scorso). Il Liceo Scientifico di Ghilarza nasce nel 1973 come sezione staccata del Liceo Scientifico Mariano IV d Arborea di Oristano. Attualmente si compone di tredici classi: scientifico e linguistico sperimentazione Brocca (classe 5^B) e, dall anno scolastico , l istituto, in ottemperanza alla legge di riforma Gelmini, ha istituito i nuovi Liceo Scientifico e Liceo Linguistico. Contesto socio-ambientale Il bacino d utenza del Liceo Scientifico e dell I.P.S.I.A. di Ghilarza comprende i comuni del Giulcier (Ghilarza, Abbasanta, Norbello, Aidomaggiore, Sedilo, Soddì, Boroneddu, Tadasuni) del Bargadu (Sorradile, Nughedu S. Vittoria, Ardauli, Bidonì, Neoneli, Busachi, Samugheo e Fordongianus) e in parte del Montiferru (Paulilatino, Bonarcado, Santu Lussurgiu) e del Margine (Macomer, Borore). Gli orari dei mezzi di trasporto penalizzano gli studenti pendolari, non per la frequenza alle lezioni, ma per la partecipazione alle attività pomeridiane (corsi di recupero, attivit à teatrale, attività musicale, attività sportive). L economia della zona è di tipo agro-pastorale, artigianale, e terziario. L intercomune Ghilarza-Abbasanta-Norbello offre un ottimo sistema interbibliotecario di cui fanno parte oltre alle biblioteche dei comuni del territorio (Santu Lussurgiu, Paulilatino Sedilo, Soddì, Tadasuni, ecc.) anche la stessa biblioteca dell I.S.I.S. di Ghilarza. 1.5 PROFILO E PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe, inizialmente composta da 14 elementi (8 ragazze e 6 ragazzi), si presenta all Esame di Stato con 13 allievi, candidati interni (uno, ritirato, in realtà non ha mai frequentato). Nessuno dei tredici alunni ha ripetuto la classe quinta e a parte una alunna, ripetente nella classe prima, tutti gli altri ha compiuto un corso di studi regolare. Pertanto la classe si presenta omogenea per età. Una alunna segue un programma differenziato in tutte le materie. Tutti gli alunni hanno regolarmente frequentato le lezioni. I ragazzi hanno condiviso durante il quinquennio la quotidiana esperienza di pendolari poiché oltre la metà degli alunni affluiscono da paesi limitrofi a Ghilarza. Va sottolineato inoltre il cambiamento di alcuni insegnanti nel corso degli anni scolastici e la continuità didattica dalla classe prima solo in Inglese e Religione; dalla classe seconda Disegno e Storia dell Arte e dalla classe terza in Italiano, Latino, Filosofia e Matematica. La classe ha mantenuto un comportamento sempre corretto; vi sono, tuttavia, alcuni alunni un po più vivaci il cui comportamento non è andato, comunque, oltre l esuberanza tipica dell età adolescenziale. Il comportamento generale è stato nel complesso consono all ambiente scolastico e rispettoso nei confronti dei docenti e delle strutture scolastiche. Gli allievi mostrano alterno interesse alle problematiche scolastiche e si lasciano coinvolgere nelle attività svolte non sempre in modo adeguato. Per quanta riguarda gli obiettivi generali raggiunti dalla classe in termini di conoscenze, competenze e abilità, il consiglio di classe è concorde nell'affermare che la classe presenta un livello formativo-cognitivo riferibile a tre fasce di profitto così distinte: - una prima fascia di pochi elementi con spunti interpretativi anche originali, che pur incontrando talvolta qualche difficoltà, ha sempre seguito con impegno e motivazione adeguati, riuscendo a raggiungere gli obiettivi prestabiliti con buoni risultati; - una seconda fascia, più numerosa, è individuabile in quegli alunni che dotati di adeguate capacità cognitive ed operative, pur presentando una situazione culturale iniziale non del tutto omogenea, è pervenuta a livelli di preparazione mediamente sufficienti; 5

6 - una terza esigua fascia di allievi, con una carente situazione di partenza ed un impegno discontinuo ed inadeguato, che non ha, al momento della approvazione del presente documento, ancora raggiunto risultati pienamente sufficienti. Le discipline degli indirizzi Liceali inducono nell allievo la costruzione di processi concettuali cognitivi di alto profilo che scaturiscono dall incontro della tradizione umanistica con il sapere scientifico. I docenti hanno pertanto cercato di guidare la classe, attraverso un continuo, puntuale ed aperto dialogo educativo, alla maturazione della personalità, all acquisizione di un autonomia di giudizio e ad una dinamica capacità di rielaborazione dei dati culturali, fornendo input mirati a stimolare una forma mentis capace di cogliere i molteplici messaggi e le varie problematiche afferenti la realtà storica e sociale in cui viviamo. Gli studenti sono stati informati sulle norme relative agli esami, sulle modalità di svolgimento, sulla tipologia degli scritti, sul colloquio. Durante l anno si è fatto costante riferimento, con esempi e documentazione adeguata, anche alle prove di anni precedenti. Tutti gli studenti hanno seguito i seguenti incontri organizzati dalla commissione per l orientamento ed in particolare: 22 Novembre 2012 Workshop all IPSIA. 5 Dicembre 2012 Incontro con l Università di Oristano: Consorzio Uno. 27 Febbraio 2013 Incontro con l Università di Scano Montiferro. 12 Marzo 2013 Incontro con la varie università nazionali presso gli stands della Fiera di Cagliari. 12 Aprile 2013 Incontro con l Università di Cagliari presso la Cittadella Universitaria di Monserrato 17 Aprile 2013 Incontro con l Università di Sassari. hanno inoltre partecipato tra l altro: 29 Novembre - 1 Dicembre M.U.N. simulazione ONU a Sassari Marzo Viaggio d istruzione a Barcellona Ottobre Conferenza sullo stalking presso il CAIP di Abbasanta novembre 2012 Autogestione istituto, 13 dicembre 2012 Conferenza del Professor Zamagni, 20 dicembre 2012 Visione dello spettacolo La bella addormentata del Balletto di Praga al teatro lirico di Cagliari, Conferenza con Giacomo Mameli. Alcuni alunni della classe il giorno 18 Dicembre 2012 si sono recati presso il P.O. G.P. DELOGU di Ghilarza per partecipare alla giornata di donazione del sangue promossa dall AVIS. 6

7 PARTE SECONDA 2.1 Obiettivi del Consiglio di Classe Gli Indirizzi Liceali costituiscono, per tradizione, curricoli aperti non professionalizzanti e propedeutici agli studi universitari. Essi contemplano, infatti, un piano di studi in cui la riflessione critica sulle idee, sulle visioni del mondo e sul contesto storico, scientifico e filosofico, assicura una formazione che permette di operare scelte universitarie coerenti con le proprie aspirazioni o di rispondere positivamente alle esigenze del mercato del lavoro. In rapporto agli studi universitari il percorso formativo del Liceo Scientifico, realizzando il legame tra scienza e tradizione umanistica del sapere, offre una preparazione culturale spendibile in qualsiasi facoltà universitaria. Il Consiglio di Classe, nel formulare le finalità generali e i relativi obiettivi formativi e cognitivi comuni a tutte le discipline, si è richiamato a quanto fissato nel Piano dell Offerta Formativa. Tali obiettivi, oltre a fare acquisire conoscenze tali da permettere loro di continuare gli studi, hanno mirato alla realizzazione della crescita della persona nella sua totalità per un suo corretto inserimento nel mondo civile, politico e sociale. Obiettivi educativi e formativi: Conoscenza e accettazione di sé; Educazione all autonomia, alla responsabilità, alla collaborazione, alla partecipazione, alla legalità, all etica, alla diversità, ai valori; Sviluppo delle abilità logiche, critiche ed espressive; Favorire e consolidare l acquisizione di un metodo di studio autonomo e responsabile; Favorire il gusto dell indagine, dell apprendimento consapevole e della ricerca culturale; Potenziare l abilità linguistica di ogni singola disciplina, finalizzata alla lettura, all ascolto, alla decodificazione, alla comunicazione orale e alla produzione scritta. Obiettivi didattici trasversali: Saper ascoltare, schematizzare, programmare il proprio lavoro in classe e a casa; Saper tradurre in capacità operative le conoscenze teoriche disciplinari; Saper adoperare i linguaggi specifici di ogni disciplina; Saper analizzare un testo, un documento, osservare un esperienza scientifica per cogliere analogie, differenze e per individuare rapporti di causa ed effetto; Saper produrre testi orali e scritti con chiarezza logica e con linguaggio specifico. Per quanto riguarda gli obiettivi disciplinari e i contenuti specifici si fa riferimento alla programmazione didattica dei singoli docenti che fanno parte integrante di questo documento. Metodologie: I docenti del Consiglio di classe hanno mirato ad una costante azione di controllo del processo di assimilazione dei contenuti, privilegiando un metodo di studio che insegni ad imparare autonomamente e criticamente, evitando una meccanica trasmissione di nozioni. Sono state utilizzate le seguenti strategie metodologico-didattiche, finalizzate all apprendimento delle conoscenze, delle competenze e delle capacità: Lezione frontale, che permette di fornire le nozioni generali e i contenuti essenziali di ogni disciplina; Lezione interattiva, che consente e promuove il dialogo costruttivo con la classe per un apprendimento attivo e partecipato; Lavori individualizzati, tesi, da una parte, al recupero di studenti in difficoltà di apprendimento e, dall altra, al potenziamento delle capacità personali; Metodo della ricerca, che stimola gli alunni a reperire materiali utili, a vagliarli e classificarli per sviluppare autonomia operativa, elaborazione critica e creatività personale; Discussione guidata e correzione collettiva di esercizi e/o elaborati, per stimolare il senso di confronto e collaborazione interindividuale; 7

8 Lavoro di gruppo, teso a sviluppare e sollecitare la capacità di condividere uno stesso scopo, pur nel rispetto dello spazio psicologico altrui; Uso delle tecnologie multimediali. Mezzi e strumenti libri di testo, biblioteca, riviste specializzate, audiovisivi, strumenti di laboratorio, laboratori scientifici e non, hardware e software didattici, etc. uso della LIM palestra e impianti sportivi all aperto 2. 2 Criteri e strumenti di valutazione La valutazione è elemento di fondamentale importanza nell'attività didattica e costituisce il momento della verifica sia dell'efficacia del progetto didattico che del livello di apprendimento dello studente. Essa si distingue in: LA VALUTAZIONE FORMATIVA, che tiene conto di elementi comuni a tutte le discipline e che contribuiscono alla formazione dello studente: - Frequenza regolare e partecipazione attiva in classe - Interesse a chiedere chiarimenti e a porre problemi - Continuità nell'impegno - Capacità di comunicare il proprio pensiero e le riflessioni frutto di attività personali (conferenze, letture, ricerche ) - Capacità di collaborare a progetti di classe - Autonomia nell'organizzare le conoscenze LA VALUTAZIONE SOMMATIVA, che verifica il livello di apprendimento di ogni singola disciplina (voti dall'1 al 10) e si basa su prove scritte e orali: compiti e interrogazioni tradizionali, test di verifica, relazione di laboratorio e di lavori di gruppo o individuali, di approfondimento disciplinare o pluridisciplinare, prove strutturate. Sono stati rispettati i seguenti protocolli minimi per l uniformità delle valutazioni: effettuazione 2/3 prove scritte e 2 riscontri orali, opportunamente cadenzati nel quadrimestre. Riconsegnare entro tempi ragionevoli (una settimana) gli elaborati corretti. Controllare puntualmente gli standard generali (risposta della classe). Rendere nota la valutazione, motivata e suggerita e come, eventualmente, recuperarla. Rispettare le griglie di valutazione concordate. Proporre il voto di condotta secondo i criteri approvati dal Collegio dei Docenti e contenuti nel POF. Il Collegio dei Docenti ha scelto la valutazione quadrimestrale. A metà quadrimestre il Consiglio di Classe ha informato i genitori dell'andamento complessivo dello studente tramite apposita scheda e colloqui. 2.3 Attività extra e parascolastiche Gli alunni della classe, tutti o in parte, hanno preso parte alle seguenti attività: Attività di orientamento e attività proposte dal P.O.F. Progetto Accoglienza Giornata dell arte Giornata della memoria Giornalino scolastico Pet Attività di volontariato 8

9 PARTE TERZA 3. 1 Simulazioni terza prova Il Consiglio di Classe considerati il curriculum e gli obiettivi generali e cognitivi ha effettuato una simulazione della terza prova il 10 Gennaio 2013 e il 30 Aprile La simulazione ha coinvolto alcune discipline dell ultimo anno di corso ad eccezione di quelle oggetto della prima e seconda prova scritta (Italiano e Matematica). È stata utilizzate le tipologie B-C e B+C, quesiti a risposta sintetica e quesiti a risposta multipla. In allegato al presente documento si riporta copia del testo somministrato nelle simulazioni. 9

10 3.2 Relazioni e programmi ITALIANO e LATINO prof. Maria Giuseppina LOI RELAZIONE FINALE ITALIANO LATINO Nella presentazione in calce alla programmazione di inizio anno scolastico misi in evidenza quanto fosse di fondamentale importanza da parte degli allievi dar prova di impegno sostenuto e esercizio costante per consolidare, affinare, i processi di apprendimento e acquisizione di autonomia. Tali requisiti venivano considerati di fondamentale importanza per affrontare l ultimo anno di studio. Per quanto concerne le mie due discipline:italiano e latino, allo stato attuale, le condizioni generali della classe risultata precaria ed incerta e le motivazioni sono varie. Se da un lato possono essere chiamate in causa mancate abilità, assenza anche di alcuni prerequisiti, dall altra non si può non considerare quanto manchevole sia stato anche il comportamento degli allievi. Determinante per alcuni: 1) l alto numero di assenze periodicamente registrate, (sono andate perse diverse ore di attività) ; 2) il rifiuto a sostenere le interrogazioni o snobbare le verifiche, 3) in altri la superficialità di comportamenti poco responsabili e non in linea con l impegno richiesto; 4) l acquisizione di procedure metodologiche supportate dalla pratica e il confronto attraverso il dialogo educativo. Altri alunni (numero ristrettissimo),al contrario, sensibili e disposti a lasciarsi guidare, nonostante le difficoltà e i continui insuccessi, hanno fatto appello alla volontà per mettersi in discussione e provare sempre a dare il meglio. In questo modo si registra il positivo percorso di alcuni/e che è andato sempre in crescendo e in un caso specifico il livello raggiunto è da considerarsi pienamente soddisfacente. Si è cercato, nel complesso, di sensibilizzare i ragazzi al senso del dovere, all autonomia gestionale dei carichi di lavoro, alla critica libera, all esercizio dei compiti ma molto spesso le richieste sono rimaste inevase. La classe non presenta nel complesso una preparazione pienamente sufficiente. Molte le insufficienze allo scritto soprattutto di latino; la conoscenza dei contenuti svolti soprattutto la sezione relativa ai testi e all analisi dei medesimi è sommaria ed incerta. E mancato inoltre un lavoro interdisciplinare sempre richiesto, sul quale spesso si sono concentrate spiegazioni, discussioni con il tentativo di coinvolgere attivamente la classe. Rispetto agli obiettivi iniziali di italiano si rileva quanto segue: gli alunni conoscono: le principali correnti e problematiche artistico-letterarie; sommario contesto storico-letterario degli autori, delle loro opere e del loro pensiero; non sempre riescono ad esporre sia allo scritto sia all orale, in modo complessivamente corretto e coeso; la stesura di testi - anche brevi non risultano in linea di massima in sintonia con le disposizioni ministeriali (relazioni, utilizzo di diversi registri linguistici, recensioni, analisi del testo, saggio breve, articolo di giornale; la lettura e decodificazione del testo dantesco, con adeguato commento appare ruvida, incerta e non sempre adeguatamente pertinente e lessicalmente corretta. Per quanto riguarda le competenze gli allievi sanno in generale: individuar e autori, generi, movimenti studiati; non sempre comprendono il linguaggio specifico del testo letterario e del manuale di letteratura; 10

11 guidati riescono a individuare per ogni periodo studiato:le forme letterarie, le condizione degli intellettuali. non sempre sanno identificare le relazioni tra testi letterari coevi e tra testi lontani nel tempo; non sempre la maggioranza rispetta le norme ortografiche, morfologiche e sintattiche; I continui richiami per una scrittura rispettosa in primo luogo della consegna e delle regole delle tipologie sono stati presi in considerazione. In maniera saltuaria. Pochi, seppure con qualche palese difficoltà, riescono in modo sufficiente a utilizzare le competenze e le abilità acquisite e applicarle. Nello specifico per quanto riguarda il latino, si precisa che non è stato approfondito l aspetto morfosintattico a causa delle lacune pregresse nella conoscenza degli elementi essenziali della lingua e della sintassi latina. Considerata la difficoltà a tradurre si è optato per testi la cui traduzione fosse di media difficoltà. Lo studio della lingua è stato eseguito prevalentemente sui testi degli autori rilevando via via le varie particolarità, notazioni, costrutti. Specificatamente si è dato spazio alla conoscenza degli sviluppi della letteratura latina e degli autori scelti, con la conoscenza approfondita dei temi trattati nei testi oggetto di lezione in classe, per i quali è stata richiesta, oltre alla traduzione, la capacità di riconoscere le principali strutture morfosintattiche, i paradigmi verbali ed eventuali altre osservazioni critiche. Tipologie di verifiche 1) Verifiche orali con verifica sistematica; 2) Verifiche scritte in forma di: Temi propedeutici all esame di stato da svolgere liberamente con titoli strutturati; Questionari di comprensione e analisi di un testo; Questionari di letteratura, corredati per il latino da eventuali quesiti di ordine grammaticale, lessicale, stilistico e/o sintattico; n 3 prove scritte a quadrimestre : 3 (italiano e latino), tre prove valide per l orale; Oggetto di valutazione anche i lavori assegnati per casa. Criteri e modalità di costruzione delle prove Quesiti grammaticali a risposta singola o multipla; Quesiti di comprensione e analisi testuale a risposta aperta; Sintesi dei concetti principali assimilati; Enucleazione di un tema in riferimento al quale lo studente ha potuto esprimere liberamente il suo pensiero, le sue conoscenze o quanto appreso a scuola. Nota : Test, questionari e prove sono state costruite direttamente dall insegnante sulla base dei contenuti espressi durante le lezioni svoltesi nella lezione in classe. Criteri di correzione delle prove. Si vedano le allegate schede di valutazion.etale scheda fa riferimento a quanto stabilito nella riunione per aree disciplinari a inizio a.s. 2012/2013. La scala numerica di valutazione va da 1 a 10; ritenendo più che sufficienti i numeri a disposizione, sono state usate accanto alle cifre intere, solo i mezzi voti, in modo da ottenere una maggior chiarezza complessiva. NOTA FINALE: Gli interventi - spontanei o sollecitati e comunque a giudizio dell insegnante valutabili sono stati registrati con segni convenzionali positivi (+) o negativi ( -) che, riportati sul registro in corrispondenza dei vari descrittori di competenze, hanno concorso alla valutazione globale dell allievo. PROGRAMMA ITALIANO Romanticismo: concezione dell arte e della letteratura nel Romanticismo europeo; la figura dell eroe roe e lato oscuro della realtà; 11

12 Romanticismo in Italia; In Europa: la melanconia romantica e l ansia d assoluto; Il romanzo nell età romantica; U.Foscolo: biografia, componenti classiche, illuministe e romantiche. Dalle Ultime lettere di Jacopo Ortis,: Il colloquio con Parini; lettera del 12 novembre e 25 maggio : tema della sepoltura illacrimata. Odi e Sonetti: Alla sera, A Zacinto, In morte del fratello Giovanni: parafrasi e analisi testuale; I Sepolcri: analisi del carme; contenuto, stile, struttura; dalla componente autobiografica alla funzione della poesia;sublime, valore poetico, dialettica dei e nei Sepolcri: analisi completa con parafrasi. A.Manzoni: concezione della storia: l utile, il vero, l interessante, dalla lettera sul Romanticismo; Le tragedie: visione pessimistica della storia dall Adelchi, atto V, scena VIII X; Coro atto IV; I Promessi Sposi: il romanzo storico tra storia, umili, politica, economia, giustizia. G.Leopardi: dai cenni biografici, dal contesto storico alla riflessione filosofica, il bello e il vero, la poetica del vago e dell indefinito. Dal pessimismo storico al pessimismo cosmico; dai Canti: L infinito, Ultimo canto di Saffo, Canto notturno di un pastore errante dell Asia, A se stesso, La ginestra. Dalle Operette morali: Dialogo di Tristano e di un amico; Sui testi è stata eseguita la parafrasi, il commento e l interpretazione critica e retorica; Il Romanzo dal Naturalismo francese al Verismo italiano; Il darwinismo e positivismo; G.Verga: da L amante di Gramigna, Prefazione, Impersonalità e regressione ; Il ciclo dei vinti: da I Malavoglia, prefazione: i vinti e la fiumana del progresso : cap: I, Mastro don Gesualdo: intreccio e impianto narrativo, la critica alla religione della roba. Rosso Malpelo:lettura, analisi e commento. Il Decadentismo: temi e miti, Decadentismo tra Romanticismo e Naturalismo nella cultura del 900. Il Simbolismo e allegorismo; G.Deledda: tra Verismo e Decadentismo, gusto mistico e fantastico, il senso della colpa, Elias Portolu, cap.iii; G.D Annunzio: programma politico del superuomo; la poetica. La pioggia nel pineto:parafrasi, interpretazione,contenuti, metrica e retorica I pastori:livello metrico e fonico. G.Pascoli: biografia, poetica e visione del mondo, temi e soluzioni formali; Il socialismo in Pascoli: la grande proletaria si è mossa ; Il Fanciullino, una poetica decadente, dai Poemetti Digitale porpurea, Vertigine: analisi, commento, l interpretazione critica. Il 900: dissoluzione delle forme tradizionali, la creazione di una struttura narrativa e l elaborazione di nuovi temi: inettitudine, malattia, disgregazione dell io, flusso di coscienza; Pirandello: biografia, il saggio sull umorismo; Il treno ha fischiato:analisi e interpretazione; Dal Fu Mattia Pascal: trappola dell identità (cap. XII); Epifania e alienazione: La carriola; relativismo e grottesco in Pirandello. I giganti della montagna e I vecchi e i giovani: presentazione dei contenuti, significato dei temi trattati con valutazioni e considerazioni. Contesto prima metà del novecento: le avanguardie storiche. Manifesto futurista di Marinetti. L Ermetismo : caratteristiche della produzione poetica. G.Ungaretti: da L allegria: Porto sepolto, Veglia, Commiato. Ruolo e funzione della poesia. La svolta poetica con le raccolte Sentimento del tempo e Il dolore : contenuti. Svevo: cenni biografici, ambiente culturale e sociale nel quale matura la sua formazione letteraria; La coscienza di Zeno: temi e contenuti dell'opera, nuove forme espressive; La figura dell'inetto. Lettura e analisi cap. IV, VI. Brevi cenni alla letteratura del secondo novecento: Pavese, Brizzi, Busi. DIVINA COMMEDIA: lettura, parafrasi, commento contenuti, strutture linguistiche canti I, III, VI, XI, XVII, XVIII, (94 116), XIX, XX: tema della predestinazione e della giustizia; XXXIII; Libro di testo: la letteratura di Baldi, Giusso, Razetti, Zaccaria, vol.4,5,6,7 12

13 LATINO Letteratura Ovidio: l amore tra elegia e disincanto, le metamorfosi, la poesia dell esilio e della lontananza; La prima età imperiale Dai Giulio Claudi a Traiano Seneca, opere e pensiero filosofico; L epigramma: Marziale; Petronio e la nascita del romanzo moderno; Lo sviluppo della prosa scientifica nel I sec. D. C. La Storiografia del I sec. d. C. : Tacito; Il tardo impero : da Adriano alla fine dell impero d occidente; Quintilliano La letteratura cristiana delle origini. Sant Agostino AUTORI Virgilio: La nascita del lavoro, Georgica I, ; L elogio dell Italia, georgica II, ; Eneide: Iv, vv , il perché del furor di Didone, IV vv La prosa scientifica: Vitruvio: la prosa in età augustea: un architetto e ingegnere; De architectura: 1 I, II, III; 2 I,II, III, IV, V, VI,VII. Seneca: Ideale del saggio, la riflessione filosofica. De ira( , 12, : analisi e commento), De tranquillitate animi(4, 1 2, 3 4, 5 6, 8 9). Petronio: Satyricon; caratteri dell opera e i rapporti con la tradizione letteraria, piani narrativi e stile. Satyricon: Cena di Trimalchione (visione sequenze filmiche dal Satyricon di Zeffirelli), la vedova di Efeso: lettura completa con analisi logica e del periodo, commento. Marziale: evasione e realismo negli intenti poetici di Marziale, gli epigrammi: I, 19, 28, 33, Dagli Apophoretra 8, 83; 9,92). Libro di testo: Libera Lectio Diotti, Dossi, Signoracci, vol. 2,3. Tacito: valore della Germania come monografia etnografica, il determinismo ambientale; Quintilliano, institutio oratoria, scuola pubblica o privata? I, 2; 1-8, testo in lingua italiana; la scelta del maestro, II,2, 1-4, testo latino con analisi sintattica e commento; Sant'Agostino: contenuti delle "Confessiones", la concezione del tempo (Confessiones XI, 14; 28),; Approfondimento: Agostino tra fede e ragione; gli alunni il docente 13

14 STORIA prof. Luca CADDEO RELAZIONE FINALE Avendo preso servizio il 14 febbraio 2013 la mia analisi riguarda soprattutto il secondo quadrimestre benché, sia consultando il registro che ascoltando l opinione dei colleghi e inizialmente della professoressa Rina Rosa, mi sia potuto fare un idea del periodo anteriore alla mia nomina. Dopo aver conosciuto la classe e aver sondato il livello di preparazione dei ragazzi, li ho valutati sulla Prima guerra mondiale, argomento affrontato dalla collega. Successivamente, su esplicita richiesta della classe, ho spiegato la Rivoluzione Russa, il fascismo e il nazismo che nelle loro fasi iniziali erano già stati presentati dalla professoressa Rosa. Dopo aver verificato l avvenuto apprendimento delle tematiche trattate, ho svolto la Seconda guerra mondiale e il periodo che immediatamente la precede. Ho altresì impostato per sommi capi l analisi della fase postbellica; sviluppati alcuni temi a essa connessi, conto di esporre in sintesi il processo comunemente definito come guerra fredda. I ragazzi hanno avuto varie occasioni di dimostrare la loro preparazione e, per quanto non sempre costantemente e con immediatezza, nel complesso hanno risposto con discreta maturità agli stimoli ricevuti. Sono da segnalare alcune eccellenze. Gli ultimi giorni dell anno saranno dedicati alla disamina di alcuni argomenti che giudico fondamentali in vista dell esame. Metodologia: lezione frontale, lettura dei testi originali, analisi di documenti tratti da saggi diversi dal libro di testo, visione documentari. Testo adottato: Beonio-Brocchieri, Cantarella, Guidorizzi, La memoria e il tempo, vol. 3, Secolo XX, Einaudi scuola. PROGRAMMA DI STORIA -Unità d Italia: guerre d indipendenza e la spedizione dei mille -Bismarck e il processo di unificazione della Germania -I problemi dell unità postunitaria: tratti salienti della politica della destra e della sinistra storica -Tratti generali della politica di Crispi e di Giolitti -Le grandi potenze: Francia, Gran Bretagna, Germania, Russia e Austria tra la fine dell 800 e i primi anni del 900, tratti essenziali -Le potenze emergenti: Italia, Stati Uniti, Giappone all inizio del 900 -La prima guerra mondiale: cause, sintetico svolgimento e conseguenze politiche, sociali ed economiche 1 - La rivoluzione russa 1. La dittatura del proletariato 2. La guerra civile tra "bianchi" e "rossi" 3. Trotskij e l'armata rossa 4. La Terza internazionale 5. La crisi economica e il comunismo di guerra 6. La Nep 7. La nascita dell'urss e la morte di Lenin 8. Stalin al potere - La Germania nel dopoguerra 1. I nazionalisti e le recriminazioni intorno al trattato di Versailles 2. La Lega di Spartaco 3. La Repubblica di Weimar -Il fascismo 1. Lo scontro politico e sociale 2. I Fasci di combattimento e le cause del fascismo 1 Fino alla prima guerra mondiale il programma è stato svolto dalla professoressa Rina Rosa; nel presente documento sono stati dunque riportati (in modo necessariamente generale) gli argomenti tratti dal registro. 14

15 3. L ideologia del Fascismo 4. La nascita del Partito comunista e le direttive della Terza internazionale 5. Lo squadrismo 6. La paralisi socialista e le connivenze dello Stato liberale 7. Le elezioni del 1921 e il "doppio binario"del fascismo 8. La marcia su Roma. Mussolini al potere 9. L'omicidio Matteotti e l'aventino 10. La dittatura e le leggi fascistissime -Europa e Stati Uniti tra le due guerre 1. La crisi del Il New Deal di F.D. Roosevelt 3. La crisi della Germania 4. L'ascesa di Hitler -I Regimi totalitari I. Il comunismo 1. La repressione nelle campagne 2. I Piani quinquennali e il decollo industriale 3. I gulag 4. Le grandi purghe II. Il fascismo 1. I Patti lateranensi 2. la politica culturale 3. La conquista delle masse e il consenso 4. Il mito del Duce 5. La politica economica 6. L'alleanza con la Germania 7. Le leggi razziali 8. L'antifascismo III. Il nazismo 1. Dittatura e totalitarismo 2. I fondamenti ideologici del Terzo Reich 3. Il consenso 4. La politica economica 5. La politica estera 6. Gli accordi di Monaco 7. La guerra civile in Spagna 8. I fascismi in Europa - Il declino degli imperi occidentali nel mondo 1. Wilsonismo, nazionalismo, comunismo 2. L Impero giapponese (L Asia agli asiatici ) 3. Rivolte in Palestina (dichiarazione Balfour) 4. La Turchia di Kemal Ataturk 5. Gandhi e la dottrina della non-violenza 6. La Cina, guerra civile 7. Sintetici avvenimenti della guerra cino-giapponese 8. Sintetici tratti della politica estera degli Stati Uniti negli anni 30 -La seconda guerra mondiale 1. Cause politiche, ideologiche ed economiche :sintesi dei principali avvenimenti (Occupazione della Polonia e strana guerra ; occupazione tedesca dell Europa; la battaglia d Inghilterra; guerra parallela del fascismo; l Operazione Barbarossa; l attacco a Pearl Harbour e l entrata in guerra degli Stati Uniti (cause economiche e politiche); la battaglia di Stalingrado; la guerra in Africa; l avanzata degli Alleati in Italia (tratti salienti 43-45) e la guerra civile (CLN, RSI); lo sbarco in Normandia; l avanzata russa e degli Alleati verso Berlino; l olocausto, le foibe). 15

16 - Generali fondamenti della Guerra fredda 2 1. La nascita dell Onu 2. Le conferenze di Potsdam e di Parigi 3. Il Piano Marshall 4. Il muro di Berlino e la divisione della Germania 5. La Nato e il Patto di Varsavia -Sintetica trattazione della ricostruzione dell Italia e della Germania 1. L'Italia diventa Repubblica 2. La Costituzione e le prime elezioni repubblicane 3. La rinascita della Germania federale gli alunni il docente 2 E bene rimarcare come la trattazione degli argomenti successivi alla Seconda guerra mondiale, essendo stata portata a compimento nelle ultimissime settimane dell anno, sia stata generale, finalizzata soltanto a fornire ai ragazzi un quadro sintetico che possa consentire loro, una volta usciti dal liceo, di approfondire personalmente. 16

17 FILOSOFIA prof. Vincenzo MEDDE Molto spesso, quando si è perplessi in merito a ciò che noi stessi dobbiamo o qualcun altro deve fare in una certa situazione, non si ha affatto bisogno di un qualche insegnamento etico, ma semplicemente di maggiore conoscenza fattuale o di maggior chiarezza concettuale. Certamente gran parte del dibattito sul da farsi in merito alla droga, all'inquinamento, o alla guerra, sorge perché ignoriamo molto di quel che riguarda questi problemi. Su questi, come su molti altri temi, la maggior parte di noi probabilmente avrebbe chiaro che cosa si deve fare se soltanto conoscesse tutti i fatti rilevanti. D'altra parte, nel campo dell'educazione molte delle nostre difficoltà nel decidere una linea di condotta è dovuta alla scarsa chiarezza su che cosa è l'intelligenza, che cosa è la libertà, ecc. Sottolineo con forza questi due punti perché credo che i filosofi morali non insistano mai abbastanza sull'importanza della conoscenza fattuale e della chiarezza concettuale per la soluzione dei problemi morali e sociali. I due peccati ricorrenti nelle nostre prevalenti abitudini di pensiero etico sono la pronta acquiescenza alla mancanza di chiarezza ed il compiacimento dell'ignoranza: proprio i peccati lottando contro i quali Socrate morì oltre duemila anni fa. William K. Frankena In un altra occasione ancora, Antifonte gli aveva chiesto che spiegasse, se lo sapeva, come intendeva educare gli altri alla politica, visto che lui non se ne occupava: «Antifonte, mi occuperei meglio di politica, rispose Socrate se me ne occupassi io solo o non piuttosto se facessi in modo che ci sia il maggior numero possibile di persone capaci di occuparsene?». Senofonte La tyrannie de l'opinion, et quelle opinion! est aussi bête dans les petites villes de France qu'aux Etats-Unis d'amérique. Stendhal TESTO ADOTTATO La Vergata, Trabattoni, Filosofia e cultura vol. 3a, vol. 3b, La Nuova Italia, CONTENUTI 1. ARTHUR SCHOPENHAUER a. Il mondo come rappresentazione. b. Le forme del conoscere. c. Le idee e il corpo. d. Il mondo come volontà. e. Il velo di Maya. f. Il sistema: Gnoseologia, Filosofia della natura, Estetica, Etica. g. La redenzione. 2. SØREN KIERKEGAARD a. Una filosofia senza metafisica. b. Gli ideali della vita. c. Kierkegaard e Don Giovanni. d. La verità del singolo. e. Angoscia e disperazione. f. Il vero cristianesimo. g. Kierkegaard è un filosofo? 3. IL LIBERALISMO a. Il diritto naturale contro l assolutismo. b. Il linguaggio dell utilità. c. I rischi della democrazia. d. Laissez-faire. 17

18 e. La sintesi di J.S. Mill. f. Mill e la questione femminile. g. Pro e contro lo Stato. h. Misfatti e meriti del liberalismo (dal testo di D. Losurdo Controstoria del liberalismo) 4. KARL MARX a. La critica della filosofia hegeliana del diritto. b. Emancipazione politica ed emancipazione umana. c. Filosofia, proletariato, rivoluzione. d. Lavoro, alienazione, riappropriazione. e. La concezione materialistica della storia: forze produttive e rapporti di produzione; struttura e sovrastruttura. f. Il capitalismo. g. La lotta di classe. h. Il comunismo. 5. ANTONIO GRAMSCI a. La rivoluzione contro Il Capitale b. Costituente e Soviet c. I consigli di fabbrica e i soviet d. La concezione della società civile e. Struttura, sovrastruttura, stato società civile f. Direzione politica e direzione culturale 6. FRIEDRICH NIETZSCHE a. La nascita della tragedia. Dalla filologia alla critica della cultura. Apollineo e dionisiaco. b. Dolore, felicità, salute. c. Nietzsche critico della cultura. d. L indagine scientifica sulla morale. e. Genealogia della morale. f. Morale dei signori e morale degli schiavi. g. Il nichilismo. h. Il Superuomo. i. L'eterno ritorno. j. La volontà di potenza. k. Il prospettivismo. l. Nietzsche politico? 7. SIGMUND FREUD E LA PSICOANALISI a. La nascita della psicoanalisi. b. All origine della nevrosi. c. L interpretazione dei sogni. d. La sessualità. e. Il complesso di Edipo. f. Totem e tabù. g. Le pulsioni. Es, Io, Super-io. h. Psicoanalisi e razionalità. i. Civiltà e cultura. j. L individuo e la massa. 8. KARL RAIMUND POPPER a. L'empirismo logico. Il criterio di significanza. Il principio di verificazione. Il criterio di demarcazione tra scienza e metafisica b. Popper. La critica dell'induttivismo e la nozione di scienza c. Il criterio di demarcazione e il ruolo della metafisica d. Congetture e falsificazioni. Falsificazionismo e verità 18

19 e. Il carattere fallibile della scienza 9. JOHN RAWLS a. La società pluralista b. Una teoria contrattualistica della giustizia. c. Posizione originaria. Velo d ignoranza. Equità. d. La scelta dei due principi di giustizia. e. Il maximin f. Il consenso per intersezione 10. LA BIOETICA a. Nome e ambito disciplinare b. Casi cruciali: eutanasia, aborto, accanimento terapeutico, trapianto di organi, fecondazione artificiale, trattamento degli embrioni, diagnosi prenatale, uso delle cellule staminali, ricerca genetica. c. Le etiche della sacralità della vita. d. Le etiche della qualità della vita. e. Approfondimenti: il problema dell aborto. FINALITÀ La formazione culturale degli studenti attraverso un approccio storico-critico-problematico ai problemi connessi alle scelte di studio, di lavoro e di vita. La maturazione di soggetti consapevoli della loro autonomia e del loro situarsi in una pluralità di rapporti naturali ed umani, implicante responsabilità verso se stessi, la natura e la società, un apertura interpersonale ed una disponibilità alla feconda e tollerante conversazione umana. La capacità di esercitare la riflessione critica sulle diverse forme del sapere, sulle loro condizioni di possibilità e sul loro «senso», cioè sul loro rapporto con la totalità dell esperienza umana. L attitudine a problematizzare conoscenze, idee e credenze, mediante il riconoscimento della loro storicità. L esercizio del controllo del discorso, attraverso l uso di strategie argomentative e di procedure logiche. La capacità di pensare per modelli diversi e di individuare alternative possibili, anche in rapporto alla richiesta di flessibilità nel pensare, che nasce dalla rapidità delle attuali trasformazioni scientifiche e tecnologiche. 1. OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI 1. Ricezione e organizzazione dei contenuti Utilizzare strumenti diversi per reperire le informazioni richieste: lezioni dell insegnante, libri e altri materiali scolastici, volumi reperibili in biblioteca, video, cd, internet Organizzare materiali e tempi di lavoro in classe e a casa in funzione di uno studio razionale e produttivo Seguire con adeguata concentrazione la spiegazione orale dell insegnante Studiare con adeguata concentrazione un testo scritto, un immagine, un grafico, uno schema Seguire con adeguata concentrazione un video, una presentazione di diapositive, una presentazione al computer Seguire con adeguata concentrazione gli interventi orali dei compagni Seguire con adeguata concentrazione le spiegazioni di correzione degli elaborati scritti e orali Saper individuare i nodi problematici e i punti di difficoltà di una spiegazione, di un testo, di una comunicazione video-elettronica. 19

20 Chiedere al momento opportuno ulteriori spiegazioni relative ai punti di difficoltà Individuare gli elementi più significativi e la pertinenza disciplinare di una spiegazione orale, di un testo scritto, di una presentazione video-elettronica Cogliere la sequenza e percepirla in struttura degli elementi una spiegazione orale, di un testo scritto, di una presentazione video-elettronica Connettere e raccordare elementi appresi in lezioni diverse rapportandoli al tema o alla struttura che li comprende. 2. Comunicazione Rispondere, durante la lezione stessa, in forme e modalità opportune a domande orali relative agli argomenti appena presentati o discussi Rispondere, in forme e modalità opportune, a domande puntuali relative ad argomenti appresi in precedenza Riproporre oralmente, il contenuto di una o più lezioni, in modo organizzato, anche personale, utilizzando termini specifici e strutture sintattiche e testuali adeguate Utilizzare mezzi differenziati (testuali scritti, iconici, grafici, multimediali) per esporre aspetti particolari o contenuti globali di ciò che si è appreso Rispondere a questionari articolati relativi agli argomenti studiati. 2. OBIETTIVI COMPORTAMENTALI 1. Rispettare in ogni occasione se stessi, i compagni, gli insegnanti, tutti quelli che lavorano a scuola. 2. Essere pronti al dialogo, esprimere la propria opinione con i compagni, con gli insegnanti e con tutte le persone che lavorano a scuola con cortesia, sicurezza e fermezza, pronti a difendere le proprie idee ma anche disponibili a modificarle nel corso del confronto. 3. Affrontare problemi e conflitti in modo razionale, parlando e discutendo con i compagni, con gli insegnanti e con tutte le persone che lavorano a scuola. 4. Accettare e valutare serenamente le osservazioni e le critiche. 5. Arrivare a scuola in orario, giustificare le assenze subito al rientro, trasmettere ai genitori le informazioni richieste da insegnanti e Direzione. 6. Aver cura dei materiali didattici, tenerli in ordine, portarli regolarmente a scuola. 7. Essere autonomi nell esecuzione dei compiti. 8. Restare al proprio posto, alzare la mano per chiedere spiegazioni o fare proposte, non interrompere chi sta parlando. 9. Rispettare, tener pulito, aver cura dell ambiente nel quale si studia e si vive. 10. In classe, nei corridoi, all ingresso, all uscita mantenere un comportamento che in nessun caso rappresenti un pericolo, o anche solo un fastidio per i compagni e per tutto il personale scolastico. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 1. Riconoscere e utilizzare il lessico e le categorie essenziali della tradizione filosofica (ad es. natura, spirito, causa, ragione, principio, fondamento, idea, materia, essere, divenire, esperienza, scienza, diritto, dovere, individuo, persona, società, Stato). 2. Analizzare testi di autori filosoficamente rilevanti, anche di diversa tipologia e differenti registri linguistici (dal dialogo al trattato scientifico, alle «confessioni», agli aforismi). 3. Compiere, nella lettura del testo, le seguenti operazioni: 3.1. Definire e comprendere termini e concetti 3.2. Enucleare le idee centrali 3.3. Ricostruire la strategia argomentativa 3.4. Rintracciarne gli scopi 3.5. Riassumere, in forma sia orale che scritta, le tesi fondamentali 3.6. Ricondurre le tesi individuate nel testo al pensiero complessivo dell autore 20

PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER L INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E CIVILTA INGLESE - I BIENNIO ANNO SCOLASTICO 2013/2014

PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER L INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E CIVILTA INGLESE - I BIENNIO ANNO SCOLASTICO 2013/2014 PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER L INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E CIVILTA INGLESE - I BIENNIO ANNO SCOLASTICO 2013/2014 L insegnamento di lingue straniere nel biennio si propone di promuovere lo sviluppo graduale

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DI CLASSE

PROGRAMMAZIONE DI CLASSE I.I.S. Federico II di Svevia PROGRAMMAZIONE DI CLASSE a. s. 2013-2014 classe VB docente coordinatore Prof.ssa Teresa CARUSO La programmazione educativa e didattica per l a. s. in corso è elaborata dal

Dettagli

Piano di Lavoro. Di Matematica. Secondo Biennio

Piano di Lavoro. Di Matematica. Secondo Biennio SEZIONE TECNICA A.S. 2014 2015 Piano di Lavoro Di Matematica Secondo Biennio DOCENTE CENA LUCIA MARIA CLASSI 4 BM Libri di testo: Bergamini-Trifone-Barozzi Mod.U verde Funzioni e limiti Mod.V verde Calcolo

Dettagli

I.I.S Niccolò Machiavelli Pioltello

I.I.S Niccolò Machiavelli Pioltello Pagina 1 di 6 Materia Lingua e cultura greca Anno Scolastico 2015-2016 secondo biennio Componenti del Consiglio di Materia: Docente Prof.ssa Lucia Piga (Coordinatore di Materia) Prof.ssa Enrica Piano Prof.ssa

Dettagli

Indirizzo odontotecnico a.s. 2015/2016

Indirizzo odontotecnico a.s. 2015/2016 I.P.S.I.A E. DE AMICIS - ROMA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI MATEMATICA Classe 5C Indirizzo odontotecnico a.s. 2015/2016 Prof. Rossano Rossi La programmazione è stata sviluppata seguendo le linee guida ministeriali

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO STATALE LEONARDO DA VINCI"

LICEO SCIENTIFICO STATALE LEONARDO DA VINCI LICEO SCIENTIFICO STATALE LEONARDO DA VINCI" Indirizzi: Scienze applicate- Scienze umane- Economico-sociale - Linguistico- Classico-Musicale Via Roma, 66-81059 VAIRANO PATENORA-SCALO (CE) Tel.-fax- 0823/988081

Dettagli

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016 ! Istituto d Istruzione Superiore G. Veronese Chioggia (Ve) PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016 Classe 1 B Indirizzo: Scienze Umane Coordinatrice: Agatea Valeria SITUAZIONE INIZIALE

Dettagli

METODI E STRUMENTI. METODI e STRUMENTI

METODI E STRUMENTI. METODI e STRUMENTI E LETTERE BIENNIO ITALIANO e 3. lavoro individuale 4. lavoro di gruppo 5. laboratorio di lettura e scrittura 6. correzione sistematica collettiva e individualizzata degli esercizi eseguiti a casa e delle

Dettagli

Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico

Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE a.s. 2015/16 5^ AS CLASSE Indirizzo di studio Liceo Scientifico Docente Disciplina Prof.ssa Giuliana

Dettagli

PROGETTAZIONE ANNUALE. A. S. 200_/0_ Classe sez.

PROGETTAZIONE ANNUALE. A. S. 200_/0_ Classe sez. PROGETTAZIONE ANNUALE CORSO: A. S. 200_/0_ Classe sez. Disciplina: ANALISI DELLA CLASSE: Situazione di partenza Descrivere tipologia, (caratteristiche cognitive, comportamentali, atteggiamento verso la

Dettagli

I.I.S. Federico II di Svevia Melfi. Progettazione della classe I BS classe a. s. 2015-16

I.I.S. Federico II di Svevia Melfi. Progettazione della classe I BS classe a. s. 2015-16 I.I.S. Federico II di Svevia Melfi Progettazione della classe I BS classe a. s. 2015-16 La programmazione educativa e didattica per l a. s. in corso è elaborata dal Consiglio di classe con la sola presenza

Dettagli

ISIS: G. Tassinari Pozzuoli

ISIS: G. Tassinari Pozzuoli ISIS: G. Tassinari Pozzuoli Programmazione di Matematica classe 5 a B a.s. 05/06 Docente M.Rosaria Vassallo Modulo : Funzioni e limiti di funzioni Gli obiettivi generali : Iniziare un approccio più rigoroso

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE G. VERONESE G. MARCONI LICEO: SCIENTIFICO P.N.I. - SCIENTIFICO BROCCA CLASSICO - SOCIO PSICOPEDAGOGICO Via Togliatti 30015 - CHIOGGIA (VE) - Tel. 041/5542997-5543371 - FAX

Dettagli

Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 4 B IPSC A.S. 2014/ 2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014)

Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 4 B IPSC A.S. 2014/ 2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014) Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 4 B IPSC A.S. 2014/ 2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014) ANALISI DI SITUAZIONE di partenza - LIVELLO COGNITIVO La classe 4 sezione

Dettagli

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE Federico II di Svevia Indirizzi: Liceo Scientifico Classico Linguistico Artistico e Scienze Applicate

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE Federico II di Svevia Indirizzi: Liceo Scientifico Classico Linguistico Artistico e Scienze Applicate ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE Federico II di Svevia Indirizzi: Liceo Scientifico Classico Linguistico Artistico e Scienze Applicate PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE MATEMATICA CLASSE 3 AS ANNO SCOLASTICO 2013/2014

Dettagli

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento

Dettagli

Curricolo verticale di ITALIANO

Curricolo verticale di ITALIANO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE SIANO SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Curricolo verticale di ITALIANO ITALIANO - CLASSI PRIME Leggere e comprendere -Ascolta le informazioni principali di discorsi affrontati

Dettagli

conoscere lo svolgimento della storia letteraria italiana dei secoli XIX e XX.

conoscere lo svolgimento della storia letteraria italiana dei secoli XIX e XX. ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CLASSE 5 SEZ.F INDIRIZZO scientifico PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE DOCENTE MATERIA TESTI Prof. Marina Lugetti Italiano Langella, Frare, Gresti, Motta, Letteratura. it, ed. Bruno

Dettagli

ISIS G. Tassinari a.s. 2015-2016. Programmazione di Matematica. Classe V I

ISIS G. Tassinari a.s. 2015-2016. Programmazione di Matematica. Classe V I ISIS G. Tassinari a.s. 2015-2016 Programmazione di Matematica Classe V I Prof.ssa C. Pirozzi Analisi della situazione di partenza La classe V sezione I è costituita da un gruppo di 16 allievi non sempre

Dettagli

TORINO PIANO DI LAVORO DI MATEMATICA

TORINO PIANO DI LAVORO DI MATEMATICA Liceo Scientifico Statale Piero Gobetti TORINO PIANO DI LAVORO DI MATEMATICA a.s. 2015/2016 Classe IVB Prof. Genta Silvio TITOLO PIANO DI LAVORO ANNUALE OBIETTIVI TRASVERSALI Rispetto del regolamento d

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE QUINT... SERVIZI SOCIO-SANITARI

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE QUINT... SERVIZI SOCIO-SANITARI 1 di 5 23/01/2015 12.36 PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE QUINTO ANNO PROFESSIONALE SERVIZI SOCIO-SANITARI 1. QUINTO ANNO DISCIPLINA: Matematica DOCENTI : Provoli, Silva, Vassallo MODULI CONOSCENZE

Dettagli

Attività di recupero che si intendono attivare per colmare le lacune emerse dalle prove d ingresso:

Attività di recupero che si intendono attivare per colmare le lacune emerse dalle prove d ingresso: LIVELLI DI PARTENZA Strumenti utilizzati per rilevarli: Colloqui individuali e di gruppo sul curricolo formativo generale e specifico disciplinare e pregresso. Discussione di gruppo. Livelli di partenza

Dettagli

VOTO In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari

VOTO In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE VERIFICHE E VALUTAZIONI QUADRIMESTRALI E DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA: ANNO SCOLASTICO 2012/2013. L introduzione della scala numerica ha fatto sì che

Dettagli

PIANO DI LAVORO: Disegno e storia dell arte

PIANO DI LAVORO: Disegno e storia dell arte Obiettivi educativi e didattici PIANO DI LAVORO: Disegno e storia dell arte Obiettivi formativi generali: Formazione di un metodo di studio flessibile. Inquadramento e schematizzazione degli argomenti.

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA I.I.S. FEDERICO II DI SVEVIA LICEO SCIENTIFICO - OPZIONE SCIENZE APPLICATE - MELFI - PIANO DI LAVORO ANNUALE LINGUA E LETTERATURA ITALIANA CLASSE V AA A.S. 2015/2016 PROF.SSA VIOLANTE RIZZO FINALITÀ SPECIFICHE

Dettagli

L INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA

L INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA L INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA Che cos è L indirizzo si caratterizza per lo studio delle lingue straniere in stretto collegamento con il latino e l italiano. L obiettivo primario è far acquisire

Dettagli

Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 3 A IPSC A.S. 2014/2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014)

Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 3 A IPSC A.S. 2014/2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014) Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 3 A IPSC A.S. 2014/2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014) ANALISI DI SITUAZIONE di partenza - LIVELLO COGNITIVO la classe 3 A indirizzo

Dettagli

Piano di Lavoro Di MATEMATICA. Secondo Biennio

Piano di Lavoro Di MATEMATICA. Secondo Biennio ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE ALDO MORO Liceo Scientifico Istituto Tecnico Via Gallo Pecca n. 4/6-10086 Rivarolo Canavese Tel 0124 454511 - Cod. Fiscale 85502120018 E-mail: segreteria@istitutomoro.it

Dettagli

ASSI CULTURALI: (testo ministeriale): competenze specifiche di base

ASSI CULTURALI: (testo ministeriale): competenze specifiche di base 1.1. COMPETENZE GENERALI in ITALIANO ( BIENNIO) COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA (provenienti dalle indicazioni europee) COMPETENZE GENERALI APPLICATE ALLE CONOSCENZE DISCIPLINARI ASSI CULTURALI: (testo

Dettagli

IL CONSIGLIO DI CLASSE

IL CONSIGLIO DI CLASSE Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca - Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ISTITUTO COMPRENSIVO XXV APRILE Via Gramsci, 2-4 6 01033 CIVITA CASTELLANA (VT) Tel. 0761513060 Fax. 0761513362

Dettagli

Istituto d Istruzione Superiore Liceo Classico e Liceo Scientifico V. Julia - Acri

Istituto d Istruzione Superiore Liceo Classico e Liceo Scientifico V. Julia - Acri Istituto d Istruzione Superiore Liceo Classico e Liceo Scientifico V. Julia - Acri PROGETTAZIONE DISCIPLINARE ANNO SCOLASTICO 2014/2015 CLASSE IV SEZIONE A DISCIPLINA: Lingua e Cultura Latina DOCENTE:

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI STORIA E CITTADINANZA DOCENTE: FACIN MIRIAM CLASSE 3 SEZ. A A.S.2015/2016

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI STORIA E CITTADINANZA DOCENTE: FACIN MIRIAM CLASSE 3 SEZ. A A.S.2015/2016 PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI STORIA E CITTADINANZA DOCENTE: FACIN MIRIAM CLASSE 3 SEZ. A A.S.2015/2016 OBIETTIVI E CONTENUTI Disciplina:STORIA Nucleo fondante:uso DELLE FONTI Obiettivi di apprendimento

Dettagli

Istituto Comprensivo 2 Anagni FORMAZIONE INVALSI 2016. Unità di apprendimento Il mondo in classe

Istituto Comprensivo 2 Anagni FORMAZIONE INVALSI 2016. Unità di apprendimento Il mondo in classe Unità di apprendimento Istituto Comprensivo 2 Anagni FORMAZIONE INVALSI 2016 Gruppo di lavoro: Troiano Rossella, Spinillo Maria Antonietta, Di Maggio Anna Maria, Michelangeli Maria Grazia, Mancini Anna,

Dettagli

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZA 1 IMPARARE AD IMPARARE Abilità/ Capacità Organizzare il proprio lavoro autonomamente - Rispettare le consegne - Mettere in atto strategie appropriate

Dettagli

Definire la potenza e ricordare l unità di misura della potenza. Definire l energia e la sua unità di misura. Enunciare il teorema delle forze vive

Definire la potenza e ricordare l unità di misura della potenza. Definire l energia e la sua unità di misura. Enunciare il teorema delle forze vive Programmazione per competenze: Istituto scolastico Classe Riferimento ai documenti programmatici Liceo scientifico, indirizzo scienze applicate II Competenza N 3.2, Asse scientifico tecnologico Analizzare

Dettagli

CURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO. Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Obiettivi di apprendimento( conoscenze e

CURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO. Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Obiettivi di apprendimento( conoscenze e CURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO Traguardi per lo sviluppo delle competenze 1.Partecipa a scambi comunicativi con compagni ed insegnanti, formulando messaggi chiari e pertinenti Obiettivi

Dettagli

a. s. 2013-2014 PIANO DI LAVORO ANNUALE DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 3B DOCENTE Coordinatore Teresa Persiano

a. s. 2013-2014 PIANO DI LAVORO ANNUALE DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 3B DOCENTE Coordinatore Teresa Persiano a. s. 2013-2014 PIANO DI LAVORO ANNUALE DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 3B DOCENTE Coordinatore Teresa Persiano 1. PROFILO DELLA CLASSE La classe, formata quest anno da 25 alunni, comprende 20 alunne e 1 alunno

Dettagli

LICEO CLASSICO STATALE VIRGILIO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DEL DIPARTIMENTO DI STORIA DELL ARTE E DISEGNO E STORIA DELL'ARTE a.s.

LICEO CLASSICO STATALE VIRGILIO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DEL DIPARTIMENTO DI STORIA DELL ARTE E DISEGNO E STORIA DELL'ARTE a.s. LICEO CLASSICO STATALE VIRGILIO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DEL DIPARTIMENTO DI STORIA DELL ARTE E DISEGNO E STORIA DELL'ARTE a.s.2014/2015 OBIETTIVI DIDATTICI SAPER STUDIARE: saper riassumere, sintetizzare,

Dettagli

CORSO DI ITALIANO CLASSE PRIMA

CORSO DI ITALIANO CLASSE PRIMA CORSO DI ITALIANO CLASSE PRIMA UdA n.1 - LEGGERE, COMPRENDERE E INTERPRETARE TESTI 1. Comprendere e analizzare narrativi, descrittivi, espositivi e poetici 2. Riconoscere e classificare diversi tipi di

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO Pag. Pagina 1 di 5 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO Di Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica anno scolastico 2014/ 2015 FUNZIONE 1^A 1^B 1^ C 1^ ITI ( )DOC. prof.ssa Silvana Rizzo ( )ITP.

Dettagli

PROVE D ESAME DI STATO PER L ALUNN

PROVE D ESAME DI STATO PER L ALUNN PROVE D ESAME DI STATO PER L ALUNN :.. classe 3 sez. A.S... Come deciso dal Consiglio di classe l alunno eseguirà le prove scritte d esame di italiano, di matematica ed elementi di scienze e tecnologia

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE Anno Scolastico: 2014 2015 Dipartimento (1) : DIRITTO ED ECONOMIA Coordinatore (1) : Prof.ssa ALESSANDRA CALDARA Classe: 2 Indirizzo: SERVIZI SOCIO- SANITARI Ore di insegnamento

Dettagli

VALUTAZIONE: OBIETTIVI e GRIGLIA DI CORRISPONDENZA. Obiettivi trasversali formativi/comportamentali dei Consigli delle Classi prime e seconde

VALUTAZIONE: OBIETTIVI e GRIGLIA DI CORRISPONDENZA. Obiettivi trasversali formativi/comportamentali dei Consigli delle Classi prime e seconde ALLEGATO2 VALUTAZIONE: OBIETTIVI e GRIGLIA DI CORRISPONDENZA Obiettivi trasversali formativi/comportamentali dei Consigli delle Classi prime e seconde Impegno a) Negativo Non rispetta le scadenze Non esegue

Dettagli

Che cosa può rendere felice la società? Quale lavoro può migliorare la società? Guida per l insegnante

Che cosa può rendere felice la società? Quale lavoro può migliorare la società? Guida per l insegnante Che cosa può rendere felice la società? Guida per l insegnante Obiettivi educativi generali Compito di esplorazione - Immaginare diverse modalità di risoluzione dei problemi. - Dare risposte originali.

Dettagli

PROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II E

PROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II E PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2013-14 PROF. Silvia Tiribelli MATERIA: GEOGRAFIA CLASSE: II E DATA DI PRESENTAZIONE: 30/11/2013 FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA La geografia

Dettagli

PIANO DI LAVORO. Prof. ssa MARIA RITA BRANCIFORTE STORIA CLASSE V SEZIONE CLM

PIANO DI LAVORO. Prof. ssa MARIA RITA BRANCIFORTE STORIA CLASSE V SEZIONE CLM Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof. ssa

Dettagli

QUINTE. Nodi concettuali essenziali della disciplina (saperi essenziali)

QUINTE. Nodi concettuali essenziali della disciplina (saperi essenziali) Mod. DIP/FUNZ 1 - TRIENNIO MATERIA: RELAZIONI INTERNAZIONALI CLASSI: PRIME TERZE SECONDE QUARTE QUINTE INDIRIZZI : RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING Nodi concettuali essenziali della disciplina

Dettagli

Istituto Istruzione Superiore Liceo Scientifico Ghilarza Anno Scolastico 2013/2014 PROGRAMMA DI MATEMATICA E FISICA

Istituto Istruzione Superiore Liceo Scientifico Ghilarza Anno Scolastico 2013/2014 PROGRAMMA DI MATEMATICA E FISICA PROGRAMMA DI MATEMATICA E FISICA Classe VA scientifico MATEMATICA MODULO 1 ESPONENZIALI E LOGARITMI 1. Potenze con esponente reale; 2. La funzione esponenziale: proprietà e grafico; 3. Definizione di logaritmo;

Dettagli

STRUTTURA UDA U.D.A. 4. Classe III A PRESENTAZIONE

STRUTTURA UDA U.D.A. 4. Classe III A PRESENTAZIONE STRUTTURA UDA UNITÀ DIDATTICA di APPRENDIMENTO di TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI U.D.A. 4 Classe III A.S. 2015/2016 TITOLO: Componenti fondamentali di un impianto Strumenti di misura

Dettagli

Programmazione annuale docente classi 1^ - 2^ - 3^-4^

Programmazione annuale docente classi 1^ - 2^ - 3^-4^ Programmazione annuale docente classi 1^ - 2^ - 3^-4^ Docente Anna Maria Candiani Classe IV sez. A Indirizzo Sistemi informativi aziendali Materia di insegnamento Matematica Applicata Libro di testo Bergamini

Dettagli

SCHEDA PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE

SCHEDA PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE SCHEDA PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE INDIRIZZO GRAFICO PUBBLICITARIO Anno scolastico 2012/2013 Consiglio Classe 4 sezione S Data di approvazione 26/10/2012 Doc.: Mod.PQ12-002 Rev.: 3 Data:

Dettagli

Normativa e indicazioni Linguistico. Commissione Esame di Stato Liceo S. Maffei

Normativa e indicazioni Linguistico. Commissione Esame di Stato Liceo S. Maffei Normativa e indicazioni Linguistico Commissione Esame di Stato Liceo S. Maffei Requisiti per l ammissione Sono ammessi all'esame di Stato gli alunni che nello scrutinio finale conseguano una votazione

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE Vincenzo Manzini

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE Vincenzo Manzini ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE Vincenzo Manzini Corsi di Studio: Amministrazione, Finanza e Marketing/IGEA- Costruzioni, Ambiente e Territorio/Geometra Liceo Linguistico/Linguistico Moderno -

Dettagli

PROGRAMMAZIONE COORDINATA TEMPORALMENTE CLASSI SECONDE SA

PROGRAMMAZIONE COORDINATA TEMPORALMENTE CLASSI SECONDE SA PROGRAMMAZIONE COORDINATA TEMPORALMENTE CLASSI Monte ore annuo 132 66 MODULO DI RACCORDO MODULO DI RACCORDO Il testo poetico: introduzione Il tramonto della Repubblica OBIETTIVI OBIETTIVI Gli obiettivi

Dettagli

PROGRAMMA PREVENTIVO PREMESSA DISCIPLINARE

PROGRAMMA PREVENTIVO PREMESSA DISCIPLINARE COD. Progr.Prev. PAGINA: 1 PROGRAMMA PREVENTIVO A.S. 2014/15 SCUOLA LICEO LINGUISTICO A. MANZONI DOCENTE: CRISTINA FRESCURA MATERIA: FISICA Classe 5 Sezione B FINALITÀ DELLA DISCIPLINA PREMESSA DISCIPLINARE

Dettagli

Liceo Classico e Linguistico Statale G. Pico Obiettivi del progetto per l anno scolastico 2012/13

Liceo Classico e Linguistico Statale G. Pico Obiettivi del progetto per l anno scolastico 2012/13 Liceo Classico e Linguistico Statale G. Pico Obiettivi del progetto per l anno scolastico 2012/13 Liceo classico Il percorso del liceo classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDIVIDUALE. Anno scolastico 2012/13 INSEGNAMENTO DELLA DISCIPLINA DI ITALIANO CLASSE I SEZ. C PROF.

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDIVIDUALE. Anno scolastico 2012/13 INSEGNAMENTO DELLA DISCIPLINA DI ITALIANO CLASSE I SEZ. C PROF. Liceo Artistico Statale di Crema e Cremo na Bruno Munari PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDIVIDUALE Cod. Doc.: M 7.3 A-1 Rev. 1 del : 12/06/03 Anno scolastico 2012/13 INSEGNAMENTO DELLA DISCIPLINA DI ITALIANO

Dettagli

STRUTTURA UDA U.D.A. 2. Classe III A PRESENTAZIONE

STRUTTURA UDA U.D.A. 2. Classe III A PRESENTAZIONE STRUTTURA UDA UNITÀ DIDATTICA di APPRENDIMENTO di TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI U.D.A. 2 Classe III A.S. 2015/2016 TITOLO: Energia, potenza e rendimento. Campo elettrico e condensatori.

Dettagli

Liceo Linguistico Marcelline Bolzano Docente: Lavezzo Martina

Liceo Linguistico Marcelline Bolzano Docente: Lavezzo Martina Liceo Linguistico Marcelline Bolzano Docente: Lavezzo Martina CURRICULUM DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE/EDUCAZIONE FISICA Nella stesura del curriculum di Scienze Motorie e Sportive/Educazione Fisica si

Dettagli

Programmazione di Francese Classe I B Liceo Linguistico Anno scolastico 2015/2016

Programmazione di Francese Classe I B Liceo Linguistico Anno scolastico 2015/2016 Programmazione di Francese Classe I B Liceo Linguistico Anno scolastico 2015/2016 Presentazione della classe: La classe formata da 21 alunni presenta una preparazione non omogenea e un livello di preparazione

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2014-2015

ANNO SCOLASTICO 2014-2015 ANNO SCOLASTICO 2014-2015 INDIRIZZO AMM.NE, FINANZA E MARKETING MATERIA: CLASSE: DOCENTE: ECONOMIA AZIENDALE 3^ C VALENTINA CASTELLI PRESENTAZIONE DELLA CLASSE ED ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA Conosco

Dettagli

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre

Dettagli

ISTITUTO STATALE COMPRENSIVO Magistri Intelvesi San Fedele Intelvi (Como) Anno Scolastico 2012-2013 PROGETTO CINEMA

ISTITUTO STATALE COMPRENSIVO Magistri Intelvesi San Fedele Intelvi (Como) Anno Scolastico 2012-2013 PROGETTO CINEMA ISTITUTO STATALE COMPRENSIVO Magistri Intelvesi San Fedele Intelvi (Como) Anno Scolastico 2012-2013 PROGETTO CINEMA Il progetto si propone di avvicinare i ragazzi al mondo del cinema con un approccio ludico

Dettagli

Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015

Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015 Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015 Alunna/o Classe. Sezione. Data di nascita Nazionalità.. Data d arrivo in Italia. Numero degli anni di scolarità. di

Dettagli

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA EDUCATIVE DIDATTICHE. Disciplina: I.R.C. Classe: IV B I A.S. 2014/15 Docente: Diana Annalisa

SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA EDUCATIVE DIDATTICHE. Disciplina: I.R.C. Classe: IV B I A.S. 2014/15 Docente: Diana Annalisa Disciplina: I.R.C. Classe: IV B I A.S. 2014/15 Docente: Diana Annalisa ANALISI DI SITUAZIONE - LIVELLO COGNITIVO Classe positiva, gli alunni partecipano vivacemente alle lezioni dimostrando spiccato senso

Dettagli

Progetto. A.S. 2015/2016 Scuola secondaria di primo grado. Sedi di Simaxis, Solarussa, Ollastra, Villaurbana e Zerfaliu

Progetto. A.S. 2015/2016 Scuola secondaria di primo grado. Sedi di Simaxis, Solarussa, Ollastra, Villaurbana e Zerfaliu ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE SIMAXIS -VILLAURBANA DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO VIA ROMA, 2-09088 SIMAXIS (OR) - Tel. 0783 405013/Fax 0783 406452 C.F. 80005050952 - E-Mail

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE Dallo studio delle scienze sperimentali alla comprensione del mondo tecnologico

LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE Dallo studio delle scienze sperimentali alla comprensione del mondo tecnologico LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE Dallo studio delle scienze sperimentali alla comprensione del mondo tecnologico Non si impara mai pienamente una scienza difficile, per esempio la matematica,

Dettagli

PROGRAMMAZIONE PERSONALE DEL DOCENTE a. s. 2012/2013

PROGRAMMAZIONE PERSONALE DEL DOCENTE a. s. 2012/2013 PROGRAMMAZIONE PERSONALE DEL DOCENTE a. s. 2012/2013 Docente: Elvio SILVESTRIN Materia: GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA Classe: 3A CAT Indirizzo: Geometri Testi in adozione: Gestione del cantiere e sicurezza,

Dettagli

Questionario di autovalutazione dei docenti

Questionario di autovalutazione dei docenti Questionario di autovalutazione dei docenti INDAGINE CONOSCITIVA 1. AREA PERSONALE 1 2 3 4 5 (1=non so; 2=per nulla; 3=poco; 4=abbastanza; 4=molto) Sei soddisfatto del lavoro che svolgi Ti senti parte

Dettagli

Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre

Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Nel mese di marzo, a chiusura del primo semestre, l Ufficio Orientamento e Diritto allo Studio ha monitorato il servizio di tutorato

Dettagli

Programmazione didattica di Matematica a. s. 2015/2016 IV I

Programmazione didattica di Matematica a. s. 2015/2016 IV I ISIS Guido Tassinari Programmazione didattica di Matematica a. s. 2015/2016 IV I Prof.ssa Costigliola Analisi della situazione di partenza La classe IV sezione I è costituita da un gruppo di 21 allievi

Dettagli

DIPARTIMENTO PER L ISTRUZIONE Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici Uff.VII

DIPARTIMENTO PER L ISTRUZIONE Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici Uff.VII DIPARTIMENTO PER L ISTRUZIONE Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici Uff.VII DECRETO MINISTERIALE N. 17 del 9 febbraio 2005 Norme per lo svolgimento degli esami di Stato nelle sezioni di liceo

Dettagli

STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI

STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI Didattica personalizzata e individualizzata * La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano «l uso di una

Dettagli

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA

CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA CLASSI seconde CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA LINGUA ITALIANA l alunno utilizza in maniera appropriata il codice linguistico per descrivere, narrare argomentare. si esprime in modo

Dettagli

Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze. PISA 3 dicembre 2008

Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze. PISA 3 dicembre 2008 Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze PISA 3 dicembre 2008 SOMMARIO Il documento ufficiale Esempio di test I punti del documento ufficiale della Conferenza delle Facoltà di Scienze Necessità di

Dettagli

CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE PRIMA

CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE PRIMA CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE PRIMA TRAGUARDI DI COMPETENZA NUCLEI FONDANTI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Sa usare la comunicazione orale e scritta per collaborare e interagire positivamente con gli altri

Dettagli

PIANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA Diritto

PIANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA Diritto Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Ettore Majorana 24068 SERIATE (BG) Via Partigiani 1 Tel 035 297612 Fax 035301672 Cod. Mecc. BGISO1700A Cod.Fisc. 95028420164 Md CDC 49_1 - Piano di Lavoro Annuale

Dettagli

Progetto di formazione e ricerca SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. ITALIANO Competenze linguistico-comunicative. Competenze di cittadinanza

Progetto di formazione e ricerca SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. ITALIANO Competenze linguistico-comunicative. Competenze di cittadinanza Progetto di formazione e ricerca SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ITALIANO Competenze linguistico-comunicative Competenze di cittadinanza NUCLEI FONDANTI: ASCOLTARE PARLARE LEGGERE SCRIVERE RIFLETTERE

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA RIFERITA ALLA DISCIPLINA :LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA RIFERITA ALLA DISCIPLINA :LINGUA E LETTERATURA ITALIANA Anno Scolastico 2014-2015 Istituto PROFESSIONALE grafico PROGRAMMAZIONE DIDATTICA RIFERITA ALLA DISCIPLINA :LINGUA E LETTERATURA ITALIANA PRIMO BIENNIO OBIETTIVI GENERALI/ FINALITA' OBIETTIVI EDUCATIVI

Dettagli

Istituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni

Istituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni Istituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni Programmazione Italiano, storia e geografia. Classe IV Costruzioni, ambiente e territorio Anno 2014/2015 Professoressa Pili Francesca Situazione di

Dettagli

LA VALUTAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA

LA VALUTAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA LA VALUTAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA VALUTAZIONE FORMATIVA Riguarda la valutazione periodica che scandisce il ritmo del curricolo definito dai consigli di classe e ha lo scopo di misurare l effettivo progresso

Dettagli

ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014

ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014 ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014 ISTRUZIONE TECNICA ECONOMICA: AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING, RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING, SISTEMI INFORMATIVI

Dettagli

Inglese I Lingua - Francese II Lingua - Tedesco III Lingua

Inglese I Lingua - Francese II Lingua - Tedesco III Lingua DIPARTIMENTO DI LINGUE STRANIERE Inglese I Lingua - Francese II Lingua - Tedesco III Lingua Modalità di verifica e criteri di valutazione MODALITA DI VERIFICA BIENNIO Le verifiche, frequenti e diversificate,

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM Località Villaggio 84047 CAPACCIO (SA) - C.M. SAIC8AZ00C Tel. 0828725413/0828724471 Fax. 0828720747/0828724771 e-mail SAIC8AZ00C@istruzione.it Ascolta i bambini

Dettagli

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Gruppo di Ricerca DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Università Ca Foscari Venezia CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Si riporta di seguito l offerta formativa

Dettagli

PROGETTUALITA DIDATTICA DIPARTIMENTO

PROGETTUALITA DIDATTICA DIPARTIMENTO Via dei Carpani 19/B 31033 Castelfranco V. ( TV ) Pag. 1 di 10 Anno Scolastico 2015-2016 PROGETTUALITA DIDATTICA DIPARTIMENTO Disciplina ITALIANO Classe PRIMA DATI IN EVIDENZA IN PREMESSA (richiami al

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2010/2011 LICEO SCIENTIFICO GIORDANO BRUNO MATERIA INGLESE Ins. Chiara Salerno PROGRAMMAZIONE 2B

ANNO SCOLASTICO 2010/2011 LICEO SCIENTIFICO GIORDANO BRUNO MATERIA INGLESE Ins. Chiara Salerno PROGRAMMAZIONE 2B ANNO SCOLASTICO 2010/2011 LICEO SCIENTIFICO GIORDANO BRUNO MATERIA INGLESE Ins. Chiara Salerno PROGRAMMAZIONE 2B Obiettivi educativi Nel corso del biennio si promuoverà la formazione umana, sociale e culturale

Dettagli

PROGETTARE PER COMPETENZE

PROGETTARE PER COMPETENZE Il nostro curricolo: verticale,integrato,unitario 1 ISTITUTO COMPRENSIVO PASCOLI CRISPI MESSINA Misure di accompagnamento Indicazioni Nazionali Annualità 2014-15 Progetto Formativo Nazionale: Rafforzamento

Dettagli

PROGRAMMA DI SCIENZE UMANE - OPZIONE ECONOMICO SOCIALE MONOENNIO CLASSE QUINTA

PROGRAMMA DI SCIENZE UMANE - OPZIONE ECONOMICO SOCIALE MONOENNIO CLASSE QUINTA PROGRAMMA DI SCIENZE UMANE - OPZIONE ECONOMICO SOCIALE MONOENNIO CLASSE QUINTA LINEE GENERALI E COMPETENZE Al termine del percorso liceale lo studente si orienta con i linguaggi propri della cultura nelle

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2013-2014 PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ARTE E IMMAGINE DOCENTE: NOVERO MARIA TERESA

ANNO SCOLASTICO 2013-2014 PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ARTE E IMMAGINE DOCENTE: NOVERO MARIA TERESA ISTITUTO COMPRENSIVO CIRIE II SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO DI SAN CARLO C. ANNO SCOLASTICO 2013-2014 PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ARTE E IMMAGINE DOCENTE: NOVERO MARIA TERESA Premessa Lo studio della disciplina

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI VOLTA MANTOVANA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO PLESSO DI VOLTA MANTOVANA

ISTITUTO COMPRENSIVO DI VOLTA MANTOVANA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO PLESSO DI VOLTA MANTOVANA ISTITUTO COMPRENSIVO DI VOLTA MANTOVANA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO PLESSO DI VOLTA MANTOVANA CONTRATTO FORMATIVO DELLA CLASSE 3 SEZ C a.s.2013/2014 COMPOSIZIONE CONSIGLIO DI CLASSE Il Consiglio di classe

Dettagli

PROGRAMMAZIONE PER MATERIE SCIENZE UMANE E PSICOLOGIA A. S. 2015-2016

PROGRAMMAZIONE PER MATERIE SCIENZE UMANE E PSICOLOGIA A. S. 2015-2016 PROGRAMMAZIONE PER MATERIE SCIENZE UMANE E PSICOLOGIA A. S. 2015-2016 OBIETTIVI GENERALI Educare al rispetto di sé e degli altri, delle cose, delle norme che regolano la comunità scolastica e la convivenza

Dettagli

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Gruppo di Ricerca DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Università Ca Foscari Venezia CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE A. FORMAZIONE PER LA SCUOLA PRIMARIA FORMAZIONE

Dettagli

Liceo Classico Anco Marzio Roma Programmazione di Scienze Motorie per Obiettivi Minimi A.S. 2014/2015

Liceo Classico Anco Marzio Roma Programmazione di Scienze Motorie per Obiettivi Minimi A.S. 2014/2015 Liceo Classico Anco Marzio Roma Programmazione di Scienze Motorie per Obiettivi Minimi A.S. 2014/2015 FINALITÀ EDUCATIVE DELLA DISCIPLINA Concorrere alla formazione e allo sviluppo dell area corporea e

Dettagli

Liceo delle Scienze Umane Sofonisba Anguissola PRIMA PROVA SCRITTA

Liceo delle Scienze Umane Sofonisba Anguissola PRIMA PROVA SCRITTA PRIMA PROVA SCRITTA CANDIDATO CLASSE DATA INDICATORI DESCRITTORI PUNTI Livello espressivo trascurato, con errori e improprietà lessicali Correttezza generale, sia pure con qualche lieve errore 2 CORRETTEZZA

Dettagli

STRUTTURA UDA A PRESENTAZIONE. Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica. U.D.A. 1.

STRUTTURA UDA A PRESENTAZIONE. Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica. U.D.A. 1. STRUTTURA UDA TITOLO: Macchine elettriche. COD. TEEA IV 05/05 Destinatari A PRESENTAZIONE Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica. Periodo Terzo Trimestre

Dettagli

LICEO CLASSICO STATALE VITRUVIO POLLIONE FORMIA. a.s. 2014-2015 PIANO DI LAVORO ANNUALE STORIA E GEOGRAFIA. Docente : Giuliano Maria

LICEO CLASSICO STATALE VITRUVIO POLLIONE FORMIA. a.s. 2014-2015 PIANO DI LAVORO ANNUALE STORIA E GEOGRAFIA. Docente : Giuliano Maria LICEO CLASSICO STATALE VITRUVIO POLLIONE FORMIA a.s. 2014-2015 PIANO DI LAVORO ANNUALE STORIA E GEOGRAFIA Classe V sez. C Docente : Giuliano Maria Per gli OBIETTIVI GENERALI e la VALUTAZIONE, si fa riferimento

Dettagli

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s.

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. 2014 15 L obiettivo del patto di corresponsabilità è quello di impegnare le

Dettagli

Sostegno a Distanza: una fiaba per Angela. Presentazione

Sostegno a Distanza: una fiaba per Angela. Presentazione Presentazione Nella classe 1^ secondaria di1 grado, durante il primo quadrimestre, si è lavorato sul tipo di testo fiaba ed i ragazzi venendo a conoscenza del progetto SAD portato avanti dagli allievi

Dettagli