Capitolo 5. La teoria della domanda. Soluzioni delle Domande di ripasso

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Capitolo 5. La teoria della domanda. Soluzioni delle Domande di ripasso"

Transcript

1 Capitolo 5 La teoria della domanda Soluzioni delle Domande di ripasso 1. La curva prezzo-consumo mostra l insieme dei panieri ottimi di due beni, diciamo X e Y, corrispondenti a diversi livelli del prezzo di uno dei beni, tenendo costanti il prezzo dell altro bene ed il reddito. 2. La curva prezzo-consumo mostra l insieme dei panieri ottimi di due beni al variare del prezzo di uno dei beni, mentre il prezzo dell altro bene ed il reddito rimangono costanti. La curva reddito-consumo, invece, descrive l insieme dei panieri ottimi di due beni al variare del reddito del consumatore, tenendo fissi i prezzi di entrambi i beni. 3. Con un bene normale, all aumentare del reddito, il consumo del bene aumenta. Ciò implica che l elasticità al reddito di un bene normale è positiva. Con un bene inferiore, all aumentare del reddito, il consumo del bene diminuisce. Ciò implica che l elasticità al reddito di un bene inferiore è negativa. 4. Se le curve di indifferenza sono convesse rispetto all origine e il prezzo del bene X diminuisce, il consumo di X aumenterà sempre; quindi l effetto sostituzione sarà sempre positivo. Una diminuzione del prezzo di X implica che la linea di bilancio diventa più piatta. Quando le curve di indifferenza sono convesse rispetto all origine, una conseguenza diretta della variazione dei prezzi relativi è che la tangenza si verificherà a sud-est del paniere originario lungo la curva di indifferenza iniziale. Il solo modo in cui il consumo può ridursi al ridursi del prezzo è che l effetto reddito sia negativo (bene inferiore) e che la sua ampiezza sia tale da più che compensare l effetto sostituzione. In questa rara situazione, il bene viene detto bene di Giffen. 5. Se il consumatore acquista solo tre beni ed il reddito aumenta, è possibile che aumenti il consumo di tutti e tre i beni. Ad esempio, il consumatore potrebbe destinare un terzo dell aumento di reddito a ciascuno dei tre beni. Quindi, è possibile che i beni siano tutti e tre beni normali. Se il consumatore acquista solo tre beni e il reddito aumenta, è impossibile che si riduca il consumo di tutti e tre i beni. Si ricordi che se il consumo si riduce all aumentare del reddito il bene è inferiore. Se il consumo si riducesse per tutti e tre i beni, allora il consumatore spenderebbe meno di quanto spendeva prima dell aumento di reddito. Quindi è impossibile che tutti e tre i beni siano inferiori. 6. In generale, le curve di domanda sono inclinate negativamente. Tuttavia, la teoria economica suggerisce il caso particolare di bene inferiore il cui effetto reddito negativo è Copright 2009 The McGraw-Hill Companies srl Capitolo 5-1

2 più ampio dell effetto sostituzione positivo. In questo caso, il consumo diminuisce al diminuire del prezzo. Questo tipo di bene è noto come bene di Giffen. Sebbene la teoria economica suggerisca la possibilità dell esistenza di tali beni, essi non sono stati ancora riscontrati in pratica. 7. Il surplus del consumatore è la differenza tra l ammontare massimo che il consumatore è disposto a pagare per un bene e ciò che effettivamente paga quando lo acquista sul mercato. er esempio, se Giuseppe è disposto a pagare $20 per un berretto ma lo acquista per soli $5, Giuseppe beneficia di un surplus di $15. Questa misura indica il beneficio economico netto derivante dall acquisto di un bene. 8. La variazione compensativa risponde alla domanda: A quanta parte di reddito il consumatore sarà disposto a rinunciare dopo la riduzione di prezzo per mantenere lo stesso livello di utilità che aveva prima del cambiamento di prezzo?. La variazione equivalente risponde invece alla domanda: Quanto denaro dobbiamo dare al consumatore prima della riduzione di prezzo perché disponga dello stesso livello di utilità che avrebbe dopo la riduzione di prezzo? In sostanza, entrambe sono misure della distanza tra la curva di indifferenza iniziale e la curva di indifferenza finale. In generale, la dimensione della variazione compensativa e la dimensione della variazione equivalente non saranno uguali. Nel caso di funzioni di utilità quasi-lineari, tuttavia, la variazione compensativa e la variazione equivalente saranno uguali (esse saranno uguali alla variazione del surplus del consumatore). iù in generale, queste due misure saranno identiche quando il cambiamento di prezzo ha un effetto reddito nullo. 9. (i.) (ii.) (iii.) (iv.) Nessuna esternalità di rete Esternalità di rete negativa Esternalità di rete positiva oichè le vendite si sono ridotte all aumentare del reddito, si tratterebbe di un esternalità di rete negativa se alcuni consumatori avessero smesso di comprare hot dog non solo a causa di un reddito più basso, ma anche perché altri consumatori acquistavano meno hot dog. 10. Quando il tasso salariale aumenta, l effetto sostituzione indurrà il lavoratore ad offrire più ore di lavoro. L effetto reddito, viceversa, può indurre il lavoratore ad aumentare la quantità di tempo libero e ridurre la quantità di lavoro. Se l effetto reddito fa ridurre la quantità di lavoro offerta più di quanto l effetto sostituzione la faccia aumentare, in definitiva il lavoratore offrirà meno ore di lavoro. Copright 2009 The McGraw-Hill Companies srl Capitolo 5-2

3 Soluzioni dei roblemi 5.1 D 2 (I=68) 4 D 3 (I=92) D 1 (I=40) a) ε, QI = % ΔQ Q/ Q Q I % I = Δ I / I = Δ Δ Δ ΔI Q I e Q devono essere maggiori di zero. Inoltre, si supponga che il reddito aumenti, cioè Δ I > 0. Se il bene è inferiore, allora Δ Q < 0. Quindi, il primo termine ( ΔQ/ Δ I) < 0 e il secondo termine ( I / Q ) > 0. Moltiplicando questi due termini si haε <. I beni inferiori hanno un elasticità della domanda al reddito negativa. QI, 0 b) Se l elasticità della domanda al reddito è negativa allora ε ΔQ I ΔI Q QI, = < 0. Dato che I e Q devono essere maggiori di zero, affinché ε QI, sia negativa, dobbiamo avere Δ Q < 0. ΔI Ciò può accadere solo se o a) Δ Q < 0 e ΔI > 0 oppure b) Δ Q > 0 e Δ I < 0. In entrambi i casi, la variazione della quantità domandata si muove in direzione opposta alla variazione di reddito, il che implica che il bene è inferiore. Copright 2009 The McGraw-Hill Companies srl Capitolo 5-3

4 5.3 a) In corrispondenza dell ottimo del consumatore dobbiamo avere MU MU = = Sostituendo nella linea di bilancio, + = I, si ha I I = 2 b) Si, l abbigliamento è un bene normale. Tenendo fisso, se aumenterà anche. Si veda la figura. + = 2= I I aumenta, rezzo() D 2 D c) L elasticità incrociata della domanda di cibo rispetto al prezzo dell abbigliamento deve essere nulla. Si noti, dal punto a), che con questa funzione di utilità la domanda di non dipende dal prezzo di. In modo analogo, si può dimostrare che la domanda di non dipende dal prezzo di. Infatti, il consumare ripartisce il suo reddito in parti uguali tra i due beni a prescindere dal loro prezzo. Dato che la domanda di ciascun bene non dipende dal prezzo dell altro, le elasticità incrociate devono essere nulle. Copright 2009 The McGraw-Hill Companies srl Capitolo 5-4

5 5.4 a) Indicando il livello del reddito con I, il vincolo di bilancio implica che 1 p + p = I e la condizione di tangenza è 2 = p, il che significa che p 2 p = 2 4 p. La domanda di non dipende dal livello del reddito. b) Dal vincolo di bilancio, la curva di domanda di è, = I p p = I p p 4 p Come si vede, la domanda di aumenta all aumentare del reddito, il che dimostra che è un bene normale. Inoltre, quando il prezzo di aumenta, aumenta anche la domanda di Cibo Curva rezzo- Consumo Alloggio Due possibili curve di indifferenza e due linee di bilancio sono rappresentate sopra. Affinchè la curva prezzo-consumo sia una retta verticale, deve accadere che la domanda di alloggio di Renato non vari, anche se cambia il prezzo dell alloggio e la linea di bilancio ruota. Il fatto che il paniere ottimo di Renato rimanga invariato, nonostante la variazione di prezzo, significa che l effetto reddito e l effetto sostituzione, conseguenti ad una variazione del prezzo dell alloggio, devono compensarsi in modo tale che l effetto netto sia nullo. Ad esempio, se il prezzo dell alloggio diminuisse, l effetto sostituzione sarebbe positivo e ciò implicherebbe un effetto reddito negativo, sufficientemente ampio da Copright 2009 The McGraw-Hill Companies srl Capitolo 5-5

6 annullare l effetto sostituzione. In altre parole, i due effetti hanno la stessa ampiezza ma sono di segno opposto. Ciò implica pure che Renato considera l alloggio come un bene inferiore. 5.6 a) Si noti che MU / MU = 1 per qualunque valore di e di. In questo caso le curve di indifferenza sono rette con pendenza pari a 1. Quindi, quando = 1 e = 1 tutte le coppie di e tali che + = 4 sono panieri ottimi. b) In questo caso il consumo ottimo si trova in corrispondenza di un punto d angolo. oiché il prezzo di è minore di quello di e le utilità marginali dei due beni sono uguali, il benessere del consumatore è maggiore se compra solo. (Un altro modo per vedere ciò è notare che MU / = 1/1 > MU / = ½.) Quindi, il paniere ottimo consiste di 4 unità di e zero unità di. c) Quando il prezzo di è minore di 1 ci sono zero unità di nel paniere ottimo. Quindi, per = 1 e < 1 la domanda di è pari a I /. 1 4 d) er lo stesso ragionamento, Anna compra solo quando = 1 e = 1. L utilità marginale per dollaro di è maggiore di quella di. Quando = 1 e = 2 le utilità marginali per dollaro sono le stesse per entrambi i beni. Quindi, tutti i panieri tali che 2 + = 4 sono ottimi. La costruzione della curva di domanda è simile a quella del punto c). 5.7 Quando il prezzo della pizza diminuisce, la linea di bilancio ruota da LB 1 LB 2. Stefano ora massimizza l utilità U 2 nel punto B sulla LB 2. Le quantità di pizza e chinotto consumate nel punto B sono maggiori delle quantità iniziali consumate nel punto A. Ciò viene mostrato nella seguente figura. Copright 2009 The McGraw-Hill Companies srl Capitolo 5-6

7 Chinotto A B U 2 U 1 LB 1 LB 2 izza 5.8 a) Se ci troviamo in corrispondenza di un ottimo interno, deve valere la condizione di tangenza: = + 10 = ( + 10) Sostituendo nella linea di bilancio, + = I, si ha b) Se I = 100, allora + ( + 10) = I = I 2= I 10 I = = = 5 Dato che deve essere 0, dobbiamo avere Copright 2009 The McGraw-Hill Companies srl Capitolo 5-7

8 Quindi, per prezzi inferiori a 10, il consumatore comprerebbe solo. c) 6 Ottimo U 1 0 LB Dati = = 20, la pendenza della linea di bilancio è pari a 1. In corrispondenza dell ottimo d angolo, la pendenza della curva di indifferenza è MU 5 1 MU = + 10 = 10 = 2 oichè la curva di indifferenza è più piatta della linea di bilancio, il consumatore vorrebbe sostituire a, ma in corrispondenza del punto d angolo non può ridurre ulteriormente. Copright 2009 The McGraw-Hill Companies srl Capitolo 5-8

9 d) e) MU 5 10 MU = < =. Se il consumatore comprasse una quantità positiva di 20 20, dato che l utilità marginale per dollaro speso in è minore dell utilità marginale per dollaro speso in, egli ridurrebbe la sua utilità totale rezzo( ) Come dimostrato al punto a), la domanda di dipende solo da I e. Quindi, la posizione della curva di domanda non dipende da. 5.9 Se il prezzo di un motore è pari a 1 il surplus del consumatore è SC 1 = ½ (8 1) D(1) = ½ 7 14 = 49. Quando il prezzo è pari a $3 il surplus del consumatore è SC 3 = ½ (8 3) D(3) = ½ 5 10 = 25. Copright 2009 The McGraw-Hill Companies srl Capitolo 5-9

10 A Area del triangolo ABE 8 Quando = 3, SC = 25 3 E D() = 16 2 B Area del triangolo ACD Quando = 1, SC = 49 1 D C D() 5.10 a) Usando la condizione di tangenza, = 4, e il vincolo di bilancio, 4 + = 120, l ottimo iniziale di Luigi è il paniere (, ) = (15, 60) con un utilità di 900. b) Innanzitutto abbiamo bisogno del paniere intermedio teorico. Quest ultimo soddisfa la nuova condizione di tangenza, = 3 e fornisce a Luigi lo stesso livello di utilità di prima, cioè = 900. Sulla base di ciò abbiamo (, ) = (10 3,30 3) o approssimativamente (17,3; 51,9). Ora abbiamo bisogno del paniere finale, il quale soddisfa la stessa condizione di tangenza del paniere intermedio, nonché il nuovo vincolo di bilancio 3 + = 120. Insieme, queste due condizioni implicano che (, ) = (20, 60). L effetto sostituzione è dunque 17,3 15 = 2,3, e l effetto redddito è 20 17,3 = 2,7. c) La variazione compensativa è l ammontare di reddito a cui Luigi è disposto a rinunciare dopo la riduzione di prezzo per mantenere lo stesso livello di utilità che aveva prima del cambiamento di prezzo. Essa è uguale alla differenza tra il reddito effettivo del consumatore, 120, e il reddito necessario a comprare il paniere intermedio ai nuovi prezzi. Quest ultimo reddito è pari a: 3*17,3 + 1*51,9 = 103,8. Dunque la variazione compensativa è pari a: ,8 = 16,2. d) La variazione equivalente è l ammontare di reddito ulteriore che sarebbe necessario dare a Luigi prima della variazione di prezzo perché disponga dello stesso livello di utilità che avrebbe dopo la variazione di prezzo. Dopo la variazione di prezzo, il livello di utilità di Luigi è 20(60)=1200. Quindi il reddito addizionale dovrebbe essere tale da consentire a Luigi di acquistare un paniere (, Copright 2009 The McGraw-Hill Companies srl Capitolo 5-10

11 ) che soddisfi la condizione di tangenza iniziale, = 4, e che inoltre sia tale che = Ciò implica che (, ) = (10 3,40 3) o approssimativamente (17,3; 69,2). Di quanto reddito avrebbe bisogno Luigi per acquistare tale paniere ai prezzi iniziali? Egli avrebbe bisogno di 4(17,3) + 69,2 = 138,4. Cioè avrebbe bisogno di aumentare il suo reddito di (138,4 120) euro al fine di disporre dello stesso livello di utilità che avrebbe dopo la riduzione del prezzo della pizza. Quindi la sua variazione equivalente è 18, a) rezzo ( /giorno) Business (migliaia di auto/giorno) Turisti (migliaia di auto/giorno) Domanda di mercato (migliaia di auto/giorno) b) rezzo Turisti Business Mercato Migliaia di auto/giorno c) er prezzi maggiori di 80, la domanda dei turisti è zero. Quindi al di sopra di = 80, la domanda di mercato è Qb = 35 0, 25 er prezzi compresi tra 0 e 80, la domanda di mercato è la somma della domanda business e di quella turistica, Q = Q + Q, ossia m b v Copright 2009 The McGraw-Hill Companies srl Capitolo 5-11

12 Q Q m m = 35 0, ,5 = 155 1,75 Al di sopra di un prezzo di 140, non saranno fatti acquisti quindi la domanda di mercato è zero. In sintesi, Q m 0, = 35 0,25, 155 1,75, quando 140 quando quando < 80 d) Domanda Business rezzo SC=0,5(20)(80) SC= Migliaia di auto/giorno 40 Domanda Turistica rezzo SC=0,5(30)(20) SC= Migliaia di auto/giorno Copright 2009 The McGraw-Hill Companies srl Capitolo 5-12

13 5.12 La domanda di mercato e la curva di domanda di ogni singolo consumatore avranno la stessa elasticità al prezzo in corrispondenza di qualunque prezzo. Si denoti la domanda del singolare consumatore con Q i (). Con di singoli consumatori identici la curva di domanda di mercato sarà Q m () = Q i (). In corrispondenza di un prezzo dato, la curva di domanda del singolo consumatore ha un elasticità pari a ε ΔQ Δ / Q. Dato che Q m () = Q i (), deve essere vero anche che ( )( ) Q i, = i i ΔQm ΔQi = Δ Δ L elasticità della curva di domanda di mercato sarà ΔQ ΔQ m i i ε Qm, = = = = ε Qi, Δ Qm Δ Qi Δ Qi ΔQ In altri termini, con consumatori identici l elasticità della curva di domanda di mercato sarà uguale all elasticità della singola curva di domanda, in corrispondenza di qualunque prezzo a) Se la curva reddito-consumo è verticale la funzione di utilità non presenta l effetto reddito. Ciò accade, per esempio, con una funzione di utilità quasi-lineare. Questa funzione di utilità presenta lo stesso saggio marginale di sostituzione per qualunque livello di tè a prescindere dal livello di utilità totale. Se il prezzo del tè si riduce, rendendo più piatta la linea di bilancio, il consumatore raggiungerà un nuovo ottimo in corrispondenza del punto in cui il saggio marginale di sostituzione è uguale alla pendenza della nuova linea di bilancio. Dato che la linea di bilancio è diventata più piatta, ciò non può verificarsi in corrispondenza della precedente quantità ottima di tè. L effetto sostituzione implica che questo nuovo livello ottimo di tè sarà maggiore di quello precedente. Quindi, quando il prezzo del tè si riduce, la quantità domandata di tè aumenta, dando luogo ad una curva di domanda inclinata negativamente. Ciò si può vedere nella seguente figura. Copright 2009 The McGraw-Hill Companies srl Capitolo 5-13

14 Altri beni Curva redditoconsumo Il livello di consumo di tè aumenta Il prezzo del tè diminuisce Tè b) Si, tali valori saranno esattamente pari a 30. Quando la curva reddito-consumo è verticale, la funzione di utilità del consumatore non presenta l effetto reddito. Quando l effetto reddito è assente, la variazione compensativa e la variazione equivalente sono identiche e a loro volta uguali alla variazione del surplus del consumatore misurato dalla variazione dell area sotto la curva di domanda Se il tasso salariale di Teresa è w, allora il reddito che guadagna lavorando è (24 D)w. Dato che Y = 1, il numero di unità di altri beni che acquista è Y = (24 D)w. Ora, in corrispondenza del paniere ottimo, il MRS L, Y di Teresa deve essere uguale al Y rapporto tra I prezzi w/ Y = w. Quindi, la condizione di tangenza ci dice che = w. 1+ D Le due condizioni implicano w (1 + D) = (24 D) w. Ciò significa che la quantità ottima di divertimento è D = 11,5. Come si vede, essa non dipende dal tasso salariale. Copright 2009 The McGraw-Hill Companies srl Capitolo 5-14

Microeconomia, Esercitazione 3 Effetto reddito, sostituzione, variazione compensativa, domanda di mercato, surplus del consumatore.

Microeconomia, Esercitazione 3 Effetto reddito, sostituzione, variazione compensativa, domanda di mercato, surplus del consumatore. Microeconomia, Esercitazione 3 Effetto reddito, sostituzione, variazione compensativa, domanda di mercato, surplus del consumatore. Dott. Giuseppe Francesco Gori Domande a risposta multipla ) Se nel mercato

Dettagli

Scelta intertemporale: Consumo vs. risparmio

Scelta intertemporale: Consumo vs. risparmio Scelta intertemporale: Consumo vs. risparmio Fino a questo punto abbiamo considerato solo modelli statici, cioè modelli che non hanno una dimensione temporale. In realtà i consumatori devono scegliere

Dettagli

Ipotesi sulle preferenze

Ipotesi sulle preferenze La teoria delle scelte del consumatore La teoria delle scelte del consumatore Descrive come i consumatori distribuiscono i propri redditi tra differenti beni e servizi per massimizzare il proprio benessere.

Dettagli

Economia Applicata ai sistemi produttivi. 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1

Economia Applicata ai sistemi produttivi. 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1 Economia Applicata ai sistemi produttivi 06.05.05 Lezione II Maria Luisa Venuta 1 Schema della lezione di oggi Argomento della lezione: il comportamento del consumatore. Gli economisti assumono che il

Dettagli

Lezione 5. Argomenti. Premessa Vincolo di bilancio La scelta ottima del consumatore

Lezione 5. Argomenti. Premessa Vincolo di bilancio La scelta ottima del consumatore Lezione 5 Argomenti Premessa Vincolo di bilancio La scelta ottima del consumatore 5.1 PREESSA Nonostante le preferenze portino a desiderare quantità crescenti di beni, nella realtà gli individui non sono

Dettagli

CAPITOLO 5. La teoria della domanda

CAPITOLO 5. La teoria della domanda CAPITOLO 5 La teoria della domanda 1 La curva prezzo- consumo La curva prezzo- consumo del bene x: congiunge i panieri o.mi in corrispondenza dei diversi livelli di prezzo del bene x (mantenendo costan8

Dettagli

Esercitazione del 5/10/09

Esercitazione del 5/10/09 Esercitazione del 5/10/09 A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) Corso di Microeconomia, Docente Luigi Marattin 1 Esercizi. 1.1 Le curve di domanda e di offerta in un dato mercato sono date da:

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

Economia, Corso di Laurea Magistrale in Ing. Elettrotecnica, A.A. 2013-2014. Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA QUARTA SETTIMANA

Economia, Corso di Laurea Magistrale in Ing. Elettrotecnica, A.A. 2013-2014. Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA QUARTA SETTIMANA Economia, Corso di Laurea Magistrale in Ing. Elettrotecnica, A.A. 2013-2014. Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA QUARTA SETTIMANA SURPLUS del CONSUMATORE E utile poter disporre di una misura monetaria

Dettagli

ESEMPI DI DOMANDE per la prova scritta dell esame di Microeconomia. Una sola delle cinque risposte fornite per ogni domanda è giusta.

ESEMPI DI DOMANDE per la prova scritta dell esame di Microeconomia. Una sola delle cinque risposte fornite per ogni domanda è giusta. ESEMPI DI DOMANDE per la prova scritta dell esame di Microeconomia. Una sola delle cinque risposte fornite per ogni domanda è giusta. TEORIA DEL CONSUMO prima parte (Varian, capp. 1-7) 1. Antonio compra

Dettagli

Edited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only.

Edited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only. In un mercato del lavoro competitivo esistono due tipi di lavoratori, quelli con alta produttività L A, che producono per 30 $ l'ora, e quelli con bassa produttività, L B, che producono per 5 $ l'ora.

Dettagli

ELASTICITÀ. Sarebbe conveniente per il produttore aumentare ulteriormente il prezzo nella stessa misura del caso

ELASTICITÀ. Sarebbe conveniente per il produttore aumentare ulteriormente il prezzo nella stessa misura del caso Esercizio 1 Data la funzione di domanda: ELASTICITÀ Dire se partendo da un livello di prezzo p 1 = 1.5, al produttore converrà aumentare il prezzo fino al livello p 2 = 2. Sarebbe conveniente per il produttore

Dettagli

La scelta razionale del consumatore (Frank - Capitolo 3)

La scelta razionale del consumatore (Frank - Capitolo 3) La scelta razionale del consumatore (Frank - Capitolo 3) L'INSIEME OPPORTUNITÁ E IL VINCOLO DI BILANCIO Un paniere di beni rappresenta una combinazione di beni o servizi Il vincolo di bilancio o retta

Dettagli

Le preferenze e la scelta

Le preferenze e la scelta Capitolo 3: Teoria del consumo Le preferenze e la scelta 1 Argomenti trattati in questo capitolo Usiamo le preferenze dei consumatori per costruire la funzione di domanda individuale e di mercato Studiamo

Dettagli

Macroeconomia, Esercitazione 2. 1 Esercizi. 1.1 Moneta/1. 1.2 Moneta/2. 1.3 Moneta/3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.

Macroeconomia, Esercitazione 2. 1 Esercizi. 1.1 Moneta/1. 1.2 Moneta/2. 1.3 Moneta/3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo. acroeconomia, Esercitazione 2. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) 1 Esercizi. 1.1 oneta/1 Sapendo che il PIL reale nel 2008 è pari a 50.000 euro e nel 2009 a 60.000 euro, che dal 2008 al

Dettagli

Esercitazione 23 maggio 2016

Esercitazione 23 maggio 2016 Esercitazione 5 maggio 016 Esercitazione 3 maggio 016 In questa esercitazione, nei primi tre esercizi, analizzeremo il problema del moral hazard nel mercato. In questo caso prenderemo in considerazione

Dettagli

ECONOMIA DEL LAVORO. Lezioni di maggio (testo: BORJAS) L offerta di lavoro

ECONOMIA DEL LAVORO. Lezioni di maggio (testo: BORJAS) L offerta di lavoro ECONOMIA DEL LAVORO Lezioni di maggio (testo: BORJAS) L offerta di lavoro Offerta di lavoro - Le preferenze del lavoratore Il luogo delle combinazioni di C e L che generano lo stesso livello di U (e.g.

Dettagli

Economia del Lavoro 2010

Economia del Lavoro 2010 Economia del Lavoro 2010 Capitolo 1-3 Offerta di lavoro -Le preferenze del lavoratore 1 Offerta di lavoro Le preferenze del lavoratore Il comportamento dell offerta di lavoro è analizzato dagli economisti

Dettagli

Lezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale

Lezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Lezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo Scelta

Dettagli

MICROECONOMIA La teoria del consumo: Alcuni Arricchimenti. Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza

MICROECONOMIA La teoria del consumo: Alcuni Arricchimenti. Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza MICROECONOMIA La teoria del consumo: Alcuni Arricchimenti Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza 1 Dotazioni iniziali Il consumatore dispone ora non di un dato reddito monetario ma di un ammontare

Dettagli

Il comportamento del consumatore

Il comportamento del consumatore Capitolo 3 Il comportamento del consumatore A.A. 203-204 Microeconomia - Cap. 3 Questo file (con nome cap_03.pdf) può essere scaricato da siti e file elearning.moodle2.unito.it/esomas/course/ view.php?id=25

Dettagli

Discuteremo di. Domanda individuale e domanda di mercato. Scelta razionale

Discuteremo di. Domanda individuale e domanda di mercato. Scelta razionale Discuteremo di. La determinazione dell insieme delle alternative all interno del quale sceglie il consumatore La descrizione e la rappresentazione delle sue preferenze Come si determina la scelta ottima

Dettagli

Per sostenere l esame e NECESSARIO iscriversi attraverso la procedura informatica prevista. Non saranno ammesse eccezioni.

Per sostenere l esame e NECESSARIO iscriversi attraverso la procedura informatica prevista. Non saranno ammesse eccezioni. Iscrizione Per sostenere l esame e NECESSARIO iscriversi attraverso la procedura informatica prevista. Non saranno ammesse eccezioni. Numero di prove Si possono sostenere non piu di 4 prove di esame nel

Dettagli

Effetto reddito ed effetto sostituzione.

Effetto reddito ed effetto sostituzione. . Indice.. 1 1. Effetto sostituzione di Slutsky. 3 2. Effetto reddito. 6 3. Effetto complessivo. 7 II . Si consideri un consumatore che può scegliere panieri (x 1 ; ) composti da due soli beni (il bene

Dettagli

Basi di matematica per il corso di micro

Basi di matematica per il corso di micro Basi di matematica per il corso di micro Microeconomia (anno accademico 2006-2007) Lezione del 21 Marzo 2007 Marianna Belloc 1 Le funzioni 1.1 Definizione Una funzione è una regola che descrive una relazione

Dettagli

LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ

LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ In questa Appendice mostreremo come trovare la tariffa in due parti che massimizza i profitti di Clearvoice,

Dettagli

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel

Dettagli

Economia Politica Microeconomia (ECN0006) 10 CFU a.a. 2012-2013. Eleonora Pierucci eleonora.pierucci@unibas.it

Economia Politica Microeconomia (ECN0006) 10 CFU a.a. 2012-2013. Eleonora Pierucci eleonora.pierucci@unibas.it Economia Politica Microeconomia (ECN0006) 10 CFU a.a. 2012-2013 Eleonora Pierucci eleonora.pierucci@unibas.it Decisioni di consumo Dalla domanda al benessere Effetti di una variazione di prezzo Quando

Dettagli

12.4 Risposte alle domande di ripasso

12.4 Risposte alle domande di ripasso Il monopolio 81 12.4 Risposte alle domande di ripasso 1. Controllo su input fondamentali; economie di scala; brevetti; economie di rete; licenze governative. Nel lungo periodo il controllo sugli input

Dettagli

Capitolo 3. Il comportamento del consumatore. Temi da discutere. Il comportamento del consumatore. Il comportamento del consumatore

Capitolo 3. Il comportamento del consumatore. Temi da discutere. Il comportamento del consumatore. Il comportamento del consumatore Temi da discutere Capitolo 3 Il comportamento del consumatore L utilità marginale Il comportamento del consumatore Due applicazioni che illustrano l importanza della teoria economica del consumatore sono:

Dettagli

Il mercato dei beni in economia aperta

Il mercato dei beni in economia aperta Il mercato dei beni in economia aperta La differenza tra economia aperta e chiusa In una economia chiusa tutta la produzione viene venduta entro i confini nazionali, la domanda nazionale di beni (la spesa

Dettagli

e il benessere del consumatore

e il benessere del consumatore Variazioni di prezzo e benessere Le variazioni del consumatore di prezzo e il benessere del consumatore 4 4.1 a. Il vincolo di bilancio si sposta verso l alto. Tutti gli altri beni E C e 1 e e 2 c B 1

Dettagli

5.4 Risposte alle domande di ripasso

5.4 Risposte alle domande di ripasso 34 Capitolo 5 5.4 Risposte alle domande di ripasso 1. Poiché in seguito all applicazione dell imposta la benzina diventerà comunque relativamente più costosa rispetto ad altri beni, i consumatori tenderanno

Dettagli

CAPITOLO 10 I SINDACATI

CAPITOLO 10 I SINDACATI CAPITOLO 10 I SINDACATI 10-1. Fate l ipotesi che la curva di domanda di lavoro di una impresa sia data da: 20 0,01 E, dove è il salario orario e E il livello di occupazione. Ipotizzate inoltre che la funzione

Dettagli

Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Esercitazione di Microeconomia sui capitoli 3 e 4

Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Esercitazione di Microeconomia sui capitoli 3 e 4 Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica Esercitazione di Microeconomia sui capitoli 3 e 4 Domanda 1 Nel modello di domanda e offerta l equilibrio si verifica quando: A) Tutti i compratori

Dettagli

Gli input sono detti anche fattori di produzione: terra, capitale, lavoro, materie prime.

Gli input sono detti anche fattori di produzione: terra, capitale, lavoro, materie prime. LA TECNOLOGIA Studio del comportamento dell impresa, soggetto a vincoli quando si compiono scelte. La tecnologia rientra tra vincoli naturali e si traduce nel fatto che solo alcuni modi di trasformare

Dettagli

Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014

Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014 Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici Università degli Studi di Bari Aldo Moro Corso di Macroeconomia 2014 1. Assumete che = 10% e = 1. Usando la definizione di inflazione attesa

Dettagli

Scelta intertemporale. Lezione 9. Valori presenti e futuri. Valore futuro

Scelta intertemporale. Lezione 9. Valori presenti e futuri. Valore futuro Scelta Lezione 9 Scelta Di solito il reddito arriva ad intervalli, per esempio lo stipendio mensile. Quindi si pone il problema di decidere se (e quanto) risparmiare in un periodo per consumare più tardi.

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della

Dettagli

Economia Politica Prof. Paolo Di Giannatale

Economia Politica Prof. Paolo Di Giannatale Università degli Studi di Teramo Corso di Laurea in Scienze del Turismo e dell'organizzazioni delle Manifestazioni Sportive Economia Politica Prof. Paolo Di Giannatale A. A. 2011/2012 1 Le scelte del consumatore

Dettagli

Istituzioni di Economia

Istituzioni di Economia Corso di laurea in Servizio Sociale Istituzioni di Economia I costi di produzione (Capitolo 13) I costi di produzione La legge dell offerta P Offerta Le imprese sono disposte a produrre e vendere quantità

Dettagli

I COSTI NEL BREVE PERIODO

I COSTI NEL BREVE PERIODO Capitolo 10 Costi COSTI Occorre collegare la produzione dell impresa ai costi sostenuti per realizzarla, sia nel breve, sia nel lungo periodo Si tratta di scegliere la combinazione ottimale dei fattori

Dettagli

Le Scelte scelte in in condizioni di d incertezza

Le Scelte scelte in in condizioni di d incertezza 6 Le Scelte scelte in in condizioni di d incertezza 6.1 a. Ibenicontingentisonoilconsumo se esce uno eilconsumo se esce due, tre, quattro, cinque o sei. Consumo se non esce uno 240 Vincolo di bilancio

Dettagli

Ripasso di microeconomia ECONOMIA E FINANZA PUBBLICA. Teoria del consumatore. Lezione n. 1. Teoria del consumatore. Le preferenze.

Ripasso di microeconomia ECONOMIA E FINANZA PUBBLICA. Teoria del consumatore. Lezione n. 1. Teoria del consumatore. Le preferenze. Università degli Studi di erugia Corso di Laurea Magistrale in Scienze della olitica e dell'mministrazione Lezione n. Riasso di microeconomia CONOMI FINNZ ULIC nza Caruso Le referenze Come i consumatori

Dettagli

Esercitazione 9 Dott.ssa Sabrina Pedrini 29/04/2015. Domande a risposta multipla

Esercitazione 9 Dott.ssa Sabrina Pedrini 29/04/2015. Domande a risposta multipla Esercitazione 9 Dott.ssa Sabrina Pedrini 29/04/2015 Domande a risposta multipla 1) Il primo teorema dell economia del benessere sostiene che: a) L equilibrio competitivo dipende dal potere contrattuale

Dettagli

Capitolo 26: Il mercato del lavoro

Capitolo 26: Il mercato del lavoro Capitolo 26: Il mercato del lavoro 26.1: Introduzione In questo capitolo applichiamo l analisi della domanda e dell offerta ad un mercato che riveste particolare importanza: il mercato del lavoro. Utilizziamo

Dettagli

Microeconomia Esercitazione del 20.10.10

Microeconomia Esercitazione del 20.10.10 Microeconomia Esercitazione del 20.10.10 A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) 1 Esercizi. 1.1 La spesa totale di Alberto per l acquisto di libri é pari a: 100p p 2 Individuate un valore del

Dettagli

Un modello matematico di investimento ottimale

Un modello matematico di investimento ottimale Un modello matematico di investimento ottimale Tiziano Vargiolu 1 1 Università degli Studi di Padova Liceo Scientifico Benedetti Venezia, giovedì 30 marzo 2011 Outline 1 Investimento per un singolo agente

Dettagli

Richiami di teoria della domanda di moneta

Richiami di teoria della domanda di moneta Richiami di teoria della domanda di moneta Parte seconda La teoria della preferenza della liquidità di Keynes Keynes distingue tre moventi principali per cui si detiene moneta. Transattivo Precauzionale

Dettagli

Prof. Silvio Reato Valcavasia Ricerche. Il piano cartesiano

Prof. Silvio Reato Valcavasia Ricerche. Il piano cartesiano Il piano cartesiano Per la rappresentazione di grafici su di un piano si utilizza un sistema di riferimento cartesiano. Su questo piano si rappresentano due rette orientate (con delle frecce all estremità

Dettagli

Il comportamento del consumatore

Il comportamento del consumatore Il comportamento del consumatore Le preferenze del consumatore I vincoli di bilancio La scelta del consumatore Preferenze rivelate Utilità marginale e scelta del consumatore 1 Teoria del comportamento

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1

Dettagli

Capitolo 20: Scelta Intertemporale

Capitolo 20: Scelta Intertemporale Capitolo 20: Scelta Intertemporale 20.1: Introduzione Gli elementi di teoria economica trattati finora possono essere applicati a vari contesti. Tra questi, due rivestono particolare importanza: la scelta

Dettagli

EQUILIBRIO DI MERCATO

EQUILIBRIO DI MERCATO EUILIBRIO I MERCATO La curva di offerta, come si vedrà meglio, è la quantità di un bene che un agente è disposto ad offrire in corrispondenza di ciascun prezzo di mercato. e ci sono più agenti economici,

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e

Dettagli

Capitolo 26. Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S.

Capitolo 26. Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Capitolo 26 Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale In questa lezione Banca centrale Europea (BCE) e tassi di interesse: M D e sue determinanti; M S ed equilibrio del mercato monetario;

Dettagli

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel

Dettagli

La scelta in condizioni di incertezza

La scelta in condizioni di incertezza La scelta in condizioni di incertezza 1 Stati di natura e utilità attesa. L approccio delle preferenza per gli stati Il problema posto dall incertezza riformulato (state-preference approach). L individuo

Dettagli

b. Che cosa succede alla frazione di reddito nazionale che viene risparmiata?

b. Che cosa succede alla frazione di reddito nazionale che viene risparmiata? Esercitazione 7 Domande 1. L investimento programmato è pari a 100. Le famiglie decidono di risparmiare una frazione maggiore del proprio reddito e la funzione del consumo passa da C = 0,8Y a C = 0,5Y.

Dettagli

Lezione 6 (16/10/2014)

Lezione 6 (16/10/2014) Lezione 6 (16/10/2014) Esercizi svolti a lezione Esercizio 1. La funzione f : R R data da f(x) = 10x 5 x è crescente? Perché? Soluzione Se f fosse crescente avrebbe derivata prima (strettamente) positiva.

Dettagli

No (questo accadrebbe, all incirca, se l elasticità fosse pari a -2) 1.5.3. FALSO. Un aumento del prezzo dell 1%

No (questo accadrebbe, all incirca, se l elasticità fosse pari a -2) 1.5.3. FALSO. Un aumento del prezzo dell 1% Facoltà di Economia Test intermedio di Microeconomia A-K del 7/04/011 Turno A-C SOLUZIONI 1. Attenzione: in questo prototipo l ordine delle domande è diverso da quello di ciascuno dei vostri compiti; inoltre,

Dettagli

Beni pubblici e beni privati forniti dal settore pubblico

Beni pubblici e beni privati forniti dal settore pubblico Beni pubblici e beni privati forniti dal settore pubblico Obiettivi delle prossime due lezioni Che cosa distingue i beni pubblici, tipicamente forniti dal settore pubblico, dai beni forniti dal mercato?

Dettagli

Capitolo V. I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM

Capitolo V. I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM Capitolo V. I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM 2 OBIETTIVO: Il modello IS-LM Fornire uno schema concettuale per analizzare la determinazione congiunta della produzione e del tasso

Dettagli

30018-CLEF Prima Esercitazione (Irpef) TESTO E SOLUZIONI

30018-CLEF Prima Esercitazione (Irpef) TESTO E SOLUZIONI 30018-CLEF Prima Esercitazione (Irpef) TESTO E SOLUZIONI Esercizio 1 - IRPEF Il signor X, che vive solo e non ha figli, ha percepito, nel corso del 2008, i seguenti redditi: - Redditi da lavoro dipendente

Dettagli

Imposte ed efficienza economica

Imposte ed efficienza economica Imposte ed efficienza economica Imposte ed efficienza economica Nell immediato, ogni aumento delle imposte fa diminuire il benessere dei contribuenti. Nel lungo periodo, tale diminuzione è compensata dai

Dettagli

Macroeconomia, Esercitazione 6. 1 Esercizi. 1.1 Taylor rule e Domanda Aggregata Dinamica/1. 1.2 Taylor rule e Domanda Aggregata Dinamica/2

Macroeconomia, Esercitazione 6. 1 Esercizi. 1.1 Taylor rule e Domanda Aggregata Dinamica/1. 1.2 Taylor rule e Domanda Aggregata Dinamica/2 Macroeconomia, Esercitazione 6 A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) Esercizi. Taylor rule e Domanda Aggregata Dinamica/ Sapete che =0, 5, Y =0, 3 e che il tasso d interesse naturale è pari

Dettagli

Università degli Studi di Macerata Dipartimento di Scienze politiche, della Comunicazione e delle Relazioni internazionali

Università degli Studi di Macerata Dipartimento di Scienze politiche, della Comunicazione e delle Relazioni internazionali Università degli Studi di Macerata Dipartimento di Scienze politiche, della Comunicazione e delle Relazioni internazionali ECONOMIA MODULO TEORIA A.A. 2013/2014 IL O Fabio Clementi E-mail: fabio.clementi@unimc.it

Dettagli

Domande a scelta multipla 1

Domande a scelta multipla 1 Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco

Dettagli

Lezione 18 1. Introduzione

Lezione 18 1. Introduzione Lezione 18 1 Introduzione In questa lezione vediamo come si misura il PIL, l indicatore principale del livello di attività economica. La definizione ed i metodi di misura servono a comprendere a quali

Dettagli

Inflazione. L indice dei prezzi al consumo ci consente quindi di introdurre anche il concetto di inflazione:

Inflazione. L indice dei prezzi al consumo ci consente quindi di introdurre anche il concetto di inflazione: Il potere di acquisto cambia nel tempo. Un euro oggi ha un potere di acquisto diverso da quello che aveva 5 anni fa e diverso da quello che avrà fra 20 anni. Come possiamo misurare queste variazioni? L

Dettagli

CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi risolti

CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi risolti CONTINUITÀ E DERIVABILITÀ Esercizi risolti. Determinare kπ/ [cos] al variare di k in Z. Ove tale ite non esista, discutere l esistenza dei iti laterali. Identificare i punti di discontinuità della funzione

Dettagli

4. Si consideri un economia chiusa in cui: Y = C + I + G, C = 90 + 0,8YD, G = 1000, T= 0,5Y, I = 900 500r, P=1,

4. Si consideri un economia chiusa in cui: Y = C + I + G, C = 90 + 0,8YD, G = 1000, T= 0,5Y, I = 900 500r, P=1, Esercitazione 8 Domande 1. Si consideri un economia per cui il coefficiente di liquidità sia pari a Cl = 5%, mentre il coefficiente di riserva è Cr = 3%. a) Si calcoli il moltiplicatore monetario. b) Se

Dettagli

Lezione 14. Risparmio e investimento. Leonardo Bargigli

Lezione 14. Risparmio e investimento. Leonardo Bargigli Lezione 14. Risparmio e investimento Leonardo Bargigli Risparmio e investimento nella contabilità nazionale Ripartiamo dalla definizione di PIL in termini di spesa finale Y = C + I + G + NX Consideriamo

Dettagli

Economia del Lavoro 2010

Economia del Lavoro 2010 Economia del Lavoro 2010 Capitolo 3 La domanda di lavoro - 1 Ampliamo la teoria ipotizzando che ci siano molti tipi differenti di lavoratori (i.e. specializzati, non specializzati) e molti tipi differenti

Dettagli

Aspettative, consumo e investimento

Aspettative, consumo e investimento Aspettative, consumo e investimento In questa lezione: Studiamo come le aspettative di reddito e ricchezza futuro determinano le decisioni di consumo e investimento degli individui. Studiamo cosa determina

Dettagli

REGOLAZIONE (E TASSAZIONE OTTIMALE) DI UN MONOPOLIO CON PIÙ LINEE DI PRODUZIONE

REGOLAZIONE (E TASSAZIONE OTTIMALE) DI UN MONOPOLIO CON PIÙ LINEE DI PRODUZIONE REGOLAZIONE (E TASSAZIONE OTTIMALE) DI UN MONOPOLIO CON PIÙ LINEE DI PRODUZIONE Nella Sezione 16.5 abbiamo visto come un regolatore che voglia fissare il prezzo del monopolista in modo da minimizzare la

Dettagli

Capitolo 2 Offerta e domanda

Capitolo 2 Offerta e domanda Temi da discutere Capitolo 2 rima parte Cambiamenti nell equilibrio di mercato Elasticità dell offerta e della domanda Elasticità di breve e di lungo periodo Temi da discutere Effetti di un cambiamento

Dettagli

Il costo di produzione

Il costo di produzione Capitolo 7 Il di produzione A.A. 2013-2014 Microeconomia - Cap. 7 1 Questo file (con nome cap_07.pdf) può essere scaricato da siti e file elearning.moodle2.unito.it/esomas/course/ view.php?id=215 abbreviato

Dettagli

CAPITOLO 1 OFFERTA DI LAVORO

CAPITOLO 1 OFFERTA DI LAVORO CAPITOLO 1 OFFERTA DI LAVORO 1-1. Quante ore allocherà un individuo alle attività di tempo libero se le sue curve di indifferenza tra consumo e beni sono concave verso l origine? Il lavoratore o lavorerà

Dettagli

u 1 u k che rappresenta formalmente la somma degli infiniti numeri (14.1), ordinati al crescere del loro indice. I numeri u k

u 1 u k che rappresenta formalmente la somma degli infiniti numeri (14.1), ordinati al crescere del loro indice. I numeri u k Capitolo 4 Serie numeriche 4. Serie convergenti, divergenti, indeterminate Data una successione di numeri reali si chiama serie ad essa relativa il simbolo u +... + u +... u, u 2,..., u,..., (4.) oppure

Dettagli

Esercitazione. Capp. 1-5

Esercitazione. Capp. 1-5 Esercitazione Capp. 1-5 Esercizio 1 Elencate e spiegate sinteticamente: 1. I principi che regolano le scelte individuali 2. I principi che regolano l interazione tra gli individui Risposta: 1. Quattro

Dettagli

Economia del Lavoro 2010

Economia del Lavoro 2010 Economia del Lavoro 2010 Capitolo 5 I differenziali salariali compensativi - Applicazione di politica economica: l assicurazione sulla salute e il mercato del lavoro 1 Negli Stati Uniti i datori di lavoro

Dettagli

Microeconomia A-K, Prof Giorgio Rampa a.a. 2011-2012. Svolgimento della prova scritta di Microeconomia AK del 19 settembre 2012

Microeconomia A-K, Prof Giorgio Rampa a.a. 2011-2012. Svolgimento della prova scritta di Microeconomia AK del 19 settembre 2012 Svolgimento della prova scritta di Microeconomia AK del 19 settembre 2012 A DEFINIZIONI - Si definiscano sinteticamente i termini anche con l ausilio, qualora necessario, di formule e grafici. 1. Beni

Dettagli

Esercitazione relativa al capitolo 14 I MONOPOLI E LA CONCORRENZA IMPERFETTA

Esercitazione relativa al capitolo 14 I MONOPOLI E LA CONCORRENZA IMPERFETTA Esercitazione relativa al capitolo 14 I MONOPOLI E LA CONCORRENZA IMPERFETTA Esistono quattro principali tipi di strutture di mercato: concorrenza perfetta, monopolio, concorrenza monopolistica e oligopolio.

Dettagli

Esercizi di Macroeconomia per il corso di Economia Politica

Esercizi di Macroeconomia per il corso di Economia Politica Esercizi di Macroeconomia per il corso di Economia Politica (Gli esercizi sono suddivisi in base ai capitoli del testo di De Vincenti) CAPITOLO 3. IL MERCATO DEI BENI NEL MODELLO REDDITO-SPESA Esercizio.

Dettagli

Capitolo 6. Offerta in concorrenza perfetta: il lato dei costi

Capitolo 6. Offerta in concorrenza perfetta: il lato dei costi Capitolo 6 Offerta in concorrenza perfetta: il lato dei costi Costo opportunità Adalberto può guadagnare 6 all ora come cameriere; in alternativa può effettuare raccolta per riciclaggio al prezzo di 2

Dettagli

SCREENING E MERCATI ASSICURATIVI

SCREENING E MERCATI ASSICURATIVI SCREENING E MERCATI ASSICURATIVI Lo screening è un approccio per studiare i mercati caratterizzati da asimmetrie informative ed affrontare il problema connesso della selezione avversa Un applicazione interessante

Dettagli

Istituzioni di Economia Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 16 Offerta dell impresa

Istituzioni di Economia Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 16 Offerta dell impresa UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Lezione 16 Offerta dell impresa Prof. Gianmaria Martini Offerta dell impresa La decisione di un impresa a riguardo della quantità

Dettagli

Vincolo di bilancio del consumatore, paniere ottimo

Vincolo di bilancio del consumatore, paniere ottimo Microeconomia, Esercitazione 2 (26/02/204) Vincolo di bilancio del consumatore, paniere ottimo Dott. Giuseppe Francesco Gori Domande a risposta multipla ) Antonio compra solo due beni, sigarette e banane.

Dettagli

Scelte in condizioni di rischio e incertezza

Scelte in condizioni di rischio e incertezza CAPITOLO 5 Scelte in condizioni di rischio e incertezza Esercizio 5.1. Tizio ha risparmiato nel corso dell anno 500 euro; può investirli in obbligazioni che rendono, in modo certo, il 10% oppure in azioni

Dettagli

Il monopolio (Frank, Capitolo 12)

Il monopolio (Frank, Capitolo 12) Il monopolio (Frank, Capitolo 12) IL MONOPOLIO Il monopolio è una forma di mercato in cui un unico venditore offre un bene che non ha stretti sostituti, ad una moltitudine di consumatori La differenza

Dettagli

Epoca k Rata Rk Capitale Ck interessi Ik residuo Dk Ek 0 S 0 1 C1 Ik=i*S Dk=S-C1. n 0 S

Epoca k Rata Rk Capitale Ck interessi Ik residuo Dk Ek 0 S 0 1 C1 Ik=i*S Dk=S-C1. n 0 S L AMMORTAMENTO Gli ammortamenti sono un altra apllicazione delle rendite. Il prestito è un operazione finanziaria caratterizzata da un flusso di cassa positivo (mi prendo i soldi in prestito) seguito da

Dettagli

Lezione 23. Discriminazione dei prezzi. Discriminazione dei prezzi. Discriminazione di primo grado. Discriminazione di primo grado

Lezione 23. Discriminazione dei prezzi. Discriminazione dei prezzi. Discriminazione di primo grado. Discriminazione di primo grado Lezione 3 omportamento monopolistico ome dovrebbe fissare il prezzo un monopolista? Fino ad ora abbiamo pensato al monopolio come ad un impresa che deve vendere il suo prodotto allo stesso prezzo per ogni

Dettagli

1 a Esercitazione: testo

1 a Esercitazione: testo 1 a Esercitazione: testo Monica Bonacina (monica.bonacina@unibocconi.it) & Stefania Migliavacca (Stefania.Migliavacca@enicorporateuniversity.eni.it) Corso di Microeconomia A-K & L-Z, a.a. 2009-2010 Questa

Dettagli

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13)

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Soluzione Esame (11 gennaio 2013) Prima Parte 1. (9 p.) (a) Ipotizzate che in un mondo a due paesi, Brasile e Germania, e due prodotti, farina

Dettagli

Capitolo 10 Z Elasticità della domanda

Capitolo 10 Z Elasticità della domanda Capitolo 10 Z Elasticità della domanda Sommario Z 1. L elasticità della domanda rispetto al prezzo. - 2. La misura dell elasticità. - 3. I fattori determinanti l elasticità. - 4. L elasticità rispetto

Dettagli

Capitolo 5 Applicazioni delle teorie della scelta razionale e della domanda

Capitolo 5 Applicazioni delle teorie della scelta razionale e della domanda Capitolo 5 Applicazioni delle teorie della scelta razionale e della domanda DUE ESEMPI SULL UTILIZZO DEL MODELLO DI SCELTA RAZIONALE AI FINI DELLA POLITICA ECONOMICA La politica economica influenza il

Dettagli

Capitolo 4. Elasticità. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Bernanke. Copyright 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl

Capitolo 4. Elasticità. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Bernanke. Copyright 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl Capitolo 4 Elasticità In questa lezione introdurremo il concetto di elasticità: un indicatore dell entità con cui domanda e offerta reagiscono a variazioni di prezzo, reddito ed altri elementi. Nella lezione

Dettagli

SIMULAZIONE PROVA DI ECONOMIA POLITICA (PRIMA PARTE DEL PROGRAMMA: CAPP. 2,4,5,7,21) ANNO ACCADEMICO 2011/2012

SIMULAZIONE PROVA DI ECONOMIA POLITICA (PRIMA PARTE DEL PROGRAMMA: CAPP. 2,4,5,7,21) ANNO ACCADEMICO 2011/2012 SIMULAZIONE PROVA DI ECONOMIA POLITICA (PRIMA PARTE DEL PROGRAMMA: CAPP. 2,4,5,7,21) ANNO ACCADEMICO 2011/2012 La prova d esame completa comprende 6 domande a risposta multipla più 4 esercizi articolati

Dettagli